CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
SERVIZIO DI VERIFICA SUGLI IMPIANTI ELETTRICI PER IL BIENNIO 2019/2020 DA PARTE DI UN ORGANISMO NOTIFICATO AI SENSI DEL D.P.R. 22/10/2001 N. 462
INDICE
Cap. Pag.
ART. 1. OGGETTO DELL’APPALTO 3
ART. 2. SUBAPPALTO 3
ART. 3. DURATA DELL’APPALTO 3
ART. 4. DESCRIZIONE E MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO 3
ART. 5. AREE INTERESSATE DAL SERVIZIO 4
ART. 6. DESCRIZIONE GENERALI DEGLI IMPIANTI 5
6.1. RICEZIONE MEDIA TENSIONE 5
6.2. DISTRIBUZIONE 6
ART. 7. DESCRIZIONE XXXXXXXX XXXXXXXXXX 0
ART. 8. PERSONALE ADDETTO ED EQUIPAGGIAMENTO 9
ART. 9. RESPONSABILITÀ DELL’IMPRESA 9
ART. 10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO 10
ART. 11. SANZIONI E PENALI 10
ART. 12. DEFINIZIONE CONTROVERSIE E FORO COMPETENTE 10
ART. 1. OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente Capitolato Speciale D’Appalto (di seguito CSA) ha per oggetto il servizio di verifica dell’efficienza degli impianti di terra dei padiglioni di proprietà della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore (di seguito Fondazione) ai sensi D.P.R. 462/01; pertanto l’Impresa esecutrice dovrà avere abilitazione ministeriale alle attività di verifica sopra esposte.
ART. 2. SUBAPPALTO
Le lavorazioni sono subappaltabili, ai sensi dell’art. 105, comma 2 del D. Lgs. 50/2016 e s. m. i., in misura non superiore al 30% dell’importo contrattuale relativo al servizio.
ART. 3. DURATA DELL’APPALTO
La richiesta di preventivo è funzionale a comprendere se nel mercato elettronico esistono entità disponibili e con capacità tecniche adeguate a soddisfare le esigenze oggetto del presente capitolato speciale d’appalto (di seguito denominato CSA), oltre a individuare l’importo economico necessario per l’espletamento del servizio.
In funzione dell’importo di cui sopra la Fondazione (denominata in seguito Stazione Appaltante) si riserva la facoltà di valutare la metodologia più opportuna per procedere all’affidamento dell’incarico, così come indicato nel D.Lgs. 50/2016.
La necessità è comunque di iniziare il servizio entro 30 giorni dalla firma del contratto (emissione ordine) e che il servizio sia ultimato entro 180 giorni solari e consecutivi dall’inizio del servizio.
ART. 4. DESCRIZIONE E MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
L’impresa aggiudicataria (di seguito denominata Impresa) dovrà eseguire (per quanto applicabili) le seguenti attività:
- analisi della documentazione esistente;
- misura di equipotenzialità delle cabine MT/bt rispetto ai punti di consegna a 23 kV;
- verifica della continuità di messa a terra dei conduttori PE ed EQP;
- verifica delle protezioni contro i contatti indiretti (misura delle impedenze di circuiti TN-S);
- verifica dell’efficienza degli interruttori differenziali;
- verifiche dei locali a uso medico;
- verifica impianti LPS;
- rilascio dei verbali d’ispezione ai sensi del D.P.R. 462/01 per ogni singolo padiglione.
Le attività sopradette e relativi sopralluoghi dovranno essere eseguiti nel normale orario di lavoro dalle 08:00 alle 17:00, questo salvo particolari esigenze derivanti dalla normale attività sanitaria, con particolare riferimento per alcune aree per le quali si dovrà intervenire in orari serali e/o prefestivi e/o festivi: in tal caso sarà data specifica comunicazione dal direttore di esecuzione concordando con l’impresa le tempistiche e modalità di esecuzione.
L’impresa dovrà comunque ridurre al minimo i disservizi alle utenze alimentate e dovrà prendere tutte le precauzioni tramite avviso, verbale e scritto, con le utenze per ogni fuori servizio necessario.
