PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA
FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI AZIONI CONGIUNTE PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEI COMPORTAMENTI ANTISOCIALI NELLE ZONE DELLA MOVIDA
tra
Prefettura di Livorno, Ufficio Territoriale del Governo, codice fiscale n. 80008810493 e sede in Xxxxxx xxxx'Xxxxx x'Xxxxxx, 0 XXX 00000 - Xxxxxxx, rappresentata dal Prefetto Dott. Xxxxx X'Xxxxxxx;
Comune di Livorno, codice fiscale n. 00104330493 e sede in Xxxxxx xxx Xxxxxxxxx, 0 -00000 Xxxxxxx, rappresentato dal Sindaco, xxxx. Xxxx Xxxxxxxx;
Confcommercio – Imprese per l'Italia – Provincia di Livorno, codice fiscale n. 92126190492 e sede in Xxx Xxxxxxxxxx 00 - 00000 Xxxxxxx, rappresentata dal Direttore, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx;
Confesercenti Provincia di Livorno, codice fiscale n. 92102240493 e sede in xxx Xxxxxxx 00 - 00000 Xxxxxxx, rappresentata dalla Presidente Xxxxxxxxxx Xxxxxxx;
Azienda Usl Toscana Nord Ovest, codice fiscale n. 02198590503 e sede legale in xxx X. Xxxxxx, 0/0 - 00000 Xxxx, rappresentata dal Direttore Sanitario, xxxx. Xxxx Xxxxxxx;
Università di Pisa, c.f. n. 80003670504 e sede in Xxxxxxxx Xxxxxxxxx 00, 00000 – Pisa, rappresentata dal Rettore, Xxxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxx.
Premesso che:
• il quartiere Venezia e alcune altre zone centrali di pregio della città di Livorno (area via Cambini) sono interessate da dinamiche di aggregazione notturna, favorite dalla presenza di numerosi locali di somministrazione, legate alla cosiddetta movida, che si caratterizza per la presenza di un elevato numero di persone che stazionano all’esterno degli esercizi pubblici, occupando la pubblica via e trattenendosi in loco fino a tarda ora;
• alle suddette dinamiche sociali in alcuni casi si accompagnano comportamenti, anche involontari, di disturbo della tranquillità e del riposo di parte dei residenti, i quali hanno sollecitato interventi volti alla loro tutela ed episodi, contrari al decoro, legati all’abbandono, su suolo pubblico e privato, in aree
spesso lontane dagli esercizi commerciali, di rifiuti attinenti al consumo di bevande quali bicchieri e bottiglie;
• con la progressiva riapertura degli spazi destinati alla socialità e della ripresa della vita sociale a seguito del venir meno delle restrizioni derivanti dalla situazione di emergenza sanitaria da Covid-19, si è verificato un aumento delle presenze degli avventori in alcuni dei quartieri interessati, rendendo più complicato il contemperamento dei vari interessi presenti: dei residenti che desiderano vedere riconosciuto il loro diritto alla quiete e al riposo notturno; degli avventori interessati allo svago e alla fruizione dei servizi di somministrazione e di intrattenimento; dei gestori dei locali che evidenziano il diritto di lavorare senza turbamenti e la ridotta possibilità di intervento al di fuori delle aree pubbliche di stretta pertinenza;
• alcuni comportamenti stanno assumendo, anche nella città di Livorno, diverse e talvolta pericolose connotazioni, sia per la sempre maggiore diffusione del consumo di sostanze illegali e dell’abuso di sostanze alcoliche - spesso acquistate, in vario modo, al di fuori dei quartieri interessati - che per la costante tendenza all’abbassamento dell’età dei ragazzi, fino a coinvolgere anche le fasce adolescenziali;
• l'entità dell’afflusso registrato nel periodo post lockdown, nelle aree cittadine dove insiste la movida comporta la necessità di adottare opportuni provvedimenti, tali da contemperare anche tutti gli aspetti di pubblico interesse coinvolti, inclusi quelli connessi all’ordine ed alla incolumità, oltreché quelli relativi al decoro urbano;
