Accordo di programma di approvazione del
ALLEGATO A)
Provincia di Ferrara
Accordo di programma di approvazione del
Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale 2009/2011
e del
Programma Attuativo Annuale 2009
Distretto Ovest
Visti:
- la legge 8/11/2000, n. 328, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali”,
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
- il Piano Sociale e Sanitario 2008-2010 approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Xxxxxx Xxxxxxx 22 maggio 2008, n. 175,
- le Linee di indirizzo per l’elaborazione e l’approvazione della programmazione di ambito distrettuale 2009/2011 di cui alla delibera Giunta Regionale n. 1682/2008;
- le Linee guida per la partecipazione del terzo settore ai processi di programmazione previsti dal Piano sociale e sanitario ragionale di cui alla delibera Giunta Regionale n. 1682/2008
- la delibera dell’Assemblea Legislativa n. 196/2008 “Programma annuale 2008: obiettivi, criteri di ripartizione delle risorse ai sensi dell’art. 47, comma 3, L.R. 3/2003 in attuazione del PSSR”,
- il programma 2009/2011 per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri approvato con delibera dell’Assemblea Legislativa n. 206/2008,
- L’atto di indirizzo e coordinamento per la salute e il benessere sociale approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria in data 29 settembre 2008,
Considerato che il PSSR prevede due strumenti integrati di programmazione territoriale sugli interventi sociali, socio sanitari e sanitari territoriali:
- uno triennale strategico: Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale,
- uno annuale operativo: Programma attuativo annuale;
Visto in particolare che:
- il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere, in coerenza con l’Atto triennale di indirizzo e coordinamento della CTSS deve:
a) individuare le priorità strategiche di salute e di benessere sociale nelle diverse aree di intervento: sociale, sociosanitaria, sanitaria relativa ai servizi territoriali,
b) individuare le priorità strategiche di salute e di benessere sociale nelle diverse aree d’intervento,
c) definire il quadro finanziario triennale di riferimento,
d) specificare le integrazioni, e i relativi strumento, con le politiche che concorrono a realizzare gli obiettivi di benessere sociale e salute individuati;
- Il Programma attuativo annuale che costituisce la declinazione annuale del Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale deve:
a) specificare gli interventi e le azioni di livello distrettuale in area sociale, socio sanitaria e sanitaria relativa ai servizi territoriali,
b) individuare le risorse che Comuni, AUSL, Provincia impegnano per l’attuazione degli interventi,
c) definire, raccogliere ed approvare progetti o programmi specifici d’integrazione con le politiche educative, della formazione e lavoro, della casa, dell’ambiente, della mobilità e della sicurezza,
Considerato che il Piano per la salute e il benessere sociale è elaborato sulla base del “Profilo di comunità”, una lettura ragionata e condivisa dei bisogni della popolazione di riferimento e delle criticità che individua gli obiettivi strategici delle politiche sociali, socio-sanitarie e relative ai servizi sanitari territoriali e fissa le linee di intervento per l’attuazione dell’integrazione delle politiche che hanno impatto sulla salute e sul benessere sociale, definisce gli strumenti per l’integrazione gestionale e professionale e per la continuità assistenziale, definisce le modalità per il monitoraggio e la valutazione dei risultati fornendo anche orientamenti per la programmazione finanziaria triennale;
Preso atto che l'Atto di indirizzo e coordinamento per la salute ed il benessere sociale approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia di Ferrara in data 29 settembre 2008 ha individuato quali priorità di intervento:
1. la salute ed il benessere delle donne;
2. la salute ed il benessere dei minori;
3. l'educazione a comportamenti e stili di vita sani;
4. il miglioramento della condizione dei migranti;
5. la promozione del benessere dei giovani;
6. lo sviluppo della domiciliarità e dei servizi territoriali per le cure primarie
7. la promozione di interventi a sostegno della disabilità.
