Contract
LA CONCESSIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI TRA POLITICHE PUBBLICHE E SOSTENIBILITÀ ECONOMICA. PROBLEMI APPLICATIVI.
A CURA DI XXXX XXXXXX 20 SETTEMBRE 2019 CASALE MONFERRATO
INDICE
1) PRINCIPI, FINALITÀ E PRATICHE DI UNA POLITICA PUBBLICA SULLO SPORT
2) FORME DI GESTIONE, BANDI,
CONVENZIONI
3) CASI PRATICI: ESEMPI DI PEF E STUDIO DELLA RILEVANZA ECONOMICA
1844 – Reale Società di Ginnastica: prima società ginnica in Italia (seconda in Europa).
Prima palestra al Valentino nella Palazzina dei Glicini.
TORINO,
CITTÀ DELLO SPORT
Tra gli sport nati a Torino ci sono: la ginnastica, il tiro a segno, l’equitazione, la scherma, il canottaggio e il nuoto. Praticamente tutti gli sport invernali ebbero a Torino i propri esordi: ad esempio il pattinaggio su ghiaccio, l’alpinismo e lo sci. Da non dimenticare il primato dell’ippica, con il primo concorso nella storia dell’equitazione italiana nel 1884; il ciclismo; l’atletica leggera e la fondazione della prima squadra italiana di calcio nel 1887. Inoltre la prima gara automobilistica italiana fu la Torino-Asti-Torino del 1895. Le Universiadi sono nate a Torino nel 1959.
TORINO,
CITTÀ DELLO SPORT
1898 – Football: il primo campionato italiano (4 squadre) si svolge a Torino (sebbene vinto dal Genoa).
TORINO,
CITTÀ DELLO SPORT
IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI/ TIPOLOGIA
Tipologia | Piscine | Calcio / Calcetto | Bocciofile / Bocciodromi | Palestre | Canottaggio | Polifunzionali / Palazzetto dello Sport | Altro Tennis, Tiro con l’arco, Pattinaggio su ghiaccio, Scherma, Pattinaggio a rotelle, Tamburello, Golf, Arrampicata |
Area Sport | 4 | 3 | 1 | 7 | 12 | 5 | |
Circoscrizioni 1-8 | 21 | 33 | 82 | 24 | 1 | 21 | 8 |
Totali | 25 | 36 | 82 | 25 | 8 | 33 | 13 |
SITUAZIONE IMPIANTISTICA DELLA CITTÀ DI TORINO
GESTIONE DIRETTA/INDIRETTA
Gestione diretta | Gestione in concessione | Totali | |
Area Sport | 6 | 26 | 32 |
Circoscrizioni 1-8 | 39 | 151 | 190 |
Totali | 45 | 177 | 222 |
FASI SVILUPPO IMPIANTISTICO
⮚Società storiche: 1844 – 1950 (remiere, bocciofile, scherma, calcio,
atletica). Attività militari, grandi aziende, Fascismo.
⮚Periodo dello sviluppo urbanistico e residenziale: 1960 – 1980
⮚Olimpiadi invernali a Torino: 2006.
⮚Fase critica del sistema: ultimo decennio.
CITTÀ DI TORINO – PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE
FINALITÀ
Lo sport è per tutti e di tutti, diritto civico con una forte valenza inclusiva ed una riconosciuta attitudine sociale, rivolto a ogni segmento della cittadinanza, sia esso formato da giovani, anziani o persone diversamente abili.
OBIETTIVI
⮚ Valorizzare l’attività sportiva come strumento di integrazione e socializzazione, come strumento di promozione e tutela della salute e del benessere psicofisico e prevenzione delle principali patologie legate alla sedentarietà e come momento di aggregazione e divertimento collettivo.
⮚Il patrimonio sportivo della Città è un bene comune delle cittadine e dei cittadini e come tale deve essere mantenuto, sviluppato, incrementato e riqualificato;
⮚Particolare attenzione viene posta alla fruizione collettiva e alla possibilità di accesso agli impianti.
⮚Particolare cura viene posta alla tutela delle realtà sportive che operano e sono radicate sul territorio, soprattutto periferico; alla promozione degli sport minori e a quelli che rappresentano le tradizioni storiche.
CARTA EUROPEA DELLO SPORT 1992
SPORT: QUALSIASI FORMA DI ATTIVITÀ FISICA CHE ATTRAVERSO UNA PARTECIPAZIONE ORGANIZZATA E NON ORGANIZZATA ABBIA PER OBIETTIVO L'ESPRESSIONE E IL MIGLIORAMENTO DELLA CONDIZIONE FISICA O PSICHICA, LO SVILUPPO DELLE RELAZIONI SOCIALI E L'OTTENIMENTO DI RISULTATI IN COMPETIZIONI DI TUTTI I LIVELLI
CORTE COSTITUZIONALE SENT. 57/1976
LO SPORT E’ UN’ATTIVITA’ UMANA CUI SI RICONOSCE UN INTERESSE PUBBLICO TALE DA
RICHIEDERNE LA PROTEZIONE E L’INCORAGGIAMENTO DA PARTE DELLO STATO
SPORT E POLITICHE PUBBLICHE
La valenza pubblica e la portata trasversale della promozione pubblica della pratica sportiva si può ben vedere attraverso la sua interdipendenza con altre politiche pubbliche:
⮚educativa,
⮚sanitaria,
⮚sociale,
⮚culturale,
⮚ludica e del tempo libero,
⮚terza età,
⮚lavoro e sviluppo,
⮚turismo e immagine del territorio,
⮚ambiente.
DEFINIZIONI
IMPIANTO SPORTIVO
Insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive.
ATTIVITÀ SPORTIVA
⮚Agonistica
⮚Formativa
⮚Amatoriale
⮚Ricreativa
Il riconoscimento è competenza del CONI, Autorità di disciplina, regolazione e gestione delle attività sportive (Statuto Coni).
GLI IMPIANTI SPORTIVI DELLA CITTÀ DI TORINO E LE ATTREZZATURE IN ESSI ESISTENTI SONO PARTE INTEGRANTE DEL PATRIMONIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E SONO DESTINATI AD USO PUBBLICO, RIVOLTO A SODDISFARE GLI INTERESSI GENERALI DELLA COLLETTIVITÀ, A PROMUOVERE E FAVORIRE LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA, MOTORIA E RICREATIVA DELLA CITTADINANZA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DEI MINORI, DEGLI ANZIANI, DEI DIVERSAMENTE ABILI E DELLA PRATICA AGONISTICA. GLI IMPIANTI SPORTIVI POSSONO ANCHE ESSERE UTILIZZATI, COMPATIBILMENTE CON L’ATTIVITÀ SPORTIVA CHE VI SI PRATICA, PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE SOCIALE, CULTURALE, EDUCATIVA E DEL TEMPO LIBERO.
(ATTI ISTRUTTORI NUOVI REGOLAMENTI)
CARTA EUROPEA DELLO SPORT - PRINCIPI PER LA GESTIONE IMPIANTI
IMPIANTI SPORTIVI E ATTIVITÀ
1. L’accesso agli impianti o alle attività sportive sarà garantito senza alcuna distinzione di sesso, razza, colore, lingua, religione, opinioni politiche o qualsiasi altra opinione, origine nazionale o sociale, appartenenza ad una minoranza nazionale, ricchezza, nascita o qualsiasi altro status.
2. Saranno presi provvedimenti affinché tutti i cittadini abbiano la possibilità di praticare lo sport; altre misure supplementari saranno prese – ove necessario – al fine di consentire sia ai giovani più dotati, sia ai disabili e ai gruppi più svantaggiati, di beneficiare realmente di tali possibilità.
3. Poiché la pratica dello sport dipende in parte, dal numero, dalla varietà e dalla accessibilità degli impianti sportivi, la loro pianificazione globale è di competenza dei poteri politici. Questi terranno conto delle esigenze nazionali, regionali e locali, nonché degli impianti pubblici, privati e commerciali già esistenti. I responsabili prenderanno provvedimenti per assicurare la buona gestione e la piena utilizzazione degli impianti, in tutta sicurezza.
4. I proprietari di impianti sportivi prenderanno le misure necessarie per facilitarne l’accesso da parte di gruppi svantaggiati, compresi coloro che soffrono di handicap fisici e mentali.
