CARTA DEI SERVIZI
SETTORE SERVIZI SOCIALI /SERVIZI ABITATIVI
COMUNE DI CARRARA
Anno 2015
PRESENTAZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI DEL SETTORE SERVIZI SOCIALI / SERVIZI ABITATIVI DEL COMUNE DI CARRARA
La Carta dei Servizi è un patto tra la Pubblica Amministrazione ed i cittadini attraverso il quale, il Servizio Sociale del Comune di Carrara si impegna formalmente sui servizi erogati al cittadino e sulla loro qualità. È allo stesso tempo uno strumento di tutela del cittadino rispetto ai diritti di cittadinanza ed un accordo di collaborazione tra ente pubblico e cittadini per il miglioramento della qualità dei servizi.
La Carta dei Servizi come strumento di tutela dei cittadini, è stata introdotta nel gennaio del 1994 con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dir. P.C.M. 27 gen. 1994), ha avuto un ruolo di rilievo nella riforma della Pubblica Amministrazione (legge n.59/1997 art.17) ed ha trovato un’ulteriore conferma in materia di servizi sociali nella Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (legge n.328/2000 art.13). La Carta dei Servizi ha la finalità di informare tutte le famiglie del Comune rispetto ai servizi erogati, alle modalità di accesso ed agli standard di qualità garantiti.
Il percorso che ha portato alla realizzazione di questa Carta, ha visto coinvolti diversi soggetti: gli operatori dei servizi sociali, la Coordinatrice del Servizio Sociale, gli impiegati amministrativi del Settore Servizi Sociali / Servizi Abitativi, la Dirigente del Settore. Ogni Carta dei Servizi, inoltre, non è solamente un percorso interno all’ente erogatore, ma necessariamente si deve aprire al territorio ed ai cittadini fruitori dei servizi. In quest’ottica è stato coinvolto il privato sociale e gli enti che a vario titolo operano sul territorio nell’ambito del sociale.
La realizzazione della Carta ha presentato l’opportunità per riconfermare gli obiettivi di fondo dei servizi, di comunicarli con linguaggi accessibili ai cittadini ed individuare un sistema di indicatori di qualità su cui impostare un complessivo sistema di monitoraggio della qualità dei servizi erogati.
La Carta si compone di questi elementi:
1) i principi ai quali il Servizio Sociale fa riferimento nell’erogazione dei servizi sociali.
2) le informazioni relative ai servizi erogati ed alle modalità di accesso.
3) gli strumenti utilizzati per garantire un’ampia informazione ai cittadini.
4) le modalità per l’applicazione di forme di tutela e di partecipazione dei cittadini.
SCHEDA 1 - PRINCIPI FONDAMENTALI
La Carta dei Servizi Sociali del Comune di Carrara, si ispira ai principi fondamentali della Costituzione Italiana (articoli 2, 3 e 118), a quelli contenuti nella Legge 8 novembre 2000 n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali”, al successivo “Piano Nazionale dei Servizi ed Interventi Sociali 2002-2004” ed alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 in materia di Carta dei Servizi.
Ai cittadini è garantita uguaglianza ed equità nell’accesso ai servizi e nell’erogazione delle prestazioni, senza distinzione di genere, età, origine etnica o nazionalità, lingua,religione, convinzioni, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, differenti abilità. Tutti i cittadini hanno diritto di fruire delle prestazioni e dei servizi sociali. La priorità è data alle persone in condizione di fragilità economica, sociale e socio-sanitaria, con inabilità di ordine psichico o fisico, con difficoltà di inserimento nella vita sociale ed economica. Ogni cittadino ha diritto che i servizi siano erogati in funzione dei propri bisogni ed esigenze ed in rapporto alle proprie potenzialità ed eventuali fragilità.
Per quei servizi che rispondono a bisogni individuali o del nucleo familiare, l’accesso all’erogazione è sempre preceduto dall’elaborazione di un progetto individualizzato di intervento, concordato con il cittadino fruitore. Gli operatori dei servizi assicurano un costante impegno alla riservatezza, al rispetto della personalità, al rispetto dell’identità e di quanto viene condiviso nel rapporto fiduciario tra la persona e chi si prende cura dei suoi bisogni. Il cittadino ha diritto ad accedere a punti di ascolto ed orientamento ai servizi e di erogazione degli stessi, in virtù del principio di unicità della persona e della necessità di fare interagire tra loro servizi di natura diversa.
In quest’ottica il Settore Servizi Sociali / servizi Abitativi del Comune di Carrara si impegna a perseguire la massima integrazione tra i servizi e gli interventi di natura sociale e sanitaria, sia nella fase di programmazione sia in quella di erogazione. Il Settore si assume la responsabilità pubblica della cura degli interessi della propria comunità, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e della comunità sociale. In questa azione di cura sono corresponsabili i cittadini e le organizzazioni del privato sociale, riconosciute come ambiti in cui il singolo adempie ai propri doveri di solidarietà.
