SETTORE TUTELA AMBIENTALE
SETTORE TUTELA AMBIENTALE
ACCORDO DI PROGRAM MA:
“ ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE DI RIFIUTI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE”
(aggiornato ai sensi del D.Lgs. n.152/2006 s.m.i.)
Il giorno 12 del mese di aprile dell’anno 2006 Si sono costituiti
Da una parte
L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CATANZARO, nella persona del Presidente xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx, domiciliato per la carica in Catanzaro, presso la sede della Provincia,
dall’ altra
IL COMMISSARIO DELEGATO EMERGENZA AMBIENTALE - Regione Calabria, in persona del Commissario p.t.; L’ANCI – Regione Calabria, in persona del l.r.p.t.;
I Comuni di:
CATANZARO, in persona del Sindaco p.t.; VALLEFIORITA, in persona del Sindaco p.t.; XXXXX X. XXXXXX, in persona del Sindaco p.t.; FALERNA, in persona del Sindaco p.t.; CARLOPOLI, in persona del Sindaco p.t.; CICALA, in persona del Sindaco p.t.; ZAGARISE, in persona del Sindaco p.t.;
SANTA CATERINA DELLO IONIO, in persona del Sindaco p.t.;
LA C.C.I.A.A. (Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura), in persona del Presidente p.t.;
Le Associazione di Categoria:
CONFINDUSTRIA (Associazione fra gli Industriali della Provincia di Catanzaro), in persona del Presidente p.t.;
C.N.A. (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), ), in persona del Presidente p.t. ; CONFARTIGIANATO Catanzaro (Associazione Provinciale Artigianato), ), in persona del Presidente p.t. ;
Gli Ordini professionali :
ORDINE DEGLI ARCHITETTI, in persona del Presidente p.t.; ORDINE DEGLI INGEGNERI, in persona del Presidente p.t.; ORDINE DEI GEOLOGI, in persona del Presidente p.t.;
PREMESSO
• Che l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro a seguito dell’approvazione ed adozione del Piano di Gestione dei Rifiuti in ambito provinciale, sta promovendo e favorendo azioni coordinate tra pubbliche amministrazioni, associazioni di categorie e soggetti privati, con spirito di leale collaborazione, onde pervenire alla stipulazione di “Accordi di
Programma”, che consentono di adeguare l’applicazione delle norme alle specifiche situazioni e condizioni produttive locali, e di trovare le soluzioni più efficaci per superare le difficoltà interpretative e operative che possono ostacolare la volontà delle aziende di destinare i rifiuti al recupero;
• che con la Risoluzione del Consiglio Europeo del 7/5/1990 in materia di gestione dei rifiuti, si chiede alla Commissione dell’Unione Europea di predisporre programmi d’azione per specifiche categorie di rifiuti, con particolare riferimento all’esigenza d’individuare specifiche azioni per i rifiuti da costruzione e da demolizione;
• che il “ Programma comunitario di politica ed azione a favore dell’ ambiente e di uno sviluppo durevole e sostenibile” adottato dalla Commissione il 18/3/1992 inserisce la gestione dei rifiuti tra i temi prioritari per uno sviluppo sostenibile e individua come azioni prioritarie la prevenzione della produzione di rifiuti e la soluzione dei problemi alla fonte, incoraggiando il recupero ed il riciclaggio dei rifiuti, in particolare mediante una selezione dei rifiuti nel luogo dove gli stessi sono prodotti;
• che il Sesto Programma Comunitario d’ Azione in materia ambientale, assunto con Decisione 22 luglio 2002 n. 1600/2002/CE, contempla tra i principali obiettivi e priorità ambientali della Comunità una migliore gestione delle risorse naturali e dei rifiuti e partitamente, una riduzione complessiva della quantità di rifiuti prodotti, della quantità di rifiuti destinata all’eliminazione e dei rifiuti pericolosi, incentivando il loro riutilizzo mediante recupero o riciclaggio;
• che la legge 146/94 concernente “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea” per i criteri di delega in materia rifiuti prevede all’art. 38, c. 1, lett. f) che “i rifiuti inerti provenienti da costruzioni e da demolizioni non possano essere riutilizzati attraverso l’immissione diretta nell’ambiente senza trattamento o preselezione effettuati mediante impianti regolarmente autorizzati”;
• Che il decreto ministeriale 5 febbraio 1998, come modificato dal decreto ministeriale 5 aprile 2006, n. 186, individua i rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 214 e 216 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 s.m.i, ed include nell’ elenco di dell’allegato I, sub allegato I, anche i rifiuti inerti per i quali è possibile il recupero in regime semplificato nel rispetto delle norme tecniche ivi dettate per ciascuno di essi;
• che le tecniche di demolizione selettiva possono consentire l’ottenimento di aggregati di riciclo che necessitano di trattamenti meno complessi e una maggiore valorizzazione, come dimostrato dalle diverse esperienze condotte sia in Italia che negli altri paesi europei e il recupero di altri componenti nonché la diminuzione della pericolosità dei rifiuti prodotti per il successivo miglior recupero o smaltimento più sicuro;
• che ai sensi dell’ art. 178, del D. Lgs. 3 aprile 2006, n.152, s.m.i., la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse disciplinata dalla parte quarta del Decreto “al fine di assicurare un’ elevata protezione dell’ ambiente e controlli efficaci, tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi” ed è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano rifiuti, nel rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario, in particolare del principio “chi inquina paga”;
• che ai sensi dell’ art. 178, c. 4, del D. Lgs. n. 152/2006, s.m.i., per conseguire le finalità e gli obiettivi prescritti dal Decreto, lo Stato, le Regioni, le province autonome e gli enti locali esercitano i poteri e le funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione dei rifiuti adottando ogni opportuna azione ed avvalendosi di accordi, contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali, di soggetti pubblici o privati;
