CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA D’ISTITUTO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTIGLIONE TORINESE
Xxx Xxx Xxxxxxx, 00 - 00000 XXXXXXXXXXX X.XX Cod. Mecc. TOIC85000C - C.F. 00000000000 Tel. 011/000.00.00 - Fax 011/000.00.00
e-mail: xxxx00000x@xxxxxxxxxx.xx - xxxx00000x@xxx.xxxxxxxxxx.xx
Sito Web: xxxx://xxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA D’ISTITUTO
(art. 22 – C.C.N.L. Scuola 2018)
A.S. 2019-2020
Il giorno del mese di maggio dell’anno 2020, presso l’Xxxxxxx xx Xxxxxxxxx xx xxx Xxx Xxxxxxx 00 – 00000 Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx, in sede di contrattazione decentrata a livello di singola Istituzione Scolastica, ai sensi del C.C.N.L. Scuola sottoscritto il 19 aprile 2018, si sono riunite le parti costituite:
dalla Delegazione di parte pubblica: rappresentata dal Dirigente Scolastico dott.ssa XXXXXX’ PATRIZIA
dalla delegazione di parte sindacale con le Rappresentanze Sindacali Unitarie
ins. CANE EMMA CISL
Dsga XXXXXX XXXXXXX CGIL
ins. XXXXXXX XXXX XXXXX XXXX
LE PARTI CONVENUTE S T I P U L A N O
Art. 1 Finalità del presente accordo : Obiettivi e Strumenti
Come previsto dall'art.4 del CCNL, le finalità del presente accordo sono quelli di costruire relazioni sindacali stabili improntate alla partecipazione attiva e consapevole, alla correttezza e trasparenza dei comportamenti, al dialogo costruttivo, alla reciproca considerazione dei rispettivi ruoli, nonché alla prevenzione e alla risoluzione dei conflitti.
Attraverso il sistema delle relazioni sindacali le parti perseguono l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti con l’esigenza di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi prestati, sostengono la crescita professionale e l’aggiornamento del personale, nonché i processi di innovazione organizzativa.
Art. 2 Campo di applicazione, decorrenza e durata
Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA – sia con contratto di lavoro a tempo indeterminato che determinato – in servizio presso l’istituzione scolastica.
Il presente accordo ha durata triennale a far data della sottoscrizione per la parte giuridica.
Lo stesso potrà essere rivisto a seguito di innovazioni giuridiche o su richiesta di una delle parti firmatarie del presente contratto, all’inizio di ogni anno scolastico.
Per quel che riguarda la parte economica le parti concordano di incontrarsi, non appena il MIUR comunicherà all’istituzione scolastica le risorse spettanti e, comunque, all’inizio dell’anno scolastico.
Fino a quando non entra in vigore il nuovo contratto, si applicano le norme del contratto precedente. Per quanto non espressamente indicato nel presente contratto, si fa riferimento alle norme contrattuali e legislative vigenti.
Art. 3 Procedure di raffreddamento, conciliazione ed interpretazione autentica.
In caso di controversia sull’interpretazione e/o sull’applicazione del presente contratto, le parti che lo hanno sottoscritto, si incontrano per definire consensualmente il significato della clausola contestata. La procedura si avvia entro 7 giorni dalla richiesta. La richiesta scritta, fatta da una delle parti della delegazione trattante firmataria del presente contratto, deve contenere una sintetica descrizione dei fatti e l’indicazione delle clausole che è necessario interpretare. Il termine della procedura è di 30 (trenta) gg dall’inizio del primo incontro. L’eventuale accordo sostituisce la clausola controversa sin dall’inizio della vigenza del contratto integrativo e viene allegato al Contratto di istituto già firmato.
Art. 4 Tempi, modalità e procedura di verifica di attuazione del contratto.
La verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’Istituto ha luogo in occasione di una seduta a ciò espressamente dedicata da tenersi entro l’ultimo giorno dell’anno scolastico di riferimento.
Il sistema delle relazioni sindacali è articolato in informazione, confronto e contrattazione. Materie oggetto di relazioni sindacali ai sensi dell’art. 22 CCNL 2016/18
Informazione art. 22 c. 9 lett. b | Confronto art. 22 c. 8 lett. b | Contrattazio ne integrativa art. 22 c. 4 lett. C | |
b1) Proposte di formazione delle classi e degli organici | X | ||
b2) Criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei | X | ||
c1) Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro | X | X | |
c2) Criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo | X | X | |
c3) Criteri per l'attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell'art. 45, comma 1, del D.lgs. n.165/2001, al personale docente e ATA | X | X | |
c3) Criteri per l'attribuzione dei compensi accessori Alternanza scuola-lavoro al personale docente e ATA | X | X | |
c3) Criteri per l'attribuzione dei compensi accessori Progetti nazionali e comunitari (PON) al personale docente e ATA | X | X | |
c4) Criteri generali per la determinazione dei compensi per VALORIZZAZIONE del personale, bonus docenti | X | X | |
c5) Criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali | X | X | |
c5) Determinazione dei contingenti di personale previsti legge 146/1990 in caso di sciopero | X | X | |
c6) Criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare | X | X |
c7) Criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti | X | X | |
c8) Criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione) | X | X | |
c9) Riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti i servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica | X | X | |
b1) Articolazione dell'orario del personale docente, educativo ed ATA | X | X | |
b1) Criteri per individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto | X | X | |
b2) Criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA | X | X | |
b3) Criteri per la fruizione di permessi per l'aggiornamento | X | X | |
b4) Promozione legalità, qualità del lavoro e del benessere organizzativo | X | X | |
b4) Individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro correlato e di fenomeni di burn-out | X | X | |
Clausole tempi, modalità e procedure di verifica attuazione contrattazione integrativa | X |
Informazione
L’informazione è disciplinata dall’art. 5 del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 al quale si rinvia integralmente.
Costituiscono inoltre oggetto di informazione le seguenti materie, in accordo con le previsioni del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 indicate accanto ad ogni voce:
• tutte le materie oggetto di contrattazione (art. 5 c. 4);
• tutte le materie oggetto di confronto (art. 5 c. 4);
• l’informazione sugli esiti del confronto e della contrattazione integrativa comprensiva dell’utilizzo delle risorse (art.5 comma 5) compreso il tabulato dei nominativi del personale che ha avuto accesso ai compensi accessori, nonché i relativi emolumenti;
• la proposta di formazione delle classi e degli organici (art. 22 c. 9 lett. b1);
• i criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei (art. 22 c. 9 lett. b2).
Il Dirigente fornisce l’informazione alla parte sindacale mediante trasmissione di dati ed elementi conoscitivi, mettendo a disposizione anche l’eventuale documentazione.
Confronto
Il confronto è disciplinato dall’art. 6 del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 al quale si rinvia integralmente.
Costituiscono oggetto di confronto le seguenti materie, in accordo con le previsioni del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 indicate accanto ad ogni voce:
• l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il Fondo d’Istituto (art. 22 c. 8 lett. b1);
• i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA (art. 22 c. 8 lett. b2);
• i criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento (art. 22 c. 8 lett. b3);
• promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out (art. 22 c. 8 lett. b4).
Su tali materie il Dirigente scolastico comunica tutti gli elementi conoscitivi e la sua proposta relativa alla singola materia di confronto. Entro 5 giorni dal ricevimento dell’informazione le RSU e le XX.XX possono richiedere, anche singolarmente l’attivazione del confronto. Tale confronto può essere richiesto anche dal Dirigente Scolastico. Il confronto deve concludersi entro 15 gg. dall’inizio del confronto, al termine, qualora non si giungesse ad un accordo, verrà redatto un verbale nel quale verranno indicate le varie posizioni. Nel caso di accordo la materia verrà riportata nel contratto d’Istituto.
Oggetto della contrattazione integrativa
La contrattazione collettiva integrativa d’Istituto si svolge sulle materie previste dalle norme contrattuali di livello superiore, purché compatibili con le vigenti norme legislative imperative.
La contrattazione collettiva integrativa di Istituto non può prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione dell’Istituzione Scolastica. Le previsioni contrattuali discordanti non sono efficaci e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui al successivo art. 66 e più in generale all’articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001.
Costituiscono oggetto del presente contratto le seguenti materie, in accordo con le previsioni del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 indicate accanto ad ogni voce:
• l’attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 22 c. 4 lett. c1);
• i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto (art. 22 c. 4 lett. c2);
• i criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative all’alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale (art. 22 c. 4 lett. c3);
• i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015 (art. 22 c. 4 lett. c4);
• i criteri e le modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990 (art. 22
c. 4 lett. c5);
• i criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (art. 22 c. 4 lett. c6);
• i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti (art. 22 c. 4 lett. c7);
• i criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione) (art. 22 c. 4 lett. c8);
• i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica (art. 22 c. 4 lett. c9).
Art. 6 Rapporti tra RSU e dirigente.
Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al dirigente. Qualora sia necessario, il rappresentante può essere designato anche all’interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU.
Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Il dirigente provvede al calcolo del monte ore spettante ed alla relativa comunicazione alla RSU, per l’A.S. 2019/2020 corrispondenti a 47 ore.
I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al dirigente con almeno 5 giorni di anticipo.
I permessi sindacali di qualsiasi natura devono essere, di norma, comunicati al Dirigente Scolastico 5 giorni prima. Sarà compito della RSU comunicare al DS la ripartizione e la fruizione dei suddetti permessi.
Modalità di convocazione e calendarizzazione degli incontri
All'inizio di ciascun anno scolastico e comunque entro 15 giorni, il Dirigente Scolastico, convoca le RSU e le XX.XX. per il primo incontro inerente la contrattazione integrativa sulle materie previste dall’art 22 del CCNL vigente.
Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo.
L’indizione di ogni riunione deve essere effettuata in forma scritta, deve indicare le materie su cui verte l’incontro, nonché il luogo e l’ora dello stesso.
La trattativa deve iniziare entro il 15 settembre e concludersi entro il 30 novembre.
Durante l’intera fase della contrattazione le parti non assumono iniziative unilaterali, né azioni dirette sui temi trattati, fatta salva la necessità per l’amministrazione di procedere ad adempimenti di particolare urgenza, previa informazione alla RSU e ai rappresentanti delle XX.XX. ammessi al tavolo negoziale.
Gli incontri si svolgono, di norma, al di fuori dell'orario di lavoro, oppure, se le parti lo ritengono opportuno, in orario di servizio, utilizzando le ore di permesso della R.S.U.
I successivi incontri possono essere calendarizzati alla fine di ogni incontro.
DIRITTI SINDACALI
La RSU e i rappresentanti delle XX.XX. rappresentative dispongono di una bacheca sindacale, situata in tutti i plessi, e sono responsabili dell’affissione in essa dei documenti relativi all’attività sindacale. Ogni documento affisso alla bacheca di cui al comma 1 deve essere chiaramente firmato dalla persona che lo affigge, ai fini dell’assunzione della responsabilità legale.
La RSU e le XX.XX. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la propria attività sindacale il locale situato nella sede centrale al piano terra, a sinistra dell’ingresso, concordando con il Dirigente e il Direttore dei servizi generali e amministrativi le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale.
Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle XX.XX. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno.
La R.S.U. ha il diritto di comunicare durante l'orario di servizio con gli altri lavoratori della propria Istituzione Scolastica per motivi di interesse sindacale senza pregiudizio per il proprio e altrui lavoro. Alla R.S.U., per motivi di carattere sindacale, è consentito l'uso gratuito del telefono, del fax, della fotocopiatrice e l'uso del computer con collegamento a internet: ciò, senza pregiudicare il proprio e altrui lavoro.
Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 23 del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018, cui si rinvia integralmente.
La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e XX.XX. rappresentative) deve essere inoltrata al Dirigente con almeno otto giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l’assemblea per la stessa data ed ora.
Nella richiesta di assemblea vanno specificati l’ordine del giorno, la data, l’ora di inizio e di fine, l’eventuale intervento di persone esterne alla scuola.
L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l’adesione va espressa con almeno 5 giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l’obbligo di rispettare il normale orario di lavoro.
Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere il lavoro alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza.
Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui n. 1 unità di assistente amministrativo sarà in ogni caso addetta a tali attività. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi essenziali viene effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, si
terrà conto dei lavoratori con il minor numero di ore di assemblea già effettuate e, nel caso di lavoratori con analoghe situazioni, si procederà al sorteggio.
Prima della stipula del Contratto Integrativo d’Istituto, la RSU e/o le XX.XX firmatari del presente contratto potranno indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica.
Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU e/o dalle XX.XX. Il Dirigente assicura il necessario supporto materiale ed organizzativo.
Art. 10 Sciopero - Determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della Legge 146/1990.
In occasione di ogni sciopero, il Dirigente Scolastico inviterà il personale docente, attraverso il registro elettronico- bacheca NUVOLA, per il personale ATA in forma cartacea, a rendere comunicazione volontaria e non obbligatoria circa l'adesione allo sciopero almeno 5 giorni prima dello sciopero stesso.
