AMBIENTE, CLIMA E PROMOZIONE DELLA SALUTE DEI BAMBINI
Allegato 1dell’accordo di collaborazione
Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
AZIONE CENTRALE
Titolo
AMBIENTE, CLIMA E PROMOZIONE DELLA SALUTE DEI BAMBINI
ENTE PARTNER:
Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento Ambiente e Salute, Coordinamento ASL Roma1, Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio
Consorzio Interuniversitario CURSA con Fondazione Xxxxxxxx Xxxxxxx
DURATA PROGETTO: 24 mesi
COSTO: 230.000,00 (duecentotrentamila)
COORDINATORE SCIENTIFICO DE PROGETTO: Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Struttura di appartenenza:
Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento di Ambiente e Salute.
n. tel: 00 0000 0000 E-mail: xxxxxxx.xxxxxxxxx@xxx.xx
Allegato 1
Titolo: AMBIENTE, CLIMA E PROMOZIONE DELLA SALUTE DEI BAMBINI
ANALISI STRUTTURATA DEL PROGETTO
Descrizione ed analisi del problema
I bambini di oggi e le generazioni future sono riconosciuti come i principali stakeholder nell’attuazione della strategia per l’Ambiente e la Salute in Europa (WHO, 2014).
La strategia si propone obiettivi di sviluppo sostenibile su salute, ambiente e disuguaglianze sociali tramite una specifica strategia Science, Children, Awareness, Legal instrument, Evaluation (SCALE) che integra le azioni già esistenti (es. il Piano di azione europeo Children’s Environment and Health - CEHAPE) e promuove una migliore comprensione delle interazioni tra ambiente e salute tramite nuovi studi di quantificazione del rischio, tenendo conto delle interrelazioni tra clima, eventi estremi, inquinamento atmosferico ed allergeni, con particolare attenzione ai bambini.
Proteggere la salute di tutti, ma in particolare dei bambini dall’azione dei fattori di rischio ambientali è tra le priorità indicate dalla Conferenza di Parma (WHO Parma Declaration 2010) e dai successivi documenti di scopo che sono stati prodotti a livello europeo (WHO 2017). Le tematiche ambientali sono state oggetto della Dichiarazione di Ostrava (13-15 giugno 2017, WHO UNECE 2017) che punta l’attenzione sul potenziamento delle strategie nazionali e locali per contrastare le principali esposizioni ambientali (Amano, 2010).
La promozione delle tematiche su ambiente e salute, armonizzata con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, sostenuta da contestuali azioni comunicative ed educative, rappresenta uno strumento indispensabile per favorire un cambiamento culturale nei bambini che, proiettato verso le generazioni future, porti a un maggior rispetto dell’ambiente, della biodiversità come risorsa fondamentale per la vita e il benessere degli esseri umani, nonché una maggiore consapevolezza dei rischi per la salute correlati all’inquinamento ambientale e a scorretti stili di vita.
Il rapporto dell’OMS “Protecting health from climate change” presentato in occasione della Conferenza di Parma fornisce un aggiornamento delle prove sui rischi sanitari causati dal cambiamento climatico e sottolinea la necessità di un coinvolgimento consapevole dei bambini e dei giovani, non solo per il loro diritto alla partecipazione, ma perché costituiscono la generazione che dovrà affrontare le conseguenze future del cambiamento climatico.
La lotta contro il cambiamento climatico e le sue conseguenze sulla salute sono una priorità della Dichiarazione di Ostrava e universalmente riconosciuta dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sviluppo sostenibile SDGs 13, concernente l’adozione di misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze sulla salute. Tale tema è stato in seguito ripreso dalla comunità internazionale nell’ambito del Conferenza di Parigi 2015 e nella Conferenza di Marrakech 2016 e rientra tra le iniziative che il Governo italiano ha intrapreso nell’ambito della Presidenza del G7 2017 a cui sarà dedicato il Meeting dei Ministri della Salute, che si terrà a Milano nel novembre 2017. I bambini sono particolarmente suscettibile ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi. Inoltre i bambini sono più sensibile alle esposizioni ai raggi solari (UV); in età pediatrica l’eccessiva esposizione a raggi solari (UV) è associata ad un aumento di rischio di tumori della pelle e di cataratta in età adulta. Inoltre incrementi della produzione e diffusione dei pollini, causati dai cambiamenti climatici risultano associati ad aumento della patologia asmatica, soprattutto nei bambini. In tutto il mondo, l'11-14% dei bambini dai 5 anni soffre di asma e si stima che il 44% di questi siano legati a esposizioni ambientali ( WHO, 2016b).
