DISEGNO DI LEGGE
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA
N. 3495
DISEGNO DI LEGGE
presentato dal Ministro degli affari esteri (TERZI DI SANT’AGATA)
di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze (GRILLI)
con il Ministro dell’istruzione, dell’universita` e della ricerca (PROFUMO)
con il Ministro per i beni e le attivita` culturali (ORNAGHI)
con il Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione (XXXXXXXX)
e con il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport (GNUDI)
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 3 OTTOBRE 2012
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione nel campo della
cultura e dell’istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004
TIPOGRAFIA DEL SENATO (190)
I N D I C E
Relazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3
Relazione tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5
Analisi tecnico-normativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11 Analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR) . . . . . . . . . » 15 Disegno di legge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19
Testo dell’Accordo in lingua ufficiale e facente fede . . . . . . . » 23
Onorevoli Senatori. –
a) Scopo portata e motivi del provvedimento
L’Accordo di cooperazione nel campo della cultura, dell’istruzione e dello sport tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei Ministri della Bosnia-Erzego- vina costituisce la base indispensabile di qualsiasi iniziativa e progetto di scambio cul- turale, di istruzione e sport con questo Paese di primaria importanza nei Balcani e abro- ghera` il precedente Accordo culturale, con- cluso con la ex Repubblica di Jugoslavia, fir- mato a Roma il 3 dicembre 1960 e ratificato ai sensi della legge 31 dicembre 1962, n. 1865.
Come noto, l’impegno italiano in Bosnia- Erzegovina, con particolare riferimento alla cooperazione culturale e di istruzione, rico- pre un ruolo di estremo rilievo. Molte colla- borazioni e attivita` in materia sono gia` state intraprese e necessitano di una piu` strutturata organizzazione e di una migliore finalizza- zione. Lo scopo principale dell’Accordo e` quindi accrescere i legami e la comprensione tra i due popoli, anche fornendo una risposta efficace alla forte richiesta di cultura e lin- gua italiana in Bosnia-Erzegovina.
L’Accordo e` volto a favorire, altres`ı, l’in- tegrazione della Bosnia nei processi europeo e regionale, anche incoraggiando la parteci- pazione bilaterale nel contesto di programmi multilaterali promossi dall’Unione europea, nonche´ da specifici organismi regionali quali l’Iniziativa Centro europea (In.C.E.) e l’Ini- ziativa Adriatico Ionica (IAI).
Oltre a promuovere e favorire iniziative e collaborazioni in ambito strettamente cultu- rale, attraverso l’organizzazione di eventi, nonche´ le cooperazioni a livello universitario
e scolastico, consentendo l’offerta di borse di studio, l’Accordo facilitera` cooperazioni an- che nella conservazione, tutela e valorizza- zione del patrimonio artistico, culturale (in- clusi archivi, musei e biblioteche), contra- stando – anche mediante scambio di infor- mazioni fra le rispettive Forze di polizia – i trasferimenti illeciti di beni culturali. L’Ac- cordo rappresentera` inoltre un valido stru- mento volto ad assicurare la protezione dei diritti d’autore e della proprieta` intellettuale, in ottemperanza alle norme internazionali e nazionali.
Particolare attenzione viene riservata alla salvaguardia dei diritti umani ed alla lotta contro ogni forma di discriminazione ed in- tolleranza.
Infine, l’Accordo prevede specificamente una stretta collaborazione nei settori dell’in- formazione, dell’editoria e delle attivita` spor- tive.
