CAPITOLATO TECNICO
Regione Carabinieri “Lazio”
CAPITOLATO TECNICO
RELATIVO AL SERVIZIO DI BONIFICA E MANUTENZIONE ORDINARIA DEI POLIGONI DI TIRO A CIELO CHIUSO DEI COMANDI PROVINCIALI DI LATINA E RIETI.
INDICE
1. GENERALITA’ 3
1.1 OGGETTO DEL CAPITOLATO 3
1.2 DEFINIZIONI 3
2. ATTIVITÀ DI BONIFICA 4
2.1 DISPOSIZIONI GENERALI SULLE ATTIVITA’ DI BONIFICA 5
2.2 BONIFICA SU PAVIMENTAZIONI ORIZZONTALI (MODULARI IN GOMMA ED IN CALCESTRUZZO) 6
2.3 BONIFICA SU SUPERFICI VERTICALI CON MATERIALE FONOASSORBENTE (PIRAMIDALE O A SUPERFICIE PIANA) 7
2.4 BONIFICA PARETI VERTICALI METALLICHE (SETTI DIVISORI BOXES E PARETI BALISTICHE) 7
2.5 BONIFICA SUPERFICI VETRATE O IN PLEXIGLASS (FARI, PLAFONIERE E VETROBOX D.T.) 7
2.6 BONIFICA SUPERFICI IN LEGNO O PVC (PIANETTI DI APPOGGIO PER TIRATORI) 8
2.7 BONIFICA SUPERFICI IN METALLO 8
2.8 BONIFICA AREA PARAPALLE E RETROPARAPALLE 9
2.8.1 PARAPALLE “AD ASSORBIMENTO” 9
2.8.2 PARAPALLE A “PERSIANA” E/O “A BOCCA DI LUPO” 10
2.9 RAPPORTINI DI ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA 11
3. MANUTENZIONE PROGRAMMATA 14
3.1 ELENCO OPERAI 14
3.2 STATO DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI 14
3.3 CONTROLLO DELL’ENTE SUGLI IMPIANTI 14
3.4 INADEMPIENZE DELLA DITTA - PENALITA’ 15
3.5 PRINCIPALI IMPIANTI OGGETTO DELLA MANUTENZIONE 15
3.6 “MATERIALI IN FORNITURA” COMPRESI NEL CONTRATTO 16
3.7 MANUTENZIONE IMPIANTI MOVIMENTAZIONE BERSAGLI 17
3.8 MANUTENZIONE IMPIANTO DI IMMISSIONE E TRATTAMENTO ARIA (UTA) 17
3.9 MANUTENZIONE IMPIANTO DI ESTRAZIONE ARIA 18
3.10 MANUTENZIONE IMPIANTO ELETTRICO, DI ILLUMINAZIONE GENERALE E IMPIANTO LUCI DI EMERGENZA 18
3.11 MANUTENZIONE IMPIANTO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO (“CO”) 19
3.12 MANUTENZIONE IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI E ANTINCENDIO 20
3.13 MANUTENZIONE IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE AD ALTOPARLANTI (AREA TIRATORI E BOX D.T.) 20
3.14 MANUTENZIONE IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE A CITOFONO 20
3.15 MANUTENZIONE IMPIANTO AVVISATORE ACUSTICO E OTTICO PER CONTROLLO APERTURA 21
PORTE E CHECK-UP GENERALE SPIE DI SEGNALAZIONE E CONTROLLO “CONSOLLE D.T.” 21
3.16 MANUTENZIONE IMPIANTO ESTRAZIONE ARIA BOX D.T. E DI CONDIZIONAMENTO 21
3.17 MANUTENZIONE IMPIANTO BERSAGLI ELETTRONICI 21
3.18 MANUTENZIONE IMPIANTO PARAPALLE 22
3.19 REPERIBILITA’ PER LA MANUTENZIONE 22
4. SOMMA A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE PER ACQUISTO DI PEZZI Dl RICAMBIO E COMPONENTI NON RICOMPRESI NELLA “MANUTENZIONE PROGRAMMATA” A CARICO
DELLA DITTA 22
Allegato 1 23
Allegato 2 25
1. GENERALITÀ
1.1 OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il presente Capitolato ha per oggetto la disciplina delle attività di:
• BONIFICA;
• MANUTENZIONE ORDINARIA;
dei poligoni di tiro in galleria dei Comandi Provinciali di Latina e Rieti (allegato 1).
Scopo del presente Capitolato è quello di disciplinare le modalità e la frequenza con cui eseguire gli interventi di bonifica e manutenzione, ai sensi della normativa vigente e secondo le indicazioni contenute nel “Regolamento d’uso” necessari per il regolare svolgimento delle attività di tiro a fuoco all’interno delle strutture chiuse. Nel contempo definisce gli interventi di manutenzione periodica necessari a garantire la piena funzionalità nel tempo degli impianti del poligono stesso.
1.2 DEFINIZIONI
Nel presente Capitolato si intendono:
• Interventi di Bonifica:
Per Interventi di Bonifica si intendono tutte quelle attività tese ad inertizzare, ripulire, lavare e rimuovere in genere le polveri (incombuste e non) generate dall’attività di esercitazione a fuoco (che si depositano su tutte le superfici delle strutture e degli impianti all’interno del poligono di tiro) oltre che la rimozione, raccolta e smaltimento, secondo quanto previsto dalle normative di legge, dei residui solidi di piombo e metallici in genere (proiettili e bossoli) dal poligono.
Le attività di pulizia e bonifica dovranno essere eseguite con l’utilizzo di attrezzature, prodotti e/o detergenti di tipo non aggressivi, non infiammabili e non tossici.
Si intendono a totale carico della ditta appaltatrice la messa a disposizione della manodopera qualificata, delle attrezzature e dei materiali di consumo.
• Interventi di Manutenzione Ordinaria e Programmata:
Per interventi di Manutenzione Ordinaria e Programmata devono intendersi tutte quelle attività di periodico monitoraggio, verifica, taratura, riparazione (anche con sostituzione di parti o componenti di ricambio) necessarie a garantire la piena funzionalità nel tempo delle apparecchiature e degli impianti esistenti all’interno del poligono di tiro in argomento.
Salvo quanto diversamente specificato nel capitolo “Materiali in fornitura”, è onere della ditta aggiudicataria la messa a disposizione della manodopera qualificata, l’acquisto e/o il noleggio delle attrezzature (scale, trabattelli ed utensili da lavoro) e dei materiali di consumo (oli, grassi lubrificanti, etc .. ) necessari per l’esecuzione a regola d’arte di tutte le lavorazioni di manutenzione in contratto.
Le parti di ricambio e componenti soggetti ad usura, la cui fornitura senza ulteriori compensi è a carico della ditta, sono elencate nel capitolo “Materiali in fornitura” del presente capitolato.
• Certificazione Periodica:
Per attività di certificazione si intende l’onere a carico della ditta di rilasciare con cadenza periodica (almeno una volta durante il periodo di esecuzione del contratto) i seguenti certificati, al fine di monitorare e certificare periodicamente il corretto funzionamento degli impianti:
a. verifica velocità dell’aria secondo quanto prescritto dalla D.T. P1 ed. 2005;
b. verifica livello di illuminamento secondo quanto prescritto dalla D.T. P1 ed. 2005;
c. analisi qualità aria ambiente interno ed esterno ai sensi del D.Lgs. 25/2002 (sostitutivo del D.Lgs 277/91), al fine dell’accertamento della concentrazione di piombo;
d. analisi qualità aria ambiente esterno ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
e. verifica, eventuale taratura e certificazione dell’impianto di rilevamento monossido di carbonio (CO) come prescritto dalla D.T. P1 ed. 2005.
Il rilascio delle certificazioni di cui sopra, nel corso dell’anno in cui ricade la scadenza dell’agibilità del poligono (scadenza triennale), sarà anticipato o procrastinato, su richiesta del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri -Direzione Lavori del Genio, in modo che le certificazioni rilasciate risultino in corso di validità nell’ambito dell’iter procedurale di rinnovo dell’agibilità al tiro del poligono stesso.
Il loro rilascio al Reparto in duplice copia originale, per il successivo inoltro alla Direzione Lavori del Genio a cura del Reparto stesso, dovrà avvenire improrogabilmente entro 2(due) mesi prima della scadenza dell’agibilità in corso.
2. ATTIVITÀ DI BONIFICA
Per interventi di bonifica si intendono tutte quelle attività, di inertizzazione, pulizia, lavaggio e bonifica in genere, raccolta delle ogive e delle polveri contenenti piombo (incombuste e non) generate dall’attività di esercitazione a fuoco all’interno del poligono di tiro. Le attività di bonifica includono altresì il relativo smaltimento, secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia, dei liquidi di risulta provenienti dalle acque di lavaggio.
Le attività dovranno essere eseguite con l’utilizzo di attrezzature, prodotti e/o detergenti di tipo non aggressivi, non infiammabili e non tossici. Tali attrezzature e materiali di consumo si intendono a totale carico della ditta appaltatrice.
Nell’esecuzione degli interventi di pulizia e bonifica potrà essere impiegato esclusivamente personale altamente specializzato dipendente della ditta appaltatrice. Le attività di pulizia e bonifica dovranno essere svolte con procedure, metodi e protocolli conformi alla normativa vigente in materia di Sicurezza e Salute dei Lavoratori, utilizzando i prescritti dispositivi di protezione individuale.
