BANDO DI GARA TELEMATICA PER CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI MEDIANTE FINANZA DI PROGETTO
BANDO DI GARA TELEMATICA PER CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI MEDIANTE FINANZA DI PROGETTO
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE:
Provincia Autonoma di Bolzano, in persona del Presidente Dr. Xxxx Xxxxxxxxxx nella su qualità di legale rappresentante della Stazione concedente delegata e Soggetto Attuatore del Piano Carceri, giusto decreto n. 456 dd. 5 maggio 2011 del Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – Ministero di Giustizia
I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO
Denominazione ufficiale: Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige / Autonome Provinz Bozen
– Südtirol,
Indirizzo postale: piazza Xxxxxxx Xxxxxxx n. 1
Città: Bolzano Codice postale: 39100 Paese: Italia
Punti di contatto: Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (ACP) – stazione unica appaltante (SUA) via Perathoner n.10
Telefono: 00 0000 000000
Posta elettronica: xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx.xx; xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xx.xx;
Fax: 0000 000000
Responsabile del procedimento (RP): Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx: xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx.xx; Responsabile Unico del Procedimento: Dr. Xxxxxxx Xxxxxx
Indirizzo/i internet: xxxx://xxx.xxxxxxx.xx.xx/xxx/
Ulteriori informazioni sono disponibili presso: i punti di contatto sopra indicati
Una documentazione specifica è disponibile presso: i punti di contatto sopra indicati
Le domande vanno inviate a: i punti di contatto sopra indicati
I.2) TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA’
ACP Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture /AOV – Stazione Unica Appaltante (SUA) della Provincia Autonoma di Bolzano Agentur für die Verfahren und di Aufsicht im Bereich öffentlichener Bau-, Dienstleistungs-und Lieferaufträge - Einheitliche Vergabestelle (EVS) der Autonomen Provinz Bozen
I.3) PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ
Servizi generali delle amministrazioni pubbliche
I.4) CONCESSIONE DI UN APPALTO A NOME DI ALTRE AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI
Il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Dr. Xxxx Xxxxxxxxxx, delegato dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria - Ministero della Giustizia - anche in qualità di Commissario governativo e Commissario delegato, quale Soggetto Attuatore del piano carceri per la realizzazione del nuovo istituto penitenziario di Bolzano.
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) DESCRIZIONE DELLA CONCESSIONE
II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice
Affidamento con procedura aperta ai sensi dell’art. 17, comma 3 e dell’art. 153, commi 1-14, del d.lgs. 163/2006, e art. 6 LP 17/1993 e norme collegate della concessione avente ad oggetto il finanziamento, la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione della nuova Casa Circondariale di Bolzano, come meglio specificato nel disciplinare di gara pubblicato sul sito xxx.xxxxx-xxxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxxxxxxxxxx-xxxxxxxxx.xx
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione
Concessione di lavori pubblici per la progettazione, costruzione e gestione di un nuovo istituto carcerario
Sito o luogo principale dei lavori: Bolzano
Codice NUTS
II.1.3) Breve descrizione dell’appalto
La concessione, come meglio specificato nel disciplinare di gara, ha ad oggetto:
- il finanziamento del nuovo Carcere di Bolzano;
- la progettazione definitiva ed esecutiva della Casa Circondariale, secondo le linee guida progettuali ed economico-finanziarie allegate al disciplinare di gara ed in conformità al progetto preliminare che sarà approvato in seguito alla gara;
- la costruzione della struttura carceraria, in conformità agli elaborati progettuali approvati;
- la fornitura di tutti gli arredi, apparecchiature, attrezzature e suppellettili necessari al funzionamento ed alla gestione della Casa Circondariale (arredi, attrezzature tecnologiche, biancheria, suppellettili per la mensa, attrezzature sportive, etc…);
- la gestione della medesima Casa Circondariale, mediante svolgimento dei seguenti servizi: (i) manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e degli impianti; (ii) gestione delle utenze; (iii) servizio mensa detenuti e gestione dello spaccio; (iv) servizio mensa e bar interno del personale; (v) servizio lavanderia; (vi) servizio pulizia (vii) gestione delle attività sportive; (viii) gestione delle attività formative e ricreative.
II.1.4) CPV (vocabolario comune per gli appalti)
CPV "45216113-9
II.2) QUANTITATIVO O ENTITA’ DELL’APPALTO
II.2.1) Quantitativo o entità totale
L’importo complessivo dell’intervento (progettazione e costruzione), risultante dallo studio di fattibilità, ammonta ad Euro 72.309.000,00 (Euro settantaduemilioniduecentotrenta/00), IVA inclusa.
L’intervento, come meglio specificato nello studio di fattibilità, appartiene alle seguenti categorie generali e specializzate di lavori, con i seguenti importi, comprensivi anche della quota riferita agli oneri di sicurezza:
1) Categoria prevalente: OG1 - Edifici civili ed industriali – Euro 25.800.000,00
2) Categoria scorporabile: OG3 - Lavori stradali – Euro 2.400.000,00
3) Categoria scorporabile: OG11 - Impianti tecnologici – Euro 11.500.000,00
4) Categoria scorporabile: OS13 - Strutture prefabbricate – Euro 4.025.000,00
In base agli studi economici e finanziari svolti in sede di redazione dello studio di fattibilità la concessione prevede:
- la corresponsione al concessionario aggiudicatario di un contributo pubblico in conto capitale pari al 45% del costo di progettazione ed esecuzione dei lavori come indicato nelle linee guida al PEF. Il prezzo non potrà comunque superare il valore massimo di Euro 26.000.000,00, oltre IVA, e verrà erogato in proporzione al progressivo avanzamento dei lavori e secondo le modalità indicate nella documentazione di gara;
- la corresponsione al concessionario aggiudicatario di un canone di disponibilità annuo in linea con le condizioni di equilibrio economico-finanziario come indicato nelle linee guida al PEF nella misura massima di Euro 5.800.000,00, oltre IVA, riconosciuto dal momento dell’emissione del certificato di collaudo o dalla presa in consegna anticipata delle opere, qualora la stessa intervenga prima dell’emissione del certificato di collaudo, fino alla scadenza del termine concessorio. Il canone di disponibilità verrà erogato secondo le modalità indicate nella documentazione di gara;
- la corresponsione al concessionario aggiudicatario di un canone annuo di servizi nella misura massima di Euro 2.400.000,00, oltre IVA, e comunque non superiore al costo complessivo sostenuto dal Concessionario per i servizi richiesti. Il canone dei servizi verrà erogato secondo le modalità indicate nella documentazione di gara;
- ai sensi dell’art. 43, comma 2, del d.l. 1/2012 convertito con legge n. 27/2012, una durata della concessione non superiore a 20 anni, di cui un tempo di costruzione non superiore a 3 anni;
- un valore residuo non ammortizzato al termine della concessione pari a zero.
