Ufficio Ragioneria
Comune di Guarene
PROVINCIA DI CUNEO
Ufficio Ragioneria
P.zza Roma n. 6 C.A.P. 12050 Tel. (0173) 611.103 - Fax 611127
Cod. fisc. e P.IVA 00523870046 e-mail: xxxxxxxxxx@xxxxxxx.xx
CAPITOLATO D’APPALTO
PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
PERIODO 01.09.2013 – 30.06.2014
CAPO I – OGGETTO E MODALITA’ DI APPALTO
ART. 1 – Oggetto dell’appalto
I servizi oggetto dell’appalto sono:
1.1 l’organizzazione e la gestione del servizio di mensa scolastica, consistente nell’approvvigionamento, nella preparazione e nella somministrazione di un pasto giornaliero, dal lunedì al venerdì destinato agli alunni delle scuole materne, elementari, al personale scolastico docente che ne abbia diritto e ad altri soggetti autorizzati dall’Amministrazione Appaltante relativamente al Comune di Guarene.
1.2 la fornitura di stoviglie e di quanto necessario allo svolgimento del servizio di somministrazione, ad integrazione di quanto già esistente di proprietà comunale e che la ditta aggiudicataria ritenga di poter utilizzare.
ART. 2 – Durata e ammontare del contratto
La fornitura oggetto del presente appalto si riferisce al periodo dal 01.09.2013 al 30.06.2014.
L’Ente appaltante si riserva la facoltà di posticipare la decorrenza del servizio in relazione alla fissazione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione della data di inizio dell’anno scolastico o eventuali altri provvedimenti delle locali Autorità scolastiche. Il servizio potrà altresì essere esteso ai bambini, ragazzi ed educatori partecipanti alle attività ricreative organizzate dal Comune che si svolgeranno normalmente nel mese di luglio, utilizzando le medesime cucine presenti nella scuola elementare del capoluogo
Il costo del pasto rimarrà invariato per l’intero periodo fatta salva la revisione, ai sensi dell’art. 1664 dl Codice Civile, come previsto dall’art. 44, commi 4 e 6 della Legge 724/94, che viene operata in base all’istruttoria condotta dai competenti organi tecnici del Comune.
L’ammontare presunto dell’appalto ammonta annualmente ad € 86.000,00 oltre IVA
Art. 3 – Caratteristiche generali del servizio
Il Comune concede in uso gratuito alla ditta aggiudicataria, per tutto il tempo della durata del contratto, i locali adibiti ai Centri di cottura e refettori ed ubicati negli indirizzi indicati nell’allegato 1. La ditta appaltatrice dovrà provvedere, con propria organizzazione a gestire i suddetti centri nel rispetto delle norme vigenti in materia per l’approntamento e la successiva distribuzione dei pasti per la refezione scolastica.
Le prestazioni in oggetto del contratto consistono in:
• l’organizzazione e la gestione del servizio di mensa scolastica, consistente nell’approvvigionamento, nella preparazione e nella somministrazione di un pasto giornaliero, dal lunedì al venerdì destinato agli alunni delle scuole materne, elementari, al personale scolastico docente che ne abbia diritto e ad altri soggetti autorizzati dall’Amministrazione.
• approvvigionamento delle derrate alimentari occorrenti per la preparazione dei pasti;
• Immagazzinamento delle derrate predette;
• Preparazione dei pasti presso i centri di cottura;
• Preparazione dei tavoli, il servizio a tavola e il rigoverno dei locali, delle stoviglie e delle eventuali attrezzature esistenti in tutti i locali dove si svolgono i pasti;
• Distribuzione del cibo dai contenitori ai piatti, distribuzione dell’acqua dalle caraffe ai bicchieri per i bambini della Scuola Materna
• Lavaggio di pentolame e stoviglie e pulizia e riassetto dei locali di refezione e di cottura;
• Raccolta differenziata dei rifiuti in sacchi e conferimento degli stessi negli appositi contenitori
• Effettuazione delle analisi previste nel capitolato
• Fornitura di tovaglioli di carta e della carta igienica per i servizi;
Il servizio a carico del personale della ditta aggiudicataria deve comunque garantire il regolare funzionamento della mensa, in modo da esonerare il personale insegnante da qualsiasi prestazione che comporti contatto diretto e indiretto con il cibo, in quanto i docenti dovranno esclusivamente vigilare ed assistere durante il pasto.
Collaborazione con il Comune nella realizzazione di indagini statistiche e conoscitive relative al servizio in appalto
Art. 4 – Numero indicativo di pasti annuali
Si prevedono in xxx xxxxxxxxxxx xxxxx 00.000 pasti annui così suddivisi;
- 11000 pasti/anno per gli alunni della mensa scolastica del capoluogo;
- 9000 pasti/anno per gli alunni della mensa scolastica della Frazione Vaccheria.
I quantitativi sono da ritenersi solo indicativi, quindi non vincolano l’Amministrazione appaltante.
Art. 5 – Sistema di conferimento dell’Appalto
L’appalto sarà aggiudicato ai sensi dell’art.125 comma 11 D.Lgs. 12/4/2006 n.163 con il sistema dei servizi in economia di cui al regolamento comunale pei i lavori, le forniture e i servizi in economia approvato dal consiglio Comunale con deliberazione n. 3 del 2/2/2007 e s.m.i..
L’aggiudicazione avverrà con il criterio del prezzo più basso espresso dal ribasso percentuale sul prezzo unitario (importo a base di gara € 4,30)
Il prezzo offerto di ogni singolo pasto comprende in un’unica cifra l’approvvigionamento delle derrate alimentari, la preparazione e somministrazione dei pasti .
Art. 6 – Formulazione dell’offerta
Con la presente procedura di gara, l’ Amministrazione appaltante intende ottenere dalle ditte partecipanti la predisposizione di proposte atte a garantire, nel più rigoroso rispetto di tutte le vigenti norme di carattere igienico sanitario, una elevata qualità del servizio, la massima genuinità dei cibi e la loro accurata preparazione.
Il prezzo offerto dovrà essere espresso secondo una percentuale di sconto riferita al prezzo base, fissato in
€ 4,30 IVA esclusa.
Non sono pertanto ammesse offerte in aumento.
Il prezzo offerto al netto di IVA, che è a carico del Comune , dovrà essere riferito ad un pasto pro capite comprensivo di ogni onere previsto dal presente Capitolato per cui si intendono comprese, anche se non direttamente menzionate, tutte le forniture e prestazioni necessarie o comunque utili per la perfetta funzionalità del servizio.
Art. 7 – Presentazione dell’offerta
Le offerte sono da redigersi in carta legale e dovranno pervenire alla sede del Comune nei termini e con le modalità indicate nel bando di gara e contenere le indicazioni, gli atti e i documenti richiesti.
