Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione
Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Ministero della Salute
Regione Lazio Comune di Subiaco
Accordo di Programma Quadro Regione Lazio
“Area Interna - Monti Simbruini”
Roma, giugno 2021
Premesse giuridiche nazionali e comunitarie
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche, concernente “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
VISTO l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche, che definisce gli strumenti di programmazione negoziata;
VISTA in particolare, la lettera c) del medesimo comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di una Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lettera
b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del DPR 20 aprile 1994, n.
367;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la delibera CIPE del 21 marzo 1997, n. 29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1, lettera b), in cui è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub-regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
VISTO l’articolo 1, comma 245, legge 27/12/2013, n. 147, in cui si prevede che il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo 2014/2020, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonchè degli interventi complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
VISTO l’articolo 1, comma 703, lett. l, legge 23/12/2014, n. 190, in cui si prevede che per la verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del FSC, le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico;
VISTA la delibera CIPE n. 9/2015 – punto 5, in cui si prevede che gli interventi della Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne del Paese siano monitorati nella banca dati unitaria secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive;
VISTA la delibera CIPE n. 10/2015, in cui si prevede che le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-IGRUE;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTA la delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione di un codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP (Codice Unico di Progetto) in attuazione dell’articolo 11 della legge n. 3/2002 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e in particolare l’articolo 11 (Codice unico di progetto investimenti pubblici) che prevede che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1 gennaio 2003 sia dotato di un “Codice unico di progetto” che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, nonché il Regolamento di esecuzione ed attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 per le parti non ancora superate dai provvedimenti attuativi del predetto d.lgs n. 50/2016 ;
VISTO il decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”;
VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14, con la quale sono state definite le procedure da seguire per la Governance degli APQ, ed in particolare il punto 1.1.2 che recita:
Per ogni Accordo di programma quadro (APQ) viene inoltre costituito un "Tavolo dei sottoscrittori”, composto dai firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione “programmatica” a quella “attuativa”;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi.
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, ed in particolare l’art. 3 riguardante la “tracciabilità dei flussi finanziari”;
VISTO il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
VISTO il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e successive modifiche, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 (in G.U. 30/10/2013, n.255) e, in particolare, l’articolo 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato e che stabilisce il riparto delle funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia;
VISTO il decreto legge 12 luglio 2018, n.86 convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, che inserisce all’art. 4-ter il riordino delle competenze dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2014 (G.U. n. 191/2014), recante l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 2014 (G.U. n.15/2015) che, in attuazione dell’art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Dipartimento per le politiche di coesione;
VISTA la Carta della governance multilivello in Europa, RESOL-V-012 adottata dal Comitato delle Regioni dell’UE il 3 aprile 2014;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul
Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione, del 25 febbraio 2014 , recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE);
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, nonché la legge 27 dicembre 2013,
n. 148, che approva il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, per il periodo di programmazione 2014/2020;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 13, 14, 15, 16 e 17 della citata legge di stabilità 2014, che stabilisce quanto segue:
a)“13. Al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2014-2020, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2014 e di 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183”;
b)“14. Le risorse di cui al comma 13 sono destinate al finanziamento di interventi pilota per
il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, con riferimento prioritariamente ai servizi di trasporto pubblico locale ivi compreso l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica, di istruzione e socio-sanitari, secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato”;
c)“15. L’attuazione degli interventi, individuati ai sensi del comma 14, è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati, fra cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della salute, mediante la sottoscrizione di accordi di programma-quadro di cui all’articolo 2, comma 203, lettera c) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in quanto applicabile, con il coordinamento del Ministro per la Coesione Territoriale che si avvale dell’Agenzia per la coesione territoriale”;
d)“16. I criteri generali per l’individuazione delle aree interne ai sensi del comma 13, interessate dai progetti pilota di cui al comma 14, sono definiti con l’Accordo di partenariato” e)“17. Entro il 30 settembre di ciascun anno, il Ministro per la Coesione Territoriale presenta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) i risultati degli interventi pilota posti in essere nel periodo di riferimento, ai fini di una valutazione in ordine a successivi rifinanziamenti dell'autorizzazione di spesa di cui al comma 13”.
VISTO il decreto del Capo del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica di cui all’art. 10 del decreto legge n. 101 del 2013 sopra citato, adottato in data 9 ottobre 2014 e recante disciplina del Comitato nazionale Aree Interne;
VISTA la nota n.10646 del 12/11/2014 della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica (DPS) recante “elementi da inserire nei programmi operativi per la strategia Aree Interne”;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014), in particolare i commi da 104 a 141 dell’art. 1 e successive modifiche, in materia di unione di comuni e gestione associata di funzioni;
CONSIDERATO che il perseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale, volto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, è presente nella “Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese” – parte integrante del Piano Nazionale di Riforma (Documento di Economia e Finanza 2014 – Sez. III; Documento di Economia e Finanza 2015 – Sez. III - Piano nazionale di Riforma - Sez. IV - Appendice al PNR, allegati, nonché nella Relazione sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate – stato di attuazione della SNAI);
VISTO l’Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con decisione dalla Commissione Europea il 29/10/2014, che prevede – al punto 3.1.6 – un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’art. 174 del TFUE;
CONSIDERATO che l’Accordo di Partenariato, nell’ambito della Strategia Nazionale “Aree interne”, declina per la Strategia Aree Interne due classi di interventi:
1) Prima classe di interventi - Adeguare i servizi essenziali salute, istruzione e mobilità, attraverso il:
a) miglioramento della qualità e quantità dei servizi per l’istruzione (incentivi per ridurre la mobilità degli insegnanti, riorganizzazione e realizzazione di nuove sedi scolastiche,
etc.), per la salute (telemedicina, servizi di emergenza, diagnostica mobile per i cittadini, etc.) e per la mobilità (servizi di trasporto polifunzionali, collegamenti con le stazioni ferroviarie, etc.). Tali interventi aggiuntivi vengono realizzati con le risorse a valere dal Fondo di rotazione di cui all’art. 1, comma 13, della Legge di stabilità per il 2014 e con altre risorse, anche comunitarie, e saranno realizzati da Regioni, Enti locali ed Enti pubblici, che assumono l’impegno, nell’ambito delle rispettive responsabilità di missione, a renderli permanenti qualora risulti positiva una valutazione dell’efficacia, condivisa dal livello ministeriale, anche al fine di riorientare la distribuzione delle risorse ordinarie su nuovi modelli organizzativi emergenti dall’attuazione della Strategia, finanziabili con le risorse rinvenienti dai risparmi degli eventuali disinvestimenti di cui sia emersa l’evidenza;
b) monitoraggio della rete dei servizi delle aree interne, delle diverse soluzioni individuate per garantirne l’offerta, delle modalità di accesso e della qualità dei servizi stessi, valutando lo specifico impatto delle nuove normative su tali aree.
2) Seconda classe di interventi – Progetti di sviluppo locale. A tal fine sono stati identificati cinque fattori latenti di sviluppo:
a) tutela del territorio e comunità locali;
b) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
c) sistemi agro-alimentari e sviluppo locale;
d) risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
e) saper fare e artigianato.
RILEVATO che l'Accordo di Partenariato prevede il finanziamento, per le aree progetto selezionate, attraverso tutti i fondi comunitari disponibili (FESR, FSE e FEASR) e le risorse stanziate dalla legge di Stabilità n. 147/2013, che troveranno puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di Programma Quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali;
CONSIDERATO che le “Aree Interne” sono rappresentate da quei Comuni significativamente distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali, che hanno subito nel corso del tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui importanti potenzialità vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate;
ATTESO che la Strategia Nazionale per le Aree Interne è avviata e governata dai Ministeri responsabili per il coordinamento dei fondi comunitari e per i tre servizi essenziali considerati (Istruzione, Salute e Mobilità), d'intesa con le Regioni ed in cooperazione con ANCI e il coordinamento del Comitato tecnico Aree Interne;
CONSIDERATO che il coordinamento di FSE è transitato all’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro (ANPAL) a norma dell’articolo 9 del d.lgs. n. 150/2015;
VISTA la nota informativa del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 13, della legge 147/ 2013 e destinate alla realizzazione degli interventi attuativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI);
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014, recante “Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed all’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 che reca la “Disciplina dei compiti e delle attività del Dipartimento per le Politiche di Coesione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2020, n. 190, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
VISTO il decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346, il quale, in attuazione del D.P.C.M. n. 72/2014 individua gli Uffici di livello dirigenziale non generale nei quali si articolano le Direzioni generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ne determina i relativi compiti;
VISTA la Legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” e in particolare l’articolo 1, commi 674 e 675, che stabilisce quanto segue:
“674. Ai fini del rafforzamento della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 13 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è incrementata di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017. 675. Per effetto di quanto disposto dal comma 674 del presente articolo, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è pari, complessivamente, a 180 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per l'anno 2014, 23 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016 e 94 milioni di euro per l'anno 2017.”
VISTO il Regolamento dell’Agenzia per la coesione territoriale sul quale il Comitato Direttivo, istituito con DPCM 2 aprile 2015 e registrato alla Corte dei Conti il 12 maggio 2015, ha espresso parere favorevole nella seduta del 29 maggio 2015;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede l’introduzione dell’articolo 24-bis, concernente il Dipartimento per le politiche di coesione;
CONSIDERATO che al Dipartimento per le politiche di coesione è affidata l’alta sorveglianza sulle politiche di coesione di cui la Strategia Nazionale per le Aree Interne e le iniziative collegate alla sua attuazione sono parte integrante;
VISTA la nota DPCOE del 22 dicembre 2017 sulla semplificazione del processo SNAI per le aree sisma 2016, ai sensi della quale, a seguito degli eventi sismici di agosto, ottobre 2016 e di gennaio 2017, le cinque aree interne (Alto Aterno, Nuovo Maceratese, Ascoli Xxxxxx, Valnerina, Monti Reatini) rientranti nell’area del cratere, dovranno produrre un unico documento di strategia semplificato (in sostituzione del doppio adempimento ad oggi previsto, Preliminare e Strategia);
VISTA la Delibera del CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, pubblicata sulla G.U. del 20 aprile 2015, Serie Generale n. 91 e recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei
2014-2020. Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi” che approva gli indirizzi operativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne e provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 a valere sulla legge di stabilità 2014;
VISTA la Delibera del CIPE n. 43 del 10 agosto 2016, pubblicata nella G.U. del 27 dicembre 2016 con oggetto: “Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190”, che ripartisce le risorse previste dalla Legge di stabilità 2015 a favore di interventi pilota in 23 aree progetto e che regolamenta la governance delle risorse, le modalità di trasferimento e monitoraggio;
VISTA la Delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016” , modificativa ed integrativa della delibera CIPE n. 9/15;
VISTA la Delibera CIPE n. 52 del 25 ottobre 2018 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019 – 2021 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse”;
VISTA la Delibera CIPE n. 72 del 21 novembre 2019, pubblicata in G.U. del 12 marzo 2020, recante disposizioni su “Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Modifica dei termini per la sottoscrizione degli accordi di programma quadro”, per cui sono prorogati al 31 dicembre 2020 i termini di scadenza per la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro fissati dalle delibere n. 9 del 2015, n. 43 del 2016, n. 80 del 2017 e n. 52 del 2018;
Vista la Delibera CIPE n.76 del 15 dicembre 2020, pubblicata in G.U. del 5 febbraio 2021, con cui il termine di scadenza per la sottoscrizione degli Accordi di programma quadro è stato prorogato al 30 giugno 2021.
VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollata in data 09.08.18 - AOODPIT.Reg.Uff. U.0002729 avente ad oggetto gli adempimenti di cui al punto 4 Delibera Cipe del 7 agosto 2017, n. 80;
VISTA l’Intesa n.82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il Patto della salute 2014 - 2016 e in particolare gli atti di indirizzo che declinano interventi anche puntuali per le aree interne;
VISTA l’Intesa n.160/CSR del 15 settembre 2016, concernente il Piano Nazionale della Cronicità;
VISTA l’Intesa n.123/CSR del 7 luglio 2016 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Patto per la Sanità digitale di cui all’art.15, comma 1 dell’Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016;
VISTA la nota del Ministero della Salute - Direttore Generale della Programmazione Sanitaria
n. 29962-P del 17/10/2016 recante “Strategia Nazionale per le Aree Interne ed interventi in
campo sanitario”;
VISTE le Linee guida di giugno 2015 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Programmazione 2014-2020 – Strategia Nazionale Aree Interne Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (15G00122) (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) e, in particolare, le Linee guida che nel contesto de “La Buona Scuola”, declinano interventi nelle aree–progetto;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 140 del 21 ottobre 2019, pubblicato in G.U. al n. 290 del 11 dicembre 2019 e recante “Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca”;
VISTA la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità' 2016) pubblicata sulla GU n. 302 del 30- 12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 811 e 812, della citata legge di stabilità 2016, che stabilisce quanto segue:
811. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013,
n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 674, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018.
812. Per effetto di quanto disposto dal comma 811, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione della citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 190 milioni di euro, ripartiti come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017 e 20 milioni di euro per l'anno 2018.
VISTA la legge 11 dicembre 2016 n. 232, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, pubblicata in G.U. il 21 dicembre 2016, n. 297 S.O. 57;
VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di bilancio 2018), e, in particolare, l’art.1, commi 895 e 896, che stabilisce quanto segue:
895. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n.
147, come modificata dall'articolo 1, comma 811, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, é incrementata di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
896. Per effetto di quanto disposto dal comma 895, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla citata legge n. 183 del 1987, e' pari, complessivamente, a 281,18 milioni di euro. La ripartizione delle risorse, definita all'articolo 1, comma 812, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e' modificata come segue: 16 milioni di euro
per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017, 20 milioni
di euro per l'anno 2018, 30 milioni di euro per l'anno 2019, 30 milioni di euro per l'anno 2020 e 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
VISTA la Legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2019, n. 304.
VISTA la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2020, n. 322.
Attività del Comitato tecnico Aree Interne e relative istruttorie regionali
VISTO il “Rapporto finale di Istruttoria per la Selezione delle Aree Interne” elaborato dal Comitato Tecnico Nazionale Aree Interne e gli esiti dell’istruttoria pubblica disponibili al link xxxx://xxx.xxx.xxx.xx/xx/xxxxx/Xxxxx_xx_xxxxxxxxxx/Xxxxxxx_Xxxxx, dal quale si evince la selezione dell’area interna AI 2 Monti Simbruini, la strategia e le operazioni ad essa collegate;
VISTE le Linee Guida per costruire una “Strategia di area progetto” versione novembre 2014, redatte dal Comitato tecnico Aree Interne e pubblicato nella specifica sezione del sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
CONSIDERATO che il Comitato, come previsto dall’Accordo di partenariato 2014 - 2020 e dalla Delibera CIPE n. 9/2015 e s.m.i, con il monitoraggio e la valutazione in itinere del rispetto dei tempi previsti e degli esiti, assicura la coerenza ai risultati attesi della strategia allegata;
VISTA la nota del coordinatore del Comitato tecnico Aree Interne del 28 agosto 2020 (prot. DPCOE-0003268-P-24/08/2020), con la quale si dà comunicazione dell’approvazione della strategia d’Area dei Monti Simbruini e della idoneità della stessa ai fini della sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro;
Premesse giuridiche regionali
CONSIDERATO che il precitato Accordo di Partenariato definisce la strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTE:
- la Decisione C (2014) 9799 del 12 dicembre 2014 con cui la Commissione Europea, a seguito del negoziato effettuato con la Regione Lazio e le Autorità nazionali, ha approvato il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020, contrassegnato con il n. CCI2014IT05SFOP005;
- la Decisione C (2015) 924 del 12 febbraio 2015 con cui la Commissione Europea, a seguito del negoziato effettuato con la Regione Lazio e le Autorità nazionali, ha approvato
il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014- 2020, nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n. CCI 2014IT16RFOP010;
- la Decisione C (2015) 8079 del 17 novembre 2015 con cui la Commissione europea ha approvato il PSR FEASR 2014-2020 nell’ambito del “Sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale”, contrassegnato con il n° CCI 2014IT06RDRP005;
- la DGR 519 del 9 agosto 2017 “Intesa Istituzionale di Programma tra lo Stato e la Regione Lazio del 22 marzo 2000. Ricognizione delle risorse disponibili del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2000-2006 ai fini della relativa riprogrammazione e finalizzazione agli Accordi di Programma Quadro per le Aree Interne”;
- la DGR 807 del 5 novembre 2019 “Strategia nazionale Aree Interne - Modifica della DGR
n.519 del 9 agosto 2017 recante "Intesa Istituzionale di Programma tra lo Stato e la Regione Lazio del 22 marzo 2000. Ricognizione delle risorse disponibili del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2000-2006 ai fini della relativa riprogrammazione e finalizzazione agli Accordi di Programma Quadro per le Aree Interne".
