Contract
PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE DI UN ESERCIZIO COMMERCIALE (BAR) FINALIZZATO ALLA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA GESTIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI BEVANDE E PASTICCERIA PRECONFEZIONATA, ENTRAMBI PRESSO LA NUOVA CASA DELLA SALUTE DI MODENA IN VIA XXXX XXXX XXXXXXXXXX (GIÀ VIA FANTI).
LOTTO N: .............…. AFFIDAMENTO APPALTO A DITTA (RAGIONE SOCIALE): .................................................
..................................................................................................................................................................................... CON SEDE LEGALE IN (INDIRIZZO): .......................................................................................................................
N............ CAP........................... COMUNE................................................................................... PROVINCIA ( )
(in caso di più Lotti, ed affidamento di ciascuno di essi, a Ditta diversa; ogni Ditta deve compilare una scheda di riscontro / acquisizione / accettazione del DUVRI, per il Lotto di propria competenza).
Inviare all’indirizzo xxxx@xxxx.xx.xx, la sottostante scheda compilata prima dell’avvio dei lavori
Scheda di riscontro di acquisizione e accettazione del DUVRI
Denominazione Ditta | |
Indirizzo sede legale | |
Settore | |
Rappresentante Legale | |
Numero Lavoratori | |
Responsabile Servizio Prevenzione Protezione (nome/cognome, nr. telefono/cell.) | |
Medico Competente (nome/cognome, nr. telefono/cell.) |
Data .....................
Firma per dichiarazione di acquisizione e accettazione delle indicazioni contenute nel DUVRI
.......................................................................
Firma del Rappresentante Legale, o suo Delegato Timbro della Ditta fornitrice
(rispedire la scheda compilata e firmata a xxxx@xxxx.xx.xx)
SOMMARIO
SCHEDA DI RISCONTRO DI ACQUISIZIONE E ACCETTAZIONE DEL DUVRI 1
SOMMARIO 2
DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI, E RIFERIMENTI NORMATIVI 3
DESCRIZIONE ATTIVITÀ 6
INDIVIDUAZIONE PLANIMETRICA ED URBANISTICA, DELL’EDIFICIO OGGETTO DI INTERVENTO 9
VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI 10
REQUISITI E COMPORTAMENTI, DEL SOGGETTO APPALTATORE, E DEL RELATIVO PERSONALE; ASPETTI UTILI E/O INFLUENTI AI FINI DELLA SICUREZZA 11
SINTESI DEI RISCHI INTERFERENZIALI INDIVIDUATI, E ANALISI DEI COSTI PER LA SICUREZZA 34
CONCLUSIONE 35
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA 36
ALLEGATI IN FASCICOLI A PARTE 36
ORGANIGRAMMA - SCHEDA AZIENDALE 37
DELEGHE DI FUNZIONI 37
ELENCO DEI RLS 38
DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI, E RIFERIMENTI NORMATIVI
Nel presente documento, ove presenti, si intendono per:
Amministrazione Committente / Azienda Committente / Committenza / Stazione Appaltante / Azienda Contraente: la/le Amministrazioni Aggiudicatrici ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. 50/2016 e/o le singole Amministrazioni Pubbliche aderenti a convenzione stipulata da Centrale di Committenza ex. art. 3 del D.lgs 50/2016 e s.m.i., e beneficiarie del contratto di fornitura di beni e/o servizi per il proprio fabbisogno.
Apparecchiature Elettro medicali e relativi Sistemi: rif. Norma CEI 62.5 (1998) - 3.2.15 e 3.2.03.
Appaltatore/Impresa appaltatrice/fornitrice/Ditta aggiudicataria: L’impresa, la Ditta, il raggruppamento temporaneo d’imprese (RTI), l'Operatore economico, risultato aggiudicatario in seguito all’esperimento e alla conclusione delle procedure di gara, alle quali aveva partecipato o era stato invitato a partecipare; il soggetto che sottoscrive il contratto d’appalto e tutti gli allegati (compreso il CSA) e deve svolgere le prestazioni oggetto dello stesso, secondo i cronoprogrammi, sino al completamento ed entro la decorrenza dei termini contrattuali.
Attivazione del servizio: data di inizio di erogazione dei singoli servizi notificata dal Fornitore all’Amministrazione Contraente con apposita “Comunicazione di Avvio dei Servizi”.
AUSL/AOSP: Azienda Unità Sanitaria Locale / Azienda Ospedaliero-Universitaria / Azienda Ospedaliera.
Centrale di Committenza: un'amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore, che, ai sensi dell’art 3 c. 1 let i) ed l) del D.lgs. 50/2016, fornisce:
• attività di centralizzazione delle committenze cioè:
1) l'acquisizione di forniture o servizi destinati a stazioni appaltanti;
2) l'aggiudicazione di appalti o la conclusione di accordi quadro per lavori, forniture o servizi destinati a stazioni appaltanti;
• oppure attività di committenza ausiliarie, cioè: attività che consistono nella prestazione di supporto alle attività di committenza, in particolare nelle forme seguenti:
1) infrastrutture tecniche che consentano alle stazioni appaltanti di aggiudicare appalti pubblici o di concludere accordi quadro per lavori, forniture o servizi;
2) consulenza sullo svolgimento o sulla progettazione delle procedure di appalto;
3) preparazione delle procedure di appalto in nome e per conto della stazione appaltante interessata;
4) gestione delle procedure di appalto in nome e per conto della stazione appaltante interessata. CSA: Capitolato Speciale d’Appalto a base di gara e che costituisce parte integrante del contratto. CSM: Centro di Salute Mentale.
CT: Capitolato Tecnico: Documento allegato al Capitolato Speciale comprensivo di Allegati, Appendici specifiche e tutti i moduli in esso richiamati.
DCP: Dipartimento Cure Primarie.
DDL: Datore di Xxxxxx; soggetto titolare del rapporto di lavoro con il Lavoratore o, comunque, soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il Lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unita' produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
DE: Direttore Esecuzione del Contratto / Ufficio Direzione Esecuzione del Contratto.
DGO: Documento di Gestione Operativa.
DM e relativi Sistemi (DM interconnessi tra loro): Dispositivo Medico: rif. Dir. UE 93/42 recepita ed attuata dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n. 46 (art. 1 comma 2a) e successive modifiche e integrazioni. Comprende le sotto-categorie: DM-IVD, DM-A, DM-IA.
DCP: Dipartimento Cure Primarie
DPC e DPI: rispettivamente Dispositivi di Protezione Collettiva e Dispositivi di Protezione Individuali.
DS/D: Direzione Sanitaria/Distretto.
DSM: Dipartimento di Salute Mentale.
DSM - DP: Dipartimento di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche.
DSO: Direzione di Stabilimento Ospedaliero.
DSP: Dipartimento di Sanità Pubblica.
DVR: Documento di Valutazione dei Rischi ex. art. 17 e 28 del D.lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
DUVRI: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali ex. L.123/2007 ed art. 26 del D.lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (il presente documento).
ICT-TLC: Servizio "Informazione e Comunicazione Tecnologica" precedentemente denominato (Servizio Informativo Aziendale).
LAN: Local Area Network - rete informatica locale.
Lavoratore: Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un Datore di Lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, secondo quanto stabilito dall’art. 2 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.
Operatori Economici partecipanti: La Ditta/Le Ditte offerenti che concorrono per l’aggiudicazione dell’appalto.
Organismo di Ispezione (o Ente Terzo): il soggetto accreditato secondo le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012 che effettua le verifiche ispettive.
PdL: Postazione di Lavoro.
PD: Pronta disponibilità.
RAS: Remote Access Service.
Referente Locale: la persona fisica, nominata dall’appaltatore, responsabile nei confronti dell’Amministrazione Committente, della gestione di tutti gli aspetti del Contratto di Appalto, per conto della Ditta stessa.
Referenti tecnici: le persone fisiche, eventualmente individuate dal Responsabile del Contratto, a suo supporto nell’ambito della gestione di aspetti tecnici del Contratto di Appalto, e dei Servizi che l’appaltatore è tenuto a erogare.
Responsabile del Contratto/o del Servizio: la persona fisica, eventualmente nominata dall’Amministrazione Committente, quale responsabile dei rapporti con l’appaltatore, eventualmente coadiuvato da uno o più Referenti Tecnici.
RLS: Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
RMN: Risonanza Magnetica Nucleare.
RS: Remote Service “Servizio Assistenza Tecnica Remota”.
RSPP/ASPP: Responsabile ed Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale.
RSR: Residenza Socio-Riabilitativa.
RTI - ATI: Raggruppamento Temporaneo di Imprese (Associazione Temporanea di Imprese), la tipologia di soggetto appaltatore partecipante a gara d’appalto, quale riconosciuta e specificata, all'art. 3 comma 2.3, let. u) del D.lgs 50/2016.
Servizi Istruttori/Gestori: il/i Servizi interni all’Amministrazione Committente che in base alle responsabilità delegate dal Datore di Lavoro, si occupano delle attività connesse alla redazione del progetto e delle finalità sanitarie/terapeutiche in esso contenute, ovvero all’indizione della gara di appalto / preparazione relativa documentazione, svolgimento delle procedure di gara e relativa aggiudicazione, successiva gestione del contratto fino ai termini contrattuali (se e ove previsti); solitamente, le Direzioni delle strutture Distrettuali/Dipartimentali/di presidio Ospedaliero, costituiscono l’interfaccia di natura tecnico-sanitaria e di governance delle programmazioni e delle finalità terapeutiche del progetto, mentre il Servizio Unico Acquisti e Logistica (SUAL), quella di natura amministrativa e connessa alle procedure di aggiudicazione/stipula e gestione contrattuale.
SGQ: Sistema di Gestione della Qualità ex. UNI EN ISO 9000/9001 e s.m.i.; UNI CEI EN ISO/IEC 17000 e s.m.i.; D.lgs 50/2016 Artt. 38, 84, 87, 93, 95.
SGSSL: Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro: Linee guida UNI-INAIL del 28.09.01 e s.m.i. British Standard OHSAS 18001:2007 /18002:2008; D.lgs 81/08 e s.m.i. Artt. 30, 35, 53; D.lgs 50/2016 Art. 93.
SIO: Sistema Informativo Ospedaliero dell’Azienda USL di Modena.
Sistemi di Apparecchiature Elettromedicali: rif. Norma CEI 62.5 (1998) - 3.203.
Sistemi Medicali: DM connessi tra di loro.
S.O. / SS.OO.: Sala Operatoria / Sale Operatorie (e comparti) presenti nei Presidi Ospedalieri.
SPPA: Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Azienda USL di Modena.
SSA: Sorveglianza Sanitaria dell’Azienda USL di Modena.
SUAL: Servizio Unico Acquisti e Logistica dell’Azienda USL di Modena (preced. Servizio Acquisti, Economale e Logistica, modificata la denominazione con Delibera N. 168/DG del 05/09/2016), che rappresenta anche il servizio istruttore la gara d'appalto, e il Servizio gestore del contratto, per l'appalto in oggetto.
SUAT: Servizio Unico Attività Tecniche dell’Azienda USL di Modena (preced. Servizio Tecnico Patrimoniale, modificata la denominazione con Delibera N. 168/DG del 05/09/2016).
SUFM: Servizio Unico Fisica Medica dell’Azienda USL di Modena (preced. Servizio Fisica Medica / Fisica Sanitaria; modificata la denominazione con Delibera N. 168/DG del 05/09/2016).
SUIC: Servizio Unico Ingegneria Clinica dell’Azienda USL di Modena (preced. Servizio Ingegneria Clinica, modificata la denominazione con Delibera N. 168/DG del 05/09/2016).
TAC: Tomografo Assiale Computerizzato.
T.D.: Trasmissione Dati.
TS: Tecnologia Sanitaria: dispositivo medico attivo o insieme di dispositivi (anche non medici) composto da almeno un dispositivo medico attivo comprensivo degli eventuali accessori.
T.U.: Il Testo Unico in materia di Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
Unità/Punto/i Ordinante/i: gli Uffici e, per essi, persone fisiche delle amministrazioni contraenti abilitate ad effettuare, previa registrazione sul sito delle Convenzioni, le Richieste di Assessment, gli Ordinativi di Fornitura Principali e gli Ordinativi Collegati.
U.O./UU.OO.: Unità Operativa / Unità Operative dell’Amministrazione Committente.
UPS: Uninterruptible Power Supply - gruppo di continuità - alimentazione elettrica senza interruzion (con continuità).
VPN: Virtual Private Network.
WS: workstation, letteralmente "postazione di lavoro", di norma informatizzata con PC e collegata con appositi cablaggi e connettività di rete ad accessori/ apparecchiature 7 tecnologie sanitarie, la cui funzione principale, è appunto di controllare/gestire mediante apposito software dedicato, installato sul PC.