FUNZIONE SOCIALE DEGLI IMPIANTI E PRINCIPIO DI MASSIMA FRUIZIONE
ART. 90 COMMA 24. L.289/2002
L'USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI IN ESERCIZIO DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI TERRITORIALI È APERTO A TUTTI I CITTADINI E DEVE ESSERE GARANTITO, SULLA BASE DI CRITERI OBIETTIVI, A TUTTE LE SOCIETÀ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE SENZA FINI DI LUCRO
SITUAZIONE IMPIANTISTICA DELLA CITTÀ DI TORINO
GESTIONE DIRETTA/INDIRETTA
Gestione diretta | Gestione in concessione | Totali | |
Area Sport | 6 | 26 | 32 |
Circoscrizioni 1-8 | 39 | 151 | 190 |
Totali | 45 | 177 | 222 |
IMPIANTI A GESTIONE DIRETTA: COSTI E RICAVI
Impianto | Totale costi | Totale incassi |
2017 | 2017 | |
Palazzetto Le Cupole | 388.859,91 | 56.625,35 |
Palazzo dello Sport | 620.002,01 | 120.628,03 |
Stadio Xxxxx Xxxxxxx | 450.232,24 | 46.267,33 |
Piscina Stadio Monumentale | 777.807,76 | 158.958,05 |
Palazzo del Ghiaccio | 995.422,77 | 342.559,70 |
Palazzo del Nuoto | 1.071.038,73 | 367.063,50 |
Totale Generale | 4.303.363,42 | 1.092.101,96 |
COSTI IMPIANTI A GESTIONE DIRETTA
Impianto | Personale | Utenze | Manutenzioni (importo medio forfettario) | Altre spese | Totale per impianto | Incassi |
2017 | 2017 | 2017 | 2017 | 2017 | 2017 | |
Palazzetto Le Cupole | 188.925,53 | 99.934,38 | 100.000,00 | 388.859,91 | 56.625,35 | |
Palazzo dello Sport | 188.049,72 | 331.952,29 | 100.000,00 | 620.002,01 | 120.628,03 | |
Stadio Xxxxx Xxxxxxx | 194.253,68 | 155.724,03 | 100.000,00 | 254,53 | 450.232,24 | 46.267,33 |
Piscina Stadio Monumentale | 284.442,80 | 352.024,49 | 100.000,00 | 41.340,47 | 777.807,76 | 158.958,05 |
Palazzo del Ghiaccio | 143.506,12 | 713.288,03 | 100.000,00 | 38.628,62 | 995.422,77 | 342.559,70 |
Palazzo del Nuoto | 179.962,64 | 693.174,52 | 100.000,00 | 97.901,57 | 1.071.038,73 | 367.063,50 |
Totale per tipologia spesa | 1.179.140,49 | 2.346.097,74 | 600.000,00 | 178.125,19 | 4.303.363,42 | 1.092.101,96 |
PROCESSI DI ESTERNALIZZAZIONE - SCELTA OBBLIGATA
PROBLEMI DELLA GESTIONE DIRETTA
⮚Diminuzione ed invecchiamento del personale.
⮚Crescente vetustà degli impianti.
⮚Scarsità delle risorse di Finanza Pubblica.
⮚Costi crescenti e non più sostenibili.
⮚N.B.: Deficit impianti parte inefficienza, parte qualità e servizio pubblico
CONCESSIONI ESISTENTI – VARIA TIPOLOGIA
⮚ Società storiche preesistenti alla proprietà comunale (remiere, bocciofile, circoli schermistici).
⮚Impianti calcio o altri sport di squadra assegnati dall’origine alle società.
⮚Impianti gestiti in precedenza con personale comunale e poi messi a bando
(polivalenti, tennis, piscine, palestre, ecc…).
PROBLEMI DIVERSI
COMUNE: DA SOGGETTO GESTORE A SOGGETTO REGOLATORE E GARANTE
STRUMENTI:
⮚REGOLAMENTI.
⮚DELIBERAZIONI QUADRO INDIRIZZI E CRITERI.
⮚BANDI E CAPITOLATI.
⮚CONVENZIONI.
⮚ SISTEMA DI VERIFICHE E DI CONTROLLI.
GESTIONE ESTERNALIZZATA – CRITICITÀ
NEL PASSATO:
⮚RINNOVI ALLO STESSO SOGGETTO
(SOCIETÀ STORICHE)
⮚INGENTI SOSTEGNI DA PARTE DEL COMUNE:
⮚ 80% DELLE SPESE ENERGETICHE
⮚ FINO AL 80 – 90% DI ABBATTIMENTO
DEI CANONI SPAZI SPORTIVI
⮚ FINO AL 70% ABBATTIMENTI SPAZI COMMERCIALI RIVOLTI AI SOCI
⮚MANUTENZIONI E RISTRUTTURAZIONI DA PARTE DEL COMUNE
NEL PRESENTE/FUTURO:
⮚ CONCORRENZA GARE PUBBLICHE - NON PIÙ RINNOVI EVIDENZA PUBBLICA
⮚ DISTORSIONI FINALITA’ DEL SERVIZIO PRESENZA DI ATTIVITÀ COMMERCIALI. A VOLTE RAREFAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVE, TRASFORMAZIONE «DI FATTO» DEGLI SCOPI
⮚ INSOSTENIBILITÀ ECONOMICA, SUPPORTO PUBBLICO
AI CONCESSIONARI IN DIMINUZIONE
⮚ RIPARTIZIONE DELLE UTENZE
⮚ MANUTENZIONI STRAORDINARIE
⮚ MESSA A NORMA – CPI – BARRIERE ARCHITETTONICHE
⮚ ACCESSO AL CREDITO - FIDEIUSSIONI
EVIDENTE DISCRASIA NELLA QUALE SI TROVANO GLI ENTI:
COMPLICATA DALLA CARENZA DI RISORSE
Sussidiarietà
⮚Tutela delle realtà locali, del radicamento territoriale, delle esperienze consolidate
Vs.
Mercato
⮚Piena concorrenzialità, gestione economico- imprenditoriale
IL QUADRO NORMATIVO
IN MATERIA DI SPORT ED IMPIANTI SPORTIVI
▪ LIVELLO COMUNITARIO:
Carta europea dello Sport
▪ Livello STATALE: Ordinamento sportivo
Principi fondamentali in materia di ordinamento sportivo Art. 90 L.289/2002: favore per le ass. e soc. dilettantistiche COMMI 24, 25, 26
▪ Livello REGIONALE: Gestione degli impianti
Legislazione concorrente in materia di ordinamento sportivo Legislazione sulla realizzazione e gestione impianti Legislazione in attuazione art. 90 L.289/2002
▪ Livello LOCALE:
Regolamenti sugli impianti sportivi Carta dei servizi - Delibere quadro
Art. 117 Costituzione: legislazione concorrente Stato Regioni ordinamento sportivo
Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
Leggi Regionali emanate
1) L.R. Valle d’Aosta 4 agosto 2006, n. 18 2) L.R. Puglia 4.12.2006 n. 33
3) L.R. Lombardia 14.12.2006 n. 27 4) L.R. Umbria 12.3.2007, n. 5
5) L.R. Liguria 7 ottobre 2009, n. 40 6) L.R. Calabria 22.11.2010, n.28
7) L.R. Molise 9 settembre 2011, n. 18 8) L.R. Marche 2 aprile 2012, n. 5 9) X.X. Xxxxxxx 00.0.0000, n. 27 10) L.R. Campania 25.11.2013, n. 18 11) L.R Toscana 6 marzo 2015, n. 21 12 ) L.R. Veneto 15.5.2015, n. 8
13) L.R. Xxxxxx-Romagna 31.5.2017, n. 8
LA REGIONE
PIEMONTE
NON SI È DATA FINORA UNA LEGGE QUADRO
SULL’ORDINAMENTO
SPORTIVO
▪ Legge 16 Febbraio 1942 n.426: istitutiva del CONI (abrogata).
▪ Decreto legislativo 23 Luglio 1999 n.242 (Decreto Melandri) modificato dal Decreto legislativo 8 Gennaio 2004 n.15 (Decreto Pescante): riordino CONI
▪ Statuto CONI approvato con DPCM del 21.12.2018
▪ La legge n. 86-2019 prevede infatti deleghe al Governo per:
▪ il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo,
▪ i rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e accesso ed esercizio della professione di agente sportivo,
▪ il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi,
▪ la semplificazione di adempimenti e oneri amministrativi e di natura contabile a carico delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite e delle loro affiliate riconosciuti dal CONI,
▪ la sicurezza nelle discipline sportive invernali
DIRITTO COMUNITARIO
Principi trattato - Direttive
CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
E NORMATIVA COLLEGATA
REGOLAMENTI ATTUATIVI E LINEE GUIDA ANAC
NORMATIVA REGIONALE
INTEGRATIVA (eventuale)
o Primato del diritto comunitario (disapplicazione norme interne in contrasto)
o Recepimento nuove direttive Ce
o Principi generali e regole di dettaglio per appalti e concessioni
o Disciplina di dettaglio e interpretativa
o evidenza pubblica
o accessibilità
o convenzioni regole per l'uso
o criteri e requisiti
REGOLAMENTI INTERNI o Regolamento dei contratti
o Reg. Impianti sportivi
LEX SPECIALIS
Bando – lettera invito o Disciplina singola procedura
QUADRO NORMATIVO PER L’AFFIDAMENTO DI APPALTI DI SERVIZI E CONCESSIONI
«Gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali» (art.112 TUEL).
