data: 09-04-2018)
PALESTINA |
PROMOZIONE DI UN ACCESSO PARITARIO ALLE OPPORTUNITÁ ECONOMICHE E AL LAVORO DIGNITOSO PER LE DONNE IN PALESTINA (PR.EM. II – COMPONENTE A) |
Proposta di finanziamento |
Xxxxxxx proponente:
▪ AICS – Sede di Gerusalemme
(data: 09-04-2018)
AICS AGENZIA ITALIANA PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO ANP AUTORITÀ NAZIONALE PALESTINESE ILO INTERNATIONAL LABOUR ORGANIZATION UNFPA UNITED NATIONS POPULATION FUND |
La presente Proposta di Finanziamento si riferisce all’Iniziativa “Promozione di un accesso paritario alle opportunità economiche e al lavoro dignitoso per le donne in Palestina – PR.EM. II – Componente A” di cui di cui al Documento di Progetto presentato da United Nation Women (UNWOMEN) in collaborazione con l’International Labour Organization (ILO) il 19 marzo 2018. |
Titolo in italiano | Promozione di un accesso paritario alle opportunità economiche e al lavoro dignitoso per le donne in Palestina – PR.EM. II – Componente A | |||
Titolo in inglese | Promoting Women’s Equal Access to Economic Opportunities and Decent Work in Palestine - PR.EM. II – Component A | |||
Canale (multilaterale/ bilaterale/ multibilaterale) | Multi-bilaterale | |||
Costo complessivo stimato | Euro | 500.000,00 | % | 100 |
- Partecipazione finanziaria richiesta a dono | Euro | 500.000,00 | % | 100 |
- Partecipazione finanziaria richiesta a credito | Euro | 0,00 | % | 0 |
- Altre partecipazioni finanziarie: | ||||
▪ Nessuna | Euro | 0,00 | % | 0 |
Paese beneficiario | Cisgiordania e Striscia di Gaza 550 West Bank and Gaza Strip | |||
Località d’intervento | Cisgiordania e Striscia di Gaza 550 West Bank and Gaza Strip | |||
Settore OCSE-DAC | 16020-Politiche per l’occupazione e gestione amministrativa 25010- Servizi di supporto al business e istituzioni | |||
Ente esecutore | United Nation Women (UNWOMEN)/International Labour Organization (ILO) | |||
Tipo di aiuto / Type of aid | B03 – Contributi a programmi con obiettivi specifici e fondi gestiti da organizzazioni internazionali multilaterali e ONG internazionali | |||
Breve descrizione in inglese | This results-oriented collaborative one-year project, to be implemented by UNWOMEN, in partnership with ILO, promotes women equal access to economic opportunities and decent work in Palestine. Protection of women’s labour rights will be fostered through reinforcement of equitable laws, legislations, policies and active labour market programmes, while engaging public, private and community actors and implementing market-oriented skills trainings. It is also envisaged that through adopting a holistic approach addressing policy, service and social determinants, the program will achieve sustainable positive change in the lives of women and girls and enable them to enjoy their labour rights in Palestine. |
Durata | 12 mesi |
SDGs (Sustainable Development Goals) | Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti (5.1; 5.5; 5.6; 5.a; 5.c) |
Policy Objectives (Tema) OCSE DAC | Gender Equality Policy Marker (Principal); Aid to environment (Not targeted); Participatory Development/ Good Governance (Significant) Trade development marker (Not targeted); |
Rio Markers | Biodiversity (Not targeted); Climate change (Not targeted); Desertification (Not targeted); Adaptation (Not targeted); |
Markers socio-sanitari | Disabilità (0 Negligible); Salute riproduttiva, materna, neonatale ed infantile (RMNCH) (0 Negligible); Minori (0 Negligible) |
Programme-based approach (PBA) | SI |
Grado di slegamento | 100% Slegato |
La presente proposta di progetto intende assicurare l’aumento dell'occupazione femminile e l'accesso a posti di lavoro dignitosi per le donne in Palestina, promuovendo un ambiente favorevole alla loro partecipazione al mercato del lavoro sulla base di pari opportunità e della non discriminazione. In quest’ottica, con un budget totale di EUR 500.000, la strategia d’intervento prevede un’azione finalizzata a sostenere l'empowerment economico delle donne in Palestina e la loro capacità di resilienza attraverso la promozione dei diritti sul lavoro delle donne, e lavorando sulla riforma e la promozione di politiche di decent wok per permettere l’emancipazione economica delle donne. Obiettivo generale: Migliorare le condizioni di vita e lavorative delle donne palestinesi. Obiettivo specifico (OS): OS 1: Promuovere politiche per il decent work e migliorare l’accesso al mercato del lavoro per le donne palestinesi Risultati attesi (RA): |