Si fanno proprie, qualora non siano riportate in legenda, tutte le abbreviazioni, le formule e le definizioni contenute nei testi di legge che disciplinano la materia dei contratti pubblici e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in particolare i già citati X.Xxx. 50/2016 e D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Piano | Codifica Locale | Destinazione d’uso | Superficie (mq) |
Terra | 07 | Servizio igienico Pubblico | 4,39 |
Terra | 08 | Antibagno | 3,46 |
Terra | 09 | Disimpegno | 5,87 |
Terra | 10 | Area Bar | 42,15 |
Terra | 12 | Disimpegno | 3,55 |
Terra | 13 | Deposito | 6,10 |
Terra | 14 | Antibagno | 2,34 |
Terra | 15 | Servizio igienico Personale | 1,12 |
Terra | 11 | Portico | 15,97 |
Totale mq | 84,95 |
DESCRIZIONE ATTIVITÀ
SOGGETTO | ATTIVITA’ |
Azienda USL di Modena: (Committente) | Attività sanitaria pubblica. In merito all’appalto in oggetto, l’Amministrazione Committente, mantiene il compito di verificare, qualora ritenuto necessario e/o rilevante (tramite verifiche prestazionali e di sicurezza, controlli qualitativi, audit, ecc.) attraverso proprio personale competente, interno o diversamente reperito, - che i servizi forniti, siano perfettamente rispondenti ai requisiti richiesti, e non presentino carenze, criticità, in particolare riguardo agli aspetti di sicurezza e salute sul luogo di lavoro; - che rispettino le prescrizioni e gli standard igienico-sanitari e qualitativi previsti dai Capitolati e/o dagli altri documenti contrattuali, oltre a tutte le più severe prescrizioni di legge per i particolari ambienti lavorativi in cui verranno espletati, quali lo sono: gli ambienti sanitari ed ospedalieri; - che l’appaltatore sia in possesso per tutta la durata del contratto delle autorizzazioni necessarie alla conduzione dell’esercizio commerciale. L’Amministrazione potrà effettuare controlli in merito alla qualità dei prodotti alimentari somministrati e chiederne, in caso di esito negativo, l’immediata sostituzione. La stessa, verificherà anche la corretta consegna, completezza e rispondenza alle norme ed ai capitolati, della documentazione, delle certificazioni, dei titoli e/o degli attestati comprovanti il possesso dei requisiti, che l’appaltatore deve produrre e consegnare, (con riferimento sia alla ditta che al proprio personale). L’Azienda USL di Modena si riserva altresì la facoltà di richiedere al gestore, per sopravvenute esigenze non note al momento della gara, l’installazione di ulteriori distributori automatici di bevande e di alimenti preconfezionati, (con oneri in base alle obbligazioni contrattuali) ed anche a ritirare i distributori in eccesso (vetusti/obsoleti ecc..) |
Ditta appaltatrice: | Appalto consistente nello svolgimento delle seguenti attività presso La Nuova Casa della Salute di Modena, avente indirizzo in Via Xxxx Xxxx Xxxxxxxxxx (informazioni tratte dal CSA posto a base di gara): • Servizio per la gestione di esercizio commerciale (BAR) con concessione d’uso dei locali elencati nella seguente tabella: |
SOGGETTO | ATTIVITA’ |
I suddetti locali sono completi di finiture (pavimento in gres, pareti tinteggiate di bianco, servizio igieni-co piastrellato e sanitari/rubinetteria a norma disabili), predisposizioni impiantistiche per l'allaccio idrico ed elettrico del bancone ed illuminazione a soffitto. L’attività potrà utilizzare anche l’area esterna, che rimane comune all’edificio. Si evidenzia che il locale Bar è dotato di un primo ingresso interno dal piano terra della Casa della Salute, e di un secondo ingresso autonomo che potrà essere aperto soltanto dopo l’orario di chiusura della stessa; pertanto, oltre gli orari di apertura della struttura, il Bar avrà completa autonomia gestionale. • Servizio di ristoro a mezzo di N. 2 distributori automatici di bevande (calde e fredde), snack dolci e salati, gelati e prodotti alimentari freschi, di cui almeno il 20% di produzione biologica e il 30% dedicati alle diverse intolleranze alimentari, (esempio: bevande e snack senza glutine, senza derivati del latte, senza uova e senza frutta a guscio). Sono a carico della ditta appaltatrice, le opere di allacciamento dei distributori, la loro alimentazione e manutenzione, nonché la pulizia dell’area circostante, al fine di mantenere adeguate condizioni di decoro e di igiene degli ambienti. Su ogni allacciamento alla rete generale di acqua fredda sanitaria dovrà essere inserito un contato-re volumetrico divisionale per la contabilizzazione dei consumi. PREDISPOSIZIONI IMPIANTISTICHE DEI LOCALI BAR (dal CSA). Predisposizioni impianti elettrici Nella struttura sono già presenti il quadro elettrico di protezione linea (nel locale misure), il quadro elettrico del Bar e il quadro dedicato alla UTA. Il gestore del Bar dovrà richiedere l’installazione all’ente fornitore del contatore dell’energia elettrica (in bassa tensione) nel locale misure. Gli oneri di tale richiesta (in base alla potenza) saranno completamente a carico del gestore del bar, cosi come le eventuali lavorazioni accessorie. L’utenza elettrica dovrà essere intestata al gestore del Bar. Predisposizioni impianti meccanici Nella struttura è prevista, a carico dell’Azienda USL di Modena, l’installazione di contatori volumetrici divisionali per l’acqua calda, fredda e ricircolo acqua calda sanitaria, nonché di contatori di calore in sottocentrale termica, e per i circuiti di condizionamento. (per l’ubicazione ed i dettagli tecnici si rimanda ai disciplinari e capitolati a corredo della documentazione contrattuale). ORARI DI APERTURA DEL BAR L’orario di apertura del bar dovrà coincidere con quello della nuova Casa della Salute e sarà il seguente: per gli operatori: dal lunedì al venerdì: dalle ore 6:45 alle ore 20:00; per l’utenza: dal lunedì al venerdì dalle ore 6:45 (punto prelievi) alle ore 19:00 circa; L’AUSL potrà variare, motivandolo, l’orario sopra indicato nell’arco della durata contrattuale, senza che l’aggiudicatario possa sollevare eccezioni di alcun tipo. |
SOGGETTO | ATTIVITA’ |
Durante i suddetti giorni e orari di apertura della Casa della Salute, l’esercizio non potrà osservare turni di chiusura, per ferie o per qualsiasi altro motivo. Previo accordo con la Direzione Aziendale, viste le caratteristiche impiantistiche che garantiscono la gestione autonoma dell’attività di ristorazione, potrà essere consentita l’apertura anche oltre i giorni e gli orari sopra indicati, a condizione che: sia mantenuto il decoro proprio di un edificio pubblico; venga assicurata la chiusura a chiave della porta di comunicazione tra i locali consegnati e la hall della Casa della Salute, al fine di inibire il passaggio tra le due aree. ALTRI ONERI PRELIMINARI / ED ALLA CESSAZIONE DELL’ATTIVITA’ Preliminarmente all’inizio dell’attività, il gestore dovrà farsi carico, a proprie cure e spese, di quanto segue: ▪ della distribuzione interna delle reti di scarico e di acqua calda e fredda sanitaria riferita all’area del banco Bar, in base alle proprie esigenze; ▪ dell’arredo dei locali sede dell’esercizio, secondo lo schema progettuale (planimetrie e rendering) che la stessa indicherà in offerta e che sarà sottoposto al giudizio della Commissione di gara appositamente costituita per la valutazione delle offerte tecniche. Il progetto dovrà rispettare le indicazioni tecniche fornite e si dovrà armonizzare con le caratteristiche dell’edificio; ▪ dell’arredo dell’area esterna data in uso al Bar con tavolini, sedie, etc. che dovranno essere riposti all’interno a fine servizio; ▪ della pulizia dell’area esterna utilizzata; ▪ prima dell’esecuzione dei lavori, il gestore dovrà presentare il progetto esecutivo al Direttore del Servizio Unico Attività Tecniche della Stazione Appaltante per la sua approvazione. L’Azienda USL si riserva tuttavia la facoltà di concordare con il gestore, eventuali modifiche progettuali finalizzate a conseguire una maggiore funzionalità e/o migliore armonizzazione con le caratteristiche dell’edificio; ▪ della consegna, al termine dei lavori sopra indicati e prima di avviare l’attività, allo stesso Servizio Tecnico Patrimoniale, di copia di tutte le certificazioni degli impianti eseguiti corredate dagli elaborati as-built (progetto del: “come costruito”). Al cessare del contratto, il gestore uscente dovrà rendere liberi i locali asportando l’arredamento, salva la facoltà, previo consenso dell’Azienda USL di Modena, di accordarsi con l’eventuale nuovo gestore, per il loro acquisto e successivo reimpiego, ivi incluse le attrezzature, le scorte e quant’altro di sua proprietà. All’atto della riconsegna verrà redatto apposito verbale. |
INDIVIDUAZIONE PLANIMETRICA ED URBANISTICA, DELL’EDIFICIO OGGETTO DI INTERVENTO
Edificio: Nuova Casa della Salute di Modena; Indirizzo: Via R.L. Montalcini (ex. Via Xxxxxxxx Xxxxx) Inquadramento territoriale dell’edificio (evidenziato con riquadro giallo) sito nella zona nord del Comune di Modena, nelle immediate vicinanze dell’ex. area ferroviaria di recente riqualificazione (fuori scala).
VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI
PREMESSA
Il presente documento è stato elaborato al fine di eliminare o ridurre al minimo le interferenze dovute all’esecuzione del servizio in appalto, espletato con le modalità descritte ai paragrafi precedenti, secondo i dettami dell’art. 26, comma 3 “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione” del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i., corredato dalla chiave interpretativa fornita dall'A.V.C.P. con la delibera n. 3 del 05/03/2008.
Tali citate previsioni di legge disciplinano che, nell’ambito dell’affidamento di un appalto di servizi e/o forniture, il datore di lavoro dell’amministrazione committente, elabori un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI) che indichi le misure da adottare per eliminare i fattori di rischio determinati dalle interferenze tra le concomitanti attività svolte nello stesso ambiente di lavoro.
Quando ci si riferisce a condizione di “interferenza” si intende la circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale dell’amministrazione Committente, (normalmente personale dipendente, lavoratori dell’Azienda USL con qualsiasi forma contrattuale, ma sono assimilabili a questi, anche ai sensi dell’art. 2 c. 1 del D.lgs 81/2008 e s.m.i. i tirocinanti, gli stagisti, il personale del terzo settore, ed i volontari che operano presso cooperative sociali, gli allievi/studenti universitari e di scuole specializzate, ecc…) e quello dell’appaltatore (o Ditta/soggetto aggiudicatario dell’appalto di servizi/forniture o misto ai sensi del D.lgs 50/2016) oppure, tra il personale di imprese diverse, che operano nella stessa sede aziendale, con contratti differenti.
A titolo esemplificativo possono considerarsi interferenti i seguenti rischi:
• quelli derivanti da sovrapposizione di più attività lavorative svolte da operatori di appaltatori diversi;
• quelli immessi nel luogo di lavoro del committente (Azienda Sanitaria) dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• quelli esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• quelli derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata);
Il presente documento reca una valutazione ricognitiva dei rischi da interferenza che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione delle prestazioni previste nel contratto, in condizioni rientranti nello standard; fa riferimento pertanto, a condizioni stimate, ipotizzate e/o comunque non ancora in essere, pertanto, se necessario e pertinente, dovrà essere integrato dall’amministrazione committente, in corrispondenza dell’avvio del servizio, o anche successivamente, al fine di adeguarlo e riferirlo ai rischi da interferenza, effettivamente presenti e rilevati, nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto.
REQUISITI E COMPORTAMENTI, DEL SOGGETTO APPALTATORE, E DEL RELATIVO PERSONALE; ASPETTI UTILI E/O INFLUENTI AI FINI DELLA SICUREZZA.
Con funzione preventiva ai fini della sicurezza, e riduttiva nella generazione di possibili interferenze/rischi, presso le strutture e le aree di pertinenza dell’Azienda USL di Modena, in particolare, tra l’attività dei propri operatori ed i lavoratori dell’amministrazione committente; si pongono in evidenza, i seguenti aspetti.
Prescrizioni in merito al rispetto delle procedure previste dal Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 50/2016) in merito alla partecipazione alle procedure di scelta del contraente/ stipule dei contratti / successivi rinnovi.
• La Ditta aggiudicataria e le eventuali ditte esecutrici/subappaltatrici devono essere certificate da idonei organismi di attestazione/certificazione (SOA), per tutte le categorie di Opere Generali e Opere Specializzate che costituiscono gli interventi/prestazioni che dovrà realizzare all’interno del presente appalto.
• Si evidenzia che è vietato alle ditte offerenti/ contraenti/ trattanti, ripartire il mercato allo scopo di impedire, restringere o falsare in maniera consistente la concorrenza (L. n. 287/90). É altresì vietato presentare offerta da parte di ditte controllate o collegate ai sensi dell’art. 2359 c.c.
• La Ditta dovrà anche:
- fornire un elenco con i nominativi dei propri dipendenti, che accederanno, anche se solo per breve periodo di tempo o saltuariamente, alle aree e agli spazi aziendali, ivi compresi i soggetti appartenenti a ditte consorziate/mandanti/esecutrici o che operano in regime di sub-appalto;
- fornire i DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) della Ditta unitamente all’iscrizione camerale, ivi comprese le documentazioni delle ditte consorziate/mandanti/esecutrici o che operano in regime di sub- appalto;
- tale elenco, corredato degli estremi del documento di riconoscimento, per ciascun lavoratore che si occuperà direttamente/indirettamente di attività legate alla gestione dell'appalto in oggetto, sarà fornito al Servizio Istruttore/Gestore.
Rispetto delle procedure previste dal T.U. in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/2008 e s.m.i.) in particolare, l’applicazione dell’art. 26, per le finalità oggetto del presente documento
L’Appaltatore dovrà partecipare alle attività di cooperazione e coordinamento organizzate dal Datore di Lavoro, tramite il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Azienda Committente, che si svolgerà secondo le modalità e procedure da questi stabilite.
Prima dell’avvio del servizio, l’appaltatore dovrà:
• Presentare le dichiarazioni, rese secondo le modalità indicate nel Capitolato/documentazione di gara, circa il rispetto di tutti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ed indicante il nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della Ditta appaltatrice stessa;
• Avere redatto un proprio Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi degli artt. 17 c.1 e 28 c.2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che contiene, per i propri lavoratori, una valutazione dei rischi riferita allo specifico contesto ove si svolgerà il servizio.
- Il proprio Documento di Valutazione dei Rischi attiene alle scelte autonome dell’Impresa ed alle conseguenti responsabilità della stessa nell’organizzazione e nell’esecuzione del servizio, non dovrà però essere in contraddizione con le prescrizioni delle Valutazioni dei Rischi effettuate dall’Amministrazione Committente.
- Il suddetto documento deve tenere altresì conto della eventuale presenza di limitrofi cantieri temporanei e mobili in parti di Ospedali e/o altre strutture Aziendali, per ristrutturazioni ed interventi diversi, affidati ad altri contraenti.
Tale documento dovrà essere soggetto, a cura dell’Appaltatore, a periodici aggiornamenti ogni qualvolta le condizioni iniziali in cui è stata fatta la valutazione predetta subiscano significative variazioni ed ogni qualvolta vi siano variazioni determinanti alla normativa che regola la materia inerente la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Rispetto di norme e regolamenti specifici dell’attività appaltata e del settore / materia / categoria di intervento (es. vendita/commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande ecc.)
Il gestore dovrà possedere i requisiti richiesti dalle norme, regolamenti e disposizioni in materia di commercio, pubblica sicurezza e igienico-sanitarie, e si assumerà tutte le responsabilità civili, penali ed amministrative, derivanti dalla conduzione dell’esercizio in oggetto.
Si riporta solo un elenco molto sintetico delle principali leggi/prescrizioni in vigore, che regolano la materia specifica del servizio appaltato:
- Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114 e s.m.i. "Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59";
- La vendita di prodotti, ai sensi dell’art. 66 del d.lgs. 59/2010, a favore di dipendenti da enti o imprese, pubblici o privati, di militari, di soci di cooperative di consumo, di aderenti a circoli privati, nonché la vendita nelle scuole e negli ospedali (a favore di coloro che hanno titolo ad accedervi), è soggetta ad apposita SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare allo sportello unico per le attività produttive del Comune di Modena, (art. 19 della L. 241/90);
- Art. 71 del D.Lgs 59/2010 e s.m.i. in merito ai requisiti professionali da possedersi per la somministrazione di alimenti e bevande;
- Conformità dei locali in cui si intende svolgere attività di vendita di alimenti e bevande alle prescrizioni impartite dal D.M. 17 dicembre 1992 n. 564
Prescrizioni di carattere organizzativo, e nell’allestimento e gestione del servizio.
In merito agli aspetti organizzativi/gestionali, la ditta appaltatrice sarebbe opportuno fosse in possesso delle seguenti certificazioni: ISO 9001:2008 (sistema di gestione della qualità); ISO 14001:2004 (sistema di gestione ambientale, per ottimizzazione consumi idrici, risorse energetiche, produzione di rifiuti, ecc.); ISO 11381:2010; British Standard OHSAS 18001:2007 come sostituita dalla ISO 45001 (SGSL - Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro che soddisfa i requisiti di cui all'art. 30 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. in base al comma 5 dell'art. 30 stesso); SA 8000:2008 (standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA sulla responsabilità sociale d'Impresa in merito a: rispetto dei diritti umani; rispetto dei diritti dei lavoratori; tutela contro lo sfruttamento dei minori; garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro).
La presenza all’interno delle strutture interessate dal servizio, di personale di varia natura, finalità e funzione, impone alla ditta appaltatrice, il soddisfacimento di tutti i requisiti norme e prescrizioni più stringenti, in merito a: movimentazione di mezzi nelle aree aziendali; scarico di approvvigionamenti, pacchi, scatoloni, bottiglie, dispenser ecc.. e la loro movimentazione/trasporto nei depositi/dispense per il loro stoccaggio; il carico e il trasporto di materiali di risulta e rifiuti; l’apposizione della più completa segnaletica, la messa in sicurezza dei locali e delle aree in cui i propri operatori dovranno lavorare, la completa dotazione di DPI (e dispositivi di tutela igienica a beneficio clienti/utenti) ove necessari; tutti gli altri dispositivi di protezione necessari ad evitare loro infortuni, la corretta installazione degli impianti e delle derivazioni (es. prolunghe, ciabatte a norma e adeguate ai carichi di potenza) per l’alimentazione elettrica, l’illuminazione, ecc.. nel pieno rispetto delle prescrizioni antincendio, ed onde prevenire rischi da elettrocuzioni (si evidenziano anche: il corretto isolamento dei cavi, le prese a norma e con guarnizioni a tenuta in caso di sversamenti di bevande, liquidi, prodotti per la pulizia ecc.., corretta installazione dell’impianto di terra, norme UNI EN ISO, CE, CEI ecc.)