ART. 5. AREE INTERESSATE DAL SERVIZIO
presidio ospedaliero Policlinico |
• Impianto generale MT composto da due anelli a 23 kV |
• Padiglione Marangoni |
• Prefabbricato centro trapianti |
• Padiglione Bosisio |
• Xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx. Xxxxxx 00 |
• Padiglione Guardia Accettazione |
• Padiglione Sacco / Sisini |
• Padiglione Granelli / Marcora |
• Padiglione Monteggia |
• Prefabbricato De Palo |
• Padiglione Direzione Sanitaria / Biblioteca Scientifica / Chiesa |
• Padiglione Lamarmora |
• Padiglione Zonda |
• Padiglione Litta |
• Padiglione Xxxxxxxx Xxxx |
• Padiglione Xxxxx |
• Centrale Tecnologica |
• Padiglione Devoto / Vigliani (FEAL) |
• Padiglione Alfieri |
presidio ospedaliero Policlinico |
• Clinica De Marchi |
• Padiglione Servizi |
• Clinica Regina Elena |
Presidi esterni Policlinico |
• Xxxxxxxx xx xxx Xxxx 0 |
• Impianto generale MT |
• Padiglione 1° |
• Padiglione 2° |
• Xxxxxxxxxx 0x / Xxxxxxxxxx |
• Padiglione 4° |
• Padiglione 5° |
• Palazzina Bertarelli |
• Ex Chiesa |
• Padiglione Valetudo |
• Altri Presidi |
• Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, xxx Xxxxxxxx 00 (ambulatori) |
• Xxxxxxx Xxxxxx, xxx Xxxxxxxxx. Xxxxxx 00/00 (xxxxxx) |
• Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxx Xxxxxxxxx 000 (hospice) |
• Xxx Xxxxxxxxx 00 (xxxxxx psicosociali) |
ART. 6. DESCRIZIONE GENERALI DEGLI IMPIANTI
6.1. Ricezione media tensione
N. 3 cabine Primarie a 23 kV connesse con la rete elettrica esterna, due ordinarie e una di emergenza:
• cabina Moneta ricezione e immissione primaria anello 1;
• cabina Granelli ricezione e immissione primaria anello 2;
• cabina Vigliani/Devoto/Alfieri ricezione di riserva;
connesse alla rete urbana tramite cavi interrati della società distributrice Unareti S.p.A. e in regime di terra globale (CEI 99-3 o CEI EN 50522).
6.2. Distribuzione
La distribuzione interna della media tensione è funzionalmente suddivisibile in:
• Rete MT anello 1 lato sud-est ospedale, strutturata ad anello (gestito in modalità di “aperto”), dove sono presenti n. 5 cabine 23/0,4 kV, con lato bassa tensione esercito con sistema TN-S:
- cabina Moneta n. 2 trasformatori da 630 KVA;
- cabina CDZ Zonda n. 1 trasformatore da 630 kVA;
- cabina Monteggia n. 3 trasformatori da 2.000 kVA;
- cabina De Marchi n. 2 trasformatori da 500 kVA;
- cabina Regina Elena n° 2 trasformatori da 500 kVA.
• Rete MT anello 2 - lato nord-ovest dell'Ospedale, strutturata ad anello (gestito in modalità di “aperto”), dove sono presenti n. 5 cabine (3 in anello, 2 “in antenna”) 23/0,4 kV, con lato bassa tensione esercito con sistema TN-S:
- cabina Granelli n. 4 trasformatori da 1.000 kVA;
- cabina Invernizzi n. 2 trasformatori da 1.250 kVA (alimentata “in antenna”
dalla cabina Granelli);
- cabina Sacco n. 2 trasformatori da 630 kVA;
- cabina Vigliani/Devoto/Alfieri n. 2 trasformatori da 630 kVA;
- cabina Mangiagalli n. 3 trasformatori da 1.000 kVA (alimentata “in antenna”
dalla cabina Vigliani/Xxxxxx/Xxxxxxx).
• Rete MT centrale tecnologica – cogenerazione:
- cabina tecnologica:.........................n. 2 trasformatori da 2.000 kVA (elevatori) + 2
trasformatori da 800 kVA (servizi);
- cabina via Commenda 15: ..............n. 2 trasformatori da 800 kVA (alimentata “in antenna”
dalla cabina Tecnologica).
• Le alimentazioni in MT provenienti dai punti di fornitura sopra citati sono attestate alla cabina Tecnologica ubicata nell’area di Via Commenda n. 15 dove sono presenti, oltre agli impianti di produzione termica con caldaie:
- n. 2 cogeneratori x 1.415 kW + 2 trasformatori 400 V / 23 kV 2.000 kVA;
- n. 2 Trasformatori 23kV 800 kVA;
- n. 1 gruppo elettrogeno 400 V / 1.000 kVA.
