PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA
INCENDI BOSCHIVI
Procedure operative da attivare in caso di incendi boschivi
P R O G R A M M A Z I O N E
in Provincia di Modena
P
rocedure di pronto intervento più efficaci per lo spegnimento degli incendi boschivi e una mag- giore collaborazione tra le diverse forze grazie
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alla definizione puntuale di competenze e strumenti. È quanto stabilito da un accordo siglato lunedì 10 aprile nella sede della Provincia dai responsabili dei Vigili del fuoco e Corpo forestale dello Stato, Prefettura, Provincia, Comuni, Comunità montane, 118 Modena soccorso e volontari di protezione civile. L’intesa, la prima del genere a livello nazionale, segue le nuove linee in materia di protezione civile e le disposizioni contenute nel piano regionale di protezio- ne delle foreste dagli incendi approvato di recente.
Premessa
Questo protocollo nasce in conformità al quadro nor- mativo attualmente vigente, agli atti amministrativi nonchè agli indirizzi emanati dalla regione Xxxxxx Xxxxxxx Servizio protezione civile e Servizio Paesaggio, Parchi e Patrimonio Naturale e sulla base della proposta approvata dal Comitato di protezione civile della Provincia di Modena durante la seduta del 21/1/2000.
Nel periodo ordinario, ai sensi del Piano regionale di protezione delle foreste contro gli incendi 1999-2003, vengono effettuate nell’ambito dei compiti istituzionali dei vari Enti e strutture tecniche, le normali attività di studio e sorveglianza del territorio nonché l’osservazio- ne e la previsione delle condizioni metereologiche. La conoscenza e il monitoraggio dell’ambiente sono il pre- supposto per una pianificazione antincendio concreta e per una preparazione degli interventi mirata.
In conformità a quanto delineato nel Piano regionale sopra citato la lotta diretta allo spegnimento degli incendi boschivi viene inquadrata nell’ambito della pianificazione dell’emergenza di cui alla Legge 225/1992, al Decreto Legislativo 112/1998 e alla Legge Regionale 45/1995. Per questa ragione la pianificazio- ne operativa di tale attività costituisce parte integran- te dei Piani comunali o intercomunali di protezione civile, predisposti dai Comuni anche in forma associa- ta, e dei Piani di Emergenza provinciali predisposti dalle Province.
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Il quadro normativo e amministrativo di riferimento
a) Legge 8 giugno 1990 n.142 "Ordinamento delle autonomie locali"
b) Legge 1 Marzo 1975, n. 47 "Norme integrative per la difesa dei boschi dagli incendi boschivi"
c) Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 "Attuazione della delega di cui all'art.1 della Legge 22 luglio 1975 n.382"
d) Legge 24 febbraio 1992, n. 225' "Istituzione dei Servizio Nazionale della protezione civile"
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e) Legge regionale 19 aprile 1995 n. 45 “Disciplina delle attività e degli interventi della Regione Xxxxxx
- Romagna in materia di protezione civile”
f) Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 settem- bre 1994, N.613 "regolamento recante norme con- cernenti la partecipazione delle associazioni di volontariato nelle attività di protezione civile"
g) Decreto Legislativo 31 marzo 98 n. 112 “Conferi- menti di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli Enti Locali in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59".
h) Legge Regionale 21 aprile 1999 n. 3 "Riforme del sistema regionale e locale"
i) Direttiva di protezione civile A.I.B. - Campagna 1999
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j) Convenzione quadro tra la Regione Xxxxxx Xxxxxxx e il Ministero dell’Interno - Corpo Nazionale Vigili del Fuoco per la reciproca collabo- razione nelle attività di protezione civile Art. 2
«Organizzazione della campagna “incendi di bosco”».
k) Rinnovo della convenzione per l'attuazione dell'art. 11 del D.P.R. 15/1/1972, n. 11 e dell'art. 71 del D.P.R. 24/7/1977 n. 616, tra la Regione Xxxxxx Xxxxxxx e il Ministero per le Politiche Agricole, relativamente all'impiego del Corpo Forestale dello Stato nell'am- bito delle competenze regionali in materia di fore- stazione, di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, di conservazione dell'ambiente naturale e del suolo e controlli relativi all'applicazione dei Regolamenti dell'Unione Europea.
l) Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 "Riforma dell'organizzazione del governo, a norma dell'art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59".
m)Programma provinciale di previsione e prevenzione di protezione civile della Provincia di Modena approvato con delibera di Consiglio 381 del 16 dicembre 1998.
n) Piano di emergenza della Prefettura di Modena redatto nel 1996.
o) Circolare relativa alle procedure operative da atti- vare in caso di incendi boschivi in Provincia di Modena per l'anno 1999 e approvata dal Coordinamento provinciale Anti Incendi Boschivi della Provincia di Modena nella seduta del 31/7/1999.
p) Piano regionale di protezione delle foreste contro gli incendi 1999 - 2003, approvato con D.G.R. 1318 del 22-12-1999.