Il tema della Giornata Mondiale dell'Ambiente del 2017 "Collegare le persone alla natura", invita i cittadini del mondo a ritrovare occasioni di vita all’aperto, a contatto con la natura, per apprezzarne la bellezza, l'importanza e per proteggere la Terra che condividiamo. In questa giornata, celebrata ogni 5 giugno dal 1972, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ricorda ai decisori e ai cittadini che la salute degli esseri umani è intrinsecamente legata all'ambiente. Da stime dell’OMS, il 24% del carico globale delle malattie non trasmissibili e il 23% di tutti i decessi possono essere attribuiti a fattori ambientali e che sempre globalmente , fino al 26% dei decessi nei bambini al di sotto dei 5 anni di età per infezioni respiratorie (come la polmonite), attribuibili all'inquinamento dell'aria interna ed esterna e al fumo passivo,
potrebbero essere prevenuti eliminando i fattori di rischio ambientali(Preventing disease through healthy environments. A global assessment of the burden of disease from environmental risks , WHO, 2016). In Europa il 4,6% delle morti per tutte le cause ed il 3.1% delle inabilità, XXXX (Disability Adjusted Life Years), nei bambini (da 0 a 4 anni di età) sono attribuibili all’inquinamento dell’aria indoor (Xxxxxx et al., Lancet 2004)
L'inquinamento atmosferico (indoor e outdoor) e dell'acqua, i prodotti chimici pericolosi, i rifiuti, i cambiamenti climatici sono fattori che non solo danneggiano l'ambiente in quanto tale, ma possono causare gravi effetti sulla salute. Pertanto, gli interventi per proteggere e preservare l'ambiente e i suoi equilibri naturali sono necessari per garantire una popolazione sana (WAO, 2015).
Questo approccio è stato considerato anche nella Conferenza Europea del 2017 sulla biodiversità e il cambiamento climatico, svoltasi il 27-29 giugno 2017 a Bonn, sul tema "Biodiversità e salute a fronte del cambiamento climatico", che ha evidenziato come quest’ultimo rappresenti una minaccia significativa e crescente alla conservazione della biodiversità e al benessere umano, come la biodiversità nelle aree rurali e in quelle più vicine alle aree urbane possa proteggere la salute e come le soluzioni basate sulla protezione della natura possano favorire benefici in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti.
I bambini che vivono nelle aree urbane sono a maggior rischio per la presenza di inquinamento atmosferico, maggiore caldo a cause dell’effetto “isola di calore urbano” e rumore. Gli spazi urbani verdi e blu mantengono e proteggono la biodiversità e mitigano gli impatti delle esposizioni ambientali e degli eventi meteorologici estremi. Le convenzioni e i documenti promossi dall’ONU, dall’OMS, dall’UE sottoscritti dai diversi Stati e da ONG, le ricerche scientifiche a livello internazionale e i molti dati disponibili (le esperienze condotte e le campagne di educazione ambientale e prevenzione sanitaria lanciate in diversi Paesi) hanno portato all’adozione di politiche pubbliche per la popolazione nella sua globalità.
A titolo di esempio, si citano le “raccomandazioni” e le mozioni approvate in diverse edizioni del più importante evento globale per le politiche ambientali, il World Conservation Congress dell’IUCN (2008- 2012-2016); la strategia “Healthy Parks, Healthy People”, adottata dal governo dello Stato australiano di Victoria; le mozioni approvate dalle migliaia di partecipanti del World Park Congress (2010 e 2016-“Natural Solutions” e “The promise of Xxxxxx”) che hanno messo in relazione l’adattamento ai cambiamenti climatici alla resilienza di ecosistemi e del loro ruolo per la salute degli esseri umani.