Il Servizio garantisce la massima trasparenza per rendere noti i criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità nei confronti dei cittadini-utenti. Ogni operatore è impegnato a svolgere la propria attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale nei confronti di ogni cittadino fruitore. Il Comune ed il Servizio Sociale ed Abitativo si impegnano a programmare, organizzare ed erogare i servizi e gli interventi secondo obiettivi di efficacia ed efficienza. Il Servizio ha come obiettivo prioritario quello di costruire nel tempo un sistema integrato di politiche e di servizi per il cittadino, attraverso un
Il Settore mira ad organizzare i servizi con l’obiettivo prioritario di favorire la permanenza dell’utente nel proprio contesto familiare e mira a potenziare le forme di collaborazione con il privato sociale al fine di implementare l’offerta dei servizi a favore dei soggetti destinatari di interventi. L’intento condiviso con le istituzioni presenti sul territorio, è quello di sviluppare una rete di servizi e di strutture residenziali e semiresidenziali rivolte a soggetti in situazione di non sufficiente autonomia, per supportare e rispondere alla domanda di “sollievo” da parte delle famiglie. Il Settore Sociale ed Abitativo territoriale intende anche favorire e sviluppare percorsi di maggiore integrazione socio-sanitaria, stimolando un coinvolgimento maggiore degli operatori sanitari e dei medici di famiglia, nell’ottica di elaborazione di apposito percorso condiviso per la presa in carico congiunta degli utenti/pazienti. Il Servizio inoltre, intende promuovere l’articolazione e la differenziazione degli interventi al fine di disporre di prestazioni flessibili, adattabili agli specifici bisogni e condizioni della persona e della sua rete di aiuti.
SCHEDA 2 - OBIETTIVI E LINEE STRATEGICHE DEL TARGET
Dalla valutazione dei dati relativi alla domanda ed all’offerta dei servizi in possesso della Pubblica Amministrazione che, nel corso degli anni, ha coinvolto le organizzazioni del Terzo Settore e del volontariato sociale al fine di predisporre servizi ed attività territoriali adeguati ai bisogni, sono emerse alcune aree di bisogno su cui concentrare risorse ed interventi:
• Anziani
• Disabili
• Salute mentale / tossicodipendenza /alcolismo / ludopatia
• Minori
• Immigrazione
• Adulti in difficoltà: emarginazione sociale, povertà, carcere.
• Donne e Giovani
Gli obiettivi individuati dal Settore Servizi Sociale per ogni target:
2.1 -TARGET ANZIANI
• Sostenere la domiciliarità articolando e differenziando gli interventi per consentire di disporre di prestazioni diversificate adattabili agli specifici bisogni e condizioni della persona e della sua rete di aiuti.
• Favorire l’integrazione tra sanità e assistenza nell’ambito della domiciliarità stimolando un coinvolgimento maggiore degli operatori sanitari e dei medici di famiglia.
• Rispetto agli interventi per la domiciliarità costruire un sistema permanente di controllo della qualità ed in particolare di monitoraggio dell’efficacia.
• Prevenire ed evitare il rischio di isolamento e di esclusione sociale facilitando l’accesso ai servizi, orientando e accompagnando l’anziano nella ricerca della risposta ottimale al proprio bisogno.
• Prevenire e contrastare il decadimento fisico/mentale legato alle malattie tipiche, indotte dal progressivo invecchiamento.
• Approfondire la conoscenza dei bisogni con indagini centrate sui problemi della non autosufficienza, della cronicità delle patologie e delle condizioni socio-economiche degli anziani.
• Predisposizione di servizi di aiuto, di sostituzione temporanea per la famiglia con compiti di cura, anche mediante accoglienze residenziali temporanee (ricoveri di sollievo).
• Realizzazione di un sistema di accreditamento dei soggetti prestatori dei servizi a domicilio, prevedendo tra i requisiti l’adozione della Carta dei Servizi.
• Attivazione di strumenti di verifica periodica del gradimento del servizio di assistenza domiciliare da parte dei beneficiari.
• Promozione dell’inserimento degli anziani autosufficienti nelle varie realtà sociali e predisposizione e implementazione delle iniziative divulgative volte alla cura di sé, al mantenimento degli interessi sociali e culturali e all’educazione alimentare.
• Istituzione di un osservatorio permanente che, nell’ottica di un monitoraggio costante, registri l’evoluzione del bisogno sociale e sia volto a orientare le risorse e gli interventi sociali alle esigenze emergenti.
2.2 - TARGET DISABILI
• Articolare e differenziare gli interventi per consentire di disporre di prestazioni diversificate, adattabili agli specifici bisogni e condizioni della persona disabile e della sua rete di aiuti.
• Supportare le famiglie nel loro carico di cura nelle situazioni di non sufficiente autonomia.
• Potenziare la rete di risorse semiresidenziali, promuovendo una pluralità di offerta di servizi, a garanzia della facoltà di scelta.
• Aumentare la capacità di offerta delle strutture residenziali per disabili fisici e rispondere alla domanda di “sollievo” da parte delle famiglie.
• Potenziamento e decentramento sul territorio delle strutture semiresidenziali (Centro Diurno Disabili/Centro Socio Educativo) al fine di rispondere al meglio ai fabbisogni dei Comuni.
• Potenziamento sul territorio delle strutture residenziali che accolgono disabili fisici.
• Predisposizione di servizi di aiuto, di sostituzione temporanea alla famiglia con compiti di cura, mediante l’attivazione di TAL e ILSA.
• Attuazione della ricerca sul territorio di risorse (cooperative sociali, aziende, enti pubblici, enti privati, ecc.) per l’inserimento socializzante del disabile.
