INDICE SOMMARIO
INDICE SOMMARIO
1.
BUONA FEDE E RESPONSABILITÀ NELLA FORMAZIONE DEL CONTRATTO
di Xxxxxxx Xxxxxxx
1.1. Il dovere di buona fede 1
1.1.1. La buona fede nelle trattative e nella formazione del contratto 1
1.1.2. Le conseguenze della violazione del dovere di buona
fede 2
1.1.3. Esclusione e limitazione del dovere di buona fede . . . 4
1.2. La responsabilità precontrattuale 6
1.2.1. Ambito di applicazione 6
1.2.2. Natura 7
1.2.3. Danno risarcibile 11
1.2.4. L’interesse positivo come limite del danno da affidamento 16
1.3. La responsabilità in caso di mancata conclusione del contratto . 17
1.3.1. La formazione progressiva del contratto 17
1.3.2. I diversi tipi di responsabilità 20
1.3.3. Il danno commisurato all’interesse negativo 23
1.3.4. Il danno commisurato all’interesse positivo 25
1.4. La responsabilità in caso di violazione di un obbligo di informazione 28
1.4.1. Ambito di applicazione 28
1.4.2. Il danno risarcibile in caso di annullamento del con- tratto 32
1.4.3. Il danno risarcibile in caso di mantenimento del contratto. 33
1.4.4. (segue) Il caso del vizio solamente incidente 35
1.4.5. (segue) Il caso in cui esista un mercato liquido ed efficiente del bene 37
1.4.6. (segue) Il caso in cui il valore del bene sia diminuito nel tempo 39
1.4.7. (segue) Il caso in cui il valore del bene sia aumentato nel tempo 44
2.
LA PROPOSTA IRREVOCABILE E L’OPZIONE
di fflisabetta Panzarini
2.1. La regola generale della revocabilità della proposta nella forma- zione del contratto. La proposta irrevocabile e l’opzione come
negozi preparatori o strumentali 49
2.2. La proposta irrevocabile: effetti, funzione e natura. Le proposte irrevocabili ex lege o per natura 55
2.3. Caratteristiche necessarie della proposta irrevocabile. La proposta ferma senza termine di irrevocabilità. Sopravvivenza della proposta decorso il termine di irrevocabilità. Accettazione tardiva, accetta-
zione difforme, controproposta 63
2.4. La frustrazione dell’effetto di irrevocabilità della proposta e la responsabilità del proponente. La responsabilità dell’oblato. L’eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione 68
2.5. L’opzione e l’autonomia delle parti nel perseguimento delle rispettive esigenze 75
2.6. La natura dell’opzione 80
2.7. L’accordo delle parti. La causa del contratto di opzione e la tesi
della sua natura necessariamente onerosa 86
2.8. Gli effetti dell’opzione: il rapporto giuridico in pendenza del termine per l’esercizio dell’opzione. L’opponibilità ai terzi del- l’opzione e la sua trascrivibilità 95
2.9. Vizi del contratto e patologie del rapporto. In particolare, l’ec- cessiva onerosità sopravvenuta 103
2.10. La circolazione dell’opzione: l’opzione per persona da nominare, l’opzione a favore di terzo, la cessione dell’opzione 113
3.
LA PRELAZIONE LEGALE E CONVENZIONALE
di Santa Xxxxx
3.1. Nozione 121
3.2. Prelazione legale e convenzionale 123
3.2.a. (segue): la prelazione e la procedura fallimentare 124
3.3. Natura giuridica della prelazione convenzionale ed elementi co- stitutivi della stessa 131
3.4. La natura della denuntiatio ed eseguibilità in forma specifica dell’obbligo di preferire 135
3.5. Prelazione convenzionale atipica 142
3.6. La clausola di prelazione societaria 144
3.6.a. (segue): le conseguenze della violazione del patto di prelazione 148
3.7. Prelazioni legali: prelazione agraria 150
3.8. La prelazione del locatario 160
3.9. La prelazione sui beni culturali 165
4.