Decorso tale termine, sulla base dei dati conoscitivi disponibili, il Dirigente Scolastico con i suoi collaboratori valuterà l'entità della riduzione del servizio scolastico, comunicherà a tutto il personale e alle famiglie le modalità di funzionamento (eventuale riduzione dell'orario delle lezioni, delle attività pomeridiane, altro) o l’eventuale sospensione del servizio.
Chi non sciopera deve assicurare la prestazione per le ore di lavoro previste, non può essere chiamato a lavorare per un numero di ore maggiore.
Può però essere chiamato dal Dirigente Scolastico a cambiare orario, ma non il totale delle ore, o a cambiare classe per assicurare la mera vigilanza ad alunni, ma non a cambiare sede di servizio.
Lo stesso vale anche per il personale ATA che non può essere comunque utilizzato in sede diversa. Può essere chiamato ad essere presente sin dalla prima ora, ma non può essere poi tenuto a disposizione per tutta la giornata a scuola ma solo per l’orario che gli è stato comunicato preventivamente e pari a quello previsto per quel giorno.
Se il servizio è sospeso, il lavoratore che non sciopera si presenta a scuola nel suo orario di lavoro o secondo le indicazioni date.
I servizi minimi sono assicurati con le modalità e nei modi previsti dall’ex art. 2 Legge 146/90.
Le unità da includere nel contingente sono individuate tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione secondo l’ordine alfabetico, facendo riferimento alla tabella successiva ai fini di individuare solo il personale necessario nella specifica situazione:
SERVIZI ESSENZIALI | CONTINGENTI PERSONALE ATA |
Qualsiasi esame e/o scrutini finali | • un assistente amministrativo per le attività di natura amministrativa, • un assistente tecnico dell'area specifica nei casi in cui il tipo di esame prevede l'uso dei laboratori • un collaboratore scolastico per l'apertura e chiusura dei locali scolastici |
Operazioni di pagamento indifferibili | • direttore dei servizi amministrativi • un assistente amministrativo • un collaboratore scolastico. |
ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
(art.22 comma 4 lettera C1 CCNL Scuola 2018)
Soggetti tutelati sono tutti coloro che nella scuola prestano servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato con o senza retribuzione; ad essi sono equiparati gli studenti che frequentano i laboratori e che utilizzano macchine e strumenti di lavoro ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali; sono, altresì, da comprendere ai fini della gestione delle ipotetiche emergenze, anche gli studenti presenti a scuola in orario curriculare e extracurriculare per iniziative complementari previste nel P.T.O.F.
Gli studenti sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione delle emergenze e la revisione annuale del Piano di emergenza, mentre non sono computati ai fini degli obblighi che la legge correla al numero di personale impegnato presso l’Istituzione Scolastica.
Sono parimenti tutelati tutti i soggetti che, a qualsiasi titolo sono presenti nei locali dell’Istituzione Scolastica (ad esempio, ospiti, ditte incaricate, genitori, fornitori, pubblico in genere, rappresentanti, utenti, insegnanti, corsisti). Particolare attenzione si deve prestare ad alcune tipologie di gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari (stress da lavoro correlato, lavoratrici in gravidanza, differenza di genere, provenienza da altri paesi).
Art. 12 Obblighi del Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico, in qualità di datore di lavoro, in materia di sicurezza, ha gli obblighi previsti dagli artt. 17 e 18 del D.lgs.81/2008.
Art. 13 Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione è uno strumento con competenze tecniche di ausilio al datore di lavoro.
In questa Istituzione Scolastica il servizio di prevenzione e protezione è affidato ad un esperto esterno in possesso dei requisiti previsti dal Decreto Legislativo 81/2008: ing. F. De Matteis di EUROTRE s.r.l.
I responsabili di plesso, incaricati in qualità di Dirigenti per la sicurezza, e l’ASPP coadiuvano il Dirigente Scolastico e il R.S.P.P. nell’aggiornamento periodico del documento di valutazione dei rischi (D.V.R.). Essi devono disporre dei mezzi e del tempo adeguati allo svolgimento dei compiti assegnati e non possono subire pregiudizio a causa dell’attività svolta nell’espletamento dell’incarico.
Per tutto il personale si prevede un piano di formazione coerente con le necessità emergenti.
Art. 14 Xxxxx, compiti e diritti del RLS.
Le modalità di esercizio del ruolo del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono demandate al C.C.N.L. (Capo VII artt. 72-76 del C.C.N.L. scuola 2007).
Nella scuola il R.L.S. è designato nell’ambito della R.S.U. o eletto dall’assemblea dei lavoratori della
scuola al proprio interno.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza comunicato è Xxxxx, compiti e diritti del R.L.S. sono indicati nell’art. 50 del D.lgs 81/2008 e di seguito sinteticamente elencati:
• accede ai luoghi in cui si svolgono le lavorazioni;
• è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi;
• è consultato sulla designazione del R.S.P.P. e degli addetti al S.P.P.;
• è consultato in merito all’organizzazione della formazione;
• riceve le informazioni e la documentazione inerente alla valutazione dei rischi;
• riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
• riceve una formazione adeguata;
• formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle Autorità competenti;
• partecipa alla riunione periodica;
• fa proposte in merito all’attività di prevenzione;
• avverte il Responsabile dell’azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
• può far ricorso alle Autorità competenti se ritiene che le misure di prevenzione adottate non siano idonee.
Il R.L.S. ha diritto alla formazione prevista dall’art. 37, commi 10 e 11, del D.lgs. 81/2008.
Il R.L.S. non può subire pregiudizio alcuno a causa dell’espletamento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le tutele previste per le rappresentanze sindacali.
Per l’espletamento del proprio mandato il R.L.S. ha diritto a 40 ore di permessi retribuiti. Il predetto monte-ore e la relativa attività è considerato tempo di lavoro.
Art. 15 Documento di valutazione dei rischi (DVR).
Il documento è elaborato dal Dirigente Scolastico/datore di lavoro in collaborazione con il R.S.P.P. e previa consultazione del Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.); in caso di sorveglianza sanitaria prevista dallo stesso D.V.R., in collaborazione con il medico competente.
Il documento viene revisionato annualmente ed ogni qualvolta intervengono consistenti variazione al sistema di sicurezza.
Art. 16 Lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria.
I lavoratori addetti alle attività per le quali i documenti sulla valutazione dei rischi hanno evidenziato un rischio per la salute e comunque a valutazione del medico del lavoro sono sottoposti a sorveglianza sanitaria. Pertanto il lavoratore sarà sottoposto periodicamente a visita effettuata dal medico competente.
Le riunioni periodiche di prevenzione e protezione rischi sono convocate dal Dirigente Scolastico, di norma una volta all’anno. Può avere luogo, altresì, in occasione di gravi e motivate situazioni di rischio o di significative variazioni delle condizioni di esposizione di rischio o in caso di introduzione di nuove tecnologie che influiscono notevolmente sulla sicurezza.
Alla riunione partecipano il Dirigente Scolastico/datore di lavoro che la presiede, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente se previsto dal D.V.R.. La riunione non ha poteri decisionali, ma carattere consultivo.
Art. 18 Rapporti con gli Enti Locali proprietari.
Per gli interventi di tipo strutturale ed impiantistico riguardanti l’edificio scolastico deve essere rivolta richiesta formale di adempimento al Comune competente.
In caso di pericolo grave ed imminente il Dirigente Scolastico adotta i provvedimenti contingenti necessari informandone tempestivamente l’Ente locale. L’ente locale con tale richiesta formale diventa Responsabile ai fini della sicurezza nei termini di legge. L’art. 18, comma 3, del D.lgs. 81/2008 ne definisce puntualmente gli oneri di fornitura e manutenzione in capo agli enti locali proprietari.
Art. 19 Attività di formazione, informazione ed aggiornamento sulla sicurezza
L’informazione e la formazione costituiscono le attività attraverso le quali viene data concreta attuazione al principio di attiva partecipazione al sistema della sicurezza.
Il Dirigente Scolastico/datore di lavoro ha l’obbligo di informazione, formazione ed aggiornamento di tutti i lavoratori ivi compresi gli studenti.
I lavoratori, che nella scuola comprendono anche gli studenti, sono i principali destinatari obbligati a seguire le iniziative di informazione e formazione promosse dal Dirigente Scolastico. Le azioni formative sono organizzate, prioritariamente, durante l’orario di lavoro; qualora ciò non fosse possibile le ore impegnate sono considerate tempo di lavoro con possibilità di recupero o compensati con le risorse a ciò preposte.
I lavoratori hanno il diritto/dovere di partecipare alle iniziative di formazione programmate all’inizio dell’anno scolastico; in caso di inosservanza sono soggetti alle specifiche sanzioni previste dal D.lgs. 81/2008.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE ATA
Procedure per la definizione del piano art. 41 ccnl 16/18
All’inizio dell’anno scolastico e comunque prima del 15 settembre, il D.S.G.A previo specifico incontro con il personale ATA, formula una proposta di piano delle attività, della ripartizione dei carichi di lavoro e le modalità di prestazione dell’orario di servizio e dei vari turni.
Il piano delle attività del personale ATA è predisposto dal Direttore dei servizi generali nel rispetto:
• delle delibere del Consiglio di Istituto e del Collegio Docenti rispettivamente per quel che riguarda la parte organizzativa e didattica;
• delle esigenze derivanti dal PTOF adottato dalla scuola;
• delle finalità e degli obiettivi della scuola in esso contenuti;
• delle disposizioni del CCNL nel quale sono precisate le funzioni e i compiti del personale ATA con riferimento ai diversi profili professionali, all’orario di lavoro e alle tipologie di articolazione (articoli da 44 a 61 CCNL 29/11/2007);
• delle indicazioni di massima impartite dal Dirigente scolastico.
Nella predetta riunione il D.S.G.A deve acquisire pareri, proposte e disponibilità del personale in merito a:
• organizzazione e funzionamento dei servizi scolastici;
• criteri per la distribuzione dei carichi di lavoro;
• criteri per l’assegnazione del personale ai plessi scolastici;
• criteri per la scelta del personale che può ricoprire incarichi specifici;
• criteri per l’elaborazione del piano ferie;
• modalità di utilizzo delle varie tipologie di orario di lavoro: flessibilità, turnazioni, orario plurisettimanale;
• individuazione delle attività aggiuntive da retribuire con il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa;
• modalità di effettuazione di ore di attività aggiuntiva oltre l’orario di lavoro (ex lavoro straordinarie) e loro compenso, compreso l’intensificazione;
• individuazione delle chiusure prefestive della scuola nei periodi di interruzione delle attività didattiche e criteri per il recupero delle ore non lavorate;
• modalità di attuazione dell’eventuale riduzione dell’orario a 35 ore.
Della riunione verrà redatto un verbale che verrà portato a conoscenza sia del personale che delle RSU e delle OOSS firmatarie del contratto.
Il D.S.G.A., sulla base degli esiti della riunione, formula una proposta di piano delle attività e la sottopone al D.S. il quale, verificatane la congruenza rispetto al P.T.O.F. e previo confronto con la delegazione trattante, ne definiscono i contenuti. Tale piano verrà allegato alla contrattazione d’Istituto.
La puntuale attuazione dello stesso è affidata al D.S.G.A nell’ambito del rispetto delle direttive impartite dal Dirigente scolastico e delle norme definite nel presente contratto.
L'assegnazione dei lavori da svolgere terrà conto di eventuali pronunzie mediche; assegna gli orari di lavoro con lettere di incarico individuali o con documento cumulativo notificato ai singoli lavoratori contenenti gli impegni da svolgere per tutto l’anno scolastico; copia del prospetto sarà consegnato alla RSU e alle XX.XX firmatarie del presente contratto, all’atto della sottoscrizione della presente intesa.
Art. 21 Criteri di assegnazione ai plessi del personale ATA a tempo indeterminato (confronto).
La materia rientra tra quelle di oggetto di confronto da cui si riportano i criteri in ordine di priorità:
• disponibilità personale dichiarata;
• continuità nel plesso del personale a tempo indeterminato;
• competenze professionali maturate e/o in possesso necessarie e/o disponibilità ad effettuare attività aggiuntive oltre il proprio orario di servizio nel plesso;
• in caso di parità dei criteri su indicati si utilizzerà la graduatoria d’istituto.
Sono salvaguardate le precedenze relative alla L.104/92 e prese in considerazione le eventuali situazioni derivanti dalla legge 53/2000.
In caso di situazioni di conflittualità tra colleghi che possono compromettere l’organizzazione del servizio, il Dirigente può derogare dai precedenti criteri, previa informazione e confronto con la Delegazione Trattante firmataria del presente contratto.
Art. 22 Criteri di assegnazione ai plessi del personale ATA a tempo determinato.
Si utilizzeranno i seguenti criteri:
• disponibilità personale dichiarata;
• continuità nel plesso qualora il supplente avesse prestato servizio nello stesso plesso dell’anno precedente
• competenze professionali maturate e/o in possesso necessarie per far fronte alle esigenze del plesso;
• disponibilità ad effettuare attività aggiuntive oltre il proprio orario di servizio nel plesso;
• a parità di condizioni si applicherà il punteggio delle rispettive graduatorie nelle quali sono inseriti.
Art. 23 Criteri per la mobilità richiesta dal personale.
