Attacco al contratto assicurativo scaduto da 3 anni!
Attacco al contratto assicurativo scaduto da 3 anni!
Eppure le assicurazioni realizzano lauti profitti!
Negli ultimi dieci anni gli incassi sono aumentati del 34,7%, con i premi diretti e indiretti che sono passati da 108,4 miliardi del 2005 a 146,1 miliardi del 2015. Il patrimonio netto delle compagnie, nel periodo in esame, ha registrato un incremento del 28,9%, passando da 51,3 miliardi a 66,1 miliardi. Il combined ratio di bilancio, ossia l’indicatore che rapporta il costo dei
utile netto | plus SU 2014 | |
GENERALI | € 2.000.000.000,00 | 21,6 |
UGF | € 579.000.000,00 | 14,60% |
ALLIANZ | € 6.600.000.000,00 | 6,30% |
sinistri e delle spese di gestione ai premi è risultato nel 2015 pari a 89,4% (90,1 nel 2014). Il settore danni ha registrato nel 2015 un utile pari a 1,9 miliardi e ciò insieme al settore vita ha prodotto un ROE di settore del 10,2. Se
l’avessero gli Istituti ban- cari, i banchieri farebbero il triplo salto mortale dal- la gioia.
Le retribuzioni dei manager
I premi dei manager producono effetti distorsivi sui bilanci nel bre- ve e medio periodo, che spesso si assommano a manovre spregiudi- cate sul mercato azionario, alla creazione di debiti patrimoniali a causa del costo delle acquisizioni e fusioni.
Tutte decisioni dall’alto che alla fine saranno i dipendenti a pagare a caro prezzo. Decisioni “strategiche” che generano esuberi e licenziamenti oltre a richieste di peggioramento normativo ed eco- nomico nei contratti a tutti i livelli
- aziendale e nazionale.
Alcuni stipendi annui degli amministratori delegati del settore
Le politiche liquidative
e la tutela del consumatore
IL PASSATO: C’era una grande prossimità al cliente, una capillarità dei centri di liquidazione, con personale sempre disponibile per tutti gli assicurati.
I liquidatori erano dipendenti di alta specializzazione in grado di trovare soluzioni di mediazione tra le esi- genze del cliente e le compatibilità delle compagnie.
IL PRESENTE: Abbandono di gran parte del territo- rio, per alcune compagnie un abbandono quasi totale. Scomparsa di moltissimi centri di liquidazione, con- centrati solo nei grandi centri.
Diminuzione della professionalità richiesta, attivazio- ne di procedure di liquidazione automatica che costrin- gono il cliente insoddisfatto a rivolgersi all’avvocato. Assenza di valori di consulenza assicurativa.
IL FUTURO: Al cliente non vengono offerti più ser- vizi. Egli deve fare tutto in autonomia via Internet e, di fatto, anziché un cliente della compagnia ne è anche diventato un dipendente non pagato (anzi pagante).
Gli unici contatti che ha con la compagnia sono con call center esteri che offrono risposte standard e non hanno alcuna idea delle logiche interne delle compa- gnie che rappresentano.
Una volta restavo al lavoro fino a tardi perché il servizio al cli- ente era importante.
Ora lo faccio un po’ meno e ogni volta mi chiedo se alla compa- gnia importa davvero… Oggi tutto ci viene reso più difficile, più compli- cato e se sbaglio qual- cosa mi mandano la santa inquisizione e mi fanno una sorta di processo...
Le alte professionalità non sem- brano più interessare ad aziende che vogliono appiattire la pira- mide: pochi manager e molta manovalanza per far funzionare computer che in gran parte lavo- rano da soli.
I cinquantenni divengono così un ingombro da eliminare con ogni mezzo.
XXXX vuole approfittare di una crisi che non ha mai tocca- to veramente il settore per un regolamento dei conti.
Sperano che la categoria sia intimidita dalla situazione del Paese per portarsi a casa la scomparsa di tutele che loro stessi avevano concesso in passato.
Vogliono un contratto per to- glierci tutto senza dare nulla in cambio.