COMUNE DI JESI
COMUNE DI JESI
Provincia di Ancona
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28.07.2003
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI FORZA ITALIA XXXXXXX XXXXXX XXXXX SULLE CONTRAVVENZIONI ELEVATE IN PIAZZA XXXXXX XXXXXXXX DAL 21.06.2003 AL 09.07.2003
Considerato che per la questione dei parcheggi in centro città molti cittadini si rivolgono alle forze di minoranza per poter ottenere un giusto riconoscimento dei propri diritti e che invece l’amministrazione si diletta a fornire risposte quanto mai imprecise il sottoscritto Xxxxxx Xxxxxxx interroga il
Signor sindaco di Jesi
Viste le contravvenzioni che sono state elevate dal 21 giugno a 9 luglio in Piazza Xxxxxx Xxxxxxxx, dove sono stati posti due cartelli contradditori, uno da la possibilità di parcheggiare con disco orario dalle ore 16,00 alle ore 20,00, mentre il secondo, aggiunto in data 21.06.03, a pochi metri di distanza, vieta il parcheggio ai non residenti dalle ore 18,00 alle ore 24,00. Poiché risulta che in quella zona sono state elevate n.43 contravvenzioni nel periodo in questione, si chiede al signor sindaco se intende revocare tali contravvenzioni palesemente illegittime per la presenza dei due cartelli indicanti situazioni contrastanti fra loro.
La seduta inizia alle ore 17,00.
Dopo aver fatto l’appello risultano presenti in aula n.19 componenti e la Consigliera Straniera Aggiunta.
COMMA N.1 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI FORZA ITALIA XXXXXXX XXXXXX XXXXX SULLE CONTRAVVENZIONI ELEVATE IN PIAZZA XXXXXX XXXXXXXX DAL 21/6/2003 AL 9/07/2003
VICE PRESIDENTE C.C. – XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Il Consigliere Xxxxxxx intanto può illustrarla, poi arriverà l’Assessore al ramo.
XXXXXXX XXXXXX XXXXX (F.I.): Grazie Presidente, come è noto in Piazza Bacci Pontelli c'è la costa con disco orario, quindi dalle nove del mattino alle una del pomeriggio e poi dalle sedici alle venti; dal 21 giugno è stato aggiunto un nuovo segnale soltanto per i residenti dalle diciotto alle venti, chiaramente in contraddizione e in contrasto con il primo segnale che non è stato modificato, perché dovrebbe essere stato cambiato dalle sedici alle diciotto e non più fino alle venti. Quindi dal giorno 21 luglio al 7 luglio cono state fatte 43 multe. Pertanto chiedevo al Sindaco, visto che è stato elevato questo numero di multe e gli automobilisti non ne hanno colpa, che intenzione ha l’amministrazione comunale nei confronti di questi? Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. – XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola all’Assessore Rocchetti.
ASSESSORE XXXXXXXXX XXXXXXXX: Cercherò di rispondere molto brevemente al Consigliere Xxxxxxx che ha proposto questa interrogazione e posso dire che posso riconoscere una cosa sola, che quando ai attuano delle trasformazioni e si attuano delle ordinanze, certamente di creano sempre dei problemi, sussiste sempre del malcontento, però vorrei fare presente un fatto: la città di Jesi si è appropriata della piazza e del corso. Oggi il corso e la piazza sono frequentati da famiglie che fanno passeggiate ed anche dai bambini con le biciclette, questo ho avuto modo di constatarlo. Per quanto concerne Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx sono stati mandati degli avvisi a 229 famigli proprietari delle macchine, con i quali si informavano di questa nuova trasformazione, per cui dalle sei fino alla mattina si diceva che erano liberi, come ha detto Xxxxxxx; dopo è passata a disposizione dei residenti, ma era disponibile un’altra pizza libera a fianco del torrione, ma la gente non l’ha utilizzata. Infatti c'è anche un problema da tenere presente, esiste il Pollicino che è gratis, per cui se la gente mettesse le macchine alla stazione delle corriere, ne potrebbe usufruire senza spendere una lira. Pertanto non ritengo che ciò abbia creato dei disservizi alla cittadinanza, con questa operazione bene chiara e precisa, certo non tutte le cose sono mai perfette, e questo l’ho constatato quando facevo il contadino, il Governo faceva le leggi e io dovevo attuare le lotte per cambiarle, ma poi rimanevano sempre quelle. Le contravvenzioni cono competenza dei Vigili Urbani, la Amministrazione Comunale non si può permettere di dire tolgo questa o quell’altra, non è corretto perché si crea un disservizio per i vigili e uno scoraggiamento. Un vigile che fa la contravvenzione fa rispettare una ordinanza, se uno gli dice di toglierle questo giustamente si sente umiliato e dice: che mi ci hai mandato a fare? Quest’anno si sono creati dei disguidi, questo non lo metto in
discussione, speriamo che nel prossimo la situazione migliori. Sono d’accordo di lasciare stare quello che ha funzionato, mentre ciò che non è andato bene di migliorarlo. Dobbiamo guardare la cittadinanza nel suo complesso, perché il Comune di Numana, che è amministrato dal centro destra, ha dato i parcheggi in mano ai privati ed ha creato un disservizio, costi molti alti e ne subiscono le conseguenze il contadino e anche gli operatori delle strutture balneari perché nel momento in cui fa pagare la gente evita di andarci. Le contravvenzioni sono state 15 senza essere state segnalate le contrarietà di cui alla interrogazione, non sono state contestate, infatti a noi ne risultano 15; poi non so se qualcuno ha detto più di quello che è stato, ma da una verifica dell’ufficio responsabile ne risultano 15 di contravvenzioni e gli avvisi alle famiglie che sono stati messi nel cruscotto delle macchine sono 29. Questo è quello che voglio cercare di fare comprendere a Montali, che tutte questa cose non ci sono state, c'è stata qualche polemica, che i cartelli non siano stati precisi non lo nego, però questo sono cose che capitano, tutto ciò serve per migliorarsi nel futuro. Mi auguro che il prossimo anno certi disguidi non si verifichino più, però il cittadino si deve abituare, e mi rivolgo ai commercianti, ad adeguarsi come nella altre città. Il problema dei commercianti: certi articoli comprati nel centro storico costano cento, ma se vado al supermercato ne costano sessanta. Pertanto sussiste anche questo disguido, per cui si possono mettere tutte le macchine che si vogliono in piazza, però se non ci sono i prezzi adeguati la gente arriva con la macchina, fa la passeggiata e se ne vanno via. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. – XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Montali, soddisfatto o insoddisfatto?
XXXXXXX XXXXXX XXXXX (F.I.): Assessore ritenermi insoddisfatto sarebbe dire poco perché non mi ha risposto minimamente: ho il massimo rispetto nei tuoi confronti e te l’ho detto anche prima; non hai risposto minimamente alla mia interrogazione, le contravvenzione sono 43 perché l’ho chiesto al comando e il numero è questo; i segnali sono due e sono contrapposti uno con l’altro, a distanza uno dall’altro uno dice una cosa e l’altro ne dice un’altra, a due metri uno dall’altro, quindi l’automobilista che arrivava li’ non sapeva de rispettare un segnale o un altro. Quindi è palese l’errore di chi ha installato il segnale, per come si fa a dire che le multe non le togliete. Se l’Amministrazione Comunale si presente dal Giudice di Xxxx gliele toglie perché vi sono delle fotografie che dimostrano che li’ ci sono due segnali contrapposti. È l’esatto contrario di quello che mi hai risposto, questo significa prendere i cittadini in giro e questo mi dispiace perché ti ho fatto degli elogi fino a due minuti fa, purtroppo li devo ritirare per quanto mi riguarda. Ripeto siccome queste multe sono state fatte non con inganno, ma erroneamente, perché li esistono due segnali uno diverso dall’altro, esistono le prove, per cui invito tutti coloro che sono stati contravvenzionati di recarsi dal Giudice di Xxxx o dal Prefetto a contestare queste multe e non prendiamo in giro i cittadini. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. – XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Interrompiamo la seduta del consiglio perché è presente qui con noi l’orchestra internazionale di giovani per il progetto dell’ONU sulla mondialità e la interazione, la parola al Sindaco che illustrerà brevemente il motivo della loro presenza, invito i giovani colleghi musicisti ad essere presenti in sala e poi daremo loro un piccolo omaggio e un piccolo modesto ricordo della città di Jesi.
SINDACO: è un piacere e un onore per me, ed interpretando anche il sentimento dei Consiglieri Comunali di Jesi, di ospitare nella sala del Consiglio Comunale, nel posto dove la città è in qualche modo rappresentata nel suo insieme, ospitare la Word iuz Chamber orkestral, che è una orchestra, come ricordava adesso il presidente, ambasciatrice del UNICEF, che è composta da circa 70 elementi che provengono da trenta paesi del mondo in rappresentanza dei cinque continenti, con lo scopo di promuovere l’arte della musica, ma soprattutto quello di favorire lo scambio interculturale tra le diverse…interruzione…
La seduta riprende alle ore 17,20
COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Non ci sono comunicazioni particolari.
COMMA N. 3 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
PRESA D’ATTO DELLE MANCATE COMUNICAZIONI DEI RILIEVI SUL VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 23/06/03
Entrano i Consiglieri: Xxxxxx, Giuliodori, Meloni, Balestra Sono presenti in aula n.23 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Ci sono interventi? La parola al consigliere Xxxxxxxxx.
CONSIGLIERE COMUNALE XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Un intervento sintetico per chiedere agli operatori delle trascrizioni di utilizzare la punteggiatura in modo conforme. Adesso ci si può dire, potete andarveli a vedere i verbali e correggerveli, è vero questo, ma siccome la giornata è lunga 24 ore e ci sono molte cose da fare, ho notato nei verbali precedenti che ci sono delle punteggiature messe a caso, capisco che non è semplice punteggiare un discorso fatto al microfono da persone che parlano a braccio; è anche vero che la punteggiatura sembra messa casualmente a volte. Quindi chiedo maggiore attenzione e sono certo che gli operatori ci staranno più attenti, per altro sono quelli che sicuramente sentiranno questo intervento perché sono gli unici che hanno l’occasione di leggere e di ascoltare veramente tutto quello che si dice in Consiglio Comunale, per cui se ascolteranno questa cassetta certamente porranno maggiore attenzione. Grazie.
VICE PRESIDENTE XXXXXXXX XXXXXXXXXX: ringrazio il collega Xxxxxxxxx e invito la segreteria a verificare quanto espresso dal collega. Poniamo in votazione il comma 3.
Presenti n. 23
Votanti n. 23
Astenuti n. 00
Favorevoli n. 23
Contrari n. 00 Approvato all’unanimità
VICE PRESIDENTE XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La conferenza dei capi gruppo ha deciso di anticipare i commi cinque e sei che sono una mozione e un ordine del giorno.
PUNTO N. 5 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIO DELLA CIRCOSCRIZIONE III EST SULLE PROBLEMATICHE DI VIA DELLA FIGURETTA – RINVIO –
Sono presenti in aula n.23 componenti
VICE PRESIDENTE XXXXXXXX XXXXXXXXXX: E’ presente per illustrare la mozione in rappresentanza del Presidente Xx Xxxxxxx il signor Xxxxxxxx che invito sul tavolo della Giunta. Giustifico il collega Xxxxxxxx e l’Assessore Cingolani che arriveranno in ritardo.