• che l’ art. 180 del D. Lgs. n. 152/2006, s.m.i., prevede che le pubbliche amministrazioni, “al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti” promuovono accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;
ATTESO
• che inoltre ai sensi dell’ art. 197 del D. Lgs. n.152/2006, s.m.i., alle Province competono le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale nonché il “controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, ivi compreso
l’accertamento delle violazioni delle disposizioni” di cui alla parte quarta del Decreto, e la verifica ed il controllo dei requisiti previsti per l’applicazione delle procedure semplificate di cui agli artt. 214, 215 e 216;
VISTI
il D. Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36, s.m.i., recante attuazione della direttiva 1999/31/CE relative alle discariche di rifiuti e, in particolare, l’art. 7, comma 5, che demanda ad un apposito decreto la definizione dei criteri di ammissibilità in discarica dei rifiuti;
il decreto del Ministro dell’ ambiente e tutela del territorio 3 agosto 2005, pubblicato sulla G. U n° 201 del 30/08/2005, relativo alla definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica;
gli artt. 2, 68, 69, 93 segg. del D. Lgs. n. 163/2006, “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, che prevedono che nei contratti di acquisizione da parte di pubbliche amministrazione di servizi, prodotti, lavori ed opere siano presi in considerazione anche i profili ambientali;
CONSIDERATO
che si è valutata l'opportunità di definire attraverso un accordo di programma locale, un sistema integrato di gestione dei rifiuti provenienti da costruzione e demolizione con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti, con lo scopo al tempo stesso di:
- favorire la raccolta differenziata;
- diminuire la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica;
- semplificare gli oneri burocratici a carico delle imprese;
- aumentare l'efficacia dei controlli pubblici;
RITENUTO
che ai fini di una migliore applicazione del presente accordo di programma occorre coinvolgere i diversi soggetti interessati al ciclo dei rifiuti inerti derivanti dall’attività edilizia e dalla realizzazione di opere e d’impianti in genere;
VISTI
il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Catanzaro approvato con deliberazione C.P. n. 37/5 del 28.07.2003 ed integrata con deliberazione C.P. n. 42 del 29.09.2003, parte E relativa a Forme Organizzative e Strumenti di Attuazioni (Osservatorio Provinciale dei Rifiuti e Accordi di Programma);
l’Ordinanza dell’ Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza nel territorio della Regione Calabria n. 1495 del 3 luglio 2001 in materia di “ Smaltimento inerti:obbligo di conferimento in apposito impianto; condizione per il rilascio di autorizzazione e/o concessioni edilizie” .
Tutto ciò considerato, visto e premesso, le parti del presente accordo, come sopra rappresentate, convengono di stipulare il seguente Accordo di programma.
Titolo I
Scopo, obiettivi e campo di applicazione
Articolo 1
Contenuti e metodologia
Il presente Accordo di Programma si compone di:
1. L’articolato, costituito dalla premessa e dagli articoli seguenti;
2. l’Allegato 1: “Definizioni dei termini utilizzati”;
3. l’Allegato 2: Modalità di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione;
4. l’ Allegato 3: Composizione del Collegio;
5. l’Allegato 4: Modulo di sottoscrizione;
6. l’Allegato 5: Modulo di adesione per le ditte;
7. l’Allegato 6: Modulo di adesioni per i liberi professionisti
Articolo 2
Scopo e finalità dell’ Accordo
Scopo del presente Accordo è la definizione di uno strumento organico per una corretta ed efficace gestione dei residui da costruzione e demolizione nella Provincia di Catanzaro, formulato sulla base della responsabilità condivisa di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel ciclo di gestione di detti rifiuti, attraverso il quale garantire un elevato livello di tutela ambientale e raggiungere le seguenti finalità specifiche:
• la conoscenza organica e completa del reale flusso dei rifiuti da costruzione demolizione;
• la riduzione delle quantità di rifiuti prodotti e della loro pericolosità;
• il riutilizzo, riciclo e recupero della massima quantità possibile di rifiuti;
• la riduzione della quantità dei rifiuti avviati in discarica e corretto smaltimento della frazione residua non altrimenti valorizzabile;
• la prevenzione e repressione dell'abbandono dei rifiuti e di altri comportamenti illeciti a danno dell'ambiente e della salute dei cittadini;
• il miglioramento della qualità dei materiali inerti riciclati e la creazione delle condizioni di mercato favorevoli al loro utilizzo.
Articolo 3
Campo e criteri di applicazione
Il presente Accordo di Programma si applica, nell’ambito territoriale della provincia di Catanzaro, alle attività di produzione, gestione, trattamento, riutilizzo o recupero dei residui prodotti da attività di costruzione e demolizione di edifici e infrastrutture, ed all’attività di recupero di rifiuti inerti provenienti da altre attività produttive destinati ad essere impiegati quali materiali da costruzione.
Articolo 4
Parti contraenti
Il presente Accordo di Programma costituisce impegno volontario, liberamente stipulato fra le parti contraenti, ai sensi degli artt. 178 e seg. del D. Lgs. n. 152/2006.
Al fine del presente Accordo, si definiscono Parti contraenti i soggetti che manifestano formalmente la loro adesione all’Accordo, con le modalità e le procedure stabilite nel successivo art. 14.
Le Parti contraenti sono registrate in un Elenco costituito, aggiornato, custodito e reso pubblico con le modalità stabilite nel successivo art. 14.
