TESTO DEL BANDO
Concorso di progettazione: Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
CUP: C72D11000130004 CIG: 41796460FE
TESTO DEL BANDO
Inhalt:
A. CONDIZIONI DEL CONCORSO
B. OGGETTO DEL CONCORSO
C. ALLEGATI
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Inhalt
A) CONDIZIONI DEL CONCORSO
A 1 Ente banditore e oggetto del concorso
A 1.1 Ente banditore del concorso A 1.2 Sede di coordinamento
A 1.3 Oggetto del concorso
A 2 Tipo di concorso
A 2.1 Procedura del concorso A 2.2 Partecipanti al concorso
A 3 Fondamenti giuridici e regole procedurali A 3.1 Fondamenti giuridici del concorso A 3.2 Requisiti di partecipazione
A 3.3 Incompatibilità dei partecipanti A 3.4 Condizioni di partecipazione
A 3.5 Diritti d’autore
A 3.6 Lingue del concorso e sistema di misura
A 4 Scadenze e documentazione del concorso
A 4.1 Scadenze
A 4.2 Documentazione del concorso
A 5 Preselezione
A 5.1 Iscrizione per la partecipazione alla preselezione A 5.2 Richiesta di chiarimenti sulla preselezione
A 5.3 Documentazione richiesta
A 5.4 Consegna degli elaborati per la preselezione A 5.5 Apertura dei progetti presentati
A 5.6 Procedura di preselezione
A 5.7 Commissione giudicatrice della preselezione A 5.8 Esito della preselezione
A 6 Svolgimento del concorso
A 6.1 Rilascio della documentazione
A 6.2 Richieste di chiarimenti e colloquio A 6.3 Prestazioni richieste
A 6.4 Consegna degli elaborati di concorso A 6.5 Procedura e criteri di valutazione
A 6.6 Commissione giudicatrice A 6.7 Premi
A 6.8 Affidamento dell’incarico A 6.9 Pubblicazione dell’esito A 6.10 Esposizione dei progetti
A 6.11 Restituzione degli elaborati di concorso
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B) OGGETTO DEL CONCORSO
B 1 Tema di progetto ed obiettivo
B 1.1 Il luogo
B 1.2 Elementi dell’ambiente naturale B 1.3 Area del palazzo vescovile
B 1.3.1 Situazione attuale
B 1.3.2 Area concorsuale - Parte relativa alla realizzazione B 1.3.3 Area concorsuale ampliata – parte relativa alle idee B 1.3.4 Obiettivi ed aspettative dell’ente banditore
B 1.4 Cuore dell’impianto: il frutteto B 1.4.1 Cenni storici
B 1.4.2 Significato e potenziale dell’impianto
B 1.4.3 Prescrizioni di tutela storico-architettonica e artistica
B 2 Parte relativa alla realizzazione
B 2.1 Spazi aperti e programma funzionale B 2.1.1 Descrizione delle parti
B 2.1.2 Vegetazione
B 2.1.3 Materiali ed arredo
B 2.2 Edifici e programma planivolumetrico
B 2.2.1 Cassa e passerella „Giardino dei Signori – pomarium“ B 2.2.2 Centro visitatori e manifestazioni con caffetteria
B 2.2.3 Edificio di servizio
B 2.2.4 Programma funzionale - superfici B 2.3 Costi
B 3 Parte delle idee
B 3.1 In generale
B 3.2 Obiettivi
B 3.3 Accessi
B 3.3.1 Attraverso il Palazzo Vescovile B 3.3.2 Lato est del Palazzo Vescovile
B 3.3.3 Kutscherhof – “pescheria” - passerella al lato ovest
B 4 Gestione dell’impianto: economicità ed esercizio B 5 Direttive progettuali
C) ALLEGATI
C 1 Moduli d’iscrizione
C 1.1 Modulo d’iscrizione persona fisica
C 1.2 Modulo d’iscrizione persona non fisica
C 1.3 Modulo d’iscrizione raggruppamento temporaneo
C 2 Modulo dei dati fondamentali dei progetti di referenza
C 3 Scadenziario
Concorso di progettazione
Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx xxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxx
0
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Condizioni del concorso 4
A CONDIZIONI DEL CONCORSO
A 1 Ente banditore e oggetto del concorso
A 1.1 Ente banditore del concorso
Comune di Xxxxxxxxxx
X-00000 Xxxxxxxxxx XX, Portici Maggiori 5
A 1.2 Sede di coordinamento
Xxxxxxx Xxxxxx-Xxxxxxx Architettura del Paesaggio
X-00000 Xxxxxxx XX, Vellau 34 Tel. 0000.0000.000000
A 1.3 Oggetto del concorso
Oggetto del concorso è l’elaborazione di un progetto preliminare per l’articolazione di un giardino insieme con edifici nuovi previsti sull’area del palazzo vescovile, sulle particelle fondiarie 143 (frutteto storico documentato), 957/1, 957/11, 957/12 (area confinante a sud) e delle due p.ed. 233/3 e 233/4 con la torre giapponese risp. cinese, nel senso di una rivitalizzazione del „pomarium“ docu- mentato storicamente, assegnandogli un nuovo uso per i visitatori. Il frutteto storico documentato è sottoposto a vincolo di tutela monumentale insieme al Giardino dei Signori e gli edifici appartenenti all’area del Palazzo vescovile con BLR-LAB 637 del 13.02.1984 e BLR-LAB 637 vom 04.03.1987. Oltre all’osservanza delle prescrizioni di tutela storico-architettonica deve essere sviluppato un nuovo progetto di utilizzazione che sia sostenibile, che affini gli aspetti della coltivazione, cura e commercia- lizzazione dei diversi tipi di frutta – considerando i tipi di frutta storici e locali, l’interazione di giardino ed arte, luogo di esposizione culturale e offerta gastronomica.
Inoltre deve essere offerta la possibilità di trasmettere le informazioni sulla storia settecentesca del giardino e avvicinare i visitatori alla sua importanza, unite ad attività del tempo libero che siano adeguate all’importanza del luogo. Il visitatore deve avvertire di trovarsi in un luogo particolarissimo e unico e deve sentirsi a proprio agio.
Insieme alla fruizione del potenziale didattico e d’ uso del pomarium dovrebbe essere raggiunta anche una rivalu- tazione economica e turistica dell’area, onde permettere una gestione dell’impianto possibilmente riducendo i costi, ossia mediante eventuali rendimenti. N e l settembre 2011 i costi di costruzione al netto di costi a disposizione dell’amministrazione sono stati stimati in ca. 3,3 milioni di € (2,1 mln € per gli impianti verdi e 1,2 mln € per gli edifici).
Informazioni dettagliate sulle caratteristiche del tema di progetto sono riportate nella parte B (oggetto del concorso) del testo del bando.
A 2 Tipo di concorso
A 2.1 Procedura di concorso
Il concorso di progettazione si svolge con procedura ristretta e in un grado.
Sulla base dei criteri di selezione di cui al punto A 5.6, nella fase di preselezione vengono scelti fra le richieste di partecipazione pervenute 10 (dieci) partecipanti, che partecipano successivamente in forma anonima con un progetto al concorso di progettazione. Elemento deter- minante per la scelta del vincitore del concorso è esclusi- vamente la qualità del progetto di concorso.
A 2.2 Partecipanti al concorso
La partecipazione alla preselezione è aperta a tutte le persone in possesso dei requisiti di cui al punto A 3.2. Per la partecipazione al concorso è richiesta l’iscrizione entro il termine indicato all’art. A 5.1.
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Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Condizioni del concorso
A 3 Fondamenti giuridici e regole procedurali
A 3.1 Fondamenti giuridici del bando di concorso
• Direttiva CE n. 18/2004/CE
• Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici) e D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 (Regolamento d’esecuzione) nelle versioni vigenti
• Leggi provinciali n. 6 del 17.06.1998 e n. 17 del 22.10.1993
• DPP n. 41 del 05.07.2001
inoltre il presente bando di concorso con i relativi alle- gati nonchè il verbale del colloquio e le risposte ai quesiti formulati per iscritto.
A 3.2 Requisiti di partecipazione
Possono partecipare i liberi professionisti con residenza o sede commerciale in uno stato membro dello SEE o in un paese membro dell’accordo commerciale dell’OMC, che alla data di pubblicazione del concorso sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE sono abilitati all’esercizio della profes- sione secondo le norme dei paesi d’appartenenza e in riguardo all’oggetto del presente bando (v. punto A 1.3). Nel caso il titolo professionale non fosse regolamentato per legge, soddisfa i requisiti professionali colui che è in possesso di un diploma, certificato d’esame o altre certi- ficazioni d’idoneità ai sensi della direttiva 26/2005/CE.
Il team deve comporsi con almeno un paesaggista/ architetto paesaggista ed un architetto. Può candidare un’unica persona nel caso che tale unisce le professioni qui richieste ed è abilitata di esercitare ambedue.
In caso di affidamento d’incarico, i partecipanti devono garantire il possesso dei requisiti richiesti in Italia per l’esercizio della professione, conformemente all’art. 38 e 39 del decreto legislativo 163/06.
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Possono partecipare:
I. persone fisiche, che soddisfino i requisiti di cui sopra;
II. società di liberi professionisti, come società di persone secondo il codice civile, composte esclusivamente da liberi professionisti, iscritti nei rispettivi albi professionali;
III. persone giuridiche, a condizione che l’oggetto sociale comprenda prestazioni di progettazione corrispondenti all’oggetto del presente concorso. Nel caso di persone giuridiche, almeno uno dei soci deve possedere i requisiti richiesti alle persone fisiche per la partecipazione; quest’ultima persona deve essere indicata nella dichiarazione d’autore come capogruppo responsabile;
IV. raggruppamenti temporanei fra soggetti diversi conformemente ai punti I. II. e III.
Al concorso possono partecipare come collaboratori/ consulenti anche persone che non soddisfano i requisiti sopra indicati.
A 3.3 Incompatibilità dei partecipanti
Sono escluse dalla partecipazione al concorso dipen- denti del Comune di Bressanone, le persone che pren- dono parte in modo diretto alla redazione del bando di concorso, alla procedura di valutazione o all’esame preli- minare, i loro coniugi, parenti o affini di 1°, 2° e 3° grado, i loro soci stabili nell’attività di progettazione o negli affari, così come i diretti superiori ed i collaboratori continuativi delle persone incompatibili.
È ammessa un’unica partecipazione al concorso. I compo- nenti di raggruppamenti partecipanti o di società non possono partecipare al concorso anche in altre forme. La violazione di tali condizioni comporta l’esclusione dal concorso degli elaborati presentati.
A 3.4 Condizioni di partecipazione
La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme che lo regolano e delle decisioni della commissione giudicatrice.
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Condizioni del concorso 6
A 3.5 Diritti d’autore
Il migliore progetto classificato diviene proprietà dell’ente banditore.
A conclusione del concorso, l’ente banditore si riserva il diritto di pubblicare gli elaborati pervenuti, indicando il nome dell’autore e senza per questo dover corrispon- dere ulteriori compensi.
In ogni caso i progettisti mantengono i diritti d’autore dei propri progetti, che possono pubblicare senza limi- tazione alcuna.
A 3.6 Lingue del concorso e sistema di misura
Le lingue del concorso sono l’italiano e il tedesco. L’intera documentazione scritta, gli elaborati grafici e le risposte scritte alle richieste di chiarimenti messi a disposizione dei partecipanti al concorso sono redatti in entrambe le lingue. Gli elaborati di concorso devono essere redatti in italiano o in tedesco.
Per la documentazione e i progetti di concorso vale esclusivamente il sistema metrico decimale.
A 4 Scadenze e documentazione del concorso
A 4.1 Scadenze
Tutte le scadenze all’espletamento del concorso sono indicate nel bando del concorso di progettazione e nell’allegato C 3 – Scadenziario.
A 4.2 Documentazione del concorso
Tutti gli interessati possono scaricare gratuitamente da internet il bando e il presente testo di bando (parte A Condizioni del concorso, parte B Oggetto del concorso, parte C Allegati compreso il modulo d’iscrizione) dal sito xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxxxx/xxxxx-xx-xxxx.xxxx. In seguito alla preselezione, viene messa a disposizione
dei partecipanti ammessi la seguente documentazione in formato digitale.