«Sul piano oggettivo, per pubblico servizio deve intendersi un’attività economica esercitata per erogare prestazioni volte a soddisfare bisogni collettivi ritenuti indispensabili in un determinato contesto sociale, come nel caso della gestione di impianti sportivi comunali».
(C.d.S., IV, 6325/2000; C.d.S., VI, n. 1514/2001,
«Secondo la costante giurisprudenza di questa Sezione sono servizi pubblici non solo i servizi specificamente denominati tali dalla legge e riservati ai comuni e alle province, ma tutte le attività di produzione di servizi rispondenti a fini di utilità e di promozione sociale. Un centro sportivo strutturato in una piscina, di proprietà comunale, è un bene che per sua natura è destinata ad essere adibita ad un uso pubblico. L'attività ad essa inerente, pertanto, ha tutte le caratteristiche per essere qualificata come un servizio pubblico» Consiglio di Stato sez.V 8/9/2008 n. 4265
«I tratti distintivi del servizio pubblico sono ravvisabili nel servizio di gestione della piscina comunale. Difatti si tratta di un’attività oggettivamente correlata alla realizzazione di interessi pubblici essendo funzionale, per le sue caratteristiche intrinseche, a consentire a qualunque interessato lo svolgimento di attività sportiva,
strettamente connessa con la tutela della salute che l’art. 32 della Costituzione individua quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. D’altro canto è evidente che si tratta di un’attività prestata direttamente in favore degli utenti per soddisfare interessi di rilevanza generale” (Tar Lombardia, III, 13
novembre 2009, n. 5021). Tale principio di fondo deve trovare concreta attuazione nella necessaria osservanza da parte del gestore di livelli minimi di servizio, per quantità e qualità, nonché nella continuità e regolarità del medesimo in favore della collettività degli utenti.
La predetta verifica fattuale deve essere compiutamente assolta dall’ente locale, al fine di configurare correttamente l’affidamento in oggetto in termini di concessione di pubblico servizio.
(C.d.C., sez. controllo Lombardia, deliberazione 14.3.2011 n.124).
FORME E MODALITÀ AFFIDAMENTI
I SERVIZI EROGATI DAGLI IMPIANTI
SPORTIVI sono servizi pubblici locali
Si veda anche CdS. N.2385/2013
Codice dei contratti e concessioni dei servizi
Dal D.lgs 163/06 al D.Lgs 50/16
ANAC 2/12/2015 AG 87/2015/AP.
Quesito del Comune di Torino. ANAC ammette la possibilità di affido diretto in esito a una procedura di evidenza pubblica andata deserta, (Rispetto dei «principi»), in particolare poiché trattasi di uno dei soggetti dell’art.90 L. 289 (Federazione).
Delibera n. 1300 ANAC del 14.12.2016. L'ANAC rivede il parere in seguito al nuovo Codice. Il Codice dedica alle concessioni la parte terza, introducendo un regime differente rispetto al 163/2006 che escludeva all'art. 30 l'applicabilità del codice alle concessioni di servizi, se non per i principi.
Art. 164, c.2 prevede che alle concessioni si applichino, per quanto compatibili, le disposizioni delle parti I e II.
L'affidamento diretto alla luce del Codice non è pertanto praticabile se non in base alle espresse previsioni di legge.
FORME E MODALITÀ AFFIDAMENTI
Affidamenti diretti esclusi
ANAC 2015 - 2017
UN CRITERIO DI PARTENZA
La gestione di impianti sportivi con rilevanza economica è
qualificabile quale «concessione di servizi» ai sensi dell’art. 3 comma 1. lett.vv) del Codice e deve essere affidata nel rispetto delle previsioni di cui artt. 164 e sgg. del Codice stesso.
Il Codice dedica alle concessioni la parte terza, introducendo un regime differente rispetto al 163/2006 che escludeva all'art. 30 l'applicabilità del codice alle concessioni di servizi.
La gestione degli impianti sportivi privi di rilevanza economica, sottratta alla disciplina delle concessioni deve essere invece ricondotta alla categoria degli «appalti di servizi», da aggiudicare secondo le previsioni del Titolo VI, sez.IV.
Art. 164 c. 3 “I servizi non economici di interesse generale non
rientrano nell'ambito di applicazione della presente parte”.
FORME E MODALITÀ PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI
Servizi con Rilevanza economica
Servizi privi di rilevanza economica
Concessioni / appalti di
servizi
⮚Rilevanza economica: gli impianti la cui gestione è remunerativa,
in grado di produrre reddito, cioè sostenere i fattori produttivi e produrre eventuali utili di gestione.
⮚Privi di rilevanza economica: per caratteristiche, dimensioni e ubicazione sono improduttivi di utili di gestione. La gestione va assistita dall'ente.
⮚Ai fini della definizione della rilevanza economica del servizio sportivo è necessario distinguere tra servizi che si ritiene debbano essere resi alla collettività anche al di fuori di una logica di profitto d'impresa, cioè quelli che il mercato privato non è in grado o non è interessato a fornire, da quelli che, pur essendo di pubblica utilità, rientrino in una situazione di mercato appetibile per gli imprenditori in quanto la loro gestione consente una remunerazione dei fattori di produzione e del capitale e permette all'impresa di trarre dalla gestione la fonte della remunerazione, con esclusione di interventi pubblici. (Tar Lazio 22.3.2011 n. 2538 cit. in ANAC).
DISTINZIONE TRA RILEVANZA ECONOMICA E NON
Primo problema: come si stabilisce?
Delibera n. 1300 ANAC del 14.12.2016
AFFIDAMENTO IN GESTIONE
IMPIANTO A RILEVANZA ECONOMICA | IMPIANTO PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA |
Istituto della concessione di servizi (competenza Consiglio Comunale) o altre forme di PPP | Istituto dell’appalto di servizi (Competenza Giunta – Dirigenti); altre forme possibili? |
Procedura aperta a tutti i soggetti operanti sul mercato | Possibile preferenzialità per i soggetti del terzo settore (ex art. 90, L.289/2002) ? |
Assunzione di rischio operativo a carico del concessionario- Il corrispettivo per la gestione sono gli introiti derivanti dagli utenti- Tuttavia il Comune può corrispondere un contributo per l’equilibrio economico (max 49% del fatturato) | Assenza di rischio operativo per l’appaltatore. Il corrispettivo è il prezzo corrisposto dal Comune (che può essere variamente compensato in conto utenze, introiti ecc.) |
Realizzazione fini istituzionali e sociali del servizio | Realizzazione fini istituzionali e sociali del servizio |
Manutenzioni ordinarie e straordinarie | Manutenzioni ordinarie |
SOGGETTI A CUI PUÒ ESSERE AFFIDATA LA
GESTIONE
PREFERENZIALITÀ PER I DILETTANTI (DA ESCLUDERSI?)
(art. 90 comma 25 L. 289/2002) a favore di: Società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione
sportiva, discipline sportive associate, federazioni sportive nazionali. Recepita in quasi tutte le L.R. e i regolamenti.
È ancora applicabile, alla luce del nuovo Codice appalti?
La delibera 1300 dell'ANAC conclude che «a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice, che ha dettato una specifica disciplina per le concessioni di servizi e che ha incluso la «gestione degli impianti sportivi» nell’Allegato IX del Codice, quale appalto di servizi, “debba ritenersi superata e non più applicabile” la previsione di cui all'art. 90, comma 25 della L. 289/2002, dettata in un differente contesto normativo».
⮚ Ergo: le gare vanno aperte alla concorrenza tra tutti i soggetti economici.
24. L'uso degli impianti sportivi in esercizio da parte degli enti locali territoriali è aperto a tutti i cittadini e deve essere garantito, sulla base di criteri obiettivi, (a tutte le società e associazioni sportive). In via preferenziale alle associazioni sportive dilettantistiche e alle società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro.
25. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 29 della presente legge, nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferenziale a società sportive dilettantistiche senza fine di lucro e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento.
26. Le palestre, le aree di gioco e gli impianti sportivi scolastici, compatibilmente con le esigenze dell'attività didattica e delle attività sportive della scuola, comprese quelle extracurriculari ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, devono essere posti a disposizione di società e associazioni sportive dilettantistiche aventi sede nel medesimo comune in cui ha sede l'istituto scolastico o in comuni confinanti.
NORMATIVA STATALE
LEGGE 27 dicembre
2002, n. 289
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003).
(GU n.305 del 31-12-2002 - Suppl. Ordinario n. 240)
Art. 90 - Disposizioni per l'attività sportiva
dilettantistica
Modificata dalla L. 205/2017 (Finanziaria 2018, cd. «pacchetto sport»
La varietà degli impianti sportivi è notevole: distinti per tipologia, per bacino di utenza, per grandezza, per attività cui sono destinati, per la presenza di servizi accessori, ecc.