Articolo 5
Obiettivi e strumenti dell’ Accordo
Le parti, ognuna secondo il proprio specifico ambito di competenza, s’impegnano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. riduzione della quantità di rifiuti prodotti e della loro pericolosità mediante l’adozione di modalità e tecniche costruttive effettuate secondo quanto previsto nel presente accordo per almeno il 15% degli interventi effettuati annualmente nel territorio provinciale;
2. incremento della frazione di residui da costruzione e demolizione avviati a riutilizzo, riciclo e recupero secondo quanto previsto nel presente Accordo nella misura minima del 20% entro tre anni dalla sottoscrizione del presente accordo;
3. diminuzione della quantità totale di rifiuti inerti da costruzione e demolizione avviati a discarica nella misura minima del 35% entro tre anni dalla sottoscrizione del presente Accordo di programma;
4. riduzione, fino all’eliminazione, del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti da costruzione e demolizione ovvero del loro riutilizzo, recupero e smaltimento con modalità in contrasto con la normativa vigente e con il presente Accordo;
5. il miglioramento della qualità dei materiali inerti riciclati, previa attestazione delle loro caratteristiche nel rispetto delle indicazioni contenute nel presente Accordo di programma nella misura di almeno l’80 % del materiale prodotto complessivamente nella Provincia di Catanzaro;
Detti obiettivi saranno annualmente verificati ed aggiornati dal Collegio dell’Accordo di programma di cui all’art. 12. Gli obiettivi sopra elencati saranno attuati tramite la realizzazione delle seguenti misure ed azioni:
A) la demolizione selettiva degli edifici ed ogni altra misura utile a produrre frazioni di residui il più possibile omogenee per composizione, con particolare riguardo alla separazione di rifiuti pericolosi, procedendo a tal fine sulla base dei criteri e con le procedure descritte all’Allegato 2;
B) la differenziazione dei rifiuti da costruzione all'origine, con la separazione dei rifiuti pericolosi e la suddivisione in frazioni merceologiche omogenee degli altri rifiuti non pericolosi;
C) l’adozione, in sede di progettazione ed esecuzione delle opere, di tecniche costruttive che prevedano un minor ricorso alle materie vergini e l’utilizzo di materiali che diminuiscano la quantità e la pericolosità dei rifiuti prodotti in caso di successivi interventi di ristrutturazione e/o di eventuale demolizione;
D) l’assunzione di iniziative utili ad aumentare la quota di rifiuti conferiti ad idonei centri di trattamento e riciclaggio, tramite la creazione di reti efficienti e diffuse di centri di raccolta a servizio delle imprese e tramite la razionalizzazione ed il potenziamento della rete degli impianti di trattamento attivi, concepiti e gestiti in modo da minimizzarne l'impatto ambientale, opportunamente e razionalmente dislocati sul territorio;
E) la selezione ed avvio a riutilizzo dei residui che, senza pregiudizio per l’ambiente e nel rispetto delle norme vigenti, possano essere utilmente reimpiegati quali materiali e componenti di nuovi processi di costruzione, procedendo a tal fine sulla base dei criteri e con le procedure descritte all’Allegato 2;
F) la predisposizione di modalità operative, nel rispetto della normativa vigente, per la migliore gestione dei depositi di rifiuti a servizio dei cantieri e delle imprese, procedendo a tal fine sulla base dei criteri e delle procedure descritte all’Allegato 2;
G) la realizzazione di iniziative utili a garantire che la massima quantità possibile di materiali riciclati prodotti dal trattamento dei rifiuti e destinati all’utilizzo nelle attività del settore costruzioni presentino caratteristiche e livelli di prestazione, attestati e documentati, simili a quelli della materia prima corrispondente;
H) l’adozione di prescrizioni tecniche, voci di Capitolato e clausole contrattuali che prevedano l’uso di materiali riciclati in sostituzione degli inerti naturali da costruzione, per tutti gli impieghi a cui questi ultimi si dimostrino idonei, procedendo a tal fine sulla base dei criteri e con le procedure descritte all’Allegato 2;
I) lo svolgimento di controlli mirati a contrastare la non corretta gestione dei rifiuti da C&D e l’impiego di rifiuti "tal - quali" utilizzati impropriamente quali materiali da costruzione;
L) la promozione di iniziative di ricerca, sperimentazione, documentazione e formazione, finalizzate in particolare alla realizzazione di attività di ricerca e sperimentazione, ai fini della riduzione delle quantità dei rifiuti da C&D e/o di massimizzazione del riciclaggio degli stessi;
M) lo sviluppo di standard qualitativi dei prodotti derivanti dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti inerti e l’ individuazione di nuove destinazioni d’uso dei materiali riciclati;
N) l’organizzazione di iniziative d’informazione, formazione e sviluppo dei contenuti e delle finalità del presente Accordo;
O) la realizzazione di un sistema di monitoraggio del flusso di rifiuti generato dall’attività di costruzione e demolizione.
Titolo I I
Impegni delle parti
Articolo 6
Impegni generali delle parti
I sottoscrittori s’impegnano a:
• promuovere e favorire, ciascuno per le parti di propria competenza, la realizzazione degli obiettivi del presente Accordo;
• realizzare campagne di comunicazione, opuscoli informativi e corsi di formazione ed addestramento che facilitino l'applicazione delle misure previste dal presente Accordo;
• monitorare lo stato di attuazione del presente accordo ed a scambiarsi reciprocamente le informazioni acquisite;
• promuovere l’avvio dei rifiuti a recupero in impianti idonei a valorizzarli al massimo livello possibile;
• promuovere l’applicazione di tecniche di demolizione selettiva degli edifici e/o parti di edifici in conformità con le istruzioni tecniche di cui all’Allegato 2 del presente Accordo;
• promuovere l’applicazione di tecniche di costruzione e/o demolizione che consentano di ridurre la produzione di rifiuti, soprattutto pericolosi, anche con l’avvio diretto al riutilizzo dei materiali e dei componenti idonei a tal fine, secondo le modalità tecniche definite nell’Allegato 2;
• prescrivere nei Capitolati d’appalto di propria competenza il ricorso all’utilizzo di materiali inerti da recupero secondo le modalità definite dal Comitato tecnico dell’ Accordo ed ad utilizzare nell’esecuzione delle opere, in sostituzione degli inerti naturali da costruzione, materiali riciclati idonei, favorendo l’applicazione, nella gestione e nella movimentazione dei rifiuti fino ai luoghi di trattamento e smaltimento, delle prescrizioni normative vigenti e della disciplina di cui all’Allegato 2 ;
• promuovere l’impiego di trattamenti dei rifiuti che consentano il raggiungimento di un elevato standard qualitativo secondo specifiche tecniche (fisiche, chimiche e meccaniche) definite dal Comitato tecnico, ai sensi dell’art. 13 del presente Accordo. Tali Linee guida dovranno fornire indicazioni sulla qualità merceologica del prodotto e sul rispetto dell’ambiente e tendere alla qualificazione sia del processo produttivo che sia del prodotto finale mediante apposita certificazione;
• adottare efficaci misure di controllo verso il corretto impiego di rifiuti da costruzione e demolizione;
• adottare, in sede di progettazione, commissione ed esecuzione delle opere, l’utilizzo di materiali meno inquinanti e più facilmente recuperabili alla fine del loro ciclo di vita;
• verificare periodicamente, all’interno del Collegio degli aderenti all’Accordo di Programma di cui all’articolo 12, lo stato di attuazione di quanto stipulato, valutando eventuali integrazioni e/o modifiche da apportare.
