AUSL DI MODENA
ACCORDO PER LA PROMOZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO DELLA PROVINCIA DI MODENA
TRA PROVINCIA DI MODENA
AUSL DI MODENA
INAIL DIREZIONE TERRITORIALE DI MODENA DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI MODENA
USR - UFF VIII AMBITO TERRITORIALE PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI MODENA
COMUNE DI XXXXXXXXXXXX XXXXXX COMUNE SAN XXXXXXX SUL XXXXXX COMUNE DI MIRANDOLA
COMUNE DI FINALE XXXXXX COMUNE DI MEDOLLA COMUNE DI SAN PROSPERO COMUNE DI CAVEZZO
COMUNE DI SAN FELICE SUL XXXXXX COMUNE CONCORDIA SUL SECCHIA COMUNE DI SAN POSSIDONIO COMUNE DI CAMPOSANTO
COMUNE DI SASSUOLO COMUNE DI FORMIGINE COMUNE DI MARANELLO
COMUNE DI FIORANO MODENESE COMUNE DI PRIGNANO SULLA SECCHIA COMUNE DI MONTEFIORINO
COMUNE DI FRASSINORO COMUNE DI PAVULLO COMUNE DI SERRAMAZZONI COMUNE DI MONTESE COMUNE DI FANANO COMUNE DI LAMA MOCOGNO COMUNE DI SESTOLA COMUNE DI PALAGANO COMUNE DI PIEVEPELAGO COMUNE DI POLINAGO COMUNE DI FIUMALBO COMUNE DI MONTECRETO COMUNE DI RIOLUNATO UNIONE TERRE DI CASTELLI UNIONE TERRE D'ARGINE
UNIONE COMUNI DEL SORBARA UNIMORE
CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA CNA
LAPAM
CONFINDUSTRIA CONFIMI CONFESERCENTI CONFCOMMERCIO COLDIRETTI COPAGRI CONFAGRICOLTURA CIA
LEGACOOP ESTENSE CONFCOOPERATIVE
RETI DI AMBITI TERRITORIALI 9-10-11 DELLA PROVINCIA DI MODENA ASSOCIAZIONE SERVIZI PER IL VOLONTARIATO MODENA
FORUM DEL TERZO SETTORE
COMITATO UNITARIO DELLE PROFESSIONI DI MODENA
Viste le principali norme di riferimento:
- L. 977/1967 Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti, art. 6
- Art. 18 della Legge n. 196/1997: Norme in materia di promozione dell’occupazione
- D.M. n. 142/1998: Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all’art. 18 della Legge n. 196/1997
- Circolare Ministero del Lavoro n. 92 del 15 luglio 1998
- Artt. 3 e 4 della Legge n. 53/2003: Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
- D.LGS. 77/2005: Definizione delle norme generali relative all’alternanza scuola lavoro, a norma dell’art. 4 della Legge 53/2003
- Estratto D. LGS. 81/2008 sulle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro art. 32 comma 5-bis
- Estratto D. LGS. 23/2010: Riforma dell’ordinamento relativo alle Camere di commercio industria, Artigianato e Agricoltura, in attuazione dell’art. 53 della Legge 99/2009
- Accordo in Conferenza Permanente per i Rapporti tra Stato e Regioni del 21 dicembre 2011 per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art. 37 comma 2 del D.Lgs. n. 81/2008.
- Interpello n. 1/2013 deliberato dalla Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro prevista dall’art. 12 c. 2 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro (D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.)
- L. 09/08/2013, n. 98, di conversione del D.L. 21/06/2013, n. 69, «Decreto del fare», recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
- Interpello n. 1/2014 limitatamente al punto 1 (pag. 1-2) deliberato dalla Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro prevista dall’art. 12 c. 2 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro (D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.)
- D.M. (MIUR) 5 giugno 2014, n. 28 - "Programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado per il triennio 2014-2016"
- L 107/2015 del 13 Luglio 2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”
- Accordo in Conferenza Permanente per i Rapporti tra Stato e Regioni del 7 luglio 2016 per l’individuazione e i contenuti minimi dei percorsi formativi per gli RSPP e gli ASPP ai sensi dell’art. 32 del D.Lgs. n. 81/2008.
- Circolare INAIL 44 del 21 novembre 2016 “Studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro. Legge 13 luglio 2015 n.107, commi 33-43. Criteri per la trattazione dei casi di infortunio. Aspetti contributivi.”
- Accordo per la promozione di percorsi di alternanza scuola-lavoro negli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della Provincia di Modena del 9/04/2015.