RA 1.1: Le politiche per il lavoro dignitoso nei settori pubblico e privato continuano ad essere promosse e attuate. RA 1.2: Un numero maggiore di donne palestinesi accede al mercato del lavoro in modo sostenibile. I risultati sopra menzionati verranno conseguiti attraverso la continuazione e l’ampliamento delle attività di formazione e sensibilizzazione del settore pubblico e privato sul decent work; formazione e attuazione del gender audit nelle aziende e nel settore pubblico; sviluppo delle procedure operative relative alle politiche di decent work; creazione di piattaforme di scambio tra MPMI per lo sviluppo di strategie e la condivisione di buone pratiche relative alle condizioni di lavoro femminile nel settore privato. I beneficiari principali dell’iniziativa saranno le donne imprenditrici, le micro, piccole e medie imprese a gestione femminile, i membri dei sindacati e dei ministeri competenti. Il progetto verrà realizzato da UNWOMEN in partenariato con ILO e contribuirà a rafforzare i diritti delle donne nel mondo del lavoro attraverso la promozione di leggi e politiche di genere, coinvolgendo attori pubblici, privati e comunitari. Tale strategia multi-attore assicurerà l’“ownership” locale e l’allineamento dell’iniziativa con gli obiettivi di sviluppo e le priorità d’intervento a livello sia nazionale che locale. L’iniziativa verrà intrapresa attraverso un approccio partecipativo che cerca di unire gli sforzi dei lavoratori, della società civile e delle istituzioni pubbliche per creare un ambiente che promuova opportunità di lavoro dignitose e produttive per le donne in Palestina. Il progetto in parola è stato formulato sulla base di un dialogo costante tra UN WOMEN, ILO e l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in modo da garantire sinergie tra gli interventi in Palestina in tema di eguaglianza di genere e sviluppo economico. I rischi e le misure di mitigazione, i fattori di sostenibilità e le modalità di monitoraggio e valutazione previste sono presentate e discusse nelle sezioni successive della proposta di finanziamento. | ||||||
SI VEDA IL PIANO FINANZIARIO DETTAGLIATO A PAG. 20-23 DEL DOCUMENTO DI PROGETTO UNWOMEN/ILO | ||||||
N. | Voci di spesa | Costo stimato (Euro) | % sul Tot. compl. | |||
Fonti di finanziamento | ||||||
Italia | Altri | |||||
Annualità | Annualità | |||||
1a | 1a | |||||
A 1.1 | Promozione e attuazione di politiche per il lavoro dignitoso | 160,820 | - | 32.2% | ||
A 1.2 | Accesso sostenibile delle donne palestinesi al mercato del lavoro | 130,645 | - | 26.1% | ||
A 2 | Personale di progetto | 121,550 | - | 24.3% |
A 3 | Costi di gestione diretti | 46,985 | - | 9.4% | ||
A 4 | Overhead (8%) | 40,000 | - | 8.0% | ||
Totale per annualità | 500,000 | 0 | ||||
Totale per fonte di finanziamento | 500,000 | 0 | ||||
% per fonte di finanziamento | 100% | 0 | ||||
Totale complessivo | 500,000 | 100% | ||||
1. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO NELL’AMBITO DELLA COOPERAZIONE ITALIANA ED EUROPEA |
In linea con le priorità geografiche della Cooperazione Italiana identificate nel Documento triennale di Programmazione e di Indirizzo 2016/2018, l’iniziativa si svolge in Palestina, Paese prioritario per vicinanza geografica, storica e culturale oltre che per la fragilità della situazione dovuta alle condizioni sociopolitiche e alla mancanza di prospettive negoziali nel conflitto Israelo- Palestinese. In linea con le priorità tematiche, il programma si concentra sul settore Governance, diritti e lotta alle disuguaglianze, con particolare attenzione alla lotta alle discriminazioni di genere e alla promozione di uno stato di diritto. L’intervento si sviluppa attraverso azioni orientate alla rimozione delle cause culturali e strutturali delle disuguaglianze. In linea