Da quest’ultima cabina sono derivati i collegamenti in MT, secondo uno schema “a doppio anello”, fino alle cabine “secondarie” sopra citate.
Si evidenzia inoltre quanto segue.
• Le reti di terra delle cabine sono tra loro interconnesse ma la distanza tra le stesse può essere anche notevole (qualche centinaio di metri): ciò richiederà una specifica valutazione mirata per analizzarne le condizioni di sicurezza, nel caso di guasto a terra della media tensione, in punti differenti del sito.
• Come protezione contro i contatti indiretti sono installati, in alcune cabine, oltre a dispositivi automatici a massima corrente, relè differenziali regolabili in tempo e corrente, tarati fino a qualche decina di ampere, con ritardi sino a 5”.
• Le linee a valle sono ulteriormente protette con dispositivi anch’essi regolabili, di tipo selettivo e istantanei (selettivi sia in corrente sia in tempo con quelli di cui al punto precedente).
• Ogni cabina alimenta uno o più Quadri Generali di distribuzione in b.t. denominati “di padiglione”.
• All’interno dei padiglioni ci sono reparti nei quali sono presenti sia locali di tipo ordinario, sia a uso medico di gruppo 0, 1 e 2 (CEI 64-8 sez. 710).
• Ciascun reparto è accessibile normalmente in orario diurno, tuttavia vi sono casi ove occorrerà procedere alle verifiche in orario serale o nei giorni prefestivi e/o festivi.
• I padiglioni dotati di LPS sono: Mangiagalli, Invernizzi, Monteggia, Centrale Tecnologica e Guardia Accettazione.
ART. 7. DESCRIZIONE SOMMARIA PADIGLIONI
rif. | padiglione | piani entro terra | piani fuori terra | S.L.P. [m²] |
2 | UFFICI AMMINISTRATIVI | 2 | 3 | 12.000 |
3 | MARANGONI | 1 | 4 | 2.470 |
3a | VILLETTA MARANGONI | 0 | 1 | 195 |
4 | INVERNIZZI | 1 | 6 | 7.193 |
rif. | padiglione | piani entro terra | piani fuori terra | S.L.P. [m²] |
5 | BOSISIO | 1 | 3 | 1.470 |
5a | GUARDIOLA | 0 | 1 | 46 |
6 | GUARDIA ACCETTAZIONE | 2 | 3 | 17.600 |
7 | GRANELLI + MARCORA | 1 | 4 | 9.115 |
8 | SACCO + SISINI | 1 | 4 | 8.080 |
10 | MONTEGGIA | 2 | 6 | 10.713 |
10a | DE PALO - prefabbricato | 0 | 1 | 466 |
13 | EX CONVITTO SUORE | 1 | 3 | 3.710 |
13a | CHIESA DI S. XXXXXXXX | 1 | 1 | 430 |
17 | LAMARMORA | 1 | 5 | 2.160 |
18 | ZONDA | 1 | 4 | 6.490 |
24 | LITTA | 1 | 3 | 3.450 |
28 | PAD. 1° XXX XXXX | 0 | 2 | 3.680 |
29/30 | PAD. 2° XXX XXXX | 0 | 2 | 3.680 |
31/32 | PAD. 3° XXX XXXX | 0 | 2 | 3.090 |
33/34 | PAD. 4° XXX XXXX | 0 | 2 | 3.360 |
35 | PAD. 5° XXX XXXX | 0 | 2 | 1.720 |
36 | BERTARELLI | 1 | 3 | 1.320 |
37 | CHIESA ADDOLORATA | 1 | 1 | 585 |
38 | FOND. VILLA - PAT. MOLECOLARE | 1 | 1 | 335 |
39 | VALETUDO | 1 | 3 | 2.040 |
40 | CHIRURGIA SPERIM. - prefabbricato | 0 | 1 | 362 |
25 | XXXXXXXX XXXX | 1 | 2 | 2.780 |
26 | COGENERAZIONE | 1 | 3 | 8.555 |
51 | MANGIAGALLI | 1 | 4 | 28.870 |
27 | XXXXX | 1 | 3 | 1.430 |
52 | ALFIERI | 1 | 6 | 5.747 |
53 | CLINICA DEL LAVORO (DEVOTO) | 1 | 3 | 5.504 |
54 | VIGLIANI | 1 | 5 | 1.890 |
53a | DEVOTO SPOGLIATOI - prefabbricato | 0 | 2 | 470 |
57 | REGINA XXXXX | 1 | 4 | 7.548 |
56 | SERVIZI GENERALI | 1 | 2 | 2.208 |
55 | DE MARCHI | 1 | 4 | 6.094 |
rif. | padiglione | piani entro terra | piani fuori terra | S.L.P. [m²] |
58 | BERGAMASCO | 1 | 2 | 1.193 |
59 | CASCINA BRANDEZZATA | 0 | 2 | 991 |
60 | RIPAMONTI |
ART. 8. PERSONALE ADDETTO ED EQUIPAGGIAMENTO
L’Impresa dovrà provvedere all’attività con proprio personale tecnico specializzato (di seguito denominati Tecnici) in quantità sufficiente per adempiere nel miglior modo possibile ai compiti a lei affidati, in base a quanto richiesto dal presente capitolato e dalla legislazione e normativa vigente.