XXXXXXXX XXXXX (Consigliere Circoscrizione III Est): Il presidente questa sera non poteva essere presente, per cui mi ha delegato di rappresentarlo in questa circostanza: la mozione penso che l’abbiate tutti per cui rileggerla penso che sia una perdita di tempo, per cui cercherò di essere sintetico e non farvi perdere il vostro tempo prezioso. Siccome ho seguito la questione da diversi anni, il discorso della Banca della Marche, cercherò di riassumere sorvolando sul discorso della mozione che potrete leggere singolarmente. Facendo la cronistoria dobbiamo tenere presente che negli anni ’80 venne acquistato il terreno agricolo dai conti Baleani e venne fatta una variante da parte del Consiglio Comunale al PRG per permettere alla Banca delle Marche, allora Cassa di Risparmio di Jesi, di insediarsi in quella zona agricola. Negli anni novanta venne realizzata l’attuale sede di circa 50 mila metri cubi. Nel 2002 iniziarono i lavori di primo stralcio che è attualmente è in costruzione, dovevano iniziare per la verità molto prima, ma ci fu un ritardo tecnico, ma non so per che cosa. Quindi questo primo stralcio è di circa 35 mila metri cubi e sosteniamo che l’apertura del cantiere in via Figuretta penalizzi notevolmente i residente perché la Banca delle Marche aveva una Via Ghislieri che ha tutta la ampiezza e la potenzialità per potere permettere l’accesso a carri, autocarri e quanto altro, mentre è stata passata la mano a via della Figuretta in quanto questi ultimi uscendo sporcano e fanno polvere, per cui questo inghippo si è preferiti farlo passare in via della Figuretta. Qui per la verità vi erano segnali di divieto di transito autocarri in quando la via è di cinque metri appena, poi sono stati rimossi e rimessi, ci sono state delle situazione temporanee, attualmente il cantiere è aperto, ci transitano carri, autocarri e betoniere e i residenti devono sopportare una precarietà abbastanza grave, infatti si sono verificati degli incidenti, fortunatamente senza danni alle persone, soltanto con danni materiali. Poi vi sono rumori assordanti per i cittadini sia di giorno che di notte, teniamo presente che chi lavora per conto della Banca Marche apre il cantiere dalle sei, sei e trenta della mattina fino alle 23 e 24 di notte, per cui i residente lamentano anche questo fatto. L’attuale auditorium della sala convegni, che dir di voglia, quando è pieno crea disagi notevolissimi ai residente in quanto la Banca delle Marche non si è cautelata in questo senso perché i parcheggi non sono minimamente rispondente alla numero delle autovetture che sarebbero presenti in caso di auditorium pieno, per cui per parcheggiare vengono utilizzate le strade limitrofe, quelle dei residente e chi deve andare al lavoro e portarsi nelle due strade vicine è costretto a passare nel fango, è successo anche perché se piove le cosiddette traverse di via Figuretta sono tre metri, se ci parcheggiamo le macchine, i residente passano nel fango perché c’è l’auditorium pieno della Banca delle Marche. Sono andato a protestare dall’allora vice Presidente perito agrario Xxxxxx Xxxxxx, attualmente Presidente, ottenendo delle garanzie per degli incontri futuri che di fatto non ci sono stati. Questo è successo qualche tempo fa, noi chiediamo tutela in questo senso, la Banca delle Marche ha 12 ettari di terreno, per cui inghiaiare un pezzetto di questo terreno per fare parcheggiare
le macchine penso costi bene poco, teniamo presente che la banca comprò questo terreno negli anni 80, lo abbiamo messo anche nella mozione, sei ettari a poco più di 500 milioni e 3 ettari a 270 per un totale di 800 milioni, quindi 12 ettari di terreno anche perché li’ vicino abbiamo edificato una lottizzazione sui 250 mila al metro quadro per cui siamo sui 30 – 40 miliardi. I residenti fanno presente a noi rappresentati di circoscrizione che non otteniamo granchè, infatti la situazione è tale da parecchio tempo. Loro pensano che siano molto più rappresentativi i grandi gruppi industriali o le banche, piuttosto che i cittadini riuniti anche in comitati; a suo tempo vi fu un comitato che raccolse 716 firme di cittadini per il senso unico posto in via Figuretta, girando attorno alla Banca delle Mache, per cui chi stava a 100 metri, faceva 4 chilometri e allora il Sindaco, il penultimo mandato elettorale, riaprì la strada con un semaforo promettendo la riapertura o l’adeguamento di quella strada che purtroppo dall’inizio di quella legislatura sino ad oggi, e sono passati cinque anni e mezzo, non c'è stato. C’è un altro fatto, Monsano che è un Comune di 2000 abitanti, 20 volte il nostro comune, ha già realizzato l’ampliamento del primo stralcio, stanno ampliando il proseguimento di via Figuretta, il primo stralcio, inizieranno il secondo dopodichè apriranno il doppio senso. Pertanto chiediamo che posizione intenda assumere il Comune di Jesi in questo senso, cioè se ha intenzione di lasciare a se stessi gli abitanti di via Figuretta o ha intenzione di prendere in mano la situazione. Abbiamo messo in via prioritaria o subordinata, adesso non ricordo, la mozione, cioè in via immediata chiediamo, da subito, di riaprire il primo stralcio perché le betoniere e i camion che transitano in Via Xxxxxxxx, che è stata chiamata così perché c'è la Banca delle Marche, infatti prima c’era soltanto numero, attualmente insistendoci la banca è stato dato questo nome, debbono fare circa 100 metri in una strada che non è larga neanche 5 metri, per cui in quel punto le macchine si fermano per fare passare degli autocarri che li non ci dovrebbero essere. Diciamo che pretendiamo un immediato allargamento di quel tratto di strada e poi il tratto successivo venga fatto in un secondo tempo, ampliare di un metro quella strada per portarla a sei metri, mettere la striscia di mezzeria penso che costi qualche decina di milioni rispetto alla decina di miliardi che sarebbe costato quel terreno edificabile. Ricordo che nel 2000, mi sembra, in circoscrizione ci fu presentato il Piano Particolareggiato della Banca delle Marche, che prevede una edificazione totale di 200 mila metri cubi con case, negozi e quanto altro, con strade larghe otto, dieci metri che poi confluiscono tutte in Via Ghilieri, ma la maggior parte in Via Figuretta, è come se noi facessimo confluire il Rio delle Ammazzoni o il Missisipi nel fiume Esino, il paragone grossomodo è questo. Pertanto gli amministratori dovrebbero preoccuparsi di questo, tutelano la salute e il tipo di vita dei cittadini, perlomeno ampliando quei primi cinquanta o cento metri con risorse che sono irrisorie e poi in un secondo tempo ampliare il pezzo successivo, che richiede un sbancamento e un riempimento, laddove insiste l’hotel Xxxxxxxx XX, che risulterebbe oneroso, infatti è previsto un progetto che è di 7 – 800 milioni. Ma il primo tratto, che è quello in questione, molto pericoloso e dove passano tutti i carri e gli autocarri, che riescono a transitare soltanto se si fermano le macchine di fronte può essere realizzato con la spesa di qualche decina di milioni perché allargare di un metro la strada e mettere un po’ di asfalto o la striscia di mezzeria comporti un esborso del genere. I cittadini chiedono perché a certi istituti venga concesso questo e il privato cittadino non riesce a realizzare neanche il lecito. Come terza circoscrizione facciamo presente che noi abbiamo sempre detto che pensiamo prima alla infrastrutture e poi agli insediamenti e questo lo abbiamo visto in altre zone della città in cui gli insediamenti si fanno in un primo momento e poi si pensa a realizzare le strade. Nell’area Xxxxxxxxxxx ad esempio si è pensato a realizzare prima gli insediamenti e poi si faranno le strade, in una zona dell’asse sud in cui abbiamo messo dei semafori che i tecnici ci hanno detto che sono provvisori, però il cittadino si chiede perché questa cosa è stata realizzata, cioè visto che c’era il progetto di un asse sud si poteva non dare questa brutta impressione ai cittadini. Anche in questa area Xxxxxxxxxxx doveva sorgere un qualche cosa all’ingrosso, non un negozio a dettaglio, per cui non vogliamo andare a ricercare il che e il per come, però prima di tutti creiamo le infrastrutture e poi realizziamo edifici e quanto altro. Per la verità questa sera si parla di Via Figuretta e la problematica da trattare è questa. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Ringraziamo il collega Xxxxxxxx Xxxxx in rappresentanza della circoscrizione, prima di iniziare la discussione vorrei fare presente che è pervenuto un emendamento globale alla mozione, presentato dal capo gruppo dei DS Balestra, il quale sostanzialmente sopprime la parola “preventivo” relativamente all’ampliamento di via Figuretta; poi sopprime: “A riguardo si fa presente che l’onere da sostenere per l’ampliamento della strada è irrilevante in relazione agli oneri derivanti dalla urbanizzazione della intera zona” Poi va bene il constatato e per quanto riguarda…
XXXXXXXX XXXXX (CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONE III EST): A noi non sta bene togliere il preventivo assolutamente.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Xx Xxxxx devi prendere visione degli emendamenti e poi puoi accettarli o non accettarli, se li accetti diventano parte integrante dell’ordine, della mozione e votiamo la mozione come modificata. L’altra volta abbiamo rimandata la mozione in circoscrizione, abbiamo rinviato la pratica e fu mandata in circoscrizione per esprimere il parere se l’accoglieva o non l’accoglieva… se li accogli votiamo come emendati, altrimenti li riporti in circoscrizione e farai presente alla circoscrizione l’emendamento che è stato presentato, se non lo accogli votiamo la mozione tua.
XXXXXXXX XXXXX (CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONE III EST): Le guardiamo insieme.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Adesso la illustriamo, poi ci fai una riflessione e poi iniziamo la discussione. Considerato viene soppresso “con una spesa inferiore al miliardo di vecchie lire, anziché 25 o 30 di un terreno edificabile”; poi il consiglio della terza circoscrizione è stato così emendato “ritiene che l’adeguamento di via della Figuretta rappresenta” è stato sostituito “un obbligo immediato” con una “necessità con la costruzione della Banca delle Marche” ed è stato soppresso tutto il comma successivo “a riguardo fa notare che il senso unico di via della Figuretta imposto dalla Amministrazione Comunale nel 1996, ha obbligato i cittadini a compiere circa tre chilometri, anziché 200 metri per raggiungere la propria residenza, nonostante una petizione di oltre 700 firme.” Poi impegna la Amministrazione Comunale, viene soppresso “intervento questo da realizzarsi nell’ambito del programma triennale delle opere pubbliche” poi viene soppresso nel punto due “ e dove sono già avvenuti due gravi incidenti fortunatamente con soli danni materiali”. Questo è l’emendamento che è stato presentato, adesso iniziamo il dibattito, poi se tu accetti le modifiche, esse fanno parte integrante del documento per cui viene messo in votazione così come modificato; se tu non lo accetti poniamo in votazione l’ordine e la mozione come presentata integralmente dalla circoscrizione. Chi deve intervenire? Balestra.
XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Intervengo anche per spiegare il senso degli emendamenti presentati, cioè l’ampliamento della Banca delle Marche nella nostra zona è da considerare come una delle occasione che ci sono state nella nostra città per garantire uno sviluppo e la presenza di una istituzione così importante che ha valenza regionale ed è nata dalla fusione di tre banche, Pesaro e Macerata, che erano addirittura molto più grandi di quelle di Jesi, proprio per dargli una valenza e importanza e la Amministrazione Comunale, almeno io mi ricordo per quanto di nostra competenza, ha sempre pensato che questa fosse una opportunità da non perdere proprio perché sarebbe stato incredibile che il Comune di Jesi facesse uno sbarramento rispetto ad una scelta del
genere. Quindi sostenere che fondamentalmente c’è stata una spesa perché ha comprato verde agricolo, è una previsione di Piano Regolatore Generale, come se fanno ogni dieci e quindici anni di piani regolatori ed esso è una scelta e una missione globale di una città, che ha previsto in quella zona la sede della Banca delle Marche. Si tratta di una scelta politica, poi se essa comprava il terreno agricolo, ma non lo è perché c'è una votazione di Piano Regolatore. Nell’immediato di Via Figuretta mi ricordo che nella scorda legislatura ci fu un dibattito di tal genere, ma il problema più grosso sollevato quella volta quando furono iniziati i lavori non era tanto sull’ampliamento della Banca della Marche e della Via Figuretta, ma sulla costruzione della rotatoria in fondo a via Ghislieri, cioè la rotatoria presente tra Via Ghislieri e Via Ancona per garantire lo snellimento ed eliminare il semaforo, tanto che ci fu una risoluzione presentata dai DS e che recepiva in parte il dibattito della commissione III il (inc.) la prevedeva, però vista la discussione della terza commissione, la risoluzione legata all’atto della approvazione della sede della Banca delle Marche, risoluzione votata con 19 voti su 21, votarono contro Alleanza Nazionale e Brunori, praticamente la costruzione della rotatoria è quella da prevedere sul piano ed utilizzare, a parte gli oneri, l’allargamento di via della Figuretta, ma non di tutta, ma di quella parte interessata ai lavori, che era quella dell’incrocio con Via Ghisleri zona Monsano fino alla entrata nel cantiere. Non penso che sia impossibile cercare di fare una limitazione con un controllo di deviare il traffico pesante non per Via Della Figuretta, la zona dove c'è il senso unico alternato perché la strada non è a senso unico, ma a senso unico alternato con un semaforo che disciplina la circolazione. Quella volta si parlò di ampliamento, ma già si vedeva che era di difficile praticabilità perché da una parte toccava i muri delle ville presenti sulla parte destra di Via Della Figuretta, che sono proprio rasenti alla strada, per cui occorreva fare chissà quanti espropri; dall’altra parte, lato hotel Xxxxxxxx XX c’era non solo da sbancare tre metri perché c'è un “greppo” con la presenza di circa una venticinquina querce secolari che sono alberi tutelati oltre al problema di espropriare l’hotel. Quindi considerato che era di difficile praticabilità l’ampliamento di Via della Figuretta lato zona semaforo fu decisa, praticamente dopo assemblee, petizione e articoli di giornale, soprattutto in relazione al problemi di Monsano che aveva messo a senso unico la strada di sopra, di mettere un semaforo a senso unico alternato salutato con gioia. Quindi sussiste il problema della rotatoria giù in fondo, ma soprattutto del tratto di strada che va dall’incrocio di Via Ghisleri e l’inizio del cantiere. Già la strada in quel punto, da un sopralluogo fatto personalmente, consente il passaggio di camion in due corsie; se li’ si vuole allargare non è difficile farlo anche con spesa non congrua. Però riteniamo che sia importante il controllo, quello che non ci soddisfa di questa mozione, questo è il motivo per cui abbiamo presentato tutta una serie di emendamenti soppressivi più che integrativi, è il tono della mozione stessa, che fa pagare a tutti i 30 anni di amministrazione della città, una scelta fatta di portare li’ la sede della Banca delle Marche trasferendola dal centro, cosa che non possiamo accettare, perché questa scelta per la città di Jesi, di portare in quella zona, non l’ho fatta io, ma è stata fatta prima di me, la sede principale del principale istituto di credito delle Marche, che è stato soggetto di ampliamento soltanto perché è avvenuta nel frattempo la fusione, cosa che non era stata prevista nel primo progetto di variante al PRG, ma essendo la banca diventata tre volta più grossa è giusto che sia avvenuto questo ampliamento, però avere portato una tale occasione nella nostra città non è stato fatto per sfida ma per la città e soprattutto non è impossibile cercare tutte le soluzioni, basta solo un controllo per alleviare e cercare di controllare i disagi che gli stessi residenti hanno durante i lavori. Lo scorso Consiglio Comunale prese l’impegno, quindi penso che ci voglia prima di tutto un controllo per evitare che nella zona del semaforo passino tutte le macchine improprie; che venga snellito il traffico della zona sottostante che ora non si può deviare perché c'è un semaforo impossibile, in modo tale da deviare tutto il traffico in direzione Monsano, cosa ora di difficile praticabilità, con la costruzione delle rotatoria. C’è una atto del Consiglio Comunale del 2000 che è stato votato, 19 voti su 21, per cui diventerebbe inutile, se non secondario, l’ampliamento della strada stessa. Non so il consigliere Lombardi ha la facoltà di accettare tutti i nostri emendamenti o li voglia presentare alla circoscrizione, se non li accetta sappia che il nostro non sarà un giudizio positivo, però invito, anche riprendendo il dibattito che è avvenuto in questa città e riportandoci ai
precedenti atti della Amministrazione Comunale, ad integrare quello che ho detto io rispetto alla soluzione del traffico di quella zona, perché potrebbe, e non è quello descritto dalla circoscrizione stressa, risolvere il problema anche con gli obiettivi generale del piano regolatore che questa città si è data, perché la rotatoria è prevista sia dal Piano Urbano del Traffico, sia dal Piano Regolatore Generali; sono previsti tutti gli strumenti necessari, cosa che non si deve fare perché la Figuretta che avrà tutti gli espropri e per tutti i cambiamenti delle destinazioni di quella strada li’, che risolverebbe il problema e certamente sarebbe di minore impatto per una città come quella di Jesi.
VICE PRESIDENTE XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Ringrazio il collega Xxxxxxxx, ci sono altri interventi? Collega Grassetti.
XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Dico che le parola stanno a zero e che quelli che contano sono i fatti. I fatti sono le difficoltà che i cittadini incontrano da troppi anni a seguito di una situazione così difficile che è creato in Via della Figuretta a causa di questo semaforo e questo senso unico. Sono troppi anni che esiste una situazione che per sua natura dovrebbe essere provvisoria. È stata fatta una mozione con oltre 700 firme di cittadini; c'è una circoscrizione intera che sta facendo una richiesta al Consiglio Comunale e a cui va dato atto un impegno forte a favore della cittadinanza. Io dico questa circoscrizione in modo particolare dall’inizio dell’ultimo mandato elettorale si è già fatta avanti in questo Consiglio Comunale con più di un documento e questo da modificare anche il modo di valutare l’operato delle circoscrizioni….(Fine lato A cassetta 1)…. Porta qui in Consiglio Comunale quelle istanze. Ebbene le dobbiamo ascoltare, specialmente questa che è sentita fortemente non solo dai cittadini della circoscrizione, ma da tutti gli altri cittadini e dagli utenti della strada che vengono da fuori, per cui è necessario porre rimedio e riconoscere giusta questa mozione; è necessario che la Giunta, la Amministrazione e il Consiglio Comunale tutto ponga mano a questo problema, oltretutto in presenza di progetto come quelli della Banca delle Marche. Quindi non solo voterò favorevolmente rispetto a questa mozione, non sono d’accordo con la proposta degli emendamenti portata dai DS, sono contrario ad essi, voteremo favorevolmente rispetto alla mozione così come presentata, augurandoci che la circoscrizione stessa continui nel suo compito e nel suo lavoro così pregevole e le altre traggano esempio da questa.
VICE PRESIDENTE XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Ringrazio il collega Xxxxxxxxx, la parola al collega Xxxxx.