con l’aggiornamento 2017/19 del Documento Triennale di Programmazione e di indirizzo, il programma prevede di supportare attività generatrici di reddito e interventi che promuovano il lavoro dignitoso per le donne. L’iniziativa è altresì coerente con l’Iniziativa Europea di Vicinato 2014-2020 e con le strategie e i progetti dell’Unione Europea in Palestina e con la European Joint Strategy in Support of Palestine 2017-2020 - Towards a democratic and accountable Palestinian State. La EU Joint Strategy in Support of Palestine, 2017-2020 è il risultato condiviso tra tutti gli stati membri e rappresenta la confluenza delle priorità Europee e Palestinesi. La presente iniziativa è in linea con le priorità e le politiche incluse nel pillar 5 (Sustainable Economic Development). Il quadro di riferimento europeo in cui l’iniziativa si inscrive si completa con il Joint Staff Working Document Gender Equality and Women’s Empowerment 2016-2020. In particolare, il programma risponde ai due pilastri (2.) Promoting Economic and Social Rights and Empowerment of Girls and Women, (3.) Strengthening Girls’ and Women’s Voice and Participation. L’iniziativa, inoltre, è in linea con la Joint Final Declaration del Joint Ministerial Committee Italy – Palestine (09 novembre 2017). |
L’azione, infine, è in linea con gli orientamenti strategici dell´ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Palestina che vede l’Italia come lead donor europeo nel settore Gender. |
Con riferimento al Documento di progetto concordato con UNWOMEN/ILO, si fornisce una valutazione tecnico-economica (VTE) in merito ai seguenti punti: |
4.1 Coerenza e rilevanza dell’Iniziativa nel contesto locale |
La presente proposta rappresenta un’iniziativa integrata di supporto all’ UN Development Assistance Framework (UNDAF) 2018-2022 che, mantenendo il focus dell´ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nel settore gender in Palestina, si inserisce appieno nel contesto locale a supporto delle politiche e dei piani nazionali di sviluppo. L’iniziativa risponde alle priorità nazionali che l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) ha indicato nella National Policy Agenda (NPA) 2017-2022, documento programmatico nazionale per il prossimo quinquennio. In particolare, essa contribuisce al pillar 3 “Sustainable Development- social justice and gender equality” con un intervento volto a sostenere i diritti delle donne in tema di decent work promuovendo, parallelamente, un maggior accesso al mercato del lavoro. La proposta è altresì in linea con le attuali strategie per le politiche di genere dell’ANP, come la Cross-Sectoral National Gender Strategy 2017-2022 e la National Strategy to Combat Violence against Women 2011-2019, contribuendo al raggiugimento degli obiettivi: (1) Aumento della partecipazione lavorativa delle donne; (2) Lotta alla violenza di genere; (5) Gender mainstreaming. In riferimento ai documenti strategici delle agenzie onusiane, la proposta contribuisce al Strategic Framework di UNWOMEN in particolare in relazione all’Impact Area: Increased economic empowerment of Palestinian women, especially those who are most excluded (socially, economically, politically and geographically). L’adozione di un approccio olistico volto ad intervenire sulle politiche e sul contesto sociale consentirà al programma di promuovere un cambiamento positivo e sostenibile nelle vite delle donne palestinesi. La proposta progettuale si pone inoltre in maniera sinergica rispetto ai programmi AICS in corso nel Paese e approvati nell’ambito della parità di genere e della promozione di opportunità economiche per la popolazione femminile. In particolare, l’iniziativa si basa sia sui programmi bilaterali che multilaterali in corso. Sul canale bilaterale un contesto favorevole è stato creato dai programmi del settore gender WELOD (Women’s Empowerment and Local Development) di cui WELOD 3 - n. AID 010119 è in corso, e IRADA (Women Informing Responses for their Agency, Development and Advocacy - n. AID 10880). Sinergie positive verso il raggiungimento dell´uguaglianza di genere e dell´empowerment femminile verranno ulteriormente sviluppate con il programma SI-GEWE (Supporto all’istituzionalizzazione del gender mainstreaming e dell’empowerment femminile nella National Policy Agenda palestinese 2017-2022 – n. AID 11279) e con il programma AMAL - Diritti umani e Uguaglianza di Genere (n. AID 11530). In particolare, WELOD 3 ha sviluppato e sta lavorando a |