Le offerte non dovranno contenere né riserve, né condizioni, pena l’annullamento delle stesse.
Con il solo fatto della loro presentazione si intendono accettati da parte dei concorrenti tutti gli oneri, patti e condizioni del presente Capitolato Speciale e del Bando di gara.
Art. 8 – Criteri e procedure di aggiudicazione dell’appalto
a) l’aggiudicazione avviene con il criterio del prezzo più basso espresso dal ribasso percentuale sull’elenco prezzi posto a base di gara, ai sensi dell’articolo 82, comma 2, lettera a), del decreto legislativo n. 163 del 2006
e) ai sensi dell’articolo 55, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, la Stazione appaltante procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida
CAPO II: DISCIPLINA DELLA PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI Art. 9 – FORNITURA E STOCCAGGIO DERRATE ALIMENTARI
10 a) Caratteristiche – modalità di approvvigionamento, stoccaggio, conservazione:
Le derrate alimentari, la cui fornitura è posta a carico della ditta appaltatrice a norma dell’art. 1 del presente Capitolato, dovranno essere:
- di “prima qualità” sia dal punto di vista igienico sanitario che merceologico e commerciale;
- conformi ai requisiti previsti dalla vigente normativa legislativa e regolamentare – nazionale e locale, con particolare riferimento alle direttive emanate in materia di ristorazione scolastica dalla Regione Piemonte e dalle prescrizioni dell’A.S.L., che qui si intendono integralmente richiamate, nonché ad ogni eventuale successiva modifica ed integrazione che si verificasse durante l’intero periodo di esplicazione dell’appalto;
- conformi specificatamente alla normativa in materia di confezionamento, etichettatura, trasporto, stoccaggio e conservazione delle sostanze alimentari;
Si evidenzia inoltre che:
- è fatto tassativo divieto di fornitura di prodotti sottoposti a trattamenti “transgenici” o geneticamente modificati;
- gli ortaggi debbono:
o essere di stagione;
o essere di prima qualità
o essere giunti a una naturale e compiuta maturazione fisiologica e commerciale;
o essere asciutti, privi di terrosità, altri corpi o prodotti eterogenei;
o essere indenni da difetti che possano alterare i caratteri organolettici degli ortaggi stessi;
o non presentare tracce di appassimento e/o alterazioni anche incipienti;
o gli ortaggi a bulbo non devono essere germogliate;
o gli ortaggi quali aglio, cipolle, patate, non devono essere trattati con raggi gamma;
Gli ortaggi dovranno preferibilmente provenire da coltivazioni locali (prov. Cuneo). E’ consentito l’impiego di ortaggi surgelati solo a seguito di motivi eccezionali (climatici e di mercato) che non consentano la reperibilità del prodotto fresco, salvo quando è previsto nei menù e comunque la quantità di ortaggi surgelati non deve essere superiore al 20% degli ortaggi previsti.
In ogni caso non dovranno mai essere utilizzate patate surgelate.
I contenitori degli ortaggi dovranno essere puliti ed integri, conformi alla normativa sugli imballi. A richiesta del Comune la ditta aggiudicataria si impegna a possedere e a presentare le bolle di consegna rilasciate dalla ditta fornitrice.
La frutta deve:
o essere di stagione;
o essere di calibratura e grammatura idonea alla composizione dei menù;
o presentare le peculiari caratteristiche organolettiche della specie;
o avere raggiunto la maturità fisiologica che la rende adatta al pronto consumo o essere ben avviata alla maturazione così da poterla raggiungere in deposito;
o essere omogenea e uniforme;
o essere turgida, non bagnata artificialmente, né trasudante acqua di condensazione in seguito ad improvviso sbalzo termico, né gemente acqua di vegetazione in conseguenza di ferite, abrasioni meccaniche od in seguito a normali processi di soprammaturazione.
La frutta dovrà di norma provenire da coltivazioni locali o nazionali, salvo specifica richiesta di questa Amministrazione.
A richiesta del Comune la ditta aggiudicataria si impegna a possedere e a presentare le bolle di consegna rilasciate dalle ditte fornitrici.
L’approvvigionamento di frutta e verdura dovrà avvenire almeno 1 volta la settimana. I legumi devono essere secchi, integri, privi di impurità e corpi estranei.
Formaggi:
Come formaggio da condimento dovrà essere utilizzato il parmigiano reggiano. Il formaggio da condimento dovrà essere grattugiato e consumato giornalmente.
I formaggi da pasto quali: fontina, Emmental, stracchino, mozzarella e simili non devono presentare alterazioni interne o esterne;
Devono riportare sulle confezioni le seguenti informazioni: tipo di formaggio, nome del produttore, luogo di produzione, composizione, data di scadenza (quest’ultima nei casi previsti dalle vigenti norme igienico sanitarie).
L’approvvigionamento dovrà avvenire con frequenza settimanale.
Per i formaggi non riportanti sulla confezione quanto detto sopra, la ditta è tenuta a possedere e a presentare su richiesta del Comune , la documentazione relativa ai dati sopraelencati.
- Il burro non deve avere un contenuto in materia grassa inferiore all’82%.
- Esso deve risultare fresco e non sottoposto a congelamento; non deve in alcun modo essere alterato, non deve avere gusto di rancido, né presentare alterazioni di colore sulla superficie. Deve essere contenuto in involucri non manomissibili. Sull’involucro deve riportare: la denominazione del prodotto, il peso netto, il nome del confezionatore, il luogo di confezionamento, la data di scadenza.
- Il prosciutto cotto deve essere privo di glutammati e polifosfati aggiunti, deve essere di coscia, di prima qualità, in ottimo stato di conservazione, tale da garantire un ottimo rendimento alimentare. Deve essere avvolto in involucro di plastico idoneo. La ditta è tenuta a presentare dietro presentare dietro richiesta del Comune tutta la documentazione relativa a: il tipo di prodotto, il nome della ditta produttrice, il luogo di produzione. Il grasso di copertura non deve essere eccessivo, deve essere compatto e non deve presentare parti ingiallite o con odore o sapore di rancido. Non deve essere usato quello affettato e confezionato sottovuoto.
- Il pane dovrà essere prodotto con farina 00 oppure di tipo integrale. Dovrà essere ben lievitato, ben manipolato, ben cotto in maniera che la mollica riesca spugnosa ed elastica alla pressione delle dita. Il pane dovrà essere garantito di produzione giornaliera e non dovrà essere rigenerato. La fornitura deve essere garantita in recipienti idonei per il trasporto alimenti, ben chiusi. Devono essere assicurate tutte le forme di pulizia e di igiene.