ed ha richiamato i seguenti accordi e intese riaffermandone la validità, nonché le progettazioni di rilevanza provinciale:
- Protocollo operativo scuole-servizi territoriali per il contrasto di situazioni di pregiudizio, maltrattamento e abuso in danno a minori, già allegato al Piano di zona 2005/2007,
- Modelli organizzativi delle équipes territoriali e sovradistrettuali dedicate all’affido, all’adozione nazionale e internazionale, alla tutela dei minori, già allegati al Piano di zona 2005/2007,
- Protocollo di intesa tra i comuni, AUSL, Provincia e Associazione famiglie affidatarie “Dammilamano” già allegato al Piano di zona 2005/2007,
- Protocollo operativo sulle modalità di esecuzione dei provvedimenti di allontanamento di minori dalla famiglia di origine in esecuzione di un decreto della magistratura minorile o di esecuzione di un provvedimento ai sensi dell’art. 403 cc;
- Protocollo sulle buone prassi da seguire in ambito sanitario in caso di sospetto pregiudizio in danno ai minori;
- Intesa per la costituzione di un Ufficio giuridico comune per la tutela dei minori ai sensi della legge Regionale del 28 luglio 2008, n. 14;
- Progetto “Uscire dalla Violenza”;
- Convenzione Centro Xxxxx – Percorso di autonomia per le disabilità acquisite;
- Intesa per la messa in rete delle risorse e delle competenze dei Centri consulenza, risorse e documentazione per l'integrazione delle persone con disabilità nella provincia di Ferrara;
- Comitato di programmazione per lo sviluppo delle attività e-care;
- CSII - Centro Servizi Integrati per l'Immigrazione;
Considerato che il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale contiene, in coerenza con l’Atto triennale della CTSS ed il PAL, anche le priorità strategiche di intervento per le attività sanitarie e che tale approccio è necessariamente graduale, e che pertanto per questo primo triennio è indispensabile fornire all’interno del documento triennale distrettuale almeno alcuni orientamenti generali sull’area sanitaria, riferita ai servizi territoriali;
Vista la graduatoria delle proposte di intervento pervenute dai Comuni sede di Distretto, con indicazione delle priorità di finanziamento per l'assegnazione dei contributi in conto capitale regionale (DGR 845/2008 del 11 giugno 2008) approvata all'unanimità dei presenti nella seduta della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria del 4 marzo 2009 che per il distretto Ovest rappresenta il seguente riparto:
Intervento | proposto dalla CTSS | |
per intervento | ||
1. | Comune di Cento _ Alloggi per italiani e stranieri | € 325.000,00 |
2. | Fondazione Casa Generosa – Vigarano Mainarda | € 366.000,00 |
3. | Fondazione GB Plattis di Cento _ Ristrutturazione Casa Protetta | € 219.683,47 |
Visti
- il piano territoriale provinciale delle azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati;
- i programmi di accoglienza e sostegno alla tutela dei minori;
- i progetti di rilevanza provinciale di cui alla Deliberazione della Giunta della Provincia di Ferrara n.
56/12057 del 24.2.2009;
- le specifiche progettazioni distrettuali relative il piano di riparto del FRNA che include la programmazione delle risorse relative alle azioni di riequilibrio dell’area disabili ed all’allineamento dei LEA conseguenti all’applicazione della DGR 1230/2008 nonché il riparto dei residui presunti relativamente alle gestioni 2007 e 2008;
- gli orientamenti generali sull’area sanitaria, riferita ai servizi territoriali ed i principali obiettivi dell’area sanitaria;
Richiamata la convenzione tra Comuni del Distretto e Ausl per la costituzione dell’Ufficio di Piano ex DRG 1004/2007 e ritenuta la sua congruità;
Oggi ……………………………
- la Provincia di Ferrara,
- il Comune di Cento,
- il Comune di Bondeno,
- il Comune di Mirabello,
- il Comune di Poggio Renatico,
- il Comune di Sant’Xxxxxxxx,
- il Comune di Vigarano Mainarda,
- l'Azienda USL di Ferrara,
- l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxxxxxxxx Xxxx'Xxxx xx Xxxxxxx,
- x'Xxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx;
stipulano il seguente Accordo di programma per l'adozione del Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale 2009/2011 del distretto Ovest e il Programma Attuativo Annuale 2009
ART. 1 – OBIETTIVI
La premessa e gli accordi ed intese ivi citati, il Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale 2009/2011 ed il Programma Attuativo Annuale 2009, costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.