RICHIAMATE:
- la DGR n. 477 del 7 luglio 2014 con cui sono state individuate, attraverso sovrapposizioni cartografiche ed analisi statistiche che ne evidenziano il grado di disagio/perifericità, le prime quattro Aree Interne della Regione Lazio nei territori di Alta Tuscia – Antica città di Xxxxxx, Monti Reatini, Monti Simbruini, Valle di Comino;
- la DGR n. 226 del 5 maggio 2016 e sue successive modifiche e integrazioni, con la quale è stato approvato il modello organizzativo del Gruppo di Lavoro interdirezionale per l’attuazione integrata e coerente della Strategia nazionale Aree Interne (SNAI) per la Regione Lazio;
- la Determinazione G08430 del 22 luglio 2016 “Istituzione Gruppo di Lavoro per l’attuazione integrata e coerente della Strategia nazionale Aree Interne (SNAI) per la Regione Lazio” e sue successive integrazioni, con la quale sono stati individuati i referenti delle Direzioni regionali coinvolte;
VISTA la DGR n 864 del 28 dicembre 2018 che ha provveduto a:
• approvare gli schemi degli atti negoziali per la governance della Strategia nazionale Aree Interne, ed in particolare lo schema di Convenzione tra la Regione e la rappresentanza dei comuni delle aree-progetto e lo schema di Accordo di Programma Quadro, allegati alla stessa come parte integrante e sostanziale;
• autorizzare il Direttore pro-tempore della Direzione regionale Programmazione Economica, alla firma delle Convenzioni tra la Regione e la rappresentanza dei comuni delle aree-progetto, e degli Accordi di Programma Quadro necessari per l’attuazione della Strategia nazionale Aree Interne, per i compiti in essi definiti;
• stabilire che il Direttore pro-tempore della Direzione regionale Programmazione Economica, prima della firma delle Convenzioni e degli Accordi di Programma Quadro di cui al punto precedente, potrà apportare eventuali modifiche non sostanziali al testo;
• individuare quale “Responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo” (RUA), per le attività definite nell’ambito dello schema di Accordo di Programma Quadro, il
Dirigente pro-tempore dell’Area “Monitoraggio dell’attuazione della programmazione regionale unitaria”;
• individuare quale “Responsabile di linea di intervento” (RLI), per le attività definite nell’ambito dello schema di Accordo di Programma Quadro, il Direttore pro-tempore delle Direzioni regionali competenti per materia;
PRESO ATTO delle seguenti Delibere di Giunta Comunale:
Comune | Mandato al Capofila per redazione Preliminare di Strategia | Protocollo d’Intesa | |
1 | Affile | DGC n. 54 del 13/09/2019 | DGC n. 55 del 13/09/2019 |
2 | Agosta | DGC n. 29 del 27/06/2019 | DGC n. 38 del 12/09/2019 |
3 | Anticoli Corrado | DGC n. 20 del 15/02/2019 | DGC n. 56 del 13/09/2019 |
4 | Arcinazzo Romano | DGC n. 77 del 26/09/2019 | DGC n. 78 del 26/09/2019 |
5 | Arsoli | DGC n. 83 del 23/08/2019 | DGC n. 97 del 13/09/2019 |
6 | Camerata Nuova | DGC n. 44 del 10/08/2019 | DGC n. 48 del 14/09/2019 |
7 | Canterano | DGC n. 55 del 19/09/2019 | DGC n. 56 del 19/09/2019 |
8 | Cervara di Roma | DGC n. 33 del 05/04/2019 | DGC n. 81 del 06/09/2019 |
9 | Cineto Romano | DGC n. 2 del 15/01/2020 | DGC n. 28 del 08/04/2019 |
10 | Filettino | DGC n. 91 del 02/10/2019 | DGC n. 77 del 07/08/2019 |
11 | Jenne | DGC n. 67 del 16/09/2019 | DGC n. 62 del 07/08/2019 |
12 | Xxxxxx Equo | DGC n. 54 del 17/09/2019 | DGC n. 50 del 05/09/2019 |
13 | Percile | DGC n. 39 del 25/09/2019 | DGC n. 35 del 24/07/2019 |
14 | Riofreddo | DGC n.49 del 13/09/2019 | DGC n. 50 del 13/09/2019 |
15 | Rocca Canterano | DCC n. 23 del 06/04/2019 | DGC n.57 del 13/09/2019 |
16 | Xxxxx Xxxxx Xxxxxxx | XXX x. 00 del 01/03/2019 | DGC n. 52 del 11/09/2019 |
17 | Roviano | DGC n. 43 del 13/09/2019 | DGC n. 44 del 13/09/2019 |
18 | Sambuci | DGC n. 21 del 28/03/2019 | DGC n. 57 del 25/09/2019 |
19 | Saracinisco | DGC n. 19 del 25/03/2019 | DGC n. 47 del 16/09/2019 |
20 | Subiaco | - | DGC n. 139 del 25/09/2019 |
21 | Trevi nel Lazio | DGC n 4 del 12/02/2020 | DGC n. 66 del 28/09/2020 |
22 | Vallepietra | DGC n. 9 del 27/01/2020 | DGC n. 31 del 09/07/2020 |
23 | Vallinfreda | DGC n 45 del 24/09/2019 | DGC n 46 del 24/09/2019 |
24 | Vivaro Romano | DCC n. 16 del 04/06/2019 | DGC n. 57 del 13/09/2019 |
25 | Comunità Montana dell’Aniene | DG n. 33 del 17/07/2019 | DG n. 43 del 11/09/2019 |
26 | Xxxxx xxx Xxxxx Xxxxxxxxx | XX x. 0 xxx 00/00/0000 | DP n. 38 del 17/09/2019 |
con le quali i membri del partenariato dell’Area Interna Monti Simbruini hanno:
‐ dato mandato al comune capofila, Comune di Subiaco per la redazione del Preliminare di Strategia d’Area per l’Area Interna Monti Simbruni avvalendosi di tecnici qualificati;
‐ sottoscritto, in data 29 settembre 2019, il “Protocollo d’Intesa” con l’obiettivo di dotare il territorio dell’Area Interna Lazio 3 – Monti Simbruini di una strategia d’area quale strumento unitario di sviluppo condiviso;
‐ demandare al comune capofila, comune di Subiaco, tutte le iniziative volte al
coordinamento della strategia d’area per arrivare alla proposta di sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro;
PRESO ATTO della trasmissione, con protocollo del Comune di Subiaco n. 0010489 del 12 agosto 2020, da parte del Sindaco Capofila dei seguenti documenti:
‐ Strategia d’Xxxx - Xxxx Xxxxxxx 0 “Monti Simbruini”;
‐ Schede attuative della Strategia d’Area;
‐ Allegati finanziario e indicatori;
PRESO ATTO che ai fini del rispetto del pre requisito dell’associazionismo, come previsto nell’Accordo di Partenariato 2014-2020, l’Area Interna Monti Simbruni ha deciso di sottoscrivere delle convenzioni per la gestione associata delle funzioni Catasto (24 comuni e 1 Comunità Montana), e Protezione civile (24 comuni e 1 Comunità Montana). Di seguito si riportano gli atti di adesione di ciascun Ente per ogni servizio associato e la data della sottoscrizione delle convenzioni:
Comune | Convenzione Catasto Integrato | Convenzione Protezione Civile | |
1 | Affile | DCC n. 16 del 10/07/2020 | DCC n. 15 del 10/07/2020 |
2 | Agosta | DCC n. 7 del 10/06/2020 | DCC n. 8 del 10/06/2020 |
3 | Anticoli Corrado | DCC n.12 del 22/05/2020 | DCC n.11 del 22/05/2020 |
4 | Arcinazzo Romano | DCC n.19 del 28/09/2020 | DCC n.19 del 28/09/2020 |
5 | Arsoli | DCC n. 23 del 10/07/2020 | DCC n. 24 del 10/07/2020 |
6 | Camerata Nuova | DCC n. 6 del 07/08/2020 | DCC n. 7 del 07/08/2020 |
7 | Canterano | DCC n. 10 del 14/07/2020 | DCC n. 10 del 14/07/2020 |
8 | Cervara di Roma | DCC n. 12 del 12/06/2020 | DCC n. 11 del 12/06/2020 |
9 | Cineto Romano | DCC. n. 13 del 27/07/2020 | DCC. n. 13 del 27/07/2020 |
10 | Filettino | DCC n. 20 del 20/07/2020 | DCC n. 21 del 20/07/2020 |
00 | Xxxxx | XXX n. 12 del 25/07/2020 | DCC n. 13 del 25/07/2020 |
12 | Marano Equo | DCC n. 16 del 30/07/2020 | DCC n. 17 del 30/07/2020 |
13 | Percile | DCS n. 3 del 01/07/2020 | DCS n. 4 del 01/07/2020 |
14 | Riofreddo | DCC n. 21 del 14/07/2020 | DCC n. 20 del 14/07/2020 |
15 | Rocca Canterano | DCC n. 7 del 19/05/2020 | DCC n. 8 del 19/05/2020 |
16 | Rocca Santo Stefano | DCC n. 2 del 27/05/2020 | DCC n. 3 del 27/05/2020 |
17 | Roviano | DCC n. 14 del 29/06/2020 | DCC n. 15 del 29/06/2020 |
18 | Sambuci | DCC n. 11 del 07/08/2020 | DCC n. 10 del 07/08/2020 |
19 | Saracinisco | DCC n. 24 del 30/07/2020 | DCC n. 25 del 30/07/2020 |
00 | Xxxxxxx | XXX n. 33 del 26/05/2020 | DCC n. 32 del 26/05/2020 |
21 | Trevi nel Lazio | DCC n. 31 del 10/11/2020 | DCC n. 30 del 10/11/2020 |
22 | Vallepietra | DCC n. 16 del 06/08/2020 | DCC n. 15 del 06/08/2020 |
23 | Vallinfreda | DCC n. 21 del 30/09/2020 | DCC n. 18 del 26/09/2020 |
24 | Vivaro Romano | DCC n. 8 del 30/06/2020 | DCC n. 9 del 30/06/2020 |
25 | Comunità Montana dell’Aniene | DCC n. 10 del 06/05/2020 | DCC 11. del 06/05/2020 |
VISTA la DGR n. 610 del 15 settembre 2020 che ha provveduto a:
• approvare la Strategia dell’Area Interna 3 “Monti Simbruni”, insieme alle 46 Schede
degli interventi proposti;
• affidare alla Direzione regionale “Programmazione Economica”, il coordinamento di tutte le attività necessarie all’adozione dei provvedimenti di competenza regionale per l’attuazione della Strategia da parte delle Direzioni regionali, cui compete per materia la realizzazione degli interventi descritti nelle schede allegate alla Strategia medesima;
PRESO ATTO che in data 17/09/2020 è stata istituita la Conferenza Permanente dell’Area Interna ed è stato approvato il relativo Regolamento di Funzionamento, sottoscritto all’unanimità da tutti i Sindaci dell’Area Interna, come risulta dal Verbale di Istituzione della Conferenza del 17/09/2020, quale organo finalizzato a coordinare, facilitare e gestire i processi di trasformazione dell’Area, in coerenza con le azioni della Strategia approvata;
PRESO ATTO della “Convenzione tra Regione Lazio e Comune di Subiaco quale rappresentante e capofila dei comuni dell’area Interna “Monti Simbruni” per l’attuazione della Strategia nazionale per le Aree Interne (SNAI), sottoscritta digitalmente dalle parti in data 08/10/2020, la quale ha provveduto tra l’altro, ai sensi del Punto 2.3 della Delibera CIPE n. 9/2015, a definire i rapporti tra la Regione Lazio ed il partenariato dell’Area Interna per l’attuazione della Strategia d’Area -Area Interna 3 “Monti Simbruini”;
PRESO ATTO che con verbale del 21/10/2020 la Conferenza Permanente dell’Area Interna ha approvato formalmente la “Strategia d’Area Lazio 3 Monti Simbruini”, con i relativi allegati;
PRESO ATTO che in data 30/11/2020, protocollo regionale n.1044557, il Sindaco del Comune di Subiaco, in qualità di capofila, ha trasmesso i seguenti documenti, parti integranti del presente Accordo di Programma Quadro:
• Allegato 2 - Programma degli interventi: Quadro indicatori + Quadro interventi;
• Allegato 2a - Relazioni tecniche sintetiche e schede intervento (n.46);
• Allegato 2b - Piano finanziario per annualità degli interventi;
• Allegato 3 - Elenco degli interventi cantierabili;
PRESO ATTO che in data 28/01/2021, protocollo regionale n.85225, il Sindaco del Comune di Subiaco, in qualità di capofila, ha trasmesso i documenti sopra elencati aggiornati in base alle osservazioni pervenute dal Comitato Tecnico Aree Interne;
PRESO ATTO che con Regolamento regionale 2 maggio 2018, n.14 è stata istituita la Direzione regionale “Programmazione Economica” che “(..) svolge attività di indirizzo e di coordinamento in raccordo con il Segretario Generale in ordine alla predisposizione dei documenti programmatici relativi alla politica regionale unitaria nell’ambito del perseguimento degli obiettivi strategici stabiliti dall’Unione europea nonché la programmazione degli strumenti finanziari di attuazione della predetta politica unitaria e delle relative risorse di cofinanziamento comunitarie e nazionali nonché ordinarie di natura aggiuntiva. Gestisce le procedure amministrative relative ai provvedimenti attuativi dei programmi di sviluppo multisettoriali della Regione e controlla la realizzazione dei relativi interventi. (..)”;
PRESO ATTO che con atto di organizzazione G10079 del 03/08/2018 del Direttore della Direzione regionale “Programmazione Economica” pubblicato sul B.U.R.L, è stata istituita l’Area “Programmazione delle politiche per lo sviluppo e la coesione territoriale” che, sulla
base della declaratoria di cui all’Allegato 1, Garantisce le attività di coordinamento in ambito regionale della Strategia Nazionale Aree Interne seguendone le diverse fasi di programmazione (Bozza di strategia d’Area, Preliminare di Strategia d’Area, Strategia d’Area) e, in collaborazione con l’Area “Monitoraggio dell’attuazione della programmazione regionale unitaria”, di realizzazione degli interventi;
PRESO ATTO che con atto di organizzazione G10079 del 03/08/2018 del Direttore della Direzione regionale “Programmazione Economica” pubblicato sul B.U.R.L, è stata istituita l’Area “Monitoraggio dell’attuazione della programmazione regionale unitaria” che, sulla base della declaratoria di cui all’Allegato 1, in collaborazione con l’Area “Programmazione delle politiche per lo sviluppo e la coesione territoriale”, garantisce le attività di attuazione delle Strategie di Area approvate dal Comitato Nazionale Aree Interne promuovendo le attività necessarie per la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro assicurando la sorveglianza nella fase di attuazione;
VISTA la DGR n. 86 del 16 febbraio 2021 che ha provveduto a:
- approvare lo schema di “Accordo di programma quadro - Area Interna Monti Simbruini”
- delegare il Direttore pro-tempore della Direzione regionale “Programmazione Economica” alla firma dell’APQ, di cui al precedente punto, in rappresentanza di Regione Lazio per i compiti in esso definiti.
Tutto ciò premesso
L’Agenzia per la Coesione Territoriale Il Ministero dell’Istruzione
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Il Ministero della Salute
La Regione Lazio
Il Comune di Subiaco, Soggetto capofila dell’Area Interna “Monti Simbruini”
Stipulano il seguente
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “Strategia d’area” Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e, richiama, in formato essenziale, i contenuti del programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché le schede intervento di cui al punto c);
b) il “programma degli interventi” Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (progetti-operazioni) l’interrelazione tra interventi/altri impegni e risultati attesi, gli indicatori di risultato pertinenti con le fonti, i target.
