ACCORDO DI VALORIZZAZIONE
ALLEGATO A
ai sensi dell’art. 112 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
TRA
Direzione Regionale Musei Lazio (CF), con sede in Xxxx, Xxxxxx Xxx Xxxxx, 00, c.a.p. 00186, in persona del legale rappresentante o suo delegato (di seguito anche la Direzione Musei Lazio);
E
Regione Lazio (C.F. 80143490581), con sede in Roma, Via Xxxx Xxxxxxxx Garibaldi n. 7, c.a.p. 00145, in persona del legale rappresentate pro tempore o suo delegato (di seguito anche la Regione);
per la valorizzazione e il ripristino alla fruizione pubblica della Certosa di Trisulti
VISTI
- la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, e in particolare l’articolo 15, che prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
- il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante “Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell’articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59”;
- il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, e in particolare gli articoli 52, 53 e 54, concernenti il Ministero per i beni e le attività culturali;
- il decreto legge 25 settembre 2001, n. 351, recante “Disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare”, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, e in particolare l’articolo 3-ter, concernente il “Processo di valorizzazione degli immobili pubblici”;
- il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
- la legge statutaria della Regione Lazio 11 novembre 2004, n. 1, recante “Nuovo statuto della Regione Lazio”;
- la legge della Regione Lazio 10 marzo 2017, n. 2 recante “Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione, promozione e valorizzazione della rete dei cammini della Regione Lazio. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13 concernente l'organizzazione del sistema turistico laziale e successive modifiche” ed in particolare l’art. 16 rubricato “Riconoscimento nuovi cammini”;
- la legge della Regione Lazio 15 novembre 2019, n. 24, recante “Disposizioni in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale”;
- la deliberazione del 22 giugno 2016 n. 201 che, nell’ambito dell’attuazione dell’Azione cardine sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione destina, tra gli altri, al MIBACT Polo Museale del Lazio, per interventi di valorizzazione del complesso monumentale della Certosa di Trisulti, la somma di € 100.000 sul Capitolo di Bilancio regionale G24567;
- l’Accordo di Collaborazione (Reg. Cron. 19852 del 07/02/2017) sottoscritto, ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, tra la Regione Lazio, il MIBACT - Polo Museale del Lazio - per il restauro e la valorizzazione della Sala Capitolare della Certosa;
- la deliberazione di Giunta regionale del 18 giugno 2019, n. 385 recante “Legge regionale 20 maggio 2019, n. 8, art. 15 rubricato "Disposizioni per favorire la conservazione e la valorizzazione delle Grotte di Pastena e Collepardo". Approvazione dello schema di accordo di valorizzazione sottoscritto tra Regione Lazio, Parco naturale regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Comune di Pastena, Comune di Collepardo e LAZIOcrea S.p.a, e dello studio di fattibilità di LAZIOcrea S.p.a.”;
- l’art. 42, co. 2. lett) o del DPCM 169/2019 che disciplina il ruolo delle Direzioni Regionali Museali nel favorire e predisporre gli Accordi di valorizzazione su base regionale
- la deliberazione di Giunta regionale del 24 novembre 2020, n. 868 avente ad oggetto “Legge regionale del 10 marzo 2017 n. 2 recante "Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione, promozione e valorizzazione della rete dei cammini della Regione Lazio. Modifiche alla Legge regionale del 6 agosto 2007, n. 13 concernente l'organizzazione del sistema turistico laziale e successive modifiche", finanziamento per gli interventi rivolti alla messa in sicurezza della Rete dei cammini del Lazio (RCL)”;
- la deliberazione di Giunta regionale del 22 dicembre 2020, n. 1024 con la quale è stato approvato il Piano Operativo Annuale LAZIOcrea S.p.A. per l’anno 2021;
- la deliberazione del Consiglio regionale del 04 giugno 2020, n. 2 avente ad oggetto “Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx 0000-0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxx” che prevede tra i principali cluster da sviluppare la Rete dei Cammini del Lazio, tra i quali il Cammino di San Benedetto che incontra tra le sue tappe più rilevanti la Cerosa di Trisulti;
- la deliberazione di Giunta regionale del 30 marzo 2021, n. 158 avente ad oggetto “Piano semestrale per il sostegno delle Amministrazioni locali e delle Associazioni culturali per interventi in ambito culturale, sportivo, sociale nel territorio della Regione Lazio - Interventi LAZIOcrea S.p.A. - primo semestre 2021”;