• il costante e sistematico intervento delle Forze dell'Ordine, mediante coordinati servizi dedicati, ha determinato un indubbio contenimento delle criticità con impiego di risorse eccessive e per tale motivo penalizzanti dell'attività di controllo del territorio in altre aree cittadine;
Vista la Decisione dell'Amministrazione Comunale (Giunta Comunale n. 241 del 17/9/2021) circa l'“Avvio della revisione del piano comunale di classificazione acustica (PCCA) e del conseguente Regolamento comunale delle attività rumorose e modalità di rilascio delle deroghe al limite di zona” per l'adozione di misure per il contenimento delle problematiche acustiche;
Preso atto delle petizioni pervenute all'Amministrazione Comunale in data 14/9/2021 e in data 09/11/2021;
Visti:
- la legge della Regione della Toscana n. 62 del 23/11/2018, e successive modifiche, con cui è stato approvato il Codice del Commercio, Testo Unico in materia di commercio;
- il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 9 aprile 2020, n. 23/R con il quale è stato approvato il “Regolamento di attuazione della legge regionale 62/2018”;
Considerato che, nel contesto delineato, accanto alla strategia classica di controllo del divertimento notturno attuata attraverso l’azione diretta delle Forze dell’Ordine, è emersa la necessità di predisporre innovative strategie e soluzioni efficaci in tema di gestione degli scenari notturni di svago giovanile per ridurre i comportamenti antisociali e i conseguenti problemi all’interno dei contesti della movida, con il duplice obiettivo di ridurre fenomeni come binge drinking e abuso di sostanze psicotiche, disturbo della quiete, violenza e vandalismo e, contestualmente, diminuire i rischi legati agli assembramenti nei contesti del divertimento durante la pandemia da covid-19;
Considerato, altresì, che le azioni da sviluppare per offrire qualità e sicurezza del divertimento richiedono, per la complessità e la rilevanza delle problematiche connesse, un maggiore e più efficace coordinamento tra l’attività svolta dalle Istituzioni pubbliche, dagli esercenti e dagli altri Enti a vario titolo chiamati ad offrire soluzioni per la corretta gestione e la messa in sicurezza degli eventi del divertimento giovanile;
Visti i risultati dei seguenti studi e ricerche:
• il 'Profilo di Salute 2020' riferito alla Zona Livornese realizzato ed approvato nel marzo 2021 nell'ambito della Conferenza dei Sindaci da cui emerge che i comportamenti giovanili denotano alcune note critiche tra cui consumo eccedentario di alcol e consumo di sostanze psicotrope segnalando abitudini di vita che possono condurre a situazioni di rischio;
• lo studio ESPAD sugli 'stili di vita dei giovani livornesi' redatto, nel 2019, dal CNR con il comune di Livorno, (a seguito di una studio epidemiologico su un campione della popolazione studentesca di 15-19 anni del Comune di Livorno) che mette in risalto nuove frontiere di comportamenti a rischio, tra i giovani livornesi come l'uso di bevande alcoliche compreso il binge drinking (l'assunzione di 5 o più bevande alcoliche di seguito), l'uso di sostanze psicotrope, il consumo di psicofarmaci non prescritti e energy drinks, la propensione al gioco d’azzardo;
Visti gli esiti dei precedenti progetti dell'Amministrazione Comunale in materia di politiche giovanili e interventi per la prevenzione del consumo di alcool e sostanze psicoattive realizzate con la collaborazione di alcune Associazioni cittadine.