Il Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale 2009/2001 è costituito da (obiettivi e strategie)
Obiettivi 2009 / 2011 | |
Responsabilità familiari | a) promozione del benessere sociale e della salute, e prevenzione ‐ delineare una mappa provinciale delle criticità di conciliazione vita e lavoro attraverso una ricerca e individuazione di possibili soluzioni correlate (es. potenziamento delle risorse extrascuola, valorizzare esperienze famigliari di auto mutuo aiuto) - promuovere la cultura dell’accoglienza e del volontariato familiare b) cura/assistenza ‐ sviluppo di progetti di sostegno alle famiglie nella cura dei figli ‐ continuare la sperimentazione di una formula di riduzione dei costi a carico delle famiglie numerose attraverso l’erogazione di contributi economici non distribuiti genericamente ad ogni nucleo familiare, ma piuttosto tenendo conto: dell’effettiva |
condizione economica dei nuclei familiari introducendo un limite entro il quale circoscrivere l’erogazione economica utilizzando l’indicatore ISE/ISEE, e di aree significative di costo per le famiglie numerose ‐ istituzione del Centro per le Famiglie e sviluppo e qualificazione delle attività del Centro | |
Infanzia e Adolescenza | a) cura/assistenza - tutelare l’integrità psico-fisica dei minori allontanati temporaneamente dalla famiglia d’origine attraverso l’affidamento familiare, in particolar modo dei minori di anni 6, offrendo opportunità di accoglienza familiare sempre più diversificate ed appropriate ai bisogni dei minori, anche attraverso la sperimentazione di forme di appoggio “leggere”, e qualificando la collaborazione con le famiglie affidatarie anche attraverso l’adeguamento del beneficio economico mensile ‐ offrire occasioni di crescita personale e relazionale e relazionale ai ragazzi nella fascia di età 11-17 anni, con particolare riferimento ai minori già in carico ai servizi sociali ed in una condizione di rischio sociale e psicologico (nello specifico: 1) favorire la socializzazione tra coetanei; 2) sviluppare l’autonomia e la responsabilità; 3) dare senso al tempo libero e conoscere le opportunità del territorio; 4) essere protagonisti della vita collettiva; 5) acquisire un metodo di studio; 6) sperimentare relazioni positive con gli adulti; 7) riconoscere il valore delle regole; 8) potenziare l’autostima |
Giovani | a) promozione del benessere sociale e della salute e prevenzione ‐ dare continuità consolidando ed implementando le attività dello Spazio giovani, garantendo il sostegno psicologico e sanitario sia ai giovani che alle famiglie per i problemi riguardanti la sessualità, la sfera affettiva, le relazioni interpersonali e familiari ‐ proseguire gli interventi sull’educazione sessuale e contraccettiva negli istituti scolastici del territorio |
‐ promuovere corsi di formazione agli insegnanti referenti dell’educazione alla salute ‐ promozione dell’agio, e quindi di stili di vita sani, e prevenzione del disagio, principalmente degli adolescenti, e dei giovani attraverso la sensibilizzazione all’uso corretto del tempo libero, coinvolgendo anche le famiglie, attraverso: 1. la creazione di una rete di collaborazioni tra associazioni, comune, scuole e famiglie, per garantire iniziative, opportunità e servizi lungo tutto il corso dell’anno; 2. l’offerta di punti di riferimento sul territorio alle altre associazioni giovanili, ai ragazzi e alle loro famiglie; 3. l’organizzazione di iniziative a favore di adolescenti e giovanissimi; 4. ricerca di una metodologia adeguata per raggiungere e convincere le fasce giovanili a partecipare alle attività proposte ‐ dare continuità al sito internet Alto Ferrarese “Fuori dalla nebbia” quale luogo virtuale per la promozione dell’agio dei giovani dando visibilità alla loro creatività, sia artistica che musicale, e letterario/giornalistica ‐ interventi di educazione sanitaria ed informativi ‐ dare continuità alle azioni di prevenzione e di contrasto del fenomeno del bullismo b) cura/assistenza | |
‐ dare continuità consolidando ed implementando le attività dello Spazio giovani, garantendo il sostegno psicologico e sanitario sia i giovani che alle famiglie per i problemi riguardanti la sessualità, la sfera affettiva, le relazioni interpersonali e familiari | |