- la deliberazione di Giunta regionale del 20 aprile 2021, n. 192 di Approvazione del Piano annuale degli interventi in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale, annualità 2021 (di cui alla L.R. 15 novembre 2019, n. 24) nell’ambito del quale è prevista la realizzazione di una rete di poli culturali nei territori delle cinque province del Lazio ed in particolare nella provincia di Frosinone si fa riferimento ad un progetto di recupero e riutilizzo della Certosa di Trisulti a Collepardo;
PREMESSO CHE
- il Ministero della Cultura è titolare del complesso immobiliare denominato Certosa di Trisulti a Collepardo (di seguito “Certosa”), dichiarato monumento nazionale con Decreto Ministeriale del 17.7.1879;
- la Certosa è in consegna dal 29.07.2015 al Polo Museale del Lazio (attualmente Direzione Regionale Musei Lazio);
- il complesso è di interesse culturale dichiarato 18 gennaio1963 dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Frosinone, Latina e Rieti ai sensi della Legge 1089/1939 e costituisce un bene di altissimo pregio, rilevanza storica, artistica e architettonica per l’intera Regione e per la Nazione;
- fondata nel 1204 da Xxxxxxxxx XXX su un precedente monastero benedettino della fine del X secolo e affidata ai Certosini, costituisce una delle opere più rappresentative del genere "certosa" con la tipica organizzazione degli ambienti, compresi gli alloggi dei frati;
- edifici di maggio pregio del complesso: la Chiesa, in stile gotico, l’antica farmacia, una importante biblioteca con 37.000 volumi, la Sala del Capitolo, il Chiostro dei Padri, in stile rinascimentale (sec. XVIII) con giardino e vasca monumentale;
- si sono conclusi di recente i lavori di restauro completo (degli affreschi, decorazioni, modanature architettoniche e del pavimento intarsiato) della sala capitolare uno degli ambienti più prestigiosi dell’intero complesso monastico, realizzati con il contributo della Regione Lazio ai sensi del succitato Accordo di collaborazione;
- la Certosa è inoltre collocata in un contesto di notevole valore paesaggistico e ambientale com’è quello dei Monti Ernici, e fa parte della rete dei cammini del Lazio come tappa importante del Cammino di San Benedetto;
CONSIDERATO CHE
- l’allora Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) - Direzione Generale Musei, in data 28 ottobre 2016, ha disposto un avviso pubblico per l'individuazione di enti non lucrativi cui affidare la concessione in uso di beni immobili appartenenti al demanio culturale dello Stato che richiedevano interventi di restauro, conformemente a quanto prescritto dall’art. 1, commi 303, 304 e 305, legge 30 dicembre 2004, n. 311 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, tra i quali la Certosa di Trisulti;
- la concessione d’uso era finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicurava la corretta conservazione nonché l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione;
- con decreto del Segretario generale del 16 giugno 2017, all’esito della procedura di aggiudicazione, veniva individuato quale aggiudicatario della Certosa di Trisulti l’Associazione DHI – Dignitas Humanae Institute per anni 19;
- il 14 febbraio 2018 DHI e Polo Museale del Lazio veniva sottoscritta la convenzione relativa alla concessione dell’Abbazia di Trisulti, a seguito del superamento della procedura selettiva indetta con avviso pubblico del 28.10.2016 della Direzione Generale Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;
- il 16 ottobre 2019 il Mibact disponeva l’annullamento dell’assegnazione alla DHI della Certosa di Trisulti evidenziando la carenza della personalità giuridica della DHI, la carenza tra le finalità principali dell’Associazione, dello svolgimento di attività di tutela, di promozione, di valorizzazione o di conoscenza dei beni culturali e paesaggistici; la carenza del requisito della documentata esperienza quinquennale nel settore della collaborazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale;
- il 19 novembre 2019, l’Associazione DHI Dignitatis Humanae Institute, impugnava il provvedimento con cui il Mibact ha disposto l’annullamento d’ufficio del decreto di approvazione della graduatoria nella parte riferita all’associazione DHI con riguardo al bene immobile assegnato;
- il TAR Lazio – sez. distaccata di Latina (Sezione Prima) – con sentenza 173/2020, pronunciando sul ricorso promosso (n.r.g. 697/2019), accoglie i motivi esposti dall’Associazione DHI ed
annulla i provvedimenti impugnati, condannando il Ministero alle spese e competenze di giudizio;