D 1 Estratto mappa catstale
D 2 Estratto piano urbanistico comunale – norme d’attuazione
D 3 Estratto piano paesaggistico – norme d’attuazione D 4 Planimetria area del concorso con rilievo 1 : 500
D 5 Planimetria area del concorso con rilievo 1 : 250 D 6 2 vedute aeree della città di Bressanone
D 7 Vedute storiche dell’area del palazzo vescovile con pomarium
D 8 Pianta storica del Giardino di A.M. Engl del 1831 D 9 Pianta storica del Giardino di X. Xxxxxxx del 1913 D 10 Pianta storica del Giardino del 1831 con
sovrapposizione rilievo
D 11 Pianta storica del Giardino del 1913 con sovrapposizione rilievo
D 12 Articolo “Il giardino dei vescovi”, Dr. Xxxxxxxx Xxxxxx Engl D 13 Parere della Prof. Dr. Xxxxx Xxxxxxx
D 14 perizia archeologica di Xxxxxxxx Xxxxx- relazione e disegno
D 15 relazione su varietà – rilievo degli alberi esistenti, relazione ed elenco
D 16 moduli per la verifica delle superfici utili e della cubatura D 17 modulo per la dichiarazione d’autore
D 18 Istruzioni per il versamento del contributo a favore dell’Autorità per la Vigilanza (AVCP)
Carta tecnica provinciale, ortofoto, catasto storico, piano paesaggistico ed altra documentazione interessante a scala territoriale sulla zona di progetto possono essere scaricate da internet all’indirizzo: xxxx://xxx.xxxxxxxxx. xx.xx/xxxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxx/xxxxx-xxxxxxx.xxx
A 5 Preselezione
A 5.1 Iscrizione per la partecipazione alla preselezione
Per la partecipazione alla preselezione è richiesta un’iscrizione per iscritto entro i termini. Il modulo d’iscrizione (allegati C1.1, C1.2 o C1.3) messo a disposi-
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Condizioni del concorso
zione, compilato in ogni sua parte e firmato deve essere spedito esclusivamente per Fax 0000 0000 000000 al Comune di Bressanone ed ivi pervenire entro la data indicata nella pubblicazione del concorso risp. nello scadenziario (allegato C3). I partecipanti si assumono la responsabilità per l’iscrizione puntuale. L’iscrizione puntuale viene confermata dal Comune di Bressanone. Non si accettano le iscrizioni pervenute oltre i termini.
A 5.2 Richiesta di chiarimenti sulla preselezione
Richieste di chiarimento possono essere inoltrate per iscritto al Comune di Bressanone per Fax 0000 0000 000000 entro il termine indicato nello scadenziario (alle- gato C 3). I quesiti devono riportare la dicitura “Prese- lezione – Concorso Giardino del palazzo vescovile di Bressanone”. Le risposte alle richieste di chiarimenti verranno pubblicate sul sito del Comune di Bressanone xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxxxx/xxxxx-xx-xxxx.xxxx ed inviate a tutti i partecipanti regolarmente iscritti (v. punto 5.1) e diventano parte integrante della documen- tazione del concorso.
A 5.3 Documentazione richiesta
I candidati alla partecipazione presentano per la presele- zione due progetti di referenza nell’ambito della piani- ficazione di spazi aperti. Sono ammesse progettazioni per giardini e parchi pubblici e privati, progetti di siste- mazioni esterne per edifici pubblici e privati. Nel caso di uno dei due progetti si deve trattare di impianti esterni realizzati – a pena di esclusione – con costi di costruzione superiori a euro 300.000 saldati nel corso degli ultimi dieci anni. Il secondo può essere un contributo ad un concorso o riguardare progetti non ancora realizzati. In uno dei due progetti di referenza l’ente banditore chiede una progettazione nell’ambito della tutela monumentale oppure di uno spazio aperto in combinazione di archi- tettura storica. I progetti presentati devono mostrare una complessità simile a quella richiesta per il tema di
7 concorso. Nella presentazione bisogna quindi aver cura
di rappresentare in modo percepibile l’articolazione dello spazio libero ed il confronto con il luogo onde permettere di riconoscere un uso sensibile dell’esistente e del contesto, così che possa essere valutato. Ciascun partecipante può inoltrare due progetti di referenza che corrispondono alle pretese succitate. Con l’apposizione della propria firma egli attesta la paternità dei progetti presentati.
In un modulo (allegato C 2) verranno iscritti i dati prin- cipali dei due progetti. Per la presentazione dovreb- bero essere impiegate piante significative (come ad es. rappresentazioni grafiche, fotografie, simulazioni al computer) con indicazione delle piante e spiegazioni. Ogni progetto deve essere riassunto in un’unica tavola DIN A2 formato verticale (stampata unilaterale).
La tavola deve riportare nell’angolo inferiore le seguenti indicazioni:
• la scritta „Preselezione – concorso Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone“
• l’oggetto e l’ubicazione del progetto
• il nome e la firma dell’autore del progetto come certificazione della paternità dell’opera
La tavola deve essere consegnata in duplice copia. Inoltre la presentazione del progetto di referenza deve essere consegnata in formato digitale come file in formato PDF su supporto CD-Rom. Possibilmente la dimensione del file deve essere limitata a 10 megabyte.
A 5.4 Consegna degli elaborati per la preselezione
Gli elaborati richiesti al punto A 5.3 devono essere consegnati in un plico chiuso. Il plico deve riportare cognome e indirizzo del partecipante o del rappresen- tante delegato del gruppo nonché la scritta „Presele- zione – Concorso Giardino del Palazzo vescovile di Bres- sanone - NON APRIRE”.
La consegna deve avvenire entro il termine indicato nel bando risp. nello scadenziario (allegato C 3) per mezzo posta, attraverso terzi o con consegna personale. Il luogo di consegna è lo “Sportello del cittadino” del Comune di Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx 0, 00000 Xxxxxxxxxx,
tel. 0000.0000.000000.
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Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Condizioni del concorso 8
Orari di apertura:
Lunedì e martedì : 8.30 - 13.00
Mercoledì : 8.00 - 13.00
Giovedì : 8.30 - 13.00
Venerdì : 8.30 - 12.15
Come attestazione di consegna entro i termini fa fede la ricevuta di consegna, che riporta solo il nome del xxxxxx- xxxxx la partecipazione, il giorno e l’ora di consegna. In caso di spedizione a mezzo posta o corriere la consegna è considerata entro i termini, se gli elaborati di presele- zione pervengono al luogo di destinazione sopraindicato entro il limite ultimo di consegna previsto. Per motivi organizzativi il formato delle buste non possono supe- rare il formato DIN C 3 (per foglio DIN A 3 non piegato) – a pena di esclusione. Gli elaborati di concorso non perve- xxxx entro il termine sono esclusi dalla valutazione. Non sono ammessi anche gli elaborati di candidati alla parte- cipazione non regolarmente iscritti.
A 5.5 Apertura dei progetti di referenza
In data e luogo indicato nello scadenziario (allegato C 3) del bando per l’apertura dei progetti di referenza i plichi consegnati entro il termine prescritto verranno aperti da una persona dell’ente banditore alla presenza di due testimoni dopo la verifica della loro integrità e si proce- derà alla verifica dei documenti consegnati.
I partecipanti potranno essere presenti all’apertura dei plichi.
A 5.6 Procedura di preselezione
Di seguito la sede di coordinamento verifica il rispetto delle prescrizioni formali per i progetti di referenza consegnati.
La commissione giudicatrice decide in merito all’ammissione dei partecipanti in seduta non pubblica. Successivamente sono valutati i progetti di referenza applicando i seguenti criteri:
• qualità dell’intervento nel contesto dell’ esistente storico e topografico
• qualità della soluzione architettonica-paesaggistica (articolazione degli spazi aperti, formazione spazi, vegetazione)
• qualità della soluzione funzionale (interpretazione del tema di progetto, distribuzione interna ed esterna, uso, arredo)
• qualità della soluzione tecnica-costruttiva (struttura e materiali)
I singoli criteri non hanno un valore specifico, decisiva è la migliore connessione di tutti i quattro aspetti e quindi la migliore soluzione complessiva.
La commissione giudicatrice individua 10 gruppi di progettazione, che sono ammessi, senza graduatoria di merito, alla partecipazione al concorso di progetta- zione. Nel caso che concorrono meno di 10 candidati, il Comune di Bressanone si riserva il diritto di nominare partecipanti residui.
A 5.7 Commissione per la preselezione
La commissione giudicatrice della preselezione opera esclusivamente alla presenza di tutti suoi membri. Ogni decisione deve essere sottoposta a votazione. Non sono ammesse astensioni. Le decisioni della commissione giudicatrice sono definitive e inappellabili.
La commissione giudicatrice della preselezione e quella della giuria sono composte dagli stessi membri (vedi punto A 6.6)
A 5.8 Esito della preselezione
Viene redatto un verbale sulla procedura di preselezione, che viene inviato per e-mail a tutti coloro che hanno richiesto di partecipare. I partecipanti selezionati rice- vono una comunicazione d’ammissione al concorso di progettazione.
Gli elaborati presentati alla preselezione non vengono restituiti.
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Condizioni del concorso
A 6 Svolgimento del concorso
A 6.1 Rilascio della documentazione
I partecipanti individuati nella preselezione ricevono per raccomandata la documentazione del concorso di cui al punto A4.2, su supporto digitale, insieme alla comunica- zione d’ammissione al concorso.
A 6.2 Richieste di chiarimento e colloquio
Le richieste di chiarimento possono essere inoltrate per iscritto al Comune di Bressanone entro il termine indi- cato nello scadenziario (allegato C 3). I quesiti devono riportare la dicitura „Concorso – Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone - Richieste di chiarimento.” Non potrà essere data risposta a domande poste a voce o per telefono inerenti al contenuto del bando.
Alla data indicata nello scadenziario (allegato C 3) ha luogo un colloquio con sopralluogo dell’area del concorso. Ora e luogo esatto dell’incontro vengono comunicati in tempo utile ai partecipanti del concorso. Il colloquio offre la possibilità ai partecipanti di formulare ulteriori domande e richiedere chiarimenti.
La partecipazione al colloquio è obbligatorio a pena di esclusione. In caso d’impedimento può delegare un rappresentante. In questo caso il delegato deve conseg- nare una delega scritta corredata di una copia di un documento di riconoscimento valido del partecipante impedito.
A conclusione del colloquio sarà redatto un verbale, che sarà inviato per e-mail a tutti i partecipanti, unitamente alle risposte alle richieste di chiarimento. Il verbale e le risposte alle richieste di chiarimento divengono quindi parte integrante della documentazione di concorso.
A 6.3 Prestazioni richieste
Ai partecipanti al concorso sono richieste le seguenti
9 prestazioni:
1. Progetto del Giardino: Nuovo Impianto in scala
M 1:250 con con raffigurazione della sistemazione iniziale in merito alle piantumazioni ed
elementi d’arredo
2. Progetto del Giardino: Impianto fisso in scala M 1:500 con rappresentazione del concetto rimanente
dopo l’eliminazione dei supplementi iniziali
3. rappresentazione di dettagli rilevanti al progetto dell’area libera; scala a libera scelta
4. piante di tutti i piani, sezioni e prospetti in scala M 1:200
5. rappresentazioni tridimensionali e schizzi a propria discrezione
6. descrizione del progetto e stima dei costi (max. quattro pagine DIN A4)
7. verifica delle superfici utili e della cubatura dell’edificio (compilare l’allegato D 16)
8. calcolo e verifica del volume lordo degli edifici
9. parte relativa alle idee: accessi esterni, parte in scala 1 : 500 e spiegazioni
10. dichiarazione del progettista (vedi x.xx A 6.4)
11. copia della ricevuta di pagamento del contributo
a favore dell’Autorità per la Vigilanza (vedi x.xx A 6.4)
Si possono consegnare al massimo 3 tavole DIN A0 oriz- zontali. Le tavole devono essere consegnate arrotolate in duplice copia (una copia per l‘esame preliminare e una per l‘esposizione) ed inoltre deve essere consegnato un record di progetti rimpiccioliti in formato A3 . La plani- metria e le piantine devono riprendere l’orientamento del rilievo ( documento D4 e D5). Il progetto di dettaglio del Giardino dovrà contenere tutti gli elementi signifi- cativi, piante e la copertura degli edifici. Nei piani degli architetti dovrà essere indicata la destinazione d’uso della cubatura e la superficie. Non è permesso l’utilizzo di legenda. Sono ammesse rappresentazioni a colori.
Sono ammesse anche rappresentazioni tridimensionali o di prospettiva come rendering, fotomontaggi ecc. dei settori interni ed esterni, sempre che queste rappresent- azioni abbiano posto sulle tre piante di formato DIN A0 a disposizione.
L‘allegato D16, contenente il modulo per la verifica delle superfici utili e della cubatura, deve essere compilato e
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Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Condizioni del concorso 10
consegnato.
Calcolo e verifica del volume lordo di progetto devono essere esaminabili. Le misure usate per i calcoli devono essere percorribili nelle figure di progetto.
Eccetto la dichiarazione d’autore, la ricevuta di paga- mento e le tavole ridotte in formato A3 , tutta la docu- mentazione di progetto deve essere consegnata in duplice copia.
Le prestazioni richieste devono riportare la scritta
„Concorso – Giardino del Palazzo vescovile di Bressa- none „ e devono essere contrassegnato unicamente da un codice numerico a sei cifre, a libera scelta, posto sull‘angolo superiore destro. Una violazione dell’anonimato comporta l’esclusione del progetto inter- essato dal concorso.
Non sono ammesse ulteriori prestazioni non indicate nel presente articolo; in sede d‘esame preliminare elaborati non richiesti verranno coperti o depositati in un altro luogo.
A 6.4 Consegna degli elaborati di concorso
Ciascun elaborato di concorso deve essere consegnato in un plico chiuso, non trasparente. I plichi possono riportare esclusivamente la scritta „Concorso - Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone - NON APRIRE“ ed il codice numerico a sei cifre.
