Contract
4. PATTO PER L’INCLUSIONE SOCIALE SEMPLIFICATO
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
Il Patto per l’inclusione sociale semplificato: obiettivo e destinatari
Che cos’è e chi lo sottoscrive Xxxxx e responsabilità
La gestione del Patto per l’Inclusione sociale
• Obiettivi generali e risultati specifici
• Sostegni
• Impegni Tempistiche e modalità Per saperne di più
PATTO PER
L’INCLUSIONE SOCIALE
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
PATTO PER
L’INCLUSIONE SOCIALE
L’INCLUSIONE SOCIALE SEMPLIFICATO
OBIETTIVO
Introdurre l’utente alla
versione semplificata del
Patto per l’inclusione sociale
DESTINATARI
Servizio Sociale
Professionale, Consorzi ed Aziende Speciali, Comuni e Ambiti territoriali
4. ILPATTO PER
4. ILPATTO PER L’INCLUSIONE SOCIALE SEMPLIFICATO
Il Patto per l’inclusione sociale semplificato è frutto di un’elaborazione condivisa tra famiglia e servizi, finalizzata a supportare un processo di cambiamento e di attivazione da parte dei componenti del nucleo, ed è da essi sottoscritto
PATTO PER
L’INCLUSIONE SOCIALE
È parte integrante del processo iniziato con la valutazione del bisogno e viene redatto quando, in seguito all’Analisi Preliminare (AP), non si rilevano bisogni complessi, né legati a problematiche lavorative. Affinché i contenuti del Patto siano effettivamente compresi, condivisi e fatti propri dai componenti del nucleo familiare occorre curare il processo che porta alla sua sottoscrizione e utilizzare un linguaggio semplice e chiaro.
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
RUOLI E RESPONSABILITÀ (1)
Il Patto per l’inclusione sociale semplificato è definito dal referente incaricato del servizio sociale, che svolge funzione di case manager, in accordo con la famiglia.
NON viene attivata una Equipe Multidisciplinare e NON sono coinvolti altri servizi territoriali, se non per l’attivazione di singoli sostegni.
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
RUOLI E RESPONSABILITÀ (2)
Il servizio sociale si impegna a fornire gli interventi ed i sostegni utili in risposta ai bisogni della famiglia ed alla sua progressiva fuoriuscita dalla condizione di povertà.
L’obiettivo principale del RDC, attraverso
le progettazioni personalizzate, è quello di assicurare livelli minimi di benessere
e cioè condizioni minime di vita dignitosa. Ad esempio, il poter disporre di un reddito adeguato e continuativo, di un’abitazione pulita e sicura, poter accedere ad adeguati controlli di salute per i suoi componenti, ecc.
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
RUOLI E RESPONSABILITÀ (3)
La famiglia si impegna, a sua volta, a perseguire gli obiettivi definiti nel Patto, svolgendo le azioni concordate con il servizio sociale secondo una logica di progressiva responsabilizzazione.
Nel caso in cui la famiglia sia già in carico al servizio e disponga già di un progetto, la nuova progettazione ai fini del RDC può proseguire in continuità con la precedente, eventualmente riadattandola, ove necessario.
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
Anche nella versione semplificata, gli elementi di base del Patto per l’inclusione sociale sono tre:
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (1)
Obiettivi generali e risultati specifici, cioè le finalità da perseguire e le tappe da raggiungere
Sostegni, cioè i servizi e gli interventi di cui il nucleo necessita, disponibili sul territorio
Impegni, cioè la disponibilità a svolgere determinate attività e a seguire determinate regole di comportamento a cui il beneficio economico è condizionato
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (2)
1. Obiettivi generali e risultati specifici
o Sono declinati sulla base delle dimensioni di bisogno e delle problematiche emerse in sede di Analisi Preliminare;
o Non è obbligatorio progettare con riferimento a tutte le dimensioni individuate in sede di Analisi Preliminare, ma anche solo con riferimento ad una di esse, se ritenuta prioritaria;
o Specie nei casi di particolare fragilità si consiglia di individuare risultati specifici graduali e tangibili, da realizzarsi attraverso azioni semplici e circoscritte in modo tale da non scoraggiare il beneficiario e permettergli di raggiungere progressivamente l’obiettivo.