Articolo 7
Impegni della Provincia
La Provincia s’impegna a:
a) predisporre norme operative al fine di coadiuvare, laddove ritenuto necessario, l’applicazione della normativa vigente
b) predisporre opportune semplificazioni degli adempimenti amministrativi richiesti alle imprese, ove consentito dalla normativa vigente;
c) promuovere lo sviluppo sul territorio degli impianti di riciclo dei rifiuti inerti conformi alle norme tecniche in materia;
d) promuovere e finanziare, anche attraverso i Piani Provinciali delle attività per la realizzazione delle politiche della formazione e del lavoro, i progetti finalizzati all’attuazione degli obiettivi ed indicazioni contenute nel presente accordo, compresi i progetti di formazione di cui all’art. 10 punto b) a favore degli Ordini Professionali;
f) promuovere e incentivare attività d’impresa che perseguono ed attuano gli obiettivi e le indicazioni contenute nel presente Accordo;
g) adottare più efficaci misure di controllo contro le discariche abusive ed il deposito incontrollato dei rifiuti;
h) adottare più efficaci misure di controllo contro chi esercita in modo illecito il commercio e l’impiego di rifiuti inerti “tal quali” senza il loro preventivo trattamento, nel rispetto delle norme vigenti e del presente Accordo di programma;
i) eliminare dai propri Capitolati d’appalto eventuali clausole ostative all’uso dei materiali riciclati aventi le stesse caratteristiche delle materie prime corrispondenti e prevedere un sempre maggior ricorso al loro impiego;
l) definire criteri per l’individuazione di bacini per l’ottimale dislocazione sul territorio provinciale degli impianti di recupero che, tenuto conto della distribuzione esistente, tenda a realizzare una rete di impianti tale da soddisfare gli obiettivi di riciclaggio fissati dal presente accordo;
m) ricevere ed elaborare, tramite l’Osservatorio Provinciale Rifiuti, i dati che gli aderenti all’Accordo faranno pervenire nell’ambito degli impegni ivi assunti;
n) favorire ed incentivare, con ogni possibile azione, l’uso di materiali inerti recuperati;
o) favorire l’introduzione, tra gli operatori del settore, di sistemi volontari di ecogestione e di qualità;
p) predisporre il logo d’identificazione dell’accordo di programma che sarà approvato dal Collegio di cui all’art. 12.
Articolo 8
Impegni dei Comuni
I Comuni s’impegnano a:
a) valutare l’opportunità di prevedere nei propri regolamenti edilizi l’obbligo per i committenti di presentare, all’atto della richiesta del permesso a costruire ovvero della denuncia di inizio attività (DIA), un apposito elaborato progettuale, firmato dal progettista e redatto sulla base delle direttive tecniche elaborate dal Comitato Tecnico, riportante la stima dei rifiuti che verranno prodotti, suddivisi per tipologia, le modalità adottate per una corretta gestione dei rifiuti da C&D, le modalità del loro deposito temporaneo dei propri rifiuti, in conformità a quanto prescritto dall’art. 183, D.Lgs. n. 153/2006, s.m.i., e le previste destinazioni finali di detti rifiuti, unitamente ad una dichiarazione, a firma congiunta del committente e della ditta appaltatrice dei lavori, di impegno al corretto avvio a destinazione finale dei rifiuti inerti prodotti nonché, a conclusione dei lavori, una ulteriore dichiarazione, sempre a firma congiunta dei predetti soggetti, nella quale si attesta l’avvenuto smaltimento dei rifiuti in conformità a quanto dichiarato, cui è condizionato il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità;
b) prevedere, nei propri regolamenti dei rifiuti urbani, la possibilità di conferimento dei rifiuti inerti domestici derivanti dal fai da te alle stazioni ecologiche comunali, fornendo ai cittadini, a tal fine, l’informazione necessaria;
c) prevedere forme d’incentivazione, anche attraverso la riduzione e/o l’esenzione dalla tassa per l’occupazione di suolo pubblico, per le attrezzature di raccolta dei rifiuti inerti e/o degli altri rifiuti raccolti separatamente, destinati ad essere avviati a recupero in centri di trattamento autorizzati secondo le modalità del presente Accordo di programma;
d) eliminare dai propri Capitolati d’appalto eventuali clausole ostative all’uso dei materiali riciclati che abbiano le stesse caratteristiche delle materie prime corrispondenti e prevedere la promozione del loro impiego;
e) provvedere alla tempestiva rimozione dei rifiuti abbandonati ed adottare efficaci misure di controllo degli abbandoni abusivi e dei depositi incontrollati di rifiuti;
f) individuare, valutato il pubblico interesse di tale attività, luoghi idonei per l’attività di recupero e messa in riserva dei rifiuti inerti da C&D in osservanza delle disposizioni del Piano Generale Rifiuti della Provincia di Catanzaro, adeguando in tal senso i propri strumenti urbanistici.