II.2.2) Percentuale minima dei lavori da aggiudicare a terzi
Il concessionario non ha l’obbligo di affidare a terzi appalti di lavori.
Ai sensi dell’art. 146, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii., i concorrenti indicheranno in sede di offerta la percentuale dei lavori da eseguire che intendono eventualmente affidare a terzi.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO
III.1) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
III.1.1) Situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi all’iscrizione nell’albo professionale o nel registro commerciale
Possono partecipare tutti i soggetti di cui all’art. 34 del d.lgs. 163/2006 in possesso dei requisiti previsti dal presente bando e dal disciplinare di gara.
I concorrenti devono essere in possesso dei requisiti generali di ammissione alle gare di cui all’art. 38 del d.lgs. 163/2006.
I concorrenti devono, inoltre, essere in possesso di abilitazione preventiva di sicurezza (AP) o di Xxxxx Xxxx xx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx (XXXX), xx xxxxx xx xxxxxxxx, rilasciati dall’Autorità nazionale per la sicurezza ai sensi del D.P.C.M. 22 luglio 2011 (Disposizioni per la tutela amministrativa del segreto di stato e delle informazioni classificate). In caso di raggruppamenti temporanei di imprese, reti di imprese e di consorzi ordinari, l’AP o il NOSI deve essere posseduto da tutti i componenti del raggruppamento, della rete o del consorzio. L’AP o il NOSI devono, inoltre, essere posseduti dai soggetti progettisti, sia che facciano parte del raggruppamento di imprese sia che si tratti di soli soggetti indicati esterni al raggruppamento. Sono esentati dal possesso delle abilitazioni di sicurezza i soggetti meramente finanziatori che facciano parte di un raggruppamento temporaneo di imprese o di un consorzio di concorrenti.
Gli operatori economici stabiliti negli altri Stati aderenti all'Unione Europea, nonché quelli stabiliti nei Paesi firmatari dell'accordo sugli appalti pubblici che figura nell'allegato 4 dell'accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio, o in Paesi per i quali, in base ad altre norme di diritto internazionale, o in base ad accordi bilaterali siglati con l'Unione Europea o con l'Italia, sia consentita la partecipazione ad appalti pubblici a condizioni di reciprocità, potranno presentare un titolo equivalente conforme alle normative vigenti nei rispettivi Paesi. I requisiti minimi di ammissione e le condizioni preclusive sono specificate nel Disciplinare di Gara.
III.1.2) Capacità economica e finanziaria
I concorrenti, ai sensi dell’art. 95 del DPR 207/2010, devono essere in possesso dei seguenti requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi:
a) fatturato medio relativo alle attività svolte negli ultimi cinque anni antecedenti alla pubblicazione del bando non inferiore al 10% dell’investimento previsto per l’intervento (Euro 7.230.900,00);
b) capitale sociale non inferiore ad un ventesimo dell’investimento previsto per l’intervento (Euro 3.615.450,00);
c) svolgimento negli ultimi cinque anni di servizi affini a quello previsto dal l’intervento (servizi di facility management) per un importo medio non inferiore al 5% dell’investimento previsto per l’intervento (Euro 3.615.450,00);
d) svolgimento negli ultimi cinque anni di almeno un servizio affine a quello previsto dall’intervento per un importo medio pari ad almeno il 2% dell’investimento previsto dall’intervento (Euro 1.446.180,00).
In alternativa ai requisiti di cui alle lettere c) e d), i concorrenti possono incrementare i requisiti di cui alle lettere a) e b) nella misura del doppio. Il requisito di cui alla lettera b) può essere dimostrato anche attraverso il patrimonio netto.
Qualora il concorrente sia costituito da un raggruppamento temporaneo di imprese o da un consorzio, i requisiti devono essere posseduti complessivamente, fermo restando che ciascuno dei componenti del raggruppamento o del consorzio possieda una percentuale non inferiore al 10% dei requisiti di cui alle lettere a) e b). Per quanto riguarda la qualificazione delle reti di imprese, si rinvia alle prescrizione di cui alla determinazione AVCP n. 3/2013.
III.1.3) Capacità tecnica
I concorrenti, qualora intendano eseguire i lavori con la propria organizzazione di impresa, devono essere in possesso di attestazione di qualificazione adeguata alle categorie ed agli importi di cui al progetto preliminare dagli stessi presentato in sede di offerta.
Qualora il concorrente sia un raggruppamento o un Consorzio ordinario di concorrenti, i requisiti necessari alla realizzazione dei lavori dovranno essere posseduti dalla capogruppo, dalle mandanti o dalle consorziate nella misura prevista dall’art. 92 del D.P.R. 207/2010.
Qualora il concorrente intenda associare altre imprese ai sensi dell’art. 92, comma 5, del D.P.R. 207/2010, egli dovrà indicare esplicitamente, nell’offerta, le imprese che intende associare, le categorie di opere che queste ultime eseguiranno e gli importi relativi.
I concorrenti stabiliti in Stati aderenti all’Unione europea, nonché quelli stabiliti nei Paesi firmatari dell'accordo sugli appalti pubblici che figura nell'allegato 4 dell'accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio, o in Paesi per i quali, in base ad altre norme di diritto internazionale, o in base ad accordi bilaterali siglati con l'Unione Europea o con l'Italia, sia consentita la partecipazione ad appalti pubblici a condizioni di reciprocità, qualora non siano in possesso dell’attestazione di qualificazione, devono essere in possesso dei requisiti previsti dal DPR 207/2010 e ss.mm.ii. accertati, ai sensi dell’art. 62 del suddetto DPR, in base alla documentazione prodotta secondo le norme vigenti nei rispettivi paesi; il volume d’affari in lavori di cui all’art. 79,
comma 2, lett. b), del suddetto DPR 207/2010 deve essere non inferiore a 2,5 volte l’importo complessivo dei lavori a base di gara.