Si elencano di seguito le diverse superfici interne al poligono che dovranno essere oggetto di raccolta e bonifica periodica delle polveri incombuste:
- PAVIMENTAZIONI ORIZZONTALI (Pavimenti modulari in gomma ed in calcestruzzo);
- SUPERFICI VERTICALI CON MATERIALE FONOASSORBENTE (Piramidale);
- SUPERFICI VERTICALI METALLICHE (in acciaio balistico e setti separatori boxes);
- CONTROSOFFITTI AREA TIRATORE
- SUPERFICI IN LEGNO (mensole tiratori);
- SUPERFICI VERTICALI IN VETRO (vetro antiproiettile box D.T. fari e plafoniere);
- SUPERFICI IN ALLUMINIO (griglie immissione aria e bocchette di aspirazione).
- SUPERFICI METALLICHE (binari scorrimento carrelli).
L’attività di bonifica all’interno della galleria sarà differenziata a seconda della superficie da trattare (così come meglio specificato nei paragrafi seguenti) e scandita temporalmente secondo quanto riportato nella seguente tabella:
OGGETTO DELLA BONIFICA AREA TIRATORI | Frequenza | |||||
Giornaliera | Quindicinale | Mensile | Semestrale | Annuale | ||
AREA TIRATORI | PAVIMENTAZIONE IN PANNELLI MODULARI GOMMA | X | ||||
PAVIMENTAZIONE CEMENTO (sottostante alla pavimentazione in gomma) | X | |||||
PARETI VERTICALI LATERALI FONOASSORBENTI (piramidale) | ||||||
PARETI VERTICALI METALLICHE (setti divisori boxes) | X |
SUPERFICI LEGNO (pianetti di appoggio peri tiratori) | X | |||||
SUPERFICI IN METALLO (Impianti a vista, porte ingresso/uscita) | X | |||||
SUPERFICI VETRATE o IN PLEXIGLASS (fari plafoniere. vetro box D.T.) | X | |||||
GRIGLIE DI IMMISSIONE ARIA | X | |||||
MATERIALE FONO ASSORBENTE LATERALE | X | |||||
CONTROSOFFITTATURA | X |
OGGETTO DELLA BONIFICA LUNGO LA GALLERIA | Frequenza | |||||
Giornaliera | Quindicinale | Mensile | Semestrale | Annuale | ||
GALLERIA | PAVIMENTAZIONE IN PANNELLI MODULARI GOMMA | X | ||||
PAVIMENTAZIONE CEMENTO (sottostante alla pavimentazione in gomma da rimuovere) | X | |||||
PAVIMENTAZIONE CEMENTO (senza pavimentazione in gomma ) | X | |||||
PARETI VERTICALI LATERALI FONOASSORBENTI (piramidale) | X | |||||
PARETI VERTICALI LATERALI METALLICHE (pareti balistiche) | X | |||||
SUPERFICI VETRATE o IN PLEXIGLASS (fari e plafoniere) | X | |||||
GRIGLIE ESTRAZIONE ARIA | X | |||||
SUPERFICI IN METALLO (Deflettori a soffitto) | X | |||||
BINARI E CARRELLI PORTA BERSAGLIO | X | |||||
RACCOLTA E SMALTIMENTO RESIDUI DI PIOMBO NELLA ZONA PARAPALLE CON CONTESTUALE BONIFICA AMBIENTALE. | X |
2.1 DISPOSIZIONI GENERALI SULLE ATTIVITÀ DI BONIFICA
Tutte le attività di bonifica di seguito elencate dovranno essere eseguite previa verifica della chiusura delle porte di accesso ed uscita dalla galleria e che siano spenti sia l’impianto di immissione che quelli di estrazione dell’aria dalla stessa. E’ altresì obbligatorio l’utilizzo, durante le attività di bonifica, da parte degli operatori, dei previsti dispositivi di protezione individuale (DPI - monouso, quali guanti, tute, e mascherine protettive, ecc..) ed in generale il rispetto della normativa vigente in materia di Sicurezza e Salute dei Lavoratori.
Resta inteso che è a totale carico della ditta appaltatrice l’acquisizione da parte di laboratorio autorizzato dell’analisi preventiva delle acque di lavaggio e di tutti i materiali speciali (in polvere e/o solidi) da smaltire e bonificare, al fine di conferire a discarica gli stessi.
I liquidi di risulta provenienti dal filtraggio delle acque di lavaggio (a lavorazione manuale o meccanica) dovranno essere raccolti in idonei contenitori stagni da smaltire esclusivamente in discariche autorizzate, secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia. Di tutte le operazioni di conferimento a discarica dovrà essere fornita all’Amministrazione copia dei verbali rilasciati dalla discarica stessa.
Nelle attività di pulizia e lavaggio potranno essere utilizzati esclusivamente prodotti e/o detergenti non infiammabili, non aggressivi e non tossici.
L’attività di bonifica non dovrà intralciare in alcun modo le normali attività del poligono, per cui dovranno essere effettuate al termine delle attività addestrative e secondo le disposizioni impartite dalla Direzione del poligono.
2.2 BONIFICA SU PAVIMENTAZIONI ORIZZONTALI (MODULARI IN GOMMA ED IN CALCESTRUZZO) La pavimentazione dell’intera galleria del poligono di tiro è realizzata in calcestruzzo ad alta resistenza. L’area tiratori e la prima parte della galleria (fino a circa m. 10 dalla linea dei tiratori) è rifinita con una pavimentazione modulata in gomma (dim. 50 x 50 e spessore 20 mm), capace di trattenere i tiri che dovessero colpirla.
Si distinguono, nel seguito, le attività di bonifica cui è necessario sottoporre tali superfici orizzontali.
2.2.1. BONIFICA GIORNALIERA DEI PAVIMENTI (DOPO OGNI GIORNATA DI ATTIVITÀ A FUOCO)
Si intende la rimozione delle polveri di piombo dalle superfici pavimentate orizzontali interne alla galleria, senza la rimozione del pavimento modulare in gomma (laddove esistente) e lungo tutta la galleria stessa.
La pulizia si articolerà secondo una iniziale rimozione a secco delle polveri incombuste attraverso l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate, secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia.
Successivamente a tale rimozione a secco, il pavimento sarà oggetto di lavaggio ad umido, da eseguirsi con idonei strumenti manuali o mediante macchina lavasciuga aspiratrice antideflagrante pneumatica, con o senza l’ausilio di detergenti.
L’attività di bonifica illustrata dovrà essere eseguita successivamente a tutte le altre attività di cui ai successivi paragrafi.
2.2.2. BONIFICA QUINDICINALE DEI PAVIMENTI (MENSILE OVVERO OGNI 15 GIORNI DI ATTIVITÀ)
Si intende la rimozione delle polveri di piombo dalle superfici pavimentate orizzontali interne lungo tutta la galleria, anche attraverso la rimozione del pavimento modulare in gomma (laddove esistente), bonifica della controffittatura nell’area tiratori .
Le attività di cui al presente paragrafo dovranno essere effettuate accertandosi che siano chiuse tutte le porte di accesso ed uscita dalla galleria e spenti sia l’impianto di immissione che quelli di estrazione d’aria dalla stessa, utilizzando i previsti dispositivi di protezione individuale (DPI - monouso, quali guanti, tute, e mascherine protettive, ecc..).
Preliminarmente alla rimozione del pavimento modulare in gomma, la pulizia si articolerà secondo una iniziale rimozione a secco delle polveri incombuste da tutta la superficie orizzontale della galleria, mediante l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia).
Successivamente a tale rimozione a secco, il pavimento modulare in gomma verrà rimosso, accatastato temporaneamente lungo la galleria, quindi si procederà al lavaggio ad umido (con l’ausilio di detergenti) dell’intera pavimentazione in calcestruzzo della galleria, mediante attrezzature manuali o macchina lavasciuga aspiratrice antideflagrante pneumatica.
A lavaggio ed asciugatura avvenuti, verrà rimesso in opera il pavimento modulare sulla pavimentazione in calcestruzzo (avendo cura che non vi siano spazi tra gli elementi modulari), quindi si procederà al suo lavaggio finale ad umido (con l’ausilio di detergenti) con le modalità precedentemente illustrate.
2.3 BONIFICA SU SUPERFICI VERTICALI CON MATERIALE FONOASSORBENTE (PIRAMIDALE O A SUPERFICIE PIANA)
Le pareti interne del primo tratto della galleria di tiro del poligono e quella dell’area tiratori è finita superficialmente con un materiale ad alta capacità fonoassorbente (in generale piramidale a base quadrata), su cui è inevitabile l’accumulo delle polveri incombuste prodotte nell’attività a fuoco.
Per bonifica del materiale fonoassorbente si intende la rimozione delle polveri di piombo e residui incombusti di polvere da sparo dalle superfici del materiale stesso, ed il loro smaltimento.
La bonifica si articolerà secondo una iniziale rimozione a secco delle polveri incombuste da tutta la superficie piramidale della galleria, mediante l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo diretto, ovvero la caduta a terra, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia). L’attrezzatura impiegata non dovrà essere alimentata elettricamente e dovrà impedire il diffondersi nell’aria delle particelle di polvere rimosse mediante idoneo sistema di intrappolamento (preferibilmente elettrostatico) atto a garantire e preservare la salute dei lavoratori.