b) Illustrazione dell’articolato
Il testo si compone di un preambolo e 19 articoli. L’articolato si divide essenzialmente in 4 parti:
1) lndividuazione dei settori prioritari di collaborazione (articolo 1);
2) Campi di collaborazione nei seguenti settori:
– cultura ed arte, incluse la tutela e la conservazione del patrimonio culturale nella piu` ampia accezione (articolo 2);
– istruzione scolastica, professionale ed universitaria (articolo 2);
– scambi giovanili (articolo 2);
– cinema, mezzi di comunicazione (articolo 2);
– rapporti non solo fra i competenti Ministeri, ma anche fra i rispettivi enti locali ed istituzioni pubbliche e private (articolo 3);
– scambi di artisti nei piu` diversi set- tori, dalla musica e danza alle arti visive e, partecipazione reciproca ad eventi particolar- mente rappresentativi del patrimonio artistico e culturale dei due Paesi (articolo 4);
– iniziative afferenti alle arti sceniche e figurative ed alla tutela e valorizzazione del patrimonio librario ed archivistico (arti- coli 4 e 5);
– istruzione scolastica, professionale ed universitaria; viene ampiamente detta- gliata la collaborazione fra le reciproche isti- tuzioni, mediante gli scambi di esperienze e materiali, nonche´ mediante la mobilita` di esperti e ricercatori, possibilmente anche al- l’interno di programmi europei e di iniziative multilaterali di carattere regionale (articolo 6);
– al fine di favorire la mobilita`, ven- gono previste, sulla base della reciprocita` e compatibilmente con le rispettive risorse fi- nanziarie, borse di studio a favore di studenti e laureati dei due Paesi (articolo 7);
– scambi di informazioni ed espe- rienze nei settori delle attivita` giovanili (arti- colo 8);
– sostegno alle procedure per il rico- noscimento dei titoli rilasciati da istituzioni accademiche dei due Paesi (articolo 9);
– collaborazione nel campo dell’edi- toria, che all’articolo 10 viene compiuta- mente dettagliata (paragrafo 1); il medesimo articolo (paragrafi 2 e 3) riserva ampio spa-
zio ad iniziative volte alla salvaguardia dei diritti umani e la lotta contro ogni forma di discriminazione;
– collaborazione specifica fra i media
e fra i relativi operatori (articolo 11);
– tutela dei diritti d’autore in accordo con le convenzioni internazionali (articolo 12);
– tutela dei beni artistici, architetto- nici, archeologici, conservazione del patri- monio paesaggistico, nonche´ azioni di con- trasto al traffico illecito dei beni sopracitati, ampiamente dettagliata (articolo 13);
– ampio spazio viene riservato alle collaborazioni nei settori afferenti alle atti- vita` sportive (articolo 14);
3) Modalita` di esecuzione della coope- razione culturale e di istruzione, nonche´ in ambito sportivo. A tale riguardo:
– sono previste facilitazioni al fine di agevolare gli scambi di persone ed attrezza- ture nelle attivita` di collaborazione previste dall’accordo (articolo 15);
– i programmi di cooperazione ver- ranno definiti dall’apposita Commissione Mista, che potra` avvalersi dell’ausilio di esperti del Ministero per i beni e le attivita` culturali e delle altre Amministrazioni com- petenti, in ragione delle materie trattate (arti- coli 16 e 17);
4) Clausole di esecuzione, relative ad eventuali modifiche, all’entrata in vigore e alla durata dell’Accordo stesso e alla sua eventuale denuncia (articoli 18 e 19).
Relazione Tecnica
L’attuazione dell’Accordo con la Bosnia-Erzegovina in materia di collaborazione culturale comporta i seguenti oneri in relazione ai sottoin- dicati articoli:
Articolo 3.
Al fine di favorire le iniziative rivolte a migliorare la conoscenza del patrimonio culturale dei due Paesi, si prevedono le seguenti attivita` cos`ı quantificate:
Contributi ad istituzioni scolastiche secondarie della Bosnia-Erzegovina (di seguito denominate «straniere») per la creazione ed il funzionamento di cattedre di lin- | ||
gua italiana (MAE) | euro | 20.000,00 |
Contributi ad istituzioni scolastiche straniere per la | ||
realizzazione di corsi e seminari di formazione ed ag- | ||
giornamento di insegnanti locali di italiano (MAE) | euro | 10.000,00 |
Contributi per il funzionamento di cattedre di lingua italiana presso universita` straniere (MAE) | euro | 20.000,00 |
Contributi ad istituzioni universitarie e culturali stra- | ||
niere per il finanziamento di corsi di formazione ed | ||
aggiornamento di livello universitario per docenti di | ||
italiano (MAE) | euro | 5.000,00 |
Contributi per l’invio di forniture librarie, materiale | ||
didattico ed audiovisivo ad istituzioni scolastiche ed | ||
accademiche straniere quale supporto per l’insegna- | ||
mento della lingua italiana (MAE) | euro | 10.000,00 |
Totale onere (articolo 3) | ||
da iscrivere sul bilancio MAE | euro | 65.000 |
Articolo 4. | ||
Per sviluppare la cooperazione nei settori artistico, ci- nematografico, teatrale e musicale, si prevede una spesa complessiva (MAE) | euro | 80.000,00 |
Per la promozione dell’attivita` cinematografica tra i due Paesi, attraverso l’invio di delegazioni e la parte- cipazione a manifestazioni di rilievo, si prevedono i seguenti oneri: | ||
Invio in Bosnia-Erzegovina di una delegazione di 5 funzionari dell’area della dirigenza per un periodo di 7 giorni: | ||
Spese di viaggio per 5 biglietti Roma/Sarajevo/Roma (euro 600,00 x 5 persone): | euro | 3.000,00 |
Spese di pernottamento (euro 100,00 al giorno x 7 giorni x 5 persone) | euro | 3.500,00 |
Spese di vitto (euro 60,00 al giorno x 7 giorni x 5 per- sone) | euro | 2.100,00 |
Organizzazione di eventi con una spesa complessiva di (MBAC) | euro | 11.400,00 |
Totale onere (articolo 4) di cui euro 80.000 da iscrivere sul bilancio del MAE ed euro 20.000 sul bilancio del MBAC | euro | 100.000 |
Articolo 5.