A sostegno di quanto richiamato, si possono citare:
La dichiarazione tratta dal documento finale del World Park Congress IUCN del 2010 svolto a Melbourne, Australia, che così inizia: “Immaginate una nuova medicina che possa rendere più attivi e sani e che possa ridurre il rischio di contrarre molte gravi malattie, che avesse la capacità di migliorare l’apprendimento, che riuscisse a coinvolgere i giovani e che possa produrre acqua ed aria pulita. Una medicina del genere vincerebbe sicuramente il premio Nobel! Ebbene, quelli che abbiamo citato non sono gli effetti di una medicina: ma quelli garantiti dalla Natura e dai Parchi…... La sfida è quella di riportare le persone a contatto con la Natura, soprattutto i Bambini...”;
Il lavoro svolto dal Children & Nature Network, che negli USA (e dagli USA anche in Europa) che ha coinvolto milioni di persone nel contrasto alla sedentarietà, alle videodipendenze, alla promozione di nuove esperienze a contatto con la natura da parte dei bambini e dei ragazzi, che ha raccolto oltre 500 lavori scientifici che esplorano anche la dimensione neuro-cognitiva del benessere “in Natura”;
I dati diffusi dal 2014 in diversi seminari europei organizzati dalla Federazione Europarc -che rappresenta migliaia di Aree Protette di 36 Nazioni- in cui esponenti di Governi locali e nazionali (ad es: UK, Scozia, Finlandia, Lettonia, Francia) hanno illustrato le esperienze e i benefici per persone affette da diverse patologie, in particolare modo per i bambini e gli adolescenti, da un rinnovato contatto con la Natura;
Le proposte e gli impegni sottoscritti nella Dichiarazione di Parma su ambiente e salute del 2010, richiamati nella più recente dichiarazione di Ostrava del 2017, tra cui i rischi per la salute dei bambini e di altri gruppi vulnerabili associati a compromesse condizioni ambientali; le preoccupazioni destate dalle sostanze chimiche dannose persistenti, interferenti con il sistema endocrino e bioaccumulabili, e le (nano)particelle nonché da nuovi problemi emergenti. Le proposte e gli impegni sottoscritti nella Dichiarazione di Ostrava che ha accolto le priorità della partecipazione giovanile e gli obiettivi decisi nella “European Environment and Health Youth Coalition”, in particolare l’importanza dell’educazione e della formazione, formale e informale su Ambiente e Salute, sollecitando il supporto e le risorse necessarie per azioni concrete da parte dei 25 Stati membri del WHO a favore di istituzioni e organizzazioni pubbliche e private.
Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014/2018, in particolare: macro-obiettivo 2.3 finalizzato alla promozione del benessere mentale, nei bambini, adolescenti e giovani; macro-obiettivo 2.4 relativo alla prevenzione delle dipendenze da sostanze, che richiama anche la prevenzione delle dipendenze
comportamentali come GAP, sex addiction, internet addiction, shopping compulsivo, evocando la definizione di strategie integrate focalizzate sia sulla potenzialità delle capacità personali sia su azioni di conferma e di rinforzo dell’ambiente di vita; macro-obiettivo 2.8 finalizzato alla riduzione delle esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute, nel cui ambito si richiama l’importanza della comunicazione del rischio e delle conoscenze sulla percezione delle problematiche ambientali e sanitarie da parte della popolazione e il conseguente miglioramento della capacità di prevenzione e gestione delle tematiche riguardanti Ambiente e Salute.
