La contrattazione d'istituto
La contrattazione d'istituto
- Il fondo di istituto
#insiemefacciamoladifferenza
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PIÙ RESPIRO ALLA CONTRATTAZIONE
Le norme di legge - Brunetta, Legge 107 - ed ogni altra norma di legge o regolamento, nonché di contratto precedente, ancorché, come il caso della 107, che prevede la propria inderogabilità, può essere modificata dal contratto, per le materie che sono oggetto di contrattazione.
« …eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducono o che abbiano introdotto discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate nelle materie affidate alla contrattazione collettiva ai sensi dell'art 40, comma 1 e nel rispetto dei principi stabiliti dal presente decreto, da successivi contratti o accordi collettivi nazionali e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili…».
Così il decreto legislativo n. 75/2017 all'art. 2, comma 2 ha modificato il Testo Unico (n.
165/2001).
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SOGGETTI E TEMPI DELLA CONTRATTAZIONE
⮚ Il Dirigente scolastico che deve condurre direttamente la trattativa e non può delegare suoi collaboratori;
⮚ La RSU eletta dal personale della scuola (organo unitario);
⮚ I rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2016-2018 che partecipano alla trattativa con gli stessi poteri delle RSU.
L'inizio della trattativa è stabilito non oltre il 15 settembre. La conclusione dovrà avvenire entro il 30 novembre.
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Gli organi della scuola e le rispettive competenze
✓ Il collegio docenti decide sulle questioni attinenti alla didattica ed elabora il PTOF, identifica le funzioni strumentali, delibera il piano delle attività dei docenti ed il piano per l'aggiornamento;
✓ Il consiglio di istituto interviene sugli aspetti organizzativi e amministrativi relativi alle
attività scolastiche;
✓ Il Dirigente rappresenta l'Amministrazione ed è il legale rappresentante dell'Istituzione scolastica. Assegna gli incarichi, ne verifica lo svolgimento e liquida i relativi compensi in base ai criteri definiti nel contratto;
✓ La RSU e le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2016-2018 sono titolari della contrattazione ed esercitano il loro mandato nel rispetto delle competenze del Dirigente e degli organi collegiali.
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L’informazione
(art. 5 del CCNL 2016-2018)
È il presupposto per il corretto esercizio delle relazioni sindacali e dei relativi strumenti.
Riguarda tutte le materie oggetto di confronto e di contrattazione integrativa.
Consente ai soggetti sindacali di prendere conoscenza delle materie di confronto e di contrattazione attraverso la trasmissione di dati ed elementi conoscitivi.
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La contrattazione collettiva integrativa
(art. 22 CCNL 2016-2018)
Le materie oggetto di contrattazione sono:
✓ L’attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
✓ i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto;
✓ i criteri per l'attribuzione di tutti i compensi accessori al personale docente, educativo e ATA inclusa la quota delle risorse relative all'alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale;
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La contrattazione collettiva integrativa
(art. 22 CCNL 2016-2018)
✓ i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale (compreso “bonus docenti”);
✓ i criteri e le modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di personale;
✓ i criteri per l'individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare;
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La contrattazione collettiva integrativa
(art. 22 CCNL 2016-2018)
✓ criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti;
✓ i criteri generali per l'utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione);
✓ riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti i servizi amministrativi e a supporto dell'attività scolastica.
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LE PRINCIPALI NOVITÀ
⮚ Risorse per la valorizzazione docenti (“Bonus docenti”)
⮚ Flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA
⮚ Diritto alla disconnessione
⮚ Riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione
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Bonus docenti
Il nuovo CCNL assegna il potere negoziale per determinare i criteri sia per le somme del bonus sia per le somme del FIS, considerandole alla stessa stregua.
Le competenze dei vari organismi e soggetti
Comitato di Valutazione: individua i criteri per la valorizzazione dei docenti e si limita a declinare i criteri contenuti nelle lettere a) b) e c) del punto 3 del comma 129 senza discostarsene, soprattutto senza definire nessun criterio inerente l’aspetto economico.