La dichiarazione del progettista (documento D17) deve essere compilata, firmata e consegnata in busta chiusa non trasparente. All’esterno la busta può riportare esclu- sivamente il codice numerico a sei cifre.
Prima della consegna dell’elaborato di concorso, deve essere pagato un contributo di euro 70,00 all’Autorità per la Vigilanza (documento D18 “istruzioni per il paga- mento del contributo all’Autorità per la Vigilanza”). La ricevuta del versamento deve essere allegata alla dichi- arazione del progettista. Il mancato pagamento è causa d’esclusione dal concorso.
Gli elaborati di percorso devono pervenire entro il termine indicato nel bando risp. nello scadenziario (alle- gato C3).
Il luogo di consegna è lo “Sportello del cittadino” del
Comune di Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx 0, 00000 Xxxxxx- none, tel. 0000.0000.000000.
Orari di apertura:
Lunedì e martedì : | 8.30 - 13.00 |
Mercoledì : | 8.00 - 13.00 |
Giovedì : | 8.30 - 13.00 |
Venerdì : | 8.30 - 12.15 |
Per garantire l‘anonimato, gli elaborati di concorso devono essere consegnati per interposta persona. Come attestazione di consegna entro i termini fa fede la rice- vuta di consegna, che riporta solo il codice numerico a sei cifre, il giorno e l’ora di consegna.
In caso di spedizione a mezzo posta o corriere la consegna è considerata entro i termini, se gli elaborati di concorso pervengono al luogo di destinazione sopraindicato entro il limite ultimo di consegna prevista. La spedizione avviene a esclusivo rischio dei partecipanti. Per mante- nere l‘anonimato si deve indicare come mittente lo stesso cognome e indirizzo del destinatario.
Gli elaborati di concorso non pervenuti entro il termine sono esclusi dalla valutazione.
A 6.5 Procedura e criteri di valutazione
La procedura di valutazione si svolge in due fasi.
In sede d’esame preliminare si verifica, secondo dei criteri oggettivi, in particolare il rispetto formale delle condizioni del concorso e la rispondenza alle prescri- zioni inerenti all’aspetto quantitativo e del contenuto. Il risultato dell’esame preliminare è riepilogato in tabelle e messo a disposizione della commissione giudicatrice con spiegazione, priva di valutazione, delle caratteristiche degli elaborati. L’esame preliminare è svolto dall’ufficio di coordinamento.
La valutazione degli elaborati di concorso da parte della commissione giudicatrice avviene attraverso giri di valu- tazione successivi.
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Condizioni del concorso
Per la valutazione degli elaborati di concorso la commis- sione giudicatrice applicherà i seguenti criteri:
• Interpretazione dell’esistente e della storia del Giardino nonché inserimento dei corpi edilizi nell’insieme e nel contesto, considerando particolar- mente le prescrizioni della tutela storica-architetto- nica ed artistica
• Qualità di scelte progettuali, degli spazi e qualità funzionale sia dell’impianto del Giardino che dei nuovi corpi edilizi
• Progetto delle piantumazioni (sistemazione iniziale e Impianto fisso) nonché obiettivi ecologici
• Aspetti economici, fattibilità tecnica e flessibilità
• Rispondenza rispetto al programma planivolume- trico e programma funzionale
I singoli criteri non hanno un valore specifico, decisiva è la migliore connessione di tutti i cinque aspetti e quindi la migliore soluzione complessiva.
A 6.6 Commissione giudicatrice
La giuria opera esclusivamente in presenza di tutti i suoi membri. All’inizio della prima seduta della giuria è nominato il Presidente, scelto fra i membri tecnici. Ogni decisione deve essere sottoposta a votazione. Non sono ammesse astensioni. Le decisioni della commissione giudicatrice sono definitive e insindacabili.
Se necessario la commissione giudicatrice può chiedere il parere a consulenti esterni privi di facoltà di voto. I membri sostituti possono presenziare alle sedute della commissione giudicatrice, hanno però facoltà di voto solo in assenza del membro effettivo.
La commissione giudicatrice è così composta: Membri istituzionali:
1. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, Sindaco della città di Bressanone membro sostituto: Xxxxxxxxxxx Xxxxxx
2. Dr. Xxxxx Xxxxx, presidente del Curatorium del Palazzo vescovile di Bressanone
11 membro sostituto: Dr. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
Membri tecnici:
3. Dr. Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxx, responsabile del Servizio tecnico, Cantiere di Bressanone membro sostituto: Dr. Xxxxxx Xxxxxx
4. Dr. Xxxxxxxx Xxxxxx Engl, direttrice dell’Ufficio Beni architettonici ed artistici, Bolzano
membro sostituto: Dr. Arch. Xxxxx Xxxxxxxxxxx
5. Dr. Arch. Xxxxx Xxxxx, direttore nella ripartizione Edilizia, patrimonio, scuola ladina e cultura, Bolzano membro sostituto: Dr. Arch. Xxxxxx Xxxxx
6. Prof. Dr. Xxxxx Xxxxxxx, professoressa al Politecnico di Dresda in “Geschichte der Landschaftsarchitektur und Gartendenkmalpflege“
membro sostituto: Xxxx.Xxx. Jost Albert
7. Dr. Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxx, architetta libero professionista a Berlino in Germania membro sostituto: Dr. Arch. Xxxxx Xxxxxxx
A 6.7 Premi
Per premi e rimborso spese è disponibile un importo complessivo di 40.000,00 Euro. La commissione giudicat- rice assegna tre premi indivisibili.
1° premio: euro 10.000,00
2° premio: euro 7.500,00
3° premio: euro 5.000,00
A tutti gli altri partecipanti verrà corrisposto un rimborso spese fisso che ammonta a euro 2.500,00 premesso che è stato consegnato un progetto valutabile
A 6.8 Affidamento dell’incarico
In caso di realizzazione dell‘opera l‘autore del migliore progetto classificato viene incaricato della progettazione generale (progetto preliminare, definitivo ed esecutivo). L’ente banditore si riserva la facoltà di conferire al vincitore del concorso anche l’incarico per la progettazione degli
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Condizioni del concorso 12
arredi e la direzione lavori generale. I progettisti specia- listici, che devono essere nominati in accordo con l’ente banditore, sono inclusi nell’incarico. L‘incarico avviene sulla base delle direttive tariffarie dell‘amministrazione provinciale, quindi l’onorario è calcolato secondo la versione vigente del DPP n. 11/2004 con lo sconto ivi previsto del 20% e infine con un ulteriore sconto del 10%. In caso di conferimento d‘incarico il premio corrisposto al vincitore è considerato quale acconto sull‘onorario.
Nella fase di progettazione successiva dovrebbero essere recepiti i suggerimenti dalla commissione giudicatrice. La decisione della commissione giudicatrice non com- porta automaticamente l’approvazione positiva del primo progetto classificato da parte dell’Ufficio Beni ar- chitettonici ed artistici. Questo ufficio rilascerà il parere previsto dalla legge per il progetto definitivo.
A 6.9 Pubblicazione dell’esito
A tutti i partecipanti al concorso sarà comunicato l‘esito per iscritto e fatta pervenire copia dei verbali delle sedu- te della commissione giudicatrice. Gli autori dei progetti premiati sono avvisati subito dopo l‘ultima seduta della commissione giudicatrice.
A 6.10 Esposizione dei progetti
L‘ente banditore ha il diritto di esporre al pubblico tutti i progetti di concorso, citando il nome dell‘autore e dei collaboratori, e di presentarne un estratto nel catalogo del concorso o in altre pubblicazioni, senza che questo comporti alcuna pretesa di carattere economico o di al- tro tipo dei partecipanti al concorso.
A 6.11 Restituzione degli elaborati di concorso
Tutti gli elaborati di concorso pervenuti, ad eccezione del progetto vincitore, possono essere restituiti ai parte- cipanti per posta, a loro spese e rischio, oppure possono
essere ritirati entro due mesi dalla relativa comunicazio- ne. Scaduti i termini per il ritiro, l‘ente banditore non si assume più alcuna responsabilità. I partecipanti ricever- anno una comunicazione scritta sulle modalità di restitu- zione a tempo debito.
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso 13
B OGGETTO DEL CONCORSO
B 1 Tema di progetto ed obiettivo
B 1.1 Il luogo
Bressanone è situata in Val d’Isarco, nella provincia auto- noma di Bolzano, nell’Italia settentrionale, a circa 40 chilometri a nord di Bolzano, la città capoluogo dell’Alto Adige e 45 chilometri a sud del Passo del Brennero, il confine con il Tirolo del Nord (Austria). Alla confluenza di Isarco e Rienza, la valle si apre verso la conca, in cui sorge la città ricca di storia.
La nascita della città millenaria si rifà alla donazione del maso Prihsna da parte del re carolingio “Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx“ al Xxxxxxx Xxxxxxxx di Sabiona nel 901 d.C. Per secoli Bressanone fu sede dell’omonimo vescovato principesco e sino al 1972 fu residenza del vescovo. L’importanza della città quale centro spirituale e cultu- rale del Tirolo storico è testimoniata ancor oggi da molti tesori artistici.
Bressanone è con i suoi 20.000 abitanti circa, dopo Bolzano e Merano il terzo comune dell‘Alto Adige nonché sede della comunità comprensoriale Valle Isarco. Secondo il censimento del 2001 il 73,1% degli abitanti appartiene al gruppo linguistico tedesco, il 25,7% a quello italiano ed il 1,2% a quello ladino.
Il territorio comunale di Bressanone si estende da 500
m. fino a 0.000 x. xx xxxxxxxxxx, (Xxxxxxxxxx città a 560 s.l.d.m) e comprende 84,86 chilometri quadrati.
Da anni Bressanone vive un notevole sviluppo econo- mico grazie al turismo, all’insediamento di aziende industriali e commerciali nonché sede distaccata della Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Univer- sità di Bolzano. Grazie alla posizione centrale nella Valle d’Isarco, coronata da numerosi paesi maggiori e minori, e direttamente sul collegamento nord-sud, Bressanone è ben raggiungibile.
Le aree rurali attorno a Bressanone sono oltre a luogo di residenza anche ubicazione di una produzione agricola di qualità. Anche se l’agricoltura, rispetto ad altri settori
economici, riveste solo un ruolo minore, il suo contributo alla conservazione e cura del paesaggio antropico di Bressanone ed attorno ad essa è di un valore inestima- bile e mostra dei notevoli effetti su turismo e commercio.
B 1.2 Elementi dell’ambiente naturale
(Estratto della relazione del Piano Paesaggistico del Comune di Bressanone)
„Bressanone è situata in una conca piuttosto vasta della Valle d‘Isarco. Non solo l‘area urbana e le zone collinari adiacenti appartengono al territorio comunale di Bressa- none, ma verso est anche i pendii meridionali e occiden- tali del massiccio montuoso della Plose e verso ovest i pendii orientali del Monte Cane.
La fillade di Bressanone è la roccia madre dominante e che determina la dolce morfologia territoriale della conca di Bressanone. Sul Pfeffersberg e nella zona del Monte Cane compaiono anche paragneiss albitici e micascisti e nella parte più a est del territorio comunale di Bressanone ai piedi del Monte Forca sono presenti formazioni simili a quelle di Ponte Gardena ed arenarie della VaI Gardena. Le vaste terrazze, a sinistra e a destra della Valle d‘Isarco, sono di origine glaciale e rappresentano grandi depositi di materiale morenico. Il fondovalle pianeggiante è inter- rotto in molti punti da coni di deiezione di cui alcuni ben formati tra cui quelli di Albes, Mara e Millan.
Il clima è di tipo medioeuropeo-montano con una vari- ante secca con un ben distinto massimo estivo di precipi- tazioni. Nel fondovalle il tipo climatico e medioeuropeo delle zone basse (precipitazioni annue 641 mm, tempe- ratura annua media: 9,6°C).
D‘inverno è possibile la formazione di ristagni d‘aria fredda e talvolta venti settentrionali causano un percet- tibile abbassamento della temperatura, in generale però il clima è piuttosto mite data la direzione nord-sud della Valle d‘Isarco che permette alle correnti d‘aria calda provenienti da sud di giungere fino a Bressanone.
Molte specie vegetali termofile nella conca di Bressa- none raggiungono il confine settentrionale della loro area di distribuzione. Cosi il xxxx xxxxxxxxx nel piano fitoclimatico più basso è frammisto a varie specie come l‘orniello, la roverella, il ciliegio canino, l‘erba vescicaria e il corniolo. Il castagno, largamente diffuso, sottolinea il carattere submediterraneo di tale cingolo vegetazionale.
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso 14
Su aree limitate si trovano anche prati xerofili (Krakofel, Elvaser Köpfe, sui pendii orientali a sud di Bressanone). Dal punto di vista naturalistico interessante si rivela il fatto, che nel Kitzloch, dietro la chiesa di Xxxxxx Xxxxx am Sand, alla stessa quota fioriscono i rododendri sul versante ombreggiato e sul versante soleggiato prospera la vite.
