DeFENS
PROGETTO DI DIPARTIMENTO
Denominazione:
Dipartimento di SCIENZE per gli ALIMENTI, la NUTRIZIONE e l’AMBIENTE
DeFENS
Department of FOOD, ENVIRONMENTAL and NUTRITIONAL SCIENCES
DeFENS
Referente per il Progetto: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx
Illustrazione del Progetto di costituzione:
Premesse
In ottemperanza a quanto suggerito dal SA e dal CdA ed in applicazione della legge 240/2011, si propone la costituzione del Dipartimento di SCIENZE per gli ALIMENTI, la NUTRIZIONE e l’AMBIENTE, in lingua inglese: Department of FOOD, ENVIRONMENTAL and NUTRITIONAL SCIENCES, di seguito indicato sinteticamente con l’acronimo DeFENS.
Il costituendo Dipartimento nasce dal concorso di tre Dipartimenti dell’Ateneo, il DiPSA (Dipartimento di Protezione dei Sistemi Agroalimentare e Urbano e Valorizzazione delle Biodiversità), il DiSMA (Dipartimento di Scienze Molecolari Agroalimentari) e il DiSTAM (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche), intendendo dare continuità alla ricerca e alla didattica che i proponenti hanno sviluppato nel corso degli anni, sia a livello nazionale sia internazionale, traendo vantaggio dal valore aggiunto determinato dalla sinergia delle diverse esperienze e prevedendo fin da ora uno sviluppo armonico e interdisciplinare delle attività di ricerca e didattica nel settore delle Scienze alimentari e agro-ambientali.
1. Obiettivi
Il DeFENS si costituisce con la finalità di armonizzare, ottimizzare e implementare l’attività di ricerca, sia di base sia applicata dei proponenti, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di miglioramento continuo, coordinando altresì, con le stesse finalità, gli insegnamenti tenuti dai docenti afferenti al Dipartimento e impartiti nei diversi corsi di laurea, laurea magistrale, dottorato e master del nostro Ateneo e in quelli tenuti in collaborazione con altri Atenei.
La missione del DeFENS è promuovere la formazione e sviluppare la ricerca per garantire alimenti sicuri, innovativi e di elevata qualità, prodotti mediante tecnologie sostenibili lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, e per preservare e migliorare la qualità dell’ambiente e dei sistemi agrari con lo scopo ultimo di salvaguardare e migliorare la salute umana, la qualità della vita e dell’ambiente.
Il DeFENS si propone di offrire un approccio altamente integrato ai molti aspetti interconnessi del sistema agro-alimentare, anche in riferimento alle sue implicazioni ambientali. La combinazione di competenze differenziate e qualificate presenti nel DeFENS consentirà di avere una visione ampia dei sistemi di interesse, integrando le competenze proprie della chimica, della biochimica, della microbiologia, dell’entomologia e della nutrizione umana con quelle pertinenti ai settori delle tecnologie alimentari e della protezione agro-ambientale.
Favorire ed ottimizzare le sinergie tra le diverse aree scientifiche e disciplinari che animano il DeFENS è quindi obiettivo prioritario del nuovo Dipartimento nel quale la concentrazione di competenze diversificate in un'unica struttura non potrà che esaltare ulteriormente la già qualificata attività dei singoli gruppi. A questo riguardo, va sottolineato che molti dei proponenti hanno già attivamente collaborato tra loro, e che in diversi casi la collaborazione tra soggetti di diversi Dipartimenti su queste tematiche è stata premiata da finanziamenti cospicui e formalizzata con la costituzione di centri interdipartimentali, come verrà dettagliato successivamente.
L’ampio spettro di competenze ed interessi scientifici che caratterizzerà il DeFENS è anche garanzia di raggiungimento di un ulteriore obiettivo che ci si propone con la sua costituzione: quello di attrarre l’attenzione di Enti, Imprese ed Istituzioni per il reperimento di risorse ma anche per un migliore e più stretto raccordo della struttura universitaria con il territorio ed il mondo produttivo. Un collegamento utile tanto per il progresso della ricerca che per lo sviluppo di una formazione tecnico scientifica che sia di servizio al Paese e alle Imprese.
2. Finalità e responsabilità scientifiche
Il quadro, vasto e differenziato, dei temi di interesse scientifico del costituendo Dipartimento è evidente dalla sua denominazione, dalla sua genesi e dagli obiettivi proposti e sarà ulteriormente dettagliato nella descrizione dei principali campi di interesse della ricerca scientifica. I confini scientifici entro i quali si svilupperà l’azione del nuovo Dipartimento, come è già evidente, abbracciano temi che hanno un’importanza fondamentale che va oltre il piano della conoscenza e dell’avanzamento della ricerca scientifica e investono questioni di grande rilevanza sociale ed etica perchè attengono alla food safety, alla food security, alla nutrizione, all’impiego oculato di risorse materiali ed energetiche, all’impiego di tecnologie sostenibili, alla protezione dell’ambiente e ad altre ancora.
La responsabilità scientifica del DeFENS, quindi, non riguarda solo i temi, pur importanti ed attuali, di una comunicazione scientifica oggettiva, indipendente da logiche di mercato o da interessi particolari, né può essere confinata tra gli interessi, pur legittimi, di una politica per il reclutamento universitario e la progressione delle carriere accademiche ma riguarda, direttamente ed indirettamente, il rapporto tra lo sviluppo delle scienze e delle tecnologie e la sua collocazione nei temi etici e sociali della salvaguardia di valori fondamentali.
Le finalità e le responsabilità scientifiche del DeFENS assumono per questo un ruolo cruciale e paradigmatico in quanto i fini della sua azione non possono essere scollegati dall’interesse di collettività ben più grandi di quella del Dipartimento stesso e le sue responsabilità sono, prima di tutto, garanzia del rispetto di tutti i soggetti che potranno essere influenzati dalle scelte che si faranno. Scelte e decisioni che dovranno essere valutate per i loro effetti anche nei tempi lunghi e sulle generazioni future.
In altre parole, per il vasto e particolare ambito scientifico in cui si muoverà il DeFENS, le responsabilità che riguardano il singolo ricercatore o la comunità del Dipartimento si affiancano a quelle che riguardano gli scienziati come appartenenti a una comunità ben più estesa e come corresponsabili di beni e valori universali per i quali il contributo atteso da parte del progresso
scientifico e tecnologico è vasto e, in potenza, enormemente utile.
Dalla consapevolezza che l’insieme di ricerca di base ed applicata nei temi pertinenti al DeFENS, la comunicazione dei risultati delle ricerche e l’uso effettivo dei loro prodotti rappresenti un tema complesso di straordinaria importanza e di grande responsabilità, già in questa fase costituente si è deciso di dotare il nuovo Dipartimento di una struttura (il Comitato di Indirizzo del DeFENS, meglio descritto al punto 6) che possa affrontare queste fondamentali questioni ed agire da organo di discussione ed approfondimento dei temi più sensibili. In questo stesso comitato, quale ulteriore assunzione di responsabilità scientifica, si affronterà il problema di individuare idonee procedure di autovalutazione dell’attività scientifica e didattica svolta, secondo modalità e criteri conformi alle indicazioni previste dall’ANVUR e a quelle adottate dal Nucleo di valutazione dell’Ateneo, che saranno portate all’approvazione del Consiglio di Dipartimento e da questo discusse ed adottate.