I concorrenti devono, altresì, essere in possesso di idonei requisiti per la progettazione. I concorrenti in possesso di qualificazione SOA di costruzione e progettazione possono dimostrare i requisiti tramite la propria struttura tecnica interna. I concorrenti sprovvisti di SOA di progettazione o che, comunque, non possiedano i richiesti requisiti all’interno del proprio staff, devono indicare o associare per la redazione del progetto uno o più progettisti di cui all’art. 90, comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h) del d.lgs. 163/2006 in possesso di idonei requisiti.
Ai sensi dell’art. 263 del D.P.R. 207/2010, il soggetto progettista, oltre a non trovarsi nelle condizioni di cui all’art. 253 del D.P.R. 207/2010 e dell’art. 38 del d.lgs. 163/2006, deve dimostrare il possesso dei seguenti requisiti:
a) iscrizione negli appositi albi previsti dai vigenti ordinamenti professionali (ex art. 90 d.lgs. 163/2006);
b) fatturato globale per servizi di cui all’art. 252 del d.P.R. 207/2010 espletati nell’ultimo quinquennio antecedente la pubblicazione del bando di gara, per un importo non inferiore al doppio dell’importo stimato dei lavori;
c) avvenuto espletamento negli ultimi dieci anni di servizi, di cui all’art. 252 del d.P.R. 207/2010, per i seguenti importi e categorie pari all’importo dei lavori da affidare:
Classe | Cat. | Descrizione | Importo lavori di progetto |
I | c | Opere edili | 12 MIO |
I | g | Strutture in c.a. antisismiche | 7 MIO |
III | a | Impianti idrico-sanitari | 2,4 MIO |
III | b | Impianti di riscaldamento | 4,0 MIO |
III | c | Impianti elettrici | 4,2 MIO |
d) avvenuto espletamento negli ultimi dieci anni di almeno due servizi di cui all’art. 252 del D.P.R. 207/2010 relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle classi e categorie riportate nella precedente tabella per importi pari almeno al 40% di quelli indicati;
e) personale: i concorrenti devono poter dimostrare un numero medio annuo di personale di almeno 10 persone nel triennio antecedente la pubblicazione del bando di gara. Fanno parte del personale i tecnici responsabili, i soci attivi, i collaboratori nonché i consulenti qualora questi eseguono almeno il 50% della loro attività per il soggetto progettista.
I requisiti di progettazione posseduti devono in ogni caso essere adeguati a categorie ed importi del progetto preliminare presentato in sede di gara, se diversi da quelli ipotizzati nello studio di fattibilità posto a base di gara.
Nel caso in cui il soggetto progettista sia costituito da un raggruppamento temporaneo di professionisti di cui all’art. 90, comma 1, del d.lgs. 163/06, i requisiti di cui alle lettere b) e c) devono essere posseduti cumulativamente dal raggruppamento. La mandataria deve comunque possedere una percentuale del 50%, mentre la restante percentuale deve essere garantita dalle mandanti. La mandataria in ogni caso deve possedere i requisiti in misura maggioritaria e, ove sia in possesso di requisiti superiori alla predetta percentuale, partecipa comunque nella misura del 50%. I servizi valutabili sono quelli iniziati, approvati ed ultimati nel decennio o nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando ovvero la parte di essi ultimata ed approvata nel medesimo periodo per i servizi iniziati precedentemente. Sono valutabili anche i servizi svolti per committenti privati documentati con le modalità previste dall’art. 263, comma 2, ultimo periodo, del d.P.R. 207/2010.
Qualora sia necessario apportare modifiche al progetto presentato dal promotore ai fini dell’approvazione dello stesso, il promotore, ovvero i concorrenti successivi in graduatoria che accettano di apportare le modifiche, devono comunque possedere, anche associando o consorziando altri soggetti, gli eventuali ulteriori requisiti, rispetto a quelli previsti dal presente Bando di gara, necessari per l’esecuzione del progetto.
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
Procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del d.lgs. 163/2006.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa determinata applicando i criteri, i sottocriteri, i pesi ed i sottopesi specificati nel Disciplinare di Gara con riferimento al metodo aggregativo compensatore.
Gli elementi ed i punteggi per l’aggiudicazione della concessione sono i seguenti:
A. Elementi qualitativi
1. | Qualità progettuale | 20 | |
1.1 | Funzionalità istituzionale | 6 | |
1.2 | Qualità ambientale | 3 | |
1.3 | Qualità architettonica | 4 |
1.4 | Qualità gestionale | 5 | |
1.5 | Qualità sociale | 2 | |
2. | Qualità tecnica strutturale | 6 | |
2.1 | Sistema costruttivo | 1 | |
2.2 | Qualità materiali costruttivi | 3 | |
2.3 | Qualità dettagli tecnici costruttivi | 2 | |
3. | Qualità tecnologica | 10 | |
3.1 | Contenimento energetico | 2 | |
3.2 | Impianti produzione energia rinnovabile | 1 | |
3.3 | Sistemi di sicurezza ed automazione | 4 | |
3.4 | Qualità materiali impianti | 2 | |
3.5 | Qualità dettagli tecnici impianti | 1 | |
4. | Qualità servizi | 10 | |
4.1 | Qualità offerta attività sportive | 3 | |
4.2 | Qualità offerta attività ricreative | 3 | |
4.3 | Qualità offerta attività formative | 4 | |
5. | Qualità organizzativa | 4 | |
5.1 | Struttura organizzativa | 1 | |
5.2 | Cantierizzazione | 1 | |
5.3 | Cronoprogramma | 1 | |
5.4 | Organizzazione, risorse servizi | 1 |
6. | Qualità dello schema di convenzione | 15 | |
6.1 | Completezza e chiarezza dello schema di convenzione | 3 | |
6.2 | Clausola di benefit sharing | 2 | |
6.3 | Sistema di monitoraggio ed applicazione delle penali in fase di costruzione | 5 | |
6.4 | Sistema di monitoraggio ed applicazione delle penali in fase di gestione | 5 | |
7. | Matrice dei rischi | 5 | |
7.1 | Completezza in tutte le fasi | 3 | |
7.2 | Mitigazioni | 2 |
B. Elementi quantitativi
8. | VAN delle Fonti pubbliche | 18 | |
9. | Canone per i servizi | 12 |
IV.2) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.2.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall’amministrazione aggiudicatrice
AOV 038/13 PENITENZIARIO BOLZANO
IV.2.2) Termine ultimo per la presentazione delle domande 30.09.2013 ore 12:00
IV.2.3) Lingue utilizzabili per la presentazione delle domande
Italiano o tedesco
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) APPALTO CONNESSO AD UN PROGETTO E/O PROGRAMMA FINANZIATO DA FONDI COMUNITARI
No
VI.2) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI
a) Il Disciplinare di Gara contenente le modalità di presentazione della domanda di partecipazione e dell’offerta è disponibile sul sito xxx.xxxxx-xxxxxxxxx.xx e presso i punti di contatto di cui al punto I.1) del presente bando.