Esso costituisce il progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene inoltre i seguenti sotto allegati:
2a) relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando; 2b) piano finanziario per annualità.
c) l’elenco degli “interventi cantierabili” Allegato 3) che riporta il titolo di ciascun intervento/bando, il CUP, il soggetto attuatore, l’oggetto del finanziamento, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
Ai sensi del Punto 4 della Delibera CIPE n. 52/2018, le Amministrazioni regionali assicurano, per tutti gli interventi, il monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE. Le “schede monitoraggio” che costituiscono l’oggetto su cui si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione, riprendono, per ciascun intervento (singolo progetto/operazione/insieme di progetti/operazioni omogenei), e completano i dati anticipati nella strategia d’area di cui all’Allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel programma degli interventi di cui all’Allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’Allegato 2); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento, nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del progetto/operazione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di Programma Quadro si intende:
a) per “Accordo”, il presente Accordo di Programma Quadro per l’Area Interna “Monti Simbruini”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia validata dal Comitato tecnico Aree Interne e approvata dalla Regione che indica, in particolare, i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e le azioni da porre in essere (allegato 1 all’Accordo);
d) per “intervento”, ciascun progetto/operazione finanziato/a con risorse pubbliche (in tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “tipologia di intervento” la classificazione dell’intervento quali lavori, forniture di beni e servizi, trasferimenti a persone e imprese, assistenza tecnica;
f) per “Programma di interventi” l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (allegato 2 all’Accordo);
g) per “interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende
possibile esperire la procedura di gara;
h) per “Sistema di Monitoraggio Unitario”, la Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso RGS-IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, progetti/operazioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione comunitarie e nazionali;
i) per “Gestione Progetti” o altro sistema mittente idoneo, gli applicativi informatici di monitoraggio dell’attuazione degli interventi/progetti-operazioni;
j) per “Soggetto Capofila”, il Sindaco a cui i comuni dell’area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
k) per “Soggetto attuatore”, la stazione appaltante/centrale di committenza;
l) per “Soggetto beneficiario” quello identificato in base alle disposizioni dell’articolo 2 punto 10 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e successive modificazioni e integrazioni;
m) per “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
n) per “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), il soggetto incaricato dall’Amministrazione regionale del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo e degli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
o) per “Responsabile di Linea di Intervento” (RLI), il Direttore della Direzione regionale competente per materia, quale responsabile di una linea di interventi finanziati con risorse del presente accordo afferenti alla materia di competenza, con compiti di collaborazione per la selezione degli interventi, istruttoria tecnico-amministrativa, di coordinamento e vigilanza;
p) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale "Responsabile unico del procedimento ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
q) per “Amministrazione capofila”, l’amministrazione regionale o la Provincia Autonoma competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della Delibera CIPE n. 80/2017;
r) per “Tavolo dei Sottoscrittori”, l’organismo composto dai soggetti sottoscrittori, o loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
s) per “Comitato tecnico Aree Interne”, il Comitato di cui all’Accordo di Partenariato 2014-2020 (paragrafo 3.1.6) formalmente adottato dalla Commissione Europea il 29/10/2014, già previsto dal decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014 n. 18 e dalla delibera del CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9;
t) per “Sistema di gestione e controllo” (SIGECO) il sistema di procedure individuato in ambito regionale o nazionale (a seconda dei casi) e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della strategia d’area Regione Lazio – Area Interna “Monti Simbruini” mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La strategia individua gli obiettivi di rafforzamento e trasformazione da perseguire nell’area e le azioni corrispondenti (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e consentire l’apporto delle risorse e delle competenze esterne all’area medesima.
3. La strategia esplicita gli assetti istituzionali derivanti dai processi di associazionismo funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
1. La copertura finanziaria degli interventi di cui al presente Accordo ammonta a euro ottomilionicinquecentoquarantanovemilacinquantacinque/ottantotto (€ 8.549.055,88) ed è assicurata dalle seguenti risorse:
a) Legge di Stabilità (SNAI) € 3.760.000,00
b) FSC 2000-2006 € 4.712.055,88
c) Fondi Comunali € 77.000,00
TOTALE € 8.549.055,88
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento delle attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile Unico delle parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e) comma 6 del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicate tempestivamente al Tavolo dei Sottoscrittori di cui all'art.6.
2. Per le attività di collaborazione per la selezione degli interventi, istruttoria tecnico- amministrativa, di coordinamento e vigilanza, nonché per l’attuazione degli eventuali interventi di competenza regionale, la Regione individua un “Responsabile di Linea di Intervento” (RLI) per ogni Direzione regionale competente per materia.
3. In particolare le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) l’Agenzia per la Coesione Territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
b) il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, promuove, per quanto di competenza, ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei
livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
c) il Ministero dell’Istruzione, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi a carico degli enti attuatori, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
d) il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2, per quanto di competenza, e al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
e) Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le attività e le istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
f) L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
g) Il Soggetto Capofila attiva tutte le necessarie misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del piano degli interventi e degli impegni previsti dal presente accordo; garantisce la piena collaborazione, in qualità di Soggetto capofila, con gli Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede intervento (Allegato 2a); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti; l’attivazione ed utilizzo a pieno ed
in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo;
h) la Regione Lazio garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del programma di interventi dell’Accordo ai fini di promuovere le tempistiche e le procedure indicate negli allegati, la tempestiva selezione delle operazioni ove pertinente, conformemente alle norme previste dai programmi operativi (POR e PSR) e al cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio anche tramite proprio sistema informativo che si basa sul SIGECO approvato dalla Regione Lazio (DGR n. 80 del 19/02/2019) per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio nei tempi previsti degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base regionale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce altresì il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime dell’intervento qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, la Regione individua un “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), che interagisce con i “Responsabili Unici delle Parti” (RUPA), con i “Responsabili di Linea di Intervento” (RLI), con i "Responsabili degli interventi”, nel rispetto di quanto prescritto dall’Accordo e conformemente a quanto previsto nell’atto negoziale sottoscritto con il capofila in data 08/10/2020.
In qualità di amministrazione capofila degli interventi assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della Delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9, come sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 7 agosto 2017 n. 80, a sua volta sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 25 ottobre 2018, n. 52, con particolare riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento, alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE e all’adozione di sistemi di gestione e controllo.
4. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto attuatore di ciascuna componente progettuale di cui agli allegati 2 e 3 e considerate le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di Gestione dei programmi SIE 2014- 2020, ove pertinente, garantiscono:
a) per le risorse pubbliche a copertura dell’intervento la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alla disponibilità di risorse per un ammontare sufficiente a garantirne la completa realizzazione;
b) la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/i preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
5. Entro il 30 giugno di ogni anno su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti
rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
6. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 14;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
e) procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei Sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, dal RUA, dagli RLI, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il “Comitato tecnico Aree Interne”, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Le parti convengono che, per le questioni inerenti l’attuazione degli interventi a valere sui Programmi operativi regionali e sul PSR, che non incidono in modo sostanziale sulla “Strategia d’area”, saranno convocati, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, solo ed esclusivamente i soggetti interessati e competenti per materia/fonte di finanziamento. Le risultanze dei lavori e delle decisioni assunte in questa sede ristretta saranno trasmesse al Tavolo dei Sottoscrittori nella sua composizione e rappresentanza più ampia mediante un’informativa tecnica.
3. Le parti convengono che, nel caso di consultazione per procedura scritta del Tavolo dei sottoscrittori da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, per assumere decisioni modificative e/o integrative del presente Accordo, quali, a titolo meramente esemplificativo,
quelle indicate nelle lettere da a) ad e) del precedente comma 1, si intende espresso l’assenso dei singoli sottoscrittori se sono decorsi quindici giorni lavorativi dalla data della ricezione della comunicazione dell’avvio della stessa procedura scritta senza che sia pervenuto il loro riscontro all’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il suddetto termine può essere ridotto a cinque giorni lavorativi nel caso in cui l’Agenzia per la Coesione Territoriale abbia avviato la consultazione urgente per procedura scritta del Tavolo dei sottoscrittori.
4. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di propria competenza e in particolare:
a) ad attivare e a utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli allegati del presente accordo;
b) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla Legge 7 agosto 90 n. 241;
c) ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
d) a proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori di cui al punto1;
e) a provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU- protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS-IGRUE e da ciascun programma operativo e dal programma di sviluppo rurale;
f) a porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
5. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della Delibera CIPE n. 52/2018, la documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai Soggetti Attuatori e dalle Regioni e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti;
6. All’Agenzia per la Coesione Territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio in base all’alimentazione della banca dati;
b) la convocazione del Tavolo dei Sottoscrittori, ad eccezione dei casi di cui al punto2;
c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore di ciascuna area progetto, secondo le disposizioni della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalla delibera CIPE 80/2017 e n.52/2018.
7. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’Area e nel
presente Accordo.
Articolo 7 Responsabile Unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Articolo 8 Responsabile Unico dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo la Regione, tenendo conto della valenza degli interventi, individua quale responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA) il Dirigente pro-tempore dell’Area “Monitoraggio dell’attuazione della programmazione regionale unitaria”;
2. Per l’espletamento dei propri compiti, il RUA si avvale del personale regionale e dell’assistenza tecnica dedicati allo svolgimento delle funzioni di competenza.
3. Al RUA viene conferito specificatamente il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell'Accordo;
e) coordinare il capofila ed i Responsabili dei singoli interventi nelle attività dell'Accordo secondo le modalità definite nell’atto negoziale di cui alla Delibera CIPE 9/2015 e s.m.i. ed inoltre nell’immissione dei dati per l’attuazione ed il monitoraggio dei singoli interventi;
f) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo di riferimento, secondo le procedure previste;
g) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l'inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori;
h) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento ai sensi dell’art. 31 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione della scheda-intervento, assumendo la veridicità delle
informazioni in esse contenute.
2. Inoltre, nel corso del monitoraggio svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti - cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l'attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al capofila, al RLI, al RUA ed al RUPA gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
d) inviare a RLI la documentazione tecnico-amministrativa-contabile necessaria al monitoraggio dell’avanzamento dell’intervento ed alla richiesta delle tranches di pagamento;
e) trasmettere a RLI, al RUA e al RUPA, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio di ogni anno, una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensiva di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Responsabili di linea di intervento (RLI)
1. Il Responsabile di Linea di Intervento (RLI) è il Direttore della Direzione regionale competente per materia, quale responsabile di una linea di interventi finanziati afferenti alla materia di competenza, con compiti di collaborazione per la selezione degli interventi, istruttoria tecnico-amministrativa, di coordinamento e vigilanza.
Per l’espletamento dei propri compiti, il RLI si avvale del personale regionale e dell’assistenza tecnica dedicati allo svolgimento delle funzioni di competenza.
Il Responsabile di Linea di Intervento:
a) è responsabile del coordinamento degli interventi afferenti la materia di propria competenza, in raccordo con i singoli RUPA e con i Responsabili degli interventi individuati nei soggetti attuatori, cura tutti gli adempimenti amministrativi e gestionali e adotta tutte le misure organizzative necessarie a garantire l’attuazione e la realizzazione degli stessi;
b) è responsabile dell’attuazione degli eventuali interventi di diretta competenza regionale;
c) predispone gli strumenti di attuazione dell’intervento (determinazioni, atti di organizzazione, disciplinari, convenzioni, etc.), coerentemente con gli indirizzi procedurali di riferimento e ne cura i relativi adempimenti;
d) sottopone a istruttoria tecnico-amministrativa i documenti tecnici, amministrativi e contabili dei soggetti attuatori;
e) garantisce che le operazioni afferenti agli interventi finanziati siano conformi alla normativa nazionale, regionale e comunitaria;
f) è tenuto, nell’ambito delle procedure di competenza, ad accertare eventuali irregolarità e a comunicarle a RUA e RUPA, nonché ad attivare il recupero delle risorse indebitamente erogate;
g) analizza i risultati derivanti dai controlli effettuati e comunica le eventuali azioni correttive adottate a RUA e RUPA, conferendo i relativi dati nel sistema di monitoraggio;
h) provvede alle rettifiche finanziarie, alle revoche dei finanziamenti e al recupero delle somme non dovute, dandone tempestiva comunicazione a RUA e RUPA;
i) è responsabile del monitoraggio dello stato di avanzamento finanziario, fisico e procedurale e degli interventi di propria competenza, alimentando direttamente il sistema regionale di monitoraggio dedicato, verificando che i Soggetti Attuatori conferiscano correttamente i dati in adempimento alle indicazioni ed alle scadenze fissate;
j) trasmette a RUA la dichiarazione di spesa secondo le scadenze da questa stabilite;
k) fornisce al RUA ai fini della elaborazione di rapporti periodici di esecuzione, ogni dato e informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive;
l) segnala tempestivamente al RUA ogni criticità che comprometta il rispetto dei cronoprogrammi di spesa e procedurali;
m) cura e vigila sulla regolare tenuta e conservazione della documentazione relativa agli interventi finanziati da parte dei soggetti attuatori e della regolare archiviazione della documentazione di propria competenza;
n) cura il rispetto degli obblighi di informazione e pubblicità previsti dalla normativa vigente.
Articolo 11
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I progetti che fanno parte del programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’Allegato 3.
Articolo 12
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Regione trasmette all’Agenzia per la Coesione Territoriale un rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico Aree Interne come stabilito dal punto 5 della Delibera CIPE
n.9 del 2015 e s.m.i..
2. Il programma di interventi, di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, in tutte le sue componenti finanziate è oggetto di monitoraggio secondo le regole del
Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’Area Interna “Monti Simbruini” è riportato nella sua denominazione quale “progetto complesso” nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto le “operazioni/progetti” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
5. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione, agli indicatori di risultato ed ai risultati del presente Accordo saranno ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di comunicazione relativo all’attuazione della Strategia nazionale Aree Interne predisposto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Articolo 13
Sistema di gestione e controllo (SIGECO)
1. Le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano la messa in opera di sistemi di gestione e controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie comunitarie e nazionali attribuite, ovvero seguono le disposizioni impartite dalla Regione Lazio in materia di gestione e controllo degli investimenti di cui al presente accordo.
2. Per gli interventi finanziati con fondi FESR e FEASR si applica il SIGECO dello specifico Programma Operativo.
3. Per gli interventi finanziati con la Legge di Stabilità (SNAI) e con gli FSC 2000-2006 previsti nel presente Accordo, si provvederà all’utilizzo di uno specifico SIGECO.
Articolo 14
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei SIGECO e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi, l’Agenzia per la Coesione Territoriale richiede al Comitato tecnico Aree Interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali
modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori.
Articolo 15
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art.1, comma 13, della Legge di stabilità n. 147/2013 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE
n. 9/2015, come modificata dalla Delibera CIPE n. 80/2017, e n. 52/2018.
3. Le regioni/provincie autonome provvedono ad erogare le quote di anticipazione rese disponibili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tenendo conto delle varie esigenze rappresentate dai beneficiari assicurando parità di trattamento.
4. Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo si rinvia al SIGECO di cui all’art. 13 co.3.
5. I trasferimenti delle risorse FSC 2000-2006 saranno effettuati, in base a quanto definito dal punto 2 lettera h della Delibera CIPE n.25 del 10 agosto 2016, come meglio dettagliato nella Circolare n.1/2017 del Ministero per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, punto D.2. Trasferimento delle risorse, mediante anticipazioni, pagamenti intermedi e saldi, articolati come segue:
• anticipazione pari al 10% dell’importo assegnato per i singoli interventi;
• successivi pagamenti intermedi fino all’85% dell’importo assegnato a ciascun intervento, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute (commisurato in costo realizzato) dalle Amministrazioni; il primo pagamento successivo all’anticipazione si può richiedere qualora il costo realizzato sia almeno pari al 5% dell’importo assegnato ai singoli interventi presenti nella BDU; i pagamenti successivi, allorquando si realizza un ulteriore costo anch’esso pari al 5% dell’importo complessivo assegnato ai singoli interventi.