La pulizia della superficie del materiale dovrà condursi adottando tutte le cautele necessarie a preservare l’integrità delle punte delle piramidi, attesa la loro particolare fragilità.
La presente attività di pulizia della parete fonoassorbente dovrà essere svolta preliminarmente alla bonifica della pavimentazione di modo che ogni residua polvere caduta sul pavimento possa venire raccolta durante la successiva attività di lavaggio della pavimentazione.
2.4 BONIFICA PARETI VERTICALI METALLICHE (SETTI DIVISORI BOXES E PARETI BALISTICHE)
Le pareti interne laterali della galleria di tiro sono rivestite, nel secondo successivo a quello finito con materiale fonoassorbente, con lamiere di tipo balistico sulla cui superficie si possono depositare residui di polvere da sparo e di piombo. Nell’area tiratori, le pareti dei setti separatori fra i boxes di tiro sono finiti superficialmente con una lamiera metallica traforata sulla cui superficie è inevitabile l’accumulo di polveri incombuste prodotte nell’attività a fuoco.
Per bonifica di tali superfici metalliche deve intendersi la rimozione delle polveri di piombo e residui incombusti di polvere da sparo dalle stesse ed il loro smaltimento.
La bonifica si articolerà attraverso una rimozione a secco delle polveri incombuste mediante l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo diretto, ovvero la caduta a terra, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia). L’attrezzatura impiegata non dovrà essere alimentata elettricamente e dovrà impedire il diffondersi nell’aria delle particelle di polvere rimosse mediante idoneo sistema di intrappolamento (preferibilmente elettrostatico) teso a garantire e preservare la salute dei lavoratori.
Successivamente l’attività di pulizia e bonifica proseguirà con il lavaggio ad umido (con l’ausilio di detergenti) di tutte le pareti metalliche verticali di cui trattasi attraverso l’impiego di attrezzature manuali.
La presente attività di pulizia delle pareti metalliche dovrà venir svolta preliminarmente alla bonifica della pavimentazione di modo che ogni residua polvere possa venire raccolta dalla successiva attività di lavaggio della pavimentazione.
2.5 BONIFICA SUPERFICI VETRATE O IN PLEXIGLASS (FARI, PLAFONIERE E VETRO BOX D.T.)
Dal box del Direttore di Tiro è possibile avere una visione diretta dell’area tiratori e, più in generale, di tutti i boxes di tiro attraverso un’ampia vetrata antiproiettile.
Su tale vetrata risulta applicata su entrambi i lati una pellicola antischeggia totalmente trasparente capace di trattenere eventuali frammenti di vetro in caso di tiro accidentale.
L’area tiratori risulta avere i necessari livelli di illuminamento prescritti dalla normativa attraverso un impianto di illuminazione artificiale costituito da plafoniere con armatura in vetro o plexiglass a parete ed a soffitto.
All’ interno della galleria di tiro, invece, defilate ai tiri e quindi alla vista del tiratore sono presenti fari di illuminazione con corpo illuminante in vetro.
Su tutte le vetrate ed il plexiglass descritti è inevitabile il depositarsi dei prodotti della combustione generati dall’attività a fuoco.
Per bonifica di tali superfici si intende la rimozione delle polveri di piombo e residui incombusti di polvere da sparo dalle stesse, la loro inertizzazione e smaltimento secondo quanto prescritto dalla vigente normativa.
La bonifica si articolerà attraverso una rimozione ad umido (con l’impiego di detergenti non contenenti alcool) delle polveri incombuste dalle superfici costituenti le plafoniere nell’area tiratori, sulle superfici dei fari nella galleria di tiro e sulla superficie del vetro del Direttore di Tiro attraverso l’impiego di attrezzature manuali tese a sgrassare la superficie e a non lasciare aloni. I materiali, le attrezzature e i prodotti utilizzati dovranno preservare le superfici trattate da eventuali graffiature, opacizzazioni in particolare sul vetro antiproiettile (divisorio con il box D.T.) protetto dalla pellicola antischegge.
2.6 BONIFICA SUPERFICI IN LEGNO O PVC (PIANETTI DI APPOGGIO PER TIRATORI)
Nell’area tiratori, vincolati attraverso una cerniera alle pareti, sono presenti i pianetti di appoggio per i tiratori in materiale ligneo con rivestimento in materiale plastico protettivo che, durante l’attività di tiro a fuoco, sono oggetto di deposito di polveri da sparo incombuste e di piombo.
Per bonifica del materiale costituente i pianetti di appoggio si intende la rimozione delle polveri di piombo e residui incombusti di polvere da sparo dalle superfici del materiale stesso ed il loro smaltimento.
La bonifica si articolerà attraverso una rimozione a secco delle polveri incombuste dalle superfici costituenti il piano di appoggio mediante l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo diretto, ovvero la caduta a terra, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia). L’attrezzatura impiegata non dovrà essere alimentata elettricamente e dovrà impedire il diffondersi nell’aria delle particelle di polvere rimosse mediante idoneo sistema di intrappolamento (preferibilmente elettrostatico) teso a garantire e preservare la salute dei lavoratori.
Successivamente l’attività di pulizia proseguirà con il lavaggio ad umido (con l’ausilio di detergenti) di tutte le superfici dei pianetti di appoggio attraverso l’impiego di attrezzature manuali.
La presente attività di pulizia delle superfici in legno dovrà venir svolta preliminarmente alla bonifica della pavimentazione di modo che ogni residua polvere possa venire raccolta dalla successiva attività di lavaggio della pavimentazione.
2.7 BONIFICA SUPERFICI IN METALLO (DEFLETTORI A SOFFITTO, GRIGLIE IMMISSIONE ESTRAZIONE ARIA, BINARI, CARRELLI E PORTE)
Le griglie di immissione aria (nell’area tiratori), quelle di estrazione aria (lungo la galleria di tiro), le superfici in carpenteria metallica pesante quali carrelli portabersagli, binari guida, porte di accesso con relativi maniglioni ed in generale superfici metalliche interne alla galleria investite da flussi d’aria contenenti polveri incombuste, fumi etc rappresentano potenziali superfici di accumulo di questi ultimi di cui si rende necessaria la periodica rimozione.
Per bonifica delle su indicate superfici si intende la rimozione delle polveri di piombo e residui incombusti di polvere da sparo ed il loro smaltimento a termini di legge.
La bonifica si articolerà attraverso una rimozione a secco delle polveri incombuste dalle superfici anzi dette nell’area tiratori e nella galleria di tiro mediante l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo diretto, ovvero la caduta a terra, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia). L’attrezzatura impiegata non dovrà essere alimentata elettricamente e dovrà impedire il diffondersi nell’aria delle particelle di polvere rimosse mediante idoneo sistema di intrappolamento (preferibilmente elettrostatico) teso a garantire e preservare la salute dei lavoratori.
Successivamente l’attività di pulizia proseguirà con il lavaggio ad umido (con l’ausilio di detergenti) di tutti i deflettori, binari, carrelli e parti metalliche delle porte di accesso al poligono e, in generale, tutte le parti metalliche “a vista” che non risultano comprese nei punti precedenti attraverso l’impiego di attrezzature manuali.
Attesa l’importante funzione svolta dai deflettori di flusso delle griglie di immissione/estrazione aria, durante l’attività di pulizia e lavaggio si dovrà prestare particolare cura nel lasciare invariata l’inclinazione e l’orientamento degli stessi mettendo in atto tutte le attenzioni e le prescrizioni del caso.
La presente attività di pulizia delle superfici metalliche dovrà venir svolta preliminarmente alla bonifica della pavimentazione di modo che ogni residua polvere possa venire raccolta dalla successiva attività di lavaggio della pavimentazione stessa.
2.8 BONIFICA AREA PARAPALLE E RETROPARAPALLE
Nella parte terminale della galleria di tiro è presente idonea struttura (parapalle) atta a consentire l’arresto ed il recupero dei colpi sparati dai tiratori. A seconda del tipo di struttura fermaproiettili possono essere generati diversi tipo di sostanze solide e gassose (classificabili come rifiuti speciali contenenti fra l’altro piombo), frutto della disgregazione e frantumazione dei proiettili, dei teli paraschegge, della massa frenante (poliuretanica o in sughero) o alla sublimazione delle ogive.
Le strutture fermaproiettili si distinguono a seconda della modalità di funzionamento in tre tipi:
“ad assorbimento”, “a persiana” ed “a bocca di lupo”. Esistono poi, altri tipi di impianti fermaproiettili (es. “a setti abbattitori”) il cui impiego risulta però limitato in ambito Arma dei Carabinieri.
Per bonifica dell’area parapalle e di quella retroparapalle si intende la rimozione delle polveri di piombo e dei residui in polvere generati dall’attività del poligono stesso ed il loro smaltimento come “rifiuti speciali”, secondo quanto previsto dalla vigente normativa.
2.8.1 PARAPALLE “AD ASSORBIMENTO”
Il parapalle ad assorbimento si compone di una parte strutturale in lamiera balistica e di una in materiale frenante mobile poliuretanica e/o in sughero.
L’azione di bonifica del parapalle si articolerà secondo un preliminare totale svuotamento della massa frenante, e setacciamento di questa al fine di separare il materiale frenante dalle ogive. Queste, raccolte e convogliate in idonei contenitori stagni, verranno smaltite in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia).