- Dovrà essere utilizzato l’olio extravergine di oliva sia per il condimento a crudo che per l’utilizzo in cottura.
- L’aceto utilizzato per condire le verdure dovrà essere di puro vino.
- La pasta deve essere di pura semola garantita di grano duro, esente da qualsiasi altro macinato o additivo. La pasta non deve presentare in modo diffuso effetti quali: presenza di macchie bianche e/o nere, bolle d’aria, spezzature o tagli. La pasta all’uovo deve possedere caratteristiche conformi alle vigenti norme legislative; in particolare deve essere prodotta esclusivamente con semola di grano duro e almeno 4 uova di gallina, corrispondenti ad almeno 200 gr per Kg di semola. La pasta integrale deve essere di pura semola integrale di grano duro e contenere almeno 6 grammi su cento di fibre.
- La farina deve essere di grano tenero, tipo 00, con le caratteristiche di composizione e qualità previste dalla legge. Le confezioni devono essere sigillate, senza difetti, rotture o altro, devono risultare indenni da infestanti o parassiti o frammenti di insetti o muffe.Le confezioni devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti: il tipo di farina, il peso netto, il nome del produttore, il luogo di produzione e la data di scadenza.
- Il riso e i cereali devono rispondere ai requisiti previsti dalla legge. Non devono essere trattati con sostante non consentite e possedere le caratteristiche merceologiche tipiche dei prodotti. Non devono presentare difetti tipo: striature, vaiolature interne, non devono essere infestati da parassiti né da larve in genere. Sia il riso che i cereali utilizzati devono essere e sottoposti a trattamento a Parboiled.
- Le carni bovine ed avicole dovranno:
o essere fresche
o carni bovine dovranno essere certificate CoALVI, i tagli consentiti sono sottofiletto o coscia
o carni avicole di animali di provenienza nazionale, allevati a terra in ottimo stato di nutrizione, e sottoposti a regolare visita veterinaria prima della macellazione.
o Avere buon sapore, essere tenere e ben digeribili, non avere odore sgradevole.
o Il certificato veterinario potrà sempre essere controllato dal Comune. La azienda fornitrice dovrà fornire a richiesta una dichiarazione attestante che gli allevamenti di origine sono testati per il controllo delle sostanze ad azione ormonale ed antiormonale.
L’approvvigiomamento delle carni dovrà avvenire il giorno del consumo o, se in confezione sottovuoto, nei cinque giorni lavorativi antecedenti in consumo.
Il latte deve essere intero, a lunga conservazione, sterilizzato.
Il pesce utilizzato per la refezione scolastica deve essere surgelato, deve appartenere a qualità poco grasse e deve essere privo di lische, come: filetto o polpette di nasello, merluzzo, filetti di platessa o limanda o di altre qualità sempre di piccola pezzatura. Ogni confezione dovrà essere munita di etichetta conforme alle norme vigenti e successive modificazioni.
L’acqua distribuita deve essere naturale, contenuta in bottiglia o in caraffe.
- l’approvvigionamento dovrà obbligatoriamente essere effettuato presso fornitori rigorosamente selezionati in base a criteri oggettivi che ne garantiscano l’affidabilità sia in termini di costanza del rapporto costo-qualità dei prodotti offerti che di piena e costante capacità di far fronte agli impegni assunti;
- le merci dovranno essere mantenute in confezione originale integra fino al momento dell’utilizzo presso i locali di preparazione dei pasti;
- è assolutamente vietato congelare pane ed alimenti già scongelati. Il congelamento delle materie prime acquistate fresche è possibile, solo ove questa prassi sia esplicitamente prevista dalle procedure operative formalmente comunicate all’A.S.L.;
- è tassativamente obbligatorio escludere dal ciclo produttivo le derrate per cui, al momento della preparazione e somministrazione, sia superato il termine di conservazione (data di scadenza); tale circostanza, rilevata direttamente o dagli organi di controllo preposti, comporterà l’obbligo di immediata eliminazione delle stesse;
- l’approvvigionamento delle materie prime dovrà effettuarsi in tempi e modi razionalizzati ed ottimizzati in ragione della natura dei prodotti e delle condizioni ambientali e strutturali della sede di stoccaggio e conservazione ovvero con la tempistica espressamente prevista nei precedenti commi. Nel rifornimento delle derrate non deperibili si eviteranno stoccaggi prolungati delle merci. Per i prodotti deperibili si dovranno organizzare le forniture con cadenza settimanale o infrasettimanale, in modo da garantire il mantenimento dei requisiti di freschezza fino al consumo. La fornitura di pane dovrà avere cadenza giornaliera, dovrà essere di farina di grano tenero in formato quadratino o ciabattina , morbido.
- la calendarizzazione degli acquisti dovrà inoltre essere stabilita in funzione di un ben definito intervallo di vita residua garantita contrattualmente, con riguardo alla tipologia delle derrate, nonché alle condizioni ambientali e strutturali delle sedi di stoccaggio e conservazione;
- Le dimensioni delle confezioni di tutte le derrate alimentari ed in principal modo della passata di pomodoro e pomodori pelati dovranno essere standardizzate ed ottimizzate in relazione alla deperibilità del prodotto, nonché alle esigenze ed ai tempi di consumo. Si dovrà optare per pezzature commerciali il cui contenuto soddisfi il fabbisogno giornaliero, senza avere avanzi di parte del prodotto sfuso, .
La ditta appaltatrice è tenuta a conservare presso la cucina comunale la documentazione relativa alla fornitura delle derrate. I registri di carico e scarico delle merci dovranno essere costantemente aggiornati e disponibili per eventuali controlli.
Per quanto non previsto nel presente articolo relativamente alle derrate alimentari si rimanda al documento della Regione Piemonte “Linee guida per la ristorazione collettiva scolastica” (Delibera Dirigenziale 20.08.2002 n. 120 e s.m.i.) che qui si intende integralmente richiamata.
Art. 10 – Preparazione dei pasti
Modalità di preparazione:
La preparazione dei pasti, in ogni sua fase, dovrà tassativamente avvenire con cadenza giornaliera (nello stesso giorno di consumo) ed esclusivamente presso i locali cucina dei centri di cottura, a cura della ditta appaltatrice.
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti dovranno mirare ad ottenere standard ottimali di qualità igienica (nel rispetto delle normative vigenti e dei limiti di contaminazione microbica), nutritiva ed organolettica. Si intende che tutte le preparazioni previste non dovranno contenere corpi estranei ed impurità di qualunque genere.