Evidenziato che l'Amministrazione Comunale di Livorno intende sostenere ed accompagnare la cultura e la vivacità del territorio comunale in tutte le sue componenti promuovendo iniziative culturali e di spettacolo per offrire occasioni di svago a tutte le generazioni ed in particolare a quella giovanile, unitamente ad una maggiore consapevolezza dei comportamenti a rischio ed una più ampia responsabilità sociale in merito;
Ritenuto di:
• dover intervenire nell'ambito di un quadro programmatico complessivo che consenta di governare le criticità esistenti e la complessità dei problemi rilevati nelle aree sopra dette con misure 'modulari' e con un metodo di lavoro improntato a criteri di studio, analisi, sperimentazione e collaborazione superando interventi a carattere provvisorio, contingibile e urgente che possono essere adottati solo per brevi periodi e in relazione all'acutizzarsi di fasi meramente emergenziali;
• sviluppare forme di cooperazione interistituzionale in supporto alle politiche locali sulle opportunità e le strategie da mettere in campo per valorizzare gli spazi urbani, con specifici progetti rivolti ai cittadini, atti a garantire lo svago nel rispetto delle condizioni di vita di tutti e in modo da far crescere la cultura della legalità e dell’osservanza delle basilari regole della convivenza civile;
• attuare forme di intervento nelle scuole tali che si consegua il risultato di mettere i “giovani al centro”;
Vista la legge 15 luglio 2009, n. 94 'Disposizioni in materia di sicurezza pubblica' che definisce, autorizza e regola “l'impiego di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, anche a tutela dell'incolumità dei presenti”
Visto il Decreto del Ministero dell'Interno del 6 ottobre 2009 che detta ulteriori specificazioni in merito al personale addetto ai servizi di controllo;
Visto il Protocollo d'Intesa sottoscritto a settembre 2021 dall’Associazione Nazionale Magistrati e da Fipe - Confcommercio per diffondere legalità e consapevolezza sui rischi per chi somministra alcol ai minori ed in particolare per informare e sensibilizzare i gestori sul progetto 'Bere Consapevole' e sulla ‘Guida al servizio per un consumo consapevole’;
Valutato, di conseguenza, di poter condividere le seguenti finalità e principi:
- promuovere nei giovani e nella popolazione in genere una cultura dello svago sano non legato all’abuso di alcol e/o al consumo di sostanze stupefacenti;
- promuovere un crescente protagonismo dei giovani nella costruzione di luoghi e stili di divertimento creativi e non massificanti;
- potenziare le azioni di informazione e sensibilizzazione volte a sostenere le capacità della comunità locale, nelle sue varie articolazioni, di comprendere in modo più approfondito il fenomeno del consumo di alcol e stupefacenti e di intervenire in questo ambito in maniera più incisiva, anche formando una nuova generazione di giovani operatori di strada 2.0, capaci di intervenire come agenti di cambiamento e inclusione nei vari contesti di vita quotidiana, nei luoghi di incontro fisici e digitali in cui prendono corpo le relazioni tra ragazzi;
- promuovere nelle zone del territorio maggiormente interessate dal fenomeno “movida”,
nei periodi e nei giorni e orari di maggiore afflusso, l’impiego negli esercizi di somministrazione degli addetti di vigilanza sussidiaria con idonea qualificazione, di cui al decreto del Ministro dell'Interno in data 6 ottobre 2009 e successive modificazioni; tali addetti opereranno a supporto degli stessi gestori nella vigilanza degli esercizi e delle aree interessate dall'attività di somministrazione e consumo della clientela, con compiti di osservazione, prevenzione, dissuasione e, ove necessario, segnalazione alle forze dell’ordine del verificarsi di comportamenti potenzialmente pericolosi, fermo restando che a tali figure non è attribuibile alcuna azione di intervento diretto con operazioni impositive e/o repressive, che rimangono peculiare competenza di Polizia Locale e Forze dell’Ordine;
Evidenziato e concordato che chi vuole intervenire con efficacia in questo campo, sia esso istituzione o attore sociale a vario titolo, deve:
• accompagnare alla diffusione di informazioni e messaggi positivi, comportamenti coerenti ai principi proclamati;
• impegnarsi in ogni modo per far rispettare le regole che le normative in atto prevedono in merito alle modalità di convivenza civile in luoghi pubblici;
• attuare azioni sistematiche e continuative, evitando iniziative sporadiche, occasionali e a solo rilievo mediatico;
Ribadito che, per quanto sopra espresso, si intende attivare una collaborazione stabile tra soggetti gestori di luoghi di intrattenimento, servizi comunali e sanitari, associazioni e aggregazioni che si occupano di presidio del territorio, gestione degli spazi e prevenzione dell’abuso di alcool, per effettuare campagne e azioni comuni;
Tutto ciò premesso e considerato, i firmatari del presente protocollo si impegnano, per le rispettive competenze, a sviluppare le azioni di seguito elencate:
Art. 1 Finalità
Il presente Protocollo è stipulato al fine di attivare sinergie virtuose per la messa in campo di azioni innovative per garantire ai residenti ed agli utenti contesti più sicuri, responsabili ed eco-sostenibili e per sostenere la qualità del divertimento notturno giovanile, con l’obiettivo di promuoverne un modello sano e rispettoso della città e dei suoi abitanti. La finalità perseguita attraverso il presente protocollo è quello di delineare un modello di integrazione tra i vari soggetti in qualche modo interessati al fenomeno, fermi restando gli specifici compiti e le attribuzioni di ciascuno, ponendo in essere pratiche concordate di contrasto e contenimento di comportamenti pregiudizievoli per la quiete pubblica ed il decoro urbano per migliorare le condizioni di vivibilità, nonché la coesione civile e sociale cittadina, promuovendo, contestualmente, iniziative mirate ad avvicinare i giovani per suggerire corretti stili di vita e un consapevole e sano divertimento nell'interesse sia della
loro salute sia della comunità in cui vivono.