• Predisposizione di progetti personalizzati, mirati a facilitare la formazione e l’inserimento lavorativo della persona disabile, attraverso percorsi orientati all’autonomia, tirocini lavorativi, borse lavoro.
• Promozione di una corretta informazione sulla rete dei servizi pubblici e privati
• Potenziamento del “Trasporto Sociale”.
• Supporto alla creazione sul territorio di uno sportello informativo sulle diverse problematiche della disabilità (prossima apertura Sportello Disabilità).
2.3 - TARGET ALTA INTEGRAZIONE - SALUTE MENTALE /TOSSICODIPENDENZE
/ALCOLISMO / LUDOPATIE
• Potenziare le forme di collaborazione con il privato sociale al fine di implementare l’offerta dei servizi a favore dei soggetti con disagio mentale, in collaborazione con ASL.
• Potenziare forme di supporto al domicilio, in collaborazione con ASL.
• Articolare e differenziare gli interventi per consentire di disporre di prestazioni diversificate, adattabili agli specifici bisogni e condizioni della persona e della sua rete di aiuti.
• Incentivare gli strumenti d’inserimento socializzante e lavorativo con interventi mirati e personalizzati, di competenza ASL.
• Trattare la problematica del disagio psichico secondo un’impostazione “globale” e sistemica per una più mirata e significativa risposta ai bisogni.
• Implementazione del ricorso al “Servizio di Assistenza Domiciliare” (S.A.D.), al Servizio “Pasti a domicilio” e al “Trasporto Sociale”, per supportare la persona in un percorso di autonomia.
• Consolidamento del “Servizio Inserimento Socializzante” (S.I.S.) e del “Servizio Inserimento Lavorativo” (S.I.L.) di competenza ASL.
• Attuazione della ricerca sul territorio di risorse (coop. sociali, aziende, enti pubblici, enti privati, ecc.) per l’inserimento socializzante del soggetto affetto da disagio psichico.
2.4 - TARGET MINORI
• Rafforzare la capacità genitoriale al fine di mantenere i minori nell’ambito della propria famiglia.
• Promuovere spazi e sedi di ascolto per la famiglia (CIAF – Bonascola).
• Rilanciare lo strumento dell’affido familiare e promuovere la cultura degli affidi consensuali.
• Rispondere in maniera adeguata alle problematiche connesse alla prevenzione del disagio adolescenziale (Centro di aggragazione SAFFI).
• Offrire la possibilità di inclusione sociale agli adolescenti in situazione di disagio.
• Promuovere nel giovane il senso di “appartenenza” alla propria realtà territoriale.
• Potenziamento del ricorso al servizio di “Assistenza Domiciliare Educativa”.
• Attivazione di percorsi formativi ed auto-formativi per i genitori.
• Incentivazione della fruizione di servizi mirati a favorire l’incontro adulto/bambino.
• Predisposizione di una campagna atta a sensibilizzare i Cittadini sul tema dell’affido.
• Sperimentazione di forme di affido e di interventi maggiormente flessibili (affido diurno, affido per alcuni momenti della settimana, affido in alcuni momenti dell’anno, affiancamento alla famiglia di origine in particolari circostanze e per particolari problemi).
• Costituzione di “reti di famiglie” aperte all’accoglienza dei minori e disponibili al sostegno reciproco (CIAF – Bonascola).
• Creazione di una maggiore sinergia con gli attori della “Rete”, sia pubblici che privati, per implementare l’offerta attuale di servizi, mettendo a sistema e valorizzando le opportunità esistenti nel campo della prevenzione del disagio adolescenziale.
• Attivazione di interventi di “educativa di strada”.
2.5 - TARGET IMMIGRAZIONE
• Diffondere maggiormente tra gli stranieri la conoscenza della rete dei servizi e delle opportunità (Sportello Immigrati).
• Aumentare le ore di apertura al pubblico degli Sportelli per stranieri.
• Disporre di dati sui servizi e sulle dinamiche coinvolgenti gli stranieri.
• Diffondere maggiormente la conoscenza delle norme e procedure che regolano il soggiorno degli stranieri in Italia.
• Prevedere specifici programmi di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati, per le persone richiedenti asilo politico e per i rifugiati (Caritas).
• Incentivare la partecipazione ed il coinvolgimento delle Organizzazioni di rappresentanza degli stranieri.
• Creazione di una “banca dati distrettuale” che consenta l’omogeneizzazione e l’informatizzazione dei dati a livello distrettuale, attraverso il Tavolo Permanente istituito dalla Prefettura.
• Incremento delle traduzioni multilingue di materiale informativo e divulgativo, attraverso Convenzioni con Associazioni di Immigrati per la mediazione culturale (L1-L2).
2.6 - TARGET ADULTI IN DIFFICOLTÀ
• Ricorrere a forme gestionali dei presidi di accoglienza per le persone senza fissa dimora attraverso il coinvolgimento della cooperazione sociale (case rifugio Caritas)
• Coinvolgere il Terzo Settore nell’attivazione di servizi di pronto intervento.
• Prevedere forme mirate di sostegno economico.
• Favorire il reinserimento sociale del detenuto in trattamento penitenziario, anche attraverso contatti con l’ambiente esterno (protocollo carceri)
• Sviluppare e implementare le attività di accompagnamento del soggetto in esecuzione penale esterna della pena. (protocollo carceri)
• Sostenere e sviluppare il percorso di reinserimento sociale della persona dimessa dal carcere o in affidamento al Servizio Sociale. (protocollo carceri)
• • Affidamento diretto della gestione delle strutture e dei servizi di accoglienza e di pronto intervento a Cooperative Sociali di tipo B.