Contrattazione integrativa di istituto: definisce i criteri di attribuzione dei compensi, con riferimento alle attività dei docenti individuate in base ai criteri elaborati dal Comitato di Valutazione (in analogia al resto del FIS). Il tavolo della contrattazione non interviene sui criteri e gli ambiti di attività individuati dal Comitato di Valutazione in quanto afferenti agli aspetti didattici e professionali.
Dirigente Scolastico: assegna i compensi in base ai criteri determinati dalla contrattazione. Comunica gli esiti della assegnazione (art.5 comma 5 CCNL 2016-2018).
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Bonus docenti
Le competenze dei vari organismi e soggetti
Al Comitato di valutazione va esclusa, in quanto non di sua competenza, ogni elaborazione che in qualche modo riconduca le attività a valori monetari.
Il tavolo della contrattazione:
✓ Riceve i criteri individuati dal comitato di valutazione per un esame approfondito.
✓ Individua i criteri per determinare i compensi da attribuire con le risorse della valorizzazione docente anche in relazione al complesso delle attività previste nell’ambito della programmazione del PTOF.
✓ Svolge un ruolo analogo a quello svolto per la determinazione dei compensi delle funzioni strumentali.
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Flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA
✓ Si devono individuare le “fasce temporali”, nel momento in cui la scuola è aperta più a lungo. Tale aspetto diventa materia di contrattazione, al fine di contemperare le esigenze del servizio con il diritto del lavoratore a preservare la propria vita personale e familiare.
✓ Sulla base delle esigenze di conciliazione lavorativa/familiare espresse dal personale ATA nella riunione di inizio anno col DSGA, si devono stabilire i criteri (già previsti dagli artt. 51-55 del XXXX 0000-0000) per:
• anticipo e posticipo dell'entrata e dell'uscita;
• distribuzione dell'orario su 5 giornate lavorative;
• turnazioni;
• orario plurisettimanale;
• diritto alla riduzione alle 35 ore settimanali.
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Diritto alla disconnessione
Prevedere espressamente un diritto alla disconnessione e sancire il diritto di fornire la propria prestazione espressamente ed esclusivamente all'interno di un determinato orario di lavoro.
✓ Si elimina l'obbligo implicito per il lavoratore di rimanere connessi 24 ore su 24 e 7
giorni su 7.
✓ Si afferma il diritto di non doversi fare carico di eventuali malfunzionamenti della rete andando oltre il normale orario di servizio.
✓ È la contrattazione di scuola a definire regole certe e fasce orarie protette in cui il personale dovrà essere reperibile.
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I riflessi sulla qualità del lavoro
e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione
✓ È possibile individuare prestazioni “aggiuntive” richieste al personale ATA che, dovute all’applicazione delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione, hanno di fatto delle ricadute sul lavoro (es. adempimenti per obblighi vaccinali, iscrizioni online alunni o per i diversi progetti deliberati nel PTOF).
✓ A seguito dell’informativa su tali procedure, che richiedono l’attività del personale ATA, si individueranno le risorse (del FIS o previste dalle specifiche leggi) per remunerare il suddetto personale, stabilendo dei criteri per l’individuazione del personale che si è reso disponibile.
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Il confronto
(art. 22 CCNL 2016-2018)
Accanto alla tradizionale contrattazione, si inserisce una modalità di confronto basata sulla partecipazione, sia sul livello nazionale, che regionale, che di singolo istituto scolastico.
È uno strumento innovativo di relazioni sindacali coerente con la scuola comunità, che ci consente di “condividere” tutti gli elementi di gestione dell’istituzione scolastica, in contrapposizione alla scuola «gerarchizzata» della 107/15 .
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Il confronto
(art. 22 CCNL 2016-2018)
Si introduce, in questa maniera, un sistema che induce alla partecipazione e al dialogo, piuttosto che allo scontro.
✓ Il nuovo contratto prevede che si possa chiedere il confronto su tutte le materie oggetto
di informativa.
✓ È richiesto entro 5 giorni da parte dei sindacati, anche singolarmente, e dalla RSU. La procedura si deve concludere nei 15 gg. successivi.
✓ Bisogna far in modo che il confronto diventi un momento ordinario delle relazioni
sindacali.