Coloro che vogliono prestare servizio per l’anno scolastico successivo in un altro plesso, devono effettuare domanda scritta al Dirigente Scolastico e per conoscenza al DSGA entro il 30 giugno.
Queste possono essere soddisfatte nel rispetto dei seguenti criteri:
• graduatoria interna;
• a parità di punteggio si valutano prima gli eventuali gravi motivi di famiglia, documentati, ed in subordine la vicinanza della residenza del personale al plesso verso il quale si chiede il trasferimento.
Naturalmente possono essere richiesti plessi dove sussistono posti vacanti o eventuali scambio di sedi.
L'assegnazione del posto di lavoro ha validità per l'intero anno scolastico. Solo in caso di emergenza potrà essere temporaneamente spostato di sede, nell'ambito della disponibilità dichiarata, in mancanza di dichiarata disponibilità, si attuerà la turnazione in ordine alfabetico.
Qualora si verifichino situazioni particolari e indifferibili che condizionino le attività didattiche e/o organizzative il Dirigente Scolastico può derogare dai suddetti criteri confrontandosi preventivamente con le RSU e le OOSS firmatarie del contratto di istituto.
Art. 24 Ripartizione delle mansioni.
Salvaguardando la funzionalità del servizio, la ripartizione dei carichi di lavoro viene effettuata in modo equo tra il personale di ogni singolo profilo.
Nell'assegnazione delle mansioni deve essere tenuto presente il criterio della rotazione sulla base delle attitudini, delle competenze e delle disponibilità del personale; la continuità nell'espletamento dei compiti dei settori interessati sarà garantita con lo scambio di informazioni e di conoscenza professionale del personale coinvolto in eventuale rotazione e/o corsi di formazione volontari da definirsi in sede di contrattazione decentrata.
Collaboratori scolastici (C.S.): i carichi di lavoro vengono suddivisi in parti uguali per numero degli addetti. Nell'assegnazione si terrà conto delle conoscenze acquisite, delle esigenze di servizio e della disponibilità dichiarata dal personale.
Assistenti amministrativi (A.A.): i carichi di lavoro vengono disposti tenendo conto delle esigenze di servizio, della professionalità, delle conoscenze acquisite e della dichiarata disponibilità.
Qualora non dovesse essere possibile ottenere una equa ripartizione dei carichi di lavoro, d'intesa con la RSU e le XX.XX presenti si individueranno gli strumenti più idonei alla soluzione dei problemi emersi, tra i quali la rotazione sui carichi di lavoro o un compenso economico.
Per il personale dichiarato parzialmente inidoneo alla funzione si terrà conto delle indicazioni contenute nella certificazione rilasciata dall’autorità sanitaria competente.
Orario di servizio
L'orario di servizio è inteso come il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità dell’istituto scolastico. Inizia con gli adempimenti indispensabili connessi con l'apertura della scuola e termina con quelli di chiusura della stessa, nonché con l'espletamento di tutte le attività amministrative e scolastiche.
Apertura e chiusura dell'istituto
All’apertura e alla chiusura della scuola, non essendo presente la figura del custode, provvedono, a turno, tutti i collaboratori scolastici in servizio nella scuola nell'ambito del normale orario di lavoro, a meno che non vi sia la disponibilità di personale volontario, che dovrà essere verificata dal D.S.G.A.
Orario di lavoro individuale
L'orario individuale di lavoro è il tempo della prestazione di ciascun dipendente che, stante la coesistenza di più regimi orari, deve necessariamente essere compreso nell'orario di servizio dell’istituto.
L'orario di lavoro ordinario, su 5 giorni, flessibile, plurisettimanale e la turnazione sono regimi orari definiti e pertanto non sono modificabili nel caso di assenza del dipendente.
L’orario su 5 gg può prevedere un’articolazione dell’orario distribuito attraverso l’attribuzione di 1,2 o 3 ore oppure un orario che preveda 7 ore e 12 minuti.
In caso di assenza del personale la giustificazione si riferisce all'intero servizio da prestare nella giornata.
Il servizio dovrà essere comunque garantito mediante gli istituti contrattuali in vigore nella scuola.
Il personale assunto per supplenze brevi e saltuarie è tenuto a rendere la propria prestazione lavorativa secondo la programmazione cui era tenuto il personale assente.
Gli orari di lavoro del personale devono essere programmati all'inizio delle lezioni e comunque entro il 31 ottobre. Essi possono essere rideterminati solo per sopravvenute nuove attività delle istituzioni scolastiche programmate dagli organi collegiali e per situazioni non prevedibili e non programmabili.
Turnazione
Si intende per turnazione l'alternarsi del personale sugli orari ordinari definiti all’inizio dell’ a.s. Qualora la funzionalità del servizio lo richieda, l'organizzazione dei lavori può essere articolata ordinariamente su turni.
I turni hanno durata di norma settimanale. La turnazione è disposta solo in caso d’assoluta necessità dell'istituzione scolastica, per corrispondere ad esigenze che non possono essere soddisfatte con l'orario antimeridiano, con l'orario articolato su cinque giorni, con l'orario flessibile o con l'orario plurisettimanale.
La turnazione coinvolge tutto il personale di ogni profilo chiamato alla prestazione di servizio, a meno che la disponibilità del personale volontario consenta altrimenti.
Qualora le disponibilità di personale siano superiori e/o inferiori alle necessità del servizio, si farà ricorso alla rotazione tra il personale dichiaratosi disponibile.
Il D.S.G.A, sulla scorta dell’accordo d’istituto tra dirigente scolastico e RSU e XX.XX., dispone il piano per lo svolgimento della turnazione, identificando nominativamente il personale addetto.
Il D.S.G.A, su richiesta preventiva degli interessati, può autorizzare il cambio di turno, a condizione che alla richiesta del dipendente sia allegata una proposta di sostituzione.
Criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare. In applicazione del disposto dell’art.22 comma 4 punto c 6) del CCNL 2016/18.
Sulla base delle esigenze organizzative e funzionali dell’istituzione scolastica e degli uffici, indicati dal piano delle attività proposto dal D.S.G.A anche in base agli esiti dell’incontro con il personale di inizio anno scolastico, e adottato dal Dirigente Scolastico, si concorda di individuare le tipologie di soggetti a cui riconoscere la possibilità di ricorrere a tale tipologia di orario, la relativa quota di personale e i criteri per individuare le priorità (distinti per profilo di appartenenza). La flessibilità potrà riguardare sia la distribuzione della prestazione nel corso della settimana, sia l’orario giornaliero.
Per permettere una maggiore conciliazione tra la vita lavorativa e vita familiare si potranno avere slittamenti d’orario sulla base della formale richiesta individuale. In particolare, il personale appartenente alle categorie di cui sopra potrà:
• far slittare il turno lavorativo dell’AA, CS, e AT nell’arco della giornata assicurando la copertura dell’attività scolastica di propria competenza con altro di eguale qualifica, dopo averne data informazione preventiva al D.S.G.A ed aver ottenuto la relativa autorizzazione;
• completare l’orario antimeridiano con orario pomeridiano.
La richiesta e l’autorizzazione dovranno essere protocollate, al fine di garantire la copertura assicurativa in caso di infortunio nel percorso regolare e ordinario casa-lavoro.
Ritardi
Fermo restando l’obbligo all’osservanza dell’orario di lavoro prestabilito e concordato all’inizio dell’anno scolastico, in caso di ritardi eccezionali non prevedibili e non abitudinari si concorda quanto segue:
• i ritardi occasionali superiori a 15 minuti e inferiori ai 30 minuti dovranno essere giustificati e recuperati dal dipendente nella stessa giornata e comunque entro 7 gg dal ritardo.
• l’eventuale ritardo eccezionale superiore a 30 minuti, tempestivamente comunicato deve essere giustificato e sarà recuperato con modalità concordate con il D.S.G.A e comunque entro massimo due mesi successivi al ritardo.
Il personale può a richiesta compensare tali ritardi con eventuali ore di straordinario precedentemente
prestati, in questo caso farà apposita domanda scritta al D.S. e per conoscenza al D.S.G.A.
Art. 26 Riduzione oraria ( 35 ore settimanali).
Nei plessi dove esistono le condizioni previste dall’art. 55 del CCNL, ovvero che la scuola sia aperta per più di 10 ore per almeno tre gg alla settimana, il personale in servizio che si alterna sugli orari di servizio con almeno un pomeriggio alla settimana, oppure che ha almeno per due giorni un orario che prevede di norma 1,30 di oscillazione rispetto all’orario di apertura della scuola. ha diritto alla riduzione dell’orario a 35 ore settimanali. Il DSGA verificherà il personale che ha diritto alla riduzione oraria sulla base dei criteri suindicati.
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA | MATTINO | POMERIGGIO | Diritto alle 35 ORE |
Scuola secondaria “E.FERMI” | 2 unità: 7,30 – 14,30 | 1 unità: 11,00 – 18,00 | Sì |
1 unità ore 8,00 – 9,00 apre plesso “Pedaggio” | |||
Scuola secondaria Falcone/Borsellino Scuola primaria Bottero | 2 unità 7,30 - 14,30 | 2 unità: 12,00 – 19,00 | Sì |
1 unità part- time a 22 h | 1 unità part- time a 14 h | No | |
Scuola primaria Pezzani | 2 unità: 7,30 – 14,30 | 2 unità 12,00 – 19,00 | Sì |
1 unità 18 ore dalle 14,00 alle 17,00 | No | ||
Scuola primaria Bergalli – RIVALBA 1 unità | Lunedì 8,15 – 14,00 Martedì 8,15 – 12,45 Mercoledì 8,15 – 12,45 Giovedì 8,15 – 12,45 Venerdì 8,15 – 14,00 | 13,30 – 17,00 13,30 – 17,30 13,30 – 17,00 | No* |
Scuola primaria Mandela SCIOLZE | 1 unità 7,30 – 14,30 1 unità 12,15 infanzia Sciolze | 1 unità 10,30 – 17,30 | No * |
Scuola dell’infanzia SCIOLZE | 1 unità 8,15 – 12,15 | 14,00 – 17,00 (tutti i giorni) | No * |
Scuola dell’infanzia San Xxxxxxxx | 1 unità 7,30 – 14,30 | 1 unità 11,00 – 18,00 | Sì |
Scuola dell’infanzia Xxx Xxxxxxx | 0 unità 7,30 – 14,30 | 1 unità 11,00 – 18,00 | Sì |
Scuola dell’infanzia Pedaggio 1 unità | Lunedì 9,00 – 16,00 Martedì 9,00 – 16,00 Mercoledì 9,00 – 16,00 Giovedì 9,00 – 16,00 Venerdì 9,00 – 16,00 | 9-16.15 da lun/ giov 9-16 | No |
Scuola dell’infanzia Xxx Xxxxx | 0 unità 7,30 – 14,30 | 1 unità 11,00 – 18,00 | Sì |
*Al personale che è soggetto a distribuzione dell’orario che prevede turni spezzati e spostamento su due plessi, non beneficiario della riduzione a 35 ore, sarà riconosciuta la flessibilità d’orario e il maggior impegno, compensi definiti alla tabella N 16.
Art. 27 Permessi per motivi personali e familiari.
A domanda del dipendente sono attribuiti nell'anno scolastico permessi personali e familiari:
• sono fruiti ad ore per un massimo di 18 ore annuali;
• sono riproporzionati in caso di part time;
• sono giustificati anche mediante autocertificazione;
• non riducono le ferie, possono essere fruiti, cumulativamente, anche per la durata dell’intera giornata lavorativa; in tale ipotesi, l’incidenza dell’assenza sul monte ore a disposizione del dipendente è convenzionalmente pari a 6 ore (18 ore = 3 giorni), anche per il personale impiegato per 7 ore e 12.
Art. 28 Permessi per l’espletamento di visite specialistiche (art. 33) – permessi L.104/92 art.32.
Il personale ATA ( T.I. e T.D. può usufruire di permessi per l'espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici.
I permessi:
• sono aggiuntivi ai permessi per motivi personali o familiari e a tutti gli agli altri permessi disposti dal XXXX 0000-0000 e non modificati dal nuovo C.C.N.L. (es. art. 15 comma 1);
• sono fruibili su base sia giornaliera che oraria, nella misura massima di 18 ore per anno scolastico, comprensive anche dei tempi di percorrenza da e per la sede di lavoro;
• sono aggiuntivi ai permessi giornalieri previsti dalla legge o dal contratto collettivo nazionale di lavoro;
• sono riproporzionati in caso di part time.
• possono essere fruiti anche cumulativamente per la durata dell’intera giornata lavorativa;
• non sono assoggettati alla decurtazione del trattamento economico accessorio prevista per le assenze per malattia nei primi 10 giorni, quando sono utilizzati su base oraria;
• Sono da documentare con certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria pubblica o
privata che ha erogato la prestazione.
I permessi per assistenza al familiare con handicap (L. 104/92) e altri permessi previsti da specifiche disposizioni di legge (art. 32) 3 giorni al mese per l’assistenza al disabile possono essere fruiti anche in ore (anche per il personale con contratto a tempo determinato):
• possono essere utilizzati in giorni o ad ore (è una scelta del dipendente). In quest’ultimo caso nel limite massimo di 18 ore mensili;
• si dovrà fornire una programmazione mensile da comunicare all’ufficio di appartenenza all’inizio di ogni mese, comunicando la scelta di usufruirne in giorni o in ore;
• in caso di necessità ed urgenza, la relativa comunicazione può essere presentata nelle 24 ore precedenti la fruizione dello stesso e, comunque, non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui il dipendente utilizza il permesso.