La decisione XII/6 su “Biodiversità e salute umana” adottata a Cancun nel dicembre 2015, nella Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica (COP 21-CBD) di considerare l'interconnessione della biodiversità e della salute umana nell'affrontare il piano strategico per la biodiversità 2011-2020 e gli obiettivi di Aichi. In particolare, si decide di riconoscere il contributo della Biodiversità e dell'ambiente naturale, comprese le Aree Protette, per la promozione della salute mentale e fisica; di valutare le opportunità di interazione tra le persone e la natura -con particolare riferimento ai bambini- importanti per garantire benefici per la salute mentale, per sostenere il benessere culturale e per incoraggiare l'attività fisica negli spazi verdi e biodiversi, in particolare nelle aree urbane.
La Dichiarazione ministeriale su “Salute, ambiente e cambiamenti climatici” promossa e sottoscritta il 15 novembre 2016 nell’ambito della Conferenza delle Parti di Marrakech, finalizzata a rafforzare le iniziative per aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio ambientale e il loro impatto sulla salute umana.
Soluzioni ed interventi proposti sulla base delle evidenze scientifiche
L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare e promuovere strategie di azione e di prevenzione e di programmazione della salute per i bambini sul tema ambientale (Balbus, 2013; Xxxxxxxx, 2008), con particolare attenzione agli stili di vita e alla riduzione dell’impatto alle esposizioni ambientali (esposizioni legate ai cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico, allergeni; D’Amato, 2016). Saranno prodotti strumenti informativi e innovativi rivolti direttamente ai bambini, ai genitori e ai pediatri, agli operatori sanitari e alle istituzioni scolastiche.
Sono previste le seguenti attività:
1) Definizione di strumenti per contribuire a modificare stili di vita, attitudini e comportamenti, orientando i bambini verso la frequentazione di spazi verdi e blu salutari per la vita, a diretto contatto con la natura in aree protette, in grado di sviluppare resilienza verso impatti ambientali e fonti di inquinamento con il supporto delle scuole.
2) Definizione di strumenti per la formazione dei pediatri e di altri operatori sanitari, su rischi per la salute dei bambini associati alle esposizioni ambientali e agli stili di vita con un focus sui fattori di rischio ambientali, compresi i principali rischi per la salute dei bambini correlati cambiamenti climatici. Gli strumenti e le modalità più efficaci saranno definite attraverso una revisione della letteratura e una rassegna delle esperienze internazionali modulandoli alla realtà del Paese. I corsi di formazione saranno accreditati ECM.
3) Campagna informativa per le famiglie con un focus sui fattori di rischio ambientali. Gli strumenti e le modalità più efficaci saranno definite attraverso una revisione della letteratura e una rassegna delle esperienze internazionali. La campagna informativa potrà consistere nell’implementazione dell’intervento per la promozione di corretti stili di vita nella popolazione infantile e del potenziale benessere sulla salute. Per realizzare il materiale informativo per le famiglie verranno anche utilizzate strategie di “nudging” che mirano a influenzare i meccanismi inconsci di scelta effettuati dai consumatori (Xxxxxxx, 2015).
Fattibilità /criticità delle soluzioni e degli interventi proposti
La fattibilità del presente progetto è garantita dalla presenza di unità operative con una consolidata esperienza in materia.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), e in particolare il Dipartimento Ambiente e Salute, partecipa a progetti europei e a network nazionali e internazionali consolidati sui temi dell’azione. In particolare partecipa al progetto Horizon 2020 BlueHealth, sui potenziali effetti benefici di un ambiente “salutare” sulla salute. Inoltre, l’ISS svolge attività di formazione del personale sanitario, in sistema frontale FAD e ECM.
Il DEP coordina l’azione centrale CCM “Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti delle ondate di calore sulla Salute” e ha recentemente coordinato il progetto CCM 2014 “La promozione della
salute attraverso i nuovi media per la prevenzione dell’obesità in età prescolare”. Inoltre il DEP è Centro di Competenza Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore.
Il Consorzio Interuniversitario CURSA con Fondazione Xxxxxxxx Xxxxxxx promuove da molti anni l’attività di educazione e ricerca applicata in Natura, con il coinvolgimento “pilota” della ASL/SERT di Terracina, del Centro Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell'Età Evolutiva di Latina, del Parco Regionale dei Monti Ausoni e del Parco Nazionale del Circeo, con particolare attenzione ai bambini e alle istituzioni scolastiche.