XXXXX XXXXXXX (R.C.): Oltre a salutare il vice Presidente della circoscrizione e ringraziare questa ultima che è molto attenta alle questioni, come diceva il collega Xxxxxxxxx, alle questioni del traffico e della viabilità nella città; questo intervento della circoscrizione va nel senso di quella maggior delega che questo Consiglio proprio non più di 15 giorni fa, nell’ultima seduta, ha votato come nuovo regolamento, nel quale sono state previste nuove funzioni, nuove deleghe e nuove responsabilità per le circoscrizioni. Quindi sicuramente un ringraziamento alla circoscrizione per questa attenzione alle problematiche della città. D’altra parte penso che forse vada sollecitata la città a ragionare, quando di parla di viabilità e di strade, ecc., a ragionare in termini non solo si nuove opere, ma di misure che in qualche maniera possano raggiungere il risultato di abbassare eventuali problemi che i cittadini incontrano nell’utilizzare la città senza necessariamente dovere passare subito alla costruzione di nuove opere e all’investimento di rilevanti risorse economiche, all’intervento sul territorio forte, impattante e rilevante. In questo forse c'è anche un auspicio che probabilmente in questo passaggio verso la maggiore responsabilizzazione delle circoscrizioni, evidentemente anche da un punto di vista finanziario probabilmente vanno assegnate alle circoscrizioni delle responsabilità nel senso che evidentemente non si può ragionare in termini di
nuove opere e nuove richieste senza non avere una leva sulle risorse economiche e quindi anche la necessità di fare scelte e prendere opzioni per una opera piuttosto che un’altra. Detto questo nel caso specifico, se non ricordo male, la strada che dalla ex 76 bis, va verso Via della Figuretta, quella che serve poi il complesso della Banca delle Marche, all’epoca Cassa di Risparmio, questa era stata realizzata appositamente per servire questo nuovo insediamento e per il traffico su via della Figuretta. Evidentemente se questa bretella che è stata realizzata non svolge questo ruolo, penso che sia essenzialmente un problema più di regolamentazione del traffico e di corretta funzionalità della viabilità, evidentemente il semaforo non aiuta quel pezzo di strada a funzionare, prima e piuttosto che pensare a nuove viabilità, a nuove strade, a nuovi ampliamenti e a nuovi investimenti. Allora penso che questa delibera della circoscrizione che in alcuni passi non condivido nei termini, nei modi e nei toni in cui è formulata, ma questo è un altro problema, non possa essere votata e condivisa così come strutturata dal Consiglio Comunale, perché vanno fatte altre verifiche, vanno poste in essere altre azioni poi evidentemente si potrà anche pensare ad allargamenti di viabilità, a nuove viabilità, non è questo il caso, ma di un’altra richiesta della stessa circoscrizione e si potrà pensare anche a nuovi quartieri. Ma stiamo discutendo di variante al Piano Regolatore e non più di allargare via della Figuretta. Quindi i ragionamenti vanno spostati sui tavoli e sui piani giusti, in questo caso l’allargamento di Via della Figuretta secondo me va riportato nell’ambito della regolamentazione del traffico e della giusta individuazione delle modalità di funzionamento delle strade. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Ringrazio il collega Xxxxx, per il momento non ho altri interventi prenotati, per cui prima di passare alle votazioni inviterei il collega Xxxxxxxx a dichiarare se accetta gli emendamenti o meno oppure ritenga opportuno portarli alla attenzione della circoscrizione.
XXXXXXXX XXXXX (CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONE III EST): A proposito di quanto detto dal capo gruppo possiamo prendere un metro e andare a misurare, ha detto che passano due autocarri, ma in quel tratti non passa neanche una macchina e una autocarro. Siccome ci sono delle querce con i rami prospicienti verso la strada, quando passa una autocarro la macchina si ferma. Lei ha detto che ha fatto un sopralluogo, non so con chi lo ha fatto se con un tecnico o da solo, cerchiamo di rimanere sul concreto senza prenderci in giro, perché li non passa neanche una macchina con un autocarro, lei ha detto che è andato a fare una sopralluogo e passano due autocarri, a noi non piace fare polemica e neanche essere presi in giro. In quel tratto, nel primo tratto di circa 80 – 100 metri, da Via Ghislieri a Via Figuretta, laddove è stato fatto aprire il cantiere, a noi dispiace perché la banca aveva Via Ghisleri e potevano aprirlo li’, ma lo hanno fatto in altra situazione perché vicino alla banca il cantiere sporca, per cui è meglio che il lavoro venga svolto dall’altra parte e i cittadini si chiedono perché la Amministrazione permetta questo. La risposta io la vorrei anche su questo e non mi si venga a dire che li’ passano due camion, li’ non passano neanche il camion e la macchina; c’era un segnale che è stato tolto e poi rimesso, li’ c’era divieto di transito autocarri. Quando mettiamo Via Ghisleri e poi svoltiamo verso Jesi in Via della Figuretta, ad un certo punto dopo trenta metri, ci sono delle querce li’ la strada si riduce a quattro metri, questo possiamo anche verificarlo sul posto, senza stare a discutere e a fare polemiche. Il secondo Consigliere parlava delle bretella famosa di Via Ghisleri ed eventualmente di deviare il traffico così, io dico una cosa che i dipendenti della Banca delle Marche non passano sulla bretella ma per via Figuretta perché è la più breve, per cui succede che se passano tutto li’ mettiamo il senso unico, il dipendente si arrangia, è questo che a noi non va bene e protestiamo. Io dico che sono uno del Partito Popolare sono un ex democristiano, potevo essere anche altri lidi, pensavo che questo partito, cioe’ che noi come giunta di centro sinistra difendessimo gli interessi dei cittadini, dei residenti, detto palesemente. Noi ci riteniamo non tutelati in questo senso, perché a suo tempo, visto che i residente passavamo tutti li’ e c’era un traffico tremendo, si è pensato al senso unico.
Attualmente non chiediamo di realizzare un’altra strada o di spendere dei miliardi, ma quanto meno sul primo tratto, laddove di spenderanno quelle decina di milioni, cerchiamo di evitare gli incidenti. Sugli emendamenti “dove succedono incidenti gravi” questo lo posso togliere perché non è una cosa determinante. Sono un consigliere, abbiamo fatto questo insieme e siamo venuti a discutere questo documento che debbo dire, chiedo scusa, può essere stato fatto anche a braccio, emotivamente, non è magari rispondente ad una certa etica, per cui in certi punti può ritenersi imperfetto e lo possiamo correggere. Noi facciamo un nuovo insediamento in una zona agricola e poi i nuovi abitanti non percorrono quella strada, ma fanno quella piccola per cui o allarghiamo questa o facciamo un senso unico? Invece di fargli fare un chilometro gliene facciamo quattro; che facciamo un senso unico in una zona verde, i trattori dove li facciamo passare? Abbiamo visto con le 716 quello che è successo, non è che siamo qui a fare polemica o a chiedere la luna, ma chiediamo di procedere per stralci, di ampliare quel piccolo tratto per evitare gli incidenti, dopo di che se ci saranno i soldi lo faremo, altrimenti andremo avanti con il semaforo che sinceramente abbiamo accettato perché rappresentava il male minore, logicamente a nessuno piace stare fermi prima di andare a casa, però uno accetta il minor male. Il primo emendamento “che prevedeva una edificazione totale di 100 mila cubi subordinandolo ad un preventivo (inc.) ampliamento di Via Figuretta.” Se noi abbiamo votato nel 2000, è venuto l’ingegnere con il Piano Particolareggiato della Banca Marche, noi come circoscrizione, il Presidente Bezzecca e tutta la Giunta (sono quattro mandati che sto laggiu’ a perdere tempo, perché detto inter nos dobbiamo dire cosi’ perché ci viene negato quello che ci viene detto) abbiamo votato questo Piano Particolareggiato della Banca Marche con tutte questa mega strade che confluivano in Via Figuretta larga cinque metri, lo abbiamo fatto soltanto a condizione che venisse allargata la via altrimenti realizzare mega struttura con una stradina così piccola non aveva senso. Quindi questo preventivo e cosa determinante, cioè l’abbiamo votato ed agli atti degli uffici, mi sembra che risalga al duemila questa cosa. Questo per me è determinante, dopodiche’ a riguardo si fa presente che l’onere da sostenere è rilevante, ma questa è una cosa descrittiva, se a voi fa paura lo togliamo.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Scusa Xxxxx Xxxxxxxx ti vorrei correggere, il Consiglio Comunale non ha paura di niente, al di la’ delle mie condivisioni sull’ordine del giorno però il problema di fondo è questo qui, se tutto accetti gli emendamenti il Consiglio Comunale vota questo ordine del giorno, se tu non accetti gli emendamenti votiamo il tuo con dei risultati che non riesco a capire, ne’ a prevedere; oppure c'è una terza soluzione, che è quella che è già successa per altri ordini del giorno, che tu riporti in circoscrizione la proposta di emendamenti che è stata fatta, ti riservi sulla base di un ampio mandato che darà a te o al Presidente per accoglierli o no. Altre considerazioni sugli emendamenti, ed io posso condividere anche la tua impostazione, per correttezza verso i consiglieri che hanno presentato gli emendamenti non si possono fare, cioè o li accetti o non li accetti, fatto salvo che tu non ti riserva di portare gli emendamenti e questa mozione verrà inserita nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
XXXXXXXX XXXXX (CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONE III EST): A questo punto conviene
ritirarlo perché ci sono delle cose che possiamo togliere, altre che sono basilari tipo il preventivo che è una questione che abbiamo votato, per cui rinnegheremmo una cosa che abbiamo fatto, io ero presente a quella seduta. Questa è determinante perché è quello che abbiamo votato a suo tempo; poi le cose descrittive, la spesa, questa l’abbiamo messa a braccio, per cui possono benissimo essere anche tolte, ma altre argomentazioni topo l’obbligo immediata, una necessità, il senso è quello, qui mi va tutto bene, per esempio l’intervento triennale per me è importante che venga messo, soltanto queste due cose, per il resto possiamo togliere tutto.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Ha chiesto di parlare il collega Xxxxxxx.
XXXXXXX XXXXXX (S.U.J.): Intervengo rapidamente per prendere atto della scelta che il consigliere di circoscrizione fa che a me pare opportuna, nel senso che fa bene secondo me a riportare la questione al Consiglio di Circoscrizione e credo anche che sia giusto che nel frattempo, dovendo tornare questo ordine del giorno in Consiglio Comunale, che l’assessore ai Lavori Pubblici nel frattempo faccia anche lei un sopralluogo del tipo di quello che ha fatto Xxxxxxxx, con i tecnici dell’assessorato, in modo che la Amministrazione Comunale possa avere una idea di come sul piano tecnico possa risolversi il problema perché mi pare che ecco sia. Sono d’accordo con Xxxxxxxx sul fatto che la presenza della Banca delle Marche li’ sia una cosa molto importante, su questo non ho alcun dubbio, credo però che sia sbagliato avere una impostazione, rispetto a documenti che provengono dalla circoscrizione finalizzata a sostanzialmente togliere qualsiasi accenno critico che possa riguardare la Amministrazione Comunale, è una impostazione sbagliata, il Consiglio Comunale non deve svolgere una funzione di sopprimere accenti o passaggi critici sia che siano giusti, sia che non lo siano; non è compito del Consiglio Comunale quello di svolgere una funzione di censura nei confronti di questioni che vengono poste dalla base, sia che siano giuste o sbagliate. Siamo in una situazione in cui viene tolto il passaggio, in cui si fa riferimento al fatto che li’ siano accaduti alcuni incidenti, allora o non è vero e se non lo è qualcuno lo dica, ma se la circoscrizione nel suo complesso, nella sua omogeneità politica prevalente rispetto alla maggioranza, dice che in quella strada sono avvenuti degli incidenti, io presumo che sia vero, addirittura si propone di togliere il riferimento all’incidente, queste cose qui non si fanno più neanche in Cina, tanto per essere chiaro. Quindi da questo punto di vista una progressione e un atteggiamento di maggiore disponibilità nei confronti di chi si pone anche con accenti critici, mi pare indispensabile. Chiedo quindi che l’Assessore in questa fase, prescindendo da ogni ulteriore polemica, verifichi quali sono le soluzione tecniche rispetto al problema che viene posto e prendo atto favorevolmente alla decisione del rappresentante della circoscrizione a ridiscutere la questione all’interno della circoscrizione stessa.
VICE PRESIDENTE X.X XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola alla Meloni.
XXXXXX XXXX (D.L. LA MARGHERITA): Io desidero esprimere alcune considerazioni, dal momento che la questione che di Via Della Figuretta mi ha visto coinvolta già fin dall’inizio del suo sorgere e cioè con la prima Giunta del Sindaco Xxxxx Xxxxxx, quando l’assessore Xxxxxxxx aveva fatto intravedere, e su questo ha forse ragione il consigliere Lombardi, in cooperazione e collaborazione con la Provincia una soluzione abbastanza immediata e poi si è avuta quella di compromesso del semaforo. Anche io ritengo che il vice Presidente Xxxxx Xxxxxxxx pur nella sua veste faccia bene a non esprimersi sugli emendamenti proposti dal gruppo consigliare dei DS, ma a riportare la questione in circoscrizione. Sono anche convinta che il Consiglio Comunale debba ascoltare con il rispetto e la dovuta attenzione le problematiche presentate in questa sede da parte delle circoscrizioni, però contemporaneamente mi sento di fare un’altra considerazione, così come ho fatto nello scorso dicembre di fronte all’altra mozione presentata sempre dalla medesima circoscrizione e cioè che un Consiglio Comunale pur ascoltando i nodi critici portati dalle sedi più decentrate e cioè dalle circoscrizioni, non possa rincorrere ora una emergenza, ora un’altra, portate pur dalle circoscrizioni, se queste destabilizzano il programma annuale o triennale delle opere pubbliche, ma soprattutto se queste destabilizzano un bilancio comunale la cui composizione risulta sempre molto complessa e con un equilibrio sempre molto preciso. Quindi è vero le critiche che ci pongono anche i nostri colleghi, perché lo sono, in circoscrizione, un Consiglio Comunale le deve ascoltare collegandole con l’intera città. I punti critici che ha Via Della Figuretta purtroppo in questi ultimi anni si sono moltiplicati nella nostra città e si moltiplicano a causa dei cantieri che, in forza di quelle stesse delibere che noi prendiamo in questo Consiglio Comunale, si aprono nella città.
Quindi a fronte di lavoro e di imprese che si insediano a Jesi, certamente queste stesse pongono comunque delle emergenze da risolvere con saggezza, ma non con frettolosità. Xxxxxx un appello proprio ad una saggezza di risoluzioni che contemplino le molteplici esigenze, da una parte di una intera città, dall’altra dei residenti di una particolare zona e nello stesso tempo di un piano e di un bilancio comunale che deve ascoltare con equità i vari problemi e le varie esigenze. Ripeto al vice Presidente Lombardi che credo che sia più che opportuno riportarlo in circoscrizione, anche con le osservazioni che ha ascoltato nella sede di questo dibattito, senza polemica da nessuna parte, ma certamente con punti di vista, questi sì, con ottiche forse diverse. Tra l’altro devo anche richiamare una nota che avevo sollevato all’inizio di questa vicenda, cioè quando Via della Figuretta era stata, con una ordinanza sindacale, fatta a senso unico, c’era stata la concessione immediata, ma secondo me non legittima, di un passo carraio che si apriva proprio sulla ex statale 76, di fronte all’incrocio della zona industriale. Quei cittadini avevano risolto in via del tutto individualistica un problema che aveva aggirato il senso unico di Via della Figuretta; altri cittadini che avevano sottoscritto una petizione, naturalmente si sono rivolti alle istituzioni e non hanno seguito la via individualistica o non potevano seguire una individualistica alla soluzione di un problemi che comunque giustamente è portato alla attenzione di questo Consiglio.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Xxxxxxxxxx anche per semplificare il dibattito, faccio presente il vice Presidente della terza circoscrizione Lombardi ritira questa mozione, presenta gli emendamenti che sono stati proposti dal collega Balesta per conto di DS alla circoscrizione, la pratica verrà inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale e in quella occasione il rappresentante della circoscrizione avrà il potere di dichiarare se accetta o meno gli emendamenti che sono stati presentati. La parola al collega Xxxxxxxxxx.