Il clima relativamente mite permette ancora la viticol- tura e la frutticoltura. I vigneti sono diffusi anzitutto a Scezze, Albes, Millan, sotto Pinzago, a Tiles e sotto X. Xxxxxx nonchè tra Kranebitten ed Elvas. A quote più alte si possono trovare ancora dei frutteti. Nelle zone più elevate, sul Pfeffersberg, a S. Leonardo, X. Xxxxxx, Meluno, Cleran e Eores dominano poi prati ed arativi.
Altri importanti elementi del quadro del paesaggio rurale sono le numerose siepi ed i boschetti isolati, i noci e castagni e i vecchi meli e peri ancora esistenti nelle aree abitate o anche attorno ai singoli masi.
Il territorio comunale di Bressanone con il suo quadro paesaggistico assai vario, gli estesi boschi e pascoli alpini, i suoi habitat aridi ed umidi, la struttura agricola ancora ben conservata, è caratterizzato da un alto valore paesaggistico nonché ricreativo. Per la sua bellezza paesaggistica nonché per le sue pregiate qualità ambi- entali è già stato vincolato alla fine degli anni ‘50.“
B 1.3 Area del Palazzo vescovile
B 1.3.1 Situazione attuale
Il Palazzo vescovile assume oggi una posizione centrale nel centro storico di Bressanone. L’entrata principale si trova ad est, rivolta verso Piazza Duomo e il centro storico. Accanto alla superficie circostante (ex fossato a difesa del castello) rientrano nell’area del Palazzo vescovile il Giar- dino dei Signori con gli edifici contigui e il Kutscherhof a nord, il frutteto a sud - il cosiddetto „pomarium“ – ed un’ulteriore superficie agricola che confina più a sud.
Nel Palazzo vescovile si trova oggi il Museo diocesano, accessibile al visitatore quale struttura museale e anche durante le manifestazioni.
B 1.3.2 Superficie concorsuale
PARTE RELATIVA ALLA PROGETTAZIONE
Rientrano nell’area concorsuale i seguenti settori dell’area del Palazzo vescovile:
a) accesso (rosso): una striscia larga 3 m lungo il muro di cinta occidentale del Palazzo vescovile parallela alla xxx Xxx Xxxxxxxx, con una valorizzazione della sommità set- tentrionale.
b) frutteto (verde): il frutteto storico con una superficie di circa. 2,3 ha.
c) il settore confinante a sud con il frutteto (giallo)
Queste superfici sono oggetto di un contratto di locazio- ne a lungo termine tra la diocesi di Bolzano-Bressanone come locatario e l’amministrazione comunale di Bressa- none come affittuario, con l’obiettivo di rendere accessi- bile al pubblico il giardino.
B 1.3.3 Area concorsuale ampliata PARTE RELATIVA ALLE IDEE
Per la parte relativa alle idee possono essere prese in con- siderazione ulteriori superfici del palazzo vescovile, ossia quelle che confinano con il Palazzo vescovile e permetto- no l’accesso al frutteto (superfici rosse tratteggiate).
B 1.3.4 Obiettivi e aspettative dell’ente banditore
L’ente banditore si attende come esito del concor- so di progetto una compatibilità nella connessione dell’esistente storico di alto valore e dell’uso pubblico in modo adeguato al tempo attuale.
Si tratta di un luogo particolare, che richiede la mas- sima sensibilità progettuale. L’ente banditore auspica un’interpretazione rispettosa di quest’insieme, per ciò che attiene articolazione e proposta d’uso.
a) Nella parte relativa alla realizzazione dovrebbero venir elaborate delle soluzioni concrete e fattibili nel rispetto della situazione attuale del diritto d’uso considerando i costi di investimento e di manutenzione
b) Nella parte relativa alle idee deve essere indicata una gestione ottimale del flusso di visitatori senza considera-
Area dell’insieme del Palazzo vescovile
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso 00
Xxx Xxxxx
xxxx
Via Xxxxxxx
Via Vescovado
Prunus avium cult.
Kassianstrasse
sse
Via Xxxxxxxx
Prunus avium cult.
Zugang vom Herrengarten
Accesso dal giardino dei signori
Hartwiggasse
First:569.78
First:573.52
Bahnhofstrasse
Viale Stazione
First:571.21
TRaufe:567.31
Schotterkante
Traufe:578.02
First:568.61
Traufe:578.03
Traufe:567.13
Brunogasse
Aree del concorso di progettazione
Kassianstrasse
Vitis vinifera sub.
Pergola Laubengang
Schotterkante
Via Xxxxxxxx
Malus spec.
Malus spec.
Vitis vinifera sub.
Pergola Laubengang
Schotterkante
Via Fallmerayer
Lesesteine
Lesesteine
Schotterkante
Schotterkante
Malus spec.
Malus spec.
Concorso di progettazione
Hoehe Traufe:569.61
Malus spec.
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Zufahrt
accesso
Oggetto del concorso 16
Herrengarten Giardino dei Signori
Domplatz Piazza Duomo
Xxxxxxxxxxx
0
Xxxxxxxxxxxx Piazza Vescovile
Hofburg Dioezesanmuseum
1
Palazzo Vescovile Museo Diocesano
Ideenteil parte idee
2
Stöcklgebäude
Gewaessergrund:557.00
Xxxxxxxxxx Pomarium
Japanischer Turm Torre Giapponese
Chinesischer Turm Torre Cinese
Südlich angrenzende Fläche Area confinante a sud
Kies Pergola
561.79 Rosa spec. 561.85
561.84
Buxus 561.59
WS:56156.351.40sempervirens 561.59 Ficus 31
561.33 561.38
561.28
561.31
carica
561.20
561 561.07 561.32
.40
560.43
560.85 560.56 560.68
14
Pergola Prunus
560.89 560.57 armeniaca Actinidia
chinensis 560.52
560.18
560.00
Kies 559.83
564.03 560.61
560.24
560.58
560.53
559.93
Rasen
560.01 559.43 560.51 560.57
559.87 559.71
Rasen 560.50
559.69
560.66
559.27
560.48
559.90
Rasen
563.86
559.39 560.50 560.62
560.44
559.85
560.07
559.76
561.21
560.65561.26 561.13
561.05
559.50
559.56
559.44 560.06559.18
561.05
561.08
559.13
561.18
559.79 561.02
563.36
559.35 559.27
561.04
560.95
559.22
Rasen
559.55
562.53
564.78
559.07
566.80
564.71
564.68
Ficus Prunus armeniaca 559.69
Prunus
560.19 Prunus 560.30
carica 559.70 armeniaca 22
563.58
559.60
563.55
563.13
UZ:563.03
560.54 559.65
Diospyros kaki
armeniaca
560.07 26
15 16 559.53
559.30
Xxxxxx Xxxxxx Xxxx
559.53
559.23
560.97
559.25
21
Betonsockel
559.99
559.49
Platten
560.11
561.07
560.69560.62 560.80560.84
560.61
Betonsockel 560.84
560.73
560.64
559.44
564.43
560.27
560.29 Polygonalpflaster
560.38
560.23
559.79
558.06
Rosa 559.52spec.
560.22
559.85
558.21
559.59 559.62
558.97
561.06 559.56
Buxus sempervirens
560.66
560.67
560.28
559.42
Gewaessergrund:557.05 Gewaesserstand:557.7
560.92
5
560.43
557.83
Rasen
560.49 560.35
Xxxxxx
559.65
Schuppen
Celtis occidentalis
Pfosten
Xxxxxx 557.69
559.86
560.93
Xxxxxx 559.49
560.92
Xxxxxx 560.46
Xxxxxx
559.80
Prunus cerasifera
560.33
560.86
559.56 559.75
558.82
559.55
560.08 561.40
559.64 20 14 13 Prunus laurocerasus Cedrus 152
560.02
558.83
559.82 18 20 18 15
23
libani
559.91 559.84
Schwanenhaus 557.84
558.44
558.39 Xxxxxx
559.92 20 23
20 19
Prunus domestica
560.09
560.47
560.22 20 26 19
21 22 20 22
560.35
Prunus domestica 560.40
559.93 559.88
560.14
560.39 22 17 22 21
560.32
559.93
559.98
558.79
Xxxxxx
559.69
21 22 20 18 21
560.00
559.80 16 14
18
Prunus domestica 560.51
559.90
557.94
560.16
20 18
561.09
560.08
17 18
17 14 13
Vitis vinifera sub. Pergola Laubengang
560.01
559.21
558.58
562.86 557.85
20
21
Prunus domestica
560.80
560.00
559.74
558.97559.02
13 12
559.27
16
Prunus cerasifera Prunus domestica
560.80
14 560.4016
560.97 560.99Prunus domestica 560.96
559.89
560.29 560.39 560.30
12 560.32 15 14
Prunus domestica
560.85 Prunus domestica 560.93
560.77
560.28
559.73
Prunus domestica 20 21
559.43
561.31
563.44 560.77 560.7210/12 13 560.80
560.95
560.64
20
560.69
560.79
560.47
10 42
559.20
559.79
Vitis vinifera sub. Pergola Laubengang
560.87
560.81
560.60
21
559.38
560.76
560.71
36 25 28
Prunus domestica
Prunus domestica
558.76
558.50
560.85
560.88
560.66
35
27
24
558.30
558.40558.41
558.55
558.69 559.38 558.43
560.76
23
24
558.50
560.83
560.17
14 16 20
11 26 17
18
558.30
558.34
558.41
559.62
560.83
560.75
19
30
558.38
560.91
Prunus domestica
Prunus domestica
558.66
558.22
559.15
558.61
558.18
560.71
559.39
558.17
559.36
559.45
559.41
558.92
558.15
559.72
558.26
559.52
562.75
560.05
559.93 54 559.88
Prunus avium cul.
559.22
559.99
559.65
560.14
560.05
559.65
559.47
558.95
Schotter
559.27
558.91
559.33
559.93
559.65
560.58
559.20
558.11
560.27
559.38
559.34
557.84
559.01
559.61
559.50
559.37
558.01
559.29
559.76
557.78
559.36
559.76
559.34
557.91
558.90
559.27
559.44 559.57
559.44
Kies
559.13
559.25
557.61
559.25
558.74
559.17
Wein
558.07
559.18
559.21
559.18
558.98 559.18
560.07
559.54
Prunus cerasifera
37
Brunnen 557.51
557.47
557.61
559.11
558.04
559.25
558.85 559.12
559.50
557.67
557.95
559.38
560.87
557.30
559.86
558.71
558.59
558.84
558.82
558.86
559.08
557.47
559.16
557.76
558.48
560.91
559.56
558.55
557.47
558.56
557.27
558.60
558.44
557.45
559.05
558.62
558.63
558.95
557.69
558.90
561.58
558.21
559.32
558.34
560.74
557.37
557.36
558.71
558.46
557.29
557.35
557.75 560.72
559.35 559.18
558.81
557.52
557.42
557.41
558.29
557.63
558.62
557.64
564.80
558.42
558.69
557.60
557.54
557.60 557.54
558.21
558.70
558.73
557.58
558.09 Malus spec. 558.22
558.67
558.55
557.97
558.03
561.28 571.78
559.28 559.07
558.08
27
558.34 558.40
Pyrus spec.
First:563.51
558.65
558.62
558.11
558.21
558.11
Malus spec.
558.21
561.80
Malus spec.
15 14
32
558.36
558.20
11 12 557.19
560.20
558.71
12
558.65
Fundamentrest
Malus spec.
558.2430
558.66
558.64
558.71 Malus spec. spec. 27
558.47
Pyrus
25 558.37
558.66
557.08
558.65
13 16 11 12
558.96
560.51
558.59
Pyrus spec. 558.88 14 13
558.72
558.57
558.63
558.65
558.88 558.77
558.63
Pyrus spec. 558.92 15 15 14 12 13
17 15 14 15 13 561.48
561.51 558.60
558.68
559.15 558.98
559.34
558.77
558.83 Lesesteinkante
558.79
Pyrus spec.
558.87
16 15
558.35
558.01
558.81
558.83
14 13 13 14
13 17 8 16 15
558.57
556.94
557.03
558.84
557.92
558.93
558.36 558.15
558.31
557.01
561.69 561.33
OKF:561.70
558.32
558.21
557.51
572.60
558.36
558.19
557.85
558.29
557.83
558.17
558.03
558.21
558.13
557.82
Betula pendula
28
558.06
557.65 557.33
557.06
558.20
558.17
557.47 557.21
557.75 557.16
557.50
557.56 557.05
Betula
556.75
Malus
556.93
spec. 558.17
556.98
3x14-20
558.08
556.56
557.80
557.05
557.68
558.02
pendula
44
557.36
557.09
557.97
557.24
558.16
557.71
3x10-13 557.80
557.75
556.98
557.06
557.84 Acer pse
558.14
udoplatanus
556.97 557.19
556.61
557.62spec. 28
Chamaezyparis
556.95
557.17
558.07
Picea
pungens 20
556.44
556.92
556.87 556.98
556.53
556.62
556.70 557.03
557.00
556.57 556.55
556.29
556.97
557.12
557.65
557.22
557.01
556.61
556.82
557.51
556.96
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso 17
re l’attuale situazione contrattuale.
