SUBITO IL CONTRATTO DI LAVORO!!
FLP
FEDERAZIONE LAVORATORI PUBBLICI
News
E FUNZIONI PUBBLICHE
PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE POLITICA SINDACALE E SOCIALE
SUBITO IL CONTRATTO DI LAVORO!!
IL RINNOVO DEI CONTRATTI E LA PRESENTAZIONE DELLE PIATTAFORME
ANNO VII MERCOLEDI’ 05 GIUGNO 0000 X. 000
00000
FLP News
DIRETTORE:
Xxxxx Xxxxxxxxxx
DIRETTORE RESPONSABILE:
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
COMITATO EDITORIALE:
Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Sito xxx.xxx.xx e-mail: xxxxxxx@xxx.xx
REDAZIONE: Xxx Xxxxxxx Xxxxxx, 00 – 00000 Xxxxxx
REDAZIONE ROMANA: Xxx Xxxxx, 00 – 00000 Xxxx
EDITORE: FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche Registrazione Tribunale di Napoli
n. 24 del 01.03.2004
Iscrizione al R.O.C. n. 12298
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:
Xxxxxx Xxxxxx
FLP News è un periodico gratuito di informazione culturale, po- litica, sindacale e sociale, dell’Associazione Sindacale FLP (Fe- derazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche),che informa, tutela e assiste i lavoratori italiani.
E’ diffuso in formato cartaceo e disponibile online. Può essere scaricato dal sito internet xxx.xxx.xx; in tale sito troverete anche informazioni aggiornate relative ai singoli settori sindacali, non- ché tutte le indicazioni per iscriversi alla FLP.
Chiunque può collaborare con la redazione, inviando notizie, commenti o articoli da pubblicare in formato Word, all’indirizzo e-mail: xxxxxxx@xxx.xx
I contenuti espressi negli articoli firmati dai collaboratori, sia in- terni che esterni, sono da considerare opinioni personali degli autori che non impegnano pertanto la FLP.
Associato USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
Pubblicità
FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche) Xxx Xxxxx 00 00000 Xxxx
Tel. 0000000000 Fax 0000000000
e-mail: xxxxxxx@xxx.xx xxx.xxx.xx
RICONOSCIMENTO DEL CREDITO D'IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN CAMPAGNE PUBBLICITARIE LOCALIZZATE
Grazie alla legge 289 e alla delibera CIPE successiva le imprese che incrementano i propri investimenti pubblicitari in campagne su mezzi lo- cali certificati, anche per l’anno 2006, otterranno delle agevolazioni fi- scali.
Le informazioni e la modulistica per richiedere il credito d’imposta sono disponibili all'indirizzo dell’Agenzia delle Entrate:
Xxxx://xxx0.xxxxxxxxxxxxxx.xx/xxx/xxxxxxx/xxx/xxxxx_xxxxxxxxxx.xxx
News
IL PERIODICO DELLA FEDERAZIONE LAVORATORI PUBBLICI
E FUNZIONI PUBBLICHE
REDAZIONE ROMANA :
xxx Xxxxx, 00 -00000 XXXX
TEL.0 0000000000
TEL.0 0000000000
FAX. 0000000000
e-mail: xxxxxxx@xxx.xx
REDAZIONE
Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxx - Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
COLLABORATORI:
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxx Xx Xxxxxx,, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx
COMITATO SCIENTIFICO
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxx, Xxxxxxxx Xxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx
MERCOLEDI’ 05 giugno 0000 X. 000
SOMMARIO
pag.4
DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI
- Firma eletteronica
NOTIZIE DAL CANILE
- Cuccioli da adottare
STILE LIBERO
- Basket
KRONOS
- Urbino
RETROSCENA
- Film nelle sale
L’ANGOLO DEL BERE
- La birra
A SCUOLA DI CUCINA
- Ricette varie
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- Il rinnovo dei contratti
AGENZIE FISCALI
- Qualcuno preferisce la minore età...
AGENZIE FISCALI: ENTRATE
- Sono più importanti.....
AGENZIE FISCALI: DOGANE
- Le Dogane ancora contro le aspettative....
AGENZIE FISCALI: MONOPOLI
- Si dell FLP suglia accordi del comma 165
COMPARTO MINISTERI: ECOFIN
- Emergenza sanitaria....
COMPARTO MINISTERI: DIFESA
- Condivisibile la posizione critica ......
- A giorni l’avvio del confronto....
- Un no alla proroga........
COMPARTO MINISTERI: GIUSTIZIA
- Emergenza sanitaria....
- Grande participazione della FLP.......
4
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
News
PER I LAVORATORI PUBBLICI PRIORITA’ ASSOLUTA LA DIFESA DEI SALARI
SUBITO IL CONTRATTO DI LAVORO!!IL RINNOVO DEI CONTRATTI E LA PRESENTAZIONE DELLE PIATTAFORME
I
l blocco dei contratti pubblici e la cancellazione dell’indennità di va- canza contrattuale sino al 2015, il tutto supportato da una pronuncia fa- vorevole del Consiglio di Stato, hanno reso ancora più pesante la situazione dei lavoratori pubblici che assistono impotenti allo spregio dei loro diritti fondamentali il primo dei quali è, ap- punto, il rinnovo del contratto di la-
voro.
La nostra Federazione, riunito nella settimana scorsa il Comitato Direttivo Nazionale, ha deciso di avviare con immediatezza una serie di forti inizia- tive politico sindacali allo scopo di evi- denziare a tutti gli interlocutori, politici ed istituzionali, uno stato di insoffe- renza dei lavoratori pubblici che sta raggiungendo livelli di guardia.
L’obiettivo che ci poniamo è semplice ma difficile da raggiungere: rinnovare i contratti di lavoro per i tre milioni di pubblici dipendenti e per fare questo riteniamo sia necessario coinvolgere non solo il Governo ed il Ministro com- petente, al quale abbiamo chiesto un urgente incontro, ma anche i Gruppi Parlamentari di un Parlamento rinno- vato in larghissima parte che non pos- sono non farsi carico di un problema di tale portata.
Quali sono, a nostro avviso, le diret- trici su cui muovere?
La prima, parte dalla considerazione che il rinnovo del contratto non possa non contenere, come invece qualcuno vorrebbe, una concreta proposta di carattere economico con la quale an- dare al potenziale l’attuale sistema re- tributivo e che consenta il recupero anche parziale delle quote lasciate sul campo dal blocco dei contratti; a que- sto deve essere aggiunta la richiesta di uno sblocco del salario accessorio e dei fondi di amministrazione anche
in ragione dei risparmi di gestione le- gati ai precedenti processi di riorga- nizzazione.
La seconda direttrice riguarda la parte giuridico-ordinamentale che, a nostro avviso, deve essere caratterizzata da una profonda rivisitazione dell’ordina- mento professionale dei dipendenti pubblici, superando le attuali modalità di divisione e traguardano realtà pub- bliche e para pubbliche più evolute. La terza direttrice riguarda le relazioni sindacali per le quali è necessario una forte inversione di tendenza rispetto alla attuale fase: occorre riappro- priarci del diritto alla contrattazione ma anche pretendere che sul fronte della informazione sindacale vengano date risposte concrete e preventive alle iniziative in atto.
Occorre dare ultrattività al precedente CCNL ed ai connessi CCNI ed oc- corre altresì che il nuovo Ministro della PA “batta un colpo” e che si co- minci a ragionare bloccando, per in- tanto, le insorgenti fasi di forte, potenziale conflittualità legate ad in- terpretazioni unilaterali che si stanno registrando su iniziativa della Fun- zione Pubblica.
Altro punto sul quale riteniamo si debba incentrare la nostra azione sin- dacale è quello della c.d. “spending review”, legge dello Stato fortemente voluta dal Governo Xxxxx che ha ope- rato nuovi tagli lineari alle Pubbliche Amministrazioni ma che non sembra, anzi, non ha portato alcun beneficio di carattere organizzativo alla macchina della P.A. italiana.
Ci chiediamo infatti cosa e come si è operato sul fronte del recupero delle consulenze e delle esternalizzazioni dei servizi, ci chiediamo come si pos- sano tagliare gli organici di alcune Amministrazioni Centrali e poi con-
sentire la permanenza di società “in house” con migliaia di dipendenti che, magari, svolgono le analoghe funzioni dei dipendenti di ruolo in una situa- zione di precariato costante e con costi notevolmente più alti per le Am- ministrazioni.
Pensiamo infatti che una Pubblica Amministrazione riorganizzata, con il personale motivato, formato e meglio retribuito, come per altro avviene negli altri paesi europei, non possa che es- sere un forte volano anche per l’eco- nomia del Paese; servizi che funzionano, una macchina pubblica presente ed operativa sui territori, tutto questo, a nostro avviso, non può che avvenire solo ed attraverso il coinvolgimento delle parti sociali.
Chi prima ha teorizzato la soluzione per legge dei problemi della P.A. ita- liana, al di là della caccia alle streghe operata con il supporto dei media, si è sbagliato clamorosamente così come si è sbagliato chi cercava di imporre modelli di performance identici per amministrazioni diverse e per funzioni assolutamente atipiche.
Occorre, a nostro avviso, avviare una nuova e forte stagione contrattuale per il Pubblico Impiego che metta al centro la questione del lavoro e dei di- ritti, la questione salariale e di una ri- forma giusta della P.A; chiediamo al Governo ed al Parlamento di dedicare attenzione ai più di tre milioni di pub- blici dipendenti, la più grande azienda del Paese. Occorre rinnovare i con- tratti del Pubblico Impiego!!
5
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
News
6
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
News
IL DIRETTIVO NAZIONALE DELLA FLP È COMPATTO CONTRO IL BLOCCO DEI CONTRATTI E PER UNA NUOVA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
IL RINNOVO DEI CONTRATTI E LA PRESENTAZIONE
DELLE PIATTAFORME
I
l 24 e 25 maggio si è riunito, nella nuova sede di Via Aniene a Roma, il Consiglio Direttivo Nazionale
della FLP.
È stata l’occasione per confrontarsi su tutte le problematiche al momento sul tappeto: xxxxxxx dei contratti, politica del nuovo Governo, organizzazione del sindacato, ruolo della pubblica amministrazione, servizi e responsa- bilità del sindacato nei confronti degli iscritti e dei lavoratori in generale.
Due giorni densi di interventi al ter- mine dei quali è stato approvato un documento che denuncia la volontà del Governo Xxxxx di continuare lapo- litica punitiva nei confronti dei dipen- denti pubblici - già adottata dai governi Xxxxxxxxxx e Xxxxx – attra- verso il blocco del rinnovo dei contratti e dei trattamenti economici individuali
dei lavoratori pubblici.
Il Xxxxxxxxx ha dato quindi mandato alla Segreteria Nazionale di produrre azioni incisive per contrastare queste politiche, fin dall’incontro previsto con il Ministro della Pubblica Amministra- zione D’Alia, previsto originariamente per il 28 maggio e rinviato al 4 giugno. I soldi per i rinnovi contrattuali e per investimenti nella Pubblica Ammini- strazione italiana ci sono, la FLP ha indicato dove prenderli, come limitare gli sprechi e come aumentare le en- trate senza introdurre nuove tasse; nei prossimi giorni verranno deposi- tate le piattaforme contrattuali e ini- zierà ufficialmente la vertenza.
Ma il Direttivo Nazionale ha anche chiesto un cambio di marcia: basta giocare indifesa quando sono in di- scussione non solo i diritti e i livelli sa-
xxxxxxx ma addirittura il posto di lavoro, basta con le spending review che usano i lavoratori pubblici come cassa continua. Bisogna riappropriarsi del proprio futuro e pretendere rispetto della dignità del lavoro pubblico, ridi- segnare funzioni e compiti delle pub- bliche amministrazioni, che non rispondano ai bisogni clientelari della politica ma a quelli dei cittadini, so- prattutto delle fasce più deboli.
Il ruolo che la FLP vuole svolgere in questo scenario è quello di punto di ri- ferimento per i bisogni dei lavoratori, nelle amministrazioni e sui territori, di contrasto alle tentazioni consociative sindacali con il Governo di “larghe in- tese”, di stimolo per tutto il movimento sindacale a rivendicare i giusti ricono- scimenti per il lavoro pubblico.
7
AGENZIE FISCALI
News
QUALCUNO PREFERISCE LA MINORE ETÀ ALLA PROVA ?
NOI NO !
C
ome da notizia da noi pubbli- cata sul nostro sito internet in tempo reale, il prossimo 28 giu-
gno si svolgerà la prova teorico-pratica prevista dal Contratto nazionale in caso di ex-aequo per i passaggi eco- nomici.
Grazie all’azione della FLP Finanze, le prove si svolgeranno a livello regio- nale,prevedono 40 domande a rispo- sta multipla, con tre possibilità di risposta, che verteranno sulle diverse aree tematiche di azione dell’area ter- ritorio, e si svolgeranno in 35 minuti. Ovviamente c’è chi storce il naso per- ché si deve sottoporre a queste prove e qualcuno inizia già a mestare nel tor- bido, indicando la FLP come respon- sabile se si fanno le prove.
