PRESSO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
CONVENZIONE QUADRO PER IL CENTRO LIFE-NANOSCIENCE (CLNS@Sapienza) DELL’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
PRESSO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
TRA
La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, con sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxx 00, C.F. 97329350587, rappresentata dal Direttore Scientifico, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx (di seguito anche indicata come “la Fondazione” o “IIT”)
L’Università degli Studi di Roma la Sapienza, con sede legale in Xxxx, X.xx Xxxx Xxxx 0, C.F.
n. 80209930587, PI n. 02133771002, rappresentata dal Rettore Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx (di seguito anche indicata come “Sapienza” o “l’Università”)
di seguito congiuntamente denominate “le Parti”
d) Xxxxxxxx si prefigge di valorizzare il rapporto tra formazione e ricerca scientifica nonché la collaborazione interdisciplinare tra i settori scientifico-disciplinari in essa rappresentati, anche allo scopo di favorire la sua migliore interazione con l’esterno e per il raggiungimento dei suoi fini istituzionali;
e) a tale scopo l’Università, come centro di ricerca scientifica nazionale ed internazionale, promuove e attiva forme di collaborazione con altri atenei, centri di ricerca, enti pubblici locali, nazionali e internazionali, con istituzioni scientifiche, culturali ed economiche, pubbliche e private;
f) presso l’Università è operante il Complesso ex Regina Xxxxx sito in Roma, Viale Regina Xxxxx, di proprietà demaniale e concesso in uso perpetuo a titolo gratuito all’Università, presso il quale si realizzano attività di ricerca e formazione ai più elevati standard di qualità;
g) Sapienza e IIT, ravvisando l’opportunità di proseguire l’attività di ricerca congiunta utilizzando sinergicamente le reciproche risorse e valorizzando lo scambio di conoscenze e professionalità, hanno manifestato il comune interesse di collaborare: 1) per la prosecuzione delle attività di ricerca congiunta già proficuamente avviate mediante la sottoscrizione, in data 3 giugno 2011, della Convenzione Quadro per la realizzazione del Centro Life-Nanoscience dell’Istituto Italiano di Tecnologia con l’Università di Roma La Sapienza prorogata sino a tutto il 2 giugno 2017 con delibera del Senato Accademico n. 35/17 e del Consiglio di Amministrazione n. 79/17; 2) per la realizzazione di un programma scientifico in ambito life-nanoscience (Allegato 1), come previsto dalla presente Convenzione e dai relativi Allegati.
Tutto ciò premesso, le Parti convengono e stipulano quanto segue:
Le Premesse e gli Allegati formano parte integrante e sostanziale della presente Convenzione.
2.1 Sapienza ed IIT, nell’ambito dei fini previsti dai rispettivi ordinamenti e statuti, si impegnano reciprocamente a consolidare i rapporti di collaborazione istituzionale e scientifica secondo le modalità di cui alla presente Convenzione.
f) pari a circa 1.596 mq, comprensiva di studi, laboratori e spazi comuni. Per i suddetti spazi è previsto un rimborso dei costi connessi al funzionamento come da successivo art. 4.
Sapienza garantisce che gli spazi sono in regola con tutte le autorizzazioni e normative vigenti e a tal fine dichiara e garantisce a IIT di essere in possesso di:
• Certificato di agibilità dei locali;
• Certificati di conformità degli impianti;
• Certificato di verifica degli impianti di messa a terra;
• Certificato di verifica dell’impianto per le scariche atmosferiche;
• Certificato di autorizzazione agli scarichi idrici;
• Certificato di autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
• Certificato di Prevenzione Incendi.
3.2 Con convenzioni attuative da concordarsi con i dipartimenti interessati, si potrà prevedere la temporanea dislocazione di strumentazione scientifica di proprietà di IIT presso i dipartimenti stessi in quanto, e se, finalizzata alla migliore esecuzione dei programmi di ricerca. Analogamente potrà regolamentarsi l’accesso e l’utilizzo della strumentazione al personale di IIT ed ai dottorandi affiliati ad IIT ed impegnati nelle attività oggetto della presente convenzione.
4.1 La Fondazione IIT, fermo restando quanto previsto ai successivi artt. 10, 11 e 12, si impegna a:
a) allocarvi esclusivamente i laboratori e/o studi/uffici di cui al presente accordo;
b) osservare tutte le prescrizioni di leggi in tema di tutela ambientale;
Art. 5
Coordinatore del Centro di Ricerca
- il Coordinatore del Centro di Ricerca, in qualità di Presidente;
- un membro nominato da IIT entro tre mesi dalla firma della presente Convenzione;
- due membri nominati da Sapienza entro tre mesi dalla firma della presente Convenzione.
6.3 Il Comitato delibera a maggioranza degli aventi diritto.
6.5 Il Comitato bilaterale predispone annualmente una relazione che renda conto di tutte le attività svolte congiuntamente. La relazione è trasmessa al Rettore della Sapienza e al Direttore scientifico di IIT.
7.4 Gli overhead prodotti dai progetti di ricerca competitivi, regionali, nazionali o internazionali, saranno impiegati da Sapienza in attività di ricerca di tipo generale.
Ciascun Accordo di cui al precedente articolo 7.3 dovrà indicare:
- gli obiettivi da conseguire, le specifiche attività da espletare e gli impegni da assumere;
Sicurezza - Responsabilità - Assicurazioni
9.3 Fermo restando quanto previsto dai precedenti commi 1 e 2, i datori di lavoro Sapienza e IIT, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs n. 81/08, si impegnano comunque a promuovere la cooperazione ed il coordinamento allo scopo di garantire la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori che saranno occupati nelle attività oggetto della presente Convenzione. In questo senso, l’Università e IIT si impegnano a comunicarsi vicendevolmente, con cadenza annuale, per mano dei rispettivi Servizi di Prevenzione e Protezione, l’elenco nominativo dei soggetti individuati ai sensi dell’art. 2 comma 4, del D. M. 5 agosto 1998, n. 363, cui competono gli obblighi previsti dal D. Lgs. n. 81/08.
9.4 Sapienza si impegna a garantire la rispondenza dei locali concessi all’IIT, nonché degli spazi di uso comune (quali connettivo e servizi), alle vigenti normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Un documento generale di valutazione dei rischi, redatto dal Servizio Prevenzione e Protezione dell’Università, verrà consegnato a IIT.
9.5 IIT si impegna per suo conto ad assicurare, per le attività svolte all’interno dei locali medesimi, l’applicazione delle misure generali e specifiche per la protezione della salute dei lavoratori. Il datore di lavoro di IIT si impegna altresì ad individuare e valutare i rischi cui sono esposti i propri lavoratori per effetto dell’attività svolta, nonché a trasmettere formalmente all’Università copia del documento di cui all’art. 17, comma 1, lettera a, del D. Lgs n. 81/08. Ogni qual volta si dovessero verificare modifiche delle attività tali da richiedere un aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, IIT provvederà a trasmetterne una copia all’Università.
Pubblicazioni e Proprietà intellettuale
12.1 Lo sviluppo del CLNS@Sapienza e l’esecuzione del relativo programma di ricerca saranno oggetto di valutazione da parte del Comitato Tecnico-Scientifico di IIT integrato da Sapienza con un membro nominato dal Rettore. Nell’ipotesi in cui, sulla base della valutazione, tale Comitato dovesse ritenere gravemente insufficiente lo sviluppo del Centro di Ricerca e/o l’esecuzione del relativo programma scientifico, IIT avrà la facoltà di interrompere ogni attività del medesimo nonché il relativo programma scientifico.
12.2 Per quanto riguarda i progetti comuni disciplinati da accordi attuativi di cui agli articoli 7 e 8 della presente Convenzione, le Parti concordano di valutare la progressione di tali progetti, riservandosi la facoltà di proseguirli, emendarli o interromperli sulla base dei risultati scientifici conseguiti congiuntamente.
ad un livello di diligenza atta a prevenire usi non autorizzati, divulgazioni interne o esterne indebite.
17.1 Le Parti si impegnano ad improntare i loro rapporti ad un principio di leale collaborazione evitando qualsiasi comportamento od azione che possano risultare dannosi ad una delle parti stesse.
18.1. Per ogni eventuale controversia che dovesse sorgere tra l’IIT e l’Università in merito all’applicazione, interpretazione, esecuzione, risoluzione della presente convenzione, le Parti si impegnano ad esperire tentativo per comporre la controversia tra di esse insorta.
18.2 In caso di mancato raggiungimento di un accordo xxxxxxx, per la composizione amichevole della controversia, sarà competente il Foro di Roma.
Art. 19 Registrazione
19.1 La presente Convenzione viene redatta in triplice originale ed è soggetta a registrazione in caso d'uso. Le spese di registrazione saranno a carico della Parte richiedente.
Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia Xxx Xxxxxx, 00x
Università degli Studi di Roma la Sapienza P.le Xxxx Xxxx, 5
pec: xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxx0.xx
Roma,
Università degli Studi di Roma Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia La Sapienza
IL RETTORE IL DIRETTORE SCIENTIFICO
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Allegato 1: Progetto Scientifico Allegato 2: Accordo di affiliazione
Allegato 3: Accordo per la protezione e la valorizzazione della proprietà intellettuale Allegato 4: Disciplina in materia ambientale
ALLEGATO 1 - PROGETTO SCIENTIFICO
IIT-CLNS@Sapienza Center for Life NanoScience
Research Project 2017-2020
Index
Lab Organization and Research Activities 2
Lab Organization and Research Activities
The laboratory revolves around two very relevant activities of biomedical interest where technological innovation is key to reach the goals.
The first biomedical area of interest cover neurodegenerative disorders, hereditary and sporadic conditions characterized by progressive nervous system dysfunction. The project study the molecular, cellular and tissutal processes underlying nervous system homeostasis and differentiation and their misregulation (project A1).
The other area on which the efforts laboratory focus is brain tumours, the most life-threatening diseases of adulthood and childhood. Primary aims here is the understanding of the interplay between Cancer Stem Cells (CSC) and neoangiogenesis, the dynamics of the CSC population and the set-up of pharmacological screenings of available small drug and natural products libraries as well as of innovative immunotherapeutic strategies. At the same time the project employees and further develop in vivo molecular imaging technologies to improve tumour detection (Project A2).
The detailed A1 and A2 project plans can be found at the end of this document.
The laboratory include different technological platforms (Genomics, Bioinformatics, Bioprinting, Flow Cytometry, Microscopy and cell Culture) that contain state-of-the-art commercial equipment and serve the technological needs of the projects. The platforms also provide support for the development of new techniques and instrumentation.
There are numerous research collaborations with Sapienza researchers and with other institute of the Rome area. Sapienza personnel is allowed to the use of the technological platforms free of charge and on the basis of scientific agreements.
The technological platforms are (or will be) also involved in “service activities”, through specific commercial agreement with private companies or other research institute.
The laboratory also have a tight collaboration with a small company, CREST-Optics, a highly dynamic SME present at international level. On the basis of a formal CLNS-CREST joint lab, the partner are developing new instrumentation in the fields of microscopy and diagnostic. Particularly relevant is the activity focused on the development of a specific “Bessel” microscope for the early diagnoses of the Alzheimer Disease.
A number of the activities described in the two specific projects A1-A2 can very much benefit from the establishment of common technological platforms that can effectively support the biomedical applications and their research teams. In order to exploit the synergy among the various aspects of research and provide relevant added value to their development, the Laboratory has established the following platforms:
• Genomics
• Bioinformatics
• Bioprinting
• Flow Cytometry
• Microscopy
• Cell Culture
The technological platforms occupy about 500 m2 on the ground floor of Edificio B. The area is composed by lab spaces to be equipped with state of the art commercial instrumentation and will provide the technological services. The remaining part of the ground floor of Edificio B will be occupied by the technological R&D laboratories, as described in the A1-A2 projects.
Whenever reasonable and possible, agreements have been sought with instrument providers in order to have “open versions” of the instruments that can be further developed by assembling and/or integrating them with novel instruments that can be i) used for the research activities carried out in the boiling pot and ii) exploited for the construction of new instrumentation of potential commercial interest. These activities will be carried out in agreement with the instrument providers.
Access to the technological platform is granted to the IIT personnel, to the IIT associated personnel working in lab. Access is also granted - on the basis of IIT-Sapienza collaborative short term projects - to Sapienza researchers.
A more detailed explanation of the specific activities for each platform is given below.
The Integrative Genomic and Epigenomic Platform (IGEP) collaborates with scientists at the IIT-Sapienza Life- NanoScience Laboratory to identify and characterize patterns of genetic variation and gene expression. These patterns can yield a deeper understanding of how genetic factors influence disease risk and treatment outcomes in a wide range of human diseases, with a particular focus to neurodegenerative diseases and brain tumours.
IGEP provide a wide range of genomic technologies and platforms, including genotyping, chromatin dynamics, gene expression and directed re-sequencing, and routinely apply these technologies to studies of both human and non-human samples. In addition, the IGEP platform will work to test out emerging genetic technologies, develop informatics tools and infrastructure to enhance scientific research and coordinate projects involving the IIT- Sapienza Life-NanoScience Laboratory.
The platform's major technological activities include:
High-throughput sequencing. IGEP NGS activity will produce the massive quantities of genomic data needed to investigate the whole genome structure, genome wide genetic associations (GWAS) of SNPs, genome wide protein/chromatin associations (ChIPSeq), the epigenome (histone modifications) and the DNA methylome, xxXXX and sncRNAs genome wide profiling and the complete transcriptome (RNASeq). In some cases, the rough drafts of genome wide information are sufficient to achieve the research and clinical objectives but directed activities will be set up when appropriate.
Libraries preparations. IGEP will coordinate with users to design the “best fit” experiments and to provide the appropriate sample processing technologies in order to maximize the effort to gathered information ratio and thus minimize overall the costs (“sustainable genomics”). Genome wide technologies are rapidly evolving and a major focus of the IGEP will be to track/test/adapt/evolve new technologies as well as develop new applications.
Sequencing informatics (in collaboration with the bioinformatics section). These activities will provide the infrastructure and tools necessary to process, store, analyze and track the millions of samples handled by the platform.
Altogether these integrated activities will generate a large collection of genomic data sets amenable to further cross referencing with similar or complementary data sets produced elsewhere. Ultimately these efforts will advance discovery in biology and medicine and will hopefully shorten the lag time to the application of new knowledge to diagnosis and cure.
We are well aware that the development of tools for biological data analysis is a moving target as new technologies appear continuously. Each will require novel approaches and will deliver new data types that must be integrated with available ones.
- Illumina Hi-Seq 1500 (soon a 500) NGS platform or higher
- Covaris S2 (DNA shearing instrument for NGS fragment library preparation)
- Caliper Lab ChIP XT (Automated nuclei acids fractionation apparatus for NGS)
- Agilent Microarray Station
- AB 7900 HT Fast (real-time PCR thermocycler)
- Production Computer cluster with disk space for storing laboratory data
- Development Computer cluster
- Phosphoimager, chemidoc and luminometer
- High-capcity radiographic processor Genomics platform set-up
The advent of next-generation technologies has fuelled an explosion in the quantity of raw DNA sequence that can be generated. The chips (flow-cells) that are currently utilized for the GAIIx have eight channels or lanes, allowing eight sample libraries to be simultaneously analysed. Additional samples can be analysed using the so called multiplexing or indexing to mix different samples in a single lane of the chip; these samples can be subsequently separated in software using their unique sequence barcodes. Typically, all eight lanes of a 100-cycle run generate about 30 Gb of sequence in paired-end mode (sequencing sequentially 100 bases, e.g., from each end of the molecules).
The IGEP platform will both operate as a project-focused service for the IIT-Sapienza Life- NanoScience Laboratory A1 and A2 projects and will independently develop datasets and tools. The facility will assist users all along the research pipeline workflow from the experiments design to their actual performance to end with data analysis (in concert with the bioinformatics section of this platform) and, eventually, to results validation by providing an integrated access to high throughput PCR validation assays.
Running as a facility requires a great amount of support and integration in three critical areas:
a) library preparation, b) maintenance and c) sequencing informatics. All these activities require the presence of qualified dedicated personnel.
The IGEP platform will hire one to two full time technicians devoted to the maintenance and running of the facility as well as one senior post-doc to coordinate projects design and management and one to two post-docs / PhD students to provide coordination/advice and eventually assist users in the pre-sequencing (project oriented) phase as well as in supervising/performing the NGS workflow. The actual data analysis will be performed in concert with the bioinformatics platform. Expert assistance for the NGS results validation phase will be provided according to needs / request.
The facility will be initially centered around one Illumina GAIIx apparatus. The acquisition of a second NGS apparatus is planned to year 2/3 of the project in order to best accommodate the growth curve of users demand and the consequent increase in the facility workload as well as to cope with the continuous development of both the technology and the hardware. The facility will also include support technology for sample preparation and fragments length selection (i.e. Covaris and Caliper LabChip) as well as an Agilent Array platform and a Bead Express for results validation phase. The Illumina high throughput sequencing techniques and microarrays- based techniques will be used to generate mRNAs and miRNAs profiles, to study chromatin dynamics and epigenetic histone modifications (ChIP-Seq) and assess DNA methylation (me- DIP). Standard datasets analysis will be integrated with the refined clustering and classification algorithms for gene expression and chromatin immuno- precipitation (ChIP) analysis generated to identify robust interaction and regulatory patterns. The facility will also provide assistance for the extensive validation of new mid-to large size molecular signatures using the DASL (cDNA-mediated Annealing, Selection, Extension, and Ligation) multiplex expression profile protocol that allows robust quantitative analysis from small quantities of input RNA from both frozen tissues or paraffinated sections.
Research & Development
Besides performing the genomic analysis described in projects A1 and A2, IGEP will develop independent R&D mainly in the field of pre-NGS procedures (target selection, libraies preparation).
The R&D activity will focus on the invention of novel and improved protocols to take better advantage of this new technology. This will be mainly applied to the pre-NGS procedures (target selection, libraries preparation). In spite of the high throughput of NGS it is not feasible to sequence large numbers of complex genomes in their entirety, because the cost and time taken are still too great. In addition to the burden in terms of actual time and funding the primary analysis, where the image files captured during the sequencing reaction are converted into nucleotide sequences, a huge burden would fall on the informatics infrastructure, for storage of the resulting sequence information. One way to cope with these limitations is to perform a 'target enrichment', where unwanted genomic regions are selectively depleted from a DNA sample prior to sequencing, as part of the sample preparation. IGEP will actively focus on the development of application oriented protocols aiming to ideally perform “personalized” pulldown target enrichments. Another area of development will be to invent/design/optimize/test new multiplexing procedures adapted to specific sequencing projects where the maximum high throughput of NGS runs would represent a massive excess. By combining barcoding and pooling of up to a hundred samples to be sequenced as a single sequencing library will make NGS more and more attractive in planning powerful NGS-based clinical investigation studies. To increase the barcoding design and reading capacity represent an additional area of possible R&D.
The projects of our scientific centre are challenging and employ cutting edge technologies producing not only a vast amount of data, but also data of different types, from sequencing to imaging, to functional results. All of them need to be stored, retrieved, analysed and, especially, integrated. This implies that the computational aspects of the projects are challenging as well and require extensive research and development activities that are performed in collaboration with the computational biology scientists in the A1 and A2 projects.
Bioinformatics platform set-up
The bioinformatics facility was set up, with one Post Doc responsible for ensuring the correct operation and maintenance.
The facility is supported by a dedicated High Performance Computing platform, with an architecture specifically suited to biological data analysis: a cluster for parallel computing, a SAN storage area, a supporting backup system.
The activities of the facility have been selected to meet the specific needs of the laboratory:
• storage and calculating capacity are provided for diverse research projects in the laboratory;
• the bioinformatics platform is directly connected to the genomics laboratory
instruments, converting raw sequencing data into standard formats, providing data storage and backup;
• the data produced in the laboratory are made accessible to many scientists to perform “in silico” simulations and hypothesis testing;
• the most used NGS data analysis software is available for analyse RNA-seq, ChIP- seq, Whole exome- seq , Whole genome-seq, miR-seq data;
• specific experimental designs and computational pipelines to analyse diverse/novel sequencing data types are designed and implemented, in tight collaboration between bioinformaticians and experimental researchers;
• customized bioinformatics tools are developed to be easily usable by scientists, including clinical researchers;
• the bioinformatics facility also offers a number of fee-based services to satisfy commercial requests including RNA-seq, miR-seq, ChIP-seq, whole exome and genome sequencing (WES, WGS) in a standard and/or an advanced level of analysis.