• Promozione del “Servizio Inserimento Socializzante” (S.I.S.) e del “Servizio Inserimento Lavorativo” (S.I.L.).
• Potenziamento dei “Buoni Sociali” e attivazione di “Prestiti d’Onore”, tramite “Buoni Sociali Affitto”, finalizzati al sostegno del cittadino, nei casi di temporanea difficoltà economica.
• Attivazione di un servizio “integrato” per le persone senza dimora o in condizione di povertà estrema che diventi un punto di riferimento e un’occasione per un effettivo percorso di reinserimento sociale.
• Sostegno ai progetti e agli interventi di “Housing Sociale” per gli ex detenuti.
• Costituzione di un “Kit di Cittadinanza” a favore dei detenuti in uscita dal carcere volto a fronteggiare i primi giorni successivi alla dimissione, sponsorizzato dalle aziende e imprese del territorio coinvolte sul target.
• Promozione di momenti di studio, proposta, formazione e confronto tra gli operatori coinvolti sul target
• Organizzazione di una campagna atta a sensibilizzare sul tema della prostituzione e della tratta a scopo di sfruttamento sessuale.
2.7 - TARGET DONNE E GIOVANI
• Informare e sensibilizzare le comunità locali sulle problematiche della prostituzione e della tratta di donne a scopo di sfruttamento sessuale (Centro di Ascolto “Donna chiama Xxxxx “)
• Supportare le realtà presenti sul territorio distrettuale, attive rispetto alla problematica delle donne in difficoltà, vittime di maltrattamenti ed abusi.(Centro di Ascolto “Donna chiama Donna “)
• accogliere donne sole e in gravi condizioni economiche e ambientali con minori (Casa delle Donne).
• facilitare lo scambio di iniziative interculturali a carattere nazionale e internazionale per attività rivolte ai giovani (Centro di aggregazione giovanile A. Saffi)
• realizzare attività ludiche, ricreative, teatrali, culturali, musicali, per la promozione di esperienze culturali under-ground (Sala della Musica presso Centro Saffi).
• Orientare i giovani all’utilizzo dei progetti regionali all’interno del sistema “Giovani SI” al fine di aiutare gli stessi ad uscire dalla famiglia e rafforzare la propria autonoma.
SCHEDA 3 - RIFERIMENTI DEI SERVIZI SOCIALI E MODALITA’ DI INFORMAZIONE AI CITTADINI
Il Settore Servizi Sociali / Servizi Abitativi del Comune di Carrara, assicura il massimo impegno per garantire chiarezza, tempestività e facilità di accesso alle informazioni sulle prestazioni e sui servizi erogati. Per ottimizzare il raggiungimento di tali obiettivi, sono utilizzati canali efficaci ed il più possibile fruibili dal maggior numero di cittadini. Particolare attenzione viene data al linguaggio utilizzato per la comunicazione ai cittadini, privilegiando forme ed espressioni facilmente comprensibili ed immediate. Gli strumenti che il Servizio mette a disposizione per facilitare la comunicazione con i cittadini sono riassunti nella Carta dei Servizi, a disposizione presso il Segretariato Sociale, presso tutti i Distretti Socio-Sanitari, presso l’URP del Comune di Carrara. Inoltre, la Carta dei Servizi è consultabile sul sito internet del Comune di Carrara. Nella Carta sono riportate specificamente tutte le informazioni concernenti le modalità di accesso e di erogazione dei servizi forniti. Tali informazioni sono aggiornate annualmente e l’aggiornamento è garantito dal sito internet del Comune.
3.1 - I RAPPORTI CON I CITTADINI
La porta d’accesso ai Servizi Sociali / Servizi Abitativi del Comune di Carrara è garantita presso le seguenti varie sedi:
Sede uffici AMMINISTRATIVI - Gli uffici amministrati i sono ubicati presso Palazzo Saffi - entrata di Via Solferino (secondo piano).
Sede del SEGRETARIATO SOCIALE – Il Segretariato sociale è ubicato presso Palazzo Saffi - entrata di Xxx Xxxxxxxxx (xxxxx xxxxx).