Premessa
L'alternanza scuola-lavoro ha trovato il pieno riconoscimento nel sistema di istruzione in tempi abbastanza recenti: introdotta nel nostro ordinamento scolastico dall’art. 4 della legge 28/3/2003 n.
53 e disciplinata dal successivo decreto legislativo 15/4/2005 n. 77, ha visto un pieno riconoscimento e valorizzazione nei Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati nel marzo 2010.
Anche nell'ambito del sistema di Istruzione e Formazione Professionale, di esclusiva competenza regionale, la legge regionale n. 5/2011 stabilisce che “nel rispetto della normativa nazionale, gli allievi possono svolgere i percorsi formativi attraverso l'alternanza di studio e lavoro, nelle sue diverse modalità e forme di inserimento nelle realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei servizi”.
Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro trova successivamente riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, la quale ha ulteriormente strutturato questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dall’anno scolastico 2015/16 coinvolgono, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione. L’obbligatorietà e la personalizzazione del progetto innestano l’alternanza scuola lavoro all’interno del curricolo scolastico e ne fanno una componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”
La portata innovativa delle norme citate non risiede tanto nell'orientare al raccordo tra formazione e lavoro - prospettiva che, sia per le scuole sia per il sistema di formazione professionale, trova concreto avvio in termini di tirocini formativi e di orientamento con la legge n 196 del 1997 -
quanto, piuttosto, nell'affermare che, nell'ambito dei sistemi di istruzione e formazione le esperienze di alternanza concorrono a perseguire gli obiettivi propri di un percorso di istruzione e di formazione.
La tutela della salute e della sicurezza
La politica di estrema responsabilizzazione del datore di lavoro, iniziata circa 20 anni fa con il recepimento (Decreto Legislativo “626”), a livello nazionale, delle innovative Direttive Comunitarie in materia, ha trovato ulteriore enfasi nel Decreto Legislativo n. 81 del 2008 (cosiddetto “Testo Unico”).
Il processo di valutazione di tutti i rischi presenti in azienda costituisce la base propedeutica irrinunciabile per l’individuazione e l’applicazione di appropriate azioni di prevenzione e protezione. Oltre al datore di lavoro, che rappresenta il garante indiscusso del sistema, la norma individua altre figure che concorrono alla realizzazione della rete di tutela, ciascuna secondo proprie attribuzioni e competenze:
- il Responsabile e gli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.)
. il medico competente
- il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)
- gli addetti alle funzioni di primo soccorso, antincendio ed all’emergenza
- i dirigenti ed i preposti
- i lavoratori
Come recita il D.Lgs. n. 81 del 2008, “il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all’art. 18 della Legge 24 06 1997 n. 196 e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza fra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro” è equiparato alla figura del lavoratore, così come definita dall’art. 2 del medesimo Decreto, e quindi riconosciuto come “creditore di sicurezza”, a tutti gli effetti.
Nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro, la rete di tutela è tuttavia destinata ad allargarsi. Ciò porta ad interfacciarsi figure che, funzionalmente, afferiscono a realtà organizzative autonome e separate, rispettivamente rappresentate dal soggetto proponente (istituto scolastico/formativo) e dal soggetto ospitante (azienda): i due datori di lavoro (Dirigente scolastico e titolare dell’azienda), i due tutor, i due R.S.P.P., e così via.
Assieme alla cooperazione sinergica di tutte le figure coinvolte, l’altro elemento imprescindibile per il buon esito del progetto è l’approccio propositivo dello studente, figura centrale dell’iniziativa, che deve interpretare al meglio l’opportunità che gli viene offerta, investendo energie in termini di disponibilità e volontà di apprendimento.
Per mettere lo studente nelle condizioni di maturare “in sicurezza” questa esperienza di crescita formativa-professionale non è sufficiente che le attrezzature, i locali, gli impianti e quant’altro siano a norma di legge, ma è indispensabile che egli sia preliminarmente coinvolto in un percorso educativo tale da garantirgli un’adeguata formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro, rendendolo contestualmente consapevole di essere parte attiva del sistema di tutela.
Nell'ambito dell'attività promossa dal coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro istituto dalla Provincia di Modena con apposito Protocollo d'intenti, si è dato negli ultimi anni particolare rilevanza alla promozione della cultura della sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado.
Pertanto gli Enti e le organizzazioni che sottoscrivono il presente accordo condividono quanto segue:
Art 1 FINALITA'
Il presente Protocollo ha come finalità la promozione e la realizzazione di una adeguata tutela della salute e sicurezza degli studenti in stage con riferimento specifico agli elementi che caratterizzano la formazione dello studente prima e durante l'esperienza formativa.