b) Ricorrono particolari misure di sicurezza ai sensi dell’art. 17, comma 1, del d.lgs. 163/2006.
c) I subappalti sono disciplinati dall’art. 118 del d.lgs. 163/2006 e 170 del DPR 207/2010. Ai sensi dell’art. 17-ter, comma 7, del d.l. 195/2009, convertito con legge 26/2010, in deroga all’ articolo 118 del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, è consentito il subappalto delle lavorazioni della categoria prevalente fino al 50 per cento. Trattandosi di opere sottoposte a particolari misure di sicurezza anche il subappaltatore dovrà essere in possesso del NOSI.
d) I principali parametri di redditività risultanti dal caso base previsto nello studio di fattibilità sono: (i) valore del TIRp levered pari a 9,23%; (ii) WACC medio pari a 8,55%; (iii) TIR Azionisti pari a 11,52%.
Il rating della Provincia di Bolzano è A3 secondo Moody’s e A secondo Fitch.
e) L’amministrazione ha la facoltà di verificare, in qualunque caso, la congruità delle offerte presentate, chiedendo i giustificativi a supporto della congruità di ognuno degli input del PEF per verificarne la veridicità e sostenibilità, anche con riferimento al costo della manodopera, a prescindere dal superamento delle soglie di legge per l’applicabilità della procedura di verifica dell’anomalia dell’offerta.
f) Xxxxxxxx e garanzie richieste, da prestarsi secondo le modalità previste dal disciplinare di gara:
- cauzione provvisoria di cui all’art. 75 del d.lgs. 163/2006, pari al 2% del valore dell’investimento;
- cauzione di cui all’art. 153, comma 13, primo periodo, del d.lgs. 163/2006, pari al 2,5% del valore dell’investimento;
A seguito dell’aggiudicazione, inoltre, dovranno essere prestate le seguenti cauzioni e polizze assicurative:
- cauzione definitiva ai sensi dell’art. 113 del d.lgs. 163/2006, pari al 10% dell’importo contrattuale a copertura della perfetta esecuzione dei lavori;
- dalla data di inizio di esercizio del servizio, cauzione ex art. 153, comma 13, ultimo periodo, del d.lgs. 163/2006 nella misura del 10% del costo annuo di esercizio a copertura della perfetta esecuzione dei servizi oggetto della concessione, anche a copertura delle penali comminate in fase di gestione;
- polizza assicurativa ex art. 129, comma 1, del d.lgs. 163/2006, per una somma assicurata pari al valore dell'immobile (stimato in 47.000.000 Euro) per danni di esecuzione e ad Euro 5.000.000,00 per RCT;
- polizza indennitaria decennale per una somma assicurata pari al valore dell'immobile (stimato in 47.000.000 Euro) e polizza RCT per una somma assicurata pari ad Euro 5.000.000,00 ai sensi dell’art. 129, comma 2, del d.lgs. 163/2006, con decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio a copertura dei rischi di rovina totale o parziale dell’opera, ovvero dei rischi derivanti da gravi difetti costruttivi;
- polizza assicurativa di ogni singolo progettista (c.d. “RC professionale”) secondo quanto previsto dall’art. 111, comma 1, del Codice, dall’approvazione dei progetti fino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio, per un massimale di ogni polizza pari a Euro 2.500.000,00;
- polizza di copertura dei rischi di gestione (c.d. “All Risks”) relativa alla Struttura Penitenziaria e agli impianti in esercizio, per tutta la durata della Fase di Gestione, che non escluda eventi quali esplosioni, incendio e furto, con massimale non inferiore al valore dell'immobile (stimato in 47.000.000 Euro);
- polizza per la responsabilità civile verso terzi per i danni imputabili a responsabilità del Concessionario, dei suoi collaboratori, appaltatori, dipendenti, consulenti o ausiliari che avvengano durante la Fase di Gestione e che siano riconducibili alle attività da esso svolte in relazione al Progetto, con massimale non inferiore a Euro 5.000.000,00.
g) Il concessionario ha l’obbligo di costituire una società di progetto con capitale minimo pari ad un ventesimo dell’investimento previsto per l’intervento.
h) La proposta presentata dal promotore prescelto, prima dell’approvazione del progetto preliminare, potrà essere oggetto di negoziazione tra l’amministrazione aggiudicatrice ed il promotore stesso, con riferimento a tutti i documenti presentati in sede di offerta (elaborati progettuali, PEF, schema di convenzione, etc…), al fine di apportare alla stessa migliorie per il perseguimento dell’interesse pubblico, con conseguente eventuale adeguamento del piano economico-finanziario.
i) L’amministrazione aggiudicatrice, inoltre, può chiedere al promotore prescelto di apportare le modifiche eventualmente intervenute in fase di approvazione del progetto; in tal caso la concessione è aggiudicata al promotore solo successivamente all’accettazione da parte di quest’ultimo delle modifiche progettuali e conseguente adeguamento del piano economico- finanziario. Nel caso di mancata accettazione da parte del promotore di apportare modifiche al progetto preliminare, l’amministrazione aggiudicatrice si riserva la facoltà di chiedere
progressivamente ai concorrenti successivi in graduatoria l’accettazione delle modifiche alle stesse condizioni proposte al promotore e non accettate dallo stesso.
j) La procedura di gara e la disciplina contrattuale sono soggette alle linee guida antimafia di cui all’articolo 17-quater, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26, pubblicate sulla GU n. 140 del 18.06.2012.
k) È possibile da parte dei soggetti che intendono concorrere alla procedura ottenere chiarimenti in ordine alla presente procedura mediante la proposizione di quesiti scritti da inoltrare mediante il portale telematico secondo le disposizioni del disciplinare di gara.
l) Ai sensi dell'art. 79, c. 5-quater, del D.Lgs. 163/06, ai fini dell'esercizio del diritto di accesso da esercitarsi entro 10 giorni dall'invio delle comunicazioni di cui al comma 5 del medesimo art. 79, non occorrerà istanza scritta da parte del concorrente e relativo provvedimento di ammissione della Stazione Appaltante, fermi restando i differimenti e le esclusioni dal diritto di accesso ai sensi degli artt. 13 e 17 del D.Lgs n. 163/2006.
m) La convenzione non conterrà clausola compromissoria relativa al ricorso all’arbitrato di cui all’art. 241 del D.Lgs. n. 163/2006.
n) La stazione appaltante si impegna a rispettare, ai sensi delle vigenti disposizioni, il carattere riservato di tutte le informazioni fornite dalle imprese concorrenti.
o) L’aggiudicatario dovrà assumersi con apposita dichiarazione tutti gli obblighi in tema di tracciabilità dei flussi finanziari recati dall’art. 3 della L. 13 agosto 2010, n. 136 e ss.mm.ii.
p) La partecipazione alla gara costituisce, ad ogni buon fine, accettazione piena ed incondizionata delle norme di cui al presente bando ed alla documentazione di gara.
q) Il finanziamento avverrà mediante impegno di spesa sul capitolo del bilancio provinciale associato all’articolo 79, comma 1, lett. c) dello Statuto speciale di autonomia del Trentino alto Adige/Südtirol.
r) Saranno a carico del Concessionario i costi per l'attività di supporto al RUP da parte dei consulenti tecnici, giuridici ed economici cui è stato affidato il relativo incarico con il medesimo provvedimento, complessivamente pari ad Euro 300.000,00.
s) Xxx quanto non espressamente riportato, si rinvia a quanto disposto dalle vigenti norme di legge in materia che si intendono qui integralmente riportate.
VI.3) PROCEDURE DI RICORSO
VI.1.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso
Denominazione ufficiale: Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa - Sezione Autonoma per la Provincia di Bolzano
Indirizzo postale: Via Xxxxxxx xx' Xxxxxx, 8
Città: Bolzano
Codice postale: 39100
Paese: Italia
Posta elettronica: xxxxxx-xxxxxxxxxxxxxxxxx@xx-xxxx.xx Telefono: 0471/319000
Fax: 0471/972574
Indirizzo internet: xxx.xxxxxxxxx-xxxxxxxxxxxxxx.xx
VI.3.2) Presentazione del ricorso
Informazioni precise sui termini di presentazione del ricorso:
Ai sensi dell’art. 120 del d.lgs. 104/2010, il termine per eventuali ricorsi è di 30 giorni dalla pubblicazione del bando di gara ovvero dal ricevimento delle comunicazioni ex art. 79 del d.lgs. 163/2006.
VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO 15.07.2013
Forum Infrastrutture 2013 – “Infrastrutture, Finanza e Impresa”
23 ottobre 2013 - Palazzo Xxxxxxxxxxx, Xxx XXXX Xxxxxx, Xxxx
IL NUOVO MODELLO DI FINANZA DI PROGETTO PER L’AFFIDAMENTO DI UNA STRUTTURA PENITENZIARIA E TRE RACCOMANDAZIONI AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Lo Stato italiano spende 108 euro a detenuto al giorno, alcune carceri sono talmente affollate che ci sono i turni per dormire distesi e la tendenza è stata quella delle porte chiuse, solo due ore di aria il resto è privazione all’interno della cella. Le stesse strutture condizionano l’attività del personale dell’Amministrazione penitenziaria; gli agenti penitenziari e il personale amministrativo lavorano e, alcuni di essi, vivono nei medesimi contesti, assistendo non senza conseguenze agli estremi disagi della popolazione penitenziaria. Diverse carceri appartengono più al patrimonio storico-artistico piegate ad una funzione detentiva decisamente innaturale. Questo è il punto di partenza che deve essere migliorato.
Queste riflessioni sullo stato dell’arte della realtà penitenziaria - sia per i detenuti che per il personale e le strutture - sono un riferimento certo di discussione per argomentare la “rivoluzione” trattamentale dell’iniziativa della gara per la realizzazione del nuovo carcere di Bolzano in Partenariato Pubblico Privato (PPP) e anche per individuare cosa sia possibile fare in futuro per il settore.
L’Economia (e le diseconomie) del Sistema penitenziario
Come riferito, attualmente lo Stato italiano spende 108 euro a detenuto al giorno per far funzionare la macchina dell’esecuzione della pena, del trattamento e del recupero dei detenuti: quello è il valore medio stanziato e speso.
Il Sistema penitenziario ha, dunque, un’efficienza interna che si alimenta con un valore di 108 € a detenuto, questo livello di qualità dell’attività amministrativa viene comunemente accettato ma come tutti i processi produttivi, mi scuso per l’analogia, crea delle diseconomie o delle esternalità. Le industrie creano inquinamento e i costi di smaltimento sono variamente sopportati dai privati e dal pubblico; ciò che è vietato è smaltire illegalmente, inquinare la falde e l’aria senza controllo e senza limiti. Nei settori industriali la coscienza ambientalista delle leggi amministrative e penali consente di intervenire anche con urgenza con pesanti sanzioni nei confronti di chi inquina, di chi crea discariche abusive, di chi non controlla, perché la collettività e i cittadini devono essere protetti nel diritto costituzionale di tutela della salute che inconsapevolemente viene minato.
L’esecuzione della pena è un processo produttivo tipicamente pubblico, non è delegabile, ma l’ottica comune non consente di percepire immediatamente dove si creano le diseconomie e chi ne sopporta il peso. Tuttavia ci sono oramai degli indicatori che non lasciano spazio a congetture: le recenti condanne (8 gennaio 2013 cause Torregiani + altri) della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nei confronti dello Stato italiano, ci dicono chi subisce le diseconomie del Sistema penitenziario e attraverso quale metodo: sono i detenuti
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che subiscono trattamenti inumani o degradanti, vietati dall’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. L’attuale Sistema penitenziario crea un “inquinamento” degradante ed inumano che ricade esclusivamente sui cittadini (e non) che affollano le strutture penitenziarie, l’efficienza delle 108 € a detenuto con le strutture penitenziarie attuali perpetua l’avvelenamento della dignità umana e impone uno scarto e un cambiamento economicamente e finanziariamente sostenibile e, soprattutto, dimostrabile fin d’ora.
Le qualifiche e la competenza
In questa sede rappresento un soggetto pubblico, la Provincia di Bolzano ed assumo alcuni ruoli che è opportuno palesare per comprendere le tappe di avvicinamento per bandire la prima gara pubblica nazionale - Francia, Inghilterra, ecc. hanno realizzato importanti programmi in PPP - per la realizzazione di una struttura penitenziaria in Finanza di Progetto (il bando è stato pubblicato in GUCE il 15 luglio 2013). Per importanza il Segretario Generale della Provincia di Bolzano, che è stato da sempre sostenitore di questa iniziativa, mi ha chiesto di illustrare le ragioni della Provincia nel perseguire questo percorso innovativo. Inoltre, rivesto il ruolo di consulente della Provincia di Bolzano con l’incarico di gestire il gruppo di lavoro – composto dagli esperti economico-finanziari di PriceWaterhouseCooper, dagli esperti giurico-amministrativi dello Studio Legale P&I Xxxxxxxx e dagli esperti tecnici dell’associazione di ingegneria di Bauburo - costituito per varare questa operazione; non ci si è limitati a redigere lo studio di fattibilità richiesto obbligatoriamente dalla legge per attuare le iniziative in Project Financing, ma anche ad affiancare la Provincia durante tutte le fasi del progetto, dalla strutturazione della gara sino alla conclusione, in modo da abbattere il più possibile i rischi di interruzione e di sospensioni causati dall’incapacità del soggetto procedente, il c.d. rischio amministrativo. Il richio amministrativo causato dall’incompetenza della stazione concedente nel gestire operazioni complesse di PPP è tra le prime cause di mortalità delle iniziative in Project financing e tra quelle che fanno lievitare i costi preventivati.
Invece, la Provincia ha “blindato” in un unico Gruppo di lavoro la competenza legale- amministrativa, contrattuale, economico-finanziaria e tecnica in modo da renderla strumentale alle strutture presenti in Provincia per l’affidamento e la gestione della gara: oramai secondo i manuali di PPP internazionali e l’esperienza maturata in Italia questa è l’unica strada per abbattere i rischi di insuccesso e completare l’affidamento e la realizzazione dell’opera nei tempi e nei costi preventivati.
Devo anche accennare a due elementi per completare il quadro delle competenze mirate alla realizzazione della struttura di Bozano in PPP: sono stato Soggetto attuatore del Piano Carceri, quando il Commissario Delegato coincideva con il Capo DAP, varato nella prima versione comprensivo della realizzazione di 10 nuove strutture e 20 ampliamenti. In qull’occasione operai come Soggetto attuatore per il partenariato pubblico-privato e l’efficientamento dei processi, con delega specifica per le nuove strutture di Bolzano, Pordenone, Camerino e il completamento di Arghillà. Infine, fino al dicembre 2012 sono stato
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componente dell’Unità Tecnica Finanza e Progetto – DIPE - CIPE, sin dalla sua fondazione nel 2000.
Le circostanze eccezionali
Dico subito che la realizzazione di questa struttura in finanza di progetto è un fatto unico ed eccezionale. Le circostanze presupposte alla realizzazione di questo penitenziario sono per molti versi irripetibili. O meglio, si potranno realizzare altre strutture in PPP ma le condizioni che hanno consentito di varare questo progetto pilota sono decisamente eccezionali.
La Provincia di Bolzano. Prima circostanza riguarda l’ente concedente, la Provincia di Bolzano, che ha una elevata capacità produttiva nell’espletare le gare, una determinazione “teutonica” nell’impostazione e nel portare a termine le attività complementari e amministrative – l’esproprio preliminare alla gara è stato terminato in tempi rapidissimi – che non sono certo comuni. Non solo: il Territorio, a differenza di altri insediamenti di strutture penitenziarie, ha voluto fortemente il carcere nuovo. La Provincia non ha deciso dall’alto la realizzazione dell’opera, che non è un carcere in più, ma sostituisce un asset pubblico ottocentesco, contrario ai principi di umanità.
La Provincia e i cittadini seguono da anni e vogliono che si realizzi il progetto di una Città nella Città. Ricordo che già nel novembre 2007 c’è stata l’individuazione della localizzazione, partecipanti il Ministero delle infrastrutture, della Giustizia e la Procura del Tribunale di Trento, di uno dei pochi spazi, se non l’unico, disponibili per realizzare il nuovo carcere.
Inoltre, la Provincia è una amministrazione estremamente sensibile nei confronti del settore penitenziario. Quando si poneva il problema di realizzare le abitazioni per la polizia penitenziaria e le famiglie, la Provincia ha pensato di non collocarle all’interno della nuova struttura penitenziaria e nemmeno in aderenza, ma si sta progettando di costruirle al di fuori in accordo con il Dipartimento del demanio in modo da consentire, comunque, l’abbattimento del canone di locazione per il disagio. Il Segretario Generale della Provincia si è impegnato a spiegare al Demanio che verrà realizzato una sorta di borgo, distante dal carcere ma più vicino ai servizi e alle esigenze delle famiglie che dovranno trasferirsi, queste devono vivere una vita il più possibile normale senza la coazione alla segregazione nel carcere; verranno, quindi, realizzate delle abitazioni con segnalazione forte della presenza della demanialità pertinenziale, ma al di fuori della cinta carceraria.
Ancora un esempio di questa sensibilità speciale: quando si sono dovuti assegnare i punteggi relativi a criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ci si è trovati di fronte alla scelta di assegnare un punteggio per le attività formative, ricreative e sportive, che dovranno essere fornite dal concessionario. Poichè l’impatto economico di queste attività non è elevato c’è stato un primo orientamento che assegnava pochi punti, invece la Provincia ne ha imposti ben 10 spiegando l’elevata funzione trattamentale
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quotidiana che rivestono le predette attività, per cui i concorrenti devono essere spinti a presentare un convincente programma di attività ragionato nell’economia del tempo dei detenuti di una struttura penitenziaria “aperta”, in cui le ore di chiusura nelle celle devono essere solo quelle dedicate al pernottamento; il resto deve essere impegnato nelle attività esterne.
Il DAP - Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Un altro elemento eccezionale riguarda il DAP e ho vissuto entrambe le gestioni: quella accresciuta dai poteri commissariali e quella ordinaria attuale.
Il DAP è un soggetto estremamente importante, perché è il soggetto usuario, l’unico che conosce per esperienza decennale quali siano le esigenze a cui devono rispondere le strutture carcerarie in funzione di rieducazione della pena e di trattamento umano dei detenuti.
L’architettura di una struttura penitenziaria è fondamentale per assicurare agevolmente la funzione rieducativa ed umanizzante della pena. Il DAP è l’unico soggetto in grado di fornire queste indicazioni per la progettazione e, fatto mai verificato in precedenza in modo così diretto ed importante, hanno fornito due input fondamentali che assicureranno ai progettisti degli indirizzi conconcorrenziali per perseguire i risultati di rieducazione e trattamento umanitario compatibili con le esigenze di sicurezza.
Il primo input fornito dal DAP sono le linee guida di progettazione, dove è rappresentata la nuova filosofia di una struttura penitenziaria ad elevato tasso trattamentale e di responsabilizzazione e di come si possano al contempo ottimizzare i posti-servizio degli addetti alla sicurezza. E’ possibile realizzare una struttura che comprima il numero degli addetti senza rinunciare alla sicurezza: questo è uno degli obiettivi inseriti nelle linee guida che sono premiati con il punteggio relativo alla funzionalità istituzionale (pt. 6).
Ma prima di tutto sono state indicate le linee trattamentali, che serviranno a ciascun concorrente a redigere un layout con costi più convenienti per raggiungere quegli obiettivi. Questa struttura genererà un trattamento rieducativo, responsabilizzante, garantendo naturalmente la sicurezza, con senso di umanità nella gestione dei detenuti, perché sono persone come le altre, la cui pena consiste nella privazione della libertà e non nella privazione della dignità quotidiana.
Uno dei tanti fatti rivoluzionari di questa nuova struttura è la previsone di una mensa, che è una spazio sociale collocato al di fuori delle celle, si badi che attualmente nessun carcere italiano è provvisto di una mensa e i detenuti consumano e prepararano il pasto nelle loro celle. Le ventidue ore di chiusura in cella dei detenuti sono definitivamente spazzate via in questo nuovo carcere. Il DAP, infatti, ha realizzato delle linee guida che consentono ai detenuti di trascorrere fuori le celle di pernottamento la maggior parte della giornata svolgendo attività qualificanti e psicologicamente costruttive.
Il secondo input fornito dal DAP consiste nel Meta-progetto posto tra i documenti di gara, ossia hanno graficamente sintetizzato una struttura penitenziaria che risponde agli obiettivi trattamentali e funzionali da perseguire e reso disponibile ai concorrenti.
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Naturalmente questo Meta-progetto non è stato indicato come vincolante perché ci si avvale della finanza di progetto proprio per intercettare l’innovazione proveniente dal mercato che un’amministrazione non è in grado di concepire, per cui dai concorrenti ci si attende un superamento motivato o quantomeno una forte ottimizzazione delle struttura, degli spazi e delle funzioni.
La normativa emergenziale. Altra eccezionalità del progetto di Bolzano riguarda la normativa che ha supportato l’operazione sino a questo momento; è vero, si tratta di una normativa emergenziale, con poteri ed effetti importanti se non straordinari. Nel 2010 il Legislatore ha stabilito che il Commissario governativo per l’emergenza carceraria dovesse essere il Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria; successivamente con Ordinanza sempre del 2010 è stato stabilito, che il Capo DAP, oltre che Commissario governativo fosse anche Commissario delegato con poteri emergenziali di protezione civile. Sul piano operativo oltre alla concentrazione di competenze e funzioni vi era la possibilità di derogare alle norme di legge e anche al Codice dei Contratti per le procedure di affidamento. La Provincia e gli stessi Commissari che si sono succeduti ha fatto la scelta di non utilizzare i poteri derogatori con riguardo alle procedure (es. utilizzando affidamenti diretti o gara ad inviti); basti pensare che si sta espletando una procedura aperta, abbiamo sempre lavorato con questa ottica concorrenziale, aperta direi europea.
Una norma particolare che ha accelerato le procedure è stato l’articolo 17-ter della legge 26 febbraio 2010, n. 26; stabilisce che in caso di sottoscrizione di una Intesa tra il Governatore della Regione o Provincia Autonoma ed il Capo dell’amministrazione penitenziaria si realizzano gli effetti di localizzazione. La localizzazione dell’Intesa, l’individuazione particellare del compendio, consente, in un solo atto, di modificare gli strumenti urbanistici vigenti e di dichiarare la pubblica utilità, l’indifferibilità e l’urgenza delle opere, costituendo, altresì, decreto di occupazione d’urgenza delle aree individuate.
Criticità: il blocco delle attività
A questo punto, però, c’è stato un inatteso problema che ha bloccato l’operazione per più di un anno. La Provincia è andata spedita con la sottoscrizione dell’Intesa, con la costituzione del gruppo di lavoro per lo studio di fattibilità, strutturando le relazioni con il DAP e con le altre istituzioni per il completamento dell’operazione, e poi si è dovuta femare. Il Capo del Dipartimento, Commissario governativo per l’emergenza carceri e Commissario delegato per l’emergenza carceri (unificava tre funzioni), viene sostituito nel ruolo di Capo Dipartimento, e, inoltre, nelle funzioni di Commissario governativo e Commissario delegato, sono attribuite a persona diversa del Capo DAP. C’è stato sia un avvicendamento di persone negli uffici ma soprattutto c’è stata una scissione delle funzioni che prima erano unificate e poi sono andate a persone diverse.
In questo anno e tre mesi di fermo, il nuovo Commissario Governativo e Delegato ha verificato l’esistenza di un problema nell’operazione finanza di progetto, che l’ha
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sostanzialmente bloccata. Non è stato un rilievo sollevato con la volontà di impedire le operazioni già rapidamente avviate, ma c’è stata la constatazione che la politica governativa aveva deciso di limitare i poteri emergenziali sino alla fine dell’anno. La limitatezza del mandato dei poteri commissariali ed emergenziali, quindi, ha fatto ritenere al Commissario Delegato e Governativo che non gli era consentito impegnare risorse e attività per più anni come è necessario nelle operazioni di Partenariato pubblico privato.
Una volta chiarite le ragioni del blocco, la soluzione è stata quella di far uscire il progetto dal controllo del Commissario governativo ed agire in stretta ed esclusiva collaborazione con il DAP. La Provincia, ai sensi dell’articolo 33 comma 3 del Codice dei contratti ha operato in funzione di stazione concedente su delega del DAP, collegamento che come ho detto ha funzionato molto bene, fatto che fa ben pensare nell’ipotesi di replica dell’operazione.
Il modello costruttivo tradizionale degli istituti penitenziari e la sua evoluzione
Per quel che riguarda il modello di realizzazione delle Infrastrutture carcerarie utilizzato sino ad oggi un buon riferimento è la Relazione della Corte dei conti del 2010 sull’edilizia penitenziaria che ricordo, in via ordinaria, spetta al Ministero delle Infrastrutture. Non vado sui numeri ma segnalo un dettaglio: la Corte osserva che in base ai tempi contrattualmente stabiliti i lavori effettuati in Sardegna per la realizzazione di 4 nuovi carceri avrebbero dovuto essere ultimati in date variabili tra l’agosto ed il dicembre del 2009. Oggi, 2013, i quattro carceri sardi sono stati aperti da poco. Questi quattro anni di ritardo quanto pesano ? Quante diseconomie hanno generato nel sistema penitenziario, ai detenuti, sia in termini monetizzabili sia non monetizzabili ? Si tratta di valori che devono essere considerati quando si sceglie un modello realizzativo. Inoltre sono emerse numerose varianti che hanno fatto lievitare i costi preventivati.
Invece, le operazioni in PPP hanno una strutturazione interna con forti incentivi affinchè l’opera sia terminata nei tempi e nei costi preventivati, in qualche caso anche in anticipo. Inoltre il modello di PPP impernia il suo sviluppo sulle linee guida dello stesso soggetto che sta progettando e attuando un nuova filosofia di detenzione, il DAP. La progettazione rimessa al MIT probabilmente non ha consentito, con la stessa efficacia, di far maturare ed evolvere il concetto stesso di struttura penitenziaria di come lo potrà fare il soggetto investito della gestione e dell’uso della struttura. Infine su questo tema si ricorda come tramite la gara di project financing verranno messi a confronto concorrenziale i concept progettuali provenienti da altre parti d’europa che hanno sviluppato da tempo progressi nella progettazione dell’edilizia penitenziaria.
La Finanza di progetto consente, una volta individuato l’affidatario (a differenza dell’appalto), una forte azione di negoziazione cooperativa sul progetto per farlo maturare e modificarlo in modo da renderlo aderente alle finalità e alle esigenze del DAP, dei detenuti, di chi vi lavora comprese le associazioni di volontariato e assistenza.
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Al netto del periodo di blocco, dalla firma dell’Intesa sino alla pubblicazione del bando in finanza di progetto sono passati circa 16 mesi in cui si sono modificate le pianificazioni territoriali, si è proceduto alle necessarie indagini geologiche geognostiche e idrogeologiche, è stata completata e liquidata l’esporpriazione dell’intero sito, si è proceduto all’acquisizione definitiva di pareri, nulla osta, autorizzazioni di tutte le amministrazioni coinvolte, è stato costituito il Gruppo di lavoro che ha redatto lo studio di fattibilità che ha dimostrato la convenienza dell’operazione in PPP, ed individuato la fattibilità del percorso giuridico- amministrativo, economico finanziario e tecnico dell’operazione e ha prodotto i documenti di gara bilingue prima che venissero pubblicati in GUCE.
Il Progetto Pilota: le carceri in Finanza di Progetto
L’esito di questo sforzo favorito dalle condizioni eccezionali, ma anche bloccato dalla destrutturazione delle stesse, ha consentito di mettere a punto un modello giuridico, tecnico ed economico finanziario ripetibile. Sono stati utilizzate le forme e gli accorgimenti più avanzati di PPP a livello internazionale e fatte evolvere tenendo in considerazione la peculiarità della legislazione italiana con un confronto serrato con il DAP sulle necessità trattamentali e di sicurezza. Il modello messo a punto supera i modelli già esistenti utilizzati per la realizzazione delle strutture ospedaliere italiane (assimilabili ai penitenziari) che sono realizzati con successo in italia da più di 10 anni e probabilmente sarà oggetto di studi ed applicazioni per tutti i futuri affidamenti di opere pubbliche “fredde” in partenariato pubblico- privato.
Le raccomandazioni al Ministero della Giustizia
Nel momento in cui l’esito dell’aggiudicazione fosse all’altezza delle aspettative - il concorrente aggiudicatario dovrà, infatti, presentare un preliminare, un contratto di concessione e un piano economico finanziario sostenibile e bancabile - allora questa potrebbe essere l’occasione per il Ministro della Giustizia di acquisire questo nuovo modello e le competenze maturate con abbattimento di costi e dei rischi per replicare l’operazione, dando attuazione alla disposizione di Xxxxx (art. 43 DL 1/2012 convertito con L. 27/2012) che indica la finanza di progetto come modalità prioritaria per la realizzazione delle carceri.
Mi preme in questa sede indicare tre punti fermi che vanno mantenuti nelle operazioni future pena lo smarrimento delle eccellenze intercettate con questo nuovo modello:
1 – Deve essere conferita in via ordinaria Capo al DAP il potere di firmare le Intese con i Governatori regionali ai fini della localizzazione per gli effetti urbanistici e espropriativi delle aree su cui realizzare le nuove carceri, in considerazione che è stata provata la non necessarietà e la non praticabilità di regimi commissariali.
2 – Deve essere spostata la competenza alla realizzazione dei nuovi istituti penitenziari dal Ministero delle Infrastrutture al DAP proprio perché solo questo, concetto più volte ripetuto, è
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il soggetto usuario ed è quello che può infondere nelle nuove realizzazioni in PPP le concezioni evolutive della progettazione in senso trattamentale e di tutela dei diritti costituzionali; inoltre ha una struttura tecnica interna ben strutturata e qualificata, a testimonianza le linee guida e il Meta-progetto prodotto;
3 – Questo modello deve essere necessariamente condiviso con le organizzazioni no profit di tutela dei detenuti, con le organizzazioni sindacali e con il mondo dell’associazionismo che lavora nelle carceri, questo perché vanno apprezzati e valorizzati i miglioramenti di tutti coloro che gravitano in questo settore ed eliminare i pregiudizi ed alimentare la conoscenza sul concetto di Finanza di progettto e dei risultati che si possono ottenere.
Avv. Xxxxxxx Xxxxxx
Consulente PPP Provincia di Bolzano,
Prof. a contratto e referente scientifico del Master LUISS Business School EMIC “Executive Master in Management delle Imprese di Costruzioni” e del Corso “La negoziazione nel PPP applicata alle Concessioni per le Imprese di Costruzione”,
già Componente dell’Unità Tecnica Finanza di Progetto - CIPE – DIPE - PCM
Cell. 000 000 0000