XXXXXXXXXX XXX (C.I.): Grazie Presidente perché hai puntualizzato bene lo stato delle cose in questa discussione, vedo che stando al posto della opposizione comincia ad imparare e quindi quello forse è il luogo congeniale per te e per tutti quelli del tuo partito, quindi noi svolgiamo questa funzione didattica nei vostri confronti. Ritengo che questa discussione sia importante anche perché Xxxxx Xxxxxxxx ha illustrato bene la pratica e lo ringrazio anche a nome del partito che in questo momento rappresento, anche perché è un cittadino che da diverse legislature di impegna sui problemi che riguardano il proprio quartiere, che dimostra interesse, capacità e possibilità di incidere. Ritengo che sia importante la decisione assunta che consiste nel ritirare la delibera in modo che possa essere discussa nel consiglio di circoscrizione, però ritengo che debba essere fatta una riflessione che adesso abborraccio, nel senso che non ho nessuna pretesa di approfondirla, ma la dobbiamo fare attorno alle sollecitazioni che ci provengono dalle circoscrizioni perché condivido in parte quello che hanno detto il Consigliere Xxxxxxx e la Consigliera Meloni, ha ragione Xxxxxxx quando dice arrivano proposte da parte delle circoscrizioni e il Consiglio Comunale non può con emendamenti tombali distruggerli completamente, perché in questo modo si svilisce il ruolo della circoscrizione; in questo modo anche la maggioranza viene meno al tentativo che fa di dare nuove funzioni alla circoscrizione stessa; in questo modo di da’ vita a quelli che sono i comitati spontanei che crescono nei quartieri e che anche loro delegittimano la attività di un organo elettivo come è la circoscrizione. Dall’altro lato credo che abbia ragione anche Xxxx Xxxxxx quando che non è possibile che le circoscrizioni possano con i propri emendamenti snaturare e cambiare l’ordine dei lavori che il Consiglio Comunale si è dato. Ritengo che quando si verificano situazioni di questo genere sia compito della Amministrazione Comunale e del Consiglio Comunale fare in modo che insieme il Consiglio Comunale e la circoscrizione possano risolvere il problema, tenendo delle sollecitazioni che ci provengono dalla circoscrizione e tenendo conto della programmazione del Consiglio Comunale. Quindi quando si verificano situazioni di questo genere è possibile creare anche momenti di lavoro insieme tra la circoscrizione e il Consiglio Comunale, affinchè la soluzione sia nel limite del possibile soddisfacente e per l’organo decentrato e per il Consiglio
Comunale. Questo è un invito che faccio al Consiglio Comunale e alla Giunta, affinchè in situazioni di questo genere si adotti questa procedura, questo permetto anche di non tarpare le ali a circoscrizioni particolarmente attive e anche a consiglieri circoscrizionali che impegnano parte della loro giornata per cercare di dare risposte a problemi che sono problemi non solo contingenti, ma che riguardano anche la qualità della vita di cittadini che vivono nel quartiere nel quale sono stati eletti. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Considerato quanto è emerso dal dibattito e considerata la richiesta del rappresentante della circoscrizione, la pratica viene ritirata e rinviata al prossimo Consiglio Comunale, dove avremo la accettazione o meno degli emendamenti, come sono accolti o no, dalla terza circoscrizione, per cui la pratica viene rinviata al prossimo Consiglio Comunale. Ringrazio il Consigliere Lombardi, eravamo in sede di dichiarazione di voto.
COMMA N. 6 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE SULLA RIAPERTURA DELLA CENTRALE ELETTRICA ENEL DI CAMERATA PICENA
Escono Brazzini e Perta
Entrano Mastri, Montaruli, Rocchetti, Sanchioni, Talacchia, Tittarelli Sono presenti in aula n.28 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Chi è che la illustra? L’Assessore Olivi.
ASSESSORE XXXXX XXXXXXX: Recentemente dalla stampa si è appreso della riattivazione prossima della centrale termoelettrica ENEL di Camerata Picena, abbiamo assunto informazioni presso l’assessorato alla Ambiente della Regione Marche e abbiamo capito che questa riattivazione è inserita in un ambito di un progetto più vasto, nazionale, dove otto impianti verranno riattivati per la produzione di energia elettrica per fare fronte alla costituzione di una riserva da utilizzare in periodi di emergenza. Questo investimento nazionale comporta per la ENEL un investimento di circa 25 milioni di euro. Probabilmente questa decisione di ENEL è collegata al fenomeno del black out che ultimamente ha caratterizzato la quotidianità di molti cittadini e della parte produttiva del nostro Paese. Dietro questo crediamo che dietro la scelta di lasciare inalterati il nostro stile di vita e i nostri fabbisogni, reputiamo che vi siano altre considerazioni da fare, tipo quali politiche economiche e soprattutto piani energetici, visto che poi il fabbisogno di questo periodo estivo è supportato dal sistema nazionale durante il periodo invernale e crediamo che sia opportuno interrogarsi anche perché dietro la centralità della persona e dell’ambiente molto spesso vengono fatte dal Governo delle scelte per la esasperazione dei consumi e per i meccanismi del mercato. Di fronte a tutto cio’ riteniamo che la Amministrazione Comunale di Jesi debba esprimere una propria contrarietà alla attivazione dell’impianto di Camerata Picena, per alcuni motivi, in primis il discorso dell’impianto obsoleto e il conseguente impatto ambientale che questo genere in una realtà territoriale che la Regione Marche definisce ad alto impatto ambientale, dove insistono altre due centrali che sono quelle della Jesi energia e quindi SADAM EDISON e della Turbogas della Api di Falconara che da sole contribuiscono in maniera determinante al fabbisogno energetico della nostra Regione. Proprio per questo pensiamo che si debba addivenire nel più breve tempo possibile alla approvazione, da parte dell’Ente Regione Marche, di un piano energetico regionale, proprio perché non può continuare ad essere chiesta ad una sola parte del territorio di farsi carico di queste esigenze. Quindi pur condividendo la iniziativa fatta dagli assessorati allo sviluppo economico e all’ambiente chiediamo all’Assessore Amagliani di farci partecipe degli incontri che lo stesso Assessore ha in programma con ENEL per capire quali siano i piani di questa società e per quello che riguarda il futuro delle stessa centrale, che ricordo essere oggetto di una sorta di garanzia ai tempo della scelta Turbogas, di un suo disutilizzo e di una sua alienazione.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: la parola al collega Curzi.
XXXXX XXXX (R.E. LISTA DI XXXXXX): Volevo Presidente che informasse di quello che ha detto la conferenza dei capi gruppo circa questo ordine del giorno.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Per quanto riguarda la conferenza dei capigruppo si è chiesto di modificare l’ordine del giorno eliminando il comma “ritenuto e considerato” nel caso che questi due commi vengano soppressi, per quanto riguarda ad esempio Forza Italia voteremo questo ordine del giorno, altrimenti no. La parola al collega Balestra.
XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Adesso illustrerò la parte finale della discussione che si è svolta nella riunione di capi gruppo: chi ha vissuto come me tutta la faccenda della questione della centrale del consorzio SADAM – EDISON, tutte le nostre preoccupazioni e ansie rispetto alla approvazione di questa centrale, considerato quello che è successo dopo, cioè che essa era una delle migliori, ecc., erano relative al fatto che in 15 chilometri lineari fossero collocate tre centrali capaci a garantire il fabbisogno della intera regione Marche. C'è anche da aggiungere che sfortunatamente, rispetto ad una questione, come quella della approvazione del piano energetico, la Giunta Regionale naturalmente ha sospeso la approvazione del piano energetico in attesa alla decisione relativa, fatta recentemente, alla autorizzazione della raffineria API di Camerata Picena, in quanto quella centrale, agganciata alla raffineria, con una potenza di 350 megawatt mi sembra, non poteva non influenzare la elaborazione del piano energetico stesso. Quindi fino a che non sapevamo che cosa facevamo dell’API, era preccochè impensabile fare un piano energetico, non sia stato solo un piano di castelli in aria. Ora quel piano è stato approvato, l’API con tutti gli strascichi e le polemiche ha avuto la autorizzazione e con questa la centrale annessa. Ora occorre che gli enti locale e anche la Regione, che è competente in relazione alla approvazione del piano energetico e dà indirizzo, faccia sentire la propria voce per cercare di, anche nei periodi di picco, come ci ha dichiarato la centrale ENEL rispetto a Camerata Picena, sia non dico chiusa, ma resa innocua, però c’è il rischio che ciò non accada. Quindi occorre, secondo me, un voto del Consiglio Comunale di Jesi, che solleciti gli organi competenti superiori, sia la Provincia che la Regione, soprattutto occorre una unanimità di consensi da parte di tutte le forze politiche, considerando anche il fatto che il Governo nazionale e, quindi, la gestione energetica nazionale, è in mano non a questa maggioranza, ma ad altre forza politiche, soprattutto dopo che il decreto Xxxxxxx ha di fatto tolto una parte delle competenze regionali che erano state date in base al decreto legislativo 112/98, quello famoso sblocca centrali. Quindi riteniamo che occorra un voto unanime del Consiglio Comunale, ma soprattutto forte, per raggiungere l’obiettivo di non fare riaprire la centrale elettrica ENEL di Camerata Picena, considerando che ci sono altre due centrali che insistono nel raggio di 15 chilometri lineari, perché ogni forza politica della nostra città, per i compiti che gli sono stati assegnati, deve fare il proprio lavoro per cercare di scongiurare questa eventualità. Pertanto per cercare un voto unanime bisogna cercare di ottenere il massimo della disponibilità rispetto ad un ordine del giorno che non è relativo alla politica energetica del Governo, ma lo è scongiurare la riapertura delle centrali ENEL. Quando si è andati a discutere sul “ritenuto” che io ritengo non veritiero, in quanto fondamentalmente i problemi di questi giorni sono sotto l’occhio di tutto, nel nostro Paese c'è un deficit sensibile di produzione e di consumo della energia elettrica e in questi periodi di enorme caldo, dovuti anche a problemi climatici, anche relativi alla presenza di centrali e alla mancanza di politica energetica, che non è sola di questo Governo, ma di tutta un serie di Governi, non di può solo pensare che sia un problema di picchi invernali, ma c'è una questione derivante da altri Paesi, tra cui la Francia, che si è rifiutata di concederci il surplus di energia elettrica di cui avevamo bisogno. La EDF, da cui noi attingiamo 13 mila degli 85 mila mega watt ci ha detto che serve a loro e che quindi non la danno, cosa che non succede in inverno. Quindi noi non possiamo avere attinto alla borsa elettrica europea, in quanto gli stessi problemi, perché non piove, relativi alle loro centrali idroelettriche li hanno anche loro, per cui i blakout non sono dovuti allo stile di vita, ma al fatto che l’Italia ha un deficit del 18% della produzione consumo e dal fatto che i Paesi vicini si sono rifiutati di darci energia elettrica in surplus. Se vogliamo avere la unanimità di tutto riteniamo che non sia necessario, non dico che non sia giusto, ma che non sia necessario per raggiungere l’obiettivo; lo condivido, anche
se non cita il decreto Xxxxxxx questa cosa, però non è necessario. Lo voteremo questo emendamento perché lo condividiamo però riteniamo che su tale questione si possa ottenere unanimità di consensi per ottenere la non riapertura della centrale, questo non è necessario per ottenere un voto completo del Consiglio Comunale che occorre secondo noi. Dopo ogni partito per ogni convenienza deve muoversi dalle sue sfere, non basta portare i Ministri per dire che si fanno le autostrade, bisogna portare i Ministri e i sotto segretari anche per ottenere qualcosa altro, per cercare di ottenere questo risultato. Ultimamente c'è un proliferare di Ministri, sotto segretari, Presidenti in pectore, depurati futuri non di questa maggioranza, che vanno a zonzo per Marche a presentarci progetti, laboratori, ecc., invece di fare questo evitino di riaprire la centrale di Camerata Picena visto che è un obiettivo di questa città. Quindi se serve togliere questo punto, chiediamo alla Giunta che lo levi, come DS, dico che se ciò non avverrà non lo voteremo, però non raggiungeremo il risultato che ho detto prima.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Grassetti credo che il rispetto normale delle istituzione porta a dire che i Ministri non vanno a zonzo, ma sono presenti sul territorio come lo erano altri, purtroppo non tutti ce li hanno i Ministri in questo momento.
XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N): Grazie Presidente, volevo dire che qui si sta discutendo di un argomento che è forte ed importante per le nostre comunità, non solo quella iesina; è una questione si cui ci battiamo e ci siamo battuti, nell’ambito del quale abbiamo contribuito notevolmente anche con la stesura della convezione con la Turbogas iesina e di questo ce ne facciamo anche un vanto. Questa premessa l’ho fatta per dire che la salute… (Fine lato B cassetta 1)… allora io dico se noi vogliamo approvare un ordine del giorno cerchiamo di renderlo scarno, ma efficace ai fini dell’obiettivo che questo documento ci propone e chiaramente tutto questo porterebbe il nostro gruppo ad esprimere un consenso convinto e forte. Per quello che riguarda la politica delle emergenza vorrei aggiungere qualche altra cosa: credo che da quando in Italia c'è stato il referendum sul nucleare che ha visto vittoriosa l’idea di impedire che in Italia potessero funzionare centrali nucleari, che per altro condivido, da allora siamo stati costretti ad acquistare energia elettrica dalla Francia o comunque da Paesi che hanno centrali nucleari. Quindi acquistiamo energia da quelle centrali nucleari che non abbiamo voluto, ma il grosso problema è nella politica che attraverso questi anni non è stata in grado di creare un progetto che ponesse il nostro Paese, la nostra nazione in una situazione tale da non dovere temere l’emergenza, considerando il fatto che dovevamo fare a meno delle centrali nucleari, questo non è avvenuto. Ancora una volta è mancata la progettualità, siamo andati avanti utilizzando le struttura che avevamo e adesso ci troviamo di fronte ad una emergenza e continuo a non capire perché. L’emergenza sarebbe data soltanto da condizionatori o da ventilatori quando, per esempio di invero, tutte le città vedono le luci pubbliche accese sin dalle 16 – 16,30 del pomeriggio e così per una lunghissima notte fino alle otto del mattino successivo, alle sette. Li’ esiste un consumo molto più forte rispetto a quello odierno, ma il fatto grave è che ci troviamo in una situazione tale che ci trova impreparati rispetto, non parlo della nostra realtà, ma di quella nazionale, a situazioni di emergenza al punto da costringerci al blak out, ci pensato cosa significa questo, blak out improvviso in luoghi che per altro non vengono conosciuti, con gli ascensore che se si bloccano per mancanza di energia elettrica con venti persone in venti ascensori della città che rimangono dentro, magari anche anziani, in questa situazione chi è in grado di prestargli soccorso, visto che i vigili del fuoco possono compiere un intervento e gli altri 19 non possono essere soddisfatti. Pertanto che questa sia una situazione molto grave, dobbiamo prenderne atto, se vogliamo essere politici, se veramente il loro compito come un servizio da offrire alla collettività, dobbiamo essere in grado sì di opporci rispetto ad una centrale di Camerata Picena che viene inserita in una zona vasta che è già ingombra di altre realtà inquinanti, ma dobbiamo anche preoccuparci, e questo anche importante, che almeno nel nostro territorio vi sia un progetto per evitare che la emergenza ci conduca a dovere fare ricorso a soluzioni come queste che a noi non
piacciono e rispetto alle quali ci opponiamo, dobbiamo lavorare perché ci sia, passatemi il temine un po’ comune, una alternativa, rispetto a questo no che diciamo, giusto e condivisibile, ma dobbiamo fare in modo che il nostro territorio non debba soffrire di emergenza, ma che in esso si sviluppi un serio progetto energetico e il riferimento è principalmente alla Regione Marche. Sono d’accordo in relazione agli ultimi due commi di questo ordine del giorno, dove chiediamo che il Comune di Jesi venga coinvolto in una discussione e in un progetto che veda la possibilità di farlo partecipe rispetto alla situazione che ho trattato.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Xxxxxxx Xxxxx.