Art. 2 OGGETTO
I firmatari dell’accordo si impegnano a supportare l’attività di alternanza scuola lavoro, ciascuno per il proprio ambito di competenza secondo quanto previsto dal successivo art. 4 del presente accordo, con particolare riferimento alle seguenti attività:
- formazione in tema SSL ex X.Xxx. 81/2008 e s.m.i.
- verifica tutela assicurativa degli stagisti
- sostegno alla co-progettazione dei percorsi di alternanza in tutti i contesti di accoglienza per garantire l’adeguatezza agli obiettivi formativi previsti dalla riforma
- aggiornamento e supporto alle scuole e ai soggetti ospitanti, con particolare riferimento all'applicazione di aspetti inerenti la sicurezza sul lavoro per gli studenti in alternanza
Art. 3 LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE PROPEDEUTICHE ALL'ESPERIENZA LAVORATIVA
L'Istituzione scolastica secondaria di II grado organizza, i percorsi di alternanza scuola-lavoro. E' inoltre cura della scuola effettuare la selezione dei soggetti ospitanti disponibili ad accogliere percorsi di tirocinio formativo.
A tale proposito USR - UFF VII AMBITO TERRITORIALE PROVINCIA DI MODENA e le RETI DI AMBITI TERRITORIALI 9-10-11 DELLA PROVINCIA DI MODENA si impegnano,
per i territori di loro competenza, a promuovere negli Istituti Superiori la realizzazione dei percorsi di formazione da erogare agli studenti ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Le competenze acquisite dagli studenti, in materia si sicurezza sicurezza sul lavoro, saranno certificate dalla scuola secondo le modalità stabilite dal gruppo tecnico di cui all'art 5.
Gli strumenti operativi da utilizzare per avviare un percorso di alternanza scuola lavoro, sono:
- la Convenzione tra il Promotore e il Soggetto Ospitante
- il Progetto Formativo Individuale che specifica l'attività che il destinatario realizzerà nel percorso di alternanza scuola lavoro.
Art. 4 MODALITA’ DI ATTUAZIONE E IMPEGNI ASSUNTI DAI FIRMATARI
I soggetti firmatari si impegnano a svolgere le attività di seguito articolate:
A) USR - UFF VIII AMBITO TERRITORIALE PROVINCIA DI MODENA
Attività:
L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Xxxxxx-Romagna - Ufficio VIII Ambito Territoriale per la provincia di Modena favorisce il raccordo e la comunicazione con le scuole.
Risorse umane
Docente referente dell’Ufficio VIII
B) PROVINCIA DI MODENA
Attività:
- Promozione e supporto delle attività di alternanza scuola lavoro in ambito provinciale;
- Partecipazione al gruppo tecnico di cui all'art 5.
Risorse umane
Personale del Servizio Istruzione e Area deleghe
C) AUSL DI MODENA
Attività
- Verificare preliminarmente, se ritenuto ancora necessario dalle scuole e secondo modalità concordate congiuntamente nel gruppo tecnico, i requisiti di qualificazione quali “formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro” dei docenti individuati all’interno degli istituti scolastici per erogare agli studenti la formazione obbligatoria in materia di sicurezza;
- Verificare, per le scuole che lo richiedano e secondo modalità concordate congiuntamente nel gruppo tecnico, la conformità ai requisiti di legge dei modelli di attestati di formazione da rilasciare agli studenti;
- Collaborare, su richiesta dell’Ufficio Scolastico e delle Reti di ambiti territoriali 9-10-11 secondo modalità concordate nel gruppo tecnico, alla formazione e aggiornamento sulla normativa prevenzionistica dei docenti degli istituti scolastici che formeranno i ragazzi;
- Collaborare all'aggiornamento del personale dei soggetti ospitanti, dedicato all'accoglienza ed alla formazione dei ragazzi in alternanza scuola-lavoro (es. enti locali, associazioni di volontariato, ecc.).
Risorse umane
Operatori dei Servizi Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro del Dipartimento di Sanità Pubblica
D) INAIL SEDE DI MODENA
Attività
- Verificare preliminarmente, se ritenuto ancora necessario dalle scuole e secondo modalità concordate congiuntamente nel gruppo tecnico, i requisiti di qualificazione quali “formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro” dei docenti individuati all’interno degli istituti scolastici per erogare agli studenti la formazione obbligatoria in materia di sicurezza;
- Verificare, per le scuole che lo richiedano e secondo modalità concordate congiuntamente nel gruppo tecnico la conformità ai requisiti di legge dei modelli di attestati di formazione da rilasciare agli studenti;
- Collaborare, su richiesta dell’Ufficio Scolastico e delle Reti di ambiti territoriali 9-10-11 e secondo modalità concordate nel gruppo tecnico, alla formazione e aggiornamento sulla normativa prevenzionistica dei docenti degli istituti scolastici che formeranno i ragazzi;
- Collaborare all'aggiornamento del personale dei soggetti ospitanti, dedicato all'accoglienza ed alla formazione dei ragazzi in alternanza scuola-lavoro ( es, enti locali, associazioni di volontariato etc).