Dirigente - Dr.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxxx xxxxxxx.xxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx tel. 0000 000000
- Fax. Settore: 0000 000000
I DISTRETTO SOCIALI TERRITORIALI - Orari e sedi delle assistenti sociali:
XXXX XXX XXXXXXXXX XX XXXXXXX - xxxxxx Xxxxx x Xxxxxxxx, 0
ASSISTENTE SOCIALE | GIORNI DI APERTURA | ORARIO DI APERTURA | TELEFONO E-MAIL |
Xxxxxxxxxx Xxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657604 |
Xxxxxxxxxx Xxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657681 |
Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657621 |
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657642 |
SEDE DEL DISTRETTO DI AVENZA – Via Campo D’Appio 6/bis, presso la scuola Xxxxxxxx Xx Xxxxx
ASSISTENTE SOCIALE | GIORNI DI APERTURA | ORARIO DI APERTURA | TELEFONO E-MAIL |
Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 655124 |
Detto Xxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 655122 |
Xxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 655130 |
Xxxxx Xxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 655121 |
Xxxxxxxxxx Xxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 655129 |
XXXX XXX XXXXXXXXX XX XXXXXX XX XXXXXXX - Xxx Xxxxxxx, 00
ASSISTENTE SOCIALE | GIORNI DI APERTURA | ORARIO DI APERTURA | TELEFONO E-MAIL |
Dazzi Xxxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657857 |
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxxx, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657867 |
Moruzzo Donatella | Lunedì, mercoledì e venerdì Martedì | 09.00 - 13.00 15.00 - 17.00 | 0585 657873 |
ORARI DI RICEVIMENTO PER IL PUBBLICO
SERVIZIO EROGATO | GIORNI DI APERTURA | ORARIO DI APERTURA |
Segretariato Sociale | lunedì e venerdì | ore 9:00 - ore 13:00 |
Sportello Uda | lunedì, mercoledì e venerdì martedì | ore 09.00 - ore 13.00 ore 15.00 - ore 17.00 |
Sportello Assegni di maternità e per i nuclei con almeno tre figli minori L. n. 448/1998 e interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale L.R. 45/2013 | lunedì, mercoledì e venerdì martedì | ore 09.00 - ore 13.00 ore 15.00 - ore 17.00 |
Sportello Barriere Architettoniche | mercoledì | ore 09:00 - ore 12:00 |
Sportello Casa | lunedì, mercoledì e venerdì martedì | ore 09.00 - ore 13.00 ore 15.00 - ore 17.00 |
Sportello Disabilità | venerdì | ore 09.00 – ore 13.00 |
3.2 – ELENCO SERVIZI
L'U.O. attività sociali e sanitarie integrate si occupa delle seguenti attività:
• Area minori e famiglie compresi affido e adozioni
• Area adulti
• Area anziani
• Area alta integrazione (disabilità, tossicodipendenza, salute mentale)
• Contrasto alla povertà
• Immigrati e nomadi
• Servizio di accoglienza e integrazione
• Coordinamento e verifica attività territoriali
• Accesso ai servizi e segretariato sociale
• Programmazione
• Rapporti con Magistratura e Tribunale dei Minori
• Partecipazione Commissione Controllo e Vigilanza Strutture Residenziali
• Gestione rapporti con altre Istituzioni pubbliche
• Coordinamento azioni di contrasto alla povertà (ricoveri senza fissa dimora, Banco degli Alimenti e contributi una tantum)
• Interventi di sostegno alla popolazione in caso di calamità naturali
Responsabile Dr.ssa Daniela Vaccarino xxxxxxx.xxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx tel. 0000 000000, fax 0000 000000
U.O. Servizi amministrativi / U.D.A.
L'U.O. Servizi amministrativi / U.D.A. si occupa delle seguenti attività:
• Gestione bilancio (monitoraggio e rendicontazione)
• Gestione atti amministrativi (delibere, determinazioni, contratti, convenzioni, ecc.)
• Protocollo e archivio
• Controllo di gestione interno
• Affari generali
• Attività di supporto commissioni consiliari
• Abbattimento barriere architettoniche
• Assegni di maternità
• Assegni per nucleo familiare numeroso
• Assegni ex L. 45/2013 (nuovo nato, disabile, nucleo numeroso)
• Attività amministrative relative alle agevolazioni del bonus elettrico e del bonus gas / SGAte
• Progetto di attivazione sociale per soggetti svantaggiati (ex Xxxxx Xxxxxx), Tirocinio di addestramento lavorativo, Inserimento lavorativo socio assistenziale, Soggiorno Lavoro
• Inserimenti minori in strutture protette
• Inserimenti disabili in strutture R.S.D.
• Inserimenti anziani in strutture R.S.A.
• Monitoraggio case famiglia ex L.R.T. 41/2005
• Onoranze funebri per indigenti
• Contratti per la gestione dei servizi alla persona (Apuafarma)
• Soggiorni climatici e termali per grandi invalidi del lavoro
• Contributi terzo settore
• Sistemazione alloggiativa transitoria e di emergenza
• Trasporto portatori di handicap e trasporto centri riabilitazione
• Servizi di accoglienza
• Animali da affezione, lotta al randagismo e gestione UDA (Ufficio Diritti degli Animali)
Posizione Organizzativa
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx xxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx tel. 0000 000000; fax 0000 000000
Personale assegnato servizi amministrativi: | telefono | |
Xxxxxxxx Xxxxxxx | 0585 641375 | |
Xxxxxxx Xxxxx | 0585 641374 | |
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | 0585 641316 | |
Xxxxxxxx Xxxxxxxx | 0585 641271 | |
Xxxxx Xxxxxxx | 0585 641459 | |
Dott.ssa Tartaglione Cinzia | 0585 641390 |
Personale assegnato U.D.A. - Ufficio Diritti degli Animali:
personale assegnato | telefono | |
Xxxxxx Xxxxxx | 0585 641453 |
U.O. Servizi Abitativi
L'U.O. servizi abitativi si occupa delle seguenti attività:
• Assegnazione degli alloggi E.R.P.
• Mobilità degli assegnatari alloggi di E.R.P.