interventi a supporto dell´inserimento delle donne nel mondo del lavoro a partire dalle esperienze dei centri Tawasol nei diversi Governatorati e per le donne che hanno subito violenza; IRADA ha il fine di promuovere politiche sul decent work delle donne e sull’eliminazione della violenza di genere, anche mediante il supporto alle statistiche di genere; SI-GEWE lavorerà sul fronte istituzionale per promuovere l'emancipazione economica delle donne e la loro partecipazione ai processi decisionali e AMAL interverrà con lo strumento dell´Affidato, tramite organizzazioni della società civile per promuovere un´imprenditorialità rispettosa delle questioni di genere. Infine, il settore dello sviluppo economico con il programma FIN PAL(AID 10895), intende contribuire alla crescita economica e alla creazione di nuove opportunità occupazionali per i gruppi marginalizzati economicamente – donne, giovani, agricoltori – e geograficamente – Gerusalemme Est, Area C, Striscia di Gaza – favorendo la loro inclusione finanziaria. Sul canale multilaterale le fondamenta al programma qui proposto sono state gettate da PREM fase I, con il progetto Promozione di un accesso paritario alle opportunità economiche e al lavoro dignitoso per le donne in Palestina – n. AID 11234 con implementazione congiunta UNWOMEN e ILO. Il progetto annuale è stato lanciato a gennaio del 2018 e ha avuto un’estensione non onerosa fino a febbraio 2019. Il progetto in corso costituisce dunque la base per le attività qui proposte e la premessa necessaria per un impatto a lungo termine dell’iniziativa. |
Sulla base di un’analisi di genere, ogni attività è stata definita a partire dei bisogni reali e dalle potenzialità espresse dalle donne palestinesi indentificate in coordinamento con le organizzazioni internazionali e locali che si occupano di questioni di genere in Palestina. In Palestina, ad oggi, si registra un “gender gap” considerevole, soprattutto nel settore chiave dello sviluppo, quali quello economico, che costituisce un ostacolo concreto alla partecipazione e all'accesso delle donne a un lavoro dignitoso in Palestina, nonché´ un ostacolo all’indipendenza e all’empowerment femminile, a maggior ragione in caso di violenza domestica. La partecipazione delle donne in Palestina all'economia rimane limitata, spesso accompagnata da deboli sforzi di gender mainstreaming nelle istituzioni pubbliche e private, dalla mancanza di lavoro e di leggi adeguate che combattano le discriminazioni di genere, da disuguaglianza nelle retribuzioni e nell’accesso a servizi di sicurezza sociale. Tra il 1995 e il 2000, i tassi di partecipazione delle donne al mercato del lavoro sono aumentati rispettivamente dall'11,2% al 12,9%. Con l'inizio della seconda Intifada, la tendenza è diminuita drasticamente. Nel periodo tra il 2003 e il 2010, i tassi di partecipazione hanno ripreso la loro tendenza al rialzo dal 12,8% al 14,7% rispettivamente, e in modo più significativo fino al 2016 con un tasso del 19,3%. La situazione socio- economica e politica si riflette su una partecipazione femminile al mercato del lavoro instabile e fluttuante che indebolisce la capacità delle donne di far parte e rimanere nel mercato del lavoro a lungo termine. Nonostante il leggero aumento registrato negli ultimi anni, il tasso di partecipazione femminile alla forza lavoro palestinese rimane il più basso nella regione araba. La posizione delle donne nel mercato del lavoro è in continuo peggioramento, soprattutto per le donne istruite, che non possiedono le competenze richieste dal mercato. I dati dimostrano che la maggior parte delle giovani donne laureate sono disoccupate o lavorano in settori che non corrispondono al loro livello di istruzione. Un altro ostacolo alla partecipazione femminile alla forza lavoro è la mancanza di leggi, politiche e strategie di genere. Sebbene recentemente nuove leggi e politiche del lavoro siano state introdotte, sulla base dell’uguaglianza e della non discriminazione, a protezione della maternità e del salario |