Al fine di assicurare tutti i suddetti standard, ed in particolare quelli relativi alla sicurezza ed alla salute, è obbligo da parte della ditta appaltatrice, prima dell’inizio del servizio, e per tutta la durata dello stesso, agire in collaborazione con i dirigenti ed i preposti dell’Azienda USL, con il Servizio SPPA, con la Direzione della struttura sanitaria servita dalle attività in appalto, e con tutti i soggetti passibili di generare interferenze durante lo svolgimento del servizio in oggetto.
La ditta appaltatrice è inoltre tenuta a garantire che il servizio appaltato, sia erogato con continuità e con impegno e data tempestivamente comunicazione al Responsabile Sanitario dell’Azienda USL, qualora per giustificato motivo, dovessero intervenire delle interruzioni.
Comportamenti della Ditta appaltatrice, e/o del proprio personale, in merito a misure preventive, protettive e precauzionali da adottare, nelle realtà in cui si troverà ad operare, presso le aree esterne o nei presidi/locali, dell’Azienda USL di Modena
• All’infuori degli orari previsti nei cronoprogrammi, a contratto e/o concordati, la ditta aggiudicataria non può a suo libero arbitrio, effettuare attività e/o transitare/sostare per qualsiasi ragione, nelle aree/viabilità di proprietà dell'Azienda USL di Modena;
• nel momento in cui si presenti la necessità di effettuare movimentazioni, parcheggio di automezzi, in aree esterne e/o connettivo delle strutture sanitarie aziendali, per svolgere attività di carico/scarico, di approvvigionamenti, attrezzature, posizionamento di apparecchiature di sollevamento, o per la raccolta/trasporto a discarica di rifiuti, al fine di limitare al massimo le interferenze, l’individuazione delle aree più idonee, la scelta dell’accesso ai presidi ospedalieri e/o alle altre strutture aziendali, e dei percorsi più adeguati, è da concordarsi con la Direzione della struttura sanitaria, anche per garantirne la continuità nello svolgimento delle proprie attività, senza ostacolarle o interferire, rispettando particolari esigenze che possono emergere sul posto.
• Tutti gli automezzi ed i dispositivi per il sollevamento di beni, bancali, scatoloni, cestoni ecc.., impiegati nel servizio devono avere le caratteristiche e gli allestimenti specifici, previsti dalla legge per lo svolgimento delle attività a cui saranno adibiti; devono essere immatricolati, omologati e revisionali dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, collaudati e verificati da servizi ed enti preposti ed accreditati allo svolgimento di tali collaudi, nei modi e tempi stabiliti dalla normativa in vigore, e mantenuti in condizioni di perfetta efficienza secondo le indicazioni del costruttore. Devono essere dotati di tutta l'opportuna cartellonistica/segnaletica, anche luminosa e sonora prevista dalle leggi vigenti, devono essere in regola con le norme concernenti la circolazione degli autoveicoli e devono essere provvisti di adeguata copertura assicurativa.
Tutto il personale impegnato nella guida deve essere in possesso di idonea patente di guida, o patentino/attestato per l’utilizzo e la movimentazione di gru, cestelli, bracci meccanici, o altri dispositivi di sollevamento.
• La ditta dovrà provvedere inoltre alla fornitura di tutti gli attrezzi individuali di lavoro per i propri dipendenti;
Requisiti del personale della ditta appaltatrice
1) Requisiti di carattere generale
Il personale della Ditta appaltatrice (e di eventuali esecutrici/subappaltatrici), nelle fattispecie in cui si troverà ad operare, nei locali e negli spazi esterni dell’Azienda USL di Modena, dovrà:
• essere affidabile ed istruito alle norme comportamentali in vigore all’interno dell’Azienda stessa, vestire dignitosamente indossando una divisa che garantisce le caratteristiche di igiene e sicurezza degli alimenti necessarie, e che ne consenta l’immediata identificazione nell’ambito del contratto appaltato;
• osservare rigorosamente le norme in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, anche qualora la sua unica presenza negli spazi dell'azienda committente, riguardi le sole aree esterne, ed essere riconoscibile personalmente mediante apposita tessera da indossare sempre in servizio, corredata di fotografia e contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro, oltre ad avere sempre con se un documento di identità, tra quelli riconosciuti dalla legge ed in corso di validità;
• essere assicurato contro gli infortuni, e reso edotto sui rischi di natura professionale ai quali può essere sottoposto;
- è fatto divieto al personale della Ditta Appaltatrice utilizzare qualsiasi attrezzatura manuale od elettrica, apparecchiatura, strumento di lavoro, utensile o mezzo di proprietà dell’Amministrazione Committente, salvo che non sia espressamente previsto dal contratto o successivamente autorizzato da responsabile/referente del Servizio Istruttore/Gestore e/o Dirigente/Preposto del reparto/U.O. coinvolto (che dovranno preventivamente consultarsi con il Servizio Istruttore/Gestore e con il SPPA);
- osservare rigorosamente, il divieto di accedere a locali impiantistici, reparti e luoghi diversi da quelli espressamente autorizzati e necessari per lo svolgimento delle attività previste a contratto.
- rispettare le aree dove si svolgono le attività, evitando di operare danneggiamenti, ad aiuole, pavimentazioni, cordonature che delimitano i passaggi, recinzioni e alberature, siepi e altra vegetazione, elementi di arredo urbano;
- evitare nello svolgimento delle proprie attività di produrre ogni forma di inquinamento;
- segnalare tempestivamente eventuali anomalie o situazioni di rischio che dovessero incontrare nel corso dell'esecuzione delle proprie attività, ai Referenti di AUSL presenti sul posto, fermo restando l'obbligo di adoperarsi, per quanto consentito dai mezzi disponibili e dalle proprie competenze, a prevenire i rischi e a evitare danni a persone, cose, attrezzature, strutture, ecc…;
- conoscere e rispettare la segnaletica di sicurezza affissa nelle aree e negli spazi dell'azienda;
- recepire e tenere ben presente, l'informativa ricevuta sui rischi specifici relativi ai luoghi di lavoro ed altre particolarità caratterizzanti le aree e gli spazi della committenza interessati dagli interventi, per esempio: la sussistenza di cantieri temporanei o mobili che svolgono attività nell'ambito di appalti aggiudicati con altre gare, al fine di evitare o ridurre le possibili interferenze multiple;
- usare DPI adeguati agli interventi propri ed ai pericoli eventualmente presenti nell'area di lavoro (si fa presente che la prescrizione al corretto uso dei DPI da parte del personale della Ditta, anche se non diretta responsabilità o valutazione della Committenza, è in funzione di un miglioramento del livello di sicurezza in generale che coinvolge anche i lavoratori dell’Azienda USL, in quanto, l’ipotetico infortunio di alcuni di questi operatori e le attività di soccorso conseguenti possono generare con tutta probabilità ulteriori interferenze e conseguente rischio anche per il personale Aziendale).
2) Requisiti specifici e di natura professionale
Il personale della Ditta appaltatrice addetto alle attività strettamente legate alla preparazione e distribuzione di alimenti e bevande, dovrà possedere almeno uno dei seguenti requisiti professionali:
• aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio relativo al settore merceologico alimentare, istituito o riconosciuto dalla Regione o dalle Province autonome di Trento e di Bolzano;
• aver esercitato in proprio, per almeno due anni nel quinquennio, l’attività di vendita all’ingrosso o al dettaglio di prodotti alimentari o aver prestato la propria opera per almeno due anni nell’ultimo quinquennio presso imprese esercenti l’attività nel settore alimentare in qualità di dipendente qualificato addetto alla vendita o all’amministrazione o, se trattasi di coniuge o parente o affine entro il terzo grado dell’imprenditore, in qualità di coadiutore familiare comprovata dall’iscrizione all’INPS;
• essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al registro esercenti il commercio di cui alla legge 11 giugno 1971
n. 426 (Disciplina del commercio) per uno dei gruppi merceologici individuati dalle lettere a, b, c dell’art. 12 c. 2 del Decreto Ministeriale 4 agosto 1988 n. 375.
RISCHI DA INTERFERENZA
I rischi derivanti a lavoratori reperiti dalla ditta appaltatrice per l’esecuzione delle eventuali attività necessarie all’adeguamento (finiture, pavimentazioni, arredi ecc..) e alla predisposizione (anche impiantistica) degli spazi e dei locali forniti dall’amministrazione committente per lo svolgimento del servizio in appalto, non sono oggetto della presente valutazione in quanto rischi specifici di natura professionale degli operai e dei tecnici impiantisti elettrotecnici, termotecnici, ecc...) che svolgono gli adeguamenti; tali rischi sono responsabilità dei rispettivi DDL e rientranti nella disciplina dei piani di sicurezza e documenti di valutazione dei rischi che gli stessi devono possedere ed applicare per la tutela dei propri lavoratori dai rischi tipici, controllati e correlati alla propria mansione.
I rischi derivanti da interferenza, da considerarsi per tutte le tipologie di operatori della ditta appaltatrice, ricadono invece, in quelli che possono generarsi dallo svolgere la propria attività all’interno di strutture sanitarie ed ospedaliere, che per alcune tipologie di rischio, può comportare una esposizione superiore a quella media della popolazione generale, ad esempio per contaminazione ad opera di organismi biologici e microbiologici (virus, batteri, pazienti infetti, sangue, plasma o altri metaboliti infetti ecc..) o in misura minore, da sostanze chimiche pericolose (disinfettanti / biocidi ma anche antiblastici, agenti chimici come definiti dal TITOLO IX del D.lgs 81/08 e s.m.i) oltre a rischi di natura radiologica e da vicinanza a forti campi magnetici.
Nel caso in esame però, si evidenzia come tali rischi siano di modesta entità e possibilità di esposizione molto limitata, trattandosi di operatori che transitano solo attraverso il connettivo (corridoi, atri, scale ecc…) dell’Ospedale, senza attraversare reparti/aree/U.O. ad elevato rischio di esposizione, per la gestione/rifornimento del Bar e dei distributori automatici ubicati fondamentalmente solo in atri o spazi di attesa.
I rischi a carico del personale aziendale, vanno ricercati in quelli che si possono generare, dall’interferenza con le attività degli operatori della ditta appaltatrice per le attività descritte, in particolare quelli generati dalle attività di carico, scarico, trasporto, movimentazione di approvvigionamenti, alimenti, macchine da bar e per uso alimentare, approvvigionamento dei distributori automatici, trasporto a smaltimento di rifiuti ecc..
Attività di formazione/informazione e/o istruzione, (se richieste e/o necessarie), sono da considerarsi prestazione di natura prettamente intellettuale, in ciascuna delle rispettive articolazioni previste; precisamente:
1) impartita al personale della ditta appaltatrice, in merito a regole da rispettare e protocolli da applicare, nell’ambiente sanitario, per evitare di incorrere nelle situazioni di rischio menzionate, ed immettere loro stessi rischi nell’ambiente ospedaliero a carico di lavoratori aziendali, pazienti e visitatori;
2) impartita a beneficio di tutti i lavoratori dell'Azienda USL operanti nei reparti ove le attività della ditta potranno generare interferenze, per essere informati ed edotti preventivamente:
• degli orari e delle attività svolte dalla ditta appaltatrice;
• dei conseguenti rischi da interferenza, che tutte queste attività comportano, e delle misure per ovviarli e/o fronteggiarli efficacemente.
RISCHIO AMIANTO
La struttura destinataria del servizio in appalto (Nuova Casa della Salute di Modena), è di recentissima costruzione (non ancora completata per quanto riguarda alcune finiture, e non ancora aperta al pubblico), ne deriva l’assenza di qualsiasi materiale derivante dalla lavorazione dell’asbesto, e/o contenente fibre di amianto. Si assume infatti che la stessa, sia stata realizzata nel rispetto delle più recenti norme costruttive, sia di natura edilizia / strutturale che delle prescrizioni igienico sanitarie, ed inerenti alla sicurezza, salute, salubrità degli ambienti di lavoro, sicurezza dei materiali utilizzati ed assenza di sostanze pericolose, contenute nel D.lgs. 81/2008 e s.m.i., nella normativa per l’accreditamento e l’autorizzazione delle strutture sanitarie, e anche per molti aspetti nella normativa antincendio.
La responsabilità della totale assenza di materiali, elementi costruttivi, coibenti ecc... contenenti fibre di amianto, nelle nuove e/o più recenti strutture sanitarie realizzate sotto la Direzione Lavori e/o Committenza dell’Azienda USL di Modena (quindi anche le opere di ingegneria civile per le quali la Direzione Lavori e i coordinamenti della sicurezza siano stati esternalizzati e/o affidati a professionisti privati) è affidata al proprio Servizio Unico Attività Tecniche (SUAT). Servizio interno e centralizzato, che si occupa a livello di compendio patrimoniale provinciale di tutti gli interventi di manutenzione e di parecchi interventi di progettazione, ristrutturazione, trasformazione del
patrimonio immobiliare dell’azienda (Ospedali, Case della Salute, strutture ambulatoriali, direzionali, territoriali ecc…).
Il SUAT infatti, in merito al rischio da esposizione a materiali contenenti fibre di amianto, gestisce a livello di compendio, apposito programma di monitoraggio, bonifica/sostituzione integrale, dei materiali costruttivi rischiosi e contenenti fibre di amianto, compresa la loro eventuale messa in sicurezza (inertizzazione / incapsulazione) in attesa della bonifica definitiva. Detto Programma prevede lo svolgimento di continue attività di indagine, analisi, rilevazione, bonifica, e messa in sicurezza, di tutti i materiali contenenti amianto censiti.
Il Terreno su cui è costruita la Nuova Casa della Salute di Modena si trova all’interno dell’ex. area ferroviaria di recente riqualificazione, è possibile quindi, nonostante i preesistenti manufatti siano stati demoliti/rimossi prima dell’avvio del cantiere per la realizzazione della struttura sanitaria, che nel terreno circostante vi siano ancora tubazioni, frammenti/parti di elementi costruttivi interrati contenenti amianto.
Tutte le predisposizioni impiantistiche dovrebbero essere eseguite e completate prima della consegna dei locali alla ditta intestataria del contratto di appalto in oggetto. Qualora si rendessero necessari ulteriori lavori di allestimento linee utenze per il funzionamento di attrezzature del bar e si rendesse necessario eseguire scavi nelle aree cortilive esterne e qualora la ditta avesse la facoltà di eseguire tali opere, se durante l’esecuzione di scavi nelle suddette aree esterne, per la realizzazione/ la posa in opera/ la sostituzione di tubazioni di scarico e/o altre linee funzionali all’attività del Bar o dei distributori automatici (elenco di possibili interventi non esaustivo) rinvenisse materiali, che per colore, forma, destinazione d'uso tipica, potrebbero addurre al sospetto di contenere amianto,
• deve assolutamente evitare di intervenire su di essi per qualsiasi motivo, segregando nella misura migliore possibile il sito (sia come transennature e segnaletica che mediante sigillatura ermetica con teli e nastro adesivo appropriati, e/o altri metodi di sigillatura a tenuta d’aria più efficaci), in modo tale da operare il massimo contenimento di eventuali fibre di amianto ed evacuando ogni proprio operatore e lavoratore dal sito;
• deve avvertire immediatamente la Direzione Sanitaria della struttura, e laddove non sia già fatto dalla stessa, rapportarsi direttamente con il SUAT e il SPPA per informarli dettagliatamente.