Art. 2
Ambito di operatività del Protocollo
Il presente Protocollo si applica alle zone di intervento interessate dal fenomeno della cosiddetta movida, ove talvolta si assiste a situazioni di grave pregiudizio del decoro urbano e della vivibilità urbana, rilevate durante le attività di controllo da parte delle forze di polizia ed emerse dagli incontri tenuti presso la Prefettura.
Per consentire di graduare gli interventi e di enucleare con precisione gli ambiti rispetto ai quali intensificare le iniziative di controllo e presidio del territorio verranno individuate, in apposite planimetrie/mappe, le specifiche vie maggiormente interessate da situazioni critiche e da maggiore concentrazione di avventori, anche sulla base delle relazioni e dei dati a disposizione del Comando della Polizia Municipale di Livorno in modo tale da definire una vera e propria “area di svolgimento dell'evento”.
Art. 3 Regolamento d'uso
Allo scopo di consentire al personale addetto ai controlli di operare con tempestività ed efficacia è definito, per ciascuna “area di svolgimento dell'evento” - prevista dal precedente art. 2 - un apposito “regolamento d'uso” da sottoporre all'approvazione di tutti i soggetti firmatari del presente Protocollo.
Art. 4
Impegni del Comune di Livorno
Il Comune di Livorno, oltre ad assicurare la prosecuzione dei progetti già in atto, si impegna, nei limiti delle compatibilità finanziarie e di bilancio, a:
• attivare e sviluppare progetti e iniziative di informazione e sensibilizzazione volte ad aumentare la consapevolezza dei giovani sulle conseguenze negative derivanti dal consumo di alcool e a sostenere le capacità della comunità locale, nelle sue varie articolazioni, di comprendere in modo più approfondito il fenomeno del consumo di alcol e stupefacenti e di intervenire in questo ambito in maniera più incisiva per modificare le abitudini e i comportamenti rischiosi dei giovani soprattutto nei contesti di aggregazione;
• sostenere le attività dei 'giovani per i giovani' sia sviluppando i progetti già avviati in materia sia attivando il supporto di mediatori e operatori di strada appositamente formati che possano intervenire nei luoghi e nei momenti di aggregazione dei ragazzi per contenere e riorientare i loro comportamenti in un senso maggiormente consapevole, responsabile e corretto e per migliorare il livello di sensibilizzazione dei giovani anche sul tema dell'inquinamento
acustico e del rispetto della quiete pubblica;
• intensificare le attività e i servizi di vigilanza, controllo e prevenzione di sua competenza nelle stesse zone anche con riguardo alla repressione della vendita abusiva di alcolici;
• provvedere ad una maggiore sorveglianza finalizzata ad evitare fenomeni di 'sosta selvaggia';
• individuare spazi esterni all'area oggetto del presente Protocollo da destinare a parcheggi scambiatori in cui sia possibile fruire di servizi di navetta da/verso i luoghi e punti di attrazione notturni in accordo con gli indirizzi e le strategie del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile;
• installare, soprattutto nei giorni e orari di maggiore afflusso, eco point per la raccolta del vetro e della plastica e per la raccolta differenziata in modo da consentire agli avventori e frequentatori delle zone oggetto del presente Protocollo di conferire correttamente bicchieri, bottiglie e altri materiali di consumo e ridurre l'abbandono dei rifiuti nelle aree pubbliche;
• garantire una tempestiva pulizia delle vie e strade oggetto del presente Protocollo soggette a maggior afflusso di pubblico per evitare e prevenire fenomeni di degrado anche eventualmente anticipando, nel fine settimana, gli orari dello spazzamento meccanico in modo che tali operazioni avvengano dopo l''orario di chiusura dei locali e rafforzando il servizio già previsto nelle prime ore del mattino;
• promuovere progetti che premino e incentivino il riutilizzo di bicchieri e contenitori in materiale non monodose che possano essere utilizzati dagli avventori su cauzione e, dopo l'uso, ritirati e correttamente trattati dagli esercenti;