Vengono date delle ulteriori specificazioni per i permessi previsti da specifiche disposizioni di legge, con particolare riferimento ai permessi per i donatori di sangue e di midollo osseo o ai permessi e congedi di cui all’art. 4, comma 1, della legge 53/2000 (tre giorni lavorativi all'anno in caso di documentata grave infermità del coniuge od un parente entro il secondo grado o del convivente).
Usufruite le 18 ore previste dall’art.33 del nuovo CCNL il dipendente, nei casi di assenza per visite mediche, prestazioni specialistiche e accertamenti diagnostici, può:
• usufruire del trattamento di malattia da documentare con certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria che ha erogato la prestazione senza obbligo di rientrare in servizio;
• utilizzare un permesso breve e rientrare in servizio. Per quanto riguarda la modalità di svolgimento del recupero ci si attiene a quanto stabilito dal C.C.N.L.;
• Utilizzare i permessi retribuiti di cui all’art.31 del nuovo C.C.N.L.
I permessi brevi ammontano complessivamente nell’anno scolastico al rispettivo orario settimanale di servizio, vanno richiesti al Dirigente Scolastico, di norma, 3 giorni prima della loro effettuazione.
I permessi possono essere concessi al personale con contratto a Tempo indeterminato e determinato, compatibilmente con le esigenze di servizio, l’eventuale non concessione è comunicata per iscritto specificandone esplicitamente i motivi.
I permessi vanno recuperati entro due mesi lavorativi dalla loro effettuazione, il loro recupero avverrà in base alle esigenze di servizio.
Se il recupero non avviene per motivi imputabili al dipendente, si procede a decurtazione dello stipendio; se invece i motivi sono imputabili all’amministrazione, non si procede ad alcuna decurtazione e nulla è dovuto superati i 60 giorni dalla fruizione.
Art. 30 Utilizzo del personale in caso di votazioni.
In occasione delle consultazioni elettorali (comunali, nazionali, europee), i locali dei plessi sede di seggio rimarranno chiusi su richiesta delle Amministrazioni comunali comportando la conseguente sospensione dell’attività didattica.
Il personale assegnato ad un plesso sede di seggio, con apposita disposizione motivata da esigenze lavorative concrete, può essere eventualmente assegnato a svolgere temporaneamente il proprio servizio nelle altre sedi scolastiche che non sono seggio elettorale. Diversamente, non prende
servizio senza dover giustificare l’assenza. Qualora si dovesse utilizzare solo una parte del personale sarà effettuata la turnazione tra il personale in servizio nei predetti plessi. In tale periodo il personale assegnato ad un plesso non sede di seggio continuerà a svolgere regolarmente il proprio servizio.
L’utilizzo del collaboratore in altro plesso, se è possibile, sarà programmato e concordato precedentemente.
I giorni di ferie durante l’attività didattica sono concessi, compatibilmente con le esigenze di servizio dal dirigente Scolastico.
Entro il 15 aprile il Dirigente scolastico comunica al personale il numero di addetti (AA e CS) necessario per soddisfare le esigenze di servizio nei periodi estivi; il personale presenta le proprie richieste entro il 30 aprile.
Il piano ferie del personale ATA è definito entro il 15 maggio sulla base delle esigenze dell’Istituzione scolastica e delle richieste del personale.
Il D.S.G.A. provvede alla elaborazione definitiva del piano e alla successiva pubblicazione all’albo della scuola entro il 30 maggio.
Per garantire comunque il servizio minimo, il numero di presenze in servizio nei periodi di interruzione delle attività didattiche (Natale, Pasqua, ecc.) di norma è:
- n° 4 collaboratori scolastici nel plesso sede o da utilizzare nelle succursali;
- n° 3 assistenti amministrativi.
Se le richieste individuali non si conciliano con le specifiche esigenze di servizio, fatto salvo ricorso all’accordo tra le parti, si procederà al sorteggio; le persone sorteggiate non verranno inserite nel sorteggio dell’anno scolastico successivo.
La variazione del piano ferie può avvenire solo in presenza di inderogabili necessità sopravvenute, nel rispetto dei turni già assegnati al restante personale e fatte salve le esigenze di servizio.
In caso di particolari esigenze di servizio o di motivate esigenze di carattere personale e di malattia che abbiano impedito il godimento delle ferie in tutto o in parte nel corso dell’anno scolastico di riferimento, le ferie saranno fruite a richiesta del dipendente di norma entro il 30 aprile dell’anno successivo.
Il personale ATA con contratto in scadenza al 30 giugno ha pieno diritto a fruire delle ferie maturate durante il contratto. La mancata autorizzazione delle ferie per esigenze di servizio darà luogo alla monetizzazione ai sensi dell’art.41 CCNL Scuola 2018.
Art. 32 Criteri individuazione personale ATA nelle commissioni Viaggi d’istruzione e PEI.
Riferimento: Art 41 comma 3 (e Art 53 comma 1 del CCNL 29 11 2007)
Una delle innovazioni più importanti sul piano valoriale e di contenuto del nuovo contratto è la definizione della comunità scolastica come comunità educante, inclusiva di tutte le figure che nella scuola operano, comprese quelle del personale ATA (ART. 24) cioè la commissione che si occupa delle visite e i viaggi di istruzione e la commissione per l’assistenza agli alunni con disabilità, sicurezza, elaborazione del PEI ai sensi dell’art 7, comma 2, lettera a) del D. Lgs 66 del 2017.
Le parti concordano che la scelta del personale che dovrà far parte delle suddette commissioni dovrà tenere conto oltre alla disponibilità anche, di eventuali esperienze sugli relativi argomenti trattati dalle commissioni, tale persone avranno la precedenza nella scelta.
A tal fine nella riunione di inizio d’anno scolastico effettuata dal D.S.G.A verranno richieste in forma scritta la disponibilità del personale a far parte di dette commissioni.
Art. 33 Formazione del Personale A.T.A.
La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento per personale ATA è regolata dall’art. 63 del C.C.N.L. 29.11.2007. All’inizio dell’ a.s. il D.S.G.A dopo aver sentito il Personale ATA in apposita riunione di servizio presenterà al D.S. i bisogni formativi.
Per richiedere di partecipare alle iniziative di formazione e/o aggiornamento in orario di servizio dovrà essere presentata formale richiesta di autorizzazione al Dirigente scolastico, di norma 5 giorni prima rispetto alla data dell'attività di formazione, che rilascia l'autorizzazione o l'eventuale motivato diniego, al fine di ottenere il riconoscimento delle ore di partecipazione a tali iniziative quali ore di servizio.
La concessione dell’autorizzazione da parte del Dirigente Scolastico sarà condizionata alle esigenze di funzionamento del servizio.
La partecipazione alle iniziative avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo e all'attuazione dei profili professionali, salvaguardando la piena funzionalità dei servizi dell'Istituto e garantendo, comunque, il tempo necessario al raggiungimento della sede di svolgimento della formazione.
Qualora il personale partecipi a iniziative di aggiornamento e formazione svolte al di fuori dell'orario di servizio, ha diritto al recupero delle ore effettuate.
Il Dirigente Xxxxxxxxxx assicura, compatibilmente con le esigenze di servizio, un’articolazione flessibile dell’orario di lavoro per consentire la partecipazione a iniziative di formazione anche in aggiunta a quanto stabilito dalla normativa.
Nel caso in cui il numero di richieste per un giorno specifico sia tale da non garantire l’erogazione del servizio, il Dirigente scolastico, dopo aver segnalato agli interessati tale problema ed aver individuato il numero di unità del personale necessario per il funzionamento dell’Istituto, inviterà il personale ATA a trovare un accordo tra di loro.
Nel caso in cui l’accordo non si raggiunga, i criteri che il Dirigente scolastico userà per individuare le unità di personale cui concedere il permesso saranno in ordine i seguenti:
• relazione con la mansione ricoperta;
• proseguimento di corsi già frequentati;
• numero di corsi già fruiti, dando precedenza a chi, nell’arco del triennio, avrà usufruito del minor numero di corsi per la formazione. In caso di parità si effettuerà il sorteggio.
Art. 34 Chiusure prefestive e post-festive
Nei periodi di interruzione dell'attività didattica, nel rispetto delle attività approvate nel Piano dell'offerta formativa (PTOF), può essere prevista la chiusura prefestiva/postfestiva.
La chiusura prefestiva/postfestiva è disposta dal Dirigente Scolastico compatibilmente con le esigenze di servizio, in riferimento alla delibera del Consiglio di Istituto.
Xxxxxxx prese in considerazione proposte di chiusure prefestive/postfestive quando ricorrerà il parere positivo scritto dei 2/3 del personale A.T.A. in servizio in apposita riunione da effettuare all’inizio dell’anno scolastico.
Il dipendente per compensare le ore lavorative non prestate, dovrà utilizzare prioritariamente:
• le ore di straordinario precedentemente prestate;
• festività soppresse;
• ferie;
• piano di recupero da concordare con il Direttore SGA.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IL PERSONALE DOCENTE
Art. 35 Orario di lavoro - flessibilità Personale docente
L’orario di lavoro del personale docente nelle attività di insegnamento è definito prima dell’inizio delle lezioni; quello delle attività funzionali viene formulato nelle prime settimane di scuola, quando si programmano tutte le attività da realizzare nel corso dell’a.s., tenendo conto del monte ore previsto dal CCNL e valutando gli impegni dei docenti presenti in più classi.
L’orario settimanale di insegnamento si articola in non meno di cinque giorni settimanali tenendo conto che il giorno libero non è un diritto e deve essere data priorità alle esigenze didattiche.
L’orario settimanale di insegnamento si svolge nel periodo delle lezioni fissato dal calendario scolastico regionale.
Eventuali ore non impegnate sulla docenza curricolare vengono utilizzate per:
• assistenza alle mense;
• sostituzione colleghi assenti;
• progetti di recupero sulle proprie classi e/o su classi o alunni con criticità. Le ore di compresenza presenti nella scuola dell’Infanzia sono 10 settimanali.
Le ore di compresenza della scuola primaria e dell’infanzia saranno svolte per:
• completare le ore di sostegno necessarie agli alunni certificati;
• attuare interventi didattici, educativi, laboratoriali e individualizzati, di recupero e di rinforzo per alunni in difficoltà, come espressamente chiesto dalla Indicazioni Nazionali;
• dedicarsi alle attività che ampliano l’offerta formativa e garantiscano il successo formativo;
• per curare il pasto, quale momento educativo (in caso di effettiva necessità anche per l’assistenza agli alunni con disabilità).
Art. 36 Sostituzione docenti assenti
Scuola infanzia
Per la sostituzione dei colleghi assenti si utilizzano:
• disponibilità di cambio turno del docente;
• disponibilità a svolgere ore eccedenti per la copertura dell’intero servizio, con un’ora di pausa obbligatoria.
Scuola Primaria- infanzia
Per la sostituzione dei colleghi assenti si utilizzano:
• docenti che devono recuperare ore di permesso fruite ai sensi dell’art. 16 del C.C.N.L.;
• personale che abbia dato la disponibilità all’effettuazione di ore eccedenti (a tal fine l’amministrazione all’inizio dell’anno scolastico emanerà un’apposita circolare al fine di chiedere le predette disponibilità);
• le ore eccedenti le attività frontali che non siano state programmate per le attività di arricchimento dell’offerta formativa e di recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni con ritardo nei processi di apprendimento;
• docente di potenziamento per le eventuali ore non programmate e comunque fino a massimo di 10 gg. continuativi di supplenza;
• nomina del supplente.
Scuola secondaria di I^ grado
La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata con:
• docenti che devono recuperare l’unità oraria di lezione ( da 60 a 57 minuti);
• docenti che devono recuperare ore di permesso fruite ai sensi dell’art. 16 del C.C.N.L.;
• personale docente con completamento cattedra;
• docente di potenziamento per le eventuali ore non programmate e comunque fino a massimo di 10 gg. continuativi di supplenza;
• personale che abbia dato la disponibilità all’effettuazione di ore eccedenti(A tal fine l’amministrazione all’inizio dell’anno scolastico emanerà un’apposita circolare al fine di chiedere le predette disponibilità);
• in mancanza del personale di cui ai punti precedenti si nomina il supplente.
NORMATIVA RELATIVA ALLA MOBILITÀ INTERNA
Il Personale Docente che intenda cambiare sede di servizio, nell’ambito dell’Istituzione scolastica, presenta domanda al Dirigente Scolastico entro i termini stabiliti dall’O.M. relativa alla mobilità provinciale ed interprovinciale.
I criteri di valutazione saranno i seguenti:
• presenza di posto vacante;
• punteggio personale del docente come da graduatoria interna in caso di più domande. In caso di trasferimento di un docente in altro plesso, questo occuperà sempre un posto vacante;
Le eventuali richieste di assegnazione ad altra classe e/o plesso presentate per sopraggiunti, gravi e documentati motivi personali e familiari, saranno valutate dal Dirigente Scolastico, sentita preventivamente la RSU.