Il restante poliuretanico sarà poi oggetto di ulteriore vagliatura al fine di separare quello di dimensioni medie superiori a cm. 3 (riutilizzabile) da quello di pezzatura inferiore che accatastato e riposto in idonei contenitori all’uopo predisposti (a cura e spese dell’impresa aggiudicataria) dovrà essere successivamente smaltito in discarica autorizzata.
La bonifica proseguirà sulla struttura metallica del parapalle (ancora vuoto) attraverso una rimozione a secco delle polveri di piombo e di poliuretano dalle superfici metalliche mediante l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo diretto, ovvero la caduta a terra, la raccolta ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni da smaltire in discariche autorizzate (secondo quanto prescritto dalle vigenti normative in materia). L’attrezzatura impiegata non dovrà essere alimentata elettricamente e dovrà impedire il diffondersi nell’aria delle particelle di polvere rimosse mediante idoneo sistema di intrappolamento (preferibilmente elettrostatico) teso a garantire e preservare la salute dei lavoratori.
Successivamente l’attività di pulizia proseguirà con il lavaggio ad umido (con l’ausilio di detergenti) di tutte le lamiere balistiche costituenti il parapalle attraverso l’impiego di sole attrezzature manuali.
Terminata l’attività di bonifica del parapalle si procederà alla bonifica della zona retrostante (retroparapalle con porta di accesso autonoma dall’esterno) contenente i macchinari che saranno, con l’occasione, oggetto di manutenzione da parte di personale specializzato (vedi paragrafo manutenzione del parapalle).
Tale attività di bonifica, che comprenderà la rimozione dei frammenti di ogive, frammenti metallici e di tutte le polveri, prodotte dall’attività di tiro, sarà eseguita attraverso le stesse modalità indicate per la bonifica della struttura anteriore del parapalle.
Terminata l’opera di bonifica si procederà al riposizionamento del materiale frenante precedentemente rimosso e con l’aggiunta ( a cura e spese - fornitura e posa in opera - della ditta aggiudicataria) di non meno di kg. 3000/anno, necessario alla rimessa in funzione del parapalle.
L’attività di bonifica della zona costituente il parapalle e retroparapalle termina con il lavaggio ad umido (manuale o con macchina lava asciuga del tipo antideflagrante) della pavimentazione attorno al parapalle stesso di modo che ogni residua polvere possa venire raccolta e smaltita.
2.8.2 PARAPALLE A “PERSIANA” E/O “A BOCCA DI LUPO”
Il parapalle “a persiana” è costituito da deflettori piani inclinati (in acciaio balistico), avente lo scopo di arrestare, per impatto, il moto delle ogive. Nell’urto con le lastre d’acciaio, si verifica la deformazione e frantumazione delle ogive stesse che, per effetto dell’attrito sublimano. Il parapalle è protetto da un telo paraschegge in gomma, avente lo scopo di confinare i frammenti di ogive prodotte dall’impatto sul parapalle stesso.
Attraverso dei cassetti metallici posti nel retro della struttura parapalle è possibile l’accumulo ed il successivo recupero delle ogive di piombo per il loro successivo smaltimento.
Il parapalle a “bocca di lupo”, concettualmente simile a quello “a persiana”, si differenzia per tipologia costruttiva da quest’ultimo per il numero e per la dimensione della lastre d’acciaio su cui impattano i proiettili. La bonifica annuale del parapalle a “persiana” e di quello a “bocca di lupo” sarà articolata secondo la medesima procedura.
Preliminarmente verrà rimosso il telo paraschegge (laddove esistente) posto alla fine della galleria, vincolato superiormente al soffitto e pendente fino al pavimento. I teli verranno vagliati, scartati quelli più usurati (al fine di essere smaltiti in apposita discarica autorizzata), e sostituiti con nuovi teli del medesimo materiale.
E’ a carico della ditta aggiudicataria (quale onere contrattuale senza che la stessa possa pretendere ulteriori compensi) la fornitura e posa in opera dei teli parapalle (e comunque, almeno una volta durante il periodo di esecuzione del contratto indipendentemente dall’usura dei teli esistenti). I teli non utilizzati saranno forniti all’Amministrazione che provvederà a stoccarli presso le proprie strutture.
Rimossi i teli, si procederà alla pulitura ad umido di quelli in buono stato di usura, alla sostituzione e conferimento in discarica autorizzata di quelli particolarmente usurati. La bonifica del parapalle procederà attraverso la preliminare rimozione a secco delle polveri depositate sulla struttura metallica e di tutti i frammenti di ogive presenti nel parapalle. Tali rifiuti speciali saranno poi smaltiti, secondo quanto previsto dalla vigente normativa, in discarica autorizzata.
La rimozione dei rifiuti speciali (in polvere o solidi) dovrà avvenire attraverso l’impiego di idonea attrezzatura manuale che ne consenta l’accumulo diretto, ovvero la caduta a terra, ed il successivo convogliamento in idonei contenitori stagni per poi essere smaltiti in discarica.
L’attrezzatura impiegata non dovrà essere alimentata elettricamente e dovrà impedire il diffondersi nell’aria delle particelle di polvere rimosse mediante idoneo sistema di intrappolamento (preferibilmente elettrostatico) teso a garantire e preservare la salute dei lavoratori.
La bonifica proseguirà con la pulitura ad umido dei deflettori costituenti il fermaproiettile procedendo dall’alto verso il basso e pulendo sia il profilo superiore che quello inferiore delle lamiere balistiche.
Terminata la bonifica della parte antistante il parapalle si procederà alla bonifica della zona retrostante (retroparapalle), attraverso la preliminare rimozione a secco dalla pavimentazione dei frammenti di ogive e dagli appositi cassetti di raccolta. L’attività di pulizia terminerà con il lavaggio ad umido (con l’ausilio di detergenti) di tutte le superfici oggetto della pulitura a secco attraverso l’impiego di attrezzature manuali, procedendo sempre dall’alto verso il basso. La pavimentazione verrà bonificata per ultima per mezzo di attrezzature manuali o macchina lavasciuga aspiratrice antideflagrante pneumatica.
Terminata l’opera di bonifica dell’intero parapalle, si procederà al riposizionamento dei teli paraschegge. Il rimontaggio dei teli usati dovrà essere fatto in modo da rimetterli in opera in posizione diversa da quella occupata prima della bonifica, in modo da uniformarne lo stato futuro di usura.
2.9 RAPPORTINI DI ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA
La ditta appaltatrice, attraverso un suo responsabile, attesterà per iscritto l’avvenuta attività di Bonifica effettuata presso i poligoni, attraverso la compilazione di appositi rapportini predisposti e custoditi dall’Istituto militare o Reparto titolare del poligono.
Gli interventi di bonifica giornaliera verranno effettuati giornalmente preferibilmente non prima delle ore 15,00 e non potranno terminare dopo le ore 19,00, salvo diversi accordi che saranno presi d’intesa con i responsabili dei diversi poligoni.
Si riportano nel seguito alcuni modelli di rapportino con i quali è necessario attestare per iscritto l’avvenuta bonifica sulle parti costituenti il poligono:
< INTESTAZIONE REPARTO >
DICHIARAZIONE DI BONIFICA AMBIENTALE GIORNALIERA
1. DITTA OPERANTE:
2. ZONE BONIFICATE COME DA CONTRATTO: | SI | NO |
pulizia e successivo lavaggio manuale delle superfici orizzontali estese a tutta la galleria di tiro fino al parapalle | ||
pulizia estesa anche alle superfici verticali (pannelli fonoassorbenti, rivestimenti,ecc..) | ||
bonifica ambientale e raccolta di polveri incombuste | ||
raccolta residui di piombo e bonifica specifica in galleria | ||
filtraggio liquidi risulta e raccolta depositi solidi in appositi raccoglitori stagni |
3. ESEGUITA IL DALLE ORE ALLE ORE
4. TECNICI INTERVENUTI
(nome, cognome)
5. IL POLIGONO E' BONIFICATO? SI NO
6. IL RESPONSABILE DELLA DITTA
(nome e cognome) (firma)
7 - IL MILITARE OPERATORE
< INTESTAZIONE REPARTO >
DICHIARAZIONE DI BONIFICA AMBIENTALE STRAORDINARIA QUINDICINALE
1. DITTA OPERANTE:
2. ZONE BONIFICATE COME DA CONTRATTO: | SI | NO | |
pulizia e successivo lavaggio delle superfici orizzontali di tutta la galleria di tiro fino al parapalle | |||
Pulizia estesa a: | zona tiratori | ||
rivestimento fonoassorbente | |||
contro soffittatura | |||
condotti di immissione aria e filtrazione | |||
condotti estrazione aria e filtrazione | |||
raccolta residui di polveri incombuste | |||
raccolta residui di piombo e bonifica specifica in galleria | |||
bonifica ambientale residui piombo area retro parapalle con raccolta delle ogive in appositi raccoglitori stagni | |||
filtraggio liquidi risulta e raccolta depositi solidi in appositi raccoglitori stagni |
3. ESEGUITA IL DALLE ORE ALLE ORE
4. TECNICI INTERVENUTI
(nome, cognome)
5. IL POLIGONO E' BONIFICATO? SI NO
6. IL RESPONSABILE DELLA DITTA
(nome e cognome) (firma)
7 IL MILITARE OPERATORE
3. MANUTENZIONE PROGRAMMATA
Per interventi di manutenzione programmata si intendono il periodico controllo, la verifica e la manutenzione propriamente detta, necessaria al mantenimento della piena funzionalità ed efficienza di tutti gli impianti presenti nel poligono in galleria in argomento.