A causa del contratto di locazione esistente, attualmen- te l’accesso a giardino dalla città vecchia è possibile solo attraverso un’area ad occidente del Palazzo vescovile. Sul lungo periodo è tuttavia auspicato un accesso diretto da piazza Duomo o dalla piazza antistante il Palazzo vesco- vile. L’ente banditore si attende pertanto dai partecipanti al concorso delle proposte su come risolvere la situazio- ne degli accessi in modo ideale, tenendo presente la dis- ponibilità delle superfici tratteggiate di rosso.
c) Spunti per il progetto di guida e di marketing
Nella fase di progettazione debbono essere considerati anche gli aspetti economici e venire indicate possibili fonti di entrata risultanti dall’impianto stesso, da mani- festazioni periodiche o stagionali. Nel caso ideale, in tal modo, debbono essere compensate le spese di cura e di manutenzione .
B 1.4 Cuore dell’impianto: il frutteto, detto “pomarium”
B 1.4.1 Cenni storici
Dei fonti scritte testimoniano che già attorno al XIII seco- lo a sul del Palazzo vescovile vi era un frutteto. Sulla base di vedute storiche (documento D 7) si può dimostrare che l’area da allora e fino ai giorni nostri è stata usata come frutteto nelle stesse dimensioni e scopi; maggiori informazioni possono essere desunte dall’articolo „Il Gi- ardino del Vescovo“ della Dr. Xxxxxxxx Xxxxxx Engl (do- cumento D 12) e dal parere della Prof. Dr. Xxxxx Xxxxxxx (documento D 13).
Dati principali (Fonte: Foglio informativo dell’Ufficio Beni architettonici ed artistici):
prima del 1250 costruzione del Castello dei principi- vescovi
1243 e 1265 prima menzione del frutteto
(pomarium) a sud della residenza vescovile
dal 1576 impianto del Giardino dei Signori
con orangeria, voliera, peschiera e casina estiva
1595 – 1630 ristruttura del Palazzo vescovile in
una residenza rinascimentale con un cortile centrale con loggiati.
circa 1596 sono documentati lavori per il muro
di recinzione e le due torri angolari a sud del frutteto
1710 rinnovo della residenza in stile barocco attorno al 1815 ristrutturazione e decorazione
pittorica delle due torri angolari
nel frutteto e prima menzione come torre „cinese“ risp. „giapponese“
1973 trasferimento della sede diocesana a Bolzano
dal 1978 utilizzo della residenza vescovile
come museo diocesano
1988 – 1991 ricostruzione del Giardino dei Signori
in base alla planimetria ad acquarello di A.M. Engl del 1831 (giardino alla maniera tardorinascimentale con piantumazione del periodo Biedermeier)
B 1.4.2 Significato e potenziale dell’impianto
Quale importanza abbia avuto in passato il frutteto e quale valore abbia rivestito dal punto di vista storico- architettonico e artistico viene trattato esaurientemente nella relazione della Prof. Dr. Xxxxx Xxxxxxx ( documento D 13).
L’esperta di giardini storici considera il Giardino del pa- lazzo vescovile un monumento della cultura storica dei giardini con un alto potenziale nella trasmissione del patrimonio culturale, luogo di riposo e di incontro per i brissinesi ed i suoi ospiti ed inoltre un potenziale per un turismo dolce.
Per i cittadini è molto importante aprire il Giardino vesco- vile, fatto dimostrato dalla folta partecipazione alla dis- cussione sull’articolazione e la formulazione dei desideri nell’ambito delle assemblee e dei forum cittadini. xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xx/xxxx-xxxxxxxx/xxxxxxxx-xxxxxxxxx.xxxx xxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxxxx.xxx/xxx-xxxxxxxx
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso 18
B 1.4.3 Prescrizioni di tutela storico-architettonica e artistica
Visto il significativo patrimonio storico, l’ufficio Beni ar- chitettonici ed artistici ha formulato delle chiare prescri- zioni che debbono essere osservate nella progettazione:
„Il frutteto del Palazzo vescovile mostra sin dal Medioevo una continuità nella destinazione a frutteto a partire dal XVI secolo sia nelle fonti scritte che in quelle iconogra- fiche è documentata nella sua dimensione odierna
(v. parere della Prof.ssa Dr.ssa Xxxxx Xxxxxxx)
1. La conservazione della tradizionale alberatura e la nuova piantumazione di diversi alberi da frutta ad alto fusto rappresenta pertanto un vincolo di tutela storico- architettonica e artistica. Sarebbe auspicabile inoltre la piantumazione di qualità storiche di frutta. Come mostra la prima veduta del 1590, nonché le piante del 1831 e del 1913, gli alberi si trovavano disposti secondo file regolari. L’ordine tipico degli alberi da frutta deve essere ripristina- to, tuttavia omettendo di piantare singole piante posso- no essere create e articolate superficie libere di maggiori dimensioni a seconda dell’uso. L’attuale piantumazione, ad eccezione delle viti nei pergolati e di alcuni alberi più vecchi, non è meritevole di conservazione. I pergolati sono documentati storicamente come motivo architet- tonico, per cui devono essere conservati. L’attuale strut- tura metallica è bassa e non necessariamente meritevole di conservazione, ma ciononostante potrebbe essere mantenuta e integrata.
2. Per ciò che attiene i percorsi occorre riprendere l’asse storico dall’ingresso sud al ponte del Palazzo vesco- vile che garantisce anche l’accesso carrabile. Resta da chiarire l’accesso alla casina estiva (cosiddetto “Stöcklge- bäude”). Poiché per motivi di tutela storico-architettoni- ca non è opportuno creare nuove assi fissi oltre a quello di cui sopra e a un percorso documentato lungo le mura meridionali, sarà dunque necessario predisporre i nuovi accessi tra i vigneti nonché tra i vigneti e l’alberatura. Le strutture metalliche delle vigne sono recenti e potrebbe- ro essere realizzate ex novo a un’altezza tale da garantire il passaggio veicolare senza superare la quota del muro di cinta. Ulteriori percorsi possono essere realizzati fal-
ciando l’erba dai prati, come ad esempio. nei frutteti di Veitshöchheim, a seconda delle necessità stagionali e or- ganizzative.
3. In linea di massima vanno evitate le piante orna- mentali come anche le aiuole fiorite, dato che non sono documentabili storicamente, ad eccezione dell’aiuola vi- cino alla casina estiva secondo la pianta del 1831, che sul piano tipologico è attribuibile al giardino decorativo, il cosiddetto “Giardino dei Signori”, in quanto giardino do- tato di piante ornamentali, e non al frutteto. L’attrattività del Giardino può essere ad esempio migliorata tramite il motivo del prato fiorito sotto gli alberi da frutta: questo obiettivo può essere conseguito ricorrendo a piantuma- zioni stagionali sul prato o ad aree fiorite sottochioma; a riguardo vi sono degli esempi di facile cura in diversi giardini. Questa possibilità dovrà essere parte integrante del bando di concorso e andrà spiegato espressamente ai partecipanti.
Bisognerà lavorare con un programma in più fasi: nella prima fase andrà contemplato l’arricchimento con piante decorative, necessario per conferire al giardino un richia- mo che vada oltre l’alberatura di piccole dimensioni, che potrà risultare superfluo una volta che gli alberi saranno cresciuti e potrà essere portata a graduale riduzione o eliminazione.
4. Elementi architettonici quali il muro di cinta, i padiglioni, la casina estiva (il cosiddetto “Stöcklgebäu- de”) devono essere mantenuti e restaurati. Manifestazio- ni e possibili usi (esposizioni, piccoli eventi culturali ecc...) devono essere scelti ponendo attenzione all’esistente.
5. Il sito dell’ex serra, visibile chiaramente sulla pi- anta del 1831 e nelle fotografie del primo XX secolo, pot- rebbe ospitare una nuova costruzione tale da riprendere la tipologia della serra in forme contemporanee. Dal pun- to di vista della tutela dei beni storico-architettonici nulla sarebbe da obiettare a un uso come caffé sia della nuova costruzione che dello “Stöcklgebäude”. In questo contes- to sarebbe da chiarire l’aspetto degli accessi, come già affermato sopra.
Poiché sia lo “Stöcklgebäude” che la serra non saranno
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Oggetto del concorso 19
a disposizione come possibili siti per ragioni inerenti alla loro proprietà, per la costruzione di un caffè, di uno shop, di una toilette, di un palcoscenico/piattaforma si può prendere in considerazione l’areale edificato in base al piano Paldele (1913) nella parte occidentale, a sud dell’entrata da via San Xxxxxxxx. La cubatura dovrà attenersi alle dimensioni strettamente necessarie, pres- tando attenzione al Giardino e Palazzo vescovile. La nuo- va costruzione dovrà essere realizzata in un linguaggio architettonico contemporaneo.
6. Dal punto di vista della tutela storico-architetto- nica l’accesso al Giardino dei Signori lungo la parte occi- dentale del Palazzo vescovile dovrà essere realizzato in forme contemporanee.
7. All’interno della superficie del Giardino non dovranno essere realizzate ulteriori costruzioni. L’area del caffé deve essere utilizzata come luogo di eventi, prevedendo anche un palco con tetto mobile (v. punto 5); devono essere previste delle toilettes legate al caffè e agli edifici di servizio al di fuori del giardino, davanti all’ingresso sud. In quella posizione le piantumazioni e le costruzioni dovrebbero essere scelte liberamente e non soggiacere a vincoli, tranne che l’altezza degli edifici non dovrà superare quella delle mura; piantumazioni e costruzioni dovranno essere comunque in armonia con il giardino e parte integrante del bando di concorso.
8. L’esistenza effettiva dei canali d’irrigazione visi- bili sulle piante del 1831 e del 1913 è stata verificata con uno scavo. I canali vanno considerati come parte sostan- ziale del Giardino, devono essere ripristinati o ripresi come motivo architettonico, ed essere integrati nella progettazione.
9. Gli aspetti relativi ai percorsi, alla loro larghezza, alla qualità del terreno edificato rappresentato nel piano Pal- dele (solo detriti) sono stati B 1.3 Hofburgareal
B 2 Parte relativa alla realizzazione
Ci si attende un confronto con ciò che è stato traman- dato a livello storico e le sue tracce. Debbono venir pro- poste soluzioni architettonico-artistiche e paesaggistico convincenti, che da un lato testimonino il rispetto per l’esistente storico, portando avanti la continuità del frut- teto, e dall’altro siano adeguate ai bisogni d’uso moderni.
B 2.1 Spazi aperti e programma funzionale
B 2.1.1 Descrizione delle parti
Accesso ad occidente del Palazzo vescovile (collegamento Giardino dei Signori - Pomarium)
Situazione e uso attuale
Nel contratto di locazione è definita la possibilità di accesso lungo le mura di cinta occidentali, limitandosi ad una striscia larga di 3 m lungo il muro di recinzione esterna. L’intera area tra muro e Palazzo vescovile è attual- mente occupata da una piantagione di ciliegi. Dal punto di vista storico la piantagione è insignificante, poiché in quel punto originariamente si trovava un canale. Il livello dell’area è circa 1 – 1,5 m più in basso rispetto al Giardino dei Signori confinante a nord ed al frutteto confinante a sud.
Obiettivo
Devono essere riunite le superfici libere originariamente coese del Palazzo vescovile con le diverse funzioni di giardino ornamentale e orto.
Compito progettuale
Il passaggio esistente da viale Stazione al Giardino dei Signori deve essere aperto verso sud per realizzare il collegamento con il frutteto. I visitatori devono venir condotti al giardino attraverso una passerella lungo le mura di recinzione lungo la xxx Xxx Xxxxxxxx. Per questo motivo possono venir abbattuti una fila di ciliegi esis- tenti. Maggiori indicazioni in merito alla passerella sono citate al punto B 2.2.1.
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Oggetto del concorso 20
Frutteto (Pomarium)
Situazione ed uso attuale
Il frutteto, contornato da alte mura nonostante le sue dimensioni, non è percepibile come superficie verde. Per molti brissinesi dietro ad esse si celava per secoli un luogo non accessibile che hanno potuto vedere e calpestare per la prima volta nell’ambito delle manifesta- zioni che vertevano sull’informazione e articolazione del frutteto.
Attualmente l’impianto viene coltivato a meleti, per la maggior parte con coltura intensiva e le file di fusaggini sono fitte. Solo nelle parti marginali vengono coltivate piante sparse di alberi da frutto, le quali potrebbero indicare la ricca gamma di tipi di frutti e sorti presenti in passato.