Art. 37 Assegnazione dei docenti alle sedi.
L'assegnazione della sede è di durata annuale.
Il dirigente scolastico assegna la sede sulla base dei seguenti criteri:
a) conferma della sede di svolgimento del servizio dell'anno scolastico precedente in aderenza al principio della continuità educativo-didattica;
b) la conferma non opera nel caso di situazioni acclarate di conflittualità e di incompatibilità accertate e motivate;
c) proposte dei dipartimenti compatibilmente con una distribuzione equilibrata di titolari nelle classi;
d) limitare le situazioni di assegnazione di classi dislocate in sedi diverse;
e) richiesta del docente.
Nel caso siano presenti situazioni individuali afferenti alla casistica delle precedenze (es.: L. 104/92) l'assegnazione della sede avverrà secondo quanto previsto dalla Legge. Nei limiti delle possibilità e della natura dei problemi e dei bisogni cui il P.T.O.F. deve rispondere, terrà conto delle esigenze che il personale manifesterà.
Art. 38 Organico di Potenziamento
Le ore di potenziamento devono essere programmate e deliberate dal Collegio Docenti e inserite nel
P.T.O.F. Pertanto, solo le eventuali ore non programmate sono destinate alle supplenze.
I docenti su potenziamento devono avere un orario giornaliero che comprende sia le attività di lezione, sia le attività progettuali, sia le ore a disposizione per eventuali sostituzioni.
Nel caso in cui durante le ore a disposizione non vi sia personale assente, il docente su potenziamento resterà nell’Istituto ed osserverà l’orario assegnato.
A tale scopo, annualmente, sarà allegata la delibera del Collegio Docenti con la programmazione delle ore del Potenziamento.
Art 39 Ferie godute durante il periodo delle attività didattiche.
Durante il corso dell’anno scolastico il personale docente può usufruire di 6 giorni lavorativi di ferie da fruirsi in una o più soluzioni, salvo la possibilità di sostituzione del dipendente con altro insegnante in servizio e, quindi, senza oneri a carico dell’Amministrazione (CCNL del 29.11.2007 e succ.). Il docente dovrà quindi presentare domanda di ferie controfirmata dagli insegnanti che si impegnano a sostituirlo almeno di norma 5 giorni prima.
L’eventuale mancata concessione delle ferie da parte del Dirigente Scolastico, per esigenze di servizio, dovrà essere adeguatamente motivata dallo stesso e comunicata al personale interessato in tempi congrui con la richiesta.
Art. 40 Permessi brevi (dall’art.16 del C.C.N.L.).
Compatibilmente con le esigenze di servizio, sono attribuiti a domanda, per particolari esigenze personali, brevi permessi fino ad un massimo di due ore.
La richiesta di permessi brevi dovrà essere fatta di norma con 3 giorni di anticipo (la concessione di un permesso per casi urgenti e non preventivati sarà comunque a discrezione del Dirigente Scolastico) tali permessi non possono essere rifiutati.
Il limite annuale massimo dei permessi che possono essere richiesti e di conseguenza concessi, per anno scolastico, non può superare l’orario settimanale di insegnamento.
I permessi si riferiscono ad unità minime che siano orarie di lezione, devono avere una durata non superiore alla metà dell’orario giornaliero e in ogni caso non possono superare le due ore.
Il recupero deve avvenire entro i 60 giorni lavorativi successivi .
Se il recupero non avviene per motivi imputabili al dipendente, si procede a decurtazione dello stipendio; se invece i motivi sono imputabili all’Amministrazione, non si procede ad alcuna decurtazione e nulla è dovuto, superati i 60 giorni dalla fruizione.
I permessi richiesti durante le attività funzionali all’insegnamento, se concessi, potranno essere recuperati con la partecipazione alle commissioni di lavoro se programmate, oppure per attività di recupero nella propria classe di insegnamento, tenendo conto del valore retributivo dell’unità oraria, restituendo un’ora di docenza a fronte di due ore di attività funzionale non prestata.
Art. 41 Permessi giornalieri retribuiti personale docente (art.15 C.C.N.L).
Il personale DOCENTE a tempo indeterminato ha diritto a 3 gg di permesso retribuito per motivi personali o familiari nel corso dell’anno scolastico.
Tali permessi vanno giustificati, anche con autocertificazione, la documentazione potrà essere presentata anche dopo aver usufruito il permesso giornaliero.
Vanno richiesti al DS, di norma, 5gg prima della loro effettuazione e non possono essere rifiutati. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità sono fruiti i sei giorni di ferie di cui all’art.13 comma 9 del CCNL
Art. 42 Utilizzo compresenze e ore residuali Scuola Secondaria di I grado.
L’orario delle scuole secondarie di primo grado “X. Xxxxx” e “Falcone e Borsellino” si struttura su 6 unità orarie di 57 minuti dal lunedì al venerdì. Non si riconosce rientrante nella flessibilità la presenza di ore buche nell’orario settimanale delle lezioni, pertanto le ore buche dovranno essere equamente distribuite, prevedendo l’alternanza del disagio.
La riduzione dell’ora di lezione a 57 minuti consente la formazione di un monte ore per ogni insegnante e i docenti sono tenuti a recuperare le frazioni orarie durante le attività curriculari.
Un docente con cattedra di 18 ore (1080 minuti) settimanali in concreto svolge 18 unità orarie da 57 minuti (1026 minuti). In questo modo in un anno scolastico (33 settimane) i docenti accumulano in totale 31 unità orarie, da 57 minuti, che devono recuperare.
Le modalità di tale recupero per un docente con 18 ore di cattedra sono così ripartite:
a. Lezioni martedì pomeriggio (mesi novembre – dicembre, unità orarie di 60 minuti): 15 unità orarie vengono recuperate con lezioni pomeridiane nei martedì pomeriggio dei mesi di novembre e marzo. I docenti di sostegno, che non effettuano lezioni pomeridiane, recuperano 1 unità oraria in più per settimana (sempre sul sostegno), recuperando in questo modo le unità orarie dovute.
b. Assistenza alla mensa martedì pomeriggio (mesi novembre – dicembre, unità orarie di 60 minuti): 2 unità orarie vengono recuperate con l’assistenza degli allievi durante il tempo mensa nei martedì dei mesi di novembre e marzo.
c. Supplenze: 6 unità orarie vengono recuperate con le sostituzioni dei colleghi assenti quando necessario, previa, se possibile comunicazione anticipata di 24h.
d. Progetti per il successo formativo: le 8 unità orarie residue vengono recuperate per progetti (recupero e potenziamento apprendimento, interdisciplinari, attività che necessitano di compresenza, uscite didattiche e visite istruzione, ecc…) che dovranno essere presentati per l’approvazione.
e. Qualora attraverso le modalità succitate i docenti abbiano ancora unità orarie da recuperare saranno impiegati per la copertura dei colleghi assenti (supplenze).
f. I docenti con nomina su di un numero minore o maggiore di ore, utilizzeranno le stesse modalità ma considerando un numero di unità orarie proporzionale alle ore di cattedra.
g. I docenti assegnati sul potenziamento per la lingua inglese sono utilizzati prioritariamente per la copertura delle cattedre vacanti. Le ore residuali saranno utilizzate per svolgere un progetto di ampliamento dell’offerta formativa su tutte le classi (conversazione in L2 -CLIL).
Art. 43 Orario flessibile- uscite didattiche e viaggi di istruzione (Tutti i docenti).
Tenuto conto che il docente non è obbligato ad organizzare e partecipare alle uscite e viaggi di istruzione, che il loro svolgimento è riferito alla libera scelta del docente nella programmazione delle attività didattiche che favoriscono l’apprendimento, il successo formativo, il miglioramento delle autonomie e delle relazioni sociali, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, tenuto conto che le attività sono state programmate come consueto, sarà applicato l’articolo precedente comma d. Anche per i docenti della scuola primaria e infanzia le attività saranno riconosciute forfettariamente tenendo in considerazione la disponibilità, la flessibilità, il maggior impegno e la responsabilità del personale docente interessato, per un massimo di 2 ore per uscite dell’intera giornata (8.30/18.30); 60 euro forfettari per i soggiorni (per ogni notte).
Art. 44 La pianificazione della formazione di Istituto.
1. Ai lavoratori è riconosciuto il diritto alla formazione in materia di sicurezza. Il personale dovrà essere informato in maniera specifica sui singoli rischi individuati, sulle cautele da adottare nei diversi casi, sulla necessità di segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate.
2. Ai sensi del comma 124 art.1 Legge 107/2015 la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, è coerente con il Piano Triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dal piano di miglioramento della scuola ed è fondata sulle priorità indicate nel Piano nazionale di formazione.
3. Il Collegio dei Docenti definisce annualmente il piano di formazione dei docenti, che è inserito nel P.T.O.F.
4. Il Direttore S.G.A. definisce il piano di formazione del personale ATA.
5. Sono da considerarsi ore di servizio quelle utilizzate dal personale ATA che partecipa ad attività di formazione organizzate dall’Istituto, da Enti accreditati, dall’U.S.T. o dal Ministero e che coincidono con il proprio orario di lavoro.
Art. 45 Criteri fruizione dei permessi per l’aggiornamento.
La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento per docenti sarà regolata /alle condizioni previste dagli artt. 63 e 64 del CCNL 29/11/2007 e dalla L. 107/15 e dalle norme relative al CCNL 2016/18.
Il personale docente per le attività di formazione può utilizzare n° 5 giorni per i quali è prevista la sostituzione retribuita.
Ai sensi dell’art. 66 CCNL 2006/09) il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale e periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati e accreditati.
La richiesta di permesso per partecipare ad attività di formazione in servizio deve essere presentata di norma 3 giorni prima della data prevista per il corso. In caso di più domande presentate per la stessa giornata si terrà conto del numero di corsi già fruiti e, in caso di parità, si procederà al sorteggio.
Al rientro in sede il docente deve presentare all' ufficio l'attestato di partecipazione alle iniziative di formazione e di aggiornamento.
Art. 46 Diritto alla disconnessione.
In applicazione dell’articolo 22, comma 4, lettera c8) del C.C.N.L. 2016-2018 del 4 dicembre 2017, il “diritto alla disconnessione” è garantito nel modo seguente.
Le modalità di trasmissione delle comunicazioni rivolte al personale docente e al personale ATA, diverse da quelle cartacee emanate a scuola, potranno avvenire attraverso:
• Email.
• Registro elettronico.
• Telefono.
Le comunicazioni potranno essere:
• TELEFONICHE: solo ed esclusivamente utilizzando i numeri di telefono ufficiali della scuola.
• MESSAGGI DI POSTA ELETTRONICA attraverso e-mail dall’account istituzionale dell’istituzione scolastica e dalle e-mail dell' Istituto. Messaggi privati del Dirigente o dei collaboratori del dirigente saranno inviati solo per motivi di urgenza.
A tal fine, quando in servizio, i dipendenti sono tenuti al solo obbligo di connettersi almeno una volta al giorno (24 ore, che iniziano dalla presa di servizio di ogni giorno) alla bacheca web
dell’istituto, confermando la lettura delle comunicazioni a loro destinate, ove necessario, e ad informarsi con regolarità di ciò che è pubblicato sul sito dell’istituto.
• Negli orari diversi da quelli suindicati, nei periodi di ferie, permessi e malattia non sarà tenuto alla lettura delle comunicazioni, salvo l’obbligo successivo di prenderne conoscenza prima del rientro in servizio. Si precisa che le convocazioni di riunioni (di organi collegiali o di servizio) dovranno essere comunicate almeno 5 giorni prima, con allegato l’o.d.g. e l’indicazione della documentazione necessaria per assicurare la partecipazione attiva dei convocati, salvo casi eccezionali e inderogabili.
Le parti si riservano di monitorare gli effetti di tale articolo.
Art. 47 Utilizzo del telefono cellulare durante l’attività lavorativa.
Il telefono cellulare è ormai un oggetto d’uso presente, il cellulare non è solamente un telefono, ma è uno strumento dotato di valenze tecnologiche che lo rendono utile in ambiente di apprendimento e sotto la guida del docente. Lo smartphone può essere utilizzato con finalità didattiche esplicitamente previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale (fotocamere, video, messaggistica, internet, ecc.)
Resta fermo che l’uso del cellulare a scuola con finalità diverse da quelle sopra citate è vietato, come prescrive la direttiva 15 marzo 2007.
Va precisato soprattutto che l’uso improprio del cellulare e/o similari, ad esempio per riprese o foto non autorizzate dai diretti interessati, e la loro eventuale pubblicazione in rete, oltre che essere oggetto di provvedimenti disciplinari per violazione del Regolamento interno, può costituire reato per violazione della privacy (Codice della Privacy, D.Lgs. 196/2003 e art.10 del Codice Civile) ed essere soggetto a possibili denunce presso l’autorità giudiziaria da parte dell’interessato.
Art. 48 Tecnologie nelle attività d’insegnamento.