In generale, salvo quanto diversamente specificato, SONO COMPRESI nella manutenzione programmata la fornitura di pezzi di ricambio necessari per la rimessa in funzione degli impianti.
Gli interventi di manutenzione comprendono pertanto in generale il monitoraggio della funzionalità degli impianti di seguito elencati, la compilazione puntuale di tutti gli interventi di controllo eseguiti, secondo modello di allegato standardizzato comunque da concordare con l’Amministrazione.
In linea generale negli interventi di manutenzione si intendono a carico della ditta:
• la fornitura dei pezzi di ricambio e della manodopera specializzata incaricata del controllo della funzionalità degli impianti e della compilazione dei relativi verbali di manutenzione;
• la fornitura delle attrezzature da lavoro, dei materiali e dei prodotti necessari alla rimessa in funzione degli impianti e delle loro singole parti.
Nell’esecuzione degli interventi di manutenzione sarà impiegato personale altamente specializzato, esclusivamente dipendente della ditta appaltatrice. Le attività di manutenzione dovranno essere svolte con procedure, metodi e protocolli conformi alla normativa vigente in materia di Sicurezza e Salute dei Lavoratori, utilizzando i prescritti dispositivi di protezione individuale (mascherine filtranti monouso, guanti, calzature e tute protettive, etc.).
3.1 ELENCO OPERAI
La ditta aggiudicataria, preventivamente a qualsiasi attività lavorativa, è tenuta a segnalare per iscritto all’Ente appaltante i nominativi del personale che intende impiegare nelle attività lavorative. Tale personale dovrà risultare di gradimento dell’Amministrazione Militare e ad esso verrà rilasciato apposito tesserino di identificazione personale che varrà come l’autorizzazione all’ingresso e permanenza in caserma limitatamente allo svolgimento delle lavorazioni. Resta inteso che, nei confronti di tale personale, munito di tessera di riconoscimento, non si intende esistere alcun rapporto giuridico diretto di lavoro con l’Amministrazione della Difesa.
3.2 STATO DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
La ditta aggiudicataria dell’appalto di manutenzione di cui al presente capitolato, dovrà constatare, preliminarmente alla prima attività di manutenzione, con apposito verbale di sopralluogo ed in contraddittorio con almeno due rappresentanti dell’A.D., che tutti gli impianti siano in perfetto stato di efficienza, uso e manutenzione.
Qualsiasi difetto di manutenzione o altro che dovesse riscontrarsi sugli impianti e strutture del poligono prima dello scadere della durata contrattuale sarà da imputare solo ed esclusivamente alla ditta titolare dell’appalto.
3.3 CONTROLLO DELL’ENTE SUGLI IMPIANTI
All’Ente appaltante resta la facoltà di disporre in ogni momento un controllo della funzionalità, efficienza e consistenza degli impianti e delle strutture soggetti a manutenzione. Tale controllo dovrà avvenire in contraddittorio con un rappresentante della ditta appaltatrice. Eventuali deficienze e/o difetti nella funzionalità o consistenza saranno annotati su apposito verbale che servirà all’Ente appaltante per proporre l’applicazione di eventuali penali da infliggere all’impresa.
3.4 INADEMPIENZA DELLA DITTA – PENALITA’
Saranno considerate inadempienze contrattuali, da punire con l’applicazione di specifiche penali di cui al contratto sottoscritto dalle parti, il verificarsi di:
• interruzioni, dovute a qualsivoglia malfunzionamento di impianti o parti del poligono, delle attività di tiro nel poligono stesso;
• trascuratezza e non puntualità nelle attività di manutenzione degli impianti da parte della ditta appaltatrice;
• eccessivo logorio degli impianti e di parti di essi dovute ad incuria o superficialità nelle attività di manutenzione;
• mancata esecuzione a regola d’arte dei previsti interventi periodici di manutenzione.
In caso di recidive inadempienze riscontrate e notificate per iscritto all’impresa da parte dell’ente appaltante è demandata all’A.D. la facoltà del diritto di risolvere il presente contratto in qualsiasi momento, senza che la stessa decisione possa essere appellata dalla ditta.
3.5 PRINCIPALI IMPIANTI OGGETTO DELLA MANUTENZIONE
Saranno oggetto di manutenzione tutti gli impianti presenti all’interno del poligono, necessari al suo corretto funzionamento nonché quelli presenti nei locali immediatamente ad esso attigui e/o comunque insistenti su una sua pertinenza.
Si elencano di seguito i principali impianti da mantenere e la cadenza minima degli interventi di verifica che saranno a carico della ditta al fine di garantire il corretto e pieno funzionamento di tutti gli impianti e dei rispettivi singoli componenti.
Saranno oggetto di manutenzione:
1. IMPIANTI MOVIMENTAZIONE BERSAGLI;
2. IMPIANTO DI IMMISSIONE E TRATTAMENTO ARIA (UTA);
3. IMPIANTO DI ESTRAZIONE ARIA;
4. IMPIANTO ELETTRICO E DI ILLUMINAZIONE GENERALE E IMPIANTO LUCI DI EMERGENZA:
5. IMPIANTO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO Dl CARBONIO (“CO”);
6. IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI E ANTINCENDIO;
7. IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE (BOX D.T. - AREA TIRATORI);
8. IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE (BOX D. T. - BOXES DI TIRO);
9. IMPIANTO AVVISATORE ACUSTICO E OTTICO PER CONTROLLO APERTURA PORTE E CHECK-UP GENERALE SPIE DI SEGNALAZIONE E CONTROLLO “CONSOLLE D. T.”;
10. IMPIANTO ESTRAZIONE ARIA BOX D. T. E DI CONDIZIONAMENTO;
11. IMPIANTO BERSAGLI ELETTRONICI
12. IMPIANTO PARAPALLE;
13. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO.
In generale l’attività di manutenzione programmata sarà finalizzata al controllo dello stato di usura e di funzionamento di tutti gli impianti o dei componenti strutturali del poligono, segnalando al Reparto le attività di tipo straordinario non ricomprese nel presente contratto che comportano l’acquisto di componenti secondo le modalità di cui al paragrafo 4.
L’attività di manutenzione programmata degli impianti del poligono di tiro sarà differenziata a seconda dell’impianto da mantenere (così come meglio specificato nei paragrafi seguenti). Si riporta nel seguito una tabella riportante la frequenza con la quale è necessario da parte della ditta aggiudicataria attestare per iscritto (con appositi rapportini su carta intestata) l’avvenuta manutenzione e verifica sui singoli impianti da mantenere:
MANUTENZIONE PROGRAMMATA FREQUENZA DELLA COMPILAZIONE DEI RA PPORTINI DI MANUTENZIONE DEI SINGOLI IMPIANTI | Frequenza | |||
Mensile | Trimestrale | Semestrale | Annuale | |
IMPIANTI MOVIMENTAZIONE BERSAGLI; | X | |||
IMPIANTO DI IMMISSIONE E TRATTAMENTO ARIA (UTA) | X | |||
IMPIANTO Dl ESTRAZIONE ARIA | X | |||
IMPIANTO ELETTRICO ED ILLUMINAZIONE GENERALE | X | |||
IMPIANTO LUCI DI EMERGENZA | X | |||
IMPIANTO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO (“CO”) | X | |||
IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI | X | |||
IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE (BOX D.T. - AREA TIRATORI) | X | |||
IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE (BOX D.T. - BOXES DI TIRO) | X | |||
IMPIANTO A VVISATORE ACUSTICO E OTTICO PER CONTROLLO APERTURA PORTE E CHECK-UP GENERALE SPIE DI SEGNALAZIONE E CONTROLLO CONSOLLE D. T. | X | |||
IMPIANTO ESTRAZIONE ARIA BOX D. T. E DI CONDIZIONAMENTO | X | |||
IMPIANTO BERSAGLI ELETTRONICI | X | |||
IMPIANTO PARAPALLE METALLICO (PERSIANA O BOCCA DI LUPO | X (*) | |||
IMPIANTO PARAPALLE AD ASSORBIMENTO | X (*) |
(*): almeno una volta durante il periodo di esecuzione del contratto
3.6 “MATERIALI IN FORNITURA” COMPRESI NEL CONTRATTO
Nel presente capitolato è compresa, oltre alla fornitura della manodopera necessaria alla manutenzione e bonifica del poligono, anche la fornitura ai Reparti (per ognuno dei poligoni oggetto di manutenzione e bonifica) e la relativa posa in opera dei materiali soggetti ad usura come da elenco che segue.
Per la fornitura e posa in opera di detti materiali nulla è dovuto alla ditta aggiudicataria da parte dei Reparti. Gli eventuali altri componenti o materiali non compresi nel seguente elenco, saranno acquisiti dal Reparto (per il tramite della ditta aggiudicataria) pagandone a parte la fornitura e posa in opera secondo quanto indicato al paragrafo 4 del presente capitolato.
Elenco materiali in fornitura compresi nel presente capitolato distinti per tipo di parapalle:
a) NEL CASO DI POLIGONI CON PARAPALLE AD ASSORBIMENTO.