Articolo 9
Impegni delle Associazioni di Categoria
Le Associazioni di categoria che sottoscrivono il presente accordo s’impegnano a:
a) sensibilizzare i propri aderenti, diffondendo il presente Accordo presso tutti gli operatori economici interessati alla sua attuazione;
b) promuovere e raccogliere l’adesione dei propri aderenti al presente Accordo;
c) promuovere fra i propri aderenti l’adozione di Capitolati d’appalto, in cui siano eliminate le clausole ostative all’uso dei materiali riciclati aventi le stesse caratteristiche delle materie prime corrispondenti;
d) organizzare corsi di formazione sui temi della corretta gestione dei residui da C&D, della demolizione selettiva, del recupero e riciclaggio dei rifiuti da C&D, ecc. secondo le finalità e gli indirizzi contenuti nel presente Accordo;
e) favorire l’acquisizione dei dati necessari alla verifica del buon andamento dell’ Accordo e del raggiungimento degli obiettivi dallo stesso definiti e comunicare periodicamente, tramite il Presidente del Collegio, all’Osservatorio Provinciale dei Rifiuti i dati in proprio possesso;
f) promuovere presso gli associati e i loro clienti l'utilizzo dei materiali riciclati in alternativa alle materie prime vergini;
g) sensibilizzare i gestori degli impianti di recupero e trattamento dei rifiuti inerti da C&D affinché, aderendo all’ Accordo, s’impegnino a gestire i propri impianti nel rispetto delle norme del D.M. 5 febbraio 1998 s.m.i. e degli indirizzi contenuti nel presente Accordo di Programma.
Articolo 10
Impegni degli Ordini professionali
Gli Ordini professionali sottoscrittori s’impegnano a:
a) diffondere i contenuti del presente Accordo fra i propri iscritti per promuoverne l’applicazione nei progetti dagli stessi elaborati;
b) organizzare specifici corsi per i propri associati;
c) fornire ai propri associati le informazioni e le istruzioni necessarie per la corretta redazione del Piano Preliminare di Gestione dei rifiuti di cui al punto 2 dell’ Allegato 2 al presente accordo, con indicazione delle quantità previste di rifiuti prodotti e delle zone di deposito temporaneo degli stessi presso il cantiere, certificandone la corrispondenza all’art. 183 lett. m) del D. Lgs. n. 152/2006, s.m.i.;
d) favorire la raccolta dei dati necessari alla verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti all'art. 5 del presente accordo
e) promuovere e raccogliere l’adesione dei propri aderenti al presente Accordo;
f) promuovere fra i propri aderenti l’adozione di Capitolati d’appalto, in cui siano eliminate le clausole ostative all’uso dei materiali riciclati aventi le stesse caratteristiche delle materie prime corrispondenti.
Articolo 11
Impegni della .C.C.I.A.A.
La C.C.I.A.A. s’impegna a:
a) inserire nuove voci relative ai materiali riciclati nei prezziari delle opere edili;
b) promuovere la diffusione della Borsa Telematica del Recupero (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx) e l’accesso alle relative funzionalità;
c) favorire la raccolta dei dati necessari alla verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti all'art. 5 del presente accordo.
Titolo I I I Gestione dell’ accordo
Articolo 12
Collegio dell’ Accordo di programma
Al fine di vigilare sull’esecuzione dell’ Accordo di programma e d’eventuali interventi sostitutivi è nominato un Collegio presieduto dal Presidente della Provincia e composto dal rappresentante dell’Ufficio del Commissario per l’Emergenza dei Rifiuti in Calabria e/o dalla Regione Calabria, da due rappresentanti dei Comuni sottoscrittori, dal rappresentante della Camera di Commercio, dai rappresentanti delle Associazioni di categorie e degli Ordini Professionali. La segreteria del Collegio dell’accordo di Programma, preseduta dal Presidente e/o suo Delegato, è istituita presso il Settore Tutela Ambientale della Provincia di Catanzaro.
Il Collegio si riunisce di norma ogni anno.
Articolo 13
Comitato tecnico
Nello svolgimento delle proprie funzioni, Il Presidente e la segreteria di cui all’art. 12, sono affiancati da un Comitato tecnico rappresentativo delle varie istanze, i cui membri sono designati dai promotori dell’Accordo.
Il Presidente del Collegio è anche Coordinatore del Comitato tecnico che è composto da:
a) 4 rappresentanti istituzionali aderenti all’accordo (2 Provincia, 1 Ufficio del Commissario e/o Regione Calabria e 1 Comuni);
b) 2 rappresentanti delle Associazione di categoria, delle imprese produttive e commerciali aderenti all’ Accordo;
c) 1 rappresentante per ogni Ordine professionale aderente all’Accordo;
d) 1 rappresentante della CCIAA.
I compiti del Comitato tecnico sono:
1) organizzare ed interpretare i dati forniti dalle Associazioni e dai sottoscrittori dell'accordo al fine di monitorare il raggiungimento degli obiettivi fissati;
2) predisporre, nei termini fissati dal Collegio dei sottoscrittori di cui all’art. 12, le direttive tecniche di attuazione del presente accordo indicativamente elencate nell’ Allegato 2;
3) predisporre annualmente rapporti di sintesi relativi ai dati di cui al punto 1, al fine di permettere la diffusione e comunicazione dei risultati raggiunti;
4) accettare successive iscrizioni di Associazioni e/o Ordini all’ Accordo.
Il comitato tecnico, per l’espletamento dei propri compiti, potrà avvalersi del supporto tecnico scientifico di qualificati esperti del settore.
Articolo 14
Modalità d’ adesione all’ accordo
1. Le singole imprese, anche aventi sede legale fuori provincia, ed i soggetti interessati aderiscono all’accordo di programma mediante domanda, utilizzando apposito Modulo, da presentarsi e/o inviare presso il Settore Tutela Ambientale della Provincia di Catanzaro.