In particolare si evidenzia che:
- Non si dovrà effettuare alcun riciclo di pasti od avanzi;
- Non si dovranno effettuare trattamenti di pre-cottura, né utilizzare cibi parzialmente cotti;
- Non andrà prevista la frittura di alimenti;
- Non si dovrà somministrare carne al sangue, fiocchi di patate, maionese, succo di limone confezionato, dado da brodo
- Le operazioni di scongelamento andranno effettuate secondo la normativa vigente.
I tempi di preparazione dei pasti andranno calibrati in modo ottimale, al fine di garantire il pieno rispetto degli orari di servizio previsti e, contestualmente, il minimo anticipo rispetto al momento del consumo. La ditta appaltatrice assume piena ed esclusiva responsabilità in ordine alla qualità igienico- sanitaria dell’approvvigionamento delle derrate, del loro immagazzinamento e delle trasformazioni alimentari, liberando l’Amministrazione appaltante.
Si fa inoltre rinvio alle successive norme in materia di pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature, in quanto incidenti nella presente fase di servizio.
Composizione:
La composizione dei pasti sarà elaborata nel pieno e rigoroso rispetto delle indicazioni merceologiche e delle grammature che andranno MAGGIORATE DEL 10%, individuate nei menù elaborati per fasce d’utenza (scuola materna – elementare - ALLEGATO 2. Tali menù, in relazione all’anno scolastico 2011/2012 sono allegati al presente Capitolato per ogni specifico riferimento – ALLEGATO 3. Per gli anni scolastici successivi al primo di appalto, la ditta appaltatrice dovrà parimenti sin d’ora garantire la preparazione dei pasti in relazione ai menù ufficializzati per pari periodi dall’ASL competente, nulla potendo eccepire, anche in termini economici, rispetto alle variazioni che negli stessi fossero intervenute.
Variazioni dei menù:
In via ordinaria non è consentita alcuna variazione rispetto alle previsioni dei citati menù ASL. In via eccezionale, saranno ammesse variazioni temporanee nei seguenti casi:
· Guasto improvviso di uno o più impianti da utilizzare per la preparazione del piatto previsto, fatto salvo l’obbligo di tempestivo intervento di riparazione a cura della ditta appaltatrice
· Interruzioni temporanee della produzione per cause quali incidenti, black-out, etc;
· Avarie delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili, fatto salvo l’obbligo di tempestivo intervento di riparazione a cura della ditta appaltatrice);
· Scostamento nelle prenotazione giornaliere dei pasti maggiori del 10% dalla media dei pasti somministrati giornalmente.
con garanzia di pasti sostitutivi rispettosi del necessario apporto nutrizionale calibrato dai menù originari in relazione alle tipologie d’utenza.
Tali variazioni potranno essere effettuate previa comunicazione all’Ente in forma scritta o verbale, in funzione dei tempi di accadimento delle emergenze suddette.
Variazioni di menù apportate unilateralmente dall’appaltatrice, al di fuori dei casi suesposti, saranno soggette all’applicazione delle penali successivamente previste nel presente Capitolato. Le variazioni nei menù non potranno prevedere l’utilizzo di tonno o carni in scatola.
Limiti di tolleranza sulle grammature:
Sarà ammessa una tolleranza massima del 5% in meno rispetto alle grammature indicate, da maggiorare del 10%, tenuto conto del fisiologico calo del cotto sul crudo. Il mancato rispetto dei limiti detti sarà soggetto all’applicazione delle penali successivamente previste nel presente Capitolato.
Diete speciali:
La ditta appaltatrice si impegna a garantire la preparazione dei pasti a favore degli utenti affetti da patologie di tipo cronico o portatori di allergie alimentari certificate, a carattere permanente, nel pieno e scrupoloso rispetto delle prescrizioni indicate nei regimi dietetici specifici elaborati a cura delle autorità sanitarie competenti. Tali regimi dietetici dovranno essere comunicati alla ditta aggiudicataria – con congruo anticipo
– dal servizio comunale competente. Per alcuni tipi di intolleranze alimentari quali la celiachia dovrà essere assicurata l’osservanza di particolari procedure sia nella cottura che nello stoccaggio degli alimenti atti a garantire che i cibi utilizzati non vengano a contatto con sostanze contenenti glutine.
La ditta appaltatrice si impegna altresì a garantire la preparazione dei pasti a favore degli utenti che rispettino particolari regimi dietetici per motivi religiosi o di altra natura (regimi dietetici vegetariani). Nel primo caso le famiglie interessate (senza necessità di alcuna dichiarazione ASL) renderanno noti al responsabile del servizio mensa – all’inizio dell’anno scolastico – gli alimenti da escludere dalla dieta. Nel secondo caso a cura del medico di famiglia il responsabile del servizio comunale provvederà alla modifica del menù, escludendo gli alimenti indicati dai genitori e garantendo l’apporto calorico di ogni pasto mediante un aumento del 20% delle grammature indicate in tabella per il primo piatto, per la verdura, per la frutta e per il pane. Quali alimenti alternativi non potrà essere previsto l’utilizzo di tonno o carni in scatola
Potranno inoltre essere previsti regimi dietetici in “bianco”, previa certificazione del pediatra o medico di base. Il menu previsto per la dieta in bianco sarà: riso o pasta di semola di grano duro in bianco, carne o pesce cotti a vapore.
In ogni caso la preparazione di pasti per ognuno dei regimi dietetici summenzionati, avverrà alle medesime condizioni di prezzo-pasto offerte in sede di gara.
A richiesta la ditta appaltatrice dovrà garantire la preparazione delle merende per gli alunni della Scuola Materna.
CAPO III: PERSONALE
Art. 11 – Personale
Responsabile di servizio
La Ditta dovrà affidare la direzione del Servizio a persona qualificata, e comunicare il relativo nominativo, indirizzo e recapito telefonico dello stesso al Comune, al fine di garantire la possibilità di continui contatti relativamente al Servizio .
Detto incaricato ha l’obbligo di collaborare strettamente con il Comune per il buon andamento del servizio ed eventuali esigenze particolari.