Frequenza Fornitura: | |
RICAMBIO COMPLETO FILTRI PER UNITA’ IMMISSIONE ARIA | SEMESTRALE |
RICAMBIO COMPLETO FILTRI PER LE UNITA’ DI ESTRAZIONE ARIA | SEMESTRALE |
N. 50 ASTINE PORTASAGOMA IN ALLUMINIO | ANNUALE (**) |
N. 3000 KG DI MATERIALE ELASTOMERICO ( O SUGHERO) PER MASSA FRENANTE PARAPALLE AD ASSORBIMENTO (*) | ANNUALE (**) |
LAMPADE IMPIEGATE PER L’ILLUMINAZIONE DELLA GALLERIA DI TIRO, BOX D.T. E DEGLI ALTRI AMBIENTI ATTINENTI AL POLIGONO, IVI COMPRESA L’ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA ED EMERGENZA | ALL’OCCORRENZA |
(*): a seconda del tipo di parapalle ad assorbimento, esistente nel poligono;
(**): almeno una volta durante il periodo di esecuzione del contratto;
b) NEL CASO DI POLIGONI CON PARAPALLE METALLICO A PERSIANA O A BOCCA DI LUPO.
Frequenza Fornitura: | |
RICAMBIO FILTRI PER UNITA’ IMMISSIONE ARIA | SEMESTRALE |
RICAMBIO FILTRI PER LE UNITA’ DI STRAZIONE ARIA | SEMESTRALE |
N. 50 ASTINE PORTASAGOMA IN ALLUMINIO | ANNUALE (*) |
RICAMBIO TELI PARASCHEGGE IN GOMMA PER PARAPALLE | ANNUALE (*) |
LAMPADE IMPIEGATE PER L’ILLUMINAZIONE DELLA GALLERIA DI TIRO, BOX D.T. E DEGLI ALTRI AMBIENTI ATTINENTI AL POLIGONO, IVI COMPRESA L’ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA ED EMERGENZA. | ALL’OCCORRENZA |
(*): almeno una volta durante il periodo di esecuzione del contratto;
La fornitura di detti materiali è obbligatoria anche qualora per qualsiasi motivo il poligono risulti non utilizzato. In tal caso i materiali dovranno comunque essere forniti e dati in consegna al Reparto che ne curerà lo stoccaggio.
3.7 MANUTENZIONE IMPIANTI MOVIMENTAZIONE BERSAGLI
L’impianto di movimentazione bersagli, comandabile dalla consolle del D.T. o in maniera periferica da ognuna delle tastiere esistenti sui setti separatori (lato sinistro dei tiratori), consente la movimentazione longitudinale dei carrelli con fermate a distanze prestabilite e la rotazione dell’asta portasagoma.
La manutenzione di detto impianto sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della piena funzionalità dell’impianto, attraverso test e taratura periodica della funzionalità dei carrelli (una per ogni linea di tiro).
La manutenzione si articolerà secondo la:
• sgrossatura e pulizia di carrelli, binari, rotaie, riscontri elettrici, interruttori finecorsa e controllo della carpenteria metallica relativa;
• verifica e controllo di tutti i circuiti elettrici, elettronici e della meccanica di bordo dei singoli carrelli (motori di movimentazione e sistema voltasagoma);
• verifica e controllo di tutti i circuiti elettrici, elettronici di comando xxxxxxxx nella consolle D.T.;
• verifica efficienza contatti e loro disossidazione.
Delle attività di cui sopra, dovrà essere redatto apposito verbale di intervento manutentivo, riportante obbligatoriamente luogo, data e nominativo di chi ha eseguito l’intervento.
3.8 MANUTENZIONE IMPIANTO DI IMMISSIONE E TRATTA MENTO ARIA (UTA)
L’impianto di trattamento e immissione aria si compone di una macchina motoventilante (UTA - esterna alla galleria) collegata alla galleria stessa attraverso canalizzazioni metalliche terminanti con n. 2 plenum con griglie di ventilazione (alle spalle dei tiratori).
Attraverso un bruciatore a combustibile minerale (gas o gasolio), l’aria viene trattata termicamente all’interno dell’unità motoventilante e da qui, dopo essere stata miscelata, immessa nei canali di ventilazione ed in galleria.
La macchina consente l’immissione dell’aria a n. 2 velocità, con comando diretto dalla consolle del Direttore di Xxxx. La manutenzione di detto impianto sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso:
• verifica e controllo di tutti i circuiti elettrici, elettronici e della meccanica dei motori elettrici dell’unità motoventilante, dei quadri di alimentazione f.e.m. e del cablaggio di comando e segnalazione in consolle;
• verifica, controllo, pulizia e taratura del bruciatore del combustibile minerale (gas o gasolio);
• verifica dell’efficienza di tutti i filtri di aspirazione aria esterna, con particolare verifica della funzionalità dei dispositivi di segnalazione filtri intasati;
• sostituzione semestrale (fornitura e posa in opera a carico della ditta), dei filtri di aspirazione aria esterna (su macchina termoventilante);
• verifica con idonea strumentazione (anemometro) e taratura dell’apertura delle saracinesche (interne ai canali di aerazione) regolatrici di portata e delle lamelle orientabili delle griglie di immissione aria, in modo che la
velocità dell’aria immessa alle spalle dei tiratori sia nei box di tiro (alle altezze di 0.40 m, 1.40 m e 2.10 m), compresa nei limiti di 0.3÷0.6 m/s, così come previsto dalla D.T. P1 - ed. 2005;
• controllo dell’efficienza dei motori elettrici, con particolare attenzione alla verifica dei cuscinetti dell’albero motore e delle pulegge con lubrificazione di tutte le parti rotanti;
• verifica della tensione delle cinghie di trasmissione del moto tra motori elettrici e ventole;
• pulizia, controllo del serraggio della carpenteria di sostegno e staffaggio delle canalizzazioni metalliche e dei giunti antivibranti;
• verifica del corretto funzionamento dell’impianto di estrazione aria dal “box Direttore di Tiro”, che dovrà sempre assicurare almeno due ricambi/ora (laddove detti valori non fossero verificati si dovrà provvedere alla taratura dell’impianto);
• verifica efficienza contatti condutture di f.e.m. e segnalazione e loro disossidazione.
3.9 MANUTENZIONE IMPIANTO DI ESTRAZIONE ARIA
L’impianto di estrazione aria dalla galleria si compone generalmente di n. 3 linee di estrazione autonome, costituite da n. 3 macchine esterne alla galleria, collegate a canalizzazioni metalliche, con possibilità di estrazione aria a n. 2 velocità, con comando diretto ed autonomo dalla consolle del Direttore di Tiro per ognuna delle macchine.
L’estrazione dell’aria dalla galleria avviene attraverso canalizzazioni metalliche e gruppo filtrante preliminarmente all’emissione in atmosfera. Il gruppo filtrante ha un riscontro diretto in consolle per segnalazione periferica intasamento filtri.
La manutenzione dell’impianto di estrazione aria sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso:
• verifica e controllo di tutti i circuiti elettrici, elettronici e della meccanica dei motori elettrici delle macchine di estrazione aria, dei quadri di alimentazione f.e.m. e del loro cablaggio di comando e segnalazione in consolle;
• verifica dell’efficienza di tutti i filtri aria, con particolare verifica della funzionalità dei dispositivi di segnalazione intasamento filtri, per riscontro e rimando in consolle;
• sostituzione semestrale (fornitura e posa in opera a carico della ditta) dei filtri aria (su ognuna delle macchine di estrazione);
• verifica e taratura dell’apertura delle lamelle orientabili delle griglie di estrazione aria lungo le canalizzazioni (trasversali alla galleria), in modo da bilanciare la prevalenza lungo tutta la lunghezza del canale di estrazione, così come previsto dalla D.T. P1- ed. 2005;
• controllo dell’efficienza dei motori elettrici delle macchine di estrazione, con particolare attenzione alla verifica dei cuscinetti dell’albero motore e delle pulegge con lubrificazione di tutte le parti rotanti;
• verifica della tensione delle cinghie di trasmissione del moto tra motori elettrici e ventole;
• pulizia, controllo del serraggio della carpenteria di sostegno e staffaggio delle canalizzazioni metalliche e degli eventuali giunti antivibranti;
• verifica efficienza contatti elettrici e loro disossidazione.
3.10 MANUTENZIONE IMPIANTO ELETTRICO, DI ILLUMINAZIONE GENERALE E IMPIANTO LUCI DI EMERGENZA
L’impianto elettrico del poligono (impianto trifase) ha origine in un quadro elettrico generale posto generalmente nell’area retrostante al direttore di tiro.
Esso costituisce l’impianto da cui dipende il funzionamento di tutti gli altri impianti di cui è dotato il poligono e per questo la sua efficienza è di fondamentale importanza per l’intero poligono.
Il monitoraggio e la manutenzione dell’impianto elettrico sarà condotto attraverso il continuo controllo dello stesso ed in particolare eseguendo:
• verifica delle protezioni contro i contatti diretti;
• verifica dei gradi di protezione degli involucri;
• verifica dei collegamenti a terra;
• verifica delle condutture, dei cavi e delle connessioni;
• controllo dei dispositivi di sezionamento;
• controllo dei quadri elettrici;
• controllo della sicurezza e della funzionalità degli impianti ausiliari;
• prova della sfilabilità dei cavi e controllo del coefficiente di costipamento degli stessi;
• prova della continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari;
• verifica dell’impianto di terra;
• misura della resistenza d’isolamento dell’impianto;
• verifica della protezione per separazione elettrica;
• verifica efficienza contatti elettrici e loro disossidazione;
• misura della caduta di tensione;
• prova di intervento degli interruttori differenziali;
• prova di intervento dei dispositivi di emergenza;
• misura della resistenza di corto circuito;
• prove di funzionamento generali su impianto di illuminazione al fine di verificare i livelli di illuminamento prescritti dalla vigente normativa di riferimento (DT- P1 ed. 2005);
• controllo e prova di funzionamento pannelli semaforici porte ingresso/uscita poligono;
• controllo e prova di funzionamento impianto di illuminazione emergenza.