Si precisa che è tassativamente vietato: forare, tagliare, tirare, strappare, modificare, o anche solo rimuovere o spostare, eventuali materiali contenenti amianto, onde evitare la dispersione in atmosfera di fibre passibili di avere effetti cancerogeni se inalate, quindi l'eventuale bonifica deve essere assolutamente svolta da ditte specializzate, aventi determinate caratteristiche, certificazioni e attestazioni.
RISCHIO DERIVANTE DA EMERGENZA EPIDEMICA / PANDEMICA DOVUTA ALLA DIFFUSIONE DEL
CONTAGIO DA VIRUS: SARS-CoV-2, responsabile del CoVid-19
La diffusione del Virus denominato SARS-CoV-2, responsabile del CoVid-19 (o più comunemente “coronavirus”), con sviluppi pandemici a partire dalla Cina durante l’autunno 2019, ha raggiunto anche l’Italia, agli inizi di marzo 2020, sortendo nel corso delle settimane i medesimi effetti (su % della popolazione) anche se in maniera non omogenea e diversificata da regione a regione.
A tutela del rischio contagio a carico di operatori che svolgono servizi/forniture o lavori in appalto, così come a tutela del proprio personale, è stata istituita a livello sia di Azienda USL di Modena, che di AOU Policlinico di Modena, apposita Unità di Crisi dedicata all’emergenza Covid-19, (per maggiori informazioni si veda quanto riportato nelle tabelle alle pagine seguenti, per il dettaglio invece, si rimanda alla documentazione originale prodotta dall’unità citata).
L’unità di crisi ha redatto (a titolo di esempi non esaustivi): apposito piano di sorveglianza e controllo della COVID- 19, procedure, note informative, linee guida, e protocolli sul corretto uso dei DPI / DM, misure organizzative, modalità operative ed igieniche e corretti comportamenti per limitare la diffusione del contagio, ecc... Documentazione che ha già diffuso (ed avrà cura di continuare a diffondere) capillarmente, a tutti i soggetti aventi possibilità di esposizione, mediante la trasmissione sia di supporti cartacei e digitali, che multimediali, e mediante lo svolgimento di dibattiti istruttivi in videoconferenza, a beneficio del personale medico ed infermieristico più direttamente esposto al contagio. Il SPPA ha redatto anche apposito DVR dedicato alla valutazione del rischio biologico da Covid-19 a cui si rimanda integralmente, per la valutazione dello stesso, in qualità di rischio di natura specifica e professionale a carico del personale medico e infermieristico dell’Azienda. (maggiori informazioni nelle tabelle alle pagine successive).
I rischi dovuti ad interferenza, da considerarsi, e le relative misure preventive e protettive intraprese o da prevedersi, sia per il personale dell’Azienda Committente (id. con lett. C) che per gli operatori della ditta in appalto (id. con lett. A), sono quelli descritti nella tabella riportata nelle pagine seguenti.
RISCHI INTERFERENZIALI DI NATURA EDILE, STRUTTURALE E/O IMPIANTISTICA Derivanti da: 1) presenza di impianti di nuova realizzazione come ad esempio, linee e quadri elettrici esistenti, centrali di trasformazione MT / BT, gruppi elettrogeni e di continuità, centrali termiche e relative linee, impianti di trattamento aria, UTA, impianti speciali e/o legati all'attività sanitaria delle strutture, quali ad esempio: linee e apparecchiature per l'utilizzo di gas medicali, locali bombole e loro collegamenti a reti, locali contenenti server, CED con rack per l'archiviazione la registrazione e la gestione informatica di grandi flussi di dati ecc... 2) Elettrocuzioni per contatto con parti in tensione (cavi elettrici, spine, prese ecc..); 3) Presenza di cantieri temporanei/mobili, in grado in talune condizioni, di generare interferenze, per lavori/attività di manutenzione/ ristrutturazione affidati ad altri soggetti (ditte, consorzi, cooperative di costruzioni ecc..) con altri appalti non legati a quello in oggetto; Non sono invece considerati (cioè identificati come N.C.) i rischi a cui sono esposti gli operatori della ditta in appalto, per le lavorazioni / modificazioni adeguamenti, che loro stessi svolgono, funzionali allo svolgimento dell’attività del Bar o al funzionamento dei distributori automatici; questi rischi sono infatti tipici della loro attività professionale, equivalenti in qualsiasi realtà ove svolgano attività simili a quelle quivi richieste, non sono pertanto dovuti ad interferenza, e la loro valutazione è responsabilità del rispettivo DDL, nonchè specifica trattazione del DVR da questi redatto. |
ATTORE: C, A |
INDICE DI RISCHIO: MEDIO BASSO (N.C. per i rischi specifici di natura professionale, non da interferenza) |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI L’Azienda USL fornisce locali preventivamente autorizzati, dal servizio preposto alla gestione del patrimonio immobiliare Aziendale (SUAT), idonei all’uso e rispondenti alle normative vigenti in materia di sicurezza edilizia, strutturale ed impiantistica. (es. non esaustivo: D.lgs. 81/08 e s.m.i., L 46/90 e s.m.i. DPR 447/91norme CEI EN, CEI UNI EN, CEI UNEL ; Imp.Termoidraulici : DPR 412/93 L. 10/91 ; DPR 915/82 DM 14/12/82 L.475/88 L 615/66, DM 12/12/85, L 1083/71, DM 26/01/81, DM 21/4/93, DPR 203/88 Imp. Sollevamento: DM 18/09/75, DPR 162/99 norme tecniche e di buona prassi UNI/DIN/ISO). |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Per i dipendenti dell'Azienda USL di Modena, i rischi derivanti dalle condizioni strutturali, costruttive, igienico sanitarie e/o di natura impiantistica, degli edifici di proprietà dell’Azienda USL di Modena ove operano quotidianamente, non sono dovuti ad interferenze che si possono generare per le attività poste in essere con l'attivazione dell'appalto in oggetto; pertanto essi sono valutati ed affrontati nei Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) dei rispettivi reparti ove svolgono le proprie attività; se derivanti dalla presenza di cantieri attivati con altri appalti, le interferenze ed i relativi rischi che possono generare, (ai sensi del TITOLO IV e dell'allegato XV del D.lgs. 81/2008 e s.m.i.) devono essere affrontate nel PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) e/o gli altri piani di sicurezza integrativi che, a norma di legge, devono essere redatti per quegli specifici cantieri. Tutti gli interventi edili, strutturali ed impiantistici verranno completati prima dell’inizio di qualunque attività assistenziale o non assistenziale. Anche lo svolgimento di opere di adeguamento funzionali all’attività del Bar e dei distributori automatici, dovranno avvenire e completarsi prima della consegna della struttura agli utilizzatori finali (almeno la parte più consistente, sono fatte salve eventuali attività di adeguamento/ piccola manutenzione ordinaria, che dovranno essere effettuate a struttura già avviata). Pertanto l’eventuale produzione di rumori, polveri, uso di colle, mastici, siliconi, sigillanti ecc.. nel caso, come indicato sopra, in cui vi sia il bisogno di lavori di adeguamento/adattamento funzionali all’attività del Bar e dei distributori automatici, non comportano rischi di esposizione per i lavoratori dell’Azienda USL / pazienti o visitatori. Nel caso, al contrario, che qualche attività venga eseguita in presenza di personale dell’Azienda USL o di altre ditte appaltatrici, sarà cura della ditta aggiudicataria comunicare tempestivamente la tipologia delle lavorazioni da |
eseguire ed accordarsi con i referenti dei lavori della committenza, per gestire eventuali interferenze che si potrebbero venire a creare, oggi non prevedibili. Durante le fasi, in cui, in base alle necessità derivanti dall’allestimento del Bar ed all’installazione dei distributori automatici, gli operatori della ditta appaltatrice, potrebbero eseguire attività in grado di generare rischi, ed anche nelle realtà in cui, via sia l'interferenza con cantieri temporanei/mobili insediatisi con altri appalti; in modo da acquisire ogni aspetto utile alla valutazione del contesto di inserimento, è opportuno che la ditta aggiudicataria, prima dell'avvio di qualunque attività abbia ispezionato almeno: - il sito/i di installazione, e, se necessario, le piante strutturali e tecniche dell’edificio; - i luoghi /reparti / locali ove si svolgeranno i servizi oggetto di appalto o l’attività di assistenza manutentiva successiva, ed anche i relativi percorsi di accesso. durante i sopralluoghi per la presa visione / ispezione dei locali oggetto delle installazioni e dei servizi di supporto, è opportuno che vengano verificati: - Spazi ed ergonomia degli ambienti, locali di servizio/ accessori; vie di accesso agli stessi; - Flussi di lavoro del personale esistente che svolge l'attività sanitaria e con cui occorre limitare al massimo l'insorgere di interferenze; - Flussi di lavoro di operai/lavoratori, tecnici che agiscono per conto di altre ditte autorizzate con altri appalti aggiudicati, in particolare se questi hanno necessitato l'installazione di cantieri temporanei e/o mobili, anche se di modesta entità; - Numero, tipo e collocazione utenze tecniche e locali funzionali all’svolgimento dell’attività (depositi, magazzini ecc…) - Tutti gli altri aspetti, anche non menzionati ma utili e rilevanti ai fini di un corretta esecuzione delle attività previste a contratto, funzionalità, efficienza, minimizzazione dei rischi; - Esigenze dei dirigenti/preposti della struttura sanitaria al fine di individuare, tempi, orari e modalità operative in modo tale da costituire la minima interferenza e conseguente rischio per i lavoratori ed arrecare il minore disturbo possibile all’attività sanitaria. In generale è vietato l’utilizzo contemporaneo di più apparecchi mediante prese a spina multiple per evitare che si realizzi una potenza complessiva superiore a quella tollerabile dalle portate dei cavi e il generarsi di black-out per l’intervento degli interruttori magnetotermici dei quadri a monte. All’interno dei locali di ricarica di eventuali accumulatori al piombo (batterie) delle macchine lavasciuga devono essere utilizzate prese e spine idonee supportate da dispositivi di protezione differenziale. A fronte di un ragionevole dubbio circa la presenza di anomalie su prese, quadri elettrici, condutture (es. per cedimento di isolante), occorre darne immediata comunicazione alla Direzione Sanitaria o ufficio/servizio aziendale da questa espressamente indicato. In caso di necessità di intervento sugli impianti, i servizi centralizzati della committenza (SUAT / ICT) preposti, verificheranno le condizioni degli stessi; prima degli interventi ed in seguito a segnalazione di anomalie su prese, quadri elettrici, condutture (es. per cedimento di isolante) valuteranno la possibilità di continuare o interrompere e ricercare eventuali soluzioni alternative. Nel caso sia necessario effettuare lavorazioni umide o comunque con acqua, la ditta s'impegna a raccogliere i reflui o a farli defluire facilmente; le prese elettriche devono essere adeguatamente protette da eventuali spruzzi. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: RISCHIO INCENDIO |
ATTORE: C, A |
INDICE DI RISCHIO: ALTO (per definizione di classificazione delle strutture ospedaliere/sanitarie). |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI Nelle strutture dell’Azienda USL di Modena, si applica già uno specifico piano di emergenza, (detto piano è depositato presso ciascuna unità operativa, reparto o stabilimento), inoltre ogni U.O. dispone di personale formato per la gestione delle emergenze (preposti/lavoratori), in perfetta rispondenza della normativa specifica antincendio, del D.lgs. 81/08 e s.m.i. e delle risoluzioni intraprese negli accordi stato-regioni. L’Azienda USL fornisce locali preventivamente autorizzati, dal servizio preposto alla gestione del patrimonio immobiliare Aziendale, idonei all’uso e rispondenti alle normative vigenti in materia di sicurezza antincendio (DM 10/3/98 e s.m.i.; Dir. 95/16/CE L. 818/84 UNI EN 671-3/4/01, DM 18/09/02 e s.m.i., DM 12/4/96 e s.m.i. DM 19/3/15). Ove necessario in base alla normativa in vigore, ed a condizioni di rischio particolari e specifiche, le U.O., i locali, gli edifici dell’Azienda USL sono dotati di: • Armadi di contenimento dell’attrezzatura per interventi di emergenza ed antincendio; • Segnaletica antincendio e di sicurezza; • Impianti di rilevazione incendio; • Impianti di spegnimento automatico e relativi impianti di accumulo e pressurizzazione a servizio; • Presidi antincendio (estintori, naspi, idranti, lance erogatrici, attacchi motopompe VVF, ecc.); • Elementi di compartimentazione e loro accessori (serrande e porte antincendio, accessori quali maniglioni, magneti, pareti divisorie, pannelli e vetri di protezione antincendio ecc...); • Evacuatori di fumo e calore |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE E’ obbligo da parte di tutti gli operatori AUSL: il rispetto scrupoloso delle misure antincendio contenute nel Piano di Emergenza ed Evacuazione, l’applicazione delle istruzioni loro impartite, la corretta tenuta ed uso, in caso di necessità, dei DPI in dotazione, dei presidi e ausili antincendio. Tutto il personale, compreso quello delle ditte in appalto, non deve assumere comportamenti errati, quali: il danneggiamento dei DPI e dei presidi e ausili antincendio, l’ostruzione delle vie d’esodo e delle uscite d’emergenza, fumare e o usare fiamme libere. E’ obbligo della Ditta e del proprio personale: 1- il rispetto della normativa in vigore sulla sicurezza antincendio 2- percorrere le uscite di emergenza e le vie di esodo segnalate in caso di emergenza, a tal proposito si precisa che sono esposte planimetrie con le indicazioni dei percorsi da seguire 3- il rispetto delle indicazioni e istruzioni impartite dal personale sanitario in caso di una emergenza incendio, sisma o altre calamità naturali 4- la corretta tenuta ed uso in caso di necessità dei DPI eventualmente in dotazione. Si precisa che presso la struttura sono collocati armadi con DPI antincendio in uso agli Addetti del Gruppo Gestione delle Emergenze Tutto il personale dovrà inoltre evitare comportamenti errati, quali: - il danneggiamento di attrezzature, DPI e presidi antincendio, spostamento di estintori; - bloccare con ganci o altro le porte REI, è consentito il mantenimento in posizione di apertura delle porte esclusivamente se dotate di apposita calamita; - nascondere o ostruire il libero accesso dei presidi antincendio in dotazione; - fumare e o usare fiamme libere. |
Le ditte devono avvalersi di personale ben istruito sulla pericolosità insita nell’esecuzione delle attività oggetto dell’appalto, dei relativi pericoli, delle peculiarità insite nell’operare presso una struttura sanitaria e, soprattutto in merito a viabilità nelle aree esterne, devono essere rispettati i percorsi stabiliti e le modalità di fruizione al fine di evitare interferenze ed incidenti con altri mezzi di servizio operanti (quali ad es. ambulanze, furgoni e autotreni per forniture e approvvigionamenti, mezzi che transitano per raggiungere piccoli cantieri edili che insistono su parti della struttura ecc..), incidenti che oltre a tutte le altre fattispecie infortunistiche che comportano, potrebbero anche costituire una importante fonte di innesco e propagazione di incendi. |