Risorse umane
Preventore di sede
Esperti CONTARP o CTE o UOT dell’Xxxxxx Xxxxxxx
E) DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO
Attività
- collaborare, su richiesta dell’Ufficio Scolastico e delle Reti di ambiti territoriali 9-10-11 e secondo modalità concordate nel gruppo tecnico, alla formazione e aggiornamento sulla normativa prevenzionistica dei docenti degli istituti scolastici che formeranno i ragazzi, in particolare nei compiti istituzionali di competenza (edilizia, radioprotezione, controlli Direttiva Macchine, vigilanza congiunta XX.XX., ecc...);
- rilasciare, anche con modalità semplificate, l’autorizzazione ad adibire tirocinanti ed apprendisti a lavorazioni altrimenti vietate ai minori, per scopi formativi, previo parere dell’ASL, a norma dell’art. 6 della Legge n. 977/1967;
- assicurare, anche con modalità semplificate, il monitoraggio dei tirocini curricolari trasmessi alla Direzione territoriale del lavoro a norma delle disposizioni vigenti.
Risorse umane
* Ufficio relazioni con il pubblico
* Area vigilanza tecnica
* Ufficio autorizzazioni
F) RETI DI AMBITI TERRITORIALI 9-10-11
Attività
- Partecipano con un proprio referente al gruppo tecnico.
- Come rete delle scuole di II grado, si impegnano a promuovere una positiva diffusione dell’Alternanza Scuola – Lavoro favorendo il confronto fra le migliori esperienze attuate dalle scuole, anche in materia di sicurezza.
- Promuovono la formazione e l’aggiornamento sulla normativa prevenzionistica dei docenti degli istituti scolastici che formeranno gli studenti.
- Favoriscono il coinvolgimento e la valorizzazione dei docenti impegnati nella funzione di organizzazione e di tutor scolastico.
- Attivano, attraverso le proprie modalità di lavoro, il confronto e il monitoraggio delle esperienze e la efficace attuazione del protocollo, impegnandosi a segnalare criticità ed a proporre soluzioni utili. Le Reti di ambiti territoriali 9-10-11 s’impegnano inoltre a rendere fruibili risorse tradizionali e digitali per la formazione sulla sicurezza di competenza delle scuole associate
- Contribuiscono, per conto delle scuole, a facilitare la collaborazione fra i soggetti istituzionali firmatari del presente protocollo.
Risorse umane
Insegnanti e dirigenti scolastici nominati
G) CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA
Attività:
- Promozione e supporto delle attività di alternanza scuola lavoro in ambito provinciale, grazie alla tenuta del Registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro istituito presso le Camere di commercio ai sensi del comma 41 dell'art.1 della Legge 107/2015 ed accessibile tramite il portale xxxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx;
- Promozione presso le imprese dei percorsi di alternanza scuola lavoro, anche attraverso specifici bandi (es. “Estate in alternanza”);
- Fornitura alle scuole secondarie di II grado di elenchi di imprese per favorire l’attivazione di stages in alternanza.
Risorse umane
Personale Area Sviluppo Imprese
H) UNIONI DI COMUNI, COMUNI, UNIMORE ed ASSOCIAZIONI FIRMATARIE
Attività
Nell'ambito della loro attività istituzionale e statutaria, le Unioni di Comuni, i Comuni, UNIMORE e le Associazioni firmatarie sottoscrivono il presente Accordo allo scopo di promuovere e facilitare percorsi di alternanza scuola-lavoro a favore degli studenti degli Istituti secondari di secondo grado della provincia di Modena.
In particolare Xxxx si impegnano a favorire ed agevolare il rapporto tra scuola, impresa ed alunno in modo che tutti i soggetti coinvolti nell’attività di alternanza scuola-lavoro siano tutelati secondo quanto previsto dal X.Xxx. 81/2008, sia in relazione alla formazione che alla salute e sicurezza.
Inoltre, secondo le modalità concordate nell'ambito del gruppo tecnico, congiuntamente con la scuola e preventivamente alle attività di alternanza, le Associazioni di Categoria potranno erogare, previo accordo complessivo con i singoli dirigenti scolastici, sulla base delle attività che gli alunni andranno ad esercitare preso gli Enti, le associazioni e le proprie aziende associate, la formazione specifica rimanente, se dovuta.