2. Con il suddetto Modulo d’adesione, il sottoscrittore dichiara di aver letto interamente l’ Accordo di programma e conviene con le indicazioni ed indirizzi ivi contenuti che s’impegna a rispettare e a far rispettare.
3. La Provincia di Catanzaro ha la responsabilità della conservazione ed aggiornamento dell’elenco degli Aderenti.
4. L’adesione all’Accordo di Programma, con la formale accettazione di tutte le sue indicazioni e condizioni, dà diritto all’utilizzo, da parte delle imprese aderenti, del logo identificativo che sarà a tal fine predisposto dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro.
Ogni Associazione sottoscrittrice dell’ Accordo s’impegna a distribuire agli operatori economici e/o ai soggetti aderenti, l’attestato d’adesione all’Accordo e il logo utilizzabile dalle aziende con l’attestazione di adesione.
Ogni Ordine Professionale sottoscrittore dell’accordo s’impegna a distribuire ai propri aderenti, l’attestato d’adesione all’Accordo e il logo utilizzabile dalle aziende con l’attestazione di adesione.
Articolo 15
Norme finali
1. Il presente Accordo ha validità di tre anni dalla data della sua sottoscrizione. Esso si intende tacitamente rinnovato per ulteriori tre anni nel caso in cui nessuna delle parti aderenti lo abbia disdetto entro 3 mesi dalla scadenza di esso.
2. Le premesse, i visti, i considerata e gli allegati formano parte essenziale ed integrante del presente accordo.
ALLEGATO 1
DEFINIZIONI
Ai fini del presente accordo, si definiscono:
- attività di costruzione e demolizione (ovvero: attività C&D): l'insieme delle attività di costruzione, manutenzione, demolizione di edifici ed infrastrutture e delle attività di scavo, sbancamento e movimento terra connesse;
- residui da costruzione e demolizione (ovvero: residui C&D): materiali di risulta prodotti dall'esercizio delle attività di costruzione e demolizione di edifici e infrastrutture, comprendenti sia i rifiuti da costruzione e demolizione, sia i materiali e componenti riusabili;
- materiali e parti riusabili: la frazione dei residui prodotti dalle attività C&D costituita da materiali e parti passibili di reimpiego;
- rifiuti da costruzione e demolizione (ovvero: rifiuti C&D): tutti i rifiuti in ogni caso prodotti dall'esercizio delle attività di C&D, elencati nell’allegato tecnico al presente accordo;
- frazione inerte dei rifiuti C&D: la frazione dei rifiuti da costruzione e demolizione suscettibile di essere utilizzata, previo idoneo trattamento, come inerti da costruzione;
- inerti da costruzione: i materiali così definiti ai sensi della legislazione vigente;
- rifiuti inerti C&D "tal quali": la frazione inerte dei rifiuti C&D non sottoposta ad alcun trattamento;
- materiale inerte di recupero (ovvero: inerti di recupero o inerti riciclati): gli inerti da costruzione prodotti dal trattamento della frazione inerte dei rifiuti C&D effettuato con le modalità tecniche operative previste dal D.M. 5 febbraio 1998 e dal presente Accordo;
- sottoscrittore dell'Accordo di programma (ovvero: firmatario): gli enti e le associazioni di categoria che hanno sottoscritto il presente Accordo di programma;
- aderente all’accordo l’impresa e/o soggetto interessato, che aderisce all’Accordo sulla base dell’impegno a rispettare tutte le clausole ivi contenute, presentando l’apposito Modulo d’adesione al Presidente del Collegio dell’Accordo;
- deposito a servizio di più cantieri della stessa impresa: il deposito di rifiuti a servizio dei cantieri della stessa impresa, funzionalmente collegati, effettuato con le modalità previste dall’ Allegato tecnico al presente Accordo;
ALLEGATO 2
MODALITA’ DI GESTIONE DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
SEZIONE I : GENERALITA’
1) Demolizione selettiva
Le imprese aderenti al presente Accordo s’impegnano ad attuare la demolizione degli edifici e delle infrastrutture provvedendo per quanto possibile:
a) a verificare preventivamente la presenza di tettoie in eternit e/o d’altro materiale contenente amianto e, in tale caso, ad effettuarne la messa in sicurezza e/o la bonifica nel rispetto delle norme in materia;
b) allo smontaggio delle parti dell’edificio (come ad esempio: tegole, coppi, travi in legno e in ferro, porte, finestre, ecc.), aventi ancora un valore d’uso e quindi destinati al reimpiego/riuso;
c) alla raccolta separata dei rifiuti pericolosi o di quei rifiuti che richiedono particolari cautele nel rispetto delle specifiche normative di legge (lastre e tubazioni in eternit, vernici e altre sostanze pericolose);
e) alla raccolta differenziata, ove economicamente e tecnicamente possibile, dei rifiuti speciali non inerti recuperabili in appositi distinti contenitori (legno, plastica, metalli ferrosi e non, vetro, carta e cartone, ecc.);
f) alla suddivisione, là dove utile e possibile, dei rifiuti inerti in rifiuti inerti costituiti da laterizi e da rifiuti inerti costituiti da calcestruzzo;
g) alla raccolta distinta degli altri rifiuti destinati allo smaltimento.
In caso di accertato superamento dei limiti di concentrazione delle sostanze inquinanti contemplati nell’Allegato 5 al Titolo V del D. Lgs. 152/2006 occorre effettuare l’intervento tenendo conto degli eventuali interventi di bonifica e/o di messa in sicurezza dei terreni.
2) Deposito temporaneo dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Il deposito temporaneo dei rifiuti da costruzione e demolizione dovrà rispettare le modalità tecniche previste all’art. 183, c.1, lettera m), D. Lgs 152/2006, s.m.i., nonché le modalità indicate nelle direttive tecniche d’attuazione dell’Accordo.
In ogni caso, il deposito temporaneo è limitato ai rifiuti da costruzione e demolizione prodotti nell’ambito territoriale della Provincia di Catanzaro e deve trovare ubicazione all’interno del territorio della stessa.