In particolare il medesimo assumerà ogni responsabilità in ordine:
· Alla garanzia della migliore organizzazione dei fattori produttivi, con coordinamento dell’intero staff di servizio;
· Al pieno rispetto della disciplina del presente appalto, della normativa igienico-sanitaria e di ogni altra normativa in materia, con particolare riguardo alle attività di controllo sul mantenimento degli standard minimi di servizio previsti dal presente ed ulteriormente garantiti in sede di gara, sulla qualità delle derrate alimentari e dei prodotti finiti, sulla sicurezza degli impianti e sull’igiene dei locali, delle attrezzature e del personale;
· Alla supervisione delle attività di formazione del personale, di educazione alimentare, nonché delle attività opzionali di marketing, degli interventi a miglioramento di ambienti ed attrezzature e di ogni altro servizio aggiuntivo eventualmente offerti e pianificati in sede di gara;
· All’esplicazione della funzione di “referente unico” nei confronti dell’Ente appaltante, per ogni aspetto attinente la gestione dei servizi affidati (con costante aggiornamento sull’andamento degli stessi), oltre che nei confronti degli Organi di controllo, delle Istituzioni scolastiche, delle Rappresentanze dell’utenza e di ogni altra autorità od istituzione competente in materia (in tal senso, le comunicazioni e le eventuali contestazioni d’inadempienza rivolte dall’Ente appaltante al Responsabile del servizio si intendono come presentate direttamente all’impresa).
Rispetto della normativa
L’appaltatore assume piena ed esclusiva responsabilità in ordine alla garanzia di integrale osservanza della normativa vigente (nonché delle modifiche che nella stessa dovessero intervenire nel periodo oggetto dell’appalto) in materia di obblighi assicurativi (anche infortunistici), previdenziali ed assistenziali nei confronti dei lavoratori dipendenti, nonché in materia di prevenzione infortuni sul lavoro, di igiene del lavoro, oltre all’integrale rispetto di ogni altra disposizione in vigore o futura per la tutela dei lavoratori.
L’appaltatore dovrà in ogni momento, a semplice richiesta dell’Amministrazione comunale, dimostrare di aver provveduto all’assolvimento degli obblighi summenzionati.
Il mancato rispetto delle presenti disposizioni, costituirà causa di risoluzione del contratto.
L’impresa si obbliga a tenere indenne l’Amministrazione comunale da qualsiasi responsabilità per infortuni subiti al proprio personale durante l’esecuzione del servizio di cui al presente Capitolato, nonché a sollevare la stessa da qualsiasi responsabilità derivante da eventuali azioni proposte direttamente nei suoi confronti ai sensi dell’art. 1676 del C.C.
Osservanza dei contratti collettivi:
L’appaltatore assume piena ed esclusiva responsabilità in ordine all’integrale osservanza ed applicazione di tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese del settore e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nelle località in cui si svolge il servizio, nonché di ogni condizione risultante da successive modifiche od integrazioni. I contratti collettivi andranno applicati anche dopo scadenza, fino a sostituzione o rinnovo degli stessi.
Il mancato rispetto dei contratti collettivi, giudizialmente e definitivamente accertato, sarà oggetto di risoluzione del contratto.
Organico e loro compiti
La ditta dovrà impiegare, quale responsabile della preparazione dei cibi, un addetto con titolo professionale adeguato rilasciato da una scuola statale o personale con adeguata esperienza nel settore certificabile dalla Ditta con apposito attestato di servizio. A tal fine in sede di affidamento la ditta dovrà indicare il numero delle persone impiegate per l’ottimale espletamento del servizio.
Detto personale dovrà provvedere a tutta quanta l’effettuazione del servizio (preparazione e distribuzione dei pasti, allestimento e successivo riassetto della cucina, lavapiatti, dispensa e spogliatoio ecc).
CAPO IV: IMMOBILI – IMPIANTI ED ATTREZZATURE
Art. 12 – Immobili – Impianti ed attrezzature
Per l’espletamento del servizio il Comuni metterà a disposizione della ditta appaltatrice i centri di cottura e i locali di refezione elencati nell’allegato 1).
La formale “consegna” di locali, impianti ed attrezzature avverrà all’inizio dell’appalto, previa redazione di apposito verbale sottoscritto dall’Ente appaltante e dalla ditta aggiudicataria.
La disponibilità degli stessi viene trasferita alla Ditta appaltatrice limitatamente ed esclusivamente in relazione all’espletamento dei servizi oggetto del presente appalto.
L’ Amministrazione si riserva pertanto la piena ed insindacabile facoltà di disporre in via residuale delle strutture, in relazione ad eventuali utilizzi di diversa natura istituzionale (corsi, concorsi, etc.), fatto salvo l’obbligo di congruo preavviso e di provvedere a propria cura e spese al ripristino delle stesse nelle condizioni in cui si trovava al momento dell’utilizzo.
L’eventuale messa a disposizione delle strutture a favore dell’appaltatore per finalità aziendali diverse dall’espletamento del servizio, potrà essere oggetto di successivo accordo tra le parti, a insindacabile giudizio di opportunità del Comune, previa valutazione di ogni problematica inerente la prioritaria ed imprescindibile piena tutela e garanzia dei servizi appaltati, delle finalità e portata dell’utilizzo accessorio, dell’effettivo beneficio per l’Ente.
Art. 13 – Obblighi dell’appaltatore
L’appaltatore sarà tenuto all’uso e conduzione dei locali, degli impianti e delle attrezzature con la massima cura e diligenza, con impegno a mantenere costantemente ed a riconsegnare gli stessi nel medesimo stato di conservazione rilevato all’atto della consegna, assumendo piena responsabilità civile e patrimoniale a tale titolo.
Manutenzione ordinaria
L’appaltatore è tenuto a provvedere, a propria cura e spese:
- ad ogni intervento di manutenzione ordinaria dei locali, impianti ed attrezzature, necessario al fine dell’ottimale mantenimento in efficienza dei beni ricevuti in disponibilità con frequenza trimestrale
Qualora l’attrezzatura in avaria non sia riparabile o sia riparabile in tempi superiori alle 24 ore l’impresa è tenuta all’immediata temporanea sostituzione della stessa, al fine di garantire il corretto svolgimento del servizio.
Danni dovuti a negligenza:
L’appaltatore sarà pienamente responsabile, con obbligo di risarcimento al Comune, dei danni causati alla struttura per negligenza, uso improprio, atti vandalici o sabotaggi del proprio personale dipendente, stipulando a tal fine idonea polizza assicurativa, come previsto di seguito nel presente Capitolato
Pulizia – Sanificazione e riordino di locali ed attrezzature:
L’appaltatore è tenuto a provvedere, a propria cura e spese, avvalendosi nelle forme più opportune dello staff di servizio, alla costante pulizia, sanificazione e riordino di:
· Locali cucina (incluse vetrate, pareti lavabili, porte, etc.) e relativi arredi, impianti, attrezzature e stoviglieria, utensileria ed i locali adibiti a refettorio compresi i locali accessori. Indicati nell’allegato 1I.
Tali operazioni andranno effettuate “a regola d’arte”, con cadenza quotidiana, nel pieno e rigoroso rispetto della normativa legislativa e regolamentare vigente, degli standard minimi determinati dalle certificazioni in possesso dell’azienda appaltatrice.