N.B. In base alla normativa antincendio in vigore, in alcune attività pubbliche, in rapporto alla destinazione finale dell’edificio, alla quantità e tipologia degli occupanti e alle possibilità di evacuazione, la legge stabilisce l’impiego di materiali con determinate CLASSI DI REAZIONE AL FUOCO. In particolare le strutture sanitarie e ospedaliere sono classificate come luoghi a maggior rischio di incendio, i D.M. 03 settembre 2001. e D.M. 26 giugno 1984 prescrivono che il livello di comportamento al fuoco (REAZIONE AL FUOCO), di alcuni materiali tra cui (per l’elenco esaustivo, vedi la norma): tendaggi; materassi; strutture pressostatiche; tessuti d’arredamento; cuoio; plastiche e poliuretani espansi mobili imbottiti e non imbottiti; rivestimenti tessili di pareti; controsoffitti; legno e pannelli derivati dal legno (es. anche per contropareti, pareti attrezzate/divisorie ecc...) vernici ignifughe applicate su materiali legnosi; coperte e copriletti; sia stabilito secondo precise procedure, e garantito da una documentazione, che la legge impone di raccogliere per ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI); il cui rilascio è condizionato anche dalla dimostrazione che i prodotti impiegati siano della prescritta classe di reazione al fuoco. Secondo la normativa italiana, (applicata per decenni), ed equivalente a quella europea in quanto ad accuratezza ed approfondimento nella classificazione, nonché a rigore nelle prescrizioni riferite a strutture e ad attività a maggior rischio di incendio; le classi di reazione al fuoco sono: classe 0 (zero) per i materiali non combustibili; classe 1 (la più severa: materiali ignifughi); classi 2-3-4 e 5 per i materiali combustibili (dal meno combustibile al più combustibile, eccetto mobili imbottiti); classe 0.XX (la più severa); classi 0.XX e 0.XX per i mobili imbottiti. Secondo invece, la più recente normativa UE (Delibera della Commissione 00/147/CE e 06/751/CE), denominata anche “sistema delle Euroclassi”, è stata adottata una classificazione composta da quattro sottosistemi: il primo per i prodotti per l’edilizia; il secondo riferito alle pavimentazioni; il terzo per le superfici a prevalente sviluppo lineare; ed infine uno a parte per i cavi elettrici; Tutti i sottosistemi contengono classi che vanno dalla lettera A alla F (6 classi per ciascuno), dove la lettera che viene prima, rappresenta sempre il prodotto ignifugo e/o meno combustibile; la classe A1 raggruppa i prodotti NON COMBUSTIBILI. Per gli scopi enunciati, i D.M. nazionali sopra citati, stabiliscono che i metodi e le PROVE di reazione al fuoco di detti materiali, siano eseguiti secondo le norme tecniche: UNI 8456, UNI 8457, UNI 9174, e UNI 9175, e corredati di omologazione e certificazioni di superamento delle prove, a supporto. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: MICROCLIMA Condizioni ambientali/climatizzazione: garanzia delle condizioni climatiche ottimali nei locali oggetto di svolgimento delle attività in appalto. In base anche alle norme igienico-ambientali dei locali, e in relazione a destinazione d'uso e lavoratori ivi impiegati, (vedi anche norme di accreditamento/autorizzazione delle strutture sanitarie). |
ATTORE: C,A |
INDICE DI RISCHIO: BASSO / N.C. |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI L’Azienda USL garantisce normalmente, ad opera del servizio preposto alla gestione del patrimonio immobiliare Aziendale (SUAT), all’interno dei comparti e locali interessati, il soddisfacimento di tutte le prescrizioni normative vigenti in materia climatica/microclimatica, di aerazione ed igienico-ambientali, (T.U.; L 46/90 e s.m.i., DPR 412/93 e L.10/91, Circolare 3151 del 22/05/67, ecc ) e la presenza delle relative dotazioni impiantistiche. I requisiti prestazionali dell’impianto di trattamento dell’aria vengono controllati periodicamente, secondo uno determinato programma, da ditte specializzate. |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Per i lavoratori dell'AUSL di Modena, pur essendo (come indicato nel paragrafo precedente), garantita la climatizzazione dei locali in cui svolgono le proprie attività, e la miglior condizione ambientale, la presenza di eventuali criticità, carenze e/o rischi derivanti in particolari contesti (e/o strutture più vetuste) non è da considerarsi rischio da interferenza derivante dall'attivazione del servizio oggetto d'appalto, pertanto la relativa trattazione è esclusa dal presente documento, e rientra nel DVR che il DDL e il SPPA redigono per i lavoratori di ciascun reparto e U.O. aziendale. Per l'appaltatore essendo prevista a contratto, se necessaria, la messa a norma e l’adeguamento dei locali, qualora per qualsiasi ragione non vi fosse sufficiente dotazione impiantistica o la più adatta alla destinazione d’uso del locale, all’affollamento ipotizzabile, e alla garanzia delle condizioni igro-climatiche di ventilazione/ricambio aria ed illuminazione ottimali; è proprio onere e responsabilità agire, anche mediante il reperimento di appropriate ditte specializzate, per il superamento delle eventuali carenze o criticità. |
RUMORE E COMFORT ACUSTICO, VIBRAZIONI Può essere rilevante in quanto le attività o gli interventi di installazione/ manutenzione effettuati dalla ditta appaltatrice, possono creare rumori e sottoporre a rischio di esposizione i lavoratori dell’Azienda USL. |
ATTORE: C |
INDICE DI RISCHIO: MEDIO |
ATTORE: A |
INDICE DI RISCHIO: N.C. (non è rischio interferenziale) |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE PREVISTI Le prescrizioni e le obbligazioni contrattuali, nonché la normativa in vigore, impongono alla ditta appaltatrice l’obbligo, nello svolgimento di qualsiasi attività, di evitare la propagazione di rumori e vibrazioni, nei reparti, locali ove operano i lavoratori dell’Azienda USL e ove si svolge l’attività sanitaria. Va evidenziato però, che essendo la struttura nuova e non ancora aperta al pubblico (quindi non ancora popolata nemmeno dai lavoratori dell’Azienda USL di Modena), esposizioni a tali rischi da interferenza sono, per il personale della committenza, per lo più nulli o improbabili (fatti salvi interventi di piccola manutenzione richiesti o effettuati dalla ditta, a struttura ed attività sanitaria già avviate, o interventi di sostituzione / riparazione / integrazione di attrezzature del Bar o distibutori automatici). Durante le attività sopra citate, che debbano essere svolte a struttura sanitaria già avviata, l’appaltatore, allo scopo di ridurre il rumore, avrà obbligo e cura di effettuare tutte le necessarie compartimentazioni e segregazioni (ove opportune/efficaci) con funzione fonoisolante o fonoassorbente. Quando possibile, potrà stabilire, concordandoli con i dirigenti/preposti della struttura sanitaria, turni di lavoro/orari/giornate che permettono di evitare interferenza con i lavoratori dell’Azienda USL, nel rispetto della continuità di esercizio delle attività sanitarie. Nei casi più critici, e per le attività più rumorose, chiederà preventivamente all’inizio degli interventi, l’evacuazione dei locali o delle aree. La contravvenzione a tali prescrizioni oltre alla denuncia agli organi di vigilanza e all’applicazione del sistema sanzionatorio previsto dalla legge, comporta anche il ricorso alle penali e alle misure disciplinari contenute nel CSA e nel contratto. IL SPPA dell’Azienda USL, ove segnalato o accertato in seguito a sopralluoghi, ha la facoltà se lo ritiene necessario, di procedere a mezzo dei propri addetti a tutti i controlli e le verifiche con l’ausilio anche di strumentazione per la misura dell’entità e dei valori di esposizione. L’appaltatore dovrà garantire, (salvo sporadiche eventualità ove ciò non sia praticabile con ogni mezzo possibile), nei confronti dei lavoratori dell’Azienda USL più vicini alle sorgenti di rumore, il non superamento della soglia di esposizione media giornaliera stabilita dal D.Lgs 81/08 e s.m.i. L’amministrazione committente, ove non applicabili nessuna delle misure preventive e protettive illustrate in precedenza, provvederà a dotare i propri lavoratori di appositi DPI antirumore e antivibrazioni. Per gli operatori della ditta in appalto, questi rischi non sono da interferenza, ma di natura specifica, in quanto fanno riferimento a situazione nota, tipica, controllata e prevista nello svolgimento delle loro mansioni, sono responsabilità ed ambito di valutazione del proprio DDL nella redazione dei DVR a tutela dei propri lavoratori. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: RISCHI FISICI: ESPOSIZIONI A CAMPI MAGNETICI; RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI |
ATTORE: C INDICE DI RISCHIO: rischio contemplato nei DVR di reparto |
ATTORE: A INDICE DI RISCHIO: BASSO / N.C. |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI Per quanto riguarda i dipendenti AUSL, questa tipologia di rischio rientra nell’azione dell’Esperto Qualificato per la radioprotezione Aziendale cui si rimanda per una specifica valutazione di competenza a fronte di casi che possono condurre ad esposizione specifica. Le misure di prevenzione e protezione collettiva sono già attivate all’interno dei servizi/reparti. In particolare, tra le misure adottate si sottolineano: l’informazione/formazione a tutti gli operatori, l’apposita segnaletica, la regolamentazione degli accessi ai locali ove più alta è la presenza del rischio e le misure prescritte dall’Esperto Qualificato riferite all’apposito Servizio Aziendale. |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Per alcuni lavoratori dell’Azienda USL il rischio esiste ma non è causato da interferenza, in quanto si tratta di rischio tipico dell’attività sanitaria svolta, pertanto è affrontato nei rispettivi Documenti di Valutazione dei Rischi Aziendali e non è oggetto della presente valutazione. Per la Ditta appaltatrice, viste le caratteristiche del servizio prestato, e la tipologia dei locali principalmente visitati, l'esposizione a questi rischi è remota, in ogni caso a fronte di lavoratori particolarmente sensibili a questa tipologia di rischi (ad esempio lavoratori con dispositivi medici impiantati quali defibrillatori, pacemaker, protesi metalliche…), la stessa, avrà cura di richiedere eventuali ulteriori informazioni alla committente e di provvedere all’informazione e alla formazione del proprio personale in merito a procedure vigenti e misure adottate contenute nei documenti forniti dai servizi preposti alla valutazione/gestione di tali rischi (es. Fisica Sanitaria) e dall’Esperto Qualificato. Se presenti, le aree ove vi sono CEM, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti con campi significativi e potenzialmente pericolosi per la salute, sono segnalate da apposti cartelli di pericolo. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: AGENTI CHIMICI La presenza di agenti chimici, nel contesto esaminato, può essere dovuta a: 1) utilizzo di prodotti disinfettanti, detergenti e sostanze chimiche in genere impiegate nei trattamenti di pulizia, disinfezione negli ambienti ospedalieri e a gas anestetici (esposizione molto limitata e contenuta all’interno del rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute secondo la definizione D.Lgs. 81/08); 2) presenza di agenti allergenici la cui esposizione è limitata o eliminata mediante l’uso di DPI latex free; 3) esposizione a prodotti e sostanze chimiche pericolose utilizzati nelle operazioni di pulizia e disinfezione effettuate dal personale della ditta appaltatrice: nella gestione delle attività commerciali e dei BAR; nella manutenzione e pulizia dei distributori automatici; nelle lavorazioni di predisposizione, adeguamento e successiva manutenzione, dei siti ove saranno installati i distributori automatici, nei locali dove saranno realizzate le attività commerciali ed i Bar; 4) rischi connessi all’esecuzione di attività effettuate dagli operatori della ditta, quali: movimentazione, di bombole e contenitori contenenti gas fortemente compressi o liquefatti, (per alimentare fornelli, per sostituzioni ricariche freon/ gas refrigeranti dei frigoriferi se previste e/o necessarie); sostanze di rifiuto derivanti dalla pulizia delle apparecchiature ed il relativo trasporto e smaltimento; 5) altre attività e conseguenti rischi a cui sono esposti sia i lavoratori della committenza che quelli della ditta in appalto, ma che costituiscono interferenza dovuta all'avvio dell'appalto in oggetto, solo per i lavoratori della ditta aggiudicataria; per esempio interferenze derivanti dalla compresenza di cantieri temporanei/mobili, sia quelli inerenti il completamento della struttura di nuova realizzazione “Casa della Salute di Modena”, che quelli futuri, eventualmente affidati con altri appalti per possibili lavori di manutenzione/adeguamento/ ampliamento ecc… L’esistenza di tali cantieri limitrofi determina normalmente la presenza di operai/tecnici che svolgono mansioni comportanti l'uso di sostanze pericolose (vernici, colle, solventi, malte ecc..) e/o la generazione di fumi e polveri sottili, di natura, quantità ed esposizione diversa e superiore a quella che compete di norma, a coloro che svolgono le attività corrispondenti all’appalto in oggetto (esercizio / manutenzione di Bar e distributori automatici di alimenti) |
ATTORE: C INDICE DI RISCHIO: rischio contemplato nel DVR di reparto. |
ATTORE: A INDICE DI RISCHIO: N.C. per i rischi propri e tipici, di natura professionale |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI In riferimento ai punti 1-2: Per i lavoratori dell’Azienda USL il rischio è certamente presente, in quanto si tratta di rischio tipico connesso all’attività sanitaria svolta da medici, infermieri, personale sanitario e non solo; tale rischio però, non è causato o scaturito da interferenza con le attività appaltate, pertanto è affrontato nei rispettivi Documenti di Valutazione dei Rischi Aziendali e non è oggetto della presente valutazione. In merito ad attività di pulizia/decontaminazione tipiche degli ambienti sanitari, si evidenzia che tutti i prodotti chimici impiegati ammessi sono dotati della rispettiva scheda di sicurezza e rispondenti alle normative vigenti Nazionali e Comunitarie (biodegradabilità, dosaggi, etichettatura, pericolosità, tossicità. In particolare, alcune sostanze sono tassativamente vietate, quali (esempio non esaustivo: benzene; ammoniaca superiore al 2%; soda caustica, acido cloridrico, acido nitrico, aldeidi) |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Per i lavoratori dell'Azienda USL il rischio da agenti chimici, connesso all’attività ospedaliera/ sanitaria svolta da medici, infermieri e personale sanitario vario, o immesso dal personale che svolge normalmente le pulizie e le disinfezioni, tipiche e richieste per tali tipologie di ambienti, (ai quali è esposto in varie situazioni anche personale amministrativo e tecnico aziendale) è presente; tale rischio, però, non è causato da interferenza, pertanto tutte le fattispecie e le misure atte a prevenirlo ed a tutelare i lavoratori aziendali, non sono oggetto di valutazione nel presente documento, ma sono state affrontate nei DVR aziendali, redatti capillarmente per ciascuna tipologia di |
