Abbreviazioni utilizzate
Abbreviazioni utilizzate
Aol – Adempimenti on-line
Arof – Anagrafe regionale obbligo formativo
Ateco (classificazione) – Attività economiche (classificazione) Bcnl – Borsa continua nazionale del lavoro
Cci – Comitato di coordinamento istituzionale Ccnl – contratto collettivo nazionale del lavoro cfl – contratto di formazione e lavoro
Cfp – Centri di formazione professionale cig – cassa integrazione guadagni
cigo – cassa integrazione guadagni ordinaria cigs – cassa integrazione guadagni straordinaria clch – contratto di lavoro a chiamata
xx.xx.xx – collaborazione coordinata continuativa xx.xx.xxx – contratto di collaborazione a progetto Cpi – Centri per l’impiego
Cpl – Commissione provinciale per il lavoro
Crcps – Commissione regionale per la concertazione tra le parti sociali d.lgs – decreto legislativo
x.xx – decreto Giunta Regionale fp – formazione professionale Fse – Fondo sociale europeo Ido – Incontro domanda offerta
ifts – istruzione e formazione tecnica superiore
Isee – Indicatore della situazione economica equivalente lilm – lavoratori inseriti in lista di mobilità
lmp – labour market policies pai – piano d’azione individuale pil – prodotto interno lordo
puf – public use file
Seo – Strategia europea per l’occupazione
Silrv – Sistema informativo lavoro della Regione Veneto Spi – servizi per l’impiego (include Cpi e agenzie private) Rcfl – Rilevazione continua delle forze di lavoro
Rtfl – Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro tda – tasso di attività
tdd – tasso di disoccupazione tdo – tasso di occupazione Ue – Unione europea
ula – unità di lavoro
Upl – Unità provinciale lavoro
Glossario
Apprendistato: contratto di inserimento lavorativo che prevede tre forme:
- apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e for- mazione, che consente di conseguire una qualifica professionale e fa- vorire l’entrata nel mondo del lavoro dei più giovani (prevalente- mente la fascia d'età tra i 15 e i 18 anni);
- apprendistato professionalizzante, che consente di ottenere una quali- fica attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tec- nico-professionale (giovani tra i 18 e i 29 anni e diciassettenni in pos- sesso di una qualifica professionale);
- apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione, che consente di conseguire un titolo di studio di livello secondario, universitario o di alta formazione e per la specializza- zione tecnica superiore (giovani tra i 18 e i 29 anni e diciassettenni in possesso di una qualifica professionale).
Centri per l’impiego aggiornati:
- 37 Cpi con dati aggiornati: per Giove 2006 si intende l’insieme dei Cpi del Veneto esclusi Venezia, Affi e Verona.
- 35 Cpi con dati aggiornati: per i dati amministrativi di fonte Sirlv, estratti a febbraio 2007, si intende l’insieme dei Cpi del Veneto esclusi Padova, Venezia, Verona, Affi e Mirano.
Cigo: la cassa integrazione ordinaria interessa i dipendenti (esclusi gli ap- prendisti e i dirigenti; dal 1991 comprende anche gli impiegati e i quadri) di imprese industriali non artigiane di qualsiasi dimensione nei casi di riduzione o sospensione di attività per eventi transitori non imputabili all’impresa o ai lavoratori o per situazione temporanea di mercato; agricoli ed edili (compresi gli artigiani) hanno trattamenti simili. Come la cigs prevede un ammontare dell’integrazione pari all’80% della retribuzione. Può durare 12 mesi in un biennio.
Cigs: la cassa integrazione a gestione straordinaria riguarda i dipendenti (con le stesse esclusioni della cigo, più i dipendenti con contratto a ter- mine) di imprese: industriali non artigiane con più di 15 dipendenti; commerciali con più di 200 dipendenti; giornali, agenzie di stampa, emittenti radiotelevisive (senza limiti di dimensione); agenzie di viaggio e imprese di spedizione con più di 50 dipendenti. Le cause di impiego sono: a) ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione; b) crisi aziendale (decretata dal Ministero del lavoro); c) procedure con- corsuali. Come la cigo prevede un ammontare dell’in-tegrazione pari all’80% della retribuzione. La sua durata è in dipendenza delle cause per cui è concessa: sub a) due anni (con due possibili proroghe di un
anno); sub b) un anno; sub c) un anno con proroga di sei mesi. In ge- nerale non più di 36 mesi in un quinquennio.