Gli strumenti elettronici sono finalizzati a migliorare la prestazione lavorative diminuendo lo stress da lavoro e rendere più efficace il servizio scolastico. I docenti utilizzano gli strumenti tecnologici durante l’orario scolastico per attività didattiche, di ricerca e studio individuale e/o collettivo. Con queste finalità i docenti possono creare gruppi di lavoro, quali ad esempio gruppi sociali di informazioni o piattaforme e-learning, finalizzate esclusivamente alle attività didattica, nessuna comunicazione diversa potrà veicolare tramite gli stessi, non può essere fatto uso diverso da quello indicato nelle finalità.
Art. 49 Utilizzazione del personale nei singoli progetti ed attività indicate nel P.T.O.F., compresi i progetti PON.
L'utilizzazione del personale nei singoli progetti ed attività indicate nel P.T.O.F., compresi i progetti PON, è disposta, in linea generale, sulla base dei seguenti criteri indicati in ordine prioritario:
• disponibilità degli interessati;
• partecipazione alla predisposizione dell'attività o del progetto approvato dagli XX.XX. ed inserito nel P.T.O.F.;
• indicazioni contenute nei singoli bandi dei programmi nazionali o comunitari e con riferimento ai criteri specifici riportati nei progetti;
• incarichi specifici previsti nel P.T.O.F e nel Piano delle Attività;
• competenza professionale specifica;
• titolo di studio specifico;
• competenze informatiche richieste per la gestione dei progetti;
• esperienze di ricerca specifiche;
• non cumulabilità di più incarichi (in caso di richieste plurime);
• pubblicazioni;
• anzianità di servizio in caso di richieste plurime. A parità di criteri avrà precedenza l’ideatore del progetto.
Qualora l’ideatore del progetto non fosse l’esecutore dello stesso, sarà remunerato comunque per la progettazione.
In modo specifico, i criteri per la selezione di esperti esterni e/o tutor interni in progetti con finanziamenti erogati dall’Unione Europea terranno conto, di volta in volta, secondo le specifiche necessità, dei seguenti requisiti:
• possesso di titoli accademici, professionali e di servizio, attinenti alle competenze ed alle esperienze di seguito indicate:
• competenza disciplinare specifica;
• competenza pedagogica e didattica;
• esperienze maturate e documentate, con riferimento alla conduzione di gruppi;
• ricerche documentate, con riferimento alla specifica disciplina o alla specifica metodologia disciplinare;
• competenze informatiche;
• possesso di titoli particolari indicati nei bandi o richiesti dalle circostanze (titolo specialistico, esperienze maturate in speciali settori, iscrizioni in graduatorie particolari, docenti di madrelingua, ecc.).
Gli incarichi di tipo organizzativo (partecipazione alle commissioni e ai gruppi di lavoro) saranno assegnati nel rispetto dei seguenti criteri:
• disponibilità degli interessati;
• professionalità specifiche;
• equa distribuzione dei compiti e dei fondi all’interno di ogni sede Scolastica. L’assegnazione degli incarichi avverrà con provvedimento scritto dal Dirigente Scolastico.
I CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO D’ISTITUTO
(art.22 comma 4 lettera C2 CCNL Scuola 2018)
Art. 50 Criteri generali per la ripartizione del F.I.S.
Consistenza del personale
Organico di diritto | Unità |
Docenti scuola infanzia-primaria | 83 |
Docenti scuola secondaria | 28 |
A.T.A. ( compreso posto DSGA) | 29 |
Personale complessivo | 140 |
Stante la comunicazione da parte del Ministero in merito all’assegnazione delle risorse finanziarie da destinare ai compensi accessori del Fondo di Istituto, inclusi i compensi per il Centro Sportivo Scolastico, il contratto di istituto farà riferimento all’ammontare delle risorse assegnate secondo le seguenti tabelle
Tabella 1 - M.O.F. - PARAMETRI di CALCOLO RISORSE
Tabella 2 Quota DSGA Indennità di Direzione
PARTE FISSA TAB. 9 da CCNL | |
LORDO DIPENDENTE | |
Quota fissa spettante al DSGA | € 1.828,00 |
CIA ass amm che sostituisce (12 mesi) € 73,70 x 12 | € 884,40 |
QUOTA SPETTANTE (per differenza) | € 943,60 |
PARTE VARIABILE TAB. 9 da CCNL | |||
LORDO DIPENDENTE | COEFF. | TOTALE | |
Quota fissa | € 750,00 | 1 | € 750,00 |
Quota per numero organico di diritto personale docente ed a.t.a. | € 30,00 | 140 | € 4.200,00 |
TOTALE | € 4.950,00 | ||
LORDO DIPENDENTE | |||
TOTALE QUOTA COMPENSO DSGA | € 5.893,60 |
QUOTA ASSISTENTE AMMINISTRATIVO per SOSTITUZIONE DSGA A.S. 2019/20 A CARICO F.I.S. | |
Previsione assenza 30 gg | |
IND. DIREZIONE PARTE FISSA TAB. 9 da CCNL | € 78,63 |
IND. DIREZIONE PARTE VARIABILE TAB. 9 da CCNL | € 412,50 |
IND. FUNZIONE SUPERIORE cedolino MEF ( € 99,39 mensile) *A seguito rilevazione la somma sarà restitutita al FIS | € 99,39* |
TOTALE QUOTA COMPENSO ASS AMM SOSTITUZIONE DSGA | € 590,52 |
LORDO DIPENDENTE |
TOTALE COMPLESSIVO QUOTA COMPENSO DSGA e suo sostituto a carico del FIS | € 6.484,12 |
MOF a.s. 2019/20 | TOIC85000C | OD Docenti Sc.Inf.-primaria | OD Docenti Sc.Secondaria |
Organico di diritto TOTALE | 140 | 83 | 28 |
Nota Miur 21795/2019 | da Cedolino Unico | TOTALE | |
TIPOLOGIA COMPENSO | A.S . 2019/20 | ECONOMIE | A.S . 2019/20 |
FONDO ISTITUZIONE SCOLASTICA | 55.699,15 | 3.244,23 | 58.943,38 |
FUNZIONI STRUMENTALI | 4.600,09 | 4.600,09 | |
INCARICHI SPECIFICI ATA | 3.397,14 | 3.397,14 | |
AREA A RISCHIO | 873,34 | 2.611,60 | 3.484,94 |
ORE ECCEDENTI Sc. Inf.-Primaria | 1.690,02 | 1.690,02 | |
ORE ECCEDENTI Sc. Secondaria | 1.021,04 | 1.021,04 |
Tabella 3 MOF COMPLESSIVO A.S. 2019/2020
ATTIVITA' COMPLEM. ED FISICA | 972,80 | 972,80 | |
BONUS DOCENTI | 14.685,03 | 14.685,03 | |
TOTALE FIS ( 58.943, 38€) + BONUS DOCENTI ( 14685.03€) = 73.628,41 € |
Tenuto conto che l’articolo 1 comma 249 della Legge Finanziaria 2020 ha modificato la destinazione del bonus merito docenti, che confluisce nel Fondo di istituto, senza vincolo di destinazione, le disponibilità confluiscono nel FIS, la somma sarà ripartita proporzionalmente.
FIS (completo di economie) € 58.943,38 + bonus docenti € 14.685,03 = € 73.628,41
Si conviene di detrarre a monte le quote relative ai compensi per i due collaboratori del dirigente scolastico, per il DSGA facente funzione e per il suo sostituto (tabella 4)
La ripartizione del Fondo di Istituto assegnato dal MIUR e delle economie, risulta distribuita con la seguente proporzione:
il 75 % della disponibilità per il personale docente € 47.733,21 lordo dipendente il 25%, della disponibilità per il personale ATA € 15.911,07 lordo dipendente
quota fondo istituto a.s. 2019/2020 comprese economie | € 58.943,38 | |
BONUS DOCENTI | € 14.685,03 | |
quota disponibilità da ripartire a.s. 2019/2020 | € 73.628,41 | |
Vengono detratte a monte le seguenti quote | ||
quota D.S.G.A. e suo sostituto | -€ 6.484,12 | |
Quota due collaboratori del dirigente | -€ 3.500 | |
quota fondo istituto a.s. 2019/2020 da ripartire | € 63.644,29 | |
quota fondo istituto a.s. 2019/2020 docenti (75%) | € 47.733,21 |
quota fondo istituto a.s. 2019/2020 a.t.a. (25%) | € 15.911,07 |
Art. 51 Compensi per i Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico può retribuire dal fondo dell’Istituzione Scolastica fino a due collaboratori per l’espletamento di tutte le funzioni organizzative e gestionali indicate nella nomina.
Nell’A.S. 2019/2020 il primo collaboratore ha un esonero dal servizio di ore tre settimanali, che contribuiscono allo svolgimento dell’incarico e accederà al FIS per 100 ore.
Il secondo collaboratore non ha esonero dal servizio, sarà retribuita da FIS per complessive 100 ore.
docenti | Xxx complessive | Totale impegnato | |
I e II collaboratore (somme equamente divise) | 2 | 200 | € 3.500,00 |
€ 4.600,09 | |
INCARICHI SPECIFICI ATA | € 3.397,14 |
€ 3.484,94 | |
ORE ECCEDENTI | € 2.711,24 |
ATTIVITA' COMPLEM. ED FISICA | € 972,80 |
Art. 52 Attività retribuite con il Fondo d’Istituto.
Le quote indicate saranno utilizzate per retribuire il personale che abbia effettivamente svolto incarichi previsti dal contratto d’Istituto o assegnati dalla Dirigenza in modo orario e/o in modo forfetario per intensificazione dell’attività lavorativa.
Considerata la maggiore complessità avvertita, a causa di una riduzione di N. dipendenti ( rispetto allo scorso anno l’Istituto ha n. 1 collaboratore scolastico e assistente amministrativo in meno) in risposta alle attività programmate nel PTOF 2019/2022, per il personale ATA si concordano le seguenti priorità d’utilizzo del fondo per l’esercizio in corso:
- compensi per attività svolte in straordinario, per sostituire il personale assente, per mantenere un adeguato decoro e condizioni igieniche adeguate nei plessi; per le aperture straordinarie durante le manifestazioni
- riconoscimento incarichi specifici.
- intensificazione del servizio per la realizzazione del P.T.O.F.
Per tutte le attività retribuite con il Fondo d’Istituto, l’individuazione e l’assegnazione del personale docente e del personale ATA è effettuata rispettivamente dal Collegio Docenti, dal Dirigente Scolastico e dal Direttore S.G.A., salvo i casi in cui la norma prevede diverse procedure.
La designazione avviene previo dichiarato possesso delle competenze richieste e nel rispetto dei criteri indicati nel presente contratto.
L’atto di nomina deve contenere le mansioni da svolgere ed il corrispettivo economico, laddove determinabile in anticipo.
L'utilizzo delle risorse prevede una definizione di un monte-ore massimo per i singoli impegni. I compensi sono previsti e erogati con due modalità:
a - a forfait ( ad es. le referenze di progetto, le funzioni strumentali, intensificazione, incarichi specifici) b - da rendicontare (ad es. incontri di commissione, le attività aggiuntive di insegnamento)
Per i progetti è richiesta la rendicontazione finale redatta dal referente, composta dalla relazione, dal dichiarazione del numero di ore svolte dalla commissione di riferimento.
La verifica contabile a consuntivo potrà determinare delle economie rispetto alla previsione, in tal caso, le eventuali economie potranno essere utilizzate a seguito di contrattazione integrativa d'istituto.
Art. 53 Criteri per l'utilizzo del personale A.T.A.
I collaboratori scolastici impegnati in incarichi specifici sono individuati sulla base dei seguenti criteri:
a) posizione economica ex art. 7 del Ccnl
b) formazione specifica
c) competenze certificate in relazione ai compiti
d) possesso di esperienze documentabili nei medesimi compiti
e) titoli culturali
Gli assistenti amministrativi impegnati in incarichi specifici sono individuati sulla base dei seguenti criteri:
a) posizione economica ex art. 7 del Ccnl
b) formazione specifica
c) competenze certificate in relazione ai compiti
d) possesso di esperienze documentabili nei medesimi compiti
e) titoli culturali
Per gli assistenti amministrativi impegnati nella sostituzione del D.S.G.A., qualora l’assistente amm.vo che beneficia della II posizione economica non fosse disponibile, e in aggiunta ai criteri di cui al precedente comma, l'individuazione avverrà:
- disponibilità accertata ad accettare l’incarico;
- padronanza accertabile di competenze quali coordinare e organizzare i piani di lavoro, gestire l'ordinaria contabilità con strumentazioni tecnologiche;
- in relazione all’articolazione e allo sviluppo del piano delle ferie, dei recuperi, dei permessi, delle assenze. L'individuazione del personale che sostituisce i colleghi assenti avviene sulla base dei seguenti criteri:
a) disponibilità individuale del personale operante nel medesimo reparto/settore/piano
b) disponibilità individuale del restante personale
c) individuazione adottando la rotazione dell'assegnazione dell'incarico anche in mancanza della dichiarazione individuale di disponibilità.
Art. 54 Attività aggiuntive d’insegnamento - Progetto per Successo formativo
– scuola secondaria I grado
La designazione avviene previo dichiarato possesso delle competenze richieste e nel rispetto dei criteri indicati nel presente contratto e dal Collegio dei docenti.