Aree territoriali interessate e trasferibilità degli interventi
Il progetto prevede una prima azione pilota che contempla una valutazione di fattibilità degli strumenti formativi e informativi nelle regioni dell’Italia centrale, trasferibili successivamente in ambito nazionale. Le attività verranno realizzate anche attraverso il portale ministeriale.
Ambito istituzionale e programmatorio di riferimento per l’attuazione degli interventi proposti (anche in
riferimento a piani e programmi regionali)
Il progetto è inquadrato nell’ambito del Piano Nazionale della Prevenzione 2014/2018, e in particolare per i macro-obiettivi 2.3, 2.4 e 2.8. Tali obiettivi si prefiggono di promuovere il benessere mentale, nei bambini, di prevenire le dipendenze comportamentali e di ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute, e delle conoscenze sulla percezione delle problematiche ambientali e sanitarie da parte della popolazione e il conseguente miglioramento della capacità di prevenzione e gestione delle tematiche riguardanti Ambiente e Salute. Il progetto è coerente e risponde all’impegno preso con la dichiarazione di Ostrava e con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Bibliografia
Xxxxx T, Xxxxxxxx RJ, Xxxxxx TH, Xxxxxxxxxx WJ. A 250-year index of first flowering dates and its response to temperature changes. Proceedings of the Royal Society B 2010; 277, 1693
Xxxxxx XX, et al. Early-life prevention of non-communicable diseases. Lancet 2013;381:3-4.
D’Amato G et al. Thunderstorm related asthma: what happens and why. Clin Exp Allergy 2016 Xxx 14 doi: 10.1111/cea.12709
Xxxxxxxx PD, et al. Effect of in utero and early-life conditions on adult health and disease. N Engl J Med 2008;359:61-73.
Xxxxxxx, X., Xxxxxxx, X. and Xxx, C.-T. J. (2015), Nudging Consumers toward Better Food Choices: Policy approaches to changing food consumption behaviors." Psychology & Marketing 2015;32.5: 501- 511. . doi:10.1002/mar.20795
Xxxxxx F, Xxxxxx D, Xxxxxxxxxx R, Xxxxx LE, Xxxxxxx F, Xxxxxxxxxx X. Xxxxxx of disease attributable to selected environmental factors and injury among children and adolescents in Europe, Lancet. 2004 Jun 19;363(9426):2032-9.
WAO 2015. D'Amato G, Xxxxxxx ST, Xxxxxxxx R, et al. Meteorological conditions, climate change, new emerging factors, and asthma and related allergic disorders. A statement of the World Allergy Organization. World Allergy Organ J. 2015 Jul 14;8(1):25. doi: 10.1186/s40413-015-0073-0. eCollection 2015.
WHO 2014 Investing in children: the European child and adolescent health strategy 2015-2020. regional Office for EUROPE. Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx, 00-00 September 2014.
WHO 2015. Improving environment and health in Europe: how far have we gotten? Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2015.
WHO Parma Declaration on Environment and Health. Fifth Ministerial Conference on Environment and Health in Parma, Italy on 10-12 March 2010.
WHO 2009 Protecting health from climate change: global research priorities WHO 2009.
WHO 2010 Protecting children’s health in a changing environment , Report of the Fifth Ministerial
Conference on Environment and Health, WHO Regional Office for Europe 2010
WHO 2016 Preventing disease through healthy environments. A global assessment of the burden of disease from environmental risks, WHO 2016,
Xxxxx X. Xxxxxxxxx and Xxxxxx X. Xxxxxxxxx. Global Climate Change and Children’s Health: Threats and
Strategies for Prevention Environ Health Perspect. 2011 Mar;119(3):291-8
WHO 2017 Inheriting a sustainable world? Atlas on children’s health and the environment ISBN 978- 92-4-151177-3 WHO 2017WHO UNECE. Declaration of the Sixth Ministerial Conference on Environment and Health. Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, 00-00 June 2017.