• saldo del 5% per ciascun intervento, a seguito di domanda finale di pagamento corredata da attestato di chiusura dell’intervento, cui la richiesta si riferisce.
6. Per le risorse statali e regionali, si rinvia a quanto previsto dalla Legge regionale 88/80 e
s.m.i. ovvero alle modalità previste nelle singole determinazioni di impegno della spesa.
Articolo 16
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla Legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche ed integrazioni.
Articolo 17 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della Delibera CIPE n.29 del 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell’intervento previsto dal presente Atto. L’adesione successiva determina i medesimi
effetti giuridici della sottoscrizione originale.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi, si intende automaticamente recepita.
Roma, giugno 2021
Firmato digitalmente
Agenzia per la Coesione Territoriale
Direttore Area Progetti e Strumenti
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Direttore Generale per il trasporto pubblico locale, la mobilità pubblica sostenibile e gli interventi nel settore del trasporto ferroviario regionale
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Direttore generale per lo sviluppo del territorio, la pianificazione e i progetti internazionali
Ministero dell’Istruzione
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Direttore Generale
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale
Ministero della Salute
Direttore Generale della programmazione sanitaria
Regione Lazio
Direttore della Direzione Regionale Programmazione Economica
Soggetto Capofila – Comune di Subiaco
Sindaco
Accordo di Programma Quadro Regione Lazio
“Area Interna - Monti Simbruini”
Allegato 1 Strategia d’Area
Roma, giugno 2021
AREA INTERNA LAZIO 3
SIMBRUINI TERRE D’ANIENE
Comuni di Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo, Arsoli, Camerata Nuova, Canterano, Cervara di Roma, Cineto Romano, Filettino, Jenne, Marano, Percile, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Roviano, Sambuci, Saracinesco, Subiaco, Trevi nel Lazio,
Vallepietra, Vallinfreda, Vivaro Romano,
STRATEGIA D’AREA
UNA TERRA DI NATURA, DI FEDE E DI CAMMINI
RELAZIONE GENERALE
Ente Capofila: Comune di Subiaco Giugno 2020
Indice
1. L’AREA PROGETTO: CONDIZIONI INIZIALI E TENDENZE EVOLUTIVE SENZA INTERVENTO 3
1.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente 3
1.2 La struttura demografica ed economica 7
1.3 Analisi dei punti di debolezza e di forza del territorio 11
1.4 Le tendenze evolutive dell’Area nel lungo periodo 14
2. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI: LE INVERSIONI DI TENDENZA CHE SI VOGLIONO PROVOCARE 16
3. IL SEGNO DI UNA SCELTA PERMANENTE 17
3.1 Associazionismo e cambiamento organizzativo 17
3.3 Tipologia, articolazione, diffusione dei servizi in gestione associata nell’AI 24
4. LA STRATEGIA D’AREA E GLI ATTORI COINVOLTI 30
4.1 Il quadro di riferimento 30
4.3 Il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, di cittadinanza, imprenditoriali interessati al cambiamento 31
4.4 La strategia: l’idea di sviluppo, la caratterizzazione, i settori e l’individuazione degli interventi, e la
loro concatenazione logica e temporale 33
BPL: Benessere della Popolazione Locale 36
OSF: Offerta Scolastica Formativa 37
TCA: Promozione e rafforzamento dell’offerta Turistica, della Cultura locale e Ambientale 38
ROT: Riposizionamento dell’Offerta Turistica 38
PFA: Promozione delle Filiere Agroalimentari locali 40
ATP: Assistenza Tecnica di Programma e governance della strategia 40
5. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA 42
Il contributo dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) 47
7. IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA E LE MODALITÀ PARTECIPATIVE PER L’ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA 51
8. LA STRATEGIA IN UN MOTTO E SUA BREVE DESCRIZIONE: SINTESI FINALE 52
1. L’AREA PROGETTO: CONDIZIONI INIZIALI E TENDENZE EVOLUTIVE SENZA INTERVENTO
1.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente
Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 477 del 17 luglio 2014, la Regione Lazio, ha individuato quattro distinte aree interne:
- l’Alta Tuscia Antica Città di Xxxxxx (AI1);
- i Monti Reatini (AI2);
- i Monti Simbruini e Terre d’Aniene (AI3);
- la Valle di Comino (AI4).
Il territorio dell‘Area Interna 3 del Lazio, dei Monti Simbruini e Terre d’Aniene, interessa 24 Comuni, tutti all’interno della Città Metropolitana di Roma Capitale e della Comunità Montana X della Valle dell’Aniene, eccezion fatta per Filettino e Trevi nel Lazio, della Provincia di Frosinone, che appartengono alla Comunità Montana dei Monti Ernici Simbruini, ed è intimamente connesso con i restanti 9 Comuni della Comunità Montana della Valle dell’Aniene.
L’Area dei Monti Simbruini e Terre d’Aniene è un’area di circa 570 kmq, con una popolazione residente, al 2011, di 27.467 abitanti ed una densità di 48 unità per chilometro quadrato,pari a quasi 1/3 del dato medio delle aree interne del Lazio.
L’area progetto comprende 24 Comuni, dei quali 22 appartenenti alle aree interne e 2 classificati di cintura,
dei quali 22 all’interno della Città Metropolitana di Roma Capitale e 2 della Provincia di Frosinone.
Comuni | Appartenenza a Comunità Montane | Ulteriori inclusioni territoriali |
Camerata Nuova, Cervara di Roma, Filettino, Jenne, Subiaco, Trevi nel Lazio, Vallepietra | Filettino e Trevi nel Lazio appartengono alla XII C.M. (C.M. dei Monti Ernici) Gli altri alla X C.M. Aniene | Parco Regionale Monti Simbruini e Terre d’Aniene |
Percile | C.M. Aniene | Parco Regionale Monti Lucretili |
Riofreddo, Sambuci | C.M. Aniene | Comuni di cintura |
Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Canterano, Cineto Romano, Marano Equo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Roviano, Saracinesco, Vallinfreda, Vivaro Romano | C.M. Aniene |
Il Soggetto referente per l’Area è il Sindaco del Comune di Subiaco.
I Comuni dell’Area Interna 3 rientrano inoltre nella classificazione quali aree C e D del Piano di
SviluppoRurale 2014-2020 della Regione Lazio(4).
Il territorio dell‘Area Interna 3 del Lazio, dei Monti Simbruini e Terre d’Aniene, interessa 24 Comuni,
indicati in cartografia in verde.
Va poi considerato che alcuni Comuni limitrofi, appartenenti alla X Comunità Montana, indicati in cartografia in giallo, sono legati agli altri da forme di programmazione partecipata e servizi comuni.
Tali Comuni sono: Bellegra, Cerreto Laziale, Gerano, Licenza, Mandela, Olevano Romano, Roccagiovine, Roiate e Vicovaro.
In verde sono riportati i Comuni appartenenti all’area interna Monti Simbruini, in giallo sono, invece, indicati i Comuni limitrofi appartenenti alla Comunità Montana dell’Aniene, che ai Comuni dell’Area Interna sono legati da servizi e forme di programmazione partecipata.
L’area è posta ad una distanza da Roma compresa tra i 40 ed i 100 km, dal punto di vista infrastrutturale il territorio in oggetto è servito principalmente dalle seguenti arterie stradali:
- l’autostrada A24 o “dei parchi”, che attraversando i Monti Tiburtini collega l’area verso Ovest con Roma e verso Est con l’Abruzzo;
- l’autostrada A1 che si allaccia all’Area Interna attraverso l’Empolitana che passa per Olevano Romano e
la Sublacense che attraverso Fiuggi raggiunge Trevi nel Lazio;
- la Strada Statale Tiburtina Valeria, che attraversa Tivoli e passa tangenzialmente a Castel Madama;
- la Xxxxxx Xxxxxxxxx 000, che dalla Sabina, intersecando la Tiburtina e l’A24, arriva fino ai Monti Prenestini;
- la Strada Empolitana, che da Tivoli penetra nella parte sud-est del comprensorio;
- la Xxxxxx Xxxxxxxxx 000 Sublacense, che corre perpendicolarmente alla A24 attraversando il territorio comunale di Subiaco;
- la Xxxxxx Xxxxxxxxx 000Xxxxxxxx, che interessa il Comune di Percile e lo collega all’A24.
Dal punto di vista dei collegamenti ferroviari, l’area in oggetto è servita dal tratto della ferrovia Roma- Tivoli-Avezzano, che negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento di utenti ed interessa l’AI Monti Simbruini Terre d’Aniene, con la stazione di Mandela Sambuci, oggi Valle dell’Aniene.
L’analisi dei collegamenti su ferro e su gomma esistenti al momento nell’area interessata dal progetto non può prescindere dall’evidenziare una notevole carenza di collegamenti interni, secondari e trasversali, che permettano un maggiore sviluppo delle aree interne e dei Comuni più piccoli. Questi ultimi risentono inevitabilmente dell’isolamento, delle inevitabili ripercussioni sulla fruizione dei servizi amministrativi e commerciali, che rappresentano un ostacolo sostanziale alla loro crescita economica. Accanto alle citate carenze infrastrutturali vanno ricordate quelle legate ad un servizio di trasporto pubblico non sempre capace di garantire un agevole collegamento tra i singoli comuni del territorio con la conseguente proliferazione del ricorso a mezzi privati.
Come già indicato, nell’area insistono: interamente, il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini e, parzialmente, il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, le superfici protette dell’area raggiungono l’importante valore del 50%, elemento fondamentale ai fini della definizione delle linee strategiche di rilancio del territorio.
Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini si estende su 29.905,20 ha e comprende l'intero versante laziale di questa catena montuosa, che prosegue nel Lazio verso Nord con i Monti Lucretili e verso Sud con i Monti Ernici. Nel versante abruzzese questa catena montuosa è invece separata dal massiccio del Velino Sirente a Nord, mentre verso Sud è separata dalle catene montuose della Marsica e del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
I Monti Simbruini hanno quindi una collocazione baricentrica nell'Appennino Centrale di cui costituiscono una delle formazioni orograficamente rilevanti, distando poche decine di chilometri dall'area metropolitana romana, che ne costituisce storicamente il principale bacino di utenza per la fruizione turistica, richiamata dalla bellezza dei paesaggi, dal forte grado di naturalità e dal patrimonio storico e culturale.
Il Parco interessa i territori dei Comuni di Camerata Nuova, Cervara di Roma, Jenne, Subiaco, Vallepietra, Filettino, Trevi nel Lazio.
Comuni interessati dal PNRMS e relative superfici di pertinenza.
Prov. | Comune | Sup. comunale (ha) | Sup. comunale nel Parco | % Sup. comun. | % Sup. Parco |
RM | Camerata Nuova | 4.049,3 | 4.049,0 | 100,0% | 13,5% |
Cervara di Roma | 3.174,3 | 2.492,3 | 78,5% | 8,3% | |
Jenne | 3.145,1 | 2.654,4 | 84,4% | 8,9% | |
Subiaco | 6.323,1 | 3.782,8 | 59,8% | 12,6% | |
Vallepietra | 5.294,0 | 5.294,0 | 100,0% | 17,7% | |
FR | Filettino | 7.806,9 | 7.801,5 | 99,9% | 26,1% |
Trevi nel Lazio | 5.432,2 | 3.823,8 | 70,4% | 12,8% |
Il territorio, prevalentemente montuoso, è caratterizzato dalla presenza di due corsi d'acqua: il fiume Aniene, che nasce in uno dei luoghi più suggestivi del Parco in località Fiumata nel Comune di Filettino (Fr), e il
torrente Simbrivio, che ha origine poco a monte dell'abitato di Vallepietra (Rm) sotto il santuario della SS.Trinità.
Il paesaggio vegetale del Parco Regionale dei Monti Simbruini possiede un notevole valore ambientale.
La posizione geografica dell'area insieme a una serie di altri fattori permettono di incontrare sia specie vegetali tipiche delle regioni centroeuropee, che specie tipiche delle coste del mar mediterraneo, per non dimenticare che nelle vette più alte è presente una vegetazione tipica delle regioni subalpine.
Il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, si estende su 18.286,9 ha ed è delimitato sostanzialmentedai limiti strutturali dei Monti Lucretili (sottogruppo dei Xxxxx Xxxxxx).
La porzione Nord-occidentale del massiccio fa parte del bacino idrografico del Fiume Tevere, mentre quella Sud-orientale ricade nel bacino dell’Aniene; la dorsale di Orvinio funge da spartiacque fra quest’ultimo e il bacino del Xxxxxx.
Il Parco interessa i territori di 13 Comuni: Licenza, Marcellina, Monteflavio, Montorio Romani, Moricone, Palombara Sabina, Percile, Roccagiovine, San Polo dei Cavalieri e Vicovaro, Orvinio, Poggio Moiano e Scandriglia.
Comuni interessati dal PNRML e relative superfici di pertinenza.
Prov. | Comune | Sup. comunale (ha) | Sup. comunale nel Parco (ha) | % Sup. comun. | % Sup. Parco |
RM | Licenza | 1.795,3 | 1.611,1 | 89,7% | 8,8% |
Xxxxxxxxxx | 1.533,1 | 331,1 | 21,6% | 1,8% | |
Monteflavio | 1.681,3 | 1.308,1 | 77,8% | 7,2% | |
Montorio Romano | 2.335,5 | 181,5 | 7,8% | 1,0% | |
Moricone | 1.955,8 | 382,5 | 19,6% | 2,1% | |
Palombara Sabina | 7.569,0 | 2.432,2 | 32,1% | 13,3% | |
Percile | 1.772,5 | 1.772,5 | 86,0% | 8,3% | |
Roccagiovine | 839,2 | 815,3 | 97,1% | 4,5% | |
San Polo dei Cavalieri | 4.245,8 | 3.298,7 | 77,7% | 18,0% | |
Vicovaro | 3.588,0 | 1.705,1 | 47,5% | 9,3% | |
RI | Orvinio | 2.464,2 | 896,4 | 36,4% | 4,9% |
Poggio Moiano | 2.689,9 | 577,4 | 21,5% | 3,2% | |
Scandriglia | 6.324,2 | 3.217,3 | 50,9% | 17,6% |
Di questi solo Percile fa parte dell’Area Interna e ricade all’interno dell’area progetto.
La flora del Parco è ricca di specie di elevato valore. L’attuale popolamento vegetale del Parco è derivato dall’interazione di fattori quali l’adattamento alle condizioni ambientali e l’incisiva azione delle attività antropiche che hanno influito sulla formazione degli aspetti forestali dell’area protetta.
Una delle caratteristiche peculiari della fascia pedemontana del settore sabino e tiburtino del Parco è rappresentata dai suggestivi oliveti impiantati sui versanti montani favoriti da una migliore esposizione e regolarizzati attraverso una fitta rete di terrazzamenti in opera a secco.
Anche sotto il profilo faunistico, il Parco dei Monti Lucretili presenta elementi di notevole importanza.
La fauna che frequenta gli ambienti del Parco ha indotto a sottoporre questo territorio ad un regime di tutela attiva. L’intero territorio del Parco coincide con l’areale di caccia di una coppia di Aquila reale nidificante nelle aree dominate dagli aspetti rupicoli, che si può osservare volteggiare a grandi altezze nei cieli di queste montagne.
1.2 La struttura demografica ed economica
Sotto il profilo demografico, si evidenzia come la composizione demografica dell’Area Interna 3, delinea l’immagine di una società anziana, con un indice di vecchiaia del 22,7%, superiore a tutti i valori di riferimento sia delle aree interne che dei territori regionali e nazionali. Naturalmente, il dato relativo alla popolazione fino ai 16 anni di età, è quello più basso sia in confronto alla media delle aree interne del Lazio e dell’Italia, che dei valori medi regionale e nazionale.
Medio è, invece, il dato relativo alla presenza di stranieri residenti, in linea con i valori di riferimento, impressionante è invece il dato relativo all’incremento dei residenti stranieri dal 2001 al 2011, con un valore pressoché doppio rispetto al dato medio delle aree interne del Lazio.
