MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE MARCHE
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE MARCHE
REGIONE UMBRIA
AGENZIA NAZIONALE PER L’ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO D’IMPRESA S.P.A. - INVITALIA
ATTO INTEGRATIVO
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELLE AREE COINVOLTE DALLA CRISI DEL GRUPPO XXXXXXX XXXXXXX
stipulato in data 19 marzo 2010
PREMESSE
Il presente Atto Integrativo proroga l’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.A. del 19 marzo 2010 e l’Atto Integrativo di rimodulazione degli interventi del 18 ottobre 2012, già più volte prorogati con Atti integrativi, l’ultimo dei quali sottoscritto il 9 ottobre 2020.
Si ritiene utile ripercorrere le tappe che hanno determinato la necessità degli interventi di reindustrializzazione dell’area e i passaggi amministrativi che hanno accompagnato le vicende del gruppo Merloni e dei territori coinvolti.
Nel corso degli anni 2007 e 2008 una prolungata crisi produttiva e di mercato ha coinvolto il Gruppo delle aziende facenti capo all’Xxxxxxx Xxxxxxx S.p.A., leader specializzata nel comparto produttivo di elettrodomestici, con stabilimenti localizzati nei territori delle Regioni Xxxxxx-Romagna, Marche e Umbria.
In seguito all’ammissione, in data 14 ottobre 2008, della Xxxxxxx Xxxxxxx S.p.A. alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, è stato predisposto dai Commissari il programma inerente alla cessione dei complessi aziendali.
In tale contesto, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge n. 99 del 2009, in data 19 marzo 2010 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.A. volto alla reindustrializzazione dell’area interessata dalla crisi, con l’individuazione di risorse finanziarie nazionali e regionali a valere sullo strumento agevolativo della legge n. 181/1989. Il programma complessivo di intervento è stato approvato con decreto del Ministro dello Sviluppo economico 9 giugno 2010, registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2010, al Fg. n. 312, Reg. n. 3.
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico 22 settembre 2010, e successivi decreti di sostituzione, è stato costituito il Gruppo di Coordinamento, con funzioni e compiti previsti dell’art. 12 dell’Accordo sopra richiamato.
In data 27 dicembre 2011 è avvenuta la cessione in continuità aziendale del complesso produttivo umbro-marchigiano del Gruppo Xxxxxxx Xxxxxxx alla Società J.P. Industries S.p.A. La successiva cessione dell’unità produttiva di Gualtieri (prov. RE) ha determinato il venir meno dell’interesse da parte della Regione Xxxxxx-Romagna ad aderire all’Accordo di Programma.
La cessione del complesso Merloni, comprensivo di tre stabilimenti, due nelle Marche a Fabriano (Santa Xxxxx e Maragone) e uno in Umbria a Xxxxxx Umbra (Gaifana), alla Società J.P. Industries
S.p.A. ha reso necessaria una rimodulazione dell’Accordo di Programma allo scopo di ridefinire le finalità di impiego delle risorse finanziarie stanziate.
In data 18 ottobre 2012, con apposito Atto Integrativo sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle Regioni Marche e Umbria, è stato rimodulato l’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni
S.p.A. del 19 marzo 2010 e la relativa dotazione finanziaria pari a 35 milioni di euro è stata ripartita in via paritetica tra le regioni Marche1 e Umbria2.
Con l’introduzione dell’articolo 27 del decreto-legge n. 83 del 2012 e del decreto attuativo del Ministro dello Sviluppo economico 31 gennaio 2013, si è modificata la disciplina per le aree di crisi; in particolare, sono state introdotte nuove modalità di individuazione delle situazioni di crisi industriale complessa e determinati i criteri per la definizione e l’attuazione dei Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI).
Preso atto delle sopravvenute modifiche normative, il Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.A. del 19 marzo 2010, ha chiesto una proroga di 24 mesi e, in data 18 marzo 2015, è stato sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle Regioni Marche e Umbria l’Atto Integrativo che all’articolo 1 proroga le attività fissando la scadenza al 18 marzo 2017 e, più in generale, stabilisce che il termine suddetto potrà essere oggetto di proroga per il completamento delle iniziative avviate.
In data 21 marzo 2016 si è tenuta la riunione del Gruppo di Coordinamento che ha stabilito di riservare temporaneamente 9 milioni di euro dei 35 che costituivano la dotazione finanziaria nazionale dell’Accordo per la promozione di un progetto di rilancio aziendale della J.P. Industries S.p.A., ferma restando la riassegnazione di tali risorse alla dotazione generale in caso di impossibilità a impegnarle.
