LAVORO
LAVORO
(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera: Opera Stradale
OGGETTO: Accordo Quadro relativo alla realizzazione e/ o messa in sicurezza di corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale
Importo presunto dei Lavori: 1´ 455´ 000,00 euro
Numero imprese in cantiere: 2 ( previsto)
Numero massimo di lavoratori: 3 ( xxxxxxx xxxxxxxx)
Entità presunta del lavoro: 1438 uomini/ giorno
Durata in giorni (presunta): 1095
Dati del CANTIERE:
Indirizzo Corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale
Città: Roma ( Rm)
COMMI TTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale: Dipartimento Mobilità e Trasporti - Direzione Trasporto Pubblico Locale e I nfrastrutture
Indirizzo: Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx 00
Xxxxx: Xxxx ( Xx)
nella Persona di:
Nome e Cognome: Xxxxxxxxx Xxxxx
Qualifica: Dott.
Indirizzo: Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx 00
Xxxxx: Xxxx ( Xx)
RESPONSABI LI
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Responsabile: Xxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Progettista:
Nome e Cognome: Xxxxxxxxxxxxx Xxxxxx
Qualifica: Architetto
Indirizzo: Via di Xxxxx Xxxxxx 60
Città: Roma ( Rm)
CAP: 00143
Telefono / Fax: 0000000000
Indirizzo e-mail: xxxxxxxxxxxxx.xxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xx
Responsabile dei Lavori:
Nome e Cognome: Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Qualifica: I ngegnere
Indirizzo: Via di Xxxxx Xxxxxx 60
Città: Roma ( Rm)
CAP: 00143
Telefono / Fax: 06/ 0000 0000
Indirizzo e-mail: xxxxxxxxxx.xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xx
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:
Nome e Cognome: Xxxxx Xx Xxxxx
Qualifica: Architetto
Indirizzo: Via di Xxxxx Xxxxxx 60
Città: Roma ( Rm)
CAP: 00143
Telefono / Fax: 00 0000 0000 0000000000
Indirizzo e-mail: xxxxx.xxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xx
Codice Fiscale: XXXXXX00X00X000X
Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione:
Nome e Cognome: Da assegnare
I MPRESE
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
DOCUMENTAZI ONE
Polizia:
Polizia di Stato Commissariato Xxxx Xxxxxxxx XX, Xxx Xxxxxxxxx 00 tel. 00 00000000 Polizia di Stato Commissariato Roma Esquilino Via Xxxxxxxx 7 tel. 00 0000000
Comando Vvf:
Distaccamento Cittadino Nomentano, Via Xxxxxx Xxxxxxxxx 32 tel. 00 0000000 Comando Provinciale Vigili del Fuoco Xxx Xxxxxx 0 tel. 00 00000
Pronto Soccorso:
Ospedale Xxxxxx Xxxxxxx, Via dei Monti Tiburtini 385/389 tel. 00 00000
Ospedale X. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx Policlinico via dell'Amba Aradam 9 tel 00 00000
Per i successivi contratti applicativi, i recapiti d'emergenza saranno riportati su ciascun piano di sicurezza di riferimento.
Documentazione da custodire in cantiere
Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente
documentazione:
- Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere
in cantiere - art. 99, X.Xxx. n. 81/2008);
- Piano di Sicurezza e di Coordinamento;
- Fascicolo con le caratteristiche dell'Opera;
- Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti;
- Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori;
- Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in
cantiere;
- Documento unico di regolarità contributiva (DURC)
- Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri
(A.S.L., Ispettorato del lavoro, INAIL (ex ISPESL), Vigili del fuoco, ecc.);
-. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione;
- Certificati di idoneità per lavoratori minorenni;
- Tesserini di vaccinazione antitetanica.
Inoltre dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:
- Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice);
- Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali);
- Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza
archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);
- Denuncia di installazione all'INAIL (ex ISPESL) degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con
dichiarazione di conformità a marchio CE;
- Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg;
- Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a
200 kg;
- Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica
periodica;
- Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere;
- Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature;
- Dichiarazione di conformità delle macchine CE;
- Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;
- Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore;
- Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore;
- Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio;
- Denuncia impianto di messa a terra (ai sensi del D.P.R. 462/2001).
DESCRI ZI ONE DEL CONTESTO I N CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTI ERE
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
L’accordo quadro prevede la realizzazione delle opere attraverso contratti applicativi di cui i primi due definiti come segue.
Primo contratto applicativo:
Protezione delle corsie preferenziali esistenti nelle seguenti località:
- Via Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
- Via Quinto Publicio - via Xxxxxx Xxxxxxxx
Secondo contratto applicativo:
Realizzazione delle corsie preferenziali nelle seguenti località:
- Viale Xxxxx - Viale Eritrea
- Via Nomentana - altezza Xxx Xxx x’Xxxxx
- Xxx xx Xxx Xxxxxxx
Per le informazioni di dettaglio relative alle corsie preferenziali appartenenti ai primi due contratti applicativi si rimanda ai rispettivi piani di sicurezza e coordinamento.
Successivi contratti applicativi
Ulteriori contratti applicativi saranno stipulati a seguito delle varie successive richieste di Roma Capitale e conseguenti approvazioni dei progetti in base alle disponibilità economiche.
Gli interventi già definiti relativi ai primi due contratti applicativi sono localizzati in un contesto urbano all'interno dei Municipi II per quanto riguarda l'intervento di V.le Xxxxx - V.le Eritrea e Municipio III per l'intervento di Xxx Xxxxxxxxx - Xxx Xxx x'Xxxxx x xxx xxxxxx xx Xxx Xxxxxxx. Gli interventi relativi alla realizzazione della corsia preferenziale di Via Xxxxxxxx Xxxxxxxxx è localizzato in un contesto urbano all'interno del Municipio I, mentre l'intervento di protezione della corsia di Via Quinto Pubblicio e di Via Orazio Pulvillo in direzione di P.zza di Cinecittà ricade all'interno del territorio del Municipio VII.
Tutti gli interventi interessano dei tratti stradali con elevato traffico veicolare.
DESCRI ZI ONE SI NTETI CA DELL'OPERA
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
L'accordo quadro ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per eseguire e dare completamente ultimati i lavori stradali relativi alla realizzazione e protezione (messa in sicurezza) di corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale per uno sviluppo complessivo di circa 7,0 km. I lavori consistono nella realizzazione di isole spartitraffico, cordoli di separazione, installazione di cordoli e/o borchie in gomma, realizzazione di segnaletica orizzontale, rifacimento manti stradali, ampliamento e/o modifica di marciapiedi, costruzione di nuove banchine di fermata, adeguamento/modifica di impianti semaforici e/o nuova installazione, abbattimento barriere architettoniche (scivoli per disabili e percorsi tattili), ecc.
Relativamente alle corsie preferenziali appartenenti ai primi due contratti applicativi, sono previste le seguenti lavorazioni:
Per l'intervento di V.le Libia - V.le Eritrea le corsie preferenziali già esistenti verranno protette con cordoli in gomma di larghezza di 0,30 mt corredate da paletti per un'altezza complessiva di 0,35 mt, i cordoli verranno montati e fissati direttamente sull'asfalto, su entrambe le corsie di sinistra presenti sulle due carreggiate, per una lunghezza del tratto di circa 1.065 mt.
Per l'intervento di Xxx Xxxxxxxxx - Xxx Xxx x'Xxxxx l'intervento riguarderà la realizzazione di un breve tratto di corsia preferenziale su un'unica carreggiata, attraverso l'utilizzo di segnaletica orizzontale con prodotti termoplastici per garantire una maggiore durata temporale, nel tratto finale dell'intervento, all'altezza di Xxx Xxx Xxxxxxxx, xxxxxxxx realizzati i prolungamenti dei cordoli spartitraffico con cigliature in travertino, in particolare per il cordolo sul lato di Circonvallazione Nomentana si prevede anche la demolizione del tratto finale esistente in conglomerato cementizio e cigli in cls prefabbricati ed il successivo rifacimento e prolungamento verso l'area di incrocio.
Per l'intervento di Via di Val Melaina l'individuazione della corsia preferenziale verrà effettuata con la segnaletica orizzontale e nel tratto iniziale, dalla parte di P.le Jonio, si prevede anche una banchina centrale di fermata bus con pavimentazione in conglomerato bituminoso, cigli in travertino, uno scivolo per l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'attraversamento pedonale dell'intera carreggiata stradale.
L'intervento di protezione della corsia preferenziale di Via E. Filiberto prevede la realizzazione di quattro tratti di cordolo monoblocco in cls, delimitati da cigli in granito
smussati di larghezza corrente di 60 cm, con sezione variabile da fino a 1.10 per l'inserimento alle estremità, dove previsto, delle paline semaforiche o dei pali di sostegno delle telecamere; per questi ultimi, quindi, sono previste le opere di scavo dei plinti di fondazione, dei relativi pozzetti e dei cavidotti per l'alloggiamento della linea elettrica di alimentazione.
L'intervento si completa con l'inserimento di un'opportuna segnaletica orizzontale e verticale in relazione alla presenza della nuova sistemazione e con la realizzazione di una nuova pedana di fermata all'altezza di Via Galilei, avanzata nella carreggiata stradale e delimitata da cigli in granito.
Per l'intervento in Via Quinto Pubblicio - Via O. Pulvillo, finalizzato alla protezione della corsia preferenziale, è previsto il montaggio di un cordolo in gomma che per avere una maggiore visibilità è provvisto di paletti segnalati con strisce bianche e rosse. Il cordolo viene interrotto in corrispondenza degli attraversamenti pedonali anche per consentire l'accesso alle aree centrali destinate al parcheggio.
In generale, le opere, oggetto dell'accordo quadro, possono riassumersi come appresso, salvo le prescrizioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori, tenendo conto, per quanto possibile, delle norme UNI, UNI EN 13285, UNI EN ISO 14688-1:
• allargamenti, riprofilature e rifacimento delle banchine di fermata delle linee di TPL;
• rifacimento pavimentazione delle banchine di fermata;
• interventi di abbattimento barriere architettoniche;
• rifacimento e adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale;
• realizzazione in opera di un cordolo fisico a protezione della corsia preferenziale;
• installazione in opera di un cordolo in gomma a protezione della corsia preferenziale;
• ripristino pavimentazione stradale;
• rifacimento ed adeguamento degli impianti semaforici;
• rifacimento ed adeguamento degli spartitraffico;
• installazione in opera di calotte e borchie in gomma a protezione della corsia preferenziale;
• protezione delle banchine di fermata con parapedonali.
Le forme e dimensioni da assegnare alle varie strutture sono indicate nei disegni di progetto allegati ai PSC di ogni singolo progetto di corsia preferenziale. Le principali lavorazioni tipo sono:
PAVIMENTAZIONI MARCIAPIEDI E RIPRISTINI PAVIMENTAZIONE STRADALE: il
progetto prevede interventi di demolizione e di ampliamento banchine di fermata e il ripristino di alcuni tratti di pavimentazione stradale interessata dalle attività del presente appalto.
ELEMENTI INFRASTRUTTURALI PER DIVERSAMENTE ABILI: in tutte le banchine di
fermata sono stati inseriti interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e fornitura in opera di segnaletica orizzontale "TATTILE" per camminamenti per non vedenti od ipovedenti.
IMPIANTI SEMAFORICI: il progetto prevede l'adeguamento (inteso come spostamento paline e pali a sbraccio, installazione nuove lanterne a LED, esecuzione nuovi scavi per posa cavidotti e pozzetti).
SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE: il progetto prevede la realizzazione di protezione delle corsie preferenziali attraverso la realizzazione di un’adeguata segnaletica orizzontale e verticale nonché l’inserimento di un cordolo in gomma e/o borchie.
REALIZZAZIONE CORDOLO DI PROTEZIONE: Il progetto prevede l’installazione di una protezione della parte centrale della sede stradale destinata al trasporto pubblico realizzata mediante cordoli in pietra.
AREA DEL CANTI ERE
I ndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Tutte le aree di intervento sono esclusivamente pubbliche, di competenza del Municipio II e III rispettivamente per l'intervento in V.le Xxxxx - V.le Eritrea e per quelli in Xxx Xxxxxxxxx - Xxx Xxx X'Xxxxx x Xxx xx Xxx Xxxxxxx e di competenza del Municipio I e del Municipio VII rispettivamente per la corsia preferenziale di E. Filiberto e per quella di Via Quinto Pubblicio- Via O. Pulvillo, non è quindi impegnata nessuna area di proprietà privata.
Per l'intervento in V.le Libia - V.le Eritrea le aree di cantiere per la realizzazione del cordolo in gomma sono poste, per entrame le carreggiate, sul lato destro, la recinzione di cantiere costituita da new-jersey sarà spostata con il procedere del montaggio del cordolo in gomma.
Per l'intervento in Xxx Xxxxxxxxx - Xxx Xxx x'Xxxxx xx aree di cantiere verranno collocate in corrispondenza dei cordoli da prolungare in prossimità dell'incrocio con Via Val d'Aosta e le recinzioni saranno costiuite da pannelli metallici di rete elettrosaldata e basi in cemento.
Per l'intervento in Via di Valmelaina la recinzione di cantiere, costituita da pannelli metallici di rete elettrosaldata e basi in cemento, sarà collocata all'altezza di Via Ventotene in corrispondenza della nuova banchina di fermata da realizzare.
Per l'intervento in Via E. Filiberto le aree di cantiere relative alla realizzazione del cordolo, sono poste ai margini esterni della sede tranviaria al fine di garantire la continuità del servizio tranviario, mentre per la nuova banchina, l'area di cantiere interessa la zona antistante la fermata bus all'altezza di Via Galilei.
Per l'intervento in Via Quinto Pubblicio - Via O. Pulvillo viene prevista un'area di cantiere che si sposta con il procedere del montaggio del cordolo in gomma.
Per tutti i siti di intervento la presenza delle aree di cantiere determina una riduzione della carreggiata a servizio del traffico veicolare. I lavori dovranno essere eseguiti in soggezione di traffico, con un'ampiezza delle recinzione di cantiere che garantisca sempre una corsia veicolare rimanente di 2,70 m.
CARATTERI STI CHE AREA DEL CANTI ERE
(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Tutte le aree di cantiere occupano parzialmente le carreggiate stradali, sono quindi caratterizzate dalla presenza di traffico veicolare, sarà di fondamentale importanza valutare le interferenze generate dal cantiere con l'area circostante e i possibili fattori di rischio esterni per gli operatori del cantiere.
Condutture sotterranee
Alcuni interventi prevedono lo scavo per la realizzazione dei cigli dei cordoli e della
banchina di fermata, quindi sarà necessario prestare attenzione alla presenza di eventuali reti sotterranee come quella elettrica, dell'acqua, del gas e fognaria.
Prima di dare inizio a lavori, l'Appaltatore è tenuto ad informarsi presso gli enti proprietari delle strade interessate dall'esecuzione delle opere (Comune) se eventualmente nelle zone nelle quali ricadono le opere stesse esistano cavi sotterranei (telefonici, telegrafici, elettrici) o condutture (acquedotti, oleodotti, metanodotti ecc.).