L’attività di manutenzione programmata dell’impianto elettrico dovrà risultare da appositi rapportini su carta intestata della ditta a firma di tecnico manutentore specializzato.
3.11 MANUTENZIONE IMPIANTO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO (“CO”)
L’impianto di rilevazione monossido di carbonio (CO) costituisce certamente l’impianto di maggiore importanza fra quelli presenti all’interno del poligono di tiro.
Esso consente la rilevazione, in ognuno dei boxes di tiro, del monossido di carbonio, gas prodotto all’atto dello sparo, totalmente inodore e che, al di sopra di certe concentrazioni, può rivelarsi letale per l’uomo.
L’impianto è costituito da tanti sensori chimici (nasi artificiali) quante sono le linee di tiro, da una centralina di segnalazione e da un sistema di amplificazione d’allarme con n. 2 segnalatori a due tonalità ed intensità diverse (preallarme ed allarme). Ogni sensore chimico, soggetto a graduale esaurimento anche in caso di inutilizzo del poligono, è capace di rilevare anche piccolissime quantità di gas; la vita media dei sensori CO è di circa 2÷3 anni. Tali sensori sono pertanto soggetti a periodica sostituzione, previo accertamento della cessata efficienza.
La manutenzione dell’impianto di rilevazione CO sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso:
• verifica e controllo dei sensori posti nei boxes di tiro;
• verifica e controllo dell’efficienza della centralina gestione allarme sensori (in consolle) e dei circuiti elettrici, elettronici, di alimentazione f.e.m.;
• verifica attivazione segnale di preallarme ed allarme quando la percentuale di CO rilevata da uno qualsiasi dei sensori raggiunge le 50 p.p.m. e valore limite di 70 p.p.m. (operazione da eseguire con bombole di gas campione);
• verifica e controllo dell’efficienza dei sistemi d’allarme ottico ed acustico.
• taratura annuale della centralina di gestione allarme e sincronizzazione segnale di preallarme ed allarme dei sensori.
3.12 MANUTENZIONE IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI E ANTINCENDIO
L’impianto di rilevazione fumi presente nel poligono costituisce un impianto passivo contro il rischio incendio.
Esso è costituito oltre che da un certo numero di estintori a polvere o schiuma anche da una rete di sensori rilevatori di fumo in ambiente con rimando ad una centralina di segnalazione, controllo dell’allarme incendio con avvisatori acustici automatici (locali e periferici), pulsanti ad attivazione manuale e rimando dell’allarme a corpo di guardia o ambiente presidiato.
La manutenzione dell’impianto di rilevazione fumi sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso:
• controllo, verifica ed attivazione periodica di ogni sensore rilevatore di fumo collegato all’impianto, con particolare attenzione all’efficienza della o delle centraline deputate alla gestione e rimando di tale segnale;
• verifica delle condizioni di funzionamento e di carico degli estintori asserviti all’intero poligono con onere a carico della ditta appaltatrice della loro verifica semestrale e/o eventuale ricarica (anche attraverso ditta specializzata);
• verifica del corretto funzionamento di tutte le serrature elettriche, manuali e dei maniglioni antipanico delle porte di ingresso/uscita area tiratori, porta/e di uscita di sicurezza dalla galleria e presenti nella struttura poligono in genere.
3.13 MANUTENZIONE IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE AD ALTOPARLANTI (Area tiratori e box D. T.)
L’impianto interfonico di cui al presente paragrafo consente la comunicazione amplificata tra il personale presente nell’area tiratori (all’interno della galleria) ed il box Direttore di tiro, attraverso microfono ed altoparlanti amplificati, senza l’impiego di cuffie x xxxxxxxx citofoniche. Esso è costituito da altoparlanti posti sulle pareti dell’area tiratori e da un microfono con fronte sul vetro di protezione del box D.T. e all’interno dello stesso box D.T. da almeno un altoparlante ed un microfono con comando a pulsante.
La manutenzione dell’impianto sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso il controllo e la verifica periodica di ogni altoparlante, dei microfoni, del cablaggio di f.e.m. e di quello voce, con particolare attenzione all’efficienza della centraline di amplificazione.
3.14 MANUTENZIONE IMPIANTO INTERFONICO DI COMUNICAZIONE A CITOFONO (Box D.T.- Boxes di tiro)
L’impianto interfonico di cui al presente paragrafo consente la comunicazione non amplificata tra il box Direttore di tiro attraverso cornetta citofonica ed il personale presente nei boxes di tiro (con o senza l’impiego di cuffie).
Esso generalmente è costituito da una cornetta citofonica all’interno del box D.T. e da piccoli altoparlanti non amplificati posti sulle tastiere esistenti sui setti separatori (lato sinistro dei tiratori).
Tale impianto consente la conversazione individuale tra il Direttore di tiro ed il singolo tiratore, con possibilità di chiamata da ognuno dei terminali (D.T. o tiratore)
La manutenzione dell’impianto sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso il controllo e la verifica periodica di ogni piccolo altoparlante, delle cornette, dei microfoni, del cablaggio di f.e.m. e di quello voce, con particolare attenzione all’efficienza della centraline citofonica.
3.15 MANUTENZIONE IMPIANTO AVVISATORE ACUSTICO E OTTICO PER CONTROLLO APERTURA PORTE E CHECK-UP GENERALE SPIE DI SEGNALAZIONE E CONTROLLO “CONSOLLE D. T.”
La consolle di comando interna al box Direttore di tiro consente attraverso una plancia sinottica il controllo di tutte le apparecchiature, gli impianti e gli accessi di cui è dotato il poligono. Attraverso spie luminose ed avvisatori ottico acustici è possibile la supervisione del funzionamento di tutti gli impianti in funzione.
La manutenzione della consolle del D.T. sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso il controllo e la verifica periodica di:
• verifica e controllo dell’efficienza degli indicatori di stato “aperto/chiuso” di tutte le porte di accesso alla galleria (spia rossa e verde);
• verifica dell’efficienza di tutti i comandi di segnalazione dell’impianto di ventilazione aria;
• verifica dell’efficienza di tutti i comandi di segnalazione dell’impianto di estrazione aria;
• controllo di tutti i pannelli di segnalazione luminosa a funzione semaforica interni alla galleria (ingresso/uscita) tiratori;
• controllo funzionalità software -allarmi, porte,ventilazione,illuminazione etc.
• verifica e controllo del funzionamento di tutte le serrature elettriche, manuali e dei maniglioni antipanico e dei riscontri elettrici e relativa segnalazione ottica delle porte di emergenza;
• verifica e controllo del funzionamento del quadro comandi carrelli portabersagli;
• verifica e controllo del funzionamento del quadro comandi centralina “CO”.
In generale saranno oggetto di verifica e funzionamento tutte le spie di segnalazione presenti in plancia e lo stato dei relativi cablaggi.
L’attività di manutenzione di tale impianto dovrà risultare da apposito rapportino su carta intestata della ditta a firma di tecnico manutentore specializzato.
3.16 MANUTENZIONE IMPIANTO ESTRAZIONE ARIA BOX D.T. E DI CONDIZIONAMENTO
L’impianto di estrazione aria dal box del Direttore di Tiro si compone di una griglia di estrazione connessa ad un aspiratore elettrico centrifugo (normalmente alloggiato nel controsoffitto), collegato all’esterno attraverso una canalizzazione cilindrica flessibile. L’impianto attivabile automaticamente dal box, deve essere in grado di garantire non meno di n. 2 volumi d’aria di ricambio/ora, senza filtrazione.
La manutenzione dell’impianto di estrazione aria sarà finalizzato al mantenimento nel tempo della sua piena funzionalità, attraverso la verifica e ed il controllo del circuito di alimentazione del motore elettrico dell’aspiratore e il comando ad interruttore;
3.17 MANUTENZIONE IMPIANTO BERSAGLI ELETTRONICI
Su alcuni poligoni di tiro (con galleria di tiro da m. 50 e m. 100) sono installati dei dispositivi (bersagli elettronici) che consentono la rilevazione a distanza dei tiri attraverso la visualizzazione su schermi visibili da ogni singolo tiratore.
La manutenzione dei bersagli elettronici è un’attività che si sviluppa per lo più nel monitoraggio della funzionalità dei componenti degli stessi ed in particolare attraverso:
• verifica dell’integrità del cablaggio generale dell’impianto dal fondo della galleria ai boxes tiratori e da questi alla consolle del D.T.;
• verifica dell’integrità dei sensori “T-bar” posti nel fondo della galleria;
• verifica della funzionalità degli schermi individuali posti nei boxes di tiro;
• verifica della funzionalità dei sistemi di amplificazione individuale “a cuffia” dei tiratori.