Allegato 2
OBIETTIVI E RESPONSABILITA’ DI PROGETTO
OBIETTIVO GENERALE: L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare e promuovere strategie di azione
e di prevenzione per la salute dei bambini sul tema ambientale.
OBIETTIVO SPECIFICO 1: Definizione di strumenti per la formazione dei pediatri e di altri operatori sanitari, su rischi per la salute dei bambini associati alle esposizioni ambientali e agli stili di vita con un focus sui fattori di rischio ambientali. Gli strumenti e le modalità più efficaci saranno definite attraverso una revisione della letteratura e una rassegna delle esperienze internazionali modulandoli alla realtà del Paese. I corsi di formazione saranno accreditati ECM. Gli strumenti per la formazione degli operatori sanitari verranno sviluppati da un gruppo multidisciplinare e conterranno informazioni aggiornate sui rischi per la salute dei bambini e sui fattori di suscettibilità legati alle esposizioni ambientali. Per i pediatri saranno sviluppati degli specifici strumenti che risultano essere più efficaci, quale piattaforma di e-learning. Sarà valutata la possibilità di accreditamento ECM per i workshop/incontri formativi. Tale materiale sarà funzionale ai pediatri per svolgere un ruolo di “advocacy” verso le famiglie, le scuole e le amministrazioni locali nell’informare i genitori sui rischi per la salute dei bambini nel fornire stimoli per il cambiamento.
OBIETTIVO SPECIFICO 2: Definizione di strumenti per contribuire a modificare stili di vita, attitudini e comportamenti, orientando i bambini verso la frequentazione di spazi verdi e blu salutari per la vita, a diretto contatto con la natura in aree protette e/o in aree urbane, in grado di sviluppare resilienza verso impatti ambientali e fonti di inquinamento con il supporto delle scuole. Sarà valutata la fattibilità di estendere la formazione anche al personale scolastico. Sviluppo di programmi di aggiornamento, educazione e comunicazione, sugli effetti della natura e della Biodiversità sulla salute umana e il benessere psicofisico e sui vantaggi degli spazi verdi/blu per migliorare la salute dei bambini.
OBIETTIVO SPECIFICO 3: Campagna informativa per le famiglie con un focus sui fattori di rischio ambientali. Gli strumenti e le modalità più efficaci saranno definite attraverso una revisione della letteratura e una rassegna delle esperienze internazionali. La campagna informativa potrà consistere nell’implementazione dell’intervento per la promozione degli stili di vita infantile e del potenziale benessere sulla salute. Per realizzare il materiale informativo per le famiglie, verranno anche utilizzate strategie di “nudging” che mirano a influenzare i meccanismi inconsci di scelta effettuati dai consumatori. Saranno identificati gli strumenti informativi più efficaci per gli specifici fattori di rischio selezionati nell’obiettivo 2; possibili canali di comunicazione sono il web (portale ministeriale), la scuola (scuola di infanzia, scuola primaria), le amministrazioni locali (comune, provincia, regione), strutture del SSR come i consultori e i poliambulatori.