IL CONTRATTO PRELIMINARE
di Xxxxxxx Xxxx
4.1. Il contratto preliminare e il suo ambito di operatività 169
4.2. I requisiti del contratto preliminare e i problemi inerenti la sua qualificazione 173
4.3. Il preliminare di preliminare 178
4.4. I rapporti tra contratto preliminare e contratto definitivo. Vizi
della cosa e rimedi esperibili 183
4.5. Il contratto preliminare ad effetti anticipati 189
4.6. Contratto preliminare e clausola per persona da nominare 191
4.7. La trascrizione del preliminare 196
4.8. Il preliminare di immobili da costruire — cenni 202
5.
ASIMMETRIE CONTRATTUALI E REGOLE DI RIEQUILIBRIO
di ffzio Guerinoni
5.1. Le asimmetrie nei rapporti contrattuali 207
5.1.1. Le asimmetrie: tipologie ed effetti 207
5.1.2. Predisposizione e contrattazione di massa 212
5.2. Asimmetrie di mercato e regole di riequilibrio: lo sviluppo della legislazione e dell’elaborazione dottrinale 213
5.2.1. La disciplina delle condizioni generali di contratto 213
5.2.2. I contratti del consumatore 215
5.2.3. Il “terzo contratto” 220
5.3. La tesi del “contratto asimmetrico” 224
5.4. Le discipline dei contratti asimmetrici B2C 226
5.4.1. L’equilibrio 227
5.4.2. Le regole di trasparenza 230
5.4.2.1. La forma “informativa” 231
5.4.2.2. Gli obblighi di informazione 233
5.4.2.3. L’onere di “chiarezza” e “comprensibilità”
(nella redazione delle clausole) 236
5.4.2.4. Limiti alla determinazione per relationem del contenuto del contratto 245
5.4.3. Il “ripensamento” 246
5.4.3.1. Funzione e origini 246
5.4.3.2. Settori 250
5.4.3.3. Impossibilità di riconduzione a una figura unitaria 254
5.5. Le discipline dei contratti asimmetrici B2B 258
5.5.1. Il controllo sull’equilibrio 259
5.5.2. Le regole di trasparenza 263
5.5.3. La ponderazione precontrattuale del consenso 265
5.6. Contratti asimmetrici, paradigmi contrattuali e determinazioni giudiziali 265
6.
L’OGGETTO E L’INTEGRAZIONE DEL CONTRATTO
di Xxxxxxxxx Xxxxxxx
Parte I L’oggetto
6.1. La nozione 271
6.2. L’impossibilità 277
6.3. L’illiceità 279
6.4. L’oggetto determinato o determinabile 282
6.5. L’arbitraggio 285
Parte II L’integrazione del contratto
6.6. Integrazione legale 289
6.7. Usi 292
6.8. Equità 293
6.9. Doveri di protezione 294
7.
I VIZI DELLA VOLONTÀ
di Xxxxx Xxxxxx
Premessa 299
7.1. Il dolo 301
7.2. La violenza 310
7.3. L’errore 313
7.4. Violazione di obblighi informativi tra responsabilità e regole di validità ed il problema della valutazione ex ante 319
8.
CONTRATTO A FAVORE DI TERZO
di Xxxxxx Xxxxxxx
8.1. Nozione 325
8.2. Struttura 328
8.3. Il contenuto della stipulazione 330
8.4. Le parti del contratto e il terzo 333
8.5. L’interesse dello stipulante 335
8.6. Il potere di revoca o di modifica dello stipulante 337
8.7. L’acquisto del terzo 339
8.8. L’adesione e il rifiuto del terzo 343
9.
LE SOPRAVVENIENZE
di Xxxxxx Xxxxxxxxx
9.1. Introduzione 345
9.2. Eccessiva onerosità sopravvenuta 347
9.2.1. Nozione 347
9.2.2. Ambito di applicazione 361
9.2.3. Valore di norma di principio 362
9.2.4. Inflazione e svalutazione 364
9.2.5. Contratti relativi a terreni 365
9.2.6. Contratti di borsa 365
9.2.7. Appalto 367
9.2.8. I rimedi 368
9.3. Presupposizione 370
9.3.1. Nozione 370
9.3.2. Applicazioni 379
9.3.3. Terreni 381
9.3.4. Partecipazioni sociali 383
9.3.5. La disciplina applicabile 386
9.4. Riconduzione ad equità e rinegoziazione del contratto 388
9.4.1. L’offerta di riconduzione ad equità nell’art. 1467 c.c. 388
9.4.2. Adattamento del contratto: il dibattito sulla sua genera- lizzabilità 392
9.5. L’Hardship nei Principi Unidroit e nei progetti di unificazione del diritto privato 397
9.6. Conclusione 402
10.