minimo, la discriminazione contro le donne nei luoghi di lavoro persiste, soprattutto nel settore privato, a causa della percezione dei datori di lavoro di dover sostenere costi aggiuntivi quando vengano assunte donne con responsabilità familiari. Questo atteggiamento è rinforzato dalle norme culturali locali patriarcali. Anche quando le donne lavorano, sono pagate meno degli uomini per un lavoro di pari valore, nonostante la legislazione sul salario minimo. Secondo i dati più recenti, gli uomini palestinesi che lavorano guadagnano in media il 37% di più rispetto alle donne lavoratrici (114 NIS al giorno contro 83 NIS per le donne), ma il più grande divario salariale di genere raggiunge una differenza del 90% nel settore manifatturiero (97 NIS contro 51 NIS per le donne). È pertanto prioritario continuare a lavorare congiuntamente all’Autorità Palestinese nella promozione di opportunità di lavoro dignitoso per le lavoratrici nei settori pubblico e privato, aumentare la competitività delle MPMI femminili a livello nazionale, in parallelo all’avanzamento di politiche e di regolamenti gender sensitive che forniscano un ambiente favorevole per le donne imprenditrici e lavoratrici. A questo proposito, lo studio demografico “Palestine 2030” condotto da UNFPA evidenzia ancora una volta l’importanza di sviluppare iniziative che rispondano alle esigenze delle giovani donne e, parallelamente, di promuoverne l’indipendenza, includendole nel mercato del lavoro. Per permettere che le donne possano godere appieno dei propri diritti, è necessario intervenire affinché vengano adottate politiche essenziali per la promozione della parità di genere, la partecipazione femminile al mercato del lavoro e l’eliminazione di ogni forma di violenza e discriminazione. |
Attraverso un approccio olistico, la presente iniziativa mira ad ottenere un miglioramento effettivo dell’accesso delle donne palestinesi al mercato del lavoro. Il programma precedente, attuato in partenariato con le stesse agenzie onusiane sopra nominate (UNWOMEN e ILO) e i loro partner locali, ha pavimentato la strada alle azioni qui proposte. È stata infatti formulata una solida analisi dei fattori chiave della disuguaglianza di genere, basati sulla raccolta dati, la creazione di strumenti, politiche e piani per migliorare la promozione del dialogo sociale e di advocacy dei diritti delle donne e sono stati definiti gli strumenti più adeguati al coinvolgimento delle donne beneficiarie nel mondo del lavoro. Pertanto, l’iniziativa mira principalmente a garantire la continuazione delle azioni di advocacy e lobbying per l'uguaglianza di genere attraverso il dialogo sociale, lo sviluppo delle capacità a livello nazionale, istituzionale e delle comunità beneficiarie, consolidando ed ampliando (a livello di target) l’empowerment economico femminile. All'interno di questo approccio, e sulla base delle lezioni apprese a livello globale e attraverso l'attuazione dell’intervento in corso, questo programma mirerà a raggiungere i risultati preposti con le seguenti strategie: ▪ Affrontare le limitazioni all'ingresso delle donne al mercato del lavoro dovute alla mancanza di competenze specifiche attraverso l'investimento nelle risorse tecniche e finanziarie delle donne appartenenti a comunità vulnerabili, attraverso l’adeguamento delle competenze alle esigenze del mercato locale e garantendo l’accesso a strumenti di marketing avanzati e il supporto per l’esportazione per donne imprenditrici; ▪ Rafforzare la consapevolezza delle donne beneficiarie sui loro diritti economici e condizioni di lavoro dignitoso, come stabilito nella legislazione nazionale; |