✓ Al termine del confronto ci deve essere un atto scritto pubblico di competenza dell’amministrazione affinché ci sia trasparenza delle posizioni. È auspicabile concluderlo con un’intesa sindacale che ha incidenza anche sulla contrattazione di istituto.
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Il confronto
(art. 22 CCNL 2016-2018)
Le materie oggetto di confronto sono:
✓ L'articolazione dell'orario di lavoro del personale docente, educativo e ATA, nonché i criteri per l'individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il Fondo d'Istituto;
✓ I criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all'interno dell'istituzione scolastica del personale docente, educativo e ATA, ad eccezione di quella su comuni diversi (CCNI mobilità);
✓ I criteri per la fruizione dei permessi per l'aggiornamento;
✓ Promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out.
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L'informazione
(art. 22 CCNL 2016-2018)
Le materie oggetto di informazione sono:
✓ La proposta di formazione delle classi;
✓ I criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei.
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Il contratto
✓ Ha durata triennale e serve per definire diritti ed obblighi legati al contratto decentrato.
✓ I criteri di ripartizione delle risorse possono essere negoziati ogni anno.
✓ Può contenere apposite clausole di salvaguardia per modificare annualmente il contratto nel caso dovessero rendersi necessarie variazioni per motivi oggettivi.
✓ Fino a quando non entra in vigore il nuovo contratto, si applicano le norme del
contratto precedente.
Deve contenere apposite clausole circa tempi, modalità e procedure di verifica della loro attuazione, anche in relazione all’informazione da richiede come previsto dall’art. 5.
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Come si conduce la trattativa
✓ Non è più prevista la proposta di contratto da parte del DS, per cui i sindacati e la RSU possono presentare piattaforme con le proposte di contratto;
✓ Analogamente non devono più attendere la convocazione da parte del dirigente
scolastico ma possono anche chiederla.
✓ Bisogna contrattare esclusivamente le materie stabilite nel CCNL;
✓ Gli incontri di norma si svolgono al di fuori dell'orario di lavoro oppure utilizzando le ore di permesso per le RSU;
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Come si conduce la trattativa
✓ Le riunioni sono valide a condizione che siano stati convocati tutti gli aventi diritto (RSU e rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2016-2018);
✓ Contrattare al fine di sottoscrivere l'accordo evitando il più possibile le contrapposizioni, tenendo presente che la contrattazione rappresenta un diritto dei lavoratori.
✓ Contrariamente a ciò che si pensa il contratto è utile e necessario per il Dirigente che ha la possibilità di definire norme cogenti che hanno valore per tutta la comunità ed è fortemente caratterizzante della funzione dirigenziale.
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Quando l'accordo è valido
L'art. 43, comma 3 del Decreto Legislativo 165/2001 (che stabilisce la validità del contratto se aderiscono i sindacati che rappresentano almeno il 51% dell'area contrattuale) vale solo per i contratti nazionali e non si applica per la contrattazione di istituto.
Occorre cercare di definire un testo condiviso dalla maggior parte dei
contraenti.
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Tempi e mancato accordo
(art. 7 comma 6)
Qualora, decorsi trenta giorni dall’inizio delle trattative, eventualmente prorogabili fino ad un massimo di ulteriori trenta giorni, non si sia raggiunto l’accordo, le parti riassumono le rispettive prerogative e libertà di iniziativa e decisione sulle materie indicate:
✓ L’attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
✓ i criteri e le modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di personale;
✓ i criteri per l'individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare;
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Tempi e mancato accordo
(art. 7 comma 6)
✓ criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti;
✓ i criteri generali per l'utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione);
✓ riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti i servizi amministrativi e a supporto dell'attività scolastica.
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Tempi e mancato accordo
(art. 7 comma 7)
Qualora non si raggiunga l’accordo sulle materie indicate ed il protrarsi delle trattative determini un oggettivo pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa, l’amministrazione interessata può provvedere unilateralmente, in via provvisoria, sulle sole materie oggetto del mancato accordo, fino alla successiva sottoscrizione e prosegue le trattative al fine di pervenire in tempi celeri alla conclusione dell’accordo. Il termine minimo delle sessioni negoziali è fissato in 45 giorni, eventualmente prorogabili di ulteriori 45:
✓ i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto;
✓ i criteri per l'attribuzione di compensi accessori al personale docente, educativo e ATA inclusa la quota delle risorse relative all'alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale;
✓ i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale (compreso “bonus docente”).
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Decorrenza del contratto
✓ Entro 10 giorni dalla firma, il Dirigente invia il testo al Collegio dei revisori i quali hanno 15 giorni di tempo per effettuare solo il controllo sulla compatibilità dei costi.
✓ Trascorsi 15 giorni senza osservazioni, il contratto diventa definitivo ed entra immediatamente in vigore.
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Il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa
(art. 40)
A decorrere dall'anno scolastico 2018-2019, le risorse destinate al personale della scuola confluiscono in un unico fondo, denominato “Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa”.
Si utilizza esclusivamente per i fini stabiliti nel CCNL.
È destinato a retribuire le prestazioni di tutto il personale della scuola impegnato
a sostenere il processo di autonomia scolastica.
Non può essere destinato al pagamento di personale estraneo al comparto.
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RISORSE DEL FONDO PER IL MIGLIORAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
⮚ Fondo dell’istituzione scolastica
⮚ Attività complementari di educazione fisica
⮚ Funzioni strumentali
⮚ Incarichi specifici del personale ATA
⮚ Aree a rischio
⮚ Ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti
⮚ Valorizzazione del personale docente
⮚ Valorizzazione dell'impegno in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica e valorizzazione del contributo alla diffusione nelle istituzioni scolastiche di modelli per una didattica per lo sviluppo delle competenze
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Distribuzione delle risorse previste per il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa
Fondo dell’istituzione scolastica (FIS)
Ad ogni singola scuola spettano, per convenzione di un criterio di accordo nazionale, risorse per:
✓ ciascun punto di erogazione del servizio;
✓ ciascun addetto in organico di diritto e potenziamento del personale docente, educativo e ATA.
In aggiunta spetta:
✓ Agli istituti secondari di II grado una quota aggiuntiva per ciascun docente in organico dell’autonomia destinata alla retribuzione dei docenti che svolgono attività aggiuntive di recupero in favore degli alunni con debiti formativi;
✓ Ai convitti e agli educandati una quota aggiuntiva per ciascun posto di personale ATA ed educativo in organico di diritto;
✓ Alle istituzioni scolastiche della regione Friuli Venezia Giulia, ulteriori risorse per l’indennità di bilinguismo.
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Distribuzione delle risorse previste per il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa
Attività complementari di educazione fisica
Ad ogni singola scuola di istruzione secondaria spetta una quota calcolata sul numero di classi in organico di diritto per l’avviamento alla pratica sportiva.
Funzioni strumentali
Ad ogni singola scuola spetta, sempre per un criterio concordato a livello nazionale:
✓ una quota fissa;
✓ una quota aggiuntiva per ogni complessità organizzativa;
✓ una ulteriore quota calcolata sul numero di docenti in organico dell’autonomia inclusi i docenti di sostegno.
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Distribuzione delle risorse previste per il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa
Incarichi specifici del personale ATA
Ad ogni singola scuola spetta una quota calcolata sul numero dei posti in organico di diritto di detto personale (esclusi i DSGA ed i posti accantonati). Si tratta di un criterio concordato a livello nazionale.
Aree a rischio
L’importo è calcolato sulla base degli indicatori relativi alla dispersione scolastica e alla presenza degli alunni stranieri.
Tutte le scuole, da quest’anno, ricevono direttamente il finanziamento.
Ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti
Ad ogni istituto spetta un importo calcolato sul numero dei docenti in organico dell’autonomia.
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Distribuzione delle risorse previste per il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa
Valorizzazione del personale docente
Ad ogni scuola viene erogato un importo calcolato sul numero dei docente in organico dell’autonomia finanziata con l’80% delle risorse.
Una quota aggiuntiva, calcolata sul 20 % delle risorse, assegnata sulla base dei seguenti fattori:
• Percentuale di alunni con disabilità;
• Percentuale di alunni stranieri;
• Numero medio di alunni per classe;
• Percentuale di sedi scolastiche in aree totalmente montane o in piccole isole.
Valorizzazione dell'impegno in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica e valorizzazione del contributo alla diffusione nelle istituzioni scolastiche di modelli per una didattica per lo sviluppo delle competenze.
È previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro per l'anno 2018 e di 20 milioni di euro per l'anno 2019 con criteri ancora da definire.
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Attività retribuite con il fondo di istituto (FIS)
a) il particolare impegno professionale dei docenti "in aula" riguardante le innovazioni, la ricerca didattica e la flessibilità organizzativa e didattica;
b) le attività aggiuntive di insegnamento (fino ad un massimo di 6 ore settimanali individuali) volte all'arricchimento ed alla personalizzazione dell'offerta formativa;
c) le ore aggiuntive prestate dai docenti della secondaria superiore per l'attuazione dei corsi di recupero per gli alunni con debito formativo;
d) Le attività aggiuntive funzionali all'insegnamento, che comprendono:
• i compiti relativi alla progettazione ed alla produzione di materiali utili alla didattica;
• le ore eccedenti le 40 annue per riunioni del collegio dei docenti;
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Attività retribuite con il fondo di istituto (FIS)
e) le prestazioni aggiuntive del personale ATA svolte oltre l'orario d'obbligo e/o per
l'intensificazione di prestazioni lavorative;
f) l'impegno di due docenti collaboratori del dirigente scolastico (compenso forfettario);
g) le indennità di turno notturno, festivo e notturno - festivo;
h) l'indennità di bilinguismo e trilinguismo;
i) il compenso spettante al personale che sostituisce il DSGA o ne svolge le funzioni;
j) la quota variabile dell'indennità di direzione spettante al DSGA;
k) ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell'ambito del PTOF;
l) particolari impegni dei docenti connessi alla valutazione degli alunni.
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Limiti per l'attribuzione dei compensi
✓ Il compenso per la collaborazione con il DS non può essere cumulato con quello per la funzione strumentale;
✓ Il personale docente può svolgere non più di 6 ore settimanali di attività aggiuntive di insegnamento;
✓ Il personale docente ed ATA con contratto di lavoro part-time è escluso dalle attività aggiuntive aventi carattere continuativo.
Dall’anno scolastico 2019/20 sarà possibile utilizzare le economie residue degli anni precedenti anche per finalità differenti da quelle per cui le somme erano state stanziate.
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Quadro dei diversi parametri per l’attribuzione delle risorse del Fondo delle istituzioni scolastiche
Istituto contrattuale | Parametro | Moltiplicatore |
2602,88 | Numero punti di erogazione del servizio | |
FIS | 337,03 | Numero posti in organico di diritto e potenziamento del personale docente, educativo e ATA |
352,19 | Numero posti docenti in organico dell’autonomia scuola secondaria di II grado | |
1.714,34 | Quota base per tutte le scuole | |
FUNZIONI STRUMENTALI | 767,24 | Numero complessità organizzativa |
44,91 | Numero posti docenti in organico dell'autonomia |
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Quadro dei diversi parametri per l’attribuzione delle risorse del Fondo delle istituzioni scolastiche
Istituto contrattuale | Parametro | Moltiplicatore |
INCARICHI SPECIFICI DEL PERSONALE ATA | 161,10 | numero dei posti in organico di diritto di detto personale |
ATTIVITA' COMPLEMENTARI DI EDUCAZIONE FISICA | 91,52 | Numero di classi in organico di diritti |
ORE ECCEDENTI PER LA SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI | 26,95 | numero docenti di scuola secondaria in organico dell'autonomia |
48,90 | numero docenti di scuola dell'infanzia e primaria in organico dell'autonomia | |
136,61 | Docenti in organico dell'autonomia finanziata con l’80% delle risorse | |
VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE | ||
Quota aggiuntiva per complessità calcolata sul 20% delle risorse |
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Altre risorse da contrattare
Destinate alla remunerazione del personale per:
✓ l’attività di alternanza scuola-lavoro;
✓ il recupero debito formativo;
✓ la formazione;
✓ i progetti nazionali e comunitari.
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