3.18 MANUTENZIONE IMPIANTO PARAPALLE
L’attività di manutenzione dell’impianto parapalle si sviluppa per lo più nell’ambito di quella di bonifica periodica attraverso la periodica:
• verifica del serraggio di tutti i bulloni e la consistenza delle saldature delle lamiere balistiche;
• verifica delle pareti del parapalle, al fine di accertare la loro integrità e la necessità di sostituzione di eventuali parti deteriorate;
• verifica dello stato di usura dei teli in gomma posti davanti al parapalle (laddove esistenti);
• verifica dello stato di usura (frammentazione) della massa frenante (poliuretanica o sughero) nel caso di parapalle ad assorbimento;
• verifica dello stato di usura dell’impianto di movimentazione della massa frenante (coclee in acciaio)
• verifica dell’impianto di aspirazione e ricircolo per aspirazione posto nell’area retroparapalle nel caso di parapalle ad assorbimento.
3.19 REPERIBILITA’ PER LA MANUTENZIONE
La ditta appaltatrice della manutenzione è tenuta a garantire la presenza di un suo tecnico, su richiesta del Reparto titolare del poligono, al verificarsi di una avaria ad impianti e strutture del poligono entro 6 (sei) ore dalla chiamata.
4. ACQUISTO DI PEZZI DI RICAMBIO E COMPONENTI NON RICOMPRESI NELLA “MANUTENZIONE ORDINARIA O PROGRAMMATA” A CARICO DELLA DITTA.
L’acquisto di materiale non compreso nel presente capitolato e necessario al fine di mantenere la funzionalità del poligono stesso sarà fatta “a misura” utilizzando come prezzi di riferimento quelli indicati nella tabella - allegato 2
- di seguito riportata, decurtati del ribasso offerto dalla ditta in sede di gara.
Gli “ordini d’acquisto”, necessari alla liquidazione del corrispettivo alla ditta, dovranno essere formalizzati per iscritto da parte del Direttore del poligono o persona da lui delegata ed inviati, per l’autorizzazione alla spesa, tramite la propria linea di Comando al Serv. Amm.vo – Sez. Gestione Finanzuaria.
I prezzi di cui alla tabella in allegato 2 sono da intendersi comprensivi della manodopera necessaria alla rimozione con smaltimento dell’elemento da sostituire, nonché della fornitura e della posa in opera del componente di ricambio nuovo e in generale di tutto quanto occorrente a rendere perfettamente funzionante l’elemento oggetto di avaria.
Allegato 1:
Ubicazione e tipologia dei poligoni oggetto del servizio di pulizia e bonifica ambientale, manutenzione programmata degli impianti tecnologici e certificazione periodica dei poligoni di tiro a cielo chiuso dell’area interregionale “Podgora”.
Località: | BORGO PODGORA (LT) |
Comando: | STAZIONE |
Lunghezza linea di tiro (m): | 30 |
Numero linee di tiro: | 5 |
Tipo di parapalle: | Ad assorbimento |
Località: | RIETI |
Comando: | PROVINCIALE |
Lunghezza linea di tiro (m): | 30 |
Numero linee di tiro: | 5 |
Tipo di parapalle: | Ad assorbimento |
Allegato 2:
Componenti e/o parti di ricambio da acquistare a misura inerenti il servizio di pulizia e bonifica ambientale, manutenzione programmata degli impianti tecnologici e certificazione periodica dei poligoni di tiro a cielo chiuso dell’area interregionale “Podgora”.
COMPONENTI O PARTI DI RICAMBIO | U.M. | PREZZO UNITARIO (Euro) | |
PANNELLI IN RESINA MELAMMINICA FONOASSORBENTE TIPO PIRAMIDALE SP CM 10 | MQ | 40,00 | |
PAVIMENTO IN GOMMA CL 1 SP. CM 2 COMPLETO DI PIEDINI (tipo Remp) | MQ | 90,00 | |
LEGNO TRUCIOLARE CL 1 SP. 40 mm | MQ | 36,00 | |
MATERIALE ELASTOMERICO PER PARAPALLE AD “ASSORBIMENTO” | KG | 2,60 | |
MOTORE CARRELLO PORTASAGOMA | CAD | 350,00 | |
MOTORE MOVIMENTAZIONE PARAPALLE AD ASSORBIMENTO (3KVA) | CAD | 1.500,00 | |
CUSCINETTO REGGISPINTA PER COCLEA PARAPALLE AD ASSORBIMENTO | CAD | 150,00 | |
CATENA DI TRASCINAMENTO | CAD | 100,00 | |
LAMPADE EMERGENZA S.A. 8/1 | CAD | 85,00 | |
LAMPADE EMERGENZA 1x18 W | CAD | 40,00 | |
FARO ALOGENO 500 W | CAD | 85,00 | |
FARO ALOGENO 1000 W | CAD | 70,00 | |
FARO J.M. 150 W | CAD | 120,00 | |
FARO J.M. 25O W | CAD | 140,00 | |
FARO J.M. 400 W | CAD | 160,00 | |
COMPLESSO PER LAMPADA J.M. 150 W | CAD | 30,00 | |
COMPLESSO PER LAMPADA J.M. 250 W | CAD | 80,00 | |
COMPLESSO PER LAMPADA J.M. 450 W | CAD | 90,00 | |
LAMPADE FLUORESCENTI 18/36/58 W | CAD | 7,00 | |
CENTRALINA “CO” DA PARETE O DA INCASSO (FINO A 8 SENSORI) | CAD | 1.200,00 | |
SENSORE “CO” | CAD | 300,00 | |
CENTRALINA IMPIANTO RILEVAZIONE “FUMI” | CAD | 700,00 | |
SENSORE FUMI TERMOVELOCIMETRICO | CAD | 160,00 | |
INTERRUTTORE MT. FINO A 32 A : PER POLO | CAD | 33,00 | |
INTERRUTTORE M.T. DIFF. 0,03 FINO A 32A : PER POLO | CAD | 65,00 | |
NTERRUTTORE M.T. DIFF. 0,5 FINO A 32A : PER POLO | CAD | 54,00 | |
OLTRE 32A FINO A 63A : AUMENTO PER POLO | CAD | 15,00 | |
SELETTORE 1-0-2 | CAD | 32,50 | |
PULSANTI / INTERRUTORI LUMINOSI PER CONSOLLE | CAD | 20,00 | |
CITOFONO DA PARETE PER STALLI | CAD | 124,00 | |
CENTRALINA INTERCOMUNICANTE POSTO PRINCIPALE | CAD | 385,00 | |
INTERRUTTORE-DEVIATORE-PULSANTE-SPIA TIPO MODULARE SERIE CIVILE DA INCASSO | CAD | 20,00 | |
XXXXX XXXXXXX 00-00X SERIE CIVILE DA INCASSO | CAD | 23,00 | |
ASTE PORTABERSAGLIO STANDARD FI 12 | CAD | 10,50 | |
ADATTATORE DA APPLICARE AI CARRELLI X L’ USO DI ASTE FI 12 | CAD | 45,00 | |
TELI PORTASAGOME NEOPRENE SP 3 mm CM 70X50 | MQ | 20,00 | |
TELI PARASCHEGGE NEOPRENE CL 1 SP 3 mm | MQ | 38,00 | |
FUNE DI ACCIAIO INOX XXXX 000 XX 4mm >119 FILI | ML | 6,00 | |
MICROSWICH A BORDO CARRELLI/BINARI | CAD | 12,00 | |
SPAZZOLE E PORTASPAZZOLA IN OTTONE | CAD | 80,00 | |
TRASFORMATORI 220/24-12 150 VA | CAD | 150,00 | |
MANIGLIONE ANTIPANICO MT 1,1 | CAD | 250,00 | |
ELETTROMAGNETE KG 200 | CAD | 580,00 | |
SERRATURA ELETTRICA | CAD | 100,00 | |
ALIMENTATORE X ELETTROMAGNETE 22O/12-24 V | CAD | 110,00 | |
CHIUDIPORTA A MOLLA DA KG 40 | CAD | 40,00 | |
FILTRI PIANI | 592X592X48 | CAD | 17,00 |
FILTRI PIANI | 592X292X48 | CAD | 15,00 |
FILTRI PIANI | 592X490X48 | CAD | 17,00 |
FILTRI PIANI | 592X592X98 | CAD | 21,00 |
FILTRI PIANI | 592X292X98 | CAD | 18,00 |
FILTRI PIANI | 740X800X98 | CAD | 33,00 |
FILTRI PIANI 625X500X98 | CAD | 30,00 | |
Filtri a tasca eff. 95% | CAD | ||
FILTRI A TASCA RIGIDI NTE9 | 592X592X290 | CAD | 90,00 |
FILTRI A TASCA RIGIDI NTE9 | 592X292X290 | CAD | 85,00 |
FILTRI A TASCA RIGIDI NTE9 | 592X490X290 | CAD | 90,00 |
FILTRI A TASCA FLOSCIA | 592X592X880 | CAD | 70,00 |
FILTRI A TASCA FLOSCIA | 592X490X880 | CAD | 70,00 |
FILTRI A TASCA FLOSCIA | 592X292X880 | CAD | 53,00 |
FILTRI A TASCA FLOSCIA | 592X592X480 | CAD | 54,00 |
FILTRI A TASCA FLOSCIA | 592X490X480 | CAD | 63,00 |
FILTRI A TASCA FLOSCIA | 592X292X480 | CAD | 44,00 |