Non c’è problema, ci siamo abituati. Però pensiamo anche che i lavoratori abbiano il cervello per valutare da soli la situazione che si era venuta a creare all’Agenzia del Territorio.
Innanzitutto va ribadito che non siamo certo noi gli assertori dell’assoluta bontà della prova per risolvere i casi di ex aequo. infatti ci siamo sempre bat- tuti ed abbiamo anche ottenuto, negli anni scorsi, criteri diversi e più in sin- xxxxx con quelli che sono gli sviluppi economici.
Ma, in questo caso, nonostante nei mesi precedenti alla pubblicazione delle graduatorie, avessimo più volte chiesto di fissare dei criteri alternativi, sulla falsa riga di quanto avevamo già fatto all’Agenzia delle Entrate, le gra- duatorie erano invece uscite con la proclamazione dei vincitori con il crite- rio di precedenza della minore età.
Pur trovandoci di fronte ad accordi che prevedono un notevole numero di pas- saggi economici, il beneficio dell’in- quadramento nella posizione supe- riore non è pero, com’è noto, per il 100% dei colleghi.
L’alternativa in cui ci siamo trovati per
riconoscere il passaggio a chi era in fondo alla graduatoria per gli ultimi posti disponibili non era quindi tra la prova o la non prova; e non vi era ne- anche più la possibilità di individuare diversi criteri da quello unilaterale e perlomeno parziale della minore età del candidato.
Ora, che a quelli che erano “passati” con la minore età non piaccia la prova lo possiamo, umanamente, compren- dere.
Se però ci sono sindacati, soprattutto quelli finto-antagonisti, che si lamen- tano per questo quando erano già lì pronti a firmare in ARAN per la minore età scippando a molti la possibilità di giocarsi un passaggio che è senza possibilità di appello (e non certo gra- zie a noi), a noi non viene manco la voglia di rispondere.
Lasciateci dire che le condizioni di as- soluta trasparenza iniziale (quelle finali le verificheremo solo in seguito) con le quali si svolgeranno le prove sono do- vute solo all’azione della FLP Finanze. Come facciamo a dirlo? Semplice !
Se siamo l’unico sindacato a essersi battuto per contrattare, come dice ap- punto il contratto nazionale, le moda- lità delle prove in tutte le agenzie mentre gli altri sindacati all’Agenzia delle Dogane non hanno fatto neppure richiesta di contrattazione, vuol dire che siamo gli unici interessati alla tra- sparenza.
Dove abbiamo trovato terreno fertile
abbiamo contrattato, dove l’ammini- strazione si è rifiutata non abbiamo avuto lo straccio di un supporto da parte di nessuna organizzazione sin- dacale.
Comprendiamo che vi sia una certa amarezza in chi si vede comunque im- pegnato in una prova per vedersi attri- buita una posizione economica quando per gli altri invece non c’è stata, anche a seguito dell’eccessiva discrezionalità che in molti casi ha ca- ratterizzato la scheda di valutazione. Situazioni su cui certamente bisogna riflettere e che devono orientare la no- stra azione quando ci troveremo (e noi intendiamo farlo) a discutere nuova- mente di ordinamento e di riconosci- mento professionale.
Ma nella fase in cui ci troviamo questa prova non lede nessuno: non i vincitori che a giugno prenderanno gli arretrati e saranno pagati (mentre alle dogane no, e i sindacati di regime, nessuno escluso, stanno zitti e non protestano); non lede più di tanto la sfera econo- mica perché, come da noi richiesto, si svolge nelle sedi regionali; non lede il diritto alla trasparenza perché, a diffe- renza di altre agenzie, qui tutti i detta- gli sono stati comunque contrattati e le modalità sono note a tutti.
Mette infine in condizione tutti quelli che hanno il medesimo punteggio di concorrere al passaggio senza esclu- sioni unilaterali e precostituite.
E non è poco…..
8
AGENZIE FISCALI
ENTRATE
News
SONO PIÙ IMPORTANTI
I DIRITTI DEI LAVORATORI O I TAVOLI SEPARATI?
La FLP Finanze non ha dubbi, i diritti dei lavoratori hanno sempre la precedenza.
L
’Agenzia delle Entrate ci ha con- vocato per un confronto sulla chiusura di alcuni uffici territoriali. Siamo stati informati che, rispetto al piano originariamente previsto di chiu- sura di 28 uffici, sospeso dopo le prese di posizione sindacali, l’agenzia chiuderà i seguenti uffici: Pieve di Ca- dore, Castelfranco Veneto e Gemona del Friuli il 17 giugno; Santhià e Larino il 1° luglio; Chieri il 15 luglio; Mistretta
e Augusta il 22 luglio.
Questi uffici si aggiungono a quelli già chiusi in precedenza e cioè Lonato, Ti- rano, Zogno,Portomaggiore, Mercato San Xxxxxxxx, Rivarolo Canavese e Valenza Po.
Per i restanti uffici del piano di chiu- sura originario, l’Agenzia ha confer- mato di volerli chiudere ma non ha indicato date e la FLP Finanze, impe- gnata al centro e sui territori per far cambiare idea all’amministrazione, fin- ché ci sarà anche un minimo spiraglio continuerà a lavorare per scongiurare chiusure che, lo abbiamo detto più volte, riteniamo sbagliate per la lotta all’evasione fiscale e i diritti dei lavo- ratori.
Non sfuggirà a nessuno però che, lad- dove non riusciamo a scongiurare la chiusura degli uffici, è importante non lasciare soli i lavoratori e cercare co- munque la massima tutela delle loro condizioni.
Questo era il senso dell’accordo na- zionale che avevamo proposto mesi fa, inascoltati da sindacati e ammini- strazione (vedi Notiziario FLP Finanze
n. 6 del 25 gennaio 2013), e che si ri- vela sempre più indispensabile alla luce della chiusura di uffici come Mi- stretta, Augusta o Pieve di Cadore, di- stanti molti chilometri dagli uffici più vicini e spesso più prossimi o comodi
da raggiungere da uffici di province di- verse da quelle ove sono ubicati.
Era quindi quella la strada che vole- vamo riproporre, ma abbiamo fatto in tempo solo a segnalare che a Chieri, dove l’Agenzia ha detto di non preve- dere presidi per l’utenza, il Sindaco non era stato più contattato e che at- tendeva segnali per aprire sportelli de- centrati, e ad incassare la disponibilità dell’Agenzia a interessarsene, che si è scatenata una incredibile
bagarre.
CGIL, CISL, UIL e Xxxxx, infatti, hanno chiesto di separare i tavoli e, nono- stante l’affermazione dell’Agenzia che non si trattava di una fase di contrat- tazione e quindi non si potevano se- parare i tavoli ma era comunque disponibile ad aprire un confronto nel merito, hanno cominciato una farsa in- finita sul tipo di confronto previsto dal contratto.
A questo punto, farsa nella farsa, no- nostante alcuni delegati territoriali (e a dire il vero anche qualche responsa-
bile nazionale palesemente in difficoltà per l’incredibile diktat imposto dall’alto per giochi che nulla hanno a che ve- dere con le agenzie fiscali) compo- nenti le delegazioni dei sindacati richiedenti i “tavoli separati” manife- stassero imbarazzo e cercassero co- munque di rappresentare il mandato ricevuto dai lavoratori, è proseguita una schermaglia che di fatto però ha impedito prima a loro, e poi ai sinda- cati che avrebbero voluto entrare nel merito dei problemi, di poterlo fare.
Sia chiaro che non condividiamo la scelta dell’agenzia di non aprire una fase di contrattazione vera e propria. Ma quando la stessa agenzia afferma testualmente al tavolo di trattativa: “Vi abbiamo chiamato proprio per aprire un confronto con voi, se avessimo vo- luto limitarci all’informativa ve l’avremmo mandata via mail”, non co- gliere gli spazi di tutela dei lavoratori solo per logiche di puro potere e per impedire alla FLP di esprimere il man- dato espresso dai lavoratori è franca-
9
AGENZIE FISCALI
ENTRATE
News
mente incredibile!!
Chi oggi ha scritto di essere entrato nel merito delle proposte e di aver par- lato dell’Ufficio di Pieve di Cadore o di qualunque altro ufficio, quindi, DICE IL FALSO!! Chi ha scritto quel comuni- cato avrebbe dovuto scrivere che vo- leva parlare di Pieve di Cadore ma la propria federazione glielo ha impe- dito!!
Come abbiamo detto siamo stati gli unici a porre la questione a inizio gen- naio 2013 e continuiamo a ritenere ne- cessaria un’intesa quadro che garantisca tutele ai lavoratori interes- sati da questo processo che è iniziato, ma non certamente finito. E vogliamo anche dire la nostra su come invece sia necessaria una presenza capillare dell’Agenzia a presidio del territorio. Ma i tavoli separati e i conseguenti “progetti di esclusione” non possono essere più importanti dei lavoratori. L’abbiamo detto e lo ripetiamo anche ora. L’atteggiamento tenuto da CGIL, CISL, UIL e XXXXX dimostra invece che per loro è più importante impedire alla FLP di esprimere le sue proposte piuttosto che portare avanti le loro. Una brutta pagina, l’ennesima di que- sti mesi, che non può essere sotta- ciuta o coperta come hanno cercato di fare con richieste d’incontro al diret- tore dell’Agenzia quando invece sono stati proprio loro ad impedire che pro-
seguisse una riunione appositamente convocata.
Ci accusano di dire cose diverse dalle loro e che ormai sono
diventati una “casta”, e quale miglior prova di quella che hanno dato ieri, impedendo a noi e ad altri sindacatipresenti al tavolo, di fare propo- ste ?
Ma non si illudano: noi continueremo a parlare, a gridare il nostro scon- tento per le manovre dei governi ma anche per le politiche consociative sindacali che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno portato al minimo storico i diritti dei lavora- tori pubblici.
Contro le politiche di chi sta sempre con il più forte e contro quelle di chi è di lotta quando al governo ci sono i “ne- mici” e ora si riposiziona perché ci sono le larghe intese politiche (e pure sindacali).
Chiediamo ai lavoratori di ribellarsi a chi mette logiche di potere da- vanti ai loro diritti.
Noi faremo le nostre battaglie al fianco dei lavoratori, non riusciranno a zittirci, mai!!
10
AGENZIE FISCALI
dOGANE
News
LE DOGANE ANCORA CONTRO LE ASPETTATIVE DEGLI IDONEI
Nel piano del personale 2013 c’è posto solo per nuovi dirigenti e mobilità intercompartimentale.
D
obbiamo dire che non nutri- vamo eccessiva speranza di un’inversione di tendenza da
parte dei vertici delle dogane in mate- ria di politiche del personale.
Ma le questioni aperte e le diverse sol- lecitazioni di questi mesi scaturite anche dalle prese di posizione del per- sonale interno interessato allo scorri- mento delle graduatorie per il passaggio alla terza area ma anche dalle aspettative degli idonei ai con- corsi esterni, destinatari di specifiche norme, meritavano sicuramente mag- giore attenzione.
Ed invece così non è stato.
Come sintetizziamo nel titolo, il piano presentato dal Direttore del personale il 4 giugno 2013 all’interno del con- fronto sul piano aziendale 2013, pre- vede unicamente l’inserimento di nuovi dirigenti (quelli che saranno as- segnati dal concorso della SSPA, quelli del concorso a 69 dirigenti e quelli che dovrebbero “scaturire” dalla procedura speciale in via di emana- zione per ulteriori 40 posizioni dirigen- ziali) e l’attivazione anche per il 2013 della procedura di ingresso da altre amministrazioni per 300 unità (150 nella 3^ area e 150 nella seconda area).
Nessun riferimento alla possibilità di ri- chiedere lo scorrimento della gradua- toria del concorso interno per la terza area; nonostante le carenze, pur as- sogliatesi in questi anni a seguito dei tagli e dall’ingresso dall’esterno a titolo di mobilità, sono quantificabili ad oggi in almeno 500 unità.
Questo dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, coma la prima cosa da fare se abbiamo a cuore lo scorri- mento delle graduatorie degli idonei sia quella di incalzare, subito e prima della firma delle convenzioni 2013, l’agenzia sulle scelte gestionali e sui
piani del personale.
Costringendoli a cambiare rotta, per- ché a nulla serviranno le paventate ri- chieste di modifiche normative o di rivisitazione di circolari, proposte in questi giorni dalle altre XX.XX., come risoluzione della problematica, se le dogane non hanno in realtà alcuna vo- lontà di inquadrare i colleghi idonei ed intendono invece anche per il 2013 perseguire nella strada del recluta- mento per il tramite della mobilità da altre amministrazioni.