Le attività previste per il recupero degli apprendimenti degli alunni, che presentano insufficienze nei consigli di classe (scuola secondaria- Progetto “Successo formativo”), devono essere svolte in orario extracurricolare così da consentire lo svolgimento regolare delle lezioni curricolari.
L’erogazione del trattamento economico spettante al personale avverrà previa verifica delle prestazioni effettivamente rese, attraverso un monitoraggio da parte del docente responsabile del progetto.
I corsi di formazione dedicati ai docenti , finalizzati all’innovazione metodologica nell’ambito digitale, sono retribuiti con i fondi del PNSD per un totale di 18 ore.
Il Collegio dei docenti ritiene necessario un importante investimento rivolto al recupero degli apprendimenti e all’innalzamento dei risultati delle prove INVALSI, obiettivi previsti nel PDM, pertanto sono destinate le seguenti somme per le attività di insegnamento nella scuola secondaria € 5.250,00
Tabella 6 Attività di insegnamento “progetto Successo formativo”
N classi | N ore | Totale ore | |||
R | Progetto "successo formativo" plesso Fermi | 7 | 10 | € 2.450,00 | 70 |
R | Progetto "successo formativo" plesso Falcone e Borsellino | 8 | 10 | € 2.800,00 | 80 |
Totale impegno scuola secondaria | € 5.250,00 | 150 ore |
Art 55 Disponibilità aree a rischio
All’interno del PTOF sono state programmate attività per la prevenzione del disagio giovanile, del bullismo e
del cyberbullismo , per ridurre le differenze di genere, per valorizzare le eccellenze ( partecipazioni alle Olimpiadi della matematica).
Tabella 7 Fondo per le aree a rischio
Attività di referenza a rendicontazione | N. docenti | ore | Totale |
Referente progetto “ Girls code it better-Gruppo STEM” | 1 | 50 | € 875,00 |
sportello DSA | 1 | 20 | € 350,00 |
sportello inclusione | 1 | 20 | € 350,00 |
totale | 90 | 1.575,00 | |
Attività di docenza a rendicontazione | |||
Bullismo e cyberbullismo per le cl V (docenti sc.secondaria) | 2 | 14 | € 490,00 |
Progetto "successo formativo"-Primaria | 10 | 40 | € 1.400,00 |
TOTALE IMPEGNO | € 3.465,00 |
Art. 56 Funzioni strumentali all’offerta formativa
Ai sensi dell’art.33 comma 2 del Ccnl scuola le funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestualmente, ne definisce, criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare esoneri totali dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione d’istituto.
Tali compensi terranno conto della durata e della complessità dell’attività da svolgere, dalle modalità di esecuzione dell’attività se svolta dentro o fuori l’istituzione scolastica, dalla eventuale progettazione e produzione di materiale.
La disponibilità prevista è pari a € 4.600,09
Tabella 8 Funzioni strumentali
AREA DI RIFERIMENTO | n. docenti | ORE FORFETTARIE | COMPENSO | |
AREA 1 | MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA-RAV-PDM- SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE | 1 | 75 | € 1.312,50 |
AREA 2 | GESTIONE PROVE INVALSI E ANALISI DATI PER AUTOVALUTAZIONE | 2 | 35 | € 1.225,00 |
AREA 3 | AGIO E INCLUSIONE | 1 | 75 | € 1.312,50 |
AREA 4 | RAPPORTI CON IL TERRITORIO | 1 | 40 | € 700,00 |
Totale impegnato | € 4.550,00 |
Art. 57 Compensi per prestazioni del personale docente
Le disponibilità per il personale docente, detratte gli impegni per le attività di insegnamento, sono pari a € € 42.483,21
E’ destinata al riconoscimento economico delle attività ed incarichi deliberate dal Collegio dei Docenti.
- organizzazione: responsabili di plesso, progettualità sicurezza, comitato di valutazione,ecc..
- organizzazione didattica: Coordinatori dei Consigli di Classe, Coordinatori dei Dipartimenti, Coordinatori didattici di settore;
- progettazione: referenti di progetto;
- commissioni: gruppi di lavoro.
Si precisa che la docente incaricata del coordinamento didattico del progetto “Curricolo Verticale” per la scuola primaria usufruirà di un esonero di tre ore settimanale, già previste in fase iniziale dell’ anno scolastico. Il suo impegno risulta così suddiviso:
- 30 ore forfettarie per il supporto al responsabile di plesso Pezzani, che risulta il più complesso;
- 39 ore forfettarie per il supporto organizzativo alla dirigente nella fase iniziale di assegnazione dei docenti ai plessi, coordinamento didattico della scuola primaria;
- 30 ore forfettarie Progetto curricolo in verticale.
Considerato l’esonero della docente non si prevede compenso da FIS
I responsabili di plesso avranno un compenso in base al numero di classi/sezioni presenti; per il plesso Pezzani dove è prevista la presenza della coordinatrice didattica con esonero, il compenso della responsabile di plesso sarà commisurato ad un massimo di 10 classi.
Per gli tutti gli altri plessi si distribuisce una quota di 100€ a classe/sezione
CLASSI/SEZIONI | Cifra impegnata | ||||
Responsabile plesso (quota 100€*N 58 cl./sez (1 docente per ogni plesso) (Pezzani si calcolano 10 classi) | 58 | 100 | € 5.800,00 | ||
N docenti | ore | Cifra impegnata | Ore complessive | ||
F | Dirigenti per la sicurezza | 12 | 10 | € 2.100,00 | 120 |
F | Animatore digitale (Fondi PSDN) | 1 | 50 | 0 | 0 |
R | Team digitale (rendicontate) | 4 | 15 | € 1.050,00 | 60 |
F | Coordinamento Tutor-neoimmessi | 1 | 20 | € 350,00 | 20 |
F | Coordinamento Università | 1 | 10 | € 175,00 | 10 |
F | Tutor neoimmessi | 10 | 12 | € 2.100,00 | 120 |
R | Commissione sicurezza | 11 | 5 | € 962,50 | 55 |
F | Referente progetto sicurezza | 1 | 50 | € 875,00 | 50 |
F | Comitato valutazione | 3 | 8 | € 420,00 | 24 |
13.832,50 | 509 |
Si precisa che il compenso per l’incarico di animatore digitale sarà individuato dai fondi relativi al PNSD
Tabella 10 Attività di Coordinamento
N docenti | ore | Cifra impegnata | Ore complessive | ||
F | Coordinatori dipartimenti | 2 | 10 | € 350,00 | 20 |
F | Coordinatori classe secondaria (15 docenti) | 15 | 5 | € 1.312,50 | 75 |
F | Coordinatori interclasse primaria ( 5 docenti) | 5 | 20 | € 1.750,00 | 100 |
F | Coordinatori didattico Infanzia/ secondaria ( progettazione curricolo verticale) primaria (docente distaccato) | 2 | 30 | € 1.050,00 | 60 |
€ 4.462,50 | 255 |
Tabella 11 Area di progettazione- referenti
N docenti | ore | Cifra impegnata | Xxx complessive | ||
REFERENTI DI PROGETTO | |||||
F | Progetto Orientamento | 2 | 20 | € 700 | 40 |
F | Successo formativo secondaria | 2 | 10 | € 350 | 20 |
R | Crescere con arte | 1 | 20 | € 350 | 20 |
F | Let's play | 1 | 10 | € 175 | 10 |
F | Libriamoci | 1 | 6 | € 105 | 5 |
F | Insieme contro il bullismo | 2 | 10 | € 350 | 20 |
F | Progetto ambiente | 2 | 10 | € 350 | 20 |
R | L'ambiente in cui vivo | 4 | 5 | € 350 | 20 |
F | Consiglio Comunale dei Ragazzi - FERMI | 1 | 20 | € 350 | 20 |
F | Festival dei diritti/Consiglio Comunale dei Ragazzi- San Xxxxxxxx | 1 | 30 | € 525 | 30 |
R | Progetto teatro | 1 | 20 | € 350 | 20 |
F | Progetto musica (eventi secondaria) | 1 | 10 | € 175 | 10 |
F | Progetto lettura | 4 | 5 | € 350 | 20 |
R | Progetto "miele" | 4 | 5 | € 350 | 20 |
R | Linea del tempo per immagini | 2 | 12 | € 420 | 24 |
F | Progetto continuità | 2 | 20 | € 700 | 40 |
€ 5.950,00 | 340 |
Tabella 12 Area commissioni – gruppi di lavori
N.docenti | ore | Cifra impegnata | Ore complessive | ||
R | Gruppo promozione: organizzazione eventi (Pedagogia dei genitori- affettività-..) | 2 | 10 | € 350,00 | 20 |
R | Commissione promozione: produzione video per open day-volantini | 3 | 10 | € 525,00 | 30 |
R | Commissione mensa: 1 docente per ogni plesso | 11 | 2 | € 385,00 | 22 |
Commissione formazione classi: docenti secondaria | 4 | 10 | € 700,00 | 40 | |
R | Commissione formazione classi: docenti primaria | 4 | 10 | € 700,00 | 40 |
R | Commissione continuità: progettazione e organizzazione attività ponte/Open Day | 6 | 20 | € 2.100,00 | 120 |
R | Commissione PNSD: progettazione ambiente innovativo | 5 | 10 | € 875,00 | 50 |
R | Commissione: progettazione PON- Imprenditorialità | 2 | 15 | € 525,00 | 30 |
R | Commissione GLI: coordina FS | 30 | 4 | € 2.100,00 | 120 |
R | Commissione PTOF_RAV_PDM: coordina FS | 6 | 20 | € 2.100,00 | 120 |
R | Commissione INVALSI- coordina FS | 6 | 8 | € 840,00 | 48 |
R | Commissione orari- scuola secondaria | 5 | 6 | € 525,00 | 30 |
Commissione giochi sportivi-coordina FS- attività svolta durante la programmazione docenti primaria | € 0,00 | ||||
€ 11.725,00 | 670 |
Le ore eccedenti d’ insegnamento restano disciplinate dalla legislazione e dalle norme contrattuali nazionali e integrative, attualmente in vigore. L’istituto delle ore eccedenti, considerato l’ammontare limitato delle risorse disponibili, annualmente definito e di celere esaurimento, ha natura emergenziale e ha come finalità lo specifico obiettivo di consentire la sostituzione immediata di un docente assente.
La disponibilità complessiva è € 2711,06
Considerato lo storico delle prestazioni, le disponibilità finanziarie sono suddivise sui due ordini di scuola, in quanto nella scuola dell’infanzia sono presenti un maggior numero di compresenze che possono essere utilizzate nella prima giornata di assenza, dal secondo giorno verificata la situazione si procederà a nomina del supplente.
Le ore saranno liquidate a seguito di rendicontazione della responsabile di plesso e della richiesta del docente interessato.
Importo orario | Numero ore | Importi | |
Primaria | € 19.29 | 50 | € 964,50 |
Secondaria | € 28.01 | 62 | € 1.736,62 |
Totale | € 2.701,12 |
Tabella 12 Riepilogo somme impegnate
ORE | ||
FIS DOCENTI | € 47733,21 | |
ORE DOCENZA | € 5250 | 150 |
ORGANIZZAZIONE + RESPONSABILI DI PLESSO | € 13.832,50 | 459 |
€ 4462,5 | 255 | |
€ 5950 | 340 | |
€ 11725 | 670 | |
SPESA TOTALE | € 41220 | |
DISPONIBILITA’ RESIDUA | € 6513,21 |
Art. 59 Riconoscimento maggior impegno e flessibilità didattica
La disponibilità, pari a € 6.513,21, sarà distribuita tenendo conto del maggior impegno in relazione alla partecipazione ad iniziative di formazione e aggiornamento organizzato dall’Istituto e non in rapporto al numero di ore; uscite didattiche, visite di istruzione per i docenti di scuola primaria e infanzia per un massimo di 2 ore forfettarie , solo nel caso non sia stato realmente possibile compensare le ore eccedenti , modificando il proprio orario.
Per i docenti di scuola primaria che organizzino soggiorni è previsto un rimborso forfettario di 60 € per notte.
docenti | Cifra impegnata | ||
Docenti della scuola primaria- soggiorni | 2 | € 60 | € 120 |
Docenti della scuola primaria viaggi di istruzione | 83 | Totale ore 166 | € 2905 |
Fino ad un max di 2h | |||
impegno | € 3025.00 | ||
disponibilità | € 3488.21 | ||
Quota= disponibilità /N di quote richieste | quote | ||
Partecipazione alla formazione fino a 10 ore | 2 | ||
Partecipazione alla formazione fino a 20 ore | 4 | ||
Partecipazione alla formazione fino a 30 ore | 6 | ||
Partecipazione alla formazione fino a 40 ore | 8 | ||
Partecipazione alla formazione fino a 50 ore | 10 |
La disponibilità destinata al personale ATA è pari € 15.911,07 .
Si concorda di detrarre a monte il compenso per retribuire le ore di straordinario per i collaboratori scolastici impegnati in attività di sostituzione dei colleghi assenti, per la vigilanza in occasione di sedute degli XX.XX. o di particolari eventi; per gli assistenti amministrativi impegnati in attività richieste e autorizzate dal Dirigente scolastico e dal DSGA
Sono detratti complessivamente compensi per € 5415,00 retribuiti a rendicontazione, distribuiti come da tabella
.