Smaltimento dei rifiuti:
I rifiuti solidi urbani provenienti da cucina, refettori e locali annessi dovranno essere raccolti negli appositi sacchetti e convogliati (prima della preparazione dei pasti in cucina e dopo il loro consumo presso i refettori) negli appositi contenitori per la raccolta, nel rispetto della disciplina prevista dal Comune in materia di raccolta differenziata, per il successivo ritiro e smaltimento a cura degli soggetti preposti.
L’appaltatore dovrà provvedere a propria cura e spese allo smaltimento degli oli e grassi vegetali e/o animali residui dalla cottura nel rispetto della normativa vigente.
È tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari.
Materiali di pulizia e consumo:
L’appaltatore assume a propria cura e spese la fornitura di ogni materiale di pulizia e sanificazione, nessuno escluso, necessario per l’esplicazione dei servizi di cui al presente articolo, con prodotti che, per caratteristiche qualitative e quantitative, risultino idonei alla piena garanzia di ottimali prestazioni, nonché nel rispetto delle indicazioni a tal fine individuate nel protocollo di sanificazione ambientale presentato in sede di gara.
Sono inoltre posti a carico dell’appaltatore:
· La fornitura di ogni materiale di consumo, nessuno escluso, necessario per l’esplicazione – in ogni fase
– dei servizi oggetto dell’appalto (materiali a perdere per conservazione alimenti e campioni, per
somministrazione, per preparazione pasti, etc.), con prodotti che, per caratteristiche qualitative e quantitative, risultino idonei alla piena garanzia di ottimali prestazioni.
· Il reintegro costante della stoviglieria e dell’utensileria, con prodotti che, per caratteristiche qualitative e quantitative, risultino idonei alla piena garanzia di ottimali prestazioni.
· E’ fatto divieto di utilizzare stoviglie a perdere salvo nei casi eccezionali di volta in volta autorizzati dall’Ente appaltante.
Art. 14 – Obblighi dell’Ente appaltante
L’ente appaltante è tenuto:
· Alla fornitura di gas metano ed energia elettrica (luce, forza motrice) per tutte le strutture, in relazione al fabbisogno per l’ottimale esplicazione del servizio;
· A garantire la copertura assicurativa della struttura, secondo quanto successivamente previsto nel presente Capitolato e fatta salva la copertura assicurativa specifica posta in capo all’appaltatore per danni da incuria.
CAPO V: CONTROLLI DI QUALITA’ – SICUREZZA - VIGILANZA
Art. 15 – Controlli di qualità – Obblighi dell’appaltatore
L’Appaltatore assume piena e diretta responsabilità in ordine alla costante esplicazione dei controlli di qualità, in ogni fase del processo di erogazione dei servizi affidati, nel pieno e scrupoloso rispetto delle disposizioni di cui al D. Lgs. 155/97, individuando ogni fase potenzialmente a rischio per la sicurezza degli alimenti e garantendo il mantenimento delle opportune procedure preventive di sicurezza e di sorveglianza dei punti critici.
A tal fine la ditta dovrà essere dotata, nell’ambito della propria struttura aziendale o a mezzo di apposite convenzioni stipulate, di un laboratorio di analisi chimico-fisiche e microbiologiche riconosciuto o accreditato, con obbligo di preventiva comunicazione circostanziata a tale titolo.
Durante ogni anno scolastico oggetto dell’appalto, l’appaltatore sarà tenuto ad effettuare, con conseguente comunicazione e referto all’Ente appaltante, controlli analitici su matrici alimentari. L’Amministrazione comunale si riserva comunque la facoltà di richiedere all’appaltatore, in qualsiasi momento e qualora la stessa lo ritenga a qualunque titolo necessario, ulteriori analisi merceologiche e microbiologiche, in eccedenza a quelle minime prescritte.
Tra le attività facenti capo al controllo di qualità, andranno inoltre previste:
· La verifica delle norme di legge e dei regolamenti interni inerenti l’igiene e la sanità degli impianti e del personale occupato;
· La supervisione tecnica ed il controllo della produzione dei pasti destinati alla refezione, in ogni sua fase;
· La formazione continuativa del personale di cucina;
L’appaltatore libera l’amministrazione comunale da qualsiasi responsabilità in merito alla qualità igienico- sanitaria delle trasformazioni alimentari.
Art. 16 – Conservazione dei campioni dei pasti
Al fine di individuare più celermente le cause di tossinfezione alimentare, l’appaltatore dovrà prelevare 150 gr. di ogni tipo di alimento prodotto e somministrato giornalmente, sia cotto che non, riporlo in sacchetti sterili, mantenerlo refrigerato a circa +4°C per 72 ore dal momento della preparazione in contenitori ermeticamente chiusi riportanti un’etichetta con le seguenti indicazioni: ora, giorno dell’inizio della conservazione e denominazione del prodotto.
Art. 17 – Disposizioni in materia di sicurezza
L’Appaltatore assume piena e diretta responsabilità in ordine alla garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro, nel rigoroso rispetto di ogni adempimento prescritto della disciplina di cui al D. Lgs. 626/94 e s.m. ed integrazioni.
In particolare, qualora non preventivamente reso in sede di gara, l’appaltatore dovrà, entro 60 giorni dall’inizio del servizio, redigere la relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro e sottoporla all’Amministrazione appaltante, per ogni eventuale approfondimento e/o adeguamento.
Dovrà provvedere alla predisposizione di un idoneo piano di evacuazione, previa mappatura dei locali ed addestramento degli interessati.
È inoltre a carico dell’appaltatore l’indizione delle riunioni periodiche previste dalla normativa succitata, la dotazione dei dispositivi di protezione individuali necessari all’espletamento del lavoro in sicurezza, nonché l’esposizione della segnaletica di sicurezza all’interno dei locali di preparazione e cottura.
Art. 18 – Attività di vigilanza
È piena facoltà del comune interessato effettuare, in qualsiasi momento, senza necessità di preavviso e con le modalità che riterrà più opportune, ogni intervento di controllo (“a vista del servizio” od a mezzo prelievo di campioni alimentari da sottoporre ad analisi di laboratorio) al fine di verificare la rispondenza del servizio fornito dall’appaltatore alle prescrizioni contrattuali e normative previste dal presente Capitolato.
L’Appaltatore dovrà garantire l’accesso agli incaricati del Comune in qualsiasi momento ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per l’esercizio dell’attività di vigilanza di cui al comma precedente.
Tale facoltà potrà essere esercitata anche con l’impiego di macchine fotografiche e telecamere
I controlli non dovranno comunque comportare interferenze o pregiudizio nello svolgimento del servizio.