Quelle presunte iniziative sono solo, come abbiamo avuto modo di dire nei giorni scorsi in una lettera aperta di- rettamente indirizzata a ognuno dei colleghi idonei, tentativi di prendere tempo, sviare l’attenzione, permettere all’agenzia invece di agire indisturbata con atti ed azioni concrete che ri- xxxxxxx di affossare per sempre le loro legittime aspettative.
E coma vedete questa scelta non è solo un pugno nell’occhio nei confronti dei colleghi doganali, ma è anche poco comprensibile ad esempio ri- spetto ai colleghi dell’area monopoli, che a fronte di una “loro” dotazione or- ganica priva di carenze nella seconda e nella terza area, si vedono confinati nei “loro” recinti”, impossibilitati a ve- dersi riconosciute legittime aspettative di carriera, mentre le Dogane reclu- tano dalle altre amministrazioni.
E guardate che nel caso della mobilità intercompartimentale delle dogane non ci troviamo di fronte a situazioni di esuberi, di mobilità per evitare licen- ziamenti etc etc che sarebbero asso- lutamente doverose in un ambito di solidarietà e di difesa del posto di la- voro.
No, questa è mobilità volontaria di chi, guarda caso, riesce ad avvicinarsi a casa e pure in un’amministrazione come quella delle dogane, che ha
anche una retribuzione complessiva diciamo più dignitosa di molte altre … In buona sostanza la reiterata scelta delle dogane in materia di politiche di reclutamento del personale è poco equa per diverse considerazioni :
• perché comunque prima di rinforzare gli organici in termini assoluti e con in- nesti dall’esterno si può e si deve prima inquadrare il personale interno riconoscendo gli anni di funzioni eser- citate a fronte di sottoinquadramenti;
• perché adesso l’agenzia è unica e non si capisce perché non si possa e debba ragionare in termini complessivi tra area dogane ed area monopoli;
• perché infine se si deve comunque rimpiazzare almeno la quota di chi va in pensione, non si utilizzano giovani in attesa di posto di lavoro e si privile- gia invece il passaggio di chi un lavoro già ce l’ha !
Queste cose, ed anche altre in verità, le avremmo volute dire in riunione , in sede di confronto con l’Agenzia.
Perché, pur consapevoli che tale ma- teria per quanto concerne le ricadute sul personale rientra in un sistema di partecipazione diverso dalla contratta- zione, è comunque un momento deci- sivo sia rispetto alle attese del personale sia con riferimento alle que- stioni più generali relative ai carichi e all’organizzazione del lavoro che, come è noto, risentono in modo evi- dente e correlato delle carenze, della collocazione e dell’inquadramento del personale.
Un momento di confronto, è bene ri- cordarlo, che abbiamo strappato negli anni scorsi nella fase di costituzione delle Agenzie prevedendone le moda- lità all’interno degli statuti, e che come sindacato abbiamo difeso in questi anni di controriforma Xxxxxxxx che ha cercato di azzerare ogni qualsivoglia momento dialettico e di confronto su
11
AGENZIE FISCALI
dOGANE
News
tali materia.
Ma evidentemente in troppi non gradi- vano né le nostre osservazioni né evi- dentemente che potessimo ascoltare quelle degli altri.
Perché ancora una volta, dopo l’ora e mezza di prolusione del direttore del personale, e prima che il sindacato po- tesse finalmente esprimersi sulle cose dette e sentite, è l’urgenza delle deci- sioni da assumere è nelle cose, CGIL, CISL, UIL e SALFi hanno nuovamente privilegiato la strada formale e tor- tuosa delle procedure e dei riti: hanno infatti riproposto la modalità di prosecuzione dei lavori, basata sui ta- voli separati, in questo caso ancora maggiormente ingiustificata e non supportata da alcun riferimento, ne contrattuale, ne normativo.
Richiesta da noi contestata e a fronte della quale l’agenzia si è impegnata a verificare il quadro di riferimento vi- gente, aggiornando la riunione.
Sia ben chiaro. Abbiamo idee e com- portamenti diversi da chi chiede i ta- voli separati.
Riteniamo che molte delle scelte da loro assunte, in particolare all’agenzia delle dogane, vadano in direzione contraria agli interessi dei lavoratori. Ma questa valutazione non può signi- ficare che loro, o chi per loro, possano scegliersi il tavolo e i soggetti che vi partecipano, a proprio piacimento. Specialmente quando ci troviamo di fronte a momenti istituzionali come quello della presentazione dei piani aziendali.
Il diritto a esprimere idee e proposte diverse, fuori dal coro, nell’ambito del medesimo consesso dovrebbe essere un patrimonio democratico, capace di costruire proposte forse migliori e più articolate di quelle che ognuno pro- duce in casa propria.
L’idea dei cartelli precostituiti messi su per impedire di “contaminarsi”, per esorcizzare il pericolo, o per discrimi- nare i dissenzienti non solo non ri- sponde ad alcun principio democratico, ma è il chiaro indice della difficoltà in cui versano coloro che non trovano di meglio che sfuggire al confronto.
Ma le nostre preoccupazioni esulano da valutazioni di circostanza o torna- conti di organizzazione, che pure ci fa-
vorirebbero a fronte di un palese com- portamento discriminatorio.
Quello che contrastiamo è il tentativo di impedirci di dispiegare liberamente la nostra azione a tutela dei lavoratori. Già le materie negoziali ci sono state scippate per legge da Xxxxxxxx, le ri- sorse per i contratti e gli integrativi da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni.
Sarebbe sbagliato accettare e lasciare passare nel silenzio rituali e metodo- logie che rendono ancor più sterili e volutamente “rissosi” i pochi momenti di confronto con le controparti.
A fronte delle grandi questioni legate al salario, ai diritti, alla carriera, alla qualità ed alla quantità del lavoro, alle prospettive delle nostre amministra- zioni invece di costruire proposte e percorsi di mobilitazione ci vorrebbero trascinare in questioni puramente endo-sindacali o a guerre di comuni- cati per difendere la nostra dignità e la nostra onorabilità.
Il diritto a parlare, a negoziare, a es- sere o non essere protagonisti nelle contrattazioni ce lo danno e ce lo pos- sono togliere solo i lavoratori, negan- doci il consenso.
Le pagelle non ce le possono dare i di- rettori delle agenzie o le altre xx.xx., che vorrebbero sottolineare in rosso e blu quello che scriviamo e che non gli piace.
Per questo motivo, vale il caso di riaf- fermarlo, vanno distinti gli ambiti delle
politiche e delle proposte, da quello delle regole.
Siamo garanti delle regole e rispet- tiamo il diritto di ognuno di esprimere le proprie valutazioni e di fare le pro- prie politiche rivendicative con la di- gnità e le garanzie che gli spettano. Allo stesso tempo esigiamo il mede- simo rispetto nell’esercizio delle fun- zioni che svolgiamo su mandato dei lavoratori e nel quadro delle regole oggi vigenti nel lavoro pubblico.
Vi terremo informati di come si evol- verà la questione.
Ma una cosa deve essere chiara. Sulle problematiche urgenti da noi evi- denziate nel presente comunicato re- lativamente allo scorrimento delle graduatorie degli idonei ed alle politi- che di reclutamento dell’Agenzia, non aspetteremo la riunione, ma invieremo da subito specifiche note all’agenzia delle Dogane ed al Ministro della Fun- zione Pubblica D’Alia, che in questi giorni, dopo aver disposto la proroga delle graduatorie in scadenza al 30.06.2013, ha confermato nel corso dell’incontro con le XX.XX. del 4 giu- gno il suo impegno a pressare le am- ministrazioni per dare priorità a tale obiettivo che per lui è prioritario.
Per noi lo stallo “istituzionale” non è un alibi per non dire le cose come stanno o per far andare in cavalleria le richie- ste dei colleghi !
12
AGENZIE FISCALI MONOPOLI
News
SI DELLA FLP AGLI ACCORDI SUL COMMA 165 E SUL COMPENSO INCENTIVANTE 2011
A
dimostrazione di come la nostra azione sui tavoli di contratta- zione sia sempre ispirata al rag-
giungimento del miglior accordo possibile, senza pregiudizi di sorta o presunti calcoli aprioristici, nel corso della medesima sessione negoziale tenutasi il 30 maggio presso l’agenzia delle dogane, la FLP ha sottoscritto, a differenza di quanto avvenuto per la parte dogane, gli accordi sulla riparti- zione del comma 165 e sull’eroga- zione del compenso incentivante 2011 per il personale dell’area monopoli.
Le motivazioni risiedono proprio nella diversa “qualità” degli accordi.
Per quanto concerne infatti le somme del comma 165 vi è stato, in questo caso, il pieno utilizzo delle somme as- segnate dal D.M. ed una ripartizione delle quote percentuali tra area della dirigenza (circa 3.50%) e delle qualifi- che (circa 96.50%) certamente più coerente ed adeguata rispetto a quanto avvenuto per l’area dogane, sia rispetto al peso del numero dei percettori che ai livelli retributivi del personale.
Per quanto riguarda l’accordo sulla co- stituzione del fondo e l’erogazione della quota incentivante, pur apprez- zando l’impegno a non disperdere al- cuna risorsa assegnata , abbiamo espresso perplessità per le modalità con le quali gli organi di controllo hanno voluto certificare la consistenza del fondo 2010 che, come è noto, rap- presenta , per le misure restrittive im- poste dalle norme vigenti, il tetto massimo anche per il fondo 2011.
In buona sostanza a nostro parere la simulazione necessaria a quantificare la quota parte del fondo del personale transitato nel marzo 2011 dal MEF an- dava fatta inserendo tutte le voci della retribuzione percepite a titolo di salario accessorio per il 2010 da detto perso- nale.
Per questo motivo abbiamo comun- que presentato una nota all’accordo. Ciò detto abbiamo comunque regi- strato con soddisfazione due elementi di notevole rilevanza che vanno evi- denziati :
• il primo è che la quota media spet- tante al personale dell’area Monopoli per il 2011 è notevolmente incremen- tata rispetto a quella percepita per il 2010 (3.814 euro a fronte di 2.736 del 2010), è questa è certamente una buona notizia in un momento di forte perdita del potere d’acquisto;
• il secondo è l’eliminazione per il 2011 della cosiddetta scheda di valutazione, considerate le difficoltà applicative de-
rivanti dall’inserimento dei colleghi ex MEF all’interno di strutture, in molti casi di nuova attivazione;
Uno strumento, lo ricordiamo, quello della scheda, comunque da tempo og- getto di precise richieste di rivisita- zione e di modifica da parte della nostra Organizzazione sindacale che negli anni scorsi ha firmato i relativi ac- cordi proprio allegando specifiche note a verbale sulla questione.
Ricordiamo infine che una parte del compenso incentivante 2011 pari al- l’incirca al 30% è stata già erogata come acconto a seguito dell’accordo siglato in AAMS il 30 novembre 2012.
13
COMPARTO MINISTERI
ECOFIN
News
IL FUA 2012 E LA CONTRATTAZIONE ETICA
“riprende il confronto e viene sottoscritto l’Accordo per la ripartizione del FUA 2012”
L
a riapertura del tavolo negoziale sul Fondo Unico di Amministra- zione ha portato, al termine di
una mattinata ricca di colpi di scena e interessanti contrapposizioni,alla sot- toscrizione dell’accordo per la riparti- zione del FUA 2012.
Con rammarico della nostra Organiz- zazione Sindacale, che aveva chiesto di chiudere tutta la contrattazione in un'unica tornata, non si è riusciti a concludere nella medesima giornata anche l’accordo sui criteri di distribu- zione per i quali vi è stato il rinvio ad un ulteriore incontro.
FLP tuttavia è riuscita ad ottenere che le somme relative al 2012 derivanti da attività svolte a fronte di convenzioni con soggetti terzi, una volta accertate, vengano ripartite per il 90% alle aree professionali e per il restante 10% al personale dirigente.
FLP, inoltre, aderendo a quanto xxxxxx- sto anche da altre Organizzazioni Sin- dacali ha ribadito il proprio auspicio che si possa giungere quanto prima anche alla firma del protocollo d’intesa per l’avvio, da parte dell’Amministra- zione, della ricognizione di quelle atti- vità di riorganizzazione con le quali sia possibile reperire risorse aggiuntive ai sensi dell’art. 16 della Legge 111/2011. Questi in breve i “fatti”, quello che però ha caratterizzato la giornata è stata per noi la presa di coscienza da parte di quasi la totalità dei soggetti al tavolo che sia giunto il momento per una “contrattazione etica”!
Da più parti è venuto il riconoscimento che per il salario accessorio è giunto il momento che si addivenga ad una più equa ripartizione delle somme per tutti gli uffici.
In primis la necessità di eliminare gli effetti di sperequazione, ancora più grotteschi oggi con l’attuale situazione salariale, di accordi come quello sot-
toscritto da CGIL UIL e UNSA al MEF il 27 luglio 2001 (del quale vi abbiamo dato contezza nel nostro comunicato n. 55).