REFERENTE e COORDINATORE PROGETTO: Xxxxxxx Xxxxxxxxx - Istituto Superiore di Sanità | ||
UNITA’ OPERATIVE COINVOLTE | ||
Unità Operativa 1 | Referente | Compiti |
Reparto Ecosistemi e Salute Dip. Ambiente e Salute - ISS | Xxxxx Xxxxxxx | - contributo allo sviluppo di strumenti informativi e materiale web - definizione strumenti formativi per pediatri -organizzazione di workshop/incontri di formazione - offerta attiva dei materiali ai pediatri delle regioni - stesura rapporti |
Unità Operativa 2 | Referente | Compiti |
Dip. di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, ASL Roma 1, Regione Lazio | Xxxxx Xxxxxxxxxx | - sviluppo di strumenti informativi - revisione della letteratura sui fattori di rischio ambientali ed effetti sulla salute nei bambini e sugli strumenti informativi e formativi - sperimentazione e valutazione dei materiali per le famiglie - partecipazione a workshop/incontri di formazione - stesura rapporti |
Unità Operativa 3 | Referente | Compiti |
CURSA | Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | -strumenti operativi e formazione dei bambini in aree protette - coinvolgimento delle istituzioni scolastiche - contributo allo sviluppo strumenti informativi e formativi - partecipazione a workshop/incontri di formazione - stesura rapporti |
Allegato 3
PIANO DI VALUTAZIONE
OBIETTIVO GENERALE | L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare e promuovere strategie di prevenzione e di promozione della salute per i bambini sul tema ambientale |
Risultato/i atteso/i | Aumento della conoscenza da parte dei pediatri, degli operatori sanitari e delle famiglie dei bambini dei rischi associati alle esposizioni ambientali e agli stili di vita non adeguati, con ripercussioni sulla salute. |
Indicatore/i di risultato | 1) strumenti per la formazione (SI/NO); 2) n. 1 rapporto sulla diffusione degli strumenti formativi; 3) strumenti per la comunicazione (SI/NO); 4) n. 1 rapporto sulla campagna informativa per le famiglie; 5) numero di pediatri coinvolti; 6) numero di bambini |
Standard di risultato | SI; 1; SI; 1; N=100; N=300 |
OBIETTIVO SPECIFICO 1 | Definizione di strumenti per la formazione dei pediatri e di altri operatori sanitari, sui rischi associati alle esposizioni ambientali e agli stili di vita. con un focus sui fattori di rischio ambientali. |
Indicatore/i di risultato | 1) strumenti per la formazione (SI/NO); 2) n. 1 rapporto sulla diffusione degli strumenti formativi; |
Standard di risultato | 1) Si, 2) N=1 |
Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico | - revisione della letteratura nazionale e internazionale- preparazione di strumenti per la formazione dei pediatri - valutazione diffusione materiale - valutazione dei moduli di e-learning tramite questionari online da somministrare prima e dopo la formazione - stesura rapporto |
OBIETTIVO SPECIFICO 2 | Definizione di strumenti per contribuire a modificare stili di vita, attitudini e comportamenti, orientando i bambini verso la frequentazione di spazi verdi e blu. |
Indicatore/i di risultato | 3) n.1 rapporto valutazione di impatto |
Standard di risultato | 3) N=1 |
Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico | - raccolta di dati nazionali sulla salute della popolazione e di dati ambientali per il baseline e gli scenari considerati - formazione teorico-pratica dei bambini in età scolare - stesura rapporto- Stesura rapporto |
OBIETTIVO SPECIFICO 3 | Campagna informativa per le famiglie con un focus sui fattori di rischio ambientali. |
Indicatore/i di risultato | 4) strumenti per la comunicazione (SI/NO); 5) n. 1 rapporto sulla campagna informativa per le famiglie; aumento della conoscenza da parte dei genitori delle azioni da mettere in atto per proteggere la salute dei bambini |
Standard di risultato | 4) Si; 5) N=1 |
Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico | - revisione della letteratura e revisione di tecniche di “nudging” - preparazione di materiale per le famiglie e canale di comunicazione - valutazione diffusione materiale e impatto - stesura rapporto |
CRONOGRAMMA
Mese | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | |
OBIETTIVO GENERALE | Xxxxxxxx di coordinamento del progetto | x | x | x | |||||||||
