COMUNICAZIONE PERIODICA DI VARIA INFORMAZIONE A CURA DEL
COMUNICAZIONE PERIODICA DI VARIA INFORMAZIONE A CURA DEL
COORDINAMENTO BCC PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’’AOSTA
SOMMARIO:
RINNOVO CONTRATTO INTE- GRATIVO: PRESENTATA PIATTAFOR- MA
PILLOLE DI CCNL: LA BANCA DEL- LE ORE
MANIFESTO: RIFORMIAMO LA FI-
NANZA
RINNOVO CONTRATTO INTEGRATIVO RE- GIONALE BCC:
Dopo il tour de force delle assemblee nelle scorse settimane, il 25/06 abbiamo finalmente presentato in Federazione la piattaforma per il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale.
Alcune note:
E’ la prima volta, da tempo immemore, che ci si appresta a rinnovare il contratto di secondo livello non a ridosso della sua scadenza.
E’ la prima volta che la Federazione Piemonte Liguria e Valle d’Aosta si muove per prima in Italia.
La piattaforma è presentata unitariamente. Superando quindi, di fatto, le passate divergen- ze intersigla.
Si tratta di una piattaforma di rivendicazione che non stralcia il solo fattore economico (PDR), ma si propone di ottenere comunque importanti innovazioni normative.
E’ una piattaforma che si pone come primo obiettivo la qualità della vita dei colleghi.
Pillole di CCNL BANCA DELLE ORE
Che cos’è la banca delle ore?
È da considerarsi come un contenitore ideale nel quale affluiscono le ore da recuperare, prove- nienti sia dall’eventuale scelta di accantonamento per riduzione dell’orario di lavoro, da effettuarsi all’inizio dell’anno (23 ore), sia dalle prestazioni di flessibilità come sopra menzionato.
Come si utilizza la banca delle ore?
LAVORO STRAORDINARIO
Viene confermato il limite di 100 ore annue, prevedendo che:
• per le prime 50 ore, il lavoratore può optare per:
- il recupero con il meccanismo della Banca delle Ore;
- il compenso per lavoro straordinario;
• per le ulteriori 50 ore:
- diritto a percepire il compenso per lavoro straordinario.
CRITERI DI RECUPERO
• entro 6 mesi dalla relativa prestazione il recupero potrà essere effettuato previo accordo tra azien- da e lavoratore;
• trascorso tale periodo, e fino a 24 mesi dalla relativa prestazione, il lavoratore ha diritto al recu- pero, previo semplice preavviso all’azienda di almeno:
- 1 giorno lavorativo: per il recupero frazionato di ore;
- 5 giorni lavorativi: per il recupero da 1 a 2 giorni;
- 10 giorni lavorativi: per il recupero di più di 2 giorni.
• trascorso il termine dei 24 mesi, l’azienda nei successivi 6 mesi, fisserà – previo accordo col lavora- tore – il recupero delle ore relative a prestazioni rese in aggiunta al normale orario di lavoro, con- fluite in banca ore e non fruite. In difetto di accordo l’azienda provvederà ad indica- re, entro il medesimo termine di 6 mesi, i tempi di fruizione.
DITE NO! ALLA SCADENZA!
E se l’azienda non fissa entro i termini previsti il recupero?
Qualche azienda, IN DIFETTO rispetto al contratto che le chiede di fissare le o- re oltre i 24 mesi, lascia “scadere” le ore, ma questo non è corretto, NON VI è MAI STATO A LIVELLO LOCALE UN INCONTRO CHE ABBIA CONDIVISO TALE COM- PORTAMENTO.
Il CCNL recita:
Chiarimento a verbale
“Le Parti condividono che l’applicazione della presente disciplina non può prescindere dal porre in essere tutte le possibili misure organizzative atte a rendere effettivamente fruibile il recupero delle prestazioni aggiuntive confluite in banca delle ore entro i termini ed alle condizioni contrattuali da parte dei lavoratori. Per le ore di prestazioni ag- giuntive ancora accantonate a banca delle ore e non recuperate, si darà luogo a livello locale o aziendale ad un con- fronto finalizzato ad individuare soluzioni condivise.”
Non si parla di una loro scadenza, anzi, il contratto stabilisce che se per motivi di as- senza particolari (Es. Malattia) le ore che non possono essere recuperate queste vanno PAGATE. In poche parole, non vanno mai perse…
RIFORMIAMO LA FINANZA
PER UN’ECONOMIA CIVILE E SOLIDALE
SIAMO NELLA PIÙ GRAVE CRISI ECONOMICA CHE SI RICORDI. Un evento prodotto e alimentato dall’esplosione incontrollata e senza regole di un industria finanziaria globalizzata che ha immaginato di dare vita ad un economia di carta basata sull’indebitamento. Inevitabilmente la mega bolla finanziaria ha investito l’economia reale e sta producendo disastrosi effetti occu- pazionali con il rischio di un rapido processo di disgregazione sociale. Le cause di questa crisi sono ben identificabili: dipendenza dal modello fossile di stili di vita che bruciano petrolio, deregulation spinta dei mercati finanziari, esplosione dell’indebitamento e delle attività finanziarie,compressione del reddito delle famiglie con conseguente ricorso al credito, nascita di una casta di su- per manager globale che ha contribuito a distorcere il ruolo dei mercati borsistici come punto d’incontro tra i risparmiatori (singoli e collettivi) e le imprese.