• Bando per l’erogazione dei contributi di integrazione al canone di locazione di cui all’art. 11 della l. 431/1998
• Problematiche relative ai titoli di occupazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica
• Contributi di assistenza alloggiativa
• Espletamento pratiche diffide e ordinanze di sgombero
• Accertamenti alloggi in collaborazione con la polizia municipale
• Commissione per la Mobilità degli Alloggi di E.R.P. ex art. 21 comma 1, della L.R. n. 96/96
• Commissione Alloggi ex art. 8 della L.R. n. 96/96
• Accertamenti catastali, anagrafici e reddituali
Responsabile
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx xxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx tel. 0000 000000; fax 0000 000000
personale assegnato | telefono | |
Lattanzi Alessandro | 0585 641308 |
U.O. Politiche di prevenzione giovanile, politiche di genere, pari opportunità
L'U.O. Politiche di prevenzione giovanile, politiche di genere, pari opportunità si occupa delle seguenti attività:
• Centri di aggregazione per la prevenzione degli adolescenti e dei giovani
• Centro giovanile per la Musica
• Centro di documentazione di genere
• Politiche di genere
• Sportello ascolto donne/ rete antiviolenza
• Pari opportunità
• Promozione volontariato
• Partecipazione e cittadinanza attiva (consulte)
• Tempi e spazi della città
personale assegnato | telefono | |
Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxxx | 0585 641534 |
SCHEDA 4 – LE MODALITA’ PER L’APPLICAZIONE DI FORME DI TUTELA E DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
4.1. – MODULO SEGNALAZIONE E RECLAMI
Se il cittadino ritiene che l’Amministrazione Comunale non abbia erogato il servizio dallo stesso richiesto in maniera soddisfacente, oppure se ha segnalazioni o suggerimenti da proporre, è possibile compilare apposito modulo di segnalazione. Tale modulo è scaricabile on line dal sito del Comune di Carrara xxx.xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx - sezione Documenti - link Modulistica. Tale modulo, una volta compilato, va riconsegnato in Comune al Protocollo Generale, oppure inviato a mezzo PEC al seguente indirizzo: xxxxxx.xxxxxxx@xxxxxxxxx.xx. Quanto segnalato dal cittadino (segnalazione, reclamo, suggerimento, critica, apprezzamento, richiesta di informazioni o altro ancora) sarà preso in considerazione dall’URP al fine di soddisfare maggiormente le esigenze dei cittadini.
Le segnalazioni presentate saranno inoltrate agli uffici competenti, che provvederanno ad esaminarle e si adopereranno, ove possibile, per conseguenti interventi. In ogni caso, a conclusione dell'istruttoria, gli uffici forniranno una risposta scritta.
4.2. - MODULISTICA DEL SETTORE SERVIZI SOCIALI / SERIVZI ABITATIVI / U.D.A.
• Istanza di accesso ai servizi sociali
• Domanda di mobilità per cambio alloggio popolari (nel periodo di validità del bando)
• Domanda per assegnazione alloggi popolari (nel periodo di validità del bando)
• Domanda per integrazione al canone di locazione (nel periodo di validità del bando)
• Comunicazione di avvio attività: casa famiglia per anziani
• Contributo per abbattimento barriere architettoniche
• Dichiarazione di atto notorio
• Domanda per assegno di maternità
• Domanda per nucleo familiare
• Domanda Legge regionale 45/2013 (nuovi nati, disabili e nuclei numerosi)
• Istanza accesso a Fondo Utenze Disagiate Gaia
• Richiesta servizio di onoranze funebri e inumazione gratuiti per particolari motivi
• Istanza per intervento dell’autorità sanitaria competente per il controllo sanitario e contenimento della colonia felina (L. 281/91 e LR 43/95 e s.m.i.)
4.3 RIFERIMENTI AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI GENERICI
Procedimento | Unità Organizzativa | Responsabile del procedimento | TERMINE DEL PROCEDIMENTO |
Interventi per persone in stato di bisogno economico- sociale | U.O. Servizi Sociali | P.O. Servizi Sociali | 30-90 gg |
NORMATIVA:
- L. 8-11-2000 n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
- L.R. Toscana 24-2-2005 n. 41 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” e s.m.i., che individua la titolarità dei Comuni in tutte le funzioni amministrative concernenti la realizzazione della rete locale degli interventi e servizi sociali, nonché della gestione dell’erogazione dei medesimi;
- D.P.G.R. del 26-3-2008 n. 231 “Regolamento n. 15/R attuativo dell’art. 62 della predetta L.R. 41/2005, che disciplina i requisiti strutturali ed organizzativi delle strutture residenziali;
- Deliberazione C.R.T. 15-07-1998 n. 228 “Approvazione Piano integrato sociale regionale - L.R.
3.10.97 n. 72”;
- DPCM 14 febbraio 2001 ''Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio- sanitarie''.