Anziani | a) domiciliarità ‐ potenziamento e qualificazione dell’assistenza domiciliare, con avvio di nuovi interventi rivolti a specifici target, in particolare a persone con disturbi cognitivi e del comportamento ‐ qualificazione della rete dei servizi socio sanitari ‐ miglioramento della qualità della vita dei familiari impegnati nelle attività di assistenza, con particolare attenzione alle donne in situazione di caring ‐ sostegno degli anziani parzialmente autosufficienti e contrasto all’isolamento e alla solitudine attraverso l’attivazione di interventi mirati a limitare la condizione di fragilità ‐ migliorare i percorsi di continuità assistenziale per anziani dimessi dai reparti ospedalieri ‐ aumentare la competenza dei cittadini attraverso la diffusione di informazioni circa le opportunità e le agevolazioni rivolte alla popolazione non autosufficiente ‐ potenziamento degli interventi mirati a migliorare l’accessibilità, la vivibilità e la sicurezza degli ambienti domestici ‐ attivazione e promozione di azioni formative per assistenti famigliari e di percorsi partecipativi nella zona sociale Ovest ‐ favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente alle persone in situazione di handicap grave attraverso l’implementazione dell’assegno di cura (d.g.r n.1122/2002) ‐ consolidare e potenziare gli interventi socio-sanitari e socio-assistenziali con riferimento prioritario alla domiciliarità b) assistenza residenziale ‐ potenziamento della rete di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti, per adeguare l’offerta ai parametri regionali ‐ migliorare i percorsi di continuità assistenziale e la capacità di rispondere tempestivamente nei casi di anziani dimessi da reparti ospedalieri per i quali non sia ipotizzabile il rientro a domicilio ‐ adeguamento delle strutture agli standard di accreditamento ‐ contenere gli oneri a carico delle famiglie per la fruizione dei servizi semiresidenziali e residenziali c) rientro al domicilio |
‐ potenziamento dell’accoglienza temporanea di sollievo in strutture residenziali e centri diurni - azioni e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari d) soggetti fragili ‐ contrasto dell’isolamento e della povertà relazionale indipendentemente dalla causa sociale o sanitaria ‐ miglioramento della qualità di vita di tutti i soggetti fragili e a rischio di fragilità sociale - promuovere e qualificare la collaborazione con il terzo settore ‐ potenziamento e qualificazione di progetti rivolti alla popolazione fragile e a rischio di non autosufficienza, al contrasto dell’isolamento ed al rafforzamento delle reti sociali e) migliorare l’informazione | |
‐ rafforzamento e potenziamento dei punti unici d’accesso alle prestazioni ed ai servizi con particolare riferimento allo sviluppo del sistema di presa in carico dei soggetti non autosufficienti | |
Persone con disabilità | disabili e disagio psichico a) domiciliarità ‐ potenziamento e qualificazione dell’assistenza domiciliare a favore di adulti e minori disabili, consolidamento dei percorsi di sviluppo avviati nel biennio 2006- 2008 e avvio di nuovi interventi rivolti a specifici target di popolazione ‐ qualificazione della rete dei servizi socio sanitari per le persone con disabilità ‐ miglioramento della qualità della vita dei familiari impegnati nelle attività di assistenza, con particolare attenzione alle donne in situazione di caring ‐ sostegno dei percorsi di vita indipendente e di integrazione nel contesto socio- economico e culturale delle persone disabili ‐ sostenere il passaggio dalla minore età alla maggiore età dei disabili, in un’ottica di continuità sanitaria e riabilitativa ‐ sostegno alle politiche di tutela della salute e del benessere dei minori ‐ aumentare la competenza dei cittadini attraverso la diffusione di informazioni circa le opportunità e le agevolazioni rivolte alla popolazione non autosufficiente ‐ potenziamento degli interventi mirati a migliorare l’accessibilità, la vivibilità e la sicurezza degli ambienti domestici ‐ attivazione e promozione di azioni formative per assistenti famigliari e di percorsi partecipativi nella zona sociale ovest ‐ favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente alle persone in situazione di handicap grave attraverso l’implementazione dell’assegno di cura (d.g.r n.1122/2002) ‐ consolidare e potenziare gli interventi socio-sanitari e socio-assistenziali con riferimento prioritario alla domiciliarità b) assistenza residenziale − potenziamento e consolidamento dei posti letto distrettuali residenziali per disabili − potenziamento e consolidamento dei posti letto ad alta intensità assistenziale − diversificazione dell’offerta residenziale a bassa intensità assistenziale − percorso di accreditamento delle strutture residenziali − contenere gli oneri a carico delle famiglie per la fruizione dei servizi semiresidenziali e residenziali c) rientro a domicilio ‐ favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente alle persone disabili gravi e gravissime attraverso l’erogazione del contributo aggiuntivo ‐ potenziamento dell’accoglienza temporanea di sollievo in strutture residenziali |