Tabella 13 Ore di straordinario
N dipendenti | N ore | totale | ||
assistenti amministrativi | 6 | 25 | 120 | € 1.740 |
collaboratori scolastici | 21 | 14 | 294 | € 3.675 |
Totale impegnato | € 5.415 |
Il finanziamento per gli incarichi specifici del personale non docente é di € 3.397,14 si concorda di sommare la somma residua pari a € 10.406,07 per un totale di € 13.803.21; una parte sarà utilizzata per retribuire gli incarichi specifici sui diversi profili
Sono assegnati incarichi specifici ripartiti secondo i profili e le sedi di servizio
Considerato che N 5 assistenti amministrativi non sono beneficiari dell’art.7 CCNL, che la cifra a disposizione per l’incarico specifico è insufficiente a riconoscere adeguatamente l’attività svolta da ognuna di loro, si concorda di riconoscere cifre differenti in funzione della complessità dell’incarico.
Tabella 14 Incarichi Specifici – Assistenti Amministrativi
N 1 unità | Ricostruzioni di carriera e coordinamento ufficio del personale- sostituzione del DSGA in caso di assenza | € 1.700,00 |
N 1 unità | Gestione esperti esterni | € 600,00 |
N 1 unità | Registro postale-supporto sicurezza | € 600,00 |
N 1 unità | Gestione magazzino materiale igienico sanitario-coordinamento Collaboratori Scolastici | € 600,00 |
N 1 unità | Bandi/gare/affidamenti e supporto area informatica | € 600,00 |
Totale impegnato | € 4.100,00 |
INCARICHI SPECIFICI - COLLABORATORI SCOLASTICI
Considerato che i collaboratori scolastici, beneficiari dell’articolo 7 CCNL, sono N. 8 su 23 ( di cui un collaboratore assegnato in organico di fatto a 18 ore ed un collaboratore a part- time a 14 ore) si concorda di suddividere la somma restante ai collaboratori assegnati nei seguenti plessi, in relazione ai criteri:
N. alunni disabili presenti e relativa gravità, grado di assistenza necessario;effettiva presenza in servizio. Si concorda di assegnare la quota di € 300.00 ciascuno per i CS con contratto a tempo pieno; € 150 per i contratti part-time.
Tabella 15 Incarichi Specifici – collaboratori scolastici
N xxxx.xx | Quota | Totale | |
collaboratori scolastici | |||
collaboratori scolastici TP | 13 | € 300 | € 3.900 |
collaboratori scolastici Part-Time | 2 | € 150 | € 300 |
Totale | € 4.200 |
Art. 61 Maggior impegno ed intensificazione – Collaboratori scolastici
La disponibilità residua pari a € 5.503, 21 viene distribuita per riconoscere il maggior impegno a fronte di una maggiore complessità dell’attività svolta in riferimento al contesto lavorativo, in risposta alle attività richieste e al funzionamento del plesso di servizio
Tabella 16 Maggior Impegno – collaboratori scolastici
persone | ore | ore totali | Impegno di spesa | ||
Apertura e chiusura Pedaggio | 3 | 20 | 60 | 750 | |
Spostamento Sciolze Primaria | 2 | 20 | 40 | 500 | |
Turnazione spezzato Rivalba-Sciolze infanzia | 2 | 50 | 100 | 1250 | |
Complessità plesso Pezzani | 4 | 20 | 80 | 1000 | |
Complessità plesso Pezzani | 0,5 | 10 | 10 | 125 | |
Complessità Caudana | 2 | 15 | 30 | 375 | |
Piccola manutenzione San Xxxxxxxx | 1 | 10 | 10 | 125 | |
Coordinamento Collaboratori Scolastici: gestione assenze ed emergenze/ Gestione allarme- Fermi-collegamento diretto telefonico piccola manutenzione Fermi | 1 | 40 | 40 | 500 | |
TOTALE | 370 | € 4.625,0 |
Art. 62 Flessibilità orario di servizio
La disponibilità a modificare il proprio orari di servizio oppure a spostarsi su altro plesso per sostituire i colleghi assenti comporta una sensibile flessibilità ed intensificazione della propria prestazione lavorativa. Sulla base dei dati dello scorso anno si concorda di accantonare 70 ore pari a € 875,00 per retribuire: Spostamenti nel Comune di servizio 0,50 mezzora
Spostamenti fuori dal Comune 1 ora
Saranno verificati a consuntivo gli spostamenti, retribuite o recuperati a richiesta.
Art. 63 Modalità di pagamento.
Premesso che:
⮚ i fondi assegnati sono riferiti ad anno scolastico;
⮚ parte del personale Docente e ATA può cambiare ad ogni anno scolastico.
Le parti convengono che i compensi relativi al salario accessorio maturato dal personale vengano liquidati, sollecitamente, a seguito delle dovute verifiche contabili e, in particolare, al caricamento delle risorse finanziarie all’uopo assegnate, nel SICOGE (SPT).
I docenti Funzioni Strumentali sono garanti dell’effettivo svolgimento delle attività assegnate negli ambiti di competenza. Per la retribuzione il personale presenterà apposita dichiarazione e rendicontanzione, il Direttore S.G.A. provvederà al pagamento dopo attenta verifica.
Art. 64 Informazione preventiva.
Per l’informazione preventiva relativa alle attività e ai progetti retribuiti con il Fondo dell’Istituzione Scolastica e con altre risorse pervenute nella disponibilità dell’Istituto, sarà fornita copia del Conto Consuntivo relativo all’esercizio finanziario precedente, completo di relazione e prospetto delle economie, e copia del programma annuale relativo all’esercizio finanziario in corso, aggiornato alle ultime variazioni apportate, con affissione all’albo della sede centrale.
Art. 65 Informazione successiva e verifica.
L’informazione successiva relativa alle attività ed ai progetti retribuiti con il Fondo dell’Istituzione Scolastica e con altre risorse pervenute nella disponibilità dell’Istituto, sarà fornita mediante prospetti riepilogativi dei fondi dell’Istituzione Scolastica e di ogni altra risorsa finanziaria aggiuntiva destinata al personale, comprensivi dei nominativi, delle attività svolte, degli impegni orari e dei relativi compensi.
Saranno inoltre messe a disposizione copia del conto consuntivo relativo all’esercizio finanziario precedente, completa di relazione e prospetto delle economie, e copia del programma annuale relativo all’esercizio finanziario in corso, aggiornato alle ultime variazioni apportate.
Il presente contratto non comporta, neanche a carico degli esercizi finanziari successivi, impegni di spesa eccedenti le disponibilità finanziarie definite dal C.C.N.L. e in misura superiore alle risorse assegnate all’Istituto.
In caso di ulteriore assegnazione di fondi, derivanti da accordi a livello regionale – nazionale e da Enti locali o territoriali, successivi al presente contratto, le parti concordano di incontrarsi
nuovamente sullo specifico argomento, per definire la loro destinazione.
Art. 67 Clausola di salvaguardia
Nel caso arrivassero comunicazione dal MIUR o dalla Funzione Pubblica, in contrasto con alcuni articoli del presente contratto, le parti si riuniranno per apportare le necessarie modifiche.
Art. 68 – Riapertura contrattazione
Le parti si impegnano alla chiusura del presente contratto e a riaprire la contrattazione, a seguito di rendicontazione dell’Amministrazione con quantificazione dell’economie dovute alle attività che non sono state svolte.
Le parti decideranno la destinazione dell’economie.
Letto, confermato e sottoscritto, Castiglione Torinese,
DELEGAZIONE DI PARTE PUBBLICA:
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Dott.ssa Xxxxxxxx XXXXXX
DELEGAZIONE DI PARTE SINDACALE:
− RSU DI ISTITUTO
o Ins. CANE Emma
o Dsga XXXXXX Xxxxxxx
(CISL)
(CGIL)
o Ins. XXXXXXX Xxxx Xxxxx (CGIL)
− Organizzazioni Sindacali Territoriali
o CISL SCUOLA Xxxxxxxx Xxxxxxx
o FLC CGIL Xxxxxxxx Xxxxxxxx
o UIL SCUOLA RUA Xxxxx Xxxx
Sommario
Art. 1 Finalità del presente accordo : Obiettivi e Strumenti 3
Art. 2 Campo di applicazione, decorrenza e durata 3
Art. 3 Procedure di raffreddamento, conciliazione ed interpretazione autentica. 3
Art. 4 Tempi, modalità e procedura di verifica di attuazione del contratto 3
Art. 6 Rapporti tra RSU e dirigente. 7
Art. 10 Sciopero - Determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della Legge 146/1990. 9
Art. 12 Obblighi del Dirigente Scolastico 10
Art. 13 Servizio di Prevenzione e Protezione. 10
Art. 14 Xxxxx, compiti e diritti del RLS. 10
Art. 15 Documento di valutazione dei rischi (DVR). 11
Art. 16 Lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria. 11
Art. 17 Riunioni periodiche. 11
Art. 18 Rapporti con gli Enti Locali proprietari. 12
Art. 19 Attività di formazione, informazione ed aggiornamento sulla sicurezza 12
Art. 21 Criteri di assegnazione ai plessi del personale ATA a tempo 14
Art. 22 Criteri di assegnazione ai plessi del personale ATA a tempo determinato 14
Art. 23 Criteri per la mobilità richiesta dal personale. 14
Art. 24 Ripartizione delle mansioni. 14
Art. 25 Orari e Turnazioni. 15
Art. 26 Riduzione oraria ( 35 ore settimanali) 17
Art. 27 Permessi per motivi personali e familiari. 18
Art. 28 Permessi per l’espletamento di visite specialistiche (art. 33) 18
Art. 30 Utilizzo del personale in caso di votazioni. 19
Art. 32 Criteri individuazione personale ATA nelle commissioni Viaggi 20
Art. 33 Formazione del Personale A.T.A. 21
Art. 34 Chiusure prefestive e post-festive 21
Art. 35 Orario di lavoro - flessibilità Personale docente 22
Art. 36 Sostituzione docenti assenti 22
Art. 37 Assegnazione dei docenti alle sedi. 23
Art. 38 Organico di Potenziamento 24
Art 39 Ferie godute durante il periodo delle attività didattiche. 24
Art. 40 Permessi brevi (dall’art.16 del C.C.N.L.) 24
Art. 41 Permessi giornalieri retribuiti personale docente (art.15 C.C.N.L) 24
Art. 42 Utilizzo compresenze e ore residuali Scuola Secondaria di I grado 25
Art. 43 Orario flessibile- uscite didattiche e viaggi di istruzione (Tutti i docenti). 25
Art. 44 La pianificazione della formazione di Istituto 26
Art. 45 Criteri fruizione dei permessi per l’aggiornamento 26
Art. 46 Diritto alla disconnessione. 26
Art. 47 Utilizzo del telefono cellulare durante l’attività lavorativa. 27
Art. 48 Tecnologie nelle attività d’insegnamento 27
Art. 49 Utilizzazione del personale nei singoli progetti ed attività indicate nel 27
P.T.O.F., compresi i progetti PON. 27
Art. 50 Criteri generali per la ripartizione del F.I.S. 29
Tabella 1 - M.O.F. - PARAMETRI di CALCOLO RISORSE 29
Tabella 2 Quota DSGA Indennità di Direzione 30
Tabella 3 MOF COMPLESSIVO A.S. 2019/2020 31
Tabella 4 Ripartizione F.I.S. 2019/2020 32
Art. 51 Compensi per i Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico 33
Tabella 5 Altre risorse 2019/2020 34
Art. 52 Attività retribuite con il Fondo d’Istituto 34
Art. 53 Criteri per l'utilizzo del personale A.T.A. 34
Art. 54 Attività aggiuntive d’insegnamento - Progetto per Successo formativo – scuola secondaria I grado 35
Tabella 6 Attività di insegnamento “progetto Successo formativo” 35
Art 55 Disponibilità aree a rischio 35
Tabella 7 Fondo per le aree a rischio 36
Art. 56 Funzioni strumentali all’offerta formativa 36
Tabella 8 Funzioni strumentali 36
Art. 57 Compensi per prestazioni del personale docente 37
Tabella 9 Area organizzativa 38
Tabella 10 Attività di Coordinamento 38
Tabella 11 Area di progettazione- referenti 39
Tabella 12 Area commissioni – gruppi di lavori 40
Tabella 12 Riepilogo somme impegnate 41
Art. 59 Riconoscimento maggior impegno e flessibilità didattica 41
Tabella 13 Ore di straordinario 43
Art. 60 Incarichi specifici 43
Tabella 14 Incarichi Specifici – Assistenti Amministrativi 43
INCARICHI SPECIFICI - COLLABORATORI SCOLASTICI 44
Tabella 15 Incarichi Specifici – collaboratori scolastici 44
Art. 61 Maggior impegno ed intensificazione – Collaboratori scolastici 44
Tabella 16 Maggior Impegno – collaboratori scolastici 44
Art. 62 Flessibilità orario di servizio 45
Art. 63 Modalità di pagamento 45
Art. 64 Informazione preventiva. 45
Art. 65 Informazione successiva e verifica. 45