- il Consiglio di Stato (VI sezione) – in sede giurisdizionale – con sentenza 2207/2021 ha riformato la sentenza emessa dal TAR Lazio –sez. distaccata di Latina- e, per l’effetto ha riconosciuto la correttezza del provvedimento con il quale è stata espressa la decadenza dal beneficio ed è stato richiesto il rilascio dell’immobile concesso da parte dell’Associazione DHI;
- a seguito dell’intervenuta sentenza del Consiglio di Stato il Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Lazio è tornato ad avere la piena disponibilità della Certosa di Trisulti;
- con nota n. prot. 0266685 del 04.04.2019, la Regione Lazio ha rappresentato all’allora Ministro Xxxxxxx Xxxxxxxx la piena disponibilità all'individuazione di un percorso di valorizzazione che renda la Certosa di Trisulti un luogo di attrattività e sviluppo del territorio;
PRESO ATTO CHE
- la valorizzazione del patrimonio, materiale e immateriale, presente nel proprio territorio e la fruizione dei beni culturali pubblici e privati sono una finalità istituzionale della Regione Lazio, ai sensi dello Statuto e delle leggi di settore citate;
- la valorizzazione integrata del sistema dei beni culturali di che trattasi è da attuarsi nel rispetto delle esigenze della tutela, con riguardo sia alle valenze storico-artistiche, sia alle valenze paesaggistiche del complesso medesimo e degli altri beni;
- le funzioni di tutela sono esercitate dal Ministero, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- la Regione, ai sensi degli articoli 3 e 6 del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, ai sensi dell’articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137, coopera con lo Stato ai fini della tutela del patrimonio culturale e si coordina con lo stesso ai fini della sua valorizzazione.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 (Premesse)
1. Le premesse fanno parte integrante del presente Accordo.
Art. 2 (Oggetto)
1. Con il presente Accordo la Direzione regionale Musei Lazio e la Regione Lazio intendono valorizzare e ripristinare la piena fruizione pubblica della Certosa di Trisulti, dichiarata Monumento Nazionale con Decreto Ministeriale del 17.7.1879.
Art. 3 (Finalità)
1. In conformità alle premesse, il presente Accordo è finalizzato, con riferimento alla Certosa di Trisulti, a:
a) valorizzare e rafforzare la funzione pubblica del patrimonio pubblico;
b) assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio culturale, ai sensi dell’articolo 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio;
c) incentivare l’attrattività del territorio con il miglioramento della dotazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini.
2. L’obiettivo che le parti sottoscrittrici intendono porre in essere con l’attuazione del presente Accordo è quello di individuare un percorso di valorizzazione della Certosa di Trisulti, anche connettendola in rete con gli interventi realizzati dalla Regione Lazio di valorizzazione di siti archeologici e naturalistici ricadenti tra il Comune di Pastena ed il Comune di Collepardo, restituendole il giusto valore e la sua naturale valenza di luogo di attrattività.
Art. 4 (Linee strategiche)
1. La Direzione Regionale Musei Lazio e la Regione concordano nell’improntare la valorizzazione della Certosa di Trisulti alle seguenti linee strategiche:
a) ripristino della fruizione pubblica mediante la riattivazione di percorsi di visita guidati;
b) potenziamento, nell’ambito delle politiche nazionali, regionali e locali dello sviluppo di un percorso turistico-culturale, anche integrato, attraverso la promozione di programmi di sviluppo turistico;
c) collaborazione nella programmazione delle iniziative, al fine di garantire la loro coerenza con le finalità istituzionali e l’altissimo prestigio storico-artistico e architettonico del bene e la loro più ampia divulgazione, sia attraverso la stampa che mediante i più idonei e innovativi canali mediatici.
d) restauro e rifunzionalizzazione della Certosa di Trisulti;
e) coinvolgimento nel processo di valorizzazione concordato, secondo principi di sussidiarietà orizzontale, di soggetti, anche collettivi, istituzionali e non, espressione della società civile, capaci di apportare contributi di esperienza, di collaborazione, di sinergie operative, da integrarsi con provvedimenti attuativi autonomi.
2. La Regione Lazio avvalendosi del know-how acquisito nella valorizzazione di patrimoni di valenza culturale di LAZIOCrea S.p.a, si impegna a predisporre un progetto di fattibilità, anche sotto il profilo tecnico economico per l’avvio della prima fase prevista tra le azioni di cui al successivo articolo 5.