In particolare nelle aree orograficamente più difficili, come quelle del Parco dei Monti Simbruini e Terre d’Aniene, il tasso del movimento naturale ha sempre andamento negativo, così come il dato provinciale. Tale condizione è dovuta principalmente all’incidenza dei decessi, mediamente pari a 11 morti per 1.000 abitanti nel periodo considerato contro 9,35 del dato regionale. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,25, in diminuzione rispetto agli anni precedenti, al contempo aumenta la speranza di vita alla nascita, attestandosi a 79,5 anni per gli uomini e 84,3 anni per le donne. Quanto al movimento migratorio esterno si notano andamenti sempre positivi, anche se con valori altalenanti dovuti alle dinamiche politiche internazionali.
Si riporta di seguito la situazione in termini di popolazione residente, al 2011, di superficie comunale e di densità per singolo Comune dell’AI 3.
Comuni dell’AI 3, densità, popolazione e superfici
Prov. | Comune | Densità (ab./kmq) | Residenti | Superficie (kmq) |
RM | Affile | 102,71 | 1.552 | 15,11 |
Agosta | 185,26 | 1.760 | 9,50 | |
Anticoli Corrado | 58,08 | 942 | 16,22 | |
Arcinazzo Romano | 49,24 | 1.394 | 28,31 | |
Arsoli | 135,00 | 1.647 | 12,20 | |
Camerata Nuova | 11,36 | 460 | 40,50 | |
Canterano | 48,71 | 359 | 7,37 | |
Cervara di Roma | 14,87 | 472 | 31,75 | |
Cineto Romano | 61,81 | 641 | 10,37 | |
Jenne | 12,66 | 398 | 31,45 | |
Marano Equo | 102,48 | 784 | 7,65 | |
Percile | 15,60 | 277 | 17,76 | |
Riofreddo | 61,55 | 762 | 12,38 | |
Rocca Canterano | 13,07 | 207 | 15,84 | |
Rocca Santo Stefano | 107,42 | 1.028 | 9,57 | |
Roviano | 163,76 | 1.392 | 8,50 | |
Sambuci | 936 | 8,30 | ||
Saracinesco | 16,49 | 184 | 11,16 | |
Subiaco | 143,38 | 9.066 | 63,23 | |
Vallepietra | 5,78 | 306 | 52,94 | |
Vallinfreda | 18,96 | 317 | 16,72 | |
Vivaro Romano | 14,11 | 177 | 12,54 | |
FR | Filettino | 7,06 | 551 | 78,08 |
Trevi nel Lazio | 34,11 | 1.853 | 54,32 |
Da questi primi dati emerge chiaramente un primo elemento caratterizzante il territorio in esame, ovvero una popolazione poco numerosa, frammentata in comuni piccoli con densità di popolazione molto basse.
Subiaco, con una popolazione di 9.066unità, rappresenta la realtà demograficamente più importante
dell’Area Interna ed il suo punto di riferimento principale.Degli altri Comuni del territorio, solo 7 superano i
1.000 abitanti, 5 superano le 600 unità ed i restanti 11 hanno una popolazione inferiore ai 600 abitanti, e tra questi, 2 non raggiungono i 200 abitanti.
A livello complessivo, si rileva come, nella sostanza, la popolazione dell’AI 3 si sia mantenuta stabile nel periodo 1971 – 2011, in realtà, però, i piccoli Comuni hanno subito un calo significativo della popolazione, bilanciato dalla crescita di Subiaco di circa 1.000 unità. Estremamente indicativo è poi il dato sul progressivo invecchiamento della popolazione, l’incidenza percentuale degli over 65 è, infatti, cresciuta nel periodo temporale 1971 – 2011 più del 40%.
Sotto il profilo economico, l’AI 3 si caratterizza per una struttura economica dove le imprese operanti nel commercio e nei servizi superano l’80%1 del totale e l’agricoltura oscilla interno all’8,5%. Và però rilevato come ci siano comunque realtà come Camerata N., Jenne, Vallinfreda e Vivaro R, dove le aziende agricole hanno un’incidenza superiore al 25%, con punte del 40%.
Per quanto attiene al settore agroforestale, sulla base dell’analisi d’uso del suolo condotto dalla Comunità Montana dell’Aniene secondo il protocollo corinland cover, emerge che il 47,3% della superficie del comprensorio analizzato è ricoperto da boschi di latifoglie, che coprono una superficie di 29.495 ha, circa, a questi vanno aggiunti i boschi di conifere, i boschi misti e le aree a vegetazione boschiva ed arbustiva, che coprono rispettivamente 590,28, 1.104,3 e 5.730 ha. Dalla somma deriva una superficie boschiva complessiva di 36.919 ha.
Altro dato significativo è relativo alle aree prevalentemente occupate da colture agrarie con presenza di spazi naturali importanti, che occupa una superficie 14,40% di quella totale estendendosi per 8.980 ha. Il paesaggio ecologico (insieme di ecosistemi) di questa classe si compone di aree coltivate, dunque vocate alle attività agricole, e aree naturalizzate, rappresentate da boschi molto produttivi.
In termini di rapporto percentuale si può ragionevolmente affermare che rappresentano, la prima, il 60% e la seconda, il 40% della classe. Tradotto in superficie si tratta di 5.388 ettari occupati da colture agrarie e 3.592 ettari interessati da importanti sistemi naturali. Tali superfici possono influire significativamente sulla disponibilità e sulla produzione agro - forestale
Altre importanti classi sono i seminativi in “aree non irrigue” e di seminativi in “aree irrigue” che si
estendono per 2.936,36 e 1.416,72 ha.
Non trascurabile, infine, è la superficie coperta dai vigneti e dagli oliveti, che incidono per 2,02% la prima e 1,3% la seconda.
CODICE | DESCRIZIONE | % superficie su totale |
111 | Zone residenziali a tessuto continuo | 0,1 |
112 | Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado | 1,14 |
131 | Aree estrattive | 0,02 |
141 | Aree verdi urbane | 0,06 |
211 | Seminativi in aree non irrigue | 1,7 |
221 | Vigneti | 1,3 |
1 Elaborazione effettuata su dati del PSL GAL Futur@niene
222 | Frutteti e frutti minori | 0,46 |
223 | Oliveti | 2,02 |
231 | Prati stabili (foraggere permanenti) | 0,9 |
242 | Sistemi colturali e particellari complessi | 1,61 |
243 | Aree prevalentemente occupate da colture agrarie con presenza di spazi naturali importanti | 14,58 |
311 | Boschi di latifoglie | 47,3 |
312 | Boschi di conifere | 0,95 |
313 | Boschi misti di conifere e latifoglie | 1,77 |
321 | Aree a pascolo naturale e praterie | 6,32 |
322 | Brughiere e cespuglieti | 3,14 |
324 | Aree a vegetazione boschiva ed arbustiva in evoluzione | 9,19 |
332 | Rocce nude, falesie, rupi, affioramenti | 0,28 |
333 | Aree con vegetazione rada | 1,48 |
334 | Aree percorse da incendi | 0,91 |
212 | seminativi in aree irrigue | 4,77 |
Le proprietà fondiarie del territorio sono riconducibili a due tipologie principali: pubbliche e private.
Le proprietà pubbliche, gestite dai Comuni o dalle Università Agrarie, sono essenzialmente del tipo demanio pubblico - terre collettive e rivestono un importantissimo ruolo nel settore agro – zootecnico e forestale. Queste proprietà, infatti, se interessate dalla presenza di pascoli, vengono concesse in uso civico alle aziende zootecniche andando a costituire il loro corpo fondiario principale.
Mediamente, nei Comuni maggiormente montani, un’azienda zootecnica detiene in uso civico dai 50 ai 100
ettari di territorio. Ciò consente l’esercizio delle attività pastorali ed il mantenimento del paesaggio montano.
I boschi di proprietà pubblica sono quelli di maggior interesse naturalistico e selvicolturale, rappresentano un’importante risorsa economica sia in termini di produzione di biomassa legnosa che in termini turistico ricreativi. Come emerso dall’analisi d’uso del suolo, i boschi sono l’elemento caratterizzante il territorio e svolgono importantissime funzioni ecologiche come l’immagazzinamento di carbonio sotto forma organica e la conservazione della biodiversità.
Appare chiara l’intima connessione socio economica tra le proprietà pubbliche e le iniziative imprenditoriali
in ambito agro zootecnico e forestale nonché con la sostenibilità delle stesse.
La proprietà privata è affetta dalle comuni patologie di frammentazione ed incertezza della proprietà. Si presentano polverizzate soprattutto nelle zone limitrofe i corsi d’acqua principali causando una perdita di funzionalità e struttura con conseguenze negative sulle attività agricole che potrebbero essere avviate nelle zone maggiormente vocate (seminativi irrigui, oliveti etc).
Il settore agroalimentare dell’AI 3 è uno dei settori con maggiore suscettibilità di sviluppo insieme a quello del turismo ambientale e culturale. Attualmente si sta definendo un nuovo scenario dove le produzioni, abbandonate e quasi totalmente scomparse, trovano nuovo impulso; nuove coltivazioni e nuovi prodotti agricoli si alternano a produzioni tradizionali rinvigorite dalla presenza di nuove aziende costituite in gran
parte da giovani (oltre 12 nuove aziende insediate con la misura 112 del PSR 2007 – 2013, alle quali si sommano le numerose domande già approvate o in corso di approvazione con il PSR 2014 - 2020).
Questi segnali di ripresa danno indicazione sulla necessità di governare il processo di sviluppo assecondando le dinamiche che portano al rafforzamento del settore agroalimentare.
I Comparti di maggior rilievo e con maggiore suscettibilità di sviluppo possono essere individuati in:
- Settore Zootecnico. La zootecnia sta vivendo una significativa ripresa che passa attraverso il recupero degli spazi ad essa naturalmente destinati come i pascoli montani, attraverso l’introduzione di razze di maggiore produttività, l’utilizzo imprenditoriale di specie utilizzate tradizionalmente per l’uso familiare e soprattutto attraverso l’avvio di imprese moderne in grado di trasformare e commercializzare materie prime e derivati di grande qualità.
- Settore vitivinicolo. All’interno del territorio è presente una produzione di grande rilievo in ambito regionale: il Cesanese di Affile DOC. Quello vitivinicolo è senz’altro un settore sul quale investire insieme ai territori limitrofi (Cesanese DOC di Olevano Romano e Cesanese DOCG di Piglio).
- Settore Ortofrutticolo. La grande disponibilità di risorse idriche e la presenza di notevoli estensioni a seminativo irriguo fanno di questo settore uno di quelli di maggiore potenzialità. Finora l’orticoltura e la frutticoltura sono state tradizionalmente esercitate come integrazione del reddito familiare; attualmente si stanno strutturando aziende che coltivano in maniera più moderna anche in coltura protetta e con finalità imprenditoriali.
- Xxxxxxx Xxxxxxxxx. Gli oliveti rappresentano une degli elementi caratterizzanti il paesaggio agrario della Valle dell’Aniene. Le produzioni locali di grande qualità provengono da varietà autoctone e sono essenzialmente destinate al consumo familiare. Interessante e ancora disponibile è il patrimonio conoscitivo maturato a seguito della proposta per l’istituzione della DOP dell’Olio Estravergine di Oliva Terre Tiburtine, che interessa anche ampia parte dell’Area Interna Monti Simbruini Terre d’Aniene.
- Settore delle produzioni tipiche e di nicchia. La biodiversità agraria soprattutto vegetale e la biodiversità forestale della Valle dell’Aniene hanno portato alla formazione di ecotipi di fagiolo, vitigni, varietà locali di olivo, varietà autoctone di castagna e di marrone che conferiscono ai prodotti una spiccata tipicità alle produzioni oltre ad un grande valore ambientale. Oltre alla riconoscibilità ed alla tipicità le produzioni di nicchia del territorio possiedono grande valore qualitativo e se opportunamente valorizzate potranno contribuire al consolidamento del processo di sviluppo.Particolare importanza le produzioni di fagioli tipici quali Fagiolina Arsolana, Fagiolone di Vallepietra, Fagiolo di Cioncone di Vallinfreda, Fagiolo Regina di Marano Equo. Sia Fagiolina Arsolana che Fagiolone di Vallepietra sono due presidi Slow Food e vivono un momento di grande visibilità
- Settore delle nuove produzioni e dei prodotti innovativi. Nel recente passato nella valle dell’Aniene sono state introdotte una serie di coltivazioni del tutto estranee alle tradizioni locali ma di grande successo produttivo e commerciale. Queste coltivazioni stanno contribuendo significativamente al recupero di terreni abbandonati e all’avvio di attività remunerative e innovative. Di particolare rilievo sono soprattutto le coltivazioni di frutti minori e quelle di luppolo per la produzione di birra artigianale. Nel primo caso da diversi anni stanno nascendo piccole coltivazioni di more, lamponi e ribes i quali coniugano un’ottima redditività a una rusticità delle piante che ben si adatta al clima locale e tecnico di coltivazioni sostenibili, del tutto prive dell’ausilio di fitofarmaci. Le produzioni spuntano un ottimo prezzo se vendute fresche e sono molto adatte alla produzione di marmellate e confetture. Nel secondo caso, la produzione di luppolo, pianta spontanea nella Valle dell’Aniene ma utilizzata a scopi agricoli solo di recente, consente la creazione di birre artigianali a partire da materie prime autoctone, donando al prodotto una sua identità ed un intimo legame con il territorio.
- Settore forestale. L’area è dotata di notevoli estensioni forestali. Il settore produce principalmente legna da ardere. Le foreste, soprattutto quelle interne al parco dei Lucretili e dei Simbruini, hanno un significato ecosistemico notevole e la finalità turistico ricreativa deve essere privilegiata rispetto allo sfruttamento esclusivamente produttivo. In ogni caso attività silvicole pianificate, ben progettate e realizzate con tempismo rappresentano un fattore fondamentale per conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale.
La, sia pur modesta, vitalità del settore si rileva anche dagli indicatori SNAI inerenti la contrazione della SAU che, nell’area dal 1982 al 2010, si è contratta del 10,7%, contro il 27% sia delle altre aree interne del Lazio, che della regione nel suo insieme, aumentando del 10% nel periodo 2000 – 2010, mentre tutti i dati di confronto sono negativi.
Si osserva, inoltre, come, in modo praticamente omogeneo su tutto il territorio dei Comuni dell’area, il tasso di occupazione del genere maschile corrisponda ad una quota sensibilmente più alta se confrontata con il tasso di occupazione delle donne.
Analizzando invece i dati sull’occupazione giovanile è evidente come in media, nell’intero territorio
analizzato, nella fascia 15-29 anni solo un giovane su tre risulti occupato.
Per quanto attiene, invece, al settore turistico, la situazione dell’area non si presenta in linea con le ambizioni
del territorio.
Nell’allegato statistico si riporta un’analisi degli esercizi turistici alberghieri ed extra alberghieri, che riporta
a livello comunale, il numero di esercizi ed i posti letto distinti per categoria e tipologia.
Come emerge chiaramente dall’analisi dei dati, ci troviamo di fronte ad un sistema ricettivo locale non adeguato ed organizzato per assicurare i servizi necessari provenienti da un maggior flusso turistico rispetto a quello attuale.
L’analisi dei dati ISTAT sulle strutture turistiche presenti nel territorio evidenzia, per il comparto alberghiero, la presenza di sole 23 strutture, a fronte delle oltre 2.000 realtà presenti nella Regione Lazio delle quali nessuna a 4 o 5 stelle, contro le oltre 500 regionali. Analogo il confronto per le strutture extra alberghiere che sono pari nell’area a 56, contro le oltre 10.000 regionali.
Obiettivo parallelo a quello dell’aumento del flusso turistico verso la zona dovrà quindi necessariamente essere quello di un ampliamento della possibilità ricettiva offerta da strutture alberghiere ed extra- alberghiere.
Un ultimo elemento da considerare ai fini di un’analisi completa del territorio è quello delle reti di imprese
Sono un fenomeno nuovo per il territorio, che favorito dallo stimolo dei finanziamenti regionali del Lazio (LR 28/04/2006 n. 4, DGR n 94 del 15/03/2016 e determinazione G04816 del 09/05/2016), ha avviato un processo di modernizzazione, principalmente, della struttura dei settori commerciale e turistico, con la nascita di reti di imprese di varia natura che si uniscono per affrontare i problemi della promozione, dell’innovazione, dell’organizzazione dell’offerta, ecc.