Nel caso in cui detti tecnici risultassero inadatti a erogare il servizio e/o insubordinato, a giudizio del direttore di esecuzione del contratto (di seguito denominato DEC), persona normalmente in forza all’U.O.C. Funzioni Tecniche della Stazione Appaltante, dovranno essere prontamente sostituiti.
L’Impresa, prima dell’inizio delle attività e in fase di programmazione degli interventi, dovrà indicare alla Stazione Appaltante il nome del proprio referente tecnico / amministrativo che avrà il compito di sorvegliare il personale addetto alle verifiche.
Tutte le contestazioni d’inadempienza fatte al sopradetto referente saranno da considerare come fatte direttamente al firmatario del contratto.
I tecnici, i cui nomi andranno indicati anch’essi in fase di programmazione degli interventi, dovranno essere classificati come PES o PAV, in ottemperanza alla norma CEI 11-27/1; dovranno inoltre essere dotati, in sufficiente misura, di tutti gli strumenti e accessori necessari per eseguire le misurazioni, e dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
Unitamente ai report delle misurazioni di cui sopra dovranno essere allegati in copia i certificati di collaudo / taratura della strumentazione utilizzata.
ART. 9. RESPONSABILITÀ DELL’IMPRESA
È in carico all’Impresa la responsabilità civile, penale ed economica relativa e conseguente all'esecuzione degli interventi oggetto del contratto e comunque inerenti al servizio in oggetto.
Con la firma per accettazione del presente CSA l’Impresa solleva la Stazione Appaltante dalle responsabilità riguardanti gli eventuali danni a persone e a cose derivanti dal servizio in oggetto, siano essi danni generati da attività previste a contratto e in corso di esecuzione, provvisionali, derivanti da incuria e/o mancato e/o incompleto rispetto delle prescrizioni antinfortunistiche, o da mancata e/o difettosa e/o incompleta manutenzione delle attrezzature.
Nell’espletamento del servizio l’Impresa è tenuta all’adozione di tutti i provvedimenti e delle cautele necessarie per garantire l’incolumità delle persone addette al servizio e a terzi.
Il risarcimento degli eventuali danni materiali dovuti all’attività in carico all’Impresa riconducibili a negligenza del personale tecnico saranno quantificati e detratti dall’importo totale dovuto all’Impresa al termine del servizio.
ART. 10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Ove si verifichino le condizioni previste dall’art. 108 del D.Lgs. 50/2016, si procede alla risoluzione del contratto con le modalità ivi indicate.
ART. 11. SANZIONI E PENALI
In caso di mancato rispetto dei tempi concordati con la Stazione Appaltante, accertato dai Tecnici della Fondazione, all’Impresa è applicata una penale di € 50,00 per ogni giorno di ritardo rispetto al cronoprogramma concordato.
Il predetto importo, moltiplicato per i giorni di ritardo, è inteso IVA esclusa e sarà detratto dal totale imponibile finale dovuto all’Impresa.
Qualora le inadempienze di cui sopra si ripetano in modo intollerabile o siano accertate gravi mancanze per negligenza, imprudenza, imperizia, ecc., la Stazione Appaltante può in qualsiasi momento risolvere il contratto prima della sua naturale scadenza, ai sensi dell’art. 108, comma 4, del D.Lgs. 50/2016, e/o affidare i lavori ad altra impresa.
ART. 12. DEFINIZIONE CONTROVERSIE E FORO COMPETENTE
La definizione di tutte le controversie derivanti dall’esecuzione del contratto, esperito infruttuosamente il ricorso ad accordo bonario o transazione di cui agli artt. 205 e 208 del D.Lgs. 50/2016 ed esclusa a priori la devoluzione alla competenza arbitrale, è rimessa all’Autorità Giudiziaria del Foro di Milano.