Art. 5 (Azioni)
1. Al fine di raggiungere le finalità di cui all’articolo 3 ed attuare le linee strategiche di cui all’articolo4, le Parti, congiuntamente e disgiuntamente, si impegnano a svolgere le seguenti azioni, con le modalità definite nei successivi articoli:
a) promuovere attività condivise di studio e di ricerca sulla Certosa di Trisulti;
b) definire un progetto suddiviso in fasi:
I. prima fase:
a) ripristino della fruizione pubblica mediante l’organizzazione e la programmazione di visite guidate e compartecipazione delle parti alle attività di custodia;
b) programmazione di iniziative di animazione territoriale (a titolo esemplificativo convegni, incontri, mostre, concerti) mettendo in rete la riapertura della Certosa di Trisulti con gli interventi posti in essere dalla Regione Lazio, in collaborazione con la propria società in house LAZIOCrea S.p.a., per la valorizzazione del Pozzo di Antullo e del patrimonio speleologico rappresentato dalle Grotte di Pastena e Collepardo;
c) riapertura al culto della Chiesa di San Xxxxxxxxxx mediante il coinvolgimento della Diocesi di Anagni - Alatri, oggetto di separato accordo da parte della Direzione Regionale Musei Lazio;
II. seconda fase:
a) elaborazione di un progetto complessivo di rifunzionalizzazione dell’intero complesso della Certosa di Trisulti che possa ospitare progetti di alta formazione e di residenze per studenti universitari con il coinvolgimento delle Università della Regione Lazio e delle Università di livello internazionale.
Art. 6
(Piano strategico di sviluppo culturale)
1. Le Parti concordano sulla necessità di definire un Piano strategico di sviluppo culturale, ai sensi dell’articolo 112, comma 4, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, per l’attuazione delle finalità di cui all’articolo 3, mediante la puntualizzazione delle linee strategiche di cui all’articolo 4 e la pianificazione delle azioni di cui all’articolo 5.
2. Il Piano strategico di sviluppo culturale sarà elaborato dalla Regione Lazio per il tramite di Laziocrea S.p.A, con la collaborazione della Direzione Regionale Musei Lazio e mirerà alla valorizzazione della Certosa di Trisulti. Il Piano strategico elaborato formerà oggetto di un successivo accordo tra le Parti.
3. Obiettivi del Piano strategico di sviluppo culturale sono:
a) la valorizzazione del patrimonio culturale quale motore di sviluppo culturale, sociale ed economico e l’incremento dell’offerta delle attività fruibili dai cittadini negli immobili di proprietà pubblica;
b) l’elaborazione e la definizione delle attività culturali in relazione all’offerta turistica, favorendo l’accrescimento della competitività del sistema turistico, al fine di creare le condizioni favorevoli per il consolidamento e il rilancio del territorio;
c) lo sviluppo di un marketing territoriale innovativo.
4. Il Piano strategico contiene una puntuale individuazione delle iniziative da realizzare, unitamente alla descrizione dei tempi necessari alla loro attuazione, delle risorse stanziate, delle modalità di realizzazione e dei soggetti attuatori delle stesse. Il Piano strategico deve altresì illustrare le
condizioni di sostenibilità finanziaria, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione culturale fissati dal presente Accordo.
5. All'elaborazione del Piano strategico potranno partecipare i soggetti già individuati nel presente accordo e altri da individuare per garantire la piena attuazione degli obiettivi indicati.
6. Lo stato di attuazione del Piano e la rispondenza agli obiettivi prefissati sono oggetto di monitoraggio e verifica da parte del Comitato Tecnico di cui all’art. 8.
Art. 7 (Impegni delle Parti)
1. Ai fini dell’attuazione del presente Accordo, la Direzione Regionale musei Lazio e la Regione assumono i seguenti impegni:
A) la Direzione Regionale musei Lazio si impegna a:
- collaborare alle attività di studio e di ricerca sulla Certosa di Trisulti e all’elaborazione del Piano strategico di sviluppo culturale, fornendo a tal fine il necessario supporto alla Regione;
- adempiere gli impegni specificamente assunti con il presente Accordo e nell’ambito del Piano strategico;
- definire separato accordo con la Diocesi di Anagni - Alatri per la riapertura al culto della Chiesa di San Xxxxxxxxxx;
B) la Regione Lazio per il tramite di Laziocrea S.p.A si impegna a:
- elaborare, con la collaborazione della Direzione regionale musei Lazio, il Piano strategico di sviluppo culturale;
- adempiere gli impegni specificamente assunti nel presente accordo e nell’ambito del Piano strategico;
- definire le modalità organizzative e di programmazione per il ripristino della fruizione pubblica della Certosa di Trisulti, individuando altresì le azioni a supporto alle funzioni di custodia proprie della Direzione Regionale Musei Lazio;
- elaborare un progetto di fattibilità tecnico-economica che definisca le attività necessarie per ripristinare la fruizione pubblica della Certosa di Trisulti, mediante l’organizzazione e la programmazione di visite guidate e che coadiuvi la Direzione Regionale Musei Lazio nelle funzioni di custodia;
- mettere a disposizione delle attività di ripristino della fruizione pubblica della Certosa di Trisulti le risorse di cui alle deliberazioni di Giunta regionale n.1024/2020 (per il supporto alle attività di custodia) e n.158/2021 (per il supporto agli interventi in ambito culturale, nel territorio regionale) secondo le modalità indicate, con successivi provvedimenti, dalla Regione Lazio.