e centri diurni ‐ azioni e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari d) accesso e presa in carica − adeguamento del personale afferente il sistema dell’ accesso e della presa in carico − migliorare i percorsi di continuità assistenziale − avviare un sistema per la valutazione delle attività erogate a favore della popolazione non autosufficiente e per il monitoraggio periodico dell’utilizzo delle risorse e) soggetti fragili ‐ contrasto dell’isolamento e della povertà relazionale indipendentemente dalla causa sociale o sanitaria ‐ miglioramento della qualità di vita di tutti i soggetti fragili e a rischio di fragilità sociale ‐ promuovere e qualificare la collaborazione con il terzo settore ‐ potenziamento e qualificazione di progetti rivolti alla popolazione fragile e a rischio di non autosufficienza, al contrasto dell’isolamento ed al rafforzamento delle reti sociali e) migliorare l’informazione | |
‐ rafforzamento e potenziamento dei punti unici d’accesso alle prestazioni ed ai servizi con particolare riferimento allo sviluppo del sistema di presa in carico dei soggetti non autosufficienti | |
Immigrati stranieri | a) informazione, promozione del benessere sociale e della salute e prevenzione − sono rappresentati principalmente dai tre obiettivi strategici triennali previsti dal Programma triennale 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, già presenti in parte nella precedente programmazione triennale del piano sociale della zona Ovest, e che vengono consolidati, anche implementando gli interventi per il loro perseguimento. Precisamente sono: 1. la promozione dell’apprendimento e dell’alfabetizzazione della lingua italiana per favorire i processi di integrazione e consentire ai cittadini una piena cittadinanza. Il percorso di apprendimento alla lingua va considerato nell’ambito di un processo più complessivo di conoscenza dei principi di educazione civica italiana. Occorre inoltre dedicare un’attenzione specifica alle donne straniere, per rispondere a eventuali situazioni di isolamento. 2. la promozione di una piena coesione sociale attraverso processi di conoscenza, formazione e mediazione da parte dei cittadini stranieri immigrati e italiani. 3. la promozione di attività di contrasto al razzismo e alle discriminazioni, lavorando su più aspetti: sensibilizzazione/prevenzione ed educazione, sostegno a progetti e azioni per eliminare alla base le situazioni di svantaggio, opportunità di orientamento, assistenza e consulenza legale − consolidare gli interventi di accoglienza, informazione, assistenza, integrazione e convivenza, garantendo servizi in grado pensare ai bisogni dei cittadini immigrati in maniera complessiva; − integrare in un insieme organico e coerente gli interventi del pubblico e del privato, partecipando direttamente all’organizzazione e intervenendo nelle attività di: aggiornamento e formazione degli operatori dello Sportello informativo per stranieri del Comune di Cento, consulenza e problem-solving, organizzazione di misure e interventi di ospitalità, accoglienza, promozione del diritto alla casa, inserimento scolastico, accesso alle strutture e ai servizi sanitari, informazione e accompagnamento nel disbrigo delle pratiche − mettere a regime il sistema di coordinamento della mediazione interculturale sanitaria interaziendale al fine di rendere omogenea e funzionale l'organizzazione dei percorsi di mediazione interculturale disponibili presso la rete dei servizi socio-sanitari provinciali, nel rispetto delle seguenti finalità: 1. promuovere percorsi non condizionati dalle differenze culturali e |
linguistiche per tutti coloro che hanno bisogno di cura, assistenza sanitaria ospedaliera/territoriale, sostegno sociale; 2. facilitare gli operatori dei Servizi nell’accogliere l’utenza straniera; | |
3. facilitare i cittadini stranieri nell’accesso e la fruibilità dei servizi; 4. tutelare la riservatezza dell’utente straniero nella comunicazione con l’operatore, dando la possibilità di scegliere di usufruire del mediatore invece che parenti od amici | |
Povertà ed esclusione sociale | c) cura/assistenza − riduzione o rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono la crescita della persona e l’espressione dei diritti di cittadinanza attiva da parte di soggetti deboli quali donne sole con minori a carico, uomini adulti svantaggiati, disabili a rischio di emarginazione − tutela della salute delle famiglie “povere”, e quindi dell’intera comunità, attraverso un sostegno economico che gli permetta il trattamento e la prevenzione delle parassitosi, negli ultimi tempi in aumento |
Salute mentale | vedi Orientamenti generali sull’area sanitaria, riferita ai servizi territoriali, allegati |