Abbiamo impianti polivalenti di ultima generazione con investimenti plurimilionari da parte di privati.
E Bocciofile di base o impianti di quartiere che sopravvivono grazie al volontariato.
VARIETÀ IMPIANTI SPORTIVI
CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI
La redditività di un impianto sportivo deve essere valutata caso per caso, con riferimento a elementi quali i costi, le modalità di gestione, le tariffe per l'utenza, le attività praticate, gli oneri manutentivi, le possibilità di ampliamento delle attività, ecc.
La distinzione non può che avvenire sulla base di preventive (e prospettiche) analisi economico-finanziarie (Business Plan).
Analisi delle caratteristiche della struttura sportiva:
⮚Tipologia impianto (per es. polifunzionale. Omologa federale ecc.).
⮚Presenza di strutture complementari per attività a pagamento.
⮚Redazione di piano economico finanziario (PEF), verificare la valenza anche solo
potenziale di redditività, al netto delle finalità sociali o dei meri fatti gestionali.
⮚Riflessi sulla concorrenzialità e sulla presenza di offerte.
⮚ La classificazione degli impianti dal punto di vista della rilevanza economica non può essere rigida.
⮚A un’analisi ragionevole bisogna sovrapporre scelte politiche e strumentalità
tecniche.
⮚Delicata e necessaria opera di bilanciamento tra: massimizzazione delle fonti di finanziamento dell’attività gestionale e gli obiettivi politici di socialità (Tar Lazio n- 2538 del 22.3.2011).
⮚In realtà gli aspetti più complessi e impegnativi delle concessioni non riguardano tanto la fase pubblicistica dell'individuazione del concessionario, quanto piuttosto la capacità dell’Ente di definire in modo chiaro gli standard di qualità ritenuti fondamentali per i cittadini, gli obiettivi e i contenuti sociali da realizzare con il servizio.
⮚Quanto più ampi e meno vincolati sono gli spazi di azione dei concessionari, minore
potrà essere l’intervento pubblico di sostegno.
⮚ Xxxxxxx deve coinvolgere i gestori, i bilanci e rendiconti gestionali degli anni
precedenti, raccolta di dati.
⮚ Le politiche tariffarie dell‘Ente. Tariffe imposte o libere. Quote sociali.
⮚ Eventuali manutenzioni e miglioramenti funzionali, risparmio energetico, attività remunerative, ampliamento bacino di utenza.
⮚ Gli obiettivi della «gestione sociale».
COME SI DETERMINA LA RILEVANZA ECONOMICA DI UN SERVIZIO: IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (PEF)
Il PEF si qualifica come strumento di valutazione economica derivante dalla comparazione tra costi e ricavi attesi dall’operazione e di valutazione finanziaria con riguardo alla connessione con i flussi in entrata e in uscita. Il Piano ha lo scopo di verificare la convenienza del progetto, esaminando sotto l’aspetto economico la capacità di produrre utili a prescindere dalla struttura finanziaria e successivamente, sotto l’aspetto finanziario, la capacità di generare flussi di cassa sufficienti a remunerare le fonti di
finanziamento e a garantire un’adeguata remunerazione del
capitale investito
RILEVANZA ECONOMICA - CONCESSIONI - EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO
Punto fermo: obbligatoria presenza di un “rischio operativo” a carico del concessionario
art. 3 comma 1 lettera zz:
“Si considera che il concessionario assuma il rischio operativo nel caso in cui, in condizioni operative normali, non sia garantito il recupero degli investimenti effettuati o dei costi sostenuti per la gestione dei lavori o dei servizi oggetto della concessione.... reale esposizione alle fluttuazioni del mercato”.
Trasferimento al concessionario del “rischio operativo”. Le variazioni possono incidere significativamente sul
Piano economico finanziario.
Art. 165 comma 2: Equilibrio economico finanziario. L'Amministrazione aggiudicatrice può stabilire un contributo (prezzo) pubblico, o cessione di beni immobili strumentali, finalizzato all'equilibrio. In ogni caso, il prezzo, sommato al valore di altre garanzie o meccanismi di funzionamento, non può superare il 49% del costo dell'investimento complessivo, comprensivo di eventuali oneri finanziari.
Per la prima volta il legislatore definisce la soglia massima dell'apporto pubblico (modificato nel decreto
Il Piano economico finanziario è fondamentale e dirimente anche per la scelta del contraente. Deve essere
credibile e sostenibile.
Il Partenariato Pubblico Privato (PPP)
«contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto con il quale una o più stazioni appaltanti conferiscono a uno o più operatori economici per un periodo determinato in funzione della durata dell'ammortamento dell'investimento o delle modalità̀ di finanziamento fissate, un complesso di attività̀ consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un'opera in cambio della sua disponibilità̀, o del suo sfruttamento economico, o della fornitura di un servizio connesso all'utilizzo dell'opera stessa, con assunzione di rischio secondo modalità̀ individuate nel contratto, da parte
dell'operatore»
«rischio operativo», il rischio legato alla gestione dei lavori o dei servizi sul lato della domanda o sul lato dell’offerta o di
entrambi, trasferito all’operatore economico nei casi di cui all’articolo 180. Si considera che l’operatore economico assuma rischio operativo nel caso in cui, in condizioni operative normali, per tali intendendosi l’insussistenza di eventi non
prevedibili, non sia garantito il recupero degli investimenti effettuati o dei costi sostenuti per la gestione dei lavori o dei
servizi oggetto della concessione
«rischio di costruzione», il rischio legato al ritardo nei tempi di consegna, al non rispetto degli standard di progetto,
all’aumento dei costi, a inconvenienti di tipo tecnico nell’opera e al mancato completamento dell’opera;
«rischio di disponibilità», il rischio legato alla capacità, da parte del concessionario, di erogare le prestazioni contrattuali
pattuite, sia per volume che per standard di qualità previsti;
«rischio di domanda», il rischio legato ai diversi volumi di domanda del servizio che il concessionario deve soddisfare,
ovvero il rischio legato alla mancanza di utenza e quindi di flussi di cassa».
Questioni interpretative legate al limite del 49% introdotto dal D.Lgs.50/2016 È da ritenere che, nel costo dell’investimento rispetto al quale calcolare il 49%, vada inserito il costo totale delle opere, quello del finanziamento comprensivo di interessi attualizzati e gli oneri di gestione complessivi, mentre per la determinazione del prezzo unito agli altri «aiuti pubblici» bisogna sommare: trasferimenti in conto capitale e immobili, valore di diritti di reali di godimento es. diritto di superficie, contributi pluriennali anche in conto gestione attualizzati ed anche se sottoposti a condizioni, il valore della fidejussione comunale e di altre garanzie pubbliche, il valore attualizzato di altri contributi pubblici pluriennali compresi quelli in c/interessi.
Nella tipologia dei contratti di PPP rientrano:
⮚ la finanza di progetto
⮚ la concessione di costruzione e gestione
⮚ la concessione di servizi
⮚ la locazione finanziaria di opere pubbliche
⮚ il contratto di disponibilità
OBBLIGO DI GARA ANCHE PER GLI IMPIANTI PRIVI DI RILEVANZA ECONOMICA. APPALTO DI SERVIZI
Per gli impianti privi di Rilevanza economica si dovrebbe applicare la disciplina prevista per gli APPALTI DI SERVIZI; oggetto dell'affidamento è la gestione dell'impianto sportivo, quale servizio reso per conto dell'Amministrazione e in assenza di rischio operativo.
Da aggiudicare secondo le specifiche previsioni dettate dal Codice per gli appalti di servizi sociali di cui al Titolo VI sez. IV. Artt. 140, 142, 143 (sopra soglia) , art. 36 (sotto soglia).
Vedi Allegato IX del Codice. Codice 92610000-0, “Servizi di gestione di impianti sportivi”.
Nel caso dell'affidamento di servizio dovrebbe essere previsto un prezzo per lo svolgimento
dello stesso.
Non è prevista l'applicazione di un canone, utenze e manutenzioni straordinarie a carico del Comune.
SECONDA POSSIBILITA’ : CONVENZIONI PER LA GESTIONE E L’USO TRAMITE AVVISI PUBBLICI
Art. 4, D.lgs. 50/2016
Principi relativi all'affidamento di contratti pubblici esclusi
1. L'affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture, esclusi, in tutto o in parte, dall'ambito di applicazione oggettiva del presente codice, avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell'ambiente ed efficienza energetica.
Art. 30, D.Lgs.50/2016
Principi per l’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni
L'affidamento e l'esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni, ai sensi del presente codice garantisce la qualità delle prestazioni e si svolge nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Nell'affidamento degli appalti e delle concessioni, le stazioni appaltanti rispettano, altresì, i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice. Il principio di economicità può essere subordinato, nei limiti in cui è espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti nel bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute, dell'ambiente, del patrimonio culturale e alla promozione dello sviluppo sostenibile, anche dal punto di vista energetico.