XXXXX XXXXXXX (R.C.): Noi siamo un po’ in imbarazzo nei confronti del macchiavellismo del capogruppo dei DS, nel senso che in certi casi, secondo noi, il fine non giustifica il mezzo, quindi essere in una votazione, avere la unanimità e pagare un prezzo molto alto, probabilmente ci spinge a comportarci in maniera diversa. Secondo me però è importante fare un riflessione anche in relazione a quello che diceva il collega Xxxxxxxxx, è evidente che nella politica energetica nazionale un problema c'è ed è quello che si è aperto agli inizi degli anni novanta e che ha poi portato alle centrali di coogenerazione, questa operazione che noi non abbiamo condiviso perché in qualche maniera era sotto le spoglie di una politica energetica attenta all’ambiente, ma in realtà ha portato solo alla costrizione di centrali di tipo tradizionale e ha portato essenzialmente alla ridistribuzione su altri operatori, non più l’operatore pubblico, dei profitti della produzione della energia elettrica del Paese. Ora questo è il problema della politica energetica, che non ha brillato in questi anni, e questo bisogna dirlo, di politiche attente da un punto di vista ambientale all’utilizzo di energie rinnovabili, invece ha ancora puntato a tecnologia elevata, come nel caso della Turbogas che sta a Jesi, comunque su tecnologie tradizionali della produzione della energia. Oggi, ancora in questa fase calante, in questa parabola che si va concludendo, dopo il referendum di parecchi anni fa, si torna a parlare di nucleare come ulteriore passo per la politica energetica, in realtà, secondo noi, questa si fa sì attraverso la produzione, ma essenzialmente con l’utilizzo di risorse rinnovabili, il risparmio energetico e tutta una serie di meccanismi complessivi della intera società, che portano ad una abbattimento dei consumi o, perlomeno, ad un recupero energetico. Questo è il nodo energetico del nostro Paese. Per arrivare ad un discorso più vicino a noi, per quanto concerne la centrale di Camerata Picena debbo dire che questi problema si era posto per noi già nel momento in cui venne approvata la centrale Turbogas della Sadam, anzi era proprio questa una delle preoccupazioni, che non ci fossero adeguate garanzie in quel momento per una effettiva dismissione dell’impianto di Camerata Picena. Non avevamo la sfera di cristallo e quello che temevamo oggi viene in realtà portato a compimento, la centrale di Camerata verrà riattivata. Questo è un problema molto grosso, che avevamo posto a suo tempo e in quel caso non eravamo stati macchiavellici, anzi avevamo deciso di uscire dalla maggioranza di Governo di questa città. Quindi su tale questione non si può passare alla chetichella, su questo problema il nostro partito qualche anno fa è uscito dalla maggioranza di Governo perché non c’erano adeguate garanzie sul fatto che in questa area fossero adeguatamente valutate le sinergie inquinanti tra le tre centrali. Se non ricordo male nella seduta si consiglio in cui si approvò la concessione della Turbogas della XXXXX XXXXXX, anche li’ con macchiavellismo, anche in quella maggioranza si attuò una alleanza tra maggioranza e minoranza che in quel caso ci ha visti ancora una volta contrari e ha segnato l’uscita dalla maggioranza di Giunta dell’epoca. Questo è un dei dati che non va ignorato e tra questi c'è anche, rispetto al “considerato” che qui si chiede di togliere, secondo noi si sente parlare troppo in questo periodo di nucleare, di scelte forti sulla energia, di bisogno, però non si sente parlare per niente di recupero, di utilizzo di risorse alternative, di risparmio energetico. I finanziamenti sul settore del risparmio energetico sono irrisori, continuano ad essere irrisori, per cui continuiamo a sprecare energia, a produrre energia con il petrolio, con il metano e con impianti tradizionali. L’altra cosa che volevo aggiungere: non investiamo nel settore della abitazione per esempio, nelle tecnologie a basso
consumo energetico o perlomeno (apporto) inerzia termica per esempio, per cui continuiamo ad edificare case che vanno di inverno fortemente riscaldati bruciando combustibile e di estate vanno refrigerate altrimenti diventano forni, senza pensare che anche questa è una scelta tecnologica perché ognuno di noi sa che per esempio le case del centro storico, antiche, hanno un benessere termico molto più elevato e un risparmio rispetto ai nuovi edifici. Questa è una banalità, però evidentemente sono mancate e continuano a mancare le politiche che portano al risparmio energetico e ad evitare i blak out, invece si fanno tutta una serie di investimenti che vanno verso le produzioni di energia ad alto impatto. Non c'è da meravigliarsi, a questo punto, che non si ritorni indietro addirittura sulla scelta del nucleare, proprio con la motivazione che la Francia produce in questo modo la propria energia. Pertanto riteniamo che questi due punti, pur essendo politici e di principio rispetto alla questione Camerata Picena, non immediatamente importanti il “ritenuto e considerato” costituiscono il quadro su cui ci stiamo muovendo, il supporto politico. Siccome questo è un Consiglio Comunale, ecco non può essere disattento al “intorno” politico, non può fare i macchiavellismi, secondo noi. Pertanto quei due punti sono importantissimi perché devono dire che la politica energetica è una politica di consumo italiana, è falsa e spinge ai consumi per poter produrre perché oggi la produzione di energia è il business infatti l’ENEL è stata privatizzata proprio in relazione alla produzione elettrica. Pertanto questo è il substrato, il supporto su cui stiamo discutendo, per cui togliere questi due punti diventa un imperdonabile errore, che non riteniamo questo Consiglio debba fare, un errore anche alla luce di quanto avevamo detto all’epoca quando siamo usciti dalla maggioranza rispetto alla Turbogas e ancora una volta questo ci dà ragione, ma non siamo soddisfatti. Riteniamo che le promesse non contano per i cittadini, ma contano i fatti. Nel caso di Camerata Picena probabilmente questo Consiglio Comunale all’epoca di basò su promesse e non sui fatti.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Mastri.
XXXXXX XXXXXXXX (A.N.): Volevo intervenire a livello personale in relazione a quanto ha dichiarato Xxxxxxxx per il gruppo DS, evidentemente lui predica bene e razzola male, o meglio i DS limitrofi hanno razzolato (inc.) per favorire il mantenimento dell’insediamento dell’API a Falconara. Balestra dimentica che questa centrale API è una bestemmia affiancarla a quella della EDISON iesina, sia per tecnologia che per impatto e inquinamento. A Falconara la centrale API brucia residui di lavorazione li’ convogliati da tutta Europa e quando di brucia di genera sempre inquinamento, eppure questa centrale è stata benedetta dal Lega Ambiente, perché Balestra spiegacelo? La centrale di Camerata Picena è un centrale di picco e tale deve restare: quando si ventilò la ipotesi si una sua cessione e si un nascosto interesse di imprenditori regionali, in questo Consiglio Comunale io stesso denuncia pubblicamente queste manovre. Ma non diamo la colpa a questo Governo nazionale se non piove da mesi e siamo in emergenza, quando chi ha governato per
50 anni non ha mai programmato nulla in questo senso. Questa è demagogia gratuita, come demagogico è questo ordine del giorno nei due punti che recitano “ritenuto e considerato”; come è ridicolo sottolineare e ribadire la necessità di approvare il piano energetico regionale quando in Regione siete voi a governare da sempre, grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Curzi.
XXXXX XXXX (RE LISTA DI XXXXXX): Grazie Presidente, vorrei fare presente che quando si parla di riapertura, cioè è stato detto che l’apertura semmai è di quattro o cinque giorni all’anno come centrale di spunto, quindi una centrale che dopo sette mesi di lavori e di messi a norma potrebbe essere usata in casi di emergenza. Ora come diceva Xxxxxxxxx bisogna vedere cosa a è meno peggio,
se la politica della emergenza oppure lo spettro del blak out, cosa è meno peggio, perché in fin dei conti la politica della emergenza una volta messa a norma con l’inquinamento molto inferiore a quello che è la API e molto inferiore alla stessa SADAM con i suoi generatori di vapore, vedo meno male una riapertura della centrale di Camerata Picena che non le normali lavorazioni in atto. Tra l’altro, come diceva anche Xxxxxx, Jesi ha fatto un ottimo lavoro sulla Turbogas come missioni, cioè è la prima centrale a livello europeo, quindi anche come emissioni nocive è la più bassa, che non ha nulla a che vedere con la API e con la stessa SADAM li’ vicino, quindi anche se Camerata Picena riaprisse non ci sarebbe tutto questo danno. Comunque condividiamo il documento, considerando di togliere il “ritenuto e considerato” perché le considerazione sul Governo di centro destra sinceramente in questo contesto non è che sono condivisibili e il ritenuto perché sinceramente quando si parla di picchi più elevati sia di inverno che di estate, sinceramente non mi risulta in quanto i consumi ci sono elevati anche in estate e comunque in estate quelle che sono le produzioni di energia elettrica sono più basse, in quanto a parità di regime la produzione elettrica viene meno in quanto ci sono altri fattori come temperatura innanzitutto che crea una produzione minore. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Cercaci.
CERCACI MARCO (GRUPPO MISTO): Intervengo per dire solamente che anche io condivido questo documento perché in effetti senza entrare nel merito se effettivamente sia o non sia importante mettere in piedi questa struttura, quello che più di tutti mi piace e che sento di condividere è comunque eventualmente la possibilità di spostare questa struttura, qualora fosse anche necessario e su questo fatto ci sarebbe da parlarne e partecipare eventualmente a riunioni, ecc. , perché parlando da iesino, da abitante della valle esina, francamente vedere in questa parte bassa della valle strutture di questo tipo, API, Turbogas, questa struttura che speriamo non venga aperta, e chissà quante altre, perché poi nessuno può sapere se non ci sono limite, effettivamente mi preoccupa. Quindi condivido il documento, sento di poterlo votare e auspico che non venga costruita questa struttura e che la Amministrazione Comunale, quindi l’Assessore in particolare, che ho sentito parlare prima, si adoperi perché questo appunto non accada.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Xxxxxxx Xxxxx.
BRAVI XXXXXXXXX (F.I.): Brevemente e anticipo anche la dichiarazione di voto, come mi sembra si sia già pronunciato il Presidente, Forza Italia voterà a favore di questo ordine del giorno se verrà tolto il comma “ritenuto” e il comma “considerato”, altrimenti voteremo contro. C'è anche da fare una piccola annotazione per quanto riguarda il discorso dei problemi energetici, mi sembra che stiamo facendo dei castelli in aria: è vero che bisogna risparmiare e fare qualsiasi cosa perché vengano eliminati gli sprechi, perché da tutte le parti ci accorgiamo che questo avviene, però mi piacerebbe sapere quale fonte alternativa dovrebbe essere utilizzata e quali sono i piani energetici che il Comune di Jesi o la Regione vorrebbe proporre, perché quando di parla di pannelli voltaici non sono sufficienti e c'è chi li sbeffeggia come fosse una castroneria; quando si parla di pale, tipo mulini a vento, sono antiestetici e i verdi hanno fatto netta opposizione in tutta Italia e dappertutto si possono leggere nei rotocalchi o nei settimanali le critiche più assurde perché pare che ci sia una depravazione ambientale che non viene condivisa; se si parla di nucleare, logicamente sotto l’onda emotiva si è fatto, allora, quel catastrofismo pensando che chissà quale altri Cernobil avrebbero potuto essere create in Italia, ma forse qualcuno non pensa in quale situazione di trovava la Unione Sovietica, quindi probabilmente tutta quella che era la manutenzione e quello che era il buon funzionamento di una centrale non era idoneo, per cui c'è stato quel finimondo. Quindi il discorso nucleare è stato bocciato pienamente e con poca coerenza andiamo a prendere energia elettrica in
Francia, con l’idea che tanto noi non la produciamo e non abbiamo il nucleare. Però attingiamo elettricità da altre nazione che si stanno intorno e se veramente ci fosse un effetto Cernobil ci coinvolgerebbe come è successo in precedenza con la stessa Cernobil. Pertanto coerentemente votiamo contro il nucleare, però accettiamo di prendere energia elettrica dalla Francia, Svizzera e Austria e siamo noi i fautori della funzione di centrali nucleari, questo a nostro onore perché la coerenza non è mai troppo poca. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola alla collega Meloni.
XXXXXX XXXX (D.L. LA MARGHERITA): Xxxxxxx che questo ordine del giorno ponga due problemi: uno che è strettamente locale, riguarda il nostro territorio e l’altro più ampio che riguarda la politica energetica in senso generale, nazionale. Per quanto concerne il primo aspetto sono d’accordo con l’ordine del giorno elaborato dalla Giunta, soprattutto perché questa paventata riapertura anche solo nei momenti emergenza potrebbe portare ad un ampliamento di questo funzionamento in un territorio in cui insistono già le sue menzionate centrali, Turbogas e API, pure con le loro differenziazioni che qui sono state richiamate. L’altro aspetto più generale riguarda proprio una deterrenza da blak out, in questi giorni ritengo complice anche una parte della stampa, che può fare convertire una parte dei cittadini italiani nella giustizia di ritornare a rivedere quelle scelte politiche già fatte negli anni precedenti a proposito di energia pulita o comunque scelte non impattanti dal punto di vista ambientale in modo traumatico. Non vorrei che la deterrenza del blak out portasse molti cittadini e cittadine italiane a rivedere le loro posizione per esempio nei confronti del nucleare o di una riapertura di centrali che la ENEL può proporre sul territorio nazionale senza alcuna considerazione dal punto di vista dell’impatto ambientale. Certamente sono convinta che ci sia molto più da lavorare nella direzione di una promozione di una cultura dei consumi, qui condivido quelle posizioni, quelle espressioni politiche che ha inserito la Giunta, che non è certamente la politica dei consumi portata avanti adesso dal Governo di centro destra e nello stesso tempo una incentivazione della ricerca di fonti alternative, di fonti energetiche a basso impatto ambientale, ma con il taglio alla ricerca questo potrebbe risultare più un sogno che non una politica reale da intraprendere. Premesso tutto questo credo che l’ordine del giorno possa essere votato così come proposto dalla Xxxxxx, perché condividiamo gli assunti politici espressi in quei due commi di ritenuto e considerato. Xxxxxxxx però, non so se ci sia il numero legale, vado avanti lo stesso facendo finta che questo interessi, mentre andiamo a votare un ordine del giorno che ci interessa come cittadini e cittadine, ma onoriamo la nostra presenza nel nostro Consiglio Comunale in questo modo. Dicevo che pur condividendo i punti e le espressioni politiche nel comma di ritenuto e considerato, se la Giunta e il Consiglio Comunale prima, ritiene più importante arrivare ad una votazione molto pesante dal punto di visto del numero dei voti e quindi più importante a livello di spendibilità politica in sede sia regionale che nazionale, noi siamo d’accordo per il raggiungimento di questo obiettivo anche nel togliere i due commi “ritenuto e considerato”.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Inviterei i colleghi e rientrare in aula perché non c'è il numero legale. La parola al collega Xxxxxxxx.