Per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale dei due Paesi, si prevede di incrementare la collaborazione reciproca tra archivi e biblio- teche, attraverso lo scambio di documentazione e di esperti, con gli oneri di seguito indicati:
Archivi: | ||
Spese di soggiorno per un archivista straniero (euro 120,00 al giorno x 8 giorni) | euro | 960,00 |
Spese di viaggio per 1 archivista italiano (1 biglietto Roma/Sarajevo/Roma) | euro | 600,00 |
Biblioteche: | ||
Spese di soggiorno per 1 bibliotecario straniero (euro 120,00 al giorno x 8 giorni) | euro | 960,00 |
Spese di viaggio per l bibliotecario italiano (1 biglietto Roma/Sarajevo/Roma) | euro | 600,00 |
Totale onere (articolo 5)
da iscrivere sul bilancio MBAC euro 3.120
Articolo 6. Lettera (b)
Per promuovere la collaborazione accademica tra i due Paesi, attra- verso la stipula di intese fra universita`, lo scambio di docenti e la realiz- zazione di ricerche congiunte, si prevedono le seguenti attivita` i cui oneri sono cos`ı quantificati.
Per gli scambi di docenti universitari vale il principio secondo il quale le spese di viaggio sono a carico della Parte inviante e quelle di sog- giorno sono sostenute dal Paese ricevente. Sulla base di analoghe inizia- tive di precedenti Accordi, si prevede che il nostro Paese possa ospitare annualmente le sottoindicate unita`, la cui spesa e` cos`ı suddivisa:
Spese di soggiorno x 10 docenti stranieri in Italia (dia-
ria di euro 120,00 x 8 giorni x 10 persone) (MAE) euro 9.600,00
Sempre in relazione ai suddetti scambi, si prevede che l’Italia possa inviare in Bosnia- Erzegovina 10 docenti universitari. I relativi oneri sono limitati alle sole spese di viaggio e sono cos`ı quantificati:
Spesa per 10 biglietti aerei Roma/Sarajevo/Roma
(euro 600,00 x 10 persone) (MIUR) | euro | 6.000,00 |
Lettera (c) | ||
Per sviluppare la cooperazione tra le istituzioni uni- versitarie dei due Paesi, saranno finanziati annual- mente accordi di cooperazione bilaterale per un onere complessivo di (MIUR) | euro | 200.000,00 |
Totale onere (articolo 6) di cui euro 9.600 sul bilancio MAE ed euro 206.000 sul bilancio MIUR | euro | 215.600 |
Articolo 7.
Relativamente alla concessione di borse di studio a studenti della Bo- snia-Erzegovina, si prevede che l’Italia possa assegnare ogni anno 66 mensilita` di borse di studio con i seguenti oneri annui:
(euro 700,00 x 66 mensilita`) euro 46.200,00
Totale onere (articolo 7)
da iscrivere sul bilancio MAE euro 46.200
Articolo 10. | ||
Per la concessione di premi e contributi, volti a pro- muovere in Bosnia-Erzegovina la traduzione e la pub- blicazione del libro italiano (MAE) | euro | 8.000,00 |
Totale onere (articolo 10) da iscrivere sul bilancio MAE | euro | 8.000 |
Articolo 13.
