SCHEMA DI ACCORDO
SCHEMA DI ACCORDO
tra
ATERSIR e Provincia di Modena per la prosecuzione della collaborazione finalizzata allo svolgimento di attività di interesse comune nell’ambito della formazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica
(Art. 15, L. 241/1990)
L’Agenzia Territoriale dell’Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR) con sede legale a Bologna, viale Xxxx Xxxx n. 64, Codice fiscale Ente 91342750378, rappresentato da Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, che interviene nel presente atto in qualità di Dirigente Area Servizio Idrico Integrato in virtù della Determinazione del Direttore dell’Agenzia n. 76 del 23/04/2021
E
la Provincia di Modena con sede in Modena, xxxxx Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx x. 00, Codice fiscale Ente 01375710363, rappresentata da Xxxxxxx Xxxxxx, nella sua qualità di Dirigente del Servizio Programmazione urbanistica, scolastica e trasporti che interviene in attuazione dell’Atto del Presidente n. 117 del 04/08/2021;
VISTI
– l’art. 15 della l. 241/90, che prevede che “le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
– l’ordinamento comunitario che ha stabilito che gli accordi di cooperazione tra enti pubblici non sono sottoposti alle regole di concorrenza quando siffatti accordi sono stipulati per il conseguimento di obiettivi comuni ed esclusivamente per ragioni di intresse pubblico (cfr. art. 17, par.4 della direttiva 2014/23/UE ; art. 12, par. 4 della direttiva 2014/24/UE ed art. 28, par. 4 della direttiva 2014/25/UE);
PREMESSO CHE
– in data 1 gennaio 2018 è entrata in vigore la l.r. 24/2017 “Disciplina sulla tutela e l’uso del territorio” che assegna alla Provincia (art. 42) il ruolo di soggetto di Area Vasta per la formazione e la gestione del Piano Territoriale di Area Vasta (PTAV);
– ATERSIR partecipa, ai sensi della l.r. 24/2017 e della d.g.r. 201/2016, ai procedimenti di formazione dei piani urbanistici e dei piani d’Area Vasta; approva altresì il Piano d'ambito per il Servizio Idrico Integrato, dando attuazione in particolare a quanto previsto dall'art. 149 del d.lgs. 152/06, prevedendo:
a) la ricognizione delle infrastrutture;
b) il programma degli interventi;
c) il modello gestionale e organizzativo;
d) il piano economico-finanziario.
– ai sensi della l.r. 23/2011, le funzioni attribuite agli Enti locali in materia di risorse idriche si attengono ai seguenti principi:
a) riconoscimento dell'acqua come bene naturale e diritto umano universale, essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani. La disponibilità e l'accesso individuale e collettivo all'acqua potabile devono essere garantiti in quanto diritti inalienabili e inviolabili della persona;
b) tutela pubblica del patrimonio idrico e dell'ambiente naturale;
c) tutela della qualità della vita dell'uomo nell'ambito di politiche di sviluppo sostenibile e solidale;
d) salvaguardia delle aspettative delle generazioni future;
e) pubblicità, indisponibilità e inalienabilità di tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo;
– costituisce obiettivo comune degli Enti locali, nell'esercizio delle funzioni loro attribuite in
materia di risorse idriche:
a) il mantenimento e la riproducibilità della risorsa idrica, con particolare riferimento alla tutela e protezione delle aree di salvaguardia e delle aree sottese ai bacini idrici che alimentano i sistemi di prelievo delle acque superficiali e sotterranee;
b) la salvaguardia della risorsa idrica e il suo utilizzo secondo criteri di equità, solidarietà, razionalità e sostenibilità, anche al fine di garantirne l'uso a tutti i cittadini;
c) la riduzione degli sprechi, degli usi impropri e della dispersione nelle reti distributive;
d) la promozione delle forme di informazione e partecipazione dei cittadini agli atti fondamentali di pianificazione, programmazione, gestione e controllo del servizio;
– ai sensi dell’art. 42, comma 3, lettera e della l.r. 24/2017, il PTAV può “individuare i servizi ecosistemici ed ambientali forniti dai sistemi ambientali presenti nell'ambito territoriale di propria competenza”. Con questa previsione la nuova legge urbanistica consente di rileggere le tematiche legate alla tutela della risorsa idrica in termini di servizi ecosistemici, in pieno accordo con la riflessione comunitaria, che a partire dal 2006 afferma con sempre maggior decisione la responsabilità degli Stati membri nel conciliare le esigenze di utilizzo del territorio e di sviluppo con quelle di conservazione della biodiversità e di mantenimento dei servizi ecosistemici (Comunicazione della Commissione Europea n. 216 del 22 maggio 2006 “Arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010 e oltre – Sostenere i servizi ecosistemici per il benessere umano”; Strategia europea sulla biodiversità, Comunicazione CE n. 244 del 3 marzo 2011; “La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020”);
– ATERSIR e la Provincia di Modena, alla luce dei contenuti fortemente innovativi introdotti per la pianificazione territoriale dalla l.r. 24/2017, valutano importante sostenere forme di sperimentazione nell’elaborazione dei nuovi strumenti di pianificazione per creare resilienza idrica, a partire da un’efficace applicazione dei principi e degli obiettivi in materia di risorse idriche stabiliti dalla l.r. 23/2011 secondo la prospettiva ecosistemica inaugurata dalla l.r.
24/2017;
TUTTO CIÒ PREMESSO
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
ART. 1 – Formazione del Piano Territoriale di Area Vasta della Provincia di Modena
La Provincia di Modena e l’Agenzia Territoriale dell’Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti concordano di avviare un’attività di collaborazione prevista all’art. 15 della l. 241/90, al fine di garantire una migliore coerenza e complementarietà tra il Piano Territoriale di Area Vasta (PTAV) e la pianificazione d’ambito, con l’obiettivo comune di incrementare la resilienza idrica.