LA SIMULAZIONE
di Xxxxxxx Xxxxx
10.1. La simulazione e le sue forme 405
10.1.1. La simulazione assoluta 406
10.1.2. La simulazione relativa 407
10.1.3. L’interposizione fittizia 409
10.2. L’accordo simulatorio e la controdichiarazione: definizioni e confronto 411
10.3. La natura dell’accordo simulatorio 419
10.4. Gli effetti della simulazione: premessa introduttiva 424
10.4.1. Gli effetti della simulazione tra le parti e il ruolo dei contratti, simulato e dissimulato, inter partes 426
10.4.2. Gli effetti della simulazione nei confronti dei terzi. Il concetto di terzietà 435
10.4.3. La disciplina della simulazione rispetto ai creditori e quella dei conflitti tra di essi 443
10.5. L’azione di simulazione e la disciplina della prova della simulazione 447
10.5.1. La quaestio della imprescrittibilità/prescrizione dell’a-
zione di simulazione 447
10.5.2. La prova della simulazione: la disciplina per i terzi e quella inter partes, per la simulazione assoluta e la simulazione relativa oggettiva 451
10.5.3. La prova dell’interposizione fittizia 457
10.6. L’ambito di applicazione della disciplina codicistica della simulazione 467
11.
LA FIDUCIA E IL TRUST
di Xxxxxxx Xxxxx
Premessa 479
Parte I La fiducia
11.1. Definizione. Fiducia romanistica e fiducia germanistica 480
11.2. Le applicazioni pratiche del negozio fiduciario 484
11.3. Le caratteristiche della proprietà fiduciaria di matrice
romanistica 485
11.4. La fiducia in action: disamina dei problemi operativi e osserva-
zioni sulla disciplina applicata 488
11.4.1. Brevi cenni sul metodo d’analisi 488
11.4.2. Sui rapporti tra fiducia e simulazione e, in particolare, sul distinguo tra interposizione reale e interposizione
fittizia 491
11.4.3. La disciplina della prova del pactum fiduciae secondo la casistica della Corte di Cassazione 494
11.4.4. Brevi osservazioni sulle decisioni della Suprema Corte in
tema di prova del pactum fiduciae 500
11.4.5. Brevissime conclusioni sui rapporti tra fiducia e simulazione 501
11.4.6. Fiducia e mandato: comparazione pratica 503
11.4.7. La fiducia cum creditore e il divieto del patto commissorio. 506
11.4.8. La fiducia liberalità: alcuni problemi operativi 509
11.4.9. La fiducia ‘elusiva’. I rapporti del negozio fiduciario con gli strumenti di tutela dei creditori e con i divieti
legislativi 510
11.4.9.1. La fiducia e l’azione revocatoria 511
11.4.9.2. La fiducia e i divieti legislativi 513
PARTE II IL TRUST
11.1. Definizione di trust. Campo di applicazione del presente lavoro. 514
11.2. Elementi distintivi del trust: la segregazione patrimoniale 517
11.3. Le applicazioni pratiche del trust, in Italia 518
11.4. I problemi giuridici di diritto civile sollevati dai trusts, in Italia: a)
la quaestio dell’ammissibilità dei trusts interni 521
11.4.1. Cenni sul dibattito dottrinale sul riconoscimento dei
trusts interni 522
11.4.2. La posizione della giurisprudenza (di merito) sui trusts interni 528
11.4.3. Una brevissima osservazione conclusiva sui rapporti tra il trust e il numero chiuso dei diritti reali e tra il trust e
l’art. 2740 c.c 531
11.5. I problemi giuridici di diritto civile sollevati dai trusts, in Italia: b)
la quaestio della trascrizione/iscrizione dei trusts interni 532
11.6. I rapporti tra il trust e: a) le norme imperative del Codice Civile
e b) l’ordine pubblico 538
11.7. I soggetti di un trust e i loro diritti e doveri 540
11.7.1. Premessa. Gli schemi possibili di un trust (interno) 540
11.7.2. Il settlor/disponente 542
11.7.3. Il trustee (e i suoi doveri) 544
Duty of care 546
Duty of account 547
Duty to invest 547
Fiduciary duties 549
11.7.4. I beneficiari (e i loro diritti) 552
12.