Tale formazione si intende rivolta ad allievi raggruppati dalle scuole in base alla tipologia di rischio delle aziende ospitanti e di norma erogata nei locali messi a disposizione dalle scuole.
Risorse umane
Esperti in materia, referenti per il gruppo tecnico
Art. 5 GRUPPO TECNICO
Le parti, successivamente alla stipula del presente accordo, individuano un gruppo di coordinamento formato da rappresentanti delle parti firmatarie, con lo scopo di monitorare l’andamento delle attività progettualità nel rispetto delle finalità e dei tempi concordati.
Il Gruppo, inoltre, dovrà valutare i risultati ottenuti e relazionare al termine delle attività.
Il gruppo tecnico, nel pieno rispetto dell’Accordo in Conferenza Stato Regioni del 21 dicembre 2011 relativamente alla durata ed ai contenuti della formazione ivi previsti, ha principalmente funzioni di:
- definizione delle modalità di certificazione della formazione sulla sicurezza sul lavoro erogate dagli istituti superiori;
- monitoraggio delle modalità e durata della formazione sulla sicurezza sul lavoro nell'ambito del presente accordo;
- definizione degli strumenti operativi di cui all'art 3;
- programmazione di attività di aggiornamento e formazione mirate inerenti l'attuazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro;
- definizione delle modalità e degli strumenti per verificare le condizioni di sicurezza della struttura ospitante e per garantire la sorveglianza sanitaria, qualora necessaria, di cui all' art.41 del dlgs. 81/2008 e xx.xx;
Si prevede, alla fine di ogni anno scolastico, un incontro finalizzato al monitoraggio delle attività svolte ed alla programmazione degli impegni da assumere per l’anno scolastico successivo. Il verbale di detta riunione costituirà documento di programmazione annuale.
Art. 6 DURATA
Il presente Protocollo viene sottoscritto per approvazione dai Legali Rappresentanti delle realtà interessate. Il presente Accordo ha decorrenza immediata alla data della sottoscrizione.
Il rinnovo dell’accordo sarà annualmente confermato, salvo eventuali variazioni normative che modifichino la finalità e l’utilità dell’atto stesso, oppure disdetto in occasione della riunione di coordinamento annuale di cui all’art.5 e formalizzato nel relativo verbale che costituirà documento ufficiale.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Modena, 5 Luglio 0000
XXX
UFF VIII ambito territoriale provincia di Modena PROVINCIA DI MODENA
AUSL DI MODENA
INAIL DIREZIONE TERRITORIALE DI MODENA DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI MODENA COMUNE DI MODENA
COMUNE DI XXXXXXXXXXXX XXXXXX COMUNE SAN XXXXXXX SUL XXXXXX COMUNE DI MIRANDOLA
COMUNE DI FINALE XXXXXX COMUNE DI MEDOLLA COMUNE DI SAN PROSPERO COMUNE DI CAVEZZO
COMUNE DI SAN FELICE SUL XXXXXX COMUNE CONCORDIA SUL SECCHIA COMUNE DI SAN POSSIDONIO COMUNE DI CAMPOSANTO
COMUNE DI SASSUOLO COMUNE DI FORMIGINE COMUNE DI MARANELLO
COMUNE DI FIORANO MODENESE COMUEN DI PRIGNANO SULLA SECCHIA COMUNE DI MONTEFIORINO
COMUNE DI FRASSINORO COMUNE DI PAVULLO
COMUNE DI SERRAMAZZONI COMUNE DI MONTESE COMUNE DI FANANO COMUNE DI LAMA MOCOGNO COMUNE DI SESTOLA COMUNE DI PALAGANO COMUNE DI PIEVEPELAGO COMUNE DI POLINAGO COMUNE DI FIUMALBO COMUNE DI MONTECRETO COMUNE DI RIOLUNATO UNIONE TERRE DI CASTELLI UNIONE TERRE D'ARGINE
UNIONE COMUNI DEL SORBARA UNIMORE
CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA LEGACOOP ESTENSE CONFCOOPERATIVE
CNA LAPAM
CONFINDUSTRIA CONFIMI CONFESERCENTI CONFCOMMERCIO COLDIRETTI COPAGRI CONFAGRICOLTURA CIA
RETI DI AMBITI TERRITORIALI 9-10-11 DELLA PROVINCIA DI MODENA ASSOCIAZIONE SERVIZI PER IL VOLONTARIATO MODENA
FORUM DEL TERZO SETTORE
COMITATO UNITARIO DELLE PROFESSIONI DI MODENA