- Deliberazione C.R.T. n. 113 del 31/10/2007 “piano Integrato Sociale Regionale (P.I.R.S.) 2007- 2010;
- D.P.C.M. 22-12-1989 “Atto di indirizzo e coordinamento dell’attività amministrativa delle regioni e province autonome concernente la realizzazione di strutture sanitarie residenziali per anziani non autosufficienti non assistibili a domicilio o nei servizi semiresidenziali”;
- D.M. 21-5-2001 n. 308 “Regolamento concernente: requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’art. 11 della L. 8 novembre 2000, n. 328”;
- L.R. 18-12-2008 n. 66 “Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza”;
-Deliberazione di G.R.T. 11-5-2009 n. 385 “Atto di indirizzo regionale per le modalità di compartecipazione al costo delle prestazioni di cui all’art. 14 della Legge Regionale n.66/08”;
- L.R.T. 28-12-2009 n. 82 “Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato”;
- D.P.G.R. del 03-3-2010 n. 29/R “Regolamento di attuazione della l.r. 28/12/2009, n.82”;
- Deliberazione di G.R.T. 22-03-2010 n. 370 “Approvazione del Progetto per l’assistenza continua alla persona non autosufficiente”;
- Deliberazione di G.R.T. 03-06-2013 “Approvazione progetti delle aziende USL della Toscana relativi allo sviluppo delle cure intermedie e assegnazione quota di finanziamento aggiuntiva”;
- L.R. 2.12.1988, n. 80 “Norme per l’assistenza domiciliare”;
- Del. Giunta regionale 16.12.1997, n. 7878, “Linee guida per l'organizzazione e l'attuazione delle attività di assistenza domiciliare”;
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104 - "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate."
- Legge 11 febbraio 1980, n. 18 - "Indennità di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili."
- Legge 12 Marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
- Legge 21 maggio 1998, n.162 "Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave".
- Legge n. 685/1975 “Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”.
- D. P. R. 309/90 “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”.
Procedimento | Unità Organizzativa | Responsabile del procedimento | TERMINE DEL PROCEDIMENTO |
provvedimenti concernenti i minori | U.O. Servizi Sociali | P.O. Servizi Sociali | 120 gg |
NORMATIVA:
- L. 28 marzo 2001, n. 149, Modifiche alla L. 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile. Pubblicata nella Gazz. Uff. 26 aprile 2001, n. 96
- L. 27 maggio 1991, n. 176, Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989. Pubblicata nella Gazz. Uff. 11 giugno 1991, n. 135
- L. 5 febbraio 1992, n. 104, Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Pubblicata nella Gazz. Uff. 17 febbraio 1992, n. 39
- Convenzione della convenzione in materia di rimpatrio dei minori, aperta alla firma a L'Aja il 28 maggio 1970. Pubblicata nella Gazz. Uff. 29 gennaio 1994, n. 23
- L. 15 febbraio 1996, n. 66, Norme contro la violenza sessuale. Pubblicata nella Gazz. Uff. 20 febbraio 1996, n. 42
- L. 28 agosto 1997, n. 285, Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. Pubblicata nella Gazz. Uff. 5 settembre 1997, n. 207
- L. 23 dicembre 1997, n. 451, Istituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza e dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia. Pubblicata nella Gazz. Uff. 30 dicembre 1997, n. 302
- D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Pubblicato nella Gazz. Uff. 18 agosto 1998, n. 191
- L. 3 agosto 1998, n. 269, Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù. Pubblicata nella Gazz. Uff. 10 agosto 1998, n. 185
- L. 8 marzo 2000, n. 53, Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città. Pubblicata nella Gazz. Uff. 13 marzo 2000, n. 60
- L. 8 novembre 2000, n. 328, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Pubblicata nella Gazz. Uff. 13 novembre 2000, n. 265
- L. 8 marzo 2001, n. 40, Misure alternative alla detenzione a tutela del rapporto tra detenute e figli minori. Pubblicata nella Gazz. Uff. 8 marzo 2001, n. 56
- D.lgs. 28 marzo 2001, n. 151, Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della L. 8 marzo 2000, n. 53. Pubblicato nella Gazz. Uff. 26 aprile 2001, n. 96
- L. 4 aprile 2001 n. 154, Misure contro la violenza nelle relazioni familiari. Pubblicata nella Gazz. Uff. 28 aprile 2001, n. 98
- D.L. 14 aprile 2003, n. 73, Disposizioni urgenti in materia di provvidenze per i nuclei familiari con almeno tre figli minori e per la maternità. Pubblicata nella Gazz. Uff. 16 aprile 2003, n. 89 e Convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, L. 10 giugno 2003, n. 133. Pubblicata in Gazz. Uff. 14 giugno 2003, n. 136
- L. 8 febbraio 2006, n. 54, Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli. Pubblicata nella Gazz. Uff. 1 marzo 2006, n. 50
Procedimento | Unità Organizzativa | Responsabile del procedimento | TERMINE DEL PROCEDIMENTO |
Bando Contributo integrazione canone di locazione | U.O. Servizi Abitativi | P.O. Servizi Amministrativi | 150 gg |
NORMATIVA:
Legge n. 431/1998, art. 11
Procedimento | Unità Organizzativa | Responsabile del procedimento | TERMINE DEL PROCEDIMENTO |
Bando assegnazione alloggi Erp | U.O. Servizi Abitativi | P.O. Servizi Amministrativi | 1 anno |
Bando Mobilità Alloggi | X.X. Xxxxxxx Xxxxxxxxx | X.X. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxxxx | 000xx |
NORMATIVA:
Legge Regionale Toscana n. 96/96
Il Responsabile dell’adozione degli atti finali dei suindicati procedimenti amministrativi è il Dirigente
RESPONSABILI DI UNITA’ ORGANIZZATIVA
UNITA’ ORGANIZZATIVA | DIPENDENTE |
- Attività sociali e sanitarie integrate | Xxxxxxxxx Xxxxxxx |
- Politiche di prevenzione giovanile, politiche di genere, pari opportunità | Xxxxxx Xxxxxxxxx |
- Servizi amministrativi / U.D.A. | Xxxxxxxx Xxxxxxx |
- Servizi abitativi | Xxxxxxx Xxxxxxx |
RESPONSABILI DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO ex L. 241/90 e s.m.i.