Gli Enti sottoscrittori ritengono tale attività un’utile esperienza operativa per sviluppare il Piano Territoriale di Area Vasta secondo la prospettiva ecosistemica indicata dalla nuova legge urbanistica; la sperimentazione consentirà indirettamente di avviare una riflessione con la Regione Xxxxxx-Romagna per definire come la disciplina del Piano di Tutela delle Acque possa dialogare efficacemente con il sistema di pianificazione inaugurato con la l.r. 24/2017.L’obiettivo operativo è quello di definire, contestualmente all’elaborazione del PTAV della Provincia di Modena, una modalità di lavoro che possa efficacemente essere replicata dall’Agenzia nell’ambito della propria partecipazione in ambito regionale alla formazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica previsti dalla l.r. 24/2017.
ART. 2 – Compiti dell’Agenzia Territoriale dell’Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti
L’Agenzia Territoriale dell’Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti si impegna a rendere disponibili nell’ambito del presente Accordo gli studi predisposti sulle tematiche che rivestono un interesse comune. Per implementare gli aspetti conoscitivi e definire una strategia condivisa per la salvaguardia della risorsa idrica nell’ambito del PTAV, l’Agenzia prevede di avvalersi delle professionalità interne all’Ente.
Art. 3 – Compiti della Provincia di Modena
La Provincia di Modena, nell’ambito del processo di formazione del PTAV, attiverà un confronto con l’Agenzia al fine di valutare i punti di forza e di debolezza nella strategia di tutela della risorsa idrica contenuta nel vigente PTCP dopo oltre un decennio dalla sua approvazione. Più in dettaglio, nella fase iniziale dei lavori previsti nell’Accordo la Provincia definirà un quadro conoscitivo diagnostico incentrato su piani e programmi che in ambito provinciale hanno contribuito all’incremento della resilienza idrica e in parallelo ai fenomeni che, determinando forti pressioni antropiche, hanno condizionato la capacità del sistema idrico di rispondere in modo adattativo agli shock avversi.
Attraverso un lavoro coordinato tra Provincia e Agenzia Territoriale dell’Xxxxxx-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti, con il coinvolgimento dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l'Ambiente e l'Energia dell´Xxxxxx-Romagna (ARPAE) e dei Gestori del servizio idrico verranno definite le misure di mitigazione e adattamento attraverso un approccio integrato, fondato sulla prevenzione, preparazione e anticipazione del rischio. Verranno inoltre affrontate le tematiche connesse alle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, con particolare riferimento ai criteri per la loro definizione e ai relativi vincoli normativi.
Affinché il portato di questi lavori possa essere replicato in ambito regionale, la Provincia,attraverso i propri uffici competenti, assicura la disponibilità a supportare l’Agenzia nell’ambito dei procedimenti urbanistico - edilizi per i quali viene richiesto il parere di ATERSIR (compresi i verbali delle eventuali conferenze di pianificazione / consultazioni preliminari e i pareri del Gestore del SII), finalizzata a una valutazione della coerenza delle nuove previsioni con la programmazione d’ambito del SII, degli eventuali interventi da inserire nella pianificazione e della relativa ammissibilità totale o parziale a carico della tariffa del Servizio Idrico Integrato. Analogo supporto verrà assicurato in occasione di procedure di variante urbanistica connesse a istituzione o modifica di zone di rispetto o protezione di fonti di approvvigionamento acquedottistico, con particolare riferimento alla definizione delle bozze di normativa ad esse connessa da proporre in sede di Conferenza di Servizi.
Per la Provincia l’espletamento dei compiti di cui al presente articolo non comporterà oneri finanziari, se non quelli derivanti dall’impiego del proprio personale.
ART. 4 – Obblighi reciproci
Per l’attuazione delle azioni previste dal presente Accordo, ATERSIR e la Provincia di Modena individuano i propri referenti, che avranno il compito di programmare, organizzare e realizzare l’attività di cui all’Accordo stesso.
ART. 5 – Modalità e tempistiche di erogazione del contributo
Le parti danno atto che trattasi di servizi che rientrano nelle attività per le quali le amministrazioni pubbliche possono stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati dirette a fornire, a titolo oneroso, consulenze o servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari ai sensi dell’art. 43 della legge 449/97 ed in questo caso attività di supporto reso dalla Provincia di Modena a ente terzo, di precisare che l’Agenzia corrisponderà alla Provincia di Modena € 7.500, dei quali € 3000 alla sottoscrizione del presente Accordo ed € 4500 al termine della collaborazione.
ART.6 – Responsabili delle attività
ATERSIR individua quale responsabile delle attività da svilupparsi la Dirigente dell’Area Servizio Idrico Integrato, dott.ssa geol. Xxxxxxxxxx Xxxxxxx.
La Provincia di Modena individua quale responsabile delle attività da svilupparsi il Dirigente del Servizio Programmazione urbanistica, scolastica e trasporti, xxx. Xxxxxxx Xxxxxx.
ART. 7 – Durata dell’Accordo
Il presente accordo è impegnativo per le parti dalla data di sottoscrizione dello stesso fino a tutto dicembre 2022.
ART. 8 – Proroghe
Le Parti possono concordare, tramite richiesta scritta e motivata, inviata a mezzo PEC da una delle due parti all’altra, una proroga del termine di durata del presente Accordo. La richiesta di proroga deve essere inviata almeno 15 (quindici) giorni prima della scadenza del termine originario.
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