reparto, U.O., servizio. E' invece da considerarsi (se presente) quello a carico dei lavoratori dell'Azienda USL, derivante dall’utilizzo da parte degli operatori della Ditta appaltatrice durante gli interventi di adeguamento e successiva manutenzione dei locali, di agenti chimici e/o generazione di polveri / detriti e sostanze pericolose. Tale tipologia di rischio dovrà essere il più possibile eliminata alla fonte dalla Ditta in appalto: - mediante l’adozione delle più avanzate misure tecniche, organizzative e procedurali utilizzabili in base al progresso scientifico e alla più avanzata evoluzione delle norme e degli studi per una efficace attuazione della sicurezza; - provvedendo a sostituire le sostanze pericolose con altre che lo sono meno e, ove ciò non sia possibile, occorre realizzare efficaci protezioni mediante l’utilizzo di dispositivi di aspirazione, per l’abbattimento di polveri e/o altre sostanze; - segregando preventivamente le aree di lavoro tramite opportune compartimentazioni. - raccogliendo le sostanze di rifiuto in appositi contenitori che saranno a tenuta, antiurto e sigillati prima del trasporto e dello smaltimento onde evitare possibili sversamenti. La ditta appaltatrice consegnerà alla committenza le schede di sicurezza dei detersivi, del brillantante e di ogni altro prodotto utilizzato durante il lavaggio delle stoviglie (tazze, piattini, bicchieri, ecc.) e si impegnerà a sostituire i prodotti che l'Azienda USL riterrà non idonei. L’Azienda USL tramite i Servizi preposti, valuterà i detersivi, il brillantante e i prodotti utilizzati durante il lavaggio delle stoviglie e potrà, se opportuno, richiederne la sostituzione. I detersivi, Il brillantante ed ogni altro prodotto utilizzato durante il lavaggio non devono permanere sulle stoviglie (tazze, piattini, bicchieri, ecc.) o essere causa di irritazioni o allergie al personale o ai pazienti Nel caso in cui la committenza rilevi e segnali alla ditta eventuali reazioni irritative o allergiche insorte nel personale o nei pazienti a seguito dell'utilizzo di stoviglie: la ditta appaltatrice dovrà segnalare tempestivamente la presenza e l’utilizzo di agenti chimici pericolosi, fornendo l'elenco delle sostanze le schede di sicurezza e il quantitativo stoccato e consumato e deve comunicare come intende ridurre o contenere il rischio per la sicurezza e la salute degli operatori, dei degenti o degli utilizzatori delle strutture sanitarie. Nel caso di tali eventualità la committenza, da parte sua, ricevute le informazioni necessarie dall’appaltatore: - concorderà con la ditta le misure di tutela, in funzione dell’entità del rischio rilevato, - valuterà l'opportunità di far sostituire le sostanze più pericolose con altre di minor pericolo; - comanderà e verificherà l'affissione della segnaletica di sicurezza negli ambienti come sui contenitori; - Informerà i propri - lavoratori dei rischi segnalati dalla ditta, e delle corrette procedure per evitare agli stessi di incorrere nelle situazioni di rischio. Devono essere predisposte delle procedure per la raccolta di versamenti accidentali degli agenti chimici pericolosi indicando modalità e mezzi (assorbitori universali, neutralizzanti). Nel caso ricorrano gli estremi, predisporre sistemi per evitare il passaggio in rete fognaria mediante sifoni, organi di intercettazione o altro. |
Per il personale della ditta aggiudicataria, se presenti, rischi di questa natura, dovuti a interferenze con attività (sanitarie /di pulizia/disinfezione o meno) che si svolgono nell’ambiente ospedaliero oggetto dei servizi in appalto, non tipici (es. gli stessi a cui è esposta la popolazione generale o i visitatori), ma eccezionali, o che presentano una esposizione molto differente rispetto a quanto di norma compete loro, nello svolgimento delle rispettive mansioni professionali, si prevede l’uso di appropriati DPI quali: protettori delle vie respiratorie; protettori di occhi; e guanti; camici e/o altri indumenti protettivi da schizzi/ polveri. I quali, saranno forniti dalla committenza in caso di concreto rischio di esposizione. |
Sono invece esclusi dalla presente valutazione, i rischi derivanti dall'uso di sostanze, pericolose, generazioni di polveri ecc. nell'uso di frese, trapani o altri utensili ed attrezzature per adeguare i locali oggetto dei servizi in appalto, compresi gli adeguamenti impiantistici ed elettrici (installazione canaline, realizzazione di cablaggi sottotraccia ecc..) in quanto rischi tipici e riconducibili alle attività professionali, per le quali il personale reperito dalla Ditta per effettuare gli adeguamenti, deve essere appositamente formato. Tali rischi sono ambito di valutazione del DDL della Ditta, nel proprio DVR, e le problematiche / scelte / soluzioni intraprese, afferiscono al rischio d’impresa. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: AGENTI BIOLOGICI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ SANITARIA O OSPEDALIERA L’attività sanitaria comporta: 1) Contatto diretto con pazienti potenzialmente infetti; 2) Esposizioni per contatto accidentale con materiale e liquidi biologici di varia tipologia, in seguito a: punture, tagli, abrasioni (non escludibile con riferimento a possibili contaminazioni); 3) Gestione di rifiuti speciali pericolosi; Rischio LEGIONELLA All’interno degli impianti idrici di alcuni edifici in uso all’Azienda USL di Modena può risultare presente l’agente biologico legionella pneumophila. La trattazione di tale rischio specifico, per sue peculiarità di propagazione e sussistenza, è stato affrontato dall'Azienda USL con protocollo di azioni mirate e misure programmate approfondite. |
ATTORE: C INDICE DI RISCHIO: rischio contemplato nei DVR di reparto e di struttura (rischio legionella). |
ATTORE: A INDICE DI RISCHIO: BASSO |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI Gli operatori sanitari utilizzano le “precauzioni” previste nei protocolli aziendali (tra cui ad es. lavaggio delle mani, smaltimento corretto dei rifiuti, decontaminazione e disinfezione dello strumentario, uso dei DPI e loro smaltimento). È stato adottato specifico protocollo per la sorveglianza dell’operatore nei casi di esposizione accidentale a sostanze a potenziale rischio biologico. I rifiuti vengono smaltiti secondo specifiche procedure e protocolli aziendali, vengono fatti smaltire da unità di personale dell'Azienda USL altamente specializzati, o afferente ad appropriata Ditta esterna qualificata e reperita per tali attività. Per la gestione del rischio contagio da parte dell'agente biologico responsabile della legionella, è attivo da tempo in azienda, apposito programma di monitoraggio e bonifica curato dal Servizio Unico Attività Tecniche di concerto con le Direzioni Sanitarie delle strutture; tale attività comprende frequenti e capillari monitoraggi delle acque. Non sono presenti, nella struttura oggetto di intervento, dotazioni tecnologiche quali: torri di raffreddamento o torri di evaporazione, impianti ove in base ai più recenti studi, anche a livello internazionale (OMS) e alle Linee Guida Regionali (approvate con Delibera della G.R. N. 828 del 12/06/2017) sono considerati siti di proliferazione di colonie di biofilm e quindi impianti a rischio. (anche a fronte di numerosi casi emersi in Germania, Giappone ed altri paesi). |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Per i lavoratori dell’Azienda USL il rischio è certamente presente, in quanto si tratta di rischio tipico a cui è esposto chi si dedica all’attività sanitaria svolta es. medici, infermieri, ecc.., e non solo; tale rischio però, non è causato da interferenza con le attività appaltate, pertanto è affrontato nei rispettivi Documenti di Valutazione dei Rischi Aziendali, e non è oggetto della presente valutazione. Per il personale della Ditta aggiudicataria, vista la natura delle attività in appalto, la tipologia dei locali visitati, e l’intervento in una fase ancora precedente all’attivazione della struttura e delle attività sanitarie da questa esercitate, il rischio dovrebbe essere nullo o veramente esiguo (anche in merito al rischio legionella, in quanto si tratta di impianti e tubazioni ancora nuovi e mai utilizzati, nei quali il batterio è molto improbabile possa avere già instaurato colonie, e/o essersi moltiplicato / diffuso apprezzabilmente. In ogni caso, anche in fase successiva all’attivazione della struttura, qualora in situazioni sporadiche, eccezionali, non ipotizzabili a priori, si generino rischi di questa natura, dovuti a interferenze con attività sanitarie che si svolgono nella struttura oggetto del servizio, non tipici, ma eccezionali, o che presentano un livello di esposizione molto differente rispetto a quello della popolazione generale, si prevede l’uso di appropriati DPI quali: • protettori delle vie respiratorie; • protettori di occhi; • camici e/o altri indumenti protettivi da schizzi/ polveri. |
RISCHIO DERIVANTE DA EMERGENZA EPIDEMICA / PANDEMICA DOVUTA ALLA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DA VIRUS: SARS-CoV-2, responsabile del CoVid-19 I coronavirus sono una grande famiglia di virus respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS); il nuovo coronavirus sembra strettamente correlato a quello della SARS. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie; gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche quali ipertensione e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi. E’ un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria di trasmissione sono i droplet emessi ad esempio tossendo e starnutendo, i contatti diretti personali, le mani (ad esempio toccando con le mani contaminate, vale a dire non ancora igienizzate, bocca, naso o occhi). In rari casi il contagio può avvenire tramite contaminazione fecale. |
ATTORE C INDICE DI RISCHIO: Il rischio non è di natura interferenziale, rientra nella valutazione dei rischi di matrice biologica, a livello aziendale. (Titolo X D.lgs 81/08). A tal fine si rimanda al DVR prodotto, ed alle misure di prevenzione e precauzione, piano di sorveglianza, linee guida e sessioni di addestramento per il personale, varate con carattere di estrema urgenza a partire da marzo 2020 (vedi descrizione sintetica riportata sotto). E’ in atto una integrazione ed aggiornamento costante della documentazione sopra elencata, mediante collaborazione tra SPPA, ed unità di crisi appositamente istituita e dedicata alla gestione dell’emergenza da Covid-19. |
ATTORE A INDICE DI RISCHIO: ALTO (per la diffusione al momento pandemica del contagio, ed il posizionamento in “zona rossa” di tutto il territorio nazionale, tale valore potrà in seguito variare in base alla variazione delle condizioni sia a livello nazionale che locale). |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Il personale sanitario è tra i soggetti più esposti al contagio, il rischio derivante, non è però da considerarsi interferenziale ma di natura professionale, individuabile tra i rischi specifici di matrice biologica contemplati al Titolo X del D.lgs. 81/08 e s.m.i. e classificato dal ISS come agente patogeno di gruppo 3. Per la gestione tempestiva dell’emergenza, è stata costituita a livello aziendale con Delibera n. 55/DG del 13/03/2020, unità di crisi dedicata, composta dalle seguenti articolazioni: • Gruppo Operativo Interaziendale con funzione di presidio e costante monitoraggio sullo stato dell’arte e sull’epidemiologia della diffusione del COVID_19; • Gruppo Operativo di supporto emergenza CoVID 19 AUSL, con funzione di supporto alla Direzione Strategica Aziendale ed alle Direzioni dei Distretti, Dipartimenti e Presidi Ospedalieri e di coordinamento delle attività di gestione dei dispositivi di protezione nonché delle attività di comunicazione interna e esterna • Task force 1 per la gestione telefonica del Numero Unico; • Task force 2 per la gestione della Sorveglianza Attiva; • Gruppo Operativo AOU per aggiornamento situazione rispetto ai casi ricoverati e gestione organizzativa; • Per il dettaglio delle varie articolazioni ed i referenti / figure chiave, aziendali, che le compongono, si veda la Delibera sopra citata ed il relativo allegato. • E’ stato successivamente redatto, ad opera del servizio SPPA dell’Azienda USL di Modena, anche DVR |
dedicato alla valutazione del rischio biologico da Covid-19 (Prot. AUSL n.0031973/20 del 12/05/2020) a cui si rimanda integralmente, per la trattazione di tale rischio. Nel corso dei mesi, a partire dall’istituzione dell’unità di crisi, sono state rilasciate numerose misure urgenti e di tutela, alle quali si rimanda e di cui si riporta un elenco sommario (non esaustivo): • misure di prevenzione e precauzioni da adottare per la gestione del caso sospetto di infezione da 2019- nCoV; • piano di sorveglianza e controllo della COVID 19; • misure per l’igiene ambientale delle sale diagnostiche e trattamento delle apparecchiature radiologiche; • istruzioni operative in merito al corretto utilizzo di DPI / DM; • sessioni di addestramento sul campo / in video-conferenza, a beneficio del personale sanitario che si trova in prima linea, nell’affrontare la pandemia, per indossare e rimuovere correttamente ed in sicurezza i DPI e i DM che occorrono per proteggersi dal contagio durante le attività assistenziali dei pazienti affetti, e sulle corrette misure igieniche e comportamenti atti ad ostacolare la diffusione del contagio (es. frequente lavaggio delle mani ecc...); • relazioni tecniche per la gestione dell’emergenza COVID 19, sia di carattere generale, che riferite all’utilizzo di apparecchiature radiologiche mobili, presso i locali di Pronto Soccorso degli Ospedali di Pavullo nel Frignano, Mirandola, Vignola e Carpi; Il personale delle ditte appaltatrici, viene invece edotto dei rischi con apposite note informative, dedicate, specifiche ed appropriate alle attività contrattualizzate, ed inviate ai referenti/legali rappresentanti di ciascun soggetto appaltatore (mandataria / mandanti, ditte esecutrici, subappaltatori, a seconda della tipologia di appalto e della complessità societaria del soggetto aggiudicatario). Nella nota integrativa al DUVRI a cui si rimanda e che si invia in allegato al presente DUVRI, oltre ad opportune misure preventive e protettive di carattere generale (es, lavaggio frequente delle mani, uso costante di gel alcolico per la disinfezione, igiene respiratoria) adeguata pulizia dei locali, si specificheranno quali sono i corretti DPI suggeriti da utilizzare in situazioni critiche e/o in presenza di soggetti che mostrano sintomi di contaminazione patologica. A tale proposito, viste le modalità di trasmissione descritte sopra e considerando che le attività in appalto all’interno della Casa della Salute di Modena saranno eseguite in locali dedicati, ed all’interno di una struttura sanitaria di tipo ambulatoriale (non ospedaliera) che non prevede reparti di terapia intensiva o inerenti il trattamento di patologie respiratorie o di degenza prolungata, ed in cui la presenza di pazienti/utenti all’interno del Bar (peraltro aperto al pubblico) comporterà più o meno gli stessi rischi di qualsiasi struttura di ristoro frequentata dalla popolazione generale, non si ritiene si debbano mettere in atto misure di protezione particolari oltre alle normali e consigliate norme di igiene delle mani ed igiene respiratoria. In base alla situazione/evoluzione dell’emergenza Covid-19 a livello nazionale e normativo, ed eventuali dettami / precauzioni adottate dalle direzioni sanitarie della struttura, potranno essere messe in atto ulteriori misure di controllo, per esempio la lettura della temperatura dei visitatori all’ingresso, con apposita strumentazione (che non prevede il contatto diretto con l’utente) e l’obbligo alla disinfezione delle mani all’ingresso, mediante l’uso di appositi prodotti (a norma di legge ed approvati dall’OMS) forniti dall’azienda che gestirà il Bar o dalla direzione della struttura sanitaria stessa. Si precisa che durante tutta l’esecuzione dei lavori, L’Azienda AUSL richiede che all’interno di tutte le proprie strutture, venga utilizzata la mascherina chirurgica da parte di tutto il personale presente, interno ed esterno, non potendo garantire il costante mantenimento di un adeguato distanziamento interpersonale. Per il personale che esegue la pulizia di locali, in considerazione delle nuove evidenze scientifiche emerse e pubblicate dall’OMS che confermano che il virus SARS-CoV-2, responsabile del CoVid-19, si diffonde per esposizione a droplet, (non per via aerea), e per stretto contatto con secrezioni respiratorie, si suggerisce l’utilizzo costante delle seguenti tipologie di DPI: • mascherina chirurgica in aggiunta ai DPI eventualmente necessari per la protezione da altri rischi specifici legati all’attività svolta. Si |