Con Circolare ministeriale 22 marzo 2016, n. 26398 è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni ricadenti nell’area coinvolta dalla crisi del gruppo Xxxxxxx Xxxxxxx tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989, con una dotazione finanziaria complessiva di 26 milioni di euro. A chiusura delle istruttorie relative all’Avviso pubblico, si sono registrate economie di risorse nazionali pari a circa 12,6 milioni di euro.
Successivamente, in data 7 settembre 2017, è stato sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle Regioni Marche e Umbria un nuovo Atto Integrativo che ha prorogato di 12 mesi il termine finale fissandolo al 18 marzo 2018.
A marzo 2018 la Regione Marche e la Regione Umbria, al fine di completare le iniziative previste, hanno chiesto un’ulteriore proroga di 24 mesi che, in data 24 ottobre 2018, ha portato alla sottoscrizione di un nuovo Atto Integrativo di proroga con scadenza al 18 marzo 2020.
Con riferimento alla J.P. Industries S.p.A., a giugno 2020 la società ha cambiato denominazione in Indelfab (Industrie elettrodomestiche fabrianesi) ed è stata messa in liquidazione nel luglio 2020.
1 Comuni di: Acquacanina – Arcevia – Barchi – Belforte del Chienti - Belvedere Ostrense – Bolognola – Caldarola – Camerino – Camporotondo di Fiastrone – Castelbellino – Castelleone di Suasa – Castelplanio – Castelraimondo – Castelsantangelo sul Nera – Cerreto d’Esi – Cessapalombo – Cupramontana – Esanatoglia – Fabriano – Fiastra – Fiordimonte – Fiuminata – Fratte Rosa – Frontone – Gagliole – Genga – Jesi – Maiolati Spontini – Matelica – Mergo – Mondavio – Monsano – Monte Cavallo – Monte Xxxxxxx – Morro d’Alba – Muccia – Orciano di Pesaro – Pergola – Pieve Torina – Pievebovigliana – Pioraco – Poggio San Xxxxxxxx – Poggio San Vicino – Rosora – San Xxxxxxxx – San Xxxxxxx in Campo – San Xxxxxxxx – San Paolo di Jesi – Sassoferrato – Sefro – Serra San Quirico – Serra Sant’Abbondio – Serrapetrona – Serravalle di Chienti – Ussita – Visso.
2 Comuni di: Assisi – Bastia Umbra – Bevagna – Campello sul Clitunno – Costacciaro – Foligno - Fossato di Vico – Gualdo Tadino – Gubbio – Xxxxxx Umbra – Scheggia e Pascelupo – Sigillo – Spello – Spoleto – Trevi – Valfabbrica – Valtopina.
Successivamente, il Tribunale competente ne ha dichiarato il fallimento rigettando la richiesta di concordato liquidatorio presentato dalla proprietà nel settembre 2020.
Con Atto Integrativo del 9 ottobre 2020, l’Accordo di Programma è stato ulteriormente prorogato di 24 mesi con scadenza al 18 marzo 2022.
Inoltre, con il suddetto Atto Integrativo:
• sono state così riprogrammate le risorse finanziarie non utilizzate a chiusura dell’Avviso pubblico, pari complessivamente a € 12.643.595,33: Regione Marche € 8.054.817,80 e Regione Umbria € 4.588.777,53;
• sono state riassegnate le risorse finanziarie nazionali pari a € 9.000.000,00 (accantonate per la promozione di un progetto di rilevante interesse strategico) in via paritetica tra le due Regioni Marche e Umbria a integrazione della dotazione residua sopra richiamata per gli interventi a valere sul regime di aiuto ai sensi della legge n. 181/1989.
Pertanto, la Regione Marche dispone di una dotazione finanziaria nazionale pari a € 12.554.817,80 mentre quella della Regione Umbria è pari a € 9.088.777,53.
È stato infine previsto che:
• la Regione Marche contribuisca al finanziamento degli investimenti finalizzati alle politiche attive del lavoro volte a incoraggiare l’autoimprenditorialità, la formazione e la riqualificazione del personale, la concessione di incentivi all’occupazione, per un importo complessivo di € 1.798.754,22;
• la Regione Umbria contribuisca al finanziamento degli investimenti finalizzati alla reindustrializzazione e diversificazione dell’apparato produttivo esistente, per un importo complessivo di € 1.539.801,00.