Ancora una volta abbiamo colto nel segno, ma sarà giunto il momento di darci ascolto?
Abbiamo apprezzato in tal senso la di- chiarazione di volontà dell’UNSA di di- sdettare immediatamente l’accordo da lei sottoscritto nel lontano 2001.
Non nella medesima direzione si sono mosse la CGIL e la UIL che, dopo un conciliabolo a trois con UNSA, ripren- devano posto al tavolo dichiarando la disponibilità a “ricontrattare” le somme in argomento con effetto dal 2014, la- sciando momentaneamente inalterate le poste.
Tale posizione non ci vede assoluta- mente in accordo con queste organiz- zazioni sindacali.
FLP, in sede di contrattazione dei cri- xxxx di distribuzione del FUA 2012, è in- tenzionata a far sì che vengano a cessare immediatamente gli effetti del- l’accordo 2001 che destinava la quota corrispondente al 2% del FUA al fi- nanziamento dell’indennità di Gabi- netto (circa 490mila euro).
La contrattazione del 19 giugno si pre- annuncia quindi molto calda, ma noi siamo pronti!
Due brevi aggiornamenti riguardo le somme della così detta “cartolarizza- zione” e dei buoni pasto:
- L ’Amministrazione ha dichiarato al tavolo che le somme del comma 165 saranno liquidate nel mese di luglio.
- L’assegnazione dei buoni pasto è programmata per il medesimo mesei. In allegato copia dell’accordo che tro- verete interamente sul sito.
14
COMPARTO MINISTERI dIFESA
News
CONDIVISIBILE LA POSIZIONE CRITICA, MA INCOMPRENSIBILE LA DIMENTICANZA OPERATA DALLA COMMISSIONE DIFESA
UN NO ALLA PROROGA DEL BLOCCO DELLE RETRIBUZIONI, MA SOLO PER I MILITARI…
L
a Commissione Difesa della Ca- mera ha esaminato martedì 28 maggio u.s. alcuni provvedimenti
(il resoconto è pubblicato sul nostro sito), in merito ai quali ci pare utile for- nire qualche notizia ai colleghi.
Il primo provvedimento esaminato ri- guarda l’oramai tristemente famoso “schema di DPR recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi sti- pendiali per i pubblici dipendenti”, og- getto di prese di posizioni molto dure da parte della nostra Federazione, che estende al 2014 il blocco dei rinnovi contrattuali e delle retribuzioni in es- sere al 31.12.2010. Relatore del prov- vedimento, l’xx. Xxxxxxxx Xxxxx di Scelta Civica, il quale ha svolto una lunga e dettagliata relazione tutta tesa a dimostrare l’inaccettabilità e l’inso- stenibilità (e, per certi versi, anche l’in- costituzionalità) del provvedimento, ma solo però con riferimento al perso- nale del comparto Sicurezza e Difesa (FF.AA., Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, etc.), una perorazione alla quale si sono subito dopo associati sia il capogruppo del Partito Democratico, xx. Xxxxx, che ha manifestato “iden- tità di vedute” con il relatore, sia il Ca- pogruppo del Popolo della Libertà, on. Cicu. Non una sola parola, invece, ne- anche di mera solidarietà, è venuta da tutti e tre i parlamentari in questione in ordine all’inaccettabilità e insostenibi- lità del provvedimento anche per quanto riguarda le altre categorie coin- volte nel blocco, e dunque i lavoratori civili della Difesa, che in molti casi la- vorano gomito a gomito con il perso- nale militare, con retribuzioni però mediamente e significativamente infe- riori, e dunque in condizione di evi- dente maggior disagio dopo quasi
quattro anni di blocco, e peraltro senza neanche la parziale compensa- zione dell’ una tantum attribuita ai mi- litari.
Noi condividiamo il giudizio decisa- mente negativo sul provvedimento (si leggano al riguardo le più recenti prese di posizione della nostra Fede- razione), e ne chiediamo fortemente il ritiro, ma lo facciamo con riferimento a tutti i dipendenti pubblici, di tutti i com- parti, e non solo con riferimento al per- sonale del “comparto sicurezza e difesa”, come invece si evince dalla lettura degli interventi degli onn. Xxxxx, Xxxxx e Xxxx (nostra vecchia cono- scenza quale Sottosegretario alla Di- fesa ai tempi del 2° Governo Xxxxxxxxxx), che dovrebbero tutti e tre conoscere, per le frequentazioni di casa Difesa, i problemi di entrambe le categorie di personale, e non solo di quella che porta la divisa. Questi ap- procci unilaterali e francamente un po’ strabici, che spacchettano il personale della Difesa facendone di una parte (i militari) una vittima e dell’altra (i civili) una categoria non degna della benché minima attenzione, ci indignano enor- memente e, crediamo, dovrebbero in- dignare tutti. Siamo all’inizio della Legislatura, se questo è l’andazzo, campa cavallo!
Il secondo provvedimento riguarda lo “schema di DPR” sul trattamento pre- videnziale del personale del “comparto sicurezza e difesa”, nato per ade- guarne le regole al quadro determi- nato dalla legge Fornero, il cui esame è però stato rinviato ad altra seduta. Ne seguiremo gli sviluppi del confronto in Commissione, che appare interes- sante sotto diversi punti di vista, e ne daremo puntualmente conto ai colle- ghi.
Nel corso della stessa seduta di mar- tedì 28 u.s., la Commissione Difesa della Camera ha anche concluso l’esame dello “schema di DPR” sul riordino delle scuole militari, poi licen- ziato con parere favorevole. Con rife- rimento alle osservazioni critiche del relatore sui reimpieghi (si veda il Noti- ziario n. 59 del 23 u.s.), appare inte- ressante la risposta fornita dal S.S.S. Xxxxxx, che, in materia di personale ci- vile, ha ricordato che “la procedura di reimpiego è disciplinata da disposi- zioni normative e dai contratti di la- voro, nazionali ed integrativi, e prevede il coinvolgimento delle Parti sociali (XX.XX., nazionali e territoriali, e RSU)”. Bene!
Domani 5 giugno, si terrà l’audizione del Capo di SME presso le Commis- sioni Difesa riunite; si proseguirà poi, nelle prossime settimane, con le audi- zioni degli altri Vertici di F.A., e a con- clusione di questo primo giro di orizzonte, dovrebbe tenersi l’audizione delle Parti sociali, e dunque anche delle XX.XX.
15
COMPARTO MINISTERI dIFESA
News
XXXXXXXXXX’ ARRIVATADIRETTAMENTEDALCAPODISMDNELCORSODELLA SUAAUDIZIONEINPARLAMENTO
A GIORNI L’AVVIO DEL CONFRONTO SUI DECRETI ATTUATIVI DELLA DELEGA
E
’ stato pubblicato in questi giorni sul sito del Senato il resoconto dell’audizione del Capo di SMD,
amm. Xxxxxxx Xxxxxxxx, che si è tenuta il 22 u.s. presso le Commissioni con- giunte Difesa di Camera e Senato. Il Capo di SMD ha esordito dicendo che, nel quadro delineato dal “Documento Programmatico pluriennale 2013- 2015” presentato ad aprile scorso dal- l’ex Ministro Xx Xxxxx (che pubblichiamo sul nostro sito come al- legato al presente Notiziario, insieme al resoconto dell’audizione), tre sono gli indirizzi che considera irrinunciabili per assicurare al Paese una Difesa credibile ed efficace.
Innanzitutto l’operatività dello stru- mento militare; in secondo luogo “la ri- cerca della massima integrazione interdisciplinare con tutte le realtà e con i Dicasteri che concorrono al si- stema di sicurezza e difesa nazio- nale”; in terzo luogo, una costante attenzione “all’identità e ai ruoli di ogni singola Forza armata, in un quadro di sinergico impiego delle componenti operative, logistiche e di supporto”. Dopo aver ricordato la mission delle FF.AA. (“difesa dello Stato” e “compiti duali di concorso alla comunità nazio- nale”), a cui vanno associate le opera- zioni all’estero, il Capo di SMD ha parlato del personale, civile e militare, che ha detto di considerare ”la risorsa più pregiata e delicata delle Forze ar- mate”.
Ha quindi aggiunto che le riduzioni di personale previste dalla legge delega da qui al 2024 (-33mila militari; - 9.500 civili ) devono essere viste non già come mero taglio, ma come “una im- perdibile opportunità di rivedere criti- camente le realtà organizzative,
infrastrutturali e logistiche, assicu- rando una migliore qualità della vita e dell’ambiente di lavoro al nostro per- sonale e un complessivo efficienta- mento del sistema”.
Condividiamo in pieno l’opinione del Capo di SMD, è proprio quello che ab- biamo più volte segnalato all’ex Mini- stro Di Paola e ribadito più recentemente a tutti i Vertici Militari, in abbinata alla contestuale necessità di eliminare sprechi e privilegi. Purtroppo però, almeno sul fronte delle previsioni per il personale civile, le norme scritte nella legge delega non appaiono ispi- rate da questa filosofia. L’amm. Xxxxxxx Xxxxxxxx si è poi soffermato sugli obiet- tivi di riduzione di ciascuna F.A., quindi sulle infrastrutture della Difesa preci- sando che quelle “non più utili ai fini istituzionali sono un patrimonio per l’intera comunità nazionale” e pertanto che occorre “un ulteriore impulso al piano di dismissione degli immobili non più necessari attivando meccani- smi che favoriscano la riassegnazione in bilancio delle relative risorse”. Sul- l’argomento risorse, il Capo di SMD ha fornito i dati previsionali di ripartizione tra le tre voci fondamentali del bilancio 2013 (personale 67%, esercizio 9% e investimento 24%), segnalando co- munque la virtuosità della Difesa che è riuscita “nel triennio 2008-2011 a im- pegnare oltre il 99 per cento delle as- segnazioni”, a fronte di una media di tutti i Dicasteri di circa il 94 per cento. In merito al personale civile, il Capo di SMD ha detto che occorre favorire il necessario turnover e che occorre va- lorizzare la sua potenzionalità “attra- verso una sua mirata formazione in una prospettiva di sempre più spinta integrazione in tutte le attività istituzio-
nali del Dicastero”. Poco o nulla, in- vece, su altre questioni per noi impor- tanti (il riefficientamento di Xxxx e Arsenali MM, per esempio) e su tutti i temi comunque legati alla c.d. “civiliz- zazione”. Una riflessione da parte no- stra: sentiamo spesso dai Vertici politici e militari questi continui richiami alla necessità di valorizzare il perso- nale civile, ma nessuno dice mai in quale modo questo possa concretiz- zarsi. Il nostro pensiero al riguardo lo abbiamo già espresso più volte: i de- creti attuativi della delega potrebbero essere l’occasione per definire final- mente attraverso quali scelte, percorsi e tempi, questo intendimento possa fi- nalmente concretizzarsi.
L’argomento è peraltro attuale: l’amm. Binelli Mantelli ha segnalato la neces- sità di addivenire rapidamente ai de- creti attuativi della delega per la riduzione dello strumento militare, ri- spetto ai quali ha detto che“è previsto già dai prossimi giorni un confronto, sia con i COCER sia con le rappre- sentanze sindacali”. E’ una buona no- tizia, attendiamo!
16
COMPARTO MINISTERI dIFESA
News
CONDIVISIBILE LA POSIZIONE CRITICA, MA INCOMPRENSIBILE LA DIMENTICANZA OPERATA DALLA COMMISSIONE DIFESA
UN NO ALLA PROROGA DEL BLOCCO DELLE RETRIBUZIONI, MA SOLO PER I MILITARI
L
a Commissione Difesa della Ca- mera ha esaminato martedì 28 maggio u.s. alcuni provvedimenti
(il resoconto è pubblicato sul nostro sito), in merito ai quali ci pare utile for- nire qualche notizia ai colleghi.
Il primo provvedimento esaminato ri- guarda l’oramai tristemente famoso “schema di DPR recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi sti- pendiali per i pubblici dipendenti”, og- getto di prese di posizioni molto dure da parte della nostra Federazione, che estende al 2014 il blocco dei rinnovi contrattuali e delle retribuzioni in es- sere al 31.12.2010.
Relatore del provvedimento, l’on. Do- xxxxxx Xxxxx di Scelta Civica, il quale ha svolto una lunga e dettagliata rela- zione tutta tesa a dimostrare l’inac- cettabilità e l’insostenibilità (e, per certi versi, anche l’incostituzionalità) del provvedimento, ma solo però con rife- rimento al personale del comparto Si- curezza e Difesa (FF.AA., Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, etc.), una pe- rorazione alla quale si sono subito dopo associati sia il capogruppo del Partito Democratico, xx. Xxxxx, che ha manifestato “identità di vedute” con il relatore, sia il Capogruppo del Po- polo della Libertà, on. Cicu.