▪ Riformare le leggi discriminatorie e promuovere più politiche di risposta ai bisogni di genere e un ambiente legislativo più protettivo per le donne, per accelerarne l'emancipazione economica; ▪ Moltiplicare gli sforzi di advocacy e lobbying per rafforzare legislazione e politiche equi che siano a favore della famiglia e sensibili alle tematiche di genere sia a livello governativo che aziendale; ▪ Investire ulteriormente in partnership con il settore privato, che svolge un ruolo cruciale nella promozione della crescita economica e nella creazione di posti di lavoro in Palestina. Poiché promuovere condizioni di lavoro adeguate alle donne è un investimento vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i dipendenti, questo programma mira a promuovere e rendere più comprensibili tali benefici per le imprese, le donne, le famiglie e le comunità; ▪ Concentrare maggiore attenzione al coinvolgimento delle comunità per promuovere le reti di sostegno delle donne lavoratrici e per creare una migliore comprensione dell'importanza dell’empowerment economico delle donne a casa e al lavoro. Basandosi sui risultati ottenuti attraverso i precedenti programmi, l’intervento coinvolgerà leader religiosi e le comunità beneficiarie, come anche uomini e ragazzi, aprendo un dialogo sugli stereotipi di genere esistenti riguardanti i ruoli e le opportunità di carriera delle donne. Il programma continuerà questo dialogo e lo espanderà in nuove comunità selezionate in tutta la Palestina. |
I beneficiari saranno: • Donne imprenditrici (MPMI) - 50 attraverso lo sviluppo delle capacità e 30 attraverso assistenza finanziaria a dono; • Membri di sindacati, governi, rappresentanti dei datori di lavoro; • Lavoratrici, sindacati e aziende private in settori economici selezionati. Le attività progettuali avranno un effetto indiretto su: • Membri della famiglia e le comunità alle quali appartengono le donne beneficiarie; • Istituti di ricerca e statistiche, responsabili delle politiche di genere e difensori dei diritti delle donne e aziende private; • Leader di comunità, giovani e adulti nell’area della Cisgiordania e Gaza intorno alle aree di progetto. |
La proposta progettuale permetterà di raggiungere i seguenti risultati: i) Le politiche per il decent work nei settori pubblico e privato continuano ad essere promosse e attuate. ii) Un numero maggiore di donne palestinesi accede al mercato del lavoro in modo sostenibile. Per ciascun risultato, la descrizione dell’intervento e il quadro logico (documento di progetto a pp.10-12 e pp. 17-19), formulano in maniera chiara la modalità di realizzazione delle attività specifiche, correlate e coerenti con gli obiettivi dell’iniziativa. Gli indicatori sono ben definiti e |
risultano strettamente legati ai risultati prefissati. I valori di “baseline” e di “target” sono resi espliciti e appaiono realistici rispetto al contesto. |
AICS è il solo donatore coinvolto nell’iniziativa. Il contributo a dono, pari a Euro 500.000, verrà versato interamente sul conto corrente di UNWOMEN e sarà erogato in un’unica tranche. Il Cost Sharing Agreement (CSA), allegato alla presente proposta progettuale definisce le modalità di gestione del contributo AICS da parte dell’ente esecutore. |
La responsabilità esecutiva del progetto in parola sarà affidata a UNWOMEN (come capofila) in partenariato con ILO. Durante la sua implementazione, il progetto rafforzerà partenariati con le istituzioni, la società civile, in particolare le organizzazioni di donne e le ONG locali, nonché le camere di commercio, i sindacati dei lavoratori e il settore privato. Un accordo d'intesa (UN to UN Agreement) sarà firmato dalle due agenzie per stabilire le responsabilità di ciascuna agenzia per quanto riguarda la gestione delle risorse e la realizzazione del progetto. |
Per la gestione del progetto verrà creato un Comitato di Pilotaggio (Steering Committee). Lo Steering Committee (SC) si riunirà due volte all’anno per fornire una guida al programma e al nucleo di gestione operativo fornendo indicazioni relative alla realizzazione delle attività, all’orientamento generale e strategico dell’iniziativa così come un controllo dei processi e delle priorità e deciderà su qualsiasi aggiustamento al budget o attività o misure correttive, se necessarie (documento di progetto a pp.15). Specificamente, lo SC sarà responsabile di: - Approvare il piano operativo annuale; - Proporre le varianti non onerose; - Fornire soluzioni ai possibili problemi incontrati durante la fase di implementazione delle iniziative; - Dirigere le scelte strategiche considerando i cambiamenti delle priorità e dei bisogni. Lo SC sarà composto da: - Un rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS); - Un rappresentante per ciascuna agenzia onusiana; |