Per la cooperazione nei campi archeologico, della conservazione e del restauro si prevedono i seguenti oneri:
Invio in Bosnia-Erzegovina di una delegazione di 2 funzionari dell’a- rea della dirigenza per un periodo di 3 giorni:
Spese di viaggio per 2 biglietti Roma/Sarajevo/Roma
giorni x 2 persone) | euro | 600,00 |
Spese di vitto (euro 60,00 al giorno x 3 giorni x 2 per- sone) | euro | 360,00 |
Contributo per il finanziamento di progetti di ricerca comuni (MBAC) | euro | 4.840,00 |
(euro 600,00 x 2 persone) euro 1.200,00 Spese di pernottamento (euro 100,00 al giorno x 3
Per quanto concerne il secondo capoverso, esso non comporta nuovi oneri in quanto trattasi di attivita` rientranti nell’ambito degli ordinari com- piti istituzionali di prevenzione e contrasto al traffico illecito di opere d’arte, gia` correntemente svolte a legislazione vigente dalle competenti Amministrazioni.
Totale onere (articolo 13)
sul bilancio MBAC euro 7.000
Articolo 17.
Per l’esame dei programmi operativi viene costituita una Commis- sione mista incaricata di redigere i Programmi esecutivi, che si riunira` ogni tre anni alternativamente in Italia ed in Bosnia-Erzegovina.
Nell’ipotesi dell’invio in missione di 3 funzionari dell’area della di- rigenza, di cui 2 del MAE e l del MIUR per un periodo di 4 giorni, la relativa spesa viene cos`ı quantificata (un solo incontro nel corso dell’anno 2014):
Spese di viaggio per 3 biglietti aerei Roma/Sarajevo/
persone) | euro | 1.200,00 |
Spese per vitto (euro 60,00 x 4 giorni x 3 persone) | euro | 720,00 |
Totale onere (articolo 17) (solo per l’anno 2014) di cui euro 2.480 da iscrivere sul bilancio del MAE ed euro 1.240 da iscrivere sul bilancio MIUR | euro | 3.720 |
Roma (euro 600,00 x 3 persone) euro 1.800,00 Spese di pernottamento (euro 100,00 x 4 giorni x 3
Pertanto l’onere da porre a carico del bilancio dello Stato, a decorrere dall’anno 2012 e per ciascuno degli anni successivi, da iscrivere per euro 206.000,00 per gli anni 2012 e 2013 e per euro 207.240,00 per l’anno 2014 nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’universita` e della ricerca, per euro 30.120,00 per gli anni 2012, 2013 e 2014 nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attivita` culturali, per euro 208.800,00 per gli anni 2012 e 2013 e per euro 211.280,00 per l’anno 2014 nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e` il se- guente:
Articolo | 2012 | 2013 | 2014 |
Articolo 3 | 65.000,00 | 65.000,00 | 65.000,00 |
Articolo 4 | 100.000,00 | 100.000,00 | 100.000,00 |
Articolo 5 | 3.120,00 | 3.120,00 | 3.120,00 |
Articolo 6 | 215.600,00 | 215.600,00 | 215.600,00 |
Articolo 7 | 46.200,00 | 46.200,00 | 46.200,00 |
Articolo 10 | 8.000,00 | 8.000,00 | 8.000,00 |
Articolo 13 | 7.000,00 | 7.000;00 | 7.000,00 |
Articolo 17 | – | – | 3.720,00 |
Totale | 444.920,00 | 444.920,00 | 448.640,00 |
Per l’applicazione della clausola di salvaguardia i programmi e le missioni da considerare sono: il programma «Sistema universitario e for- mazione post-universitaria» della missione «Istruzione universitaria» ed il programma «Cooperazione culturale e scientifico-tecnologica» della mis- sione «L’Italia in europa e nel mondo» dello stato di previsione del MIUR; i programmi «Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo», «Tutela dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria» e «Tutela dei beni archivistici» della missione «Tutela e va- lorizzazione dei beni e attivita` culturali e paesaggistici» dello stato di pre- visione del MIBAC; il programma «Promozione del sistema Paese» della missione «L’Italia in europa e nel mondo» dello stato di previsione del MAE.
Analisi tecnico normativa
Parte I. – Aspetti Tecnico-normativi di diritto interno
1) Obiettivi e necessita` dell’intervento normativo. Coerenza con il pro- gramma di Governo
Il presente intervento soddisfa l’esigenza di costituire, promuovere, sostenere e aggiornare iniziative comuni in campo culturale e di istru- zione, anche tenendo conto degli specifici programmi dell’Unione europea e di altri organismi internazionali a carattere regionale, con particolare ri- guardo all’Iniziativa Centro europea ed all’Iniziativa Adriatico-Ionica. L’Accordo rappresenta inoltre un valido strumento volto a promuovere la salvaguardia dei diritti umani e la lotta contro ogni forma di discrimi- nazione.
2) Analisi del quadro normativo nazionale
Il quadro normativo nazionale e` attualmente costituito dall’Accordo culturale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Re- pubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, firmato a Roma il 3 dicembre 1960.
3) Incidenza delle norme proposte sulle leggi e i regolamenti vigenti
Non si ravvisa alcun impatto diretto su leggi e regolamenti vigenti. Con l’entrata in vigore del presente Accordo non sara` piu` vigente, nelle relazioni bilaterali con la Bosnia Erzegovina, l’Accordo culturale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica Socia- lista Federativa di Jugoslavia, firmato a Roma il 3 dicembre 1960.
4) Analisi della compatibilita` dell’intervento con i principi costituzionali
Non risultano elementi di incompatibilita` con i principi costituzionali.
5) Analisi delle compatibilita` dell’intervento con le competenze e le fun- zioni delle regioni ordinarie e a statuto speciale, nonche´ degli enti locali.
L’intervento normativo si riferisce a relazioni tra Stati di cui all’articolo 117, secondo xxxxx, lettera a), della Costituzione e pertanto non invade le attribuzioni delle regioni ordinarie e a statuto speciale.
6) Verifica della compatibilita` con i principi di sussidiarieta`, differenzia- zione ed adeguatezza sanciti dall’articolo 118, primo comma, della Costituzione
Non emergono profili di incompatibilita`.
7) Verifica dell’assenza di rilegificazioni e della piena utilizzazione delle possibilita` di delegificazione e degli strumenti di semplificazione nor- mativa
Trattandosi di ratifica di un Trattato internazionale non risulta possi- bile la previsione di delegificazione ne´ di strumenti di semplificazione normativa.
8) Verifica dell’esistenza di progetti di legge vertenti su materia analoga all’esame del Parlamento e relativo stato dell’iter
Non risultano progetti di legge vertenti sulla materia all’esame del Parlamento.
9) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza, ovvero della pendenza di giudizi di costituzionalita` sul medesimo o analogo pro- getto
Non risultano giudizi pendenti di costituzionalita` sul medesimo o analogo oggetto.
Parte II. – Contesto normativo europeo e internazionale
10) Analisi della compatibilita` dell’intervento con l’ordinamento europeo
Le disposizioni dell’Accordo non presentano profili di incompatibilita` con l’ordinamento europeo e si allineano con quanto gia` previsto nell’am- bito di analoghe convenzioni internazionali in materia.
11) Verifica dell’esistenza di procedure di infrazione da parte della Com- missione europea sul medesimo o analogo progetto
Non sussistono procedure l’infrazione su questioni attinenti l’inter- vento.
12) Analisi della compatibilita` dell’intervento con gli obblighi internazio- nali
Le disposizioni dell’Accordo non presentano profili di incompatibilita` con gli obblighi internazionali e si allineano con quanto gia` previsto so- prattutto nell’ambito di analoghe convenzioni internazionali in materia.
13) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte di giustizia dell’Unione euro- pea sul medesimo o analogo oggetto
Allo stato attuale non si ha notizia di giudizi pendenti presso la Corte di giustizia dell’Unione europea relativamente ad analogo oggetto.
14) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo sul medesimo o analogo oggetto
Non si ha notizia in merito ad indirizzi giurisprudenziali e pendenza di giudizi presso la Corte europea dei diritti dell’uomo.
15) Eventuali indicazioni sulle linee prevalenti della regolamentazione sul medesimo oggetto da parte di altri Stati membri dell’Unione europea
In merito all’Accordo in oggetto non si dispone di particolari indica- zioni sulle linee prevalenti della regolamentazione da parte di altri Stati membri dell’UE.