precisa che la scelta dei dispositivi, la formazione e l’addestramento dei lavoratori al corretto utilizzo degli stessi permane a carico dei datori di lavoro delle rispettive organizzazioni. Infine, si ricorda che se gli operatori delle ditte presentano sintomatologia correlabile a COVID-19, in particolare infezione respiratoria e/o febbre (maggiore di 37,5°C), questi devono immediatamente sospendere le attività, allontanarsi dal luogo di lavoro avvisando il proprio datore di lavoro e contattare il proprio Medico di Medicina Generale. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: RISCHI DI NATURA INFORTUNISTICA, E DA MOVIMENTAZIONE/USO DI AUTOMEZZI Infortuni di carattere meccanico (urti, schiacciamenti, tagli, abrasioni, ferite, scivolamenti e cadute, colpi, impatti e compressioni, investimenti di persone) ed incidenti tra automezzi. Possono generarsi nello svolgimento di svariate attività riconducibili al personale della Ditta appaltatrice, ad esempio: • movimentazione/ posizionamento di macchine da Bar, distributori automatici, e loro collegamento elettrico, installazione di tubazioni di scarico acque (macchine del caffè automatiche) installazione di canaline portacavi a muro o a soffitto (se e ove necessarie), rimozione di tratte da sostituire, ed altre opere connesse al funzionamento dei servizi tecnologici oggetto d’appalto; • uso di automezzi per trasporto scarico/carico di scatoloni/ bancali contenenti gli approvvigionamenti, le forniture, eventuali macchine da Bar, e beni a corredo/ accessori, e/o successivo recupero delle stesse, per sostituzione/smaltimento; • possibili interferenze in grado di causare urti e/o altri infortuni che possono coinvolgere dipendenti delle strutture AUSL e/o altri utenti, durante le attività del personale della Ditta. • rischio di possibile caduta di materiali, carrelli, cesti ecc.., per trasporti su percorsi in salita verticali, attraverso scale (siano esse esterne o interne), con rischio di caduta/ scivolamento anche degli operatori; coinvolgimento persone sottostanti ecc.. • situazioni ulteriori di pregiudizio che si possono verificare se nelle vicinanze, o addirittura, limitatamente, anche nei locali di alcuni reparti, sussistono attività svolte da personale di altre ditte in appalto / lavoratori autonomi (con contratti aggiudicati mediante altre gare) e che hanno costituito piccoli cantieri temporanei e/o mobili, ove si effettuano: - piccoli lavori edili per l’adeguamento dei locali - possibili piccoli adeguamenti impiantistici - uso di automezzi per trasporto scarico/carico delle forniture di materiali da costruzione e di impianti e/o loro parti. |
ATTORE: C INDICE DI RISCHIO: MEDIO |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI Fronteggiato dall'Amministrazione committente, attraverso: 1) L’azione delle figure responsabili di riferimento (dirigenti e preposti) dei reparti/U.O. interessati, mediante un’adeguata programmazione degli interventi, una gestione mirata, nell’organizzazione dei turni e degli orari del proprio personale, ed un’informazione capillare dello stesso, inerente all’identificazione delle interferenze, la natura dei rischi derivanti, i corretti comportamenti per evitare di incorrere nelle situazioni di rischio, oltre all’apposizione di apposita segnaletica di sicurezza nelle aree ove si prevede l’interferenza con il personale e i mezzi delle ditta in appalto (se ricorre) e nei percorsi stabiliti per il passaggio dello stesso. |
2) La programmazione temporale degli interventi, le prescrizioni e le modalità operative, l’organizzazione dell’attività, contenuti della convenzione e/o della documentazione contrattuale e relativi allegati predisposti dall’Amministrazione Committente, le misure e la documentazione per la sicurezza predisposti dal SPPA Si evidenzia che presso le strutture sanitarie (comprese quelle territoriali e/o afferenti al DCP) è rilevante il transito e il passaggio di vari mezzi, anche destinati all’emergenza. Pertanto sono previste aree e corsie di transito dedicate, anche in considerazione di altri mezzi e pedoni presenti. |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Se presenti interferenze e rischi di questa natura (in base alle attività previste dall’appalto) per la tutela dei lavoratori Aziendali (nonché di visitatori e pazienti), fare rispettare al personale della Ditta appaltatrice i seguenti obblighi: 1) Prima di utilizzare mezzi, attrezzature di lavoro o apparecchiature, operare tutti i controlli e le procedure di sicurezza, utilizzare solo apparecchiature a norma, marcate CE e dotate dei più moderni dispositivi di sicurezza. 2) Durante la consegna, lo scarico, la movimentazione di componenti oggetto di fornitura (macchina da Bar, distributori automatici, imballi, scatole, scatoloni, bancali), con automezzi, carrelli, gru, traspallets, muletti, eventuali mezzi con bracci oleodinamici, la Ditta dovrà operare con persone e mezzi aventi i seguenti requisiti: • Avere ricevuto adeguata istruzione/formazione/patente specifica all’uso, letto attentamente e capito il/i libretti d’uso e manutenzione di tali mezzi; • Possedere perfette condizioni psico- fisiche; • Usare mezzi ispezionati e mantenuti prima dell’uso ed alle cadenze previste dai relativi manuali forniti dal costruttore, in particolare: gomme, liquidi, sedili, dispositivi di segnalazione luminosi, sonori, capacità di carico, alberi in movimento, cinghie, forche, pedali e freni, ecc.. • Moderare la velocità, (anche in base alle condizioni meteorologiche), di visibilità e di traffico, transitando a velocità inferiore a 5 km/h, nelle manovre, ed in prossimità, di parcheggi, rampe, incroci e tutte le aree immediatamente antistanti le strutture sanitarie servite, ove normalmente vi sono gli accessi principali e di servizio alle stesse. • Svolgere dette attività (qualora possibile ed in ogni caso: il più possibile) in fasce orarie ove non vi sia la presenza massiccia ne di lavoratori nè di altri soggetti o mezzi aziendali e/o di altre ditte. 3) Il trasporto di carrelli e/o cesti contenenti beni oggetto di fornitura di una certa massa in verticale, dovrà sempre essere fatta prioritariamente tramite montacarichi e/o ascensori. Se assenti o già impegnati per i pazienti per motivazioni più urgenti, oppure perchè non adeguati per dimensione o portata alla massa da spostare, dovranno essere usate gru o automezzi dotati di braccio meccanico oleodinamico (a norma di legge e nel caso di gru installate con montaggio a regola d'arte, certificate dal UOIA, o altro organismo abilitato a collaudarne l'installazione). Per carichi di massa limitata, potrà essere svolto mediante rampe di scale, con l'ausilio di almeno due operatori, e previa disposizione di opportuna segnaletica, in tutte le direzioni d'accesso, sorveglianza affinché nessuna persona transiti nel tratto di scala, sotto allo stesso e nemmeno nelle zone adiacenti e/o limitrofe durante le attività di transito / spostamento. |
ATTORE: A INDICE DI RISCHIO: N.C. (Non Classificato), non fa riferimento alla condizione di interferenza ma è un rischio di natura professionale, da affrontarsi nel DVR proprio della ditta aggiudicataria. |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Per gli operatori della ditta in appalto, questi rischi, rientrano in condizione nota, tipica e controllata, quindi di natura professionale e non derivanti da interferenza. La loro valutazione è responsabilità del DDL della ditta e le necessarie misure preventive e protettive devono essere esaminate e programmate nel DVR da questi redatto, gli oneri relativi sono ricompresi nel rischio d’Impresa. Al fine di limitare, contenere o eliminare i rischi interferenziali, la Ditta dovrà previamente concordare con le Direzioni, orari, e tempi necessari alla esecuzione delle varie forniture, con cronoprogramma condiviso fra le parti. |
Qualora gli operatori della ditta in appalto, fossero soggetti ad una esposizione a rischi di natura infortunistica, superiore a quanto normalmente compete loro, nello svolgimento della propria attività professionale, (es. dovuti alla presenza di apparecchiature tecnologiche e/o impiantistiche già in essere nei locali serviti e/o elementi costruttivi con caratteristiche di pericolo particolari (tra cui: sporgenze, parti in lamiera che in caso di urti accidentali possono provocare tagli, abrasioni, tubazioni in calata dall'alto ad altezza d'uomo, dislivelli, gradini o travi sporgenti a pavimento ecc.. [elenco non esaustivo]) o particolarità specifiche del reparto/U.O. ove si troveranno ad operare, sarà responsabilità della relativa Direzione Sanitaria e/o proprio Dirigente / Preposto aziendale informare preventivamente gli operatori della ditta delle circostanze di pericolo e fornirgli adeguate istruzioni e/o protezioni o suggerire percorsi alternativi ed altre modalità per svolgere la propria attività, in tutta sicurezza, e al di fuori dell’esposizione a tali rischi. |
RISCHIO INTERFERENZIALE: ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI |
ATTORE: C, A INDICE DI RISCHIO: MEDIO |
MISURE DI SICUREZZA INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI A Struttura attivata e funzionante, dirigenti e i preposti dei vari reparti AUSL presenti nel complesso ospedaliero, garantiscono costante sorveglianza e l’attuazione di misure di tutela quali: - una adeguata gestione degli accessi e programmazione degli appuntamenti diagnostici (ambulatoriali in particolare, vista la natura della struttura) al fine di contenere i rischi interferenziali dovuti alla presenza di utenti e pazienti contestualmente allo svolgimento delle attività dell’appaltatore; - organizzazione dei turni e degli orari del proprio personale che tenga conto degli interventi previsti; - capillare informazione mirata all'identificazione delle interferenze, della natura dei rischi e all’adozione dei corretti comportamenti per evitare di incorrere nelle situazioni di rischio. Qualora vi siano attività che producono interferenze al di fuori dei locali interni a reparti e servizi sanitari, dovrà essere apposta segnaletica di avvertimento e sicurezza delimitante le aree ove si prevede la presenza di personale della Ditta. La Ditta è obbligata a recepire, prima di qualsiasi attività (a proprio onere e carico) tutte le informazioni inerenti a rischi, procedure, orari, regolamenti, piani di emergenza e sicurezza, segnaletica, condizioni particolari, comportamenti ed accorgimenti derivanti dall’operare in Aziende Sanitarie (anche qualora non avvenga per iniziativa dei responsabili dell’Amministrazione Committente) e ad informarne ed istruirne i propri operatori, che saranno ivi adibiti per le mansioni oggetto del contratto. La Ditta, se indicato nella documentazione di gara, e/o anche successivamente se concordato o prescritto dalla committenza, previa autorizzazione dei Dirigenti/Preposti dei reparti/U.O., deve effettuare accurata ispezione del sito/i ove svolgerà le proprie attività e, se necessario, esaminare le planimetrie delle aree esterne e della viabilità, in modo da acquisire ogni aspetto utile alla valutazione del contesto di inserimento delle stesse. Con i referenti aziendali dovranno essere concordati: giornate, orari, fasi e modalità di intervento, e prima di iniziare, averne acquisito il benestare per iscritto. Tutte le attività previste dall’appalto, avverranno in accordo, seguendo le indicazioni e le modalità programmate dai Servizi dell’Azienda Committente Istruttori / referenti per l’appalto in esame, e/o gestori del contratto. |
MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PREVISTE Committente: per mezzo dei Dirigenti e Preposti mantenere aggiornata l’informativa dei propri collaboratori in merito alle misure di tutela adottate per contenere o eliminare i rischi interferenziali anche in occasione di eventuali variazioni o modifiche delle condizioni operative e della programmazione delle attività dell’appaltatore, sino alla conclusione del contratto in oggetto. Da parte della ditta appaltatrice: mantenere l’informativa e l’aggiornamento sulle eventuali variazioni /modifiche di tutte le prescrizioni riportate sopra, nei confronti dei propri operatori, per il mantenimento di una corretta pianificazione, organizzazione e programmazione d’intervento, in ragione delle attività da svolgersi. |
Nella disamina effettuata nella tabella di cui alle pagine precedenti, sono stati attribuiti livelli di rischio ai quali, ove non si sia già provveduto con le misure di tutela, di tipo tecnico, organizzativo e procedurale, già attuate in Azienda e descritte, si dovrà intervenire interamente o per la parte riferita al rischio residuo, con una priorità crescente, secondo uno schema come quello illustrato nel prospetto seguente:
LIVELLO di RISCHIO | PRIORITA’ DELLE MISURE |
NON APPLICABILE (N.A) | Fattore di rischio assente o non applicabile alla tipologia di attività previste. |
NON CLASSIFICATO / NON CONSIDERATO (N.C.) | Non sono necessarie azioni di mitigazione per i rischi identificati; se vi sono, non fanno riferimento alla condizione di interferenza. |
DVR | I rischi esistono ma non sono dovuti ad interferenza, sono di natura professionale, tipici e controllati, afferenti alla mansione specifica per cui il lavoratore, o quella categoria di lavoratori che la svolgono, sono stati appositamente formati. Non sono pertanto oggetto della presente valutazione; l'Azienda predispone il DVR per tutti i rischi a cui sono esposti i propri lavoratori, secondo i dettami del D.lgs 81/2008 e s.m.i. |
BASSO | Sono da valutare azioni di mitigazione in fase di programmazione. |
MEDIO BASSO | Mantenere sotto controllo i rischi valutando ipotesi di interventi mitigativi nel medio/lungo periodo. |
MEDIO | Monitorare costantemente i rischi valutando la necessità di interventi mitigativi immediati o nel breve periodo. |
MEDIO ALTO | Intervenire con urgenza per individuare ed attuare gli interventi che riducano il rischio ad una criticità inferiore. (qualora siano già state intraprese tutte le misure di tutela, attuabili e tecnologicamente perseguibili da parte dell’Azienda USL, tali adempimenti sono stati descritti in tabella, nella colonna: “misure di tutela attuate”) |
ALTO | Intervenire immediatamente per eliminare/ridurre il pericolo e ridurre in ogni caso, il rischio ad una criticità inferiore. (qualora siano già state intraprese tutte le misure di tutela, attuabili e tecnologicamente perseguibili da parte dell’Azienda USL, tali adempimenti sono stati descritti in tabella, nella colonna: “misure di tutela attuate”) |
Altre diciture / descrizioni | Per casistiche e/o fattispecie / tipologie di rischio; eccezionali, particolari o specifiche dell'appalto in oggetto, la descrizione è stata posta direttamente in tabella. |
Per le ragioni esposte quindi, è possibile che in alcuni degli scenari ipotizzati, si generino interferenze e conseguenti rischi; pertanto per garantire a tutte le figure operanti una efficace tutela dagli stessi e, ove non ne sia possibile l’eliminazione, per operarne quantomeno una determinante riduzione, l’azienda agisce con le misure preventive e protettive descritte in narrativa ed in tabella: attuate e da attuarsi.
SINTESI DEI RISCHI INTERFERENZIALI INDIVIDUATI, E ANALISI DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Quanto già dettagliatamente illustrato, in narrativa e nelle tabelle, si completa con le seguenti precisazioni:
• L’Azienda, allo scopo di eliminare e/o ridurre, nella maggiore misura possibile, le interferenze, opererà, coinvolgendo le figure responsabili di riferimento (dirigenti e preposti) dei reparti/U.O., con i quali il personale della ditta ed in particolare il Responsabile Tecnico e/o suo Referente Locale, dovrà rapportarsi e concordare una adeguata programmazione delle fasi di intervento, una gestione mirata, nell’organizzazione dei turni e degli orari del proprio personale, ed una informazione capillare, inerente l’identificazione delle interferenze, la natura dei rischi derivanti, i corretti comportamenti per evitare di incorrere nelle situazioni di rischio.
• Al fine di evitare l'insorgere di ulteriori rischi da interferenza, legati alla presenza di altre ditte per lavorazioni manutenzioni edilizie / impiantistiche, forniture e movimentazioni di beni, derivanti da altri appalti e contratti stipulati dalla Committenza, le attività previste a contratto, saranno preferibilmente svolte, in orari non coincidenti con quelli dei turni di lavoro delle citate ditte, ed ove non sia possibile, si provvederà a delimitare (o segregare se necessario) idoneamente le aree interessate dalle lavorazioni.