Research & Development
The facility currently participates in multiple IIT internal and external projects and collaborations. Since the ever growing amount of data and the continuous innovations in technology, it is essential to keep the expertise up-to- date at all times on new procedures as they are developed.
In particular, we are exploring novel solutions to substantially speed up the analysis of NGS data with the aim of processing them as fast as they are produced, by testing different hardware and software possibilities. This is done in collaboration with CINECA, former CASPUR (Consorzio di Supercalcolo per Universita’ e Ricerca), which is already exploring the possibility of using GPUs and that provides us (through an official agreement) with additional power for data storage and handling.
Our main interest is the lack of tools to extract knowledge from integration of heterogeneous and large omics data, through both data discovery and data exploitation. The plan here is to develop more and more sophisticated data integration strategies, which will be designed in collaboration with the scientists of the laboratory, in order to make them effective and suitable to their needs.
Since all members of the laboratory should acquire the necessary knowledge to interpret their results correctly, we want to provide short hand-on courses, especially for students and young post-docs, to make the most out of their data and to be able to objectively evaluate the effectiveness of newly appearing methods for their specific task.
In the very last months, the bioinformatics facility started to offer a number of fee-based services to satisfy commercial requests. The plan is to extend this opportunity, providing sophisticated and integrated bioinformatics strategies of analysis on request.
The bioprinting facility is meant to establish new and more relevant in vitro 3D cellular model using cell encapsulation technologies and robotic dispensing systems. Lately, the culture of cells in bio-mimetic 3D environments is becoming an essential requirement for high-impact studies, and a useful intermediate step between in vitro and in vivo tests for both drug discovery and disease modelling.
The development of new cellular models starts from the collaboration with researcher inside and outside of the institute. The intersection between the technology and the existing projects of the institute is vast and mostly to be explored.
The bioprinter:
The bioprinting machine present at CLNS is a custom-made fiber-based 3D bioprinter that allows for the encapsulation of living cells inside bio-active extracellular matrixes (the bio-ink).
The machine is totally “open” for technical implementation, and consists of a computer numerically controlled 3D movement assembly and a fiber-extrusion system.
The time of the instrumentation dedicated to R&D (~ 40%) will focus on the determination of deposition protocols suitable for different types of ECM and cell types.
The remaining machine-time will be dedicated to the support of internal (~40%) and external (~20%) projects.
Research and Development:
The R&D aspects regarding the technology comprehend new microfluidic extruders as well as new chemical systems that allows for the biocompatible deposition of solid bio-inks composed of bioactive, gel-forming macromolecules and living cells.
Thus, new and existing collaboration will regard not only the use of the technology for the production and later use of 3D cellular models, but also the development of the fluidic and chemical aspects of deposition. Specifically, external support may regard micro-fabrication technologies and chemical synthesis for the ECM components.
Organically, the products of the work of the bioprinting laboratory will consist in the production of multicellular model that recapitulate the structure and function of complex, organized tissues, and the technology for their production.
Actual collaborations focus on the creation of 3D cellular models for the study of tumors (e.g. leukaemia, medulloblastoma, multiple myeloma), genetic diseases (e.g. spinal muscular atrophy, SMA, amyotrophic lateral sclerosis, ALS) and viral diseases (HBV).
Future collaboration may include regerative medicine applications, organs-on-chip integration of the 3D living constructs and human-derived drug testing platforms.
This platform at CLNS-IIT@Sapienza provides basic support to the projects in the field of flow cytometry, as well as help in the development of novel protocols and methodology. The laboratory technology supporting the A1-A2 project, as well as the new foreseen development, has the main purpose to characterize and isolate a variety of cell population both of human and mouse origin.
Flow Cytometry platform setup
The flow cytometry laboratory is equipped with two laser-based instruments which technology allows simultaneous multiparametric analysis of thousands of cells for second for rapid analysis and/or isolation of complex cell populations. This is achieved by the use of different labeled antibodies or dyes to target specific molecules express at the surface or in the cytoplasm of the cell, giving a screening able to describe in detail a complex sample or to identify low frequency subset of cells.
Through these instruments, a variety of fluorochromes attached to different antibodies can screen the molecular components of a cell first to characterize it (flow cytometer) and then to specifically select for isolation (cell sorter). The following machinery have been purchased:
• The BD LSRFortessa cell analyzer is a 5 laser cytometer (488nm, UV 355nm, V 405nm, 561nm and 640nm) and 18 fluorescence detectors running a BD FACSDiva software on XP. The main feature of the cell analyzer is to characterize a given cell population.
• The BD FACSAriaIII is a 4 laser cell sorter (488nm, Near UV 375nm, 561 nm and 640nm) and 10 fluorescence detectors running a BD FACSDiva software on XP. The main feature of the cell sorter is to isolate a specific population.
The instrument time is dedicated to the following activities:
- support to the A1-A2 project (approx 60% of the total instrument time)
- R&D for implementation and new protocols (approx 20%)
- Open to collaborative research projects from the Sapienza community (approx 20%)
The time-slot allocation is defined by the scientist responsible for the laboratory. Development of new flow cytometry protocols
The platform supports scientists involved in the A1-A2 project aiming to exploit innovative flow cytometry protocols and improve the one already existing.
Specific focus of the newly developed techniques is oriented not only towards refine cell characterization and isolation but also to improve complexity in multiparametric FACS analysis. The final aim is to gain a detailed screen and isolation of complex and/or rare cell populations for further functional studies.
In the field of nanobiomedicine, the recent technology of nanoparticles is used as effective device to apply for the delivery of drugs, proteins, peptides and nucleic acids into the cells. The improvement of flow cytometry protocols to better investigate this cellular uptake is an important part of the development process in the laboratory.
In details:
‐Development of protocols to characterize fluorescently labeled nanoparticles uptake by different tumor cell lines using BD LSR cell analyzer
‐Development and improvement of protocols for isolation of mouse microglial cells from hippocampus using BD FACSAriaIII instrument
‐Development of specific protocols for isolation of motoneurons derived from mouse embrionic stem cells (mESCs) using BD FACSAriaIII instrument
‐Development of specific protocols for isolation of motoneurons derived from human induced Pluripotent Stem Cells (iPSCs) using BD FACSAriaIII instrument
‐Development and improvement of single cell sorting isolation using BD FACSAriaIII instrument
This platform provides basic support to the projects in the field of bio-oriented microscopy, as well as help in the development of novel instruments and methodology. The microscopy techniques requested by the A1-A2 project, as well as the new foreseen development, are
mainly oriented to the study of intracellular distribution and of traffic of specific macromolecules (i.e. proteins and/or xxXXX).
On one hand, the platform hosts commercial state-of-the art instrumentation, which – according to specific agreement established with the provider – has been left “open” for technical implementations and new protocol definitions. On the other side, it provides the natural environment for the development of new microscopy techniques, as detailed below.
Present microscopy platform set-up
The platform was populated with commercial state-of-the-art instrumentation using the “Start Up” budget during the first years of operation of the project. Specifically, the following instruments have been purchased or developed in-house:
• Single and multi-photon laser scanning confocal microscopy with FRET and FRAP capabilities
• Spinningdisk confocal microscopy, with FRET capability
• Confocal microscopy combined to AFM systems for nanoRaman imaging
• Non-linear microscopy for CARS imaging
• Structured light microscopy with high spatial resolution capabilities
• An optogenetics station for neural network analysis
• IR illumination coupled to AFM microscopy for nanoIR imaging
• Multi-channel elettrophysiology microscopy
The instrument time is dedicated to three activities:
i) support to the A1-A2 project (approx. 50% of the total instrument time)
ii) R&D for implementation and new protocols (approx 20%)
iii) open to collaborative research project from the Sapienza community (approx. 30%)
The time-slot allocation is defined by the scientists responsible for the Laboratory on a case- by-case evaluation.
Development of new microscopy techniques
This part of the platform supports scientists involved in the A1-A2 project aiming to exploit innovative technologies and/or physical processes as yet unexplored. The platform will share the space for the laboratories, allowing the CLNS staff to create the proper synergy between existing commercial materials and new instrumentation.
Specific focus of the newly developed techniques is oriented towards single molecule imaging aiming at investigating macromolecular distribution and traffic at the intracellular level. In a nutshell (the details can be found within the A1-A2 project text) the foreseen activities are:
- New scanning techniques for ”standard” confocal and/or multiphotons microscopy.
- Development of fluorescence crosscorrelation spectroscopy for accurate in-vitro colocalization analysis of proteins or microRNA strands.
- Development of integrated AFM spectromicroscopy based on photonic and plasmonic nanostructures for single molecules in both the intra and extra cellular context.
- Development of integrated spectro-photometric systems for multi spectra analysis (also on chip)
- Development of new nano-phosphorous labels to go beyond the blinking and bleaching limits associated with fluorescent and nano-dots dyes.
- Development of techniques (software and hardware) for tracking and image reconstruction.
Here the computational methodologies will be based on ab-initio methods, DFT, micro-nano fluidic modelization, FTDT for electromagnetic radiation and its interaction with matter.
The Cell Culture Facility, is a small multi-user laboratory, current users mainly consist of principal investigators from the Biology unit and their collaborators.
The purpose of this facility is to provide researchers a shared resource necessary to carry out cell/ tissue culture based experiments, and to maintain and store experimental cell lines. The facility is overseen by a research technician who ensures a safe and clean environment.
It is divided in two adjoining but separate laboratories with mammalian and human cell culture and primary cell culture of Biosafety level 1 and 2; hence all work must be performed following BSL 1 and 2 guidelines.
The shared facility consists of shared laboratory equipment, and provides basic laboratory consumables, users are expected to bring their own cell culture and project-specific materials to the lab.
Access to the facility is granted upon proof of training, knowledge of potential risks, and proficiency in standard and BSL2 special microbiological practices before working with BSL-2 agents.
Lab 8 is designated for biological containment level 1 work and has the following equipment for shared use:
Two Biosafety Cabinets, Class II, Type A2 and vacuum aspirators Two CO2 incubators
37°C water bath Fridge/freezers (-20°C) Benchtop centrifuge
CO2 /O2 gas line , CO2 gas line
Basic lab supplies (hand soap, paper towels, Xxx xxxxx
Biosafety cabinets cleaning supplies (absorbent towels, disinfectants) Biohazardous waste handling supplies (autoclave bags and tape) Biohazard spill kits
Inverted microscope to observe cell morphology and count cells (Zeiss Primo Vert )
Provided by the User:
Personal Protective Equipment (PPE): lab coat, safety glasses, gloves Pipettes and pipette tips
Flasks, vials, tubes, etc.
Cell cultures, media, antibiotics, additives, etc. Any other miscellaneous supplies needed
Lab 29 meets all the requirements of biological containment Level 2, dedicated for cell culture and Induced Pluripotent Stem cells work only and has the following equipment for shared use:
4 Biosafety Cabinets, Class II, Type A2 1 IVF workstation
Four CO2 incubators 37°C water bath Fridge/freezers (-20°C) Benchtop centrifuge CO2 gas tanks
Basic lab supplies (hand soap, paper towels, Xxx xxxxx)
Biosafety cabinets cleaning supplies (absorbent towels, disinfectants) Biohazardous waste handling supplies (autoclave bags and tape) Biohazard spill kits
Invereted microscope to observe cell morphology and count cells ( Zeiss AxioVert ) Cell counter
The following cell culture services can be provided:
Free short training on the biosafety procedures and equipment introduction for working in the facility. This training must be taken by everyone who is new to the facility.
Basic cell culture technique training including sterile skills, cell passage, cell counting and plating, thawing and freezing cells.
Maintain cell lines
Expand and create frozen cell stocks Mammalian cell transfection Mycoplasma contamination test
Project A1
Novel Nanotech-Based Approaches for the Study and Treatment of Neurodegenerative diseases
Background and rationale
Neurodegenerative disorders are defined as hereditary and sporadic conditions which are characterized by progressive nervous system dysfunction. These diseases, that account altogether for more than 600 different species, are often associated with atrophy of the affected central or peripheral structures of the nervous system.
In the framework of this project we want to exploit and further develop the study of the molecular, cellular and tissutal processes underlying nervous system homeostasis and differentiation and at understanding their misregulation occurring in pathological conditions, building upon new discoveries in the field of molecular neurobiology and new opportunities arising from improvement in nano- and bio-technology applications.
Specific interest will be devoted to the study of neuromuscular diseases as model systems where to analyze the processes underlying neuronal degeneration as well as muscle function. One of the most severe neurodegenerative disorders is Amyotrophic Latheral Sclerosis (ALS), a progressive and fatal disease in which motor neurons undergo degeneration, causing muscle atrophy, weakness and, ultimately, muscle paralysis. The disease has adult- onset with a typical course of 1 to 5 years. Most forms of ALS are sporadic, but ~10% of patients have inherited familial forms of the disease and a clear family history. Understanding of ALS pathogenesis began with the landmark discovery of dominant causative mutations in the gene encoding copper/zinc superoxide dismutase 1 (SOD1) in ~20% of familial ALS cases and
~1% of sporadic cases. More recently, our view of ALS has been improved by the recent discovery of two new mutations in the DNA/RNA-binding proteins TDP-43 and FUS, which have triggered new interest in ALS pathogenesis (Xxxxxx-Tourenne and Cleveland, 2009). Even in these cases, where a well defined mutation has been linked to the disease, a clear correlation between the genetic defect and the physiopathology of the disease has not yet been disclosed.
The objective of this project will be to identify, in the genetic context of the above mutations, the deregulated molecular processes relevant for ALS initiation and progression and to understand how they affect neuromuscular junctions (NMJ) and motor neurons (MN) survival and activity. The integration of the molecular data with the morpho-functional alterations will eventually enable the identification of the molecular circuitries and cellular functions primarily involved in the disease.
As a next step, we plan to test whether the recovery of the correct expression or function of the identified molecular players in affected animals could confer any beneficial effect to the physiopathology of the disease. Initial tests will be performed in vitro, taking advantage of the cellular model systems described below, where we can test whether any of the identified genes is able to rescue a wild type-like MN phenotype/function. Subsequently, we want to set up conditions for MN-specific gene delivery in mice model systems by utilizing the in vivo transducing features of the Adeno-Associated Virus (AAV). This system has provided very good performances in transducing spinal MNs after a single unilateral intramuscular injection
in muscles of adult mice and monkeys (Xxxxxxx et al. 2006; Xxxxx et al., 2010). Recovery of correct expression of the ALS-associated genes in the affected MN of the mouse models should allow to reach proofs of concept of whether any of them can have therapeutic value. In parallel, we intend to exploit the utilization of ad hoc functionalized nanoparticles for the delivery of selected nucleic acid molecules as an easy tool for in vitro manipulation of cells as well as vehicles for in vivo cell-type specific delivery.
A further aspect of ALS pathogenesis is that, as a consequence of nerve degeneration, muscles become severely compromised. Nevertheless, this is not a one way process, since adult muscle fibers are a source of signals that may influence neuron survival, axonal growth and maintenance of synaptic connections. Therefore, this project will also aim at identifying the molecular/metabolic/physiological alterations taking place in ALS muscles and to define how the progression of a pathological condition in skeletal muscle will eventually affect NMJ and motor neurons survival and activity.
Along this line, we will further deepen our knowledge on the molecular mechanisms controlling proper muscle differentiation as well as tissue homeostasis and integrity.
To achieve all these goals, the project will benefit of integrated and multidisciplinary actions including basic research and technologic development, genetic and bioinformatics approaches, as well as cell biology and functional assessments.
Therefore the aims of this proposal are:
- Produce suitable in vitro and in vivo models for the ALS pathology.
- Characterize the molecular circuitries controlled by ALS-associated proteins and identify crucial targets misregulated in ALS pathology.
- Set-up appropriate bioinformatics tools to study the complex networks of gene expression regulation in normal and pathological neurogenesis.
- Set-up and optimize sensitive and innovative methodologies for the in situ detection of specific macromolecules (RNA/proteins) along the MN axon or at the NMJ in in vitro ALS- reconstituted systems as well as for the study of body wide distribution of viruses or nanoparticles in mice model systems.
- Set-up appropriate electrophysiological tests and bio-mechanical measurements to study motoneurons activity and their impact on muscle activity.
- Optimize strategies of gene delivery into muscles and/or in MN cells
The previously reported experimental plan is composed of 6 Workpackages:
Workpackage 1. Cellular and animal model systems
Produce appropriate cellular model systems, and in particular reprogrammed patient-derived fibroblasts, where to study the activity of FUS and TDP-43 mutations and where to test the ability of identified molecular targets to rescue a functional MN phenotype.
In parallel, transgenic mice for FUS and TDP-43 mutations will allow to carry out morphological, molecular and functional analyses both in muscles and spinal cord and to test whether any of the identified molecular targets of ALS-associated proteins can be exploited for possible ALS therapeutic interventions.
Workpackage 2. Identification of alterations induced by ALS-associated mutant proteins
The combined analysis of the morphological, biochemical and molecular pathways affected by the mutated ALS- associated proteins should allow to identify specific targets that in turn can be tested in reconstituted experiments in order to validate their role in the pathology and to test their possible use as therapeutic molecules.
Reconstruction of the networks implied by the pSILAC data in combination with functional and genomic data in neuronal and muscles cells will allow to elucidate important molecular circuitries responsible for correct tissue homeostasis and their correlation with disease onset and progression.
Further objective will be to obtain a rapid, cheap and reliable system for measuring different types of RNA molecules as biomarkers of the ALS pathology and for testing its severity.
Workpackage 3. Computational and system biology
Reconstruction of the network implied by the data delivered by the project Identification of the key elements of the network and their functional assignment
Novel classification algorithms for gene expression/ protein abundance analysis and design of validation experiments
Simulation of the metabolic network
Prediction of the structure of the identified proteins Construction of the database of Raman spectra of known protein
Implementation of methods for identifying proteins from their Raman spectrum
Workpackage 4. New microscopy technologies
Deliver a table top, ready-to-use, plasmonic antenna combined with Raman analysis for intracellular single molecule detection.
Deliver new generation of sub-diffraction microscopy techniques and protocols, either in labeled (development of new fluorophores, of new fast scan techniques, of Bessel function based structured illumination) or label-free (digital holographic microscopy, mid Infrared chemical sensitive absorption microscopy) samples.
Use the previous techniques to follow the macromolecules (RNA/proteins) traffic along the MN axon or at the NMJ in different in vitro ALS-reconstituted systems to follow muscle regeneration/degeneration.
Workpackage 5. Functional aspects
Derive the most suitable electro-physiological tests and Ca2+ imaging measurements in order to calibrate MN as well as NMJ activities in wild type versus ALS conditions. The set-up of standardized measurements should allow to analyze in reconstituted in vitro systems as well as in mice models the correlation with disease onset and progression and to evaluate the beneficial effect of putative therapeutic treatments.
In line with this, the setting up of experimental procedures and instrumentation to study the biomechanical performances of in vitro reconstituted NMJ (co-culture of the ex-vivo Muscle Engineered Tissue “X-MET” with motoneurons) should provide new strategies for implementing the types of outcome measurements.
Workpackage 6. Strategies of gene delivery into muscle and/or MN cells
Set-up appropriate strategies enabling the delivery of specific molecular constructs to MN or muscle cells. The comparison between viral vectors and nanocarriers will allow to define the most effective strategy for tissue- specific delivery. Moreover, the development of 19F- labelling and MRI analysis will allow to track in vivo the body distribution of the different macromolecular compounds under analysis.
Specific effort will be devoted to the development of nanocarriers for RNA delivery to cells and to their functionalization by selector peptides or modular protein domains in order to provide cell-type specific delivery.
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Project A2
Novel strategies for the imaging and treatment of brain tumours through targeting cancer stem cell-specific signalling pathways.