Parte III. – Elementi di qualita` sistematica e redazionale del testo
1) Individuazione delle nuove definizioni normative introdotte dal testo, della loro necessita`, della coerenza con quelle gia` in uso
Non si introducono nuove definizioni normative.
2) Verifica della correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel pro- getto, con particolare riguardo alle successive modificazioni ed inte- grazioni subite dai medesimi
La verifica e` stata effettuata con esito positivo.
3) Ricorso alla tecnica della novella legislativa per introdurre modifica- zioni ed integrazioni a disposizioni vigenti
Trattandosi di disegno di legge di ratifica di Accordo internazionale non e` stata adottata la tecnica della novella.
4) Individuazione di effetti abrogativi impliciti di disposizioni dell’atto normativo e loro traduzione in norme abrogative espresse nel testo normativo
Con l’entrata in vigore del presente atto normativo non sara` piu` vi- gente, nelle relazioni bilaterali con la Bosnia Erzegovina, l’Accordo del 1960.
5) Individuazione di disposizioni dell’atto normativo aventi effetto retroat- tivo o di reviviscenza di norme precedentemente abrogate o di inter- pretazione autentica o derogatorie rispetto alla normativa vigente
Il provvedimento legislativo non contiene norme aventi la suddetta natura.
6) Verifica della presenza di deleghe aperte sul medesimo oggetto, anche a carattere integrativo o correttivo
Trattandosi di disegno di legge di ratifica di Accordo internazionale non vi sono deleghe aperte sul medesimo oggetto.
7) Indicazione degli eventuali atti successivi attuativi; verifica della con- gruenza dei termini previsti per la loro adozione
L’esecuzione dell’Accordo non richiede l’adozione di atti normativi e non presenta specificita` che possano incidere sul quadro normativo vi- gente. La costituzione di una Commissione mista (articolo 17 dell’Ac- cordo), preposta alla sua corretta attuazione, consente da una parte di ap- plicare soddisfacentemente l’Accordo e dall’altra di sorvegliarne gli svi- luppi anche dal punto di vista finanziario e normativo. Ai sensi dell’arti- colo 17 dell’Accordo in oggetto, l’attuazione del medesimo e` demandata all’istituzione di una Commissione mista per la collaborazione in materia di cultura e di istruzione. Tale Commissione elaborera` Programmi esecu- tivi pluriennali, trattera` tutte le tematiche di collaborazione nell’ambito della cultura e dell’istruzione tra le Parti Contraenti e regolera` eventuali divergenze sull’interpretazione e l’applicazione dell’Accordo.
8) Verifica della piena utilizzazione e dell’aggiornamento di dati e di ri- ferimenti statistici attinenti alla materia oggetto del provvedimento, ovvero indicazione della necessita` di commissionare all’Istituto na- zionale di statistica apposite elaborazioni statistiche con correlata in- dicazione nella relazione economico-finanziaria della sostenibilita` dei relativi costi
Per la predisposizione del disegno di legge sono stati utilizzati i dati statistici gia` in possesso dell’Amministrazione.
Analisi dell’impatto della regolamentazione
Sezione 1. – Il contesto e gli obiettivi
A) Sintetica descrizione del quadro normativo vigente
La materia e` attualmente disciplinata dall’Accordo tra l’Italia e la Re- pubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, firmato a Roma il 3 dicembre 1960 ed entrato in vigore il 31 maggio 1963.
B) Illustrazione delle carenze e delle criticita` constatate nella vigente si- tuazione normativa, corredata dalla citazione delle relative fonti di informazione
Il nuovo Accordo, firmato a Mostar il 19 luglio 2004, costituisce la base indispensabile di qualsiasi iniziativa e progetto di scambio culturale tra i due Paesi. Detto provvedimento risulta necessario per ovviare alla mancanza di riferimenti legislativi attuali in materia, alla luce dei ben noti rivolgimenti storico-politici che hanno interessato la regione dei Bal- cani.
