Contratto collettivo di lavoro
Contratto collettivo di lavoro
Per i medici capiclinica 1° Gennaio 2017
Contratto collettivo di lavoro per i medici capiclinica 1° Gennaio 2017
1. Norme generali 5
1.1. Scopo 5
1.2. Campo di applicazione 5
1.3. Costituzione del rapporto di impiego 5
1.4. Diritto applicabile 5
1.5. Definizione di medico capoclinica 6
1.6. Condizioni di impiego 6
2. Inizio e fine del rapporto di impiego 6
2.1. Inizio 6
2.2. Fine 6
3. Obblighi del medico capoclinica 7
3.1. In generale 7
3.2. Inquadramento e compiti 7
3.3. Compiti particolari del capoclinica 7
3.4. Attività accessorie 7
3.5. Rotazione su più sedi 8
4. Obblighi del datore di lavoro 8
4.1. Formazione 8
4.2. Piano di formazione 8
5. Condizioni salariali 8
5.1. Retribuzione 8
5.2. Fatturazione in assenza del primario 9
5.3. Tetto massimo di guadagno 9
6. Durata del lavoro 9
6.1. Definizione della durata del lavoro 9
6.2. Conteggio del tempo di lavoro 9
6.3. Pianificazione dell’orario di lavoro 10
6.4. Durata massima settimanale del lavoro 10
6.5. Ore negative 10
6.6. Durata del lavoro giornaliero diurno e serale 10
6.7. Lavoro notturno 10
6.8. Durata del lavoro notturno 11
6.9. Lavoro domenicale e festivo 11
7. Lavoro straordinario 11
7.1. Nozione di lavoro straordinario 11
7.2. Condizioni del lavoro straordinario 11
7.3. Durata massima del lavoro straordinario 11
7.4. Congedo e retribuzione del lavoro straordinario 11
8. Servizio di picchetto 12
8.1. Obbligo di prestare servizio di picchetto e nozione 12
8.2. Libertà di spostamento e alloggio gratuito presso l’Ospedale 12
8.3. Durata del picchetto e indennità 12
8.4. Congedo e retribuzione del picchetto 12
8.5. Tempo di intervento e conteggio del tempo di lavoro 12
8.6. Picchetto prestato in Ospedale 13
8.7. Picchetto annesso al tempo di lavoro ordinario 13
8.8. Durata massima del servizio di picchetto 13
8.9. Medico capoclinica con responsabilità famigliari 13
9. Lavoro a tempo parziale 13
10. Pause e tempo di riposo 14
10.1. Pause 14
10.2. Riposo giornaliero 14
10.3. Riposo settimanale 14
10.4. Prolungamento della settimana lavorativa 14
11. Congedi, feste e vacanze 15
11.1. Feste infrasettimanali cantonali 15
11.2. Congedi 15
11.3. Vacanze 15
12. Gravidanza e maternità 16
12.1. Protezione della salute 16
12.2. Lavori pericolosi e gravosi 16
12.3. Occupazione e tempo di riposo durante la maternità
e/o l’allattamento 16
12.4. Tempi per l’allattamento 16
12.5. Lavoro compensativo e pagamento continuato del
salario durante la maternità 17
12.6. Politica a favore delle madri che lavorano 17
12.7. Disposizioni interne per la protezione delle
collaboratrici in gravidanza o che allattano 17
13. Medico capoclinica con responsabilità famigliari 17
14. Indennità sostitutiva del guadagno 17
14.1. Assenza per malattia, infortunio e servizio militare 17
14.2. Assenza per maternità 18
14.3. Assenza per adozione 18
15. Congedo non pagato per maternità o adozione 18
16. Libera professione 18
17. Assicurazioni 18
17.1. Assicurazione contro gli infortuni professionali
e non professionali 18
17.2. Previdenza professionale 19
17.3. Assicurazione responsabilità civile 19
18. Commissione paritetica 19
19. Carta professionale e quote partecipative 19
20. Programma di accoglienza 20
21. Disposizioni finali 20
21.1. Durata del contratto 20
21.2. Foro 20
Allegato I. al contratto collettivo per medici capiclinica 21
Allegato II. al contratto collettivo per medici capiclinica 22
1. Norme generali
1.1. Scopo
Le disposizioni del presente contratto collettivo di lavoro sono frutto di trattative tra l’Ente Ospedaliero Cantonale (in seguito: EOC) da una parte e l’Associazione ticinese dei medici assistenti e capo clinica (in seguito: ASMACT) dall’altra, allo scopo di:
− promuovere e realizzare una uniforme applicazione delle
condizioni di lavoro e di formazione dei medici capiclinica
impiegati presso l’EOC;
− migliorare la collaborazione fra la struttura ospedaliera e i medici
capiclinica;
− garantire delle condizioni di lavoro moderne, eque e favorevoli
agli impegni famigliari;
− garantire l’assoluta pace sociale.