Classificazione delle attività economiche di Veneto lavoro:
Livello1 Livello2 Ateco (2 - 3 digit)
Primario Sistema moda
Agricoltura, pesca 01 - 05
Estrattive 10 - 14
Tessile, abbigliamento 17-18
Concia, calzatura 19
Legno-mobilio Legno-mobilio 20, 361
Metalmeccanica
Altre industrie
Meccanica 27 - 33 (escluso 334)
Occhialeria 334
Mezzi di trasporto 34-35
Alimentari, tabacco 15-16
Gioielleria, oreficeria 362
Chimica-plastica 23 - 25
Carta, editoria 21-22
Vetro 261
Ceramica 262
Marmo 267
Prodotti per l'edilizia 263 - 266, 268
Altre manifatturiere 36 (escluso 361, 362), 37
Gas-acqua 40-41
Costruzioni Costruzioni 45
Servizi della distribuzione
Servizi alla produzione
Servizi alla persona
Servizi sociali
Commercio 50 - 52 (escluso 502, 527)
Trasporti e logistica 60 - 62, 631, 632, 634
Poste e telecomuicazioni 64
Credito, assicurazioni 65 - 67
Attività immobiliari 70
Noleggio 71 escluso 714
Informatica 72
Ricerca e sviluppo 73
Attività professionali 74 (escluso 745 e 747) Servizi di ricerca e selezione personale 745
Servizi di pulizie 747
x-74 generico
Xxxxxxxx, ristoranti 55
Agenzie turistiche 633
Servizi culturali e ricreativi 92
Altre cat. (noleggi uso pers.; manut. auto;
riparaz beni per la casa) 714, 502, 527
Altri servizi alla persona 93
Servizi domestici 95
Pa 75, 99
Istruzione 80
Sanità 85 (escluso 853)
Assistenza sociale 853
Altri servizi sociali 90, 91
nell’ambito della propria attività di monitoraggio l’Osservatorio e ri- cerche di Veneto lavoro ha messo a punto una classificazione delle attività economiche, articolata su due livelli, con l’obiettivo di render meglio conto delle specializzazioni manifatturiere regionali e di aiu- tare una lettura dell’articolazione dei servizi, tenendo conto della ti- pologie dei soggetti utilizzatori (famiglie vs imprese), della funzione economica assolta (produzione vs distribuzione) e delle modalità di erogazione rispetto al mercato. Quest’ultima si ispira a dalla classifi- cazione adottata dall’Ocse (Employment Outlook, 2000, cap. 3) e ri- proposta da Banca Italia. Con alcune eccezioni, si tratta di una riarti- colazione dell’ateco a 2 digit, secondo i criteri indicati nel prospetto.
Contratto d’inserimento: il contratto di inserimento mira a inserire (o reinse- rire) nel mercato del lavoro alcune categorie di persone, attraverso un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del singolo a un determinato contesto lavorativo. Momento centrale del contratto è la redazione del piano di inserimento lavorativo, che deve garantire l’acquisizione di competenze professionali attraverso la formazione on the job. Il contratto di inserimento sostituisce il con- tratto di formazione e lavoro nel settore privato. Riguarda: persone di età compresa tra 18 e 29 anni; disoccupati di lunga durata tra 29 e 32 anni; lavoratori con più di 50 anni disoccupati; lavoratori che inten- dono riprendere un’attività e che non hanno lavorato per almeno due anni; donne di qualsiasi età che risiedono in aree geografiche in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno del 20% a quello maschile (oppure quello di disoccupazione superiore del 10%); per- sone riconosciute affette da un grave handicap fisico, mentale o psi- chico.
Dati amministrativi: informazioni statistiche tratte da banche dati costruite dalle Amministrazioni pubbliche per finalità gestionali.
Disoccupati disponibili (o disoccupati amministrativi): persone inserite nell’elenco dei disoccupati dei Cpi. Per essere inseriti in tale elenco occorre rilasciare una dichiarazione di disponibilità che attesti il pos- sesso dei seguenti requisiti: essere alla ricerca di lavoro; essere senza occupazione o con impieghi (dipendenti, occasionali, parasubordi- nati) che fruttano un reddito annuo inferiore a 7.500 euro.
Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occu- pazione (disoccupate).
Giove: database statistico costruito a partire dai dati amministrativi del Silrv secondo un modello dati in grado di rispondere alle principali istanze dell’attività di ricerca sul mercato del lavoro.
Lavoratori equivalenti: in riferimento alle ore concesse di cig sono calcolati
ipotizzando un orario di lavoro medio annuo di 1.650 ore. In questo modo si traducono le ore erogate in ipotetici lavoratori che nell’anno non avrebbero mai lavorato.
Lavoro a progetto: è un contratto di collaborazione coordinata e continuativa caratterizzato dal fatto di: essere riconducibile a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso; essere gestito autono- mamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con l’organizzazione del committente e indipenden- temente dal tempo impiegato per l’esecuzione dell'attività lavorativa.
Lavoro intermittente o a chiamata: è un contratto di lavoro mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione del datore di lavoro per svolgere determinate prestazioni di carattere discontinuo o intermittente (indi- viduate dalla contrattazione collettiva nazionale o territoriale) o per svolgere prestazioni in determinati periodi nell'arco della settimana, del mese o dell’anno (individuati dal d.lgs 276/2003).
È previsto in due forme: con o senza obbligo di corrispondere una in- dennità di disponibilità, a seconda che il lavoratore scelga di essere o meno vincolato alla chiamata.