Dipendenze | a) promozione del benessere sociale e della salute e prevenzione − conoscere e approfondire i dati relativi ai comportamenti di consumo di sostanze legali e illegali e agli atteggiamenti e opinioni verso le sostanze da parte degli adolescenti della provincia di Ferrara ai fini della programmazione degli interventi di prevenzione primaria e secondaria − prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani attraverso il contatto personale e l’utilizzo di strumenti audiovisivi presso il camper degli operatori di strada, sui rischi e le conseguenze dei comportamenti messi in atto sotto l’effetto di sostanze psicoattive ed alcol (es. guida in stato di ebbrezza, comportamenti sessuali non protetti) b) cura/assistenza − attivare interventi a sostegno della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo di utenti in carico al Ser.T. come possibilità di reinserimento sociale e socializzazione |
Il Programma Attuativo Annuale 2009 è costituito da (azioni e progetti)
Azioni - 2009 | € | |
Responsabilità familiari | 1. Progetto di sostegno delle famiglie numerose (Scheda 22) 2. Promozione e sostegno all’affido familiare (Scheda 23) 3. Programma distrettuale di attivazione del Centro per le famiglie (Scheda 24) 4. Conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro – azioni di ricerca e analisi di criticità (Scheda 25) | 53.434,51 14.650,00 50.000,00 0,00 |
Infanzia e Adolescenza | Progetto Adolescenti 2009 (Scheda 1) | 214.670,25 |
Giovani | 1. Spazio Giovani Polifunzionale (Scheda 10) 2. Prevenzione e contrasto del bullismo nelle scuole secondarie del Distretto Ovest (Scheda 11) 3. Sito Internet Alto ferrarese “Fuori dalla nebbia” – Sviluppo e monitoraggio | 22.000,00 18.500,00 0,00 |
nuova veste grafica (Scheda 12) 4. Promozione di opportunità per gli adolescenti del Distretto Ovest. Progetto “AGORA’ (Scheda 13) | 0,00 | |
Anziani | 1. Assistenza residenziale (Scheda 26) 2. Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie (Scheda 27) 3. Accesso e presa in carico (Scheda 30) 4. Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari (quota Fondo per le politiche per la famiglia) (Scheda 31) 5. Servizi consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico (Scheda 32) 6. Programmi di sostegno delle reti sociali e prevenzione soggetti fragili (Scheda 33) 7. Rientro a domicilio persone non autosufficienti (quota Fondo per le politiche per la famiglia) (Scheda 34) 8. Programma distrettuale in attuazione delle indicazioni e degli obiettivi prioritari del fondo nazionale per la non autosufficienza (Scheda 35) | 4.220.637,00 1.136.702,00 90.000,00 55.803,85 55.000,00 302.493,00 38.808,68 420.000,00 |
Persone con disabilità | 1. Assistenza residenziale (Scheda 28) 2. Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie (Scheda 29) 3. Accesso e presa in carico (Scheda 30) 4. Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari (quota Fondo per le politiche per la famiglia) (Scheda 31) 5. Servizi consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico (Scheda 31) 6. Programmi di sostegno delle reti sociali e prevenzione soggetti fragili (Scheda 33) 7. Rientro a domicilio persone non autosufficienti (quota Fondo per le politiche per la famiglia) (Scheda 34) 8. Programma distrettuale in attuazione delle indicazioni e degli obiettivi prioritari del fondo nazionale per la non autosufficienza (Scheda 35) | 881.742,00 2.093.450,00 vedi anziani vedi anziani vedi anziani vedi anziani vedi anziani vedi anziani |
Immigrati stranieri | 1. Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione, Sistema Estense per l’immigrazione, Xx.xxxxx repertorio dei mediatori linguistico culturali, iniziative di interesse locale: mediazione interculturale presso i servizi sociali (Scheda 2) 2. Consolidamento, sviluppo e qualificazione dello Sportello Stranieri del Comune di Cento e interventi di mediazione linguistico-culturale nelle scuole (Scheda 3) | 22.000,00 116.906,58 |
3. Percorsi inclusione nuovi cittadini. Unità mobile per l’educazione e la mediazione di comunità (Scheda 4) 4. La salute dei bambini e dei ragazzi immigrati che appartengono alla fascia della minore età (0-18 anni): le vaccinazioni (Scheda 5) 5. Spazio dedicato alle donne straniere afferenti al Servizio Salute Donna Distretto Ovest (Scheda 6) 6. Empowerment delle persone immigrate sulla salute (Scheda 7) 7. La mediazione interculturale interaziendale: ospedali e servizi in rete nella provincia di Ferrara (Scheda 8) | 32.000,00 1.500,00 2.000,00 70.000,00 (per l’intera Provincia) 58.306,56 (per l’intera Provincia) | |
Povertà ed esclusione sociale | Contrasto alla povertà e all’esclusione sociale (Scheda 9) | 60.320,95 |
1. Stili di vita e comportamenti di consumo dei giovani della Provincia di Ferrara (Scheda 14) 2. Interventi a sostegno della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo di utenti in carico al Ser.T (Scheda 15) 3. Prevenzione dei comportamenti a rischio nelle fasce di giovani e giovanissimi legati ai consumi di sostanze (Scheda 16) | 0,00 10.000,0 2.500,00 | |