3) Centri di raccolta di rifiuti di costruzione e demolizione e loro conferimento.
I rifiuti da costruzione e demolizione, depositati per tipi distinti, saranno conferiti dal detentore agli impianti di trattamento e recupero o a centri di stoccaggio provvisorio dei rifiuti, autorizzati ai sensi di legge.
Oltre agli impianti di recupero (R5) di cui al punto precedente potranno essere realizzati centri di raccolta e messa in riserva (R13) di rifiuti inerti, regolarmente autorizzati, anche presso le rivendite di materiali edili nonché presso i centri di raccolta comunali, per essere poi conferiti presso idonei impianti di trattamento e recupero.
Al fine di favorire la raccolta differenziata dei rifiuti speciali non pericolosi diversi dai rifiuti inerti, presso gli impianti di recupero e/o messa in riserva di cui al 1 comma, potrà essere consentita la raccolta, all’interno d’appositi contenitori dei rifiuti costituiti da legno, metalli ferrosi e non ferrosi, plastica, carta e cartone, previa l’apposita autorizzazione semplificata di cui all’art. 216 del D.Lgs. n. 152/06 s.m.i..
Ogni materiale proveniente da attività di recupero, deve essere utilizzato in processi produttivi compatibili col materiale stesso e con le norme tecniche che ne regolano l’impiego.
4) Riutilizzo dei materiali e componenti edilizi derivanti dalla demolizione.
I materiali e i componenti derivanti dallo smontaggio dell’edificio e/o delle sue parti (come ad esempio: tegole, coppi, travi in legno e in ferro, porte, finestre, ecc) e quelli derivanti dall’attività di costruzione (come ad esempio: stock inutilizzati, ecc.) sono esclusi dal regime normativo dei rifiuti ove sottoposti a recupero/reimpiego, nel rispetto delle prescrizioni fissate dalle norme in materia.
5) Riutilizzo del fresato derivante dalla scarifica stradale .
I materiali derivanti dalla scarifica stradale mediante fresatura a freddo s’intendono riutilizzati nello stesso luogo di produzione per la realizzazione di pavimentazioni quando riutilizzati in cantieri appartenenti allo stesso proprietario o committente (rete stradale della Provincia, rete stradale del Comune e/o di Comuni consorziati, tratto autostradale definito, ecc) o impresa, secondo le modalità operative indicate nelle direttive tecniche d’attuazione dell’accordo predisposte dal comitato tecnico ed in conformità alla normativa vigente.
6) Riutilizzo dei materiali inerti da C &D nello stesso cantiere di produzione.
L’utilizzo dei materiali inerti di C&D presso il cantiere di produzione è ammesso a condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni di cui all’art. 183, c.1, lett. p).
7) Utilizzo di terre e rocce di scavo.
Le terre e le rocce di scavo destinate all’effettivo utilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati non costituiscono rifiuti e sono escluse dal relativo regime normativo solo nel caso in cui siano rispettate le condizioni di cui art. 186, 1 c., D.
Lgs. n. 152/06, s.m.i., ossia
a) impiego diretto preventivamente definito;
b) certezza dell’integrale utilizzo sin dalla fase della produzione;
c) assenza di preventivo trattamento o trasformazione preliminare per il soddisfacimento dei requisiti merceologici e di qualità ambientale;
d) elevato livello di tutela ambientale;
e) non provenienza da siti inquinati o sottoposti a bonifica;
f) assenza di rischio per la salute e le matrici ambientali;
g) certezza dell’integrale utilizzo.
8) Gestione degli impianti di recupero di rifiuti inerti di costruzione e demolizione .
I gestori degli impianti di recupero dei rifiuti inerti derivanti da C&D di cui al punto 7.1. del D.M. 5 febbraio 1998 s.m.i., s’impegnano alla gestione dei loro impianti nel rispetto delle norme del predetto Decreto Ministeriale e secondo gli indirizzi contenuti nel presente Accordo di programma.
In particolare, le attività, i procedimenti e i metodi di riciclo e di recupero dei rifiuti inerti dovranno garantire la realizzazione di materiali con caratteristiche merceologiche conformi alla normativa tecnica di settore ed alle specifiche tecniche contenute nell’apposito Allegato al presente Accordo di programma e non dovranno avere caratteristiche di pericolo superiori a quelle del materiale corrispondente ottenuto dalla lavorazione delle materie prime vergini.
I gestori degli impianti di recupero dei rifiuti inerti s’impegnano inoltre ad adottare una procedura di accettazione dei rifiuti tale da garantirne le migliori caratteristiche al fine del loro successivo recupero. In particolare, dovrà essere preventivamente accertato che i rifiuti inerti non provengono da siti contaminati.
9) Uso dei materiali riciclati.
L’Accordo intende favorire l’uso dei materiali riciclati, dotati delle caratteristiche tecniche e prestazionali di cui alla Circolare del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio 15 luglio 2005, n. 5205, “Indicazioni per l’operatività nel settore edile, stradale e ambientale, ai sensi del decreto ministeriale 8 maggio 2003, n.203”.
SEZIONE 2 : DIRETTIVE E SPECIFICHE TECNICHE D’ ATTUAZIONE.