Non una sola parola, invece, neanche di mera solidarietà, è venuta da tutti e tre i parlamentari in questione in or- dine all’inaccettabilità e insostenibilità del provvedimento anche per quanto riguarda le altre categorie coinvolte nel blocco, e dunque i lavoratori civili della Difesa, che in molti casi lavorano go- mito a gomito con il personale militare, con retribuzioni però mediamente e significativamente inferiori, e dunque in condizione di evidente maggior di- sagio dopo quasi quattro anni di blocco, e peraltro senza neanche la
parziale compensazione dell’ una tan- tum attribuita ai militari.
Noi condividiamo il giudizio decisa- mente negativo sul provvedimento (si leggano al riguardo le più recenti prese di posizione della nostra Fede- razione), e ne chiediamo fortemente il ritiro, ma lo facciamo con riferimento a tutti i dipendenti pubblici, di tutti i comparti, e non solo con riferimento al personale del “comparto sicurezza e difesa”, come invece si evince dalla lettura degli interventi degli onn. Xxxxx, Xxxxx e Xxxx (nostra vecchia cono- scenza quale Sottosegretario alla Di- fesa ai tempi del 2° Governo Xxxxxxxxxx), che dovrebbero tutti e tre conoscere, per le frequentazioni di casa Difesa, i problemi di entrambe le categorie di personale, e non solo di quella che porta la divisa. Questi ap- procci unilaterali e francamente un po’ strabici, che spacchettano il personale della Difesa facendone di una parte (i militari) una vittima e dell’altra (i civili) una categoria non degna della benché minima attenzione, ci indignano enor- memente e, crediamo, dovrebbero in- dignare tutti.
Siamo all’inizio della Legislatura, se questo è l’andazzo, campa cavallo!
Il secondo provvedimento riguarda lo “schema di DPR” sul trattamento pri- videnziale del personale del “com- parto sicurezza e difesa”, nato per adeguarne le regole al quadro deter- minato dalla legge Fornero, il cui esame è però stato rinviato ad altra seduta. Ne seguiremo gli sviluppi del confronto in Commissione, che ap- pare interessante sotto diversi punti di vista, e ne daremo puntualmente conto ai colleghi.
Nel corso della stessa seduta di mar- tedì 28 u.s., la Commissione Difesa della Camera ha anche concluso l’esame dello “schema di DPR” sul riordino delle scuole militari, poi licen- ziato con parere favorevole.
Con riferimento alle osservazioni criti- che del relatore sui reimpieghi (si veda il Notiziario n. 59 del 23 u.s.), appare interessante la risposta fornita dal
S.S.S. Xxxxxx, che, in materia di per- sonale civile, ha ricordato che “la pro- cedura di reimpiego è disciplinata da disposizioni normative e dai contratti di lavoro, nazionali ed integrativi, e prevede il coinvolgimento delle Parti sociali (XX.XX., nazionali e territoriali, e RSU)”. Bene!
17
COMPARTO MINISTERI GIUSTIZIA
News
EMERGENZA SANITARIA AL TRIBUNALE DI ROMA!!!
A tutti lavoratori giudiziari A tutti i magistrati A tutti gli Avvocati!!!
di Xxxxx Xxxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
A
seguito di numerose segnala- zioni da parte di colleghi iscritti e non, abbiamo avuto notizia di
tanti casi di malattie e, addirittura, di decessi di colleghi che prestano/vano servizio presso l’edificio di Viale X. Xxxxxx 54 (Tribunale Civile), a causa di comuni patologie mediche.
Da una prima verifica sommaria ab- biamo riscontrato un numero impres- sionante di circa 50 casi su un organico di circa 250 unità, confermati su nostra apposita richiesta dal diri- gente medico del presidio sanitario di primo intervento dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx.
Queste gravi e mortali patologie sono: Leucemie, Mielomi, Tiroiditi o altera- zioni tiroidee anche in soggetti ma- schili, nonché neoplasie mammarie, gammopatie monoclonali, oltre che frequenti turbe del visus.
Tali malattie potrebbero derivare sia dall’abbassamento delle difese immu- nitarie in seguito all’aumento dello stress da lavoro correlato, già dal no- stro sindacato denunciato e sul quale l’amministrazione, in seguito allo stato di agitazione da noi proclamato, si è decisa a convocarci (vedasi il verbale della riunione del 03 Giugno c.m….), sia da fattori esterni quali ad es. elet- trosmog- radiazioni – ecc…le cui con- seguenze sono a noi sconosciute (non dimentichiamo che l’xxxxxxxx xx xxx
X. Xxxxxx 00 era una caserma mili- tare…!!!).
Le suddette patologie potrebbero es- sere determinate, anche dall’inquina- mento prodotto dall’amianto/eternit, la cui dismissione e/o spostamento è stata effettuata ad Ottobre 2012, da una ditta specializzata. Detto mate-
riale si trovava nel corridoio di pas- saggio tra la sezione fallimentare e la sezione VIII civile site nell’edificio di Viale X. Xxxxxx.
Alla luce di questa situazione dram- matica, vogliamo avere maggiori in- formazioni in merito, al fine di verificare se esistano presupposti per attivare tutti gli enti e gli organi prepo- sti alla sorveglianza sanitaria e alla tu- tela della salute, sia dei lavoratori giudiziari ma anche dell’utenza tutta che bgiornalmente opera negli uffici giudiziari di Roma.
Chiediamo a tutti i colleghi, nonché ai magistrati ed agli avvocati, che abi- tualmente frequentano il tribunale, di farci pervenire, al più presto, informa- zioni e dati precisi su eventuali casi personali di malattie del tipo sopra in- dicato, nonché l’ufficio giudiziario ove presta e/o ha prestato servizio e il pe- riodo in cui si è venuti a conoscenza della propria patologia.
Siamo a conoscenza che molte per- sone, a tutela della propria privacy,
non vogliono far conoscere il proprio stato di salute, e, pertanto, i dati sa- ranno trattati solo con espressa auto- rizzazione e, comunque, nel rispetto della legge sulla privacy.
Per ulteriori informazioni in merito e per dare le informazioni richieste si possono contattare i nostri dirigenti sindacali sul posto di lavoro.
Si chiede cortesemente a tutte le per- sone che verranno a conoscenza di questa informativa di diffonderla, con ogni mezzo, senza avere pregiudizi nel divulgare queste notizie.
Si tratta di EMERGENZA SANITARIA che può coinvolgere tutti !!!!
Nel frattempo il Coordinamento Na- zionale della FLP HA Chiesto in pari data la convocazione di una Confe- renza dei Servizi, (mettendo a cono- scenza anche i vertici del Ministero), a tutti i capi degli uffici romani a partire dal Presidente della Corte d’Appello e a finire al Coordinatore del Giudice di Xxxx.
18
COMPARTO MINISTERI GIUSTIZIA
News
“Grande partecipazione della FLP
alla manifestazione indetta dall’OUA
Si alla MORATORIA della Nuova Geografia Giudiziaria”!!!
di Xxxxx Xxxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
A
lmeno in 1000 all’ERGIFE HOTEL a ROMA. La FLP ha
partecipato alla manifestazione indetta dall’O.U.A. a Roma presso l’Er- gife Hotel. Erano presenti Sindaci e Assessori provenienti da tutt’Italia, il Presidente dell’OUA Xxxxxx Xxxxxx, il Vice Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxxx, l’Avvocato Xxxxxxxx Xx Xxxxx Xxxxx- dente A.N.A.I.. Inoltre sono intervenuti parlamentari del PD e del PDL pre- sentatori di emendamenti a sostegno della moratoria.
Moltissimi lavoratori della giustizia si sono uniti e in maniera accorata si sono fatti sentire sulle proposte della FLP, che ha ribadito quanto già di- chiarato al Presidente della Commis- sione Giustizia al Senato Berselli (vedi info N.133/ 2012) ricordando a tutti i presenti le questioni contingenti alla politica italiana, i numerosi contenziosi sulla materia sparsi sul territorio na- zionale, l’attesa pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge delega in lu- glio; le richieste incessanti dell’utenza, che urlano a voce alta l’istanza di una PROROGA che possa rivalutare me- glio il nuovo assetto della nuova geo- grafia giudiziaria.
La FLP ha ricordato che ha già parte- cipato il 6 aprile alla riunione indetta dall’OUA unitamente ai coordinamenti dei fori minori.
Inoltre è stato ricordato a tutti i presenti che la FLP il 30 aprile è scesa in Piazza ricevendo il sostegno dell’Av- vocatura da diversi Assessori, e Sin-
daci Lavoratori.
Purtroppo grandi assenti sono stati gli altri colleghi sindacalisti, anche oggi non presenti ad eccezione della CGIL. La FLP ha ribadito che dalla nefasta operazione della revisione della geo- grafia giudiziaria così come è stata concepita dai governi Xxxxxxxxxx e Xxxxx, non solo non ci sarà alcun ri- sparmio economico ma, al contrario, lo Stato dovrà investire almeno altri 500 milioni di Euro, allontanando, pe- raltro, in maniera definitiva la Giustizia dai cittadini.
Già oggi l’Italia in tema di Giustizia si trova al 156° posto delle graduatorie internazionali, dietro la Guinea Bissau, l’Etiopia, le Filippine ed altri Paesi Asiatici e del Terzo Mondo.
La Giustizia non deve subire più alcun taglio, anzi, semmai, per l’importanza costituzionale e strategica, come ga- ranzia della stessa democrazia del Paese, in questo settore vi è l’urgente ed improcrastinabile necessità di inve- stire sia in risorse umane e sia in ri- sorse finanziarie.
La Giustizia ha un grande potenziale di autofinanziamento, a partire dai circa 3 miliardi di Euro recuperati dai diversi crediti (FUG), andando avanti con la reinternalizzazione dei servizi di fonoregistrazione, stenotipia, notifiche, consulenze, informatica, etc, recupe- rando difatti almeno un miliardo di Euro, soldi che possono essere rein- vestiti per il personale e per almeno altre 8 mila nassunzioni.
“Noi vogliamo una Giustizia di livello Europeo e stipendi di livello Europeo”. Abbiamo rammentato che nel 98 era- vamo 52.000 e che oggi siamo solo 37.000, le gravi carenze strutturali ed il selvaggio depauperamento di circa 1000 Uffici Giudiziari se non interverrà la moratoria.
Di fatto a parere della FLP no ci sarà nessun effettivo risparmio.
EVITIAMO che i soldi pubblici ven- gano sperperati così come avverrebbe per esempio se la nuova struttura di Chiavari non venisse salvata.
Struttura costata circa 10 milioni di euro, e peraltro irriconvertibile.
Si ricorda che oltre agli uffici che ver- ranno soppressi grave nocumento su- biranno QUELLI che riceveranno non solo il carico di lavoro dei sopprimendi, ma anche per effetto del sovraffolla- mento che si creerebbe per l’ inade- guatezza degli uffici giudiziari su tutto il territorio nazionale a partire da ROMA, che anche se in palese sot- t’organico conta già oggi circa 4500 di- pendenti. Sicuramente, la già disagiata situazione di collasso darà il colpo di grazia per un blocco definitivo del servizio giustizia.
Altro che migliore servizio alla utenza! Il tempo corre inesorabilmente e la data del 13 settembre è ormai vicina, la“Bomba ad orologeria”sta per arri- vare all’ora X.
19
dIPARTIMENTO STUdI E LEGISLAZIONE
News
FIRMA ELETTRONICA
Le regole tecniche per la generazione, apposizione e veri𝑓ica della 𝑓irma elettronica avanzata, quali𝑓icata e digitale DPCM 22 febbraio 2013 - GU n. 117 del 21-5-2013
N
xxxx Xxxxxxxx Ufficiale n.117 del 21.05.2013, è stato pubblicato il DPCM 22 febbraio 2013 re-
cante “Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qua- lificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28,
comma 3, 32, comma 3, lettera b), 35,
comma 2, 36, comma 2, e 71”) previ- ste dal Codice dell’Amministrazione Digitale (DLvo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, cosiddetto CAD) per la validazione temporale, nonché per lo svolgimento delle atti- vità dei certificatori qualificati.
Il Decreto in evidenza, era atteso da tempo in quanto l’effettiva operatività delle firme elettroniche era subordi- nata all’emanazione di queste regole, che, dettate in base a quanto previsto dall’art. 71 del CAD, rappresentano la base operativa di tutte quelle norme che richiedono come presupposto l'in- dividuazione di standard tecnico-ope- rativi.