PATTO PER
L’INCLUSIONE SOCIALE
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
ESEMPIO: OBIETTIVI GENERALI E RISULTATI SPECIFICI DI UN PATTO PER L’INCLUSIONE SOCIALE SEMPLIFICATO
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (3)
Obiettivi Generali Risultati Specifici
•Ordine e cura dell’abbigliamento
• Sviluppo del benessere e del
funzionamento della persona
• Preservare l’alloggio
•Cura della persona
•Controlli medico-sanitari necessari e adeguati
•Regolare pagamento dell’affitto
•Pulizia e manutenzione dell’abitazione
•Rientro da situazioni di morosità
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L’INCLUSIONE SOCIALE
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (4)
2. Sostegni
❑ Sono interventi e prestazioni prevalentemente di natura sociale, attivati dal servizio sociale, ad integrazione del beneficio economico;
❑ Rientrano tra gli interventi attivabili: prestazioni di assistenza domiciliare, servizi rivolti alla prima infanzia, interventi afferenti all’area abitativa;
❑ Tra gli interventi attivabili rientrano anche le erogazione monetarie sostitutive di servizi, ritenute complementari al RDC (es. erogazioni per il pagamento delle utenze, agevolazioni tariffarie o per il pagamento di tributi, erogazioni a fronte di rendicontazione delle spese, buoni servizio etc.);
❑ Per ciascun sostegno individuato vanno definiti la data di avvio, di conclusione e la relativa fonte di finanziamento (Fondo Povertà, PON Inclusione, altre risorse).
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4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
SOSTEGNI DI NATURA SOCIALE: QUALCHE ESEMPLIFICAZIONE
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (5)
Categorie di sostegni
Interventi previsti dal D. Lgs. 147 e dal Piano Povertà
Interventi area scolastica ed educativa Interventi area abitativa
Altri interventi Trasferimenti monetari
Esempi
tirocini sociali, assistenza domiciliare socio-assistenziale, servizi di mediazione culturale, pronto intervento sociale, ecc.
asili nido, ludoteche, interventi specifici rivolti ai bimbi con BES, ecc.
reperimento alloggi, interventi ERP, ecc.
attività di aggregazione sociale, trasporto sociale, ecc.
buoni spesa, buoni pasto, contributi per servizi scolastici, ecc.
PATTO PER
4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (6)
Ricorda! I sostegni previsti nel Patto per l’inclusione sociale semplificato sono attivabili dal servizio sociale del Comune o dell’Ambito Territoriale anche facendo riferimento alle prestazioni e agli interventi ‘del sociale’ presenti su quel territorio (es. distribuzione di pacchi viveri o vestiario, servizi di utilità sociale erogati dal terzo settore)
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4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (7)
3. Impegni
Il Patto per l’inclusione sociale semplificato deve essere definito secondo principi di proporzionalità, appropriatezza e non eccedenza, cioè deve tenere in considerazioni i bisogni ma anche le risorse, gli interessi e le potenzialità di reale attivazione dei beneficiari.
Tutti i beneficiari sono tenuti innanzitutto al rispetto di impegni quali la sottoscrizione del Patto e i contatti regolari con i servizi per le verifiche ed il monitoraggio dei risultati.
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LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (8)
3. Impegni
Inoltre potranno essere stabiliti
✓Impegni di base, cioè regole di comportamento atte al raggiungimento di livelli minimi di benessere e/o di buona cittadinanza, quali ad esempio la frequenza scolastica, la cura delle relazioni parentali e sociali, la gestione del bilancio familiare, la pulizia della casa …
✓Altri impegni afferenti la sfera dell’inclusione sociale, correlati ad obiettivi e risultati specifici: possono essere, ad esempio la frequenza di un tirocinio sociale, la partecipazione ad attività di aggregazione e socializzazione, ecc.