I CONTRATTI ATIPICI DI GARANZIA
di Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx e Xxxxx Xxxxxx
Premessa 557
12.1. Pegno rotativo 558
12.2. Il pegno omnibus e il problema della “sufficiente indicazione del credito” ai fini dell’opponibilità della prelazione 561
12.3. Lettere di patronage 565
12.4. Il contratto autonomo di garanzia: natura non accessoria rispetto all’obbligazione garantita 568
12.5. Deroga al divieto del patto commissorio e le clausole close-out netting nella disciplina dei contratti di garanzia finanziaria (d.lgs.
21 maggio 2004, n. 170) 573
13.
I CONTRATTI DELLA PRASSI INTERNAZIONALE
di Xxxxxx Xxxxxxx
Introduzione 577
Parte I
Il contratto di subappalto internazionale
13.1. L’estensione del rischio di impresa al subappaltatore 578
13.2. Interpretazione delle clausole if and when nella giurisprudenza . 580
Parte II
LffASING
13.1. Inadempimento dell’utilizzatore 586
13.2. Sale and lease back e violazione dell’art. 2477 c.c 590
Parte III
SALff AND PURCHASff AGRffffMffNT
13.1. Xxxxxxxx di garanzia e indemnity clause 597
13.2. Natura dell’indennizzo (differenze tra indennizzo e risarci- mento) 605
13.3. Differenza tra indemnity e clausole di price adjustment 611
14.
LA RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO
di Rossella ffsther Cerchia
14.1. Introduzione 615
14.2. Cenni storici 616
14.3. Campo di applicazione 621
14.4. L’inadempimento 624
14.5. Risoluzione giudiziale 627
14.6. Risoluzione di diritto 631
14.7. Effetti della risoluzione, cenni 634
14.8. L’eccezione di inadempimento e le eccezioni dilatorie 638
15.
LA CLAUSOLA PENALE E LA CAPARRA CONFIRMATORIA
di Xxxxxx Xxxxxx
15.1. Clausola penale. Contenuto. Funzioni 643
15.2. Di che cosa stiamo parlando? Qualche esempio 646
15.3. La disciplina della clausola penale: tre possibili modelli. Civil law
e common law a confronto 649
15.4. Breve analisi dell’esperienza dei sistemi di Common law 652
15.5. Clausola penale: i principali problemi discussi nella prassi italiana. 656
A. L’intervento del giudice nel ridurre la penale può essere disposto d’ufficio? 656
B. La preliquidazione (genuina) dei danni è riducibile? 658
C. Si valutano i danni al momento della conclusione del contratto o
al momento della sua risoluzione per inadempimento? 659
D. L’intervento del giudice: giudizio di xxxxxx. Semplificazione delle regole di determinazione dei danni contrattuali? 660
E. Penali larvate? 661
F. La penale può essere considerata, talvolta, contraria a principi di ordine pubblico? 661
G. La penale è alternativa all’adempimento? 662
15.6. Caparra confirmatoria e penale 662
15.7. L’uscita programmata dal contratto 667
Allegato A – L’esperienza statunitense 669
16.
ABUSO DEL DIRITTO: LA DIFFICILE VIA DELLA CONCRETIZZAZIONE
di Xxxxxxx Xxxxxxx
16.1. Il caso Renault. Xxxxx decidendi ed obiter dicta 685
16.2. Abuso del diritto: gli otto casi prospettati da Cass., 18 settembre
2009, n. 20106 690
16.3. L’abuso del diritto come principio generale antielusivo? Criticità. 697
16.4. Abuso del diritto e frode alle legge 701
16.5. Abuso del diritto; clausole generali; principi: le tecniche di concretizzazione 709
16.6. Casi nei quali si sono consolidate regole sufficientemente precise applicando il principio dell’abuso del diritto 715
16.7. Conclusioni 720