- I rappresentanti dei partner locali di progetto, esponenti delle autorità locali o della società civile. Altri attori istituzionali, della società civile o donatori, potranno partecipare allo Steering Committee in qualità di osservatori. Simultaneamente, un nucleo di gestione operativo lavorerà al fine di assicurare una comunicazione costante e un coordinamento tra tutte le attività e i partner di progetto. Ugualmente, AICS promuoverà sinergie con i programmi in corso realizzati sul canale bilaterale, in particolare nei settori gender e sviluppo economico. |
Gli obiettivi, la popolazione target e il vantaggio comparato derivante dal coinvolgimento delle agenzie onusiane selezionate, hanno costituito le premesse per la formazione del partenariato di questo progetto. I partner locali menzionati all’interno della proposta progettuale sono stati selezionati sulla base del loro ruolo nel contesto palestinese e, in particolare, in relazione alla loro consolidata esperienza nei settori seguenti: supporto alle donne, attività di empowerment economico femminile, coinvolgimento istituzionale, community outreach e la capacità di intervento su questioni sensibili quali le norme patriarcali. UNWOMEN in partenariato con ILO si occuperà di realizzare le attività secondo le proprie procedure, in accordo con i bisogni specifici dei beneficiari diretti e riflettendo un approccio adatto a livello individuale, istituzionale e di policy. Gli obiettivi, la popolazione target e il vantaggio comparato derivante dal coinvolgimento delle controparti descritte nel progetto sono pertinenti ed assicureranno l’efficacia dell’iniziativa stessa. |
La firma dei CSA, la cui bozza è già stata concordata e parafata, è conditio sine qua non per l’avvio dell’iniziativa. In seguito, si procederà all’erogazione del contributo, auspicabilmente nel mese successivo alla firma, e all’avvio delle attività. Durante il primo incontro del Comitato di Pilotaggio (Steering Committee) si approverà il piano operativo annuale. |
Il Piano Finanziario predisposto da UNWOMEN/ILO è strutturato secondo le componenti riportate nel quadro logico. A questo si aggiungono i costi amministrativi pari all´ 8% dei costi diretti e una voce di spesa dedicata alla copertura dell’assistenza tecnica e del monitoraggio (i cui dettagli sono forniti a pagina 20-23 del documento di progetto allegato). Le voci di spesa risultano ammissibili e le quantità previste adeguate rispetto alle attività descritte nella proposta progettuale. I costi unitari appaiono congrui rispetto al mercato locale. |
Il programma proposto si basa sui risultati del progetto in fase di attuazione (all’interno del programma PR.EM. I) realizzato dalle Agenzie onusiane sopraccitate. Questo programma garantirà che il momentum attualmente generato e i risultati già raggiunti nell'ambito dell’intervento precedente contribuiscano ulteriormente a consolidare gli obbiettivi qui prefissati ampliando l'impatto del programma, non solo raggiungendo un maggior numero di beneficiari ma contribuendo in maniera fondamentale al cambiamento culturale e legislativo. Un elemento essenziale per la sostenibilità, in particolare nella promozione della parità di genere, e al fine di ottenere una vera svolta, è garantire continuità, persistenza e l’adattamento delle attività di successo in più aree geografiche coinvolgendo un numero maggiore di beneficiari. Tale approccio è particolarmente importante per affrontare con efficacia le numerose sfide che presenta la comunità palestinese tra cui: la resistenza al cambiamento, la predominanza maschile nel settore economico, il supporto poco convinto da parte della leadership che spesso fatica a tradursi in reale cambiamento istituzionale. Quindi, per garantire la sostenibilità dell’intervento, è importante investire su un approccio che miri al reale cambiamento della mentalità locale e che porti ad un’adozione dei concetti di parità di genere sia a livello culturale che istituzionale sulla base della convinzione che questo comporti un reale vantaggio per tutti. Inoltre, il progetto si concentra anche sullo sviluppo della capacità tecnica e finanziaria dei beneficiari diretti per consentire loro di sostenere, trasferire e utilizzare queste capacità anche al termine del programma. |