XXXXXXXX XXXXX (S.D.I.): Mi riallaccio alle ultime riflessione che faceva la collega Xxxxxx per dire che noi le condividiamo perché sulla politica energetica a livello nazionale, qui in particolare sulla nostra realtà, che ci sia un ordine del giorno vota da una ampia maggioranza di consiglieri fino ad arrivare alla unanimità, credo che sia un messaggio forte nei confronti degli organi istituzionali superiori, a che non venga meno e l’impegno a non riattivare la centrale di Camerata Picena e, come è scritto nella prima parte dell’articolato, a che tutto il peso dell’approvvigionamento delle Marche
non gravi sulla valle esina. Quindi consideriamo importante che ci sia questa ampia condivisione politica, per cui ci rifacciamo alla sensibilità istituzionale della Giunta, dell’Assessore e del Sindaco, nel valutare questo aspetto che per noi è importante. Aggiungo anche che voteremo l’ordine del giorno anche se sui due punti “ritenuto e considerato” non siamo in perfetta sintonia e in linea, lo voteremo perché coglie a pieno la esigenza del Comune di Jesi in quanto realtà territoriale importante e nella quale c'è già un impianto di coogenerazione alla cui costruzione si è addivenuti dopo un ampio dibattito politico e anche dopo delle lacerazioni e che ha trovato comunque un punto di equilibrio tra sviluppo e salvaguardia dell’ambiente, però a quella soluzione si è addivenuti spingendo e facendo presente la necessità del piano energetico regionale, che non è arrivato, ma credo che arriverà, ma comunque su una base certa, che nella vallesina rimangano in attività solo due centrali. Però comprendiamo, perché questo è anche un discorso che ci rientra, che a fronte di una situazione di emergenza, quale quella attuale che si è creata in virtù di una stagione sotto il profilo meteorologico particolarmente calda, con una scarsità di piogge, che non si verificava da oltre cento anni, chiaramente questo fatto ha messo in crisi il nostro sistema energetico. Quindi noi siamo abituati ad aperture (inc.) che vanno comunque controllate, per in cui in questo senso condividiamo lo spirito dell’ordine del giorno, crediamo che una eventuale riattivazione della centrale di Camerata per pochi giorni, consenta anche al Paese di andare avanti, in quanto dà la possibilità di immettere in un circuito un fabbisogno energetico che altrimenti non ci sarebbe. Come diceva qualcuno prima, giustamente, immaginiamoci gli ascensori bloccati e quanto altro; al di la’ delle riflessioni di grandissima levatura sul discorso energia che è molto importante, perché ormai in Italia certe scelte sono state attuate, c'è anche da affrontare, e in questo senso bisogna dare fiducia ai vertici dell’ENEL, il discorso della emergenza che per quanto riguarda la scarsità di piogge, non si verifica da cento anni. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Xxxxxxxxxx.
XXXXXXXXXX XXX (C.I.): In maniera molto rapida, anche come dichiarazioni di voto, noi riteniamo che la Giunta Comunale abbia fatto bene e sia stata tempestiva nel presentare questo documento, che nella sostanza condividiamo. Riteniamo anche che sia importante che su questo documento tutto il Consiglio Comunale, o una grande parte di esso, si esprima, quindi siamo disponibili a discutere e valutare eventuali emendamenti e modifiche affinchè su un aspetto così importante si possa ottenere, come dicevo un attimo fa, un voto ampio del consiglio comunale. Vorrei soltanto aggiungere due aspetti che ritengo importanti, uno di politica energetica, per quello che sono in grado di fare, e un altro per quello che riguarda la attività di questo consiglio comunale. Per quanto attiene al primo aspetto ritengo che la eventuale riapertura della centrale termoelettrica ENEL di Camerata Picena, unita a quella di Falconara e alla centrale della SADAM, Turbo (Diesel) crei dei problemi notevoli dal punto di vista della tolleranza. C'è una confusione incredibile, non ce la faccio a concentrarmi, non so se’ una questione mia.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Gradirei che ciascuno stesse a posto suo, ivi compresi gli Assessori, prego continua.
GIULIODORI ERO (C.I.): Volevo dire che per quello che riguarda il primo aspetto, mi ripeto un attimo, che è quello della politica energetica della nostra zona, io ritengo che tre centrali vicine nell’arco di una ventina di chilometri, possano creare dei problemi oltre che dal punto di vista ambientale, anche dal punto di vista della stessa gestione energetica efficiente ed efficace perché non sempre si è in grado di essere efficienti ed efficaci quando a distanza di poco tempo e di poco spazio, e in modo così forte, abbiamo tre centrali vicine una all’altra. Questo è il primo aspetto che
volevo sottolineare, quindi ha fatto bene la regione ad intervenire, è necessario che vada avanti il piano energetico regionale e che esso abbia come patronimico non quello degli Assessori competenti, ma quello della Giunta Regionale perché è tutta la Giunta che nella sua interezza adotta provvedimenti di questo genere ed è responsabile politicamente per provvedimenti di questo genere. Per quello che riguarda una riflessione sugli interventi di questo Consiglio Comunale, credo che nella precedente legislatura il Consiglio Comunale attorno alla centrale della SADAM abbia svolto sostanzialmente un lavoro positivo. Non entro nel merito, ma non si può dire che quella decisione non sia stata una decisione nella quale il Consiglio Comunale non abbia svolto fino in fondo la propria funzione, una funzione di direzione, in alcuni casi di mediazione e che ha permesso anche l’informazione alta a tutta la città; io non facevo parte di quel consesso, ma è stato uno di qui momenti nei quali la discussione è uscita da questa aula ed è andata nelle strade e nelle piazze della nostra città. Quindi ritengo che da questo punto di vista sia necessario riflettere attorno alla importanza del ruolo delle istituzioni, quando questo sono coese e svolgono fino in fondo la propria funzione e dall’altro lato ritengo che non sia necessario tornare costantemente e pedissequamente su vicende del passato se non per creare ancora tra noi climi che invece dovrebbero essere superati a vantaggio della risoluzione positiva delle questioni. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al collega Xxxxxxx.
XXXXXXX XXXXXX (F.I.): Prima di condividere l’azione intrapresa in tal senso dall’Assessore Regionale all’Ambiente Xxxxx Xxxxxxxx e dal Vice Presidente regionale Xxxx Xxxxx Xxxxxx, chiederei di conoscere quale è la azione intrapresa da questi due signori. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola all’Assessore Olivi.
ASSESSORE XXXXX XXXXXXX: Xxxxxxxx subito e poi lascio rispondere ad alcune osservazioni: l’Assessore Xxxxxxxxx di fatto si è fatto carico, con una richiesta che ci ha inviato per copia, di un confronto con ENEL per sapere il futuro della centrale di Camerata Picena; per quello che riguarda il Vice Presidente Xxxxxx, sono sue dichiarazioni, e l’ho sentito qualche giorno fa telefonicamente, c'è l’impegno di portare, entro il 2003, massimo primo periodo del 2004, il piano energetico regionale. Questo ti dico e ad una domanda ho risposto, per quello che riguarda la mozione lascio al Sindaco le considerazioni e le conclusioni finali, mi limito ad esporre semplicemente alcune osservazioni: effettivamente questa mozione pone due attenzioni, una a carattere locale e una nazionale, proprio perché su temi energetici ci deve essere il tema della corresponsabilità all’ordine di ogni azione. Quindi non potevamo parlare di Camerata Picena senza pensare ad un ambito più vasto; così come condivido il ragionamento iniziale del Consigliere Xxxxxxxxx quando dice che la salute non ha tessere. Ritengo che la qualità della vita non abbia tessere e quando parlo di qualità della vita metto in correlazione il diritto alla salute e alla cittadinanza. Questo perché molte volte per garantire quella quotidianità fatta di esasperazione dei consumi si giunge a compromessi con il discorso della sanità perché si finisce per arrivare ad affrontare temi e tematiche ambientali che dobbiamo affrontare. Per quello che riguarda il discorso dei piani energetici, direi che dobbiamo partire da un dato assodato, la scelta attraverso un referendum del no al nucleare, convinti o non convinti questa e' la base di partenza in una Paese civile. A questo aggiungo che non mi scandalizzo nel dire che poi i vari Governi di vari colori che si sono succeduti, dovevano e potevano intervenire in maniera più cogente su quelli che sono i piani energetici nel rispetto delle energie alternative che non sono fantascienza o chimere, ma dati oggettivi. È un dato altrettanto oggettivo che questo Governo di centro destra con le ultime politiche del Ministro Xxxxxxx, Ministro all’Ambiente, ha ridotto a solo un terzo le già scarse risorse che tutti i Governi precedenti hanno messo a
disposizione di questo programma di sviluppo in materia energetica, coniando anche cose che mettono imbarazzo il nostro stesso Paese, del tipo annoverare tra le energie rinnovabili il discorso acqua-carbone, che dovrebbe essere la spina dorsale del piano energetico nazionale del Ministro Xxxxxxx. Quindi chi sa acqua e chi conosce carbone, sa benissimo che il connubio, che non è altro che la termoproduzione non può essere considerata una energia rinnovabile. Al tempo stesso mettendoci in difficoltà in relazione ad altri trattati, pendo a Kyoto, noi andiamo ad aumentare la produzione di CO due mentre ci siamo assunti l’impegno di toglierla. Questo per un discorso di capire la corresponsabilità anche di un Comune come Jesi a livello internazionale e nazionale. Per le azioni, rispondo al dottor Xxxxx, che abbiamo messo in piedi nel nostro piccolo del Comune di Jesi, ma nella ottica veramente di fare ognuno la propria parte, io ricordo che in questa stessa assise, abbiamo votato il discorso dell’uso di energie alternative attraverso la convenzione con Jesi Energia, del ’99, ce ci mette a disposizione un budget, perché anche li’ abbiamo avuto la politica della lungimiranza, non andare all’incasso, ma fare attenzione sull’impianto, che a suo tempo era il più evoluto in Europa, e al tempo stesso, come Comune di Jesi, ci siamo assunti l’obbligo di investire energie alternative, si non fare cassa, ma di lasciare il segno. Quindi che questa Amministrazione sulla scorta del precedente mandato ha investito in pannelli termosolari e fotovoltaici, le avranno quattro scuole e quattro impianti sportivi entro il 2003 – 2004; così come ci siamo riservati una porzione di questa convezione per agevolare e contribuire alla installazione di energia alternativa, sempre con questi sistemi, o con altri, penso alla bio-architettura e alla bio- edilizia, per il privato. Quindi anche il Comune di Jesi nel suo piccolo se ne è fatto carico e se ne fa carico responsabilmente. Il discorso del “ritenuto”, effettivamente è un dato oggettivo, ci sono i dati della Autority, la realtà è che i consumi di questo periodo estivo, di quelli di picco che hanno causato il blak out, sono supportati nel periodo invernale. Le cause che hanno portato a questo sono parecchie, però non per il gran consumo, ma per scelte: il trattato con i francesi, benissimo chi ha la responsabilità di gestire la energia poi non può essere preso in castagna dai francesi o al tempo stesso di curiose manutenzioni agli impianti di produzione elettrica principali, sul territorio nazionali. Quindi quel “ritenuto”, per carità i dati oggettivi sussistono, come è oggettivo il fatto che Camerata Picena è un impianto obsoleto per stessa ammissione dell’ENEL che lo aveva inserito negli impianti da dismettere e ciò è agli atti del lavoro svolto dalla commissione Turbogas, fatto secondo me con lungimiranza e attenzione. Oggi la stessa ENEL non solo da mio punto di vista forse ritorna, uso il condizionale su queste scelte, dico forse motivato dal fatto che investire 50 miliardi su otto stazioni non strategiche, forse qualche dubbio ce lo deve creare e mettere in testa. Ecco quindi perché la attenzione deve essere alta, in virtù del fatto che poi nella Vallesina, penso che con senso di responsabilità il nostro contributo in termini di energia e di produzione energetica lo abbiamo dato. Lascio al Sindaco le ultime considerazioni.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La parola al Sindaco.
SINDACO XXXXXXXXX XXXXXXX: Parto da una considerazione…(fine lato A cassetta 2)… il problemi legato all’utilizzo e al consumi di energia elettrica che ha portato poi anche ai paventati, e in alcune situazioni verificate, a balk out da parte della ENEL. A me sembra che sostanzialmente su questo punto il problema almeno che sta emergendo con maggiore rilevanza, più che alle necessità legate all’aumento e all’incremento notevole dei consumi, sia sempre più legato alla questione della scarsità della risorsa idrica, tanto che recentemente alcuni degli invasi che servivano le centrali elettriche per la produzione di energia sono stati poi aperti e svuotati per dare acqua ai fiumi e conseguentemente anche per la irrigazione e anche per la rialimentazione delle falde. Questo lo evidenzio perché pone in realtà un problema di carattere generale che sta nella nostra capacità di governare l’uso delle risorse ambientali in tutti i sensi e, ovviamente, anche tutti questi cambiamenti climatici con cui stiamo facendo i conti, ormai da qualche anno e ogni anno sempre in maniera più pesante, pongono alla attenzione di tutti, in particolare anche dei Governi, la esigenza
di fare una politica che sia non solo rispettosa dell’ambiente, ma che abbia come obiettivo la riduzione di quei fenomeni che incidono sulle situazioni anche di carattere climatico. Dico queste cose perché ritengo che al di là di quella che sarà la conclusione della votazione su questo ordine del giorno, non credo che le considerazioni che abbiamo fatto, rispetto anche alla stessa politica governativa, siano considerazioni fuori luogo o un qualche cosa messa li’ solo per fare polemica politica, credo che ci siano delle considerazioni serie da fare. Non è un caso, lo diceva adesso l’Assessore, che il nostro Paese sia rimasto in una posizione di pressochè totale isolamento in Europa rispetto anche alle politiche relative all’accordo di Kyoto. Quindi non è una considerazione pellegrina quella che abbiamo inserito nel documento, però ritengo che sia per noi importante porse come obiettivo quello di contrastare alcune scelte, come quelle che si vogliono mettere in campo adesso, con la riattivazione di una serie centrali appunto obsolete, vecchie e che probabilmente hanno, per quanto con un utilizzo molto limitato, un impatto certamente molto più alto rispetto anche alla stessa Turbogas di Jesi. Credo che l’obiettivo della amministrazione e della giunta sia quello di avere uno schieramento il più ampio possibile che in questo momento contrasti questo tipo di scelta e che solleciti, quindi anche attraverso una sollecitazione alla Regione per la realizzazione del piano energetico regionale, un ordine rispetto alle questioni che riguardano impianti, di cui si era avanzata la ipotesi di una loro dismissione, ma che nei fatti sono pronte di essere riutilizzate alla bisogna. Quindi, fermo restando tutte le nostre considerazioni, rispetto alle politiche ambientali e al ruolo – lasciatemi dire - non costruttivo e positivo che sta svolgendo il nostro Governo, credo che ci siano comunque le condizioni per potere avere un voto unanime da parte del Consiglio Comunale e per quanto riguarda la Amministrazione accogliamo la proposta di togliere questi due capoversi “ritenuto e considerato” perché in realtà la loro assenza da un documento come questo non inficia quello che è il giudizio politico in termini che, come maggioranza, abbiamo rispetto alle cose che in questi due punti sono contenuti.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Prima di iniziare le dichiarazioni di voto, l’ordine del giorno che noi metteremo in votazione è quello con gli emendamenti accettati, quindi fatti propri dalla Amministrazione Comunale, di soppressione del comma “ritenuto e considerato” e con la modifica che verrà apportata dalla segreteria relativamente alla indicazione della SADAM EDISON perché non corrisponde alla ragione sociale, ma va sostituito con “Consorzio Jesi Energia”, il comma sottolinea “idem la centrali Turbogas della SADAM” che va indicato “Centrale Turbogas del Consorzio Jesi Energia” quindi iniziano le dichiarazioni di voto, la parola al collega Xxxxx.