UNA TERZA POSSIBILITÀ: LA CONVENZIONE CON IL VOLONTARIATO E LA PROMOZIONE SOCIALE
⮚Viene affidato l’impianto per la pratica di attività sportive, o aggregative (concessione d’uso), ma non la sua gestione economica. Il servizio viene prestato gratuitamente
⮚Il Comune rimane responsabile delle manutenzioni straordinarie.
⮚Non vengono praticate tariffe, ma solo quote sociali
⮚Non vi è presenza di attività commerciali
⮚POSSIBILE APPLICAZIONE A TORINO PER L’ASSEGNAZIONE DI BOCCIOFILE LIBERE O DI BASE (PRIVE DI LOCALI PER LA SOMMINISTRAZIONE)
SERVIZI PRIVI DI R.E. SERVIZI NON ECONOMICI
Due ipotesi:
▪ 1) Si applica la disciplina prevista per
gli appalti di servizi
▪ 2) Si applicano unicamente i principi comuni contenuti nella I parte del nuovo codice (art.4) per individuare soggetti non lucrativi con i quali
stabilire convenzioni di uso e gestione
▪ «Servizio non economico di interesse
generale»
▪ Convenzioni con il volontariato e le APS ai sensi del Codice del Terzo Settore (art. 56) . Parere CdS 01382/2018
▪ Accordi tra PP.AA. Ai sensi dell’art. 15
L.241/90
OBIETTIVI DELLA GESTIONE SOCIALE
BOZZA DI LAVORO NUOVO REGOLAMENTO CITTÀ DI TORINO
⮚ Gli affidamenti a terzi degli impianti sportivi
comunali, sia attraverso la forma della
«concessione di servizi», sia attraverso la
forma dell‘«appalto di servizi», e sia attraverso altre forme di convenzionamento, sono finalizzati a realizzare una «gestione sociale» degli impianti stessi. La gestione sociale si concretizza in:
⮚ condivisione delle finalità pubbliche degli impianti sportivi con conseguente effettiva attuazione di attività agonistiche, formative e amatoriali afferenti la/le pratica/e sportiva che caratterizzano l’impianto.
⮚ Garanzia dell'accessibilità degli impianti a tutte le categorie di cittadini e all'associazionismo cittadino.
⮚ Applicazione delle tariffe stabilite dagli organi della
Civica Amministrazione o con essi concordati.
⮚ Proposta di attività formative e/o di pratica gratuite nei confronti di particolari categorie di utenza (scuole, servizi sociali, anziani, under 15) da inserirsi nelle Convenzioni in relazione alle specificità dei singoli impianti e delle attività ivi praticate.
⮚ Messa a disposizione della Città (attraverso accordi con l'Area Sport o con le Circoscrizioni) di almeno 10 giornate gratuite l'anno.
UN ESEMPIO DI PEF:
COMPLESSO SPORTIVO POLIVALENTE DI UN COMUNE DEL PIEMONTE ORIENTALE
Obiettivi:
⮚ Mantenere e in prospettiva migliorare la funzione sociale del centro, di promozione delle attività sportive, sia agonistiche che diffuse, e di sviluppo del territorio.
⮚ Unificare il servizio di gestione dell’intero complesso affidandolo a un soggetto esterno dotato di competenza e professionalità nello specifico settore di intervento.
⮚ Ottimizzare le potenzialità di servizio ed economiche del Centro, attraverso una gestione imprenditoriale e l’assunzione del rischio operativo da parte del gestore.
⮚ Ridurre il contributo finanziario a carico del Comune e commisurare lo stesso in funzione degli equilibri economico-finanziari della gestione e a compensazione dei benefici sociali previsti in convenzione (tariffe stabilite dal Comune, giornate a disposizione dell’Amministrazione ecc.)
Bilanci gestore – andamento ricavi (escluso bar) | ||||||
anno | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | ||
Totale ricavi (€) | 574.883 | 632.387 | 668.869 | 739.575 | ||
Var. assoluta | / | 57.504 | 36.482 | 70.706 | ||
Var. percentuale | / | 10% | 5,77% | 10,57% (m=8,78%) | ||
Bilanci Gestore – andamento ricavi da attività sportiva (escluso bar e corrispettivi comunali) | ||||||
anno | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | ||
Totale ricavi (€) | 545.483 | 602.987 | 639.469 | 710.175 | ||
Var. assoluta | / | 57.504 | 36.482 | 70.706 | ||
Var. percentuale | / | 10,54% | 6.05% | 11,06% m=9,22%) |
COSTI DI GESTIONE DELL’IMPIANTO E RELATIVE STIME
PREVISIONALI
Le principali voci di costo per la gestione corrente dell’impianto sono i
seguenti:
⮚ Costi del personale sportivo (istruttori)
⮚ Costi del personale amministrativo e servizi vari (reception ecc.)
⮚ Acquisto di beni e materie prime
⮚ Acquisto di servizi
⮚ Utenze energetiche e spese connesse
⮚ Manutenzioni ordinarie
⮚ Spese varie (oneri diversi della gestione)
4.1 PEF - BASI DI CALCOLO DEL CONTO ECONOMICO PREVISIONALE | ||||||||||
Conto economico e Flussi di cassa - Anno Zero | Base calcolo | n.d. | Stime previsionali - Anno 1 | |||||||
RICAVI | anno 2017 | anno 2018 | Note esplicative | Anno 1 concessione | ||||||
Ricavi da Attività AREA TERRA: | 287876,75 | 0 | sulla base dati del 2017 (Bilanci Gestore) e anni precedenti si stima un incremento del 5% annuo per i primi 4 anni (credibili margini di espansione tesserati e attività), e successivamente un 2% annuo di assestamento e adeguamento prezzi. (vedi report per analisi trend) | 302270 | ||||||
Attività FITNESS | 214945,75 | |||||||||
Attività ARTI MARZIALI - DANZA | 48938 | |||||||||
PERSONAL TRAINING | 23993 | |||||||||
Ricavi da Attività AREA ACQUA: | 254680,75 | 0 | 267415 | |||||||
Attività NUOTO LIBERO | 16059,25 | |||||||||
Attività ACQUAGYM | 39127,5 | |||||||||
PAUSA PRANZO | 6525,5 | |||||||||
CORSI NUOTO E EXTRA | 192968,5 | |||||||||
QUOTE ASSOCIATIVE | 62140 | nb: I proventi derivanti da servizi rivolti al pubblico (non tesserati) vengono trattati a scopi previsionali come ricavi da attività sportiva | 65247 | |||||||
INGRESSI SINGOLI (BIGLIETTERIA) | 75273 | 79036 | ||||||||
ATTIVITA' IN FAVORE DI ENTI (fatture) | 30780 | 32319 | ||||||||
ACQUA + TERRA (vedi report) | 710750,5 | 746287 | ||||||||
Ricavi da Attività AREA PALAZZETTO | 25000 | Per il 2017 la base sono le tariffe incassate dal Comune (proxi). Si ipotizza un margine di incremento del 3% per i primi 3 anni. Poi l'1,50 annuo. Beach Volley nuova attività dal primo anno (stima introito rimane invariata) | 31.550 | |||||||
SOCIETA' SPORTIVE tariffe | 25000 | 25750 | ||||||||
Beach Volley | 5.800 | |||||||||
TOTALE RICAVI ATTIVITA' SPORTIVE | 710.751 | 0 | 777.837 | |||||||
Contributi Pubblici: | 34280 | Il prezzo contributo a carico del Comune per gli equilibri economici della gestione e per i vincoli di carattere sociale. Rimane invariato fino al quarto anno. Dal successivo viene diminuito dell'utile stimato per il BAR | 160000 | |||||||
Comune per rimborso pulizie e coord. palazzetto | 5000 | |||||||||
Comune rimborso utenze e contributo equilibri | 160000 | |||||||||
Comune rimborso pulizie / utenze | 29.280 | |||||||||
Contributi Privati: | 0 | Pubblicità: stima iniziale di 5.000 € . Incremento del 10% annuo fino all'ottavo anno di concessione | 5.000 | |||||||
Liberalità | ||||||||||
Sponsorizzazioni | 5000 | |||||||||
Attività Commerciale: | 95.424 | Commerciali (non sportive): stima iniziale di 5000. incremento del 10% annuo. Dal 2024 si inserisce l'utile del bar , stimato in 7.200 € annui costanti | 5.000 | |||||||
Attività Bar Ristoro | 95424,36 | |||||||||
Affitto spazi - merchandising | ||||||||||
Altri Ricavi Commerciali | 5.000 | |||||||||