Al sudest e sudovest del muro di cinta si trovano due padiglioni angolari, conosciuti come torre giapponese e torre cinese. L’articolo “Il giardino del vescovo” (docu- mento D 12) riporta una descrizione per esteso in merito della storia e della decorazione interna. La torre giappo- nese è stata ristrutturata ca. 10 anni fa, invece la torre cinese recentemente in estate 2011. Tutti i due padiglioni potranno essere aperte per il pubblico solo nel modo limitato (v. punto B 2.2)
Nell’angolo nord-est del frutteto, alla fine del xxxxxx xxxx- dionale del Palazzo vescovile, sorge la cosiddetta casina estiva (Stöcklgebäude), un ex manufatto estivo che si trova al di fuori dell’area concorsuale, ma che tuttavia rappresenta una parte integrante dell’insieme del Palazzo vescovile. La casina estiva ed il frutteto vengono utilizzati a livello privato ed oggi non sono accessibili ai visitatori. Sul confine sorge un padiglione commemorativo del XIX secolo, rivolto verso la casina estiva che, come dimostra il piano di A.M. Engl, era contornato da aiuole ornamentali. Pertanto lo stato attuale con le fitte siepi di lauroceraso e la legnaia accanto, deludono.
Il grande cedro del Libano è protetto come monumento naturale e come tale va conservato.
Obiettivo
Base per la nuova articolazione è il ripristino del „poma- rium“, come tramandato dalle planimetrie del 1831 e
del 1910. Si tratta pertanto di rafforzare l’attrattività dell’impianto a sé stante per il visitatore, sottolinean- done le particolarità anche sulla base di diversi temi come storia, alimentazione, salute, significato e simbo- logia, miti e leggende. Ai visitatori questo nuovo spazio verde deve servire per
• riposo
• informazione
• cultura
rappresentando un’esperienza unica. L’ente banditore auspica un’articolazione dello spazio del giardino in settori funzionali dividendo zone quieti e attivi.
Compito progettuale
1. Ripristino del ”pomarium” sulla base delle piante storiche ( documento D8, D9, D 10 e D 11). Dal punto di vista storico-architettonico ed artistico debbono essere osservate in modo vincolante le seguenti prescrizioni (v. punto B 1.4.3):
• muro di cinta con torre cinese risp. giapponese
• posizione e livello del pergolato sul lato occidentale, settentrionale e orientale
• collegamento diagonale del Palazzo vescovile al portone del muro di cinta a sud del frutteto
• collegamento tra torre cinese e torre giapponese a sud del frutteto
• il motivo dei percorsi d’acqua
Le informazioni sulla posizione provengono dagli scavi, il decorso esatto non è testimoniabile per tutti gli scavi poichè ambedue le planimetrie storiche presentano delle raffigurazioni differenti.
• alberi da frutta con posa in allineamento regolare
• prato
per maggiori indicazioni sulla vegetazione vedi il punto B 2.1.2
• topografia
La differenza di livello tra il pergolato ed il prato dovrà essere sostanzialmente conservata.
2. Ad integrazione delle prescrizioni storiche vi sono diverse possibilità di articolazione degli spazi e degli arredi nel settore formativo, ricreativo e del tempo libero (vedi anche 2.1.3)
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Oggetto del concorso 21
• sito delle strutture edilizie con caffetteria/shop („cen- tro visitatori“), impianti sanitari e palcoscenico per diverse manifestazioni (vedi B 2.2.2)
• eventuale rinnovo dei pergolati
• possibilità di seduta e di riposo
• ombreggiatura
Per i primi anni xxxxxx le piante non offrono ombra, debbono essere previste delle leggere costruzioni per l’ombreggiatura (anche temporanee)
• giochi
per i giochi per bimbi è auspicabile un gioco creativo e libero (storico). Vanno evitati gli impianti gioco tradizionali ed anche strutture di notevole altezza che pregiudichino l’immagine complessiva dell’insieme. Le superfici di gioco debbono essere concepite in modo da permettere un gioco ed app- rendimento intergenerazionale.
3. Distribuzione interna ed esterna
I percorsi principali sono già individuati dalle prescrizioni storiche e debbono essere mantenuti come tali oppure ripristinati. I percorsi secondari sono parte integrante del progetto considerato e potrebbero venir progettati in modo tale da funzionare temporaneamente o stagional- mente, ad es. falciando un percorso nel prato.
L’accesso al centro eventi e visitatori ossia alle neces- sità aziendali ed alla casina estiva („Stöcklgebäude“) utilizzata a scopo privato (approvvigionamento, smalti- mento, veicoli di soccorso), deve essere garantito. L’unico accesso carrabile è su via Verdi e conduce al frutteto attraversando l’area antistante e passando il portone a sud.
A piedi si arriva attraverso l’accesso a nordovest (v. punto B 2.1.1), che deve funzionare con o senza biglietto d’entrata, oppure, nel caso in cui non venga richiesto un pagamento, attraverso l’accesso a sud, in ogni caso il portone può funzionare come uscita.
Sull’asse del pergolato settentrionale vi è ancora una porticina che dà sul muro di cinta occidentale in via San Xxxxxxxx, già rappresentata in una veduta storica anti- chissima (Burgklechner circa 1590). Questa può essere usata per l’entrata e l’uscita in particolari occasioni, tuttavia l’attuale assetto stradale e la situazione del traf-
fico sulla via San Xxxxxxxx non ne permettono un uso privo di pericoli senza particolari provvedimenti di sicu- rezza per i pedoni, dato che non vi è un marciapiede.
Parte meridionale
Situazione ed uso attuale
Al di fuori del frutteto cinto da mura, si trova una super- ficie utilizzata a scopo agricolo con coltivazione intensiva di meli (Golden Delicious). Si tratta delle particelle fondi- arie 957/1, 957/11 e 957/12. Il frutteto è raggiungibile con i veicoli solo attraverso queste superfici. Ad occidente ed a sud tale superficie confina con edifici residenziali ed i loro giardini, ad oriente invece con superfici sfruttate dal punto di vista agricolo di proprietà dell’Ordine delle suore terziarie di Bressanone. Le due particelle meridio- nali sono riservate a una nuova costruzione edile. Rimarrà un passaggio largo 10 m che formerà l’area d’accesso sia alle aree verdi che all’edificio nuovo considerato auspi- cati.
Obiettivo
Per quanto riguarda la sua futura configurazione, questo settore è privo di rigidi vincoli di tutela storico-architetto- nica ed artistica. Tuttavia, vista la vicinanza al patrimonio storico ed in vista di un insieme, bisogna essere accorti. L’area deve essere trasformata in verde pubblico in modo attento. Questa parte avrà un accesso libero in ogni caso.
Compito progettuale
• Articolazione dell’area d’accesso tra via Verdi e por- tone a sud del frutteto
• Realizzazione di un edificio di servizio (vedi punto B 2.2.4)
• Strutture per il tempo libero e di gioco per bimbi e giovani
• Rinnovo della recinzione, poichè la superficie di giorno deve essere liberamente accessibile e di notte venire chiusa
• Piantumazione robusta: l’onere di cura duraturo del- le piante dovrebbe essere possibilmente modesto. Superfici di prato falciato debbono essere progettate per un uso intenso.
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Oggetto del concorso 22
B 2.1.2 Vegetazione
Il compito richiede una progettazione sensibile per la piantumazione. Nel frutteto stesso debbono essere previsti piante fruttifere; la scelta e la sistemazione delle specie e delle varietà rientra tra i compiti progettuali del concorso ed è un principio sostanziale di realizzazione del progetto. Deve venire considerata una gamma di specie e sorti locali o storiche, tenendo presenti le condi- zioni climatiche locali.
L’esistente è stato rilevato, documentato in merito della misurazione e laddove possibile, specificato ( docu- mento D 15) dall’Associazione „Sortengarten Südtirol” Risultato della perizia:
• Tranne alcune eccezioni, l’esistente non è meritevole di essere conservato
• Varietà interessanti possono essere riprodotte nel modo vegetativo e quindi venir garantite, anche se l’esemplare non può essere elemento costituente l’assetto.
• Singoli esemplari e gruppi dovrebbero venir conser- vati individualmente per via dell’aspetto estetico
• L’albicocco (N. 16) ed il grande ciliegio (N. 17) sono stati classificati come meritevoli di essere conservati. A ciò si aggiunge il cedro vicino alla casina estiva (Stöcklgebäude), che nel PUC è iscritto come monu- mento naturale.
I partecipanti al concorso debbono tenere presente che la piantagione di meli esistente nel frutteto e nell’area a sud verrà abbattuta e, se necessario, si dovrà provvedere a sostituire il terreno.
L’impianto esistente è bensì una testimonianza della colti- vazione moderna di meli, però dal punto di vista della tutela monumentale non è meritevole di conservare. Piccole parti potrebbero essere conservate ancora per ulteriori anni a testimonianza della frutticoltura inten- siva altoatesina – casomai in una prima fase. Singoli filari dovrebbero essere rette con sostegni adeguati contro la caduta causata dal vento –come “documentazione museale“ sarebbe tipica la conservazione di blocchi.
In generale deve venire applicata una forma di coltiva- zione ecologica con aspetti biodinamici, aventi funzione modello.
L’immagine della vegetazione di un classico frutteto è, se si prescinde da impianti moderni che si basano su una coltura intensiva, caratterizzato a due livelli: lo strato della chioma degli alberi da frutta e lo strato del prato, composto da graminacee, erbe aromatiche e perenni. Un prato necessita di un sito ampio rispettivamente delle chiome arboree rade per xxx xxxxx xxxxxxxx xxxxx xxxxxx. La composizione dello strato erboso deve essere sondato, tenendo presente che vi sono dei picchi stagio- nali o locali, come ad es. la fioritura di piante bulbose, piante annuali, arbusti o erbe aromatiche. L’obiettivo è quello di avere un’immagine varia nonchè attrattiva, che può variare naturalmente sia nel corso del periodo vege- tativo che durante lo sviluppo della chioma. Si attendono adeguate proposte per mix di sementi e piante.
Se dovessero essere scelte piante sensibili al freddo, debbono essere considerate e proposte delle opzioni di svernamento adeguate o misure protettive.
In linea di massima sono da evitare le piante ornamen- tali dal punto di vista della tutela monumentale. I parte- cipanti al concorso di progetto sono richiamati di dare attenzione al punto B 1.4.3 “Prescrizioni di tutela storico- architettonica e artistica”, n. 3. L’oggetto del concorso prevede che nella sistemazione iniziale è legittimata la presenza di strutture con piante ornamentali per compensare la priva atmosfera di un frutteto tipico in quanto deve svilupparsi negli anni con la crescita delle chiome. Il progetto deve avere l’obiettivo di una sistema- zione che potrà corrispondere all’ottica auspicata dalla tutela monumentale dopo l’eliminazione dei supple- menti iniziali, che dovrà essere svolta gradualmente nell’arco di 5 – 10 anni. I partecipanti soni invitati di raffi- gurare la sistemazione iniziale nella planimetria in scala 1:250 e l’impianto fisso in scala 1:500.
B 2.1.3 Materiali ed arredo
L’arredo non dovrebbe dominare il sito del bando concor- suale. Obiettivo è di rendere vivibile nella sua globalità un’area storicamente tramandata. Gli arredi necessari dovrebbero essere percepibili come elementi accessori e moderni.
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Oggetto del concorso 23
a) Recinzione e ringhiere
Attualmente ed in futuro il parco deve e dovrà essere deli- mitato da recinzioni o mura esistenti, dato che l’impianto di notte viene chiuso. Si fa nuovamente presente che la questione del biglietto d’entrata non è ancora stata chia- xxxx e che eventualmente si troverà una risposta dalle soluzioni concorsuali.
Il muro di cinta del frutteto è in un buono stato ed è stato sottoposto a misure conservative circa 10 anni fa. La parte al di fuori del “pomarium” necessita tuttavia di una nuova recinzione; in quel punto anche le mura verso il podere dei vicini ad est non sono intatte e richiedono un risanamento.
L’intero impianto deve essere chiudibile.
Bisogna tenere presente che bisogna rendere più sicuro il canale verso la residenza vescovile, a nord del frutteto. Spetterà al progettista decidere se ciò deve avvenire con una costruzione impenetrabili del pergolato o una sicu- rezza aggiuntiva contro le cadute. Comunque sia, la stri- scia tra pergolato e canale deve essere accessibile per la manutenzione dell’area.
b) Coperture dei percorsi
Per fissare l’articolazione dei percorsi deve essere svilup- pato un progetto che sia adeguato all’insieme e che sia in sintonia con gli oneri attesi, consideri gli aspetti ecologici e richieda, laddove possibile, modesti costi di gestione e manutenzione. Il drenaggio delle acque superficiali deve avvenire esclusivamente con la penetrazione nell’area di progetto. In linea generale i percorsi devono essere prive di barriere architettoniche.
c) Illuminazione
L’illuminazione deve essere utilizzata in modo mirato e ridotta al necessario. Il progetto di illuminazione da sviluppare non può essere concorrenziale all’architettura del manufatto, deve essere discreto e essere adeguato ai diversi usi. Per motivi di sicurezza, nel caso di mani- festazioni serali, tutti i settori di accesso devono essere sufficientemente illuminati dall’esterno (percorsi per i visitatori). Inoltre tutti i settori interni, che possono essere frequentati durante le manifestazioni serali, debbono avere delle fonti luminose. Debbono essere
tenuti presenti gli aspetti energetici.
d) Acqua
L’elemento acqua è auspicato come motivo architetto- xxxx tramandato sotto forma di fossati o canali. Questi però non servono più come in passato alla irrigazione o al drenaggio, ma hanno un valore estetico o di vissuto. Viene escluso l’impianto di stagni o di superfici d’acqua maggiori.
Attualmente il canale del Palazzo vescovile è alimentato ad ovest, presso la casetta dei cigni, da una modesta portata d’acqua; il livello dell’acqua viene regolato dal sistema dei canali cittadini utilizzando un sovrapieno ad ovest.
I partecipanti al concorso debbono presupporre una direzione di scorrimento dell’acqua nel frutteto da nord- ovest a sudest e possono ritenere che sia l’alimentazione che lo scolo delle acque del fossato previsto nel frutteto debba venire regolamentato ex novo, sotto forma di un passaggio idrico e non di un ricircolo.
e) Arredo
Il confronto con il luogo particolare dovrebbe presup- porre un confronto con forma e dimensione degli elementi d’arredo e con un loro utilizzo mirato. Viene richiesta come compito progettuale una rappresent- azione sotto forma di schizzo degli elementi che carat- terizzeranno l’estetica futura. I materiali scelti dovranno essere facili da tenere puliti e possibilmente robusti. Bisogna tenere presente che vi dovrà essere un minimo di contenitori per i rifiuti.
B 2.2 Edifici e programma planivolumetrico
Attualmente sono a disposizione nell’area di progetto i due padiglioni angolari a sudest e sudovest del “poma- rium”. Il loro utilizzo è possibile in misura limitata per motivi di sicurezza. I piani superiori sonno accessibili nell’ambito di guide organizzate e potranno messi a disposizione per manifestazioni culturali scelti. Al piano terra della torre cinese attualmente è sistemata la cabina elettrica dell’ASM di Bressanone, però in tempi futuri lo
Via Bruno
uino
Via Xxxxxxx
Via Vescovado
Prunus avium cult.
Kassianstrasse
sse
Via Xxxxxxxx
Prunus avium cult.
Zugang vom Herrengarten
Accesso dal giardino dei signori
Hartwiggasse
First:569.78
First:573.52
Bahnhofstrasse
Viale Stazione
First:571.21
TRaufe:567.31
Schotterkante
Traufe:578.02
First:568.61
raufe:578.03
Traufe:567.13
Brunogasse
Aree degli edifici nuovi
Kassianstrasse
Vitis vinifera sub.
Pergola Laubengang
Schotterkante
Via Xxxxxxxx
Malus spec.
Malus spec.
Vitis vinifera sub.
Pergola Laubengang
Schotterkante
Via Fallmerayer
Lesesteine
Lesesteine
Schotterkante
Schotterkante
Malus spec.
Malus spec.
Concorso di progettazione
Hoehe Traufe:569.61
Malus spec.
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Zufahrt
accesso
Oggetto del concorso 24
Herrengarten Giardino dei Signori
Domplatz Piazza Duomo
Kiosk chiosco
Kutscherhof
Hofburgplatz Piazza Vescovile
Hofburg Dioezesanmuseum
Palazzo Vescovile Museo Diocesano
Stöcklgebäude
Gewaessergrund:557.00
Besucherzentrum centro visitatori
Xxxxxxxxxx Pomarium
Japanischer Turm Torre Giapponese
Chinesischer Turm Torre Cinese
Wirtschaftsgebäude edificio di servizio
Neubau geplant Nuovo edificio previsto
Kies Pergola
561.79 Rosa spec. 561.85
561.84
Buxus 561.59
WS:56156.351.40sempervirens 561.59 Ficus 31
561.33 561.38
561.28
561.31
carica
561.20
561 561.07 561.32
.40
560.43
560.85 560.56 560.68
14
Pergola Prunus
560.89 560.57 armeniaca Actinidia
chinensis 560.52
560.18
560.00
Kies 559.83
564.03 560.61
560.24
560.58
560.53
559.93
Rasen
560.01 559.43 560.51 560.57
559.87 559.71
Rasen 560.50
559.69
560.66
559.27
560.48
559.90
Rasen
563.86
559.39 560.50 560.62
560.44
559.85
560.07
559.76
559.50
560.65561.26 561.13
561.05
561.21
559.56
559.44 560.06559.18
561.05
561.08
559.13
561.18
559.79 561.02
563.36
559.35 559.27
561.04
560.95
559.22
Rasen
559.55
562.53
564.78
559.07
564.68
Ficus Prunus armeniaca 559.69
Prunus
566.80
564.71
560.19 Prunus 560.30
carica 559.70 armeniaca 22
563.58
559.60
563.55
563.13
UZ:563.03
560.54 559.65
Diospyros kaki
armeniaca
560.07 26
15 16 559.53
559.30
Xxxxxx Xxxxxx Xxxx
559.53
559.23
560.97
559.25
21
Betonsockel
559.99
559.49
Platten
560.11
561.07
560.69560.62 560.80560.84
560.61
Betonsockel 560.84
560.73
560.64
559.44
564.43
560.27
560.29 Polygonalpflaster
560.38
560.23
559.79
558.06
Rosa 559.52spec.
560.22
559.85
558.21
559.59 559.62
558.97
561.06 559.56
Buxus sempervirens
560.66
560.67
560.28
559.42
Gewaessergrund:557.05 Gewaesserstand:557.7
560.92
5
560.43
557.83
Rasen
560.49 560.35
559.65
Schuppen
Celtis occidentalis
Pfosten
Xxxxxx 557.69
559.86
560.93
Xxxxxx 559.49
560.92
Xxxxxx 560.46
Xxxxxx
Xxxxxx
559.80
Prunus cerasifera
560.33
559.56 559.75
558.82
560.86
559.55
560.08 561.40
559.64 20 14 13 Prunus laurocerasus Cedrus 152
560.02
558.83
559.82 18 20 18 15
23
libani
559.91 559.84
559.93 559.88
559.90
559.74
Schwanenhaus 557.84
558.44
558.39 Xxxxxx
559.92 20 23
20 19
Prunus domestica
560.09
560.47
21 22 20 22
560.35
560.14
560.39 22 17 22 21
560.22 20 26 19
560.32
Prunus domestica 560.40
559.93
559.98
558.79
Xxxxxx
559.69
21 22 20 18 21
560.00
559.80 16 14
18
Prunus domestica 560.51
557.94
560.16
20 18
561.09
560.08
17 18
17 14 13
Vitis vinifera sub. Pergola Laubengang
560.01
559.21
558.58
562.86 557.85
20
21
Prunus domestica
560.80
560.00
558.97559.02
559.27
16
Prunus cerasifera Prunus domestica
560.80
14 560.4016
13 12
560.97 560.99Prunus domestica 560.96
559.89
560.29 560.39 560.30
12 560.32 15 14
Prunus domestica
560.85 Prunus domestica 560.93
560.77
560.28
559.73
Prunus domestica 20 21
559.43
561.31
563.44 560.77 560.7210/12 13 560.80
560.95
560.64
20
560.79
560.47
10 42
559.20
559.79
Vitis vinifera sub. Pergola Laubengang
560.87
560.69
560.81
560.60
21
559.38
560.76
560.71
36 25 28
Prunus domestica
Prunus domestica
558.76
558.50
560.85
560.88
560.66
35
27
24
558.30
558.40558.41
558.55
558.69 559.38 558.43
560.76
23
24
558.50
560.83
560.17
14 16 20
11 26 17
18
558.30
558.34
558.41
559.62
560.75
19
30
558.38
560.83
560.91
Prunus domestica
Prunus domestica
558.66
558.22
559.15
558.61
558.18
560.71
559.39
558.17
559.36
559.45
559.41
558.92
558.15
559.72
558.26
559.52
562.75
560.05
559.93 54 559.88
Prunus avium cul.
559.22
559.99
559.65
560.14
560.05
559.65
559.47
558.95
Schotter
559.27
558.91
559.33
559.93
559.65
559.20
558.11
560.58
560.27
559.38
559.34
557.84
559.01
559.61
559.50
559.37
558.01
559.29
559.76
557.78
559.36
559.76
559.34
557.91
558.90
559.27
559.44 559.57
559.44
Kies
559.13
559.25
557.61
559.25
558.74
559.17
Wein
558.07
559.18
559.21
559.18
558.98 559.18
560.07
559.54
Prunus cerasifera
37
Brunnen 557.51
557.47
557.61
559.11
558.04
559.25
558.85 559.12
559.50
557.67
557.95
559.38
560.87
557.30
559.86
558.71
558.59
558.84
558.82
558.86
559.08
557.47
559.16
557.76
558.48
560.91
559.56
558.55
557.47
558.56
557.27
558.60
558.44
557.45
559.05
558.62
558.63
558.95
557.69
558.90
561.58
558.21
559.32
558.34
560.74
557.37
557.36
558.71
558.46
557.75 560.72
557.29
557.35
559.35 559.18
558.81
557.52
557.42
557.41
558.29
557.63
558.62
557.64
564.80
558.42
558.69
557.60
557.54
557.60 557.54
558.70
558.73
557.58
558.09 Malus spec. 558.22
558.21
558.67
558.55
557.97
558.03
561.28 571.78
559.28 559.07
558.08
27
558.34 558.40
Pyrus spec.
First:563.51
558.65
558.62
558.21
Malus spec.
558.21
561.80
558.11
Malus spec.
558.11
15 14
32
558.36
558.20
11 12 557.19
560.20
558.71
12
558.65
Fundamentrest
Malus spec.
558.2430
558.66
558.64
558.71 Malus spec. spec. 27
558.47
Pyrus
25 558.37
558.66
558.65
13 16 11 12
557.08
558.96
560.51
558.59
Pyrus spec. 558.88 14 13
558.72
558.57
558.63
558.65
558.88 558.77
558.63
Pyrus spec. 558.92 15 15 14 12 13
17 15 14 15 13 561.48
561.51 558.60
558.68
559.15 558.98
559.34
558.77
558.83 Lesesteinkante
558.79
Pyrus spec.
558.87
16 15
558.35
558.01
558.81
558.83
14 13 13 14
13 17 8 16 15
558.57
556.94
557.03
558.84
557.92
558.93
558.36 558.15
558.31
557.01
561.69 561.33
OKF:561.70
558.32
558.21
557.51
572.60
558.36
558.19
557.85
558.29
557.83
558.17
558.03
558.21
558.13
557.82
Betula pendula
28
558.06
557.06
558.20
557.65 557.33
558.17
557.47 557.21
557.75 557.16
557.50
557.56 557.05
556.75
Malus
556.93
spec. 558.17
556.98
3x14-20
558.08
556.56
557.80
557.05
557.68
558.02
pendula
Betula 44
557.36
557.09
557.97
557.24
558.16
557.71
3x10-13 557.80
556.98
557.75
557.06
557.84 Acer pse
558.14
udoplatanus
556.97 557.19
556.61
557.62spec. 28
Chamaezyparis
556.95
557.17
558.07
Picea
pungens 20
556.44
556.92
556.87 556.98
556.53
556.62
556.70 557.03
557.00
556.57 556.55
556.29
556.97
557.12
557.65
557.22
557.01
556.61
556.82
557.51
556.96
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso
spazio si liberà e sarà possibile l’utilizzo per esposizioni vari. Il piano terra della torre giapponese invece è libero lo spazio potrà essere dedicato a un’esposizione fissa o alternata per esempio trasmettendo informazioni sull giardino e la sua storia oppure su temi in merito di giar- dini storici e tutela monumentale.
Lestruttureediliesistentinoncorrispondonoalleesigenze rilevate e di seguito è stato elaborato il programma funzi- onale sulla base delle necessità di utilizzo. Si descrivono le funzioni delle singole unità. Spetterà al progettista articolare le unità. In linea di massima per gli edifici viene auspicata un’architettura moderna che si assoggetti al Giardino ed al Palazzo vescovile e venga realizzata nella misura adeguata.
L’ente banditore prevede le seguenti cubature massime: Cassa : 75 m³
Centro visitatori con caffetteria e shop: 1.400 m³ Edificio di servizio: 2.000 m³
I dati relativi alle cubature debbono essere considerati come massimi e non possono essere superati; il xxxxx- sogno di spazi e superfici è indicato nel „Modulo per la verifica delle superfici utili e della cubatura“ (documento D 16) e deve venire completato dai partecipanti. I calcoli delle cubature redatti dai partecipanti verranno verificati in sede di esame preliminare secondo uno schema unifi- cato. Il calcolo deve comprendere tutte le volumetrie chiuse dal pavimento finito più basso fino all’estradosso del manto di copertura.
B 2.2.1 Cassa e passerella di collegamento ’Giardino dei Signori – frutteto’
Nella parte dedicata alla realizzazione del progetto si deve partire dal presupposto che l’accesso al frutteto verrà realizzato con sistema di controllo nella parte nordovest del Palazzo vescovile. La struttura tipo di chiosco deve essere posizionato in modo tale che il passaggio viale Stazione – Giardino dei Signori non sia impedito. La pergola esistente può essere asportata.
Il chiosco serve all’informazione nonché all’emissione dei
25 biglietti ed al loro controllo, se verrà richiesto un biglietto
d’entrata ev. addotato di girello passapersona. La cassa e il banco per le informazioni dispone di una postazione di lavoro, di scaffali per diversi brochure e di altro mate- riale informativo per i visitatori. Dovranno essere dispo- nibili una superficie antistante coperta ed una super- ficie adeguata fissa che fungano da punto di incontro e di raccolta per gruppi e visite organizzate. L’area dovrà essere recinta rispetto alle superfici non accessibili dell’area del palazzo vescovile.
L’ulteriore accesso al frutteto dovrà avvenire attraverso una passerella che dovrà essere progettata e si articolerà lungo le mura di delimitazione in una striscia larga 3 m. Tale passerella dovrà essere percorribile in una larghezza minima di 2,5 m e costruita autoportante in modo tale da funzionare senza ancoraggio al muro.
Articolazione, scelta del materiale e costruzione sono parte dell’oggetto del concorso. La delimitazione sulla parte del Palazzo vescovile può permettere uno sguardo su area e facciata del Palazzo vescovile, ma deve essere insuperabile verso l’area del palazzo in quanto è inacces- sibile per il pubblico! I livelli del percorso devono essere a misura di disabili.
B 2.2.2 Centro visitatori e manifestazioni con caffetteria
Per permettere un funzionamento autonomo dell’impianto, è necessaria una struttura edilizia per le manifestazioni artistiche, culturali, di intrattenimento, formative e pedagogiche ecc... Poiché attualmente le strutture esistenti non sono disponibili, dovrà essere costruito un nuovo edificio. L’ufficio Beni architettonici ed artistici, riparto Beni culturali suggerisce quale ubica- zione quella superficie ad ovest del pomarium, che nella pianta di X. Xxxxxxx del 1913 è rappresentata come una superficie priva di vegetazione con struttura edilizia. Probabilmente lì sorgeva un ricovero per attrezzi o una fontana.
E’ tuttavia a discrezione del partecipante al concorso individuare un sito adatto e costruirvi una struttura che sia in sintonia con l’ambiente circostante. In questo contesto vanno controllate dettagliatamente le vedute sul palazzo vescovile, le torri del duomo e il paesaggio. Altezza ed estensione dell’edificio debbono essere
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso
ponderate attentamente e non debbono stare in concor- renza alle strutture storiche-artistiche.
Le considerazioni attuali dell’ente banditore preve- dono una combinazione tra shop e caffetteria con circa 80 posti a sedere; tale spazio deve essere utilizzabile in modo differente per le esposizioni e avere un carattere multifunzionale e facile da variare per adeguare a diversi eventi. Per le esibizioni di tutti i tipi all’aperto deve essere realizzato un palco utilizzabile in modo flessibile con una copertura mobile e pareti laterali pieghevoli o scompo- nibili. Tutte le parti della costruzione necessarie devono poter essere riposte in loco.
Una terrazza per gli ospiti di circa 150 m² da un lato deve fungere a servire gli ospiti e dall’altro offrire la possibilità di mettere delle sedie nello spazio dedicato agli spetta- tori.
Sia gli ospiti della caffetteria che del giardino debbono disporre di una toilette a piano terra, che deve essere accessibile sia internamente che esternamente ed essere priva di barriere architettoniche.
I locali accessori necessari all’edificio a forma di padi- glione debbono essere possibilmente al piano sotter- raneo per tenere la dimensione esterna tanto più piccola possibile.
B 2.2.3 Edificio di servizio
Un edificio funzionale dovrà essere costruito nell’area meridionale, vicino all’accesso da via Verdi. Servirà come edificio di servizio per le attività agricole/di giardineria: ricovero di macchine e attrezzi, officina, magazzino per fertilizzanti e diserbanti, deposito per arredi e mobilio, ad es. per le sedie per le manifestazioni nel pomarium e locali per il personale. Deve essere prevista anche una toilette pubblica, accessibile ai visitatori del parco dall’esterno.
L’edificio deve possedere un piano interrato per permet- tere un ampliamento successivo delle celle frigo in cui conservare la frutta. Anche la vendita di frutta dovrebbe essere fatta in grandi unità. Per gli acquirenti con veicolo debbono esservi dei posti auto e di manovra.
26
B 2.2.4 Programma funzionale – superfici
Le superfici dei songoli vani possono differire dai valori indicati di al massimo ± 5%.
Spazio | Annotazione | Superficie in m² | Spazio | Annotazione | Superficie in m² | |||
1 | Casetta della cassa | 3 | Edificio di servizio | |||||
Cassa e banco informazione | PT: 1 vano | 12 | Macchine e attrezzi | PT | 100 | |||
Toilette con antibagno per il personale | PT | 5 | Officina | PT | 30 | |||
Superficie antistante coperta | Livello del giardino | 6 | Locale di vendita + ufficio | PT | 40 | |||
Superficie libera pavimentata | Livello del giardino | 60 | Toilette – doccia - spogliatoio | PT | 10 | |||
2 | Centro visitatori | Soggiorno con nicchia cucina | PT | 10 | ||||
Caffetteria, multifunzionale | PT | 150 | Magazzino con raffredda- mento (frutta) | PI (ampliamento se- condo le necessità) | 30 (110) | |||
Terrazza per ospiti | Livello del giardino | 150 | Magazzino (fertilizzanti e antiparassitari) | PI | 20 | |||
Palcoscenico | Livello del giardino | 100 | Magazzino (ad es. mobili da giardino in inverno) | PI | 30 | |||
Toilette | PT | 32 | Superficie libera coperta | Livello del giardino | 50 | |||
Cucina | PI | 40 | Superfice del cortile e area di accesso | Livello del giardino | 200 | |||
Cella frigorifera | PI | 10 | Montacarichi e percorsi interni | PI/PT | 40 | |||
Deposito (alimentari e bibite) | PI | 10 | Toilette pubbliche | PT | 20 | |||
Deposito (shop) | PI | 12 | ||||||
Vano pulizie | PI o PT | 3 | ||||||
Ascensore e accesso interno | PI/PT | 30 | ||||||
Accesso esterno | 30 |
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Condizioni del concorso 27
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso
B 2.3 Costi
I costi di costruzione per il progetto sono stati stimati come segue e sono da considerarsi come indicativi: giar- dino e passerella di accesso, pergolati, superfici ancorate, dotazione, infrastrutture necessarie, piantumazione e rinverdimento ca. 2.100.000 €, gli edifici 1.190.000 €. (cas- sa ca. 30.000 €, centro visitatori ca. 560.000 € e edificio di servizio ca. 600.000 €).
I costi globali di ca. 3,3 Mio. € si intendono come costi di costruzione senza arredamenti delgli edifici, spese tecni- che e IVA.
La descrizione del progetto deve comprendere una sti- ma dei costi. L’ente banditore invita i partecipanti al con- corso ad utilizzare i suoi mezzi in modo parsimonioso ed economico. L’economicità del progetto dovrà essere un criterio importante nella valutazione dei compiti con- corsuali. Questi fanno riferimento ai costi di costruzione, costi annui di gestione e di manutenzione degli edifici ossia di cura e manutenzione degli spazi aperti.
B 3 Parte delle idee
B 3.1 In generale
La posizione centrale del Giardino del Palazzo vescovile cela un eccezionale potenziale nel cuore della città di Bressanone. Incalcolabile è il valore delle superfici verdi per quanto attiene la qualità della vita della popolazio- ne di Bressanone e la qualità del soggiorno degli ospiti della città.
Sia l’ente banditore che la popolazione di Bressanone si attendono un accesso diretto da piazza Duomo o dalla piazza antistante il palazzo vescovile verso il frutteto. Poiché l’ente banditore non possiede diritti sui relativi fondi o porzioni di edificio, tali riflessioni debbono essere escluse dalla parte relativa alla realizzazione. Esse debbo- no però essere considerate nello scambio di idee onde giungere ad una soluzione ottimale che ponga le basi per soluzioni future. La planimetria “area di progetto” raf-
28 figura le relative superfici (tratteggiate rosse).
B 3.2 Obiettivi
Nella parte dedicata alle idee bisogna ricercare la soluzi- one “ideale“ per le possibilità di accesso e sistema di con- trollo secondo le aspettative dei cittadini di Bressanone. Successivamente verranno descritte le possibilità esis- tenti. L’accesso al Giardino dei Signori attraverso la pas- serella ad ovest è già parte del bando di concorso, parte relativa alla realizzazione.
B 3.3 Accessi
La decisione se l’area sarà accessibile con biglietto d’entrata o meno, potrà essere assunta solo che si sarà proceduto a decidere in merito al vincitore del bando di concorso e tra l’altro dipende dai progetti presentati (progetto di gestione). Le entrate debbono però essere concepite in modo tale da permettere la vendita dei bi- glietti o per lo meno un controllo nel caso in cui siano state acquistate delle Cards esternamente; inoltre deve essere possibile obliterarle con scanner e controllarle per quanto riguarda la loro validità.
B 3.3.1 Attraverso il palazzo vescovile
Una possibilità di arrivare al Giardino vescovile sussiste grazie all’entrata principale del Palazzo vescovile ossia attraversando il cortile ad arcate, passando il piano terra e il ponte esistente sul canale a sud.
Questa variante presupporrebbe una modifica all’interno del Museo diocesano, ossia impiegando il personale op- pure utilizzando dispositivi di chiusura dell’entrata del flusso dei visitatori. In questo caso sarebbe possibile sfruttando le sinergie utilizzando insieme le strutture esistenti in rispetto a cassa e shop.
B 3.3.2 Lato est del palazzo vescovile
Quando si è attraversato il ponte sul canale del Palazzo vescovile ad est proveniente dal centro città, prima di passare l’entrata principale del Palazzo vescovile a sinist- ra si trova un accesso che porta al Giardino percorrendo
Concorso di progettazione
Giardino del Palazzo vescovile di Bressanone
Oggetto del concorso
il canale. Attualmente questo accesso viene utilizzato privatamente come percorso pedonale alla casina estiva (Stöcklgebäude).
Debbono essere previste delle misure di sicurezza sia per quanto riguarda l’edificio (contro scassi) che verso il ca- nale (sicurezza contro le cadute). La sistemazione della cassa è da rilevare.
B 3.3.3 Kutscherhof –„Pesceria“ –Passerella di collegamento ad ovest
Già oggi il Kutscherhof di giorno è liberamente accessi- bile. Si tratta di un cortile delimitato attraverso cui si ac- cede al Giardino dei Signori. Il servizio di gastronomia al- loggiato nel nuovo edificio, ossia la ex Wagenburg, copre una parte del cortile all’aperto. Una parte della superficie viene utilizzata anche come parcheggio privato.
In linea di massima quest’area sarebbe adeguata a forma- re l’entree e punto di raggruppamento. Sarebbe pensabi- le una sua trasformazione con tale obiettivo, però non fa parte del compito concorso di progettazione presente.
Il piano terra del risalto al lato nord del Palazzo vescovile potrebbe essere assegnato alla cassa e sistema di cont- rollo nel modo che i visitatori debbono passare in quel luogo nel caso di pagamento. Il percorso conduce attra- verso l’ex peschiera per arrivare alla passerella ad ovest.
B 4 Gestione dell’impianto: economicità e funzionamento
Accanto alla parte relativa alla realizzazione si necessita di un progetto convincente dal punto di vista econo- mico, contenente considerazioni sul progetto di gestio- ne e di marketing.
In tempi di risparmi e di minori capacità di cassa dei bi- lanci comunali, il tema dell’economicità sarà un tema dominante. Per vivacizzare il Giardino dei Signori sul lungo periodo debbono esservi le condizioni per una gestione che sia economicamente vantaggiosa. L’ente
29 banditore si attende perciò delle proposte che indichi-
no diverse fonti di entrata dai settori agricolo, formativo, pedagogico, culturale, o locativo, e che sia compatibile con l’articolazione dell’impianto. I partecipanti possono raffigurare le proposte in forma scritta nella descrizione del progetto oppure mediante spiegazione sulle tavole. La questione circa il biglietto d’ingresso al „pomarium“, non è ancora stata chiarita completamente a livello co- munale. Soprattutto i cittadini auspicano un’entrata libe- ra. La considerazione dell’ente banditore circa l’obbligo di pagare una tassa si basa su di una certa funzione ordi- natrice. A questo si contrappongono i costi per il perso- nale per la riscossione e il controllo. Inoltre, attraverso il pagamento dei biglietti d’ingresso, si mette in dubbio la redditività della caffetteria che si trova nel Giardino. Per- tanto bisogna pensare a come rendere attraente la visita e come realizzare degli utili, nel caso ideale.
B 5 Direttive progettuali
L’elaborazione del progetto soggiace alla normativa nelle rispettive versioni vigenti.
Nell’ elaborazione del progetto bisogna tenere presente le necessità di persone disabili, prevalentemente in car- rozzina, nonché la mancanza di barriere architettoniche. Spetta ai partecipanti al concorso informarsi in modo dettagliato ed esaustivo anche sulle norme vigenti.