• Nei casi in cui si prevede il transito e la presenza del personale della ditta appaltatrice, verranno studiati ed individuati adeguati percorsi, al fine di eliminare o minimizzare il transito in reparti dove sono già in corso altre attività Sanitarie, ed ove è prevista la presenza di pazienti e loro familiari o visitatori. Qualora se ne ravvisi la necessità, tali misure verranno concordate e condivise durante le riunioni di coordinamento, è importante anche la designazione di un referente operativo per la Committenza, in grado di sovrintendere le attività, interfacciandosi con il corrispettivo referente della Ditta, per tutta la durata contrattuale.
• In generale, tutti i rischi che possono derivare ai lavoratori della Ditta appaltatrice, dall’operare in ambienti sanitari (Biologico e Chimico in particolare), qualora comportino mediamente un livello di esposizione specifico e superiore a quello tipico della loro professione, non presente in altre fattispecie, e di entità maggiore se riferito al livello di esposizione della popolazione generale (interferenza), sono stati fronteggiati in misura adeguata e proporzionata alla effettiva entità, risultante dalla tipologia dell’attività prestata, e dalle caratteristiche dei locali/U.O. aziendali da questi realmente visitati; mediante le misure preventive e protettive, esposte in narrativa e in tabella.
(Non sono esaminati, ma solo menzionati, i rischi relativi alla presenza di forti campi magnetici, per il personale della ditta appaltatrice che si considerano coperti in seguito all’eventuale ottenimento delle specifiche documentazioni/valutazioni/certificazioni fornite dall’Esperto Qualificato del Servizio Aziendale preposto alla valutazione e gestione di tale tipologia di rischio specifico, a cui si rimanda).
È da sottolinearsi, che in ragione dello svolgimento delle attività sanitarie (a struttura sanitaria già avviata), nel momento in cui si presenta la necessità di effettuare movimentazioni, parcheggio di automezzi, attività di scarico e stoccaggio provvisorio di attrezzature da Bar da sostituire, distributori automatici, scatoloni, contenitori, bancali ecc. utilizzati dall'appaltatore, presso aree esterne, o prossime ai locali di loro sistemazione definitiva,
al fine di limitare al massimo le interferenze: l’individuazione delle aree più idonee, la scelta dell’accesso e dei percorsi più adeguati, è da concordarsi con le Direzioni di Stabilimento/Distretto/Dipartimento e/o loro Dirigenti/Preposti incaricati, anche per garantire la continuità nello svolgimento dell’attività sanitaria / amministrativa, senza ostacolarla o interferire, e soddisfare particolari esigenze da verificarsi sul posto.
Esclusioni
- Per i lavoratori dell’Amministrazione Committente, non sono oggetto di stima, nel presente documento, i costi relativi alle misure preventive e protettive ed alla fornitura dei DPI, per i rischi, non dovuti ad interferenza, ma facenti parte della propria attività sanitaria specifica di medici, personale infermieristico, OSS, tecnici di laboratorio ecc.., in quanto tali rischi professionali, sono affrontati nel relativo Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) Aziendale, del reparto considerato.
- Non sono oggetto di stima, analogamente, nel presente documento i rischi a carico dei lavoratori della Ditta appaltatrice, che sono da considerarsi tipici, controllati e presenti nello svolgimento della propria attività professionale, in qualunque ambiente o situazione essa venga prestata (non dovuti ad interferenza); i rischi individuabili in questa fattispecie sono da considerarsi espressa responsabilità del DDL della ditta appaltatrice che dovrà assorbire mediante l'applicazione di adeguate misure preventive e protettive adottate a beneficio dei propri lavoratori, nella valutazione dei rischi (DVR) della ditta stessa.
- Non sono oggetto di stima, nel presente documento, i costi relativi a rischi da interferenza che risultano totalmente assorbiti dalle misure Preventive e di Protezione Collettiva già attuate dall’Azienda nei propri edifici e locali, in seguito alle Valutazioni dei Rischi effettuate.
- Non sono oggetto di stima, nel presente documento, eventuali opere e/o attività svolte dalla ditta appaltatrice che corrispondano a "lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’ALLEGATO X del T.U.", per cui vi è l'obbligo di installazione di un cantiere temporaneo o mobile, e la cui valutazione dei rischi interferenziali (anche in base alle interpretazioni della Determinazione esplicativa dell'AVCP n. 3/2008 del 5 marzo 2008) non è materia del DUVRI, ma ricade nella documentazione, che ai sensi del TITOLO IV e delle ulteriori specificazioni dell'ALLEGATO XV del D.lgs 81/2008 e s.m.i., deve essere obbligatoriamente prodotta per tale fattispecie di appalto: in particolare il PSC redatto dal CSP e il POS redatto dalla ditta appaltatrice, nonché il PSS o il Pi.M.U.S. [per i ponteggi], qualora in base alle condizioni in essere dell'appalto e/o del cantiere, ne risulti la necessità.
Si evidenzia infine che:
• Prima dell’avvio del Servizio, la ditta appaltatrice dovrà comunicare alla Committenza un elenco con i rischi specifici della propria attività che, nello svolgimento della stessa introduce dei Locali Aziendali.
• Il datore di lavoro della ditta esterna, inoltre, sarà edotto a cura dell’Amministrazione Committente, tramite le proprie articolazioni di competenza, dei rischi specifici dell'ambiente di lavoro in cui sono destinati ad operare i rispettivi lavoratori.
La sussistenza di qualsiasi altra residuale condizione di interferenza e di rischio, escludendo casi o situazioni particolari e/o altamente improbabili, difficilmente ipotizzabili a priori, sono assorbite dalle misure preventive e protettive esposte, e prescritte all’appaltatore in base alle obbligazioni contrattuali e/o derivanti dalla legislazione in vigore, oltre che dall’azione di controllo, vigilanza, e le verifiche effettuate dall’Amministrazione Committente.
CONCLUSIONE
Possono generarsi rischi di interferenza, e gli stessi ove non ovviabili nel rispetto delle prassi, o assorbiti dalle misure di tutela già attuate in azienda, sono stati fronteggiati mediante l’applicazione delle misure preventive e protettive descritte nel presente documento e nei relativi allegati;
i costi per la sicurezza ad essi correlati, sono quantificati in questa fase, pari a 0,00 € /anno; la cifra potrà però variare in aggiunta o in diminuzione, qualora la committenza lo ritenesse necessario, in seguito alle seguenti eventualità (non esaustive):
• definire meglio o modificare il piano d’intervento, in ragione di fattispecie, verificatesi in loco, non previste o imprevedibili, in particolare inerenti la scelta/programmazione dei percorsi (passaggi) necessari;
• possibilità, da parte dell'Azienda USL di Modena, di effettuare attività di informazione/formazione ed ai vari soggetti coinvolti, attraverso proprio personale e/o collaboratori interni qualificati, senza somme aggiuntive da stanziare, ed assorbendone i costi, di concerto con gli stessi, nell'ambito delle posizioni, e delle definizioni contrattuali in essere e relative flessibilità;
• criticità nuove e/o crescenti, derivanti dall’emergenza pandemica in atto nel paese, generata dalla diffusione del contagio da virus SARS-CoV-2
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
Il presente documento è redatto sulla base delle informazioni fornite dai Servizi competenti e fa riferimento a condizioni ovviamente non ancora in essere; nella redazione dello stesso è stata posta la massima cura ed attenzione, non può peraltro essere esclusa a priori una sua variazione anche sulla definizione dei costi in caso di mutazioni normative anche di solo livello interpretativo o a seguito di variazioni e di ulteriori oggettive definizioni del piano operativo.
Per l’esecuzione dell’appalto la Ditta aggiudicataria dovrà rispettare, ove pertinenti e di sua competenza, le indicazioni riportate nei documenti allegati a questa valutazione del rischio, in fascicoli a parte, sotto indicati.
Detta documentazione costituisce anche l’informazione di minima (che potrà essere integrata in fase di coordinamento) per la Ditta Appaltatrice relativa ai possibili rischi per l’igiene e la sicurezza presenti nell’Azienda e gli aspetti generali relativi alla sicurezza che si ritiene utile trasferire per il miglioramento della sicurezza.
Si ricorda l’obbligo da parte del soggetto aggiudicatario di portare a conoscenza del contenuto della predetta documentazione tutte le eventuali ditte consociate, esecutrici, mandanti ecc... (ove presenti) ed il relativo personale, e di attenersi alle prescrizioni in esso contenute.
Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale
ALLEGATI IN FASCICOLI A PARTE
1. SPPA.DO.001: documento sintetico sulle condizioni e precauzioni generali da considerare per l’esecuzione di appalti negli spazi dell’Azienda USL di Modena;
2. SPPA.DO.002: sintesi dei possibili rischi ubiquitari da interferenza da considerare per l’esecuzione di appalti negli spazi dell’Azienda USL di Modena;
3. SPPA.DO.003: precauzioni per i piccoli lavori da considerare per l’esecuzione di appalti negli spazi dell’Azienda USL di Modena.
4. Rischio Biologico COVID-19: Indicazioni ad interim per le aziende di fornitura di Servizi c/o USL di Modena SERVIZI BAR; Decalogo misure di prevenzione da COVID-19 a cura del DG dell’AUSL Modena; Dieci comportamenti da seguire a cura del Ministero della Salute; SPPA.DO.004 Rischi interferenziali: Informativa Aggiuntiva COVID-19.
ORGANIGRAMMA - SCHEDA AZIENDALE
AZIENDA USL MODENA
SEDE LEGALE Xxx Xxx Xxxxxxxx xxx xxxxxxx, 00 - Xxxxxx (XX)
SETTORE Sanità Pubblica
RAPP. LEGALE E DATORE DI LAVORO
Xxxxxxx Xxxxxxxxx
N° ADDETTI 5000 (valore variabile)
DIRETTORE XXXXXXXXX Xxxxxxx Xxxxxxx DIRETTORE AMMINISTRATIVO Xxxxxxx Xxxxxx
RLS Vedi tabella successiva
RSPP Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx
MEDICI COMPETENTI e AUTORIZZATI
Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx; Xxxxxx Xxxxxxxx; Xxxx Xxxx Xxxxxxxxx
ESPERTO QUALIFICATO Xxxxx Xxxxx
DIRIGENTI I Direttori di Struttura Complessa e i Direttori di Struttura Semplice limitatamente a coloro che esercitano tali responsabilità in materia di sicurezza.
(rif. Delibera del Direttore Generale n. 217 del 23/11/2010 “Modifiche ed integrazioni all’individuazione dei dirigenti e dei preposti ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.”)
PREPOSTI I Direttori di Struttura Semplice che non siano identificabili come Dirigenti, i Responsabili Infermieristici e Tecnici, i titolari di posizioni organizzative e gli operatori investiti di funzioni di coordinamento e, tutti coloro che, per il principio di effettività, in ragione delle competenze professionali, esercitano le funzioni sopra descritte in materia di sicurezza.
(rif. Delibera del Direttore Generale n. 217 del 23/11/2010 “Modifiche ed integrazioni all’individuazione dei dirigenti e dei preposti ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.”)
DELEGHE DI FUNZIONI
Ai sensi dell’art. 16 del D.Lgs. 81/08 sono conferite le seguenti deleghe di funzioni:
1- in materia di sicurezza in ordine al patrimonio aziendale immobiliare ed impiantistico al Direttore del Servizio Unico Attività Tecniche;
2- in ordine alle tecnologie biomediche di Azienda USL di Modena al Direttore del Servizio Unico Ingegneria Clinica;
3- in ordine alle tecnologie informatiche aziendali al Direttore del Servizio Information and Communication Technology (ICT);
4- in ordine alla formazione per la sicurezza ex. art 37 d.lgs. 81/08, al direttore del SPP.
ELENCO DEI RLS
Cognome | Nome | Qualifica | Servizio/Reparto | Sede | Contatti |
Xxxxxxxx | Xxxxx | Operatore Socio Sanitario | Ospedale di Mirandola Ortopedia | Mirandola | x.xxxxxxxx@xxxx.xx.xx 0535 602607 (52607) |
Xxxxx | Xxxxxxxx | Dirigente medico - Chirurgia generale | Ospedale di Vignola Area omogenea | Vignola | x.xxxxx@xxxx.xx.xx 059 777 998 335 638 9739 |
Xxxxx | Xxxxx | Operatore Socio Sanitario | Ospedale di Carpi Lungodegenza | Carpi | x.xxxxx@xxxx.xx.xx 059 659411 (59411) |
Xxxxxx | Xxxxx | Programmatore | Area centro ITC | Modena | x.xxxxxx@xxxx.xx.xx 059 435614 (35614) |
Xxxxxxxx | Xxxxxxxx Xxxxx | Xxxx. Pr. San. - Tecnico Sanitario | Casa della Salute Castelfranco E. Radiologia e TAC | Castelfran co Emilia | x.xxxxxxxx@xxxx.xx.xx 059 929263 (39263) |
Xxxxxxxxx | Xxxxxxxxxx | Xxxxxx. Amministrativo | Ospedale Vignola Attività amministrative | Vignola | |
De Xxxx | Xxxxxxxx | Dirigente Medico | Ospedale Carpi Urologia | Carpi | x.xxxxxx@xxxx.xx.xx 059 659371 (59371) |
Xxxxx | Xxxxx | Op. Tecn. Spec. Esp Central. Funz. Cust. | Direzione Amministrativa Distretto Sassuolo | Sassuolo | x.xxxxx@xxxx.xx.xx 0536 863880 (73880) |
Xxxxx | Xxxxxxxx | Xxxx. Pr. San. Infermiere | Distretto Modena SADI | Modena | x.xxxxx@xxxx.xx.xx 000 000 0000 |
Xxxxxxxx | Xxxxxxx | Xxx. Pr. San. Infermiere | DSM - Settore Assistenza Psichiatrica U.O SPDC Modena | Modena | x.xxxxxxxx@xxxx.xx.xx 059 3962320 (32320) |
Grande | Xxxxxxxx | Xxxx. Amministr. | Direzione Amministrativa | Modena | x.xxxxxx@xxxx.xx.xx 059 3961108 (31108) |
Xxxxx | Xxxxxxxx | Xxxxx.Veterinario - Area Sanita' Animale | DSP - Servizio veterinario Vignola | Vignola | |
Laudat | Xxx | Xxxxxxxx Domiciliare | Cure Primarie | Pavullo | |
Xxxxxxxxx | Xxxxx | Programmatore | ICT | Modena | x.xxxxxxxxx@xxxx.xx.xx 059.435638 (00000) 000.0000000 |
Misurata | Benedetta | O.T. Centro Elettronico | Direzione Amministrativa | Modena | x.xxxxxxxx@xxxx.xx.xx 059 3963009 (32009) |
Cognome | Nome | Qualifica | Servizio/Reparto | Sede | Contatti |
Xxxxxxxxx | Xxxxxx | Assist. Amministrativo | Ospedale di Vignola ex Laboratorio Analisi | Vignola | x.xxxxxxxxx@xxxx.xx.xx 059 777879 (77879) |
Potenza | Fabrizio | Col .Pr .San. Infermiere | Ospedale di Mirandola Pronto Soccorso | Mirandola | x.xxxxxxx@xxxx.xx.xx 0535.602295 (52295) |
Xxxxxxx | Xxx | Xxxxx.Veterinario - Area Sanita' Animale | Mirandola Serv. veterinario | Mirandola | x.xxxxxxx@xxxx.xx.xx 339 867 0517 0535 602 802 |
Xxxxxxxxxx | Xxxxx Xxxxxxx | Col .Pr .San. Infermiere | U.O. Emodialisi | Pavullo | x.xxxxxxxxxx@xxxx.xx.xx 000 000 0000 |