• provvedere, compatibilmente con le risorse disponibili, al posizionamento di bagni chimici in prossimità delle zone sopra indicate e al miglioramento della segnaletica relativa ai bagni pubblici già presenti in via del Porticciolo, in modo da ridurre fenomeni di degrado delle aree;
• promuovere interventi di prossimità, attraverso il coinvolgimento di associazioni ed enti del terzo settore, per una migliore fruizione degli spazi pubblici e per sollecitare ed accrescere il senso civico della cittadinanza finalizzato al rispetto delle regole di convivenza civile ed alla riduzione del rischio di assembramenti e bivacchi;
• sostenere, nelle zone della movida caratterizzate da maggior concentrazione, i progetti proposti dalle Associazioni del terzo settore e/o di categoria rappresentative degli esercenti della zona, per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e/o delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali e favorire sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità;
• realizzare e coordinare, con gli esercenti, le Associazioni di categoria ed ATS
e/o singolarmente, una continuata attività di comunicazione, con cartelli e ogni altro strumento disponibile, al fine di prevenire comportamenti a rischio e preservare all’interno dei contesti riferibili alla cosiddetta movida un clima di sano divertimento;
• promuovere l'attivazione di convenzioni e/o accordi con le Associazioni di volontariato per la realizzazione di servizi di prossimità e attività di monitoraggio e sensibilizzazione nelle aree della movida da attivare orientativamente, negli orari di maggiore afflusso;
• favorire il confronto con i residenti e lo sviluppo delle loro capacità propositive in modo da migliorare il raccordo con l'Amministrazione Comunale anche attraverso gli organismi di partecipazione decentrata previsti dai documenti programmatici dell'Ente.
Art. 5
Impegni delle Associazioni di categoria
Le Associazioni di categoria Confcommercio - Imprese per l'Italia - Provincia di Livorno e Confesercenti Provincia di Livorno, assicurano lo svolgimento delle attività di comunicazione, di promozione dei pubblici esercizi “virtuosi” e della diffusione della cultura del divertimento responsabile, attraverso attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori nell’ambito di un processo virtuoso che mira alla valorizzazione dei locali che adottano alcune buone prassi volte a favorire un loisir sicuro, sano e di qualità.
In particolare si impegnano a:
• sensibilizzare, informare e sollecitare la collaborazione dei gestori dei locali in merito agli obiettivi del presente protocollo d’intesa;
• fornire supporto alle Associazioni e promuovere presso i titolari di Pubblici Esercizi delle zone di movida l’utilizzo di personale specializzato formato, ai sensi del D.M. 6 ottobre 2009 ed iscritto negli elenchi prefettizi confluenti nel Database nazionale degli operatori della sicurezza privata, per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e/o delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali e favorire sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità;
• favorire e sostenere all’interno dei locali gestiti da loro associati, campagne informative e di sensibilizzazione rivolte alla clientela, soprattutto giovanile, organizzate d’intesa con l’Amministrazione comunale ed ATS, contro ogni forma di violenza e per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope e dell’abuso di alcolici nonché ogni altra iniziativa volta ad orientare i giovani verso forme di divertimento e stili di comportamento sani;
• supportare i propri associati alla realizzazione e diffusione, in collaborazione con l'amministrazione comunale, di materiale informativo per sensibilizzare gli avventori ad un corretto e civile comportamento nei confronti degli spazi e delle persone che abitano la città;
• favorire l’attivazione, da parte degli esercenti, di un servizio di tempestiva e costante
raccolta dei vuoti e dei rifiuti nelle aree di competenza del pubblico esercizio, sensibilizzando i gestori all'opportunità di porre attenzione nelle ore notturne anche alle zone ad esse immediatamente adiacenti, attraverso interlocuzioni con AAMPS se necessarie.