Allo stato attuale il Codice dell'Ammi-
nistrazione digitale distingue tra quat- tro tipologie di firma e cioè:
• la firma elettronica pura e semplice: l'insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite asso- ciazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di identifica- zione informatica;
• la firma elettronica avanzata: in- sieme di dati in forma elettronica alle- gati oppure connessi a un documento informatico che consentono l'identifi- cazione del firmatario del documento e garantiscono la connessione uni- voca al firmatario, creati con mezzi sui quali il firmatario può conservare un controllo esclusivo, collegati ai dati ai quali detta firma si riferisce in modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati successivamente modifi- cati;
• la firma elettronica qualificata: un particolare tipo di firma elettronica avanzata che sia basata su un certifi- cato qualificato e realizzata mediante un dispositivo sicuro per la creazione della firma;
• la firma digitale: un particolare tipo di firma elettronica avanzata basata su un certificato qualificato e su un si- stema di chiavi crittografiche, una pub- blica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un docu- mento informatico o di un insieme di documenti informatici.
L'art. 21 del CAD, ha introdotto al comma 1 un riferimento alla “firma elettronica avanzata” in conseguenza dell’attribuzione a tale tipologia di firma di nuova dignità e rilevanza giu- ridica.
La stessa definizione di firma elettro- nica avanzata corrisponde perfetta- mente, nella sostanza, all’analoga definizione contenuta nella direttiva europea n. 93 del 1999.
Si è ritenuto opportuno accogliere nel- l’ordinamento italiano tale tipologia di firma elettronica poiché, in relazione all’evoluzione tecnologica, si può oggi concretamente configurare una serie di soluzioni tecniche che, senza giun- xxxx a configurare una vera e propria firma digitale o qualificata (cioè basata su un certificato qualificato) può co- munque mettere a disposizione del- l’utente (e fra questi delle P.A.) strumenti di firma di buon livello di si- curezza e attendibilità , che si pon- gono come strumenti atti a semplificare, e quindi favorire, l’uso delle nuove tecnologie.
Lo stesso art. 21 del CAD sancisce, dal punto di vista del valore probato- rio, che il documento informatico, cui è apposta una firma elettronica, è li- beramente valutabile in giudizio, te- nuto conto delle sue caratteristiche
20
dIPARTIMENTO STUdI E LEGISLAZIONE
News
oggettive di qualità, sicurezza, inte- grità e immodificabilità.
Caratteristiche che oggi sono final- mente definite dalle regole tecniche in argomento.
Al 2° comma dell’art. 21 si afferma il principio che il documento informatico, sottoscritto con firma digitale o con un altro tipo di firma elettronica qualificata o avanzata, ha l'efficacia prevista dal- l'articolo 2702 del codice civile e si conferma la presunzione della ricon- ducibilità dell’utilizzo del dispositivo di firma alla figura del titolare, ma la pos- sibilità di fornire la prova contraria viene limitata al solo titolare.
Inoltre le scritture private per le quali è richiesto obbligatoriamente il requisito della forma scritta se fatte con docu- mento informatico, devono essere sot- toscritte, a pena di nullità, con firma elettronica qualificata o con firma digi- tale.
L’intervento riformatore del d.lgs. n. 235/2010 ha modificato la sistematica complessiva delle norme, articolando la disciplina in una serie più nutrita di articoli ognuno dei quali è specifica- mente destinato a regolamentare uno specifico oggetto, in modo da dare al Codice una struttura più organica, completa e fruibile.
Inoltre si sono tenuti presenti gli svi- luppi tecnologici verificatisi negli ultimi anni e le esigenze operative che moti- vano l’introduzione di strumenti (con conseguenti discipline giuridiche) sempre più flessibili e agili e sempre, comunque, ispirate al principio della “neutralità tecnologica”.
La novità introdotta dal comma 1-bis dell'art. 20 del CAD è nel richiamo al valore probatorio, richiamo che integra e chiarisce il valore giuridico che può essere assunto dal documento infor- matico, liberamente valutabile in giu- dizio anche se non sottoscritto.
In tal modo, quindi, si introduce un principio di carattere generale di libera valutabilità in giudizio del documento informatico come documento scritto in base a specifiche caratteristiche di qualità, sicurezza, integrità ed immo- dificabilità.
Alla luce di quanto sopra evidenziato, si comprende, quindi, come la materia
in argomento sia contraddistinta da una stretta correlazione tra principi giuridici e concetti di natura tecnico-in- formatica, la cui definizione rappre- senta un requisito imprescindibile per l’applicazione delle norme.
Le regole tecniche dedicano, inoltre, una particolare attenzione all’attività dei certificatori e quindi ai requisiti ri- chiesti in base alle diverse categorie di appartenenza, agli obblighi, alle re- sponsabilità, alle ipotesi di revoca e sospensione dei certificati ed a tutti gli aspetti di natura tecnica di maggiore complessità.
21
NOTIZIA dAL CANILE
AdOZIONI URGENTI
News
4 cuccioli da salvare!!!
di Xxxxxx Xxxxxx
URGENTISSIMO
Quattro cuccioli di taglia grande, nati in mezzo ai campi.
Crusca, Quinoa, Segale (femmine) e Malto sono quattro meraviglie di circa 3 mesi, vivono da randagi,hanno tro- vato rifugio in una fabbrica vicino Roma, una signora porta loro da man- giare, ma il posto è pericolosissimo i camion entrano ed escono, e certo non si curano di un cucciolo che gi- ronzola.
Data la loro condizione non sono
molto socializzati, ma ovviamente con un pochino di lavoro, data la tenera età, saranno recuperabili.
Per loro cerchiamo adozione seria, con giardino e persone con espe- rienza.
Si affidano previo colloquio preaffido, obbligo di sterilizzazione (maschi e femmine) e disponibilità a post-affido. Questi cuccioli verranno inseriti,se adottati, nel programma Se lo adotti Vi Educo, che prevede l'appoggio di un educatore ove necessario per facili- tare l'inserimento del cucciolo nel nuovo ambiente.
DATA LA SITUAZIONE, PER QUESTI
CUCCIOLI CERCHIAMO CON ESTREMA URGENZA UN'ASSOCIA- ZIONE O RIFUGIO CHE POSSA AC- COGLIERLI PER LEVARLI DAL POSTO IN CUI SI TROVANO E MET- TERLI IN SICUREZZA.
Per info e adozioni: Arianna:
xxxxxxx.xxxxxxxx@xxxxx.xxx, 000 0000000 (se non risponde man- dare un sms)
Xxxxxxxxxx: 000 0000000 aclon- xxx0@xxxxx.xxx (se non risponde mandare sms)
22
STILE LIBERO
Sport Natura e Tempo Libero
News
NBA SALARY CAP: LE POLITICHE CONTRATTUALI DELLA NBA
di Xxxxx Xxxxxxx
Dal numero precedente....
COS’E’ LA XXXXX XXXX EXCEPTION E COME SI CALCOLA
La Xxxxx Xxxx exception venne introdotta proprio per permettere ai Boston Celtics di rinnovare il contratto alla bandiera e uomo immagine Xxxxx Xxxx nonostante fossero sopra il salary cap. È una regola abbastanza complessa che negli anni è stata rivista e modificata più volte. Si matura dopo 3 anni consecutivi di operatività contrattuale in NBA ed in caso di trade i diritti passano alla squadra che riceve il giocatore nello scambio. Con il contratto collettivo del 2005 prevedeva un massimo di 6 anni di rinnovo con la possibilità per il possessore dell’exception di aumentare il salario di anno in anno fino un massimo di 10,5% rispetto al salario dell’anno precedente. Col nuovo contratto collettivo del 2011, si è deciso di ridurre la durata massima dei contratti a 5 anni e di decurtare l’incremento annuale all’8% massimo (dal prossimo anno sarà 7,5%). Ricordiamo che qualora un giocatore rinunciasse ai diritti Bird inserendo la clausola No-Trade o fir- mando per una qualsiasi altra squadra la regola prevede che l’incremento massimo annuale sia il 5% rispetto al sala- rio dell’anno precedente (prima del lockout era 8% e dal prossimo sarà 4,5%) fermo restando che il massimo salariale sopra citato è valido in ogni caso. I giocatori che hanno subito l’Amnesty Clause non hanno perso i diritti Xxxx e li hanno portati nella nuova squadra.
Ad esempio, Xxxx Xxxxx, scelto nel draft del 2005, quindi nell’ottavo anno di NBA, ha diritto, in base al salary cap que- st’anno, ad accedere nel primo anno del nuovo contratto fino al 30% del salary cap ossia 17.413.200 $.. Ipotizziamo un’offerta di xxxxxxx con massimo salariale da parte di Atlanta e un’offerta di massimo salariale ad esempio da Char- lotte.
23
STILE LIBERO
Sport Natura e Tempo Libero
News
N.B: sono stati omessi i decimali per semplificare i conti Chiaramente l’8% di incremento è il massimo a cui si può accedere, ma non è fisso, perché può variare di anno in anno e decrescere o crescere in base al livello del salary calcolato per la squadra in quella specifica stagione.
6) ECCEZIONI SALARIALI
Qualsiasi squadra si trovi al momento della firma in zona soft cap può offrire a qualsiasi giocatore la durata di con- tratto che vuole senza alcuna restrizione salariale. Se però una squadra si trova in zona hard cap ha comunque la possibilità di firmare dei giocatori mediante diverse ecce- zioni salariali. Queste manovre non comprendono solo i rinnovi ma anche altre situazioni come gli infortuni e le re- scissioni.
Mid-Level Exception → una volta all’anno ogni team può accedere a una mid-level exception, ossia può firmare un solo giocatore secondo dei parametri economici stabiliti dal suo salary cap nel momento della firma:
MLE exc.1 → 5 milioni per 4 anni per le squadre che nel momento in cui firmano (calcolando anche il contratto che stanno firmando) non superano il tetto dei 74.307.000 $ (luxury tax + apron).
MLE exc.2 → 3 milioni per 3 anni per le squadre che nel momento in cui firmano (calcolando sempre anche il con- tratto che stanno firmando) superano il tetto dei
74.307.000 $ (luxury tax + apron)
N.B: l’Apron è il limite massimo della zona salariale di
4.000.000 $ oltre la zona luxury che permette ancora di utilizzare la massima exception nonostante si corrisponda la tassa ed è stata introdotta per facilitare le trade che avrebbero mandato in luxury tax alcune squadre facendo perdere loro le eccezioni salariali.
La quota di salario per l’utilizzo della Mid-Level Exception piena va calcolato entro il 10 gennaio, perché se si usa la mid-level dopo quella data bisogna decurtare i giorni dopo il 10 gennaio dai 170 totali del campionato. Infatti l’NBA prevede che fino al 10 gennaio una squadra debba corri- spondere ad un giocatore il salario di un intero anno.
Esempio: se io firmo un giocatore con la non taxpayer mid- level exception l’1 febbraio calcolerò così: 5.000.000 : 170 x 23 = 676.471 $ …questo significa che se io firmo un gio- catore il primo febbraio gli corrisponderò per quest’anno
4.323.529 $, 5.000.000 quello dopo e max 5.225.000 $ l’anno seguente (ossia il 4,5% di incremento)
Bi-Annual Exception→ anche questa regola come la Bird ha subito modifiche dopo l'ultimo lockout. Si può usare come per la mid-level su un solo giocatore all’anno e con- sente di firmare giocatori con un biennale che parta da
1.957.000 $ e cresca massimo del 4,5% l’anno succes- sivo. È stata istituita nel 1999 ma nel 2011 è stata per- messa solo ai team sotto la quota apron (- di 74.307.000
$) cap proprio per impedire che le squadre con più potere economico facessero man bassa di veterani allettandoli con contratti dalla durata superiore al minimo salariale an- nuale.
STILE LIBERO
Sport
24
Natura e Tempo Libero
News
Early Bird Exception→ La Early Bird è una forma ridotta di Bird Exception di cui, però, mantiene il principio: rinnovare un giocatore secondo certi parametri. A differenza dell’al- tra ha una durata minima di 2 anni e una massima di 4 anni, e consente a giocatori che hanno militato due anni consecutivi nell’NBA di essere rinnovati fino al 175% del salario dell’ultimo anno, con incremento finno all’8% an- nuale come per la Bird. Generalmente si usa su salari di medio-basso esborso economico.
Ad esempio, Xxxxxxxxx ha un buon capitale in Xxxxxx Xxx- xxxxxx e quest’estate lo può rinnovare con la Early Bird e assegnargli il 175% dello stipendio attuale pari a 3.101.327
$...quindi secondo i calcoli massimi pos- sibili la guardia dei Bobcats può rifirmare a 5.426.972 $ il primo anno e arrivare a ri- cevere fino ad un quadriennale da
24.454.543 $ (attenzione però, gli Char- lotte Bobcats sono in hard cap questa stagione e quindi la Early-Bird è valida solo fino al 30 giugno 2013…dal primo lu- glio Xxxxxx Xxxxxxxxx sarà free agent e i Bobcats grazie alle scadenze di Hen- derson stesso, Xxxxxx Xxxxxxxx e DeSa- gana Xxxx si collocheranno in zona soft cap e pertanto potranno offrirgli il con- tratto che vorranno senza restrizioni.