IL VERO MOTORE DELLA CRISI È STATA L’IPERFINANZA: un sistema in grado di lasciare libere le redini ai fondi altamente speculativi (hedge funds), ad una nuova categoria di investitori che hanno trasferito il loro rischio nelle imprese appe- santendole dei debiti (private equity), al mercato non regolamentato di derivati e opzioni che ha condizionato l’economia reale, soprattutto i prezzi delle materie prime, con effetti devastanti sui beni alimentari e sui Paesi del Sud del Mondo. Basti pensare che ancora oggi il valore dei derivati in circolazione è pari a 480 trilioni di dollari, 480.000 miliardi di dollari, oltre 10 volte il Pil di tutto il Mondo. È indispensabile tirare giù la leva!
Mercati finanziari
1. Istituire un’autorità sovranazionale di regolazione dei mercati finanziari (che vigili su derivati,hedge funds, private equity, mer- chant bank, ecc.)
2. Abolire i paradisi fiscali
3. Limitare l’effetto leva di ciascun operatore (non superiore a 10 volte il valore del patrimonio ingestione) e le posizioni dei singoli operatori su uno specifico sottostante
4. Introdurre un tetto alle forme di incentivazione alla vendita di prodotti finanziari per dirigenti,quadri e operatori del settore del credito e della finanza (es. 10% della retribuzione contrattualelorda annuale)
5. Obbligo di trasparenza nei confronti della clientela di tutte le forme di incentivazione extra contrattuale per la compravendita di prodotti finanziarie e di credito (es. mutui, fondi, obbligazioni ecc.)
6. Rivedere i criteri per la concessione del credito alle PMI e alle imprese sociali (revisione Basilea2), introdurre strumenti di ga- ranzia per i crediti verso la Pubblica Amministrazione e aziendecollegate o controllate
Fiscalità
7. Introdurre una tassa sulle transazioni e sui volumi scambiati sulle valute e i prodotti derivati esimilari destinando gli introiti ai contributi per il raggiungimento degli obiettivi umanitari del Millennium Goal
8. Riequilibrare il prelievo fiscale tra conto corrente e obbligazioni-capital gain (27% - 12,50%), raddoppiare la tassazione sulle commissioni pagate dai clienti nel caso di performance inferiori del10% al benchmark e destinare le risorse aggiuntive per soste- nere le erogazioni di microcredito
9. Incrementare il prelievo fiscale sui beni di consumo inquinanti e energivori e destinare gli introitiad investimenti nel trasporto collettivo
10. Fiscalità premiale per gli investimenti socialmente responsabili individuali o in forma collettiva(esempio fondi pensione)
11. Introdurre cedolare secca sugli affitti (es. 20%), bonus per le fasce più deboli e introduzione del diritto all’abitazione primaria attraverso l’istituzione con gli introiti della cedolare secca di un apposito fondo patrimoniale
12. Introdurre fiscalità premiale per le aziende che si sottopongono a procedure di certificazione della responsabilità sociale e che mantengono i rating per almeno tre anni
Legalità
13. Abbassare il tasso soglia che fa scattare la normativa anti usura agganciandolo al tasso ufficiale BCE con spread predeterminati e rendere trasparente la filiera del denaro penalizzando fiscalmente e normativamente l’utilizzo del denaro contante e degli asse- gni per ostacolare il circuito dell’economia criminale
14. Reintrodurre l’obbligo di esercizio dell’azione penale per il reato di falso in bilancio
15. Incentivare lo sviluppo delle attività economiche con e sui beni confiscati alla criminalità organizzata (con obbligo di assegna- zione entro sei mesi, snellendo anche il superamento delle ipoteche sui beni e creando appositi fondi pubblici per lo sviluppo di attività imprenditoriali)
16. Limitare la produzione e l’esportazione di armi ai Paesi che garantiscano assenza di conflitti nelle proprie aree di influenza, ab- biano elevato tasso di coesione sociale interna e democrazia, e salvaguardino la libertà d’espressione e di culto, limitino il posses- so delle armi, si sottopongano alla vigilanza delle N.U. e siano impegnate in un percorso di disarmo, con particolare attenzione al nucleare, ai gas tossici e alle bombe cluster
Sostenibilità
17. Affidare alle autorità di garanzia il controllo dei prezzi delle materie prime energetiche e alimentari al fine di assicurare l’accesso a valori costanti da parte degli operatori non finanziari
18. Introdurre una specifica normativa sui compensi dei manager con un tetto al moltiplicatore rispetto alle retribuzioni medie dei lavoratori (per esempio non più di quindici volte comprese stock options con vincoli sociali obbligatori)
19. Stabilire per legge che i beni comuni (acqua, luce, gas, reti di comunicazione e trasporto collettivo) devono essere al riparo dalla speculazione finanziaria, restituendo all’acqua il “valore di bene accessibile per diritto a tutti gli uomini e le donne”
20. Incentivare prodotti finanziari orientati al consumo eco sostenibile (es. eco prestito per ristrutturazioni delle abitazioni in chia- ve di risparmio energetico), qualificare con precisi regolamenti i prodotti e servizi che possono etichettarsi come etici e istituire un’Authority per la Responsabilità sociale
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