C) Rappresentazione del problema da risolvere e delle esigenze sociali ed economiche considerate, anche con riferimento al contesto interna- zionale ed europeo
L’Accordo risponde alla necessita` di abrogare un atto normativo or- mai obsoleto (risalente a dicembre 1960) e di soddisfare l’esigenza di co- stituire, promuovere, sostenere e aggiornare iniziative comuni in campo culturale e di istruzione, offrendo un quadro di riferimento ai programmi di cooperazione diretta tra le Universita` e i centri culturali e consolidando le relazioni bilaterali tra i due Paesi.
D) Descrizione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) da realiz- zare mediante l’intervento normativo e gli indicatori che consenti- ranno successivamente di verificarne il grado di raggiungimento
L’obiettivo generale e` quello di consolidare e di armonizzare i legami e la comprensione reciproca; nello specifico, di poter disporre di un qua- dro giuridico appropriato di riferimento cui ricondurre ogni forma di coo- perazione nella cultura e nell’istruzione, nonche´ lo sviluppo degli scambi di tipo culturale, artistico, scolastico ed accademico e sportivo tra i due Paesi.
Attualmente non si dispone di dati relativi ai rapporti tra Italia e Bo- snia, in quanto aggregati ai dati generali delle ex-Repubbliche jugoslave ai
sensi dell’Accordo del 1960. Come parametro di riferimento si potra` uti- lizzare l’aumento degli interscambi culturali tra i due Paesi nel corso dei successivi anni.
E) Indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti di raggiungimento
A beneficiare dell’Accordo saranno artisti, studenti, dottorandi, do- centi, universita`, musei, centri e organismi di ricerca pubblici e privati, nonche´ persone fisiche e giuridiche operanti nei campi della cultura e del- l’istruzione.
Sezione 2. – Procedure di consultazione
La negoziazione e` avvenuta coinvolgendo, per la parte italiana, il Mi- nistero degli affari esteri (Direzione Generale per la promozione del Si- stema Paese e la Direzione Generale per l’Unione europea) in collabora- zione con il Ministero dell’istruzione, dell’universita` e della ricerca ed il Ministero per i beni e le attivita` culturali e per la parte bosniaca il Consi- glio dei Ministri della Bosnia-Erzegovina.
Piu` specificamente, l’attuazione dell’Accordo avverra` attraverso la reda- zione di un Programma esecutivo e sara` disciplinata dalle riunioni perio- diche della Commissione mista che avra` il compito di perfezionare gli obiettivi e di stabilire le modalita` degli interventi e i contributi finanziari necessari. Tali riunioni saranno precedute e seguite da scambi di informa- zioni con le Amministrazioni competenti e con organismi privati.
Sezione 3. – Valutazione dell’opzione di non intervento («opzione Zero»)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo lea- der dell’Italia in ambito europeo derivante dal mancato adempimento del- l’obbligazione assunta sul piano internazionale con la firma dell’Accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali. Inoltre le motiva- zioni alla base dell’Accordo escludono le opzioni di non intervento.
Sezione 4. – Valutazione delle opzioni alternative di intervento regola- torio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, ne´ era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
Sezione 5. – Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta
A) Metodo di analisi applicato per la misurazione degli effetti
E` stato applicato il metodo comparativo adottato in analoghi prece- denti Accordi, dai quali e` emersa la positivita` di tale tipo di intese.
B) Svantaggi e vantaggi dell’opzione prescelta
Dall’opzione non derivano svantaggi. Dall’esecuzione dell’Accordo, grazie anche ad una maggiore possibilita` di scambi, si attendono benefici nel settore delle relazioni culturali, in particolare per quanto concerne la migliore diffusione della cultura e della lingua italiana e per quanto attiene alle possibilita` di collaborazioni in un settore di cos`ı prioritario interesse come quello relativo alla tutela del patrimonio artistico e culturale.
C) Indicazione degli obblighi informativi a carico dei destinatari diretti ed indiretti.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destina-
tari.
D) Eventuale comparazione con le altre opzioni esaminate
Non si e` proceduto a detta comparazione in quanto non sono emerse opzioni alternative per le motivazioni illustrate ai punti precedenti.
E) Condizioni e fattori incidenti sui prevedibili effetti dell’intervento rego- latorio
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trat- tandosi di attivita` istituzionali gia` espletate dalle competenti Amministra- zioni. A tale fine e` previsto un onere a carico dello Stato, per il quale e` gia` prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri.
Sezione 6. – Incidenza sul corretto funzionamento del mercato e della competitivita`
Il provvedimento non e` suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitivita` tra i destinatari degli ef- fetti dell’Accordo.
Sezione 7. – Modalita` attuative dell’intervento regolatorio
A) Xxxxxxxx responsabili dell’attuazione dell’intervento regolatorio
Il Ministero degli affari esteri, il Ministero dell’istruzione, dell’uni- versita` e della ricerca e il Ministero per i beni e le attivita` culturali nel- l’ambito di un’apposita Commissione mista ex articolo 17 dell’Accordo.
B) Eventuali azioni per la pubblicita` e per l’informazione dell’intervento
All’Accordo sara` data pubblicita` per gli ordinari canali riservati agli atti normativi, tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti per il controllo e il monitoraggio dell’intervento regolatorio
Il Ministero degli affari esteri, il Ministero dell’istruzione, dell’uni- versita` e della ricerca e il Ministero per i beni e le attivita` culturali sono le Amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari stru- menti a loro disposizione. Esse effettueranno, altres`ı, il monitoraggio delle attivita` connesse.
D) Eventuali meccanismi per la revisione e l’adeguamento periodico della prevista regolamentazione e gli aspetti prioritaria sottoporre even- tualmente alla VIR
L’Accordo in questione ha durata illimitata (articolo 19). L’Accordo potra`, altres`ı, essere modificato in qualsiasi momento consensualmente dalle Parti (articolo 19). Il Ministero degli affari esteri, con cadenza bien- nale, effettuera` la prevista VIR, in cui verra` preso in esame l’effettivo au- mento nel xxxxx xxxxx xxxx xxxxx xxxxxx xx xxxxx xxxxxxxxx, artistico, sco- lastico, accademico e sportivo, con benefici reali dal punto di vista econo- mico e sociale tra i due Paesi.
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica)
1. Il Presidente della Repubblica e` autoriz- zato a ratificare l’Accordo di cooperazione nel campo della cultura e dell’istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei Ministri della Bo- snia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004.
Art. 2.
(Ordine di esecuzione)
1. Piena ed intera esecuzione e` data al- l’Accordo di cui all’articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in con- formita` a quanto disposto dall’articolo 18 dell’Accordo stesso.
Art. 3.
(Copertura finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dalle spese di mis- sione di cui agli articoli 4, 5, 6, 13 e 17 del- l’Accordo di cui all’articolo 1, valutati in euro 29.480 per ciascuno degli anni 2012 e 2013 e in euro 33.200 a decorrere dall’anno 2014, e dalle rimanenti spese di cui agli arti- coli 3, 4, 6, 7, 10 e 13, pari a euro 415.440 a decorrere dall’anno 2012, si provvede me- diante corrispondente riduzione dello stanzia- mento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012- 2014, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Mini-
stero dell’economia e delle finanze per l’anno 2012, allo scopo parzialmente utiliz- zando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
2. Ai sensi dell’articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, per le spese di missione di cui ai citati articoli 4, 5, 6, 13 e 17 dell’Accordo di cui all’arti- colo 1, il Ministro degli affari esteri, il Mini- stro per i beni e le attivita` culturali e il Mi- nistro dell’istruzione, dell’universita` e della ricerca provvedono al monitoraggio dei rela- tivi oneri e riferiscono in merito al Ministro dell’economia e delle finanze. Nel caso si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di cui al comma 1, il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro competente, provvede mediante riduzione, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggiore onere risultante dall’attivita` di mo- nitoraggio, delle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi la natura di spese rimo- dulabili ai sensi dell’articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009,
n. 196, destinate alle spese di missione nel- l’ambito del pertinente programma di spesa e, comunque, della relativa missione del Mi- nistero interessato. Si intende corrispondente- mente ridotto, per il medesimo anno, di un ammontare pari all’importo dello scosta- mento, il limite di cui all’articolo 6, comma 12, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modifica- zioni.
3. Il Ministro dell’economia e delle fi- nanze riferisce senza ritardo alle Camere con apposita relazione in merito alle cause degli scostamenti e all’adozione delle misure di cui al comma 2.
4. Il Ministro dell’economia e delle fi- nanze e` autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 4.
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubbli- cazione nella Gazzetta Ufficiale.
Atti parlamentari – 22 – Senato della Repubblica – N. 3495
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