3. Principali campi di interesse scientifico del Dipartimento
Le competenze dei ricercatori del DeFENS spaziano dalla ricerca di base nei settori delle scienze biomolecolari e delle biotecnologie microbiche, agrarie, entomologiche, alimentari ed ambientali, alla ricerca applicata finalizzata alla progettazione, produzione e confezionamento degli alimenti e all’assicurazione della loro sicurezza e qualità igienica, nutrizionale, sensoriale e tecnologica, nonché alla ricerca per l’individuazione di nuove strategie per la protezione dell’ambiente in generale e dell’ambiente agrario in particolare. L’attività dei docenti si esplica in diverse aree del sapere e si articola in collaborazioni che garantiscono una sinergia di competenze permettendo un approccio multi ed inter-disciplinare allo studio delle diverse fasi della filiera alimentare, incluse la protezione e la difesa delle derrate. Di interesse sono anche alcune tematiche ambientali, legate all’ecologia microbica di ambienti agrari, naturali ed estremi e al biocontrollo, come pure la conservazione ed il restauro dei beni culturali.
Oltre all’impegno per la ricerca sperimentale è opportuno sottolineare anche la responsabilità di molti docenti del DeFENS nelle attività di pubblicistica scientifica. Moltissimi di loro, infatti, sono attivi come Editors, componenti degli Editorial Boards o Reviewers per qualificate riviste scientifiche internazionali. Nel DISTAM ha sede la redazione della rivista internazionale Annals of Microbiology, rivista ufficiale dell’Università di Milano, edita da Springer e censita con impact factor negli elenchi del Journal Citation Reports, e il DIPSA è l’editore del Journal of Entomological and Acarological Research (JEAR), anch’esso di proprietà di UNIMI, già Bollettino di Zoologia agraria e Bachicoltura, fondato nel 1929. Dal gennaio 2012 JEAR è pubblicato on-line open access (xxx.XXXX.xx) da PagePress.
Essendo i campi di interesse scientifico del DeFENS numerosi ed articolati e caratterizzati da approcci sperimentali diversi, essi vengono proposti in modo molto schematico, secondo la sequenza dell’intera filiera e la logica dei sistemi complessi che l’interesse scientifico del Dipartimento presidia con le sue specifiche ed allargate competenze. In riferimento a questi diversi settori, che vengono sommariamente descritti, altre informazioni e dati quantitativi sulla produttività scientifica e le risorse strumentali a disposizione sono disponibili dalle relazioni annuali di DIPSA, DISMA e DISTAM e nelle banche dati di Ateneo.
3.1 Scienze molecolari
Fondamento delle attività del DeFENS sarà la comprensione a livello molecolare degli eventi e delle trasformazioni chimiche e strutturali rilevanti per il sistema agro-alimentare nel suo complesso. Le competenze di carattere molecolare che confluiranno nel DeFENS hanno avuto un ruolo unico nello sviluppare e nel trasferire conoscenze, approcci, e metodologie proprie di diversi settori della chimica (analitica, fisica, organica) e della biochimica (dalla biochimica delle proteine alla biologia molecolare) anche ad argomenti di interesse per i sistemi alimentari ed agro-ambientali. In questa macro area si coniugano le competenze scientifiche di docenti
appartenenti ai settori scientifico disciplinari: CHIM/01, CHIM/02, CHIM/06, BIO/10.
Gli interessi di ricerca riguardano l’acquisizione di nuove conoscenze nella chimica e nella biochimica dei sistemi agroalimentari, con un approccio metodologico sia tradizionale che innovativo; l’isolamento, sintesi e caratterizzazione di sostanze biologicamente attive; i fondamenti e le applicazioni di avanzate metodiche di calorimetria e termogravimetria; lo sviluppo, l'applicazione e la validazione di metodi elettrochimici avanzati, allo scopo di integrare conoscenze e metodologie per la soluzione su basi molecolari di problematiche attuali nel settore agro-alimentare.
Per quanto concerne le nuove conoscenze biomolecolari sono particolarmente rilevanti gli studi di biochimica di base sul ruolo funzionale di enzimi e sistemi multienzimatici coinvolti in processi cellulari fondamentali, riguardanti ad esempio la biochimica dello zolfo e la chimica e biochimica del metabolismo dei metalli, le proteine coinvolte nel trasporto di micronutrienti, le proteine di origine vegetale e i loro effetti nell'alimentazione umana, gli allergeni alimentari di origine proteica, Di interesse sono gli studi di processi di folding ed unfolding di proteine contenenti cofattori e delle modificazioni strutturali di proteine e altri biopolimeri rilevanti per i processi biotecnologici; gli studi di modellistica molecolare e delle relazioni tra struttura e attività di sostanze naturali, delle basi molecolari del gusto, e sulle interazioni tra carboidrati e proteine.
Gli approcci metodologici innovativi riguardano in particolare: la caratterizzazione molecolare di materie prime e prodotti finiti; il disegno e l'applicazione di interventi enzimatici finalizzati al miglioramento delle proprietà funzionali e sensoriali degli alimenti; l'identificazione e la quantificazione delle modificazioni strutturali di proteine rilevanti per i processi biotecnologici; lo sviluppo di metodi immunochimici per la caratterizzazione del materiale alimentare. Questa area di ricerca riguarda anche l’applicazione della analisi proteomica allo studio dell'espressione genica; la produzione biotecnologica di proteine da vegetali e la caratterizzazione molecolare del prodotto di espressione; l'impiego di metodologie MRI nello studio dei processi diffusivi dell’acqua negli alimenti; le applicazioni della spettroscopia NMR di stato solido nello studio delle interazioni tra macromolecole in matrici solide. Si utilizza infine la spettroscopia chirale e misure fluorimetriche allo stato stazionario ed in cinetica rapida per lo studio di modificazioni strutturali di proteine. Rilevanti dal punto di vista metodologico sono le ampie applicazioni della calorimetria da parte del gruppo di chimica-fisica, che comprendono approcci DSC (classici ed in regime di Xxxxxxx) e ITC, e misure termogravimetriche su vari sistemi fondamentali ed applicati. Il gruppo di chimica analitica sviluppa, applica, e valida procedure di ampio interesse per il settore, con particolare riferimento ai più avanzati utilizzi di metodologie di tipo elettrochimico ed all'analisi di composti ed elementi in tracce.
I ricercatori attivi nel settore della chimica organica lavorano anche all’isolamento, sintesi e caratterizzazione di sostanze biologicamente attive da piante e microorganismi, alla sintesi di composti biologicamente attivi di interesse farmacologico e di fitofarmaci per l'agricoltura, allo studio della struttura e dinamica di biomolecole mediante metodologie di spettroscopia molecolare e di chimica computazionale, all’analisi di componenti xenobiotici e formazione di aromi ed altre sostanze sapide negli alimenti, allo studio, infine del potenziale utilizzo di inibitori reversibili di enzimi in ambito farmacologico.
3.2 Scienze e Biotecnologie dei Sistemi Agroambientali
In questa macro area si coniugano le competenze scientifiche di docenti appartenenti ai settori scientifico disciplinari: AGR/10, AGR/11, AGR/12, AGR/16, AGR/19, BIO/05. Di conseguenza il DeFENS fornirà competenze nei settori della patologia vegetale, dell'entomologia di base ed applicata, della protezione dei raccolti e delle derrate, ed in generale del controllo degli infestanti, elementi vitali per le tematiche di food security e food safety. Altrettanto rilevanti in questo contesto saranno i contributi forniti dai ricercatori DeFENS nei settori della microbiologia e dell’ecologia microbica agro-ambientale e delle relative biotecnologie, per quanto attiene il
ruolo dei microrganismi nella catena alimentare e agro-ambientale, sia nel percorso farm-to-fork che nel verificare l'impatto delle attività umane – anche in ambito agro-alimentare - sull'ambiente nel suo complesso.
Le ricerche riguardano diversi aspetti di base e applicativi riferibili alla microbiologia agraria e ambientale ed alle relative biotecnologie microbiche, all’entomologia generale e agraria, alla patologia vegetale, alla zoologia e ad alcuni aspetti peculiari relativi alle tematiche agroambientali che riguardano la zootecnia e la gestione del territorio e del suo patrimonio materiale e immateriale.
Nell’ambito delle scienze microbiologiche ambientali viene caratterizzata la biodiversità genetica e funzionale di ecosistemi microbici complessi in ambienti naturali e agrari e nelle filiere produttive, per la valutazione e valorizzazione del ruolo dei microrganismi nell’ambiente, nella fertilità del suolo e nella biologia di organismi ospiti vegetali ed animali, e delle interazioni tra essi e i patogeni e parassiti delle piante, per la salvaguardia della salute dell’uomo e del territorio. Ricerche specifiche riguardano l’individuazione di microrganismi promotori della crescita delle piante, di simbionti, competitori o parassitoidi utili ai fini della difesa biologica delle piante, delle derrate, degli insetti e degli animali. Altre attività riguardano lo studio della diversità microbica e biologica in ambienti estremi acquatici e terrestri, inclusi i suoli degradati, con l’obiettivo di reperire nuove risorse biotecnologiche e recuperare i suoli soggetti a degrado e desertificazione. Altre linee di ricerca riguardano i microrganismi da utilizzare nel risanamento ambientale e della conservazione del patrimonio materiale e immateriale, nonché nei processi di digestione anaerobica di biomasse, di provenienza civile, agraria o industriale, con produzione di bioenergia e digestato utilizzabile come fertilizzante in ambito agricolo. Infine vengono trattati aspetti peculiari dei microrganismi del tratto orogastroenterico dell’uomo e di animali di interesse zootecnico, sia mono che poligastrici.
Nell’ambito dell’entomologia generale e agraria, della zoologia e della patologia vegetale le ricerche riguardano la biologia dei patogeni e l’epidemiologia, la biologia e l’etologia degli artropodi, noti o e di recente introduzione, che arrecano danni alle piante e alle derrate, allo scopo di sviluppare strategie di gestione innovative, che non alterino gli equilibri dei diversi agroecosistemi. Particolare attenzione viene rivolta alla salvaguardia dei pronubi e, per quanto riguarda l’ape, alle avversità dell’alveare e alla caratterizzazione dei mieli, e alla tutela della fauna acquatica, con particolare riferimento all’entomofauna, minacciata dalle attività antropiche. Vengono studiate le biodiversità ambientali, al fine di valorizzare le componenti utili a mantenere i fitofagi sotto la soglia di danno. Nell’ambito di un sistema produttivo agricolo sostenibile, che salvaguardi l’ambiente e la salute dell’uomo, vengono studiate nuove modalità di gestione delle popolazioni dei fitofagi e delle epidemie, anche attraverso l’uso integrato di nuove molecole, competitori microbici, parassiti e feromoni, minimizzando il rischio di selezione di popolazioni resistenti, di accumulo di agrofarmaci nelle derrate e di effetti collaterali negativi sugli organismi non bersaglio, su ausiliari e pronubi.
Altri temi rilevanti e pertinenti a questa aera sono lo studio di popolazioni microbiche di ambienti inquinati e non, le interazioni trai i microrganismi ed i metalli, la biodegradabilità microbica di inquinanti organici, i batteri PGPR per la promozione della crescita delle piante in ambienti stressati. Infine, viene valutata l’incidenza dell’intervento antropico negli ambienti rurali, possibile minaccia allo sviluppo sostenibile delle imprese agrarie nel paesaggio, individuando elementi dei sistemi rurali che contribuiscono all’offerta di prodotti turistici con ricadute positive sulla conservazione del patrimonio culturale e naturale.
3.3 Biotecnologie microbiche alimentari ed applicate
In questo ambito scientifico operano docenti dei SSD AGR/16 e CHIM/11 con diverse specializzazioni ed interessi. Ai microorganismi, infatti, è riconosciuto un ruolo fondamentale
non solo nelle trasformazioni di diverse filiere alimentari e industriali ma, nello specifico delle attività DeFENS in questo settore, essi sono considerati anche per il loro ruolo di simbionti nell'organismo umano. I microbiologi afferenti al DeFENS si occupano anche di aspetti innovativi delle funzioni svolte da microorganismi eucarioti e procarioti in contesti di rilievo per la produzione di alimenti ed il benessere individuale, inclusa l'individuazione dei determinanti molecolari di queste loro capacità, o per l'ottenimento di specifici componenti che accrescano il valore aggiunto di prodotti delle biotecnologie microbiche.
Le ricerche sviluppate in questo campo riguardano studi di base ed applicati nel settore delle biotecnologie microbiche industriali; in particolare riguardano nuovi processi biotecnologici (fermentazioni e biotrasformazioni di interesse alimentare, energetico e farmaceutico) e la loro ottimizzazione, la caratterizzazione fenotipica e genotipica di microrganismi di interesse alimentare e probiotico, la messa a punto di sistemi molecolari per l’identificazione di specie microbiche e/o di ceppi con rilevanti caratteristiche tecnologiche e probiotiche, l’ individuazione di fattori di virulenza e patogenicità in microrganismi patogeni tradizionali ed emergenti.
Per quanto attiene ai processi biotecnologici i ricercatori della Sezione si occupano da anni di biocatalisi e hanno sviluppato diversi processi di biotrasformazione utilizzando tanto cellule microbiche che enzimi liberi o immobilizzati. Le applicazioni riguardano la produzione di molecole di interesse in diversi settori (alimentare, farmaceutico, biocarburanti e della chimica fine); in particolare sono state sviluppate diverse classi di reazioni enzimatiche (ossidazioni, riduzioni, idrolisi, condensazioni) capaci di catalizzare reazioni altamente chemo- regio- e stereo-selettive. Alcune di queste applicazioni sono state sviluppate nell’ambito di collaborazioni industriali. Nello studio dei processi biotecnologici si prevede l’utilizzo di approcci diversi ed innovativi, impiegando disegni sperimentali. Dal punto di vista biotecnologico tale approccio consente lo sviluppo di processo dalla beuta al fermentatore pilota, con il monitoraggio dei parametri che dal disegno sperimentale risultano significativi. Esempi di applicazione in tale ambito riguardano l’ottimizzazione di processi quali la produzione di batteriocine (sakacina A) da Lactobacillus e di metaboliti ad attività antiossidante da ceppi di Saccharomyces. Il gruppo vanta un’esperienza pluridecennale nello studio tassonomico e filogenetico di batteri di interesse agro-alimentare, documentata a livello internazionale, con particolare attenzione a batteri sporigeni termofili e batteri lattici. Il gruppo ha sviluppato e ottimizzato indagini genetico-molecolari che, affiancate alla caratterizzazione tassonomica convenzionale, hanno consentito una più completa valutazione polifasica dei ceppi microbici, con la possibilità di evidenziare il grado di polimorfismo esistente a livello di ceppo e di meglio delineare nuove specie e generi microbici propri del settore alimentare, e di nuovo isolamento.
La caratterizzazione fenotipica e genotipica di isolati naturali provenienti in particolare da prodotti caseari artigianali, ottenuti senza l’intervento di colture microbiche selezionate è argomento di interesse. Gli strumenti operativi adottati hanno permesso di acquisire competenze riguardo alla creazione di ceppoteche specifiche di ecotipi microbici significativi della filiera produttiva, allo studio del ruolo fisiologico svolto da questa specifica popolazione autoctona nel conferimento delle proprietà tipiche del prodotto e alla individuazione di fingerprinting discriminabili per una rintracciabilità ceppo/specie-specifica degli ecotipi all’interno della matrice alimentare considerata. L’impiego di nuove e più mirate colture d’avvio possono essere impiegate per favorire il mantenimento di alti livelli di qualità del prodotto, salvaguardandone nel contempo la tipicità, oltre che nella ideazione di nuovi prodotti.
Ricerca e caratterizzazione di specifici determinanti genici codificanti fattori di virulenza e patogenicità in relazione alla sicurezza d’uso di alimenti nei quali ecotipi batterici potenzialmente patogeni sono presenti in modo significativo. Lo studio viene affrontato attraverso esperimenti di amplificazione via PCR, sequenziamento genico di regioni discrete del genoma batterico, caratterizzazione di molecole di DNA extracromosomale, determinazione del potenziale di trasferimento genico orizzontale, studio dei profili di espressione genica in
condizioni di stress ambientale.
Vengono inoltre studiati nuovi alimenti funzionali mediante caratterizzazione di isolati microbici alimentari con potenzialità probiotica per lo sviluppo di alimenti fermentati con proprietà funzionali e lo studio delle proprietà superficiali, della capacità adesiva e immunomodulatoria di microrganismi probiotici attraverso l’uso di linee epiteliali orali e intestinali umane.
I processi metabolici che interferiscono direttamente o indirettamente sullo sviluppo e sulle performance di fermentazione di batteri lattici in diverse matrici alimentari vengono studiate utilizzando approcci molecolari che comprendono sia la loro caratterizzazione genomica/trascrizionale che la misurazione diretta delle singole attività enzimatiche coinvolte nel processo metabolico di interesse.
3.4 Tecnologie e Sistemi Alimentari
A questa macro area appartengono i docenti del settore scientifico disciplinare AGR/15. L’attività di ricerca riguarda diversi aspetti della tecnologia alimentare con particolare riferimento allo studio dei processi tradizionali e innovativi di trasformazione e conservazione degli alimenti; alla progettazione e sviluppo di nuovi alimenti e ingredienti alimentari e allo sviluppo di prodotti e processi innovativi per il packaging alimentare. Il gruppo di ricercatori si occupa inoltre delle tematiche relative alla gestione della qualità, sicurezza, genuinità e tipicità degli alimenti e studia e sviluppa metodi innovativi per la valutazione chimica, fisica e sensoriale degli alimenti e delle preferenze dei consumatori. Negli ultimi anni sono stati sviluppati nano-biosensori per il controllo on-line dei processi di produzione degli alimenti.
Per quanto concerne lo studio dei processi della tecnologia alimentare, diversi sono i settori di interesse; questi includono il settore del latte e derivati, dei cereali e pseudocereali, dei prodotti dolciari, delle sostanze grasse, delle carni e dei prodotti ortofrutticoli. Nei diversi settori sono oggetto di interesse sia lo studio e l’ottimizzazione dei processi tradizionali che la ricerca di soluzioni innovative, per il miglioramento delle caratteristiche funzionali, sensoriali e nutrizionali dei prodotti. Il controllo dei processi tecnologici viene affrontato mediante lo studio delle cinetiche di trasformazione con approcci analitici tradizionali e di più recente applicazione quali la spettroscopia nell’infrarosso, l’image analysis, la valutazione della micro e macrostruttura, la sensoristica (e-nose e e-tongue), l’identificazione di idonei marker molecolari, applicando metodologie statistiche avanzate (metodi chemiometrici, design of experiments).
La progettazione e lo sviluppo di nuovi alimenti e ingredienti alimentari riguarda sia alimenti/ingredienti alimentari con strutture ingegnerizzate, quali carrier per la veicolazione/ritenzione/ rilascio di principi attivi in prodotti formulati e film edibili da biopolimeri. Vengono progettati alimenti con particolari caratteristiche tecnologiche (funzionali) e nutrizionali quali prodotti per celiaci, derivati di frutta e vegetali ricchi di composti antiossidanti e/o a basso o nullo contenuto di allergeni e prodotti funzionali.
La ricerca nel comparto del packaging alimentare riguarda lo sviluppo e la validazione di nuovi materiali e sistemi di condizionamento alimentare con funzioni attive e intelligenti; la realizzazione di prodotti e processi innovativi a base di polimeri naturali, quali lacche da biomacromolecole edibili o a composizione ibrida (biomacromolecole, componenti inorganici e di sintesi), e di materiali semirigidi, derivati da amido modificato, per stampaggio ad iniezione. Un capitolo significativo è anche lo studio della shelf-life degli alimenti tramite approccio multianalitico e l’applicazione di tecniche non distruttive.
Rilevante argomento di ricerca è la valutazione sensoriale degli alimenti e la consumer science. In particolare si valuta l’accettabilità sensoriale nell’anziano e nel bambino e il ruolo della memoria alimentare sulle scelte d’acquisto del consumatore.
Si studia inoltre l’effetto di nuovi composti attivi da impiegare come additivi o sostituti di molecole già esistenti (es. dolcificanti intensivi). Si confronta l’applicazione di metodi di valutazione dell’attività biologica dei composti in studio mediante recettori umani clonati con valutazioni sensoriali mediante assaggiatori.
3.5 Qualità e Sicurezza dei prodotti alimentari
In quest’area operano docenti di varia estrazione scientifica ed appartenenti ai SSD AGR/15 e AGR/16. E’ noto che negli ultimi anni una parte significativa dell’agenda della Politica Europea ha riguardato la protezione del consumatore dagli effetti di sostanze potenzialmente pericolose che possono essere presenti negli alimenti. Questo ha portato all’emanazione di un gran numero di leggi e regolamenti e alla creazione della Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ( EFSA). Le questioni della Qualità e della Sicurezza degli alimenti, come definiti nella declaratoria dell’EFSA saranno temi trainanti della ricerca scientifica anche dei prossimi anni e il DeFENS intende essere un punto di riferimento per la soluzione di quei problemi che si possono presentare in tutti gli stadi della produzione, conservazione, trasporto, e commercializzazione degli alimenti e che molti docenti e ricercatori del Dipartimento già da tempo seguono con grande attenzione. Il principale obiettivo è quello di formare un centro analitico per la qualità e la sicurezza alimentare che possa essere di riferimento non solo in ambito scientifico ma anche per le piccole e medie imprese alimentari, interessate ad implementare piani di controllo e sicurezza nello loro produzioni.
L’attività di ricerca rivolta alla gestione della qualità, sicurezza, genuinità e tipicità degli alimenti si avvale di metodiche e strumentazioni di consolidata applicazione e di metodi più recenti. Tra questi ultimi si segnalano l’image-analysis, i metodi reologici, la spettroscopia nell’infrarosso, i metodi sensoristici ed elettrochimici e tecniche combinate GC/MS e sistemi multisensore.
Differenti aspetti della qualità degli alimenti, della loro caratterizzazione e della valutazione della sicurezza sono e saranno sempre di più oggetto di attività di ricerca scientifica con lo scopo di sviluppare standards e specifiche misurabili. In particolare sono presi in considerazione i seguenti aspetti: attributi di qualità ed autenticità; miglioramento igienico dei processi alimentari dalla material prima al prodotto finale; sviluppo di nuovi metodi e metodologie di produzione per creare alimenti più salubri e sicuri; sviluppo, validazione ed armonizzazione di tecnologie di controllo chimiche e microbiologiche on line, at line and in line per assicurare la tracciabilità lungo la catena alimentare; sviluppo e testing di metodologie di valutazione del rischio lungo la catena alimentare; studio di composti bioattivi e contaminanti microbiologici; validazione di metodologie per il controllo dei residui chimici.
3.6 Nutrizione Umana
Le competenze nell’ambito delle scienze della nutrizione presenti al DeFENS, pertinenti ai SSD BIO/09 e MED/49, sono ampie ed articolate al fine di comprendere aspetti ed approcci metodologicamente e concettualmente diversi e complementari. Dati recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità confermano che le malattie non trasmissibili sono attualmente la prima causa di mortalità a livello mondiale ed evidenziano il ruolo che una corretta alimentazione, accompagnata ad adeguati stili di vita, può assumere per la loro prevenzione. Di particolare interesse e attualità è lo studio della relazione tra assunzione di singoli alimenti o componenti e/o modelli alimentari e gli effetti sulla salute e sul benessere dei singoli individui o di specifici gruppi di popolazione. Le ricerche in atto sono indirizzate non solo alla comprensione del ruolo dell'alimentazione ma anche dello stile di vita, dell’esposizione a fattori ambientali e delle caratteristiche genetiche individuali nella promozione della salute e nella riduzione dei fattori di rischio delle malattie non trasmissibili correlate. Queste conoscenze sono inoltre premessa essenziale per lo studio e lo sviluppo di alimenti di elevata valenza salutistica atti a rispondere a specifiche esigenze del consumatore.
Più specificamente le attività di ricerca riguardano la caratterizzazione dei principali nutrienti e micronutrienti degli alimenti nonché di numerosi composti bioattivi (in particolare carotenoidi, polifenoli, glucosinolati, prebiotici, ecc.), la valutazione della loro stabilità nelle diverse condizioni di trasformazione, conservazione e cottura e lo studio della loro biodisponibilità e del loro destino metabolico. Un importante obiettivo delle ricerche è anche lo studio dei meccanismi di azione coinvolti nell’effetto protettivo dei componenti alimentari attraverso l’identificazione e l’analisi di biomarker di funzione o attività mediante l’utilizzo di tecniche consolidate e innovative applicate su campioni biologici derivanti da studi di intervento sull’uomo o da modelli cellulari. Inoltre attraverso approcci di nutrigenetica e nutrigenomica viene studiata o approfondita la relazione tra alimentazione, genetica e salute attraverso, ad esempio, la verifica dell’impatto di specifici interventi dietetici in gruppi di soggetti caratterizzati per alcuni polimorfismi.
Regimi alimentari specifici risultano essere inoltre, sempre più spesso, utilizzati come terapie coadiuvanti del trattamento farmacologico di specifiche patologie. A tale proposito è quindi importante valutare lo stato di nutrizione di gruppi di popolazione e singoli individui, come pure sviluppare metodologie per lo studio della composizione corporea e del metabolismo energetico e pianificare interventi dietetici specifici per il trattamento di dismetabolismi frequenti nella popolazione generale.
Esistono al DeFENS anche competenze relative allo studio del ruolo degli alimenti nella modulazione del comportamento alimentare e la sazietà. Ciò riveste particolare importanza nell’ambito delle strategie richieste a livello internazionale per intervenire nella prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, definita oramai come una vera e propria epidemia. A tal riguardo sono oggetto di valutazione le caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali degli alimenti in grado di determinare variazioni significative sulla sazietà specifica e generale, come pure il ruolo della modalità di consumo e delle porzioni di alimenti sul comportamento alimentare e l’introduzione energetica.
Le diverse competenze presenti permettono infine di studiare e pianificare interventi di educazione alimentare, attraverso strumenti di formazione, promozione e divulgazione delle conoscenze nutrizionali e della sana alimentazione, e di sviluppare protocolli dietetici destinati alla ristorazione collettiva.
4. Finalità e responsabilità didattiche e formative
Tutti i docenti del DeFENS sono fortemente impegnati nell’attività didattica e formativa pertinente ai loro ambiti di interesse scientifico e sperimentale. Anche per quanto attiene alle attività didattiche, come già per quelle scientifiche, l’unione dei tre Dipartimenti DIPSA, DISMA e DISTAM rappresenta un esempio positivo e coerente di integrazione sinergica che dovrebbe consentire un guadagno di efficienza e di efficacia nelle attività formative. Sia a livello dei corsi di Laurea, che nei corsi di Laurea Magistrale e di Dottorato, il contributo dei docenti del costituendo Dipartimento è notevole, riguarda sia insegnamenti di base e caratterizzanti che affini e sarà pienamente dettagliato nel successivo punto di questo Progetto di Costituzione. Non è però da sottacere neppure l’apporto che è garantito da molti dei professori del DeFENS a corsi di Master, a Scuole di specializzazione, ai programmi di Formazione Permanente dell’Ateneo, a corsi ed insegnamenti offerti da altre Sedi Universitarie e, più saltuariamente, da Enti e Organizzazioni non accademiche.
Soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento di discipline caratterizzanti ed affini, le competenze specifiche dei docenti sono tali da riscuotere un forte interesse anche al di fuori dei Corsi di Studio di riferimento principale ed esternamente all’ambito universitario. Non vi è dubbio che temi quali la sicurezza alimentare (food safety), le norme di auto-controllo (HACCP), l’analisi sensoriale, i sistemi di gestione per la qualità, le innovazioni di packaging, le tecnologie
di processo innovative, metodologie analitiche particolarmente avanzate, per fare solo alcuni esempi, hanno un forte impatto sul settore agro-alimentare e determinano una domanda di formazione qualificata da parte di Enti, Aziende ed Associazioni che solo i docenti del DeFENS possono soddisfare pienamente. Ne consegue che la responsabilità formativa del Dipartimento non si limiterà all’ambito accademico ma si farà sentire in campi ben più allargati, potendo il DeFENS rappresentare un punto di riferimento a livello non solo locale ma nazionale e per alcuni versi internazionale.
La responsabilità dei docenti del DeFENS, va inoltre sottolineato, è fortemente incentrata anche in un’azione di progettazione e di coordinamento delle attività didattiche e formative, non circoscritta alla sola erogazione di insegnamenti. Appartengono infatti oggi al costituendo Dipartimento i Presidenti di quattro Consigli di Coordinamento Didattico, il presidente della COSTAL (Coordinamento nazionale dei Corsi di Studio in Scienze e Tecnologie Alimentari), un rappresentante italiano dell’ISEKI (European Association for Integrating Food Science and Engineering Knowledge Into the Food Chain), quattro Coordinatori di Corsi di Dottorato ed un Direttore di Scuola di Dottorato. Sono del Dipartimento gli ultimi due Presidi della Facoltà di Agraria, molti docenti sono fortemente impegnati nelle attività del COSP, nelle funzioni di orientamento e tutoraggio per tutti i Corsi di Studio oggi attivi nella Facoltà di Agraria e nei programmi ERASMUS, fornendo il responsabile dei relativi servizi a livello di Facoltà.
5. Corsi di Laurea, Laurea Magistrale, Corsi e Scuole di Dottorato, Scuole di Specializzazione di interesse del Dipartimento
CORSI DI LAUREA e LAUREA MAGISTRALE
Le attività didattiche dei docenti del DeFENS sono dirette sia alla formazione di base che caratterizzante ed affine per quasi tutti i corsi di laurea e laurea magistrale dell’attuale Facoltà di Agraria, in più di 10 corsi di studio; esse garantiscono più di 7200 ore di didattica frontale per più di 160 corsi (contando anche gli insegnamenti opzionali e seminariali), molti dei quali prevedono esercitazioni pratiche in laboratorio o di calcolo in aula.
Per quanto attiene all'attività didattica istituzionale, il DeFENS si presenta come Dipartimento referente principale per i seguenti corsi di studio:
primo livello (B.S.)
• Scienze e tecnologie alimentari (classe L. 26)
• Scienze e tecnologie della ristorazione (classe L. 26)
secondo livello (M.S.)
• Scienze e tecnologie alimentari (classe L.M. 70)
• Alimentazione e nutrizione umana – Fino all’a.a. 2011-2012 interfacoltà Agraria–Medicina e Chirurgia (classe L.M. 61)
Vi è da notare che il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie alimentari e quello di Laurea Magistrale in Alimentazione e nutrizione umana, per il numero di iscritti dovrebbero essere sdoppiati ai sensi del Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17 sui Requisiti necessari dei corsi di studio.
Il DeFENS si presenta inoltre come Dipartimento referente associato per i seguenti corsi di studio:
primo livello (B.S.)
• Viticoltura ed enologia (classe L. 25)
• Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano classe L. 25)
• Produzione e protezione delle piante e dei sistemi del verde in due indirizzi (classe L. 25)
• Agrotecnologie per l’ambiente e il territorio (classe L. 25)
• Scienze Agrarie (classe L. 25)
• Scienze e tecnologie erboristiche (classe L. 29)
• Scienze e Tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti dell’informazione (classe L. 43)
Per i corsi di Xxxxxx in “Viticoltura ed enologia”, “Scienze e tecnologie erboristiche” ed in “Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano” non risultano Dipartimenti che erogano più del 50% degli insegnamenti quindi, tenuto conto del fatto che docenti del DeFENS sono anche responsabili di insegnamenti affini rilevanti per i profili professionali di pertinenza, la gestione dei corsi di studio sarà affidata ad un Collegio Didattico interdipartimentale.
secondo livello (M.S.)
• Scienze Agrarie (classe L. 25)
• Scienze agro ambientali (classe L. 25)
• Scienza della produzione e protezione delle piante (classe L. 25)
I docenti del Dipartimento impartiscono inoltre insegnamenti, sia di base che caratterizzanti ed affini, in tutti i corsi offerti dalla attuale facoltà di Agraria; corsi di elevata specializzazione sono inoltre offerti in lauree di primo e secondo livello attualmente proposte come corsi interfacoltà. In particolare il DeFENS partecipa all’attività didattica per il corso di laurea in “Biotecnologie vegetali, alimentari e agro ambientali” (classe L. 2). Da menzionare infine, ad ulteriore testimonianza dell’ampiezza del contributo dei docenti del DeFENS alle attività didattiche di Ateneo, i CFU erogati da alcuni docenti del Dipartimento ai corsi di Laurea in “Dietistica” e “Scienze Motorie”.
CORSI e SCUOLE DI DOTTORATO
L’interesse del DeFENS per il terzo livello di formazione universitaria (PhD Courses) è documentato dal significativo numero di docenti del Dipartimento che risulta membro dei Collegi Docenti dei diversi dottorati. Va sottolineato che il DeFENS sarà sede dell'attività di diverse scuole di Dottorato e di loro Corsi e curricula. In particolare, afferiscono ai Dipartimenti che lo costituiranno i coordinatori dei corsi di dottorato di ricerca in "Biochimica", in "Nutrizione sperimentale e clinica" (Scuola di dottorato in Scienze Biochimiche, nutrizionali e metaboliche), in "Biotecnologia degli alimenti" e in "Chimica, biochimica ed ecologia degli antiparassitari", entrambi della Scuola di dottorato in Scienze Molecolari e Biotecnologie Agrarie, Alimentari ed Ambientali, diretta da un docente del DeFENS. Alcuni docenti sono referenti per il curriculum “Food Technology” per la Scuola di Dottorato in “Innovazione Tecnologica per le Scienze Agro- Alimentari e Ambientali”.
Alcuni docenti del DeFENS partecipano a Scuole di dottorato attive in altri atenei: il Dottorato Internazionale (Alma Mater Studiorum Università di BO) in Scienze e tecnologie agrarie, ambientali e alimentari - Curriculum Entomologia agraria; il dottorato internazionale Insect Science and Biotechnology (coordinato dall’Università di Napoli).
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
Anche due Scuole di specializzazione, quella in Scienza dell’Alimentazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo e di Milano Bicocca e quella in Medicina Tropicale, si avvalgono dell’attività didattica di docenti del costituendo Dipartimento.
Infine, è opportuno inoltre segnalare che il DeFENS sarà responsabile dell’attivazione dei “Tirocini Formativi Attivi” per la classe d A057 – Scienze degli Alimenti (art. 2, comma 416, legge 24/12/2007, n.244).
6. Breve descrizione dell’assetto logistico del costituendo Dipartimento
Il DeFENS si configurerà, come molti altri nuovi Dipartimenti, come una struttura di notevoli dimensioni e fortemente articolata, a fronte dei numerosi settori scientifico disciplinari in essa rappresentati (almeno 12 SSD con più di due docenti) e dell’ampio orizzonte di interessi scientifici e didattico-formativi che la riguardano.
Ne consegue che gli aspetti organizzativi e logistici assumeranno un’enorme importanza per la vita del Dipartimento e dovranno essere accuratamente affrontati e gestiti per garantire la massima efficienza ed evitare replicazioni di funzioni o sprechi di risorse. Queste problematiche saranno compiutamente affrontate e descritte nei regolamenti di cui si doterà il Dipartimento, in funzione di quelli emanati dall’Ateneo e degli accordi che saranno raggiunti tra i proponenti. In questo progetto di costituzione, pertanto, l’assetto logistico viene solo sommariamente descritto, anche per non anticipare una riflessione ed una elaborazione che dovrà essere condivisa da tutti.
Per quanto riguarda la articolazione interna e la struttura attuale dei Dipartimenti confluenti, il DISTAM (53 docenti, 7 SSD) è diviso in 6 sezioni, il DISMA (14 docenti, 2 SSD) in due sezioni, il DIPSA (13 docenti, 5 SSD) non è articolato in sezioni. Non tutte le 6 sezioni del DISTAM condividono la stessa sede perché due di queste (Nutrizione ed Industrie Agrarie) hanno uffici e laboratori in edifici distinti tra loro e dalle altre 4 sezioni. Il DeFENS occuperà interamente o in parte gli edifici siti in via Magiagalli 25: Ed. A1; xxx Xxxxxxx 0: Ed. X0, X0, X0, X 0, X00, X00, X00 x X00; via Colombo 60: Ed. A7.
Si prevede che il nuovo Dipartimento, secondo modalità definite nel proprio Regolamento ed in coerenza con le disposizioni del Regolamento generale d’Ateneo, possa articolarsi in 5 sezioni Scienze Chimiche e Biomolecolari, Nutrizione Umana, Scienze dei Sistemi Agro-Ambientali, Scienze e Tecnologie dei Sistemi Alimentari, Microbiologia degli Alimenti e Bioprocessi nelle quali si distribuirà tutto l’attuale personale, secondo nuovi criteri di aggregazione. E’ comunque ragionevole immaginare fin d’ora che debbano essere attribuiti al DeFENS gli spazi attualmente in uso ai suoi docenti e che, obiettivamente, solo un ampliamento di questo spazio possa garantire un suo uso equilibrato ed in sicurezza, in relazione alle esigenze funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali e per attuare i progetti relativi ai Centri di Servizio Comuni.
Tutte le strutture confluenti avevano importanti patrimoni librari, con molti volumi di pregio, anche di enorme valore storico ed economico, che hanno ceduto, insieme a 3 unità di personale bibliotecario (1 del DIPSA e 2 del DISTAM) alla Biblioteca Centrale di Agraria.
Nelle strutture che confluiranno nel DeFENS, inoltre, sono conservate e mantenute importanti collezioni sia di materiale biologico (insetti, batteri, funghi, ecc.) che di composti chimici (Collezione Körner), di notevole valore sia scientifico che economico, le quali esigono una continua cura specialistica e periodici interventi di cura. Per non disperdere queste dotazioni che rappresentano delle esclusività della struttura a livello nazionale, il ruolo del personale tecnico è fondamentale e andrebbe ulteriormente valorizzato.
Da segnalare ancora, a questo riguardo, la dotazione di impianti pilota per le Tecnologie Alimentari propria del DISTAM e che, dopo molte vicissitudini, sta per trovare una soluzione parzialmente sufficiente negli spazi della Facoltà e che, persino più di altre dotazioni, richiede una cura ed una manutenzione costante, da parte di personale qualificato.
Per le esigenze collegate alle funzioni istituzionali del Dipartimento, di didattica e di ricerca, e con il fine di realizzare concretamente, nella nuova struttura dipartimentale, principi di semplificazione, efficienza, efficacia e maggiore sostenibilità delle attività sperimentali, il Consiglio di Dipartimento valuterà su proposta della Giunta la costituzione e l’organizzazione di
strutture operative specifiche, in relazione ad attività e a servizi di interesse generale e comune. Tali strutture potrebbero garantire all’intera comunità del DeFENS utili servizi analitici strumentali, quali ad esempio quelli di microscopia elettronica, oppure garantire servizi logistici e organizzativi di utilità collettiva. In tale prospettiva, che potrebbe significativamente migliorare la capacità del Dipartimento di attrarre fondi e di realizzare economie, anche attraverso un più razionale utilizzo delle risorse disponibili, diventerà cruciale la disponibilità di personale tecnico e la sua distribuzione all’interno del Dipartimento secondo criteri di omogeneità, efficienza ed efficacia.
Una struttura di interesse comune che sarà certamente centralizzata ed organizzata per rispondere in modo uniforme alle esigenze di tutte le sezioni è rappresentata dalla Segreteria Amministrativa, localizzata in un congruo spazio al 5° piano dell’xxxxxxxx xx xxx Xxxxxxxxxxx 00.
Va ulteriormente notato che il DeFENS sarà la sede di attività di vari centri di Ateneo (centri interdipartimentali di ricerca e centri funzionali) e convenzionati, acquisito che i Dipartimenti confluenti, attualmente, afferiscono all'ICANS (International Center for Body Mass Assessment), al CiRA (Centro Interdipartimentale di Ricerca sugli Alimenti), al Centro interdipartimentale di Ricerca e Servizi per i Beni Culturali, al centro per le Nanobiotecnologie Alimentari, ad il Centro Interateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Agroalimentare e Ambientale (CICSAA) e che, infine, la sezione di Industrie Agrarie del DISTAM ospita, dal 1971, il Centro per lo Studio del Latte dell’ISPA (Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari) del CNR.
Per le questioni sopra esposte, fondamentalmente legate alla complessa articolazione del nascente Dipartimento, già si prevede di designare alcuni responsabili a cui conferire deleghe o incarichi riferiti a particolari questioni o settori di attività, così da assicurare adeguate responsabilità di coordinamento del personale e di gestione delle dotazioni e delle risorse.
Più in generale, il modello di organizzazione del DeFENS a cui si sta pensando è fortemente caratterizzato da strumenti di delega e di condivisione delle responsabilità nelle scelte sia di tipo progettuale e strategico che in quelle operative; senza che per questo vengano meno le attribuzioni previste dalla legge e dallo statuto di Ateneo per il Direttore ed in particolare per il Consiglio di Dipartimento che rappresenta l'organo di indirizzo, di programmazione, di coordinamento e di verifica dell'attività del Dipartimento.
Con una specifica attenzione alle finalità di indirizzo strategico, è stato immaginato di costituire il Comitato di Indirizzo del Dipartimento, già menzionato al punto 2. Nel progetto attuale il Comitato è un organo di alta qualificazione scientifica che ha funzioni di proposta e di indirizzo strategico, con riferimento alla programmazione delle attività scientifiche, didattiche ed organizzative del Dipartimento. E’ costituito dal Direttore, dal Vicedirettore e da almeno un rappresentante per ciascuna sezione in cui si articola il Dipartimento e resta in carica per l’intero mandato del Direttore. Compete in particolare al Comitato:
a) formulare proposte e pareri in materia di generale indirizzo scientifico del Dipartimento;
b) formulare proposte e pareri obbligatori in materia di politica di reclutamento, provvedendo alla redazione di un documento di programmazione triennale, di concerto con la Assemblea dei professori ordinari e acquisito il parere del Delegato alla didattica;
c) formulare proposte e pareri obbligatori in materia di politica della qualità delle attività organizzative e didattiche del Dipartimento;
d) formulare proposte e pareri obbligatori in materia di meccanismi di valutazione della produttività scientifica e dell’impegno dei docenti, di concerto con la Assemblea dei professori ordinari;
e) svolgere funzioni di valutazione dell’attività di ricerca svolta dai componenti del Dipartimento, inclusi i titolari di assegni di ricerca, ai fini dell'elaborazione dei programmi di sviluppo, del documento di programmazione e dell’allocazione delle risorse del Dipartimento.
7. Collaborazioni nazionali e internazionali
Sia in campo nazionale che internazionale le collaborazioni intrattenute dai singoli partecipanti e dai gruppi di Ricerca del DeFENS, sono numerose e differenziate. Una loro dettagliata e completa descrizione è fuori dalla portata di questo documento e il loro esclusivo elenco non può pienamente rendere conto dell’importanza fondamentale che esse hanno per le attività formative e scientifiche del Dipartimento. Vale comunque la pena di sottolineare il grande numero di collaborazioni con enti ed organizzazioni non accademiche, italiane e straniere. Se le collaborazioni con altri Atenei, in Italia, in Europa e nel mondo, sono funzionali al conseguimento di risorse per la ricerca ed utili per le attività didattiche, quelle con le organizzazioni territoriali, sociali ed industriali testimoniano il grado di integrazione con il territorio dei gruppi di ricerca operanti, la loro capacità di incidere e di essere utili nelle questioni di interesse generale, le capacità scientifiche ed il ruolo di responsabilità super partes che vengono riconosciuti a molti docenti dei Dipartimenti confluenti.
Tutte le collaborazioni, nazionali ed internazionali, accademiche e non, non potranno che avvantaggiarsi dal processo di integrazione sinergica che darà luogo alla costituzione del DeFENS.
COLLABORAZIONI NAZIONALI
Un grande numero di Università italiane, private e pubbliche, certamente tutte quelle in cui esiste una Facoltà di Agraria, hanno collaborazioni, più o meno strutturate con i docenti del DeFENS. Di fatto, attraverso l’azione di singoli docenti o gruppi di ricerca, esistono collaborazioni con le Università di Torino, Pollenzo-Bra, Milano Politecnico, Milano Bicocca, Milano Cattolica, Brescia, Pavia, Padova, Trento, Udine, Bolzano, Genova, Firenze, Pisa, Parma, Reggio Emilia-Modena, Bologna-Cesena, Roma Tor Vergata, Roma Sapienza, Camerino, Campobasso, Potenza, Napoli, Sassari, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Bari, Foggia.