Interventi trasversali | 1. Valorizzazione beni intangibili delle comunità (Scheda 17) 2. Sviluppo e consolidamento della funzione degli sportelli sociali, apertura nuovo sportello sociale e sperimentazione della connessione tra gli sportelli sociali e gli sportelli unici distrettuali (Scheda 18) 3. Patto di corresponsabilità scuola-famiglia - Patto educativo di comunità (Scheda 19) 4. Funzionamento dell’Ufficio di Piano ed implementazione attività (Scheda 20) 5. Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico a favore di persone con disabilità (artt. 9 e 10 L.R. 29/97) (Scheda 21) | 0,00 20.000,00 0,00 40.000,00 15.000,00 |
nonché dalle seguenti programmazione provinciali, cui le amministrazioni firmatarie dell’accordo aderiscono: | |
€ risorse provinciali di co-partecipazione | |
Politiche di accoglienza e sostegno alla tutela dei minori | |
Affidamento familiare ed accoglienza in comunità | 7.059,65 |
Adozione nazionale e internazionale | 20.450,00 |
Sosteno alla tutela e protezione in situazione di pregiudizio, abuso e maltrattamento in danno a minore | 20.000,00 |
Politiche per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati - Piano territoriale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati | |
Percorsi di inclusione dei nuovi cittadini. Unità mobile per l'educazione di strada e la mediazione di comunità | 6.000,00 |
CSII – Centro servizi integrati per l'immigrazione | 16.000,00 |
Diffusione lingua italiana e orientamento civico ed ai servizi | 11.124,76 |
e dagli allegati richiamati in premessa e in particolare: | |
Intesa per la costituzione di un ufficio giuridico comune per la tutela dei minori ai sensi della Legge Regionale del 28 luglio 2008, n. 14 | 8.500,00 |
Protocollo operativo sulle modalità di esecuzione di provvedimenti di allontanamento di minori dalla famiglia di origine in esecuzione di un decreto della Magistratura minorile e di esecuzione di un provvedimento ai sensi dell'art. 403 del codice civile | / |
Protocollo di tutela minorile in ambito sanitario | |
Progetto Uscire dalla violenza | 20.000,00 |
Convenzione Centro Xxxxx – Percorsi di autonomia per le disabilità acquisite | / |
Intesa per la messa in rete delle risorse e delle competenze dei centri consulenza, risorsa e documentazione per l'integrazione delle persone con disabilità nella provincia di Ferrara | 6.000,00 |
Art. 2 – FINALITA'
La Amministrazioni interessate, con il presente Accordo di programma approvano il Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale 2009/2011, nonché il Programma Attuativo Annuale 2009, elaborati nel rispetto delle Legge 328/2000, della Legge Regionale 2/2003 e della deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Xxxxxx-Romagna 196/2008. Fanno parte del presente Accordo le intese e gli accordi richiamati in premessa.
Le Amministrazioni si impegnano,ciascuna per le proprie competenze, ad attuare le suddette programmazioni e a sostenere una nuova cultura del rapporto tra domanda e offerta di servizi sociali e sanitari incentrata sulla condivisione tra tutti gli attori della programmazione territoriale dei seguenti orientamenti contenuti nell’ Atto triennale di indirizzo e coordinamento della CTSS:
- personalizzazione dell’offerta affinché la programmazione si sviluppi sulla centralità dei bisogni dei cittadini,
- generalizzazione di regole di equità nell’accesso e uso della rete dei servizi, anche attraverso il miglioramento dell’informazione e della comunicazione con i cittadini,
- responsabilizzazione dei cittadini nel corretto utilizzo di prestazioni sociali e sanitarie,
- investimento sul ruolo del MMG per lo sviluppo dei servizi domiciliari e della rete delle cure primarie.
Art. 3 – FINANZIAMENTO
Il costo complessivo del Programma Attuativo Annuale 2009 è di € 12.797.871,51 di cui:
(inserire il dato complessivo, riferimento a schede riepilogative spesa prevista PAA 2009 per comuni + fondo sociale locale)
€ 238.608,67, a carico del Fondo
€ 11.284.410,60, a carico dei Comuni
€ 74.306,00, a carico della Provincia di Ferrara;
€ 1.200546,24, a carico dell'Azienda USL di Ferrara
Restano a carico della Provincia i costi dei programmi finalizzati.
L'Azienda Usl gestirà contabilmente, in regime di contabilità separata le risorse assegnate per il fondo regionale per la non-autosufficienza e le risorse trasferite dal Comune capofila per la gestione congiunta di progettazioni integrate. L'Ufficio di piano coordinerà la gestione per il Distretto Ovest delle azioni previste dal Piano degli interventi di utilizzo delle risorse per la non-autosufficienza così suddivise:
− € 420.020,46, a carico del Fondo Nazionale non Autosufficienza (FNA)
− € 47.686,82, a carico del Fondo Politiche per la Famiglia
− € 6.585.394,00, a carico del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA)
− € 657.958,00, a carico del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) per il riequilibrio e nuove azioni disabili
− € 60.868,00, a carico del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) per l’allineamento dei LEA disabili.