Al momento le reti di imprese operanti sul territorio sono:
1. Promozione Simbruini, composta da 30 imprese commerciali, turistiche ed agricole, nata nel Comune di Trevi nel Lazio, ma estesa a tutti i Comuni del Parco regionale dei Monti Simbruini, ad eccezione di Subiaco, ha recentemente firmato un protocollo d’intesa con il Parco per cooperare al rilancio del turismo e della valorizzazione dei prodotti locali;
2. Ente per la Promozione Turistica dell'Xxxx Xxxxx dell'Aniene, anch’essa composta da 30 imprese
commerciali, turistiche ed agricole, costituita nel Comune di Subiaco;
3. We-Net, composta da 30 imprese commerciali, costituita nel Comune di Subiaco;
4. Valle Ustica In Rete, composta da 30 imprese del territorio dei Comuni della Val d’Ustica, per attuare azioni promozionali, innovative, di miglioramento dell'arredo urbano e della sicurezza per elevare i servizi della rete.
1.3 Analisi dei punti di debolezza e di forza del territorio
Come riportato nella Relazione istruttoria del Comitato nazionale, l'area è dotata di 16 scuole per l'infanzia con un totale di 611 alunni di cui 11,5% stranieri.
La media degli alunni per scuola è di 38,2, dato molto basso se si guarda alla media regionale (73,2) e nazionale (52,8) aree interne.
Nell’area sono presenti 18 scuole primarie distribuite nel 68,2% dei comuni che compongono l’area. Si tratta di scuole di piccole dimensioni con un numero elevato di pluriclassi (29,4%) rispetto al dato regionale e nazionale aree interne (2,4% e 5,8%). Il tasso di mobilità dei docenti pari a 9,3 è più alto del tasso medio aree interne sia su scala regionale (5,7) che su scala nazionale (5,1).
La scuola secondaria di primo grado conta 11 scuole con un totale di 663 alunni di cui il 11,3% stranieri. Gli istituti si trovano nel 50% dei comuni che compongono l’area anche in questo caso si tratta di scuole di piccole dimensioni con un tasso di mobilità dei docenti pari a 7,1, in linea con la media laziale del 7,0 inferiore alla media italiana aree interne dello 8,6. Le scuole secondarie di secondo grado sono cinque, tre delle quali licei e due istituti tecnici. Il tasso di mobilità dei docenti per questo livello di istruzione (12,3) è più alto del tasso medio aree interne sia su scala regionale (9,8) che su scala nazionale (8,7).
L'area ha quattro istituti principali per un totale di 35 sedi scolastiche e un numero medio di sedi per istituto di 8,8, dato superiore alla media regionale aree interne (5,0) e alla media italiana per aree interne (5,5). I risultati dei test INVALSI mostrano risultati carenti sia in italiano che in matematica nella scuola primaria.
I dati relativi all’assistenza sanitaria descrivono un’area caratterizzata da alcuni elementi favorevoli (elevata capacità produttiva delle strutture di assistenza ambulatoriale del territorio, elevata percentuale di anziani in AD pari ad oltre l’8%) ma al contempo da alcuni elementi da attenzionare: un tasso di ospedalizzazione evitabile elevato, una scarsa efficienza del sistema di soccorso territoriale (l'intervallo allarme target è infatti di 32 minuti) ed una quota elevata di parti in cui la prima visita è effettuata a partire dalla dodicesima settimana di gestazione (pari al 27,2% dei parti nell'area, rispetto alla media regionale e nazionale aree interne di 6,9% e 11,1%).
La percentuale di popolazione raggiunta da banda larga su rete fissa maggiore di 2 mbps e inferiore a 20 mbps è del 42,9%, superiore sia alla media regionale aree interne (37,4%) che alla media nazionale aree interne (36,8%).
Mentre per la banda larga non inferiore a20 mbps la percentuale di popolazione raggiunta è inferiore alla media regionale e nazionale aree interne: 36,1% è la percentuale dell'area, mentre a livello regionale le aree interne si attestano sul 54,7%, a livello nazionale sul 46,4%.
A conferma di ciò, dal quadro di riferimento e dall’analisi del territorio emergono una serie di punti di debolezza e di forza su cui impostare la programmazione specifica SNAI.
Nell’ambito della SNAI, infatti, la filiera cognitiva parte da quelle best practices in grado di superare le problematiche locali, connettendo in rete le esperienze più efficaci e gli operatori più vivaci, al fine di creare un tessuto sociale ed economico in grado di arrestare la fuga delle popolazioni locali e di attrarre nuovi residenti.
Coerentemente con quanto indicato in merito agli obiettivi della programmazione, i punti di debolezza
dell’area interna, che rendono di fatto difficile vivere nel territorio, sono raggruppabili in tre macro-ambiti2:
1. Competitività sociale:
Si riscontrano carenze nei servizi alla persona offerti dal territorio; in particolare si evidenziano:
- carenze nell’offerta scolastica e formativa, con drammatica riduzione di scuole materne e primarie, e mancanza di formazione professionale mirata alle potenzialità del territorio, con assenza di asili nido;
- carenze nel sistema socio-sanitario, tra cui la rimodulazione dell’offerta ospedaliera (ospedale di Subiaco) avvenuta negli ultimi decenni, i lunghi tempi di percorrenza per raggiungere gli altri poli ospedalieri, la insufficienza di servizi territoriali e assistenziali domiciliari;
- difficoltà nel mantenimento dei servizi alla popolazione quali, a titolo esemplificativo il Centro per
l’impiego, l’Ufficio del giudice di Xxxx, gli uffici decentrati per i servizi idrici, etc;
- carenza di luoghi culturali in senso lato, librerie, biblioteche, assenza di cinema;
- bassa propensione all’inclusione di nuove risorse demografiche (immigrati).
2. Sistema territorio:
Il territoriosoffre delle difficoltà di collegamento e scambio interno causate da un sistema viario difficile, e anche per questomanca di un sistema condiviso di gestione territoriale, di ricettività, e di promozione. In particolare si evidenziano:
2 Per un’analisi più approfondita si rimanda all’appendice statistica
- carenze nella manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità sia intracomunale che intercomunale, viste le complesse caratteristiche orografiche e geologiche del territorio;
- mancanza di una mobilità integrata (meglio se in ottica sostenibile) intercomunale, intracomunale e verso Roma;
- necessità di manutenzione del manto stradale e delle sue appendici, cunette, scarpate e caditoie, e messa in sicurezza delle vie di collegamento;
- assenza nelle aree montane di molti Comuni dell’area di una rete a banda larga e conseguente divario digitale che causa sperequazioni sociali e perdita di competitività imprenditoriale
- progressivo abbandono del patrimonio rurale e boschivo nonché dinamiche associate a fenomeni di dissesto idrogeologico;
- difficoltà nella gestione e manutenzione dell’ingente patrimonio storico artistico e architettonico.
3. Produttività e sviluppo economico
L’ossatura produttiva risente di una notevole frammentazione, con alcune eccellenze che risentono dell’isolamento, della mancanza di una cultura condivisa di impresa e della mancanza di una governance.
In particolare si osservano:
- una percentuale elevata della disoccupazione, in particolare giovanile;
- l’assenza di una rete strutturata che sappia valorizzare le ricchezze, i talenti e le risorse sia umane che materiali diffuse sul territorio;
- l’assenza di un’efficace e organizzata attività di marketing territoriale, a livello locale, regionale, nazionale ed estero;
- un sistema di ricettività turistica insufficiente, obsoleto e non efficacemente integrato al suo interno e/o con le altre attività del territorio, eccetto casi limitati;
- la mancanza di integrazione del sistema turistico, tutt’oggi trainato da pochi soggetti isolati;
- inadeguatezza della fruibilità sistematica di musei e risorse artistico-monumentali, scarsa innovazione negli allestimenti e carenza di risorse economiche per la gestione;
- l’assenza di grandi imprese che possano offrire significativi livelli occupazionali, a causa di insormontabili carenze infrastrutturali;
- la scarsità, rispetto alle potenzialità territoriali, di piccole imprese locali nel settore dell’artigianato, della produzione agroalimentare, del comparto zootecnico, della valorizzazione forestale, del turismo;
- la carenza di programmi di formazione nei comparti dell’artigianato, del sistema agroalimentare, della produzione di tipicità locali;
- la scarsa incisività delle reti d’impresa, reti di partenariato, filiere corte non solo all’interno degli stessi comparti ma anche tra comparti differenti con conseguente assenza di un sistema di promozione unitario delle produzioni locali.
Di estremo interesse, a supporto delle considerazioni testé citate è l’analisi FDOM (traduzione italiana dell’acronimo SWOT) riportata sul PSL del GAL Futur@niene.
Punti di forza | Punti di debolezza | ||
TERRITORIO | Presenza del Parco Regionale dei Monti Simbruini | SERVIZI | Assenza di un sistema ricettivo locale organizzato in grado di assicurare i necessari servizi al turismo |
Presenza, sul territorio di alcuni comuni, del Parco Regionale dei Monti Lucretili | LAVORO | Pendolarismo e abbandono del territorio per carenza di opportunità e servizi Occupazione giovanile ridotta Frammentazione delle aziende e dell’offerta Assenza di figure professionali nuove in grado di incentivare lo sviluppo economico |
IDENTITÀ TERRITORIALE | Presenza nei Comuni aderenti al GAL di elementi unici ed autentici sia nella cultura e nelle tradizioni popolari che nei prodotti artigianali | CARENZE STRUTTURALI | Scarsa valorizzazione del patrimonio naturalistico presente nella zona della Valle dell’Aniene |
Vocazione turistica dei Comuni legata alle caratteristiche naturalistiche, culturali e alle tradizioni enogastronomiche | Infrastrutture di trasporto incapaci di supportare uno sviluppo turistico del territorio | ||
Ampia diffusione sul territorio di strutture informative per la divulgazione di materiale relativo all’offerta turistica, naturalistica e culturale della zona, implementabile con risorse web | Inadeguata promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale presentenella zona della Valle dell’Aniene | ||
VITALITA | Presenzadi numerose Associazioni culturali con proposte innovative | SVILUPPO | Insufficiente marketing e visibilità, e quando presente attività comunque inadeguate e non integrate tra loro |
ESPERIENZA | Processo di pianificazione e coesione già avviato con successo dal GAL AnieneTiburtino nel corso del Programma regionale LEADER2000/2006 | PATRIMONIO | Precario statodiconservazione ed omogeneità dei borghi |
SICUREZZA | Basso indice di criminalità | POLITICA | Carenza di obiettivi comuni |
Opportunità | Rischi |
Vicinanza ad una grande metropoli come Roma | Isolamento dalla vicina città di Roma senza la creazione di sinergie tra i territori |
Presenza di produzioni tipiche locali di pregio | Invecchiamento della popolazione nelle aree rurali marginali |
Condizioni favorevoli per rilanciare forme di turismo legate alle tradizioni popolari e ai prodotti locali | Perdita dell’identità sotto la spinta della globalizzazione |
Presenza di aziende strutturalmente radicate nel territorio e con potenziale forza di aggregazione | Carenza di servizi alle persone, alle imprese e ai turisti |
Condizioni favorevoli per aumentare il flusso turistico verso i Parchi Regionali dei Monti Simbruini e Terre d’Aniene e dei Monti Lucretili | Dinamiche edilizie non coerenti con identità del territorio e perdita di opportunità legata all’incapacità di sfruttare partnership locali |
Organizzazione storica e strutturata di diverse manifestazioni legate alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici | Assenza di autorevolezza nelle politiche e rischio di sovrapposizione e duplicazione degli interventi |
Opportunità di innovazione e creazione di nuove imprese | Estinzione dei mestieri tipici |
1.4 Le tendenze evolutive dell’Area nel lungo periodo
Al pari delle altre aree interne del Lazio, l’evoluzione di lungo periodo dei fattori caratterizzanti il contesto demografico dell’Area, proietta il territorio in un fenomeno autoalimentante con unariduzione della popolazione tra i 35 e i 64 anni, una riduzione della popolazione stabilmente presente nel mercato del lavoro, una dell’offerta di servizi alla persona – in particolare per la Salute e la Mobilità – fenomeni questi che portano con se una serie di conseguenti effetti collaterali di riduzione dei legami sociali e economici con il territorio per la popolazione di 35-64 anni.
Le previsioni, in assenza dell’intervento pubblico, sempre al pari dello scenario che si configura in altre realtà territoriali simili prefigurano, quindi:
- la riduzione di nuovi nuclei familiari e la riduzione del numero medio di figli per nucleo familiare
- l’assottigliamento della quota di unità presenti stabilmente nel mercato del lavoro con tendenziali incrementi della disoccupazione;
- l’incremento di fenomeni di sottoccupazione e lavoro sommerso, già storicamente presenti nell’area, ma
che sono in forte crescita;
- la diminuzione del numero dei soggetti più giovani che sono impossibilitati a trovare sbocchi professionali nel territorio d’origine e assenza di opportunità formative negli ambiti considerati punti di forza dell’Area;
- l’incremento del numero di anziani con minore qualità della vita legata alla somministrazione di servizi essenziali;
- il progressivo decadimento dei servizi alla popolazione (sanità, trasporti, istruzione);
- la scarsa offerta di servizi turistici in grado di intercettare l’attuale domanda di turismo sostenibile e naturale;
- la costante riduzione delle attività agricole, anche se in parte controbilanciata da una ricerca di occupazione giovanile anche nel settore agricolo;
- il depauperamento delle tradizioni locali, che hanno sempre rappresentato un punto di forza del territorio.
2. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI: LE INVERSIONI DI TENDENZA CHE SI VOGLIONO PROVOCARE
L’area Monti Simbruini ha ipotizzato un modello di sviluppo locale interconnesso che leghi interventi mirati ad azioni di carattere estensivo, per ridurre quegli elementi di debolezza che a livello locale frenano le potenzialità di sviluppo dell’area.
L’obiettivo della Strategia non può che essere quello di promuovere uno sviluppo locale capace di aumentare il benessere dei residenti in grado di invertire i trend demografici in atto: riduzione degli spostamenti verso Roma, il miglioramento delle condizioni di vita dei pendolari che quotidianamente si spostano per studio e lavoro, l’attrazione di nuovi residenti, la ripresa delle nascite, l’aumento dell’occupazione.
L’azione di intervento messa in campo ha identificato i principali punti di rottura sui quali intervenire per innescare quei processi di natura culturale e socio-economica per il riposizionamento dell’Area Interna 4 nel medio-lungo periodo.
Lo scenario desiderato, pertanto, si articola in:
a- un potenziamento ed adeguamento dei servizi alla persona in grado di dare risposte coerenti con le esigenze ed i fabbisogni della popolazione, a partire da quella parte della popolazione con maggiore difficoltà di spostamento per le cure e si vogliono quindi offrire servizi domiciliari potenziati, anche di tipo ospedaliero, quando possibile. Riduzione dei tempi d’intervento e potenziamento delle azioni di pronto soccorso, attraverso la messa a punto in tutti i Comuni dell’area di punti di atterraggio diurno e notturno per l’elisoccorso e la dotazione della struttura ospedaliera di riferimento di adeguate attrezzature per garantire il trasporto secondario presso le altre strutture ospedaliere di riferimento;
b- un miglioramento dei servizi scolastici e di formazione professionale, al fine di renderli competitivi con quelli delle più importanti aree limitrofe, da un lato mettendo gli studenti nella condizione di usufruire appieno dell’offerta formativa scolastica per tutto l’orario di funzionamento dei plessi, dall’altro adeguando l’offerta formativa agli scenari di sviluppo che si prospettano per l’area, legati ai prodotti locali, alla salute, all’offerta turistica e culturale, anche attuando forme innovative di collaborazione interistituzionali;
c- una riorganizzazione del sistema dei trasporti integrato che coniugando le esigenze della popolazione all’economicità della gestione, utilizzi in modo appropriato i servizi COTRAL, il TPL ed i Servizi a chiamata, a fini sociali, scolastici, ricreativi e turistici, e garantisca una riduzione dei tempi di percorrenza all’interno e verso l’esterno dell’area;
d- una prima serie di interventi mirati al miglioramento degli standards di sicurezza della viabilità interna;
e- un’azione di sviluppo locale capace di generare nuove opportunità di lavoro e di valorizzare, in modo inclusivo e sostenibile, l’enorme patrimonio dell’area: storico-culturale, ambientale, sportivo, aperto alla partecipazione degli enti, delle associazioni, del mondo della scuola, delle imprese, del volontariato, in modo da costruire un sistema turistico forte e unitario che, valorizzando e rendendo facilmente fruibili le risorse ed i prodotti del territorio, consenta all’area di collocarsi nei segmenti di mercato che le competono;
f- un’opera di infrastrutturazione materiale ed immateriale appropriata ed in grado di accompagnare l’adeguamento dei servizi essenziali di sanità, mobilità ed istruzione e supportare la crescita e lo sviluppo socio-economico dell’area. Tale opera, che interesserà l’intero territorio dell’area, avrà la funzione di andare a colmare, a livello locale, quelle carenze strutturali ed infrastrutturali che fino ad ora hanno reso impossibile promuovere uno sviluppo socio-economico adeguato dell’area;
g- una Pubblica Amministrazione locale più forte e competente, attraverso un maggior coordinamento, reso possibile dalla gestione associata dei servizi, inizialmente messi in campo, e futuri, nonché dagli effetti dell’attuazione congiunta del programma.