Art. 19 – Organismi preposti alla vigilanza
Gli organismi preposti al controllo sono i competenti Servizi di Igiene Pubblica ed Ambientale facenti capo all’ASL, le eventuali strutture specialistiche incaricate dalle Amministrazioni e comunali interessate dall’appalto, gli organi amministrativi comunali responsabili del servizio, la Commissione mensa sulla base del regolamento comunale, secondo le rispettive competenze.
Art. 20 – Blocco delle derrate
I controlli potranno dar luogo al “blocco delle derrate”: le stesse andranno custodite in magazzino o cella frigorifera separatamente dagli altri prodotti stoccati, con apposizione della dicitura “in attesa di accertamento”.
L’Amministrazione comunale provvederà tempestivamente a far accertare le condizioni igieniche e merceologiche delle derrate oggetto del blocco ed a darne tempestiva comunicazione all’appaltatore.
Qualora i referti diano esito sfavorevole, l’appaltatore provvederà all’eliminazione delle derrate in questione ed alla corresponsione delle spese di analisi, oltre ad essere assoggettato alle penali successivamente previste nel presente Capitolato.
Art. 21 – Rifiuto della fornitura
I pasti preparati con alimenti non commestibili o non rispondenti a norme di legge, che come tali risultino accertati dagli organi di controllo, saranno rifiutati e dovranno essere tempestivamente sostituiti, senza diritto ad alcun corrispettivo, con applicazione conseguente delle penalità successivamente previste nel presente Capitolato.
CAPO VI: RESPONSABILITA’
Art. 22 – Responsabilità dell’appaltatore – Polizze assicurative
L’Appaltatore assume piena e diretta responsabilità gestionale dei servizi affidati, liberando a pari titolo l’Amministrazione appaltante ed impegnandosi ad eseguire ogni prestazione “regola d’arte”, nel rispetto delle prescrizioni del presente Capitolato, di ogni normativa vigente, mediante propria autonoma organizzazione imprenditoriale.
L’Appaltatore risponderà direttamente, penalmente e civilmente, dei danni alle persone o alle cose comunque provocati nell’esecuzione del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza diritto di rivalsa o di compensi da parte del Comune, salvi gli interventi in favore dell’impresa da parte di società assicuratrici.
In particolare l’appaltatore si assume tutte le responsabilità per avvelenamento e/o intossicazione derivante dall’assunzione, da parte degli utenti, di cibi avariati o contaminati.
Conseguentemente, l’Appaltatore esonera l’Amministrazione appaltante ed il servizio comunale competente, che riveste esclusivamente funzioni tecnico-amministrative, da qualsiasi molestia ed azione, nessuna esclusa, che eventualmente potessero contro i medesimi venire intentate.
L’appaltatore dovrà stipulare apposite polizze assicurative contro i rischi inerenti la gestione affidata di seguito indicate:
1. R.C.T. (Responsabilità Civile verso Terzi)
- € 5.000.000,00 per sinistro
- € 250.000,00 per persona
- € 1.500.000,00 per cose danneggiate
2. R.C.O. (Responsabilità Civile verso Prestatori di lavoro)
- € 1.000.000,00 per sinistro
- € 1.000.000,00 per persona
3. Rischi guasti macchina, con massimale adeguato alla struttura, a copertura di eventuali danni che dovessero verificarsi e da imputare a negligenza ovvero ad uso improprio da parte del personale dipendente dell’appaltatore o da eventuali atti di sabotaggi o atti vandalici del suddetto personale.
L’esistenza di tali polizze non libera l’appaltatore dalle proprie responsabilità, avendo le stesse esclusivamente lo scopo di ulteriore garanzia.
Le polizze assicurative dovranno prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e l’operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta del comune
Le polizze suddette, debitamente quietanzate, dovranno essere presentate dall’appaltatore all’Amministrazione appaltante prima della stipulazione del contratto. Le quietanze relative alle annualità successive dovranno essere prodotte all’Amministrazione alle relative scadenze.
Art. 23 – Polizze assicurative a carico dell’Ente appaltante
L’Ente appaltante manterrà a proprio nome e spese le polizze assicurative inerenti i locali, gli impianti e le attrezzature messi a disposizione dell’appaltatore;
CAPO VII: CORRISPETTIVI – PAGAMENTI – REVISIONE PREZZI
Art. 24 – Corrispettivi – Pagamenti
Il corrispettivo per l’adempimento di tutti gli obblighi contrattuali posti a carico dall’Appaltatore è determinato dal prezzo pasto unitario di aggiudicazione, moltiplicato per il numero dei pasti forniti mensilmente ad ogni fascia di utenza.
Il pagamento dei corrispettivi avverrà in forma mensile posticipata, mediante mandato a 60 gg. dalla data di ricevimento delle inerenti fatture con annessi i “buoni mensa” ritirati agli utenti a cura dell’appaltatore stesso, sempre che non siano pervenute segnalazioni o non sia stata constatata l’irregolarità o l’insufficienza del servizio. L’Ente appaltante tratterrà sui corrispettivi da corrispondere le somme afferenti alle penalità eventualmente applicate nel mese di riferimento.
CAPO VIII: DIVIETI – INADEMPIENZE E PENALITA’ – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Art. 25 – Divieti di cessione e subappalto
È fatto tassativo ed assoluto divieto di cedere a terzi e di subappaltare, in tutto o in parte, la gestione del servizio oggetto dell’appalto, a pena di risoluzione immediata del contratto.
Art. 26 – Inadempienze e penalità
Qualora, durante lo svolgimento del servizio, fosse riscontrato il mancato rispetto della disciplina contrattuale di cui al presente Capitolato, nonché della normativa dallo stesso richiamata, l’Amministrazione appaltante procederà all’applicazione di penalità pecuniarie da un minimo di Euro 155,00 ad un massimo di Euro 2.583,00 secondo il valore specifico che verrà, di volta in volta, determinato ad insindacabile giudizio della stessa in relazione alla gravità della violazione, nei casi di seguito indicati:
a) Distribuzione dei pasti o di parte di essi con ritardi superiori a 15 minuti;
b) Grammature dei pasti inferiori a quelle previste dalle tabelle dietetiche ASL che dovranno essere maggiorate del 10%, oltre i limiti di tolleranza previsti dal precedente art. 10;
c) Fornitura di derrate alimentari di qualità inferiore o comunque difforme rispetto alle caratteristiche richieste nel presente capitolato
d) Rinvenimento di giacenze di produzione pasti, non distrutte nel giorno stesso;
e) Operazioni di cottura e relative preparazioni non eseguite nello stesso giorno di distribuzione e consumazione;
f) Accertato riciclo di prodotti non consumati in precedenza;
g) Somministrazione di pasti difformi dalle previsioni tipologiche dei menu ASL;
h) Preparazione di pasti con cariche microbiche elevate (fatto salvo l’obbligo di sostituzione degli stessi, precedentemente disciplinato);
i) Mancato o carente rispetto delle norme igienico-sanitarie in ogni fase del processo produttivo: stoccaggio, manipolazione, confezionamento, somministrazione;
j) Mancato o carente rispetto degli obblighi di manutenzione ordinaria, pulizia e sanificazione, fornitura materiali di consumo e degli altri obblighi di cui all’art. 14;
k) Mancato o carente rispetto delle norme di cui all’art. 16 in materia di controllo di qualità;
l) Mancata conservazione dei campioni di cui al precedente art. 17;
m) Mancato o carente rispetto della normativa in materia di sicurezza: D. Lgs. 626/94 e s.m.;
n) Rifiuto d’accesso alla struttura nei confronti degli organi incaricati della vigilanza;
o) Insufficiente prestazione di ogni servizio previsto dal presente Capitolato, anche se non espressamente indicato nel presente articolo;
p) Ogni altra infrazione rilevata dagli organi di controllo, anche se non compresa nella casistica di cui al presente articolo.
L’applicazione delle penalità sarà preceduta da regolare contestazione dell’inadempienza a cura del Responsabile del servizio del Comune e dall’esame delle controdeduzioni presentate dall’Appaltatore, che dovranno pervenire entro e non oltre 15 giorni dalla notifica del provvedimento.
L’Ente appaltante provvederà al recupero delle penalità mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese nel quale è stato assunto il relativo provvedimento.
Qualora le inadempienze succitate, anche se non reiterate, rivestano carattere di gravità e comportino il pregiudizio della salute e sicurezza degli utenti e dei lavoratori addetti al servizio, costituiranno causa di risoluzione immediata del contratto.
Art. 27 – Risoluzione del contratto
Il Comune ha facoltà, anche in deroga agli artt. 1455 e 1564 C.C., di promuovere la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 C.C., con incameramento automatico della cauzione e senza pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa dei danni, nelle seguenti ipotesi:
a) Cessione, anche parziale, del contratto, o subappalto, anche parziale, dello stesso;
b) Intossicazione alimentare;
c) Gravi violazioni contrattuali, applicazione di almeno quattro penalità riferite ad altrettante infrazioni commesse su base annua
d) anche non reiterate, che comportino il pregiudizio della sicurezza e della salute degli utenti e dei lavoratori addetti al servizio;
e) Mancata, anche singola, prestazione del servizio di erogazione pasti, fatte salve le cause di forza maggiore. Non sono in ogni caso considerate di forza maggiore gli scioperi, le agitazioni sindacali e le condizioni merceologiche, salvo quelle derivanti da calamità naturali;
f) Reiterate infrazioni contrattuali soggette a penalità, formalmente contestare e conclusesi con avvenuta applicazione delle stesse;
g) Mancato rispetto degli obblighi assicurativi, previdenziali ed assistenziali nei confronti del personale dipendente;
h) Mancato rispetto dei contratti collettivi giudizialmente e definitivamente accertato;
i) Perdita dei requisiti minimi previsti per l’accesso all’appalto;
j) Accertata colpevolezza per reati di evasione fiscale o frode;
k) Fallimento, messa in liquidazione od apertura di altra procedura concorsuale;
l) Ogni altra inadempienza o fatto, non espressamente contemplati nel presente articolo, che rendano impossibile la prosecuzione dell’appalto, ai sensi dell’art. 1453 del C.C.
In tali casi il Comune potrà risolvere di diritto il contratto comunicando alla ditta, con Raccomandata A/R, di volersi avvalere della clausola risolutiva espressa ed indicando la data dalla quale la risoluzione produrrà i propri effetti.
La risoluzione avrà effetto immediato nei casi di particolare gravità e pregiudizio del servizio.
CAPO IX: CAUZIONE – STIPULA DEL CONTRATTO – CONTROVERSIE – NORME FINALI
Art. 28 – Cauzione
A garanzia di tutti gli obblighi contrattuali l’appaltatore presterà cauzione in una delle forme ammesse dalla legge, di importo pari al 10% del valore contrattuale complessivo dell’appalto. Tale cauzione potrà essere costituita nella forma di polizza fidejussoria di un istituto assicurativo debitamente autorizzato all’esercizio delle assicurazioni cauzionali.
La cauzione prestata mediante fidejussione dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione comunale.
La ditta si impegna, su richiesta insindacabile dell’Amministrazione, a reintegrare la cauzione sino al valore originario, nei casi in cui vengano operati prelevamenti per fatti connessi all’esecuzione del contratto.
Art. 29 – Stipula del contratto
La stipula del contratto è subordinata:
· All’accertamento dei requisiti previsti dalla vigente normativa antimafia in capo all’impresa aggiudicataria;
· Alla prova documentale di tutti i requisiti previsti per l’accesso alla gara e precedentemente autocertificati;
· Alla costituzione della cauzione;
· Al versamento dei diritti e delle spese contrattuali;
· Alla presentazione di tutte le autorizzazioni sanitarie dell’impresa aggiudicataria necessarie per l’esecuzione del contratto di cui al presente Capitolato;
· Alla presentazione delle polizze assicurative e delle relative quietanze.
Costituiscono parte integrante del contratto il presente Capitolato ed inerenti allegati, firmati per accettazione.
Art. 30 – Spese contrattuali
Qualsiasi spesa inerente il contratto sarà a completo carico dell’impresa aggiudicataria.
Art. 31 – Oneri fiscali
Saranno a carico dell’impresa aggiudicataria, che si impegna al pieno assolvimento, le imposte e tasse comunque derivanti dalla gestione dei servizi oggetto dell’appalto.
Art. 32 – Controversie
Qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti in ordine all’interpretazione od esecuzione dei patti contrattuali è competente il foro di Alba
.
Art. 33 – Rinvio
Per tutto quanto non espressamente citato nel presente Capitolato, è fatto rinvio al Codice Civile nonché a tutte le disposizioni di legge e regolamentari vigenti nelle materie oggetto dell’appalto.
Guarene, 15/07/2013
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
X.xx (Rag. Xxxxxxxx XXXXXX)
ALLEGATO 1
INDIVIDUAZIONE CENTRI DI COTTURA E REFETTORI
CAPOLUOGO: Centro di cottura e refettorio – Via Duca d’Aosta FRAZIONE VACCHERIA: Centro di cottura e refettorio – Xxx Xxxx Xxxx
XXXXXXXX XXXXXXXXX: Refettorio – Via Mulino Vecchio presso la scuola elementare