Chiaramente proveranno a rinnovarlo prima poiché sa- rebbe rischioso lasciarlo libero di firmare con qualsiasi squadra)
Xxxxxxx Xxxx Exception→ viene istituita col lockout e per- mette ad un giocatore nel suo ultimo anno di contratto da rookie di accedere direttamente al 30% del salary cap se egli è stato almeno una volta nei primi 3 anni o nominato MVP della regular season, o sia partito titolare in due gare dell’all star game o sia stato due volte consecutive nel primo, secondo o terzo quintetto NBA. Il nome rimanda al contratto firmato nel 2012 con i Chicago Bulls da Xxxxxxx Xxxx: quinquennale da 95 milioni di dollari.
Qualifying Offer→ La qualifying offer è un’estensione con- trattuale che si può offrire ad un giocatore per renderlo re- stricted free agent e poter pertanto pareggiare ogni offerta egli riceva. Generalmente molti contratti rookie prevedono la possibilità di offrire la qualifying offer almeno al termine del terzo anno di contratto. Qualora non si ricevessero of- ferte per un giocatore restricted la squadra proprietaria può proporgli un’estensione annuale del contratto per una cifra pari al massimo al 125% dell’ultimo contratto (fu il caso di Xxxxxxxxx dopo la prima stagione con gli Hornets). Il gioca- tore che riceve la qualifying offer diventa automaticamente unrestricted free agent l’estate seguente a meno che non abbia un ulteriore rinnovo durante la stagione: qualora si trattasse di minimo salariale per veterani la qualifying offer deve essere almeno 200.000 $ maggiore del contratto mi- nimo previsto (1.350.000 $).
Disabled Player Exception→ è una sorta di assicurazione sui giocatori infortunati e lungodegenti. Nel 2005 si stabilì che questa eccezione potesse durare 5 anni, dopo il loc- kout si è ridotta ad un solo anno. Copre fino al 50% del sa- lario di un giocatore se si infortuna e salta gran parte della stagione in corso o parte di quella successiva se l’infortu- nio si verifica durante l’estate. Una commissione di medici viene chiamata a valutare l’entità dell’infortunio e a quan- tificare poi l’eventuale risarcimento. I Bulls hanno pensato di usarla quest’anno su Xxxxxxx Xxxx e potrebbero usarla i Lakers per Xxxx Xxxxxx.
Continua nel prossimo numero.....
Urbino
Dal numero precedente....
I
l rinnovamento urbanistico del XIX secolo. Il secolo si aprì con la consacrazione nel 1809 della nuova Cattedrale, se- condo il progetto dell'architetto Xxxxxxxx Xxxxxxxx. Un'importante ruolo, in questa prima metà del secolo, lo avrà il no- bile urbinate Xxxxxx Xxxxxxx, definito successivamente Padre della Patria, nell'ideare un primo progetto di rinnovamento
urbanistico e ad intuire la necessità di risolvere l'isolamento della città rispetto alla zona costiera.
In seguito alla costruzione del Palazzo Nuovo degli Albani (1831), progettato dall'architetto Xxxxxx Xxxxxxxx, che diede ori- gine all'attuale piazza della Repubblica, si andò a costituire il primo tratto del futuro Xxxxx Xxxxxxxxx; da questo momento avranno inizio una serie di interventi urbanistici destinati a cambiare il volto della città. Partendo dalla costruzione del Tea- tro Sanzio (1845 - 1853), alla realizzazione di Corso Garibaldi porticato sul lato a valle, per garantire ai frequentatori del
teatro un passaggio coperto e diretto dall'attuale piazza della Repubblica, costruzione che si protrasse fino ai primi anni del XX secolo.
Inoltre un'altra importante innovazione urbanistica ful'abbattimento, nel 1868, di un tratto delle mura per realizzare una barriera daziaria, denominata Porta Nuova o Barriera Xxxxxxxxxx (in onore alla principessa Xxxxxxxxxx xx Xxxxxx) da cui si sviluppava una nuova strada che correva lungo un tratto delle mura e si congiungeva a Corso Garibaldi; conseguente a que- sta nuova disposizione urbanistica si ebbe la sistemazione dell'ampio ter- reno sottostante il Palazzo Ducale (sul lato a valle verso la Data), che verrà denominato Pincio. Queste ultime tra- sformazioni urbanistiche determina- rono un cambiamento nell'accesso alla città, perché se prima si doveva passare per strette e tortuose stradine, tramite le porte della cinta muraria, ora si attraversava la più agevole Porta Nuova e la comoda strada delle mura per giungere nell'attuale piazza della Repubblica o al Palazzo Ducale (il centro della città). Questo rinnova- mento urbanistico rispecchiava molte delle idee di Xxxxxx Xxxxxxx ma la sua progettazione fu curata in gran parte dall'architetto Xxxxxxxx Xxxxxxxx.
L'annessione al Regno d'Italia . Lapide commemorativa dell'ingresso dei piemontesi, nei pressi della Porta di Santa Lucia
L'8 settembre 1860 le truppe piemon- tesi entrarono in Urbino da Porta Santa Lucia, costringendo alla resa le ultime resistenze dell'esercito pontifi- cio sotto il porticato del Collegio Raf- faello.
Ma si dovrà attendere il 29 settembre, con la presa diAncona, per la totale conquista della regione Marche, ad opera dell'esercito piemontese. Tra il 4 e il 5 novembre si tenne il plebiscito per l'annessione delle Marche al Regno di Sardegna, conclusosi con 133.783 voti favorevoli, 1.212 voti con- trari e 260 voti nulli; in particolare nella provincia di Urbino (escludendo il ter- ritorio di Pesaro) i si furono 21.111 contro 365 No e con 29 voti nulli. Suc-
cessivamente, il 10 novembre, fu esteso anche alle Marche lo Statuto Albertino, per poi, il 17 dicembre, xxx- xxxx ufficiale l'annessione della re- gione al Regno di Sardegna con l'emanazione di un'regio decreto.
Il nuovo governo attuò la confisca di vari beni ecclesiastici, tra cui buon parte del convento di San Xxxxxxxxx (dove in una parte venne realizzato un orto botanico, su progetto di Xxxxxxxx Xxxxxxxx), il monastero di santa Chiara, quello di san Xxxxxxxx e tanti altri.
La prima metà del XX secolo Il secolo iniziò come si era svolto quello prece- dente, e perdurò così per quasi tutta la prima metà, senza particolari eventi significativi. In questo periodo è da se- gnalarsi la piena fioritura dell'attività artistica della Scuola del Libro (Istituto per la Decorazione e l'Illustrazione del Libro) che espresse notevoli talenti in ambito nazionale e internazionale. Oltre al grande sviluppo conosciuto dalla Scuola del Libro, in questo pe- riodo si assiste alla crescita dell'ate- neo cittadino, con l'elevazione a facoltà universitaria della ottocentesca Scuola di Farmacia e alla nascita della Facoltà di Magistero (1934 ca); con- seguente all'evoluzione dell'Università si ha un incremento della popolazione studentesca, evidenziando lo stato di totale impreparazione della città (scar- sità di alloggi), tant'è che per i primi tempi molti studenti furono ospitati nelle case di privati cittadini.
Il problema fu in parte risolto con l'isti- tuzione del Convitto maschile "Raffa- ello", agl'inizi del secolo, e del Convitto femminile "Xxxxx Xxxxxxxxxx", nel 1926 ca.
Questo periodo fu dominato dai grandi eventi della storia nazionale e interna- zionale, che inevitabilmente coinvol- sero Urbino; ma tra questi il periodo della dittatura fascista ha lasciato il segno maggiore in città, soprattutto dal punto di vista architettonico, con: la Scuola Elementare "Xxxxxxxx Xx- scoli" (1932), eretta sull'antico Giar- dino di Santa Lucia (giardino delle delizie dei duchi), il restauro di palazzo Mauruzi-Gherardi, allora sede del tri- bunale, la Casa dello Studente, per
sopperire alla scarsità di alloggi a se- guito della grande crescita della popo- lazione universitaria, e le case popolari per i mutilati e gl'invalidi civili. Nel 1938, la città venne designata come sede per la neonata Soprinten- denza alle Gallerie e alle Opere d'Arte delle Marche.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la città non subì alcun bom- bardamento, grazie alla grande croce rossa dipinta sul tetto del Palazzo Du- cale e al tacito accordo tra tedeschi e alleati; solo verso la fine del conflitto bellico, le truppe tedesche in ritirata fe- cero minare tutti i bastioni delle mura, ma fortunatamente le mine vennero manomesse dagli operai urbinati che erano stati assoldati.
Durante la ritirata, l'esercito tedesco isolò la città con la distruzione dei col- legamenti ferroviari e stradali. Inoltre i tedeschi progettarono di far esplodere la galleria, allora in costruzione, tra Ur- bino e la frazione di Schieti, utilizzata dai nazisti come deposito di armi; e proprio a causa della sua posizione, ai piedi del colle sulla cui cima sorge parte del centro storico, fece temere che una sua eventuale esplosione portasse alla distruzione del sopra- stante abitato, ma fortunatamente ciò non avvenne.
Durante il conflitto mondiale è, da sot- tolineare l'importante operazione messa in atto, dall'allora Soprinten- dente alle Gallerie e alle Opere d'Arte delle Marche a Xxxxxx Xxxxxxxx Xx- xxxxx, che mise in salvo circa 10.000 opere (tra cui quelle di Xxxxxxxxx, Xxxxx xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx e tanti altri, da tutti i più grandi musei d'Italia) dalle requisizioni naziste e dalle di- struzioni della guerra.
Queste opere furono inizialmente na- scoste all'interno del Palazzo dei Prin- cipi di Carpegna per poi essere spostate nella Rocca di Sassocorvaro. Urbino sarà liberata dall'occupazione nazista il 28 agosto 1944, per merito del V Corpo d'armata inglese, delle truppe polacche e grazie all'azione dei gruppi partigiani della zona.
Urbino e De Carlo
La seconda metà del XX secolo si ca- ratterizzò in Urbino per la collabora- zione dei principali enti cittadini (Università e Comune) con l'architetto Xxxxxxxxx Xx Xxxxx. Questo rapporto iniziò nel 1956 quando Xxxxx Xx, l'al- lora rettore dell'Università, commis- sionò a De Carlo il progetto di ristrutturazione interna di palazzo Montefeltro - Bonaventura, sede cen- trale dell'Ateneo.
Subito dopo l'architetto genovese fu incaricato dal Comune di redigere il Piano Regolatore Generale (1958 - 1964) mirato al recupero del centro storico; che versava ormai da tempo in pessime condizioni e rischiava di perdere diversi quartieri tra cui lo stesso Palazzo Ducale per il cedi- mento del terreno sottostante, compo- sto da pietra tufacea e da alte concentrazioni d'acqua; tale problema fu risolto grazie ai finanziamenti statali derivati da due leggi speciali varate per la città (nel 1968 e nel 1982). Suc- cessivamente De Xxxxx realizzerà vari progetti per l'ateneo cittadino tra cui i Collegi, nei pressi della chiesa dei Cappuccini fuori dal centro, un inte- ressante esempio di come un architte- tura si possa fondere col paesaggio circostante; mentre i progetti di co- struzione: della Facoltà di Xxxxx (1966 - 1968), della Facoltà di Magi- stero (1968 - 1976) e della ristruttura- zione di palazzo Battiferri (1986 - 1999), sede della Facoltà di Econo- mia, sono tre considerevoli esempi ri- guardanti l'inserimento di una architettura contemporanea in un tes- suto antico.
Mentre gli anni settanta saranno con- trassegnati dalla collaborazione col Comune, per la realizzazione del pro- getto denominato Operazione Merca- tale (1969 - 1972) che comprendeva la realizzazione di un parcheggio sot- terraneo multipiano nel piazzale del Mercatale (sotto i celebri Torricini del Palazzo Ducale) e il restauro della Rampa Elicoidale di Xxxxxxxxx di Xxxxxxx Xxxxxxx (1971 - 1975); sempre dalla collaborazione col Comune si svilupperà il progetto di ristrutturazione del Teatro Sanzio (1977 - 1982) e il progetto di recupero, molto discusso,
delle antiche Stalle Ducali (i cui lavori sono ancora in corso).
Inoltre, grazie allo stretto rapporto con De Carlo, la città ha ospitato per due volte (1976 - 1981, 1992 - 1993) i la-
xxxxxxxx XXXXX, fondati e diretti dallo stesso architetto genovese. Uno degli ultimi interventi decarliani sarà la re- dazione, tra il 1989 e il 1994, del Nuovo Piano Regolatore Generale.