Background and rationale
Brain tumors are the most life-threatening diseases of adulthood and childhood. Most of brain tumors arise from aberrant development of stem/progenitor cells belonging to two cell lineages (glial and neuronal) leading to I to IV grade gliomas (up to glioblastoma multiforme, GBM) or medulloblastoma (MB). GBM is mainly occurring in adulthood when it is the most frequent and most aggressive primary brain malignancy with a very poor survival rate (5 year survival less than 3%). Conversely, MB is the most frequent aggressive and poor prognosis brain malignancy of childhood, arising from oncogenic transformation of cerebellar neural progenitors. MB multimodal treatments (surgical resection, chemotherapy, and/or radiotherapy) have improved survival, nevertheless it is still incurable in about a third of cases and survivors commonly have severe treatment-induced long-term side-effects, such as developmental, cognitive and endocrinological defects, due to the young age of patients. MB prognosis is determined by patient classification in two risk classes being average risk the patients aged more than 3 years at diagnosis, non-metastatic and totally or nearly totally resected, while patients not fulfilling these criteria are regarded as high risk. Similarly, the extent of surgical removal is the most significant prognostic factor influencing progression free and overall survival in GBM patients, despite combined chemotherapy and radiotherapy regimens. In addition, GBM and MB are composed of an heterogeneous family of distinct tumours based on different genetic/epigenetic features, whose impact on prognosis and therapy sensitivity is poorly understood.
Improving technologies addressing the major risk factor of GBM and MB by achieving nearly complete surgical tumor resection through more accurate intraoperative imaging delineation of the tumor and better genetic/epigenetic characterization of selected tumor cell populations are thus needed. Furthermore, novel and risk-adapted therapeutic strategies are also needed based on specific targeting of post-surgical residual tumor cells without toxic side affects on normal cells.
Cancer stem cells and the concept of the “niche”. To this regard, an important issue deals with the presence of cancer stem cells (CSC) populating brain tumors, which represent the reservoir of tumor initiating cells sustaining tumor maintenance and progression. These CSCs are also believed to represent the cells of origin of the tumor from untrasformed tissue stem/progenitor cells where a number of genetic and epigenetic oncogenic hits is reponsible for their aberrant proliferation and differentiation leading to malignancy. CSCs are resistant to conventional chemo/radiotherapy and may remain “dormant” untill their reactivation in order to re-initiate tumor. These cells need to be unmasked and specifically eradicated by therapies targeting their stemness properties, in order to prevent tumor recurrence. To this end, signals that regulate both individual CSCs and their assembly as a cell population together with their cell progeny, have to be identified, in order to envisage innovative and targeted therapeutic strategies aimed at CSC eradication and progression towards the growth of bulk tumor cell population. Inded, CSCs reside in a tissue “niche” assuring stemness maintenance, where stem cells i) sustain and are sustained by endothelial cells and tumoral
vasculogenesis, ii) exchange intercellular signals with neighboring cells to maintain the “niche” architecture and iii) eventually generate a progeny of differentiated cells composing the bulk tumor cell population.
Cancer stem cells and the “neoangiogenic niche”. GBM CSCs have been described to closely interact with the vascular niche which plays a critical role for their maintenance (Xxxxxxxxx et al 2007; Xxxxxxxxxx & Xxxx, 2007). The connection between CSCs and the endothelial compartment appears critical in several cancers: indeed, in GBM, neuroblastoma and lymphoma tumor vasculature has been suggested to derive from cancer cells (Xxx et al 2006; Xxxxxxx et al 2007; Xxxxxxx et al 2009). Importantly, normal neural stem cells and more recently GBM CSCs have been shown to be able to differentiate into functional endothelial cells and promote angiogenesis through the release of VEGF and stromal-derived factor 1, in in vitro culture of GSCs and in in vivo orthotopic transplants, indicating the neoplastic origin of a portion of the vascular endothelium (Wurmster et al 2004; Ricci- Vitiani et al 2010). Therefore, the ability of cancer stem-like cells, endowed with stem cell plasticity, to directly contribute to the tumor vasculature by endothelial cell differentiation, represents a new mechanism of angiogenesis that may have considerable therapeutic implications, since they may be targeted by drugs hitting the same genomic alteration as cancer cells, in addition to conventional anti-angiogenic treatments (e.g. VEGF/VEGFR therapy). On the other hand, the targeting of the process of GBM CSCs differentiation into endothelial cells might offer new therapeutic options for cancer treatment. Therefore, the identification of the signals involved in this process represents a very important challenge to be investigated.
Such a challenge deals with i) the features of the cell of origin driving the process and ii) the underlying mechanistic signals. The proponents of this project have undertaken this endeavor in the past few years, obtaining evidence for a general view of the nature of “mesenchymal stem cells” based on an identical set of expressed antigens (first and foremost CD146), with ability to self-renew and the capacity to form clonal colonies in vitro, and an in situ identity as subendothelial microvascular cells (Cossu & Xxxxxx, 2003; Xxxxxx et al. 20038; Xxxxxxxxx et al. 2007). Of note, all of these populations share the newly recognized property of directing the formation of functional blood vessels in which they integrate as subendothelial mural cells.
Stem cells and neoangiogenetic niche signals. Among the cellular signals, Xxxxx and Hedgehog pathways play a critical role in stem cells and neoangiogenic response. Both of them sustain stem cells and brain CSCs and neoangiogenesis (see below). Most importantly, crucial roles of Notch in the neurovascular unit has been described, where the four Notch receptor paralogues and their ligands are expressed in endothelial cells (EC), in vascular smooth muscle cells and pericytes, with a role for Notch signaling in maintaining the integrity and homeostasis of vessels and in the remodeling of the primordial vascular plexus (Xxxxxxx & Iruela-Xxxxxx, 2007; Xxxxxxx et al, 2005; Xxxxx & Xxxxxxxxx, 2009). Most interestingly, the accumulated knowledge regarding the biology of the Notch3 receptor emphasizes its central role in the vasculature (e.g. CADASIL disease, where a key feature is the degeneration of vascular smooth muscle cells thus resembling common forms of small vessel disease). To this regard, The proponents of this project have unraveled several mechanisms of Notch signaling, specifically including Notch3 and provided novel insights through the development of Notch transgenic mouse models (reviewed in Xxxxxx et al, 2008; Xxxxxxxx et al. 2008) as well as the study of the role of Notch3 in the interactions between tumor and endothelial cells (Xxxxxxxxxx et al, 2009).
Targeting pathogenic signaling pathways. A number of signaling pathways has been reported to be responsible for subversion of developmental processes of stem/progenitor cells
leading to malignancy and for sustaining stemness properties of CSCs. Among them, the Hedgehog (Hh) and Notch pathways are the most crucial players during development and their deregulation is a leading cause of a wide variety of tumors, including MB and GBM, where Hh and Notch promote several tumorigenic steps including cell proliferation, maintenance of CSCs, survival, tissue spreading and metastatic potential, angiogenesis.
The PI and other proponents of this project have identified cancer related genes underlying a number of novel Hh regulatory mechanisns, involving ubiquitin-, acetylation- and xxXXX- dependent control as well as the tumorigenic role of Notch through the development of transgenic mouse tumor models (Xx Xxxxxxxxxxx et al, 2004; Xx Xxxxxxxxxxx et al, 2006; Xxxxxxxx et al, 2008; Xxxxxxxxxx et al, 2010; Xx et al, 2010; Xxxxxx et al. 2008). The PI is also using and generating several genetically modified mice which provide useful brain tumor model systems, suitable to study the behavior of CSCs. Xxxxxxxxxx, the unique ability of the proponents of this project have and their prior success in numerical simulation and modeling of complex biological events (Xxxxxxx et al 2008, Xxxxxxxxx et al 2008; Xxxxxxx et al. 2010), will allow to approach numerical simulation of the complex events underlying the nature and range of action of signals involved in dictating rules of the behavior of CSCs as a whole population. The chemists participating to this proposal have also developed a number of molecules that target Hh pathway and may by exploited as drugs specifically affecting CSCs. They include a series of histone deacetylase inhibitors as well as novel lead compounds obtained from screening of chemical libraries from natural extracts derived from medicinal plants.
Indeed, in the last few years Hh and Notch pathways has been identified as druggable therapeutic targets in cancer, providing the proof-of-principle of the efficacy of their antagonism for in vitro or in vivo suppression of the growth of MB and GBM and of brain CSCs, in preclinical models and in clinical trials. The rationale for the development of drugs targeting the multiple levels of regulation of Hh and Notch pathways is based on i) the heterogeneity of molecular defects sustaining the pathway activation in cancer (see above) as well as on ii) the need to overcome the reported resistance occurring during single-agent therapy. Although the heterogeneity of the above described regulatory mechanisms provides a rationale for the search of additional molecules specifically targeting Hh and Notch signaling at various misregulated levels, this issue is still largely not understood and unexplored. Furthermore, the role of targeting Hh and Notch pathways in the control of CSCs is also not understood. Therefore, screening of small molecule libraries are required to search for novel Hh and Notch inhibitors acting upon bulk tumor cell population or specifically CSCs.
Targeting and drug delivery into tumor cells and CSCs. Although reducing the side toxic effects on normal cells, therapeutic strategies targeting specific molecular events misregulated in cancer does not rule out unwanted consequences. For instance, inhibition of Hh patwahy, while efficiently killing brain cancer cells, is also impairing skeletal formation in developing young animals, because of the general role of Hh signaling in tissue development and in normal stem cell population. Therefore, selective targeting of cancer cells is needed, through development of innovative and efficient delivery methods. An efficient drug delivery system to be employed for in vivo brain targeting must show: i) ability to circulate in the bloodstream for a prolonged period of time; ii) ability to overcome the blood-brain-barrier (BBB) iii) ability to overcome intracellular membrane barriers such as the endosomal membrane and the nuclear membrane via step-wise membrane. To this regard, functionalized nanoparticles could provide precision detection, targeted treatment, and real- time tracking that conventional technology lacks. There are several approaches using different non-invasive delivery systems, that represent promising although challenging
strategies, such as liposomes and niosomes, polymeric nanoparticles and N- linked peptido-resorcarenes, which have been all developed by chemists and physicists participating to this proposal.
Immunotherapeutic strategies against brain tumors. Glioma development and progression is influenced by intrinsic properties of the glioma cells, as well as by microenvironmental factors and a variety of leukocytes subsets. A number of experimental evidences support a role of the innate and adaptive immune system in the control of glial and neuronal brain tumor development and progression (Xxxxxx et al 2004; Xxxx et al 2007).
Adoptive transfer of cytotoxic lymphocytes such as CD8+ T cells and NK cells alone or in combination with conventional therapeutic agents is under investigation in patients with CNS tumors, but well-defined protocols for the in vitro selection and expansion of cytotoxic lymphocyte populations with efficient anti-tumor activity and preferential ability to migrate to the CNS, the main site of tumor growth, are still largely undefined. The proponents of this project have a long-standing experience in studying the molecular mechanisms controlling the functions and trafficking of cytotoxic effector cells under patho-physiological conditions (Xxxxxxxxxxx et al., 2004; Xxxxxx 2007). In addition, the proponents of this project have recently identified the chemokine CX3CL1, one of the principal chemoattractant for the NK cells, as a potent inhibitor of glioma cell invasiveness (Sciumè et al 2010). This is of particular interest since recent evidence indicates that activated CXCR4 is expressed by both tumor cells and vascular endothelial cells in all grades of astrocytoma (Xxxxxxx et al., 2005), that Hh may regulate CXCR4 gene expression (Xxxxxxxx et al 2005) and that CXCR4- dependent glioma growth was inhibited in vivo by systemic administration of CXCR4 antagonist AMD3100 (Xxxxx et al., 2003).
Imaging brain tumors. Nuclear Magnetic Resonance Imaging (MRI) and Positron Emission Tomography (PET) are well established techniques for brain tumors anatomical and functional imaging. However, there is space for technological improvements, that can crucially increase the performances of these techniques. Ultra-low field MRI (i.e. MRI using precession fields of a few µT) is emerging as a promising development, fully compatible with intraoperative applications and other diagnostic tools. It can acquire images with enhanced contrast, that offer better tumor delineation. PET imaging is complementary to MRI, offering easy functional contrast. Current PET spatial resolution is however poor, due to both the energy and temporal resolution of the sensors. Including information about the time elapsed between the emission and the detection of the photon allows better spatial resolution and reduced background noise.
On the other hand, both techniques can exploit functionalized contrast agents; in this regard, magnetonanoparticles (MNP) can play an important role, because are easily matched to subcellular sizes and properties, an can be easily functionalized. Functionalization with biomolecules allows interaction with biological structures, potentially specific to a target or a function. MNP are inherently good MRI contrats agents, because of their usually superparamagnetic properties. Depending on the particle size, from hundreds to a single cell can be imaged by MRI. Electronic/magnetic properties of nanostructured systems depend on structure and aggregation, thus low level structural characterization of these materials is needed in order to gain full understanding about their action.
In order to fully exploit the molecular imaging power, the imaging technique and a smart contrast agent are obviously essential. However, acting on the biological system can enhance specific features of the signal. The action of strong pulsed electric fields can be used to trigger
and control the delivery of substances from artificial systems (micelles and/or liposomes), or to induce specific responses directly on the living cells. This procedure can be fundamental in enhancing the ability of imaging of biological systems acting in a controlled manner.
Therefore the aims of this proposal are:
1. Providing either in vitro cell culture and in vivo mouse models of brain tumors (MB, GBM) as well as target molecules featuring bulk tumor and CSCs, suitable for being exploited in imaging technologies and/or therapeutic targeting.
2. Understanding the interplay between CSCs and neoangiogenesis in the “tumor stem cell niche” and bulk tumor cell population and involved signaling molecules, suitable for being exploited in imaging technologies and/or therapeutic targeting (supported by the “Integrative Genomic & Bioinformatic” Platform and “Lab-on-chip” Laboratory).
3. Understanding the dynamics of CSC population and cells of their progeny as well as unraveling the underlying intercellular signals through design and validation of mathematical models (supported by the “Integrative Genomic & Bioinformatic” and “Imaging & Microscopy” Platforms).
4. Pharmacological screening of available small drug and natural products libraries to identify drugs able to suppress the growth of MB and/or GBM stem cells, mainly focusing to the Hh and Notch pathways and neoangiogenesis (supported by the “Nanotechnologies for drug delivery” Laboratory).
5. Developing molecular imaging technologies (MRI and PET) in vivo to improve tumor detection during intraoperative brain tumor delineation (to achieve nearly complete tumor resection) and in diagnostic and follow-up procedures, with specific emphasis to the imaging of CSCs based on multifunctional nanoparticle-dependent targeting of specific markers (supported by the “Imaging & Microscopy” Platform).
6. Developing multifunctional therapeutic nanoparticle-based delivery systems targeting CSC-specific signaling pathways and neoangiogenesis to provide proof-of-principle evidence of tumor treatment in vivo (supported by the “Nanotechnologies for drug delivery” Laboratory).
7. Development of innovative immunotherapeutic strategies against glial and neuronal brain tumors based on the infusion of cytotoxic effector cells and haematopoietic progenitor cells (supported by the “Imaging & Microscopy” Platform).
The previously reported experimental plan is composed of 4 Workpackages:
1. Cancer stem cells and in vivo mouse models of brain tumors.
2. Molecular Imaging of brain tumors.
3. Design and production of multifunctional nanoparticles for targeted drug delivery. (These studies will be carried out with the support and collaboration of “Nanotechnologies for drug delivery” Laboratory).
4. Development of innovative immunotherapeutic strategies against glial and neuronal brain tumors based on the infusion of cytotoxic effector cells and haematopoietic progenitor cells.
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Nature 430, 350-6 (2004).
ALLEGATO 2 ACCORDO DI AFFILIAZIONE
L’Università degli Studi di Roma la Sapienza, con sede legale in Xxxx, X.xx Xxxx Xxxx 0, C.F. 80209930587, in persona del Rettore Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, domiciliato per la carica presso la sede legale, debitamente autorizzato alla firma del presente atto, nel prosieguo (l’ “Università”)
E
La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, con sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxx x. 00, codice fiscale 97329350587, in persona del Direttore Scientifico, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, domiciliato per la carica presso la sede legale (di seguito anche indicata come “la Fondazione” o “IIT”)
di seguito congiuntamente denominate “le Parti”
PREMESSO CHE
a) Il presente accordo costituisce un allegato alla convenzione quadro (d’ora in poi, “la Convenzione”) finalizzata alla prosecuzione delle attività previste presso il Centro di Ricerca Life nanoscience (d’ora in poi, “Centro di Ricerca IIT” o “Centro”) al fine di consentire l’esecuzione del progetto di ricerca indicato nell’Allegato 1;
convengono e stipulano quanto segue:
Le Premesse formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo.
Con il presente atto, nell’ambito dei fini previsti dai rispettivi ordinamenti e statuti, le parti intendono disciplinare le modalità di affiliazione del personale dipendente, collaboratore e in formazione, di cui all’art. 4.1 lettere c) e d) della Convenzione Quadro, dell’Università alle attività del Centro di Ricerca IIT.
Art. 3 Modalità di affiliazione
3.1 Il personale dell’Università interessato a partecipare all’esecuzione del programma di ricerca del Centro di Ricerca IIT sarà individuato dal Comitato Bilaterale di cui all’Art. 6 della Convenzione Quadro.
3.2 L’individuazione di tali soggetti deve essere compiuta da parte del Comitato Bilaterale secondo criteri trasparenti, riferiti esclusivamente alle doti intellettuali e pratiche manifestate, al
3.3 Il Comitato Bilaterale inviterà il soggetto ad affiliarsi al Centro. L’affiliazione sarà predisposta per programmi scientifici specifici e per un periodo determinato comunque non superiore alla durata del programma del Centro stesso.
Status, diritti e doveri dell’affiliato
4.1 La qualità di affiliato non implica un cambiamento di status o l’insorgere di alcun vincolo contrattuale con IIT. Ai fini dell’affiliazione, è onere dei soggetti individuati richiedere alle proprie strutture di appartenenza la relativa autorizzazione.
L’Università dà atto che il proprio personale dipendente, collaboratore e in formazione, di cui all’art. 4.1 lettere c) e d) della Convenzione Quadro, chiamato a svolgere attività presso i locali di IIT secondo quanto previsto dal presente Accordo in qualità di affiliato, è in regola con le coperture assicurative previste dalla vigente normativa, per infortuni, morte, malattia professionale, danno biologico e responsabilità civile terzi.
Gli affiliati partecipano alle attività di ricerca del Centro per un tempo determinato, comunque non superiore alla durata della Convenzione Quadro, e con un impegno di tempo stabilito dal Comitato Bilaterale.
Pubblicazioni e Proprietà intellettuale
7.2 Tale obbligo riguarda anche le pubblicazioni dei soggetti affiliati relativamente all’attività scientifica svolta su programmi del Centro stesso.
7.3 Resta inteso che in base alla normativa vigente, nell’ambito dei processi di valutazione dei risultati della ricerca, i prodotti dei ricercatori:
- Sapienza saranno considerati attribuiti all’Ateneo;
- IIT saranno considerati attribuiti alla Fondazione.
7.4 I prodotti dei ricercatori Sapienza dovranno comunque essere inseriti nel Catalogo della Ricerca di Ateneo IRIS.
7.5 Le modalità di gestione della proprietà intellettuale sviluppata durante la collaborazione sono regolate dall’Allegato 3 alla presente Convenzione
Resta inteso tra le Parti che, per quanto qui non espressamente previsto e/o richiamato, restano ferme le previsioni contenute nella Convenzione Quadro, nessuna esclusa e/o eccettuata, e che, laddove non diversamente precisato, i termini utilizzati nel presente Allegato hanno lo stesso significato attribuito loro nella Convenzione Quadro.
ALLEGATO 3
ACCORDO PER LA PROTEZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Allegato parte integrante alla Convenzione Quadro per la realizzazione del Centro Life- Nanoscience dell’Istituto Italiano di Tecnologia con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
L’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con sede legale in X.xx Xxxx Xxxx, 0 xxx 00000 Xxxx (XX) C.F. 80209930587 in persona del Rettore e legale rappresentante Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, domiciliato per la carica presso la sede legale, debitamente autorizzato alla firma del presente atto, nel prosieguo (“Sapienza”)
E
La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, con sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxx x. 00, codice fiscale 97329350587, in persona del Direttore Scientifico, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, domiciliato per la carica presso la sede legale (di seguito anche indicata come “la Fondazione” o “IIT”)
PREMESSO CHE
convengono e stipulano quanto segue:
Definizioni
a) Per “Affiliati” si intende il personale della Sapienza che, debitamente autorizzato, partecipa all'esecuzione del Programma di Ricerca IIT di cui all’Allegato 1) della Convenzione.
b) Per “Personale della Sapienza” si intende i lavoratori subordinati di ogni genere, a tempo indeterminato o determinato, nonché studenti, studenti di PhD, borsisti, assegnisti, contrattisti e collaboratori di ogni genere, appartenenti alla Sapienza.
c) Per “Personale IIT” si intende il personale dipendente nonché il personale a contratto di IIT, come definiti nel “Regolamento IIT sulla Proprietà Industriale” approvato in data 23 novembre 2010.
d) Per “Invenzione” si intende ogni risultato utile della ricerca scientifica che abbia un valore patrimoniale e/o sia suscettibile di un diritto di esclusiva, come le invenzioni industriali, il software, i procedimenti o i prodotti microbiologici, i disegni e modelli industriali, il know-how, i marchi.
e) Per “Protezione dell’Invenzione” si intende la tutela della Proprietà Intellettuale, realizzabile in diversi modi quali, tra gli altri, i brevetti per invenzione, le registrazioni di disegni e modelli, i marchi. Per brevetti si intendono, inoltre, quelli previsti da convenzioni internazionali, dal diritto comunitario, dalla legislazione nazionale o di ogni altro stato.
Articolo 1 - Oggetto -
1.1 Il presente Accordo ha ad oggetto la disciplina della Proprietà Intellettuale delle Invenzioni che possano derivare dalle seguenti attività:
A. esecuzione di progetti svolti congiuntamente da IIT e Sapienza, cofinanziati dalle Parti sia in misura paritetica che in diversa proporzione;
B. esecuzione di progetti svolti congiuntamente da IIT e Sapienza, finanziati da soggetti terzi;
C. esecuzione del programma di ricerca IIT presso IIT@Sapienza, di cui indicato all'Allegato
1) della Convenzione, con la partecipazione di soggetti Affiliati appartenenti alla Sapienza.
Articolo 2 - Titolarità dei diritti sulle Invenzioni -
2.1. Fermo restando il diritto delle Parti di utilizzare in modo gratuito per le proprie attività di ricerca scientifica la Proprietà Industriale e le Opere protette dal Diritto d’Autore frutto della ricerca, le Parti convengono che la quota di titolarità dei diritti sulle Invenzioni è stabilita come segue:
i. per le attività di cui all’art. 1.1 (A), la quota di titolarità sarà ripartita tra le Parti in ragione del numero degli inventori di ciascuna Parte, al loro contributo inventivo e all'ammontare del cofinanziamento apportato da ciascuna Parte;
ii. per le attività di cui all’art. 1.1 (B), la proprietà delle Invenzioni realizzate in comune saranno disciplinate dagli specifici accordi con le terze parti finanziatrici;
iii. per le attività di cui all’art. 1.1 (C), ossia inerenti il programma di ricerca IIT presso il Centro di Ricerca IIT e svolte con la collaborazione di soggetti Affiliati, la quota di titolarità dei diritti sulle Invenzioni sarà ripartita nella misura del 65 % (sessantacinque per cento) a favore di IIT e del 35 % (trentacinque per cento) a favore della Sapienza.
2.2 In tutti i casi, agli inventori spettano i diritti morali sulle proprie Invenzioni, i quali non sono alienabili.
Articolo 3 - Modalità operative -
3.1 Le Parti, di comune accordo, definiranno per iscritto la Parte che sarà responsabile della gestione operativa delle fasi di Protezione e sfruttamento di ciascuna Invenzione (nel seguito “Parte Operativa”).
3.2 La Parte Operativa sarà la Parte che possiede la maggiore quota di proprietà dell'Invenzione, secondo quanto disposto dal precedente art. 2, o, in via subordinata e nel caso di quote di proprietà paritetiche, la Parte che verrà designata di comune accordo.
3.3 La Parte Operativa potrà in ogni momento rimettere il mandato, comunicando la sua decisione per iscritto all’altra Parte con un preavviso di 60 giorni.
3.4 La Parte Operativa, per la gestione delle attività di protezione e trasferimento tecnologico delle Invenzioni di cui agli artt. 5.1, 6.2 e 7.2, tratterrà una somma pari al 10% dei ricavi generati dallo sfruttamento delle Invenzioni, al netto delle spese sostenute dalle Parti per la Protezione dell’Invenzione.
Articolo 4 - Interesse alla Protezione e allo sfruttamento dell’Invenzione -
4.1 Le Parti si impegnano, entro un tempo ragionevole e comunque non superiore a 30 (trenta) giorni a decorrere dalla comunicazione di concepimento dell'Invenzione, a comunicarsi reciprocamente il proprio interesse alla Protezione dell’Invenzione e ad individuare la Parte Operativa.
4.2 Nel caso in cui una Parte non abbia interesse alla Protezione dell’Invenzione, l’altra avrà ogni diritto su tale Invenzione e sarà libera di procedere alla sua Protezione ed al relativo sfruttamento senza nulla dovere all'altra Parte, fatto salvo il diritto morale degli inventori ad esserne riconosciuti autori.
Articolo 5 - Disciplina dei diritti di Proprietà Intellettuale a titolarità congiunta -
5.1 La Parte Operativa avrà competenza sulla predisposizione delle domande di brevetto, o di altra forma di privativa industriale, concernenti le Invenzioni di cui è congiunta la titolarità, al loro deposito e prosecuzione, sulla scelta dell'ufficio cui affidare la gestione della procedura di brevettazione nonché sulla proposta dei Paesi e/o le Organizzazioni presso i quali depositare le domande di brevetto in questione. Tale ultima proposta dovrà essere comunicata tempestivamente all’altra Parte la quale, entro il termine massimo di 30 giorni dal ricevimento della sopra citata comunicazione, comunicherà a sua volta la propria decisione sulla proposta della Parte Operativa.
5.2 Le Parti parteciperanno agli oneri che si riferiscono al deposito della domanda di brevetto o di altra forma di privativa industriale, al mantenimento del medesimo, alla sua eventuale estensione internazionale e alle eventuali spese dirette legate alle procedure di valorizzazione dell’Invenzione in relazione alle rispettive quota di titolarità.
5.3 Qualora una Parte decidesse di rinunciare alla partecipazione agli oneri relativi al mantenimento del brevetto o altra forma di privativa industriale e/o all'estensione internazionale, dovrà informare tempestivamente l'altra Parte entro un termine ragionevole, comunque non inferiore a 30 (trenta) giorni precedenti al decorrere dell'atto previsto dalla procedura brevettuale e al relativo impegno di pagamento. In caso di mancata tempestiva comunicazione, la Parte rinunciataria sarà comunque tenuta al rimborso della sua quota di pagamento. La Parte ricevente la comunicazione avrà un diritto di opzione sulla concessione, a titolo gratuito, della piena titolarità del brevetto o altra forma di privativa industriale in quei Paesi non di interesse, o non più di interesse, della Parte rinunciataria. Resta inteso che la Parte rinunciataria non potrà vantare alcun diritto patrimoniale sullo sfruttamento delle privative industriali in quei Paesi nei quali abbia rinunciato.
5.4 Ciascuna Parte s'impegna a distribuire gli eventuali utili e premi inventivi spettanti ai propri inventori in ottemperanza a quanto previsto dai propri Regolamenti interni vigenti in materia. Ciascuna Parte terrà indenne l'altra da eventuali pretese dei propri dipendenti, collaboratori, consulenti o diversi soggetti comunque da essa impiegati per l’esecuzione dei progetti regolati dalla Convenzione e dal presente Accordo, per i compensi concernenti eventuali attività inventive
ai sensi delle norme vigenti.
Articolo 6 - Concessione di Licenze d’uso sulle Invenzioni a titolarità congiunta -
6.1 Ciascuna Parte potrà condurre, anche autonomamente, le attività che verranno ritenute da essa opportune per la promozione delle Invenzioni. In tale caso, ciascuna Parte si impegna a tenere informata con tempestività e con diligenza l’altra Parte sulle azioni di promozione che intraprende e sui risultati da essa raggiunti.
6.2 Le Parti stabiliscono sin da ora che la Parte Operativa avrà competenza esclusiva riguardo alle attività negoziali e alla gestione delle licenze d’uso sulle Invenzioni.
6.3 La Parte non Operativa s'impegna sin da ora a sottoscrivere i contratti di licenza d'uso sulle Invenzioni di cui è congiunta la titolarità, alle condizioni concordate dalla Parte Operativa con il licenziatario e, comunque, informata la Parte non Operativa; la Parte Operativa dovrà gestire tale sua competenza esclusiva secondo le regole di buon comportamento in uso nel settore di riferimento.
6.4 Le Parti stabiliscono sin da ora che tutti i proventi derivanti dalle licenze d'uso delle Invenzioni a titolarità congiunta, al netto delle spese sostenute per la Protezione dell’Invenzione e per le attività di gestione effettuate dalla Parte Operativa di cui agli artt. 5.1, 6.2 e 7.2, saranno suddivisi tra le Parti in proporzione delle rispettive quote di titolarità.
Articolo 7- Riservatezza -
7.1 Le Parti si danno atto che qualunque informazione di carattere tecnico-scientifico comunicata da una delle Parti all’altra e relativa alle Invenzioni ha carattere confidenziale; pertanto, si impegnano a non utilizzarle né comunicarle a terzi, né in tutto né in parte, né direttamente né indirettamente, per fini diversi dall'esecuzione di quanto previsto dal presente Accordo.
7.2 Le Parti s’impegnano, altresì, a sottoscrivere appositi accordi di riservatezza nel caso in cui sottopongano le Invenzioni a terzi possibili licenziatari prima della Protezione delle Invenzioni medesime.
Articolo 8 - Uso del Nome e del Marchio -
8.1 Nessun contenuto di quest'Accordo conferisce alcun diritto di usare per scopi pubblicitari, o per qualsiasi altra attività promozionale, alcun nome, marchio, o altra designazione di entrambe le Parti, incluse abbreviazioni. L'uso del nome è obbligatorio in ambienti scientifici e in documentazioni tecniche, divulgazioni scientifiche e articoli stampa.
Articolo 9 - Integrazioni e Conservazioni degli Effetti -
9.1 Qualsiasi modifica o integrazione del presente Accordo verrà redatta esclusivamente in forma scritta e sarà valida se sottoscritta da entrambe le Parti.
9.2 Le Parti stabiliscono sin d'ora che, nel caso in cui alcune condizioni concordate in questo Accordo vengano ritenute non valide, illegali, o inapplicabili in alcuni aspetti, ciò non influenzerà le altre condizioni dell’Accordo, che verrà interpretato come se le condizioni non valide, illegali o inapplicabili non fossero mai state pattuite.
10.1 Resta inteso tra le Parti che, per quanto qui non espressamente previsto e/o richiamato, restano ferme le previsioni contenute nella Convenzione, nessuna esclusa e/o eccettuata, e che, laddove non diversamente precisato, i termini utilizzati nel presente Allegato hanno lo stesso significato attribuito loro nella Convenzione.
10.2 Restano altresì ferme le previsioni contenute nel Regolamento Brevetti di Sapienza e nel Regolamento IIT sulla Proprietà Industriale.
ALLEGATO 4
DISCIPLINA IN MATERIA AMBIENTALE--
Sapienza e IIT nel prosieguo indicate anche come “Parti” o, singolarmente, come “Parte”.
Tutto ciò premesso, Xxxxxxxx e XXX convengono e stipulano quanto segue:
Articolo 1 Acque reflue dei laboratori
Articolo 2 Emissioni in atmosfera
Articolo 3 Gestione rifiuti prodotti nelle attività di ricerca
Per garantire ciò, entrambe le parti, ciascuna per gli spazi di propria competenza, si faranno carico, dal momento del loro conferimento negli appositi contenitori posti nei locali all’uopo destinati, della loro gestione, assumendo la qualità di Produttore dei Rifiuti e, quindi, assumendo in toto la titolarità dei Rifiuti prodotti nei propri spazi.
Articolo 4 Disposizioni generali
Il presente Allegato integra il contenuto della Convenzione in epigrafe richiamata.
CONVENZIONE QUADRO PER IL
CENTER FOR LIFE NANO - & NEURO-SCIENCE DELL’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
PRESSO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
TRA
Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, con sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxx 00, C.F. 97329350587, rappresentata dal Direttore Scientifico, prof. Xxxxxxx Xxxxx (di seguito anche indicata come “la Fondazione” o “IIT”)
E
Sapienza Università di Roma, con sede legale in Xxxx, X. xx Xxxx Xxxx 0, X.X. x. 80209930587, PI n. 02133771002, rappresentata dalla Rettrice Prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxx (di seguito anche indicata come “Sapienza” o “l’Università”)
di seguito congiuntamente denominate “le Parti”
PREMESSO CHE
a) la Fondazione, ai sensi dell’art. 4 del decreto legge 30 settembre 2003, n.269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, ha tra i suoi scopi istitutivi quello di promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese e, in particolare, di contribuire a svilupparne l’eccellenza scientifica e tecnologica assicurando l’apporto di ricercatori italiani e stranieri;
b) per il conseguimento di questi scopi, la Fondazione provvede anche tramite la costituzione di Laboratori destinati a realizzare specifici programmi scientifici, nell’ambito di accordi di collaborazione con altre Istituzioni o Enti di ricerca pubblici e/o privati;
c) ai sensi del Regolamento di Funzionamento Generale IIT, il Direttore scientifico della Fondazione è responsabile dell’attuazione delle strategie e delle delibere del Comitato Esecutivo e dell’allocazione dei fondi alle strutture di ricerca nel rispetto del piano strategico, nonché della coerenza tra le attività scientifiche e i progetti di utilizzo della tecnologia della Fondazione, coordinando le attività di formazione di IIT;
d) Xxxxxxxx si prefigge di valorizzare il rapporto tra formazione e ricerca scientifica nonché la collaborazione interdisciplinare fra le aree scientifiche dell’Ateneo, per il raggiungimento di obiettivi di ricerca condivisi sul piano nazionale e internazionale ed anche allo scopo di favorire i processi di trasferimento tecnologico verso l’esterno;
e) a tale scopo l’Università, come centro di ricerca scientifica nazionale ed internazionale, promuove e attiva forme di collaborazione con altri atenei, centri di ricerca, enti pubblici locali, nazionali e internazionali, con istituzioni scientifiche, culturali ed economiche, pubbliche e private;
f) presso l’Università è operante il Complesso ex Regina Xxxxx sito in Roma, Viale Regina Xxxxx, di proprietà demaniale e concesso in uso perpetuo a titolo gratuito all’Università, presso il quale si realizzano attività di ricerca e formazione ai più elevati standard di qualità;
g) Sapienza e IIT hanno instaurato da tempo rapporti di collaborazione in materia di alta formazione e ricerca, in particolare mediante la sottoscrizione, in data 3 giugno 2011, della Convenzione Quadro per la realizzazione del Centro Life-Nanoscience prorogata sino a tutto il 2 giugno 2017 con delibera del Senato Accademico n. 35/17 e del Consiglio di Amministrazione n. 79/17 di Sapienza, cui ha fatto seguito una successiva Convenzione Quadro, di durata quadriennale, sottoscritta dalle Parti in data 21.12.2017 e prorogata, mediante scambio di note formali, di un ulteriore anno, dunque sino a tutto il 21.12.2021;
h) in considerazione della fruttuosa collaborazione da tempo instaurata Sapienza e IIT concordano in questa sede di sottoscrivere la presente nuova convenzione quadro (di seguito “Convenzione”), al fine di proseguire le attività scientifiche in corso, così come riportate all’Allegato 1 della Convenzione (di seguito “Progetto Scientifico”) e gettare le basi per avviarne ulteriori.
Tutto ciò premesso, le Parti convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1 Premesse e Allegati
Le Premesse e gli Allegati formano parte integrante e sostanziale della Convenzione.
Art. 2 Oggetto
2.1 Sapienza e IIT, nell’ambito dei fini previsti dai rispettivi ordinamenti e statuti, si impegnano reciprocamente a consolidare i rapporti di collaborazione istituzionale e scientifica secondo le modalità di cui alla Convenzione.
2.2 In particolare,
- le Parti dichiarano e riconoscono i propri reciproci impegni in relazione alle attività di interesse congiunto descritte nel Progetto Scientifico, da realizzarsi sia presso il Centro Life- Nanoscience richiamato alla premessa g), oggi denominato “Center for Life Nano - & Neuro- Science” – CLN2S (di seguito “Centro”), sia presso i laboratori dipartimentali di Sapienza;
- le Parti si impegnano a valutare, nel prosieguo della collaborazione, l’avvio di ulteriori progetti di interesse congiunto, da realizzarsi attraverso specifici accordi attuativi secondo quanto previsto all’Art.8 della Convenzione.
Art. 3
Impegni della Sapienza
3.1 Sapienza si impegna a collaborare e a supportare le attività inerenti all’oggetto della Convenzione.
Sapienza, in particolare, conferma l’impegno a concedere a IIT per l’intera durata della Convenzione la disponibilità di una porzione degli immobili citati in premessa sub lett. f) pari a circa 1.596 mq, comprensiva di studi, laboratori e spazi comuni. Per i suddetti spazi è previsto un rimborso dei costi connessi al funzionamento come da successivo art. 4.
Tale porzione è composta da:
a) una parte (pari ad una superficie lorda di mq 1.170) al piano terra dell’Edificio B del complesso dell’ex Regina Xxxxx, come meglio evidenziata nella planimetria Allegato 5, dotata di servizi necessari per l’allestimento come laboratori ed uffici e dedicata integralmente a IIT alle condizioni e con le modalità definite nella presente convenzione;
b) un’ulteriore parte (pari a una superficie lorda di mq 426.00) posta al piano quarto dell’Edificio C del complesso dell’ex Regina Xxxxx costituita da locali destinati ad uffici e laboratori come risulta dalla planimetria Allegato 5.
Tutti i locali di cui alle lettere precedenti fruiscono dell’approvvigionamento di acqua, energia elettrica nonché dei servizi di condizionamento/riscaldamento, manutenzione ordinaria e straordinaria edile, impiantistica e dei presidi antincendio, rete web, pulizia, portierato, guardiania e sorveglianza, relativi all’intero complesso, il tutto erogato alle medesime condizioni e con le stesse modalità con cui è erogato a Sapienza a cui resta la gestione unitaria e integrale degli immobili del complesso dell’ex Regina Xxxxx, fatta eccezione per le migliorie, addizioni e manutenzioni di cui all’art. 4.3. Gli oneri per i tributi locali, inclusa la Tarsu, restano intestati a Sapienza e saranno rimborsati pro quota tra i costi di gestione e funzionamento di cui all’art. 4, lett. f), così come la manutenzione straordinaria.
Sapienza garantisce che gli spazi sono in regola con tutte le autorizzazioni e normative vigenti e a tal fine dichiara e garantisce a IIT di essere in possesso di:
• Certificato di agibilità dei locali;
• Certificati di conformità degli impianti;
• Certificato di verifica degli impianti di messa a terra;
• Certificato di verifica dell’impianto per le scariche atmosferiche;
• Certificato di autorizzazione agli scarichi idrici;
• Certificato di autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
• Certificato di Prevenzione Incendi.
Qualora richiesto da IIT gli uffici preposti di Sapienza si impegnano ad inviare a IIT, all’indirizzo Xxxxxx.Xxxxxx@xxx.xx, copia della suddetta documentazione.
3.2 Con appositi accordi, da stipulare con i dipartimenti interessati, si potrà prevedere la temporanea dislocazione di strumentazione scientifica di proprietà di IIT presso i dipartimenti stessi in quanto, e se, finalizzata alla migliore esecuzione dei programmi di ricerca. Analogamente potrà regolamentarsi l’accesso e l’utilizzo della strumentazione di Sapienza al personale di IIT ed ai dottorandi affiliati a IIT ed impegnati nelle attività oggetto della Convenzione.
3.3 Al fine di salvaguardare l'intero patrimonio informativo dell'Università, secondo quanto previsto dalle misure tecniche ed organizzative contenute nel testo del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (GDPR), Sapienza si impegna altresì a garantire le misure minime di sicurezza informatica necessarie alla protezione delle reti pubbliche ad uso IIT adottando tecnologie di difesa perimetrale, quali Network Access Control, Intrusion Prevention System e Anti-Virus. Secondo quanto già concordato con IIT, tali attività verranno espletate dal Centro Infosapienza tramite appositi contratti di affidamento in conformità alla normativa vigente.
3.4 Sapienza si impegna, infine, a valutare l’opportunità di attivare, tramite apposite convenzioni stipulate tra le Parti, posizioni di dottorato di ricerca in ambiti disciplinari attinenti al Progetto Scientifico, previa verifica della fattibilità e nel rispetto della normativa vigente.
Art. 4 Impegni di IIT
4.1 IIT dichiara e riconosce il proprio impegno a proseguire nell’esecuzione del Progetto Scientifico.
4.2 IIT, fermo restando quanto previsto ai successivi artt. 10 (Pubblicazioni e Proprietà intellettuale) e 11 (Tutela Ambientale) si impegna a:
a) proseguire le attività di ricerca del Centro presso i locali di cui al precedente art. 3.1 lett. a) e b), alle quali potrà partecipare anche personale di Xxxxxxxx esperto nelle tematiche scientifiche in esso descritte e che, a tale scopo, sarà affiliato a IIT;
b) informare preventivamente l’Università, e in particolare i Servizi di Prevenzione e Protezione interessati, circa la volontà di installazione di nuovi macchinari e attrezzature scientifiche da collocare negli spazi assegnati dall’Università di cui all’art. 3.1 lett. a) e b),
anche al fine di verificare il rispetto della normativa sulle misure di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. L’Università dovrà comunicare, entro 30 giorni dalla ricezione dell’informativa, le sue eventuali osservazioni, in assenza delle quali IIT potrà procedere all’installazione.
c) consentire al personale dell’Università, impegnato nelle attività oggetto della Convenzione, l’accesso al Centro e l’utilizzo della strumentazione scientifica e delle facility ivi presenti, secondo le modalità previste dalle policy e dalle procedure interne di IIT, garantendo, sin d’ora, che detta strumentazione scientifica e dette facility saranno pienamente conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro e che sarà esclusiva responsabilità di IIT provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria;
d) consentire a laureandi, assegnisti di ricerca, dottorandi e borsisti dell’Università, di volta in volta nominativamente indicati dal Direttore del Dipartimento di riferimento, l’accesso temporaneo alle strumentazioni scientifiche e facility di cui al precedente punto c), alle condizioni e con le modalità stabilite nelle policy e procedure ivi richiamate;
e) in attuazione di quanto previsto dal punto precedente, IIT valuterà di estendere ai soggetti di cui alle precedenti lettere c) e d), individuati per svolgere progetti di ricerca di comune interesse presso il Centro, la disciplina dei soggetti “Affiliati” nel rispetto e secondo le modalità previsti dalle vigenti policy e procedure di IIT e dall’Allegato 2 della Convenzione (“Disciplina in materia di Affiliatura”). Sarà cura dei soggetti individuati richiedere alle proprie strutture di appartenenza la relativa autorizzazione, laddove necessaria;
f) rimborsare all’Università le spese ed i costi di gestione e funzionamento dei locali concessi in uso all’IIT, di cui all’art. 3.1. Gli importi da rimborsare sono stati concordemente stimati dalle Parti sulla base dell’incidenza dei costi annui sostenuti da Sapienza, calcolati in proporzione alle superfici concesse, mediante un provvedimento ricognitivo, soggetto a motivata revisione periodica e attualmente pari a € 154 mq/annui.
I suddetti importi dovranno essere corrisposti in via anticipata entro il primo trimestre di ogni anno mediante bonifico bancario intestato all’Università di Roma La Sapienza, IBAN N. IT71|0200805227000400014148 o altro istituto di credito cassiere che La Sapienza si impegna a comunicare.
g) a fare uso dei locali messi a disposizione dalla Sapienza esclusivamente per le finalità istituzionali di ricerca scientifica di interesse pubblico e di cui all’Allegato 1, con espresso divieto di svolgimento di attività di tipo prevalentemente commerciale, e nel rispetto delle normative e regolamenti interni della Sapienza.
4.3 IIT assume i seguenti ulteriori obblighi riguardanti i locali di cui all’art. 3.1 e così è tenuta a:
a) allocarvi esclusivamente i laboratori e/o studi/uffici di cui alla Convenzione, affinché IIT se ne serva per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali;
b) osservare tutte le prescrizioni di leggi in tema di tutela ambientale;
c) conoscere, osservare e far rispettare i regolamenti interni di Xxxxxxxx e le disposizioni in materia di sicurezza, mantenendo comunque comportamenti sempre improntati agli usi di civile educazione e convivenza.
4.4 Qualora nei locali di cui all’art. 3.1 si rendessero necessarie migliorie, addizioni e manutenzioni utili alla conservazione degli stessi o connessi allo svolgimento delle attività del Centro, IIT potrà eseguirli a propria cura e spese, previa preventiva autorizzazione di Sapienza. Tali migliorie, addizioni e manutenzioni resteranno acquisite gratuitamente a Sapienza senza che IIT possa asportarle o pretendere compensi al termine dell’efficacia della Convenzione.
4.5 Infine IIT, d’intesa con Xxxxxxxx, valuterà la possibilità che il proprio personale ricercatore, qualora venga espressamente richiesto dalle strutture universitarie interessate, partecipi su base volontaria all’attività formativa erogata da tali strutture svolgendo cicli di seminari o moduli di insegnamento a titolo gratuito con lo status di “docente in convenzione”, nel rispetto delle disposizioni vigenti e secondo accordi specifici da stipularsi tra Xxxxxxxx e il personale ricercatore di IIT individuato.
Art. 5
Coordinatore del Centro di Ricerca
5.1 La responsabilità ed il coordinamento del Centro per l’esecuzione del Progetto Scientifico verranno affidati ad un Coordinatore.
5.2 Il Coordinatore del Centro è nominato dal Comitato Esecutivo di IIT su proposta del Direttore Scientifico, nel rispetto dei regolamenti di funzionamento generale della Fondazione. XXX si impegna a comunicare tale nominativo a Sapienza.
5.3 Il Coordinatore del Centro presiede il Comitato Bilaterale di cui al successivo art. 6 e riporta al Direttore Scientifico della Fondazione. Inoltre, per quanto concerne le attività del Centro svolte congiuntamente con Xxxxxxxx, egli riferisce periodicamente alla Rettrice, come indicato all’articolo 6. 5.
5.4 Tra i compiti del Coordinatore del Centro rientrano le comunicazioni al Direttore Scientifico della Fondazione previste nella Convenzione.
Art. 6 Comitato Bilaterale
6.1 Al fine di dare corretta ed integrale attuazione alla Convenzione, le Parti costituiranno un Comitato Bilaterale composto come segue:
- il Coordinatore del Centro, in qualità di Presidente;
- un membro nominato da IIT, entro due mesi dalla firma della Convenzione;
- due membri nominati da Sapienza, entro due mesi dalla firma della Convenzione.
6.2 Il regolamento di funzionamento e le regole di, convocazione e deliberazione del Comitato Bilaterale verranno stabiliti dal Comitato Bilaterale stesso, in via preliminare, nel corso della sua prima riunione, da tenersi entro 90 giorni dalla formalizzazione della Convenzione. Le riunioni del Comitato Bilaterale si terranno con cadenza almeno semestrale.
6.3 Il Comitato Bilaterale delibera a maggioranza degli aventi diritto, fermo restando che, in caso di parità, il voto del Presidente sarà considerato dirimente.
6.4 Il Comitato Bilaterale assumerà tutte le decisioni necessarie a dare piena esecuzione alla Convenzione, potendo a tal fine disciplinare gli aspetti in essa non specificamente contemplati. Tra questi, il Comitato Bilaterale dovrà:
✓ promuovere eventuali ulteriori accordi attuativi tra le Parti, come indicato all’articolo 8;
✓ mettere a punto strumenti efficaci di informazione capillare e condivisione tra le Parti delle infrastrutture di ricerca disponibili, secondo gli specifici Regolamenti;
✓ stimolare e promuovere la collaborazione tra le Parti finalizzata alla formazione superiore, ad esempio attraverso l’attivazione di borse di dottorato, all’avvio alla ricerca e al trasferimento tecnologico dei risultati congiuntamente generati;
✓ promuovere la progettualità comune su bandi collaborativi competitivi e, con riferimento alle tematiche di cui al Progetto Scientifico, condividere le strategie di partecipazione a detta tipologia di bandi al fine di massimizzare i risultati;
✓ mettere a punto strategie attraverso cui attrarre e valorizzare vincitori di ERC x xxxxx
individuali equivalenti, secondo quanto specificato all’articolo 7.1 della Convenzione;
✓ monitorare la produzione scientifica derivante dalla collaborazione tra le Parti, anche attraverso un’informativa periodica, a cura del Coordinatore del Centro, che aggiorni circa le pratiche di affiliatura attive (vd. Allegato 2);
✓ organizzare seminari, workshop e altre tipologie di eventi per diffondere e condividere i risultati della collaborazione scientifica.
6.5 Il Comitato Bilaterale comunica, tramite il Coordinatore del Centro, l’esito delle riunioni alla Rettrice di Sapienza e al Direttore Scientifico di IIT.
6.6 Al termine della Convenzione il Comitato Bilaterale predispone una relazione conclusiva, che renda conto di tutte le attività scientifiche svolte congiuntamente dalle Parti. La relazione è trasmessa al Rettore della Sapienza e al Direttore scientifico di IIT.
Art. 7 Progetti comuni
7.1 Le Parti convengono sull’opportunità di promuoversi quali possibili host institution per vincitori di ERC x xxxxx individuali equivalenti, con l’obiettivo di creare una sinergia virtuosa volta ad attrarre e valorizzare ricercatori di talento. Il Comitato Bilaterale di cui all’articolo
precedente potrà eventualmente essere di supporto alle Parti, suggerendo le modalità più efficaci per perseguire tale iniziativa.
7.2 Le Parti inoltre convengono sull’opportunità di partecipare ad attività di ricerca congiunta di interesse comune, ivi inclusa la modalità di partecipazione in partenariato. A tal fine, le Parti potranno organizzare convegni, seminari, workshop, pubblicazioni e presentare progetti per l’assegnazione di finanziamenti a livello nazionale, europeo e internazionale.
Le modalità ed i dettagli di tali attività saranno definiti in separati accordi di dettaglio, ove richiesto. Tali accordi disciplineranno tutti gli aspetti della collaborazione, che le Parti concordano di valutare periodicamente, riservandosi la facoltà di proseguirla, emendarla o interromperla sulla base dei risultati scientifici conseguiti congiuntamente.
7.3 Le Parti riconoscono l’importanza del trasferimento tecnologico nei processi di innovazione di cui sono entrambe promotrici e si impegnano a favorire la massima interazione su tale tema mediante i rispettivi uffici a ciò dedicati.
Art. 8 Accordi attuativi
8.1 Ciascun accordo di cui al precedente articolo 7.2 dovrà indicare:
- gli obiettivi da conseguire, le specifiche attività da espletare e gli impegni da assumere;
- la durata dell’accordo;
- i responsabili scientifici della collaborazione oggetto della convenzione attuativa per ciascuna delle Parti;
- il personale dipendente e/o collaboratore dell’Università e del Centro impegnato nell’attività oggetto della collaborazione;
- i locali e le strutture destinate allo svolgimento delle iniziative nel rispetto dei regolamenti interni delle Parti;
- ove previsto, gli oneri in termini di risorse umane, finanziarie e strumentali per la realizzazione delle attività oggetto dell’accordo;
- ove previsto, i criteri di ripartizione degli oneri di cui al punto precedente e le modalità e i tempi di rendicontazione.
Art. 9
Sicurezza - Responsabilità - Assicurazioni
9.1 Le Parti si impegnano a promuovere e realizzare azioni di coordinamento atte ad assicurare la piena attuazione di quanto disposto dalla vigente normativa in materia di salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante la collaborazione tra i rispettivi RSPP, anche mediante la costituzione di una commissione congiunta sulla sicurezza.
9.2 l’Università è responsabile, ai fini della sicurezza, dei locali e degli impianti di fornitura del Centro ove gestiti direttamente dall’Università stessa. IIT si impegna, sulla base delle attività svolte presso il Centro, agli adempimenti previsti dalla vigente normativa, ed in particolare dal
D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii., in relazione ai processi e alle attrezzature di proprietà o direttamente gestiti. La valutazione dei rischi relativa ai locali in cui è installata strumentazione IIT verrà effettuata dalle due Parti, ciascuna per quanto di propria competenza. Tale valutazione costituirà la base delle azioni comuni e di coordinamento da concordare fra le Parti.
9.3. Al fine di garantire la salute e la sicurezza di tutto il personale che presta la propria opera per conto dell’Università presso IIT, così come di quello di IIT che svolge la propria attività presso l’Università, le Parti, ai sensi di quanto previsto dal D.M. 5 agosto 1998, n. 63, individuano nel Direttore Scientifico per conto di IIT e per l’Università nei Direttori dei Dipartimenti e dei Centri universitari cui detto personale afferisce e ai soggetti a cui competono gli obblighi previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
9.4. Le Parti restano, ciascuna per proprio conto, singolarmente ed esclusivamente responsabili per l’attuazione, nei locali e laboratori di propria pertinenza e direttamente gestiti, delle misure di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto dei rischi interferenziali condivisi e delle normative antincendio degli edifici.
9.5. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione, protezione ed igiene nei luoghi di lavoro, i datori di lavoro di entrambe le Parti si impegnano a fornire ai propri lavoratori adeguata sorveglianza sanitaria, formazione ed informazione obbligatorie in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni.
9.6. Pertanto, in caso di accesso presso i locali ed i laboratori di ciascuna Parte di dipendenti, collaboratori o personale comunque definito ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera a) di detto decreto, l’ente di provenienza del suddetto personale si impegnerà ad effettuare formazione e sorveglianza sanitaria relativi alle mansioni svolte dal proprio personale interessato. Sarà impegno della Parte ospitante fornire al personale ospitato tutte le informazioni relative ai rischi specifici sulla tutela della salute e sicurezza nei propri luoghi di lavoro e sul coordinamento generale delle emergenze (ad esclusione della identificazione, nomina e formazione degli addetti incaricati alle emergenze all’interno del personale ospitato, attività che restano in carico all’ente di provenienza), l’addestramento sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e protezione attinenti alle attività oggetto della Convenzione ed adeguati dispositivi di protezione individuali.
9.7. Fermo restando quanto previsto ai precedenti punti 1, 2 e 3, i datori di lavoro di ciascuna Parte, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni, si impegnano comunque a promuovere la cooperazione ed il coordinamento allo scopo di garantire la tutela della salute e la sicurezza per le attività svolte da terzi presso i locali e laboratori di propria pertinenza.
9.8. L’Università si impegna a garantire, al momento della consegna, la rispondenza dei propri locali, spazi ed attrezzature, messi a disposizione per lo svolgimento delle attività previste dalla Convenzione alle vigenti normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
9.9. Ai sensi dell’art. 18, comma 3 del D. Lgs n. 81/08 e s.m.i., gli obblighi relativi agli interventi strutturali necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso all’ente di provenienza restano a carico della Parte ospitante. Gli obblighi per il Datore di lavoro dell’ente di provenienza relativamente ai predetti interventi si intendono assolti con la richiesta del loro adempimento alla Parte ospitante.
9.10. In caso di cessione temporanea di macchine/attrezzature/impianti di proprietà di una Parte all’altra Parte per scopi di ricerca comune, la Parte cedente dovrà verificare la rispondenza dei beni ceduti ai requisiti richiamati dagli artt. 70-72 del D. Lgs. 81/08. In particolare, per ciò che concerne i beni di proprietà IIT, gli stessi dovranno essere concessi in godimento rispettando quanto previsto dalle vigenti policy e procedure interne sulla gestione della sicurezza di macchine/impianti/attrezzature.
9.11 Ciascuna Parte si impegna a manlevare e tenere indenne l’altra Parte da ogni azione, pretesa o istanza promossa da terzi per ottenere il risarcimento di danni provocati da propri dipendenti e collaboratori, o da persone comunque ad essa legate, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuto il fatto produttivo di danno.
9.12 Sapienza garantisce che il proprio personale, dipendente e/o collaboratore, e i propri studenti, che eventualmente svolgeranno attività di ricerca
presso il Centro saranno soggetti a copertura assicurativa a esclusivo onere e carico di Sapienza in relazione a infortuni, morte, malattia professionale, danno biologico presso INAIL e responsabilità civile verso terzi.
9.13 IIT garantisce che il proprio personale, dipendente e/o collaboratore, che eventualmente svolgerà attività di ricerca presso i locali di Xxxxxxxx xxxx soggetto a copertura assicurativa a esclusivo onere e carico di IIT in relazione a infortuni, morte, malattia professionale, danno biologico presso INAIL e responsabilità civile verso terzi.
9. 14 Gli studenti di Dottorato affiliati a IIT, che eventualmente svolgeranno le attività oggetto della Convenzione presso i locali di Sapienza, saranno soggetti alle coperture assicurative obbligatorie a carico dell’Università di provenienza.
9.15. Le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di propria competenza, ad integrare le coperture assicurative di cui al precedente comma con quelle ulteriori che si rendessero
eventualmente necessarie in relazione alle particolari esigenze poste dalle specifiche attività che verranno di volta in volta realizzate, previa verifica di sostenibilità finanziaria.
9.16 Ciascuna delle Parti, inoltre, dichiara e garantisce che svolgerà la propria attività in conformità con tutte le normative vigenti, nessuna esclusa e/o eccettuata.
Art. 10
Pubblicazioni e Proprietà intellettuale
10.1 Le Parti si impegnano ad incoraggiare azioni divulgative congiunte attraverso pubblicazioni scientifiche, partecipazioni congressuali e, più in generale, divulgazione dei risultati derivanti dalla collaborazione di cui alla Convenzione, dandone altresì adeguato risalto in tutte le comunicazioni verso l’esterno.
10.2 Tutte le pubblicazioni del personale di IIT e del personale di Xxxxxxxx, dovranno riportare esplicitamente, ove questa ricorra, l’affiliazione a IIT e a Sapienza anche ove la pubblicazione sia comune ad altri enti o istituzioni.
10.3 Le modalità di protezione, gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale generata dalle Parti ai sensi della Convenzione sono definite nell’Allegato 4, rubricato “Accordo per la protezione e la valorizzazione della proprietà intellettuale”.
Art. 11 Tutela Ambientale
11.1 Quanto concerne la Tutela Ambientale è contenuto nell’Allegato 5, rubricato “Disciplina in materia ambientale”.
Art. 12 Durata
12.1 La Convenzione avrà durata pari a tre (3) anni a decorrere dalla data del 22/12/2021 e potrà essere rinnovata soltanto previo espresso accordo scritto tra le Parti.
Art. 13 Recesso
13.1 IIT ha la facoltà di recedere anticipatamente dalla Convenzione in ogni ipotesi di accertato mancato rispetto degli impegni assunti dall’Università in base alla Convenzione.
In tali ipotesi, la Fondazione dovrà comunicare la volontà di recesso, motivata in relazione alle circostanze che l’hanno giustificata, a mezzo posta elettronica certificata e dovrà liberare gli
spazi e i locali dell’Università entro 6 mesi dal ricevimento del preavviso di recesso da parte dell’Università.
13.2 L’Università ha la facoltà di recedere anticipatamente dalla Convenzione in ogni ipotesi di accertato mancato rispetto degli impegni assunti da IIT in base alla Convenzione, da motivarsi in relazione alle circostanze che l’hanno giustificata.
13.3 Il recesso produce i suoi effetti tra le Parti dopo 6 mesi dalla ricezione della comunicazione scritta.
Art. 14
Tutela dei dati personali
14.1 Le Parti dichiarano espressamente di essere informate e di acconsentire che i dati personali forniti nel corso dell’esecuzione della Convenzione saranno trattati esclusivamente per le finalità della Convenzione medesima e, in ogni caso, nel rispetto di tutte le disposizioni dettate dal Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, e dalla normativa applicabile in materia di protezione dei dati personali.
14.2 Le Parti si impegnano altresì ad adempiere, ove necessario, agli obblighi di informativa e di consenso derivanti dal predetto Regolamento nei confronti delle persone fisiche coinvolte dalle attività oggetto della Convenzione.
Art. 15
Leale Collaborazione
15.1 Le Parti si impegnano ad improntare i loro rapporti ad un principio di leale collaborazione evitando qualsiasi comportamento od azione che possano risultare dannosi ad una delle Parti stesse.
Art. 16 Controversie
16.1. Per ogni eventuale controversia che dovesse sorgere tra l’IIT e l’Università in merito all’applicazione, interpretazione, esecuzione, risoluzione della Convenzione, le Parti si impegnano ad esperire tentativo per comporre bonariamente la controversia tra di esse insorta.
16.2 In caso di mancato raggiungimento di un accordo xxxxxxx, per la composizione amichevole della controversia, sarà competente il Foro di Roma.
Art. 17
Registrazione
17.1 La Convenzione viene redatta in un unico originale informatico sottoscritto digitalmente dalle Parti ed è soggetta a registrazione solo in caso d'uso. Le spese di registrazione saranno a carico della Parte richiedente.
Art. 18 Miscellanea
18.1 La Convezione ed i singoli diritti ed obblighi da essa nascenti non potranno essere da una Parte ceduti a terzi senza il preventivo consenso dell’altra Parte.
18.2. Qualsiasi comunicazione da effettuarsi ai sensi e per gli effetti della Convenzione dovrà essere effettuata a mezzo posta elettronica certificata ai seguenti indirizzi:
quanto a IIT:
Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia Xxx Xxxxxx, 00
16163 Genova
tel. x00 000- 00000
quanto a Sapienza:
Università degli Studi di Roma la Sapienza P.le Xxxx Xxxx, 5
00185 Roma
Tel. 00.00000000
pec: xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxx0.xx
18.3 Qualora vi siano variazioni agli indirizzi o nominativi delle persone sopra citati, le Parti dovranno darne immediata comunicazione per iscritto.
18.4 La Convenzione è frutto di negoziazione tra le Parti, le quali dichiarano di essere giunte alla sua stipula e sottoscrizione solo dopo aver attentamente valutato ed accettato ogni sua parte, ivi compresi le Premesse e gli Allegati.
Letto, confermato e digitalmente sottoscritto Roma, data della firma digitale
x.xx Prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxx – Rettrice di Sapienza Università di Roma
Genova, data della firma digitale
x.xx Prof. Xxxxxxx Xxxxx – Direttore Scientifico della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia
Allegato 1: Progetto Scientifico
Allegato 2: Disciplina in materia di affiliatura Allegato 3: Facsimile di nulla osta
Allegato 4: Accordo per la protezione e la valorizzazione della proprietà intellettuale Allegato 5: Disciplina in materia ambientale
Allegato 6: Planimetrie
ALLEGATO 1 PROGETTO SCIENTIFICO
Alla data di stipula della convenzione nel Center for Life Nano- & Neuro-Science sono attive sette linee di ricerca, con sette Principal Investigators (PI) indipendenti.
Queste linee sono qui sotto riportate (tra parentesi la data di attivazione della linea di ricerca) insieme al nome del PI:
1 – Nanotechnology for Neuroscience (2017), PI X. Xxxxxx 2 – Mesoscale Simulations (2018), PI X. Xxxxx
3 – Neuroscience and Behaviour (2018), XX X. Xxxxxxxx
4 – Non-coding RNAs in Physiology and Pathology (2018), PI I. Bozzoni 5 – Neuroscience and Society (201S), PI X. Xxxxxxx
6 – RNA systems Biology (2020), XX X. X. Xxxxxxxxx
7 – Neuroscience of Perception and Action (2021) G. Novembre
Le attività delle sette linee di ricerca (queste saranno indicate con il loro numero identificativo riportato tra parentesi quadre) sono dettagliate nel seguito, e queste attività costituiscono il progetto scientifico del CLN2S per il prossimo triennio. Anche riportate sono le collaborazioni in atto con le varie strutture (Dipartimenti) di Sapienza. Il filo conduttore delle varie attività/linee di ricerca è identificato sotto il tema generale “neuroscienze”. Le ricerche sono condotte a vari livelli di scala, sia sperimentalmente [1,3,4,5,6,7] che numericamente [1,2,6]. Le scale vanno da quella molecolare [1,2,4,6] dove si studia l’attività a livello subcellulare e dei pathway biochimici, a quella mesoscopica [1,2], studio delle reti e delle strutture multicellulari, fino alla scala di sistema [3,5,7]. In quest’ultima scala gli studi sono riferiti a soggetti umani in interazione con l’ambiente [3,5,7] e con la società [5].
I Dipartimenti di Xxxxxxxx attualmente coinvolti in ricerche congiunte con CLN2S sono:
Biochimica, Biologia e Biotecnologie, Chimica e Tecnologie del Farmaco, Fisica, Fisiologia e Farmacologia, Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni, Ing. Meccanica e Aereospaziale, Medicina Molecolare, Psicologia e Psicologia Dinamica, Clinica e Salute,
mentre le specifiche interazioni tra linea di ricerca e Dipartimenti attualmente in essere sono riassunte nella tabella seguente:
Linea CLN2S . Dipartimento Sapienza | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 |
Biochimica | X | ||||||
Biologia e Biotecnologie | X | X | X | ||||
Chimica e Tecnologie del Farmaco | X | ||||||
Fisica | X | X | |||||
Fisiologia e Farmacologia | X | X | X | ||||
Ing. Informazione, Elettronica e Telecom. | X | X | |||||
Ing. Meccanica e Aereospaziale | X | ||||||
Medicina Molecolare | X | ||||||
Psicologia | X | X | |||||
Psicologia Dinamica, Clinica e Salute | X |
Ulteriori interazioni sono possibili, essendo molte le attività di ricerca attive in Sapienza su tematiche affini a quelle del CLN2S. Queste ultime sono riportate in dettaglio nel seguito.
1 – Nanotechnology for Neuroscience
Sviluppo, nell’ambito del progetto ASTRA, delle tecniche di microproteomica (STOMP) e nonogenomica (STONT) per lo studio delle caratteristiche morfologiche e dinamiche degli aggregati proteici correlati con le patologie neurodegenerative.
Sviluppo di un sistema di microscopia ad alta risoluzione e long working distance. Questa attività si svolge nell’ambito del Joint Lab IIT-CRESToptics (a breve transiterà nel JL con D- Tails), ed ha come scopo di testare on-field (inizialmente su animali e poi su uomo) la tecnologia, già verificata funzionare a livello prototipale su banco ottico dello “Scattering assisted microscopy” (SAM/SAI) cha ha permesso una risoluzione laterale di 200 nm in tessuti biologici lavorando con ottiche distanti 25 mm del campione da investigare. Lo strumento sarà applicato all’analisi in vivo della retina umana per la ricerca degli accumuli proteici correlati con lo sviluppo di patologie neurodegenerative. In questa attività sono coinvolti i Dipartimenti di “Biochimica”, di “Fisiologia e Farmacologia” e di “Chimica e Tecnologie del Farmaco”.
Sviluppo di un sistema di microscopia Brillouin per la determinazione delle proprietà meccaniche dei sistemi biologici. Questa attività si svolge nell’ambito del Joint Lab IIT- CRESToptics, ed ha come scopo 1) di trasferire al mercato il microscopio Brillouin basto su VIPA come dispersori di frequenza e 2) sviluppare nuovi sistemi di dispersioni, basati su detection eterodina della luce diffusa. In questa attività è coinvolto il Dipartimento di “Fisica”.
Sviluppo di un sistema di microscopia e microfluidica integrati per la diagnosi precoce di tumori solidi utilizzando un organismo pluricellulare come trasduttore Questa attività si svolge nell’ambito del Joint Lab IIT-CRESToptics (a breve transiterà su D-Tails), ed ha come scopo di sviluppare un sensore a basto costo per lo screening di tumori (inizialmente brest cancer, ora prostata e pancreas) tramite l’analisi in fluorescenza di indicatori di calcio geneticamente espressi da specifici neuroni sensori nel C. Elegans. Lo studio prevede parallelamente l’utilizzo di tecnologie NMR, masspec, e RNA interference per individuare gli specifici metaboliti/recettori coinvolti nel processo e i test per verificare la possibilità di estendere l’utilizzo del sensore ad altre forme tumorali e ad altri campi di applicazione dove è necessario individuare specifiche molecole in tracce [inquinanti, doping, droghe, esplosivi].
Sviluppo di un sistema di microscopia THz per analisi dermatologiche. Questa attività svolta nell’ambito del progetto regionale MICOTED viene proseguita con un nuovo progetto regionale (MICOLET) ed ha come scopo la di realizzare un microscopio che lavora alla lunghezza d’onda di 1 mm con risoluzione di 50 um utilizzando tecniche di illuminazione in luce strutturata. In questa attività è coinvolto il Dipartimento di “Fisica”.
Perfezionamento della tecnologia di Bioprinting di cellule iPSC derivatte da fibroblasti umani, allo scopo di realizzare organoidi personalizzati per test di farmaci e molecole a livello di medicina personalizzata. In questa attività è coinvolto il Dipartimento di “Biologia e Biotecnologie”.
Sviluppo di una pillola ingeribile capace di misurazioni (Ph, temperatura, pressione…) e stimolazioni dei neuroni gastrici. Il progetto è sviluppato in collaborazione con la linea di ricerca di Xxxxxxxxx Xxxxxxx e coinvolge la ditta RISE. In questa attività sono coinvolti i Dipartimenti di “Psicologia” e di “Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni”.
Sviluppo di una sorgente acustica (1-10 MHz) di fasci Bessel acustici per la stimolazione celebrale profonda da utilizzarsi in campo di psicologia cognitiva. Il progetto è sviluppato in collaborazione con la linea di ricerca di Xxxxxxxxx Xxxxxxx e coinvolge il laboratorio di elettronica IIT di Morego. In questa attività sono coinvolti i Dipartimenti di “Psicologia” e di “Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni”.
Studio numerico/teorico del comportamento di reti neurali come data storage, e relativa ottimizzazione delle performance. Saranno inizialmente investigate reti artificiali altamente connesse, sia numericamente che teoricamente, per poi passare alle reti diluite e sarà infine implementato un sistema ottico -derivato dalla microscopia SAM (vedi punto 1) - che simula con massima efficienza il comportamento di reti neurali di tipo Hopfield. In questa attività è coinvolto il Dipartimento di “Fisica”.
Utilizzo di tecniche di citofluorimetria e cell sorting per studiare i meccanismi biologici di errore nella divisione cellulare. Lo studio permetterà di discriminare tra il contributo statistico Poissoniano e quello funzionale / metabolico nella distribuzione di proteine e materiale genetico durante il processo di divisone cellulare in cellule eucariote. In questa attività è coinvolto il Dipartimento di “Medicina Molecolare”.
Studio della dinamica di formazione di strutture ordinate a partire da culture cellulari omogenee durante il processo di differenziamento cellulare. Si applicheranno le tecniche concettuali associate alle transizioni di fase nella materia condensata per studiare la formazione delle “rosette neurali” (proto-tubo neurale nello sviluppo embrionale) durante le prime settimane di sviluppo di neuroni a partire da iPSC. In questa attività sono coinvolti i Dipartimenti di “Fisica” e di “Biologia e Biotecnologie”.
Approfondire le metodologie numeriche di biologia computazionale per lo studio delle interazioni tra proteine. Queste tecniche sono stato sviluppate nello scorso tirennio, e fanno uso dell’espansione in polinomi ortogonali di Xxxxxxx per inidviduare le porzioni di superfici proteiche interagenti. In questa attività sono coinvolti i Dipartimenti di “Fisica” e di “Biochimica”.
2 – Mesoscale Simulations
Simulazione di soft flowing materials. Abbiamo in programma di estendere i nostri attuali studi
computazionali su una varietà di materiali morbidi e scorrevoli, come: flowing crystals,
emulsioni dense e gerarchiche, materiali granulari morbidi, bijels colloidali e mezzi trabecolari.
L'idea è quella di collegarsi con scienziati dei materiali per valutare la possibilità di progettare
nuovi materiali direttamente in laboratorio. Potenziali applicazioni: ingegneria tissutale, catalisi, drug design.
Rilevamento e tracciamento tramite machine-learning di elementi biologici. Recentemente abbiamo sviluppato algoritmi di machine-learning (basato sul pacchetto XXXX di pubblico dominio) per rilevare goccioline di liquido e tracciare il loro movimento all'interno dei canali microfluidici mimando condizioni fisiologiche. Questi studi sono svolti in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aereospaziale di Sapienza.
Studio computazionale dei pattern neuronali durante il raggiungimento. Le risposte dei neuroni nella corteccia motoria durante il raggiungimento sono complesse, variabili nel tempo, ed eterogenee. Se esaminati a livello di popolazione, i modelli dell'attività neurale evolvono nel tempo secondo modalità non lineari e regole dinamiche ad alta dimensionalità. Abbiamo in programma di combinare il machine-learning con la teoria dei sistemi dinamici per lo sviluppo di un modello a grana grossa della dinamica del neurone in grado di estendere gli approcci a corrente linearizzata.
3 – Neuroscience and Behaviour
Il Neuroscience and Behaviour Laboratory cerca di rispondere a domande fondamentali sulla funzione sensorimotoria nell’uomo e in altri animali. Le attività del laboratorio si sviluppano in quattro linee di ricerca interconnesse:
Neurofisiologia della sorpresa e delle risposte motorie urgenti: Quali sono le regole che il Sistema nervoso usa per identificare eventi ambientali inattesi? Qual è il significato funzionale delle grandi risposte elettrocorticali conseguenti a questa identificazione?
Neurofisiologia del dolore. Dato che la maggior parte delle risposte cerebrali agli stimoli nocivi non riflette attività neurali specifiche per la nocicezione, quali sono i meccanismi neurali che sono alla base della genesi delle percezioni dolorose?
Spazio peripersonale e azione. Un’ampia classe di risposte neurali e comportamentali evocate dagli eventi ambientali dipende dalla posizione degli stimoli in coordinate egocentriche. Qual è il loro vero significato funzionale? Riflettono la configurazione spaziale dello stimolo o il valore delle azioni che possono essere compiute rispetto allo stimolo?
Sorpresa nel sonno e nella veglia. Le risposte di sorpresa nel sonno e nella veglia dipendono dagli stessi sistemi fisiologici? I principi per quantificare la discrepanza fra predizione e esperienza sensoriale sono i medesimi in sonno e veglia? Le conseguenze motorie della sorpresa sono presenti nel sonno? Le risposte di sorpresa nel sonno sono legate ai sogni?
Alcune delle attività sperimentali delle prime tre attività sono condotte nei primati non umani nei laboratori del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia di Sapienza.
4 – Non-coding RNAs in Physiology and Pathology
Il tema generale è lo sfruttamento dell'RNA per studi e terapia dei processi neurodegenerativi. Le attività presso il Centro fanno principalmente riferimento alle metodologie che permettono lo studio dell'RNA nel controllo del differenziamento neuronale e come effettore regolativo nella formazione di aggregati patologici in esempi di malattie neurodegenerative. In particolare, saranno sviluppate tecniche all'avanguardia per lo studio del panorama delle interazioni che diversi tipi di RNA non codificanti (long non coding RNA e circular RNA) stabiliscono con altre molecole di RNA e con proteine nel nucleo e nel citoplasma durante il
differenziamento neuronale sia in condizioni di controllo che in stati neurodegenerativi correlati specificamente alla Sclerosi Laterale Amiotrofica.
A tale fine saranno tre gli approcci metodologici impiegati:
Sviluppo di metodologie altamente performanti per la purificazione e l'analisi strutturale di complessi tra RNA e proteine e per l'identificazione di componenti che ne regolano la transizione di fase in vivo. A tal fine verranno impiegate tecnologie avanzate che permettono la purificazione di complessi RNA e proteine, e la conseguente identificazione dei componenti mediante RNA sequencing o spettrometria di massa.
Messa a punto di metodologie di Genome Editing che fanno uso del sistema CRISPR/Cas9 per la produzione di linee cellulari e topi geneticamente modificati per lo studio di specifici RNA coinvolti in processi neurodegenerativi. Questi approcci permettono la produzione di sistemi modello dove poter riprodurre la fisio-patogenesi dei processi neurodegenerativi, con particolare attenzione a quelli collegati alla SLA.
Sviluppo di sistemi di imaging in vivo e in vitro per lo studio della localizzazione intracellulare di complessi ribonucleoproteici e per l'analisi della correlazione tra alterazioni della loro composizione e formazione di aggregati patologici. In particolare saranno ottimizzati dei protocolli di ibridazione in situ per la visualizzazione di molecole di RNA poco abbondanti mediante la tecnica Basescope e l'analisi delle interazioni con specifiche proteine mediante microscopia ad alta risoluzione ("Scattering assisted microscopy", SAM/SAI).
Tutte queste attività coinvolgono il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie. 5 – Neuroscience and Society
La linea di articola su quattro attività principali:
Sviluppo della parte di progetto ERC eHonesty parallela a quella effettuata in Sapienza. La parte da sviluppare in IIT consiste in applicazioni di realtà virtuale immersiva, volte ad esaminare i comportamenti morali anche sui social network. In questa attività è coinvolto anche il Dipartimento di Psicologia di Sapienza.
Sviluppo di uno stimolatore focale ultrasonico per stimolare non invasivamente il cervello con risoluzione spaziale senza precedenti. Inoltre lo stimolatore ha la proprietà unica di stimolare le strutture cerebrali profonde senza interferire con l’attività funzionale della corteccia cerebrale. Il prototipo di stimolatore verrà miniaturizzato ed adattato alla configurazione del cranio di modelli sperimentali animali e, in tempi compatibili con le autorizzazioni del caso, anche all’uomo. In questa attività è coinvolto anche il Dipartimento di Psicologia e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni (DIET) di Sapienza.
Sviluppo di una nuova classe di dispositivi biomedicali ingeribili miniaturizzati (pillole intelligenti), capaci di registrare con grandissima accuratezza segnali chimici e neurali gastrointestinali in soggetti, sani o con patologie neuro-psichiatriche, che eseguono compiti cognitivi. I nuovi dispositivi espanderanno le conoscenze sulle relazioni tra sistema gastro- intestinale e funzionamento di processi mentali complessi ed avranno ricadute applicative nel campo della neuropsichiatria e gastroenterologia umana ed animale. In questa attività è coinvolto anche il Dipartimento di Psicologia di Sapienza.
Sviluppo di strumenti basati sulla realtà virtuale immersiva che consentano di affrontare temi tipici della terza e quarta missione. In particolare, basandosi sulla proprietà degli ambienti immersivi di indurre la sensazione di entrare nei panni di altri individui, saranno create
condizioni per cui sarà possibile indurre la percezione di possedere e controllare il corpo di un agente artificiale. Xxxx’ cosi promosso lo sviluppo di una nuova classe di dispositivi che renda possibile incorporare modelli di ruolo positivi e così potenziare varie caratteristiche mentali (e.g., autostima, quali controllo dell’ansia). I dispositivi avranno ricadute applicative non solo nella psicologia ma anche nella pedagogia e negli ambienti organizzativi. In questa attività è coinvolto anche il Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica e Salute di Sapienza.
6 – RNA systems Biology
Applicazione, nell’ambito del progetto ASTRA, di modelli predittivi per identificare amino acidi e nucleotidi che alterano la propensione di formare aggregati proteici correlati con le patologie neurodegenerative.
Sviluppo di RNA sintetiche per interferire con il processo di aggregazione. Tali RNA sintetici, chiamati aptamers, sono in corso di test sperimentale in provetta e cellula. In questa attività è coinvolto direttamente il dipartimento di “Biologia e Biotecnologie” di Sapienza.
Ulteriori linee coinvolgono: sviluppo di algoritmi predittivi per integrare dati di single-cell sequencing nella pipeline di predizione di interazioni proteina-RNA (Dipartimento di “Fisica”); integrazione predizione RNA-RNA (Dipartimento di “Biologia e Biotecnologie”), predizioni di interazione proteina-proteina usando alpha fold (Dipartimento di “Fisica”).
7 – Neuroscience of Perception and Action
La linea di ricerca mira a comprendere i fondamenti neuro-cognitivi che regolano l’interazione tra azione e percezione, nell’uomo e in altre specie animali. La ricerca si articola lungo tre tematiche interdipendenti. La prima è incentrata sullo studio dei meccanismi neurofisiologici che regolano la comunicazione tra sistemi sensoriali e motori, specialmente in risposta a stimoli salienti. La seconda si focalizza invece sulla comunicazione (non-verbale) inter- personale, specialmente mediata dal movimento corporeo, e sui suoi correlati neurali che sono studiati non solo a livello intra-personale ma anche inter-personale (coordinazione, sincronizzazione corporea o cerebrale). In ultimo, le tematiche sopra descritte sono studiate in contesti ecologici, come nel caso della percezione e della inter-azione musicale. Lo scopo di questa ultima ricerca è quello di comprendere i fondamenti biologici che supportano la propensione al comportamento musicale, spiegando così l’universalità della musica (ovvero la sua obliquità tra culture e generazioni) e la sua funzione comunicativa. Le attività sopra descritte sono condotte in collaborazione con il Dipartimento di “Fisiologia e Farmacologia” di Sapienza.
ALLEGATO 2
DISCIPLINA IN MATERIA DI AFFILIATURA
Art. 1 Oggetto
1.1 Con il presente allegato le Parti, nell’ambito dei fini previsti dai rispettivi ordinamenti e statuti, intendono disciplinare le modalità di affiliatura del personale dell’Università dipendente, collaboratore e in formazione, di cui all’art. 4.1 lettere c) e d) della Convenzione, alle attività del Centro.
Art. 2 Modalità di affiliatura
2.1 Il personale dell’Università interessato a partecipare all’esecuzione del Progetto Scientifico del Centro sarà individuato dal Coordinatore del Centro.
2.2 L’individuazione di tali soggetti deve essere compiuta da parte del Coordinatore secondo criteri trasparenti, riferiti esclusivamente alle doti intellettuali e pratiche manifestate, al curriculum scientifico e alla capacità di inserirsi con successo nell’organizzazione e nei programmi del Centro.
2.3 Il Coordinatore inviterà il soggetto ad affiliarsi al Centro, attraverso la predisposizione del Nulla Osta secondo il facsimile allegato (Allegato 3).
Art. 3
Status, diritti e doveri dell’affiliato
3.1 La qualità di affiliato non implica un cambiamento di status o l’insorgere di alcun vincolo contrattuale con IIT. Ai fini dell’affiliatura, è onere dei soggetti individuati richiedere alle proprie strutture di appartenenza la relativa autorizzazione e fornire copia del Nulla Osta predisposto secondo lo schema allegato.
3.2 Gli affiliati hanno pieno titolo a partecipare alle attività di ricerca con il personale dipendente, collaboratore e gli eventuali studenti affiliati a IIT.
3.3 Gli affiliati avranno accesso all’uso dei servizi tecnico-scientifici, degli strumenti e delle apparecchiature del Centro, secondo le modalità stabilite dal Coordinatore, che dovranno essere coerenti con il più efficace svolgimento delle attività del Centro.
3.4 L’attività degli affiliati è svolta nell’ambito del rapporto con l’ente di appartenenza e non prevede alcuna remunerazione da parte di IIT; gli stessi hanno diritto esclusivamente al rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio, qualora la trasferta sia effettuata per finalità connesse allo svolgimento del programma di ricerca, su richiesta del Coordinatore.
3.5 Gli affiliati conformano la loro condotta, al pari dei dipendenti e collaboratori della Fondazione, ai codici di comportamento e alle disposizioni contenute nei regolamenti e nelle policy della Fondazione.
3.6 Come richiesto dal D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, la Fondazione fornirà agli affiliati tutte le informazioni relative ai rischi sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro nonché sui rischi specifici attinenti alle loro attività e sulle misure di prevenzione e protezione previste.
Art. 4 Assicurazioni
4.1 L’Università dà atto che il proprio personale dipendente, collaboratore e in formazione, di cui all’art. 4.1 lettere c) e d) della Convenzione, chiamato a svolgere attività presso i locali di IIT secondo quanto previsto dal presente allegato in qualità di affiliato, è in regola con le
coperture assicurative previste dalla vigente normativa, per infortuni, morte, malattia professionale, danno biologico presso INAIL e responsabilità civile terzi.
Art.5
Durata dell’affiliatura
5.1 Gli affiliati partecipano alle attività di ricerca del Centro in base a specifici programmi scientifici, per un tempo determinato, comunque non superiore alla durata della Convenzione, e con un impegno di tempo stabilito dal Coordinatore.
ALLEGATO 3 FACSIMILE DI NULLA OSTA
Carta intestata dell’Ente di appartenenza
Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia
Via Morego, 30
16163 Genova (GE)
Italia
Oggetto: Dichiarazione coperture assicurative
Con la presente si dichiara che nome cognome, nato/a a ........ il , in possesso del Codice
fiscale , risulta attualmente iscritto/impiegato presso ente, in qualità di studente/ruolo
(SPECIFICARE DETTAGLI DEL RAPPORTO DI LAVORO/CORSO DI STUDI FREQUENTATO).
In riferimento alla Convenzione quadro/Accordo Commerciale/Progetto di ricerca congiunto del
../.../.... Prot. N° ......../.... stipulata tra IIT e ente, nome cognome collaborerà con linea di ricerca
.......... dell'Istituto Italiano di Tecnologia, sito in Xxxxxx, Xxx Xxxxxx 00 per il periodo di tempo dal data inizio al data fine al fine di svolgere attività di studio/ricerca sul tema descrizione progetto sotto la supervisione di specificare PI
Con la finalità di assecondare l’intento del Governo italiano di ridurre l’epidemia Covid-19 ovvero di limitare le occasioni di mobilità e di assembramento delle persone, le attività di collaborazione scientifica potranno essere svolte anche da remoto.
Per tutto il periodo del soggiorno presso i laboratori di IIT nome cognome si impegna ad osservare tutte le regole di salute e sicurezza adottate dal vostro Dipartimento.
nome cognome si impegna a non divulgare all’esterno conoscenze di carattere riservato acquisite a seguito ed in relazione alla collaborazione oggetto del presente accordo e di garantire la più completa riservatezza nei confronti dell'attività di ricerca svolta in collaborazione con la Fondazione.
Si dichiara altresì che, per il periodo di affiliatura a IIT, nome cognome risulta coperto dalle assicurazioni indicate nella sopracitata Convenzione quadro/Accordo Commerciale/Progetto di ricerca a carico dell’Ente di appartenenza e nell’ambito delle attività da svolgere con IIT:
- Assicurazione obbligatoria INFORTUNI SUL LAVORO INAIL: INDICARE EVENTUALI DETTAGLI ATTINENTI AD INAIL
- RCT: polizza n. ........... Compagnia: ........
In caso di infortunio occorso durante il periodo di affiliatura a IIT, si richiede tempestiva comunicazione
e descrizione della dinamica dell’evento contattando direttamente specificare nome persona di
riferimento e contatto persona di riferimento al fine di permettere l’assolvimento degli obblighi
previsti dalla normativa vigente.
Ai fini dell’applicazione delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione, protezione ed igiene nei luoghi di lavoro, ente di provenienza si impegna a fornire ai propri dipendenti, studenti, collaboratori o personale comunque definito ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera a) del D. Lgs. 81/08 e ai sensi dell’art. 2, comma 4 del D.M. 5.8.1998, n. 363, la formazione generale, anche ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni, e ne darà evidenza dell’avvenuto conseguimento tramite la condivisione dell’attestato con IIT, quale ente ospitante. A tal proposito, viene indicato il seguente recapito a cui indirizzare la documentazione ed eventuali comunicazioni: xxxxxx.xxxxxx@xxx.xx.
Sarà impegno della Fondazione IIT fornire al personale ospitato nei propri ambienti di lavoro tutte le informazioni relative ai rischi specifici sulla tutela della salute e sicurezza nei propri luoghi di lavoro e sulla
gestione delle emergenze, l’addestramento sui rischi specifici, sull’uso in sicurezza delle proprie attrezzature e sulle misure di prevenzione e protezione ed adeguati dispositivi di prevenzione e protezione individuali.
Per tutto il periodo del suo soggiorno presso i laboratori di IIT il Dott. nome e cognome si impegna ad osservare tutte le regole di salute e sicurezza adottate dalla Fondazione IIT come stabilito dalla legge italiana nel d.lgs 81/2008.
luogo e data,
TIMBRO E FIRMA
ALLEGATO 4
ACCORDO PER LA PROTEZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Articolo 1 - Definizioni
a) Per “Affiliati” si intende il personale dell’Università invitato dal Coordinatore del Centro a partecipare all'esecuzione del Progetto Scientifico di cui all’Allegato 1) della Convenzione e/o ad ogni altro progetto di comune interesse presso il Centro, secondo quanto stabilito all’articolo 7 e art. 8 della Convenzione;
b) Per “Personale dell’Università” si intende i lavoratori subordinati di ogni genere, a tempo indeterminato o determinato, nonché studenti, studenti di dottorato, borsisti, assegnisti, contrattisti e collaboratori di ogni genere, appartenenti all’Università.
c) Per “Personale IIT” si intende il personale dipendente nonché il personale a contratto di IIT, come definiti nella “Policy sulla Proprietà Industriale di IIT” approvata in data 22 luglio 2020 e successive revisioni.
d) Per “Risultato/i” si intende ogni risultato, incluse le informazioni, che abbia un valore patrimoniale e/o sia suscettibile di un diritto di esclusiva, come le invenzioni, i brevetti, il software, i procedimenti o i prodotti microbiologici, i disegni e modelli industriali, il know-how, i marchi.
e) Per “Protezione” si intende la tutela della proprietà intellettuale, realizzabile in diversi modi quali, tra gli altri, i brevetti per invenzione, le registrazioni di disegni e modelli, i marchi. Per brevetti si intendono, inoltre, quelli previsti da convenzioni internazionali, dal diritto comunitario, dalla legislazione nazionale o di ogni altro stato.
Articolo 2 - Oggetto
2.1 Il presente Allegato ha ad oggetto la disciplina della titolarità e delle modalità di gestione e valorizzazione dei Risultati che possano derivare dalle seguenti attività:
A. esecuzione di progetti svolti congiuntamente da IIT e dall’Università, cofinanziati dalle Parti sia in misura paritetica che in diversa proporzione;
B. esecuzione di progetti svolti congiuntamente da IIT e dall’Università, finanziati alle Parti da soggetti terzi pubblici o privati;
C. esecuzione del Progetto Scientifico di cui all'Allegato 1) della Convenzione, con la partecipazione di Personale dell’Università, Affiliato o meno.
Articolo 3 - Titolarità dei diritti sui Risultati
3.1. Le Parti convengono che la quota di titolarità dei diritti sui Risultati è stabilita come segue:
i. per le attività di cui all’art. 2.1 (A), la quota di titolarità dei Risultati sarà ripartita tra le Parti in ragione del contributo inventivo e dell’apporto economico e strumentale prestato da ciascuna Parte;
ii. per le attività di cui all’art. 2.1 (B), la disciplina relativa alla titolarità, alle modalità di gestione e valorizzazione dei Risultati generati congiuntamente sarà contenuta negli specifici accordi stipulati dalle Parti con le terze parti finanziatrici;
iii. per le attività di cui all’art. 2.1 (C), ossia inerenti il Progetto Scientifico e svolte con la collaborazione del Personale dell’Università, Affiliato o meno, le quote di titolarità dei diritti
sui Risultati saranno stabilite tenendo conto del contributo inventivo e dell’apporto economico e strumentale prestato da ciascuna Parte, fermo restando che – considerato che il Centro è stato costituito per iniziativa di IIT e per la realizzazione del Progetto Scientifico di cui all’Allegato 1 - in ogni caso la quota di titolarità di IIT non potrà essere inferiore al 50 (cinquanta) %.
3.2 In tutti i casi sopra elencati, agli inventori spettano i diritti morali sulle invenzioni generate, i quali non sono alienabili.
3.3 Ciascuna Parte garantisce di aver ottenuto, o comunque si impegna ad ottenere, dal rispettivo personale a ciascuna afferente apposita cessione dei diritti patrimoniali derivanti dai Risultati, e di poterne legittimamente disporre in conformità a quando stabilito nel presente Allegato.
Articolo 4 – Interesse alla Protezione dei Risultati
4.1 Ciascuna Parte si impegna a comunicare all’altra per iscritto, in modo completo e in via strettamente confidenziale, il conseguimento di ogni Risultato conseguito in occasione delle attività di cui all’art. 2.1 lettere (A) e (C) suscettibile di Protezione (la “Comunicazione”), non appena tale notizia venga ricevuta dagli Uffici competenti in materia di trasferimento tecnologico di ciascuna Parte, per mezzo del rispettivo personale partecipante alla ricerca. La Parte ricevente la Comunicazione si impegna a manifestare il proprio interesse alla Protezione del Risultato entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla ricezione, trascorso il quale, in mancanza di una richiesta scritta di proroga del suddetto termine, l’altra Parte potrà procedere a proprio nome e spese alla Protezione del Risultato.
4.2 Nel caso in cui una Parte non abbia interesse alla Protezione del Risultato, l’altra avrà ogni diritto su tale Risultato e sarà libera di procedere alla sua Protezione a proprio nome e spese ed al relativo sfruttamento senza nulla dovere all'altra Parte, fatto salvo il diritto morale degli inventori ad esserne riconosciuti autori. La Parte non interessata alla Protezione, pertanto, si impegna sin da ora a porre in essere tutte le azioni e a sottoscrivere, o far sottoscrivere al proprio personale, tutti i documenti necessari all’altra Parte al fine di consentirle di procedere alla Protezione e allo sfruttamento del Risultato.
4.3 In caso di interesse congiunto alla Protezione dei Risultati realizzati in occasione delle attività di cui all’art. 2.1 lettere (A) e (C), le Parti concordano che la gestione e la valorizzazione dei Risultati sarà gestita in conformità a quanto stabilito nel presente Allegato nei successivi articoli, salvo che le Parti non ravvisino l’opportunità di integrarne o modificarne alcune previsioni per la gestione di uno specifico Risultato. L’interesse delle Parti alla Protezione di ciascun Risultato dovrà essere confermato per iscritto, con apposita lettera attuativa del presente Allegato (“Accordo di Gestione Congiunta”), nella quale verranno indicati i Risultati che si intendono proteggere, gli inventori e le quote di titolarità spettanti a ciascuna Parte secondo quanto disposto dal precedente art. 3. L’Accordo di Gestione Congiunta potrà contenere - laddove necessario per la gestione di un singolo Risultato - eventuali integrazioni o modifiche a quanto stabilito nel presente Allegato; se non pattuito espressamente per iscritto, l’Accordo rinvierà, per ciò che attiene alla gestione, all’uso e allo sfruttamento del Risultato, a quando stabilito nei successivi articoli dell’Allegato.
Articolo 5 – Protezione e Modalità di Gestione dei Risultati
5.1 Parte Operativa. Le Parti, al fine di una più efficace protezione e valorizzazione dei Risultati nell’interesse congiunto, concordano di individuare tra di esse una sola Parte che sarà responsabile della gestione operativa delle fasi di Protezione, valorizzazione e sfruttamento di ciascuna Risultato (nel seguito “Parte Operativa”). La Parte Operativa sarà la
Parte che possiede la maggiore quota di proprietà del Risultato, secondo quanto disposto dal precedente art. 3 o, in via subordinata, e nel caso di quote di proprietà paritetiche, o per specifiche condivise motivazioni, la Parte che verrà designata di comune accordo. La Parte Operativa, per la gestione amministrativa delle attività di Protezione e valorizzazione, tratterrà una somma pari al 10% dei ricavi generati dallo sfruttamento dei Risultati, al netto delle spese sostenute dalle Parti per la loro Protezione.
5.2 Depositi ed estensioni. Le Parti si impegnano a concordare tra loro ogni azione a carattere oneroso relativa alla Protezione dei Risultati in Italia, e a concordare preventivamente l'eventuale estensione all’estero delle domande di brevetto italiane concernenti i Risultati, nel rispetto dei diritti di priorità acquisiti con il deposito della domanda italiana. L’estensione potrà essere effettuata a titolarità congiunta e con la condivisione dei costi e delle spese secondo le rispettive quote di contitolarità. La Parte Operativa sarà responsabile per la predisposizione delle domande di brevetto, o di altra forma di privativa industriale, concernenti i Risultati di cui è congiunta la titolarità, il loro deposito e prosecuzione, la scelta del consulente in proprietà industriale cui affidare la gestione della procedura di brevettazione nonché la selezione dei Paesi e/o le Organizzazioni presso i quali depositare le domande di brevetto in questione, previa comunicazione all’altra Parte. Quest’ultima darà tempestivamente riscontro, in ogni caso non oltre 45 giorni dal ricevimento della comunicazione, e potrà a sua volta presentare integrazioni o controproposte relative all’estensione della tutela brevettuale. La decisione finale sulla scelta dei Paesi esteri in cui estendere la tutela verrà presa di comune accordo. La Parte non operativa, in ogni caso, riceverà in copia tutti i documenti e le comunicazioni del consulente in proprietà industriale relativi ai Risultati, in modo da poter opportunamente valutare le proposte della Parte Operativa. Ciò premesso, in presenza di condizioni di necessità e di urgenza che possano incidere sulla gestione ottimale dei Risultati, ciascuna Parte potrà, previa formale autorizzazione dell’altra, compiere le operazioni che si rendano necessarie per rendere efficaci i Risultati e per mantenerli in vita. In caso di inerzia di uno dei contitolari, l’altro potrà procedere unilateralmente, fermo restando che la Parte che si sia attivata nell’interesse anche dell’altro contitolare ha il diritto ad ottenere il rimborso pro-quota delle spese sostenute.
5.3 Rinuncia all’estensione. Le Parti convengono che, nel caso in cui una Parte rinunci all'estensione, l’altra Parte avrà il diritto di estendere la domanda di brevetto italiano concernente il Risultato in qualsiasi stato, a proprio nome e spese. La rinuncia in favore dell’altro contitolare dovrà essere formalizzata tra le Parti con apposito atto scritto, e accompagnata dalla cessione a titolo gratuito del diritto al brevetto. La Parte rinunciante si impegna a sottoscrivere e a fare sottoscrivere ai suoi inventori tutta la documentazione necessaria per consentire una corretta procedura di estensione del brevetto.
5.4 Spese. Le Parti parteciperanno agli oneri relativi alla Protezione dei Risultati, ivi inclusi quelli relativi al deposito della domanda di brevetto o di altra forma di privativa industriale, al mantenimento del medesimo, alla sua eventuale estensione internazionale e alle eventuali spese legate alle procedure di valorizzazione, in misura proporzionale alle rispettive quote di titolarità. Le Parti si impegnano a pagare direttamente al consulente in proprietà industriale incaricato le spese inerenti alle suddette operazioni. Le Parti convengono espressamente che, in deroga all’art. 1294 c.c., ciascuna Parte risponderà degli impegni di spesa esclusivamente in ragione della propria quota di titolarità.
5.5 Abbandono del brevetto relativo ai Risultati congiunti. Qualora una Parte non abbia più interesse alla prosecuzione, al mantenimento e/o all'estensione internazionale di un brevetto, o altra forma di privativa industriale, e decida di rinunciare quindi alla partecipazione agli oneri relativi, dovrà informare tempestivamente l'altra Parte entro i 45 (quarantacinque)
giorni precedenti al compimento dell'atto previsto dalla procedura brevettuale e al relativo pagamento. In caso di mancata comunicazione entro il termine predetto, la Parte rinunciataria sarà comunque tenuta al pagamento della sua quota di oneri. La Parte ricevente la comunicazione avrà il diritto di ottenere, a titolo gratuito, la piena titolarità del brevetto o altra forma di privativa industriale relativa al Risultato, limitatamente a quei Paesi non di interesse, o non più di interesse, della Parte rinunciataria, facendosi carico di tutti i costi necessari alla prosecuzione e/o al relativo mantenimento. Con la cessione, da formalizzarsi con separato atto scritto tra le Parti, il rinunciante cederà e trasferirà gratuitamente a titolo definitivo all’altra Parte la proprietà piena, intera ed esclusiva del titolo di cui è contitolare, senza restrizione alcuna e con tutti gli oneri connessi e conseguenti. Resta inteso che la Parte che abbia rinunciato all’estensione, o non abbia partecipato alle spese di prosecuzione e/o di mantenimento, e limitatamente a quei Paesi per i quali non abbia aderito all’estensione e/o prosecuzione e/o mantenimento, non potrà vantare alcun diritto patrimoniale sullo sfruttamento delle Invenzioni in quei Paesi nei quali abbia rinunciato.
5.6 Rapporti con i rispettivi inventori. Ciascuna Parte si impegna a distribuire gli eventuali compensi e/o premi inventivi spettanti ai propri inventori in ottemperanza a quanto previsto dai propri regolamenti interni o ad altri accordi pattuiti con essi. Ciascuna Parte terrà indenne l’altra da eventuali pretese dei propri inventori per la corresponsione di tali compensi.
Articolo 6 – Uso dei Risultati
6.1 Utilizzo in proprio. Salvi gli obblighi di riservatezza di cui al successivo art. 11, ciascuna Parte ha diritto di usare liberamente, senza il previo consenso dell’altra Parte, per le proprie attività di ricerca scientifica e didattica tutti i Risultati generati congiuntamente in occasione delle attività di cui all’art. 2.1 (A) o 2.1 (C), purché detto uso non pregiudichi le azioni di tutela brevettuale e la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei Risultati. Ogni Parte mantiene, in particolare, il diritto di concludere accordi di ricerca e di finanziamento con un partner commerciale o con enti pubblici o con istituzioni no-profit, a patto che tali accordi:
- includano esplicitamente i Risultati come proprietà intellettuale pre-esistente;
- dichiarino che la titolarità dei Risulti è e rimane delle Parti;
- limitino i diritti di accesso ed utilizzo dei Risultati per il solo svolgimento dell’attività di ricerca;
- stabiliscano che ogni altro eventuale diritto di accesso ed utilizzo dei Risultati da parte di terzi avvenga nel rispetto delle pattuizioni di cui al presente Allegato;
- non inficino le procedure di Protezione, gli impegni alla confidenzialità delle Parti, la possibilità di trasferimento e/o eventuali trattative in corso con soggetti terzi per lo sfruttamento economico dei Risultati.
Resta inteso che gli introiti derivanti ad una Parte dalle collaborazioni di ricerca da essa avviate ai sensi del presente comma, spetteranno in via esclusiva a detta Parte.
6.2 Pubblicazioni scientifiche. Nel rispetto delle azioni di tutela brevettuale, qualora una delle Parti intenda procedere ad una qualsivoglia pubblicazione scientifica che avesse per argomento totale o parziale i contenuti oggetto di un Risultato, essa dovrà darne comunicazione scritta, anche in forma telematica, all’altra Parte, allegando bozza della proposta di pubblicazione, al fine di ottenerne il preventivo consenso scritto alla pubblicazione medesima. In assenza di risposta esplicita, da comunicare per iscritto entro il termine di 30 (trenta) giorni dal ricevimento della richiesta avanzata dalla Parte interessata, la predetta richiesta si intenderà approvata. Nel caso in cui una Parte esprima parere negativo sulla
richiesta di pubblicazione per motivi di tutela brevettuale dei risultati contenuti nel testo proposto, la pubblicazione verrà ritardata fino alla data di deposito della domanda di brevetto relativa al Risultato, o, in alternativa, secretata nelle parti sensibili e confidenziali.
Articolo 7 – Valorizzazione e sfruttamento dei Risultati a titolarità congiunta
7.1 Ciascuna Parte potrà condurre le attività che verranno ritenute da essa opportune per la promozione dei Risultati, impegnandosi a tenersi informate con tempestività e con diligenza sulle azioni di promozione autonomamente intraprese, e a notificare eventuali contatti con soggetti terzi concretamente interessati allo sfruttamento dei Risultati. Qualora il contatto sia stato preso dalla Parte non operativa, questa, in occasione di tale notifica, avrà la facoltà di richiedere alla Parte Operativa in carica di ricoprire il ruolo di Parte Operativa per la specifica negoziazione ferma restando la verifica della compatibilità di tale avvicendamento con le eventuali negoziazioni attivate dalla Parte Operativa in carica. La modifica del ruolo di Parte Operativa verrà formalizzata mediante scambio di lettere tra i rispettivi legali rappresentanti.
7.2 Fermo restando quanto stabilito al precedente Art. 7.1, al fine di una più efficace valorizzazione dei Risultati nell’interesse congiunto le Parti stabiliscono sin da ora che la Parte Operativa, per il beneficio congiunto e nell’interesse pubblico, ha il diritto di proporre la concessione a terzi di licenze d’uso dei Risultati, esclusive o non esclusive, e, più in generale, di ogni contratto di trasferimento tecnologico, con espressa esclusione della cessione dei Risultati stessi, previo accordo con l’altra parte sugli aspetti sostanziali del contratto in questione. La Parte Operativa si impegna ad aggiornare e tenere informata con tempestività e diligenza l’altra Parte su tutte le negoziazioni intraprese; le Parti concorderanno i contenuti dell’accordo finale prima della conclusione con terzi. Xxxxx restando l’accordo sui contenuti, tuttavia le Parti non potranno negare il proprio consenso alla stipula del contratto se non per gravi e motivate ragioni. Detto consenso, o l’eventuale rifiuto motivato, dovrà essere manifestato dalla Parte non operativa entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della proposta finale di contratto. È responsabilità di ciascuna Parte provvedere alla richiesta di eventuale autorizzazione dei propri Organi imposte dai rispettivi Regolamenti o Policy, in tempo utile a consentire la valorizzazione dei Risultati nelle tempistiche qui concordate. Le parti convengono che, prima della pubblicazione della domanda di brevetto, la sua visione da parte di terzi sarà concessa solo dopo aver sottoscritto con i medesimi idonei accordi scritti di riservatezza.
7.3 La Parte Operativa si impegna a tenere informata con tempestività e diligenza l’altra Parte sulle negoziazioni intraprese, e ad inviare copia della proposta finale di ogni contratto concordato col terzo prima della sua conclusione. La Parte non operativa sarà obbligata, entro
10 (dieci) giorni lavorativi, a comunicare la propria accettazione o rifiuto, precisando in quest’ultimo caso per iscritto i motivi del proprio dissenso; tuttavia, non potrà negare il proprio consenso alla stipula del contratto se non per gravi e motivate ragioni, impegnandosi sin da ora a sottoscrivere i contratti di trasferimento tecnologico aventi ad oggetto i Risultati di cui è congiunta la titolarità alle condizioni che la Parte Operativa concorderà con il terzo. La Parte Operativa terrà la contabilità completa ed accurata di tutte le spese e di tutti i proventi derivanti dallo sfruttamento dei Risultati, e consentirà all’altra Parte di esaminare i relativi registri per verificare i pagamenti dovuti in virtù del presente Allegato.
7.4 Le Parti stabiliscono sin da ora che tutti i proventi derivanti dalla valorizzazione dei Risultati congiunti, al netto delle spese sostenute per la Protezione dei Risultati e per le attività di gestione effettuate dalla Parte Operativa, saranno suddivisi tra le Parti in proporzione delle rispettive quote di titolarità. A tal fine, le Parti concordano di inserire in ogni contratto di licenza un’apposita clausola con la quale il licenziatario si impegna a corrispondere i proventi
direttamente alle Parti in proporzione alle rispettive quote.
Art. 8 – Cessione pro-quota del Risultato
8.1 Nel caso in cui una Parte intenda trasferire la propria quota di titolarità di uno più Risultati (“Concedente”) dovrà darne comunicazione per iscritto all’altra Parte, che godrà di un diritto di prelazione all’acquisto (“Prelazionario”). Nella comunicazione dovranno essere indicati il corrispettivo, da quantificarsi in ogni caso in denaro, le altre condizioni alle quali la compravendita dovrebbe essere conclusa e l’invito ad esercitare o meno il diritto di prelazione.
- di un diritto di opzione di vendita verso terzi della propria quota di cotitolarità, unitamente a quella del Concedente, alle medesime condizioni e ai medesimi termini negoziati dal Concedente: tale diritto di opzione (a cui corrisponde un obbligo del Concedente di negoziare con i terzi, unitamente alla propria quota, la cessione della quota di titolarità dell’altra Parte), potrà essere esercitato con le medesime modalità previste per il precedente diritto di prelazione e di seguito indicate.
8.2 Il Prelazionario dovrà esercitare il diritto di prelazione entro 45 (45) giorni dalla data di ricezione della comunicazione, offrendo condizioni uguali a quelle comunicatele. Qualora il Prelazionario non abbia esercitato il diritto di prelazione né comunicato alcunché in merito, il Concedente sarà libero di cedere a terzi la propria quota di titolarità del Risultato, così come il Prelazionario sarà libero di negoziare autonomamente la cessione della propria quota.
8.3 Nessuna Parte potrà costituire garanzie di alcun genere o natura relative alla propria quota dei Risultati, senza il preventivo consenso scritto dell’altra Parte.
Art. 9 – Difesa del brevetto, violazione di diritti di terzi
9.1 Nel caso di violazione da parte di terzi dei diritti derivanti dai Risultati, la Parte che per prima venga a conoscenza di tale circostanza deve darne pronta comunicazione all’altra Parte.
9.2 Ciascuna Parte potrà agire per la difesa dei Risultati, sia congiuntamente all’altra sia disgiuntamente e in via autonoma, previa comunicazione scritta all’altra Parte, la quale, entro il termine di 30 (trenta) giorni dal ricevimento, dovrà decidere se aderire o meno, attraverso apposita comunicazione scritta alla Parte che intende agire. I relativi e conseguenti costi saranno ripartiti in proporzione alle rispettive quote della comunione dei Risultati indicati nel relativo Accordo di Gestione Congiunta; solo nel caso in cui l’altra Parte decida di non essere interessata alla difesa dei Risultati, i costi della stessa saranno a carico della Parte che ha iniziato l’azione. Parimenti, eventuali risarcimenti ottenuti saranno della sola Parte che ha iniziato l’azione.
9.3 La Parte che per prima venga a conoscenza di una violazione da parte di terzi dei diritti derivanti dai Risultati, potrà autonomamente richiedere, a proprie spese, tutte le misure cautelari e d’urgenza che riterrà opportune per la difesa.
9.4 Nel caso in cui un terzo agisca per la dichiarazione di nullità o la revoca dei Risultati, ciascuna Parte potrà attivarsi a difesa dei Risultati stessi, previa comunicazione scritta all’altra Parte, la quale entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento dovrà comunicare se aderisce o meno alla difesa. Le spese di difesa saranno proporzionalmente ripartite fra le Parti in rapporto alle rispettive quote di titolarità. Nel caso in cui l’altra Parte comunichi di non essere interessata alla difesa, i costi della stessa saranno a carico della Parte che ha attivato la difesa. Parimenti, eventuali risarcimenti ottenuti saranno della sola Parte che ha iniziato l’azione.
Art. 10 – Perfezionamento dei Risultati
10.1 La proprietà degli eventuali perfezionamenti dei Risultati che possano in futuro derivare
dalla prosecuzione dell'attività di ricerca svolta individualmente da ciascuna delle Parti, sarà gestita in conformità a quanto di seguito stabilito:
(a) nel caso in cui detti perfezionamenti siano il frutto di un’attività collaborativa tra le Parti, la titolarità sarà determinata in relazione al contributo apportato da ciascuna Parte all’attività dalla quale hanno avuto origine detti perfezionamenti sulla base di quanto verrà regolato da specifico accordo da sottoscriversi tra le Parti;
(b) nel caso in cui i perfezionamenti derivino dalle collaborazioni di ricerca avviate autonomamente da una Parte, la proprietà dei perfezionamenti appartiene alla sola Parte che li ha generati, fatti salvi in ogni caso i diritti di terzi coinvolti a vario titolo nelle collaborazioni di ricerca da cui i perfezionamenti sono scaturiti.
10.2 In caso di perfezionamento dipendente da uno o più Risultati, l’uso del Risultato necessario a sfruttare il perfezionamento da parte di terzi sarà gestito in conformità a quanto stabilito all’Art. 7.
Articolo 11 - Riservatezza
11.1 Le Parti si danno atto che qualunque informazione, dato o conoscenza di carattere tecnico-scientifico, riferito alle attività delle Parti e posto sotto il legittimo controllo dell’una o dell’altra Parte, in qualsiasi forma espresso e/o su qualsiasi supporto memorizzato, divulgato da una Parte all’altra nell’ambito del rapporto oggetto della Convenzione ha carattere confidenziale (“Informazione/i Confidenziale/i”). I Risultati costituiscono altresì Informazioni Confidenziali.
11.2 Le Parti si impegnano, per sé stesse e per il personale ad essa afferente (con ciò promettendo anche il fatto del terzo ai sensi e per gli effetti dell’art. 1381 cod. civ.), per tutta la durata della Convenzione e per 5 (cinque) anni successivi alla scadenza o alla risoluzione della stessa, a:
(i) non divulgare le Informazioni Confidenziali, né in tutto né in parte, direttamente o indirettamente;
(ii) non renderle in alcun modo accessibili a soggetti terzi; e
(iii) non utilizzarle, né in tutto né in parte, direttamente o indirettamente, per fini diversi da quanto previsto dalla Convenzione.
11.3 Resta inteso tra le Parti che in nessun caso possono essere considerate Informazioni Confidenziali quelle che:
i) sono già di pubblico dominio al momento della loro divulgazione alla Parte ricevente;
ii) diventano pubbliche per cause indipendenti dalla volontà e dal contegno della Parte che le ha ricevute nell’ambito della Convenzione;
iii) vengono acquisite dal ricevente per il tramite di terzi non vincolati alla riservatezza, sempreché tale acquisizione non sia stata illecitamente conseguita, e la Parte ricevente possa fornire la prova di essere venuta in possesso di tali informazioni per mezzo di terze parti;
iv) vengono sviluppate dalla Parte ricevente in modo indipendente.
11.4 Le Parti si obbligano a mettere in atto tutte le misure adeguate per garantire e mantenere la massima riservatezza delle Informazioni Confidenziali, nonché ad impiegare la diligenza necessaria a prevenire usi non autorizzati, o divulgazioni interne o esterne indebite.
11.5 Le Parti convengono che, prima della pubblicazione di una domanda di brevetto relativa a un Risultato, la sua visione da parte di terzi sarà consentita solo previa sottoscrizione, da parte del terzo interessato, di apposito accordo di riservatezza.
11.6 l’Università prende atto che IIT si è dotata di una policy sulla sicurezza delle informazioni e si impegna ad osservarla ogniqualvolta il proprio personale, per le finalità della Convenzione, si trovi a gestire informazioni memorizzate, in transito o in uso di proprietà o messe nella disponibilità di IIT tramite i sistemi informatici di IIT.
Articolo 12 - Uso del Nome e del Marchio
12.1 Nessun contenuto del presente Allegato conferisce alcun diritto di usare per scopi pubblicitari, o per qualsiasi altra attività promozionale, alcun nome, marchio, o altra designazione di entrambe le Parti, incluse abbreviazioni. L'uso del nome è obbligatorio in ambienti scientifici e in documentazioni tecniche, divulgazioni scientifiche e articoli stampa concernenti la collaborazione di cui alla Convenzione o i Risultati.
12.2 Le Parti si impegnano a concordare preventivamente tra di esse il contenuto di ogni comunicato relativo ai Risultati e finalizzato alla divulgazione tramite i mass media. La Parte che intende effettuare il comunicato dovrà darne preventiva comunicazione scritta, anche in forma telematica, all’altra che avrà la facoltà di trasmettere per iscritto eventuali osservazioni entro il termine di 20 (venti) giorni dal ricevimento della comunicazione. Scaduto tale termine senza che la Parte ricevente ne abbia richiesto per iscritto una proroga motivata, la Parte che intende effettuare la comunicazione sarà libera di procedere.
Articolo 13 - Varie
13.1 In caso di difformità tra l’Allegato e le Convenzione, o altri precedenti accordi o pattuizioni, sia scritti che orali, che siano intervenuti tra le Parti in relazione ai Risultati, prevale il presente Allegato. Le Parti potranno modificarne le specifiche pattuizioni in relazione a ciascun Risultato con specifico Accordo di Gestione Congiunta da stipularsi per iscritto.
13.2 Tutte le comunicazioni tra le Parti che scaturiscono dall’applicazione dell’Allegato, dovranno essere effettuate per iscritto e comunicate, in base a specifici usi e necessità, mediante posta elettronica, lettera raccomandata con avviso di ricevimento, o a mezzo PEC, ai seguenti indirizzi (ovvero a quegli altri recapiti che dovessero essere successivamente comunicati egualmente per iscritto):
• per IIT: Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia Direzione Technology Transfer
Xxx Xxxxxx, 00 - 00000 Xxxxxx E-mail: xxxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxx.xx
PEC: xxxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxx.xxx.xx
X.X. Xxxxxxx Xxxxx
• per Sapienza: Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico Ufficio Valorizzazione e Trasferimento Tecnologico
Settore Brevetti e Licensing
Indirizzo: Xxxxxxxx Xxxx Xxxx 0, 00000 Xxxx Telefono: x00 00 0000 0000
PEC: xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxx0.xx E-mail: x_xxxxxxxx@xxxxxxx0.xx
ALLEGATO 5
DISCIPLINA IN MATERIA AMBIENTALE
Articolo 1 - Acque reflue dei laboratori
Le attività di ricerca, condotte nei locali concessi a IIT, prevedono l’uso di infrastrutture appartenenti all’Università. Le acque di scarico derivanti dalle attività di laboratorio (scarichi dei lavandini) vengono convogliate nella rete idrica asservita ai laboratori dello stabile stesso. l’Università si fa carico della corretta gestione degli scarichi idrici e ne rende edotta IIT.
Il personale IIT si impegna, dal canto suo, a seguire le procedure interne di IIT relativamente all’immissione negli scarichi idrici e alla gestione degli stessi nel rispetto della normativa vigente.
Qualora si rendessero necessarie misure di gestione più restrittive, l’Università comunicherà tali procedure a IIT, che si impegnerà al rispetto più rigoroso delle medesime.
Articolo 2- Emissioni in atmosfera
IIT, per sua parte, si impegna ad osservare tutte le prescrizioni normative in merito alle emissioni atmosferiche derivanti dalle proprie strumentazioni scientifiche.
IIT si impegna a seguire le proprie procedure interne per la gestione e l’uso dei dispositivi di aspirazione - cappe chimiche, aspirazioni localizzate ed armadi aspirati- nel rispetto della normativa vigente.
Quanto di pertinenza agli impianti tecnici (riscaldamento, condizionamento, energia elettrica, ecc..) asserviti ai locali, come indicato negli Artt. 3 e 4 della Convenzione, sarà gestito dall’Università nel pieno e completo rispetto delle normative in essere.
Articolo 3 - Gestione rifiuti speciali
IIT e l’Università operano congiuntamente per perseguire gli obiettivi comuni della ricerca utilizzando sinergicamente le reciproche risorse e valorizzando lo scambio di conoscenze e professionalità.
Ne consegue che i ricercatori dell’Università e di IIT utilizzano indistintamente locali ed attrezzature di reciproca competenza e risulta di difficile discernimento il Rifiuto Speciale Pericoloso prodotto singolarmente da ciascuna delle Parti durante le attività di ricerca in laboratorio risulta di difficile discernimento, in quanto le tipologie di Rifiuti prodotti dalla stessa attività dell’Università e di IIT sono del tutto analoghe.
Obiettivo comune e prioritario di IIT e dell’Università è la corretta gestione dei suddetti Rifiuti prodotti dalle attività di ricerca congiunta.
Per garantire ciò, entrambe le Parti, ciascuna per gli spazi di propria competenza, si faranno carico, dal momento del loro conferimento negli appositi contenitori posti nei locali all’uopo destinati, della gestione di tali Rifiuti, assumendo la qualità di Produttore dei Rifiuti e, quindi, assumendo in toto la titolarità dei Rifiuti prodotti nei propri spazi.
IIT si assume la responsabilità del corretto conferimento all’area di deposito temporaneo dove l’Università ha messo a disposizione di IIT un’area dedicata che rispetti le caratteristiche di legge, situata all’interno dei propri spazi.
Al fine di collaborare attivamente nel raggiungimento dell’obiettivo comune di corretta gestione dei Rifiuti Speciali Pericolosi, entrambe le parti si impegneranno: a controllare che, relativamente ai loro rifiuti, venga regolarmente attribuito il codice (CER), secondo il sistema di classificazione vigente con le modifiche in vigore; a verificare che vengano rispettate all’interno delle proprie aree sia la normativa applicabile, sia le procedure specifiche di gestione dei Rifiuti Speciali Pericolosi.
Articolo 4 - Disposizioni generali
Ciascuna Parte dichiara e garantisce che svolgerà le attività previste nel presente allegato nel rispetto delle sue previsioni e della normativa vigente in materia, nessuna esclusa e/o eccettuata, e si impegna sin d’ora a tenere indenne e manlevata l’altra Parte per ogni danno o pregiudizio, comprese le sanzioni pecuniarie, quest’ultima e/o i suoi dipendenti e/o collaboratori abbiano a subire, anche dopo la scadenza dell’efficacia della Convenzione, in connessione e/o in dipendenza con eventuali violazioni, poste in essere dall’altra e/o dai suoi dipendenti e/o collaboratori, del presente allegato e/o della normativa vigente.
ALLEGATO 6 PLANIMETRIE