Può essere stipulato da qualunque impresa: a) per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, indicate dalla ta- bella allegata al Regio decreto 6 dicembre 1923, n. 2657 (in attesa delle regolamentazioni dei contratti collettivi) con qualunque lavora- tore; b) indipendentemente dal tipo di attività con lavoratori con meno di 25 anni o con più di 45 anni, anche pensionati e per il lavoro nel week-end o in periodi predeterminati (ferie estive, vacanze pa- squali o natalizie).
Lavoro occasionale accessorio: le prestazioni di lavoro accessorio sono atti- vità lavorative di natura occasionale svolte da soggetti a rischio di esclusione sociale o, comunque, non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne. Riguarda: disoccupati da oltre un anno; casalinghe, studenti, pensionati; disabili e soggetti in comunità di recupero; lavoratori extracomunitari con regolare permesso di sog- giorno, nei sei mesi successivi alla perdita del lavoro. E, in qualità di datori di lavoro: famiglie; enti senza fine di lucro; soggetti non im- prenditori o, se imprenditori, al di fuori dell'esercizio della propria at- tività.
Lavoro ripartito o job sharing: il lavoro ripartito è un rapporto di lavoro speciale, mediante il quale due lavoratori assumono in solido l’adem- pimento di un’unica e identica obbligazione lavorativa. La solidarietà riguarda le modalità temporali di esecuzione della prestazione nel senso che i lavoratori possono gestire autonomamente e discrezio-
nalmente la ripartizione dell’attività lavorativa ed effettuare sostitu- zioni fra loro. Entrambi sono direttamente e personalmente responsa- bili dell’adempimento dell'obbligazione.
Mobilità (e liste di mobilità): ammortizzatore sociale che tende a garantire i lavoratori definitivamente espulsi dal ciclo produttivo attraverso la previsione di agevolazioni che si collocano su due versanti, con inter- venti che rientrano anche tra le misure di politica attiva: da un lato l’iscrizione alle liste di mobilità presso i Cpi, iscrizione che mira ad agevolare il reinserimento al lavoro grazie a notevoli sgravi concessi alle aziende che da esse attingono; dall’altro fornendo ai lavoratori una indennità, detta appunto di mobilità. Questa seconda evenienza non è prevista per tutti i lavoratori, ma solo per quelli coinvolti da li- cenziamenti collettivi (riduzione del personale, trasformazione o ces- sazione dell’attività lavorativa) o licenziati durante periodi di cigs da aziende medio-grandi (l. 223 del 1991); per i lavoratori soggetti a li- cenziamento individuale o espulsi da imprese con meno di 15 dipen- denti non è invece prevista alcuna indennità (l. 236/93).
Netlabor: Sistema informatico-gestionale utilizzato dai Cpi del Veneto e di numerose altre regioni italiane.
Persone in cerca di occupazione: nell’indagine Istat sulle forze di lavoro comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
- hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l’intervista e sono disponibili a lavo- rare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista;
- oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’inter- vista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività auto- noma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Somministrazione di manodopera (ex lavoro interinale): permette ad un sog- getto (utilizzatore) di rivolgersi ad un altro soggetto appositamente autorizzato (somministratore), per utilizzare il lavoro di personale non assunto direttamente, ma dipendente del somministratore. Nella somministrazione occorre distinguere due contratti diversi: a) un contratto di somministrazione, stipulato tra l’utilizzatore e il somministratore, di natura commerciale; b) un contratto di lavoro stipulato tra il somministratore e il lavoratore. Entrambi i contratti possono essere stipulati: a) a tempo determinato; b) a tempo indeterminato (staff leasing). L’assunzione (da parte di un’agenzia fornitrice) finalizzata alla somministrazione di lavoro ad un’impresa utilizzatrice prende il nome specifico di missione.
Sospensione della disponibilità: è prevista per i disoccupati disponibili regi- strati presso i Cpi che non perdono il proprio status per eventuali pe- riodi di occupazione con contratti a tempo determinato (subordinati, xx.xx.xx, o soci lavoratori subordinati o parasubordinati) di durata non superiore a otto mesi (4 mesi per i giovani fino a 25 anni com- piuti o 29 anni se laureati) e concomitante mancato superamento della soglia di reddito minimo personale escluso da imposizione. Nel caso di sospensione l’anzianità di disoccupazione è “congelata” e ripren- derà a decorrere dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Stock-flusso: in riferimento all’occupazione, indica la popolazione dinamica composta dall’insieme dei lavoratori interessati da periodi di occupa- zione nel corso di un anno definito.
Tasso di attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più (forze di lavoro/popolazione di 15 anni e più).
Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro (persone in cerca di occupazione/forze di lavoro).
Tasso di disoccupazione di lunga durata: rapporto tra le persone in cerca di occupazione da almeno 12 mesi e le forze di lavoro.
Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più (occupati / popolazione di 15 anni e più).
Trasformazione: si ha nei casi di modifiche dei rapporti di lavoro che riguar- dano la tipologia contrattuale (da contratti a termine a contratti a tempo indeterminato) o il regime orario (da part time a full time e vi- ceversa).