Analisi del Master Credit Agreement
Analisi del Master Credit Agreement
L’11 Gennaio 2018 il Ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Xxxx Xxxxx Xxxxxx, e il Vice Ministro per gli Affari Economici e le Finanze della Repubblica Islamica dell’Iran e Presidente dell’OIETAI (Organization for Investment, Economic and Technical Assistance of Iran), Xxxxxxxx Xxxxxxx, hanno siglato l’Accordo Quadro di finanziamento (Master Credit Agreement)
L’accordo coinvolge l'istituzione finanziaria italiana Invitalia Global Investment e le banche iraniane Bank of Industry and Mine e Middle East Bank.
A queste due banche iraniane potrebbero a breve aggiungersene altre tre: Bank Saman, Sepah Bank e Tejarat Bank.
L’Accordo ha due componenti principali:
• l’SGA, l’Accordo per la Concessione di Garanzie Sovrane da parte iraniana
• Il Master Credit Agreement vero e proprio, per la costituzione del veicolo di finanziamento
Quello su cui si sta lavorando ora è un “binding committment” delle banche italiane, che dovrebbero ora essere incentivate dal raggiungimento delle garanzie sovrane e da una garanzia, non più di SACE ma direttamente del MEF, di c.a. 2 miliardi di Euro. Tre grandi banche italiane: Mps Ubi e Banco Bpm (cui si aggiunge Banca di Sondrio) stanno studiando il dossier ma non avrebbero ancora preso una decisione perché' sono in attesa di conoscere le condizioni di un finanziamento di 1-2 miliardi garantito dallo Stato. Il Governo sta inoltre lavorando per evitare l’extraterritorialità delle sanzioni USA.
L’Accordo Quadro infatti non mette a disposizione direttamente i 5 miliardi di Euro e nemmeno indica in modo preciso l’operatività del veicolo. Si limita a fissare i termini e le condizioni generali che regoleranno i singoli futuri Contratti di finanziamento (Facility Agreement) conclusi tra Invitalia Global Investment e le banche iraniane, per un importo complessivo fino a 5 miliardi di euro, e coperti da garanzia Sovrana rilasciata dal Governo iraniano.
I Contratti di finanziamento stanzieranno fondi per progetti e partnership in Iran, realizzati congiuntamente da imprese italiane ed iraniane, in settori di reciproco interesse, come ad esempio le infrastrutture e costruzioni, il settore petrolifero e del gas, la generazione di energia elettrica, le industrie chimica, petrolchimica e metallurgica.
I progetti di investimento che riceveranno la Garanzia Sovrana iraniana (secondo criteri non ancora chiari, si privilegeranno i progetti con ricadute sistemiche e considerati di interesse strategico) verranno poi sottoposti ad una due diligence da parte delle banche italiane che aderiranno al veicolo. A questa si aggiungerà una seconda due diligence condotta da Invitalia Global Investment (ad oggi con personale prestato da SACE). Una volta che il CdA del veicolo da il via libera alla singola operazione, questa potrà essere finanziata, probabilmente con lettera di credito.
Tuttavia i dettagli di queste due diligence, i criteri di eleggibilità dei progetti e le modalità di finanziamento non sono ancora stati definiti (si terrà giovedì una riunione al MEF su questo punto).
Al momento il nodo chiave ruota attorno al coinvolgimento del sistema bancario italiano che dovrà concretamente finanziare i progetti (pur a fronte delle garanzie sovrane iraniane e della garanzia pubblica di c.a. 2 miliardi da parte del MEF)
L’Iran ha firmato accordi quadro simili con altri paesi: Cina (Citic Group) per 10 miliardi di dollari, Xxxxx del Sud (Eximbank) per un plafond totale di 8 miliardi di dollari americani, Austria (Oberbank) per 1 miliardo di euro, Danimarca (Danske Bank) per 500 milioni di Euro.
A rendere possibile l’operazione, l’inserimento nella Legge di Bilancio della disposizione che consente a Invitalia Global Investment – veicolo societario interamente controllato da Invitalia Spa, la holding posseduta al 100% dal ministero dell’Economia – di operare in qualità di istituzione finanziaria a supporto dell’export nei Paesi ad alto rischio quale, tra gli altri, l’Iran.1 Invitalia Global Investment è la newco costituita dall'Agenzia per l'attrazione degli investimenti e capitalizzata con 120 milioni stanziati dalla legge di stabilità. Questi 120 milioni sono per ora gli unici soldi effettivamente erogati nell’ambito dell’accordo, e fungono da seed capital per garantire l’operatività iniziale di Invitalia Global Investment.
1 Le operazioni e le categorie di attivita' finanziabili saranno definite con delibera del Cipe su proposta del Mef e di concerto con il Ministro dello sviluppo economico. I crediti vantati e gli impegni assunti da Invitalia a seguito dell'esercizio i queste attivita' sono garantiti dallo Stato; la garanzia statale e' rilasciata a prima domanda, con rinuncia all'azione di regresso su Invitalia stessa. La societa' infine rende noto che il Cda ha deliberato la costituzione di una Spa il cui capitale sara' interamente posseduto da Invitalia. La societa' sara' chiamata Invitalia Global Investment Spa.