Stesura piano operativo del progetto | x | x | |||||||||||
Stesura rapporti trimestrali e report finale | x | x | x | x | |||||||||
OBIETTIVO SPECIFICO 1 | Raccolta evidenze e revisione di letteratura sui fattori di rischio per la salute dei bambini correlati all’ambiente e al clima e misure di prevenzione | x | x | x | |||||||||
Valutazione e diffusione materiale | x | x | x | ||||||||||
Valutazione e-learning | x | x | |||||||||||
Stesura rapporto | x | x | x | x | x | ||||||||
OBIETTIVO SPECIFICO 2 | Formazione terorico pratica bambini | x | x | x | x | x | x | ||||||
Stesura rapporto | x | x | x | x | x | x | |||||||
OBIETTIVO SPECIFICO 3 | revisione della letteratura e revisione di tecniche di “nudging” | x | x | x | |||||||||
preparazione di materiale per le famiglie e canale di comunicazione | x | x | x | ||||||||||
valutazione diffusione materiale e impatto | x | x | x | x | x | x | x | ||||||
Valutazione e rapporto | x | x | x | x | x | x |
Rendicontazione
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO PER CIASCUNA UNITA’ OPERATIVA
Unità Operativa 1 ISS | tot. 70.000 | ||||
Risorse | Razionale della spesa | EURO | |||
Personale - assegno di ricerca/ ricercatore T.D. - Personale interno | Protocolli di studio, analisi dei dati produzione materiale informativo, docenze, stesura rapporto | 43,000.00 | |||
Beni e servizi - materiali di consumo - personal computer - pubblicazioni scientifiche | - materiale cartaceo vario - software per analisi dati - strumenti formativi acquisizione dati | per | pediatri | - | 15,000.00 |
Missioni Missioni presso i centri partecipanti | Partecipazione alle riunioni relative al progetto\ giornate formative del progetto in altre aree del paese, | 1,000.00 | |||
Incontri formativi | accreditamento ECM evento formativo, invito docenti esterni al corso in loco, partecipazione a congressi | 4,000.00 | |||
Spese generali - costi indiretti | -spese sostenute dall’ente per realizzare il progetto | 7.000.00 |
Unità Operativa 2 Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio tot. 70.000 | ||
Risorse | Razionale della spesa | EURO |
Personale -Epidemiologo (cocopro) -Biostatistico (cocopro) -Personale tecnico e sanitario (cocopro) -personale interno | revisioni letteratura e rassegne internazionali, produzione strumenti formativi e materiale informativo relative al progetto, organizzazione eventi formativi | 47,000.00 |
Beni e servizi - materiali di consumo - materiali di consumo - materiali di promozione della salute - consulenza da esperti CNR su salute dei bambini | sviluppo materiale informativo - software per gestione database e analisi - grafica e stampa materiale cartaceo - eventi formativi - consulenza di esperti per la realizzazione di strumenti per la formazione | 14,000.00 |
Missioni Missioni presso i centri partecipanti | Partecipazione alle riunioni relative al progetto e alle giornate formative del progetto di altri partner in altre aree del paese, partecipazione a congressi | 1,000.00 |
Incontri formativi | partecipazione e invito docenti esterni , disseminazione risultati /congressi | 1,000.00 |
Spese generali - costi indiretti | -spese sostenute dall’ente per realizzare il progetto | 7,000.00 |
Unità Operativa 3 CURSA tot. 90.000.00 | ||
Risorse | Razionale della spesa | EURO |
Personale - personale xx.xx.xx - Personale interno | Definizione protocolli, produzione materiale informativo, docenze, disseminazione informazione stesura rapporto, offerta attiva dei materiali | 51,000.00 |
Beni e servizi - materiali di consumo - Incontri/Eventi formativi | - materiale cartaceo vario - software per analisi dati - materiali didattici e informativi | 16,000.00 |
Missioni Missioni presso i centri partecipanti | Partecipazione alla formazione sul campo riunioni relative al progetto | 9,500.00 |
Incontri formativi | Docenza a giornate formative e di disseminazione risultati previste dal progetto in altre regioni ed a congressi | 4,500.00 |
Spese generali - costi indiretti | -spese sostenute dall’ente per realizzare il progetto | 9,000.00 |
PIANO FINANZIARIO GENERALE
Risorse | Totale in € |
Personale | 141,000.00 |
Beni e servizi | 45,000.00 |
Missioni | 1,500.00 |
Incontri formativi | 9,500.00 |
Spese generali | 23,000.00 |
Totale | 230,000.00 |