I principali rischi associati all’implementazione del progetto sono relativi alla situazione economico- politica della Palestina e di tipo istituzionale. Sul fronte economico-politico, le distorsioni strutturali dell’economia e del commercio palestinese, risultato delle restrizioni poste da Israele, potrebbero rivelarsi un ostacolo significativo alla realizzazione delle attività e soprattutto alla loro sostenibilità. Una seconda tipologia di conflitto potrebbe essere di tipo istituzionale e derivare dalle priorità all’interno dell’agenda degli stakeholders principali quali il Ministero del Lavoro, la Camera di Commercio, ecc., laddove rivelino una limitata ricettività alle tematiche di genere. Al fine di contenere questi rischi e mitigarne gli effetti, UNWOMEN e ILO intendono dialogare con le controparti governative e istituzionali per promuovere un human rights approach e sensibilizzare l’autorità palestinese affinché funga da principale garante dei diritti umani dei gruppi più vulnerabili al fine di uno sviluppo economico migliore basato sulle pari opportunità. |
Le attività di monitoraggio e valutazione saranno assicurate dalle agenzie onusiane esecutrici mediante la creazione di un piano di monitoraggio e valutazione (M&E), che incorporerà tutti gli elementi del Quadro Logico e che specificherà indicatori, sia quantitativi che qualitativi, per i diversi risultati. L'approccio prevede un uso significativo di dati primari raccolti sul campo attraverso sondaggi, interviste e focus group discussions. |
Un Performance Monitoring Framework (PMF) sarà sviluppato come parte integrante del progetto in collaborazione con i partner locali e con il supporto tecnico delle sezioni di monitoraggio e valutazione delle agenzie esecutrici, le quali trasmetteranno un rapporto narrativo e finanziario ad AICS su base annuale. In conclusione, la strategia proposta per il monitoraggio e la valutazione dell’iniziativa appare quindi adeguata. |
In linea con la policy delle agenzie onusiane esecutrici dell’iniziativa e con la pratica adottata nella fase della distribuzione di materiale informativo, l’ufficio UNWOMEN/ILO a Gerusalemme pubblicizzerà il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Specificamente, UNWOMEN e ILO: • Diffonderanno un comunicato stampa relativo al contributo italiano e allo scopo del progetto. • Dedicheranno uno spazio sul loro sito per informare riguardo gli avanzamenti e i risultati conseguiti dal progetto. • Produrranno adesivi da attaccare sul materiale di lavoro e manifesti/banner da affiggere negli spazi all’interno dei quali si svolgeranno le attività di progetto. • Pubblicheranno regolarmente newsletter contenenti, tra le altre cose, informazioni relative allo stato di avanzamento del progetto. • Assicureranno visibilità ai principali traguardi raggiunti. • I principali risultati del lavoro di monitoraggio e valutazione saranno ampiamente condivisi con tutti gli attori e le controparti coinvolte nell’iniziativa al fine di essere conosciuti a beneficio di future iniziative. La sede AICS di Gerusalemme supporterà le Agenzie onusiane nelle loro attività di comunicazione: a. Partecipando attivamente agli Steering Committee e apportando le eventuali misure necessarie di adattamento e condividendo le strategie di comunicazione; b. Fornendo il logo AICS, il disclaimer e i modelli di targa per tutte le pubblicazioni, banner, brochure, leaflet, video e altro materiale di visibilità; c. Rivedendo e approvando preventivamente tutto il materiale prima di ogni pubblicazione / messa on line / evento / workshop. |