3. IL SEGNO DI UNA SCELTA PERMANENTE
3.1 Associazionismo e cambiamento organizzativo
La generale situazione economica e sociale spinge verso una nuova stagione di riforme per i Comuni. È pertanto indispensabile acquisire piena consapevolezza degli elementi sui quali fondare il rilancio dell’economia regionale e la massima valorizzazione delle peculiari risorse economiche, sociali e culturali presenti sul territorio.
Attraverso la gestione associata delle funzioni e dei servizi è possibile operare una riorganizzazione della spesa pubblica e migliorare la qualità dei servizi, e ottenere maggiore semplificazione amministrativa e conoscenza dei bisogni espressi dal sistema degli attori locali, ottimizzando soluzioni e uso delle risorse territoriali.
L’adozione di forme associative, quindi, può essere considerata a pieno titolo una risposta alla razionalizzazione della spesa pubblica e al miglioramento della qualità dei servizi erogati. Si tratta di affermare un nuovo modello di governo locale che conosce aspetti squisitamente tecnici, ma anche una nuova consapevolezza culturale.
L’azione legata all’associazionismo nell’Area Interna 3si lega ad un concreto percorso di cambiamento organizzativo già in corso che si andrà consolidando nel tempo. In tal senso, la progettazione e l’attuazione dei nuovi assetti tra gli enti significa creare valore e liberare energie.
Partendo dalle esperienze in atto, i Comuni del territorio intendono valorizzare la specializzazione e le competenze già esistenti; favorire il coordinamento e l’integrazione delle risorse umane e professionali; consolidare e sistematizzare progressivamente il sistema di collaborazione e relative regole, facendo tesoro delle esperienze, migliorando le aggregazioni e convenzioni già esistenti.
Tutto questo accompagnato, laddove possibile, da nuovi meccanismi operativi e strumenti che possano nel tempo facilitare la gestione a vantaggio di tutti i settori e, più in generale, dei servizi informatici come leva trasversale al cambiamento.
L’Area Interna guarda con particolare attenzione alla reingegnerizzazione dei processi, all’uniformità dei procedimenti e degli standard di servizio. Strategica risulta anche la capacità di programmazione e di gestione dei progetti in tutte le sue fasi, anche catalizzando investimenti e risorse comunitarie, nel quadro più generale di una maggiore consapevolezza della collaborazione pubblico-privato, sino all’utilizzo di forme di partenariato innovative.
I singoli Comuni coinvolti nella strategia, pur consapevoli del proprio valore identitario e della vivacità culturale che esprimono, ritengono quindi determinante e necessario associarsi per affermare reali politiche sovracomunali, sfruttando adeguatamente il percorso programmatico spinto dalla stessa SNAI. L’azione generale va consolidata nel tempo, partendo però dalla scelta di alcune funzioni sulle quali catalizzare, da subito, il massimo interesse da parte dei singoli enti. Chiaro il punto di partenza per i piccoli Comuni coinvolti: il consolidamento concreto di funzioni e servizi associati, in una logica intercomunale, renderà sostenibile nel tempo l’autonomia gestionale dell’area, producendo le necessarie economie di scala.
Il confronto durante i tavoli tematici e il percorso individuato vanno quindi nella direzione dell’attuazione di questo obiettivo. L’approccio alla risoluzione dei problemi, progressivamente, non sarà più affidato al singolo Comune, ma al sistema associato.
Il territorio dell’area, grazie anche alle esperienze maturate all’interno della CM dell’Aniene, come anche dei due parchi naturali dei Monti Simbruini e Lucretili, che comprendono la quasi totalità dei Comuni dell’Area Interna 3, ha già una consolidata tendenza verso l’associazionismo, ma la complessità geografica dell’area si riflette anche negli assetti locali, che vedono la presenza contemporanea di:
- Comunità Montana dell’Aniene, che interessa tutti i Comuni dell’area interna, ad eccezione di Filettino
e Trevi nel Lazio;
- Comunità Montana dei Monti Ernici, che interessa i Comuni di Filettino e Trevi nel Lazio;
- Parco Regionale dei Monti Simbruini, che interessa i Comuni di Camerata, Cervara, Filettino, Jenne,
Subiaco, Trevi nel Lazio, Vallepietra, tutti ricadenti nell’Area Interna 3;
- Parco Regionale dei Monti Lucretili che interessa 13 Comuni dei quali solo uno, Percile, ricadente
nell’area interna;
- Unione dei Comuni della Valle Ustica, che interessa 5 Comuni dei quali solo uno, Percile, ricadente
nell’area interna;
- Unione dei Comuni del MedaAniene, che interessa i Comuni di Anticoli Corrado, Arsoli, Cineto
Romano, Riofreddo, Roviano, Vallinfreda e Vivaro, tutti ricadenti nell’area interna;
- Unione dei Comuni della Valle del Giovenzano, che interessa 5 Comuni dei quali solo Sambuci e
Saracinesco, ricadenti nell’area interna.
Naturalmente, nell’ambito delle singole Comunità montane e delle Unioni di Comuni, sono state intraprese varie gestioni associate di servizi, ma anche rilevante è la presenza di servizi associati autonomi tra Comuni sia interni che esterni all’Area Interna 3.
Nella tavola che segue, si riporta l’attuale sistema dell’associazionismo che caratterizza l’Area Interna 3 a
livello complessivo, vengono poi rilevate le situazioni dei singoli servizi associati acquisite.
FUNZIONI SERVIZI ASSOCIATI | COMUNI | ||||||||||||||||||||||||||||||||
Affile | Agosta | Anticoli Corrado | Arcinazzo | Arsoli | Camerata Nuova | Canterano | Cervara di Roma | Cineto Romano | Jenne | Marano | Percile | Riofreddo | Rocca Canterano | Rocca S Xxxxxxx | Xxxxxxx | Sambuci | Saracinesco | Subiaco | Vallepietra | Vallinfreda | Vivaro Romano | Trevi nel Lazio | Filettino | Bellegra | Xxxxxxx | Xxxxxx | Licenza | Mandela | Olevano Romano | Roccagiovine | Roiate | Vicovaro | |
Segr comunale e Reg UE 2016/79 | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | |||||||||||||||||
Organizzazione generale Amministrazione | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | |||||||||||||||||||||
Servizi anagrafici ed elettorali | X | X | X | X | |||||||||||||||||||||||||||||
Responsabile Servizio Tecnico | X | x | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||||||||||||||||||||||
Organismo di valutazione | X | X | X | ||||||||||||||||||||||||||||||
Catasto e Pianificazione Urbanistica | X | X | X | X | X | ||||||||||||||||||||||||||||
SUAP | X | X | X | X | X | X | X | ||||||||||||||||||||||||||
CUC | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||||||||||||||||||
Polizia locale | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||||||||||||||||||||||||
Trattamento rifiuti | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | |||||||||||||||
Scuola e mensa | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||||||||||||||||||||||||
TPL | X | X | X | X | |||||||||||||||||||||||||||||
Acqua potabile | X | X | X | X | X | X | X | X | |||||||||||||||||||||||||
Sistema Museale MEDANIENE | X | X | X | X | |||||||||||||||||||||||||||||
Canile prima accoglienza | X | ||||||||||||||||||||||||||||||||
Protezione Civile e servizi sociali | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||||||||||||
Edilizia Scolastica | X | X | X | X |
Segr comunale e Reg UE 2016/79 | Agosta | Arcinazzo | Arsoli | Camerata Nuova | Canterano | Cervara di Roma | Jenne | Marano | Percile | Rocca Canterano | Rocca S Stefano | Vallepietra | Licenza | Mandela | Olevano Romano | Roccagiovine | Note |
X | Labico | ||||||||||||||||
X | Fine mandato | ||||||||||||||||
X | X | X | Camerata n, Jenne, Marano | ||||||||||||||
X | X | X | Canterano, Cervara, Vallepietra | ||||||||||||||
X | Percile, Pisoniano, Scandriglia, Guidonia | ||||||||||||||||
X | X | Arsoli, Rocca Canterano, Supino | |||||||||||||||
X | Capranica, Castel San Xxxxxx, Rocca Santo Stefano | ||||||||||||||||
X | Pisoniano, Rocca Giovine | ||||||||||||||||
X | X | Licenza, Mandela |
Organizzazione generale Amministrazione | Agosta | Arcinazzo | Arsoli | Camerata Nuova | Canterano | Marano | Percile | Rocca Canterano | Subiaco | Riofreddo | Vallepietra | Roiate | Note |
X | X | X | X | Xxxxxx, Arsoli, Canterano, Rocca Canterano | |||||||||
X | Fine mandato | ||||||||||||
X | X | Camerata Nuova, Vallepietra | |||||||||||
X | X | Xxxxxx Equo, Riofreddo | |||||||||||
X | Percile, Pisoniano, Scandriglia, Guidonia | ||||||||||||
X | X | Arsoli, Rocca Canterano | |||||||||||
X | X | X | Roiate, Subiaco |
Servizi anagrafici ed elettorali | Arsoli | Canterano | Rocca Canternao | Vivaro Romano | Note |
X | Arsoli, Rocca Canterano | ||||
X | X | X | X | Canterano, Vivaro Romano |
Responsabile Servizio Tecnico | Agosta | Camerata Nuova | Canterano | Cervara di Roma | Cineto Romano | Riofreddo | Vallinfreda | Licenza | Mandela | Roccagiovine | Vicovaro | Note |
X | X | Xxxxxx, Canterano | ||||||||||
X | X | X | X | Camerata N, Cineto Romano, Rocca Giovine, Vicovaro | ||||||||
X | X | X | Cervara, Riofreddo, Vallinfreda | |||||||||
X | X | Licenza, Mandela |
Agosta | Anticoli Xxxxxxx | Xxxxxx | Camerata Nuova | Marano | Percile | Riofreddo | Rocca Canterano | Roviano | Sambuci | Saracinesco | Subiaco | Xxxxxxx | Xxxxxx | Licenza | Mandela | Roccagiovine | Note | |
Organismo di valutazione | X | X | X | Anticoli Corrado, Arsoli, Roviano | ||||||||||||||
Catasto e Pianificazione Urbanistica | X | X | X | X | X | X | CM Aniene | |||||||||||
SUAP | X | X | Anticoli Xxxxxxx, Arsoli | |||||||||||||||
X | X | X | X | X | UC Valle Giovenzano | |||||||||||||
X | Guidonia, Xxxxxxx |
Xxxxxx | Anticoli Xxxxxxx | Xxxxxx | Canterano | Cervara di Roma | Marano | Percile | Riofreddo | Rocca Canterano | Roviano | Sambuci | Saracinesco | Subiaco | Vallinfreda | Xxxxxxx | Xxxxxx | Licenza | Mandela | Roccagiovine | Roiate | Note | |
CUC | X | X | X | X | X | X | Anticoli C, Xxxxxx, Roviano, Riofreddo, Subiaco | ||||||||||||||
X | X | CM Aniene | |||||||||||||||||||
X | X | X | UC Valle Ustica | ||||||||||||||||||
X | X | X | X | X | X | X | UC Valle Giovenzano | ||||||||||||||
Polizia locale | X | X | X | Cervara, Riofreddo, Vallinfreda | |||||||||||||||||
X | X | Canterano, Rocca Canterano | |||||||||||||||||||
X | X | UC ValleUustica | |||||||||||||||||||
X | X | Roiate, Subiaco |
Anticoli Corrado | Arcinazzo | Arsoli | Canterano | Cineto Romano | Percile | Riofreddo | Rocca Canterano | Roviano | Sambuci | Saracinesco | Subiaco | Vallinfreda | Vivaro Xxxxxx | Xxxxxxx | Xxxxxx | Licenza | Mandela | Olevano Romano | Roccagiovine | Vicovaro | Note | |
Trattamento rifiuti | X | X | X | X | X | X | X | X | X | UC Medaniene | ||||||||||||
X | X | X | X | X | UC Valle Giovenzano | |||||||||||||||||
X | X | X | X | UC Valle Ustica | ||||||||||||||||||
Scuola e mensa | X | X | Canterano, Rocca Canterano | |||||||||||||||||||
X | X | X | UC Valle Ustica | |||||||||||||||||||
X | X | X | X | UC Valle Giovenzano | ||||||||||||||||||
TPL | X | X | X | X | UC Valle Giovenzano |
Edilizia Scolastica | Protezione Civile e servizi sociali | Canile prima accoglienza | Sistema Museale MEDANIENE | Acqua potabile | |||
X | Affile | ||||||
X | Xxxxxx | ||||||
X | X | Anticoli Corrado | |||||
X | Arcinazzo | ||||||
X | X | X | Arsoli | ||||
X | Camerata Nuova | ||||||
X | Canterano | ||||||
X | Cervara di Roma | ||||||
X | X | Cineto Romano | |||||
X | Xxxxx | ||||||
X | Xxxxxx | ||||||
Percile | |||||||
X | X | X | Riofreddo | ||||
X | X | Rocca Canterano | |||||
X | Rocca S Stefano | ||||||
X | X | X | Roviano | ||||
X | Sambuci | ||||||
X | Saracinesco | ||||||
X | X | Subiaco | |||||
X | Vallepietra | ||||||
X | X | Vallinfreda | |||||
X | X | Vivaro Romano | |||||
Trevi nel Lazio | |||||||
Filettino | |||||||
Bellegra | |||||||
X | Xxxxxxx | ||||||
X | Gerano | ||||||
Licenza | |||||||
Mandela | |||||||
X | Olevano Romano | ||||||
X | X | Roccagiovine | |||||
Roiate | |||||||
UC Valle Giovenzano | CM Aniene | Servizi Sociali | Anticoli Corrado, Arsoli, Roviano, Riofreddo, Subiaco | ACEA | UC Medaniene | Note |
Distretto G4
23
3.3 Tipologia, articolazione, diffusione dei servizi in gestione associata nell’AI
I servizi associati attualmente vigenti sono seguenti:
- Segreteria comunale: finalizzato a svolgere compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico- amministrativa nei confronti degli organi dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti;
- Polizia locale: che costituisce lo strumento mediante il quale gli enti convenzionati assicurano l’unicità
di conduzione e la razionalizzazione delle procedure;
- SUAP – Sportello Unico Attività Produttive: strumento innovativo e sinergico mediante il quale si assicura omogeneità, qualità e funzionalità ai processi autorizzativi e alle azioni di promozione del territorio e di consulenza alle imprese, così come previsto dalla normativa di settore. Lo Sportello assicura l’unicità di conduzione e la semplificazione di tutte le procedure inerenti gli impianti produttivi di beni e servizi, nonché il necessario impulso per lo sviluppo economico dell’intero territorio;
- Protezione civile: struttura incaricata di assicurare l’erogazione di un servizio continuativo e diffuso di protezione civile sul territorio, nella chiarezza dei rapporti istituzionali ed evitando sovrapposizioni di attività;
- Trattamento rifiuti: attivazione delle attività dirette alla gestione congiunta del servizio di raccolta, trasporto, conferimento e avvio allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
- Catasto e pianificazione: assicura l'esercizio delle funzioni catastali di consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e dei servizi di visura catastale; certificazione degli atti catastali; riscossioni erariali per i servizi catastali;
- CUC – Centro Unico di Committenza: con oggetto la gestione in forma associata dei compiti e delle attività connesse in materia di gara per l’affidamento dei lavori e per le acquisizioni di beni e servizi di competenza dei Comuni associati;
- TPL: insieme delle diverse modalità di trasporto pubblico su scala locale;
- Ufficio tecnico, per la gestione associata delle funzioni e dei servizi tecnici, urbanistici, lavori pubblici e gestione del territorio;
- Organismo Indipendente di Valutazione: soggetto nominato in ogni amministrazione pubblica dall'organo di indirizzo politico-amministrativo;
- Organizzazione generale e amministrazione, finalizzato a svolgere sia funzioni amministrative che decisorie a favore degli enti associati;
- Servizi anagrafici ed elettorali e servizi statistici;
- Servizi scolastici, per regolamentare e rendere più efficiente il servizio in materia di insegnamento, educazione e formazione formale e informale;
- Pubblica illuminazione ed acqua potabile: manutenzione e gestione degli impianti di illuminazione ed idrici; fornitura di energia elettrica ed acqua potabile;
- Sistemi Museali Territoriali.