✓Per ogni impegno va indicato il componente del nucleo familiare chiamato a perseguirlo
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LA GESTIONE DEL PATTO SEMPLIFICATO (9)
Ricorda! Agli impegni assunti dai beneficiari, quali la sottoscrizione del Patto, lo svolgimento di specifiche attività e i contatti regolari con i servizi per le verifiche ed il monitoraggio dei risultati, corrispondono responsabilità sia amministrative che professionali degli operatori per l’attivazione e attuazione dei Patti.
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TEMPISTICHE E MODALITÀ (1)
Il Patto per l’inclusione sociale semplificato dovrà essere sottoscritto e comunicato tramite la Piattaforma per la gestione dei Patti per l’inclusione sociale (GePI) entro 20 giorni lavorativi (circa un mese di calendario) dalla data in cui è stata effettuata l’Analisi Preliminare.
Gli operatori sono tenuti a comunicare all’Inps, tramite la Piattaforma, i nuclei familiari che hanno rifiutato di sottoscrivere i Patti, ai quali il beneficio sarà revocato.
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TEMPISTICHE E MODALITÀ (2)
✓I tempi di realizzazione degli impegni previsti nel Patto possono essere eventualmente rimodulati in corso, valutati impedimenti o cause di forza maggiore che ne hanno impedito il rispetto
✓Il rispetto degli impegni e il monitoraggio dei risultati dovranno avvenire secondo le modalità e la tempistica definite direttamente tra la famiglia ed il servizio sociale ed indicate nel Patto.
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TEMPISTICHE E MODALITÀ (3)
Ricorda! Il Patto per l’inclusione sociale semplificato è finalizzato ad accompagnare il cambiamento ed il benessere della persona, dunque ha valore al di là del beneficio economico e può avere durata anche superiore al periodo di erogazione del beneficio.
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GLI STRUMENTI (1)
✓ La definizione del Patto per l’inclusione sociale semplificato può avvenire tramite l’apposita scheda predisposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e approvata in Conferenza Unificata, ma anche attraverso altri strumenti già in uso presso i servizi. Analoga considerazione si applica agli strumenti per la valutazione multidimensionale.
✓ L’essenziale è che eventuali altri strumenti siano coerenti con quanto previsto dall’articolo 4 del DL 28 gennaio 2019, n. 4, convertito nella legge 28 marzo 2019, n. 26.
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4. Patto per l’inclusione sociale semplificato
GLI STRUMENTI (2)
La scheda del Patto per l’inclusione sociale, unitamente agli strumenti di Analisi Preliminare e Quadro di Analisi, è disponibile sia in versione cartacea sia in modalità informatica sulla
Piattaforma per la gestione dei Patti per l’Inclusione sociale (GePI),
che permette la calendarizzazione degli appuntamenti con i beneficiari, la compilazione degli strumenti per la definizione del PaIS e un cruscotto di monitoraggio del Reddito di Cittadinanza.
La Piattaforma consente anche di stampare il PaIS.
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GLI STRUMENTI (3)
Comuni ed Ambiti territoriali o altri enti, potranno utilizzare anche altri strumenti predisposti localmente, saranno comunque tenuti ad alimentare la Piattaforma per la gestione dei Patti per l'inclusione sociale (GePI), parte integrante del SIUSS, con le informazioni richieste.
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PER SAPERNE DI PIÙ
▪ Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26 Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni
▪ Decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà
▪ Portale Reddito di Cittadinanza
▪ FAQ Reddito di cittadinanza
▪ Manuale Reddito di Cittadinanza/Pensione di Cittadinanza a cura di INPS- versione maggio 2019
▪ Circolare INPS 43 del 20 marzo 2019
▪ Focus RdC per gli operatori dei servizi per il contrasto alla povertà sul sito MLPS
▪ Focus dedicato al tema della povertà e dell’esclusione sociale sul sito MLPS
▪ Focus su Carta RdC sul sito di Poste
▪ Sito dell’ANPAL per i servizi al lavoro
▪ SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale
▪ Servizio consultazione domande Reddito di cittadinanza/Pensione di cittadinanza sul sito INPS
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