XXXXX XXXXXXX (R.C.): Innanzitutto vorremo chiedere se è possibile votare questo ordine del giorno per commi?
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: E’ possibile votarlo per commi, chi l’ha proposto ha accettato l’emendamento quindi la scelta e la accettazione spetta (inc.)
XXXXX XXXXXXX (R.C.): Noi proponiamo un emendamento, è ancora proponibile un emendamento.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Quando ho iniziato la dichiarazione di voto ho detto che la Amministrazione Comunale aveva accettato la soppressione…
XXXXX XXXXXXX (R.C.): Però può essere presentato, a termini di regolamento, un emendamento in seduta, l’emendamento è rimettere all’interno di questa delibera i due commi, questo è l’emendamento di Rifondazione e poniamo in votazione questa cosa. L’emendamento può essere introdotto a termini di regolamento in seduta, quindi chiediamo che vengano risposti in votazione questi due commi “ritenuto e considerato”.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Xxxxxxx Xxxxx, a prescindere che l’emendamento non è stato formulato, siamo in sede di dichiarazioni di voto, ma non voglio essere formalista, però c'è un problema che se la Amministrazione comunale ha accettato e ha fatto proprio un emendamento in cui viene soppresso il “ritenuto e considerato” credo che la Amministrazione Comunale, che è la presentatrice di questo documento, non accetti questo emendamento, quindi non credo che sia una atto possibile, fermo restando che la Amministrazione Comunale deve esprimere se accetta questo emendamento, ma dal momento che ha accettato il nostro credo che…
(Voce fuori microfono)
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Formalizzate la proposta, a prescindere che siamo in sede di dichiarazioni di voto, comunque visto che siamo magnanimi e democratici, proponete questo emendamento, fermo restando che se la amministrazione la accetta e viene approvato, le forse politiche che avevano condiviso questo emendamento con la proposta lo respingono, è un problema vostro. Credo che la Amministrazione Comunale debba esprimersi se accetta o meno questo richiesta di emendamento anche perché qualora l’emendamento stravolta il contenuto dell’ordine del giorno credo che la dottoressa Xxxxxxxxx dica di sì. Presentiamo l’emendamento al proponente l’ordine del giorno se lo accetta o no. Il regolamento del Consiglio Comunale nel comma 9, l’articolo 67 recita: “gli emendamenti presentati su ordine del giorno e mozioni sono preventivamente esaminati in sede di conferenza dei capigruppo, al fine di trovare sugli stessi una concorse formulazione, qualora ciò non sia possibile il testo degli emendamenti viene discusso e votano in aula; se gli emendamenti non sono accettati dal proponente, questi prima che siano posti in votazione, può chiedere la votazione nel testo originario del suo ordine del giorno.” Se la Amministrazione chiede la votazione del testo originario dell’ordine del giorno, che è quello presentato prima della discussione sull’ordine del giorno, sopprimendo “ritenuto e considerato” viene votato l’ordine del giorno senza l’emendamento e con la soppressione del “ritenuto e considerato”. La parola al Sindaco.
SINDACO XXXXXXXXX: Nel momento in cui la Amministrazione ha ritenuto accoglibile la proposta venuta dalla conferenza dei capigruppo relativamente alla soppressione nell’ordine del giorno di questi due capoversi, commi, non riteniamo accettabile ovviamente la riproposizione degli stressi all’interno dello stesso documento. Quindi chiediamo che sia votato l’ordine del giorno con la formulazione prevista in base anche all’accoglimento della proposta fatta dalla conferenza dei capigruppo.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Se non ci sono altre dichiarazioni di voto…
XXXXX XXXXXXX (R.C): In aula c'è venuto il documento della Giunta con l’emendamento che toglie i due commi, quindi a questo punto, a termine di regolamento, si discute il documento come era stato inizialmente dalla Giunta, cioè con i due commi. Il regolamento dice che si discute il documento iniziale presentato del proponente che è quello della Giunta.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: A prescindere dal fatto che interverrà dopo la dottoressa Xxxxxxxxx, ma l’interpretazione che do al regolamento, e lo preciserò lei poi, è che dal momento che l’ordine del giorno è stato accettato modificato a seguito della presentazione ai capigruppo e la Amministrazione Comunale lo ha fatto proprio, il documento originale presentato è quella privo dei commi “ritenuto e considerato” comunque abbiamo il segretario comunale che se mi conferma questo parere passiamo alla votazione.
SEGRETARIO GENERALE XXXXXXXXX XXXXXXXX: Io confermo quanto dice il Presidente a condizione che gli emendamenti siano stati presentati ed esaminati preventivamente in sede ci conferenza dei capigruppo perché se in quella sede è stato accettato l’emendamento, la proposta venuta in discussione è quella di fatto già emendata e quindi ridotta dei due commi, di cui è stata proposta la riduzione. Credo che la norma di regolamento sia facilmente interpretabile da chiunque la legga.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: La proposta in sede di capigruppo è stata fatta da me e da altri, l’unico che non si è espresso è stato il collega capogruppo di Rifondazione Comunista, ma dal momento che la Amministrazione Comunale ha fatto proprio questo emendamento, la versione ufficiale e originaria dell’ordine del giorno è quella priva dei due documento come conferma la dottoressa.
SEGRETARIO GENERALE XXXXXXXXX XXXXXXXX: E’ quella già emendata. VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Dichiarazione di voto.
XXXXX XXXXXXX (R.C.): Al di la’ dei regolamenti per noi questi due commi erano molti importanti, perché offrono il quadro politico e lo scenario in cui si muove questo ordine del giorno, questa delibera del Consiglio Comunale, che condividiamo fondamentalmente, anche noi ci uniamo agli altri gruppi nel ringraziare la Giunta che ha posto in discussione questo tema, molto importante per la città e che, tanto è vero, avevamo sollevato alcuni anni fa nel momento in cui si discuteva della Turbogas e questo era stato uno dei motivi dell’uscita dalla maggioranza all’epoca, perché non c’erano in quel momento adeguate e sicure garanzie sulla non riapertura e non riutilizzo della centrale di Camerata Picena. Quindi questo ordine del giorno della Giunta ci vedeva favorevoli e d’accordo; non lo siamo con la attuale versione perché questa è priva dei connotati politici, cioè in qualche maniera questo ordine del giorno è diventato asettico, come se si parlasse di una questione che al di fuori delle politica. Invece abbiamo discusso di piano energetico, di convenzione di Kyoto e a noi sembra grave che questo documento esca da questo Consiglio Comunale con una adesione, perché siamo tutti d’accordo è la torre, il contado, il campanile che è minacciato dalla centrale e quindi facciamo tutti quadrato intorno al campanile, però siamo contrari alla scelta di privare, di depurare questo documento dalle scelte politiche e dalle indicazioni
politiche e secondo noi questo è un errore. Per questi motivi voteremo contro questo ordine del giorno, pur condividendolo negli intenti e nelle finalità. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Se non ci sono altre dichiarazioni di voto pongo in votazione il comma 6 ”Ordine del giorno della Giunta Comunale circa la eventuale riapertura della centrale elettrica di Camerata Picena” con le modificazione relative all’assetto societario che avevo precisato e senza i commi “ritenuto e considerato”.
Presenti: | 28 | |
Votanti : | 28 | |
Astenuti: | 00 | |
Favorevoli: | 26 | |
Contrari | 02 | (R.C.) |
Approvato con 26 voti favorevoli e 2 voti contrari (R.C.)
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE SULLA RIAPERTURA CENTRALE ELETTRICA ENEL DI CAMERATA PICENA – Approvato dal
Consiglio Comunale con atto n.124 del 28.07.2003 – Il Consiglio Comunale, nella seduta del 28.07.2003;
ATTESO che si è appreso recentemente, da alcuni organi di stampa, della prossima riapertura della Centrale Termoelettrica ENEL di Camerata Picena;
- che, secondo informazioni assunte presso l’Assessorato all’Ambiente della Regione Marche, tale iniziativa sarebbe stata assunta dal Consiglio d’Amministrazione dell’ENEL nell’ambito di un programma nazionale (il cui costo di aggira intorno ai 25 milioni di euro) che prevede la riattivazione di 8 impianti di produzione d’energia, ai fini della costituzione di una riserva energetica da utilizzare nei momenti di emergenza;
- che la decisione assunta dall’ENEL viene verosimilmente collegata al recente black out che per circa una settimana ha comportato, su tutto il territorio nazionale, l’erogazione a singhiozzo dell’energia elettrica, con conseguenze negative sia per le famiglie che per l’apparato produttivo;
Di fronte a tutto ciò, il Comune di Jesi;
ESPRIME
tutta la propria contrarietà alla proposta di riattivazione della Centrale ENEL di Camerata Picena, in considerazione anche del carattere obsoleto delle tecnologia che caratterizza tale impianto ed il conseguente impatto ambientale che esso può avere sull’ambiente;
SOTTOLINEA
il fatto che la Centrale di Camerata insiste su un’area ad elevato rischio ambientale, laddove sono già attive due centrali turbogas (quella del CONSORZIO JESI ENERGIA e quella dell’API), che contribuiscono in modo determinante alla copertura del fabbisogno energetico regionale;
CHIEDE
che la responsabilità e le conseguenze sull’ambientale, collegate alla produzione di energia elettrica, siano equamente sostenute da tutto il territorio marchigiano, e non riservate ad un unico ristretto bacino, il cui territorio è già sufficientemente compromesso e sottoposto a notevoli pressioni ambientali; non va per altro dimenticato che il Comune di Jesi ha autorizzato la centrale Turbogas del CONSORZIO JESI ENERGIA (impianto tecnologicamente all’avanguardia a livello europeo) solo dietro precise assicurazioni circa il non utilizzo futuro della Centrale ENEL di Camerata Picena;
SOTTOLINE A E RIBADISCE
la necessità ormai improcrastinabile di procedere alla approvazione del Piano Energetico Regionale; CONDIVIDE
l’azione intrapresa in tal senso dall’Assessore Regionale all’Ambiente, Xxxxx Xxxxxxxxx e dal Vice Presidente Regionale Xxxx Xxxxx Xxxxxx;
CHIEDE
di essere invitato agli incontri che lo stesso Assessore Xxxxxxxxx ha sollecitato con le strutture tecniche dell’ENEL, per poter verificare i programmi aziendali di sviluppo e la loro effettiva rispondenza alle esigenze di tutela e salvaguardia del territorio locale.
COMMA N. 4 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
RATIFICA DEL PUNTO 6) DEL DISPOSTIVO DELL’ATTO DI G.C. N. 163 DEL 11/07/2003 AD OGGETTO “MANUTENZIONE ED STRAORDINARIA PUBBLICA ILLUMINAZIONE – APPROVAZIONE VERBALE DI SOMMA URGENZA E PERIZIA GIUSTIFICATIVA – VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG”
Sono presenti in aula n.28 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: ci sono interventi? Non ci sono interventi, pongo in votazione il punto 4.
Presenti: | 28 | |
Votanti: | 27 | |
Astenuti: | 01 | (Xxxxxxx per S.U.J.) |
Favorevoli: | 19 | |
Contrari: | 08 | (F.I. – A.N.) |
Approvato a maggioranza con 19 voti favorevoli, 8 contrari (F.I. – A.N.) e 1 astenuto (Serrini Socialisti Uniti Iesini)
COMMA N. 7 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003 NOMINA DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Sono presenti in aula n.28 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: prima di dare la parola al collega Xxxxxxxxx che l’ha chiesta, debbo dire che la votazione è a scrutinio segreto, riceverete una scheda in cui è indicato l’albo di appartenenza, precisando che gli albi sono revisori e chi sarà eletto tra i revisori sarà il Presidente, dottori commercialisti e ragionieri. Ogni Consigliere Comunale ha facoltà di votare un nominativo per un massimo di due albi. Quindi potrete votare un nominativo degli appartenenti all’albo dei revisori o dei commercialisti o dei ragionieri, soltanto due. La parola al collega Grassetti.
CONSIGLIERE COMUNALE XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): grazie Presidente, il mio intervento è di carattere politico: ricordo a me stesso, in primo luogo, che la funzione dei revisori dei conti è certamente amministrativa, ma ci controllo della pubblica amministrazione e dell’operato economico e finanziario della stessa. Per questo credo che il collegio dei revisori dei conti debba essere formato da membri che facciano riferimento agli organi di questa istituzione, nella specie al Consiglio Comunale che è tenuto, per norma, ad esercitare funzione di indirizzo e controllo nei confronti della Giunta. Pertanto auspico che i nuovi revisori dei conti, quelli che usciranno da quell’urna, siano persone che si propongano di operare in questo senso e cioè aprano in canale diretto con il Consiglio Comunale verso il quale indirizzino i messaggi che è necessario inviare tutte le volte che in un atto amministrativo della Giunta vi siano sospetti o perplessità o idee che la amministrazione espressa dalla Giunta non sia del tutto confacente ai principi di buona amministrazione. Ecco che in definitiva andiamo a compiere una azione molto importante eleggendo queste persone e per quanto mi riguarda dico che ho sentito fare moltissimi nomi, ne ho letti tanti, mi sono arrivate, come credo a tutti, moltissime sollecitazione per tizio o per caio, ma a tutti io ho risposto e lo faccio formalmente qui, sono disponibile a votare chiunque in questa lista, tranne uno e vi spiegherò perché, mi garantisca e mi assicuri che sarà in grado di svolgere il suo compito facendo riferimento al Consiglio Comunale per durante tutta la sua attività che inizia dal momento della nomina fino alla scadenza. Credo che in questo modo funzionerebbe meglio l’intero meccanismo che è studiato apposta dalle norme vigenti perché ci sia migliore amministrazione e migliore controllo, collegati l’una e l’altro reciprocamente. Ora spiego per quale motivo per cui non voterei uno di questi e chiedo anche a voi di fare così: in questo elenco c'è un nome che è di mio fratello che in quanto ragioniere commercialista ha inviato la domanda in tutti Comuni, probabilmente nel meccanismo di spedizione delle domande, chi poi ha lavorato nell’ufficio spedendola probabilmente non avrà pensato che in questo Consiglio Comunale c’erano criteri di forte opportunità, per cui forse non era il caso di inviarla. Certamente non lo voterò e chiedo a tutti voi di fare la stessa cosa. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: la parola all’Assessore Romagnoli.