Per l’attuazione del presente Accordo di programma il Comitato tecnico di cui all’art. 13 predisporrà le seguenti direttive: 1: elenco rifiuti;
2: linee - guida e istruzioni tecniche per la demolizione e la differenziazione in frazioni omogenee dei residui all’origine; 3: linee d’indirizzo per i comuni;
4: specifiche tecniche per la gestione dei materiali e componenti direttamente riusabili (esclusi dal campo di applicazione della normativa sui rifiuti);
5: linee-guida per la gestione degli impianti di riciclaggio rifiuti inerti;
6: specifiche tecniche per l’identificazione delle caratteristiche e degli standard qualitativi dei materiali prodotti dal riciclaggio e destinati ad impieghi nelle costruzioni;
7: modulistica per l’attuazione dell’accordo
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Composizione del Collegio dell’ Accordo
Rappresentante della Provincia ;
Rappresentante della Ufficio del Commissario ;
Rappresentante dei Comuni ;
Rappresentante dei Comuni ;
Rappresentante della CCIAA ;
Rappresentante Ordine degli Architetti ;
Rappresentante Ordine degli Ingegneri ;
Rappresentante Ordine dei Geologi ;
Rappresentante Confindustria Catanzaro ;
Rappresentante Confartigianato Catanzaro (Associazione Provinciale Artigianato) ;
Rappresentante C.N.A. (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) ;
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SETTORE TUTELA AMBIENTALE
ACCORDO DI PROGRAM MA PER LA GESTIONE DI RIFIUTI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
MODULO DI SOTTOSCRIZIONE
Il sottoscritto nato a il residente nel Comune di via n. cap tel. fax e-mail sito web nella qualità di legale rappresentante dell’Ente e/o Associazione sede legale nel Comune di via n. cap
C.F. P.I.
tel. fax e-mail sito web
DICHIARA
- di aver preso visione dell’articolato dell’Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni promosso dalla Provincia di Catanzaro;
− di impegnarsi al rispetto di quanto stabilito e concordato nell’Accordo di Programma.
Data Firma
Riservato al Settore Tutela Ambientale
Prot. n. del
N° Adesione del
Ai sensi della legge n. 675/96, la Provincia di Catanzaro è autorizzata all’ utilizzo dei dati rilasciati anche con l’ ausilio di mezzi elettronici ed automatizzati ai fini amministrativi e statistici connessi all’ attuazione dell’ Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni. E’ suo diritto ottenere il controllo, l’ aggiornamento, la cancellazione e di opporsi al loro trattamento secondo quanto stabilito dall’ art. 13 della citata legge.
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SETTORE TUTELA AMBIENTALE
ACCORDO DI PROGRAM MA PER LA GESTIONE DI RIFIUTI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
MODULO DI ADESIONE DITTE
Il sottoscritto nato a il residente nel Comune di via n. cap tel. fax e-mail sito web nella qualità di legale rappresentante della Ditta sede legale nel Comune di
via n. cap
C.F. P.I.
tel. fax e-mail sito web
DICHIARA
- di aver preso visione dell’articolato dell’Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni promosso dalla Provincia di Catanzaro;
− di impegnarsi al rispetto di quanto stabilito e concordato nell’Accordo di Programma.
CHIEDE
Di aderire all’Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni promosso dalla Provincia di Catanzaro e di essere pertanto incluso nell’Elenco degli Aderenti dell’Accordo.
Data Firma
Riservato al Settore Tutela Ambientale
Prot. n. del
N° Adesione del
Ai sensi della legge n. 675/96, la Provincia di Catanzaro è autorizzata all’ utilizzo dei dati rilasciati anche con l’ ausilio di mezzi elettronici ed automatizzati ai fini amministrativi e statistici connessi all’ attuazione dell’ Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni. E’ suo diritto ottenere il controllo, l’ aggiornamento, la cancellazione e di opporsi al loro trattamento secondo quanto stabilito dall’ art. 13 della citata legge.
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SETTORE TUTELA AMBIENTALE
ACCORDO DI PROGRAM MA PER LA GESTIONE DI RIFIUTI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
MODULO DI ADESIONE LIBERI PROFESSIONISTI
Il sottoscritto nato a il residente nel Comune di via n° cap. tel. fax e-mail sito web nella qualità di libero professionista
iscritto all’Ordine/Albo dei/degli sede studio nel Comune di
via n. cap
C.F. P.I.
tel. fax e-mail sito web
DICHIARA
- di aver preso visione dell’articolato dell’Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni promosso dalla Provincia di Catanzaro;
− di impegnarsi al rispetto di quanto stabilito e concordato nell’Accordo di Programma.
CHIEDE
Di aderire all’Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni promosso dalla Provincia di Catanzaro e di essere pertanto incluso nell’Elenco degli Aderenti dell’Accordo.
Data Firma
Riservato al Settore Tutela Ambientale
Prot. n. del
N° Adesione del
Ai sensi della legge n. 675/96, la Provincia di Catanzaro è autorizzata all’ utilizzo dei dati rilasciati anche con l’ ausilio di mezzi elettronici ed automatizzati ai fini amministrativi e statistici connessi all’ attuazione dell’ Accordo di Programma per la Gestione dei Rifiuti Inerti da Costruzione e Demolizioni. E’ suo diritto ottenere il controllo, l’ aggiornamento, la cancellazione e di opporsi al loro trattamento secondo quanto stabilito dall’ art. 13 della citata legge.
Xxxxx, approvato e sottoscritto Xxxxxxxxx xx 00 xxxxxx 0000
XXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX XX XXXXXXXXX …..……………………………
UFFICIO DEL COMMISSARIO DELEGATO - CALABRIA …..………………………….
ANCI - Calabria …………………………………………………
C.C.I.A.A. – Catanzaro ……………………………………….
I Comuni di:
CATANZARO ……………………………………………………………..
VALLEFIORITA …………………………………………………………
SORBO X. XXXXXX ………………………………………………………….
FALERNA ……………………………………………………………………
CARLOPOLI ……………………………………………………………….
CICALA …………………………………………………………………..
ZAGARISE……………………………………………………………….
SANTA CATERINA DELLO IONIO………………………………………..
Le Associazione di Categoria:
CONFINDUSTRIA (Associazione fra gli Industriali della Provincia di Catanzaro)……………………..
C.N.A. (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa)…………………..
CONFARTIGIANATO Catanzaro (Associazione Provinciale Artigianato)…………………………………
Gli Ordini professionali :
ORDINE DEGLI ARCHITETTI …………………………………………
ORDINE DEGLI INGEGNERI ……………………………………….
ORDINE DEI GEOLOGI…………………………………………..