ART. 4 - STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Per la redazione, l’attuazione e la valutazione del Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale e del Piano attuativo 2009 i Comuni e l’AUSL hanno attivato :
- Comitato di Distretto
- Ufficio di Piano
- La aree tematiche / Gruppi di lavoro
- Concertazione.
ART. 5 - RAPPORTO CON GLI ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE
Le parti si impegnano, ciascuna per le proprie competenze, a raccordare le programmazioni sociale e sanitaria con le altre politiche che influenzano salute e benessere sociale attivando confronti tra le diverse programmazioni finalizzati ad assicurane l’integrazione.
ART. 6 - APPROVAZIONE DEI PROGRAMMI ATTUATIVI 2010/2011 E MODIFICHE DELL’ACCORDO
L’approvazione dei Programmi attuativi 2010/2011 avverrà mediante deliberazione del Comitato di Distretto, nella composizione allargata al Direttore del Distretto, e da successiva approvazione da parte delle Giunte Comunali dei Comuni del Distretto e dell’Azienda USL.
Le modifiche della programmazione sociale, sanitaria e socio-sanitaria integrata nonché quelle relative alle risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza avverranno attraverso deliberazione del Comitato di Distretto, nella composizione allargata al Direttore del Distretto.
L’integrazione dell’Accordo di programma per mutamenti resisi necessari da mutamenti normativi o da necessità di modificare istituti e risorse per assicurare la gestione più efficiente, efficace ed economica delle risorse interverrà con atti dei Sindaci e dell’Azienda USL previa deliberazione del Comitato di Distretto, nella composizione allargata al Direttore del Distretto.
ART. 7– FUNZIONI DI VIGILANZA
La Amministrazioni convengono di istituire il Collegio di vigilanza di cui fanno parte: il Presidente della Provincia, il Prefetto e i Sindaci Presidenti dei Comitati di Distretto o loro delegati con il compito di vigilare sul corretto svolgimento degli interventi previsti nel Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale.
Il Collegio di vigilanza, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell'Accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre alla Regione la modifica, anche sostanziale, dei progetti.
ART. 8 – PROCEDIMENTO DI ARBITRATO
Le vertenze che dovessero sorgere fra le Parti che sottoscrivono l'Accordo di programma e che non possano essere risolte in via amministrativa saranno definite da un arbitro unico designato d’intesa dalle parti.
ART. 9 – DURATA
Il presente Accordo ha durata triennale. Sue modifiche e/o integrazioni potranno essere disposte d’intesa tra le parti anche in sede di approvazione dei programmi attuativi annuali 2010/2011 secondo le modalità individuate dal precedente articolo 6.
ART. 10 – EFFICACIA E PUBBLICAZIONE
Il presente accordo avrà efficacia tra le parti dal momento della sottoscrizione, mentre sarà opponibile ai terzi con la pubblicazione sul BUR.
Il Comune di Cento trasmetterà alla Regione Xxxxxx-Romagna per la pubblicazione sul BUR il presente accordo di programma di approvazione del Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale 2009/2011 e del Programma Attuativo Annuale 2009 comprensivo della programmazione delle risorse del FRNA.
ART. 11 – ESENZIONE DEL BOLLO E REGISTRAZIONE
Il presente accordo gode dell’esenzione del bollo ai sensi del D.P.R. n. 642 del 26.10.1972 Allegato B, art. 16 nel testo integrato e modificato dall’art. 28 del D.P.R. n. 955 del 30.12.1982 e D.M. 20.08.1992.
Per il presente atto non vi è l’obbligo di procedere alla registrazione ai sensi dell’art. 1 della Tabella “Atti per i quali non vi è l’obbligo di chiedere la registrazione” allegata al D.P.R. n. 131 del 26.04.1986.
ART. 12 – DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non previsto nel presente accordo si rinvia alla vigente disciplina generale dell’Accordo di Programma, di cui all’art. 34 del D. Lgs. N. 267/2000 e alla Legge n. 241 del 07.08.1990.
Provincia di Ferrara
Comune di Cento
Comune di Bondeno
Comune di Mirabello
Comune di Poggio Renatico
Comune di Sant’Xxxxxxxx
Comune di Vigarano Mainarda
Azienda USL di Ferrara
Azienda O.U. Xxxxxxxxxxx Xxxx'Xxxx xx Xxxxxxx
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx