Codice procedura: 1382 Classifica: CT_015_IF01382
Codice procedura: 1382 Classifica: CT_015_IF01382
Proponente: Società Solar Energy Tredici s.r.l.
OGGETTO: Realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica di potenza 104,445 MW AC e potenza 109,88726 MWp DC e di tutte le opere connesse ed infrastrutture denominato Catania 1 da realizzarsi nel comune di Catania.
Procedimento: Procedura di Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., Procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) ai sensi dell’art. 5 del DPR 357/97 e ss.mm.ii..
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni che sono state fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul nuovo portale regionale.
PARERE C.T.S. n. 249 N.P. del 22.05.2024
Proponente | Società Solar Energy Tredici s.r.l. |
Sede Legale | Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxxx (XX). |
Capitale Sociale | 500,00 Euro |
Legale Rappresentante | Xxxxxx Xxxxx |
Progettisti | Xxxxx Xxxxxxx – Ingegnere Xxxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx - Agronomo Xxxxxxxx Xxxxxxxx - Agronomo Xxxxxxxx Xxxxxxx - Xxxxxxx |
Località del progetto | Comune di Catania, c.da Robavecchi |
Data presentazione al dipartimento | 26.01.2021 |
Data procedibilità | 30.03.2021 |
Data Richiesta Integrazione Documentale | Parere Istruttorio Intermedio n. 94 del 13.05.2022 |
Versamento oneri istruttori | 90.507,80 EURO (Valore dell’opera 85'507'865,19 €) |
Conferenza di servizio | I CdS del 13.01.2023 II CdS del 17.02.2023 III CdS del 10.05.2023 IV CdS del 06.07.2023 |
Responsabile del procedimento | Patella Xxxxxxx |
Responsabile istruttore del dipartimento | Xxxxxxxx Xxxxx |
Contenzioso | //// |
Condivisione Gruppo Istruttorio |
VISTE le Direttive 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, e 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, come modificata dalle direttive 97/11/CE del Consiglio, del 3 marzo 1997, e 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, nonché riordino e coordinamento delle procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per la valutazione ambientale strategica (VAS) e per la prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC);
VISTO il D.P.R. n. 357 del 08/03/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e ss.mm.ii.;
VISTA la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, articolo 91 e successive modifiche ed integrazioni, recante norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il Decreto Legislativo n. 387/2003 e s. m. “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità”;
VISTO il Decreto Legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, come modificato, da ultimo, con legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che ha ridisciplinato i procedimenti di autorizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili e la disciplina della valutazione di impatto ambientale (VIA), contenuta nella parte seconda del predetto Codice dell’ambiente;
VISTO Decreto dell’Assessore del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana del 17 maggio 2006 “Criteri relativi ai progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del sole” (G.U.R.S. 01/06/2006 n. 27);
VISTA la legge regionale 8 maggio 2007, n. 13, recante disposizioni in favore dell'esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale;
VISTO il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
VISTO il D.M. 10 settembre 2010 “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;
VISTO il D.P.R.S. 18 luglio 2012, n. 48 “Regolamento recante norme di attuazione dell'art. 105, comma 5, della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11”;
VISTO il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 46 “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 48 del 26 febbraio 2015 concernente: “Competenze in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione d’impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.)”, che individua l’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente quale Autorità Unica Ambientale competente in materia per l’istruttoria e la conseguente adozione dei provvedimenti conclusivi, ad eccezione dell’istruttoria e della conseguente adozione dei provvedimenti conclusivi concernenti l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) in materia di rifiuti (punto 5 dell’Allegato VIII alla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni);
VISTO l’art. 91 della legge regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016”;
VISTO il Decreto Legislativo n 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii. “Codice dei contratti pubblici”;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.P.R. 13 febbraio 2017, n. 31 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”
VISTO il D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120 “Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo”;
VISTO il Decreto Legislativo 15 novembre 2017, n. 183 “Attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché' per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera, ai sensi dell'articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170”;
VISTA la nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
RILEVATO che con D.D.G. n. 195 del 26/03/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con A.R.P.A. Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera, ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi), suolo e sottosuolo, radiazioni ionizzanti e non, rumore e vibrazione;
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;
VISTA la Delibera di G.R. n. 307 del 20 luglio 2020, “Competenza in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione d'impatto ambientale (VIA), di valutazione ambientale strategica (VAS), di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e di valutazione di incidenza ambientale (VINCA)”.
VISTO il D.A. n. 285/GAB del 3 novembre 2020 con il quale è stato inserito un nuovo componente con le funzioni di segretario del Nucleo di Coordinamento;
VISTO il D.A. n. 19/GAB del 29 gennaio 2021 di nomina di nn. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente;
VISTA la legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, (Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2021. Legge di stabilità regionale) ed in particolare l’art. 73 (Commissione tecnica specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale);
VISTA la Delibera di Giunta n. 266 del 17 giugno 2021 avente per oggetto: “Attuazione legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, articolo 73. Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale”;
VISTO il D.A. n. 265/GAB del 15/12/2021 con cui si è provveduto all’attualizzazione dell’organizzazione della CTS, in linea con le previsioni delle recenti modifiche normative ed in conformità alle direttive della Giunta Regionale;
VISTO il D.A. n. 273/GAB del 29/12/2021 con il quale, ai sensi dell’art. 73 della legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, con decorrenza 1° gennaio 2022 e per la durata di tre anni, sono stati integrati i componenti della Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, completando, altresì, il Nucleo di Coordinamento con ulteriori due nuovi componenti;
VISTO il D.A. n. 275/GAB del 31/12/2021 di mera rettifica del nominativo di un componente nominato con il predetto D.A. n. 273/GAB;
VISTO D.A. n. 24/GAB del 31/01/2022 con il quale si è provveduto a completare la Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il D.A. n. 116/GAB del 27 maggio 2022 di nomina di nn. 5 componenti ad integrazione dei membri già nominati di CTS;
VISTO il D.A. n. 170 del 26 luglio 2022 con il quale è prorogato, senza soluzione di continuità fino al 31 dicembre 2022, l’incarico a 21 componenti della Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, modificando, altresì, il Nucleo di Coordinamento con nuovi componenti;
VISTO il D.A. n. 310/Gab del 28.12.2022 di ricomposizione del nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo Presidente della CTS;
VISTO il D. A. 06/Gab del 13.01.2023 con il quale è stata riformulata, in via transitoria, la composizione del Nucleo di Coordinamento.
VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 67 del 12 febbraio 2022 avente per oggetto: “Aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano- PEARS”;
VISTO il D.A. n. 36/GAB del 14/02/2022 “Adeguamento del quadro normativo regionale a quanto disposto dalle Linee Guida nazionali sulla Valutazione di Incidenza (VINCA)” che abroga il D.A. n. 53 del 30 marzo 2007 e il D.A. n. 244 del 22 ottobre 2007;
VISTO il D. A. 06/Gab del 13.01.2023 con il quale è stata riformulata, in via transitoria, la composizione del Nucleo di Coordinamento.
VISTO il D.A.237/GAB del 29/06/2023 “Procedure per la Valutazione di Incidenza (VINCA);
VISTO il D.A. n° 252/Gab. del 6 luglio 2023 con il quale è stata prorogata l’efficacia del D.A. n. 265/Gab. del 15 dicembre 2021 e del D.A. n. 06/Gab. del 19 gennaio 2022;
VISTO il D.A. n. 282/GAB del 09/08/2023 con il quale il Prof. Avv. Xxxxxxx Xxxxx è stato nominato Presidente della CTS;
VISTO il D.A. n. 284/GAB del 10/08/2023 con il quale sono stati confermati in via provvisoria i tre coordinatori del nucleo della CTS;
VISTO il D.A. n. 333/GAB del 02/10/2023 con il quale vengono nominati 23 commissari in aggiunta all’attuale composizione della CTS;
VISTI:
- il D.A. n. 365/GAB del 07/11/23 con il quale è stato nominato un nuovo componente della CTS;
- il D.A. n. 372/Gab del 09/11/2023 con il quale è stata rinnovata la nomina del Segretario della CTS;
- il D. A. n. 373/Gab del 09/11/2023 con il quale si è proceduto alla nomina di un nuovo componente della CTS;
- il D.A. n. 381/Gab del 20/11/2023 di nomina di un nuovo componente della CTS.
VISTA la nota prot. ARTA n. 4326 del 26.01.2021 con la quale la Xxxxx proponente ha richiesto al Servizio 1 DRA l’avvio della procedura di VIA ai sensi dell’art. 27 bis del D.lgs. 152/2006 per il progetto in oggetto.
VISTA la nota prot. ARTA n. 19142 del 30.03.2021 con la quale il servizio 1 comunica alla Ditta proponente che la procedura non è procedibile “in quanto non prevede l'esplicita attivazione della procedura di valutazione di incidenza ambientale (VINCA) ai sensi dell'art.5 del DPR 357/97 […]”
VISTA la nota prot. ARTA n. 21195 del 9 Aprile 2021 con la quale la Xxxxx proponente richiede nuovamente l’avvio della procedura VIA art 27 bis del D.Lgs. 152/2006 integrata dalla procedura VIncA art. 5 del DPR 357/97 così come richiesto dalla nota prot. ARTA n. 19142 del 30.03.2021.
VISTA la nota prot. ARTA n. 30405 del 13/05/2021 con la quale il Servizio 1 DRA ARTA comunica ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale la procedibilità istanza, pubblicazione documentazione e Responsabile del procedimento
VISTA la nota prot. ARTA n. 34918 del 27/05/2021 con la quale la Xxxxx proponente integra la documentazione già depositata con la Relazione di interesse archeologico (VIARCH)
VISTA la nota prot. ARTA n. 41095 del 18/06/2021 con la quale il Genio Civile di Catania - U.O. 3 Geologia richiede integrazioni documentali riguardanti:
• indagini geomorfologiche con valenza idrogeologica;
• scelte progettuali da adottare al fine del drenaggio delle aree di progetto;
• predisposizione di piano di monitoraggio e manutenzione dell’opera;
• verifica di fattibilità del progetto ai sensi del cap. 6.12 del D.M. 17/01/2018.
VISTA la nota prot. ARTA n. 46436 del 06/07/2021 con la quale l’Assessorato della salute Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Servizio 1 “Prevenzione secondaria, malattie professionali e sicurezza nei luoghi di lavoro”, non ritenendo esaustivo quanto presentato, richiede alla Ditta proponente la valutazione per la tutela dei lavoratori che opereranno sull’impianto e la loro possibile esposizione in applicazione al D.Lgs. 159/2016
VISTA la nota prot. ARTA n. 49736 del 19/07/2021 con la quale la Xxxxx proponente ha dato riscontro alla nota prot. ARTA n. 41095 del 16/06/2021 del Genio Civile di Catania trasmettendo la Relazione Idrologica richiesta
VISTA la nota prot. ARTA n. 51885 del 27/07/2021 con la quale la Ditta proponente ha trasmesso al Servizio 1 DRA ARTA la Valutazione preventiva di Importanza ARCHeologica (VIARCH).
VISTA la nota prot. DRA n. 53276 del 02/08/2021 con la quale l’Aeronautica Militare, verificato che l’intervento non interferisce con compendi militari di questa F.A. né con vincoli eventualmente imposti a loro tutela, esprime il Parere Favorevole alla realizzazione di quanto in oggetto, ai sensi dell’art. 334, comma 1, del D. Lgs. 66/2010.
VISTA la nota prot. DRA n. 53677 del 03/08/2021 con la quale il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale comunica che, ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione necessaria alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico in oggetto, nelle aree indicate ricadono interferenze con preesistenti impianti consortili.
VISTA la nota prot. ARTA n. 55552 del 10/08/2021 con la quale il Servizio 1 DRA ARTA ha comunicato ai S.C.M.A., alla Ditta proponente ed alla C.T.S. la Pubblicazione dell’avviso al pubblico ai sensi dell'art. 27- bis, comma 4 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.
VISTA la nota prot. ARTA n. 56436 del 16/08/2021 con la quale l’ENAC comunica che al fine dell’ottenimento del parere-nulla osta, è necessario che il proponente attivi la procedura descritta nel Protocollo Tecnico pubblicato sul sito dell’Ente xxx.xxxx.xxx.xx alla sezione “Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea”, inviando alla scrivente Direzione la documentazione necessaria e attivando, contestualmente, analoga procedura con ENAV.
VISTA la nota prot. DRA n. 57304 del 24/08/2021 con la quale il Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio X comunica, ai sensi degli artt. 112 e 120 del R.D. 11/12/1933 n. 1775, Nulla Osta all’accoglimento della richiesta oggetto della procedura.
VISTA la nota prot. DRA n. 58235 del 30/08/2021 con la quale il Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio 8 comunica per quanto attiene ai soli aspetti minerari relativi ad attività di estrazione, ai sensi e per gli effetti degli art. 112 e 120 del R.D. 11/12/1933 n. 1775, il proprio Nulla Osta ai lavori.
VISTA la nota prot. ARTA n. 66082 del 30/09/2021 con la quale la SIDRA Catania comunica che la linea AT andrà ad interferire con una condotta di trasporto dm 600, che dai Pozzi Milisinni va a servire la rete idrica della Zona Industriale di Catania (ex A.S.I.-). Inoltre, esprime parere negativo alla realizzazione del suddetto impianto fotovoltaico in quanto la linea AT è posizionata all'interno dell'area, che questa società dovrà acquisire per la realizzazione di un impianto di fitodepurazione per trattamento finale delle acque reflue provenienti dall'impianto di depurazione della città di Catania.
VISTA la nota prot. ARTA n. 68742 del 11/10/2021 con la quale il Comune di Catania comunica che l’avviso pubblico è stato pubblicato all’Albo Pretorio on line al n. AP 8809 nel periodo dal 12/08/2021 al 10/10/2021.
VISTA la nota prot. DRA n. 48012 del 12/07/2021 con la quale il Comando Marittimo Sicilia, per quanto di competenza e relativamente ai soli aspetti di natura demaniale, trasmette Nulla Osta alla realizzazione dell’opera in argomento.
VISTA la nota prot. ARTA n. 79274 del 23/11/2021 con la quale la Xxxxx proponente ha trasmesso alla SIDRA, dopo un incontro tenutosi il 18/11/2021 e a seguito delle osservazioni rassegnate, la richiesta di modifica del giudizio negativo espresso dalla stessa SIDRA in quanto:
- l'interferenza con la linea AT, rispetto alla condotta dn 600, è stata già studiata e risolta nella progettazione definitiva (visionabile sul portale Valutazioni Ambientali). Inviamo in allegato stralcio dell'elaborato "Mappa delle interferenze cavidotto AT". In spirito di massima collaborazione, restiamo ovviamente a disposizione per fornire eventuali integrazioni documentali di maggior dettaglio;
− la linea AT ricade interamente in aree di cui la scrivente ha acquisito diritti di superficie. Restiamo disponibili a recepire le vostre indicazioni/prescrizioni per rendere compatibile il nostro progetto con la vostra possibile iniziativa di impianto fitodepurazione.
VISTA la nota prot. DRA n. 79578 del 24/11/2021 con la quale SIDRA Spa esprime parere favorevole alla posa della linea AT, a condizione che prima dell’inizio lavori vengano presi contatti con la società SIDRA al fine di definire la posa del cavidotto.
VISTA la nota prot. ARTA n. 84757 del 16/12/2021 con la quale la SNAM comunica che, dalle risultanze della progettazione allegata, l’opera interferisce con preesistenti gasdotti, in attualità d’esercizio, riportati in oggetto. Atteso quanto sopra, pur ritenendo possibile la coesistenza fra le rispettive infrastrutture previo eventuale adeguamento, segnala che NON è possibile esprimere alcuna determinazione e prescrizione sulla realizzazione dell’opera in oggetto, in quanto la documentazione tecnica visionata non è esaustiva.
VISTA la nota prot. ARTA n. 83914 del 14/12/2021con la quale il Comitato Tecnico per la Radioprotezione dell’Assessorato alla Salute ha espresso parere favorevole.
VISTA la nota prot. ARTA n. 8173 del 10/02/2022 con la quale la Soprintendenza di Catania ha rilasciato autorizzazione paesaggistica (art. 142 comma 2 del D.Lgs. n. 42/2004) con le condizioni di cui al parere prot. 13948 del 24/06/2021 della competente UO4 Beni archeologici.
VISTA la nota assunta al prot. DRA n. 21300 del 30/03/2022 con la quale il Proponente trasmette i seguenti pareri e/o note non presenti sul portale Ambientale della Regione Sicilia:
• Nulla-Osta da parte di RFI che comunica che “dall’esame degli elaborati grafici sono state rilevate delle interferenze con la sede ferroviaria in esercizio. Si tratta in particolare della messa in opera dell’elettrodotto, connesso alle opere in progetto, che di fatto costituisce un attraversamento della sede ferroviaria linea Bicocca - Siracusa nei pressi del Blocco Giancata e parallelismo nei pressi della Stazione di Passo Xxxxxxx, come meglio rappresentato nella Tavola RS06EPD0001A0 in allegato alla presente. Per tutto quanto sopra, si rilascia Nulla Osta di massima per le opere indicate in oggetto, ai soli fini della definizione dell’iter istruttorio finalizzato al rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, a condizione che prima dell’inizio dei lavori, siano attivate formalmente le specifiche procedure di Autorizzazione nel rispetto dei vincoli del DPR 753/80”;
• Nulla-Osta da parte del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, ai soli fini del parere preventivo;
• Nota da parte del Comune di Catania tramite la quale si comunica che la procedura è stata pubblicata sull’Albo pretorio on line del comune.
VISTA la nota prot. ARTA n. 28383 del 26.04.2022 con la quale il Proponente trasmette e deposita sul Portale Ambiente la Relazione sulle interferenze in riscontro al Nulla osta rilasciato dal Consorzio di Bonifica condizionato in quanto evidenzia che il comprensorio interessato dal progetto è densamente attrezzato da impianti consortili.
VISTA la nota prot. ARTA n. 31180 del 04.05.2022 con la quale il Proponente trasmette all’Assessorato Dell’energia E Dei Servizi Di Pubblica Utilità Dipartimento Regionale dell’Energia Servizio 3 – Autorizzazioni la documentazione necessaria per la procedibilità della pratica per il rilascio della Autorizzazione Unica, ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. n. 387/2003 e s.m., e del regolamento emanato con DPRS n. 48/2012.
VISTO il Parere Interlocutorio Intermedio (P.I.I.) n. 94/2022 del 13.05.2022, trasmesso con nota prot. DRA n. 38310 del 25.05.2022
VISTA la nota prot. ARTA n. 44649 del 15.06.2022 con la quale Xxxxx richiede integrazioni documentali ai fini del rilascio del parere di competenza
VISTA la nota prot. ARTA n. 46932 del 23.06.2022 con la quale il Proponente chiede la sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa per un periodo di 180 giorni, tempo massimo previsto dall’articolo 27-bis comma 5 del D.lgs 152/2006.
VISTA la nota prot. ARTA n. 50800 del 07.07.2022 di richiesta di integrazione documentale da parte di ENAC.
VISTA la nota prot. ARTA n. 54046 del 19.07.2022 con la quale il Servizio 1 concede la sospensione dei termini di 180 giorni per la presentazione della documentazione integrativa in riscontro al P.I.I. n. 94/2022.
VISTA la nota prot. ARTA n. 73731 del 11.10.2022 con la quale l’Assessorato Dell’energia E Dei Servizi Di Pubblica Utilità Dipartimento Regionale dell’Energia Servizio 3 – Autorizzazioni comunica la procedibilità della pratica per il rilascio della Autorizzazione Unica, ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. n. 387/2003 e s.m.
VISTA la nota prot. ARTA n. 92674 del 23.12.2022 con la quale il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Catania – Ufficio prevenzione incendi chiede che si attesti la presenza di attività ricadenti nel campo di applicazione del D.P.R. 151/2011, reiterata con nota prot. DRA n. 54449 del 17.07.2023
VISTA la nota prot. ARTA n. 27 del 02.01.2023 con la quale ENAC comunica che “[…] Si rappresenta pertanto al Proponente che, al fine di considerare completati gli adempimenti con Enac per quanto attiene i procedimenti autorizzatori unici, in virtù di quanto sopra illustrato, in sede di Conferenza di Servizi deve essere presentato: - il parere-nulla osta emesso da questa Direzione per iscritto facente riferimento alla pratica “MWEB” relativa all’impianto proposto; o, in alternativa se ne ricorrono i presupposti: - la asseverazione di cui al paragrafo precedente, già trasmessa alla scrivente (il sistema di protocollo Enac invia una conferma automatica di ricezione) […]”
VISTA la nota prot. DRA n. 464 del 03.01.2023 con la quale il Comando Corpo Forestale – Ispettorato Ripartimentale delle foreste di Catania rilascia Parere di non competenza poiché il sito d’intervento non ricade in zona sottoposta a vincolo idrogeologico
VISTA la nota prot. ARTA n. 2111 del 12.01.2023 con la quale SNAM comunica la non esaustività della documentazione depositata.
LETTO il verbale della prima Conferenza di Servizi istruttoria del 13 gennaio 2023, notificato con nota prot. DRA n. 3018 del 17.01.2023 in cui si riporta per estratto che:
“[…] Dopo l’illustrazione del progetto e delle dichiarazioni del progettista delegato della società proponente, si passa la parola ai rappresentanti della Amministrazioni presenti.
L’xxx. Xxxxx chiede alla società di trasmettere al Genio Civile, la “Scheda di sintesi” prevista dalla direttiva del DG del DRT prot. n. 103963 del 19/07/2022 ai fini del parere di competenza.
Interviene l’avv. Xxxxx fa presente che il Comune di Catania per le competenze della Direzione Politiche per l’Ambiente esprimerà il proprio parere entro la prossima seduta della conferenza di servizi.
L’arch. Polizzi preso atto dei pareri ad oggi resi ai fini della procedura di VIA e nella considerazione che occorre ancora acquisire, tra l’altro, per tale procedura, il parere del Genio Civile di Catania sulla compatibilità geomorfologica, il parere del Comune di Catania, il parere dell’Autorità di Bacino, il parere di ARPA Sicilia, il parere della Città Metropolitana di Catania anche in qualità di Ente gestore ai fini della VIncA, invita le amministrazioni sopra elencate a rendere il parere di competenza nel rispetto dei tempi perentori del procedimento richiamati al comma 8 dell’art. 27-bis del D. Lgs. 152/2006 […]”.
VISTA la prot. DRA n. 2463 del 13/01/2023 con cui ARPA rappresenta che è in corso la valutazione del documento Piano di Monitoraggio Ambientale.
VISTA la nota prot. DRA n. 3503 del 18/01/2023 con la quale la Città Metropolitana di Catania – 1° Servizio “Programmazione e Viabilità”, comunica che in linea preventiva, non si ravvisano elementi ostativi al rilascio delle successive concessioni, per i seguenti lavori, subordinati al rispetto di prescrizioni:
-Cavidotto A.T. utente, lungo la S.P. n.55;
-Cavidotto A.T. utente, lungo la S.P. n.69/II;
-Cavidotto A.T. utente, lungo la S.P. n. 70/I;
-Cavidotto A.T. utente, lungo la S.P. n. 104; Cavidotto A.T. utente, lungo la S.B. n. 4.
VISTA la nota prot. DRA n. 3318 del 18.01.2023 con la quale il Ministero delle Imprese e del made in Italy – Ispettorato Territoriale Sicilia chiede integrazioni documentali.
VISTA la nota prot. DRA n. 3976 del 20.01.2023 con la quale XXXXX comunica il parere di rispondenza del progetto delle opere RTN ai requisiti i cui al Codice di Rete, trasmesso altresì dal Proponente con nota prot. ARTA n. 5587 del 27.01.2023.
VISTA la nota prot. DRA n. 5218 del 26.01.2023 con la quale ENAC comunica che “Si fa riferimento alla nota di codesta società pervenuta in data 09.01.2023 ed assunta al protocollo Enac con n. 2073, contenente l’asseverazione di tecnico abilitato, comunicando che il documento prodotto non è idoneo quale assolvimento degli obblighi nei confronti della Scrivente. Infatti, come riportato nello stesso documento, Ë richiesta istruttoria e/o parere di nulla osta ENAC se ubicati a distanza inferiore a 6 km, dall’aeroporto più vicino, come nel caso in esame sulla base di quanto rilevabile dai dati ivi riportati, pertanto, lo strumento dell’asseverazione non è utilizzabile”, a cui segue nota prot. DRA n. 19797 del 22.03.2023 per chiedere l’integrazione documentale necessaria per le valutazioni e gli adempimenti di competenza.
VISTA la nota prot. ARTA n. 5549 del 27.01.2023 con la quale il Proponente deposita sul Portale Ambiente la richiesta di Autorizzazione Idraulica Unica inoltrata all’AUTORITÀ DI BACINO DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SICILIA.
VISTA la nota assunta al prot. DRA n. 5587 del 27/01/2023 con cui Xxxxx comunica che la documentazione progettuale relativa agli impianti di rete per la connessione è da considerarsi rispondente ai requisiti tecnici di connessione di cui al Codice di Rete, “ai soli fini dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie, fatte salve eventuali future modifiche in sede di progettazione esecutiva e la risoluzione a Vostro carico di eventuali interferenze”.
VISTA la nota assunta al prot. DRA n. 5650 del 30/01/2023 con la quale il Proponente inoltra la dichiarazione dell’xxx. Xxxxxxx Xxxxxx, in qualità di tecnico incaricato dall’impresa SOLAR ENERGY TREDICI S.R.L., il quale dichiara che “le aree di progetto ricadono ad una distanza di 6,58 km dall’aeroporto civile più vicino, identificato nell’aeroporto di Catania "Fontanarossa”. Dalla verifica preliminare per le aree in questione non sarà necessario eseguire la richiesta di istruttoria in quanto non risultano interferenze” e allega copia del Report rilasciato da Enac di verifica preliminare di interesse aeronautico seguendo la procedura informatizzata attraverso l’utility di pre-analisi ENAC/ENAV.
VISTA la nota assunta al prot. DRA n. 10775 del 16/02/2023 con la quale il Proponente trasmette la nuova “Asseverazione di esclusione istruttoria ENAC, che sostituisce la precedente Asseverazione indicando che la distanza dall’aeroporto più vicino risulta superiore a 6 km”.
VISTA la nota assunta al prot. DRA n. 10778 del 16/02/2023 con cui il Proponente trasmette la “Scheda di sintesi” prevista dalla direttiva del DG del DRT prot. n.103963 del 19/07/2022 ai fini del parere di competenza del Genio Civile sulla compatibilità geomorfologica.
LETTO il verbale della seconda Conferenza di Servizi istruttoria del 17 febbraio 2023, notificato con nota prot. DRA n. 17916 del 15.03.2023 in cui si riporta per estratto che:
“[…] La Dott.ssa Sciannaca (Città Metropolitana di Catania) chiede se gli orti urbani previsti nel progetto originario sono stati sostituiti.
L’ing. Nastri conferma che gli orti urbani sono stati eliminati, come rappresentato nell’elaborato identificato con il codice RS06EPD0071S1.PDF depositato nella sezione integrazioni del Portale ambientale. In sostituzione degli orti urbani sono state incrementate le aree di mitigazione così come riporta il suddetto elaborato.
La Dott.ssa Xxxxxxxxx conferma che dopo la visione del suddetto elaborato rilascerà, nel più breve tempo possibile, il parere di competenza ai fini della valutazione d’impatto ambientale.
L’arch. Polizzi in ragione della modifica dell’impianto della connessione e della diminuzione della potenza invita la società a produrre nuovo avviso al pubblico ai sensi del comma 5 dell’art. 27-bis del D. Lgs. 15272006.
L’ing. Nastri conferma che la società entro breve tempo produrrà il nuovo avviso al pubblico ai sensi del comma 5 dell’art. 27-bis del D. lgs. 152/2006.
Il Dott. La Fico Xxxxx conferma l’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania prot. n. 2205 del 10/02/2022 con le condizioni di cui al parere prot. n. 13948 del 24/06/2021 della competente UO3 Beni Archeologici.
L’arch. Xxxxxxx preso atto dei pareri ad oggi resi ai fini della procedura di VIA e nella considerazione che occorre ancora acquisire, tra l’altro, per tale procedura, la pubblicazione del nuovo avviso, il parere del Genio Civile di Catania sulla compatibilità geomorfologica, il parere del Comune di Catania, il parere dell’Autorità di Bacino, il parere di ARPA Sicilia, il parere della Città Metropolitana di Catania in qualità di Ente gestore ai fini della VIncA, invita le amministrazioni sopra elencate a rendere il parere di competenza nel rispetto dei tempi perentori del procedimento richiamati al comma 8 dell’art. 27-bis del D. Lgs. 152/2006 […]”
VISTA la nota prot. DRA n. 12933 del 27.02.2023 con la quale l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia richiede al proponente documentazione integrativa, preso atto che dall’ analisi della documentazione progettuale, non sono sufficientemente analizzati gli aspetti di competenza dell’Autorità ai sensi del R.D.523/1904 (T.U. sulle acque pubbliche) e del DSG n. 187 del 23/06/2022 di modifica, emanato in attuazione del mutato assetto organizzativo disposto con D.P. Reg. n. 9 del 05 aprile 2022.
VISTA la nota prot. ARTA n. 13226 del 27.02.2023 con la quale il Proponente trasmette nuovo Avviso al Pubblico di cui al comma 5 dell’art. del D. Lgs. 152/2006 per pubblicazione di 15 gg su portale Valutazioni Ambientali, con allegati i nuovi elaborati di progetto in sostituzione di elaborati già presenti sul portale.
CONSIDERATO che il nuovo avviso viene presentato a seguito della modifica della potenza dell’impianto fotovoltaico, avvenuta durante l’iter autorizzativo, che dal valore di 119.470,54 kWp si è ridotta al valore di 109.887,26 kWp. Inoltre, “si rappresenta che durante l’iter di connessione alla RTN gestita da Terna S.p.A. per l’esigenza di accorpare più produttori in un’unica sottostazione utente, è stato sottoscritto un accordo di condivisione tra i seguenti produttori: Solar Energy Tredici Srl, Solar Energy Venticinque Srl e Luminora Catania Srl, al fine di condividere una sottostazione elettrica utente in condominio che ne ha modificato l’ubicazione rispetto al progetto definitivo presentato in sede di PAUR; in particolare le nuove particelle
occupate dalla nuova sottostazione sono: foglio 46, particelle 363, 384 del comune di Catania, in aggiunta alle particelle già inserite nel piano particellare depositato in sede di PAUR”.
VISTA la Nota acquisita al prot. DRA n. 14067 del 01/03/2023 con la quale il Proponente ha trasmesso all’ Ufficio del Genio Civile di Catania la scheda di sintesi.
VISTA la Nota prot. DRA n. 17016 del 13/03/2023 con la quale la Città Metropolitana di Catania ha espresso ai sensi e per gli effetti del DPR 357/97 e s.m.i. e del Decreto ARTA n. 36 del 14.02.2022, parere endoprocedimentale favorevole circa la incidenza ambientale del progetto.
VISTA la nota prot. ARTA n. 18393 del 16.03.2023 con la quale il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Catania – Ufficio prevenzione incendi “Si ribadiscono i contenuti della precedente nota prot. n. 32923 del 22.12.2022 di questo Comando, a suo tempo inoltrata”.
VISTA la nota acquisita al prot. DRA n.19810 del 22/03/2023 con la quale il Comune di Catania ha restituito il certificato di pubblicazione.
VISTA la Nota prot. DRA n. 19797 del 22/03/2023con la quale ENAC, ha comunicato che al fine dell’ottenimento del parere-nulla osta, è necessario che il proponente attivi la procedura descritta nel Protocollo Tecnico pubblicato sul sito dell’Ente xxx.xxxx.xxx.xx alla sezione “Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea”, inviando alla Direzione la documentazione necessaria e attivando, contestualmente, analoga procedura con ENAV, anche al fine di consentire gli adempimenti previsti dall’applicazione dell’Annesso 15 ICAO, da ottenersi con i tempi previsti dalla procedura pubblicata.
VISTA la Nota acquisita al prot. DRA n. 21527 del 28/03/2023 con la quale il Proponente ha trasmesso all’ Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia la seguente documentazione: pagamento del bollo (16 euro) previsto per il provvedimento di rilascio della AIU; analisi idrologico-idraulica integrativa.
VISTA la nota prot. DRA n. 24831 del 06.04.2023 con la quale ENAC, in riscontro alla nota del proponente pervenuta in data 27.01.2023 ed assunta al protocollo Enac con n. 10745, contenente l’asseverazione di tecnico abilitato, ribadisce che il documento prodotto non è idoneo quale assolvimento degli obblighi nei confronti della Scrivente poiché “dall’esame della dichiarazione emerge che la distanza di 6,58km>6km è relativa all’aeroporto militare di Sigonella e non all’aeroporto civile di Catania Fontanarossa, inoltre, nel modello di prevalutazione compaiono ulteriori coordinate, per le quali non è dichiarato il tipo di manufatto e pertanto non è possibile procedere ad idonea verifica, che peraltro dovrebbe essere effettuata nell’ambito della codificata procedura Ostacoli e pericoli per la navigazione aerea”.
VISTA la nota prot. ARTA n. 26645 del 14.04.2023 e prot. DRA n.31981 del 05/05/2023 con la quale il Proponente trasmette all’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia le proprie osservazioni, a cui fa seguito la nota prot. ARTA n. 31981 del 05.05.2023 con la quale il Proponente precisa che “ il progetto in esame ricade nell’ambito di applicazione del comma 4, lettera h) l’articolo 11 delle N.T.A. del PAI 2004 che prevede che nelle aree a pericolosità idraulica P4 e P3 è consentita, inter alia, “la realizz azione di nuove infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico nonché l’ampliamento o la ristruttur azione delle esistenti, purché compatibili con il livello di pericolosità esistente. A tal fine i progetti d ovranno essere corredati da uno studio di compatibilità idraulica secondo gli indirizzi contenuti nell’ Appendice “B””.
VISTA la nota prot. ARTA n. 26645 del 14.04.2023 con la quale il Proponente, facendo seguito ad un incontro con l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia, trasmette i seguenti elaborati:
In sostituzione:
RS06REL0033S1 – Relazione Invarianza idraulica RS06REL0034S1 – Studio compatibilità idraulica
RS06REL0035S1 – Relazione tecnica descrittiva RS06EPD0094S1 – Elaborati progettuali RS06EPD0098S1 – Planimetria stato di fatto e progetto In aggiunta:
RS06EPD0104I1 – Sezioni canali di laminazione
VISTA la nota prot. ARTA n. 26645 del 14.04.2023 con la quale il Proponente, a seguito di picchettamento congiunto con SNAM , trasmette un nuovo layout e precisa che la modifica attiene solo la traslazione del gasdotto Catania‐Augusta.
VISTA la nota prot. ARTA n. 26645 del 14.04.2023 con la quale il Proponente, in riferimento alla interferenza con metanodotto CATANIA-AUGUSTA, trasmette a SNAM l’elaborato denominato RS06EPD0105I1_Interferenze Rete Snam_Layout impianto con tracciato. Inoltre, riporta che “In riferimento all’interferenza con il metanodotto XXXXXX-CATANIA (VAR. CENTRO COMMERCIALE), che attiene alla porzione di progetto (sottostazione e cavidotto AT) condivisa con la società Luminora Catania (PAUR 849) e la Solar Energy Tredici srl (PAUR 1382), vogliate far riferimento al Vs parere favorevole prot. 123 /2023 (prot. DRA 27839 del 19/04/2023) relativo a detto PAUR 849”.
LETTO il verbale della terza Conferenza di Servizi istruttoria del 10 maggio 2023, notificato con nota prot. DRA n. 41471 del 06.06.2023 in cui si riporta per estratto che:
“[…] Il Xxxx. Xxxxx chiede alla società di fornire chiara identificazione delle particelle impegnate dal progetto al fine di riscontrare in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento.
L'ing. Nastri comunica che sul portale ambientale è presente l'elenco delle particelle interessate dall'impianto con il codice "RS06REL0002A0 - Piano Particellare". Tale documento per semplicità viene allegato in chat. Il Xxxx. Xxxxx fa presente che l’Ufficio renderà entro 8 giorni la verifica della compatibilità urbanistica sulla base del Piano Particellare acquisito nell’odierna conferenza di servizi.
[…] L’arch. Polizzi preso atto dei pareri ad oggi resi ai fini della procedura di VIA, della dichiarazione della società proponente e nella considerazione che occorre ancora acquisire, tra l’altro, per tale procedura, il parere del Genio Civile di Catania sulla compatibilità geomorfologica, il parere del Comune di Catania, il parere dell’Autorità di Bacino, il parere di ARPA Sicilia, invita le amministrazioni sopra elencate a rendere il parere di competenza nel rispetto dei tempi perentori del procedimento richiamati al comma 8 dell’art. 27- bis del D. Lgs. 152/2006 […]”.
VISTA la Nota prot. DRA n. 34479 del 15/05/2023 l’Ufficio del Genio Civile – U.O.3 Concessioni e Autorizzazioni Acque e impianti elettrici ha comunicato che è in corso la verifica di completezza della documentazione fornita e l’istruttoria della pratica al fine di produrre il successivo parere di competenza, ai sensi dell’ art. 111 del R.D. 1775/33.
VISTA la Nota acquisita al prot. n. 35369 del 17/05/2023 con la quale il Proponente ha riscontrato la nota prot. n. 220/2021 di SNAM Rete Gas inviando l’elaborato, denominato “RS06EPD0105I1_Interferenze Rete Snam_Layout impianto con tracciato”. Inoltre, ha specificato che “In riferimento all’interferenza con il metanodotto XXXXXX-CATANIA (VAR. CENTRO COMMERCIALE), che attiene alla porzione di progetto (sottostazione e cavidotto AT) condivisa con la società Luminora Catania (PAUR 849 ) e la Solar Energy Tredici srl (PAUR 1382), vogliate far riferimento al Vs parere favorevole prot. 123 /2023 (prot. DRA 27839 del 19/04/2023) relativo a detto PAUR 849”.
VISTA la Nota acquisita al prot. DRA n. 41484 del 05/06/2023 con la quale il Comune di Catania - Direzione Urbanistica ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni nel rispetto delle norme richiamate e del sistema vincolistico nei limiti della conformità al PRG.
VISTA la nota prot. DRA n. 48421 del 27.06.2023 con la quale l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica Unica ai sensi del R.D. n. 523/1904, ovvero:
- Nulla osta idraulico ai sensi degli artt.93 e seguenti del R.D. 523/1904;
- Autorizzazioni all’ accesso all’ alveo ed alla realizzazione degli interventi;
- Parere di compatibilità idrogeologica ed idraulica di cui alle N.d.A. del PAI.
VISTA la nota prot. ARTA n. 50497 del 03.07.2023 con la quale il Proponente trasmette al Genio Civile di Catania l’aggiornamento della "Scheda di sintesi ed asseverazione" ai fini del parere di compatibilità geomorfologico, chiarendo che l’elaborato recepisce gli approfondimenti progettuali sul tema invarianza idraulica, richiesti dall' Autorità di Xxxxxx, e sostituisce il precedente (del 16.02.2023).
VISTA la nota prot. ARTA n. 53449 del 06.07.2023 con la quale il Genio civile di Catania esprime parere favorevole di fattibilità ai sensi del D.M. 17/01/2018 (art. 6 par. 12 - fattibilità di opere su grandi aree) al progetto.
LETTO il verbale della quarta Conferenza di Servizi istruttoria del 6 luglio 2023, notificato con nota prot. DRA n. 60591 del 04.08.2023 in cui si riporta per estratto che:
“[…] Interviene l’Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx il quale rappresenta che la società ha ricevuto da parte di SNAM Rete Gas la nota prot. n. Prot. DI.SIC/731/URZ del 05/07/2023 con la quale esprime per quanto di competenza, parere favorevole di massima. Al fine di razionalizzare l’utilizzo delle strutture di rete, è stato necessario condividere lo stallo in stazione con l’impianto della società LUMINORA CATANIA S.R.L. (codice pratica Terna 201901281 – codice PAUR n. 849), con l’impianto della società SOLAR ENERGY TREDICI S.R.L. (codice pratica Terna 202000670) e con l’impianto della società SOLAR ENERGY VENTICINQUE S.R.L. (codice pratica Terna 202000613 – codice PAUR n. 1448). Si rappresenta che la società LUMINORA CATANIA S.R.L. ha ottenuto il decreto VIA regionale n. 36 del 13/02/2023. Si conferma che l’accordo di condivisione richiesto da Terna per la suddetta connessione è già presente nel Portale ambientale nella sezione Integrazioni con codice elaborato RS06ADD0046A0.pdf.
Prende la parola il Xxxx. Xxxxx il quale conferma il parere favorevole reso con nota prot. n. 232020 del 33/05/2023 (prot. DRA n. 41484 del 05/06/2023).
Alle ore 12:50 interviene l’xxx. Xxxxx il quale rappresenta che in data odierna è stato depositato nel Portale ambiente il provvedimento prot. n. 95359 del 06/07/23023 con il quale è stato reso parere di fattibilità con prescrizioni.
Il Presidente preso atto di quanto emerso in questa sede, dei pareri acquisiti in Conferenza di Servizi, in considerazione della perentorietà dei termini del procedimento richiamati al comma 8 dell’art. 27-bis del D.Lgs. n. 152/2006 comunica che, nel rispetto di quanto previsto al punto 7 della “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti” approvata con il decreto assessoriale n. 295/Gab del 28/06/2019, è da considerarsi conclusa la fase di acquisizione dei pareri ai fini della V.I.A. […]”
VISTA la nota prot. DRA n. 53648 del 13.07.2023 con la quale la Città Metropolitana di Catania esprime
Parere favorevole.
VISTA la Nota acquisita al prot. DRA n. 55018 del 18.07.2023 con la quale SNAM Rete Gas ha espresso Parere favorevole di massima.
VISTA la Nota acquisita al prot. DRA n. 57803 del 27.07.2023 con la quale ARPA Sicilia ha espresso Parere favorevole sul Progetto di Monitoraggio Ambientale con prescrizione di integrare il suddetto progetto.
LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente per il tramite del Portale della Regione Siciliana:
RS06 IST0001 A0 Istanza verifica VIA / PAUR RS06 IST0002 A0 Istanza Energia
RS06 ADD0001 A0 Scheda di sintesi
RS06 ADD0002 A0 Dich prof sia veridicità
RS06 ADD0003 A0 Dichiarazione elenco professionisti RS06 ADD0004 A0 Conformità Urbanistica
RS06 ADD0005 A0 Documento Amministratore società
RS06 ADD0006 A0 Documento progettista Xxxxx Xxxxxxx RS06 ADD0007 A0 Documento progettista Nastri
RS06 ADD0008 A0 Visura Camerale
RS06 ADD0009 A0 Dichiarazione Antimafia SE13 RS06 ADD0010 A1 Dichiarazione Antimafia SOLARIG RS06 ADD0011 A0 Dichiarazione disponibilità suoli
RS06 ADD0012 R0 Contratti RS06 ADD0013 A0 Preventivo di connessione RS06 ADD0014 A0 Accettazione e ricevuta pagamento
RS06 ADD0015 A0 Dichiarazione art. 4 DPR 48/2012 RS06 ADD0016 A0 Dichiarazione Camerale
RS06 ADD0017 A0 Dichiarazione ex dipendenti
RS06 ADD0018 A0 Dichiarazione messa in pristino dei luoghi RS06 ADD0019 A0 Schema Atto di adesione Protocollo Legalità RS06 ADD0020 A0 Schema patto integrità
RS06 ADD0021 A0 Dich. tecnico documenti ambientali RS06 ADD0022 A0 Elenco indirizzi PEC enti
RS06 ADD0023 A0 Attestazione di istituto di credito
RS06 ADD0024 A0 Piano triennale per la prevenzione della corruzione e trasparenza RS06 ADD0025 A0 Affidamento incarico progettista SIA
RS06 ADD0026 A0 Dichiarazione valore economico e oneri istruttori ENERGIA RS06 ADD0027 A0 Dichiarazione valore economico e oneri istruttori VIA
RS06 ADD0028 A0 condivisione stallo Pantano D'Arci RS06 ADD0029 A0 Affidamento Incarico Agronomo RS06 ADD0030 A0 Affidamento Incarico Geologo RS06 ADD0031 A0 Affidamento Incarico VINCA
RS06 ADD0032 A0 Dich. progettisti veridicità agronomo RS06 ADD0033 A0 Dich. progettisti veridicità geologo RS06 ADD0034 A0 Dich. progettisti veridicità VINCA
RS06 ADD0035 A0 Lettera di affidamento incarico tra Solar Energy Tredici s.r.l. e Ing. Nastri RS06 ADD0036 A0 Lettera di affidamento incarico tra Solar Energy Tredici s.r.l. e Ing. Piccoli RS06 ROI0001 A0 Copia Versamento Oneri ENERIGIA
RS06 ROI0002 A0 Copia Versamento Oneri VIA
RS06 ROI0003 A0 Imposta di bollo Istanza autorizzazione RS06 AVV0001 A0 Avviso_art_23
RS06 AVV0002 A0 avviso linea
RS06 EET0001 A0 Elenco elaborati trasmessi
RS06 EPD0001 A0 Inquadramento generale su Ortofoto
RS06 EPD0002 A0 Corografia - Inquadramento generale su IGM RS06 EPD0003 A0 Corografia Inquadramento generale su CTR
RS06 EPD0004 A0 Inquadramento generale su PRG
RS06 EPD0005 A0 Inquadramento generale aree di cantiere su CTR RS06 EPD0006 A0 Quadro Unione Catastale
RS06 EPD0007 A0 Tavola della Viabilità Esterna 7 RS06 EPD0008 A0 Mappa Interferenze ANAS su CTR
RS06 EPD0009 A0 Mappa Interferenze ANAS su Mappa Catastale RS06 EPD0010 A0 Schema Unifilare Generale
RS06 EPD0011 A0 Campo FV - Mappa Interferenze su Area Campo su CTR
RS06 EPD0012 A0 Campo FV - Mappa Interferenze su Area Campo su Mappa Catastale
RS06 EPD0013 A0 Campo FV - Quadro Dettaglio Catastale RS06 EPD0014 A0 Campo FV - Layout Aree di Campo su Ortofoto
RS06 EPD0015 A0 Campo FV - Layout Aree di Campo su Mappa Catastale RS06 EPD0016 A0 Campo FV - Layout Aree di Campo su CTR
RS06 EPD0017 A0 Campo FV - Layout Aree di Campi FV
RS06 EPD0018 A0 Campo FV - Layout Cavidotti MT di Campo su CTR
RS06 EPD0019 A0 Campo FV - Layout Cavidotti MT di Campo su Mappa Catastale RS06 EPD0020 A0 Campo FV - Particolari Struttura FV e Dettagli
RS06 EPD0021 A0 Campo FV - Tavola della Viabilità Interna e Sistemi di Drenaggio
RS06 EPD0022 A0 Campo FV - Sistema di Sicurezza RS06 EPD0023 A0 Campo FV - Particolare Altri Edifici
RS06 EPD0024 A0 Campo FV - Dettaglio Pendenze di Campo
RS06 EPD0025 A0 Campo FV - Particolare Inverter-Cabina Trasformazione RS06 EPD0026 A0 Campo FV - Particolare Posa Cavi
RS06 EPD0027 A0 Campo FV - Cavidotti MT e BT di Campo RS06 EPD0028 A0 Campo FV - Particolare Impianto di Terra
RS06 EPD0029 A0 Campo FV - Dettaglio Reti Equipotenziali di campo
RS06 EPD0030 A0 Campo FV - SE Trasformazione AT/MT - Layout e Sezioni RS06 EPD0031 A0 Campo FV - SE Trasformazione AT/MT - Profilo Altimetrico
RS06 EPD0032 A0 Campo FV - SE Trasformazione AT/MT - Particolari costruttivi Cabina SSE
RS06 EPD0033 A0 Campo FV - SE Trasformazione AT/MT - Particolari costruttivi vasca raccolta olio trafo RS06 EPD0034 A0 Campo FV - SE Trasformazione AT/MT - Rete di Terra
RS06 EPD0035 A0 PTO - Inquadramento Opere di connessione su CTR RS06 EPD0036 A0 PTO - Quadro Dettaglio Catastale
RS06 EPD0037 A0 PTO - Mappa Interferenze su Cavidotto AT RS06 EPD0038 A0 PTO - SE Condivisa - Layout e Sezioni RS06 EPD0039 A0 PTO - SE Condivisa - Profilo Altimetrico
RS06 EPD0040 A0 PTO - SE Condivisa - Particolari costruttivi Cabina SSE RS06 EPD0041 A0 PTO - SE Condivisa - Rete di Terra
RS06 EPD0042 A0 PTO - Mappa Interferenze su Cavidotto Condiviso AT RS06 EPD0043 A0 PTO - SE Terna - Pantano d'Arci - Layout
RS06 EPD0044 A0 PTO - Particolare Posa Cavi - Cavidotti AT RS06 EPD0045 A0 Carta uso del suolo
RS06 EPD0046 A0 Carta dei vincoli - Beni paesaggistici RS06 EPD0047 A0 Carta dei vincoli - Regimi normativi RS06 EPD0048 A0 Carta dei vincoli - Componenti paesaggio RS06 EPD0049 A0 Carta parchi e riserve
RS06 EPD0050 A0 Carta rete ecologica
RS06 EPD0051 A0 Carta vincolo idrogeologico RS06 EPD0052 A0 Carta Geomorfologica PAI RS06 EPD0053 A0 Carta Idraulica PAI
RS06 EPD0054 A0 Carta Dissesti PAI
RS06 EPD0055 A0 Carta aree percorse dal fuoco
RS06 EPD0056 A0 Carta dei siti Natura (Sic, Zps e IBA) RS06 EPD0057 A0 Carta rischio desertificazione
RS06 EPD0058 A0 Carta degli Habitat secondo CORINE biotopes RS06 EPD0059 A0 Carta Habitat secondo natura 2000
RS06 EPD0060 A0 Carta Habitat: Valore Ecologico RS06 EPD0061 A0 Carta Habitat: Sensibilità Ecologica RS06 EPD0062 A0 Carta Habitat: Fragilità Ambientale RS06 EPD0063 A0 Carta Habitat: Pressione Antropica RS06 EPD0064 A0 Carta pedologica
RS06 EPD0065 A0 Carta faunistica
RS06 EPD0066 A0 Carta effetto cumulo con altri impianti fotovoltaici RS06 EPD0067 A0 Mappe di visibilità impianto fotovoltaico su PTP RS06 EPD0068 A0 Foto inserimento impianto fotovoltaico
RS06 EPD0069 A0 Foto rendering impianto fotovoltaico RS06 EPD0070 A0 Carta bacino idrografico interferenze
RS06 EPD0071 A0 Opere di mitigazione e compensazione - Layout impianto FV RS06 EPD0072 A0 Opere di mitigazione e compensazione - Layout orti urbani RS06 EPD0073 A0 Planimetria compatibilità Pericolosità idraulica P3
RS06 REL0001 A0 Relazione tecnica generale RS06 REL0002 A0 Piano Particellare
RS06 REL0003 A0 Calcolo Superfici e Volumi RS06 REL0004 A0 Computo metrico estimativo
RS06 REL0005 A0 Quadro economico e costi sicurezza
RS06 REL0006 A0 Cronoprogramma
RS06 REL0007 A0 Piano di Cantierizzazione e Ricedute Occupazionali
RS06 REL0008 A0 Piano di Gestione e Manutenzione Impianto FV e delle opere di Connessione RS06 REL0009 A0 Piano di dismissione e smaltimento impianto FV e delle opere di Connessione RS06 REL0010 A0 Disciplinare Tecnico Descrittivo e Prestazionale
RS06 REL0011 A0 Relazione Tecnica Elettrica e Meccanica
RS06 REL0012 A0 Relazione di Calcolo Dimensionamento Cavi CC, BT, MT e AT RS06 REL0013 A0 Relazione CEM - Compatibilità elettromagnetica
RS06 REL0014 A0 Stima Producibilità Impianto
RS06 REL0015 A0 Relazione relativa alle emissioni in atmosfera RS06 REL0016 A0 Relazione effetto cumulo
RS06 REL0017 A0 Relazione tecnica VV.FF.
RS06 REL0018 A0 Relazione tecnica elettrica impianto di terra RS06 REL0019 A0 Relazione lavaggio moduli FV
RS06 REL0020 A0 Piano Tecnico delle Opere di Connessione RS06 REL0021 A0 Relazione opere civili
RS06 REL0022 A0 Relazione interferenze navigazione aerea RS06 REL0023 A0 Relazione Geologica
RS06 REL0024 A0 Relazione Idraulica
RS06 REL0025 A0 Relazione Vegetazionale-Faunistico
RS06 REL0026 A0 Relazione area mitigazione e compensazione RS06 REL0027 A0 Relazione paesaggistica
RS06 REL0028 A0 Piano preliminare utilizzo terre-rocce RS06 REL0029 A0 Viarch
RS06 SNT0001 A0 Sintesi non Tecnica
RS06 SIA0001 A0 Studio Impatto Ambientale RS06 RIA0001 A0 Vinca
LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente con nota prot. ARTA n. 84100 del 18.11.2022 in riscontro alle criticità espresse nel P.I.I. n. 94/2022:
Elenco elaborati integrati:
RS06REL0031I8.PDF Relazione controdeduzioni al parere del CTS n. 94 del 13/05/2022 RS06REL0032I8.PDF Piano di monitoraggio ambientale
RS06REL0033I8.PDF Relazione invarianza idraulica RS06REL0034I8.PDF Studio compatibilità idraulica RS06EPD0088I8.PDF Planimetria accessi faunistici
RS06EPD0089I8.PDF Carta vincoli componenti del paesaggio: Morfologia ‐ Tessitura storica ed elementi costitutivi d el paesaggio
RS06EPD0090I8.PDF Carta d'intervisibilità su base topografica RS06EPD0091I8.PDF Carta punti percorsi panoramici ed area di intervento RS06EPD0092I8.PDF Layout impianto FV – Interferenze area impianto RS06EPD0093I8.PDF Planimetria censimento alberi
RS06ADD0037I8.PDF Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione art. 58 LR 04/2003
RS06ADD0038I8.PDF Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione art. 10 L. 353/2000 e xxx.xx 10 e 37 della LR 16/199 6
Elenco elaborati modificati:
RS06REL0016S1.PDF Relazione effetto cumulo RS06EPD0004S1.PDF Inquadramento generale su PRG RS06EPD0014S1.PDF Campo FV ‐ Layout Aree di Campo su Ortofoto
RS06EPD0015S1.PDF Campo FV ‐ Layout Aree di Campo su Mappa Catastale RS06EPD0016S1.PDF Campo FV ‐ Layout Aree di Campo su CTR RS06EPD0025S1.PDF Particolare inverter ‐ Cabina trasformazione RS06EPD0066S1.PDF Carta effetto cumulo con altri impianti FER RS06EPD0067S1.PDF Mappa intervisibilità con rendering fotografico RS06EPD0071S1.PDF Layout Mitigazione e Compensazione
VISTA la nota prot. ARTA n. 9875 del 15.02.2024 con a quale il Proponente ha integrato la documentazione con il deposito dei contratti attestanti la disponibilità giuridica dei suoli sui quali si prevede di realizzare l’impianto (contratti di diritto di superficie stipulati nel 2021 e rinnovati nell’aprile 2023).
CONSIDERATO che dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA) revisionato e dalla documentazione depositata in riscontro al P.I.I. n. 94/2022 emerge quanto segue (sono stati estrapolati gli elementi che assumono rilevanza ai fini delle conseguenti determinazioni).
1. LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO
CONSIDERATO che l’impianto di produzione di energia elettrica da FR della potenza nominale 119.470,54 kWp e potenza di immissione pari a 105.860 kW ricade nel comune di Catania, contrada Robavecchi, (CT) denominato “FV CATANIA1”. La Sottostazione di smistamento AT “SE Condivisa” è ubicata in prossimità del punto di connessione alla RTN, in contrada Passo Cavaliere nel comune di Catania (CT).
Il progetto include:
dell’impianto fotovoltaico;
• un elettrodotto interrato in AT di lunghezza pari a circa 9.3 km che collega la suddetta Sottostazione utente con un’altra Sottostazione “SE Condivisa”, il cui scopo è quello di accogliere altri n.3 impianti di utenza per la connessione (CEI 0.16) di altri produttori al fine di consentire la condivisione dello stallo AT sulla nuova Sottostazione 150/380 kV “Pantano d’Arci” della RTN.
• la realizzazione dell’impianto fotovoltaico a terra su strutture ad inseguimento solare monoassiale che sarà suddiviso in quattro campi FV, ubicati nel Comune Catania (CT);
• Una rete di distribuzione esercita in Media Tensione che collega i suddetti campi, avente lo scopo di veicolare l’energia elettrica generata dall’impianto fotovoltaico verso la sotto-stazione utente di trasformazione MT/AT “SE Di Campo” ubicata all’interno del perimetro
RISCONTRO AL PARERE ISTRUTTORIO INTERMEDIO CTS N. 202 del 16.12.2022
CONSIDERATO che il Proponente, in riscontro alle criticità evidenziate dalla CTS nel PII n. 94/2022, ha trasmesso la relativa documentazione integrativa i cui contenuti vengono riportati di seguito unitamente alla verifica di superamento della criticità espressa dalla CTS.
CONSIDERATO che, per quanto non espressamente preso in considerazione nel presente parere, si rimanda alle osservazioni e considerazioni espresse dalla CTS nel P.I.I. n. 94/2022.
Criticità n. 1: “Il Quadro di Riferimento Programmatico risulta carente e, a titolo indicativo e non esaustivo, deve essere integrato dai seguenti strumenti di pianificazione:
• Green Deal europeo o Patto Verde europeo 2020-2050;
• Piano di Azione Europeo per l’Economia Circolare 2020;
• Piano di Gestione del Rischio Alluvioni;
• Rapporto preliminare rischio idraulico in Sicilia;
• Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Sicilia;
• Piano Regionale per la lotta alla Siccità 2020;
• Piano di Azione per l’Energia Sostenibile del comune di Catania, 2015”
CONSIDERATO il Quadro di riferimento programmatico contenuto nello Studio Impatto Ambientale e già analizzato nel P.I.I. n. 94/2022 nel quale il Proponente ha fornito una descrizione dei rapporti di xxxxxxxx a del progetto con i principali atti di pianificazione e programmazione.
CONSIDERATO che, al fine di superare la suddetta criticità, il Proponente ha depositato l’elaborato RS06REL0031I8.PDF Relazione controdeduzioni al parere della CTS n. 94/2022 nel quale si riportano le integrazioni richieste al “Quadro di Riferimento Programmatico”, come di seguito sintetizzate:
• Green Deal europeo o Patto Verde europeo 2020-2050: Il progetto in esame non si pone in contrasto con il “Green Deal europeo” al contrario è coerente con le seguenti linee principali dei “Settori Politici”: Energia rinnovabile; eliminazione dell’inquinamento.
• Piano di Azione Europeo per l’Economia Circolare 2020: In conclusione, si può affermare che al termine di vita del progetto in esame, all’atto dello smantellamento finale, si applicheranno tutte le migliori ed idonee tecniche di riciclaggio al fine di arrivare ad un fine vita virtuoso, evitando rilasci di sostanze inquinanti e facendo sì che materiali e componenti recuperati, spesso di alto valore, possano entrare in un nuovo ciclo produttivo, con un risparmio economico, di energia e minore impatto per salute e ambiente, ciò rende perfettamente compatibile il progetto in esame con il Piano d'azione per una nuova economia circolare.
• Piano di Gestione del Rischio Alluvioni: Le interferenze del progetto in esame con il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, sono state ampiamente trattate nel paragrafo “4.4.3.1 Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico (PAI) e Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni” della relazione VIA “RS06EPD0001A0 - Valutazione impatto ambientale – Relazione Tecnica”. Dall’analisi delle carte tematiche depositate dal Proponente si evince che il sito in esame è al di fuori di aree a Rischio geomorfologico, mentre è all’interno di una vasta area a Rischio idraulico, in quanto il sito ricade in una Zona a Pericolosità Idraulica “P3”. Il sito di progetto, infatti, risulta ricadere in adiacenza al Fiume Gornalunga, all’interno di un’area individuata nelle carte del P.A.I. a Pericolosità Idraulica P3 e pertanto tutte le attività di trasformazione dei luoghi risultano disciplinate dall’art.11, comma 4 lettera h e comma 5 delle Norme di Attuazione (NdA) della Relazione Generale del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto idrologico della Regione Sicilia (P.A.I.).
• Rapporto preliminare rischio idraulico in Sicilia: L’area interessata dal progetto dell’impianto FV e relative opere connesse ricade in un “Areale interessato da fenomeni alluvionali- Catania Z.I. 1951
+”.
• Programma di Sviluppo Rurale della Sicilia (PSR): Il progetto in esame non si pone in contrasto con il PSR della Regione Siciliana al contrario è coerente con la quinta priorità ossia “incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale”. In questo senso giova ribadire che, allo stato attuale, l’area è in stato di abbandono e ricade in un ambito già fortemente antropizzato. L’intervento in progetto, contemplando l’inerbimento comporterà il mantenimento delle caratteristiche agronomiche del suolo. In ultimo, obiettivo trasversale del piano è la “Mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi”, in questo senso l’iniziativa in esame risulta essere pienamente coerente.
• Piano Regionale per la lotta alla Siccità 2020: Dall’analisi delle schede degli interventi sopra elencati e delle relative azioni previste, emerge l’assenza di interferenze fra gli interventi in progetto per l’impianto fotovoltaico in oggetto e il Piano Regionale per la lotta alla Siccità 2020.
• Piano di Azione per l’Energia Sostenibile del comune di Catania, 2015: Dall’analisi del PAES del comune di Catania 2015, si può dedurre che il progetto dell’impianto FV Catania 1 è perfettamente compatibile con l’obiettivo del PAES di ridurre del 21.7% le emissioni di CO2 entro il 2020; L’azione del PAES che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici di privati.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 1 si ritiene superata.
Criticità n. 2: “la relazione di compatibilità idraulica del progetto deve essere adeguata a quanto stabilito dal Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico della Sicilia approvato con D.P.C.M. 7 marzo 2019”.
CONSIDERATO che, in riscontro alla suddetta criticità, il Proponente ha depositato i seguenti elaborati: 1) RS06REL0033I8.PDF_Relazione invarianza idraulica; 2) RS06REL0034I8.PDF_Studio compatibilità idraulica, in cui si riporta che:
- l’intervento in oggetto rispetta il principio dell’invarianza idrologica e idraulica, secondo i dettami della norma citata;
- tale intervento, vista la natura delle opere in progetto e l’entità delle lavorazioni connesse alla loro realizzazione (avendo previsto, in sede di progettazione definitiva, l’utilizzo di canali in terra non rivestiti, senza l’ausilio di sistemi di sollevamento), si inserisce adeguatamente nel contesto geomorfologico e idrogeologico del settore interessato, non modificando l’equilibrio idraulico del territorio in esame e consentendo il corretto smaltimento delle acque meteoriche.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 2 si ritiene superata.
Criticità n. 3: “tenuto conto che le aree dell’impianto sono classificate dal PAI a pericolosità idraulica P3 e a rischio idraulico R2, devono essere prese tutte le necessarie misure per mitigare tale pericolosità e comunque deve essere preventivamente acquisito il parere della competente Autorità di Bacino.”
CONSIDERATO che, in riscontro alla suddetta criticità, il Proponente ha depositato i seguenti elaborati: 1) RS06REL0033I8.PDF_Relazione invarianza idraulica; 2) RS06REL0034I8.PDF_Studio compatibilità idraulica, nel quale si riportano tutte le necessarie misure per mitigare la soprarichiamata pericolosità.
CONSIDERATO e VALUTATO che con nota prot. DRA n. 48421 del 27.06.2023 l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica Unica ai sensi del R.D. n. 523/1904, ovvero:
- Nulla osta idraulico ai sensi degli artt.93 e seguenti del R.D. 523/1904;
- Autorizzazioni all’ accesso all’ alveo ed alla realizzazione degli interventi;
- Parere di compatibilità idrogeologica ed idraulica di cui alle N.d.A. del PAI.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 3 si ritiene superata.
Criticità n. 4: “La valutazione di coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto a tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione presi in considerazione dal proponente – ivi compresi quelli esaminati nella documentazioni già in atti - deve indicare specificatamente le caratteristiche e la tipologia dell’area di riferimento (secondo la classificazione operata da ciascun piano o programma.”.
CONSIDERATO che nelle controdeduzioni depositate, il Proponente precisa che “Si noti che la “coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto a tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione presi in considerazione” è avvalorata anche dall’analisi svolta di cui al presente Parere Istruttorio Intermedio C.T.S.
N. 94/2022 relativo al presente progetto, infatti, a partire dalla pagina 10 viene riportata l’analisi del C.T.S sullo studio del “Quadro di Riferimento Programmatico”, da tale analisi si nota che nessuna obiezione viene posta, tranne che per il seguente “RILEVATO” (vedi pag. 16 del P.I. n. 94/2022):
RILEVATO che il Quadro di riferimento programmatico necessita di essere integrato in particolare da strumenti di pianificazione e programmazione a livello comunitario e nazionale quali: - Green Deal europeo o Patto Verde europeo 2020-2050; - Piano di Azione Europeo per l’Economia Circolare 2020; - Piano di Gestione del Rischio Alluvioni; - Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Sicilia; - Piano Regionale Faunistico Venatorio 2013-2018; - Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (P.R.G.R.); - Piano Forestale Regionale (PFR). Si noti che al punto 1 della presente relazione sono stati trattati i seguenti strumenti di pianificazione: - Green Deal europeo o Patto Verde europeo 2020-2050; - Piano di Azione Europeo per l’Economia Circolare 2020; - Piano di Gestione del Rischio Alluvioni; - Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Sicilia;
Rimangono da trattare i seguenti strumenti di programmazione: - Piano Regionale Faunistico Venatorio 2013-2018; - Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (P.R.G.R.); - Piano Forestale Regionale (PFR)”.
CONSIDERATO che nelle controdeduzioni si analizza, altresì, la coerenza e la compatibilità del progetto con i seguenti piani/programmi:
• Piano Regionale Faunistico Venatorio 2013-2018: dall’analisi effettuata, l’area del progetto in esame rispetta le finalità e gli obiettivi predisposti dal Piano Faunistico-Venatorio, in quanto non andrà ad interferire con la fauna locale.
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (P.R.G.R.): Per consentire una corretta gestione dei rifiuti derivanti dalle attività di cantiere, la Società Proponente provvederà alla predisposizione di apposito Piano di Gestione Rifiuti preliminarmente all’inizio delle attività di cantierizzazione. In esso saranno definiti tutti gli aspetti inerenti la gestione dei rifiuti. Sulla base delle considerazioni sopra esposte si ritiene che il progetto sia coerente e compatibile con gli obiettivi previsti dal piano regionale di gestione rifiuti.
• Piano Forestale Regionale (PFR): dall’analisi del Piano Forestale Regionale è emerso che le aree interessate dal progetto non risultano censite a bosco e non ricadono neanche all’interno delle fasce di rispetto boschi come istituite ai sensi della L.R. 16/96 e ss. mm. e ii.. e del D. Lgs. 227/2001 e s.m.i. Dall’analisi della cartografia estratta dal web-gis del Sistema Informativo Forestale Regionale, risulta che il sito di progetto non ha alcuna interferenza con il Piano risultando con lo stesso coerente e compatibile.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 4 si ritiene superata.
Criticità n. 5: “La descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità dell’Intervento rispetto agli strumenti di pianificazione e programmazione deve essere estesa anche alle aree che saranno interessate dalla linea di connessione.”
CONSIDERATO che l’elaborato “RS06EPD0001A0 - Valutazione impatto ambientale – Relazione tecnica valuta la “coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto a tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione presi in considerazione” anche con riferimento alle “Opere Connesse”.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 5 si ritiene superata.
Criticità n. 6: “Produrre gli elaborati grafici del piano regolatore indicando in sovrapposizione l’area di impianto rispetto a eventuali fasce di rispetto previste dalla diverse normativa di settore.”
CONSIDERATO che nella relazione di VIA “RS06EPD0001A0 - Valutazione impatto ambientale – Relazione tecnica” il Proponente ha affrontato gli approfondimenti richiesti nel sottoparagrafo “4.4.6.2 Piano Regolatore Generale di Catania” del paragrafo “4.4.6 Coerenza con gli strumenti di pianificazione urbanistica (provinciale e comunale)” a cui si rimanda per l’esaustiva trattazione.
CONSIDERATO che per la sovrapposizione dell’area d’impianto con il Piano Regolatore Generale del comune di Catania, il Proponente ha depositato l’elaborato RS06EPD0004A0.PDF_Inquadramento generale su PRG
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 6 si ritiene superata.
Criticità n. 7: “Occorre produrre una, o più, rappresentazione cartografica su scala adeguata nella quale deve essere adeguatamente segnalata la presenza, nell’area di progetto nonché nelle aree limitrofe, di eventuali bacini idrici, impluvi, beni paesaggistici, muretti a secco, edifici rurali, beni monumentali, manufatti ecc.”
CONSIDERATO che, in riscontro alla suddetta criticità, è stata revisionata e sostituita la tavola “'RS06EPD0092I8.PDF_Layout impianto FV_Interferenze area impianto”.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 7 si ritiene superata.
Criticità n. 8: “Dovranno essere analizzati e messi in evidenza con adeguanti elaborati cartografici tutti gli elementi costitutivi naturali e antropici, testimonianze di valore architettonico e paesaggistico, caratteristici ed identitari del paesaggio agricolo direttamente interessato dal progetto al fine del loro mantenimento e conservazione.”
VALUTATI i seguenti elaborati prodotti con lo Studio d’Impatto Ambientale dove sono indicati i “Beni Paesaggistici” e le “Componenti del Paesaggio” in prossimità dell’area dell’impianto fotovoltaico:
• RS06EPD0005A0_Carta vincoli_Beni paesaggistici;
• RS06EPD0006A0_Carta vincoli_Componenti paesaggio.
• RS06REL0027A0.PDF_Relazione paesaggistica
CONSIDERATO che le opere in progetto ricadono all’interno dell’Ambito 14 - Pianura alluvionale catanese e del Paesaggio Locale 21 “Area della pianura dei fiumi Simeto, Dittaino e Gornalunga”
CONSIDERATO che la Relazione paesaggistica (vedi elaborato RS06REL0027A0.PDF_Relazione paesaggistica) riporta l’analisi delle interferenze delle seguenti Componenti del Paesaggio con l’area dell’impianto fotovoltaico ed Opere Connesse:
• Zone d’Interesse Archeologico art. 142 lettera m del D. Lgs n. 42/2004: nessuna interferenza. Sebbene l’area su cui ricadrà l’impianto fotovoltaico e le opere connesse è al di fuori di aree d’Interesse Archeologico, al fine di valutare il Rischio Archeologico connesso con la realizzazione dell’impianto, il Proponente ha predisposto lo studio della Verifica Preventiva d’Interesse Archeologico (VIARCH).
• Beni Isolati: si segnala la presenza di Beni Isolati in prossimità dell’area dell’impianto Fotovoltaico ed Opere Connesse, sebbene nessuno di essi ricade all’interno dell’area dell’impianto Fotovoltaico. Il Bene Isolato nella zona a Nord-Est dell’impianto è censito nella scheda n. 861 dell’allegato “Schede Beni Isolati; il Bene relativo alla particella n. 97 del Foglio 65, segnalato nella carta IGM della II metà del '900 come Masseria Finocchiaro, risulta avere una “bassa rilevanza”.
• Ferrovia Storica: in prossimità vi è la Ferrovia Storica, sebbene le opere in progetto non interferiscono con tale componente che risulta essere esterna alle aree dell’impianto fotovoltaico.
Si noti che, la ferrovia storica verrà attraversata dal cavidotto interrato AT di collegamento tra la SE di campo e la SE Condivisa; per l’attraversamento ferroviario si utilizzerà la tecnica dell’interramento “No Dig” tramite la perforazione orizzontale teleguidata.
• Fondivalle: l’impianto fotovoltaico ed Opere connesse ricadono all’interno di tale componente paesaggistica.
La Componente Paesaggistica “Fondivalle”, ai sensi dell’art. 4 delle Norme di Attuazione del PP, rientra nell’ambito del Sottosistema Abiotico “Componente Geomorfologica” del “Sistema Naturale”. Considerato che la suddetta componente paesaggistica, nell’area dell’impianto fotovoltaico e delle opere connesse, non rientra negli art. 136, 142 e 134 lettera c) del D.Lgs n. 42/2004, Le Norme Per Componenti di cui al Titolo II delle Norme di Attuazione del PP assumono “carattere d’indirizzo”. In particolare, l’art. 11 “Geologia, geomorfologia e idrologia” delle Norme di Attuazione del PP, riporta come Atto d’Indirizzo: “I suddetti beni, rappresentati nella relativa cartografia del Piano, si configurano quali elementi strutturanti e/o qualificanti nella percezione del paesaggio”.
Il Proponente dichiara che “Le opere in progetto terranno conto del suddetto Atto d’Indirizzo applicando tutte le misure di mitigazione richiamate nella relazione RS06RELA0026A0_Area compensazione-mitigazione”.
• Paesaggio Agrario: le opere in progetto ricadono all’interno del “Paesaggio delle Colture Erbacee”. L’art. 14 “Paesaggio Agrario” delle Norme di Attuazione del PP, riporta come Atto d’Indirizzo (Norme d’Attuazione) per il “Paesaggio delle colture erbacee”: “l’indirizzo è quello del mantenimento compatibile con criteri generali di salvaguardia paesaggistica e ambientale. In particolare, nelle aree soggette a vincolo paesaggistico, occorre l’attivazione prioritaria/preferenziale del complesso di interventi comunitari e dei programmi operativi relativi alle misure di: - parziale conversione in pascolo permanente o avvicendato e/o miglioramento della copertura del pascolo esistente. - ritiro dei seminativi dalla produzione e creazione di aree di rinaturazione. - introduzione di fasce e zone
arbustate o alberate per l’incremento della biodiversità. La creazione di reti ecologiche di connessione, rappresentata dalle aree di rinaturazione e dalla costituzione di fasce e zone arbustate o alberate, andrà, nell’ambito del paesaggio a campi aperti tipico del seminativo semplice, effettuata in corrispondenza dei seguenti territori:”.
• Pianure Alluvionali: che le opere in progetto ricadono all’interno delle “Pianure alluvionali”.
• Viabilità Storica: solo la parte di cavidotto interrato AT che collega la SE Condivisa con la SS Terna “Pantano d’Arci” (rappresentata dalla SP 701) interferisce con tale componente. Il Proponente dichiara “e la strada ad oggi ha perso tutte le caratteristiche tipiche di storicità, pertanto i lavori d’interramento del cavidotto AT, realizzati nel rispetto delle norme di ripristino dettati dall’ente gestore della strada (Città Metropolitana di Catania) saranno tali da ripristinare e conservare lo stato dei luoghi, nel pieno rispetto delle norme di cui all’art. 18 delle Norme di Attuazione del PP”.
• Biotipi: i Biotipi in prossimità dell’area dell’impianto Fotovoltaico ed Opere Connesse sono individuati nel:
- SIC ITA070001, denominato “Foce del fiume Simeto e lago Gornalunga”;
- ZPS ITA070029 Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce.
Da un’analisi del Paesaggio Locale 21, art. 41 delle Norme di Attuazione del PP, si evince che il Biotipo sopra segnalato ricade nelle aree individuate dal PP come vincolate ai sensi dell’art. 134 del D.Lgs n. 41/2004, in particolare sotto il nome di “21g. Paesaggio dei fiumi con alto interesse naturalistico e delle aree naturali dell’Oasi del Simeto”, tale paesaggio locale comprende la Riserva naturale Oasi del Simeto e SIC ITA070001 e i corsi d’acqua Simeto, Dittaino, Gornalunga, Sferro.
CONSIDERATO che il Paesaggio Locale 21.g ha livello di Tutela 3, ed è caratterizzato dal seguente Obbiettivo Specifico “Tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico attraverso misure orientate a: “[…] – attuare la conservazione del patrimonio naturale esistente attraverso il monitoraggio e la manutenzione e favorire interventi di rinaturalizzazione e di sostituzione delle specie vegetali alloctone con specie autoctone, al fine del potenziamento della biodiversità;
– favorire la formazione di ecosistemi vegetali stabili in equilibrio con le condizioni dei luoghi, ai fini della salvaguardia idrogeologica, del mantenimento o costituzione di habitat in un’ottica integrata di consolidamento delle funzioni ecologiche e protettive […]”
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “nella zona a Nord del terreno disponibile per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico non verranno interessate dalle opere in progetto se non quelle di un miglioramento ambientale, attraverso la creazione di giardini di riqualificazione naturalistica. Si noti che, in tale fascia, dovrà essere inserito il cavidotto AT interrato di collegamento tra la SS Utente e la SS Condivisa, ma tale intervento risulta compatibile con le prescrizioni normative di cui al paesaggio locale 21.g:” … in queste aree non è consentito: realizzare infrastrutture e reti ad eccezione delle opere interrate”
CONSIDERATO che la parte Nord dell’impianto Fotovoltaico interessa il “Fiume Gornalunga” e ricade all’interno di una Fascia di rispetto dei corsi d’acqua e le relative sponde per una fascia di 150m ciascuna (art. 142 lett. c del DPR 42/2004 EX. L 431/85). “In tale area non verranno realizzate opere impiantistiche e gli unici interventi che saranno effettuati sono quelli di mantenimento dell’area, si precisa che, in tale area, al fine di non interferire con la “fascia esterna d’influenza” pari a 200 m della Zona di Protezione Speciale ZPS ITA 070029 non verranno realizzate neanche opere di mitigazione ambientale”.
CONSIDERATO che la parte Sud-Est dell’impianto Fotovoltaico interessa il “canale Xxxxxxx” e ricade all’interno di una Fascia di rispetto dei corsi d’acqua e le relative sponde per una fascia di 150m ciascuna (art. 142 lett. c del DPR 42/2004 EX. L 431/85). In tale area non verranno realizzate opere impiantistiche e gli unici interventi che saranno effettuati sono quelli di miglioramento ambientale dell’area con la realizzazione di opere di mitigazione ambientale.
CONSIDERATO che una parte del cavidotto AT interrato di collegamento tra la SSU Utente e la SSU Condivisa attraversano una Fascia di rispetto dei corsi d’acqua e le relative sponde per una fascia di 150 m ciascuna (art. 142 lett. c del DPR 42/2004 EX. L 431/85), in virtù dell’art. 2 del DPR n. 31/2017 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”, risulta essere un intervento escluso dall’Autorizzazione Paesaggistica, in quanto il cavidotto interrato rientra nella fattispecie A.15 dell’Allegato A. “Entrambi i suddetti attraversamenti del cavidotto AT con i fiumi Gornalunga e Simeto saranno realizzati attraverso l’utilizzo della Tecnica in “No Dig” a mezzo di una perforazione orizzontale controllata, ciò per evitare gli impatti ambientali sia in fase di realizzazione che di esercizio del cavidotto interrato”.
CONSIDERATO e VALUTATO che per l’attraversamento dei suddetti fiumi il Proponente ha ottenuto il
Nulla Osta Idraulico ai sensi dell'art. 93 del R.D. n. 523 del 25/07/1904.
CONSIDERATO che nelle controdeduzioni il Proponente riporta di avere condotto uno studio più approfondito in base al quale sono stati evidenziati ed analizzati i Beni paesaggisti di cui al D.lgs. 42/2004 della Provincia di Catania presenti nel raggio di 5 Km dal perimetro dell’area di impianto (si veda pag. 45 delle controdeduzioni), depositando i seguenti elaborati: 1) RS06EPD0089I8.PDF_Carta vincoli componenti del paesaggio – morfologia – tessitura. 2) RS06EPD0090I8.PDF_Carta di intervisibilità su base topografica.pdf, dai quali emerge che il numero di beni isolati con il grado di rilevanza dell’intervisibilità “Molto Alto” e “Alto” è pari a N. 28, corrispondente ai beni in prossimità dell’impianto e quindi maggiormente intervisibili, contro il numero totale dei beni isolati presenti in un raggio di 5 km pari a N. 77. “Pertanto, si può escludere che il progetto in questione possa avere ripercussioni sul “Mantenimento e Conservazione” dei Beni Paesaggistici posti in prossimità dell’impianto fotovoltaico”.
VALUTATO quanto prodotto e riportato dal Proponente, la criticità n. 8 si ritiene superata.
Criticità n. 9: “occorre integrare lo SIA con lo studio relativo alla valutazione del “Principio dell’invarianza idraulica” in corrispondenza del sito interessato dall’impianto, come previsto dal Piano di Gestione del Rischio Alluvioni.”
CONSIDERATO E VALUTATO quanto già espresso per le criticità nn. 2, la criticità n. 9 si ritiene superata.
Criticità n. 10: “Occorre indicare puntualmente la quantificazione del materiale scavato, tendo conto di tutte le lavorazioni comprese nel progetto, ivi comprese quelle afferenti alla realizzazione delle connessione per l’allacciamento alla rete. Si chiede in particolare di integrare – ove occorra -il progetto con il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, con i contenuti previsti dal DPR 120/2017 anche preliminare, ove sussistano le condizioni per l’applicazione dell’art.24 del D.P.R. citato.”
CONSIDERATO e VALUTATO l’elaborato RS06REL0028A0.PDF_Piano preliminare utilizzo terre-rocce, dalla quale si evince:
- Durante la realizzazione delle opere, il criterio di gestione del materiale scavato prevede il suo deposito temporaneo e successivamente il suo riutilizzo, all’interno dello stesso sito di produzione (ai sensi dell’art. 185, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e dall’Art. 24 del D.P.R. 120/2017), previo accertamento, durante la fase esecutiva, dell’idoneità di detto materiale per il riutilizzo in sito.
- Piano di caratterizzazione, ovvero le attività d’indagine che si propone di eseguire al fine di ottenere una caratterizzazione delle aree oggetto degli interventi previsti in accordo con i criteri indicati nel D.Lgs. 152/2006 e nel documento APAT “Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati - APAT - Manuali e Linee Guida 43/2006.”
- Si stima un volume complessivo di scavo pari a 46.970,20 m3 di cui si prevede, in caso di idoneità, il riutilizzo in sito di una quota parte pari a 22.554,20 m3 per i rinterri e la sopraelevazione delle cabine elettriche con una rimanenza di terreno da portare a discarica pari a 24.416 m3.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 10 si ritiene superata.
Criticità n. 11: “E’ necessario produrre appositi elaborati (o integrare quelli esistenti) al fine di rappresentare: (i) il puntuale censimento delle specie presenti, il numero di piante eventualmente da espiantare, la tipologia della pianta in rapporto all’età (es: giovane, adulto, secolare), le modalità tecniche di espianto/reimpianto e le modalità di stoccaggio in attesa del reimpianto; (ii) le cure colturali previste e la rappresentazione grafica del punto di reimpianto; (iii) le specie arboree e arbustive da utilizzare per le fasce di mitigazione - che dovranno essere di almeno 10 metri - con schede di dettaglio che specifichino le dimensioni delle piante e le modalità delle cure colturali previste (rappresentando altresì il necessari fabbisogno idrico).”
CONSIDERATO che il Proponente chiarisce che l’area d’impianto non è interessata da specie arboree da espiantare e, a riprova di ciò, riporta (pag. 51 delle controdeduzioni) foto tratte dal Volo con Drone che ritraggono tutta l’area d’impianto e, pertanto, non risultano necessarie le cure colturali.
CONSIDERATO che, per quanto attiene alla FASCIA PERIMETRALE DI MITIGAZIONE, il Proponente riporta che:
- avrà una larghezza minima in ogni punto, al netto di strade di servizio o altre strutture di 10 m: per i primi tre metri verrà interamente realizzata con l’impiego di specie vegetali in grado di produrre bacche e di favorire la nidificazione, per i successivi 7 m verrà impiegata vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea tipica della macchia mediterranea avente un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente;
- Le specie vegetali che sono state pensate ai fini di ricucire le aree oggetto di intervento rispetto al paesaggio naturale circostante sono state scelte con il principio di realizzare il massimo livello di valore ecologico compatibile con le limitazioni funzionali strutturali e gestionali intrinseche dell’opera, tali specie sono prevalentemente di tipo arboreo/arbustivo e parte erbaceo. Nella tabella di seguito riportata sono individuate le specie prescelte per l’intervento.
- Le operazioni di trapianto della fascia perimetrale vanno eseguite nei periodi tardo autunnale – inverno (dopo la filloptosi) asportando possibilmente la pianta con l’intera zolla (arbusti, alberi di piccole dimensioni) o, nel caso di piante di più grandi dimensioni, salvaguardando la maggior quantità possibile di radici.
- per la Messa a dimora di arbusti da vivaio, viene effettuata la messa a dimora di giovani arbusti autoctoni in zolla o in vasetto, di produzione vivaistica. La messa a dimora avviene in buche appositamente predisposte, di dimensioni opportune ad accogliere l'intera zolla o tutto il volume radicale della pianta. La piantagione deve avvenire secondo un sesto d'impianto irregolare e con specie diverse disposte a mosaico. Per i primi anni le piante devono essere dotate di palo tutore, pacciamatura alla base per ridurre la concorrenza con le specie erbacee e cilindro in rete per protezione dalla fauna. (vedi figura in basso).
- per la Messa a dimora di alberi da vivaio, si tratta di giovani alberi autoctoni in zolla o in vasetto, di produzione vivaistica. La messa a dimora avviene in buche appositamente predisposte e di dimensioni opportune ad accogliere l'intera zolla o tutto il volume radicale della pianta. La piantagione deve avvenire secondo un sesto d'impianto irregolare e con specie diverse disposte a mosaico. Per i primi anni le piante devono essere dotate di palo tutore, pacciamatura alla base per ridurre la concorrenza con le specie erbacee e cilindro in rete per protezione dalla fauna.
CONSIDERATO che il Proponente, per ogni specie scelta per le opere di rinaturalizzazione perimetrali ai ruderi ed all’area d’impianto, riporta il link che rimanda alle schede tecniche.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 11 si ritiene superata.
Criticità n. 12: “la fascia di rispetto perimetrale di 10 metri deve essere interamente inerbita con: per i primi tre metri, l’impiego di specie vegetali in grado di produrre bacche e di favorire la nidificazione e il riposo per le specie migranti (Mirto e biancospino), per i successivi 7 metri, l’impiego di vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea tipica della flora mediterranea avente un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente”
CONSIDERATO e VALUTATO quanto già espresso per la criticità n. 11, la criticità n. 12 si ritiene superata.
Criticità n. 13: “dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto.”
CONSIDERATO che le fasce tagliafuoco sono indicate nei seguenti elaborati sostitutivi: 1) RS06EPD0014S1_ Campo FV - Layout Aree di Campo su Ortofoto; 2) RS06EPD0015S1_ Campo FV - Layout Aree di Campo su Mappa Catastale; 3) RS06EPD0016S1_ Campo FV - Layout Aree di Campo su CTR; 4) RS06EPD0071S1_ Layout Mitigazione e Compensazione.
VALUTATO quanto prodotto dal Proponente, la criticità n. 13 si ritiene superata.
Criticità n. 14: “Occorre produrre/integrare appositi elaborati, a scala adeguata, dai quali sarà comunque possibile evincere: (i) il disegno di coerenza della fascia perimetrale arborea posta al margine dell’impianto con il contesto circostante e il pattern del paesaggio di riferimento; (ii) l'ampiezza e l'uniformità della fascia di mitigazione che non dovrà essere inferiore a 10 metri; (iii) la regolarità dell'allineamento al fine di armonizzare il disegno del tessuto antropico colturale; (iv) la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti nel rispetto della tessitura agraria e degli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici); (v) il posizionamento della fascia arborea al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico. In particolare la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti dovranno il più possibile rispettare la tessitura agraria e gli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici) o i limiti derivanti da vincoli normativi (es. 150 metri dai corsi d’acqua) e non i perimetri delle particelle catastali che definiscono segni astratti e non fisici del contesto di riferimento e impatto dell’intervento.”
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “allegato al progetto dello studio d’impatto ambientale presentato con il PAUR, vi è la relazione paesaggistica (vedi elaborato RS06EPD0027A0.PDF_Relazione paesaggistica) redatta secondo i disposti del D.P.C.M. 12 dicembre 2005, il cui scopo è quello di “fornire tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell'intervento in progetto, con riferimento ai contenuti e alle indicazioni del piano paesaggistico ovvero del piano urbanistico- territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici. La relazione possiede specifica autonomia di indagine ed è corredata da elaborati tecnici preordinati altresì a motivare ed evidenziare la qualità dell'intervento anche per ciò che attiene al linguaggio architettonico e formale adottato in relazione al contesto d'intervento”.
CONSIDERATO che il contesto paesaggistico sul quale si inserisce l’impianto fotovoltaico è il tipico “paesaggio agrario” a “mosaico” per i prevalenti “campi aperti coltivati a grano o a foraggio”.
CONSIDERATO che l’elaborato RS06EPD0068A0.PDF_Foto inserimento impianto FV riporta fotosimulazioni che “mostrano come la fascia arborea perimetrale risulta posta linearmente lungo tutto il perimetro del terreno disponibile e tale disposizione risulta coerente ed allineata con le trame rettangolari dei limitrofi terreni “in campo aperto coltivati a grano o foraggiere”, nonché la regolarità dell'allineamento al fine di armonizzare il disegno del tessuto antropico colturale. Pertanto, può considerarsi dimostrato il disegno di coerenza della fascia perimetrale arborea posta al margine dell’impianto con il contesto circostante e il pattern del paesaggio di riferimento.
CONSIDERATO che gli elaborati RS06EPD0014S1_Campo FV - Layout aree di campo su ortofoto e RS06EPD0016S1_Campo FV - Layout aree di campo su CTR riportano fotosimulazioni e il layout dell’impianto CT1 dal quale si evince che mostrano che l’impianto fotovoltaico comprensivo anche delle aree di mitigazione e della fascia arborea perimetrale risulta coprire tutta l’area del terreno disponibile secondo vincoli tecnici, i pannelli fotovoltaici ad inseguimento mono-assiale sono orientati da Nord a Sud, o altri vincoli derivanti dalle normative specifiche di settore, per esempio distanza di 150 m da fiumi per la ex Legge Galasso, distanza dal reticolo idrografico ai sensi del R.D. n. 523/1904, fasce di rispetto da linee elettriche aeree interferenti, ecc….Il Proponente dichiara che “I suddetti vincoli o criteri tecnici, in definitiva danno luogo al Lay Out dell’impianto fotovoltaico che risulta essere l’unico tecnicamente possibile una volta fissata la potenza dei moduli fotovoltaici; tale layout non sempre risulta allineato con le tessiture dei terreni agricoli adiacenti, infatti, non è sempre detto che i terreni limitrofi seguano l’allineamento Nord-Sud coincidente con l’allineamento dei pannelli fotovoltaici, a tal fine la fascia arborea perimetrale scelta di altezza opportuna, almeno 4 m, consente di azzerare l’effetto del non perfetto allineamento dei pannelli fotovoltaici con le trame dei terreni limitrofi. D’altra parte, la fascia arborea perimetrale, se viene realizzata seguendo il naturale perimetro del terreno disponibile, si armonizza nel paesaggio agrario che il predetto terreno aveva contribuito a creare prima dell’installazione dell’impianto fotovoltaico”
CONSIDERATO che dagli elaborati depositati si evince il posizionamento della fascia arborea al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 14 si ritiene superata.
Criticità n. 15: “Si dovrà redigere un piano di manutenzione e coltivazione della vegetazione prevista tra le interfile dei pannelli tenendo conto che l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat; è fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici.”
CONSIDERATO che nelle controdeduzioni depositate (pag. 61), il Proponente analizza l’“ecosistema inerbimento controllato”, mettendo in luce:
- l’inerbimento consiste nella realizzazione di una copertura erbacea seminata con funzione di protezione superficiale del terreno, al fine di evitare l’innesco di fenomeni di erosione del suolo e di ruscellamento superficiale dell’acqua che potrebbero pregiudicare la riuscita degli interventi di ripristino ambientale;
- il sistema ecologico inerbimento controllato, nell’ambito del progetto, è stato pensato per ripopolare il suolo nelle interfile dei pannelli fotovoltaici.
- L’erba medica è la pianta foraggera per eccellenza grazie all’elevata produttività, alla grande longevità e capacità di ricaccio: il foraggio prodotto è di grande qualità ed ha un elevato valore proteico. L’erba medica migliora le proprietà fisiche e chimiche del terreno, è molto resistente alla siccità e si adatta a qualsiasi terreno, purché’ esso non sia troppo acido. Questa pianta non necessita di concimazione azotata grazie alla simbiosi col rizobium meliloti, il quale e’ in grado di fissare l’azoto atmosferico. Di contro, essa è particolarmente sensibile ai ristagni d’acqua, specialmente quando e’ in stato vegetativo.
- L’erba medica è una tipica foraggera da sfalcio e fornisce un foraggio di ottima qualità. Il momento più indicato per lo sfalcio, si raggiunge nel periodo di inizio fioritura quando il 50% delle piante ha raggiunto tale
stadio fenologico. Tagliare l’erba medica in questo periodo, si conciliano le esigenze della pianta ad accumulare nelle radici buone quantità di carboidrati atti a garantire un pronto ricaccio ed una buona persistenza del medicaio, e quelle dell’agricoltore che si propone la massima produzione di sostanze nutritive digeribili. Normalmente vengono eseguiti 3-4 sfalci nelle zone collinari, 4-5 in quelle di pianura e nelle zone irrigui si possono eseguire fino a 6 sfalci.
- la scheda tecnica dell’erba medica che specifica il piano di manutenzione e coltivazioni richiesti
CONSIDERATO che, vista la progettazione dell’ecosistema inerbimento controllato, il prevede un pascolo apistico, viste le alte qualità organolettiche della flora inserita come specie per l’inerbimento controllato, riportando che:
-Il posizionamento degli apiari è regolato dall’ art. 8 della Legge Nazionale 313/2004, che stabilisce le distanze minime da confini, strade, ferrovie, abitazioni ed edifici. Gli apiari devono essere collocati a non meno di 10 metri da strade di pubblico transito e a non meno di 5 metri dai confini di proprietà pubbliche o private. Tali distanze non sono obbligatorie qualora tra gli apiari ed i suddetti luoghi esistono dislivelli di almeno 2 metri o se sono interposti, senza interruzioni, muri, siepi o altri ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. I ripari devono avere una altezza minima di 2 metri. Gli apiari devono comunque mantenere una distanza minima da impianti saccariferi di 1 Km. In ogni caso, l’ubicazione degli apiari deve essere tale che, nel raggio di 3 km dal luogo in cui si trovano, le fonti di nettare e polline siano costituite essenzialmente da coltivazioni ottenute con il metodo di produzione biologico e/o da flora spontanea e/o da coltivazioni sottoposte a cure colturali di basso impatto ambientale. I requisiti sopra esposti non si applicano alle aree che non sono in periodo di fioritura o quando gli alveari sono inoperosi.
-Per quanto concerne l’investimento numerico delle arnie questo viene calcolato mediamente intorno a 6/7 arnie per ettaro di colture lavorate secondo lo schema sopra riportato con inerbimento controllato a erba medica.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 15 si ritiene superata.
Criticità n. 16: “la recinzione prevista dell’impianto dovrà essere posizionata tra la fascia di rispetto perimetrale larga 10 metri ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico dell’intervento progettuale”.
CONSIDERATO che la fascia arborea verrà posizionata “tra la fascia di rispetto perimetrale larga 10 metri ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico dell’intervento progettuale.”
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 16 si ritiene superata.
Criticità n. 17: “si dovrà specificare in base a quale criterio sono state previste nel progetto le due tipologie di passaggi faunistici (cm 20x20 e cm. 50x50) e la loro ubicazione planimetrica lungo la recinzione e la loro cadenza; si dovrà inoltre precisare il rapporto dei passaggi faunistici con quanto affermato nell’elaborato RS06REL0026A0 “Relazione Area di Mitigazione e Compensazione” a pagina 30 “nella parte inferiore saranno presenti maglie più larghe e superiormente più strette, poste ogni 10 metri, al fine di agevolare l’ingresso della fauna locale più piccola.”.
CONSIDERATO che il Proponente precisa che lungo la recinzione metallica verranno installati i cosiddetti sottopassi per la fauna distinti in “tunnel per fauna di piccole dimensioni o per anfibi” di dimensione 20x20 cm e in “tunnel per mammiferi di grande taglia” di dimensioni 50x50 cm. Detti tunnel verranno spaziati ogni 20 m per quelli di piccola taglia, vista la più ridotta mobilità della fauna di piccola taglia e ogni 100 m per quelli di grande taglia. A tale fine, si rimanda alla planimetria “elaborato 'RS06EPD0088I8.PDF- Planimetria accessi faunistici”
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “Circa il rapporto dei passaggi faunistici di cui alla pagina 30 della “Relazione Area di Mitigazione e Compensazione”, si precisa che le maglie della recinzione metallica
hanno tutte la stessa dimensione, solo che nella parte inferiore nei punti in cui sono previsti i tunnel faunistici, tali maglie saranno eliminate”
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 17 si ritiene superata.
Criticità n. 18: “La documentazione prodotta dovrà essere adeguata per considerare adeguatamente l’effetto cumulo con altri progetti ed impianti FER limitrofi già realizzati o in previsione di realizzazione (considerando anche i progetti sottoposti a procedura VIA nazionale) nel raggio dell’area vasta di studio individuata. Nello specifico, dovrà essere valutato l’effetto cumulo con riferimento all’avifauna migratrice (effetto lago), agli aspetti percettivi sul paesaggio ed al consumo di suolo. Per ciascuna componente al fine di valutare gli effetti cumulativi dovrà essere definita ed adeguatamente motivata l’area di analisi idonea in relazione alle caratteristiche del contesto locale ed alle dimensioni del progetto (considerando per le valutazioni a scala vasta un’area pari a 10 km) Dovrà essere prodotta una relazione dettagliata volta, fra l’altro, a dimostrare gli assunti del proponente in ordine ai potenziali impatti cumulativi. Con riferimento agli impatti cumulativi per la componente paesaggio dovranno essere effettuati adeguati report fotografici ante e post operam da più punti di vista (strade di normale accessibilità, percorsi panoramici, luoghi simbolici, beni culturali ecc). Le simulazioni dovranno comprendere l’effetto complessivo degli altri eventuali impianti esistenti, autorizzati, o in corso di valutazione, in modo da poter stimare gli effetti dell’impatto cumulativo; dovranno essere inoltre previste adeguate misure di mitigazione/compensazione ambientale.”
CONSIDERATO che, in riscontro alla suddetta criticità, il Proponente ha depositato una nuova relazione allegata al presente studio integrativo dal titolo '' 'RS06REL0016S1.PDF- Relazione effetto cumulo.
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “nella Relazione di Valutazione di Impatto Ambientale è stato considerato l’effetto cumulo soltanto con riferimento ad altri progetti già realizzati, così come espressamente richiesto nel punto 4a) dell’allegato VII “Contenuti dello Studio d’Impatto Ambientale” di cui all’art. 22 del D.Lgs 152/06 e cioè la valutazione degli impatti ambientali significativi dovuti “al cumulo con gli effetti derivanti da altri progetti esistenti e/o approvati, tenendo conto di eventuali criticità ambientali esistenti, relative all’uso delle risorse naturali e/o ad aree di particolare sensibilità ambientale suscettibili di risentire degli effetti derivanti dal progetto.
L’elaborato RS06EPD0066A0.PDF_Carta cumulo con altri impianti, presentato in sede di PAUR, riporta gli impianti fotovoltaici già realizzati limitrofi all’area dove sorgerà il nuovo impianto fotovoltaico, in particolare la minima distanza dal più vicino impianto fotovoltaico è pari a 3275 m. Tale distanza esclude gli impatti da effetto cumulo con altri impianti fotovoltaici già realizzati”.
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “L’analisi di impatto cumulativo con un progetto in corso di autorizzazione ha valore puramente indicativo. Infatti, in presenza di un progetto in corso di autorizzazione non si esclude che lo stesso possa essere interessato, nell’ambito della procedura autorizzativa, da prescrizioni che possano condizionare l’analisi di impatto cumulativo stessa. Per tale motivo si è scelto di tener conto anche dello stato dell’Iter autorizzativo, sia nel caso di procedimento di PAUR (se si trova in fase di P.I.I. o di P.IC.) che di VIA presentato al MITE, di ogni iniziativa in rapporto al progetto oggetto di studio.
[…] L’area Vasta da considerare di influenza dell’impatto per effetto cumulo ha raggio di 10 Km, a partire dal perimetro dell’impianto FV in oggetto”.
CONSIDERATO che il Proponente riporta in forma tabellare: 1) Impianti FV in autorizzazione in PAUR nell’area vasta R=10 Km; 2) Impianti FV in autorizzazione in MITE nell’area vasta R=10 Km; 3) Impianti FV Realizzati nell’area vasta R=10 Km.
CONSIDERATO che, in riferimento all’Effetto cumulo – Aspetti percettivi sul paesaggio, il Proponente ha valutato l’incidenza visiva dell’impianto fotovoltaico in oggetto riportata nel paragrafo 4.1.2 “Incidenza Visiva” del Piano Paesaggistico, modificando la tavola RS06EPD0067A0.PDF - Mappe di visibilità impianto
fotovoltaico su PTP nella nuova Tavola d’integrazione ‘RS06EPD0076I1.PDF - Carta d'intervisibilità su base topografica. Dalla mappa dei punti in cui risulta visibile l’impianto FV sono stati estratti n. 5 punti rilevanti o perché costituiscono percorsi panoramici o perché di massima visibilità dell’impianto FV. “In essa è possibile osservare come i punti di maggiore visibilità delle strutture in progetto siano ubicati nelle immediate vicinanze dell’impianto, ad una distanza teorica massima di circa 2 km”.
CONSIDERATO e VALUTATO che, per rappresentare l’effetto sul paesaggio determinato dalla realizzazione del progetto, il Proponente ha depositato i seguenti elaborati:
• Elaborato RS06EDP0069A0.PDF - Foto rendering impianto fotovoltaico che rappresenta in modo realistico i principali componenti e la loro dislocazione all’interno dell’impianto fotovoltaico;
• Elaborato RS06EDP0068A0.PDF - Foto inserimento impianto fotovoltaico che mostra l’inserimento dell’impianto fotovoltaico su immagini scattate dall’alto su Google earth;
• Elaborato RS06EPD0067S1.PDF - Mappe di intervisibilità con rendering fotografico che mostra alcuni foto- inserimenti da punti di vista selezionati che simulano la presenza delle opere in progetto nel paesaggio dell’Area di Studio. “In linea generale la scelta dei punti di vista è stata effettuata a partire dalla carta dell’intervisibilità, che ha consentito attraverso una prima analisi teorica, di eliminare alcune porzioni di territorio dalle quali il progetto non sarà visibile. Secondariamente, l’analisi del Sistema delle Tutele, contenuto nel Piano Paesaggistico Territoriale, ha permesso di individuare l’ubicazione delle aree soggette a tutela paesaggistica (sia aree tutelate ex lege che aree individuate ai sensi del Piano Paesaggistico stesso) rispetto alle opere di nuova realizzazione”.
CONSIDERATO che l’analisi dei fotoinserimenti dell’ultimo elaborato sopra citato ha messo in evidenza come la visibilità dell’impianto fotovoltaico sia trascurabile per la quasi totalità dei punti considerati, anche grazie all’intervento di mitigazione previsto, consistente nella realizzazione di una fascia arborea perimetrale coltivata a specie tipiche e pregiate per l’area (mandorli e olivi). In tal modo, l’impianto risulta integrato in maniera perfettamente armonica con il paesaggio circostante, e la fascia perimetrale risulta costituire elemento di valorizzazione e arricchimento della qualità percettiva del paesaggio stesso. “Stante quanto sopra, considerando il contesto paesaggistico in cui si inserisce la nuova opera, e sulla base dei fotoinserimenti sopra riportati, è possibile stimare un grado di incidenza visiva per l’intervento proposto Medio”.
CONSIDERATO che, in riferimento all’Effetto cumulo – Avifauna migratrice (effetto lago), il Proponente dichiara che “Le verifiche territoriali del sito oggetto di studio, riportate nella relazione vegefaunistica, evidenziano il decadimento della naturalità del paesaggio vegetale a favore dei coltivi ed in tal senso degli impianti di produzione agricola. Le caratteristiche vegetazionali, presenti all’interno dell’impianto, sono prevalentemente rappresentate da seminativi nudi, privi di specie e formazioni vegetali di importanza naturalistica o tutelate dalle normative di settore. La componente arborea, che rappresentava una degli elementi principali della varietà del paesaggio, ha subito una forte rarefazione, lasciando il posto alla cerealicoltura e ad altre superfici a seminativi (erbai, foraggere, prati-pascoli) […]L'area di indagine è definibile a basso valore faunistico in quanto presenta ecosistemi non complessi, caratterizzati da un'agricoltura intensiva, con discreto livello di antropizzazione e privi di vegetazione di particolare valore naturalistico.”
CONSIDERATO che, secondo il Proponente, si può affermare che le possibili interferenze tra gli impianti fotovoltaici e la fauna risultano limitati alla fase di realizzazione dello stesso. Le interferenze, infatti sono sostanzialmente attribuibili alla momentanea sottrazione di suoli e quindi habitat naturale. Questo sarà comunque ripristinato in fase di esercizio con la realizzazione di opere di rinaturalizzazione, che portino il livello di naturalità del sito ad un valore più alto, se paragonato all’attuale. Si ha, inoltre la totale compatibilità di questi impianti con il pascolo di bovini ed ovini anche nelle immediate vicinanze. I tipi di habitat, quindi non presentano peculiarità tali da determinare un grosso impatto in termini faunistici.
CONSIDERATO che per tutelare ulteriormente l’avifauna, verranno adottate le seguenti soluzioni per evitare “l’effetto lago”:
• l’interasse tra le file dei pannelli sarà di 10 metri, in modo tale da evitare la continuità visiva e cromatica delle stesse;
• tra le strutture, verrà realizzato un impianto d’inerbimento controllato che si potrà alternare a coltivazione di Xxxxx, a file alterne, con lo stesso scopo. Grazie alla fioritura molto ricca e vivace del sulleto, l’effetto cromatico sarà tale da annullare l’effetto lago sull’area;
• i pannelli verranno montati su strutture chiamate “inseguitori monoassiali” caratterizzate da un continuo e lento movimento di inseguimento del sole, il che diminuisce ulteriormente la possibilità che i pannelli possano essere scambiati per una distesa d’acqua e quindi di ridurre al minimo qualsiasi eventuale stress sull’avifauna;
• l’insieme delle celle solari costituenti i moduli fotovoltaici di ultima generazione, che verranno installati, sono protetti frontalmente da un vetro temprato anti-riflettente ad alta trasmittanza il quale non riflettendo la luce solare annulla di fatto l’effetto lago;
• la variazione dell’azimut dei tracker relativa ai diversi sottocampi comporta un’interruzione dell’uniformità e della continuità delle linee dei tracker tale per cui l’effetto lago risulti ridotto;
• i sottocampi dell’impianto non sono continui ma frastagliati e intervallati da strade. Questo interrompe la continuità cromatica del campo;
• i moduli utilizzati nell’impianto sono di tipo monocristallino. Questi, a differenza dei moduli di tipo policristallino che sono di colore blu, hanno un colore più scuro che tende al nero. Questo mitiga ulteriormente l’effetto lago dell’impianto.
CONSIDERATO che il Proponente conclude “Per quanto riguarda l’impatto cumulato sull’avifauna dovuto all’effetto lago, degli impianti FER limitrofi all’impianto in oggetto, la seguente figura 3.2-1- impianti FER limitrofi, mostra che per quanto possano insistere tali impianti su una porzione notevolmente estesa di territorio, questi di fatto costituiscono diversi progetti frammentati e spazialmente distribuiti, evitando di porsi come un’unica distesa di pannelli che possa arrecare disturbo all’avifauna venendo scambiata per una possibile distesa d’acqua. Pertanto, siamo in presenza di un impatto non rilevante anche considerando il cumulo degli impianti FER limitrofi all’impianto in oggetto”.
CONSIDERATO che, in riferimento all’Effetto cumulo – Componente suolo (consumo del suolo), il Proponente riporta che il suolo verrà occupato per un periodo di c.a. 30 anni per una porzione di 65,68 ha, pari al 33,15% di tutta l’area disponibile pari a 198,12 ha, l’occupazione di tale area è dovuta a strutture fotovoltaiche, locali tecnici e strade in terra battuta; la restante parte sarà valorizzata da un punto di vista agricolo- ambientale per un totale di 132,44 ha (pari a circa il 66,85% della totale area disponibile), mediante:
• creazione di giardini ad alta naturalità;
• realizzazione di inerbimento controllato tra le file;
• creazione di fascia arborea perimetrale.
Inoltre, “Con il progetto proposto viene garantita una sostanziale conservazione dell’assetto attuale del territorio, in quanto gli interventi previsti non comportando scavi e/o movimentazioni di terreno significative, che alterino in modo sostanziale e/o stabilmente il profilo del terreno. È quindi possibile affermare che la risorsa suolo non sarà compromessa dall’impianto, anzi ne gioverà a protezione dagli effetti erosivi e di desertificazione”.
CONSIDERATO che il Proponente riporta i dati relativi al consumo del suolo (fonte elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA), su scala regionale, provinciale e comunale.
CONSIDERATO che nella Relazione effetto cumulo si conclude:
• Impatto visivo: Medio;
• Impatto sull’avifauna migratrice (Effetto Lago): Trascurabile;
• Impatto sulla componente suolo (consumo di suolo): Trascurabile/Medio
“Nel complesso l’impatto dovuto al cumulo con altri impianti FER è qualitativamente classificabile come
“MEDIO”
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 18 si ritiene superata.
Criticità n. 19: “occorre fornire una relazione integrativa dell’opzione zero dimostrando, fra l’altro, il rispetto del principio secondo il quale gli impianti energetici da fonti rinnovabili possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai piani urbanistici purché nel rispetto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, della valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, della tutela della biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale”
CONSIDERATO che, al fine di stabilire la migliore soluzione impiantistica per gli impianti fotovoltaici a terra, è stata condotta un’analisi delle varie tecnologie disponibili sul mercato evidenziandone vantaggi e svantaggi. Al termine di tale analisi, il Proponente motiva la scelta progettuale che ha condotto all’impiego della tecnologia ad inseguimento monoassiale di rollio. “Da un confronto tecnologico tra gli impianti fissi e quelli ad inseguimento si possono trarre le seguenti considerazioni:
1. Gli impianti fotovoltaici ad inseguimento non creano problemi di ombreggiamento perenne sotto i pannelli […]
2. Gli impianti fotovoltaici ad inseguimento non creano problemi di concentrazione delle acque meteoriche solo nei punti di scolo delle superfici dei pannelli solari […]
3. Gli impianti fotovoltaici ad inseguimento monoassiale, nei quali è possibile eseguire tutte quelle attività agricole che mirano al mantenimento dello stato biologico del terreno, risolvono il notevole problema di natura ambientale che introduce l’impianto fotovoltaico fisso, legato alla depressione dell'attività biologica associata alla perdita costante di irraggiamento solare delle aree ombreggiate dai pannelli, non compensate, come avviene invece per il sottobosco forestale, né dall'apporto di sostanza organica e nutrienti del ciclo biologico della biomassa vegetale e animale sovrastante, né dalla buona prassi delle pratiche agricole che risulterebbe impossibile da praticare per gli impianti fissi”.
RILEVATO che il Proponente non ha integrato l’analisi dell’opzione zero, come richiesto, dimostrando il rispetto del principio secondo il quale gli impianti energetici da fonti rinnovabili possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai piani urbanistici purché nel rispetto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, della valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, della tutela della biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 19 si ritiene non superata.
Criticità n. 20: Occorre produrre specifica documentazione tecnica atta a: (i) dimostrare, tramite apposita relazione, il rispetto dei limiti indicati dalla normativa in vigore per l’elettromagnetismo, tenendo conto di tutti i recettori sensibili lungo il percorso del cavidotto / elettrodotto; (ii) descrivere le quantità e le tipologie di rifiuti prodotti durante la fase di costruzione, esercizio e dismissione del progetto e le specifiche modalità di recupero previste; (iii) rappresentare la fonte di approvvigionamento e le stime di fabbisogno della risorsa idrica nelle diverse fasi di cantiere, esercizio e dismissione; (iv) fornire dettagli in merito al sistema di illuminazione dell’area oggetto dell’intervento, assicurando l’utilizzo di soluzioni tecniche al fine di limitare l’eccessivo inquinamento luminoso della stessa.”
CONSIDERATO che il Proponente ha depositato l’elaborato RS06REL0013A0.PDF_Valutazione CEM che analizza la normativa in vigore per l’elettromagnetismo.
CONSIDERATO che l’ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico- Servizio 1 “Prevenzione secondaria, malattie professionali e
sicurezza nei luoghi di lavoro”, con n nota assunta al protocollo ARTA n. 83914del 14/12/21, ha espresso
“Parere Favorevole” del Comitato Tecnico di Radioprotezione
CONSIDERATO che vengono riportati e descritti la tipologia dei seguenti rifiuti (in forma tabellare, vedi pag. 87 della relazione controdeduzioni), nonché le modalità di recupero previste:
• Rifiuti prodotti durante la fase di cantiere: tenuto conto dell’alto grado di prefabbricazione dei componenti utilizzati, non saranno prodotti ingenti quantitativi di rifiuti; qualitativamente essi possono essere classificabili come rifiuti non pericolosi, originati prevalentemente da imballaggi (pallets, bags, etc.). Per consentire una corretta gestione dei rifiuti derivanti dalle attività di cantiere, la Società Proponente provvederà alla predisposizione di apposito Piano di Gestione Rifiuti preliminarmente all’inizio delle attività di cantierizzazione.
• Rifiuti prodotti durante la fase di esercizio: la produzione di rifiuti nella fase di esercizio dell’opera deriva esclusivamente da attività di manutenzione programmata e straordinaria dell’impianto e da attività di ufficio. Per quanto concerne sfalci e potature generati dalle attività agricole e più precisamente dalle attività manutentive della fascia arborea, che consistono nelle potature del mandorleto di progetto e degli ulivi reimpiantati,questi saranno gestiti in accordo alla normativa vigente.
• Rifiuti prodotti durante la fase di dismissione: si rimanda al paragrafo 5.16 Dismissione (pag. 140) della relazione di accompagnamento all’ elaboratoRS06EPD0001A0 - Valutazione impatto ambientale – Relazione.
RILEVATO che il Proponente non riporta una stima delle quantità dei rifiuti sopra descritti.
CONSIDERATO che, per quanto attiene le stime di fabbisogno della risorsa idrica, il Proponente riporta: Consumi risorse idriche nella fase di cantiere: i prelievi idrici nella fase di realizzazione dell’opera in progetto consistono in acqua potabile per usi sanitari del personale presente in cantiere; acqua per lavaggio ruote dei camion, se necessario. “Per quanto concerne i consumi di acqua di lavaggio, le quantità non risultano, ovviamente, stimabili, ma in ogni caso si tratterà di consumi limitati. Anche per quanto concerne i consumi di acqua potabile, questi saranno di entità limitata. L’approvvigionamento idrico, necessario alle varie utenze di cantiere, avverrà tramite autobotte. Per i bagni chimici la gestione è affidata a società esterna, che si occupa di tutte le operazioni (pulizia, disinfezione, manutenzione ordinaria)”.
Consumi risorse idriche nella fase di esercizio
-Consumi per irrigazione: l’approvvigionamento per le lavorazioni e per le l’irrigazione delle specie vegetali sarà effettuato per mezzo di autobotti nei primi tre anni dalla piantumazione (la stessa piantumazione avverrà nel periodo autunno vernino quando gli apporti idrici meteorici saranno assicurati), secondo le stime di seguito riportare
Durante il primo anno dalla piantumazione si effettueranno, nei periodi estivi, due interventi irrigui, assicurando circa 20 L/mq; nel secondo anno l’intervento irriguo deve essere frazionato in due periodi differenti e più precisamente durante il mese di giugno e di agosto con un apporto di acqua pari a 15 L/mq. Il terzo e ultimo anno di pratica irrigua i quantitativi saranno ridotti a 10 L/mq per due interventi concentrati sempre durante il mese di giugno e agosto.
Poiché la superficie totale delle aree in mitigazione (Area di Compensazione, pari a 18,56 Ha, più fascia arborea perimetrale, pari a 6,01 Ha) è pari a 24,57 Ha (240.570 mq) si hanno i seguenti quantitativi di consumi di acqua, distinti per anno, con il relativo numero di autobotti necessarie (si suppone una capacità di un’autobotte pari a 30 mc):
• Primo anno:
Fabbisogno idrico= 240.570 x (20/1000)= 4.811,4 mc;
N. Autobotti = 161 c.a.
• Secondo anno:
Fabbisogno idrico= 3.608,55 mc;
N. Autobotti = 121 c.a.
• Terzo anno:
Fabbisogno idrico= 2.405,7 mc;
N. Autobotti = 81 c.a.
-Consumi per lavaggio moduli: per quanto riguarda il consumo di idrico per il lavaggio dei moduli fotovoltaici, esso avverrà sempre attraverso autobotti ed il suo valore è stimabile in circa 0,02 litri/mq di modulo con una frequenza delle operazioni di lavaggio trimestrale. Pertanto, considerato che la superficie di un modulo fotovoltaico è circa 2 mq e che il numero totale di moduli FV nell’impianto FV in oggetto è pari a 203.252, si ha il seguente consumo idrico annuale per il lavaggio dei moduli fotovoltaici:
Consumo idrico anno per lavaggio moduli fv (CIalm) = N. Totale Moduli FV x superficie modulo [mq] x n. lavaggi anno → CIalm =203.252 x 2 x 3 x 0.02 = 24.390,24 [l] = 25,0 [mc] circa, valore molto limitato se paragonato al volume di un’autobotte pari a 30 mc
Consumi risorse idriche nella fase di dismissione: Per la fase di dismissione, possono farsi analoghe considerazioni relative alla fase di cantiere, in ogni caso, i consumi idrici saranno limitati anche per la fase di dismissione.
CONSIDERATO che, in merito al sistema di illuminazione, il Proponente chiarisce che la sua accensione avverrà solo dopo che il sistema di antintrusione abbia dato il suo comando di accensione. Il sistema di antintrusione che verrà utilizzato sarà costituito da Impianto di videosorveglianza con telecamere Day ed night con associato sistema software per il riconoscimento di eventuali intrusi non autorizzati. Si noti che tale sistema è altamente selettivo rispetto alla possibile fauna presente nell’impianto; Cavo microfonico da installare sulla rete perimetrale che fornisce un segnale di allarme solo in caso di taglio con cesoie della rete perimetrale. Inoltre, verranno utilizzati corpi illuminanti con lampade a LED che consento un notevole risparmio della spesa energetica oltre che di manutenzione. Al fine di limitare l’inquinamento luminoso verso l’alto, gli apparecchi illuminanti scelti sono del tipo di cui alle seguenti curve fotometriche C0-C180 e C90-C270, il primo un proiettore a led da 20 W da inserire in corrispondenza delle cabine MT ed inverter, il secondo un corpo illuminante da inserire su palo per l’illuminazione del perimetro. Visto che la centrale fotovoltaica non sarà costantemente presidiata, l’impianto d’illuminazione sia perimetrale che quello in corrispondenza delle cabine, non sarà sempre attivo, ma si accenderà solo in condizioni eccezionali o per le normali opere di manutenzione che si protrarranno oltre le ore diurne.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 20 si ritiene superata.
Criticità n. 21: “occorre attestare che non sussistano per l’area oggetto dell’intervento i divieti previsti dall’art. 10 della L. 353/2000, dalla L.R. 16/1996 e ss.mm.ii. e dall’art. 58 della L.R. del 04/2003.”
CONSIDERATO che il Proponente ha depositato le seguenti Dichiarazioni Sostitutive rese ai sensi dell’art. 46 del DPR n445 del 2000: 1) Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione art. 10 L. 353/2000 e xxx.xx 10 e 37 della LR 16/1996; 2) Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione art. 58 LR 04/2003.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 21 si ritiene superata.
Criticità n. 22: “Occorre fornire apposita relazione recante l’analisi dell’impatto visivo, integrando ove occorra la documentazione prodotta con idoneo report fotografico dell’area d’intervento effettuato da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici, accompagnata altresì da: (i) carta dell’intervisibilità su base topografica ove riportare oltre all’impianto anche i beni di cui al D.Lgs. 42/2004, i centri abitati e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio (costa, punti panoramici ecc..);
(ii) rappresentazione dello stato attuale dell’area d’intervento effettuata attraverso ritrazioni fotografiche “a volo d’uccello”, da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici; (iii) planimetria a scala adeguata con indicati i punti da cui è visibile l’area di intervento; (iv) cartografia a scala adeguata che evidenzi le caratteristiche morfologiche dei luoghi, la tessitura storica del contesto paesaggistico, il rapporto con le infrastrutture, le reti esistenti naturali e artificiali; (v) planimetria a scala adeguata, che riveli la presenza degli elementi costitutivi del paesaggio nell’area di intervento; (vi) rendering fotografico che illustri la situazione ante e post operam su immagini reali ad alta definizione in riferimento a punti di vista significati.”
CONSIDERATO che il Proponente ha depositato i seguenti elaborati: 1) RS06EPD0090I8.PDF_Carta d’intervisibilità su basa topografica; 2) 'RS06EPD0089I8.PDF_Carta punti percorsi panoramici ed area di intervento; 3) 'RS06EPD0089I8.PDF_ Carta vincoli componenti del paesaggio: Morfologia, Tessitura storica ed elementi costruttivi del paesaggio che riporta il riquadro “Infrastrutture e reti esistenti; 4) 'RS06EPD0033I1.PDF_Carta d'intervisibilità su base topografica.
CONSIDERATO che il Proponente ha ritenuto di approfondire l’aspetto di intervisibilità dell’impianto fotovoltaico in oggetto, riportando uno specifico studio d’intervisibilità nel quale, tenuto conto dei beni paesaggistici di cui al D.lgs 42/04 censiti all’interno dell’area di ricerca di 5 km dal perimetro dell’impianto FV denominato “Catania 1” ricadenti EPD nel territorio della Provincia di Catania che di Siracusa, si evidenzia che:
- l’impianto è visibile da circa il 45 % dei punti censiti;
- lo stato di conservazione dei suddetti punti è tra Mediocre e Pessimo e gli stessi non rappresentano punti di particolare pregio paesaggistico o interesse turistico e/o storico;
- la visibilità dell’impianto è tra Nulla e Molto Bassa;
- la visibilità dell’area di impianto occupata dai pannelli è Molto Bassa.
“Pertanto, alla luce dello stato di fatto dei luoghi, del loro stato di conservazione, della loro scarsa rilevanza paesaggistica e turistica, si può affermare che l’inserimento dell’impianto in oggetto non pregiudica, a detta del proponente, e non altera in maniera significativa lo scenario esistente. Inoltre, si rappresenta che l’impianto FV sarà opportunamente schermato da una fascia perimetrale arborea, larga 10 metri, atta a migliorare l’inserimento dell’impianto nel panorama esistente”.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 22 si ritiene superata.
Criticità n. 23: “Dovranno essere forniti i dettagli costruttivi dei manufatti di cui è prevista la realizzazione, inclusi gli interventi di mitigazione necessari al loro inserimento nel contesto (gamma cromatica utilizzata, fascia arborea sul perimetro ecc.)”
CONSIDERATO che le superfici esterne di tutti i manufatti civili previsti in progetto, verranno colorati con la tonalità “Verde”, al fine di creare una maggiore integrazione con il paesaggio agrario che circonda l’area dell’impianto fotovoltaico, a tal fine il Proponente fornisce la seguente planimetria: RS06EPD0025S1.PDF_Particolare inverter - Cabina trasformazione.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 23 si ritiene superata.
Criticità n. 24: “Occorre produrre/integrare appositi elaborati, a scala adeguata, dai quali sarà comunque possibile evincere: (i) il disegno di coerenza della fascia perimetrale arborea posta al margine dell’impianto con il contesto circostante e il pattern del paesaggio di riferimento; (ii) l'ampiezza e l'uniformità della fascia di mitigazione che non dovrà essere inferiore a 10 metri; (iii) la regolarità dell'allineamento al fine di
armonizzare il disegno del tessuto antropico colturale; (iv) la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti nel rispetto della tessitura agraria e degli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici); (v) il posizionamento della fascia arborea al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico. In particolare la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti dovranno il più possibile rispettare la tessitura agraria e gli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici) o i limiti derivanti da vincoli normativi (es. 150 metri dai corsi d’acqua) e non i perimetri delle particelle catastali che definiscono segni astratti e non fisici del contesto di riferimento e impatto dell’intervento.”
CONSIDERATO e VALUTAO che le richieste di cui al punto 24 sono una duplicazione di quelle del punto 14 del Parere Intermedio, la criticità n. 24 si ritiene superata.
Criticità n. 25: “nell’ambito del Piano di manutenzione e/o dismissione dell’impianto verificare la possibilità di utilizzare la procedura messa a punto dall’ENEA per il processo di riciclo dei pannelli fotovoltaici che garantisce il recupero dei materiali come il silicio, il vetro, i contatti elettrici e gli strati polimerici.”
CONSIDERATO che il Proponente dichiara che “valuta positivamente “la procedura messa a punto dall’ENEA per il processo di riciclo dei pannelli fotovoltaici che garantisce il recupero dei materiali come il silicio, il vetro, i contatti elettrici e gli strati polimerici”, pertanto in sede di dismissione dell’impianto che avverrà dopo circa 35 anni dalla realizzazione, attuerà le procedure, che saranno ormai consolidate, del sopra descritto progetto RESIELP”.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 25 si ritiene superata.
Criticità n. 26: “relativamente al consumo di suolo, al fine di analizzare l’eventuale alterazione generata dall’intervento, unitamente agli altri interventi della stessa tipologia e natura e realizzati/programmati in aree prossime, dei caratteri specifici del paesaggio locale, è necessario approfondire la problematica tenendo conto dei dati forniti da ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suolo in Sicilia Monitoraggio nel periodo 2017-2018.”
CONSIDERATO che il Proponente, nell’analizzare la questione relativa al consumo di suolo, richiama i dati indicati da ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suolo in Sicilia Monitoraggio nel periodo 2017- 2018”
CONSIDERATO che il Proponente ha fissato i seguenti criteri generali di progettazione con l’obbiettivo di armonizzare l’inserimento dell’impianto fotovoltaico nel contesto paesaggistico ambientale, avendo cura di minimizzare il consumo di suolo:
1. Criterio “CR1”- Minore consumo di suolo possibile, attraverso:
a) l’utilizzo di moduli fotovoltaici di elevata potenza; per il progetto in oggetto verranno utilizzati moduli fotovoltaici di potenza nominale pari a 545 Wp, tuttavia, la società si impegna di valutare, nella fase esecutiva dell’impianto, la disponibilità sul mercato di moduli fotovoltaici di maggiore potenza nominale che verranno certamente impiegati con l’ulteriore vantaggio di riduzione dell’area occupata dai moduli fotovoltaici.
b) l’utilizzo della tecnologia “impianti fotovoltaici con tracker monoassiali” rispetto alla tecnologia “impianti FV con strutture fisse” comporta, vista la maggiore distanza tra le interfile (circa tre volte rispetto alle strutture fisse), una riduzione in termini percentuali della superficie occupata dai moduli fotovoltaici rispetto al totale del terreno disponibile per l’installazione dell’impianto, pertanto anche se l’estensione dei terreni su cui verranno installati gli impianti Fv con tecnologia Tracker è maggiore rispetto a quelli con strutture fisse, tale dato non deve trarre in inganno, in quanto la parte di terreno non coperta da moduli fv è maggiore di circa tre volte nel primo caso.
c) l’inserimento negli spazi tra le file di un “Ecosistema ad inerbimento controllato”, che azzera gli effetti di desertificazione del suolo aumentando le produttività naturali dell’intero sistema che, di fatto, rappresentano un mantenimento del suolo nelle sue originarie caratteristiche e, quindi, un “non consumo di suolo”.
2. Criterio “CR2”- Progettazione attenta alle tradizioni agroalimentari e al paesaggio rurale
a) l’utilizzo di una fascia arborea attorno al perimetro dell’impianto, con essenze comunemente coltivate in Sicilia, ulivi o mandorli, consente di assolvere al criterio proposto.
b) l’attività di riqualificazione delle aree in cui insisterà l’impianto, grazie ai miglioramenti fondiari importanti (recinzioni, drenaggi, viabilità interna al fondo, sistemazioni idraulico-agrarie), consentirà un’integrazione con l’attuale paesaggio rurale.
3. Criterio “CR3”- Progettazione attenta al corretto inserimento ambientale
a) nel progettare le aree di mitigazione dell’impianto fotovoltaico si è pensato di pianificare spazi per la creazione di un giardino ad alta naturalità ecologica dove la scelta delle essenze vegetali è stata fatta in funzione dei seguenti ecosistemi tipici del territorio: ecosistema Macchia Mediterranea; ecosistema Gariga; ecosistema prateria steppica e incolti aridi.
CONSIDERATO che, nel motivare la scelta progettuale, la società proponente dichiara che, nell’ottica di preservare le caratteristiche agricole del terreno per tutta la durata dell’impianto fotovoltaico (almeno 30 anni), ha preferito ricorrere alla “Tecnica dell’Inerbimento Controllato”, in quanto la sua realizzazione e manutenzione non prevede una presenza costante di operatori agricoli all’interno dell’impianto fotovoltaico che, si ricordi, è pur sempre una “Centrale Elettrica” con tutti i rischi elettrici che ne conseguono, pertanto, considerando che l’accesso alla centrale sarebbe consentito solo a personale PES (Persona Esperta) e PAV (Persona Avvertita) secondo le Norme CEI 11-27, non sarebbe agevole trovare operatori agricoli sul mercato dotati di tali qualifiche.
CONSIDERATO che l’area complessiva del lotto di terreni su cui è previsto l’impianto è di circa 198,12 ha, con una occupazione complessiva dell’area tecnica dell’impianto fotovoltaico (comprensiva di pannelli Fv, cabine inverter, SS Utente, cabine di controllo, strade ecc..) di circa 65,68 ha di cui l’area occupata dai pannelli solari ubicati sui trackers è pari a 58,15 h. La seguente tabella riporta la superfice in ettari delle varee aree rappresentative dell’impianto fotovoltaico:
Delle aeree all’esterno dell’impianto fotovoltaico, circa 6,61 ha sono destinati alla viabilità interna ed ai piazzali attorno alle cabine inverter; una superficie pari allo 0,3% del lotto complessivo del terreno (circa 0,6 ha) destinata alle operazioni di Operation e Maintenance nella fase di esercizio dell’impianto; una superficie
di circa 24,57 ha è destinata a compensazione e comprende le aree di mitigazione ambientale (circa 18.56 ha), finalizzate al miglioramento delle condizioni ecologiche dell’impianto con il rinverdimento delle scarpate, la formazione di aiuole e filtri tra le diverse zone dell’impianto, e la Fascia Arborea perimetrale (circa 6.01 ha). Nell’impianto FV Catania 1 l’occupazione di suolo è pari al 29,35% del totale lotto di terreno.
CONSIDERATO che, secondo il Proponente, grazie al contributo di mitigazione dell’area di compensazione
+ fascia arborea pari del 12,40%, il totale consumo di suolo dell’impianto FV, pari al 29,51%, si riduce al 17,11%, pertanto le opere in progetto comportano un consumo di suolo a saldo debolmente negativo (ridotto consumo di suolo).
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 26 si ritiene superata.
Criticità n. 27: “dovrà essere previsto un sistema di regimazione delle acque superficiali, al fine di mantenere le condizioni di equilibrio idrogeologico preesistenti ed evitare l’effetto dilavamento ed il rilascio di acque meteoriche di dilavamento con contenuti di olii nel sottosuolo”.
CONSIDERATO che il Proponente ha depositato i seguenti elaborati: 1) RS06REL0033I8.PDF_Relazione invarianza idraulica; 2) RS06REL0034I8.PDF_Studio compatibilità idraulica
CONSIDERATA la nota prot. DRA n. 48421 del 27.06.2023 con la quale l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica Unica ai sensi del R.D. n. 523/1904.
CONSIDERATA la nota prot. ARTA n. 53449 del 06.07.2023 con la quale il Genio civile di Catania esprime parere favorevole di fattibilità ai sensi del D.M. 17/01/2018 (art. 6 par. 12 - fattibilità di opere su grandi aree) al progetto.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 27 si ritiene superata.
Criticità n. 28: “si dovrà meglio approfondire e specificare l’attuazione della misura di compensazione ambientale citata nell’elaborato ES06REL0026A0 “Relazione Area Mitigazione e Compensazione” a pag. 30 inerente l’installazione di mangiatoie nelle zone aperte.”
CONSIDERATO che per il progetto di compensazione e mitigazione si è pensato a creare un "giardino per gli uccelli", ovvero un'opera di restauro ambientale che riqualifica un'area del tutto irrilevante da un punto di vista estetico e naturalistico e si caratterizza per la sua capacità di attirare non solo uccelli, ma anche insetti, farfalle, anfibi perché è in grado di offrire cibo e ospitalità ai suoi abitanti naturali. Le piante e gli arbusti sono stati scelti non in base al loro portamento estetico o alla bellezza delle foglie o dei fiori, ma piuttosto per il valore ecologico e per gli scambi che sanno stabilire con gli altri organismi. Piante ed arbusti, così come sono stati pensati nella progettazione, forniscono cibo e riparo per le specie faunistiche, mentre i loro fiori attirano variopinte farfalle e insetti. Tutto sarà ottimizzato dall’installazione, in punti appositamente studiati, di nidi artificiali e mangiatoie per piccoli uccelli sono in grado di offrire ulteriore cibo e siti per la nidificazione a molti uccelli. Infine, sarà possibile creare all’interno del parco fotovoltaico pannelli didattici ai fini di creare una fitta rete di visitatori per divulgare l’importanza ecologica dei siti oggetto di impianti. Si tratta, pertanto, di un tipo di giardino naturale che consente di svolgere attività conoscitiva del territorio, fare esperienze dirette nell’ambiente e sensibilizzare su argomenti importanti come la biodiversità, la catena alimentare, l’ecologia, ecc.
CONSIDERATO che nidi e mangiatoie sono strutture che hanno un valore protezionistico diretto in quanto possono aiutare gli uccelli in periodi delicati della loro vita e quindi contribuire ad aumentare la biodiversità in una determinata area e, a tale fine, il Proponente specifica e analizza le caratteristiche di tali misure di mitigazione. Per quanto riguarda le mangiatoie, precisa che sono delle attrezzature appositamente studiate per fornire cibo agli uccelli e possono rappresentare un valido aiuto per molte specie soprattutto durante l'inverno che coincide con una generale scarsità di cibo e ne richiama i vari modelli.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 28 si ritiene superata.
Criticità n. 29: “dovrà essere redatto il Piano di Monitoraggio Ambientale dei potenziali impatti ambientali significativi e negativi derivanti dalla realizzazione e dall’esercizio dell’impianto fotovoltaico in oggetto che includa le responsabilità e le risorse necessarie per la realizzazione e la gestione del monitoraggio, previsto all’art. 22, comma 3, lett. e) del D.Lvo. 152/2006 e ss.mm.ii, secondo quanto indicato nelle “Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere soggette a procedura di VIA.”
CONSIDERATO che è depositato l’elaborato 'RS06REL0032I8.PDF_ Piano di monitoraggio ambientale che richiama le “Azioni Progettuali” che producono “Impatti Ambientali significativi”, indicando quali “Componenti/Fattori Ambientali” saranno sottoposte a Piano di Monitoraggio Ambientale, in sintonia con il “percorso metodologico ed operativo” indicato nelle Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere soggette a procedure di VIA
CONSIDERATO che si prevede il Monitoraggio Ambientale delle sole seguenti Componenti Ambientali:
Suolo (sottocomponente della Litosfera); Paesaggio.
CONSIDERATA la Nota acquisita al prot. DRA n. 57803 del 27.07.2023 con la quale ARPA Sicilia ha espresso Parere favorevole sul Progetto di Monitoraggio Ambientale con prescrizione di integrare il suddetto progetto.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente e facendo proprie le osservazioni di Arpa Sicilia in merito all’integrazione del PMA, la criticità n. 29 si ritiene superata.
Criticità n. 30: “lo Studio di Incidenza Ambientale, tenuto conto degli impatti cumulativi causati dalla presenza di altri impianti FER presenti nelle adiacenze e/o nelle immediate vicinanze, deve essere redatto a livello appropriato secondo quanto indicato nell’Allegato 1 del D.A. n. 36/GAB del 14/02/2022 “Procedure per la Valutazione di Incidenza (VIncA) – Direttiva 92/43/CEE Habitat articolo 6, paragrafi 3 e 4 nella Regione Siciliana” e nelle “Linee guida nazionali per la Valutazione di Incidenza” pubblicate sulla GURI n. 303 del 28/12/2019.”
CONSIDERATO che assieme allo studio d’impatto ambientale del progetto Catania 1 si è condotto anche lo studio della Valutazione d’Incidenza Ambientale (vedi elaborato RS06RIA0001A0.PDF_VINCA: per le osservazioni sul presente elaborato si rimanda all’apposito paragrafo del presente parere): la VINCA è stata redatta secondo quanto previsto nell’allegato G richiamato dall’art. 5 comma 4 del D.P.R. n. 357/1997 e ss.mm.ii., quindi nel pieno rispetto di quanto prescritto per il “Livello Appropriato” dall’art. 10 dell’Allegato I del D.A. n 36/GAB del 14/02/2022.
CONSIDERATA la Nota prot. DRA n. 17016 del 13/03/2023 con la quale la Città Metropolitana di Catania ha espresso ai sensi e per gli effetti del DPR 357/97 e s.m.i. e del Decreto ARTA n. 36 del 14.02.2022, parere endoprocedimentale favorevole circa la incidenza ambientale del progetto.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 30 si ritiene superata
Criticità n. 31: “in considerazione che l’area di intervento è interessata dalle principali rotte migratorie dell’avifauna così come riportato nel Piano Regionale Faunistico Venatorio, nello Studio di Incidenza Ambientale deve essere approfondita l’analisi delle interferenze della realizzazione del progetto con la componente avifauna al fine di valutarne il cosiddetto “effetto lago”.
CONSIDERATO si rimanda al paragrafo “3.2 Effetto Cumulo- Avifauna migratrice (effetto lago)” della relazione 'RS06REL0016S1.PDF- Relazione Effetto Cumulo sull’effetto cumulo allegata alla presente, già analizzata nel presente parere.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 31 si ritiene superata
Criticità n. 32: “Xxxxxxx descrivere in modo dettagliato - e riportare su adeguate cartografie - il progetto delle misure di mitigazione relative alle componenti suolo, paesaggio, vegetazione, fauna, con riferimento sia alla fase di cantiere che a quella di esercizio, allegando altresì un piano di monitoraggio (ante, in corso e post operam) degli interventi di mitigazione. La fascia arborea dovrà essere concepita oltre ai fini dell’azione schermante dell’impianto, anche ai fini di incrementare la biodiversità, considerando i caratteri ambientali e paesaggistici del contesto territoriale. Con particolare riferimento alla fascia arborea perimetrale: (i) dovrà essere previsto un piano mantenimento colturale delle specie con indicazione degli interventi che verranno eseguiti sugli stessi (irrigazioni, concimazioni, potature, ecc); (ii) dovrà essere valutata rispetto al contesto paesaggistico la scelta delle specie arboree ed arbustive con funzione di mitigazione dell’impatto visivo dell’impianto; (iii) dovrà essere valutata la coerenza delle specie arboree ed arbustive con funzione di mitigazione dell’impatto visivo rispetto al contesto caratterizzato da seminativi nudi.”
CONSIDERATO che il progetto delle misure di mitigazione relative alle componenti suolo, paesaggio, vegetazione, fauna, con riferimento sia alla fase di cantiere che a quella di esercizio è stato puntualmente riportato nello studio d’impatto ambientale, in particolare si vedano i seguenti elaborati: 1) RS06EPD0026A0.PDF_Relazione area mitigazione-compensazione; 2) RS06EPD0071A0.PDF_Opere mitigazione e compensazione_Layout impianto FV. Inoltre, gli elaborati RS06EPD0071A0.PDF_Opere mitigazione e compensazione_Layout impianto FV è stato sostituito con il seguente elaborato: • 'RS06EPD0071S1.PDF_ Layout Mitigazione e Compensazione a seguito del recepimento delle osservazioni richieste dal Parere Intermedio.
CONSIDERATO nell’analizzare il “Quadro di Riferimento Ambientale” si riportano gli impatti ambientali indotti dalle azioni progettuali, in fase di costruzione ed esercizio, sulle varie componenti ambientali (Atmosfera, Ambiente Idrico, Litosfera, Biosfera, Ambiente Fisico, Ambiente Umano e Paesaggio) e, per ogni componente ambientale, a valle dell’individuazione e quantificazione degli impatti ambientali, sono riportate le Misure di Mitigazione per quel specifico impatto. A tal fine, si rimanda ai paragrafi da 10.1 a 10.8 della suddetta Relazione VIA.
CONSIDERATO che l’intervento di mitigazione paesaggistica si basa principalmente sulla ricostituzione della copertura arborea ed arbustiva di interesse naturalistico e/o agronomico con specie legate all’area geografica del progetto e rispecchiando fedelmente lo schema ecologico del paesaggio locale, al fine di schermare l’impianto fotovoltaico e di attutire le eventuali interferenze con le componenti biologiche del luogo: l’impianto fotovoltaico è progettato per essere installato su aree coltivate o su superfici in stato di abbandono, mentre l’intervento di mitigazione ambientale e paesaggistica ha il solo scopo di conservare le tipologie botaniche che componevano le formazioni forestali originarie nell’area del progetto. Laddove l’intervento si localizza in aree di destinazione agricola, si interviene ricostruendo il paesaggio coltivato di frutteti e seminativi, lungo il perimetro dell’impianto fotovoltaico o su aree opportunamente scelte in base alle peculiari esigenze del versante orografico e per locali esigenze idrogeologiche, nel rispetto dei vincoli ambientali. Per il resto, si rimanda a quanto già espresso nel presente parere.
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 32 si ritiene superata
Criticità n. 33: “in relazione alle superiori richieste di integrazione ed approfondimento e delle relative opere di mitigazione ambientale da attuare dovranno essere aggiornati e revisionati il Progetto ed i relativi Studio di Impatto Ambientale e Studio di Incidenza Ambientale.”
VALUTATO quanto prodotto e dichiarato dal Proponente, la criticità n. 33 si ritiene superata
2. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che si richiamano integralmente l’analisi del Quadro di riferimento programmatico riportata nel P.I.I. n. 94/20221, nonché le integrazioni del Proponente in riscontro al suddetto Parere Intermedio.
3. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
CONSIDERATO che si richiamano integralmente l’analisi del Quadro di riferimento progettuale riportata nel
P.I.I. n. 94/20222, nonché le integrazioni del Proponente in riscontro al suddetto Parere Intermedio.
VISTA la nota prot. ARTA n. 13226 del 27.02.2023 con la quale il Proponente trasmette nuovo Avviso al Pubblico di cui al comma 5 dell’art. del D. Lgs. 152/2006 per pubblicazione di 15 gg su portale Valutazioni Ambientali, con allegati i nuovi elaborati di progetto in sostituzione di elaborati già presenti sul portale.
CONSIDERATO che il nuovo avviso viene presentato a seguito della modifica della potenza dell’impianto fotovoltaico, avvenuta durante l’iter autorizzativo, che dal valore di 119.470,54 kWp si è ridotta al valore di 109.887,26 kWp. Inoltre, “si rappresenta che durante l’iter di connessione alla RTN gestita da Terna S.p.A. per l’esigenza di accorpare più produttori in un’unica sottostazione utente, è stato sottoscritto un accordo di condivisione tra i seguenti produttori: Solar Energy Tredici Srl, Solar Energy Venticinque Srl e Luminora Catania Srl, al fine di condividere una sottostazione elettrica utente in condominio che ne ha modificato l’ubicazione rispetto al progetto definitivo presentato in sede di PAUR; in particolare le nuove particelle occupate dalla nuova sottostazione sono: foglio 46, particelle 363, 384 del comune di Catania, in aggiunta alle particelle già inserite nel piano particellare depositato in sede di PAUR.
CONSIDERATO che, per quanto attiene alle Opere di mitigazione, nel progettare le aree di mitigazione dell’impianto fotovoltaico si è pensato di pianificare ampi spazi per:
• La creazione di un giardino ad alta naturalità ecologica dove la scelta delle essenze vegetali è stata fatta in funzione dei seguenti ecosistemi tipici del territorio:
-ecosistema Macchia Mediterranea;
-ecosistema Gariga;
-ecosistema prateria steppica e incolti aridi;
• L’inserimento nello spazio tra i pannelli fotovoltaici di un ecosistema ad inerbimento controllato dove la coltivazione di erba medica, essenza che si adatta in modo eccellente alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio, azzera gli effetti di desertificazione del suolo aumentando le produttività naturali dell’intero sistema.
• La realizzazione di un orto urbano con i relativi vantaggi: dalla riscoperta del valore della terra alla collaborazione tra cittadini e agricoltori per produrre frutta e verdura fresca. Inoltre, la misura di mitigazione prevista per ridurre l’impatto visivo prodotto dall’impianto fotovoltaico è costituita da una fascia arborea perimetrale della larghezza di 10 m. Le essenze arboree scelte ricadono all’interno dell’ecosistema Macchia Mediterranea (Mandorli Ulivi) con altezze massime di 4,5 m dal suolo.
CONSIDERATO che in merito alle alternative di progetto e all’alternativa zero si richiamano integralmente l’analisi riportata nel P.I.I. n. 94/20223, nonché le integrazioni del Proponente in riscontro al suddetto Parere Intermedio, oggetto di osservazioni nel presente parere.
4. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
1 Vedi pag. 11 del P.I.I. n. 94/2022
2 Vedi pag. 16 del P.I.I. n. 94/2022
CONSIDERATO che si richiamano integralmente l’analisi del Quadro di riferimento ambientale riportata nel
P.I.I. n. 94/20224, nonché le integrazioni del Proponente in riscontro al suddetto Parere Intermedio.
CONSIDERATO che nel capitolo “Misure di mitigazione e interventi di compensazione” vengono analizzate le relazioni tra il progetto proposto e gli strumenti di pianificazione territoriale e di settore a livello comunale, regionale e nazionale, verificando la coerenza del progetto rispetto alle norme, alle prescrizioni e agli indirizzi previsti dai vari strumenti di programmazione esaminati, nonché ai vincoli presenti nell’area
5. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE
RILEVATO che lo Studio di Incidenza Ambientale è stato redatto secondo quanto indicato nell’Allegato 1 del e D.A. n. 36/GAB del 14/02/2022 “Procedure per la Valutazione di Incidenza (VIncA) – Direttiva 92/43/CEE Habitat articolo 6, paragrafi 3 e 4 nella Regione Siciliana” e dalle “Linee guida nazionali per la Valutazione di Incidenza” pubblicate sulla GURI n. 303 del 28/12/2019.
CONSIDERATO che l’area interessata dall’intervento ricade nella “fascia esterna d’influenza” pari a 200 m (vedi art. 6 comma 1 Legge Regione Siciliana n.16 del 10/08/2016 come modificata dal D.LGS n.222/2016) della Zona di Protezione Speciale ZPS ITA 070029 “Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce”
CONSIDERATO che il Proponente ha effettuato lo Studio di Incidenza ambientale – Fase Appropriata in cui si conclude che “Il contesto nel quale l’area di progetto si inserisce riveste interesse dal punto di vista naturalistico trattandosi di una delle aree naturalistiche importanti della Sicilia. L’inserimento dell’impianto fotovoltaico e relative opere di connessione e di trasformazione dell’energia elettrica prodotta, estesi circa ha. 60,00 (sui 200 ettari lordi), insisterà su un sistema ecologico modificato dall’azione dell’uomo, che ne riduce il grado di naturalità, conferendogli un valore naturalistico basso. Inoltre, è da evidenziare come l’intervento di apposizione sul suolo delle strutture portanti i pannelli fotovoltaici incide, rispetto alla superficie complessiva della ZPS, per l’1% (ha 60,00/ha 6194,00 = ha 0, 96%).
Dalla Carta del Rischio Desertificazione redatta sulla base degli studi effettuati da Piccione, Veneziano, Malacrinò, Xxxxxxx del 2009, secondo il protocollo internazionale MEDALUS (Xxxxxx et alii, 1999) si può rilevare uno stato della Sensibilità Ambientale dell’Area Vasta critico (da critico 1 a critico 2). Il sito su cui la committenza intende realizzare il progetto già si configurava nella prima metà del secolo scorso al penultimo stadio di Sensibilità Ambientale; oggi sia il sito sia l’area vasta ricadono interamente nella classe "critica" etichettata a vulnerabilità Estensiva e Intensiva Massima. La proiezione all’anno 2030 presenta uno scenario immutato, frutto del peggioramento climatico, mettendo in evidenza altresì un rilevante deterioramento della Qualità Vegetazionale avvenuto in circa 50 anni. È notorio che una valorizzazione arborea mitiga il clima e crea un "habitat" più attrattivo per la fauna, attività questa prevista in ambito progettuale.
Sulla base dello studio elaborato, per le componenti biotiche di rilievo non sono ipotizzabili interferenze significative con le modificazioni indotte dalla realizzazione del progetto, né queste ultime sono tali da diminuire la coerenza ecologica della ZPS ITA 070029. Gli impatti sulle componenti floro-vegetazionale, faunistica ed ecologica legati all’inserimento ambientale dell’impianto fotovoltaico, può considerarsi, nel complesso, di scarsa entità.
Il progetto risulta compatibile con il contesto territoriale nel quale si colloca, in quanto non indurrà modificazioni tali da interferire sensibilmente con la struttura, la dinamica ed il funzionamento degli ecosistemi naturali e seminaturali, ed anzi, per certi versi, ne aumenterà la biodiversità e la probabilità di frequentazione da parte della fauna ed avifauna sia stanziale che migratoria, cercando altresì di agevolare il raggiungimento degli obiettivi posti dall’attuale governo regionale e nazionale, sull’uso e la diffusione delle energie rinnovabili, che stanno alla base delle politiche di controllo e di attenuazione dei cambiamenti climatici tutt’ora in corso”
VISTO il Parere dell’Ente Gestore (Nota prot. DRA n. 17016 del 13/03/2023) con la quale la Città Metropolitana di Catania ha espresso ai sensi e per gli effetti del DPR 357/97 e s.m.i. e del Decreto ARTA n. 36 del 14.02.2022, parere endoprocedimentale favorevole circa la incidenza ambientale del progetto.
VISTO il Piano di Gestione del sito Sic ITA 070029 “Foce del Fiume Simeto e lago Gornalunga” e Biviere di Lentini”.
CONSIDERATO e VALUTATO che il progetto non comporterà, in termini di significatività, una sottrazione/ riduzione, né perdita, alterazione o frammentazione di corridoi ecologi, biotopi e/o habitat di interesse comunitario, né perdita/frammentazione di habitat di specie di interesse comunitario, appartenenti ai Siti Natura 200 interessati.
6. VALUTAZIONI FINALI
CONSIDERATO che la presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è parte integrante della procedura di autorizzazione unica regionale (PAUR) di cui all’art 27-bis del D. Lgs.152/2006 e s.m. e i.
CONSIDERATO e VALUTATO che l’area in cui si prevede di realizzare l’impianto fotovoltaico ad inseguimento di potenza 119.470,54 KW, denominato “Catania 1” ricade interamente in territorio Provinciale di Catania, che dal punto di vista della pianificazione paesaggistica è soggetto alle previsioni del vigente Piano Territoriale Paesistico Provinciale di Catania (ambiti 8, 11, 12, 13, 14, 16, 17), adottato con D.A. n. 031/GAB del 3 ottobre 2018 dell’Assessorato ì Regionale Beni Culturali ed Ambientali.
CONSIDERATA la localizzazione topografica dell’impianto, che dista circa 200 mt. dalla ZPS ITA070029- Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce.
CONSIDERATO e VALUTATO che la parte a Nord del terreno ricade nella “fascia esterna d’influenza” pari a 200 m (vedi art. 6 comma 1 Legge Regione Siciliana n.16 del 10/08/2016 come modificata dal D.LGS n.222/2016) della Zona di Protezione Speciale ZPS ITA 070029 “Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce”.
VALUTATO che le opere in progetto non interesseranno in alcun modo la “fascia esterna d’influenza” pari a 200 m della Zona di Protezione Speciale ZPS ITA 070029, soltanto il cavidotto AT interrato di connessione tra la SE Utente e la SE Condivisa attraverserà tale fascia su strada interna al terreno, tale opera non ha alcuna influenza ai fini della valutazione d’incidenza, in quanto ai sensi dell’art. 3 del Decreto dell’Assessorato del Territorio ed Ambiente del 30 marzo 2007: “Sono esclusi dalla procedura di valutazione di incidenza di cui al presente decreto: … d) la posa di cavi e/o altri manufatti e/o impianti comunque interrati lungo la viabilità esistente;”
CONSIDERATA la localizzazione topografica del cavidotto, che attraverserà il Fiume Gornalunga, ed il Fiume Simeto, all’interno della ZPS ITA070029- Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce;
CONSIDERATO e VALUTATO che la valutazione di incidenza è stata effettuata per la verifica e l’accertamento delle eventuali perturbazioni indotte dal progetto a carico dei siti di Rete Natura 2000: ZPS ITA070029 e ZSC ITA 070001.
CONSIDERATO che la parte Nord dell’impianto Fotovoltaico interessa il “Fiume Gornalunga” e ricade all’interno di una Fascia di rispetto dei corsi d’acqua e le relative sponde per una fascia di 150m ciascuna (art. 142 lett. c del DPR 42/2004 EX. L 431/85), ma in tale area non verranno realizzate opere impiantistiche e gli unici interventi che saranno effettuati sono quelli di mantenimento dell’area.
CONSIDERATO che la parte Sud-Est dell’impianto Fotovoltaico interessa il “canale Xxxxxxx” e ricade all’interno di una Fascia di rispetto dei corsi d’acqua e le relative sponde per una fascia di 150m ciascuna (art.
142 lett. c del DPR 42/2004 EX. L 431/85). In tale area non verranno realizzate opere impiantistiche e gli unici interventi che saranno effettuati sono quelli di miglioramento ambientale dell’area con la realizzazione di opere di mitigazione ambientale.
CONSIDERATO che una parte del cavidotto AT interrato di collegamento tra la SSU Utente e la SSU Condivisa attraversano una Fascia di rispetto dei corsi d’acqua e le relative sponde per una fascia di 150 m ciascuna (art. 142 lett. c del DPR 42/2004 EX. L 431/85), in virtù dell’art. 2 del DPR n. 31/2017 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”, risulta essere un intervento escluso dall’Autorizzazione Paesaggistica, in quanto il cavidotto interrato rientra nella fattispecie A.15 dell’Allegato A. “Entrambi i suddetti attraversamenti del cavidotto AT con i fiumi Gornalunga e Simeto saranno realizzati attraverso l’utilizzo della Tecnica in “No Dig” a mezzo di una perforazione orizzontale controllata, ciò per evitare gli impatti ambientali sia in fase di realizzazione che di esercizio del cavidotto interrato”
VALUTATO che l’area boschiva più vicina, dista circa 216 m, pertanto è da escludere ogni interferenza tra le opere in progetto e le fasce boschive.
CONSIDERATO e VALUTATO che dall’analisi delle carte tematiche emerge che il sito in esame è al di fuori di aree a Rischio geomorfologico, mentre è all’interno di una vasta area a Rischio idraulico, in quanto il sito ricade in una Zona a Pericolosità Idraulica “P3”. Il sito di progetto, infatti, risulta ricadere in adiacenza al Fiume Gornalunga, all’interno di un’area individuata nelle carte del P.A.I. a Pericolosità Idraulica P3 e pertanto tutte le attività di trasformazione dei luoghi risultano disciplinate dall’art.11, comma 4 lettera h e comma 5 delle Norme di Attuazione (NdA) della Relazione Generale del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto idrologico della Regione Sicilia (P.A.I.). In sede di progettazione delle opere dell’impianto fotovoltaico si sono presi i dovuti accorgimenti per tenere conto dei battenti idrici e delle velocità dell’onda di piena che possono verificarsi, prendendo a riferimento il tempo di ritorno a 100 anni.
VALUTATO che dall’analisi della Carta degli Habitat secondo Corine è possibile osservare che sono presenti nell’area oggetto di studio i seguenti codici di Corine Biotopes e relativi Habitat:
• 82.12 (area relativa per l’intero impianto fotovoltaico+ area della Sottostazione Elettrica Condivisa): Orti coltura in pieno campo;
• 22.1 (in corrispondenza dei due invasi presenti): Piccoli invasi artificiali privi o poveri di vegetazione (Phragmitio-Magnocaricetea);
• 86.22 (Fabbricati Rurali nella parte nord, esclusi dalla disponibilità per le opere in progetto): Fabbricati rurali Le aree relative all’Habitat 22.1 non verranno interessate dalle opere in progetto se non quelle di un miglioramento ambientale, attraverso la creazione di giardini di riqualificazione naturalistica.
VALUTATO che rispetto alla Carta del Valore Ecologico il sito in oggetto ricade in un’area con una classe di valore ecologico alto; rispetto alla Carta della Sensibilità Ecologica il sito in oggetto ricade in un’area con una sensibilità ecologica media; rispetto alla Carta della Pressione Antropica il sito in oggetto ricade in un’area con una pressione antropica molto alta; rispetto alla Carta della Fragilità Ambientale il sito in oggetto ricade in un’area con una fragilità ambientale alta.
VISTA la nota prot. ARTA n. 13226 del 27.02.2023 con la quale il Proponente trasmette nuovo Avviso al Pubblico di cui al comma 5 dell’art. del D. Lgs. 152/2006 per pubblicazione di 15 gg su portale Valutazioni Ambientali, con allegati i nuovi elaborati di progetto in sostituzione di elaborati già presenti sul portale.
CONSIDERATO che il nuovo avviso viene presentato a seguito della modifica della potenza dell’impianto fotovoltaico, avvenuta durante l’iter autorizzativo, che dal valore di 119.470,54 kWp si è ridotta al valore di 109.887,26 kWp. Inoltre, “si rappresenta che durante l’iter di connessione alla RTN gestita da Terna S.p.A. per l’esigenza di accorpare più produttori in un’unica sottostazione utente, è stato sottoscritto un accordo di
condivisione tra i seguenti produttori: Solar Energy Tredici Srl, Solar Energy Venticinque Srl e Luminora Catania Srl, al fine di condividere una sottostazione elettrica utente in condominio che ne ha modificato l’ubicazione rispetto al progetto definitivo presentato in sede di PAUR; in particolare le nuove particelle occupate dalla nuova sottostazione sono: foglio 46, particelle 363, 384 del comune di Catania, in aggiunta alle particelle già inserite nel piano particellare depositato in sede di PAUR
CONSIDERATO e VALUTATO che l’area di intervento risulta classificata come zona agricola, pertanto ai sensi dell’art. 12 comma 7 del D.Lgs 387/2001 è possibile realizzare impianti fotovoltaici, tuttavia nell’ottica di favorire la valorizzazione e la riqualificazione dell’area di inserimento dell’impianto, il Proponente ha scelto di destinare il 12,40 % dell’area disponibile ad opere di Compensazione (comprende area di rinaturazione + orti urbani + fascia arborea perimetrale) che fanno conseguire all’impianto fotovoltaico l’obbiettivo “OB2” descritto al paragrafo 5.14:” consumo di suolo a saldo debolmente negativo (ridotto consumo di suolo)”.
VALUTATO che l’area interessata dagli interventi in progetto non risulta direttamente interessate dalla presenza di aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/04 e s.m.i.. Gli interventi in progetto risultano ubicati interamente in un contesto agricolo dai connotati antropici e privo di elementi di rilevanza naturalistica. Dall’analisi effettuata con la Relazione Paesaggistica è emerso come l’intervento in progetto risulti pienamente compatibile e/o coerente con la disciplina in materia di tutela del paesaggio dettata dai principali strumenti di pianificazione di riferimento.
VALUTATO che il cavidotto attraversa in un punto aree sottoposte a vincolo ai sensi del D.Lgs 42/2004 e
s.m.i. art.134, lett.b – aree di cui all’art.142 – Fiumi, torrenti e corsi d’acqua e relative sponde per una fascia di 150 mt comma 1 lett.c. Questa condizione non viene considerata ostativa ai fini della localizzazione dell’elettrodotto in quanto la soluzione prevista per quest’ultimo, sarà del tipo interrato.
CONSIDERATO che le opere in progetto ricadono all’interno dell’Ambito 14 - Pianura alluvionale catanese e del Paesaggio Locale 21 “Area della pianura dei fiumi Simeto, Dittaino e Gornalunga”
CONSIDERATO che la Relazione paesaggistica analizzata in modo dettagliato le interferenze delle Componenti del Paesaggio con l’area dell’impianto fotovoltaico ed Opere Connesse
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) dall’esame del quadro programmatico, non sono emersi profili ostativi alla realizzazione dell’intervento, tenuto conto delle previsioni di cui all’art. 12, comma 7, prevede che “Gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici”; (ii) l’area di intervento non ricade in nessuna delle zone individuate al punto 1, lett. f) dell’Allegato 3, al D.M. 10 settembre 2010.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha acquisito l’Autorizzazione idraulica da parte dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico Sicilia.
CONSIDERATO che il Proponente ha acquisito il Parere di Fattibilità di opere su grandi aree ai sensi del D.M. 17/01/2018 Cap. 6 comma 12 e 12.1.
VALUTATO che dall’analisi del Sistema Informativo Forestale (SIF) della Regione Sicilia, l’area dell’impianto fotovoltaico e l’area della sottostazione elettrica di utenza non risultano essere state interessate da incendi dal 2007 al 2021.
VALUTATO che, nonostante l’importanza del paesaggio agrario in questione nel contesto paesaggistico d’ambito, il Proponente adotta soluzioni di riqualificazione naturalistica compatibili con le caratteristiche paesaggistiche, del suolo e della efficienza d’impianto.
VALUTATA l’importanza geografica del sito per le rotte migratorie dell’avifauna, rispetto al quale il Proponente ha condotto un’analisi dell’effetto cumulo sull’avifauna migratrice concludendo che le possibili
interferenze tra gli impianti fotovoltaici e la fauna risultano limitati alla fase di realizzazione dello stesso. Le interferenze, infatti sono sostanzialmente attribuibili alla momentanea sottrazione di suoli e quindi habitat naturale. Questo sarà comunque ripristinato in fase di esercizio con la realizzazione di opere di rinaturalizzazione, che portino il livello di naturalità del sito ad un valore più alto, se paragonato all’attuale. Si ha, inoltre la totale compatibilità di questi impianti con il pascolo di bovini ed ovini anche nelle immediate vicinanze. I tipi di habitat, quindi non presentano peculiarità tali da determinare un grosso impatto in termini faunistici.
CONSIDERATO E VALUTATO che per tutelare ulteriormente l’avifauna, verranno adottate specifiche soluzioni per evitare “l’effetto lago”, come ad esempio l’utilizzo di pannelli di ultima generazione con un indice di riflettanza molto basso; presenza di copertura vegetale tra le stringhe dei pannelli e di aree verdi all’interno dell’area di pertinenza e dalla disomogenea distribuzione delle superfici coperte da pannelli.
VALUTATI i pareri resi dagli enti competenti nel corso del procedimento autorizzatorio e in Conferenza di servizi.
CONSIDERATO e VALUTATO che con prot. DRA n. 24831 del 06/04/2023 ENAC, facendo riferimento alla nota del proponente “pervenuta in data 27.01.2023 ed assunta al protocollo Enac con n. 10745, contenente l’asseverazione di tecnico abilitato”, ha comunicato che il documento prodotto non è idoneo quale assolvimento degli obblighi nei confronti di ENAC. Infatti, ha rappresentato che “dall’esame della dichiarazione emerge che la distanza di 6,58km>6km è relativa all’aeroporto militare di Sigonella e non all’aeroporto civile di Catania Fontanarossa, inoltre, nel modello di prevalutazione compaiono ulteriori coordinate, per le quali non è dichiarato il tipo di manufatto e pertanto non è possibile procedere ad idonea verifica, che peraltro dovrebbe essere effettuata nell’ambito della codificata procedura Ostacoli e pericoli per la navigazione aerea”. Per quanto rappresentato ha comunicato che non terrà conto della documentazione presentata e in attesa di ricevere la presentazione dell’istanza di valutazione nei modi previsti.
CONSIDERATO e VALUTATO che con nota prot. DRA n. 50641 del 04/07/2023 ENAC ha reiterato la richiesta di integrazione documentale.
CONSIDERATO e VALUTATO che, come si evince dalla nota prot. DRA n. 52317 del 10.07.2023, il Proponente, in riscontro alla suddetta nota di ENAC, ha inoltrato apposita istanza a mezzo pec.
CONSIDERATO E VALUTATO che, con email trasmessa al Servizio 1 a mezzo Portale Ambiente, la scrivente CTS ha messo in evidenza che, ad oggi, non si ha riscontro del rilascio da parte di ENAC del nulla- osta, né del contenuto dell’istanza trasmessa dal Proponente al suddetto ente in data 10.07.2023.
CONSIDERATO che il suolo verrà occupato per un periodo di c.a. 30 anni per una porzione di 65,68 ha, pari al 33,15% di tutta l’area disponibile pari a 198,12 ha, l’occupazione di tale area è dovuta a strutture fotovoltaiche, locali tecnici e strade in terra battuta; la restante parte sarà valorizzata da un punto di vista agricolo- ambientale per un totale di 132,44 ha (pari a circa il 66,85% della totale area disponibile), mediante: creazione di giardini ad alta naturalità; realizzazione di inerbimento controllato tra le file; creazione di fascia arborea perimetrale.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) il progetto definitivo dell’intervento in esame ha visto la valutazione di diverse ipotesi progettuali, sebbene non sia stata approfondita, come richiesto, la c.d. “ALTERNATIVA ZERO”, cioè la possibilità di non eseguire l’intervento; (ii) la produzione di energia elettrica ottenuta dallo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili quali quella fotovoltaica, si inquadra nelle linee guida per la riduzione dei gas climalteranti, permettendo una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica; (iii) la non realizzazione dell’intervento, comporterebbe in alternativa una non riduzione dello sfruttamento di fonti energetiche convenzionali, con inevitabile continuo incremento dei gas climalteranti
emessi in atmosfera, anche in considerazione del probabile aumento futuro di domanda di energia elettrica prevista a livello mondiale.
VALUTATO che i benefici ambientali attesi dalla realizzazione dell’impianto, stimati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica, sono quantificabili in termini di risparmio di decine di migliaia di Tonnellate Equivalenti di Petrolio e di emissioni di CO2.
VALUTATO che, secondo quanto previsto all’art. 12, comma 1, del d.lgs. 387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità indifferibili ed urgenti.
VALUTATO alla luce dei dati forniti dal Proponente si può afferma che l’impianto fotovoltaico in esame non accresce in modo significativo la percentuale di consumo di suolo dell’area in oggetto.
VALUTATO che gli effetti cumulativi sono da ritenere compatibili con il contesto territoriale in considerazione anche delle condizioni ambientali indicate nel presente parere.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) attraverso la documentazione prodotta, il Proponente ha riscontrato positivamente le criticità rappresentate in sede di Parere Istruttorio Intermedio; (ii) questa CTS ritiene superate, sulla base delle argomentazioni svolte in precedenza, le problematiche emerse nel corso dell’istruttoria; (iii) le residue criticità possono essere risolte attraverso l’apposizione di specifiche condizioni che permettano di attenuare ulteriormente la pressione ambientale determinata dalla realizzazione dell’intervento.
VALUTATO in definitiva che: (i) il progetto non genera impatti, non compatibili da un punto di vista ambientale, nell’uso delle risorse nonché in relazione alle interferenze riscontrate sulle componenti ambientali esaminate; (ii) non sono previste emissioni in atmosfera, scarichi idrici o nel sottosuolo che possano determinare perturbazioni all’ambiente; (iii) la realizzazione dell’opera non comporterà quantità di emissioni di inquinanti significative, eccettuate quelle relative alla fase di cantiere e dismissione, che saranno contenute mediante opportune misure di prevenzione; (iv) non sarà alterata negativamente in maniera significativa la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse naturali delle aree interessate dall’opera; (v) gli impatti legati alla realizzazione dell’opera sono in parte ridotti attraverso specifici interventi di mitigazione.
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
VALUTATO che all’interno del fascicolo della documentazione si ha riscontro di integrazioni documentali relativamente al titolo di disponibilità giuridica dei suoli, tenuto conto dell’all'art. 2 L.R. 29/2015.
VALUTATO che sul punto si è pronunciato il CGA con sentenza n. 627 del 05.10.2023 così statuendo: "nella Regione siciliana per la realizzazione degli impianti eolici è indispensabile documentare la disponibilità dei terreni ove posizionare le strutture portanti, potendosi ricorrere alle procedure espropriative solo per i suoli ove posizionare le opere connesse per renderli funzionanti (tra cui, per esempio, gli elettrodotti di collegamento)”.
RITENUTO e CONSIDERATO che il capitale sociale della società proponente, assolutamente esiguo rispetto all’ingente dimensione dell’investimento, non consente di garantire la capacità economica della stessa di realizzare il progetto, ed il cui mancato perfezionamento costituisce un danno sia per l’interesse generale al conseguimento degli obiettivi di transizione ecologica sia per aver sottratto ad altri imprenditori la possibilità di intervenire nella medesima area in ragione delle note determinazioni sui cumuli.
VALUTATO che nel complesso l’impianto in oggetto risulta compatibile con le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali del contesto in cui è stato previsto in considerazione delle misure di mitigazione e compensazione previste e delle condizioni ambientali del presente parere.
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
ESPRIME
Parere positivo di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.INC.A.) Livello II – Fase Appropriata ex art. 5 del
D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii. e parere favorevole di compatibilità ambientale del progetto di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica di potenza 104,445 MW AC e potenza 109,88726 MWp DC e di tutte le opere connesse ed infrastrutture denominato Catania 1 da realizzarsi nel comune di Catania denominato “FV CATANIA1”, a condizione che siano ottemperate le seguenti Condizioni Ambientali:
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti Economici |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere prodotta apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa proveniente da azienda iscritta all'albo di cui all'art. 106 T.U.B. e secondo schema presente sul sito dell'Assessorato al Territorio e all'Ambiente o, in alternativa, sottoscrizione e versare aumento di capitale sociale di importo pari al minimo al 10% del valore dell'investimento, come da computo metrico, finalizzata anche a garantire la realizzazione dell'opera e delle opere di mitigazione ambientale presentate per la valutazione da parte della Commissione. Il Dipartimento all’ambiente, prima di procedere all’emanazione del Decreto Autorizzatorio o della sua proposizione al competente Assessore, acquisisce certificazione della superiore garanzia dandone visibilità sul portale si-vii/xxxxxxx.xxxxxxx.xx. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Autorizzazioni |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere dato riscontro dell’acquisizione del nulla osta da parte di ENAC |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 3 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, il Proponente dovrà produrre elaborati opportunamente dettagliati del progetto adeguato alle condizioni ambientali del presente parere, nonché alle condizioni/prescrizioni formulate dagli Enti coinvolti nella procedura PAUR nei pareri di rispettiva competenza Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di progetto esaminata non in contrasto con le seguenti prescrizioni. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto | Corpo Forestale Regionale |
Condizione Ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Il Proponente, compatibilmente con le condizioni geomorfologiche e geologiche dell’area che, se preclusive andranno debitamente comprovate, integrerà il progetto con la realizzazione un lago artificiale di congrua dimensione per interventi antincendio immediati in situ e comunque per contribuire al contrasto all’emergenza incendi e della desertificazione dei territori della Sicilia con grave pregiudizio per l’ambiente ed il paesaggio naturale, ed alla siccità (Deliberazione della Giunta Regionale n. 100 dell'11 marzo 2024, recante: “Articolo 3 della legge regionale 7 luglio 2020, n. 13. Dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza regionale, per la grave crisi idrica nel settore potabile”) e secondo le disposizioni tecniche di cui al D.D.G. n. 102 del 23/06/2021 |
Condizione Ambientale | n. 4 |
emanato dal Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, relativamente agli indirizzi applicativi di invarianza idraulica e idrologica. Al fine di non aggravare l’iter autorizzativo, l’invaso può essere realizzato in rispetto di quanto previsto dall’art. 167 co.3 del D. Lgs. 1252/06 e ss.mm.ii., e lo stesso potrà essere eventualmente utilizzato quale vasca di laminazione in ottemperanza a quanto previsto dal D.D.G. n. 102 del 23/06/2021 del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 5 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni Vegetazione-Fauna |
Oggetto della prescrizione | In sede di Progetto Esecutivo dovranno essere redatti/approfonditi gli elaborati di dettaglio (relazioni, grafici a scala non superiore al rapporto 1:2000 e stralci 1:500 oltre a computi e stime) per dare evidenza degli interventi di mitigazione, delle specie e delle tecniche utilizzate. Inoltre, si dispone che: a) Relativamente alla fascia arborea perimetrale il Proponente dovrà presentare/approfondire gli elaborati tecnici di dettaglio, a scala adeguata, dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione di tutti elementi arborei e arbustivi caratteristici della macchia mediterranea e previsti in progetto. b) Le fasce perimetrali, in ogni caso, dovranno avere un’ampiezza di almeno 15 metri e dovrà essere prevista una fascia di cuscinetto pari a 20 metri per la parte di progetto che confina con il parco fotovoltaico corrispondente al numero di procedura numero 278 c) La messa a dimora delle essenze costituenti la fascia arborea perimetrale e tutte le opere a verde dovrà avvenire prima dell’apertura del cantiere al fine di mitigare “per tempo” gli impatti dovuti alle operazioni meccaniche previste in progetto; d) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto; |
e) Per le aree del P.F., dovranno essere previsti, ogni 5 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nella recinzione perimetrale della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola fauna. Detti passaggi non dovranno essere previsti per le aree occupate dalle cabine elettriche e dalla Sottostazione; f) Le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta e/o stabilizzata e la loro ampiezza non dovrà superare i 4 m. al fine di contenere il consumo di suolo; g) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l'assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio); h) La recinzione prevista dovrà essere interposta tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico del progetto. La recinzione dovrà essere realizzata con una struttura leggera metallica in grigliato infissa al suolo, di colore verde RAL 6005. Non dovranno essere realizzati platee e/o cordoli di fondazione; i) E' necessario produrre elaborati di tutte le opere di mitigazione previste per tutte le opere in progetto e delle relative modalità di attuazione, corredati dei necessari elaborati grafici, dai quali sia possibile evincere la compatibilità delle stesse con le esigenze di mantenimento/conservazione degli equilibri ecosistemici delle aree di interesse e dai quali risulti verificata la non incidenza delle azioni di mitigazione e delle specie introdotte soprattutto a tutela e mantenimento di superfici e specie di valore ecologico. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 6 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Vegetazione |
Oggetto della prescrizione | Per tutti gli impianti a verde previsti in progetto si dispone che: a) Dovranno essere utilizzate specie vegetali autoctone o storicizzate e/o colture legnose-agrarie, coerenti con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Nel caso di utilizzo di colture agrarie, queste dovranno essere alternate con specie vegetali caratteristiche della macchia mediterranea. In particolare, dovrà essere previsto l’uso di specie con dimensioni |
di altezza pari a quella della recinzione e/o minimo di anni 5 d’età. È fatto divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo; b) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono); per le specie erbacee coltivate è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza in situ; c) Tra le specie erbacee e arbustive facenti parte del progetto a verde si dovrà prevedere ed essere garantita anche la messa a dimora di specie atte a fornire un'alta diversità entomologica, grazie alla presenza di fioriture dilazionate nell'arco dell'anno. Per la componente avifaunistica si dovrà prevedere/garantire la presenza di specie arboree e arbustive che possano offrire sia rifugio che fonti alimentari; d) Nella scelta delle specie utilizzate sia per le fasce perimetrali, che per quelle utilizzate per gli interventi di mitigazione, dovranno essere favorite quelle appetibili per i pascoli apistici. e) Gli interventi a verde dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori; f) Dovrà essere previsto/approfondito il piano colturale con specifica indicazione delle specie che verranno utilizzate, tecniche di impianto e cure colturali previste per ciascuna specie al fine di mantenere e migliorare il livello della fertilità dei suoli. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Fauna/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto si dispone che: l’illuminazione sul perimetro dell’impianto dovrà adeguarsi alle diverse fasi di vita dell'impianto e deve attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non devono accendersi al passaggio di mammiferi di piccola taglia). L’impianto deve essere realizzato con elementi rivolti verso il basso e nell’ottica del minor consumo di energia. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Interventi di mitigazione Paesaggio-Patrimonio culturale |
Oggetto della prescrizione | Nel progetto esecutivo dovranno essere inserite le risultanze scaturite dalla relazione paesaggistica comprensive di dettagliate tavole, a scala adeguata, sugli interventi di mitigazione. A tutela delle componenti e dei beni paesaggistici dell’area di progetto si dispone: a) Il rispetto/mantenimento dell'allineamento regolare del margine delle strutture a pannelli che dovranno seguire le linee e le forme naturali delle aree, nel rispetto della tessitura colturale e degli elementi fisici (naturali e antropici) del paesaggio di riferimento; b) Il mantenimento/salvaguardia dei cumuli di pietra eventualmente presenti, con una fascia di rispetto di almeno 5 metri dal margine, prevedendo che tale fascia sia realizzata anche in corrispondenza dei cumuli di pietrame in progetto; c) Dovranno essere mantenute/salvaguardate tutte le eventuali aree in cui risulta evidente la presenza di roccia madre affiorante, eliminando la disposizione dei pannelli e/od opere di impianto insistenti su tali aree, oltre a prevedere fasce di rispetto di almeno 10 m. dal margine delle stesse. d) Dovrà essere dato evidenza di quanto disposto mediante appositi elaborati grafici a scala adeguata dai quali risulti il rispetto delle prescrizioni riportate nella presente condizione ambientale. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 9 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Mitigazioni –Vegetazione – Fauna - |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere presentato il progetto esecutivo degli interventi di compensazione previsti dal proponente ed in particolare: |
a) Il Proponente dovrà predisporre interventi di riqualificazione con coltivazioni agricole, con preferenza di specie arbustive, in tutte le aree destinate alla riqualificazione naturalistica. b) Degli interventi di riqualificazione naturalistica previsti in tutta l’area di proprietà del proponente, con vegetazione autoctona coerente con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Si ribadisce che la scelta delle essenze dovrà essere effettuata attingendo all’elenco specie delle Aree Ecologicamente Omogenee allegate al Piano Forestale Regionale. c) Gli interventi dovranno, sempre e comunque, essere corredati da un idoneo Piano di manutenzione. d) Con specifico riferimento al giardino naturale previsto in progetto e allo svolgimento di attività conoscitiva del territorio (esperienze dirette nell’ambiente e sensibilizzare su argomenti importanti come la biodiversità, la catena alimentare, l’ecologia), si dovranno produrre accordi con enti e associazioni pubblici e/o locali ai fini della gestione del suddetto giardino. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 10 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Compensazioni |
Oggetto della prescrizione | In merito alle opere di compensazione, dovrà essere trasmesso il piano degli interventi di compensazione ambientale che verrà concordato con il Comune di Catania ai sensi del D.M. 10/09/2010 con allegato il cronoprogramma degli interventi. Gli interventi dovranno essere finalizzati al recupero o al miglioramento ambientale del contesto territoriale in oggetto. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto | Città metropolitana di Catania |
Condizione Ambientale | n. 11 |
Macrofase | Ante Operam |
Condizione Ambientale | n. 11 |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Fauna/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Come da previsione progettuale i pannelli fotovoltaici dovranno avere un basso indice di riflettanza, al fine di ridurre il cosiddetto “effetto-acqua” o “effetto-lago” che potrebbe confondere l’avifauna. Dovrà essere prodotto un cronoprogramma delle fasi di costruzione dell’impianto, escludendo l’esecuzione dei lavori nei periodi di nidificazione e di riproduzione delle specie considerate nello studio di incidenza ambientale prodotto |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 12 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Per tutti i manufatti (comprese Cabina Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili si dispone che: a) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; b) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, devono essere dotati di impianto antincendio; c) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 13 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo-Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | Dovranno essere presentati in fase di progettazione esecutiva adeguati elaborati progettuali al fine di dimostrare che non viene alterata la morfologia dei luoghi e l’attuale pendenza dei terreni. In fase di progettazione esecutiva, dovranno essere presentati gli elaborati progettuali di dettaglio di tutte le misure di mitigazione che verranno attuate al fine di mantenere l’equilibrio idrogeologico e l’invarianza idraulica delle aree, previste sulla base degli appositi/specifici studi di dettaglio che dovranno essere prodotti dal proponente. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 14 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Rifiuti |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, il Proponente dovrà redigere una stima dettagliata dei rifiuti prodotti in fase di cantiere dell’impianto avendo cura di specificare le quantità per ciascuna tipologia di rifiuto prodotto nonché le specifiche modalità di recupero/smaltimento previste per ciascuna di esse. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 15 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Terre e rocce da scavo |
Oggetto della prescrizione | I materiali scaturenti da tutte le operazioni di scavo devono essere sottoposti alle disposizioni ed alle procedure previste dal Regolamento, |
approvato con D.P.R. 120 del 13/06/2017, così come indicato/previsto nel Piano Preliminare Terre e rocce da scavo prodotto dal proponente. | |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 16 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Mitigazioni / Cantierizzazione |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere integrato il Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica dettagliata delle aree interessate dal cantiere, che preveda tra l’altro le misure di mitigazione da applicare in tale fase. In merito al Piano di Cantierizzazione dovranno essere adottate/messe in atto tutte le misure di mitigazione previste in tale fase, ed in particolare si dispone che: a. In corrispondenza delle fasi di scavo e/o movimentazione terre prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc); b. Durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee; c. Durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna; d. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati al di fuori dei periodi più sensibili del ciclo biologico delle principali specie faunistiche presenti nell'area (periodi di nidificazione o migrazione) riportati nel formulario standard ed utilizzare mezzi meccanici idonei ad evitare disturbi all'area circostante mediante una maggiore insonorizzazione; e. Minimizzare lo stazionamento dei veicoli nel/nei cantiere/cantieri e limitare, allo stretto indispensabile, la presenza di imprese e addetti all'interno del/i cantiere/i; f. Dovrà essere prodotto/aggiornato il cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione) per tutte le opere previste dal quale risulti: (i) la collocazione temporale circa la messa a dimora delle essenze costituenti la fascia arborea perimetrale che si ribadisce dovrà avvenire in concomitanza con l’apertura del cantiere al fine di mitigare “per tempo” gli impatti (prevalentemente acustico e di dispersione polveri, nonché di schermatura visiva), dovuti alle operazioni |
meccaniche previste in progetto; (ii) l'individuazione degli intervalli temporali per i quali e prevista la sospensione delle attività lavorative al fine di non interferire/disturbare il ciclo biologico delle principali specie faunistiche presenti nelle aree (periodi di nidificazione e/o migrazione); g. Durante le fasi di cantiere per la realizzazione dell’impianto ed opere connesse devono essere rispettate tutte le prescrizioni e le direttive contenute nella Parte I dell’Allegato V alla Parte V del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. Tali prescrizioni dovranno essere rispettate anche durante le fasi di dismissione dell’impianto, ove previsto; h. I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri mezzi potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque meteoriche; i. Durante tutte le fasi di esecuzione delle operazioni di cantiere e di dismissione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a evitare la produzione di polveri aero-disperse, rumore ed emissioni in atmosfera; j. Tutte le operazioni potenzialmente rumorose dovranno essere svolte fuori dai periodi riproduzione/nidificazione. | ||
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività | |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana | |
Ente coinvolto | ||
Condizione Ambientale | n. 17 | |
Macrofase | Corso Operam | |
Fase | Fase di cantiere | |
Ambito di applicazione | Cantiere | |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dei lavori di realizzazione del Parco fotovoltaico, e successivamente alle opere di recinzione, dovranno essere realizzati tutti gli interventi di mitigazione con le fasce vegetate. Gli interventi dovranno avvenire secondo quanto descritto in progetto. Il proponente in merito dovrà presentare una relazione con dettagliata documentazione fotografica sugli interventi di mitigazione realizzati. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di cantiere | |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana | |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 18 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Suolo – Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco- compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti. |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 19 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori, il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra, ripristino della viabilità pubblica e privata, utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. |
Condizione Ambientale | n. 19 |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 20 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Dismissione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato: a) Il piano di disattivazione e smantellamento dell’impianto a fine esercizio e il progetto di ripristino ambientale dell’area, assicurando l’utilizzo di elementi vegetali compatibili con l'ordinamento agricolo dell'area prima dell'intervento. Il progetto deve prevedere la rinaturazione di tutta l’area interessata dall’impianto o il ripristino con colture agrarie preesistenti. Il progetto di recupero ambientale dovrà essere integrato con un puntuale cronoprogramma e con un piano di manutenzione delle aree verdi. b) Si dovrà prevedere che in fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti, con particolare riferimento alle sostanze pericolose negli stessi contenute, quali piombo, cadmio, bromurati ritardanti di fiamma, cromo, capaci di generare significativi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, dovranno essere trattati a norma di legge. c) Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi. d) Xxxxxxxx di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 21 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva e Avvio del cantiere |
Ambito di applicazione | Difesa del territorio (prevenzione rischio antincendio) |
Oggetto della prescrizione | Il Proponente dovrà collocare in cima ai pali di illuminazione posti lungo la recinzione perimetrale e nei punti di maggiore visibilità del territorio circostante delle telecamere termiche con capacità di visualizzazione a 360° ed operative h.24. Tali telecamere dovranno essere collegate attraverso ausili telematici con le centrali operative del Dipartimento Regionale della Regione e del Corpo Forestale Regionale al fine di monitorare e segnalare eventuali incendi. Il Proponente dovrà anche assicurare una adeguata manutenzione delle stesse. In fase progettazione esecutiva dovrà essere trasmessa adeguata documentazione tecnica. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
ATTESTAZIONE PRESENZA DEI COMPONENTI ADUNANZA DEL 22.05.2024
COMMISSIONE TECNICA SPECIALISTICA
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
1. | Xxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
2. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
3. | Xxxxxx | Xxxxxx | Xxxxxxxx |
4. | Xxxxx | Xxxxxxx | Presente |
5. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
6. | Xxxxxxx | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx |
7. | Xxxxxxxxxx | Xxxxxx | Assente |
8. | Xxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
9. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
10. | Xxxxxxx | Xxxxx Xxxxxx | Xxxxxxx |
11. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx | Xxxxxxx |
12. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxx | Xxxxxxx |
13. | Xxxxxx | Xxxxxx | Presente |
14. | Xxxxxxx | Xxxxxxxxxx | Xxxxxxx |
15. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxxxx | Presente |
16. | Xxxxx | Xxxxxxx | Xxxxxxxx |
17. | X’Xxxx | Xxxxxxx | Presente |
18. | Daparo | Marco | Presente |
19. | Xxxxx | Xxxxxxx | Assente |
20. | Xxxxxx | Xxxxxx | Xxxxxxx |
21. | Xxxxx | Xxxxxx | Presente |
22. | Xxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
23. | Xxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
24. | Xxxxxx | Xxxxxxx | Xxxxxxx |
25. | Xxxxxx | Xxxxxx | Presente |
26. | Lo Xxxxxx | Xxxxxxxxxxxx | Presente |
27. | Xxxx | Xxxxxx | Xxxxxxx |
28. | Xxxxxxxxxxx | Xxxxx xxxxxx | Xxxxxxx |
29. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
30. | Xxxxxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
31. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
32. | Xxxxxx | Xxxxx | Presente |
33. | Xxxxxxxxxx | Xxxxx | Xxxxxxx |
34. | Xxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
35. | Xxxxxx | Xxxxxx | Xxxxxxx |
36. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
37. | Xxxxxxxxx | Xxxx | Presente |
38. | Xxxxxxxx | Xxxxxx | Presente |
39. | Xxxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
40. | Xxxxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
41. | Xxxxxxxxxxx | Xxxxxx | Presente |
42. | Xxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
43. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx |
44. | Salvia | Xxxxxx | Presente |
45. | Xxxxxxx | Xxxxx | Presente |
46. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Xxxxxxx |
47. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
48. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx |
49. | Xxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
50. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Assente |
51. | Xxxxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
52. | Villa | Xxxxxxx | Presente |
53. | Xxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
I sottoscritti, preso atto del verbale della riunione del 22.05.2024, attesta il voto dai componenti espresso e verbalizzato e la presenza e l’assenza degli stessi.
Il Segretario Avv. Xxxx Xxxxxxxxx
XXXX XXXXXXXXX
Firmato digitalmente da XXXX XXXXXXXXX
Data: 2024.05.28
12:32:14 +02'00'