ASSESSORE XXXXXXXXX XXXXXX: ringrazio il Consigliere Xxxxxxxxx per avere ricordato la funzione dei Sindaci Revisori che proprio perché debbono essere assolutamente indipendenti nella valutazione amministrativa della Giunta vengono eletti dal Consiglio Comunale che è l’organo di massimo indirizzo controllo rispetto alla attività della amministrazione. Direi che queste caratteristiche dei revisori, oltre che previste dalla legge, ha fatto bene il Consigliere a ricordarle e soprattutto a rammentare questo forte collegamento che i revisori che debbono avere con il Consiglio Comunale proprio per dare indicazione qualora ravvisassero delle inopportunità, ma anche indicazioni io ritengo dal punto di vista consulenziale, perché poi l’organo di previsione sta assumendo sempre di più una valenza di consulenza, piuttosto che di controllo. Quindi è con questo spirito che raccolgo le raccomandazioni del Consigliere Grassetti; oltre a quanto detto da lui, contrariamente a quello che era stato fatto precedentemente, la Giunta in questo caso non ha espresso una rosa di nominativi ristretta rispetto a tutte le domande pervenute, quindi facendo una preselezione perché ritengo che la nomina debba essere valutata in maniera del tutto libera dal Consiglio Comunale, per questo accolgo la istanza del Consigliere Grassetti. Vorrei comunque ringraziare il collegiale uscente per la disponibilità prestata in ogni momento, chiamati all’ultimo minuto anche in orari impropri, perché sono stati tutti veramente di una disponibilità incredibile, intesa in senso tecnico logistico e non di valutazioni e di intransigenza sui pareri da esprimere, per cui anche se oggi non presente li ringrazio a nome della Giunta per il lavoro svolto e gli auguro di continuare in questa maniera.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: la parola al collega Xxxxxxxxxx.
CONSIGLIERE COMUNALE XXXXXXXXXX XXX (C.I.): apprezzo l’intervento del Consigliere Xxxxxxxxx potrei dire che quando si è all’Inter lo si capisce subito, perché solleva evidentemente il Consiglio Comunale da scelte imbarazzanti, quindi le sue parole ci mettono tutti in grande tranquillità. Condivido anche io quello che detto l’Assessore Romagnoli, cioè bene ha fatto la Amministrazione Comunale a non presentare in Consiglio rose varie, ma a lasciare liberi i Consiglieri Comunali nella scelta che deve essere libera e dettata da criteri non solo di trasparenza, ma anche di professionalità in modo che si possa garantire l’efficienza dell’organismo stesso. Mi permetto di offrire soltanto un suggerimento, la prossima volta credo che il Consiglio Comunale debba essere messo in grado di potere valutare con più accortezza e con più attenzione le domande presentate dai vari candidati, perché da una rapida occhiata ho potuto notare che alcuni curriculum sono estremamente ampli e complessi, quindi meriterebbero riflessioni ampie e approfondite. Quindi quando si ritornerà a votare credo che questa fase istruttoria possa essere iniziata prima, in modo che la decisione e la votazione conseguenti possano, nel limite del possibile, garantire il raggiungimento dell’obiettivo che questo collegio dovrà raggiungere. Mi associo anche io al ringraziamento per il lavoro svolto dal collegio uscente. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Se non si sono altri interventi, invito il personale a distribuire le schede per la votazione.
Si procede all’appello nominale
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: comunico i risultati delle votazioni. Per la qualifica di presidente hanno presi 16 voti Mastri, un voto Xxxxxxx, un voto Xxxxxxx; per l’albo dei dottori commercialisti hanno preso 2 voti Xxxxxxx Xxxxxxx, 7 voti Xxxxxxxxx, 5 voti Xxxxxxx, 1 voto Xxxxxxx che non è valido perché non è iscritto all’albo dei commercialisti, 2 voti Sacchetta. Per i ragionieri hanno preso 9 voti Pittori, 8 voti Xxxxxxx. Pertanto sono eletti Sindaci Revisori: Presidente Xxxxxx Xxxxxxxx; dottore commercialista Xxxxxxxxx Xxxxxx; Pittori Xxxx Xxxxxx ragioniere commercialista con 9 voti.
Mastri Presidente 16 voti Xxxxxxxxx dottore commercialista 07 voti Pittori ragioniere commercialista 09 voti
Esce Mastri
Sono presenti in aula n.27 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: bisogna votare la immediata esecutività.
Presenti: | 027 | |
Votanti: | 027 | |
Astenuti: | 000 | |
Favorevoli: | 026 | |
Contrari: | 001 | (Sanchioni per F.I.) |
Approvata a maggioranza con un voto contrario
COMMA N. 8 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
AREA SITA IN FREGIO DI VIA DEL VERZIERE EX C.R.T. – VARIANTE AL P.R.G. AI SENSI DELL’ARTICOLO 15 – 5° COMMA - DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI
Escono i Consiglieri Xxxxxxx e Montaruli Sono presenti in aula n.27 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: non ci sono interventi, pongo in votazione il punto 8.
Presenti: | 025 | |
Votanti: | 024 | |
Astenuti: | 001 | (Grassetti per A.N.) |
Favorevoli: | 019 | |
Contrari: | 005 | (F.I.) |
Approvata a maggioranza con 19 voti favorevoli, 5 contrari (F.I.), 1 astenuto A.N. (Grassetti)
COMMA N. 9 – XXXXXXXX X.000 DEL 28.07.2003
VARIANTE AL P.R.G. DELL’AREA SITA IN VIA APPENNINI BASSA E VIA GROTTE DI FRASASSI – RIADOZIONE IN VARIANTE PARZIALE AI SENSI DELL’ARTICOLO 26 L.R. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI
Escono Xxxxxxxx e Xxxxxxxxxx Sono presenti in aula n.23 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: Questa sostanzialmente è la proposta presentata dalla ditta Xxxxxxxxxx. La parola al collega Serrini.
XXXXXXX XXXXXX (S.U.J.): intervengo per chiedere che sia illustrata.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: la parola all’Assessore Olivi.
ASSESSORE XXXXX XXXXXXX: la variante si Via Appennini bassa e Grotte di Frasassi è stata già approvata in Provincia. Successivamente, in data primo aprile, il dirigente della Provincia ha chiesto un approfondimento per quello che riguarda gli standard, che gli uffici dichiarano esserci sul territorio comunale ai sensi dell’articolo 2 del decreto 1444/68. In data 15 maggio del 2003 la ditta Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx e Xxxxxxxxxx Xxxxxx hanno fatto pervenire alla Amministrazione Comunale, la proposta di potere dare una porzione del loro terreno per potere individuare in questa zona gli standard, quindi a ridosso di Via grotte di Frasassi, a condizione che fosse posto in loro essere in lotto minimo per le loro esigenze famigliari. Nella ottica di quella politica di trasformazione che in Commissione Urbanistica abbiamo già discusso, la amministrazione comunale ha formulato la proposta che è allegata in delibera e che è stata accettata dalle due ditte Xxxxxxxxxx che di fatto è riassunta più o meno in questi termini: vengono trovati circa 7 mila metri quadri di standard, quindi verde ricreativo, in zona Grotte di Frasassi e vengono individuati due lotti, uno da cedere alla Amministrazione Comunale e uno ai due fratelli Xxxxxxxxxx, ciascuno un lotto minimo. Quindi la Amministrazione Comunale con questa adozione chiede di stralciare dalla variante Via Appennini bassi e Grotte di Frasassi la sola parte Grotta di Frasassi perché deve essere riadottata se la votiamo, e mandare avanti Via Appennini Bassa normalmente che è in Provincia, siamo in attesa delle sue contro deduzioni, e al tempo stesso trovare in Via Grotte di Frasassi quegli standard verde ricreativo, che erano stati anche richiesti dai cittadini che abitano in quella zona, e contemporaneamente avere la possibilità di un nuovo lotto per la Amministrazione Comunale per circa 1073 metri quadri e uno da mille metri quadri da cedere in lotti ci circa 500 metri cadauno ai due fratelli Xxxxxxxxxx.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: se non ci sono altri interventi pongo in votazione il punto 9: “Oggetto: Variante al P.R.G. dell’area sita in Xxx Xxxxxxxxx Xxxxx x Xxx Xxxxxx xx Xxxxxxxx – riadozione in variante parziale ai sensi dell’articolo 26 L.R. 34/92 e successive modificazioni.”
Presenti: | 023 | |
Votanti: | 018 | |
Astenuti: | 005 | (Xxxxxxx, Bravi, Montali e Sanchioni per F.I. – Serrini per S.U.J.) |
Favorevoli: | 018 | |
Contrari: | 000 |
Approvata con 5 voti astenuti (F.I. – S.U.J.)
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: pongo in votazione la immediata esecutività. La parola all’Assessore Olivi che illustra il perché della immediata esecutività.
ASSESSORE XXXXXXX XXXXX: Xxxxx immediata esecutività pendo che il segretario sia la persona più deputata a dare risposte, comunque nella fattispecie mi sono documentato dopo una serie di richieste da parte del consigliere Xxxxxxxxx, quindi praticamente la pratica ha la sua esecutività dopo
10 giorni. Adesso la immediata esecutività nel fatto di specie è per noi importante perché potremmo mandare avanti la questione del PRG Via Appennini bassa e Grotte di Frasassi da subito senza aspettare dieci giorni, quindi domani mattina diamo subito comunicazione. In questa fase di xxxxx Xxxxxxxxx occorre parecchio, però torno a ripetere è un discorso trasversale sulla immediata esecutività, qui c'è questo discorso, cioè per potere dare fase compiuta alla prima variante, quella che abbiamo votato su Via Appennini bassa e per potere dare subito alla comunicazione alla Provincia di questa divisione in sue pezzi della variante stessa.
Esce il Consigliere Meloni ed entra il Consigliere Balestra
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXX XXXXXXXXXX: pongo in votazione la immediata esecutività.
Presenti: | 023 | |
Votanti: | 019 | |
Astenuti: | 004 | (Xxxxxxx, Xxxxx e Montali per F.I. – Serrini per S.U.J.) |
Favorevoli: | 018 | |
Contrari: | 001 | (Sanchioni per F.I.) |
Approvata maggioranza 1 voto contrario (Sanchioni) 4 astenuti (F.I. – S.U.J.)
COMMA N. 10
VARIANTE ALLE N.T.A. DEL PRG ARTT. 75 E 85 – SCHEDA PROGETTO ASSE SUD – CONSORZIO AGRARIO (D3.3) E SCHEDA PROGETTO ASSE SUD – GALLODORO 2 (D4.6). ADOZIONE AI SENSI DELL’ARTICOLO 26 DELLA LEGGE REGIONALE 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI.
RINVIATO.
COMMA N. 11 - DELIBERA N.129 DEL 28.07.2003
DITTA AUTOTRASPORTI M.B. DI XXXXX XXXXXX E C. S.A.S. – COSTRUZIONE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE PER LA MESSA IN RISERVA DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AI SENSI DEL D.LGS. 22/97 IN ZONA RONCAGLIA – VARIANTE AL PRG – PARERE
Entra la Consigliera Meloni Sono presenti in aula n.24 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: Ci sono interventi? Non ci sono interventi, poniamo in votazione il punto 11.
Presenti | n.24 | |
Astenuti | n.02 | (Sanchioni per F.I. – Grassetti per A.N.) |
Votanti | n.22 | |
Favorevoli | n.18 | |
Contrari | n.04 | (Xxxxxxx, Xxxxx e Montali per F.I. – Serrini per S.U.J.) |
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: Il punto 11 è stato approvato con 18 voti favorevoli, due astenuti (Xxxxxxxxx e Xxxxxxxxx), 4 voti contrari (F.I. e Socialisti Uniti Xxxxxx).
Poniamo in votazione l’immediata esecutività.
Presenti | n.24 | |
Astenuti | n.02 | (Xxxxxxxx per F.I. – Grassetti per A.N.) |
Votanti | n.22 | |
Favorevoli | n.17 | |
Contrari | n.05 | (Xxxxxxx, Bravi, Xxxxxxx e Sanchioni per F.I. – Serrini per S.U.J.) |
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: L’immediata esecutività è stata accolta con 17 voti favorevoli, 5 contrari (F.I. e Socialisti Uniti Xxxxxx) e 2 astensioni (Xxxxxxxx e A.N.).
COMMA N. 12 - DELIBERA N.130 DEL 28.07.2003 VARIAZIONE DI BILANCIO – ESERCIZIO 2003
Sono presenti in aula n.24 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: Se l’Assessore vuole illustrarla? L’Assessore non intende illustrarla. Ci sono interventi? Poniamo in votazione la delibera:
Presenti n.24
Astenuti n.00
Votanti n.24
Favorevoli n.17
Contrari n.07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Serrini per S.U.J.)
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: La pratica è stata approvata con 17 voti favorevoli e 7 voti contrari (F.I., A.N. e Socialisti Uniti per Jesi).
Immediata esecutività. Ha chiesto la parola il collega Bravi.
CONSIGLIERE – XXXXXXXXX XXXXX (FORZA ITALIA): Non ho potuto intervenire prima perché mi ha bruciato sul tempo il Presidente, però volevo ringraziare la Romagnoli che aveva spiegato la motivazione di questa variazione di bilancio che è relativa all’acquisto dei ventilatori. Siccome da tempo qualcuno ha detto, rompendo, a proposito dei ventilatori, io sono favorevole per questo acquisto però nel complesso per la variazione di bilancio sono contrario. Grazie.
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: Immediata esecutività. Possiamo votare.
Presenti | n.24 | |
Astenuti | n.00 | |
Votanti | n.24 | |
Favorevoli | n.18 | |
Contrari | n.06 | (Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxx e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. |
– Serrini per S.U.J.) |
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: Allora, voti favorevoli 18, 6 voti contrari (F.I., Socialisti per Jesi e A.N.).
COMMA N. 13 - DELIBERA N.131 DEL 28.07.2003
RADDOPPIO E POTENZIAMENTO LINEA ORTE – FALCONARA LOTTO C) MONTECAROTTO – JESI – ATTO DI PERMUTA AREE. INTEGRAZIONE E MODIFICA DELIBERAZIONE DI C.C. N. 43 DEL 16.02.2001
Sono presenti in aula n.24 componenti
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: Non ci sono interventi, votazione.
Presenti | n.24 | |
Astenuti | n.01 | (Montali per F.I.) |
Votanti | n.23 | |
Favorevoli | n.21 | |
Contrari | n.02 | (Xxxxxxxx per F.I. – Grassetti per A.N.) |
VICE PRESIDENTE C.C. XXXXXXXXXX XXXXXXXX: La pratica è stata accolta con 21 voti favorevoli, 2 voti contrari ed 1 astenuto.
Allora, la seduta è sciolta. Buone ferie a tutti.
La seduta ha termine alle ore 20.40.