In caso affermativo l'Appaltatore dovrà comunicare agli enti proprietari di dette opere (Comune, Consorzi, Società ecc.) la data presumibile dell'esecuzione delle opere nelle zone interessate, chiedendo altresì tutti quei dati (ubicazione, profondità) necessari al fine di potere eseguire i lavori evitando danni alle cennate opere.
Per gli scavi sono previste profondità di scavo variabili tra i 25 cm circa, per il cordolo ed 1 mt per l'inserimento dei nuovi pozzetti, in relazione all'adeguamento dell'impianto di raccolta delle acque meteoriche e per le modifiche di eventuali impianti semaforici.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Condutture sotterranee: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Reti di distrubuzione di energia elettrica. Deve essere accertata la presenza di linee elettriche interrate che possono interferire con l'area di cantiere. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorso e la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro. Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l'esecuzione dei lavori. Nel caso di lavori che interessano opere o parti di opere in cui si trovano linee sotto traccia in tensione, l'andamento delle medesime deve essere rilevato e chiaramente segnalato.
Reti di distribuzione acqua. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di acqua e, se del caso, deve essere provveduto a rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità. Nel caso di lavori di scavo che possono interferire con le reti suddette o attraversarle è necessario prevedere sistemi di protezione e di sostegno delle tubazioni, al fine di evitare il danneggiamento ed i rischi che ne derivano.
Reti di distribuzione gas. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di gas che possono interferire con il cantiere, nel qual caso devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell'inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. In particolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l'insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione e sostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti.
Reti fognarie. Deve essere accertata la presenza di reti fognarie sia attive sia non più utilizzate. Se tali reti interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie. Specialmente durante lavori di scavo, la presenza, anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché costituisce sempre una variabile importante rispetto alla consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza di terreni di rinterro, sia per la possibile formazione di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature dismesse), sia per la presenza di possibili infiltrazioni o inondazioni d'acqua dovute a fessurazione o cedimento delle pareti qualora limitrofe ai lavori di sterro.
Rischi specifici:
1) Annegamento;
2) Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
3) Incendi, esplosioni;
4) Seppellimento, sprofondamento;
Alberi
In alcuni cantieri possono essere presenti alberature di alto fusto che seppure non
ricadenti all'interno dell'area di cantiere, possono esporre gli operatori al rischio di eventuali cadute di rami.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Alberi: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano direttamente queste ultimo, il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale.
Rischi specifici:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Investimento, ribaltamento;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Linee aeree
In alcuni cantieri, come ad esempio Via E. Filiberto, può essere presente l'infrastruttura filoviaria con la relativa rete aerea, di proprietà della Società del trasporto pubblico ATAC Spa, a cui bisognerà far riferimento per informazioni e richieste.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Linee aeree: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche aeree individuando idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione non possono essere eseguiti lavori non elettrici a distanza inferiore a: mt 3, per tensioni fino a 1 kV; mt 3.5, per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; mt 5, per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV; mt 7, per tensioni superiori a 132 kV.
Nell'impossibilità di rispettare tale limite è necessario, previa segnalazione all'esercente delle linee elettriche, provvedere, prima dell'inizio dei lavori, a mettere in atto adeguate protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse quali: a) barriere di protezione per evitare contatti laterali con le linee; b) sbarramenti sul terreno e portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d'opera; c) ripari in materiale isolante quali cappellotti per isolatori e guaine per i conduttori.
Rischi specifici:
1) Elettrocuzione;
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RI SCHI PER I L CANTI ERE
(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Tutte le aree di cantiere confinano direttamente con la sede stradale, bisogna quindi valutare i rischi di investimento dei lavoratori e dei pedoni derivanti dal traffico circostante e dall'ingresso e uscita degli automezzi dal cantiere.
L’impresa dovrà prevedere, ove necessario, l’impiego di movieri.
Strade
Tutte le lavorazioni di realizzazione delle corsie preferenziali devono essere eseguite in soggezione di traffico sia pubblico (tram, filobus e autobus) e sia privato.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Strade: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate procedure previste dal codice della strada.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.
Riferimenti Normativi:
D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.
Rischi specifici:
1) Investimento;
Ferrovie
Gli interventi sul conglomerato bituminoso della sede tranviaria devono essere eseguiti nel periodo notturno durante la sospensione dell’esercizio.
Le recinzioni del cantiere devono essere posizionate in modo tale da lasciare una distanza di 10 cm dalla sagoma del tram.
Tutte le operazioni di scarico e carico dei materiali devono essere eseguite tenendo presente che il filo di contatto dell’alimentazione elettrica è posizionato in asse al singolo binario a quota variabile tra m. 4,80 e m. 5,60 con tensione a 600 V in corrente continua.
In caso di lavorazioni che possono interferire con la rete aerea l’impresa dovrà informare la Direzione Lavori che provvederà a contattare le squadre di manutenzione elettrica di ATAC.
RI SCHI CHE LE LAVORAZI ONI DI CANTI ERE COMPORTANO PER L'AREA CI RCOSTANTE
(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Abitazioni
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Rumore e polveri: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri.
Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.
Rischi specifici:
1) Rumore;
2) Polveri;
DESCRI ZI ONE CARATTERI STI CHE I DROGEOLOGI CHE
(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Data l'opera in oggetto non risulta necessaria tale descrizione.
ORGANI ZZAZI ONE DEL CANTI ERE
I ndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
In V.le Libia - V.le Eritrea la recinzione costituita da new-jersey in polietilene, consente delle operazioni di montaggio e smontaggio molto veloci in funzione dell'avanzare del lavoro di installazione del cordolo in gomma, la loro distanza viene prevista di circa 140 cm di interasse per consentire uno spazio di manovra agli operatori. Al fine di garantire l'utilizzo, anche per il trasporto pubblico, della corsia veicolare di sinistra, i new-jersey dovranno essere montati dalla parte della corsia preferenziale. Inoltre per contenere l'impatto per la presenza dei moduli di recinzione sulla viabilità stradale, viene prevista la suddivisione in nove aree di lavoro a sviluppo lineare, corrispondenti ad altrettante fasi temporali successive della durata di tre giorni lavorativi.
Per questa area di cantiere non vengono previsti altri apprestamenti, ma si potranno stabilire convenzioni con i numerosi esercizi commerciali presenti nella zona.
Per quanto riguarda l'organizzazione del cantiere relativo all'intervento di Xxx Xxxxxxxxx - Xxx Xxx x'Xxxxx viene prevista la suddivisione in due fasi di lavoro di circa 20 giorni per l'esecuzione dei due cordoli a sviluppo lineare. Gli ingressi pedonali saranno collocati sulla parte del cordolo esistente, mentre l'accesso ai mezzi, di dimensioni contenute, verrà individuato sul lato opposto.
Considerando il periodo di permanenza sono previsti soltanto apprestamenti destinati ad un wc ed uno spogliatoio per ogni singola area di cantiere.
Una terza area di cantiere corrisponde alla nuova banchina di fermata bus in Via Valmelaina all'altezza di Via Ventotene, l'ampiezza della recinzione di circa 3,25 mt garantisce delle corsie laterali, nel tratto di presenza del cantiere, di 3,00 mt sul lato destro e di 2,70 su quello sinistro.
Per quanto riguarda l'organizzazione del cantiere relativo all'intervento di Via X. Xxxxxxxxx viene prevista la suddivisione in cinque aree di lavoro a sviluppo lineare, corrispondenti ad altrettante fasi temporali successive al fine di contenere l'impatto sulla viabilità stradale.
Un'area di cantiere, la cui durata prevista è di circa un mese, corrisponde alla nuova banchina di fermata bus all'altezza di Via Galilei, invece per quanta riguarda la realizzazione del cordolo in cls viene prevista la suddivisione in quattro aree di lavoro della durata di circa due settimane ciascuna corrispondenti ai quattro tratti di cordolo da realizzare.
Tale suddivisione consente di limitare su una sola corsia di marcia i rallentamenti dovuti al restringimento per la presenza del cantiere, ma soprattutto evita l'attraversamento della sede tramviaria da parte degli addetti in quanto l'area di cantiere si trova solo su un lato della sede tramviaria.
All'interno di ognuna delle quattro aree di cantiere è prevista una viabilità interna costituita da un unico percorso rettilineo per l'esecuzione dei lavori con gli appositi mezzi meccanici dove previsto, considerando la brevità di permanenza (circa 15 giorni) per ogni singola area di cantiere, sono previsti soltanto apprestamenti destinati ad un wc ed uno spogliatoio.
Gli ingressi pedonali alle aree di cantiere sono situati in corrispondenza degli
attraversamenti pedonali semaforizzati.
Per quanto riguarda il cantiere di Via Quinto Pubblicio - Via Orazio Pulvillo per il montaggio del cordolo in gomma, viene prevista una recinzione di cantiere costituita da new-jersey in polietilene, in quanto si tratta di una barriera facilmente spostabile in funzione dell'avanzare del lavoro di installazione del cordolo in gomma.
Per questa area di cantiere non vengono previsti altri apprestamenti, ma si potranno stabilire convenzioni con i numerosi esercizi commerciali presenti nella zona.
Gabinetti
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Gabinetti: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
I locali che ospitano i lavabi devono essere dotati di acqua corrente, se necessario calda e di mezzi detergenti e per asciugarsi. I servizi igienici devono essere costruiti in modo da salvaguardare la decenza e mantenuti puliti.
I lavabi devono essere in numero minimo di uno ogni 5 lavoratori e 1 gabinetto ogni 10 lavoratori impegnati nel cantiere. Quando per particolari esigenze vengono utilizzati bagni mobili chimici, questi devono presentare caratteristiche tali da minimizzare il rischio sanitario per gli utenti.
In condizioni lavorative con mancanza di spazi sufficienti per l'allestimento dei servizi di cantiere, e in prossimità di strutture idonee aperte al pubblico, è consentito attivare delle convenzioni con tali strutture al fine di supplire all'eventuale carenza di servizi in cantiere: copia di tali convenzioni deve essere tenuta in cantiere ed essere portata a conoscenza dei lavoratori.
Spogliatoi
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Spogliatoi: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
I locali spogliatoi devono disporre di adeguata aerazione, essere illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda, muniti di sedili ed essere mantenuti in buone condizioni di pulizia.
Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentano a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
La superficie dei locali deve essere tale da consentire, una dislocazione delle attrezzature, degli arredi, dei passaggi e delle vie di uscita rispondenti a criteri di funzionalità e di ergonomia per la tutela e l'igiene dei lavoratori, e di chiunque acceda legittimamente ai locali stessi.
Mezzi estinguenti
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Mezzi estinguenti: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere predisposti mezzi ed impianti di estinzione idonei in rapporto alle particolari condizioni in cui possono essere usati, in essi compresi gli apparecchi estintori portatili o carrellati di primo intervento. Detti mezzi ed impianti devono essere mantenuti in efficienza e controllati almeno una volta ogni sei mesi da personale esperto.
Segnaletica di sicurezza
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Segnaletica di sicurezza: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Quando risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, o sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, allo scopo di: a) avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte; b) vietare comportamenti che
potrebbero causare pericolo; c) prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza; d) fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; e) fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza.
2) segnale: Passaggio obbligatorio a sinistra;
3) segnale: Corsia chiusa a sinistra (1);
4) segnale: Limite massimo di velocità;
5) segnale: Lavori;
6) segnale: Deliniatore modulare di curva provvisoria;
SEGNALETI CA GENERALE PREVI STA NEL CANTI ERE
LAVORAZI ONI e loro I NTERFERENZE
I ndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Lavorazioni previste
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Taglio di asfalto di carreggiata stradale Fresatura della pavimentazione stradale Opere di demolizione
Getto in calcestruzzo per opere di fondazione Montaggio cigli
Realizzazione massetto Realizzazione massetto banchina
Realizzazione pavimentazione dei cordoli Realizzazione pavimentazione banchina Realizzazione di marciapiedi
Ripristino di manto di usura e collegamento Montaggio di cordolo in gomma Realizzazione di segnaletica orizzontale Posa di segnali stradali
Posa di pali per impianti semaforici Montaggio di lanterne semaforiche
Realizzazione di impianto elettrico semafori Smobilizzo del cantiere
Allestimento di cantiere temporaneo su strada ( fase)
Allestimento di un cantiere temporaneo lungo una strada carrabile senza interruzione del servizio.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto.
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere ( fase)
Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Sega circolare;
e) Smerigliatrice angolare (flessibile);
f) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.
Allestimento di servizi igienico- assistenziali del cantiere ( fase)
Allestimento di servizi igienico-sanitari in strutture prefabbricate appositamente approntate.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Ponteggio mobile o trabattello;
d) Xxxxx doppia;
e) Scala semplice;
f) Sega circolare;
g) Smerigliatrice angolare (flessibile);
h) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere ( fase)
Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)
calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere ( fase)
Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)
calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Ponteggio mobile o trabattello;
c) Scala doppia;
d) Scala semplice;
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.
Taglio di asfalto di carreggiata stradale ( fase)
Taglio dell'asfalto della carreggiata stradale eseguito con l'ausilio di attrezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) occhiali o schermi facciali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore;
c) Vibrazioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Tagliasfalto a disco;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Xxxx, colpi, impatti, compressioni; Xxxxx, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Scivolamenti, cadute a livello.
Fresatura della pavimentazione stradale ( fase)
fresatura della pavimentazione stradale mediante mezzi meccanici ed allontanamento dei materiali di risulta per la realizzazione del cordolo spartitraffico
Macchine utilizzate:
1) Scarificatrice;
2) Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Opere di demolizione ( fase)
Rimozione della pavimentazione dei cordoli da demolire, scavo a sezione obbligata eseguiti con mezzi meccanici per fondazione cigli o cordoli spartitraffico e successivo carico dei materiali di risulta per il trasporto a discarica.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore;
3) Pala meccanica.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo scavo a sezione obbligata;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo scavo a sezione obbligata;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) mascherina antipolvere; f) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
b) Seppellimento, sprofondamento;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello.
Getto in calcestruzzo per opere di fondazione ( fase)
Esecuzione di getti in calcestruzzo per le fondazioni dei cigli dei cordoli con l'utilizzo delle necessarie casserature.
Macchine utilizzate:
1) Autobetoniera;
2) Autopompa per cls.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) stivali di sicurezza; d) cinture di sicurezza; e) indumenti protettivi (tute).
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Vibrazioni;
b) Chimico;
c) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Vibratore elettrico per calcestruzzo;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione.
Montaggio cigli ( fase)
Montaggio dei cigli cordolo spartitraffico.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Chimico;
d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
e) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione massetto ( fase)
Realizzazione massetto del cordolo ed inserimento della griglia metallica.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Chimico;
d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
e) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione massetto banchina ( fase)
Realizzazione massetto del cordolo ed inserimento della griglia metallica.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Chimico;
d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
e) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione pavimentazione dei cordoli ( fase)
Realizzazione della pavimentazionone dei cordoli in conglomerato bituminoso.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Chimico;
d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
e) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione pavimentazione banchina ( fase)
Realizzazione della pavimentazionone della banchina bus in conglomerato bituminoso.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Chimico;
d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
e) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione di marciapiedi ( fase)
Realizzazione di banchina, eseguito mediante la preventiva posa in opera dei cigli, riempimento parziale con sabbia e ghiaia, realizzazione di massetto con inserimento della griglia metallica e realizzazione della pavimentazionone.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Vibrazioni;
c) Chimico;
d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
e) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Ripristino di manto di usura e collegamento ( fase)
Ripristino parziale del manto stradale in conglomerato bituminoso mediante esecuzione di strato/i di collegamento e strato di usura, stesi e compattati con mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Rullo compressore;
2) Finitrice.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Ustioni;
c) Cancerogeno e mutageno;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Montaggio di cordolo in gomma ( fase)
Montaggio di cordolo in gomma attraverso il fissaggio con viti sulla pavimentazione stradale.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio di guard-rails;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio di guard-rails;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione di segnaletica orizzontale ( fase)
Realizzazione della segnaletica stradale orizzontale: strisce, scritte, frecce di direzione e isole spartitraffico, eseguita con mezzo meccanico.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di segnaletica orizzontale;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto verniciatrice segnaletica stradale;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore;
c) Chimico;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Compressore elettrico;
c) Pistola per verniciatura a spruzzo;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Xxxx, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Scoppio; Xxxxx, schizzi; Inalazione fumi, gas, vapori; Nebbie.
Posa di segnali stradali ( fase)
Posa di segnali stradali verticali compreso lo scavo e la realizzazione della fondazione.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di segnali stradali;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di segnali stradali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi; e) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Posa di pali per impianti semaforici ( fase)
Posa di pali per impianti semaforici completo di pozzetto di connessione alla rete elettrica.
Macchine utilizzate:
1) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio di apparecchi illuminanti;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio di apparecchi illuminanti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Montaggio di lanterne semaforiche ( fase)
Montaggio delle lanternesemaforiche sui relativi sostegni semaforici.
Macchine utilizzate:
1) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio di apparecchi illuminanti;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio di apparecchi illuminanti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione di impianto elettrico semafori ( fase)
Realizzazione dell'impianto elettrico a partire dalla centralina semaforica, consistente nella posa in opera di cavidotti, passaggio cavi, collegamenti elettrici, morsetti e relativi accessori, impianto di messa a terra.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Vibrazioni;
b) Rumore;
c) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala doppia;
c) Scala semplice;
d) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.
Smobilizzo del cantiere ( fase)
Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù;
3) Carrello elevatore.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.
RI SCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MI SURE PREVENTI VE E PROTETTI VE.
Elenco dei rischi:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cancerogeno e mutageno;
3) Chimico;
4) Elettrocuzione;
5) Investimento, ribaltamento;
6) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
7) Rumore;
8) Scivolamenti, cadute a livello;
9) Seppellimento, sprofondamento;
10) Ustioni;
11) Vibrazioni.
RI SCHI O: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"
Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a distanza.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Esecutive:
Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il carico sia stato imbracato correttamente;
b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante la fase di sollevamento; d) non sostare in attesa sotto la traiettoria del carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti; f) accertarsi della stabilità del carico prima di sgancioarlo; g) accompagnare il gancio fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali durante la manovra di richiamo.
RI SCHI O: Cancerogeno e mutageno
Descrizione del Rischio:
Attività in cui sono impiegati agenti cancerogeni e/o mutageni, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino dall'attività lavorativa. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Ripristino di manto di usura e collegamento;
Misure tecniche e organizzative:
Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di evitare ogni esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni devono essere adottate le seguenti misure: a) i metodi e le procedure di lavoro devono essere progettate in maniera adeguata, ovvero in modo che nelle varie operazioni lavorative siano impiegati quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni non superiori alle necessità della lavorazione; b) i metodi e le procedure di lavoro devono essere progettate in maniera adeguata, ovvero in modo che nelle varie operazioni lavorative gli agenti cancerogeni e mutageni in attesa di impiego, in forma fisica tale da causare rischio di introduzione, non siano accumulati sul luogo di lavoro in quantità superiori alle necessità della lavorazione stessa; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica, o che possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni, deve essere quello minimo in funzione della necessità della lavorazione; d) le lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni devono essere effettuate in aree predeterminate, isolate e accessibili soltanto dai lavoratori che devono recarsi per motivi connessi alla loro mansione o con la loro funzione; e) le lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni effettuate in aree predeterminate devono essere indicate con adeguati segnali di avvertimento e di sicurezza; f) le lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni, per cui sono previsti mezzi per evitarne o limitarne la dispersione nell'aria, devono essere soggette a misurazioni per la verifica dell'efficacia delle misure adottate e per individuare precocemente le esposizioni anomale causate da un evento non prevedibile o da un incidente, con metodi di campionatura e di misurazione conformi alle indicazioni dell'allegato XLI del D.Lgs. 81/2008; g) i locali, le attrezzature e gli
impianti destinati o utilizzati in lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni devono essere regolarmente e sistematicamente puliti; h) l'attività lavorativa specifica deve essere progettata e organizzata in modo da garantire con metodi di lavoro appropriati la gestione della conservazione, della manipolazione del trasporto sul luogo di lavoro di agenti cancerogeni o mutageni; i) l'attività lavorativa specifica deve essere progettata e organizzata in modo da garantire con metodi di lavoro appropriati la gestione della raccolta e l'immagazzinamento degli scarti e dei residui delle lavorazioni contenenti agenti cancerogeni o mutageni; j) i contenitori per la raccolta e l'immagazzinamento degli scarti e dei residui delle lavorazioni contenenti agenti cancerogeni o mutageni devono essere a chiusura ermetica e etichettati in modo chiaro, netto e visibile.
Misure igieniche. Devono essere assicurate le seguenti misure igieniche: a) i lavoratori devono disporre di servizi sanitari adeguati, provvisti di docce con acqua calda e fredda, nonché, di lavaggi oculari e antisettici per la pelle; b) i lavoratori devono avere in dotazione idonei indumenti protettivi, o altri indumenti, che devono essere riposti in posti separati dagli abiti civili; c) i dispositivi di protezione individuali devono essere custoditi in luoghi ben determinati e devono essere controllati, disinfettati e ben puliti dopo ogni utilizzazione; d) nelle lavorazioni, che possono esporre ad agenti biologici, devono essere indicati con adeguati segnali di avvertimento e di sicurezza i divieti di fumo, di assunzione di bevande o cibi, di utilizzare pipette a bocca e applicare cosmetici.
RI SCHI O: Chimico
Descrizione del Rischio:
Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Getto in calcestruzzo per opere di fondazione; Montaggio cigli; Realizzazione massetto; Realizzazione massetto banchina; Realizzazione pavimentazione dei cordoli; Realizzazione pavimentazione banchina; Realizzazione di marciapiedi; Realizzazione di segnaletica orizzontale;
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi derivanti da agenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e prevenzione: a) la progettazione e l'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere effettuata nel rispetto delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite devono essere idonee per l'attività specifica e mantenute adeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione della necessità della lavorazione; d) la durata e l'intensità dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta al minimo; e) devono essere fornite indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, in funzione delle necessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi e dei rifiuti che contengono detti agenti.
RI SCHI O: "Elettrocuzione"
Descrizione del Rischio:
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Posa di pali per impianti semaforici; Montaggio di lanterne semaforiche;
Prescrizioni Organizzative:
I lavori su impianti o apparecchiature elettriche devono essere effettuati solo da imprese singole o associate (elettricisti) abilitate che dovranno rilasciare, prima della messa in esercizio dell'impianto, la "dichiarazione di conformità".
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 82; D.M. 22 gennaio 2008 n.37.
RI SCHI O: "I nvestimento, ribaltamento"
Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Allestimento di cantiere temporaneo su strada; Taglio di asfalto di carreggiata stradale;
Fresatura della pavimentazione stradale; Montaggio cigli; Realizzazione massetto; Realizzazione massetto banchina; Realizzazione pavimentazione dei cordoli; Realizzazione pavimentazione banchina; Realizzazione di marciapiedi; Ripristino di manto di usura e collegamento; Montaggio di cordolo in gomma; Realizzazione di segnaletica orizzontale; Posa di segnali stradali;
Prescrizioni Esecutive:
Indumenti da lavoro ad alta visibilità, per tutti gli operatori impegnati nei lavori stradali o che operano in zone con forte flusso di mezzi d'opera.
b) Nelle lavorazioni: Fresatura della pavimentazione stradale; Ripristino di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Esecutive:
L'addetto a terra nei lavori stradali dovrà opportunamente segnalare l'area di lavoro della macchina e provvedere adeguatamente a deviare il traffico stradale.
RI SCHI O: M.M.C. ( sollevamento e trasporto)
Descrizione del Rischio:
Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Montaggio cigli; Realizzazione massetto; Realizzazione massetto banchina; Realizzazione pavimentazione dei cordoli; Realizzazione pavimentazione banchina; Realizzazione di marciapiedi; Montaggio di cordolo in gomma;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazi dedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività di movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti di sollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.
RI SCHI O: Rumore
Descrizione del Rischio:
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Taglio di asfalto di carreggiata stradale; Fresatura della pavimentazione stradale; Realizzazione di segnaletica orizzontale; Realizzazione di impianto elettrico semafori;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
b) Nelle lavorazioni: Getto in calcestruzzo per opere di fondazione; Montaggio cigli; Realizzazione massetto; Realizzazione massetto banchina; Realizzazione pavimentazione dei cordoli; Realizzazione pavimentazione banchina; Realizzazione di marciapiedi; Posa di segnali stradali;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
RI SCHI O: "Scivolamenti, cadute a livello"
Descrizione del Rischio:
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Opere di demolizione;
Prescrizioni Esecutive:
Il ciglio del fronte di scavo dovrà essere reso inaccessibile mediante barriere mobili, posizionate ad opportuna distanza di sicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello scavo stesso. Dovrà provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavo con opportuni cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da regolari parapetti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.
RI SCHI O: "Seppellimento, sprofondamento"
Descrizione del Rischio:
Seppellimento e sprofondamento a seguito di slittamenti, frane, crolli o cedimenti nelle operazioni di scavi all'aperto o in sotterraneo, di demolizione, di manutenzione o pulizia all'interno di silos, serbatoi o depositi, di disarmo delle opere in c.a., di stoccaggio dei materiali, e altre.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Opere di demolizione;
Prescrizioni Organizzative:
Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.
Riferimenti Normativi:
RI SCHI O: "Ustioni"
Descrizione del Rischio:
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura nei lavori a caldo o per contatto con organi di macchine o per contatto con particelle di metallo incandescente o motori, o sostanze chimiche aggressive.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Ripristino di manto di usura e collegamento;
L'addetto a terra della finitrice dovrà tenersi a distanza di sicurezza dai bruciatori.
Prescrizioni Esecutive:
RI SCHI O: Vibrazioni
Descrizione del Rischio:
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MI SURE PREVENTI VE e PROTETTI VE:
a) Nelle lavorazioni: Taglio di asfalto di carreggiata stradale; Fresatura della pavimentazione stradale; Realizzazione di impianto elettrico semafori;
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
b) Nelle lavorazioni: Getto in calcestruzzo per opere di fondazione; Montaggio cigli; Realizzazione massetto; Realizzazione massetto banchina; Realizzazione pavimentazione dei cordoli; Realizzazione pavimentazione banchina; Realizzazione di marciapiedi;
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco degli attrezzi:
1) Andatoie e Passerelle;
2) Argano a bandiera;
3) Attrezzi manuali;
4) Compressore elettrico;
5) Pistola per verniciatura a spruzzo;
6) Ponteggio mobile o trabattello;
7) Scala doppia;
8) Scala semplice;
9) Sega circolare;
10) Smerigliatrice angolare (flessibile);
11) Tagliasfalto a disco;
12) Trapano elettrico;
13) Vibratore elettrico per calcestruzzo.
Andatoie e Passerelle
Le andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Andatoie e Passerelle: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la stabilità e la completezza delle passerelle o andatoie, con particolare riguardo alle tavole che compongono il piano di calpestio ed ai parapetti; 2) verificare la completezza e l'efficacia della protezione verso il vuoto (parapetto con arresto al piede); 3) non sovraccaricare passerelle o andatoie con carichi eccessivi; 4) verificare di non dover movimentare manualmente carichi superiori a quelli consentiti; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto indicato.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 130.
2) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti; c)
indumenti protettivi.
Argano a bandiera
L'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola ristrutturazione per il sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la presenza dei parapetti completi sul perimetro del posto di manovra; 2) verificare la presenza
degli staffoni e della tavola fermapiede da 30 cm nella parte frontale dell'elevatore; 3) verificare l'integrità della struttura portante l'argano; 4) con ancoraggio: verificare l'efficienza del puntone di fissaggio; 5) verificare l'efficienza della sicura del gancio e dei morsetti fermafune con redancia; 6) verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; 7) verificare l'efficienza dell'interruttore di linea presso l'elevatore; 8) verificare la funzionalità della pulsantiera; 9) verificare l'efficienza del fine corsa superiore e del freno per la discesa del carico; 10) transennare a terra l'area di tiro.
Durante l'uso: 1) mantenere abbassati gli staffoni; 2) usare la cintura di sicurezza in momentanea assenza degli staffoni; 3) usare i contenitori adatti al materiale da sollevare; 4) verificare la corretta imbracatura dei carichi e la perfetta chiusura della sicura del gancio; 5) non utilizzare la fune dell'elevatore per imbracare carichi; 6) segnalare eventuali guasti; 7) per l'operatore a terra: non sostare sotto il carico.
Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'elevatore; 2) ritrarre l'elevatore all'interno del solaio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore argano a bandiera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta.
Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Punture, tagli, abrasioni;
2) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare adeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia.
Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) guanti.
Compressore elettrico
Il compressore è una macchina destinata alla produzione di aria compressa per l'alimentazione di attrezzature di lavoro pneumatiche (martelli demolitori pneumatici, vibratori, avvitatori, intonacatrici, pistole a spruzzo ecc).
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Scoppio;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Compressore elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) sistemare in posizione stabile il compressore; 2) allontanare dalla macchina materiali infiammabili; 3) verificare la funzionalità della strumentazione; 4) controllare l'integrità dell'isolamento acustico; 5) verificare l'efficienza del filtro dell'aria aspirata; 6) verificare le connessioni dei tubi e la presenza dei dispositivi di trattenuta.
Durante l'uso: 1) aprire il rubinetto dell'aria prima dell'accensione e mantenerlo aperto fino al raggiungimento dello stato di
regime del motore; 2) tenere sotto controllo i manometri; 3) non rimuovere gli sportelli del vano motore; 4) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti.
Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motore spento; 2)
nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto della macchina.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore compressore elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) otoprotettori;
c) guanti; d) indumenti protettivi.
Pistola per verniciatura a spruzzo
La pistola per verniciatura a spruzzo è un'attrezzatura per la verniciatura a spruzzo di superfici verticali od orizzontali.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Xxxxx, xxxxxxx;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Nebbie;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Pistola per verniciatura a spruzzo: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare le connessioni tra tubi di alimentazione e pistola; 2) verificare la pulizia dell'ugello e delle tubazioni.
Durante l'uso: 1) in caso di lavorazione in ambienti confinati, predisporre un adeguato sistema di aspirazione vapori e/o di ventilazione; 2) interrompere l'afflusso dell'aria nelle pause di lavoro.
Dopo l'uso: 1) spegnere il compressore e chiudere i rubinetti; 2) staccare l'utensile dal compressore; 3) pulire accuratamente l'utensile e le tubazioni; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore pistola per verniciatura a spruzzo;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) occhiali; c)
maschera; d) xxxxxx; e) indumenti protettivi.
Ponteggio mobile o trabattello
Il ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande impegno temporale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponte su ruote sia realmente tale e non rientri nel regime imposto dalla autorizzazione ministeriale; 2) rispettare con scrupolo le prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore; 3) verificare il buon stato di elementi, incastri, collegamenti; 4) montare il ponte in tutte le parti, con tutte le componenti; 5) accertare la perfetta planarità e verticalità della struttura e, se il caso, ripartire il carico del ponte sul terreno con tavoloni; 6) verificare l'efficacia del blocco ruote; 7) usare i ripiani in dotazione e non impalcati di fortuna; 8) predisporre sempre sotto il piano di lavoro un regolare sottoponte a non più di m 2,50; 9) verificare che non si trovino linee elettriche aeree a distanza inferiore alle distanze di sicurezza consentite (tali distanze di sicurezza variano in base alla tensione della linea elettrica in questione, e sono: mt 3, per tensioni fino a 1 kV, mt 3.5, per tensioni pari a 10 kV e pari a 15 kV, mt 5, per tensioni pari a 132 kV e mt 7, per tensioni pari a 220 kV e pari a 380 kV); 10) non installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 11) non effettuare spostamenti con persone sopra.
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo I I , Sezione VI.
2) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Scala doppia
La scala doppia è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scala doppia: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 m; 4) le scale doppie devono essere provviste di catena o dispositivo analogo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) e' vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 2) le scale devono essere utilizzate solo su terreno stabile e in piano; 3) il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi.
Durante l'uso: 1) durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 2) la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare; 3) la salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala.
Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione necessaria; 2) le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e, possibilmente, sospese ad appositi ganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi di arresto.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.
2) DPI: utilizzatore scala doppia;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Scala semplice
La scala semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scala semplice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate
all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori.
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) la scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato); 2) le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in prosecuzione dell'altra; 3) le scale poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi) devono essere dotate di corrimano e parapetto; 4) la scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; 5) è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 6) le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; 7) il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi. Durante l'uso: 1) le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona; 2) durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 3) evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di arrivo; 4) la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare; 5) quando vengono eseguiti lavori in quota, utilizzando scale ad elementi innestati, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala;
6) la salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala.
Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione necessaria; 2) le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e, possibilmente, sospese ad appositi ganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.
2) DPI: utilizzatore scala semplice;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Sega circolare
La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Scivolamenti, cadute a livello;
5) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Sega circolare: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la presenza ed efficienza della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul banco di lavoro in modo tale che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria per effettuare la lavorazione; 2) verificare la presenza ed efficienza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama e registrato a non più di 3 mm. dalla dentatura del disco (il suo scopo è quello di tenere aperto il taglio, quando si taglia legname per lungo, al fine di evitare il possibile rifiuto del pezzo o l'eccessivo attrito delle parti tagliate contro le facciate del disco); 3) verificare la presenza e l'efficienza degli schermi ai due lati del disco nella parte sottostante il banco di lavoro, in modo tale che sia evitato il contatto di tale parte di lama per azioni accidentali (come ad esempio potrebbe accadere durante l'azionamento dell'interruttore di manovra); 4) verificare la presenza ed efficienza degli spingitoi di legno per aiutarsi nel taglio di piccoli pezzi (se ben conformati ed utilizzati evitano di portare le mani troppo vicino al disco o comunque sulla sua traiettoria); 5) verificare la stabilità della macchina (le vibrazioni eccessive possono provocare lo sbandamento del pezzo in lavorazione o delle mani che trattengono il pezzo); 6) verificare la pulizia dell'area circostante la macchina, in particolare di quella corrispondente al posto di lavoro (eventuale materiale depositato può provocare inciampi o scivolamenti); 7) verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro (eventuale materiale depositato può costituire intralcio durante l'uso e distrarre l'addetto dall'operazione di taglio); 8) verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di terra dei fusibili e delle coperture delle parti sotto tensione (scatole morsettiere - interruttori); 9) verificare il buon funzionamento dell'interruttore di manovra; 10) verificare la disposizione del cavo di alimentazione (non deve intralciare le manovre, non deve essere soggetto ad urti o danneggiamenti con il materiale lavorato o da lavorare, non deve intralciare i passaggi).
Durante l'uso: 1) registrare la cuffia di protezione in modo tale che l'imbocco venga a sfiorare il pezzo in lavorazione o verificare che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro, per quelle basculanti; 2) per tagli di piccoli pezzi e, comunque, per quei tagli in cui le mani si verrebbero a trovare in prossimità del disco o sulla sua traiettoria, è indispensabile utilizzare spingitoi; 3) non distrarsi durante il taglio del pezzo; 4) normalmente la
cuffia di protezione è anche un idoneo dispositivo atto a trattenere le schegge; 5) usare gli occhiali, se nella lavorazione specifica la cuffia di protezione risultasse insufficiente a trattenere le schegge.
Dopo l'uso: 1) la macchina potrebbe venire utilizzata da altra persona, quindi deve essere lasciata in perfetta efficienza; 2) lasciare il banco di lavoro libero da materiali; 3) lasciare la zona circostante pulita con particolare riferimento a quella corrispondente al posto di lavoro; 4) verificare l'efficienza delle protezioni; 5) segnalare le eventuali anomalie al responsabile del cantiere.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore sega circolare;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) otoprotettori; e) guanti.
Smerigliatrice angolare ( flessibile)
La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante la cui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220 V); 2) controllare che il disco sia idoneo al lavoro da eseguire; 3) controllare il fissaggio del disco; 4) verificare l'integrità delle protezioni del disco e del cavo di alimentazione; 5) verificare il funzionamento dell'interruttore.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile per le due maniglie; 2) eseguire il lavoro in posizione stabile; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) non manomettere la protezione del disco; 5) interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 6) verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione.
Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) controllare l'integrità del disco e del cavo di alimentazione;
3) pulire l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.
Tagliasfalto a disco
Il tagliasfalto a disco è un'attrezzatura destinata al taglio degli asfalti nel caso di lavorazioni che non richiedano l'asportazione dell'intero manto stradale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Xxxxx, xxxxxxx;
2) Incendi, esplosioni;
3) Investimento, ribaltamento;
4) Punture, tagli, abrasioni;
5) Scivolamenti, cadute a livello;
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Tagliasfalto a disco: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) delimitare e segnalare l'area d'intervento; 2) controllare il funzionamento dei dispositivi di comando; 3)
verificare l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione; 4) verificare il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua; 5) verificare l'integrità della cuffia di protezione del disco.
Durante l'uso: 1) mantenere costante l'erogazione dell'acqua; 2) non forzare l'operazione di taglio; 3) non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza; 4) non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati; 5) eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare; 6) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
Dopo l'uso: 1) chiudere il rubinetto del carburante; 2) lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e l'eventuale manutenzione; 3) eseguire gli interventi di manutenzione e revisione a motore spento.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore tagliasfalto a disco;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) occhiali; e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi.
Trapano elettrico
Il trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Trapano elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra; 2) verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e della spina di alimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) controllare il regolare fissaggio della punta.
Durante l'uso: 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione.
Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore trapano elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) maschera; c)
otoprotettori; d) guanti.
Vibratore elettrico per calcestruzzo
Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzatura per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Vibratore elettrico per calcestruzzo: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare l'integrità dei cavi di alimentazione e della spina; 2) posizionare il trasformatore in un luogo asciutto.
Durante l'uso: 1) proteggere il cavo d'alimentazione; 2) non mantenere a lungo fuori dal getto l'ago in funzione; 3) nelle pause di lavoro interrompere l'alimentazione elettrica.
Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore vibratore elettrico per calcestruzzo;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi.
MACCHI NE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco delle macchine:
1) Autobetoniera;
2) Autocarro;
3) Autogrù;
4) Autopompa per cls;
5) Carrello elevatore;
6) Dumper;
7) Escavatore;
8) Finitrice;
9) Pala meccanica;
10) Piattaforma sviluppabile;
11) Rullo compressore;
12) Scarificatrice.
Autobetoniera
L'autobetoniera è un mezzo d'opera destinato al trasporto di calcestruzzi dalla centrale di betonaggio fino al luogo della posa in opera.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Xxxxx, xxxxxxx;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Autobetoniera: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 2) garantire la visibilità del posto di guida; 3) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi di guida; 4) verificare
l'efficienza dei comandi del tamburo; 5) controllare l'efficienza della protezione della catena di trasmissione e delle relative ruote dentate; 6) verificare l'efficienza delle protezioni degli organi in movimento; 7) verificare l'efficienza della scaletta e dell'eventuale dispositivo di blocco in posizione di riposo; 8) verificare l'integrità delle tubazioni dell'impianto oleodinamico (con benna di scaricamento); 9) controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; 10) verificare la presenza in cabina di un estintore.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 3) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 4) non transitare o stazionare in prossimità del bordo degli scavi;
5) durante gli spostamenti e lo scarico tenere fermo il canale; 6) tenersi a distanza di sicurezza durante le manovre di avvicinamento ed allontanamento della benna; 7) durante il trasporto bloccare il canale; 8) durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; 9) pulire accuratamente il tamburo, la tramoggia ed il canale; 10) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo ai pneumatici ed i freni, segnalando eventuali anomalie; 2) pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6; Circolare Ministero del Lavoro n. 103/ 80.
2) DPI: operatore autobetoniera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi.
Autocarro
L'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Xxxxx, xxxxxxx;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
7) Urti, colpi, impatti, compressioni;
8) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Autocarro: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; 2) verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 3) garantire la visibilità del posto di guida; 4)
controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; 5) verificare la presenza in cabina di un estintore.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) non trasportare persone all'interno del cassone; 3) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 4) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 5) non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; 6) non superare la portata massima; 7) non superare l'ingombro massimo; 8) posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; 9) non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; 10) assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; 11) durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; 12) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; 2) pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi.
Autogrù
L'autogrù è un mezzo d'opera dotato di braccio allungabile per la movimentazione, il sollevamento e il posizionamento di materiali, di componenti di macchine, di attrezzature, di parti d'opera ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Elettrocuzione;
3) Xxxxx, xxxxxxx;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Autogrù: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre; 2) controllare i percorsi e le aree di manovra, approntando gli eventuali rafforzamenti; 3) verificare l'efficienza dei
comandi; 4) ampliare con apposite plance la superficie di appoggio degli stabilizzatori; 5) verificare che la macchina sia posizionata in modo da lasciare lo spazio sufficiente per il passaggio pedonale o delimitare la zona d'intervento; 6) verificare la presenza in cabina di un estintore.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) preavvisare l'inizio delle manovre con apposita segnalazione acustica; 3) attenersi alle segnalazioni per procedere con le manovre; 4) evitare, nella movimentazione del carico, posti di lavoro e/o di passaggio; 5) eseguire le operazioni di sollevamento e scarico con le funi in posizione verticale;
6) illuminare a sufficienza le zone per il lavoro notturno; 7) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose; 8) non compiere su organi in movimento operazioni di manutenzione; 9) mantenere i comandi puliti da grasso e olio; 10) eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare.
Dopo l'uso: 1) non lasciare nessun carico sospeso; 2) posizionare correttamente la macchina raccogliendo il braccio telescopico ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motori spenti; 4) nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto della macchina.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autogrù;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi.
Autopompa per cls
L'autopompa per getti di calcestruzzo è un mezzo d'opera attrezzato con una pompa per il sollevamento del calcestruzzo per getti in quota.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Elettrocuzione;
4) Xxxxx, schizzi;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
8) Scivolamenti, cadute a livello;
9) Urti, colpi, impatti, compressioni;
10) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Autopompa per cls: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; 2) verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi; 3) garantire la visibilità del posto di guida; 4) verificare l'efficienza della pulsantiera; 5) verificare l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione; 6) verificare l'assenza di linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre; 7) controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la visibilità del mezzo; 8) posizionare il mezzo utilizzando gli stabilizzatori.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) non rimuovere la griglia di protezione sulla vasca; 3) dirigere le manovre di avvicinamento dell'autobetoniera alla pompa; 4) segnalare eventuali gravi malfunzionamenti.
Dopo l'uso: 1) pulire convenientemente la vasca e la tubazione; 2) eseguire le operazioni di manutenzione e revisione necessarie al reimpiego, segnalando eventuali anomalie.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autopompa per cls;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) guanti; e) indumenti protettivi.
Carrello elevatore
Il carrello elevatore o muletto è un mezzo d'opera usato per il sollevamento e la movimentazione di materiali o per il carico e scarico di merci dagli autocarri.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Elettrocuzione;
4) Xxxxx, schizzi;
5) Inalazione fumi, gas, vapori;
6) Incendi, esplosioni;
7) Investimento, ribaltamento;
8) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
9) Scivolamenti, cadute a livello;
10) Urti, colpi, impatti, compressioni;
11) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Carrello elevatore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre; 2) controllare i percorsi e le aree di manovra approntando gli eventuali rafforzamenti; 3) verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i freni; 4) verificare che l'avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; 5) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) durante gli spostamenti col carico o a vuoto mantenere basse le forche; 3) posizionare correttamente il carico sulle forche adeguandone l'assetto col variare del percorso; 4) non apportare modifiche agli organi di comando e lavoro; 5) non rimuovere le protezioni; 6) effettuare i depositi in maniera stabile; 7) mantenere sgombro e pulito il posto di guida; 8) non ammettere a bordo della macchina altre persone; 9) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose; 10) mantenere puliti gli organi di comando da grasso e olio; 11) eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare; 12) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 13) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 14) utilizzare in ambienti ben ventilati.
Dopo l'uso: 1) non lasciare carichi in posizione elevata; 2) posizionare correttamente la macchina abbassando le forche ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motore spento; 4) nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto della macchina.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore carrello elevatore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi.
Dumper
Il dumper è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali incoerenti (sabbia, pietrisco).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
6) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Dumper: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i freni; 2) verificare l'efficienza dei gruppi ottici per lavorazioni in mancanza di illuminazione; 3) verificare la presenza del carter al volano; 4) verificare il funzionamento dell'avvisatore acustico e del girofaro; 5) controllare che i percorsi siano adeguati per la stabilità del mezzo; 6) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).
Durante l'uso: 1) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro;
2) non percorrere lunghi tragitti in retromarcia; 3) non trasportare altre persone; 4) durante gli spostamenti abbassare il cassone; 5) eseguire lo scarico in posizione stabile tenendo a distanza di sicurezza il personale addetto ai lavori; 6) mantenere sgombro il posto di guida; 7) mantenere puliti i comandi da grasso e olio; 8) non rimuovere le protezioni del posto di guida;
9) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 10)
durante i rifornimenti spegnere il motore e non fumare; 11) segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie.
Dopo l'uso: 1) riporre correttamente il mezzo azionando il freno di stazionamento; 2) eseguire le operazioni di revisione e pulizia necessarie al reimpiego della macchina a motore spento, segnalando eventuali guasti; 3) eseguire la manutenzione secondo le indicazioni del libretto.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore dumper;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) guanti; e) maschera; f) indumenti protettivi.
Escavatore
L'escavatore è una macchina operatrice con pala anteriore impiegata per lavori di scavo, riporto e movimento di materiali.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Escavatore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche che possano interferire con le manovre; 2) controllare i percorsi e le aree di lavoro approntando gli eventuali rafforzamenti; 3) controllare l'efficienza dei comandi; 4) verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione; 5) verificare che l'avvisatore acustico e il girofaro siano regolarmente funzionanti; 6) controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore; 7) garantire la visibilità del posto di manovra; 8) verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; 9) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) chiudere gli sportelli della cabina; 3) usare gli stabilizzatori, ove presenti; 4) non ammettere a bordo della macchina altre persone; 5) nelle fasi di inattività tenere a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori; 6) per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare il dispositivo di blocco dei comandi; 7) mantenere sgombra e pulita la cabina; 8) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 9) durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; 10) segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie.
Dopo l'uso: 1) pulire gli organi di comando da grasso e olio; 2) posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra, inserendo il blocco comandi ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore escavatore;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti; c)
indumenti protettivi.
Finitrice
La finitrice (o rifinitrice stradale) è un mezzo d'opera utilizzato nella realizzazione del manto stradale in conglomerato bituminoso e nella posa in opera del tappetino di usura.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
6) Scivolamenti, cadute a livello;
7) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Finitrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare l'efficienza dei comandi sul posto di guida e sulla pedana posteriore; 2) verificare l'efficienza dei dispositivi ottici; 3) verificare l'efficienza delle connessioni dell'impianto oleodinamico; 4) verificare l'efficienza del riduttore di pressione, dell'eventuale manometro e delle connessioni tra tubazioni, bruciatori e bombole; 5) segnalare adeguatamente l'area di lavoro, deviando il traffico stradale a distanza di sicurezza; 6) verificare la presenza di un estintore a bordo macchina. Durante l'uso: 1) segnalare eventuali gravi guasti; 2) non interporre nessun attrezzo per eventuali rimozioni nel vano coclea;
3) tenersi a distanza di sicurezza dai bruciatori; 4) tenersi a distanza di sicurezza dai fianchi di contenimento.
Dopo l'uso: 1) spegnere i bruciatori e chiudere il rubinetto della bombola; 2) posizionare correttamente il mezzo azionando il freno di stazionamento; 3) provvedere ad una accurata pulizia; 4) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione attenendosi alle indicazioni del libretto.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore finitrice;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) maschera; e) guanti; f) indumenti protettivi.
Pala meccanica
La pala meccanica è una macchina operatrice, dotata di una benna mobile, utilizzata per operazioni di scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico di terra o altri materiali incoerenti.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
6) Scivolamenti, cadute a livello;
7) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Pala meccanica: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) garantire la visibilità del posto di manovra (mezzi con cabina); 2) verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione; 3) controllare l'efficienza dei comandi; 4) verificare che l'avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; 5) controllare la chiusura degli sportelli del vano motore; 6) verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; 7) controllare i percorsi e le aree di lavoro verificando le condizioni di stabilità per il mezzo; 8) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) non ammettere a bordo della macchina altre persone; 3) non utilizzare la benna per sollevare o trasportare persone; 4) trasportare il carico con la benna abbassata; 5) non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna; 6) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti di lavoro transitare a passo d'uomo; 7) mantenere sgombro e pulito il posto di guida; 8) durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; 9) segnalare eventuali gravi anomalie.
Dopo l'uso: 1) posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra e azionando il freno di stazionamento; 2) pulire gli organi di comando da grasso e olio; 3) pulire convenientemente il mezzo; 4) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore pala meccanica;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi.
Piattaforma sviluppabile
La piattaforma sviluppabile a mezzo braccio telescopico o a pantografo è una macchina operatrice impiegata per lavori in elevazione.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cesoiamenti, stritolamenti;
4) Elettrocuzione;
5) Incendi, esplosioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Piattaforma sviluppabile: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la posizione delle linee elettriche che possano interferire con le manovre; 2) verificare l'idoneità dei percorsi; 3) verificare il funzionamento dei dispositivi di manovra posti sulla piattaforma e sull'autocarro; 4) verificare che le piattaforme siano munite di parapetto su tutti i lati verso il vuoto.
Durante l'uso: 1) posizionare il carro su terreno solido ed in posizione orizzontale, controllando con la livella o il pendolino;
2) utilizzare gli appositi stabilizzatori; 3) le manovre devono essere eseguite con i comandi posti nella piattaforma; 4) salire o scendere solo con la piattaforma in posizione di riposo; 5) durante gli spostamenti portare in posizione di riposo ed evacuare la piattaforma; 6) non sovraccaricare la piattaforma; 7) non aggiungere sovrastrutture alla piattaforma; 8) l'area sottostante la zona operativa del cestello deve essere opportunamente delimitata; 9) utilizzare i dispositivi di protezione individuale anticaduta, da collegare agli appositi attacchi; 10) segnalare tempestivamente eventuali gravi malfunzionamenti; 11) eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare.
Dopo l'uso: 1) posizionare correttamente il mezzo portando la piattaforma in posizione di riposo ed azionando il freno di stazionamento; 2) lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e la manutenzione secondo le indicazioni del costruttore.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore piattaforma sviluppabile;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti protettivi.
Rullo compressore
Il rullo compressore è una macchina operatrice utilizzata prevalentemente nei lavori stradali per la compattazione del terreno o del manto bituminoso.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
7) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Rullo compressore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare i percorsi e le aree di manovra verificando le condizioni di stabilità per il mezzo; 2) verificare la possibilità di inserire l'eventuale azione vibrante; 3) controllare l'efficienza dei comandi; 4) verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni con scarsa illuminazione; 5) verificare che l'avvisatore acustico ed il girofaro siano funzionanti; 6) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina). Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 3) non ammettere a bordo della macchina altre persone; 4) mantenere sgombro e pulito il posto di guida; 5) durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; 6) segnalare tempestivamente gravi anomalie o situazioni pericolose.
Dopol'uso: 1) pulire gli organi di comando da grasso e olio; 2) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto, segnalando eventuali guasti.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore rullo compressore;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi.
Scarificatrice
La scarificatrice è una macchina operatrice utilizzata nei lavori stradali per la rimozione del manto bituminoso esistente.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
7) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Scarificatrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) delimitare efficacemente l'area di intervento deviando a distanza di sicurezza il traffico stradale; 2) verificare l'efficienza dei comandi e dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 3) verificare l'efficienza del carter del rotore fresante e del nastro trasportatore.
Durante l'uso: 1) non allontanarsi dai comandi durante il lavoro; 2) mantenere sgombra la cabina di comando; 3) durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare; 4) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti.
Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motore spento, seguendo le indicazioni del libretto.
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo I I I , Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore scarificatrice;
Riferimenti Normativi:
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi.
POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHI NE
(art 190, D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
ATTREZZATURA | Lavorazioni | Potenza Sonora dB( A) | Scheda |
Sega circolare | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere. | 113.0 | 908-(IEC-19)-RPO-01 |
Smerigliatrice angolare (flessibile) | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere. | 113.0 | 931-(IEC-45)-RPO-01 |
Trapano elettrico | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico semafori; Smobilizzo del cantiere. | 107.0 | 943-(IEC-84)-RPO-01 |
MACCHI NA | Lavorazioni | Potenza Sonora dB( A) | Scheda |
Autobetoniera | Getto in calcestruzzo per opere di fondazione. | 112.0 | 947-(IEC-28)-RPO-01 |
Autocarro | Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Taglio di asfalto di carreggiata stradale; Fresatura della pavimentazione stradale; Opere di demolizione; Montaggio di cordolo in gomma; Posa di segnali stradali; Smobilizzo del cantiere. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Autogrù | Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Autopompa per cls | Getto in calcestruzzo per opere di fondazione. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Carrello elevatore | Smobilizzo del cantiere. | 102.0 | 944-(IEC-93)-RPO-01 |
Dumper | Allestimento di cantiere temporaneo su strada; Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Montaggio cigli; Realizzazione massetto; Realizzazione massetto banchina; Realizzazione pavimentazione dei cordoli; Realizzazione pavimentazione banchina; Realizzazione di marciapiedi. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Escavatore | Taglio di asfalto di carreggiata stradale; Opere di demolizione. | 104.0 | 950-(IEC-16)-RPO-01 |
Finitrice | Ripristino di manto di usura e collegamento. | 107.0 | 955-(IEC-65)-RPO-01 |
Pala meccanica | Opere di demolizione. | 104.0 | 936-(IEC-53)-RPO-01 |
Rullo compressore | Ripristino di manto di usura e collegamento. | 109.0 | 976-(IEC-69)-RPO-01 |
Scarificatrice | Fresatura della pavimentazione stradale. | 93.2 |
COORDI NAMENTO DELLE LAVORAZI ONI E FASI
COORDI NAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI , ATTREZZATURE,
I NFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVI ZI DI PROTEZI ONE COLLETTI VA
(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Nel caso dell’opera oggetto del presente piano si può prevedere sin d’ora l’utilizzo delle seguenti parti comuni:
· Impianti, baracche di cantiere e wc;
· Opere provvisionali in genere.
Tali parti devono essere così regolamentate:
·All'allestimento del cantiere, ed al suo smantellamento, alla sua manutenzione deve provvedere la ditta appaltatrice, ponendo in opera e garantendo il funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti previsti.
· Degli apprestamenti potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere.
· Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti devono essere verbalizzati e portati a conoscenza del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE).
· In caso di uso comune, di attrezzature ed apprestamenti, le imprese ed i lavoratori autonomi devono segnalare alla Ditta Appaltatrice l'inizio dell'uso, le anomalie rilevate, la cessazione o la sospensione dell'uso.
· I mezzi e le attrezzature di lavoro, durante la notte o fuori orario lavoro, saranno parcheggiati negli spazi riservati a loro.
· E' fatto obbligo ai datori di lavoro (o loro delegati) delle imprese e dei lavoratori autonomi, di partecipare alle riunioni preliminari e periodiche decise dal coordinatore per l'esecuzione. Queste riunioni devono essere verbalizzate.
MODALI TA' ORGANI ZZATI VE DELLA COOPERAZI ONE, DEL COORDI NAMENTO E DELLA
RECI PROCA I NFORMAZI ONE TRA LE I MPRESE/ LAVORATORI AUTONOMI
(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori provvede a riunire, prima dell’inizio dei lavori ed ogni qualvolta lo ritenga necessario, le imprese ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti del PSC.
Deve illustrare in particolare gli aspetti necessari a garantire il coordinamento e la cooperazione, nelle interferenze, nelle incompatibilità, nell’uso comune di attrezzature e servizi. Di queste riunioni deve rimanere il verbale. Il datore di lavoro informerà e formerà le maestranze circa i contenuti del presente. Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori prima dell’avvio delle lavorazioni dovrà acquisire gli elementi in grado di caratterizzare, sotto il profilo della sicurezza e della prevenzione, la qualità della/e impresa/e aggiudicataria/e dell’appalto. Il Coordinatore per l’esecuzione valuterà la documentazione fornita sia per meglio conoscere il livello di affidabilità delle imprese e su questo eventualmente relazionare il Committente, sia per avallare (facendo eventualmente modificare) il/i POS ovvero (eventualmente) adeguare il PSC. Potrà altresì richiedere integrazioni sui vari punti o intervenire su particolari aspetti al fine di dover assicurare la coerenza dei Piani.
ORGANI ZZAZI ONE SERVI ZI O DI PRONTO SOCCORSO, ANTI NCENDI O ED EVACUAZI ONE DEI LAVORATORI
(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/ 2008 e s.m.i.)
Vengono di seguito esaminati i seguenti aspetti:
· Rischio incendio ed esplosione .
· Rischio da agente biologico .
· Rischio elettrico .
· Rischio da agente chimico .
· Evacuazione del cantiere in caso di emergenza .
Primo Soccorso
Ciascuna impresa dovrà garantire il primo soccorso con la propria cassetta di medicazione e con i propri lavoratori incaricati (art. 45 comma 1 Dlgs. n.81 del 9/04/2008), in cantiere dovrà sempre essere presente almeno un addetto al pronto soccorso. Tutte le ditte esecutrici dovranno garantire la presenza di un telefono cellulare durante tutta la durata dei lavori per comunicare con il 118. L’ubicazione del locale nel quale è custodito il pacchetto di medicazione è resa nota ai lavoratori . Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono individuati dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388 e dai successivi decreti ministeriali di adeguamento (art. 45 comma 2 Dlgs. n.81 del 9/04/2008). L'impresa appaltatrice dovrà garantire che su tutti i veicoli sia sempre presente un pacchetto di pronto soccorso. Le consegne per l’attivazione dei soccorsi saranno fornite in modo chiaro e i numeri di emergenza affissi in modo visibile in cantiere nei locali di servizio.
Rischio esplosione ed incendio
Ai sensi del Dlgs. n.81 del 9/04/2008 art.18 comma 1 lettera b, dovranno essere designati preventivamente, a cura dei rispettivi Datori di Lavoro, i lavoratori incaricati di attuare le "misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e comunque, di gestione dell'emergenza". I lavoratori "incaricati" devono essere adeguatamente formati e tale formazione deve essere comprovata da idoneo attestato di frequenza a corso il cui programma sia conforme ai contenuti previsti dalla legge. Il documento del Piano di Emergenza (redatto ai sensi del D.M. 10 marzo 1998) deve essere esposto all'interno del cantiere, in luogo idoneo, ed essere portato a conoscenza di tutto il personale presente. Con opportuno coordinamento - da attuarsi in fase esecutiva - tra i responsabili delle imprese interessate presenti in cantiere, dovranno essere sempre noti il numero dei lavoratori presenti giornalmente e la loro presenza nel cantiere fisso o in altri luoghi di lavoro al di fuori del cantiere stesso. Sul documento del Piano di Emergenza dovranno essere riportati i recapiti telefonici utili alla gestione delle emergenze (incendio, pronto soccorso, ecc.) e le principali norme comportamentali almeno le seguenti emergenze:
· incendio
· scoppio
· fuga di gas
· crollo
· infortunio grave
Nell’area del cantiere, si prevede la presenza di quantità limitate di materiali infiammabili, da ricondurre essenzialmente agli imballaggi dei materiali da costruzione, al legno delle tavole per casseri e delle tavole da ponteggio, oltre a prodotti chimici eventualmente utilizzati. Un pericolo di incendio potrebbe essere costituito dalla presenza di vegetazione nell’area limitrofa al cantiere. A tale proposito, si ricorda che è tassativamente vietato bruciare in cantiere imballaggi, tavole o quant’altro derivi dalle lavorazioni. Per i cantieri mobili dove gli interventi sono effettuati da piccole squadre di lavoratori, (2 o 3 dipendenti) occorre che ogni squadra sia in possesso, di un estintore portatile e il capo squadra sia incaricato dell’emergenza con le prescrizione suindicate. L’impresa appaltatrice dovrà predisporre in cantiere un adeguato numero di estintori a polvere chimica della capacità non inferiore a 34 A 144 BC e precisamente: un estintore per ogni locale del cantiere (ufficio, baracca spogliatoi, baracca sevizi), e per ogni squadra. In prossimità di ciascun estintore dovrà essere esposta la segnaletica riportante il pittogramma dell’estintore. In ciascun mezzo di trasporto dovrà altresì trovare posto in cabina un piccolo estintore a polvere per le piccole emergenze durante gli spostamenti. Ai lavoratori in cantiere dovrà essere raccomandato che non vengano ingombrati gli spazi antistanti i mezzi di estinzione, che gli stessi non vengano cambiati di posto e che il responsabile di cantiere venga avvisato di qualsiasi utilizzo, anche parziale, di tali dispositivi. In caso di ustioni e bruciature ricorrere immediatamente al più vicino Pronto Soccorso, nell’attesa attuare le misure di primo soccorso. Per tutti i lavoratori deve essere realizzato un programma di informazione per l’evacuazione e la lotta antincendio. Qualora se ne riscontri la necessità si devono prevedere
piani ed esercitazioni di evacuazione. Queste ultime devono includere l’attivazione del sistema di emergenza e l’evacuazione di tutte le persone dalla loro area di lavoro all’esterno o ad un punto centrale di evacuazione.
Rischio da agente biologico
In caso di allergia, intossicazione, infezione da agenti biologici è necessario condurre l’interessato al più vicino centro di Pronto Soccorso.
Rischio elettrico
Nel caso in cui l’infortunato resti in contatto con un conduttore a bassa tensione non disattivabile, è necessario che quest’ultimo venga allontanato con un supporto in materiale isolante (es. con una tavola di legno ben asciutta), eseguendo un movimento rapido e preciso. Se il suolo è bagnato occorre che il soccorritore si isoli anche da terra ad es. mettendo sotto i piedi una tavola di legno asciutta. Se non è possibile rimuovere il conduttore è necessario spostare l’infortunato. In questo caso il soccorritore deve:
· controllare che il suo corpo (piedi compresi) siano isolati da terra (suolo o parti di costruzioni o di impalcature o di macchinari
bagnati o metallici);
· isolare bene le mani anche con mezzi di fortuna (es.: maniche della giacca);
· prendere l’infortunato per gli abiti evitando il contatto con parti umide (es.: sotto le ascelle), possibilmente con una mano sola;
· allontanare l’infortunato con una manovra rapida e precisa;
· dopo aver provveduto ad isolare l’infortunato è indispensabile ricorrere d’urgenza al pronto soccorso più vicino. Rischio da agente chimico
Al verificarsi di situazioni di allergie, intossicazioni e affezioni riconducibili all’utilizzo di agenti chimici quali disarmati, leganti, additivi, etc., è necessario condurre l’interessato al più vicino centro di Pronto Soccorso.
CONCLUSI ONI GENERALI
Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso:
- Allegato "B" - Analisi e valutazione dei rischi;
- Allegato "C" - Stima dei costi della sicurezza; si allega altresì:
- Fascicolo con le caratteristiche dell'opera (per la prevenzione e protezione dei rischi);
I diagrammi di Gantt (Cronoprogramma dei lavori) e le planimetrie di cantiere delle singole corsie preferenziali faranno parte degli allegati relativi ai rispettivi piani di sicurezza e coordinamento;
I NDI CE
Lavoro pag. 2
Committenti pag. 3
Responsabili pag. 4
Imprese pag. 5
Documentazione pag. 6
Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere pag. 8
Descrizione sintetica dell'opera pag. 9
Area del cantiere pag. 12
Caratteristiche area del cantiere pag. 12
Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere pag. 14
Xxxxxx che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante pag. 15
Descrizione caratteristiche idrogeologiche pag. 16
Organizzazione del cantiere pag. 17
Segnaletica generale prevista nel cantiere pag. 20
Lavorazioni e loro interferenze pag. 21
• Lavorazioni previste pag. 21
• Allestimento di cantiere temporaneo su strada (fase) pag. 21
• Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase) pag. 22
• Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase) pag. 22
• Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (fase) pag. 22
• Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (fase) pag. 23
• Taglio di asfalto di carreggiata stradale (fase) pag. 23
• Fresatura della pavimentazione stradale (fase) pag. 24
• Opere di demolizione (fase) pag. 24
• Getto in calcestruzzo per opere di fondazione (fase) pag. 24
• Montaggio cigli (fase) pag. 25
• Realizzazione massetto (fase) pag. 25
• Realizzazione massetto banchina (fase) pag. 26
• Realizzazione pavimentazione dei cordoli (fase) pag. 26
• Realizzazione pavimentazione banchina (fase) pag. 27
• Realizzazione di marciapiedi (fase) pag. 27
• Ripristino di manto di usura e collegamento (fase) pag. 27
• Montaggio di cordolo in gomma (fase) pag. 28
• Realizzazione di segnaletica orizzontale (fase) pag. 28
• Posa di segnali stradali (fase) pag. 29
• Posa di pali per impianti semaforici (fase) pag. 29
• Montaggio di lanterne semaforiche (fase) pag. 29
• Realizzazione di impianto elettrico semafori (fase) pag. 30
• Smobilizzo del cantiere (fase) pag. 30
Xxxxxx individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. pag. 31
Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni pag. 36
Xxxxxxxx utilizzate nelle lavorazioni pag. 44
Potenza sonora attrezzature e macchine pag. 57
Coordinamento delle lavorazioni e fasi pag. 58
Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi
di protezione collettiva pag. 59
Modalita' organizzative della cooperazione, del coordinamento e della reciproca informazione
tra le imprese/lavoratori autonomi pag. 60
Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori pag. 61
Conclusioni generali pag. 63
Firma
ALLEGATO "A"
Comune di Roma
Provincia di Rm
DI AGRAMMA DI GANTT
cronoprogramma dei lavori
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
OGGETTO: Accordo Quadro relativo alla realizzazione e/ o messa in sicurezza di corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale
COMMI TTENTE: Dipartimento Mobilità e Trasporti - Direzione Trasporto Pubblico Locale e Infrastrutture
CANTI ERE: Corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale, Roma (Rm)
Roma, 20/ 12/ 2017
I L COORDI NATORE DELLA SI CUREZZA
_____________________________________ (Architetto La Xxxxx Xxxxx)
per presa visione
I L COMMI TTENTE
_____________________________________ (Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx)
Architetto La Xxxxx Xxxxx
Xxx xx Xxxxx Xxxxxx 00 00000 Xxxx (Xx)
Tel.: 00 0000 0000 - Fax: 0000000000
E-Mail: xxxxx.xxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xx
CerTus by Xxxxx Xxxxxxxxxx - Copyright ACCA software S.p.A.
Per il cronoprogramma dei lavori si rimanda ai Piani di Sicurezza e Coordinamento specifici dei relativi contratti applicativi.
ALLEGATO "B"
Comune di Roma
Provincia di Rm
ANALI SI E VALUTAZI ONE DEI RI SCHI
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)
(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
OGGETTO: Accordo Quadro relativo alla realizzazione e/ o messa in sicurezza di corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale
COMMI TTENTE: Dipartimento Mobilità e Trasporti - Direzione Trasporto Pubblico Locale e Infrastrutture
CANTI ERE: Corsie preferenziali all’interno del territorio di Roma Capitale, Roma (Rm)
Roma, 20/ 12/ 2017
I L COORDI NATORE DELLA SI CUREZZA
_____________________________________ (Architetto La Xxxxx Xxxxx)
per presa visione
I L COMMI TTENTE
_____________________________________ (Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx)
Architetto La Xxxxx Xxxxx
Xxx xx Xxxxx Xxxxxx 00 00000 Xxxx (Xx)
Tel.: 00 0000 0000 - Fax: 0000000000
E-Mail: xxxxx.xxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xx
CerTus by Xxxxx Xxxxxxxxxx - Copyright ACCA software S.p.A.
ANALI SI E VALUTAZI ONE DEI RI SCHI
La valutazione dei rischi è stata effettuata ai sensi della normativa italiana vigente:
- D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".
Testo coordinato con:
- D.L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla L. 2 agosto 2008, n. 129;
- D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133;
- D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14;
- L. 18 giugno 2009, n. 69;
- L. 7 luglio 2009, n. 88;
- D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106;
- D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25;
- D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla L. 30 luglio 2010, n. 122;
- L. 4 giugno 2010, n. 96;
- L. 13 agosto 2010, n. 136;
- D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10.
Individuazione del criterio generale seguito per la valutazione dei rischi
La valutazione del rischio [R], necessaria per definire le priorità degli interventi di miglioramento della sicurezza aziendale, è stata effettuata tenendo conto dell'entità del danno [E] (funzione delle conseguenze sulle persone in base ad eventuali conoscenze statistiche o in base al registro degli infortuni o a previsioni ipotizzabili) e della probabilità di accadimento dello stesso [P] (funzione di valutazioni di carattere tecnico e organizzativo, quali le misure di prevenzione e protezione adottate -collettive e individuali-, e funzione dell'esperienza lavorativa degli addetti e del grado di formazione, informazione e addestramento ricevuto).
La metodologia per la valutazione "semi-quantitativa" dei rischi occupazionali generalmente utilizzata è basata sul metodo "a matrice" di seguito esposto.
La Probabilità di accadimento [P] è la quantificazione (stima) della probabilità che il danno, derivante da un fattore di rischio dato, effettivamente si verifichi. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di probabilità di accadimento:
Soglia | Descrizione della probabilità di accadimento | Valore |
Molto probabile | 1) Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione, 3) Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa. | [P4] |
Probabile | 1) E' noto qualche episodio in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno anche se non in modo automatico, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe scarsa sorpresa. | [P3] |
Poco probabile | 1) Sono noti rari episodi già verificati, 2) Il danno può verificarsi solo in circostanze particolari, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa. | [P2] |
Improbabile | 1) Non sono noti episodi già verificati, 2) Il danno si può verificare solo per una concatenazione di eventi improbabili e tra loro indipendenti, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. | [P1] |
L'Entità del danno [E] è la quantificazione (stima) del potenziale danno derivante da un fattore di rischio dato. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di danno:
Soglia | Descrizione dell'entità del danno | Valore |
Gravissimo | 1) Infortunio con lesioni molto gravi irreversibili e invalidità totale o conseguenze letali, 2) Esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti. | [E4] |
Grave | 1) Infortunio o inabilità temporanea con lesioni significative irreversibili o invalidità parziale. 2) Esposizione cronica con effetti irreversibili o parzialmente invalidanti. | [E3] |
Significativo | 1) Infortunio o inabilità temporanea con disturbi o lesioni significative reversibili a medio termine. 2) Esposizione cronica con effetti reversibili. | [E2] |
Lieve | 1) Infortunio o inabilità temporanea con effetti rapidamente reversibili. 2) Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. | [E1] |
Individuato uno specifico pericolo o fattore di rischio, il valore numerico del rischio [R] è stimato quale prodotto dell'Entità del danno [E] per la Probabilità di accadimento [P] dello stesso.
[R] = [P] x [E]
Il Rischio [R], quindi, è la quantificazione (stima) del rischio. Esso può assumere un valore sintetico compreso tra 1 e 16, come si può evincere dalla matrice del rischio di seguito riportata.
Rischio [R] | Improbabile [P1] | Poco probabile [P2] | Probabile [P3] | Molto probabile [P4] |
Danno lieve [E1] | Rischio basso [P1]X[E1]=1 | Rischio basso [P2]X[E1]=2 | Rischio moderato [P3]X[E1]=3 | Rischio moderato [P4]X[E1]=4 |
Danno significativo [E2] | Rischio basso [P1]X[E2]=2 | Rischio moderato [P2]X[E2]=4 | Rischio medio [P3]X[E2]=6 | Rischio rilevante [P4]X[E2]=8 |
Danno grave [E3] | Rischio moderato [P1]X[E3]=3 | Rischio medio [P2]X[E3]=6 | Rischio rilevante [P3]X[E3]=9 | Rischio alto [P4]X[E3]=12 |
Danno gravissimo [E4] | Rischio moderato [P1]X[E4]=4 | Rischio rilevante [P2]X[E4]=8 | Rischio alto [P3]X[E4]=12 | Rischio alto [P4]X[E4]=16 |
ESI TO DELLA VALUTAZI ONE DEI RI SCHI
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
- AREA DEL CANTI ERE - | ||
CARATTERI STI CHE AREA DEL CANTI ERE | ||
CA | Condutture sotterranee | |
RS | Annegamento | E4 * P1 = 4 |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
RS | Incendi, esplosioni | E4 * P1 = 4 |
RS | Seppellimento, sprofondamento | E3 * P1 = 3 |
CA | Alberi | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
CA | Linee aeree | |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RI SCHI PER I L CANTI ERE | ||
FE | Strade | |
RS | Investimento | E4 * P1 = 4 |
RI SCHI CHE LE LAVORAZI ONI DI CANTI ERE COMPORTANO PER L'AREA CI RCOSTANTE | ||
RT | Abitazioni | |
RS | Rumore | E2 * P1 = 2 |
RS | Polveri | E2 * P1 = 2 |
- LAVORAZI ONI E FASI - | ||
LF | Lavorazioni previste | |
LF | Allestimento di cantiere temporaneo su strada ( fase) | |
LV | Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P2 = 6 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere ( fase) |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
LV | Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere | |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Sega circolare | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Smerigliatrice angolare (flessibile) | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Allestimento di servizi igienico- assistenziali del cantiere ( fase) | |
LV | Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere | |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Ponteggio mobile o trabattello | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala doppia | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Sega circolare | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Smerigliatrice angolare (flessibile) | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
MA | Autogrù | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autogrù" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autogrù" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
LF | Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P3 = 9 |
LF | Realizzazione di impianto elettrico del cantiere ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Ponteggio mobile o trabattello | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala doppia | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P3 = 9 |
LF | Taglio di asfalto di carreggiata stradale ( fase) | |
LV | Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Tagliasfalto a disco | |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco" [ HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P3 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
MA | Escavatore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore escavatore" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
RM | Rumore per "Operatore escavatore" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
LF | Fresatura della pavimentazione stradale ( fase) | |
LV | Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" [ HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
MA | Scarificatrice | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P2 = 4 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P2 = 6 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Addetto scarificatrice (fresa)" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
LF | Opere di demolizione ( fase) | |
LV | Addetto allo scavo a sezione obbligata | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E2 * P1 = 2 |
RS | Seppellimento, sprofondamento | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
MA | Escavatore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore escavatore" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
RM | Rumore per "Operatore escavatore" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Pala meccanica | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore pala meccanica" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Getto in calcestruzzo per opere di fondazione ( fase) | |
LV | Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali | |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Vibratore elettrico per calcestruzzo | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autobetoniera | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P1 = 3 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P2 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P2 = 2 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P2 = 4 |
RM | Rumore per "Operatore autobetoniera" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
MA | Autopompa per cls | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P1 = 3 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P2 = 4 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P2 = 2 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P2 = 4 |
RM | Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
LF | Montaggio cigli ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di marciapiedi | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono | E1 * P1 = 1 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
accettabili.] | ||
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Realizzazione massetto ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di marciapiedi | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Realizzazione massetto banchina ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di marciapiedi | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Realizzazione pavimentazione dei cordoli ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di marciapiedi | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Realizzazione pavimentazione banchina ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di marciapiedi | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Realizzazione di marciapiedi ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di marciapiedi | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ HAV "Inferiore a 2,5 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P1 = 2 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Dumper | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore dumper" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore dumper" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Ripristino di manto di usura e collegamento ( fase) | |
LV | Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RS | Ustioni | E2 * P2 = 4 |
CM | Cancerogeno e mutageno [ Rischio alto per la salute.] | E4 * P4 = 16 |
MA | Rullo compressore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P2 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore rullo compressore" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
MA | Finitrice | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore rifinitrice" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
VB | Vibrazioni per "Operatore rifinitrice" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LF | Montaggio di cordolo in gomma ( fase) | |
LV | Addetto al montaggio di guard-rails | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [ Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
LF | Realizzazione di segnaletica orizzontale ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di segnaletica orizzontale | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Compressore elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Scoppio | E1 * P1 = 1 |
AT | Pistola per verniciatura a spruzzo | |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P1 = 1 |
RS | Nebbie | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Addetto verniciatrice segnaletica stradale" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
CH | Chimico [ Rischio sicuramente: "I rrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
LF | Posa di segnali stradali ( fase) | |
LV | Addetto alla posa di segnali stradali | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Operaio comune polivalente" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
LF | Posa di pali per impianti semaforici ( fase) | |
LV | Addetto al montaggio di apparecchi illuminanti | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P3 = 9 |
MA | Piattaforma sviluppabile | |
RS | Caduta dall'alto | E3 * P1 = 3 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P1 = 3 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
LF | Montaggio di lanterne semaforiche ( fase) | |
LV | Addetto al montaggio di apparecchi illuminanti | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P3 = 9 |
MA | Piattaforma sviluppabile |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Caduta dall'alto | E3 * P1 = 3 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P1 = 3 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
LF | Realizzazione di impianto elettrico semafori ( fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala doppia | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [ HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² ", WBV "Non presente"] | E2 * P3 = 6 |
RM | Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" [ I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
LF | Smobilizzo del cantiere ( fase) | |
LV | Addetto allo smobilizzo del cantiere | |
AT | Argano a bandiera | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
MA | Autogrù | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
RM | Rumore per "Operatore autogrù" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autogrù" [ HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/ s² "] | E2 * P1 = 2 |
MA | Carrello elevatore | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P1 = 1 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P2 = 2 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P2 = 4 |
RM | Rumore per "Magazziniere" [ I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Magazziniere" [ HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² "] | E2 * P3 = 6 |
LEGENDA:
[ CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [ FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere; [ RT] = Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante; [ OR] = Organizzazione del Cantiere; [ LF] = Lavorazione; [ MA] = Macchina; [ LV] =
Lavoratore; [ AT] = Attrezzo; [ RS] = Rischio; [ RM] = Rischio rumore; [ VB] = Rischio vibrazioni; [ CH] = Rischio chimico; [ MC1] = Rischio M.M.C.(sollevamento e trasporto); [ MC2] = Rischio M.M.C.(spinta e traino); [ MC3] = Rischio M.M.C.(elevata frequenza); [ ROA]
= Rischio R.O.A.(operazioni di saldatura); [ CM] = Rischio cancerogeno e mutageno; [ BIO] = Rischio biologico; [ RL] = Rischio R.O.A. (laser); [ RNC] = Rischio R.O.A. (non coerenti); [ CEM] = Rischio campi elettromagnetici; [ AM] = Rischio amianto; [ MCS] = Rischio
microclima (caldo severo); [ MFS] = Rischio microclima (freddo severo); [ SA] = Rischio scariche atmosferiche; [ IN] = Rischio incendio; [ PR] = Prevenzione; [ IC] = Coordinamento; [ SG] = Segnaletica; [ CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [ UO] = Ulteriori osservazioni;
[ E1] = Entità Danno Lieve; [ E2] = Entità Danno Serio; [ E3] = Entità Danno Grave; [ E4] = Entità Danno Gravissimo; [ P1] = Probabilità Bassissima; [ P2] = Probabilità Bassa; [ P3] = Probabilità Media; [ P4] = Probabilità Alta.
ANALI SI E VALUTAZI ONE RI SCHI O RUMORE
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro:
- Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative".
In particolare, per il calcolo del livello di esposizione giornaliera o settimanale e per il calcolo dell'attenuazione offerta dai dispositivi di protezione individuale dell'udito, si è tenuto conto della specifica normativa tecnica di riferimento:
- UNI EN ISO 9612:2011, "Acustica - Determinazione dell'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro - Metodo tecnico progettuale".
- UNI 9432:2011, "Acustica - Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell'ambiente di lavoro".
- UNI EN 458:2005, "Protettori dell'udito - Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - Documento guida".
Premessa
La valutazione dell'esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare:
- il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo;
- i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81;
- tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori;
- per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni;
- tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni;
- le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia;
- l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore;
- il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale;
- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica;
- la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.
Qualora i dati indicati nelle schede di valutazione, riportate nella relazione, hanno origine da Banca Dati [B], la valutazione relativa a quella scheda ha carattere preventivo, così come previsto dall'art. 190 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81.
Calcolo dei livelli di esposizione
I modelli di calcolo adottati per stimare i livelli di esposizione giornaliera o settimanale di ciascun lavoratore, l'attenuazione e adeguatezza dei dispositivi sono i modelli riportati nella normativa tecnica. In particolare ai fini del calcolo dell'esposizione personale al rumore è stata utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicato alle attività, anziché il tempo espresso in ore/minuti:
dove:
LEX è il livello di esposizione personale in dB(A);
LAeq, i è il livello di esposizione media equivalente Leq in dB(A) prodotto dall'i-esima attività comprensivo delle incertezze; pi è la percentuale di tempo dedicata all'attività i-esima
Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 dB(A) per il calcolo dell'esposizione personale effettiva al rumore l’espressione utilizzata è analoga alla precedente dove, però, si è utilizzato al posto di livello di esposizione media equivalente il livello di esposizione media equivalente effettivo che tiene conto dell'attenuazione del DPI scelto.
I metodi utilizzati per il calcolo del LAeq,i effettivo e del ppeak effettivo a livello dell'orecchio quando si indossa il protettore auricolare, a seconda dei dati disponibili sono quelli previsti dalla norma UNI EN 458:
- Metodo in Banda d'Ottava
- Metodo HML
- Metodo di controllo HML
- Metodo SNR
- Metodo per rumori impulsivi
La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito, applicando sempre le indicazioni fornite dalla UNI EN 458, è stata fatta confrontando LAeq, i effettivo e del ppeak effettivo con quelli desumibili dalle seguenti tabella.
Rumori non impulsivi
Livello effettivo all'orecchio LAeq | Stima della protezione |
Maggiore di Lact | Insufficiente |
Tra Lact e Lact - 5 | Accettabile |
Tra Lact - 5 e Lact - 10 | Buona |
Tra Lact - 10 e Lact - 15 | Accettabile |
Minore di Lact - 15 | Troppo alta (iperprotezione) |
Rumori non impulsivi "Controllo HML" ( * )
Livello effettivo all'orecchio LAeq | Stima della protezione |
Maggiore di Lact | Insufficiente |
Tra Lact e Lact - 15 | Accettabile/ Buona |
Minore di Lact - 15 | Troppo alta (iperprotezione) |
Rumori impulsivi
Livello effettivo all'orecchio LAeq e ppeak | Stima della protezione |
LAeq o ppeak maggiore di Lact | DPI-u non adeguato |
LAeq e ppeak minori di Lact | DPI-u adeguato |
Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore d’azione oltre il quale c’è l’obbligo di utilizzo dei DPI dell'udito.
(*) Nel caso il valore di attenuazione del DPI usato per la verifica è quello relativo al rumore ad alta frequenza (Valore H) la stima della protezione vuol verificare se questa è "insufficiente" (LAeq maggiore di Lact) o se la protezione "può essere accettabile" (LAeq minore di Lact) a condizione di maggiori informazioni sul rumore che si sta valutando.
Banca dati RUMORE del CPT di Torino
Banca dati realizzata dal C.P.T.-Torino e co-finanziata da INAIL-Regione Piemonte, in applicazione del comma 5-bis, art.190 del D.Lgs. 81/2008 al fine di garantire disponibilità di valori di emissione acustica per quei casi nei quali risulti impossibile disporre di valori misurati sul campo. Banca data approvata dalla Commissione Consultiva Permanente in data 20 aprile 2011. La banca dati è realizzata secondo la metodologia seguente:
- Procedure di rilievo della potenza sonora, secondo la norma UNI EN lSO 3746 – 2009.
- Procedure di rilievo della pressione sonora, secondo la norma UNI 9432 - 2008.
Schede macchina/attrezzatura complete di:
- dati per la precisa identificazione (tipologia, marca, modello);
- caratteristiche di lavorazione (fase, materiali);
- analisi in frequenza;
Per le misure dì potenza sonora si è utilizzata questa strumentazione:
- Fonometro: B&K tipo 2250.
- Calibratore: B&K tipo 4231.
- Nel 2008 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4189 da 1/2".
- Nel 2009 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4155 da 1/2".
Per le misurazioni di pressione sonora si utilizza un analizzatore SVANTEK modello "SVAN 948" per misure di Rumore, conforme alle norme EN 60651/1994, EN 60804/1 994 classe 1, ISO 8041, ISO 108161 IEC 651, IEC 804 e IEC 61672-1
La strumentazione è costituita da:
- Fonometro integratore mod. 948, di classe I , digitale, conforme a: IEC 651, IEC 804 e IEC 61 672-1 . Velocità di acquisizione da 10 ms a 1 h con step da 1 sec. e 1 min.
- Ponderazioni: A, B, Lin.
- Analizzatore: Real-Time 1/1 e 1/3 d’ottava, FFT, RT6O.
- Campo di misura: da 22 dBA a 140 dBA.
- Gamma dinamica: 100 dB, A/D convertitore 4 x 20 bits.
- Gamma di frequenza: da 10 Hz a 20 kHz.
- Rettificatore RMS digitale con rivelatore di Picco, risoluzione 0,1 dB.
- Microfono: SV 22 (tipo 1), 50 mV/Pa, a condensatore polarizzato 1/2” con preamplificatore IEPE modello SV 12L.
- Calìbratore: B&K (tipo 4230), 94 dB, 1000 Hz.
Per ciò che concerne i protocolli di misura si rimanda all'allegato alla lettera Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 30 giugno 2011.
N.B. La dove non è stato possibile reperire i valori di emissione sonora di alcune attrezzature in quanto non presenti nella nuova banca dati del C.P.T.-Torino si è fatto riferimento ai valori riportati nella precedente banca dati anche questa approvata dalla Commissione Consultiva Permanente.
ESI TO DELLA VALUTAZI ONE RI SCHI O RUMORE
Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività comportanti esposizione al rumore. Per ogni mansione è indicata la fascia di appartenenza al rischio rumore.
Lavoratori e Macchine
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE |
1) Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali 2) Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale 3) Addetto alla posa di segnali stradali 4) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno 5) Addetto alla realizzazione di marciapiedi 6) Addetto alla realizzazione di segnaletica orizzontale 7) Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento 8) Autobetoniera 9) Autocarro 10) Autogrù 11) Autopompa per cls 12) Carrello elevatore 13) Dumper 14) Escavatore 15) Finitrice 16) Pala meccanica 17) Rullo compressore 18) Scarificatrice | "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" |
SCHEDE DI VALUTAZI ONE RI SCHI O RUMORE
Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione e, così come disposto dalla normativa tecnica, i seguenti dati:
- i tempi di esposizione per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore, come forniti dal datore di lavoro previa consultazione con i lavoratori o con i loro rappresentanti per la sicurezza;
- i livelli sonori continui equivalenti ponderati A per ciascuna attività (attrezzatura) compresivi di incertezze;
- i livelli sonori di picco ponderati C per ciascuna attività (attrezzatura);
- i rumori impulsivi;
- la fonte dei dati (se misurati [A] o da Banca Dati [B];
- il tipo di DPI-u da utilizzare.
- livelli sonori continui equivalenti ponderati A effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore;
- livelli sonori di picco ponderati C effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore;
- efficacia dei dispositivi di protezione auricolare;
- livello di esposizione giornaliera o settimanale o livello di esposizione a attività con esposizione al rumore molto variabile (art.
191);
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali | SCHEDA N.1 - Rumore per "Carpentiere o aiuto |
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
carpentiere (costruzioni stradali)" | |
Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale | SCHEDA N.2 - Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" |
Addetto alla posa di segnali stradali | SCHEDA N.3 - Rumore per "Operaio comune polivalente" |
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno | SCHEDA N.4 - Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" |
Addetto alla realizzazione di marciapiedi | SCHEDA N.1 - Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" |
Addetto alla realizzazione di segnaletica orizzontale | SCHEDA N.5 - Rumore per "Addetto verniciatrice segnaletica stradale" |
Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento | SCHEDA N.6 - Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" |
Autobetoniera | SCHEDA N.7 - Rumore per "Operatore autobetoniera" |
Autocarro | SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore autocarro" |
Autogrù | SCHEDA N.9 - Rumore per "Operatore autogrù" |
Autopompa per cls | SCHEDA N.10 - Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)" |
Carrello elevatore | SCHEDA N.11 - Rumore per "Magazziniere" |
Dumper | SCHEDA N.12 - Rumore per "Operatore dumper" |
Escavatore | SCHEDA N.13 - Rumore per "Operatore escavatore" |
Finitrice | SCHEDA N.14 - Rumore per "Operatore rifinitrice" |
Pala meccanica | SCHEDA N.15 - Rumore per "Operatore pala meccanica" |
Rullo compressore | SCHEDA N.16 - Rumore per "Operatore rullo compressore" |
Scarificatrice | SCHEDA N.17 - Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" |
SCHEDA N.1 - Rumore per "Carpentiere o aiuto carpentiere ( costruzioni stradali)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 149 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni (Opere d'arte)).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) VI BRATORE ( B668) | |||||||||||||||
40.0 | 81.0 | NO | 81.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 78.0 LEX( effettivo) 78.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali; Addetto alla realizzazione di marciapiedi. |
SCHEDA N.2 - Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 184 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) TAGLI ASFALTO A DI SCO ( B620) | |||||||||||||||
60.0 | 103.0 | NO | 76.8 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 35.0 | - | - | - | ||
LEX 101.0 LEX( effettivo) 75.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale. |
SCHEDA N.3 - Rumore per "Operaio comune polivalente"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 148 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) BETONI ERA - OFF. BRAGAGNOLO - STD 300 [ Scheda: 916- TO- 1289- 1- RPR- 11] | |||||||||||||||
10.0 | 80.7 | NO | 80.7 | - | - | ||||||||||
103.9 | [ B] | 103.9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 71.0 LEX( effettivo) 71.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Addetto alla posa di segnali stradali. |
SCHEDA N.4 - Rumore per "Elettricista ( ciclo completo)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) SCANALATRI CE - HI LTI - DC- SE19 [ Scheda: 945- TO- 669- 1- RPR- 11] | |||||||||||||||
15.0 | 104.5 | NO | 78.3 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
122.5 | [ B] | 122.5 | - | - | - | - | - | - | - | 35.0 | - | - | - | ||
LEX 97.0 LEX( effettivo) 71.0 |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno. |
SCHEDA N.5 - Rumore per "Addetto verniciatrice segnaletica stradale"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 299 del C.P.T. Torino (Verniciatura industriale - Segnaletica stradale).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) VERNI CI ATRI CE STRADALE ( B668) | |||||||||||||||
70.0 | 90.0 | NO | 75.0 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 20.0 | - | - | - | ||
LEX 89.0 LEX( effettivo) 74.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto alla realizzazione di segnaletica orizzontale. |
SCHEDA N.6 - Rumore per "Operaio comune polivalente ( costruzioni stradali)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 180 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) TAGLI ASFALTO A DI SCO ( B618) | |||||||||||||||
3.0 | 103.0 | NO | 76.8 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 35.0 | - | - | - | ||
LEX 88.0 LEX( effettivo) 62.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento. |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
SCHEDA N.7 - Rumore per "Operatore autobetoniera"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 28 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOBETONI ERA ( B10) | |||||||||||||||
80.0 | 80.0 | NO | 80.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 80.0 LEX( effettivo) 80.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autobetoniera. |
SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore autocarro"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOCARRO ( B36) | |||||||||||||||
85.0 | 78.0 | NO | 78.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 78.0 LEX( effettivo) 78.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autocarro. |
SCHEDA N.9 - Rumore per "Operatore autogrù"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni
edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOGRU' ( B90) | |||||||||||||||
75.0 | 81.0 | NO | 81.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 80.0 LEX( effettivo) 80.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autogrù. |
SCHEDA N.10 - Rumore per "Operatore pompa per il cls ( autopompa)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 29 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOPOMPA ( B117) | |||||||||||||||
85.0 | 79.0 | NO | 79.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 79.0 LEX( effettivo) 79.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autopompa per cls. |
SCHEDA N.11 - Rumore per "Magazziniere"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 502 del C.P.T. Torino (Edilizia in genere - Magazzino).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) CARRELLO ELEVATORE ( B184) | |||||||||||||||
40.0 | 82.0 | NO | 82.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
LEX 79.0 LEX( effettivo) 79.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Carrello elevatore. |
SCHEDA N.12 - Rumore per "Operatore dumper"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 27 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) Utilizzo dumper ( B194) | |||||||||||||||
85.0 | 88.0 | NO | 79.0 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 12.0 | - | - | - | ||
2) Manutenzione e pause tecniche ( A315) | |||||||||||||||
10.0 | 64.0 | NO | 64.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 000.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
0) Fisiologico ( A315) | |||||||||||||||
5.0 | 64.0 | NO | 64.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 88.0 LEX( effettivo) 79.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Dumper. |
SCHEDA N.13 - Rumore per "Operatore escavatore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) ESCAVATORE - FI XX- XX XXXXX - XX000 [ Scheda: 941- TO- 781- 1- RPR- 11] | |||||||||||||||
85.0 | 76.7 | NO | 76.7 | - | - | ||||||||||
113.0 | [ B] | 113.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
LEX 76.0 LEX( effettivo) 76.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Escavatore. |
SCHEDA N.14 - Rumore per "Operatore rifinitrice"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 146 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) RI FI NI TRI CE ( B539) | |||||||||||||||
85.0 | 89.0 | NO | 74.0 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 20.0 | - | - | - | ||
LEX 89.0 LEX( effettivo) 74.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Finitrice. |
SCHEDA N.15 - Rumore per "Operatore pala meccanica"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 72 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) PALA MECCANI CA - CATERPI LLAR - 950H [ Scheda: 936- TO- 1580- 1- RPR- 11] | |||||||||||||||
85.0 | 68.1 | NO | 68.1 | - | - | ||||||||||
119.9 | [ B] | 119.9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 68.0 LEX( effettivo) 68.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
Mansioni: Pala meccanica. |
SCHEDA N.16 - Rumore per "Operatore rullo compressore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 144 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) RULLO COMPRESSORE ( B550) | |||||||||||||||
85.0 | 89.0 | NO | 74.0 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 20.0 | - | - | - | ||
LEX 89.0 LEX( effettivo) 74.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Rullo compressore. |
SCHEDA N.17 - Rumore per "Addetto scarificatrice ( fresa)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 169 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) Utilizzo fresa ( B281) | |||||||||||||||
65.0 | 94.0 | NO | 79.0 | Accettabile/ Buona | Generico (cuffie o inserti). [ Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [ B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 20.0 | - | - | - | ||
2) Manutenzione e pause tecniche ( A317) | |||||||||||||||
30.0 | 68.0 | NO | 68.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ A] | 000.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
0) Fisiologico ( A317) | |||||||||||||||
5.0 | 68.0 | NO | 68.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [ A] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 93.0 LEX( effettivo) 78.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: I l livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[ % ] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
Mansioni: Scarificatrice. |
ANALI SI E VALUTAZI ONE RI SCHI O VI BRAZI ONI
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro:
- Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative".
Premessa
La valutazione e, quando necessario, la misura dei livelli di vibrazioni è stata effettuata in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte A, del D.Lgs. 81/2008, per vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV), e in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte B, del D.Lgs. 81/2008, per le vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV).
La valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare:
- il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti;
- i valori limite di esposizione e i valori d’azione;
- gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento alle donne in gravidanza e ai minori;
- gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature;
- le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro;
- l’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche;
- il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative in locali di cui è responsabile il datore di lavoro;
- le condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide;
- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica.
Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione
La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni è stata effettuata tenendo in considerazione le caratteristiche delle attività lavorative svolte, coerentemente a quanto indicato nelle "Linee guida per la valutazione del rischio vibrazioni negli ambienti di lavoro" elaborate dall'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca).
Il procedimento seguito può essere sintetizzato come segue:
- individuazione dei lavoratori esposti al rischio;
- individuazione dei tempi di esposizione;
- individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate;
- individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione;
- determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore.
Individuazione dei lavoratori esposti al rischio
L’individuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni espletate dal singolo lavoratore, o meglio dall'individuazione degli utensili manuali, di macchinari condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati nelle attività lavorative. E’ noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, così come attività lavorative svolte a bordi di mezzi di trasporto o di movimentazione espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultare nocivi per i soggetti esposti.
Individuazione dei tempi di esposizione
Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni di lavoro. Ovviamente il tempo di effettiva esposizione alle vibrazioni dannose è inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ciò per effetto dei periodi di funzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di dispositivi di protezione individuale. Si è stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente di riduzione specifico.
Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate
La “Direttiva Macchine” obbliga i costruttori a progettare e costruire le attrezzature di lavoro in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte. Inoltre, prescrive che le istruzioni per l'uso contengano anche le seguenti
indicazioni: a) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi 2,5 m/s2; se tale livello è inferiore o pari a 2,5 m/s2, occorre indicarlo; b) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui è esposto il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/ s2; se tale livello é inferiore o pari a 0,5 m/s2, occorre indicarlo.
Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo
Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente alle disposizioni dell'art. 202, comma 2, del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., si è fatto riferimento alla Banca Dati dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca) e/o alle informazioni fornite dai produttori, utilizzando i dati secondo le modalità nel seguito descritte.
[ A] - Valore misurato attrezzatura in BDV INAIL (ex ISPESL)
Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca), i valori di vibrazione misurati in condizioni d'uso rapportabili a quelle operative.
Sono stati assunti i valori riportati in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca).
[ B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto
Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal fabbricante.
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di vibrazione, quello indicato dal fabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati Vibrazione dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca), per le attrezzature che comportano vibrazioni mano-braccio, o da un coefficiente che tenga conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo, per le attrezzature che comportano vibrazioni al corpo intero.
[ C] - Valore di attrezzatura similare in BDV INAIL (ex ISPESL)
Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati di attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza).
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello misurato di una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo.
[ D] - Valore di attrezzatura peggiore in BDV INAIL (ex ISPESL)
Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per attrezzature della stessa tipologia.
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello peggiore (misurato) di una attrezzatura dello stesso genere maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo.
[E] - Valore tipico dell’attrezzatura (solo PSC)
Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige l'obbligo di valutare i rischi specifici delle lavorazioni, anche se non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati dall’impresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni.
In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello più comune per la tipologia di attrezzatura utilizzata in fase di esecuzione.
Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di valori di riferimento certi, si è proceduto come segue:
Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di otto ore
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radice quadrata della somma dei quadrati (A(w)sum) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2001.
L'espressione matematica per il calcolo di A(8) è di seguito riportata.
dove:
in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e awx, awy e awz i valori r.m.s. dell'accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 5349-1: 2001).
Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più utensili vibranti nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:
dove:
A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero:
in cui i valori di T%i e A(w)sum,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)sum relativi alla operazione i-esima.
Vibrazioni trasmesse al corpo intero
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali:
secondo la formula di seguito riportata:
in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e A(w)max il valore massimo tra 1,40awx, 1,40awy e awz i valori r.m.s. dell’accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 2631-1: 1997). Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più macchinari nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:
dove:
A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero:
in cui i valori di T%i a A(w)max,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)max relativi alla operazione i-esima.
ESI TO DELLA VALUTAZI ONE RI SCHI O VI BRAZI ONI
Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a vibrazioni e il relativo esito della valutazione del rischio suddiviso in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV).
Lavoratori e Macchine
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE | |
Mano-braccio (HAV) | Corpo intero (WBV) | |
1) Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali 2) Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale 3) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno 4) Addetto alla realizzazione di marciapiedi 5) Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento 6) Autobetoniera 7) Autocarro 8) Autogrù 9) Autopompa per cls 10) Carrello elevatore 11) Dumper 12) Escavatore 13) Finitrice 14) Pala meccanica 15) Rullo compressore 16) Scarificatrice | "Inferiore a 2,5 m/ s² " | |
"Non presente" | ||
"Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² " | "Non presente" | |
"Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² " | "Non presente" | |
"Inferiore a 2,5 m/ s² " | "Non presente" | |
"Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² " | ||
"Non presente" | ||
"Non presente" | "Inferiore a 0,5 m/ s² " | |
"Non presente" | "Inferiore a 0,5 m/ s² " | |
"Non presente" | "Inferiore a 0,5 m/ s² " | |
"Non presente" | "Inferiore a 0,5 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " | |
"Non presente" | "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " |
SCHEDE DI VALUTAZI ONE
Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione.
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno Addetto alla realizzazione di marciapiedi Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento Autobetoniera | SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco" SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere (costruzioni stradali)" SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" |
Autocarro | SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore autocarro" |
Autogrù | SCHEDA N.7 - Vibrazioni per "Operatore autogrù" |
Autopompa per cls | SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" |
Carrello elevatore | SCHEDA N.8 - Vibrazioni per "Magazziniere" |
Dumper | SCHEDA N.9 - Vibrazioni per "Operatore dumper" |
Escavatore | SCHEDA N.10 - Vibrazioni per "Operatore escavatore" |
Finitrice | SCHEDA N.11 - Vibrazioni per "Operatore rifinitrice" |
Pala meccanica Rullo compressore Scarificatrice | SCHEDA N.12 - Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" SCHEDA N.13 - Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" SCHEDA N.14 - Vibrazioni per "Addetto scarificatrice (fresa)" |
SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Carpentiere o aiuto carpentiere ( costruzioni stradali)"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 149 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni (Opere d'arte)): a) getto cls con vibrazione (utilizzo vibratore per cls) per 40%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Vibratore cls ( generico) | |||||
40.0 0.8 | 32.0 | 3.1 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | HAV | |
HAV - Esposizione A( 8) | 32.00 | 1.748 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Inferiore a 2,5 m/ s² " Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali; Addetto alla realizzazione di marciapiedi. |
SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 184 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali): a) utilizzo tagliasfalto a disco per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Tagliasfalto a disco ( generico) | |||||
60.0 0.8 | 48.0 | 3.6 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | HAV | |
HAV - Esposizione A( 8) | 48.00 | 2.501 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² " Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale. |
SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Elettricista ( ciclo completo)"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Scanalatrice ( generica) | |||||
15.0 0.8 | 12.0 | 7.2 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | HAV | |
HAV - Esposizione A( 8) | 12.00 | 2.501 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² " Corpo Intero (WBV) = "Non presente" |
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno. |
SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operaio comune polivalente ( costruzioni stradali)"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 180 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti): a) utilizzo tagliasfalto a disco per 2%; utilizzo tagliasfalto a martello per 2%; utilizzo martello demolitore pneumatico per 1%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Tagliasfalto a disco ( generico) | |||||
2.0 0.8 | 1.6 | 3.4 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | HAV | |
2) Tagliasfalto a martello ( generico) | |||||
2.0 0.8 | 1.6 | 24.1 | [ E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | HAV | |
3) Martello demolitore pneumatico ( generico) | |||||
1.0 0.8 | 0.8 | 24.1 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | HAV | |
HAV - Esposizione A( 8) | 4.00 | 3.750 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/ s² " Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento. |
SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 28 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) trasporto materiale per 40%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Autobetoniera ( generica) | |||||
40.0 0.8 | 32.0 | 0.7 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A( 8) | 32.00 | 0.373 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/ s² " Mansioni: Autobetoniera; Autopompa per cls. |
SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore autocarro"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino
(Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo autocarro per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Autocarro ( generico) | |||||
60.0 0.8 | 48.0 | 0.5 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A( 8) | 48.00 | 0.374 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/ s² " Mansioni: Autocarro. |
SCHEDA N.7 - Vibrazioni per "Operatore autogrù"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) movimentazione carichi per 50%; b) spostamenti per 25%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Autogrù ( generica) | |||||
75.0 0.8 | 60.0 | 0.5 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A( 8) | 60.00 | 0.372 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/ s² " Mansioni: Autogrù. |
SCHEDA N.8 - Vibrazioni per "Magazziniere"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 502 del C.P.T. Torino (Edilizia in genere - Magazzino): a) movimentazione materiale (utilizzo carrello elevatore) per 40%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[ % ] | [ % ] | [ m/ s2] | |||
1) Carrello elevatore ( generico) | |||||
40.0 0.8 | 32.0 | 0.9 | [ E] - Xxxxxx tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A( 8) | 32.00 | 0.503 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/ s² " Mansioni: Carrello elevatore. |