Obiettivi
Questo protocollo di intesa si pone l'obiettivo di deli- neare le procedure operative di intervento nel caso in cui si verifichi un incendio boschivo nel territorio della Provincia di Modena, fornendo indicazioni per l'ottimiz- zazione del concorso delle forze alle operazioni A.I.B. Nel Piano di emergenza provinciale verrà poi delinea- to in modo particolareggiato il modello di intervento completando il presente protocollo per quanto riguar- da l’articolazione in fasi, l’organizzazione e la moda- lità di vigilanza e avvistamento incendi, il fabbisogno di uomini, mezzi e strutture sul territorio, esercitazio- ni e sperimentazioni di nuove tecniche e sistemi di comunicazione.
Le procedure per la campagna A.I.B. 1999 messe a punto e sperimentate per la Provincia di Modena e siglate in data 31 luglio 1999 costituiscono riferimen- to per l'intero anno 2000 o comunque sicuramente fini all'entrata in vigore delle direttive regionali e dei Decreti Legislativi che renderanno pienamente effica- ci il Decreto Legislativo 112/98 e la L.R. 3/1999.
Strutture operative ed enti coinvolti
a) Xxxxxxxx contraenti il protocollo di intesa
• Prefettura di Modena
• Amministrazione provinciale di Modena
• Comunità montane
• Vigili del Fuoco-Comando provinciale di Modena
• Corpo forestale dello Stato-Comando di Modena
• 118
• Regione Xxxxxx Xxxxxxx-Servizio Protezione Civile
• Volontariato-Consulta Provinciale del volontariato di protezione civile
b) Altri soggetti coinvolti
• Agenzia di protezione civile
• Comuni
• Volontariato-Squadre A.I.B.
Numeri telefonici di riferimento
1515 CORPO FORESTALE DELLO STATO
Numero telefonico di emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato al quale poter segnalare ogni incendio boschivo.
Risponde un operatore del Corpo Forestale dello Stato
h. 24 ogni giorno della settimana.
800841051 NUMERO VERDE ISTITUITO DALLA REGIONE XXXXXX-ROMAGNA
per favorire la campagna anti incendi boschivi. Risponde il Centro Operativo Provinciale (C. O..P.) e/o Regionale (C.O.R.) tutti i giorni della settimana dalle 7,50 alle 20,10.
115 VIGILI DEL FUOCO
Numero telefonico dei Vigili del Fuoco.
Risponde il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco
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h. 24 ogni giorno della settimana.
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051284875 CENTRO OPERATIVO REGIONALE (C.O.R.)
Numero della Sala Operativa unificata situata presso il Centro Operativo Regionale di protezione civile durante il periodo considerato di “massima criticità” della Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
Nella Sala Operativa unificata operano congiuntamen- te dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di tutti i giorni della settimana limitatamente al suddetto periodo, funzio- nari del Servizio Protezione Civile e rappresentanti dell’Ispettorato regionale dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, del Volontariato regiona- le di protezione civile.
Procedure di attivazione delle forze coinvolte per ottenere un’azione integrata e rapida Chiunque (popolazione, personale comunale, volonta- ri, ecc.) avvista personalmente o riceve segnalazione di un incendio boschivo ne da immediata comunica- zione al Corpo Forestale dello Stato chiamando il 1515 oppure ai Vigili del Fuoco chiamando il 115.
Se il Corpo Forestale dello Stato, "struttura operativa" di protezione civile ai sensi della L. 24/2/1992 n. 225, viene allertato o avvista direttamente un incendio di bosco, ne da immediata comunicazione ai Vigili del Fuoco (115).
Se i Vigili del Fuoco, “struttura operativa" di protezio- ne civile ai sensi della L. 24/2/1992 n. 225, vengono allertati o avvistano direttamente un incendio di bosco, ne danno immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato (1515 o 800841051 o ai numeri di reperibilità).
A tal proposito le due strutture si scambieranno le opportune informazioni sulle rispettive organizzazioni interne entro 15 giorni dalla firma del presente proto- collo e si impegnano a fornire gli aggiornamenti neces- sari.