Art. 8 (Comitato Tecnico)
1. Ai fini del monitoraggio e della verifica a cadenza semestrale del presente Accordo, è istituito un Comitato Tecnico che svolge le seguenti funzioni:
a. monitora l’elaborazione e l’attuazione del Piano strategico di sviluppo culturale nelle sue diverse articolazioni;
b. elabora proposte di aggiornamento sulla base degli esiti del monitoraggio;
c. sostiene l’attuazione delle azioni individuate dalla programmazione delle Amministrazioni coinvolte nel quadro del Piano strategico di sviluppo culturale;
d. propone e sostiene azioni e attività congiunte in coerenza con il Piano strategico di cui all’articolo 6.
2. Del Comitato Tecnico fanno parte:
a. per la Direzione Regionale Musei Lazio -
b. per la Regione Lazio –
3. I predetti componenti sono individuati da ciascun ente nel rispetto del proprio ordinamento.
4. La partecipazione al Comitato Tecnico non dà titolo a compenso, gettoni, indennità o rimborsi di alcun tipo.
Art. 9 (Durata)
1. La sottoscrizione del presente Accordo è presupposto necessario ed indefettibile per la realizzazione degli interventi in oggetto.
2. La durata dell’Accordo sarà di cinque anni con possibilità di rinnovo previa verifica dei risultati attesi da parte del Comitato Tecnico
3. Ciascuna delle parti potrà recedere in qualunque momento dal presente Accordo, dandone comunicazione all’altra parte con un preavviso di almeno 90 giorni.
Articolo 10 (Riservatezza)
1. Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del presente Protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati come tali dalla Parte che li comunica. Le Parti concordano di utilizzare tali informazioni riservate solo in relazione all’esecuzione del presente Protocollo, salvo diverse pattuizioni, da formalizzarsi per iscritto. Ciascuna delle Parti adotterà tutte le misure ragionevolmente necessarie per tutelare la riservatezza delle informazioni e della documentazione di cui essa disponga in virtù del presente Accordo.
2. Ciascuna parte, previa autorizzazione delle altre, si impegna, in occasione di presentazioni pubbliche dei risultati conseguiti o in caso di redazione e pubblicazione di documenti di qualsiasi tipo, a comunicare che quanto realizzato consegue alla collaborazione instaurata con il presente Accordo.
Articolo 11 (Trattamento dei dati)
1. Con la sottoscrizione del presente Protocollo, le Parti si impegnano reciprocamente a trattare tutti i dati, documenti, informazioni o altri materiali, in qualunque modo riconducibili allo stesso, nel rispetto delle prescrizioni del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, per come modificato dal Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101, nonché successive modificazioni e integrazioni, e di quanto disposto dal Regolamento UE n. 679/2016 in materia di privacy.
2. Ai sensi dell'art. 13 del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali e della normativa vigente in materia di trattamento dei dati il Titolare del trattamento dei dati personali è il Ministero della cultura, con sede in Roma, via del Collegio Romano 27, le cui funzioni vengono esercitate dal Direttore Generale Musei.
Articolo 12 (Revisioni ed integrazioni)
1. Il presente Accordo potrà essere modificato, integrato o aggiornato esclusivamente in forma scritta con eventuali atti aggiuntivi o integrativi. Esso non verrà sostituito o superato dagli eventuali atti aggiuntivi o integrativi e sopravvivrà a questi ultimi, continuando con essi a regolare la materia tra le Parti.
Articolo 13 (Disposizioni finali)
1. Per quanto non espressamente previsto si rinvia alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
2. Il presente Accordo è sottoscritto in formato elettronico con firma digitale, non comporta oneri finanziari a carico delle Amministrazioni contraenti e sarà registrato solo in caso d’uso, ai sensi del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, a cura e spese della Parte che ne richiederà la registrazione. La validazione dello stesso è effettuata con la semplice apposizione delle firme digitali dei designati. Il presente atto è, inoltre, esente da imposta di bollo ai sensi dell’art. 16 Tab. All. B del D.P.R. 26 ottobre 1982, n. 642.
Roma, lì…………………….
La Direzione Regionale Musei Lazio
Il legale rappresentante pro tempore o suo delegato
Regione Lazio
Il legale rappresentante protempore o suo delegato