Principali Monumenti e luoghi d'inte- resse :
Il Palazzo Ducale
La Casa di Raffaello Il Duomo L'ex Monastero di Santa Chiara
Si tratta di uno dei monumenti più im- portanti della città. Eretto, nella forma attuale, verso la fine del XV secolo, su progetto dell'architetto xxxxxx Xxxx- xxxxx di Xxxxxxx Xxxxxxx. La chiesa conventuale divenne Mausoleo du- cale, dalla prima metà del XVI secolo, con la sepoltura, in questa chiesa, di vari membri della dinastia roveresca. Dagli anni settanta del XX secolo que- sto edificio è sede dell'Istituto Supe- riore per le Industrie Artistiche.
La Data e la Rampa elicoidale
La Data (o Stalle Ducali) poteva con- tenere fino a 300 cavalli e assieme alla vicina Rampa elicoidale è opera del- l'architetto Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx Xxx-
tini; volute entrambe dal duca Xxxx- xxxx XXX da Montefeltro nella seconda metà del XV secolo, come parti colle- gate al complesso del nascente Pa- lazzo Ducale.
La Rampa Elicoidale è un'imponente struttura architettonica che si erge sul lato nord della Data.
La sua funzione era quella di garantire il passaggio, al Duca e alla sua corte, dal Palazzo alle Stalle Ducali e vice- versa. Nel XIX secolo fu eretto, sulla parte superiore della Rampa, il Teatro Sanzio, su progetto dell'architetto Xxx- xxxxx Xxxxxxxx. Dopo un lungo periodo di abbandono, seguito soprattutto al declino della città dalla seconda metà del XVI secolo, la Rampa e la Data fu- rono soggette ad un progetto di recu- pero curato dall'architetto Xxxxxxxxx Xx Xxxxx. Questo progetto portò al completo restauro della Rampa Xxxxxx- xxxx nel 1977, nell'intervento urbani- stico di recupero dell'intera zona del Mercatale, e al recentissimo avvio dei lavori di restauro, molto discussi, delle Stalle Ducali.
Continua nel prossimo numero....
28
RETROSCENA
Spettacolo & Cultura
News
XXXXXXX
N
'll’estate del 1956 e il ventitre- enne Xxxxx Xxxxx, fresco di xxx- xxx, vuole a tutti i costi lavorare
nel cinema. Grazie a un misto di tena- cia ed educazione riesce a farsi assu- mere come terzo assistente alla regia sul set del "Principe e la ballerina". Xxxxxxxx Xxxxxxx lo prende sotto la sua ala, Xxxxxx Xxxxx gli chiede di control- lare il marito in sua assenza, ma Xxxxx si ritroverà presto da una parte e una soltanto: quella di Xxxxxxx Xxxxxx.
Xxxxx Xxxxxx adatta il memoir di Xxxxx, catalogabile alla voce "realtà che su- pera la fantasia", che è appunto la fa- vola vera di quando, ragazzo qualunque o quasi, lo scrittore si ri- trovò a passare una settimana con la donna più desiderata del mondo, fianco a fianco, in giro per l'Inghilterra e persino nello stesso letto. Ma è una favola venata di malinconia fin dall'ini- zio ed è proprio quel romanticismo color ocra che Xxxxxx insegue, in fondo, con discreti risultati.
Tutta la prima parte è una piacevole panoramica del mondo della produ- zione con i suoi circoli viziosi e le sue ferree leggi sindacali, poi arriva lei e il personaggio di Xxxxx le lascia la scena: non potrebbe fare altrimenti. È ciò che deve accadere e accade: non a caso la pièce, che s'intitolava "The Sleeping Prince" diventa "The Prince and the Showgirl", perché è presto chiaro che "Xxxxx" e Xxxxxxx sono per lo meno comprimari. Xxxxxxxx Xxxxxxxx non ha l'allure della Xxxxxx, ed è dif- ficile pensare a una sfida più terribile per un'attrice, però è brava e, anche se non sempre mimetica, la sua per- formance è intensa e variegata. In una parola, azzeccata.
E se Xxxxxxxx/Xxxxxxx non dovesse brillare abbastanza di luce propria, ecco posizionato a puntino Xxxxx Red- xxxxx, alter ego dello spettatore, che
con il suo sguardo innamorato, ancora incredulo rispetto alla possibilità di ve- dere la diva più famosa al mondo così da vicino, ne esalta la presenza ad ogni inquadratura.
La sceneggiatura è ben scritta e il cast di supporto lavora in maniera intelli- gente per la riuscita della grande illu- sione: far rivivere Xxxxxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, su tutti, fa sfoggio di una squisita autoironia nell'interpretare un artista sicuro di sé che si ritrova in una posizione insicura, a cavallo tra teatro e cinema, passato e futuro. Il suo Oli- vier possiede infatti un marchio di si- garette, la capacità di parlare con
l'ambasciata e trovare un visto per il "comunista" Xxxxxx Xxxxxx e una sciol- tezza nelle battute che non ha pari, mentre Xxxxxxx è insicura all'eccesso, inibita dagli psicofarmaci, minata dalla solitudine, eppure lei è anche la verità di contro all'interpretazione, lo spec- chio anziché la maschera, la magia senza spiegazione e senza rivali della fotogenia.
L'operazione è calligrafica e si fa ad- dirittura scolastica nel finale dentro la saletta di proiezione, ma Xxxxxxxx Xxx- xxxxx ha vinto la sua sfida e poi di Xx- xxxxx non se ne ha mai abbastanza.
L’ANGOLO dEL “BERE”
29 News
BIRRA ARTIGIANALE
L
a birra artigianale è un prodotto non pastorizzato e general- mente, ma non sempre, non fil- trato.I birrifici artigianali utilizzano il più possibile ingredienti naturali, e, con l'introduzione di "birrificio agricolo" anche utilizzando orzo e luppolo, pro- venienti dal territorio di loro apparte-
nenza.
Tutto questo contribuisce a creare dei prodotti che sono unici e assoluta- mente irripetibili. La birra viene pro- dotta principalmente con il malto d'orzo e/o con il malto di frumento (e in alcuni casi anche con altri cereali maltati), elementi base, ai quali ven- gono aggiunti luppolo, lievito ed acqua.
A questo punto la birra è pronta per essere bevuta ma ha una durata limi- tata nel tempo. Per aumentarne la conservazione, nella produzione indu- striale, il prodotto viene sottoposto ad alcuni trattamenti come la pastorizza- zione ed il filtraggio. Vengono così inattivati i microrganismi contenuti nel lievito e filtrata la bevanda, aggiun- gendo poi degli additivi conservanti e stabilizzanti. Dopo questo trattamento il prodotto può essere movimentato e stoccato senza alcun problema.
Le birre prodotte con tecniche indu- striali, pertanto, si differenziano so- stanzialmente da quelle artigianali ad un esame organolettico. La presenza di lieviti attivi, inoltre, rende queste ul- time un alimento vivo che si evolve nel tempo. Se il tipo di birra lo consente, è possibile un invecchiamento in cantina anche per alcuni anni.
Il fenomeno dei birrifici artigianali, ri- nasce negli Stati Uniti ed è una risco- perta che avviene a partire dagli anni ottanta, la cosiddetta "Renaissance Americana", dove molti immigrati eu- ropei, riescono a mantenere in vita al- cuni vecchi prodotti europei che
L’ANGOLO dEL “BERE”
30 News
altrimenti sarebbero andati perduti. Anche in Europa ed in Italia si sta af- fermando questo fenomeno che si ri- promette di proporre prodotti artigianali di elevata qualità.
Sparsi un po' in tutta Italia esistono molti piccoli birrifici artigianali i quali producono ottime e talvolta eccellenti qualità di birre. La produzione di un microbirrificio è limitata (in genere si pone il limite a 5000 hl annui, più di re- cente a 10000 hl).
Si possono dividere in due categorie: le microbirrerie, che in genere non di- spongono di un locale di mescita e la cui produzione è in tutto o in gran parte destinata alla vendita a locali e negozi;
i brewpub ovvero locali che producono birra per il consumo interno, spesso abbinato ad attività di ristorazione.
i beer firm ovvero impianti preesistenti che vengono affittati a privati, i quali possono quindi produrre birra artigia- nalmente ma in quantità non raggiun- gibili con un normale impianto casalingo.
Il numero di microbirrifici è in continuo aumento, si stima che nel 2007 fos- sero operativi almeno 175 microbirri- fici, mentre nel 2010 hanno superato le 300 unità arrivando a coprire circa
l'1% della produzione di birra italiana. Il trend di crescita non accenna a di- minuire.
L'anno di inizio di questo fenomeno (a parte alcuni tentativi pioneristici, ad esempio a Sorrento e sul Lago di Garda) è il 1996, quando contempora- neamente, ma senza alcun collega- mento fra loro, aprono diversi birrifici. Dal 2005 vengono pubblicati una serie di libri volti a una catalogazione per il crescente fenomeno.
La produzione dei microbirrifici italiani nel complesso presenta una varietà notevolissima con birre ispirate ai più diversi stili internazionali.
Frequente è anche la creazione di birre comprendenti ingredienti inusuali sia come materia fermentabile che come aromatizzazioni, spesso inte- grando produzioni locali (ad esempio farro, frutta DOP e IGP). Esempio si- gnificativo l'uso delle castagne, utiliz- zate in un numero di birre che non trova riscontri in altre nazioni produt- trici, tanto da diventare quasi un sim- bolo della birra artigianale italiana.[6] In forte crescita anche le contamina- zioni con il vino, utilizzando sia botti di legno di secondo passaggio, che mosto d'uva con i suoi lieviti autoctoni. L'uso di produzioni locali in certi casi è
esteso anche agli ingredienti tradizio- nali, con uso di malto ottenuto da ce- reali locali, maltazione effettuata in proprio e esperimenti con la coltiva- zione del luppolo. Una grande diffu- sione sta ottenendo anche il mais, spesso utilizzato dall'industria per con- tenere i costi, ma che in ambito arti- gianale diventa una materia prima di alto pregio utilizzando varietà antiche come lo "sponcio", il "pignoletto" o il "marano".
Da qualche anno diversi microbirrifici italiani hanno cominciato un'attività di esportazione dei loro prodotti, princi- palmente sul mercato USA, anche se il mercato europeo si sta dimostrando molto interessante e attento ai prodotti italiani. Alcune delle produzioni arti- gianali italiane hanno ricevuto un ot- timo apprezzamento da parte degli appassionati di birra americani e non, come documentato dai più importanti siti di rating. La continua crescita del fenomeno ha portato ad analisi anche economiche come quella riportata da fermento Birra a cura di Xxxxx Xxxxxxx o la ricerca congiunta UnionBirrai-Altis che, per la prima volta analizza in modo statistico microbirrifici e brew- pub.
31
A SCUOLA dI CUCINA...
News
Orecchiette allo yogurt con zucchine
L
e orecchiette allo yogurt con zucchine sono un primo piatto fresco e leggero, ottimo gustato sia freddo sia caldo. Le orecchiette allo yogurt con zucchine sono arricchite da porro e piselli che lo rendono un primo piatto ricco e nu- triente con un sapore delicato che piacerà anche ai palati più esigenti. Inoltre in pochi minuti preparerete una ri-
cetta che sorprenderà i vostri commensali.
INGREDIENTI
Porri 150 gr Piselli sgranati 150 gr Zucchine 400 gr Yogurt greco 200 ml Olio di oliva extravergine 7 cucchiai Aglio 1 spicchio Sale q.b. Pepe q.b. Basilico tritato 1 cucchiaio Prezzemolo tritato 2 cucchiai Brodo vegetale q.b. Pasta Orecchiette 320 gr.
PREPARAZIONE
Per prima cosa mondate il porro eliminando le foglie verdi e quelle più esterne, quindi affettatelo sottilmente , e tagliate le zucchine a julienne per approfondire guarda la scheda di Scuola di Cucina Come tagliare le verdure, in una casse- ruola mettete a scaldare tre cucchiai d'olio di oliva e versateci il porro e lasciate cuocere se necessario aggiungete un mestolo di brodo vegetale . In un altro tegame più piccolo mettete un cucchiaio di olio d'oliva e unite i piselli , lascia- teli cuocere per 15 minuti e anche in questo caso unite il mestolo di brodo lasciate cuocere per qualche minuto. I piselli dovranno rimanere di un bel colore verde brillante e piuttosto croccanti. In un'altra pentola, aggiungete il restante olio e schiacciate lo spicchio di aglio . Unite le zucchine all'olio e lasciate cuocere per qualche minuto, le zucchine non dovranno spappolarsi ma rimanere intatte . Quando i porri saranno cotti, metteteli in un mixer insieme allo yogurt e frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea ). In una ciotola versate la crema allo yogurt, i piselli , le zucchine , salate e pe- pate e amalgamate bene il tutto. Quindi lessate le orecchiette in abbondante acqua salata , una volta che la pasta è cotta versatela nella ciotola insieme alla crema allo yogurt e verdure, e amalgamate il tutto. Infine concludete aggiun- gendo il prezzemolo e il basilico tritati e impiattate .