Totale Ricavi | 840.455 | 0 | 0 | 947.837 |
COSTI | ||||||||||
Xxxxx Xxxxxx: | 447.650 | Stima iniziale prudente, si sottrae solo parzialmente la spesa per il personale del bar. Annualità successive: + 2% | 400.000 | |||||||
Collaboratori Attività Sportive | 287.967 | 285.000 | ||||||||
Amministratori Segreteria BAR | 159.683 | 115.000 | ||||||||
Acquisto beni e servizi: | 307.999 | I dati della gestione 2017, sottratte le componenti riferite al bar e le voci non pertinenti (vedi colonna di sinistra). Oneri vari diminuiti del 15% (bar). Crescita di tali costi stima del 2% su base annua | 238.310 | |||||||
Pulizie | 58.560 | 59.700 | ||||||||
Acquisto beni e materie prime (escl. bar dal 2019) | 98758 | 128.758 | 100.733 | |||||||
Acquisto servizi (bar escluso dal 2019) | 76350 | 96.356 | 77.877 | |||||||
Varie indeducibili: | 24.325 | |||||||||
Utenze: | 199744 | Utenze: crescita dell'1% annuo | 200000 | |||||||
Nel 2017 sostenute dal Comune; stima MO: 25.000/anno in crescita del 2%; MS 45.000 ogni 3 anni (inseriti in ammortamento; Rinnovo attrezzature: 25.000 ogni 3 anni in ammortamento | ||||||||||
Manutenzioni: | 58.158 | 0 | 25.250 | |||||||
Manutenzione Ordinaria | 25.250 | 25.250 | ||||||||
Manutenzione e rinnovo attrezzature (ogni 3 anni) | ||||||||||
Manutenzione Straordinaria (ogni 3 anni) | 32.908 | |||||||||
Canoni: | 19.636 | 0 | 0 | |||||||
Spese varie (oneri diversi della gestione): | 42.525 | 45.000 | ||||||||
Totale Costi | 817.810 | 908.560 | ||||||||
Margine operativo lordo (Totale Ricavi - Totale Costi) | 22.645 | 0 | 39.277 | |||||||
Ammortamenti: | 3774 | 0 | Le imposte sono state inserite nella percentuale del 24% sull'utile. | 91809 | ||||||
Beni Materiali | 2757 | Attrezzature | 72143 | |||||||
Finanziari | 1017 | Opere | 19666 | |||||||
Margine operativo netto | 18.871 | 0 | -52.532 | |||||||
Oneri Finanziari | 3500 | 20000 | ||||||||
Risultato Ante Imposte | 15.371 | 0 | -72.532 | |||||||
Imposte | 2.518 | 0 | ||||||||
UTILE / PERDITA D’ESERCIZIO | 12.853 | 0 | -72.532 |
Elaborazioni a cura di: Xxxx Xxxxxx - Torino | ||||||||||||
CONTO ECONOMICO | anno 2017 | anno 1 | anno 2 | anno 3 | anno 4 | anno 5 | ||||||
XXXXXX | ||||||||||||
XXXXXX DA ATTIVITA ACQUA + TERRA (vedi report) | 710751 | 5% | 746287 | 783601 | 822782 | 863921 | 2% | 000000 | ||||
Xxxxxx xx Xxxxxxxx XXXX XXXXXXXXXX | 00000 | 0 | 31.550 | 32.322 | 33.118 | 33.528 | 33.944 | |||||
SOCIETA' SPORTIVE tariffe | 25000 | 3% | 25750 | 26522 | 27318 | 1,50% | 27728 | 28144 | ||||
Beach Volley | 5.800 | 5.800 | 5.800 | 5.800 | 5.800 | |||||||
TOTALE XXXXXX XXXXXXXX' SPORTIVE | 710.751 | 777.837 | 815.923 | 855.900 | 897.449 | 915.144 | ||||||
Contributi Pubblici: | 34280 | 160000 | 160000 | 160000 | 160000 | 152800 | ||||||
Comune per coord. palazzetto | 5000 | |||||||||||
Comune rimborso pulizie | 29.280 | |||||||||||
Contributi Privati: | 0 | 5.000 | 5.500 | 6.050 | 6.655 | 7.320 | ||||||
Liberalità | ||||||||||||
Sponsorizzazioni | 10% | 5000 | ||||||||||
Attività Commerciale: | 95.424 | 5.000 | 5.500 | 6.050 | 6.655 | 14.520 | ||||||
Attività Bar Ristoro | 95424,36 | 7200 | ||||||||||
Merchandising - Affitto spazi | ||||||||||||
Altri Ricavi Commerciali | 10% | 5.000 | 5.500 | 6.050 | 6.655 | 7.320 | ||||||
Totale Ricavi | 835.576 | 947.837 | 986.923 | 1.028.000 | 1.070.759 | 1.089.784 | ||||||
COSTI | ANNO1 | ANNO2 | ANNO3 | ANNO4 | ANNO5 | |||||||
Xxxxx Xxxxxx: | 447.650 | 400.000 | 408.000 | 416.160 | 424.483 | 432.973 | ||||||
Collaboratori Attività Sportive | 287.967 | 285.000 | ||||||||||
Amministratori Segreteria BAR | 159.683 | 115.000 | ||||||||||
Altre Attività | ||||||||||||
ACQUISTO BENI E SERVIZI: | 307.999 | 238.310 | 243.000 | 247.860 | 252.817 | 257.873 | ||||||
Pulizie | 58.560 | 59.700 | ||||||||||
Acquisto beni e materie prime (escl. bar dal 2019) | 128.758 | 100.733 | ||||||||||
Acquisto servizi (bar escluso dal 2019) | 96.356 | 77.877 | ||||||||||
Varie indeducibili | 24.325 | |||||||||||
Utenze: | 199744 | 200000 | 202000 | 204020 | 206060 | 208120 | ||||||
1% | ||||||||||||
Manutenzioni: | 58.158 | 25.250 | 25.755 | 26.270 | 26.795 | 27.330 | ||||||
Manutenzione Ordinaria | 25.250 | 25.250 | 25.755 | 26.270 | 26.795 | 27.330 | ||||||
Manutenzione attrezzature | 25000 (A) | |||||||||||
Manutenzione Straordinaria | 32.908 | 45000 (A) | ||||||||||
Canoni: | 19.636 | 0 | 0 | |||||||||
Concessione Impianto sportivo | 7.636 | |||||||||||
Altri Canoni - Bar | 12000 | |||||||||||
Spese Varie (oneri diversi di gestione) | 42525 | 45000 | 45900 | 46818 | 47754 | 48709 | ||||||
Totale Costi | 1.075.712 | 817.810 | 908.560 | 924.655 | 941.128 | 957.909 | 975.005 |
Margine operativo lordo (Totale Ricavi - Totale Costi) EBITDA | 17.766 | 39.277 | 62.268 | 86.872 | 112.850 | 114.779 | ||||||
Ammortamenti: | 3774 | 91809 | 91809 | 95381 | 99472 | 99472 | ||||||
Beni Materiali (ATTREZZATURE) | 2757 | 72143 | 72143 | 3572 | 72143 | 3572 | 72143 | 3572 | 72143 | |||
Finanziari (OPERE) | 1017 | 19666 | 19666 | 19666 | 4091 | 19666 | 4091 | 19666 | ||||
Margine operativo netto | 13.992 | -52.532 | -29.541 | -8.509 | 13.378 | 15.307 | ||||||
Oneri Finanziari | 3500 | 20000 | 18548 | 17059 | 15533 | 13970 | ||||||
Risultato Ante Imposte | 10.492 | -72.532 | -48.089 | -25.568 | -2.155 | 1.337 | ||||||
Imposte | 2.518 | 0 | 0 | 0 | 0 | 321 | ||||||
Risultato netto | 7.974 | -72.532 | -48.089 | -25.568 | -2.155 | 1.016 | ||||||
FLUSSI DI CASSA PREVISIONALI | ANNO 1 | ANNO 2 | ANNO 3 | ANNO 4 | ANNO 5 | |||||||
Margine operativo lordo | 39277 | 62268 | 86872 | 112850 | 114779 | |||||||
Imposte | 0 | 0 | 0 | 0 | 321 | |||||||
Variazione del capitale circolante | ||||||||||||
Flusso di cassa previsionale della gestione corrente | 39.277 | 62.268 | 86.872 | 112.850 | 114.458 | |||||||
Investimenti | -800000 | -25000 | -45000 | |||||||||
Flusso di cassa al netto della gestione finanziaria | -760.723 | 62268 | 61.872 | 67.850 | 114.458 | |||||||
Accensione / rimborso finanziamenti | 800000 | 78089 | 78089 | 78089 | 78089 | |||||||
Flusso di cassa dopo la gestione finanziaria | 39.277 | -15.821 | -16.217 | -10.239 | 36.369 |
DATI FINALI E INDICATORI FINANZIARI DI PROGETTO
xxxxxx complessivi | € 17.157.747 | |
costi complessivi | € 15.471.498 | |
Differenza ricavi / costi | € 1.686.249 | |
Totale investimenti | € 1.080.000 | |
Oneri finanziari | € 135.697 | |
Contributo pubblico complessivo | € 2.320.800 | |
DSCR medio | 1,21 | |
LLCR medio | 0,98 | |
TIR di progetto | 7% | |
VAN di progetto | € 191.843 |
L’indice DSCR (indice di copertura della rata del debito) indica il rapporto tra il flusso di cassa operativo e il servizio del debito in ciascuno degli anni di vita operativa del progetto. Un valore superiore all’unità rappresenta la capacità dell’investimento di liberare risorse sufficienti a coprire le rate del debito e a lasciare una remunerazione al concessionario. Nel PEF relativo alla concessione è stimato mediamente al 1,21%, calcolato nel periodo di ammortamento del
mutuo finanziario, ed evidenzia che l’operazione è finanziariamente sostenibile.
Il TIR di progetto (Tasso intrinseco di rendimento) è un indicatore finanziario della redditività del progetto. Il valore che emerge dal PEF revisionale è pari al 7%, un valore superiore al costo delle fonti di finanziamento, e pertanto è da ritenersi adeguatamente remunerato il capitale da impegnare.
Il valore attuale dei flussi di cassa netti previsionali (VAN di progetto) attualizzati al 3,5% è pari a € 191.843. Rappresenta la ricchezza incrementale generata dall’investimento, espressa come se fosse immediatamente disponibile nell’istante in cui viene effettuata la valutazione. Si ritiene pertanto adeguatamente remunerato il capitale di rischio da impiegare.
Comune di Torino - FIN
⮚ Costruito nel 2008 – eredità Olimpiadi del 2006
⮚Impianto di avanguardia, votato al nuoto agonistico
⮚Dal 2011 ad oggi: gestione provvisoria da parte della FIN
⮚ 2014 – 2015 : due bandi di gara per concessione del servizio: deserti
⮚Fine 2015: primo parere dell’ANAC su possibilità affido diretto
⮚Fine 2016: delibera 1300 dell’ANAC
⮚Problema della rilevanza economica del servizio
⮚Procedura per la gara d’appalto della gestione
⮚Proposta di Convenzione
Un percorso complicato:
Il Palazzo del Nuoto di Torino
Il Palazzo del Nuoto di Torino
⮚ Caratteristiche di un eventuale accordo con la FIN:
⮚Unicità dell’impianto e sua specifica vocazione per l’agonismo
⮚Impianto oneroso e PRIVO di rilevanza economica
⮚Federazione considerata nella sua “valenza pubblicistica” (art. 23
Statuto del Coni)
⮚Accordo tra PP.AA.: art. 15 L. 241/90
⮚PEF e programmi gestionali
⮚ Compartecipazione alla spesa e agli oneri gestionali
FSN Federazioni Sportive
▪ Statuto CONI ART. 23 COMMA 1
▪ Hanno valenza pubblicistica le attività delle Federazioni sportive nazionali relative… all’utilizzazione e alla gestione degli impianti sportivi pubblici…
▪ Applicano il Codice
dei contratti pubblici
▪ Applicano tariffe concordate e regolate
▪ Sostengono il servizio con proprie risorse
BANDI E CONVENZIONI
⮚ Esternalizzazioni di impianti con rilevanza economica o privi di rilevanza economica.
⮚In entrambi i casi occorre garantire:
⮚ Gestione efficiente ed equilibrata con intervento pubblico nella misura strettamente
necessaria.
⮚ Realizzazione delle finalità istituzionali e degli obiettivi sociali definiti dalla politica per iol servizio.
⮚Gli strumenti di cui disponiamo sono i BANDI DI GARA E LE CONVENZIONI:
⮚ I bandi non devono solo essere ineccepibili formalmente, devono risultare efficaci, cioè
funzionali agli obiettivi di servizio che vogliamo raggiungere.
⮚ Le fasi dell’aggiudicazione e della stipula con i soggetti gestori non concludono il nostro
lavoro. Le Convenzioni sono «esseri viventi».
GESTIONE TECNICO-AMMINISTRATIVA IMPIANTO
- manutenzione impianto
- servizi generali
- riscossione tariffe
GESTIONE ORGANIZZATIVA (SERVIZI SPORTIVI)
- utilizzo spazi sportivi
- corsi di avviamento e pratica sportiva
- organizzazione manifestazioni sportive
GESTIONE IMPIANTO
⮚Scelta della procedura: procedura aperta, ristretta, negoziata su
bando / senza bando
⮚Struttura temporale: opzioni (rinnovo, proroga, ripetizione)
⮚Pubblicità del bando
⮚Requisiti di ammissione
⮚Garanzie (cauzione provvisoria, definitiva)
⮚Criteri di aggiudicazione e commissioni giud.
⮚Termini di presentazione candidature/offerte
⮚Verifica offerte anomale
⮚Aggiudicazione provvisoria e definitiva
LA PROCEDURA DI GARA PER LE CONCESSIONI DI SERVIZI
⮚ Operatori economici definiti dal X.Xxx. 50.
⮚ Soggetti del mondo sportivo dilettantistico - Art. 90.
⮚Raggruppamenti – Avvalimento.
In ogni caso - Requisiti di ammissione:
⮚Idoneità professionale.
⮚ Capacita economica.
⮚ Capacità tecnico organizzativa.
⮚Sopra soglia, sotto soglia.
⮚Procedure aperte.
⮚Procedure negoziate.
⮚Criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (offerta
economica max 30%, ma può anche valere meno).
Convenzione: atto contrattuale con il quale il soggetto proprietario e gestore concordano i rispettivi obblighi e
responsabilità. Il soggetto pubblico è il proprietario, quello privato è utilizzatore e gestore dell’impianto.
Il gestore subentra alla PA nella fornitura di un servizio di interesse pubblico che spetterebbe all’ente garantire
assumendosi anche il rischio di gestione.
Possibilità non obbligo di prevedere la corresponsione di un canone.
QUESTIONI APERTE
Concetto di manutenzione ordinaria–utilizzo di macchine operatrici
⮚ Messa a norma dell’impianto
⮚ Il c.d. “volontariato sportivo”
⮚ La sub-concessione per posto di ristoro, merchandising e pubblicità
⮚ Comitati di gestione
⮚ ATI-Associazione Temporanee d’Impresa tra ASD e Società profit: giusto privilegiarle?
⮚ Utenze
⮚ Contributo pubblico
⮚ Fideiussione
⮚ Xxxxxxxx al concedente
⮚ Uso sportivo non esclusivo
La procedura di gara. Il bando. Elementi essenziali
⮚ Oggetto: affidamento della gestione del complesso
sportivo
⮚ Valore della concessione/appalto
⮚ Eventuali estensioni nell’ambito del quinto
⮚ Durata
⮚ Facoltà di rinnovo
⮚ Importo del canone a base di gara (o della percentuale
delle utenze, o del contributo)
⮚ Soggetti ammessi; possesso di requisiti
⮚ Richiesta di sopralluogo obbligatorio
⮚ Dichiarazioni sostitutive richieste
⮚ Aggiudicazione Metodo
⮚ Criteri valutazione e attribuzione punteggi
⮚ Xxxxxxxx e garanzie
⮚ Documentazione possesso requisiti
⮚ Modalità di presentazione
⮚ Criteri di ammissibilità delle offerte
⮚ Commissione
⮚ Operazioni di gara
⮚ Offerte anomale, controversie
Vedi art. 167 d.lgs. 50
Stima del fatturato totale del concessionario per tutta la durata della concessione, quale corrispettivo dei servizi, delle opere e dei costi accessori. Valore presunto.
VALORE DELLA CONCESSIONE
CAPITOLATO: FUNZIONI DELLA GESTIONE
La gestione di un impianto sportivo consiste in quel complesso di attività e mezzi necessari per una corretta utilizzazione degli spazi attrezzati per lo sport, con lo scopo di consentire agli utenti lo svolgimento delle attività sportive nelle migliori condizioni possibili.
⮚ Conduzione e direzione tecnico amministrative;
⮚ modalità di svolgimento di tutte le pratiche sportive e ricreative;
⮚ operazioni di manutenzione programmata;
⮚ eventuali attività accessorie e integrative anche di tipo commerciale.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE OFFERTE
Criterio generale: SI VALUTA L’OFFERTA NON L’OFFERENTE
✓ Piano di utilizzo dell’impianto
✓ Accessibilità e fruibilità da parte di cittadini e ASD.
✓ Ottimizzazione orari e attività sportive.
✓ Attività agonistiche.
✓ Piano di conduzione tecnico-gestionale
✓ Piano economico finanziario. *
✓ Piano manutenzioni programmate.
✓ Organizzazione funzioni gestionali.
✓ Programma attività accessorie (anche di tipo commerciale).
✓ Progetto sociale
✓ Proposte di attività strutturate gratuite nei confronti di scuole, servizi
sociali, minori, anziani, diversamente abili.
✓ Piano tariffario dettagliato, eventuali promozioni.
✓ Proposte di partenariato con istituzioni e associazioni.
CRITERI PER LA SELEZIONE DEL CONCESSIONARIO: ASPETTI QUALITATIVI
CRITERI DI SELEZIONI IMPROPRI
⮚Non sono accettabili criteri che limitano artificiosamente la concorrenza e la par condicio.
⮚Radicamento nel territorio (diritto di insistenza).
⮚Storicità della gestione.
⮚Esperienza nella gestione di impianti similari.
MANUTENZIONE ORDINARIA
Non basta semplice previsione in convenzione. Possibili confusioni interpretative T.U. Edilizia 380.
Inserire, già nel bando: metodo – procedure – organizzazione – verifiche
mirate.
Quando è possibile: inserire piano delle manutenzioni programmate. Una M.O. non eseguita o male eseguita determina la necessità di M.S. Prevedere penali: cauzione, fino a revisione del canone concessorio.
DURATA, RINNOVI, PROROGHE
⮚Da 5 a 20 anni in funzione del piano economico finanziario, del conseguente ammortamento degli investimenti, delle opere di miglioria e/o della gravosità delle manutenzioni programmate.
⮚Predeterminati nel bando o stabiliti in sede di gara in funzione dell’offerta tecnica.
⮚Elevabili fino a un massimo di 30 anni nel caso di interventi strutturali particolarmente rilevanti.
⮚I rinnovi art. 106 commi 11 e 12 e le proroghe solo se espressamente previsti nel
bando di gara. Casi particolari.
⮚Attuale ipotesi regolamentare. Rinnovo. Manifestazione di interesse. Bando
⮚Rinnovo anticipato: necessità di interventi di rilevante interesse per la città.
⮚Proroga per accedere a finanziamenti regionali = impiantistica.
⮚Nel caso di esecuzione di lavori urgenti e necessari, pena l’inutilizzabilità dell’impianto, o particolari opere giudicate di interesse rilevante per la città (efficientamento energetico).
⮚ Valutazione Ufficio tecnico e Patrimonio.
⮚Imprevedibili in sede di aggiudicazione.
⮚ Tali da richiedere una diversa durata degli ammortamenti.
⮚Non dovuti a carenze di manutenzioni o altre cause dovute al concessionario.
⮚ Tutte le altre condizioni del contratto in regola.
⮚Contratto non in scadenza (almeno 48 mesi residui).
⮚Il canone viene stabilito sulla base di una valutazione patrimoniale «di mercato», differenziata in base agli usi degli spazi:
⮚ Uso propriamente sportivo (istituzionale).
⮚ Usi commerciali previsti dalla convenzione (somministrazione ecc.).
⮚ Usi promiscui o non istituzionali (es.: sportivo commerciale).
⮚Il canone a base di gara viene abbattuto fino al 20% in funzione di:
⮚ Usi sociali e promozionali previsti dal capitolato (accessibilità, Tariffe ecc.).
⮚ Redditività stimata nel PEF (presenza del commerciale ecc.).
⮚ Collocazione geografica e relativo bacino di utenza.
⮚ Stato di conservazione della struttura.
Attualmente situazione variegata:
⮚100% a carico concessionario per attività commerciali;
⮚80% (Comune) e 20% parti sportive;
In tendenza:
⮚RE: 100% a carico del concessionario;
⮚NRE: suddivisione 80 – 20% con gradualità da inserirsi in sede di
offerta.
SUB CONCESSIONI
⮚Attualmente: non consentite.
⮚Ha senso limitare questa possibilità per gli impianti con RE.
⮚Riferirsi alla normativa dei subappalti e prevederli già in sede di offerta e aggiudicazione.
CITTÀ DI TORINO - CRITERI MOTIVAZIONALI – ES 1
0 | Il progetto non definisce l’organizzazione della gestione operativa dell’impianto. Mancano la progettualità ed il dettaglio della gestione operativa dell’impianto. |
0,1 | Mancano gli obiettivi. Il progetto definisce in modo gravemente inadeguato l’organizzazione della gestione operativa dell’impianto. Mancano la progettualità ed il dettaglio della gestione operativa dell’impianto. Mancano gli obiettivi. |
0,2 | Il progetto definisce in modo gravemente inadeguato l’organizzazione della gestione operativa dell’impianto. |
0,3 | Il progetto definisce in modo non completamente adeguato l’organizzazione della gestione operativa dell’impianto. La progettualità ed il dettaglio della gestione operativa sono inadeguati, non pertinenti e incoerenti. |
0,4 | Il progetto definisce in modo non completamente adeguato l’organizzazione della gestione operativa dell’impianto. La progettualità ed il dettaglio della gestione operativa sono poco adeguati. Gli obiettivi non sono completamente adeguati, molto generici e poco declinati. Manca un’analisi dei bisogni |
0,5 | Il progetto definisce in modo abbastanza adeguato l’organizzazione della gestione operativa dell’impianto.. La progettualità ed il dettaglio della gestione operativa sono abbastanza adeguate, pertinenti e coerenti. Gli obiettivi sono descritti in modo non completamente adeguato, poco generici e poco declinati. Manca un’analisi dei bisogni. |
CITTÀ DI TORINO - CRITERI MOTIVAZIONALI – ES 1
0,6 | Il progetto definisce in modo abbastanza adeguato e pertinente la gestione operativa dell’impianto La progettualità ed il dettaglio della gestione operativa sono abbastanza adeguate, pertinenti e coerenti. Gli obiettivi sono abbastanza adeguati, non generici e più declinati rispetto all’analisi dei bisogni effettuata. |
0,7 | Il progetto definisce in modo adeguato e pertinente l’organizzazione della gestione dell’impianto La progettualità ed il dettaglio della gestione dell’impianto sono adeguati, pertinenti e coerenti. Gli obiettivi sono abbastanza adeguati, non generici e più che declinati rispetto all’analisi dei bisogni effettuata. |
0,8 | Il progetto definisce in modo adeguato e pertinente l’organizzazione della gestione dell’impianto La progettualità ed il dettaglio della gestione dell’impianto sono adeguati, pertinenti e coerenti e consentono una ricaduta sportiva e sociale misurabile. Gli obiettivi sono adeguati, delineati in modo pertinente, non generici e più che declinati rispetto all’analisi dei bisogni. |
0,9 | Il progetto definisce in modo più che adeguato e pertinente l’organizzazione della gestione dell’impianto. La progettualità ed il dettaglio della gestione dell’impianto sono ben descritti in termini di adeguatezza, pertinenza e coerenza e consentono una alta ricaduta sportiva e sociale misurabile. Gli obiettivi sono adeguati, delineati in modo pertinente, non generici e più che declinati rispetto all’analisi dei bisogni. |
1 | Il progetto definisce in modo più che adeguato e pertinente l’organizzazione della gestione dell’impianto. La progettualità ed il dettaglio della gestione dell’impianto sono molto ben descritti in termini di adeguatezza, pertinenza e coerenza con elementi di innovazione che possono potenzialmente configurare la gestione come modello da seguire. Gli obiettivi sono più che adeguati, delineati in modo pertinente, non generici e più che declinati rispetto ad un’analisi dei bisogni. |
CITTÀ DI TORINO - CRITERI MOTIVAZIONALI – ES 2
COEFFICIENTI | ||
1 | da 0,00 a 0,25 | Inconsistenti e/o non pertinenti proposte di intervento. |
2 | da 0,26 a 0,50 | Limitate e circoscritte proposte che producono un qualche effetto di miglioramento / mantenimento alle strutture. |
3 | da 0,51 a 0,75 | Consistente proposta in grado di apportare un reale miglioramento tecnico, funzionale ed anche estetico alle strutture. |
4 | da 0,76 a 1,00 | Significativa proposta in grado di apportare un sensibile e considerevole miglioramento tecnico, funzionale ed anche estetico alle strutture. |
DOCUMENTI DI GARA:
⮚ Bando pubblico /disciplinare di Gara
⮚ Schema di contratto
⮚ Scheda di consistenza dell’impianto, incluso dotazioni
inventariali e descrizione impianti
⮚ Planimetrie impianto
⮚ Manuale per la conduzione operativa e le manutenzioni programmate
⮚ Programma minimo degli interventi di riqualificazione e di M.S.
⮚ Programma minimo per gli allestimenti e gli investimenti in attrezzature sportive
⮚ PEF e relativa Relazione tecnico gestionale
⮚ Matrice dei Rischi della concessione
Xxxx Xxxxxx xxxx.xxxxxx@xxxxxx.xxxxxx.xx
I materiali didattici saranno disponibili su
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