PROCEDIMENTO | Responsabili di procedimento |
Interventi di sostegno sociale riguardanti l’”area disabilità” | Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx |
PROCEDIMENTO | Responsabili di procedimento |
Interventi di sostegno sociale riguardanti l’”area immigrati” | Xxxxxxx Xxxxxxx |
Interventi di sostegno sociale riguardanti l’”area anziani” | Xxxxxxxx Xxxxxxxxx |
Interventi di sostegno sociale riguardanti l’”area minori” | Moruzzo Donatella |
Contributi di integrazione al canone di locazione di cui all’art. 11 della legge 431/1998 | Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx |
Procedimenti amministrativi della Consulta Xxxxxxx | Xxxxxxx Xxxxx |
Procedimenti amministrativi inerenti il Terzo Settore | Xxxxxxxxx Xxxxxxxx |
Procedimenti amministrativi inerenti il Centro delle Occasioni di Nazzano | Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
Procedimenti amministrativi degli interventi riguardanti l’area “diritti degli animali” | Xxxxxx Xxxxxx |
Procedimenti amministrativi inerenti i contributi previsti agli artt. 2, 3 e 4 dalla L.R. n. 45/2013 (interventi a sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale) | Xxxxx Xxxxxxx |
Procedimenti amministrativi inerenti i contributi per la maternità e per il nucleo familiare | Xxxxxxxxxxx Xxxxxx |
4.4. – INDICATORI DI QUALITA’
L’indicatore è uno strumento che serve per rilevare la presenza di un determinato fattore di qualità. Lo standard di qualità è il valore atteso di un determinato indicatore. Lo standard generico misura il valore medio necessario di risposta/attivazione del servizio. Lo standard specifico misura il valore massimo entro cui è possibile rispondere / attivare il servizio.
Gli indicatori ci aiutano a capire due cose:
1) stiamo facendo le cose nel modo corretto?
2) Stiamo facendo le cose giuste?
Per effettuare una corretta analisi dei processi, è importante misurare qualità, quantità, tempistiche ed efficacia:
-Le norme di riferimento servono per impostare un sistema di rilevazione di indicatori.
-La prospettiva dei clienti e degli stakeholder, serve per misurare i risultati
Nello specifico:
Servizio | Aspetto di qualità | Standard di qualità |
apertura al pubblico del Segretariato Sociale | accessibilità | 2 giorni di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
ricevimento delle assistenti sociali | accessibilità | 1 giorno di ricevimento settimanale |
accessibilità | 3 ore di ricevimento | |
colloquio con l’assistente sociale | tempistica | tempo di attesa per il primo colloquio (da quando il cittadino ha fatto il colloquio con l’operatore del Segretariato Sociale): entro tre settimane |
apertura al pubblico dell’U.O. Servizi Abitativi | accessibilità | 3 giorni di apertura settimanale |
accessibilità | 4 ore di apertura giornaliera |
apertura al pubblico sportello per: – assegno di maternità L. n. 448/1998 art. 66, – assegno per i nuclei con almeno tre figli minori L. n. 448/1998 art. 65, – abbattimento delle barriere architettoniche L.R. 47/1991 e s.m.i., – famiglia con figlio nuovo nato, adottato o collocato in affido preadottivo L.R. 45/2013 art. 2, – famiglia con almeno quattro figli a carico L.R. 45/2013 art. 3, – famiglia con figli disabili in condizione di handicap permanente grave L.R. 45/2013 art. 4. | accessibilità | 1 giorno di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
apertura al pubblico dell’Ufficio Diritti degli Animali (U.D.A.) | accessibilità | 1 giorno di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
apertura al pubblico Sportello disabilità | accessibilità | 1 giorno di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
apertura al pubblico dello Sportello immigrati | accessibilità | 1 giorno di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
apertura al pubblico del Centro d’ascolto “Xxxxx chiama Donna” | accessibilità | 5 giorni di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
apertura al pubblico del Centro di aggregazione giovanile “A. Saffi” | accessibilità | 5 giorni di apertura settimanale |
accessibilità | 3 ore di apertura giornaliera | |
velocità di risposta per interventi a favore di persone in stato di bisogno economico-sociale | tempi di risposta | numero di giorni necessari per attuazione intervento: entro 90 giorni dalla definizione e completezza della pratica |
velocità di risposta per i provvedimenti concernenti i minori | tempi di risposta | numero di giorni necessari per attuazione intervento: entro 120 giorni dalla definizione del progetto |
erogazione contributo integrazione canone di locazione L. 431/98 | tempi di risposta | tempo necessario per erogazione contributo: entro 150 giorni dal trasferimento dei fondi regionali |
stesura graduatoria bando per assegnazione alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica | tempi di risposta | entro 12 mesi dalla pubblicazione del bando |
aggiornamento graduatoria relativa al bando per cambi di alloggio all’interno del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica | tempi di risposta | entro 6 mesi dalla pubblicazione della precedente graduatoria definitiva |