1.2. Campo di applicazione
1Il presente contratto si applica a tutti i medici capiclinica impiegati dall’EOC ad esclusione dei capiclinica impiegati in regime di borsisti sulla base di convenzioni specifiche concluse con le Università e i medici capiclinica di ricerca finanziati da Fondi particolari (es.: FNRS). Per questi, le norme della Legge federale sul lavoro e quelle imperative del Codice delle Obbligazioni fanno comunque stato.
2L’EOC si impegna a garantire il rigoroso rispetto del contratto
collettivo di lavoro.
1.3. Costituzione del rapporto di impiego
1La costituzione del rapporto di impiego tra l’EOC, rappresentato dalla Direzione dell’Ospedale di sede e il medico capoclinica, avviene mediante la sottoscrizione dell’atto di assunzione, di cui il presente contratto collettivo di lavoro è parte integrante.
2Le assunzioni sono di esclusiva competenza dell’EOC.
1.4. Diritto applicabile
1Il contratto di lavoro è retto dal diritto privato.
2I medici capiclinica sottostanno alla Legge federale sul lavoro (LL) e alle sue ordinanze, nonché alle disposizioni del presente contratto collettivo di lavoro. I medici capiclinica sono tenuti a rispettare le direttive interne dell’EOC che fanno parte integrante del contratto individuale di lavoro (atto di assunzione). La responsabilità civile è regolata dalla Legge cantonale sulla responsabilità civile degli enti pubblici e degli agenti pubblici del 24.10.1988. Sussidiariamente si applicano le norme del Codice delle obbligazioni. 3Al di fuori della relazione contrattuale i medici capiclinica sono tenuti a rispettare le disposizioni loro applicabili delle norme di diritto pubblico
sanitario federali e cantonali e in particolare: la Legge federale sulle professioni mediche (LPMed), la Legge sanitaria cantonale (LSan) e la Legge cantonale sull’Ente Ospedaliero Cantonale (LEOC) con i relativi Regolamenti.
1.5. Definizione di medico capoclinica
Sono considerati medici capiclinica ai sensi del presente contratto i
xxxxxx che esercitano sotto la propria responsabilità e che
− sono già in possesso del libero esercizio e di un titolo di
perfezionamento federale o estero riconosciuto; oppure
− non hanno ancora il titolo di specialità e l’autorizzazione al libero esercizio, ma sono autorizzati ad esercitare sotto la propria responsabilità secondo le modalità d’eccezione dell’art. 57 Legge sanitaria cantonale e sono detentori di un diploma federale in medicina umana, di un diploma estero riconosciuto o di un diploma che autorizza ad esercitare, nello Stato che lo ha rilasciato, la professione di medico sotto vigilanza professionale.
1.6. Condizioni di impiego
1Per essere impiegati come medico capoclinica occorre:
− essere in possesso o in procinto di ottenere il titolo di specialità
e l’autorizzazione al libero esercizio;
− disporre delle conoscenze linguistiche necessarie all’esercizio della professionale;
− essere in possesso di un’autorizzazione cantonale all’esercizio
della professione.
2La verifica di queste condizioni incombe alla Direzione dell’Ospedale, che a tale scopo può esigere dal medico capoclinica l’iscrizione al registro federale (MedReg).
2. Inizio e fine del rapporto di impiego
2.1. Inizio
Il rapporto di impiego inizia a decorrere dalla data fissata nell’atto di
assunzione.
2.2. Fine
1Il rapporto di impiego è valido fino alla data fissata nell’atto di
assunzione.
2Può essere disdetto da entrambe le parti, durante i primi tre mesi,
considerati di prova, con un preavviso di 1 mese.
3Scaduto il tempo di prova, le parti possono disdire il rapporto di
lavoro per la fine di un mese con preavviso di 3 mesi.
4È riservata la disdetta immediata per giusti motivi ai sensi dell’art. 337 CO.
5La disdetta deve essere in ogni caso data per iscritto.
3. Obblighi del medico capoclinica
3.1. In generale
1Il medico capoclinica ha i doveri e gli obblighi connessi con la sua
funzione.
2L’attività e il ruolo del medico capoclinica sono definiti in una descrizione di funzione, che viene consegnata e sottoscritta al momento dell’assunzione.
3.2. Inquadramento e compiti
1Il medico capoclinica svolge le proprie mansioni secondo le indicazioni del primario e dei medici cui è subordinato.
2Amministrativamente egli dipende dalla direzione dell’Ospedale.
3È tenuto a rispettare i regolamenti interni per quanto concerne le norme di carattere generale e amministrativo.
4In base al suo livello di perfezionamento gli viene attribuita una responsabilità adeguata.
3.3. Compiti particolari del capoclinica
In particolare il medico capoclinica:
− collabora con il primario all’organizzazione del reparto e a questo scopo collabora all’organizzazione e alla formazione dei medici assistenti, del personale paramedico e degli studenti; collabora alla sorveglianza del lavoro di queste ultime figure professionali; collabora a migliorare la qualità e la routine medica del reparto;
− assume direttamente a livello decisionale la responsabilità sui pazienti affidatigli, in particolare: garantisce e sorveglia l’attività di consulenza per altri reparti; salvaguarda l’efficienza del reparto cui è assegnato; collabora a garantire l’attività di supplenza nell’ambito del coordinamento ospedaliero cantonale;
− In caso di picchetto garantisce la continuità del servizio medico
specialistico.
3.4. Attività accessorie
1Il medico capoclinica impiegato a tempo pieno nella struttura non può, di principio, svolgere attività accessorie, oltre a quelle contrattualmente pattuite. Restano riservate eventuali attività accessorie puntuali, compatibili con gli obblighi contrattuali e autorizzate dalla Direzione dell’Ospedale di sede. Sono in particolare considerate attività accessorie puntuali quelle prestate presso servizi di primo soccorso pre-ospedaliero (come Rega e ambulanza).
2Se il medico capoclinica lavora a tempo parziale un’eventuale
attività accessoria parallela a quella prestata per l’EOC non è di principio esclusa, ma è comunque soggetta ad autorizzazione da parte della direzione locale, che verificherà in concreto che essa non sia in diretta concorrenza con l’attività dell’EOC e che sia compatibile con i doveri di servizio.
3.5. Rotazione su più sedi
La rotazione del medico capoclinica su più sedi è permessa nella misura in cui quest’ultimo vi abbia acconsentito e, per quanto concerne il medico capo clinica in formazione, sia inserita in un concetto formativo ben definito.
4. Obblighi del datore di lavoro
4.1. Formazione
1Il medico capoclinica può continuare la sua formazione partecipando a corsi per i quali ha diritto di assentarsi dal servizio per almeno 8 giorni lavorativi all’anno, previo accordo con il primario, che lo notificherà anticipatamente alla Direzione dell’Ospedale.
2Sia l’attività scientifica che gli è imposta, sia quella di apprendimento, di insegnamento e di perfezionamento professionale volontariamente svolte all’interno dell’Istituto, vengono computate come tempo di lavoro.
3Il perfezionamento professionale svolto all’esterno dell’Istituto (seminari, congressi), se giustificato e nell’interesse dell’Ospedale, è computato quale lavoro regolare.
4.2. Piano di formazione
1Il datore di lavoro, contestualmente all’atto di assunzione, assegna al medico capoclinica in formazione per un ulteriore titolo di specialità o per una formazione approfondita concordata con il primario, anche un piano di formazione conforme ai regolamenti della FMH relativi al perfezionamento professionale.
2Il piano di formazione è valutato almeno una volta all’anno, o a ogni
cambiamento di servizio.
3In linea di principio il piano di formazione deve prevedere almeno 4 ore di formazione a settimana.
5. Condizioni salariali
5.1. Retribuzione
1Il medico capoclinica percepisce uno stipendio base annuo pagabile
in 13 mensilità, secondo la scala di cui all’allegato II.
2Lo stipendio verrà adeguato al rincaro in base all’indice dei
prezzi al consumo, in conformità alle disposizioni del Consiglio di
Amministrazione dell’EOC.
3Gli onorari per i certificati assicurativi compilati dal medico capoclinica,
i certificati di malattia compilati nell’ambito dell’attività ospedaliera e le perizie richieste da terzi vengono fatturati dall’Ospedale e riversati al medico capoclinica al netto degli oneri sociali.
4Lo stipendio e gli assegni per i figli sono pagati mensilmente.
5Riservato quanto specificato al capoverso 4 precedente e al punto
5.2 successivo il medico capoclinica non è autorizzato ad emettere
altre note d’onorario per proprio conto.
5.2. Fatturazione in assenza del primario 1Il capoclinica può essere autorizzato dal Consiglio di Amministrazione dell’EOC ad emettere note di onorario, in assenza del primario.
2La fatturazione e l’incasso delle prestazioni sono effettuati tempestivamente dalla Direzione dell’Ospedale.
3Sulla fatturazione, che non è cumulata con quella del primario, sono applicate le percentuali di trattenuta previste nel contratto del primario cui è subordinato il capoclinica. L’Ospedale riversa al capoclinica, previa deduzione delle percentuali che sono di integrale competenza dell’Ospedale, l’importo incassato secondo le modalità stabilite con le rispettive Direzioni.
5.3. Tetto massimo di guadagno
La remunerazione totale, fissa o variabile, del medico capoclinica, o eventuale partecipazione al pool, non può superare per il medico capoclinica CHF 200’000.00 annui, escluse le indennità di picchetto.
6. Durata del lavoro
6.1. Definizione della durata del lavoro
È considerata durata del lavoro il tempo durante il quale il medico
capoclinica si tiene a disposizione del datore di lavoro, inclusi:
− il perfezionamento e la formazione continua obbligatoria;
− le pause legali quando il medico capoclinica non può lasciare il posto di lavoro, o deve tenersi pronto a intervenire;
− il lavoro notturno e domenicale;
− il tempo dedicato alla ricerca ordinato dal superiore;
− il servizio di picchetto nella misura indicata al punto 8.
6.2. Conteggio del tempo di lavoro
1Il tempo di lavoro è calcolato per mezzo di uno strumento oggettivo ed efficace. Tutti i servizi o dipartimenti dell’EOC devono utilizzare lo stesso metodo di calcolo, che deve essere applicato in maniera
uniforme e trasparente.
2Il conteggio delle ore di lavoro, compresi i picchetti e gli straordinari
avviene mensilmente.
6.3. Pianificazione dell’orario di lavoro
1La ripartizione sull’arco della settimana, come pure la definizione dell’orario giornaliero sono di competenza del primario, che può adottare disposizioni particolari a seconda delle esigenze del servizio. La pianificazione dell’orario deve essere basata sulla programmazione giornaliera delle attività, che non può eccedere in ogni caso le 50 ore per settimana, fatta eccezione per la possibilità, alle condizioni dell’art. 10.4 di prolungare la settimana a 7 giorni.
2I piani di lavoro vengono consegnati al medico capoclinica mensilmente, di principio con preavviso di almeno 4 settimane.
6.4. Durata massima settimanale del lavoro
1La durata settimanale del lavoro pianificato non può essere superiore alle 50 ore, esclusi i servizi di picchetto effettuati fuori dall’Ospedale e il lavoro straordinario.
2Fa eccezione la possibilità di prolungamento della settimana
lavorativa a 7 giorni alle condizioni di cui all’art. 10.4.
6.5. Ore negative
1In caso di non raggiungimento delle 50 ore settimanali, indipendentemente dalla causa, le ore negative possono essere utilizzate per compensare eventuale lavoro straordinario, entro un tempo massimo di 4 settimane. Dopo tale termine le ore negative saranno azzerate.
6.6 Durata del lavoro giornaliero diurno e serale
1Il lavoro diurno e serale del singolo medico capoclinica deve rimanere compreso in uno spazio di 14 ore, incluse le pause e lo straordinario. 2La durata del lavoro diurno e serale del singolo medico capoclinica può essere estesa fino ad un massimo di 17 ore, incluse le pause e lo straordinario, purché sia garantito, nella media di una settimana civile, un riposo giornaliero di almeno 12 ore consecutive.
3Il riposo giornaliero fra i 2 periodi di impiego è di almeno 8 ore consecutive.
6.7. Lavoro notturno
1L’EOC può impiegare il medico capoclinica di notte.
2È considerato lavoro notturno quello compreso fra le ore 23.00 e le ore 6.00.
3Il lavoro durante queste ore è conteggiato con un supplemento del
10%. Tale percentuale non è cumulabile con quella dello straordinario.
6.8. Durata del lavoro notturno
1In caso di lavoro notturno, la durata minima del riposo giornaliero è di 12 ore che devono intervenire immediatamente dopo il lavoro notturno.
2La durata del lavoro notturno non può di principio superare le 9 ore al giorno comprese in uno spazio di 10 ore, pause incluse.
3Il lavoro notturno può essere compreso in uno spazio di 12 ore se è seguito da un periodo di riposo di almeno 12 ore, se è disponibile un luogo per coricarsi e se:
a. la durata del lavoro è di 10 ore al massimo ed è costituita in gran parte da tempo di presenza; o
b. il lavoro effettivo dura 8 ore al massimo; in tal caso le 12 ore
sono interamente considerate tempo di lavoro.
6.9. Lavoro domenicale e festivo
L’EOC può impiegare il medico capoclinica la domenica e nei giorni
festivi.
7. Lavoro straordinario
7.1. Nozione di lavoro straordinario
Sono considerate lavoro straordinario le ore che eccedono le 50 ore settimanali pianificate.
7.2. Condizioni del lavoro straordinario
Il lavoro straordinario è ammesso in situazioni eccezionali e meglio:
− per rispondere all’urgenza, o a uno straordinario accumulo di lavoro;
− per prevenire, o far fronte a delle disfunzioni d’esercizio straordinarie nell’Ospedale, se non si può pretendere che il datore di lavoro ricorra a ulteriori mezzi.
7.3. Durata massima del lavoro straordinario
Il lavoro straordinario non può essere pianificato e non può superare due ore al giorno, tranne nei giorni feriali liberi o in caso di necessità, né, per anno civile, superare complessivamente 140 ore.
7.4. Congedo e retribuzione del lavoro straordinario
1Il lavoro straordinario dà diritto a un recupero di durata equivalente dove una giornata di libero equivale a 10 ore e deve essere concesso entro i tre mesi successivi.
2Qualora il recupero non fosse possibile per ragioni di servizio entro il termine succitato, le ore di lavoro straordinario sono retribuite con un supplemento del 25% e pagate con una frequenza trimestrale.
8. Servizio di picchetto
8.1. Obbligo di prestare servizio di picchetto e nozione
1Il medico capoclinica, quando necessario, è tenuto a prestare
servizio di picchetto.
2Il servizio di xxxxxxxxx è il tempo durante il quale il medico capoclinica si tiene a disposizione del reparto di principio fuori dall’Ospedale (escluso punto 8.6 del presente contratto) e fuori dall’orario normale di lavoro.
8.2. Libertà di spostamento e alloggio gratuito presso l’Ospedale
1L’Ospedale è tenuto a mettere a disposizione del medico capoclinica mezzi adeguati di ricezione che permettano una certa mobilità nell’area di reperibilità.
2Se il medico capoclinica è domiciliato troppo distante dall’Istituto in rapporto alle esigenze di servizio definite dal primario, potrà, se lo desidera, svolgere il servizio di picchetto godendo di un alloggio gratuito all’interno dell’Ospedale. Questa fattispecie non rientra in quanto previsto al punto 8.6 del presente contratto.
8.3. Durata del picchetto e indennità
Ogni servizio di picchetto dura al massimo 24 ore ed è indennizzato con CHF 150.00 ciascuno.
8.4. Congedo e retribuzione del picchetto
1Il tempo di lavoro durante il servizio di xxxxxxxxx è computato come tempo di lavoro straordinario e dà quindi diritto alle stesse condizioni di congedo e di retribuzione del lavoro straordinario (7.4 per analogia).
8.5. Tempo di intervento e conteggio del tempo di lavoro 1Nell’ambito di un servizio di picchetto il tempo che trascorre dalla convocazione all’arrivo sul posto di lavoro (tempo di intervento) deve durare in linea di massima almeno 30 minuti.
2In questo caso è reputato tempo di lavoro il tempo effettivo dedicato all’intervento, compresa la consulenza effettuata dal domicilio e il tempo di spostamento, ritenuto che per il tragitto di andata e ritorno dal domicilio su chiamata di servizio viene riconosciuto un forfait di 30 minuti per chiamata.
3Se per motivi impellenti il tempo di intervento fissato è inferiore a 30 minuti, il medico capoclinica ha diritto a una compensazione di tempo equivalente al 10% del periodo inattivo del servizio di picchetto. Per periodo inattivo si intende il tempo dedicato a un servizio di picchetto al di fuori degli interventi e del tempo necessario per recarsi sul luogo di lavoro e ritorno. La durata effettiva dell’intervento e la durata del
tragitto sono interamente considerati tempo di lavoro e si aggiungono alla compensazione dovuta per le ore inattive.
8.6. Picchetto prestato in Ospedale
Se per ragioni di servizio, il picchetto deve essere prestato in Ospedale, tutto il tempo messo a disposizione è considerato tempo di lavoro.
8.7. Picchetto annesso al tempo di lavoro ordinario
Il servizio di picchetto può essere annesso direttamente al tempo di lavoro ordinario, il che significa che il riposo può essere interrotto da interventi di picchetto. In tal caso, la frazione di riposo rimanente deve tuttavia essere accordata subito dopo il servizio di picchetto. Inoltre devono essere accordate 4 ore di riposo consecutive. Se non può essere raggiunto un periodo di riposo minimo di 4 ore consecutive, il riposo giornaliero di 11 ore deve essere accordato immediatamente dopo l’ultimo intervento.
8.8. Durata massima del servizio di picchetto
1In un periodo di quattro settimane, il medico capoclinica può essere di picchetto, o effettuare interventi di picchetto, durante al massimo 7 giorni.
2Qualora il numero di servizi di picchetto consecutivi è superiore a 5 il medico capoclinica nelle due settimane successive non può più essere chiamato a prestare servizi di picchetto.
3Eccezionalmente e se il tempo di intervento è superiore ai 30 minuti, il servizio di picchetto può durare al massimo 14 giorni nell’arco di 4 settimane purché siano soddisfatte le seguenti condizioni cumulative:
a. a causa delle dimensioni della struttura aziendale non sia
disponibile personale a sufficienza;
b. il numero degli interventi di picchetto effettivi nella media di un
anno civile non superi un totale di 5 al mese.
8.9. Medico capoclinica con responsabilità famigliari Modifiche a breve termine nella pianificazione e nella ripartizione del picchetto, con gli interventi che ne risultano, sono possibili soltanto con il consenso del medico capoclinica avente obblighi famigliari e sempreché un’altra soluzione non sia accettabile per l’Ospedale.
9. Lavoro a tempo parziale
1Il medico capoclinica può essere impiegato a tempo parziale. 2L’EOC valuta attentamente e, nel limite del possibile, accoglie le richieste di impiego a tempo parziale fondate su motivi famigliari del
medico capoclinica, favorendo in particolare il rientro al lavoro delle donne dopo il congedo maternità.
3Il medico capoclinica che lavora a tempo parziale deve essere
appositamente istruito e preparato per questa modalità di lavoro.
4Il medico capoclinica che lavora a tempo parziale gode in maniera proporzionale degli stessi diritti e protezioni di quello impiegato a tempo pieno.
10. Pause e tempo di riposo
10.1. Pause
1Il lavoro giornaliero deve essere interrotto con pause di almeno:
a. un quarto d’ora, se dura più di 5 ore e mezza;
b. mezz’ora, se dura più di 7 ore;
c. un’ora se dura più di 9 ore.
2La pausa non può essere compensata con la riduzione dell’orario
giornaliero di lavoro stabilito.
3Le pause contano come tempo di lavoro se al medico capoclinica non è consentito di lasciare il posto di lavoro, o se deve rendersi reperibile.
10.2. Riposo giornaliero
1Il riposo giornaliero è di almeno 11 ore consecutive. Esso può tuttavia essere ridotto fino a 9 ore più volte alla settimana, a condizione che, nella media di 2 settimane, sia di 12 ore.
2In caso di lavoro notturno, il riposo non può essere in alcun caso
inferiore a 12 ore.
10.3. Riposo settimanale
1Fatta eccezione per la possibilità prevista all’art. 10.4 il medico capoclinica ha diritto a 2 giorni di riposo settimanali della durata di 24 ore ciascuno, e di regola, consecutivi.
2I giorni di congedo settimanale dovranno cadere di sabato e domenica almeno una volta ogni tre settimane. Se i due giorni di riposo non fossero accordati, eccezionalmente, per esigenze di servizio, essi vengono recuperati entro i tre mesi successivi.
10.4. Prolungamento della settimana lavorativa
Il medico capoclinica può essere occupato sette giorni consecutivi alle seguenti condizioni:
− la durata del lavoro giornaliero compresa nel lavoro diurno o
serale non supera 9 ore;
− la durata massima della settimana lavorativa è rispettata nella
media di 2 settimane; e
− immediatamente dopo il settimo giorno sono accordate almeno 83 ore di congedo consecutive: queste 83 ore comprendono il riposo giornaliero, il riposo compensativo per il lavoro domenicale e la semi giornata libera settimanale.
11. Congedi, feste e vacanze
11.1. Feste infrasettimanali cantonali
Il medico capoclinica ha diritto di godere delle feste infrasettimanali cantonali ufficiali e in caso di lavoro o picchetto di recuperarle.
11.2. Congedi
1Il medico capoclinica ha diritto ai seguenti congedi straordinari, non deducibili dalle vacanze:
a. 8 giorni consecutivi di calendario in caso di matrimonio, o di
unione domestica registrata;
b. 5 giorni di congedo paternità da esercitare nei tre mesi successivi
alla nascita;
c. 3 giorni in caso di decesso del coniuge, del partner registrato, di
un figlio, di un genitore, dei fratelli o sorelle;
d. fino a 3 giorni, su presentazione di un certificato medico, per il tempo necessario alle cure dei figli ammalati, secondo le disposizioni dell’EOC;
e. 1 giorno in caso di matrimoni di figli o di fratelli, di decesso di nonni, suoceri, cognati, altri famigliari conviventi, xxxxxxxx;
f. il tempo necessario per ispezioni militari, funerali di parenti,
comparse davanti alle autorità;
g. il tempo necessario per visite mediche e dentarie nel caso che non possano essere effettuate nei giorni di normale congedo fuori servizio;
h. complessivamente 8 giorni all’anno per affari pubblici o sindacali inerenti alla professione, se tali funzioni sono state autorizzate dalla Direzione dell’Ospedale e sono documentabili.
2Se la circostanza che dà diritto al congedo di cui alle lettere e), f), g) e h) del presente articolo si verifica durante le vacanze, cade il diritto al congedo.
11.3. Vacanze
1Il medico capoclinica ha diritto a 4 settimane di vacanza all’anno, dopo il 40esimo anno di età a 5 settimane e dopo il 50esimo a 6 settimane.
2Le settimane di vacanza vengono accordate nell’anno in cui si raggiunge l’età.
12. Gravidanza e maternità
12.1. Protezione della salute
Le donne incinte e le madri che allattano devono essere occupate in condizioni tali che la loro salute, o la salute del bambino non siano pregiudicate.
12.2. Lavori pericolosi e gravosi
1Il datore di lavoro può occupare donne incinte e madri allattanti nei lavori pericolosi o gravosi soltanto se, in base a una valutazione dei rischi, non risultano minacce concrete per la salute della madre e del bambino o se è possibile ovviare a tali minacce mediante adeguate misure di protezione.
2Le donne incinte e le madri allattanti sono esentate, sul loro domanda, da lavori che sono gravosi per loro.
3Sono considerati lavori pericolosi o gravosi per le donne incinte e le madri che allattano tutti quei lavori che, per esperienza si ripercuotono negativamente sulla salute di queste donne e dei loro bambini.
12.3. Occupazione e tempo di riposo durante la maternità e/o l’allattamento
1Le donne incinte e le madri allattanti possono essere occupate solo
con il loro consenso.
2Le donne incinte possono assentarsi dal lavoro mediante semplice
avviso.
3Le puerpere non possono essere occupate durante le 8 settimane dopo il parto; in seguito, e fino alla sedicesima settimana, possono esserlo solo con il loro consenso.
4Le donne incinte e le madri allattanti non possono essere occupate
per più di 9 ore al giorno.
5Le donne incinte che esercitano la loro attività principalmente in piedi, a partire dal quarto mese di gravidanza, devono beneficiare di un riposo giornaliero di 12 ore e, oltre alle pause previste dal presente contratto, di una breve pausa di almeno 10 minuti dopo ogni periodo di 2 ore di lavoro.
6A partire dal sesto mese di gravidanza, le attività esercitate in piedi vanno limitate complessivamente a 4 ore giornaliere.
7Le donne incinte non possono essere occupate tra le 20.00 e le 6.00 nelle 8 settimane che precedono il parto.
12.4. Tempi per l’allattamento
Alle madri allattanti devono essere concessi i tempi necessari all’allattamento o al tiraggio del latte. Di questi, durante il primo anno di vita del bambino vengono computati come tempo di lavoro retribuito:
a. per una durata del lavoro giornaliero fino a 4 ore: almeno 30 minuti;
b. per una durata del lavoro giornaliero superiore a 4 ore: almeno 60 minuti;
c. per una durata del lavoro giornaliero superiore a 7 ore: almeno 90 minuti.
12.5. Lavoro compensativo e pagamento continuato del salario durante la maternità
1Il datore di lavoro è obbligato a offrire, per quanto possibile, alle donne incinte occupate tra le 20.00 e le 6.00 un lavoro equivalente tra le 6.00 e le 20.00.
2Tale obbligo sussiste anche per il periodo che intercorre tra l’ottava
e la sedicesima settimana dopo il parto.
12.6. Politica a favore delle madri che lavorano
L’EOC si impegna a favorire il rientro al lavoro delle donne dopo il congedo maternità, offrendo loro, nel limite del possibile, un lavoro a tempo parziale.
12.7. Disposizioni interne per la protezione delle collaboratrici
in gravidanza o che allattano
Al medico capoclinica in gravidanza o che allatta si applicano a titolo suppletivo, ove il presente contratto non prevede alcunché, le disposizioni per la protezione delle collaboratrici in gravidanza o che allattano adottate dall’EOC.
13. Medico capoclinica con responsabilità famigliari
1Il datore di lavoro, determinando le ore del lavoro, deve prestare particolare riguardo al medico capoclinica con responsabilità famigliari.
2Sono considerate responsabilità famigliari l’educazione dei figli fino all’età di 15 anni e l’assistenza di congiunti o di prossimi che necessitano di cure.
3Tale medico capoclinica può essere tenuto ad effettuare lavoro
straordinario solo con il suo consenso.
4Su richiesta deve essere accordata una pausa pranzo di almeno un’ora e mezza.
14. Indennità sostitutiva del guadagno
14.1. Assenza per malattia, infortunio e servizio militare
In caso di incapacità al lavoro conseguente a malattia o infortunio, o per causa di servizio militare prestato in Svizzera il medico capoclinica ha diritto a prestazioni con modalità̀ , in misura e per durata analoghe a quelle previste per tutti i dipendenti dell’EOC.
14.2. Assenza per maternità
1In caso di assenza per gravidanza e parto, il medico capoclinica puerpera percepisce l’intero stipendio per 18 settimane, di cui di regola 2 prima del parto.
2Se la scadenza del contratto si sovrappone al periodo in cui il medico capoclinica percepisce l’indennità di maternità il contratto è prolungato fino al giorno in cui il diritto all’indennità si esaurisce, premesso che non vi sia sovrapposizione con altri contratti di lavoro.
14.3. Assenza per adozione
1In caso di adozione di bambini estranei alla famiglia, il/la medico capoclinica, per giustificati motivi, ha diritto a un congedo pagato fino ad un massimo di 16 settimane. Qualora entrambi i genitori sono dipendenti dell’EOC è escluso il cumulo; il congedo può essere suddiviso su entrambi i genitori adottivi.
15. Congedo non pagato per maternità o adozione
Il medico capoclinica può beneficiare in caso di parto o di adozione, se le esigenze del servizio lo permettono, di un congedo non pagato per un massimo di 12 mesi a partire dalla fine del congedo maternità o adozione. In alternativa il congedo può essere ottenuto interamente
o parzialmente dal padre.
16. Libera professione
1Il medico capoclinica rinuncia alla libera professione durante il periodo di impiego.
2In caso di occupazione a tempo parziale tale attività è soggetta a
autorizzazione da parte dell’Ospedale.
17. Assicurazioni
17.1. Assicurazione contro gli infortuni professionali e non
professionali
L’Ente Ospedaliero Cantonale pattuisce una polizza d’assicurazione
contro gli infortuni professionali e non professionali nei termini previsti
per tutti i dipendenti dell’EOC.
17.2. Previdenza professionale
1Il medico capoclinica fa parte obbligatoriamente del Fondo di
Previdenza per il personale dell’EOC (FEOC).
2Il contributo è paritetico e determinato dagli statuti del FEOC stesso.
17.3. Assicurazione responsabilità civile
La responsabilità civile è regolata ai sensi della Legge cantonale sulla responsabilità civile degli enti pubblici e degli agenti pubblici del 24 ottobre 1988.
Il relativo premio assicurativo è a carico dell’EOC.
18. Commissione paritetica
1Le contestazioni relative all’applicazione del presente contratto possono essere sottoposte per mediazione a una Commissione paritetica composta da 2 rappresentanti nominati dall’ASMACT per i medici capiclinica e 2 per l’EOC.
2I compiti, l’organizzazione e il funzionamento della Commissione
paritetica sono disciplinati per Regolamento.
3La Commissione paritetica viene nominata per la durata del contratto
collettivo.
19. Carta professionale e quote partecipative
1I medici capiclinica non affiliati all’ASMACT sono tenuti a pagare CHF 8.00 mensili. I medici capiclinica a tempo parziale, soggetti al contratto collettivo, sono pure tenuti a pagare l’intero contributo previsto dal presente articolo.
2L’EOC tratterrà il suddetto importo sul salario mensile dei rispettivi medici capiclinica e lo trasmetterà all’ASMACT che lo gestirà per conto della commissione paritetica.
3A comprova dell’avvenuto versamento l’ASMACT rilascia agli
interessati la carta professionale.
4Previo accordo fra le parti, l’EOC può dedurre dallo stipendio dei medici capiclinica la quota di adesione. La quota deve essere superiore alla carta professionale.
5Gli importi incassati serviranno a pagare le spese di negoziazione e redazione del contratto collettivo e quelle connesse con l’applicazione e il controllo (commissione paritetica) o per scopi di perfezionamento professionale, di tutela degli interessi generali dei medici assistenti o di altre iniziative conformi agli scopi dell’ASMACT.
20. Programma di accoglienza
Il medico capoclinica è tenuto a seguire la giornata di accoglienza e le formazioni previste nel piano di introduzione, in particolare quelle sottoposte a obblighi legali.
21. Disposizioni finali
21.1. Durata del contratto
1Il presente contratto collettivo di lavoro ha una durata di 5 anni. 2Eventuali modifiche della legislazione federale sul lavoro sono motivo per la riapertura delle trattative. Solo in caso di accordo delle parti il contratto potrà venir modificato.
21.2. Foro
Il foro di Bellinzona è competente per contestazioni dipendenti da questo contratto.
Bellinzona, 1. gennaio 2017
Per l’EOC:
Xxxxx Xxxxxxx Dr. oec. HSG Xxxxxxx Xxxxxxxx
Presidente CdA Direttore generale
Per l’ASMACT:
Dr. med. Xxxxxx Xxxxxx, Presidente
Dr. med. Xxxxxx Xxxxxxxxx
Allegato I. al contratto collettivo per medici capiclinica
Il contratto che precede è accompagnato dalla seguente dichiarazione d’intenti sui temi:
Consegna del contratto:
L’Ospedale si impegna ad inviare al capoclinica il contratto di lavoro per visione e firma prima dell’inizio dell’attività lavorativa.
Durata del contratto:
Di regola, la durata è di 3 anni, rinnovabile per un ulteriore periodo di 3 anni. Trascorsi i 6 anni le parti esamineranno la possibilità di trasformare il contratto in un contratto a tempo indeterminato.
Ripartizione dei picchetti:
È basata sulla premessa di una divisione equa dei picchetti sia feriali che festivi tra primari e capiclinica.
Allegato II. al contratto collettivo per medici capiclinica
Scala stipendi 2017 per medici capiclinica 1. anno Fr. 135’837.00
2. anno Fr. 141’245.00
3. anno Fr. 146’640.00
4. anno Fr. 152’035.00
5. anno Fr. 157’430.00
6. anno in poi Fr. 162’851.00
Lo stipendio base di cui sopra è adeguato all’indice dei prezzi al consumo, indice base 30 novembre 2010 (punti 104.2).
128168