Delle segnalazioni pervenute il C.O.P. darà immediata informazione, come pre allarme al 118 ed al Sindaco sul cui territorio si è verificato l'incendio, per le funzioni di cui alla L. 47 e, nei casi in cui la proporzione dell'incen- dio lo richieda, informa la Prefettura, e per tramite di quest’ultima, il Responsabile della Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile, il coordinatore delle squadre anti incendi boschivi (A.I.B.) del volonta- riato. Il C.O.P. avvisa il Centro Operativo Regionale (C.O.R.) responsabile dell’attivazione del concorso aereo.
Pocedure operative d’intervento
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Nel caso in cui l'incendio boschivo non presenti requi- siti di pericolosità per la vita delle persone, il Corpo Forestale dello Stato assume la direzione delle opera- zioni di spegnimento incendi boschivi concordando le procedure e il tipo di intervento più appropriato con il responsabile dei Vigili del Fuoco, coinvolgendo nelle operazioni A.I.B. il proprio personale, il personale dei Vigili del Fuoco e coordinando l’intervento del perso- nale volontario e/o altro personale che si rendesse necessario per il mantenimento dell'ordine pubblico o per la messa in sicurezza di cose e persone. Nel caso in cui l'incendio mostri pericolosità per l'incolumità di persone ed edifici la direzione delle operazioni A.I.B. viene assunta dai Vigili del Fuoco concordando le modalità e le procedure di intervento con il responsa- bile del Corpo Forestale dello Stato, coinvolgendo nelle operazioni AIB il proprio personale, il personale del Corpo Forestale dello Stato e coordinando l’inter- vento del personale volontario e/o altro personale che si rendesse necessario per il mantenimento dell’ordine pubblico o per l’incolumità delle persone.
In caso di pericolosità per l’incolumità dei soccorrito- ri, si dovrà contattare Modena Soccorso 118, per con- cordare gli adempimenti operativi di ordine sanitario.
Compiti per posti di comando Prefettura
Riceve informazione dal C.O.P. della segnalazione del-
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l’incendio, nel caso in cui la proporzione lo richieda. Attiva in modo repentino allorquando l'incendio assu- me proporzioni riconducibili ad un evento così come delineato dalle lettere b) e c) dell'articolo 2 della L. 225/1992, secondo la modalità prevista dal D.P.R. 613/95, i volontari della Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile al numero di reperibilità fornitogli e formalmente utilizzando il numero di fax 000000000 e le squadre A.I.B. se richie- sto dal Corpo Forestale dello Stato o dai Vigili del Fuoco. Coinvolge, se necessario, le altre componenti di protezione civile.
Collabora alla redazione del piano di emergenza rela- tivo agli incendi boschivi.
Corpo forestale dello Stato
Il comando del Corpo Forestale dello Stato è sede del Centro Operativo Provinciale (C.O.P.).
Nel caso in cui riceva segnalazione di incendio di bosco dispone l’invio di personale sul posto avvisan- do e/o chiedendo il concorso dei Vigili del Fuoco.
Oltre a darne immediata informazione ai Vigili del Fuoco, pre allerta il 118, il Sindaco del Comune sul cui territorio è avvenuto l'incendio per le funzioni di cui alla L. 47/1975 e nei casi in cui la proporzione del- l'incendio lo richieda, la Prefettura, per l’impiego del volontariato. Durante la fase di allarme e di spegni- mento, ai sensi del Piano regionale di protezione delle foreste contro gli incendi 1999 - 2003, il C.O.P. tiene aggiornato 118 e Prefettura.
Al Corpo Forestale dello Stato compete il comando
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delle operazioni A.I.B. ogniqualvolta l'incendio non presenti pericolosità per l'incolumità delle persone:
1. coinvolgendo nelle operazioni di spegnimento il personale del Corpo Forestale, il personale dei Vigili del Fuoco, coordinando l'intervento del volontaria- to se necessario e coinvolgendo altresì altro perso- nale che si rendesse necessario per il mantenimen- to dell'ordine pubblico o per la messa in sicurezza di cose e persone;
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2. valutando l’incendio anche nella sua potenziale evoluzione e informando costantemente durante la fase di allarme e di spegnimento, ai sensi del Piano regionale di protezione foreste contro gli incendi 1999 - 2003, sull’andamento dello stesso;
3. raccogliendo ogni elemento utile per il contrasto del fenomeno in corso oltre che per le indagini neces- sarie all’individuazione delle cause e delle eventua- li responsabilità;
4. attivando, in caso di necessità di intervento aereo, le procedure previste dalla Direttiva PROCIV A.I.B.