Art. 6
Impegni dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest
L’Azienda Usl Toscana Nord Ovest con riferimento ai rischi correlati all'uso e abuso di sostanze psicotrope legali e illegali, si impegna a collaborare attraverso interventi di sensibilizzazione/prevenzione sanitaria e azioni di riduzione del danno. Si rende, altresì, disponibile a fornire il proprio contributo durante i momenti informativi e/o formativi rivolti ai gestori/operatori di pubblici esercizi che operano nell'ambito della “movida” cittadina.
Art. 7
Impegni dell’Università di Pisa
L’Università di Pisa si impegna a collaborare e fornire il proprio contributo scientifico, anche mediante specifiche attività di ricerca e d'intervento formativo d'intesa con la Prefettura:
a) per la costituzione di un “Osservatorio sui giovani”;
b) per il monitoraggio del presente protocollo anche attraverso l'istituzione di uno specifico Gruppo di lavoro con la partecipazione di un referente operativo per ciascun Ente coinvolto;
c) per presidiare la fase di lavoro comune e contribuire alla concreta messa in atto di azioni, a livello educativo, sanitario e sociale, che possano risultare funzionali alla costruzione di una governance notturna migliore di quella attuale.
Art. 8
Impegni della Prefettura - Cabina di regia
La Prefettura di Livorno si impegna ad assicurare il supporto delle Forze dell’Ordine per servizi dedicati nelle zone individuate dal presente Protocollo, secondo l’orientamento disposto in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
La Prefettura di Livorno si impegna, altresì, a coordinare il Tavolo interistituzionale all’uopo istituito per la realizzazione del presente Protocollo e a verificare, con una riunione almeno quadrimestrale, lo stato di attuazione degli impegni assunti e la relativa applicazione.
Nelle riunioni si terrà conto delle analisi, delle valutazioni e dei suggerimenti che potranno essere forniti, a seguito degli incontri del Gruppo di Lavoro, dall’Università degli Studi di Pisa.
Art. 9 Coordinamento tecnico operativo
Nel quadro degli indirizzi delineati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, le attività di ordine pubblico saranno disposte dalla Questura di Livorno, nell’ambito della propria competenza, con specifiche ordinanze ai sensi dell’art. 37 del
d.P.R. 28 ottobre 1985, n. 782, disciplinando le modalità di coinvolgimento del sistema di sicurezza sussidiario.
Art. 10 Adesione
È possibile, per gli enti che lo desiderano, sentiti i firmatari del presente protocollo, fare richiesta di adesione al presente protocollo e al Gruppo di lavoro.
Art. 11 Durata
Il presente Protocollo d’intesa ha validità di un anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione e potrà essere modificato, al fine di un migliore conseguimento degli obiettivi.
Le parti potranno incontrarsi, anche su richiesta della Prefettura, almeno un mese prima della scadenza per concordare un'ipotesi di rinnovo di un ulteriore anno ovvero effettuare una comunicazione scritta a tal fine.
Livorno, 22 giugno 2022
Prefettura di Livorno
X.xx Il Prefetto, Dott. Xxxxx X'Xxxxxxx
Comune di Livorno
X.xx Il Sindaco, Xxxx. Xxxx Xxxxxxxx
Confcommercio - Imprese per l'Italia Provincia di Livorno
X.xx Il Direttore, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Confesercenti Provincia di Livorno
X.xx Il Presidente, Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
Azienda Usl Toscana Nord Ovest
X.xx Il Direttore Sanitario, xxxx. Xxxx Xxxxxxx
Università di Pisa
X.xx Il Rettore, Xxxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxx