DECRETO DIRIGENZIALE N. 413 del 29 agosto 2007
DECRETO DIRIGENZIALE N. 413 del 29 agosto 2007
AREA GENERALE DI COORDINAMENTO SVILUPPO ATTIVITA' SETTORE SECONDARIO SETTORE SVILUPPO E PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INDUSTRIALI - FONTI ENERGETICHE -
Intesa istituzionale di programma. Accordo di programma quadro sviluppo locale: IV Atto inte- grativo, sottoscritto in data 19 gennaio 2007, tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Re- gione Campania. Approvazione del Disciplinare recante criteri di ammissibilità e rendicontazione delle spese per gli interventi di internazionalizzazione.
PREMESSO:
- che in data 19.01.2007 è stato sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania, nell’ambito dell’Intesa Istituzionale di Programma, il IV Atto Integrativo all’Accordo di Pro- gramma Quadro “Sviluppo Locale”, avente per finalità l’attuazione di iniziative volte a sostenere il consolidamento e l’ampliamento del tessuto imprenditoriale regionale mediante una serie di iniziative a supporto degli investimenti, materiali e immateriali, per la creazione di nuova imprenditorialità;
- che le finalità di cui sopra sono perseguite mediante la realizzazione di un programma di 30 interven- ti, descritti nella relazione tecnica allegata al medesimo IV Atto integrativo, distinti in 12 interventi in- frastrutturali in coerenza con la strategia consolidata; 1 intervento per la promozione di uno strumen- to innovativo per l’infrastrutturazione a servizio del sistema produttivo: il Fondo Immobiliare; 11 inter- venti di sostegno allo sviluppo locale attraverso l’internazionalizzazione; 6 interventi riconducibili alle azioni di supporto (studio, assistenza tecnica, azioni di sistema) alla strategia di sviluppo locale;
- che il quadro delle risorse finanziarie attivate dal suddetto IV Atto Integrativo ammonta a complessivi
€=166.418.215,94=, distinti per €=64.695.633,63= in quota Fondi Statali di cui alle leggi 208/98 e 80/84, per €=85.024.628,14= in quota Enti Locali, per €=3.620.000,00= in quota Privati;
- che, in particolare, con detto Atto Integrativo si è provveduto, tra l’altro, al cofinanziamento, con fondi per le aree sottoutilizzate, anche di n. 11 interventi riconducibili ad azioni di internazionalizzazione, per l’ammontare di €=12.990.000,00 =, dettagliatamente illustrati nelle schede allo stesso IV Atto In- tegrativo;
CONSIDERATO:
- che si rende necessario dare avvio alle procedure realizzative del programma e che, per tal fine, è stato definito un apposito disciplinare contenente misure organizzative, direttive e principi cui do- vranno attenersi i soggetti preposti all’attuazione della realizzazione degli interventi di internaziona- lizzazione compresi nell’atto integrativo, nonché norme finanziarie per la regolamentazione dei flussi finanziari, presente in allegato;
- che agli Enti individuati come attuatori sono state inviate le comunicazioni di finanziamento dei pro- getti, contenenti in allegato copia del discipliare in oggetto;
- che è stata inviata copia del suddetto disciplinare ai soggetti firmatari dell’Accordo di Programma Quadro IV atto integrativo;
PRESO ATTO, altresì del comma 1 dell’articolo 6 del IV Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro Sviluppo Locale, sottoscritto in data 19/01/2007, tra il Ministero dello Sviluppo Economico che individua quale responsabile dell’attuazione dello stesso il Dott. Xxxxxxxx Xxxxx, Coordinatore dell’X.X.X. Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx;
VISTA
la L.R. n. 7/02;
la L.R. n. 2 del 19/01/2007, avente per oggetto “ Bilancio di previsione della Regione Campania per l’anno finanziario 2007 e Bilancio pluriennale per il triennio 2007 – 2009;
la DGR n. 160 del 10/02/2007 di approvazione del Bilancio Gestionale 2007; la L.R. n. 24 del 29/12/05;
la DGR n. 108 del 26/01/2006 di nomina del Coordinatore dell’AGC 12 Sviluppo Attività Settore Secondario e del Dirigente Responsabile del Settore Sviluppo e Promozione dell’Attività Industriale – Fonti energetiche;
Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Servizio 05 Attività Produttive del Settore 01 Sviluppo e Attività Industriali – Fonti Energetiche;
DECRETA
per i motivi espressi in narrativa, che si intendono integralmente riportati, di:
- di prendere atto, preliminarmente, del IV Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro “Sviluppo Locale”, sottoscritto in data 19.01.2007 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Cam- pania, nell’ambito dell’Intesa Istituzionale di Programma, per la realizzazione, tra l’altro, anche di n. 11 interventi riconducibili ad azioni di internazionalizzazione, per l’ammontare di €=12.990.000,00 =;
- di approvare, contestualmente, il disciplinare recante criteri di ammissibilità e rendicontazione delle spese per gli interventi di internazionalizzazione, cui i soggetti preposti all’attuazione del programma dovranno attenersi per la realizzazione degli interventi finanziati;
- di trasmettere il presente provvedimento:
al Settore Gestione Amministrativa delle Entrate e della Spesa di Xxxxxxxx;
al Servizio Registrazione Atti Monocratici – Archiviazione Decreti Dirigenziali;
all'Assessore alle Attività Produttive;
al Coordinatore dell’A.G.C. 12 Sviluppo Attività Settore Secondario.
- di inviare al B.U.R.C. per la pubblicazione.
Dr. Xxxxxxxx Xxxxx
ACCORDO PROGRAMMA QUADRO “SVILUPPO LOCALE – IV ATTO INTEGRATIVO”
DISCIPLINARE RECANTE CRITERI DI AMMISSIBILITA’ E RENDICONTAZIONE DELLE SPESE PER GLI INTERVENTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
Giunta Regionale della Campania - A.G. C. Svilupp o Attività Settore Secondario Settore Sviluppo e Promozione Attività Industriali - Fonti energetiche
INDICE DEL DISCIPLINARE
Presentazione p. 3
Premessa p. 3
Rendicontazione e certificazione delle spese p. 4
- Regole generali p. 4
- La documentazione giustificativa delle spese p. 4
- Imputazione parziale p. 5
- Erogazione dei finanziamenti p. 6
- Monitoraggio p. 6
- Gare d’appalto p. 6
- Decorrenza costi ammissibili p. 6
Costi ammissibili p. 7
- Principi generali p. 7
- Altri principi generali p. 8
- Categorie specifiche di costi ammissibili p. 10
1. Spese di funzionamento e di gestione – spese generali
p. 11
2. Costi diretti p. 13
3. Risorse umane p. 17
4. Viaggi e mobilità p. 23
5. Informazione e diffusione p. 24
6. Spese residuali (rimborso forfetario) p. 24
Norme di riferimento p.25
PRESENTAZIONE
In data 19 gennaio 2007, è stato siglato l’Accordo di Programma Quadro “Sviluppo Locale – IV Atto integrativo”, stipulato tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania. Tale atto integrativo prevede 4 linee d’azione:
1) prosecuzione degli interventi infrastrutturali;
2) avvio di uno strumento innovativo per l’infrastrutturazione a servizio del sistema produttivo: il Fondo Immobiliare;
3) lo sviluppo locale attraverso l’internazionalizzazione e la cooperazione interregionale;
4) le azioni di supporto alla strategia di sviluppo locale.
L’Atto integrativo prevede, in relazione alla linea n. 3 “Sviluppo locale attraverso l’internazionalizzazione e la cooperazione interregionale”, undici interventi di sostegno (per i quali si rinvia all’Atto integrativo).
L’esecuzione di tali interventi avverrà in una logica di partenariato con i soggetti attuatori, già individuati nello stesso Atto integrativo, ed al quale si rinvia – insieme al VI allegato tecnico e relative schede progetto, nonché alle eventuali convenzioni di finanziamento – per la specificazione dell’entità del cofinanziamento assicurato dal partner realizzatore, nonché delle modalità di coordinamento con l’Amministrazione regionale.
PREMESSA
Il presente disciplinare si applica agli 11 interventi di sostegno previsti dallo stesso Atto integrativo, in relazione allo sviluppo locale attraverso l’internazionalizzazione e la cooperazione interregionale, ed intende fornire criteri unitari per l’ammissibilità delle spese e di massimali di costo, nonché alcuni criteri di rendicontazione, nel rispetto della normativa vigente.
In particolare:
x fornisce indicazioni su quali siano le spese ammissibili e come queste devono essere rendicontate;
x definisce le procedure da seguire per le rendicontazioni intermedie e finali.
La gestione contabile-amministrativa del Programma è uguale per tutti i soggetti realizzatori, a prescindere sia dal loro status, sia dalla formula prestabilita per l’esecuzione delle attività previste ed approvate.
Tali criteri sono stati elaborati sulla base dei regolamenti comunitari e della normativa nazionale vigenti in materia e sono applicabili anche a futuri interventi che prevedano azioni di internazionalizzazione, salvo successive modifiche del presente atto.
La redazione del presente disciplinare ha, inoltre, tenuto conto di manuali prodotti a livello regionale, che prevedono azioni di internazionalizzazione e cooperazione allo sviluppo, quali: il Manuale OICS delle procedure amministrativo-contabili per la gestione dei Progetti integrati da parte degli enti esecutori degli APQ Mediterraneo e Balcani; le “Linee guida sulle modalità di gestione e attuazione del POI Serbia” della Regione Campania.
REN DICO N TAZIO NE E CERTIFICAZIO NE DELLE SPESE
¾ Regole generali
La regola generale prevede che i pagamenti non possono che riferirsi a “..spese effettivamente sostenute, che devono corrispondere a pagamenti effettuati dai beneficiari finali e giustificati da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente”.
Gli enti attuatori rendicontano le spese effettivamente sostenute, inviando alla Regione Campania – AGC 12 la seguente documentazione:
• Nota di trasmissione del rendiconto dettagliato con elencazione degli allegati;
• Rendiconto dettagliato delle spese effettivamente sostenute;
• Documenti giustificativi validi a supporto delle spese dichiarate nel rendiconto dettagliato;
• Dichiarazione delle condizioni di ricevibilità delle spese rendicontate. I rendiconti, per essere ritenuti validi, devono essere:
• compilati in ogni parte;
• timbrati e firmati dall’Amministrazione/ente dichiarante;
• corredati da validi documenti giustificativi delle spese indicate;
• corredati dai decreti d’impegno relativi ai progetti (solo in occasione della prima rendicontazione);
• recanti il logo della Regione Campania e gli estremi del progetto (nome intervento e codice unico di progetto). Inoltre:
• ad ogni documento giustificativo della spesa deve corrispondere una riga del rendiconto dettagliato;
• per annualità di riferimento si intende quella in cui la spesa è effettivamente sostenuta.
¾ La documentazione giustificativa delle spese
In generale, le spese sostenute saranno giustificate da tre tipi diversi di documenti che dovranno essere conservati ed esibiti su richiesta degli organi di controllo:
a. provvedimenti che originano la prestazione o fornitura (si tratta ad esempio di lettere di incarico, ordini di servizio, ordinazioni di forniture) in cui sia esplicitamente indicata la connessione della spesa con l’intervento in oggetto. Tali provvedimenti devono essere emessi prima dell’inizio della prestazione o della fornitura;
b. documenti che descrivono la prestazione o fornitura (come ad esempio: registri di presenza, descrizione dell’attività svolta, descrizione della fornitura, etc.);
c. documenti che attestano l’avvenuto pagamento della prestazione o fornitura (fatture quietanzate, ricevute fiscali, etc.). Sul titolo di spesa originale l’importo totale o parziale imputato all’azione cofinanziata deve essere annullato con un timbro ad inchiostro indelebile che riporta il titolo dell’intervento ed il codice unico di progetto, nonché gli estremi dell’Accordo di Programma Quadro.
Nel rendiconto dettagliato, l’Amministrazione/Ente dichiarante indica le spese ammissibili effettivamente sostenute risultanti da fatture quietanzate o da documenti di equivalente valore probatorio1.
Rappresentano, quindi, validi documenti di spesa le note di liquidazione dell’Amministrazione, nei casi di progetti selezionati tramite appalti pubblici di servizi, e le autocertificazioni di spesa degli enti attuatori, nei casi di progetti selezionati tramite avvisi.
Come già precisato nel paragrafo precedente, nei casi di affidamenti in house la documentazione giustificativa delle spese richiesta per tali progetti dipende dall’assimilazione degli stessi, stabilita dall’Amministrazione di riferimento, alla categoria degli appalti pubblici di servizi o degli avvisi.
Nel caso della costituzione di ATI/ATS, con riferimento alla C.M. UCOFPL n° 11 del 07/04/2003, in regime concessorio, la Regione Campania acquisisce, quale documento probatorio della spesa effettivamente sostenuta dai componenti dell’ATI/ATS, un’autocertificazione unica emessa dal soggetto capofila che sia stato investito da un mandato con rappresentanza e comprendente le spese complessive sostenute ed autocertificate dai componenti dell’ATI/ATS.
Nel caso di costituzione di ATI/ATS in regime contrattualistico, la Regione acquisisce, quale documento probatorio della spesa effettivamente sostenuta dal beneficiario finale, la nota di liquidazione emessa dall’Amministrazione committente secondo le modalità previste dal contratto.
Infine, per quanto concerne la certificazione finale delle spese a conclusione delle attività finanziate per un progetto, i Xxxxxxxx attuatori, a seguito dei controlli finali effettuati e del definitivo riconoscimento degli importi finanziari assegnati, sono tenuti a trasmettere, a corredo della documentazione giustificativa delle spese, una scheda progetto contenente i dati finanziari riepilogativi del progetto (importi impegnati, importi pagati, importi rendicontati alla Regione).
Imputazione parziale
Nel caso di costi imputabili solo parzialmente all’attività cofinanziata, si individuerà l’unità di misura fisica o temporale alla quale rapportarli e quindi l’onere rilevato dal documento contabile si dividerà per il numero complessivo di unità di riferimento e si moltiplicherà per il numero di unità da riferire all’azione cofinanziata. (si può trattare ad esempio di unità di spazio (superficie di un immobile utilizzata rispetto alla superficie complessiva), di numero di beneficiari della spesa (numero di utilizzatori destinatari dell’azione cofinanziata rispetto al numero totali di utilizzatori), di unità di tempo (ore o giorni di utilizzo di un’attrezzatura da parte dei destinatari dell’azione cofinanziata rispetto alle ore o giorni complessivi di utilizzo, etc.)
Tali situazioni devono essere rappresentate nel progetto di fattibilità ed i metodi di calcolo utilizzati devono essere dettagliatamente descritti nella formulazione del preventivo. E’ importante che tutti gli elementi per il calcolo della quota imputabile all’azione cofinanziata siano esplicitamente indicati e documentabili. Gli Enti attuatori nel rispetto della trasparenza e del principio dei costi reali possono proporre i metodi di calcolo ritenuti più idonei anche sulla base del particolare sistema contabile interno. Qualora, ad esempio, avessero impiantato una contabilità analitica per centri di costo potrebbero richiedere di esporre i costi calcolati sulla base di essa.
1 Reg. (CE) 1083/06; Reg. (CE) 448/04; C. M. 30 del 06/08/2001 Ministero dell’Economia e delle Finanze – IGRUE Ufficio X
¾ Erogazione dei finanziamenti
I soggetti attuatori riceveranno i contributi dalla Regione Campania con le seguenti modalità:
- acconto del 20% alla firma della convenzione o dell’atto di affidamento dell’incarico;
- fino ad un massimo del 70% in rate successive, sulla base degli stati di avanzamento e commisurate alle spese rendicontate e accertate;
- 10% a saldo, previa approvazione del rendiconto finale delle spese sostenute.
Ogni singola quota in erogazione, sia a titolo di acconto e sia a stato di avanzamento progettuale, sarà garantita – nel caso di soggetti privati - da apposita fideiussione assicurativa o bancaria irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, che preveda espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta dell’amministrazione, pari all’ammontare del contributo da erogare maggiorato degli interessi calcolati al TUR.
¾ Monitoraggio
Per assicurare un effettivo monitoraggio, ogni soggetto attuatore dovrà trasmettere, ogni tre mesi o su espressa richiesta dell’ufficio regionale responsabile, alla Regione Campania – AGC 12:
x il quadro riepilogativo degli impegni assunti relativi ai progetti esecutivi/interventi;
x lo stato di avanzamento degli impegni assunti e dei relativi pagamenti effettuati. A cadenza semestrale, inoltre, tali informazioni saranno integrate da:
x una relazione sullo stato di attuazione;
x uno stato di avanzamento delle singole azioni progettuali.
¾ Gare di appalto
Gli interventi previsti nel Programma verranno attuati nel rispetto della normativa nazionale, comunitaria e regionale in materia di appalti di opere e di forniture di beni e servizi, quando la Regione Campania o i soggetti attuatori debbano far ricorso al mercato per l’acquisizione di beni o servizi.
¾ Decorrenza dei Costi ammissibili
I costi ammissibili decorrono dal 1° gennaio 2005, in conformità di quanto previsto dalla delibera CIPE n. 35/05, art. 7.6.
C OSTI A M MISSIBILI
¾ Principi generali
Affinché possa essere considerato ammissibile in generale, un costo deve risultare:
a) pertinente ed imputabile ad azioni ammissibili (anche con riferimento alla localizzazione geografica delle medesime azioni);
b) effettivo;
c) riferibile temporalmente al periodo di vigenza del finanziamento;
d) comprovabile;
e) legittimo;
f) contabilizzato;
g) contenuto nei limiti autorizzati.
A) Costi pertinenti ed imputabili ad azioni ammissibili
Il costo deve risultare “pertinente ed imputabile” all’azione ammissibile: le spese connesse ad operazioni possono, pertanto, essere ammesse al finanziamento soltanto se sono parte integrante dell'intervento considerato e sono state previste dal budget approvato
Eventuali modifiche in corso d’opera sono ammesse nel rispetto dei relativi principi (vedi infra). Per la categoria dei costi indiretti si intende per inerenza:
• per i costi indiretti di progetto: una inerenza specifica, ma non esclusiva, del costo al progetto, in quanto la stessa risorsa può essere utilizzata per più progetti;
• per i costi indiretti di funzionamento (costi generali): una inerenza generale al progetto, legata al mantenimento ordinario della struttura che consente la realizzazione di tutti i progetti che vi si svolgono.
B) Costi effettivi
Sono ammissibili solo le spese corrispondenti ai pagamenti effettuati (costi reali), comprese eventuali rateizzazioni (Regolamento CE n. 1260/99, art. 32, comma 1).
I “costi effettivamente sostenuti” diventano classificabili in:
1) costi reali
- costi diretti
- costi indiretti (indiretti specifici di progetto - indiretti di funzionamento della struttura)
C) Riferibile al periodo di vigenza del finanziamento
Per essere considerati ammissibili i costi devono essere sostenuti nell'ambito della durata dell’intervento e/o dell’operazione (salvo successive proroghe, richieste ed autorizzate).
D) Comprovabile
I pagamenti effettuati dai beneficiari finali devono essere comprovati da fatture quietanzate;.ove ciò non sia possibile, devono essere comprovati da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente (Regolamento (CE) 1685/2000 - norma n. 1 – paragrafo 2).
I costi per risultare ammissibili in generale devono pertanto essere “provati”: il pagamento può assumere la forma di acconti, di pagamenti intermedi o di pagamenti a saldo.
E) Costi legittimi
Per poter essere considerati ammissibili in generale, i costi devono essere sostenuti in conformità alla normativa europea in materia di Fondi strutturali, delle altre norme comunitarie, nazionali e regionali. In particolare i costi sono legittimi se sostenuti in conformità anche delle leggi in materia fiscale e contabile.
In ogni caso l’illegittimità deve configurarsi quale sinonimo di violazione di legge o di altra disposizione imperativa.
F) Costi contabilizzati
Nel rispetto della normativa vigente, i costi per essere ammissibili devono aver dato luogo ad adeguate registrazioni contabili cioè conformi alle disposizioni di legge, ai principi contabili, nonché alle specifiche prescrizioni in materia impartite dall’Amministrazione. Per i beni ammortizzabili è obbligatorio il mantenimento del Registro dei cespiti (art. 34, par. 1, lett. e) Regolamento CE 1260/99).
G) Contenuto nei limiti autorizzati
I costi devono essere contenuti nei limiti stabiliti (per natura e/o importo) negli atti amministrativi di affidamento in gestione o di finanziamento adottati dall’Amministrazione regionale.
Riprendendo la classificazione dei costi effettivi, possiamo fare alcune specificazioni.
Costi reali – I costi reali sono definibili quali “diretti” se possono essere imputati direttamente ad una determinata unità di prodotto o ad una determinata produzione (attività realizzata).
I costi “indiretti” sono invece quelli che possono essere attribuiti all’attività solo mediante l’applicazione di determinati “criteri di imputazione”.
¾ Altri principi generali
1) La documentazione relativa alle spese presentate in sede di verifica amministrativo-contabile deve essere depositata in originale presso la sede dell’ente che ha sostenuto la spesa, per quanto concerne, in particolare, i giustificativi di spesa.
Gli Enti promotori e/o i soggetti attuatori sono tenuti a far inserire, nella descrizione delle prestazioni dei beni o dei servizi, il riferimento alla specifica fonte di finanziamento con il dettaglio degli estremi dell’intervento approvato (codice e titolo intervento).
I costi ammissibili devono essere documentati, trasparenti e suddivisi per voci, nel rispetto dei criteri di pertinenza, congruità e coerenza.
2) Le spese rendicontabili sono al netto di IVA (o di imposta equivalente vigente nel Paese estero) qualora l’ente attuatore ne sia esente oppure abbia diritto al suo rimborso (soggetto giuridico con partita Iva, esportazione di beni,
ecc.). Nei casi in cui l’IVA (o l’imposta vigente all’estero) sia a carico dell’ente attuatore e non recuperabile, essa va invece inclusa nell’indicazione delle spese sostenute e nel riepilogo;
3) le spese, eventualmente sostenute direttamente dal/i partner estero/i per l’acquisizione di beni e servizi, devono essere documentate secondo i regolamenti locali. Quelle relative al personale dipendente devono essere ugualmente dimostrate con titoli adeguati;
4) la documentazione contabile ammissibile deve essere in lingua italiana;
5) eventuale documentazione contabile in lingua diversa deve essere accompagnata da una indicazione, in lingua italiana o inglese, riassuntiva dei contenuti dei documenti, con un’autocertificazione del legale rappresentante dell’ente italiano.
6) per le spese sostenute in valuta estera, sono conservate le relative contabili bancarie e comunque deve essere indicato nelle tabelle riassuntive il cambio applicato;
7) eventuali trasferimenti di fondi dall’Italia ad un partner estero al quale si affida il compito di eseguire una parte del budget previsto, devono essere documentati da bonifico bancario.
8) Fideiussione - Qualora i soggetti deputati alla realizzazione di attività siano privati ed il loro incarico preveda un acconto, le quote in erogazione a titolo di acconto saranno garantite da apposita fideiussione assicurativa o bancaria irrevocabile ed incondizionata. L’istituto fideiussorio deve essere tra quelli riconosciuti dall’ente regionale. I costi di eventuali fideiussioni sono ammissibili.
8) Modifiche di Budget - Il budget preventivo approvato per ciascun progetto integrato può essere modificato in corso d’opera nella misura in cui non consistano in un aggravio dei costi e nei limiti di seguito indicati.
In sede di rendicontazione periodica o finale, è possibile la compensazione, entro il limite del 20%, tra due o più voci di spesa generali, previa comunicazione motivata. Tale variazione si intende a massimale – anche frazionato, ma non superabile - a valere su ciascuna voce generale in relazione al budget previsto. Ciò significa che non è possibile applicare questa regola per più di una volta e con percentuali superiori a quella indicata sulla stessa voce generale in rendiconti periodici diversi. Il 20% di flessibilità vale cumulativamente per tutta la durata dell’intervento. La comunicazione di tale modifica è obbligatoria, e va effettuata nel momento in cui si realizza, oppure in fase di rendiconto, con relativa motivazione.
Per modifiche di entità superiore al 20% è richiesta l’autorizzazione preventiva.
¾ Categorie specifiche di costi ammissibili
L’allegato 1 al Regolamento (CE) n. 448/04 disciplina alcune categorie specifiche di costi ammissibili, oltre ai costi di ammortamento ed ai contributi in natura, per le quali si rinvia allo stesso:
A) Spese per garanzie bancarie (norma n. 3).
B) Oneri relativi a conti bancari (norma n. 3).
C) Costi relativi a parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, le spese per consulenza tecnica o finanziaria, nonché le spese per contabilità o revisione contabile (norma n. 3).
D) Costi relativi ad IVA ed altre imposte e tasse (norma n. 7, nonché Risoluzione dell’Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx x. 000/X del 11/06/2002 e n. 135/E del 23/6/03).
E) Spese sostenute dalla pubblica amministrazione nella gestione ed esecuzione: la norma, introdotta dal Regolamento 1685/2000, prevede un regime per i costi conseguenti all’attuazione di azioni diverse dall’assistenza tecnica, ed un altro per i costi conseguenti ad azioni di assistenza tecnica.
Inoltre, sono ammissibili le seguenti voci di spesa2:
1. Spese di funzionamento e di gestione - spese generali:
x locazione e manutenzione immobili, spese condominiali e pulizie;
x personale amministrativo;
x materiale di consumo;
x illuminazione, riscaldamento.
2. Costi diretti:
x materiale di consumo;
x attrezzature;
x posta, telefono e collegamenti telematici;
x assicurazioni e fideiussioni;
x rimborsi per i membri degli organi statutari;
x comitati tecnici e scientifici.
3. Risorse umane (nazionali, estere, espatriate):
x Personale dipendente interno
x Collaboratori esterni:
2 Le spese ammissibili, la documentazione da produrre in sede di rendicontazione ed i massimali di spesa sono quelli indicati dalla circolare Ministero del Lavoro n. 41 del 5 dicembre 2003, dal DGR n. 966 del 2/7/04 di approvazione del “Manuale di Gestione FSE: norme di programmazione e gestione per l’attuazione del Programma Operativo Regionale 2000-06”, nonché dal Manuale OICS per le procedure amministrativo-contabili per la gestione dei Progetti integrati-APQ Mediterraneo e Balcani.
- personale docente;
- tutor;
- figure di coordinamento;
- consulenti esterni;
- personale estero;
- traduttori ed interpreti.
4. Viaggi e mobilità:
x spese di trasporto;
x diarie (“per diem”)
5. Informazione e diffusione
6. Spese residuali (rimborso forfetario)
Non sono, invece, ammissibili:
i.spese di rappresentanza;
ii.spese inerenti a costi figurativi di qualunque tipologia;
iii.acquisto di attrezzature strettamente personali e non immediatamente trasferibili (cellulari, agende elettroniche, oggettistica personale, ecc.);
iv.interessi passivi per eventuali anticipazioni e le perdite di cambio; v.sanzioni pecuniarie, penali e spese per controversie legali;
vi.fondi destinati ai soggetti partecipanti ai corsi di formazione se aggiuntivi al rimborso spese per viaggio e soggiorno (“gettoni di presenza” destinati a partecipazioni passive);
vii.borse di studio;
viii.IVA o altra tassa equivalente, se non dovuta o rimborsabile.
1. SPESE DI FUNZIONAMENTO E DI GESTIONE - SPESE GENERALI3
“Spese generali” (Regolamento CE 448/04 (Allegato 1, norma n. 1): per l’imputazione di queste spese si deve utilizzare un criterio di imputazione definito “calcolo pro-rata all’operazione, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato”. Si ritiene che i criteri di imputazione, che possono essere a loro volta sia diretti che indiretti, soddisfino questo requisito qualora siano definiti secondo le regole imposte dai principi di una corretta “contabilità analitica”.
3 C. M. n. 41/03; Manuale OICS per le procedure amministrativo-contabili per la gestione dei Progetti integrati-APQ Mediterraneo e Balcani.
Sono riconducibili a questa voce tutte le spese “indirette” che sono ricollegabili alla funzionalità della struttura in quanto impegnata nell’attività progettuale cofinanziata o “dirette”, qualora siano riconducibili alla specifica operazione o azione progettuale.
Le spese indirette dovranno essere determinate secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato e riconducibili al progetto in modo proporzionale.
Per quanto attiene le spese relative ad imposte, tasse ed oneri, si ricorda che queste sono riconosciute ammissibili purché siano direttamente riferibili all’attività in oggetto (v. sopra).
Per quanto riguarda le spese inerenti prodotti (costi di pubblicazione, attrezzature, elaborazioni software, ecc.) dovranno essere sempre acquisiti almeno tre preventivi.
La Regione Campania rimane estranea a tutti i rapporti comunque costituiti dal soggetto attuatore con i soggetti con i quali lo stesso, a qualsiasi titolo, instaurerà rapporti per l’espletamento delle attività.
1.a) – Locazione e manutenzione immobili, spese condominiali e pulizie
Questa voce comprende le spese relative alle sedi utilizzate nella realizzazione delle attività progettuali. I relativi costi e canoni potranno essere riconosciuti limitatamente al diretto utilizzo del bene in relazione alle effettive necessità progettuali e, comunque, nei limiti della durata progettuale, per la quota d’uso e di superficie effettivamente utilizzate. In tale ambito è riconoscibile la manutenzione ordinaria.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile
x contratto di locazione registrato con l'indicazione del canone iniziale e successivi aggiornamenti;
x contratto di comodato d'uso;
x eventuale contratto del servizio di pulizia, di vigilanza locali e relativi aggiornamenti;
x prospetto riepilogativo delle fatture suddivise in sottovoci (locazione, spese condominiali, pulizia, ecc.), sottoscritto dal legale rappresentante del Soggetto attuatore;
x prospetto dettagliato delle fatture sottoscritto dal legale rappresentante del Soggetto attuatore;
x singole fatture;
x prospetto dettagliato delle giornate/periodi di effettivo utilizzo dell’immobile (o quote di esso) destinato alle attività progettuali, sottoscritto dal legale rappresentante del Soggetto attuatore.
1.b) Personale amministrativo
Gli oneri, che potranno comprendere personale interno e/o esterno (con esclusione di incarichi a soggetti terzi), dovranno essere ripartiti in modo proporzionale in relazione all’impegno lavorativo.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile: vedi infra, alla voce risorse umane.
1.c) Materiale di consumo
Questa voce comprende il materiale di consumo concernente le attività a carattere amministrativo.
Per spese di consumo il cui costo globale singolo superi i 5.000 euro è richiesto un accertamento del miglior offerente tramite la selezione del fornitore tra tre preventivi, da allegare alla documentazione di rendicontazione.
Si possono acquistare materiali in Italia da portare all’estero purché venga fornita evidenza del trasporto all’estero (documenti doganali e verbale di consegna).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x prospetto riepilogativo delle fatture d'acquisto del materiale di consumo, possibilmente suddiviso in sottovoci (cancelleria, stampati, fotocopie, ecc.), sottoscritto dal legale rappresentante del Soggetto attuatore, con espressa indicazione del criterio di imputazione “pro-rata” utilizzato;
x singole fatture.
1.d) Illuminazione, forza motrice, riscaldamento e condizionamento
I costi di illuminazione e della forza motrice devono essere determinati, in modo proporzionale in relazione alla durata dell’azione finanziata, alla superficie dei locali utilizzati, al numero degli utilizzatori e dei destinatari delle attività progettuali.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x prospetto delle fatture di pagamento;
x singole fatture.
2. COSTI DIRETTI
2.a) Materiale di consumo
Questa voce comprende il materiale di consumo utilizzato esclusivamente per la realizzazione delle attività relative all’intervento (ad esempio: il materiale di cancelleria, gli stampati e le dispense per eventuali attività didattiche).
Per spese di consumo il cui costo globale singolo superi i 5.000 euro è richiesto un accertamento del miglior offerente tramite la selezione del fornitore tra tre preventivi, da allegare alla documentazione di rendicontazione.
Si possono acquistare materiali in Italia da portare all’estero purché venga fornita evidenza del trasporto all’estero (documenti doganali e verbale di consegna).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x prospetto riepilogativo delle fatture d'acquisto del materiale di consumo, possibilmente suddiviso in sottovoci (cancelleria, stampati, fotocopie, ecc.), sottoscritto dal legale rappresentante del Soggetto attuatore;
x singole fatture;
x ove presente, prospetto del materiale consegnato agli utenti/partecipanti all’attività progettuale, con ricevute di consegna sottoscritte dagli stessi.
2.b) Attrezzature
In questa voce sono inserite le spese relative alle attrezzature di proprietà, noleggiate e in leasing e finalizzate allo svolgimento delle attività del progetto. Nei casi consentiti di acquisizione delle attrezzature tramite leasing, deve esserne mantenuta la destinazione d’uso per almeno cinque anni. In caso di acquisto, leasing/affitto, si ricorda la necessità di fare richiesta di 3 preventivi per valutare l’offerta economica più vantaggiosa.
Acquisto di materiale usato - E’ ammesso il costo d’acquisto di un bene usato accompagnato da una dichiarazione
del venditore attestante l’origine esatta del materiale, la perfetta funzionalità e attestante che lo stesso non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario negli ultimi sette anni; la tipologia del materiale dovrà essere congrua con le esigenze del progetto ed il costo relativo dovrà essere compatibile con i prezzi di mercato ed inferiore al costo di materiale simile nuovo
Acquisto di materiale nuovo - Può essere consentito soltanto laddove espressamente previsto nell’operazione e specificamente autorizzato in forma motivata dalla Regione, nei limiti normativi previsti dai regolamenti comunitari. Tale acquisto dovrà avvenire nel rispetto delle condizioni stabilite dalla norma n. 4 del Regolamento 1145/03.
Il Soggetto attuatore dovrà preliminarmente acquisire almeno tre preventivi comparabili da parte di fornitori specializzati contenenti: qualità e quantità dei beni che si intende acquistare, prezzo unitario degli stessi beni e prezzo complessivo.
Si possono acquistare attrezzature in Italia da portare all’estero purché venga fornita evidenza del trasporto all’estero (documenti doganali). Nei casi di beni facilmente trasportabili (es. PC. Portatili) è sufficiente un’autodichiarazione della persona che ha effettuato il trasporto ed una dichiarazione di supporto del legale rappresentante del partner estero di ricezione del bene.
Nelle spese per attrezzature possono essere anche incluse le spese di trasporto per un massimo del 10% del costo dell’attrezzatura evidenziato in fattura; anche il costo del trasporto deve essere rendicontato con documenti fiscali validi e non con rimborsi forfetari e chilometrici a persone fisiche. I costi di trasporto vanno comunque scoraggiati, privilegiando gli acquisti nei pressi del luogo di utilizzazione. In altre parole, l’acquisto in luoghi differenti dal luogo di utilizzazione deve essere giustificato in termini di economia o di comprovabile maggior qualità del bene.
In tutti i casi di acquisto, non potranno essere portate a rendiconto le relative quote di ammortamento in alcun progetto finanziato dall’Amministrazione Pubblica e dovrà essere garantita la destinazione d’uso per almeno cinque anni.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x fattura o ricevuta;
x dichiarazioni conformi all’art. 30, paragrafo 4 del Regolamento 1260/99 ed alla norma 4 del Regolamento 1145/03, concernenti la natura, la destinazione d’uso per almeno cinque anni e la condizione che il bene non abbia fruito, nel corso degli ultimi sette anni, di un contributo nazionale o comunitario, nonché la documentazione comprovante l’economicità rispetto al valore di mercato;
x dimostrazione, eventualmente anche attraverso perizia tecnica giurata, della convenienza, della economicità e del valore di mercato del bene usato.
Affitto e leasing – Sono ammessi i costi delle attrezzature impiegate sia integralmente che in quella quota parte per le attività connesse allo svolgimento del corso. Il contratto di leasing è equiparabile per tutte le quote ad un contratto di affitto, ad eccezione del riscatto, degli oneri amministrativi, bancari e fiscali. Il leasing, in particolare, è ammissibile a condizione che risulti comprovata la sua convenienza economica in rapporto ad altre forme
contrattuali di utilizzo del bene (es. locazione semplice del bene o noleggio) o in rapporto all’acquisizione in proprietà del bene stesso, qualora ne sia consentito l’acquisto.
Pertanto, l’Ente beneficiario dovrà preliminarmente acquisire almeno tre preventivi da parte di fornitori specializzati contenenti: la durata del contratto; il canone mensile dello stesso; il raffronto con contratto di locazione semplice/noleggio dello stesso bene per lo stesso periodo contrattuale; il raffronto con il prezzo di acquisto a valore corrente di mercato del bene stesso. Sono esclusi dal riconoscimento gli oneri amministrativi, bancari e fiscali legati al contratto di leasing.
Manutenzione - E’ ammissibile il costo della manutenzione ordinaria effettuata durante il periodo di svolgimento delle attività progettuali.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x libro dei cespiti ammortizzabili;
x preventivi dettagliati acquisiti da fornitori specializzati;
x prospetto dei beni in leasing e in locazione con descrizione del bene, del locatore, del costo complessivo e di quello capitale di vendita;
x contratti di locazione o di leasing completi della descrizione in dettaglio delle attrezzature, il loro costo di acquisto, la durata del contratto, il numero delle rate e il canone;
x singole fatture;
x dichiarazione del legale rappresentante relativa al fatto che le attrezzature utilizzate nel progetto non abbiano già usufruito di contributi pubblici;
x dichiarazione di impegno del legale rappresentante relativa al fatto che le attrezzature acquisite in proprietà rimarranno destinate, conformemente al loro uso, per almeno cinque anni dal momento dell’acquisizione.
2.c) Posta, telefono e collegamenti telematici
Spese postali: sono riconoscibili, per il periodo ed in relazione alle attività progettuali, spese per raccomandate, assicurate, telegrammi, vaglia telegrafici, pacchi, servizi di corriere espresso, nonché il costo di uso e manutenzione della macchina affrancatrice.
Analogo criterio vale per le spese telefoniche e di collegamento telematico. In caso di contemporaneo svolgimento di più attività si ripartirà la spesa secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato (a titolo d’esempio: per le spese telefoniche si farà riferimento ai tabulati telefonici o all’uso di numeri telefonici dedicati).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x prospetto riepilogativo analitico delle ricevute imputate suddiviso in sottovoci (posta, valori bollati, telefono);
x singole fatture;
x contratto per la macchina affrancatrice.
2.d) Assicurazioni e fideiussioni
Possono essere riconosciute, eventualmente anche attraverso gli opportuni storni finanziari laddove non contemplate nella fase di pianificazione finanziaria del progetto, le spese relative a polizze assicurative che non risultino comunque già coperte dalle assicurazioni obbligatorie per legge, nonché le polizze fideiussorie relative agli acconti, da redigersi conformemente alla normativa vigente.
Secondo l’art. 2 del D.M. Tesoro 22 aprile 1997, saranno accettate esclusivamente garanzie presentate da banche, imprese di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo cauzionale (cfr. elenchi pubblicati periodicamente da parte dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo – ISVAP Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed, in via informale, sul sito internet xxx.xxxxx.xx), oppure dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale tenuto dalla Banca d’Italia, previsto dall’art. 107 del Dlg. N. 385/93.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile
x prospetto dei giustificativi di spesa, fatture etc.;
x contratti delle polizze assicurative;
x contratti di fideiussione.
2.e) Rimborsi per i membri degli organi statutari
I titolari di cariche sociali sono impegnati in ragione della loro specifica funzione nell’attività progettuale quando operano in tale veste. In questo caso il costo della partecipazione (che non può configurarsi come gettone di presenza, né come retribuzione), deve essere limitato al mero rimborso delle spese effettivamente sostenute.
Per le spese di viaggio ed alloggio resta valido quanto verrà stabilito per il personale dipendente.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x atto di nomina dei rappresentanti gli organi statutari;
x dichiarazioni di ricevuta di spesa;
x prospetto riepilogativo dei viaggi;
x eventuale delibera del Consiglio di Amministrazione sulla regolamentazione dei viaggi;
x relativi giustificativi di spesa (biglietti, ricevute, etc.).
2.f) Comitati tecnici e scientifici
L’attività svolta da comitati tecnici e scientifici ovvero organi similari, in quanto espressamente previsti dal progetto approvato, comprende l’esercizio di una serie di funzioni condotte in forma collegiale. Pertanto, ai fini dell’ammissibilità del costo, sarà necessario comprovare effettivamente la collegialità del lavoro compiuto attraverso una serie di documenti. Nel caso di eventuali attività individuali realizzate dai componenti del Comitato, valgono le disposizioni specificate alla voce Risorse umane).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
x atto costitutivo del Comitato tecnico scientifico e relativo regolamento da cui risultino in dettaglio i compiti attribuiti nello specifico ambito dell’attività progettuale, l’entità del compenso o del gettone di presenza per
x ogni seduta che, in ogni caso, non potrà superare i massimali di costo stabiliti nelle fasce di cui alla voce “Risorse umane” per i compensi e di € 150,00 per i gettoni di presenza;
x ordine del giorno e verbali delle sedute;
x fatture e ricevute quietanzate.
3. RISORSE UMANE
Al fine di chiarire le modalità di rendicontazione dei costi delle risorse umane, dalla tabella sopra riportata possono dedursi le seguenti fattispecie di risorse umane.
Questa macrovoce può comprendere:
a) emolumenti del personale dipendente interno a tempo indeterminato o determinato inserito in attività di progetto;
b) costi di prestazioni coordinate di personale esterno (collaboratori ed esperti), per il quale sono previste tre fasce retributive.
Sono ammesse le stesse voci per il personale estero (persone che risiedono in permanenza all’estero).
Il progetto deve essere realizzato preferibilmente con personale e strutture degli organismi promotori e dei partner, italiani e locali. Nel caso non si abbiano adeguate risorse umane e materiali, è possibile far ricorso, per realizzare specifici compiti, a risorse umane esterne, giustificandone i motivi e fornendo le informazioni necessarie per una valutazione delle professionalità coinvolte (allegare il curriculum vitae dei collaboratori).
All’inizio del progetto ogni RUP deve verificare il costo unitario delle risorse umane che verranno impegnate sul Progetto e definire quindi un budget da attribuire ad ogni singola risorsa umana, facendo in modo che il rendiconto totale previsto a fine progetto sia pari al budget complessivo attribuito.
Nella fase di valutazione iniziale del progetto i partner/attuatori possono chiedere una modifica delle figure professionali indicate nel budget del progetto (fornendo motivazioni adeguate) e dei rispettivi costi presentando un budget rivisto nelle singole voci. Il valore di riferimento è comunque la spesa totale ammissibile, ovvero la somma delle spese effettive per il personale.
In principio, il costo giornaliero o mensile medio previsto (il costo unitario originariamente indicato come base di calcolo) deve essere rispettato anche in caso di modifica, oppure deve essere oggetto di opportuna richiesta di modifica motivata. La componente “quantità” della base di calcolo può invece essere modificata, fermo restando il valore del costo complessivo previsto.
Alcuni costi unitari, indicati a seguire per particolari figure, sono contingentati sulla base dei parametri indicati dagli enti finanziatori e dai regolamenti europei che presiedono all’utilizzazione di fondi pubblici: in questo caso non sono ammesse modifiche del costo unitario previsto, se non in diminuzione del massimale indicato.
Il costo delle risorse umane è normalmente calcolato a “giornate/uomo”, per le quali vengono indicate tre fasce di massimali. I massimali indicati per ciascuna figura, sono stabiliti sulla base dei parametri indicati dagli enti finanziatori e dai regolamenti europei che presiedono all’utilizzazione di fondi pubblici: per tali massimali non sono ammesse modifiche del costo unitario previsto, se non in diminuzione.
3.a) Personale dipendente interno
Il computo del costo parziale del personale dipendente (a tempo indeterminato o determinato) interno alla Regione è ammissibile esclusivamente tra i costi “in natura”, come parte del cofinanziamento degli stessi Enti, nella misura in cui sia misurabile (base di calcolo esplicita) e certificato dal rappresentante legale. Tale personale, per poter comparire a bilancio, deve avere un ruolo evidente e misurabile nell’ambito di una o più azioni oppure nell’intervento nel suo complesso.
Il costo del personale interno, come evidenziato dalla Risoluzione n. 41/E/02 dell’Agenzia delle Entrate, deve essere determinato e certificato tenendo conto del costo giornaliero del dipendente, quale si ottiene suddividendo la somma degli emolumenti lordi annui, corrispondenti al dipendente in base alla sua posizione organica nel periodo progettuale, moltiplicato per il numero di giorni/mesi lavorativi previsti nell’incarico affidatogli all’interno del Progetto.
Costo per giornata lavorata X n. giornate attribuite al progetto = quota costo del progetto
Esempio:
Stipendio lordo annuo + quota TFR maturata + quota 14ma maturata + Oneri sociali a carico Ente / n. giornate lavorative =
costo per giornata lavorata
Per rendicontare i costi relativi alle prestazioni in natura di personale dipendente impiegato esclusivamente o parzialmente nella realizzazione del progetto, occorre produrre un’autocertificazione del legale rappresentante nella quale siano indicate le giornate dedicate al progetto per il periodo lavorativo di riferimento, nonché il tipo di mansione svolta ed il calcolo del costo giornaliero.
Non è riconosciuto alcun costo che abbia carattere di eccezionalità (straordinari), né in cash, né in natura.
Qualora il computo annuale non dovesse consentire la determinazione del costo orario in ragione del sistema di contabilizzazione delle spese adottato dall’ente e/o di necessità dettate dal sistema di rilevazione dei costi da trasmettere ai fini dei pagamenti intermedi della P.A., si può, eventualmente, fare riferimento al trattamento economico mensile di cui al CCNL, tenendo presente che nel computo del costo orario deve essere ovviamente escluso ogni emolumento ad personam (indennità di trasferta, lavoro straordinario, assegni familiari, emolumenti arretrati, premi, ecc.).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile per il personale interno:
x libro matricola;
x libro paga manuale o meccanizzato;
x xxxxxxxx stipendi quietanzati;
x documenti relativi a tutti i versamenti contributivi;
x ricevute per le ritenute fiscali;
x copia del contratto collettivo di categoria aggiornato;
x per i dipendenti assunti con Contratto di Formazione e Lavoro produrre l'autorizzazione con l'indicazione della data d'inizio, la scadenza e la quota di sgravio;
x nominativi per i quali sono state sottoscritte polizze Inail;
x copia delibera dell'Assemblea o del Consiglio di Amministrazione dell’Ente in caso di erogazione di indennità specifiche;
x ordine di servizio interno per il conferimento dell’incarico;
x report di attività controfirmato dal legale rappresentante o dal responsabile di progetto.
3.b) Collaboratori esterni
Questa voce comprende la spesa relativa all’attività del personale esterno degli Enti attuatori finalizzata alla gestione delle tipologie progettuali.
La collaborazione o la prestazione deve risultare da specifica lettera d’incarico o contratto di collaborazione professionale sottoscritto dalle parti interessate.
Personale a progetto (art. 61 del Dlgs. n. 276/03) - In particolare, per i contratti di cui all’art. 61, 1° comma del Dlgs. n. 276/03, le attività dovranno essere riconducibili a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l’esecuzione della attività lavorativa.
Prestatori d’opera non soggetti a regime IVA: si tratta di prestazioni effettuate occasionalmente da personale esterno non soggetto a regime IVA. In tal caso la parcella deve riportare le indicazione dei motivi di esclusione e i relativi riferimenti legislativi (combinato disposto artt. 3 e 5 Dpr 633/72- Legge Iva).
Professionisti soggetti a regime IVA: l’art. 5 del Dpr 633/72 prevede che siano soggette ad Iva le prestazioni di lavoro autonomo che rispettino i caratteri dell’abitualità e/o professionalità. In termini generali, le attività di lavoro autonomo si determinano per differenza rispetto a quelle previste in materia di redditi d’impresa dall’art. 2195 c.c. e dall’art. 51 del Dpr 917/86.
Questo regime di tassabilità viene meno nei casi di esenzione espressamente previsti da specifiche norme. In tal caso la parcella deve riportare le indicazione dei motivi di esenzione e i relativi riferimenti legislativi.
Al fine di determinare i relativi massimali di costo, il personale esterno è inquadrato per fasce d’appartenenza sulla base di determinati requisiti professionali.
Personale docente
Nell'ambito del personale docente sono previste tre fasce di livello, definite come segue:
fascia A: docenti di ogni grado del sistema universitario/scolastico e dirigenti dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività formative proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività formative proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione con esperienza almeno quinquennale; ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori) impegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; dirigenti d'azienda o imprenditori impegnati in attività del settore di appartenenza, rivolte ai propri dipendenti, con esperienza
professionale almeno quinquennale nel profilo o categoria di riferimento; esperti di settore senior e professionisti impegnati in attività di docenza, con esperienza professionale almeno quinquennale nel profilo/materia oggetto
della docenza.
Massimale di costo = max € 100,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio.
fascia B: ricercatori universitari di primo livello e funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; ricercatori Junior con esperienza almeno triennale di docenza e/o di conduzione/gestione progetti nel settore di interesse; professionisti o esperti con esperienza almeno triennale di docenza e/o di conduzione/gestione progetti nel settore/materia oggetto della docenza.
Massimale di costo = max. € 80,00/ora, al lordo di Xxxxx, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio.
fascia C: assistenti tecnici (laureati o diplomati) con competenza ed esperienza professionale nel settore; professionisti od esperti junior impegnati in attività proprie del settore/materia oggetto della docenza.
Massimale di costo = max. € 50,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio
Tutor
Rientrano nella figura del tutor le figure di supporto alla formazione e/o alla gestione d'aula. Requisiti: il tutor deve essere laureato o diplomato.
Massimali di costo:
a) 30,00 € ora (al netto dell’IVA e al lordo dell’IRPEF) per attività d’aula o di formazione aziendale (per interventi formativi in costanza di rapporto di lavoro);
b) 50,00 € ora per la formazione a distanza.
Il numero delle ore di tutorship non deve, in ogni caso, superare il monte ore corso.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile per docenti e tutor:
specifiche lettere di incarico/contratti di docenza sottoscritti dalle parti interessate con le seguenti indicazioni:
a) durata della prestazione di lavoro con l’indicazione del numero delle ore; b) contenuti, obiettivi ed eventuali prodotti del lavoro svolto, c) il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione ed il relativo compenso orario, nonché i tempi e le modalità di pagamento e la disciplina dei rimborsi spese; d) per i lavoratori a progetto, le forme di coordinamento dello stesso al committente sulla esecuzione, anche temporale, della prestazione lavorativa;
curricula vitae individuali;
fatture, parcelle, ricevute con prospetto riepilogativo nel quale dovranno essere riportati: il compenso erogato, le eventuali quote previdenziali obbligatorie, l’eventuale IVA e l’IRPEF;
prospetto delle ore di attività svolte con riferimento ai giorni, al progetto, all’azione, sottoscritto dal soggetto;
ricevuta versamento IRPEF relative alle ritenute d’acconto operate sui compensi erogati;
copia di denuncia INAIL;
ricevuta versamento INPS (gestione separata L.335/95) a norma di legge (a carico della gestione saranno riconosciuti i 2/3 del versamento);
autocertificazione del soggetto incaricato;
relazione sull’attività svolta;
eventuali prodotti della attività (ricerche, pubblicazioni, dispense ecc.).
Figure di coordinamento
Nella figura del coordinatore rientrano i soggetti (interni o a prestazione consulenziale) che svolgono funzioni trasversali legate a diverse aree di competenza inerenti al progetto/attività, quali quelle, ad esempio, del coordinamento di azioni di ricerca, di azioni di sistema, delle risorse umane, economiche, organizzative, informative, di monitoraggio delle azioni o di gestione amministrativa e di rendicontazione complessa.
In ragione di tale carattere di trasversalità, nel caso di soggetti esterni, l’attività di coordinamento dovrà essere rapportata al parametro giornata/uomo, con le relative incombenze (redazione report, eventuali verbali, ecc).
Massimali di costo: 85,00 € ora (al netto dell’IVA e al lordo dell’IRPEF)
L’importo totale per le attività di coordinamento non potrà essere superiore al 50% del totale dei costi delle risorse umane.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
Curriculum.
Lettera di incarico.
Fattura, ricevuta e/o lettera di credito.
Prospetto delle ore di attività svolte con riferimento ai giorni, al progetto, all’azione, sottoscritto dal soggetto.
Ricevuta versamento IRPEF relative alle ritenute d’acconto operate sui compensi erogati.
Ricevuta versamento INPS a norma di legge.
Relazione (in forma di autocertificazione) circa le attività svolte, il numero di ore e giorni di impegno.
Consulenti esterni
Si tratta di personale impegnato attraverso rapporti consulenziali, aventi ad oggetto prestazioni professionali specialistiche direttamente riferibili alle attività progettuali, espletate sotto la propria diretta responsabilità e controllo e con l’utilizzo di risorse proprie.
Tali rapporti consulenziali potranno anche essere oggetto di contratti a progetto e continuativa laddove l’attività risponda, per caratteristiche e sua propria natura, agli elementi e termini strutturali del contratto stesso, così come sopra sintetizzati.
fascia A: docenti di ogni grado del sistema universitario e scolastico impegnati in attività consulenziali inerenti al settore/materia progettuale e proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; ricercatori senior
Massimale di costo = max. € 500,00/giornata singola, al lordo di Irpef ed al netto di IVA
(dirigenti di ricerca, primi ricercatori) impegnati in attività consulenziali inerenti al settore/materia progettuale e proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; dirigenti dell’Amministrazione Pubblica; funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione con esperienza almeno quinquennale; dirigenti d'azienda o imprenditori impegnati in attività consulenziali proprie del settore di appartenenza con esperienza professionale almeno quinquennale; esperti di settore senior e professionisti impegnati in attività di consulenza con esperienza professionale almeno quinquennale inerente al settore/materia progettuale o di conduzione/gestione progetti nel settore di interesse.
fascia B: ricercatori universitari di primo livello e funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività di consulenza proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; ricercatori junior con esperienza almeno triennale di consulenza inerente al settore/materia progettuale o di conduzione/gestione progetti nel settore di interesse; professionisti od esperti con esperienza almeno triennale di consulenza inerente al settore/materia progettuale o di conduzione/gestione progetti nel settore di interesse.
Massimale di costo = max € 300,00/giornata singola, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio.
fascia C: assistenti tecnici con competenza ed esperienza professionale nel settore; professionisti od esperti junior impegnati in attività di consulenza inerenti al settore/materia progettuale.
Massimale di costo = max € 150,00/giornata singola, al lordo di Irpef ed al netto di IVA.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
Curriculum.
Lettera di incarico.
Fattura, ricevuta e/o lettera di credito.
Prospetto delle ore di attività svolte con riferimento ai giorni, al progetto, all’azione, sottoscritto dal soggetto.
Ricevuta versamento IRPEF relative alle ritenute d’acconto operate sui compensi erogati.
Ricevuta versamento INPS a norma di legge.
Relazione (in forma di autocertificazione) circa le attività svolte, il numero di ore e giorni di impegno.
Personale estero
Per i collaboratori, i consulenti, gli esperti ed i docenti esteri (siano essi interni o esterni alla Pubblica amministrazione estera), valgono le stesse indicazioni fornite per il personale il cui reddito è prodotto in Italia, con le seguenti differenze:
- se l’incarico è inferiore ai 5.000 € lordi, bisogna presentare esclusivamente un documento fiscale valido nel paese estero con indicazione delle mansioni svolte e dei tempi di realizzazione e la dimostrazione di avvenuto pagamento;
- se l’incarico è superiore ai 5.000 €, devono essere presentati:
a) i contratti in cui vengono evidenziati in dettaglio i compiti affidati, le modalità di svolgimento delle prestazioni, i tempi di realizzazione e i compensi pattuiti;
b) le fatture fiscali con la dimostrazione dell’avvenuto pagamento;
c) curriculum vitae e i termini di riferimento.
Si ricorda che per le spese sostenute in valuta estera è necessario documentare il cambio applicato (contabile bancaria se bonifico, cambio ufficiale UIC se pagato per cassa).
Massimali - Relativamente al personale estero residente all’estero, in relazione ad un incarico da svolgersi all’estero, è norma prevedere dei massimali, indicizzati al costo della vita locale.
Traduttori ed interpreti
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
Lettera d’incarico/contratto che specifica le prestazioni (dove, in che occasione, per quanto tempo, numero di pagine da tradurre oppure ore di interpretariato);
Fattura e/o ricevuta e prova del pagamento (bonifico bancario, fotocopie assegno, o quietanza).
Sono compresi in questa voce i costi di affitto delle attrezzature di registrazione e traduzione in cuffia.
4 - VIAGGI E MOBILITÀ
Sono ammessi rimborsi per viaggi e mobilità autorizzati solo se la residenza abituale della persona sia diversa dalla sede di attuazione dell’incontro o di realizzazione dell’azione.
Le spese di viaggio e di mobilità comprendono:
4.1. Spese di trasporto
4.2 Diarie (per personale in missione fuori dal Paese di appartenenza e per partecipanti a conferenze/seminari), che comprendono anche il trasporto locale.
4.1. Spese di trasporto
Il budget fornito ad inizio progetto comprende tutte queste tipologie. Dalle spese di viaggio sono esclusi i trasferimenti urbani, che rientrano nelle diarie. Per i viaggi aerei è ammesso il rimborso del costo del biglietto in classe turistica, anche emesso da una agenzia di viaggio (compreso il costo di emissione).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
¾ per i viaggi aerei: biglietti in originale o copia per il viaggiatore e fattura dell’agenzia (in presenza di costo aggiuntivo); carte di imbarco;
¾ per i viaggi in treno sono ammessi i biglietti timbrati, le fatture delle agenzie di viaggio con biglietto allegato, i biglietti elettronici (prenotati via internet) purché venga dimostrato l’effettivo pagamento;
¾ per i viaggi in nave/traghetto vanno conservati i biglietti in originale o copia per il viaggiatore con l’indicazione della data di partenza da e per l’Italia;
¾ per i viaggi in autovettura (tragitti extraurbani con distanze superiori a 200 Km) sono rendicontabili le spese effettuate, (da dimostrare con trasferimento bancario, fotocopia di assegno, documento interno tipo “nota-spese” etc.) alla tariffa non superiore ad 1/5 del costo di un litro di benzina per ogni km di percorrenza - escluso eventuale parcheggio e pedaggio autostradale, da rendicontare a pie’ di lista.
Sono compresi nei costi di mobilità le spese per tasse d’imbarco, di entrata e di uscita per i paesi non UE, qualora non fossero comprese nei costi di trasporto aereo.
4.2 Per diem
I per diem comprendono le spese di vitto, alloggio e trasporto locale (compreso eventuali taxi) pagate ad personam per la realizzazione di missioni all’estero o in Italia del personale dipendente ed esterno che risiede in luogo diverso da dove si svolge il lavoro. I valori di riferimento dei per diem (massimali) sono stabiliti in base alla tabella dell’Unione europea - Europeaid, contingentata a quota 200 euro4. Sono ammissibili i rimborsi a pie’ di lista, purché effettivamente pagati, entro lo stesso massimale ed escludendo le voci comprese nel per diem stesso5.
Il rimborso dei per diem forfetari è previsto solo con la permanenza nel luogo di missione di almeno una notte; nei casi di missioni di una sola giornata senza utilizzo della notte, sono ammessi solo i rimborsi a pie’ di lista, anche se la voce massimale di budget resta quella di “Per diem”. Per essere ammissibili, le ricevute dei costi di viaggio e per le diarie devono essere accompagnate dal Modulo missioni.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- per le spese di trasporto locale, vedi sopra;
- per le spese di vitto ed alloggio: fatture quietanzate della struttura che ha erogato il servizio intestate al soggetto attuatore o ricevute intestate al beneficiario del servizio con la chiara indicazione della tipologia del servizio erogato (n. di pasti, n. di pernottamenti, date ecc.) in cui sia chiaramente indicato il nominativo del beneficiario del servizio.
5 – INFORMAZIONE E DIFFUSIONE
Per tutte le spese relative alle azioni di informazione e diffusione (organizzazione di eventi, seminari, pubblicazione di materiali, materiale divulgativo ecc..) è necessario produrre la documentazione comprovante l’effettivo acquisto dei servizi/beni e relativo pagamento.
In fase di rendiconto è necessario produrre documenti e materiali attestanti la corrispondenza di tali spese alle attività di progetto. Ad esempio, per le attività promozionali bisognerà fornire copie di manifesti, locandine, giornali, elenchi di partecipanti ai convegni, ecc.
Anche per tale voce, così come per tutte le altre acquisizioni di beni e servizi esterni, è necessario dichiarare che nella scelta si è tenuto conto del miglior rapporto qualità/prezzo.
Per ordinativi singoli superiori a 20.000 euro (x.xx. “Stampa opuscolo”, “Catering”, “Inviti e documentazione”, “Regia”, “Servizio fotografico”,ecc.), è necessario assicurarsi del miglior offerente tramite la richiesta di 5 preventivi da allegare al rendiconto (T.U. 163/2006).
6 – SPESE RESIDUALI (rimborso forfetario)
Ove i soggetti attuatori riscontrassero esigenze particolari per la realizzazione degli interventi, potrà essere richiesto un rimborso di altre spese generali in misura forfetaria, fino al limite massimo del 5% del valore dell’investimento. Il rimborso sarà effettuato dietro richiesta motivata del soggetto attuatore a questo ufficio e previa autorizzazione dello stesso.
4 xxxx://xx.xxxxxx.xx/xxxx/xxxxxxxxx/xxxxxxx/xx_00_0000.xxx -aggiornato al mese di dicembre del 2006
5 Un rendiconto di una missione il cui viaggio è stato effettuato con auto propria, per esempio, potrà contenere l’indicazione del per diem (se comprende una notte) ed il rimborso a pie’ di lista, ma solo per i costi di parcheggio ed autostradali, che non sono compresi nella diaria.
N OR ME DI RIFERIMEN T O
A) i regolamenti dei Fondi Strutturali, in particolare:
il Regolamento (CE) n. 1083/06 del Consiglio dell'11 luglio 2006 , “recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999”;
il Regolamento (CE) n. 1828/06 del Consiglio dell’8 dicembre 2006, applicativo del regol. 1083/06, che abroga i regolamenti (CE) n. 1685/00, 438/01 e 448/01;
Regolamento (CE) n. 448/2004 del 10 marzo 2004 della Commissione “che modifica il Regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali e che revoca il regolamento (CE) n. 1145/2003”;
B) il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le regioni italiane dell’Obiettivo 0 0000-0000, approvato con Decisione della Commissione C(2000) 2050 del 01.08.2000;
C) Manuale delle procedure amministrativo-contabili dell’Osservatorio Internazionale sulla Cooperazione allo Sviluppo, per la gestione dei progetti integrati degli enti esecutori degli APQ Mediterraneo e Balcani;
D) Linee guida sulle modalità di gestione e attuazione del POI Serbia” della Regione Campania;
E) Vademecum dei “Costi ammissibili al finanziamento del Fondo Sociale Europeo”, elaborato dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali – UCOFPL, presentato al CdS QCS Obiettivo 3 il 20 luglio 2001;
F) Manuale delle procedure di rendicontazione e certificazione degli interventi cofinanziati dal FSE 2000-2006”, elaborato dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali – UCOFPL;
G) Delibera del Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo del MAE n. 71 del 9/10/06,relativa al trattamento economico dei cooperanti;
H) Circolare del Ministero del Lavoro e PS – UCOFPL – n. 41 del 5 dicembre 2003;
I) DGR n. 966 del 2/7/04 di approvazione del “Manuale di Gestione FSE: norme di programmazione e gestione per l’attuazione del Programma Operativo Regionale 2000-06”.