Il Corpo Forestale dello Stato fornisce due numeri di reperibilità h. 24 alla Provincia - ufficio di protezione civile, alla Prefettura e al comando dei Vigili del Fuoco.
P R O G R A M M A Z I O N E
Il Corpo Forestale dello Stato richiede alla Prefettura l'attivazione del volontariato, se necessario, affinchè vengano garantiti i benefici di legge previsti dal D.P.R. 613/1995.
Partecipa alle attività di formazione del volontariato A.I.B.
Collabora alla redazione del piano di emergenza rela- tivo agli incendi boschivi.
Vigili del fuoco
Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco riceve le richieste h. 24 con il n. 115.
Ricevuta la segnalazione di un incendio di bosco ne da immediata informazione al Corpo Forestale dello Stato utilizzando i numeri del C.O.P. e/o i numeri di reperi- bilità forniti dal Corpo Forestale dello Stato.
Dirige le operazioni A.I.B. ogniqualvolta l'incendio si manifesta con pericolosità per l'incolumità delle per- sone e dei fabbricati concordando l'intervento col Corpo Forestale dello Stato.
Il personale dei Vigili del fuoco costituisce il nucleo di riferimento che con immediatezza interviene nello spegnimento degli incendi boschivi.
Coinvolge nelle operazioni di spegnimento il proprio personale, il personale del Corpo forestale, coordina il volontariato se necessario e coinvolge altro personale che si rendesse necessario per il mantenimento del- l'ordine pubblico o per la messa in sicurezza di cose e persone.
Partecipa alle attività di formazione del volontariato A.I.B.
Collabora alla redazione del Piano provinciale di emergenza relativo agli incendi boschivi.
Volontariato
La Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile favorisce la formazione e la parteci-
pazione dei volontari di p.c. e delle loro associazioni all'A.I.B.
Fornisce inoltre al C.O.P.:
• un numero telefonico di reperibilità h 24 della Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile.
• i numeri telefonici di reperibilità h 24 dei referenti delle Associazioni e delle squadre A.I.B. di zona.
• l'elenco delle attrezzature in buono stato di manu- tenzione disponibili per le operazioni A.I.B.
Fornisce alla Prefettura un numero di reperibilità h24 Partecipa, sotto il coordinamento del Corpo Forestale dello Stato o dei Vigili del Fuoco, alle operazioni A.I.B. se ritenuto necessario.
Promuove, in collaborazione con Provincia, Prefettura, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e 118, corsi di aggiornamento e formazione nel settore dell'A.I.B. che si concludono con il rilascio di una certificazione di idoneità.
Collabora alla redazione del piano di emergenza rela- tivo agli incendi boschivi.
Comuni
I Sindaci forniscono il numero di reperibilità al C.O.P. affinchè possano essere allertati nel caso in cui si veri- fichi un incendio nel proprio territorio.
Organizzano, con le strutture comunali o altro volon- tariato locale, ogni attività che si rendesse necessaria per coadiuvare le operazioni A.I.B. e assistere quanti coinvolti dall'evento.
Redigono il piano comunale di emergenza relativo agli incendi boschivi sulla base delle procedure delineate nel presente atto e nel Piano provinciale relativo agli incendi boschivi.
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Viene informato tempestivamente dal C.O.P. del peri- colo incombente legato a un incendio boschivo in corso ed interviene in caso di necessità comunicando le modalità e i tempi di intervento al C.O.P. Concorda con il C.O.P. gli adempimenti operativi di ordine sani- tario in caso di pericolosità per i soccorritori e/o altri cittadini.
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Attiva le altre risorse sanitarie di competenza. Partecipa alle attività di formazione del volontariato A.I.B.
Collabora alla redazione del piano di emergenza rela- tivo agli incendi boschivi.
Provincia
Si impegna ad individuare, a formare ed a equipag- giare proprio personale da mettere a disposizione delle autorità operative competenti qualora si rendesse necessario.
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Sulla base degli indirizzi regionali costituisce il Comitato Provinciale di Coordinamento A.I.B. presie- duto dalla Provincia e composto dai rappresentanti della Prefettura, dei V.d.F., del C.F.S., 118, della C.P.V.P.C., delle Comunità Montane, con il compito di coordinare e prefigurare anticipatamente le procedure di attivazione delle diverse componenti coinvolte e le procedure operative di intervento per la lotta agli incendi boschivi.