Sono comunque da segnalare, anche perché il loro significato e la loro utilità saranno certamente accresciute dalla costituzione del nuovo Dipartimento, le collaborazioni instaurate all’interno del Centro Interateneo per la Cooperazione allo Sviluppo agroalimentare e ambientale (CICSAA), quella con il Parco Tecnologico Padano di Lodi, con l’Istituto Sperimentale per la Ceralicoltura di Roma e con diversi altri Centri, Laboratori e Istituti del CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) a Milano, Lodi, Asti, Roma e del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) a Milano, Pisa e a Genova e nell’ambito della Missione Piramide Monte Everest in Nepal.
Ugualmente significative e potenzialmente in forte espansione sono le collaborazioni nazionali nel settore medico, del benessere della persona e della nutrizione umana. A questo fine è opportuno segnalare le collaborazioni esistenti con la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), con il Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali dell’Università degli Studi di Pavia, con l’Ospedale Niguarda Cà Granda, con l’IFOM-IEO (Fondazione Istituto FIRC di Oncologia Molecolare - Istituto Europeo di Oncologia), con la Fondazione X. Xxxxxxxx del Monte Tabor, con l’Istituto Xxxxx Xxxxx, con l’Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei Tumori.
In ambito non accademico e con riferimento ad organizzazioni rappresentative del territorio e del mondo produttivo, è significativo segnalare la presenza di molti docenti del DeFENS nelle commissioni dell’UNI, specie nella Commissione Agro-Alimentare di cui il Dipartimento garantisce anche la Presidenza, nel Comitato Scientifico di EXPO 2015 e in quello del TIFQ, Istituto per la Qualità Igienica delle Tecnologie alimentari, le collaborazioni con l’ENI, l’Istituto Italiano Imballaggio, con la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano sui temi dell’alimentare e della protezione dell’agro-ambiente.
COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI
Non meno numerose ma, per alcuni versi, più importanti sono le collaborazioni internazionali, sia in ambito europeo che extraeuropeo. Queste, in particolare, saranno oggetto di una specifica azione di monitoraggio e di rilevazione da parte del costituendo Dipartimento che intende, fin da ora, estendere e potenziare tutti i contatti con Enti e Atenei stranieri in una prospettiva di moderna ed efficace internazionalizzazione delle sue attività didattiche e scientifiche, pur se il grado di apertura e di riconoscimento internazionale dei docenti del DeFENS, già oggi, può essere valutato ben superiore alla media nazionale e in assoluto molto buono.
Nell'impossibilità di condensare in un unico conciso elenco attività che spaziano da programmi formali di collaborazione a rapporti di ricerca nell'ambito di progetti internazionali formalizzati o in divenire, sembra opportuno fare riferimento all’apposito documento accessorio. In questo contesto, comunque, sono da menzionare le collaborazioni, intrattenute da singoli docenti o gruppi di ricerca del DeFENS, con i seguenti Atenei stranieri: l’Università di Ain Shams (Cairo) e il Mubarak City for Scientific Research & Technology Applications in Egitto; la University of Tunis El Manar in Tunisia; la Yarmouk University in Giordania; l’Universitè Xxxxxx XX Ain Chock (Casablanca) in Marocco; l’Università di Abobo-Adjamé - Abidjan - Centro Svizzero di Ricerca Scientifica in Costa D’Avorio; l’Università di Peradeniya nello Sri Lanka e di Khartoum in Sudan, la Delft-University of Technology e la Wageningen University (la seconda nel mondo nel settore Food Science and Nutrition) in Olanda; l’Università di Gent in Belgio; l’Università di Copenhagen e il DTU (Technical University of Denmark) di Copenhagen in Danimarca; la TKH a Stoccolma in Svezia; la University of Ioannina, la Technical University of Crete, la Technological Educational Institution of Ionian Islands TEIII (Kefalonia) in Grecia; la Xxxxxxx University, la Michigan State University, la University of Maine, la US Oregon State University, la University of Texas (San Xxxxxxx), la University of California (Xxxxxx), la Xxxx State University, la Xxxxxxx University in USA; le Università nazionali a Saragozza, Valencia Barcellona e Xxxxxxxx de Compostela, gli Istituti Food and Agricultural Research and Technology (IRTA) a Girona e Barcellona in Spagna; l’Universidad Nacional de Colombia a Bogotà; la Ewha Woman’s University, Seoul, la Kyunganm Univesrity e la Pusan National University in South Korea; l’Università di Lyon, l’Xxxxxxxxxx Xxxxx 0 “Xxxxxx et Xxxxx Xxxxx” e la Université d’Orléans in Francia; l'Universitaet des Saarlandes, quella di Stuttgart, l'Università di Braunschweig e il Frunhofer Institute (Freising) in Germania; la University of Guelph in Canada; la National Institute for Medical Research, il King’s College (Londra) e la Bangor University, nel Regno Unito.
In ambito internazionale, infine, sono certamente da ricordare, specie in relazione all’aumento di efficacia ed efficienza che si determinerà con l’unificazione dei tre Dipartimento DIPSA, DISMA e DISTAM, le collaborazioni con alcune organizzazioni specifiche della cooperazione e della collaborazione internazionale negli ambiti scientifici e formativi propri del DeFENS. Ancora una volta sarà opportuno segnalare le attività svolte nell’ambito del Centro Interateneo per la Cooperazione allo Sviluppo agroalimentare e ambientale (CICSAA); la collaborazione ed i servizi offerti all’UNIDO, specie attraverso l’International Centre for Science and High Technology di Trieste; la presenza, con compiti direttivi, di un docente del DISTAM nell’ISEKI, European Association for Integrating Food Science and Engineering Knowledge Into the Food Chain, che organizza quest’anno a Milano, nella sede dell’Ateneo, la seconda International Iseki_Food Conference, supportata dalla Commissione Europea, nell’ambito dei progetti LLP e Erasmus Mundus; il coordinamento di una convenzione con l’IILA (Istituto Italo Latino Americano) che ha portato molti docenti ad operare in diversi Paesi dell’America latina; la collaborazione con la ONG CIPSI per la coltivazione e lo sviluppo dell’Amaranto in Argentina; l’organizzazione di Congressi scientifici internazionali, e la partecipazione a network internazionali specialistici, quali ad esempio Microbial Diversity, Shelf Life International Meeting, il Quality of Egg and Egg Products Working Group della European Federation della World Poultry Science Association, l’ECNIS (Environmental Cancer Risk, Nutrition and Individual Susceptibility).
8. Considerazioni conclusive
La riorganizzazione dei tre dipartimenti confluenti nella nuova struttura progettata può rappresentare realmente un passo significativo verso un ammodernamento del sistema universitario ed un aumento di efficacia ed efficienza delle attività di ricerca e di alta formazione, proprie delle strutture originali.
La conoscenza che molti docenti del DeFENS hanno di strutture universitarie equivalenti in Italia e nel mondo, unitamente ad una volontà di sviluppo e di rinnovamento hanno guidato la definizione di un progetto del nuovo Dipartimento, in una prospettiva di integrazione, espansione e miglioramento.
E’ forte volontà di tutti i proponenti del DeFENS dare vita ad una struttura coesa e realmente innovativa, sperimentando da subito servizi di utilità generale ed attività collegiali che possano, da un lato, contribuire a creare rapidamente nel nuovo dipartimento un senso di comune appartenenza e una consuetudine di condivisione, dall’altro, migliorare la capacità del Dipartimento di suscitare interesse, di attrarre fondi e di qualificarsi sempre più a livello nazionale ed internazionale.