CONSIDERATO CHE
Per dare attuazione al citato Accordo di Programma del 2010 e all’Atto Integrativo di rimodulazione del 2012, nonché all’Atto Integrativo del 9 ottobre 2020, il Ministero dello Sviluppo economico con Circolare ministeriale 26 novembre 2020, n. 3811, ha pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni ricadenti nell’area coinvolta dalla crisi del gruppo Xxxxxxx Xxxxxxx che prevede il ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989 con procedura valutativa a sportello, come disciplinato dal D.M. 30 agosto 2019, con una dotazione finanziaria complessiva pari a € 21.643.595,33, al lordo dei rimborsi spettanti al Soggetto gestore, di cui:
• € 12.554.817,80 assegnati alla Regione Marche.
• € 9.088.777,53 assegnati alla Regione Umbria.
In attesa dell’entrata in vigore della nuova disciplina attuativa degli interventi di cui al decreto del Ministro dello Sviluppo economico 24 marzo 2022, è stata disposta dal 31 marzo 2022 la chiusura dello sportello.
Sulla base degli esiti forniti da Invitalia alla data del 31 marzo 2022, risultano pervenute n. 16 domande, di cui n. 8 per la Xxxxxxx Xxxxxx x x. 0 xxx xx Xxxxxxx Xxxxxx.
Per la Regione Marche, delle 8 domande presentate:
- n. 1 risulta “ammessa alle agevolazioni” per un importo complessivo di agevolazioni concesse pari a € 2.071.935,81.
- n. 3 sono “in fase di valutazione” per un importo complessivo di agevolazioni richieste pari a
€ 7.391.967,57.
- n. 4 risultano “non ammesse alle agevolazioni”.
Per la Regione Umbria, delle 8 domande presentate:
- n. 1 è “in fase di valutazione” per un importo complessivo di agevolazioni richieste pari a € 8.689.298,00.
- n. 7 sono “sospese per esaurimento della dotazione finanziaria disponibile”. Queste ultime hanno richiesto un importo complessivo di agevolazioni pari a € 18.612.669,97.
Risultano, pertanto, ancora da assegnare risorse complessive, al lordo dei rimborsi per il Soggetto gestore, pari a € 3.090.914,42 a valere sullo strumento agevolativo della legge n. 181/1989, interamente riferite alla Regione Marche.
A tali risorse si aggiungerebbero le eventuali economie che dovessero risultare a seguito della conclusione dell’iter istruttorio, attualmente in corso, delle iniziative in valutazione presentate a valere sulle dotazioni della Regione Marche e della Regione Umbria.
A seguito dell’attuazione delle misure regionali, le risorse della Regione Marche per investimenti finalizzati alle politiche attive del lavoro, pari a € 1.798.754,22, sono state interamente concesse ai beneficiari tramite i vari avvisi pubblici emanati nel tempo.
A seguito dell’attuazione delle misure regionali di competenza della Regione Umbria, le risorse pari a € 1.539.801,35 di cui all’Atto Integrativo sottoscritto il 9 ottobre 2020 sono state interamente concesse ai beneficiari individuati a seguito di avviso pubblico.
Tenuto conto della scadenza del 18 marzo 2022, la Regione Marche, con nota prot. n. 12730 del 18 gennaio 2022, e la Regione Umbria, con nota prot. n. 46371 del 21 febbraio 2022, hanno richiesto al Ministero dello Sviluppo economico un’ulteriore proroga di 24 mesi, ovvero fino al 18 marzo 2024, per il completamento delle iniziative.
Entrambe le Regioni motivano la richiesta di proroga con il permanere degli effetti della grave crisi della ex Xxxxxxx Xxxxxxx e con il manifestarsi di altre crisi aziendali ricadenti nell’area, causate in parte dagli effetti economici conseguenti alla pandemia da Covid-19 e in parte da problemi di tenuta delle imprese rispetto alla forte competizione internazionale.
L’Accordo di Programma rappresenta il contesto di riferimento per dare continuità agli strumenti regionali messi in campo nella programmazione 2014-2020 a favore delle PMI, anche qualora si rendano disponibili risorse addizionali nella prossima programmazione europea 2021-2027, in sinergia con le risorse nazionali a valere sulla legge n. 181/1989.
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO
il Ministero dello Sviluppo economico, la Regione Marche e la Regione Umbria hanno convenuto sulla necessità di prorogare di 24 mesi il termine finale dell’Accordo di Programma, al fine di completare gli interventi previsti a valere sul regime di aiuto della legge n. 181/1989.
VISTI
− il decreto-legge 1° aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 181/1989, recante misure di sostegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia;
− l’articolo 73 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), che ha disposto l’estensione di interventi di promozione industriale nelle aree interessate da crisi di settore nel comparto industriale diverse da quelle individuate ai sensi del citato articolo 5 del decreto-legge n. 120 del 1989;
− l’articolo 11, commi 8 e 9, della legge 14 maggio 2005, n. 80, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, che ha stabilito che, al fine di concorrere alla soluzione delle crisi industriali, gli interventi di reindustrializzazione e di promozione industriale di cui al decreto-legge 1 aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 181/1989, sono estesi, nei limiti delle risorse di cui al comma 9, anche alle aziende operanti in aree di crisi del comparto degli elettrodomestici, nonché al territorio dei comuni individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, tenuto conto degli accordi intervenuti fra Governo, enti territoriali e parti economiche e sociali, secondo le procedure di cui all’articolo 1, commi 266 e 267, della legge 30 dicembre 2004, n. 311;
− i decreti ministeriali n. 1196561 del 17 maggio 2006, n. 1196538 del 21 marzo 2006, n. 1196579 del 9 giugno 2006 che hanno proceduto all’impegno contabile delle somme sopra indicate a favore dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (di seguito Invitalia) per l’attuazione degli interventi agevolativi di cui agli articoli 5-8 della n. 181/1989, come estesi alle nuove aree di crisi industriale individuate con il DPCM del 7 luglio 2005, ai sensi dell’articolo 11 della legge n. 80 del 14 maggio 2005;
− l’Accordo di Programma “per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.A.” del 19 marzo 2010 sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Xxxxxx-Romagna, Marche e Umbria, avente a oggetto l’attuazione del Programma complessivo di intervento di reindustrializzazione per l’area, registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2010, Xxx. x. 0, Xx. n. 312;
− il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”
convertito con legge del 7 agosto 2012, n. 134;
− l’Atto Integrativo di rimodulazione degli interventi e di proroga sottoscritto in data 18 ottobre 2012 dal Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e registrato dalla Corte dei Conti in data 19 dicembre 2012, Reg. n. 13, Fg. n. 226, con il quale, a seguito delle mutate condizioni di contesto, si è provveduto alla rimodulazione degli Assi di intervento, alla
riprogrammazione delle risorse di parte statale, nei limiti della dotazione finanziaria assegnata e alla proroga di 24 mesi oltre la scadenza del termine stabilito dall’Accordo di Programma e pertanto fissato al 18 marzo 2015;
− l’Atto Integrativo di proroga sottoscritto in data 18 marzo 2015 dal Viceministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e registrato dalla Corte dei Conti in data 15 ottobre 2015 al n. 3625, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsto dall’Atto Integrativo di rimodulazione degli interventi del 18 ottobre 2012, è stato prorogato di ventiquattro mesi e fissato al 18 marzo 2017;
− l’Atto Integrativo di proroga sottoscritto in data 7 settembre 2017 da Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e per presa visione da Invitalia e registrato dalla Corte dei Conti in data 17 ottobre 2017 al n. 847, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsto dall’Atto Integrativo del 18 marzo 2015, è prorogato di dodici mesi ed è fissato al 18 marzo 2018;
− l’Atto Integrativo di proroga sottoscritto in data 24 ottobre 2018 da Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e per presa visione da Invitalia e registrato dalla Corte dei Conti in data 8 gennaio 2019 al n. 1-18, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsto dall’Atto Integrativo del 7 settembre 2017, è prorogato sino al 18 marzo 2020;
− la Circolare ministeriale 22 marzo 2016, n. 26398 con la quale è stato emanato l’Avviso pubblico a valere sulla legge n. 181/1989 per l’area di crisi Merloni, con una dotazione finanziaria di 26 milioni di euro, suddivisi in via paritetica tra le due Regioni;
− l’Atto Integrativo sottoscritto in data 9 ottobre 2020 da Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e per presa visione da Invitalia e registrato dalla Corte dei Conti in data 23 dicembre 2020 al n. 1043, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsto dall’Atto Integrativo del 24 ottobre 2018, è prorogato sino al 18 marzo 2022;
− la Circolare ministeriale 26 novembre 2020, n. 3811, con la quale è stato emanato l’Avviso pubblico a valere sulla legge n. 181/1989 per l’area di crisi Merloni con procedura valutativa a sportello;
− il decreto del Ministro dello Sviluppo economico 30 agosto 2019 che stabilisce i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati al rilancio di tutte le aree di crisi, in sostituzione della disciplina attuativa recata dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico 9 giugno 2015 e ai sensi dell’articolo 29, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 0000, x. 00 (XX Crescita);
− la Circolare ministeriale 16 gennaio 2020 n. 10088 concernente i nuovi criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 181/1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriale, con comunicazione pubblicata nella GURI n. 24 del 30 gennaio 2020;
− la legge 27 dicembre 2019, n. 160 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 – che, all’art. 1, commi da 491 a 494, stabilisce che per quanto riguarda la prosecuzione della CIGS e della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa si consente l’impiego nel 2020 delle risorse finanziarie residue stanziate per i medesimi fini negli anni dal 2016 al 2019, nonché di ulteriori 45 milioni di euro a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione;
− la legge 30 dicembre 2021, n. 234 - Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 che all’art 1, comma 127 stabilisce che al fine del completamento dei piani di recupero occupazionale di cui all’articolo 44, comma 11-bis, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, sono stanziate ulteriori risorse per un importo pari a 60 milioni di euro per l’anno 2022, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui al comma 122, da ripartire tra le Regioni con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Le Regioni possono destinare, nell’anno 2022, le risorse stanziate ai sensi del primo periodo alle medesime finalità di cui all’articolo 44, comma 11-bis, del decreto legislativo n. 148 del 2015, nonché a quelle di cui all’articolo 53-ter del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96;
− la X.X.X. x. 000 xxx 00 xxxxxx 0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx che approva lo schema del presente del presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma del 19 marzo 2010;
− la X.X.X. x. 000 xxx 00 xxxxxx 0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx che approva lo schema del presente del presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma del 19 marzo 2010.
ATTO INTEGRATIVO
Articolo 1
Oggetto e finalità dell’Atto Integrativo
Il presente Atto Integrativo ha per oggetto la proroga dall’Accordo di Programma del 19 marzo 2010, la cui nuova scadenza, al fine di dare completamento agli interventi previsti, è fissata al 18 marzo 2024.
Articolo 2 Impegni finanziari
1. Le risorse finanziarie nazionali che risultano ancora da assegnare, al lordo dei compensi spettanti al Soggetto gestore, sono pari complessivamente a € 3.090.914,42 a valere sul regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989, interamente riferite alla Regione Marche. A tali risorse si aggiungerebbero le eventuali economie che dovessero risultare a seguito della conclusione dell’iter istruttorio, attualmente in corso, delle iniziative in valutazione presentate a valere sulle dotazioni della Regione Marche e della Regione Umbria
2. La Regione Marche si impegna a individuare nell’ambito della programmazione comunitaria 2021-2027 in corso di formalizzazione alla Commissione Europea, specifiche misure, ovvero riserve di fondi su azioni per le medesime finalità di cui al presente Atto.
3. La Regione Umbria si impegna a individuare nell’ambito della programmazione comunitaria 2021-2027 in corso di formalizzazione alla Commissione Europea, specifiche misure, ovvero riserve di fondi su azioni per le medesime finalità di cui al presente Atto.
Articolo 3
Comitato di Coordinamento
1. Il Ministero dello Sviluppo economico assicura le attività di coordinamento tecnico e amministrativo finalizzate all’attuazione del presente Atto Integrativo per il tramite delle riunioni a cadenza semestrale del Comitato di Coordinamento, nominato con decreto del Ministro dello Sviluppo economico 22 settembre 2010.
2. Entro la data di entrata in vigore del presente Atto, ciascuna parte è tenuta a indicare al Ministero dello Sviluppo economico il nominativo del proprio rappresentante.
Il presente Atto sarà trasmesso per la registrazione alla Corte dei Conti.
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Firmato digitalmente da: Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx Organizzazione: MISE/80230390587
Data: 23/06/2022 14:50:41
REGIONE MARCHE
REGIONE UMBRIA
XXXXXXXXX XXXXXXXXX 11.07.2022
07:58:35 UTC
Firmato digitalmente da: Xxxxxxxxx Xxxxx
Organizzazione: REGIONE UMBRIA-GIUNTA REGIONALE/80000130544 Data: 11/07/2022 17:05:53
Per presa visione
INVITALIA S.p.A.
Firmato digitalmente da Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
C=IT
O=AGENZIA NAZ ATTRAZIONE INVESTIMENTI E SVILUPPO IMPRESA SPA
Il presente atto, composto da n. 3 articoli e da n. 9 pagine, ai sensi dell’articolo 15, comma 2-bis, della legge 7 agosto 1990, n. 241, viene sottoscritto in forma digitale nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.