Redige, in collaborazione con la Prefettura, i Vigili del fuoco, il Corpo forestale dello Stato, il Volontariato, il 118, lo stralcio del piano di emergenza relativo al rischio di incendi boschivi ai sensi del Decreto Legislativo 112/1998 entro giugno 2000. Tale piano sarà redatto sulla base di indirizzi regionali ai sensi del Decreto Legislativo 112/1998 e della Legge Regionale
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n. 3/1998. Fornisce supporto tecnico per la redazione dei piani comunali di emergenza in caso di incendi boschivi sia mettendo a disposizione i dati presenti sul server provinciale di protezione relativi al Programma provinciale di previsione e prevenzione di protezione civile sia verificando la congruità dei piani comunali al presente atto.
Pubblicizza i numeri telefonici e le modalità di avviso finalizzate alla campagna A.I.B. 2000.
Mette a disposizione delle varie componenti operative una copia della cartografia relativa allo stato dei boschi nella provincia di Modena.
Si impegna a rimborsare le spese relative alle missio- ni e al carburante sostenute dai Vigili del Fuoco allor- quando questi ultimi intervengano in caso di incendi boschivi non interessanti edifici o persone fino ad un tetto massimo di L. 4.000.000 annui
Tale rimborso avverrà attraverso versamento nell'ap- posito capitolo di entrata n.2439 CAP XIV a favore del Ministero degli Interni.
Si impegna ad acquistare attrezzature per la sicurezza personale degli operatori della provincia o del volon- tariato chiamati ad operare sugli incendi boschivi, si impegna altresì a verificare con la Regione Xxxxxx Xxxxxxx gli acquisti necessari per i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato ed il volontariato della provincia di Modena e si impegna ad effettuare acqui- sti di materiale ed automezzi che migliorano l'operati- vità e l'integrazione tra le componenti operative in caso di emergenza (ad esempio apparecchiatura radio a breve raggio, strumentazione GPS) per -11 Enti coin- volti nello spegnimento degli incendi.
Programma, con la Consulta Provinciale del Volontariato, corsi integrativi di formazione per il
volontariato di protezione civile.
Comunità montane
Enti competenti in materia forestale per il loro territo- rio con compiti di dare informazioni aggiornate sullo stato dei boschi, sullo stato delle imprese impegnate nelle attività di rimboschimento, di coltivazione e di manutenzione forestale. Rappresentano i Comuni in seno al Comitato Provinciale di Coordinamento A.I.B. e pertanto sono firmatarie del protocollo a nome dei Comuni.
Coordina le attività di redazione dei piani comunali di emergenza relativi agli incendi boschivi.
Regione Xxxxxx-Romagna
1. Esplica le funzioni di coordinamento ai sensi della
L.R. 45/95.
2. Attiva, presso il COR, la Sala Operativa unificata alla cui gestione sono chiamati a collaborare opera- tori del Servizio Protezione Civile, dell’Ispettorato regionale dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, del volontariato regionale di protezione civile.
3. Emana direttive sulla campagna A.I.B. che dirama ai Comitati di Coordinamento provinciali e agli Enti competenti in materia di incendi boschivi.
4. Stipula convenzioni con CFS, VVF e volontariato di protezione civile al fine di favorirne l'impiego nelle attività in sede locale.
5. Favorisce, anche in vista della costituzione della colonna mobile regionale del volontariato di prote- zione civile, la progressiva dotazione di mezzi e dispositivi di protezione individuale a favore delle associazioni di volontariato che svolgono attività A.I.B.
6. Formula indirizzi diretti alle Province per la reda- zione dei Piani stralcio ai sensi del Decreto Legislativo 112/998.
7. Promuove, unitamente ad altre componenti scienti- fiche ed istituzionali, l’attività di formazione teori- co-pratica-operativa del personale degli Enti locali e delle Organizzazioni di volontariato operanti nel- l’ambito della protezione civile.
8. Promuove, d’intesa con il CFS e le Province, inizia- tive dirette a favorire una più diffusa consapevolez- za in materia di tutela del patrimonio boschivo, attraverso l’articolazione sul territorio di adeguati sistemi di informazione.
9. Dichiara, ai sensi dell’art. 9 della legge 47/75, lo stato di grave pericolosità nei territori inclusi nel piano regionale antincendi boschivi.
Modifiche alla convenzione
Gli Enti contraenti riuniti nel Comitato provinciale di coordinamento contro gli incendi boschivi istituito con delibera di Giunta n.490 del 3/8/1999 potranno effettuare di comune accordo variazioni alla presente convenzione allorquando si dimostri necessario ai fini di una migliore interpretazione delle leggi vigenti o allorquando si verifichino condizioni che giustificano tali variazioni. •
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