Tutti i 24 Comuni dell’Area progetto SNAI, ed i nove dell’area strategica, sono interessati dalla gestione associata di almeno un Servizio, ma la grande maggioranza degli stessi aderisce ad almeno 4 Servizi. Dall’esame delle tabelle sembrerebbe che due Comuni, Filettino e Trevi nel Lazio, non aderiscano ad alcuna forma di servizio associato, in realtà ciò non è, è solo che questi due Comuni della Provincia di Frosinone ed aderenti alla CM dei Monti Ernici vedono i loro riferimenti amministrativi, eccezion fatta per il Parco dei Monti Simbruini all’esterno dell’Area Interna e sarà necessario dare loro il tempo necessario per riorganizzarsi all’interno dell’AI 3.
Il quadro normativo di riferimento in tema di Associazionismo è articolato a livello nazionale e regionale nel modo di seguito indicato.
a- A livello nazionale:
- Legge n. 135 del 7 agosto 2012 - Conversione, con modificazioni, del DL 6 luglio 2012, n. 95: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario” (GU n. 189 del 14/8/ 2012) che definisce all’articolo 19: Funzioni fondamentali dei comuni e modalità di esercizio associato di funzioni e servizi comunali che modifica l’articolo 14 del DL n. 78/2010 (Legge n. 122/2010) individuando 9 funzioni da svolgersi obbligatoriamente in forma associata attraverso Unioni di Comuni
(ai sensi dell’articolo 32 del D.lgs n. 267/2000) o convenzioni ad esclusione della lettera l), stato civile e servizi anagrafici da parte dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti ovvero 3.000 abitanti se appartenenti o appartenuti a Comunità montane.
- D.Lgs n.267 del18/8/2000T U - Legge sull’ordinamento degli EELL, a norma dell'articolo 31 della L. 3/1999, n. 265 (G.U. N. 227 del 28 Settembre 2000, S.O. N. 162/L). Il Decreto legislativo, al CAPO V, definisce le Forme associative che possono sussistere tra gli EELL. In particolare: Art. 30. Convenzioni; Art. 31. Consorzi; Art. 32. Unioni di comuni (sostituito dallo dall'art. 19, comma 3, legge n. 135 del 2012) Art. 33. Esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei Comuni).
b- A livello regionale:
- L.R n.17 del 31/12/2016 - Legge di Stabilità 2017(BURL 105/2016), che prevede l’abolizione delle Comunità Montane e la trasformazione delle stesse in Unione dei Comuni montani alle quali spetterà il compito di continuare ad esercitare le funzioni delle soppresse Comunità Montane, Enti Locali costituiti fra comuni montani e/o parzialmente montani secondo quanto disposto dalla Legge 31 gennaio 1994, n. 97 "Nuove disposizioni per le zone montane".
- L.R n. 26 del 28/12/2007- Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2008. In particolare, l’art 24 che promuove l’associazionismo tra comuni e l’art 12, che dispone l’impegno della Regione a favorire forme di gestione associata tra i comuni comprese le comunità montane, con particolare riguardo alla gestione dei servizi catastali. In base a tale norme e a quanto stabilito dall’art. 20 del D.Lgs 95/2012 e ss.mm.ii, la Regione pertanto provvede al trasferimento delle risorse statali concesse al fine favorire l’associazionismo e la gestione associata dei servizi tra comuni. Le comunità montane possono richiedere il finanziamento per i soli servizi gestiti su delega dei comuni appartenenti alle stesse.
- Direttamente connesse alle L.R 26/2007, la DGR n. 683 del 15/11/2016 - Contributi a sostegno dell'associazionismo comunale. Criteri e modalità di assegnazione delle risorse statali trasferite nell'annualità2016 attribuite alle Regioni in base all'Intesa n. 936/CU del 01.03.2006. Esercizio finanziario 2016 e la Determinazione n. G02318 del 27/2/2017-Assegnazione delle risorse statali trasferite nell'annualità 2016 quale contributo a sostegno dell'associazionismo comunale. Approvazione dell'Avviso per la presentazione delle domande relative alla concessione di contributi finalizzati a favorire forme di gestione associata tra Comuni per lo svolgimento di funzioni e/o servizi in base all'Intesa n. 936/CU del 01.03.2006. Esercizio finanziario 2017.
- L.R n. 14/b del 6/8/1999 - Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo: in particolare, l’art 10 indica le modalità di individuazione degli Ambiti territoriali ottimali di esercizio delle funzioni sulla base di un modello di coerenza territoriale definito dal Sistema Statistico Regionale (SISTAR).
L’Area Interna 3 si muove, come precedentemente accennato, in un contesto di diverse forme associative e vanta una consolidata consuetudine a lavorare in maniera associata, il che è sicuramente un fondamentale punto di partenza per una cooperazione fattiva, che consentirà di potenziare il quadro dei servizi associati, andando sempre più verso una regia unitaria.
Certamente, ciò non può essere realizzato immediatamente e senza considerare le difficoltà organizzative e culturali che bisogna superare, pertanto si è stabilito di procedere per gradi, concentrandosi su alcuni servizi che coinvolgano stabilmente tutti i Comuni dell’Area, da far partire subito. A questi seguiranno, poi, secondo un calendario in corso di definizione, ulteriori funzioni, di sempre maggiore significatività.
La gestione associata è lo strumento di applicazione della strategia SNAI più rilevante in termini di maggiore capacità di attuazione di un’azione collettiva di sviluppo locale, nel senso richiesto dalla strategia nazionale per le “aree interne”.
Pertanto lagestione in forma associata di funzioni e servizi è assunta dall’Accordo di programma quale requisito essenziale della strategia di sviluppo in quanto segnala l’esistenza di un assetto continuativo ed efficiente per l’erogazione di suddetti servizi, nonché un livello più appropriato di esercizio delle funzioni fondamentali.
Con la volontà di pervenire ad un miglioramento dell’efficacia ed efficienza dei servizi erogati, i Comuni dell’area interna hanno individuato, in questa prima fase, nella Convenzione la forma più efficace per la gestione associata delle seguenti funzioni fondamentali:
- Protezione Civile e coordinamento dei primi soccorsi per una gestione coordinata e solidale delle eventuali emergenze che dovesse interessare l’area interna, il Servizio Associato di Protezione Civileè l'unità di protezione civile impegnata a fronteggiare, in emergenza, gli eventi di carattere locale, così come previsto dalla legislazione vigente, sotto la direzione del Sindaco del Comune interessato dall'evento;
- Catasto, con l’offerta dei servizi di visure catastali certificati catastali estratti di mappa catastali e segnalazione di errori di dati catastali terreni e fabbricati.
Successivamente, secondo tempistiche e modalità ancora da definire, saranno implementati i servizi associati relativi a:
- Ufficio Statistica, per assicurare il collegamento funzionale ed operativo con il SISTAN e promuovere e coordinare la attività di rilevazione e elaborazione dei dati di interesse dei comuni associati, l’informatizzazione degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi dei comuni associati, la realizzazione e gestione di un sistema informativo-statistico dei comuni associati, ecc;
- Centrale Unica di Committenza (CUC), finalizzata ad aggiudicare appalti, stipulare ed eseguire i contratti per conto delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori, stipulare accordi quadro ai quali le stazioni appaltanti qualificate possono ricorrere per l’aggiudicazione dei propri appalti, gestire sistemi dinamici di acquisizione e mercati elettronici;
- Sportello Unico Attività Produttive (SUAP);
- DPO (Data ProtectionOfficer) è una figura introdotta dalRegolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679 | GDPR, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea L. 119 il 4 maggio ’16, che osserva, valuta e organizza la gestione del trattamento di dati personali (e dunque la loro protezione) all’interno degli Enti, affinché questi siano trattati nel rispetto delle normative privacy europee e nazionali.
La Comunità Montana dell’Aniene, in collaborazione con i Comuni membri dell’Area Interna, in particolare con il Comune Capofila di Subiaco, elaborerà il piano pluriennale dei servizi da gestire in forma associata, ne curerà l'attuazione e ne valuterà i risultati conseguiti in termini di qualità dei servizi.
Pertanto, tenendo conto che, in base a quanto indicato dall’Accordo di Partenariato:
- i Comuni di ogni area-progetto devono realizzare forme appropriate di gestione associata di funzioni fondamentali e servizi (nelle forme previste dall’ordinamento: convenzione, unioni o fusioni) che siano “funzionali al raggiungimento dei risultati di lungo periodo degli interventi collegati alla strategia e tali da allineare pienamente la loro azione ordinaria con i progetti di sviluppo locali finanziati”;
- la gestione in forma associata di funzioni fondamentali e di servizi è assunta dall’Accordo di programma quale pre-requisito essenziale della strategia di sviluppo in quanto segnala l’esistenza di un assetto continuativo ed efficiente per l’erogazione di suddetti servizi nonché un livello più appropriato di esercizio delle funzioni fondamentali;
- la gestione associata, inoltre, è considerata sintomo dell’esistenza di quella maggiore capacità di progettazione e attuazione di un’azione collettiva di sviluppo locale, nel senso richiesto dalla strategia nazionale per le “aree interne”. Attraverso tale strumento, quindi, i comuni che partecipano alla strategia nazionale aree interne “dovranno provare di essere in grado di guardare oltre i propri confini, attraverso la gestione associata di servizi”.
L’Area Interna 3 Monti Simbruini ha stabilito diconsolidare il sistema associativo intorno a due funzioni fondamentali: Catasto e Protezione Civile.
Tale decisione ha trovato giusta collocazione nello schema di Convenzione che prevede, in generale, quanto di seguito riportato.
I Comuni dell’Area Interna 3 Monti Simbruini della Regione Lazio, ai sensi dell’articolo 30 del D.Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii., e dell’articolo 14, comma 31bis del D.Lgs.78/2010 hanno stipulato una Convenzione allo scopo di gestire in forma associata ed in modo coordinato le funzioni catastali e di pianificazione di protezione civile in fase ordinaria, al fine di assicurare una maggiore efficienza ed efficacia delle medesime, attraverso l’unificazione gestionale e la razionalizzazione delle procedure e secondo modalità prestabilite.
In merito alle gestioni associate pregresse, i Comuni aderenti all’A.I.3–Monti Simbruini, si sono impegnati, dalla sottoscrizione della convenzione, alla contestuale revoca di ogni provvedimento di delega di funzioni già adottato, nonché all’abrogazione delle vigenti disposizioni regolamentari e statutarie concernenti le eventuali gestioni associate pregresse delle funzioni catastali e di protezione civile, sia che le stesse siano svolte tramite Accordi tra Comuni, Comunità Montana o mediante Unione di Comuni. I Comuni convengono inoltre che, indipendentemente dall’esito del procedimento di trasformazione delle Comunità Montane in Unioni di Comuni montani, come disciplinato dall’articolo 3 della L.R. 17/2016, la gestione associata delle suindicate funzioni sarà svolta esclusivamente dall’A.I 3–Monti Simbruini mediante la Convenzione citata.
Fatte salve le competenze statali in materia, le funzioni svolte in forma associata ed afferenti al catasto e alla protezione civile, ferma restando, per quest’ultima, l’articolazione territoriale dei COI prevista dalla DGR 1/20173 e limitatamente alla gestione della fase ordinaria, sono le seguenti:
CATASTO (Funzioni previste a pieno regime)
a- conservazione, utilizzazione ed aggiornamento degli atti catastali;
b- funzioni catastali connesse all’accettazione e alla registrazione degli atti di aggiornamento di cui all’articolo 19, comma 5, del D.L. 78/2010);
c- consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale (Sportello catastale decentrato);
d- certificazione degli atti catastali (visura catastale);
e- interscambio informazioni con Agenzia del Territorio ed altri Enti;
f- applicazioni informatiche e sistemi di interscambio messi a disposizione dall’Agenzia del Territorio, anche ai fini di contribuire al miglioramento dei dati catastali secondo specifiche tecniche ed operative formalizzate con apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali;
g- SIT di integrazione delle banche dati (catasto/anagrafe/Urbanistica/Edilizia/Tributi);
h- verifiche:
- catastali e tributarie;
- immobili non dichiarati;
- dichiarazioni di variazioni e di nuova costruzione;
- attivazione convenzione portale dei comuni ed interscambio con l’Agenzia del Territorio;
- fabbricati rurali;
- costituzione e gestione del catasto incendi.
Alla Funzione Unica catastale compete, altresì, la stipula di protocolli d’intesa, convenzioni, accordi, atti comunque denominati, in materia di esercizio associato di funzioni e servizi catastali, oltre all’adozione di qualsiasi atto in materia di decentramento catastale, in nome e per conto dei Comuni aderenti alla presente convenzione.
PROTEZIONE CIVILE
a- assistenza ai Comuni dei tre COI, come definiti dalla normativa regionale, negli adempimenti formali e amministrativi di Protezione Civile – (assistenza aggiornamento periodico dei piani comunali);
b- coordinamento dei COI nello sviluppo di una politica di Protezione Civile ad area vasta;
c- coordinamento alla pianificazione intercomunale all’interno di ciascun COI;
d- aggiornamento periodico del DataBase informatizzato;
3La DGR1 del 9 gennaio 2017 riorganizza i Centri Operativi Intercomunali in materia di protezione civile (COI) al fine di una migliore ed efficace gestione del Sistema regionale di protezione civile rendendoli un punto focale per la gestione, in fase ordinaria, delle attività sul territorio; i Comuni dell’AI 3 sono distribuiti in due distinti COI della Provincia di Roma: COI n.10 (Subiaco, Cervara di R, Camerata N, Marano, Agosta, Rocca Canterano, Cerreto, Gerano, Canterano, Rocca S Stefano, Bellegra, Affile, Roiate, Olevano R, Arcinazzo, Jenne, Vallepietra)); COI n.11 (Vicovaro, Arsoli, Riofreddo, Vallinfreda, Vivaro R, Percile, Licenza, Cineto R, Roccagiovine, Mandela, Saracinesco, Sambuci, Anticoli C, Roviano) ed uno della Provincia di Frosinone, COI n. 3 (Filettino e Trevi nel Lazio)
e- coordinamento alla progettazione e realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione dei rischi sul territorio e delle strutture da utilizzare in emergenza;
f- assistenza ai Sindaci e agli Enti in materia di normativa di protezione civile;
g- pianificazione e programmazione delle attività di sensibilizzazione e formazione nelle scuole e con la cittadinanza;
h- gestione dei rapporti con gli Enti del Sistema Integrato Regionale di Protezione Civile.
La Convenzione, infine, contiene tutti gli elementi di natura tecnico-organizzativa per la gestione in forma associata delle funzioni sopraindicate: le indicazioni per la definizione del Regolamento di attuazione; la definizione dei responsabili delle Funzioni Uniche Catasto (FUC) e protezione civile (FUPC); il ruolo della Conferenza Permanente dei Sindaci in materia; i contenuti del Programma annuale delle attività; le risorse umane e finanziarie, etc.
Le Funzioni Uniche sopra citate sono istituite presso il Comune di Subiaco, quale capofila dell’A.I 3–Monti Simbruini.
Più in generale, il sistema dell’associazionismo dell’A.I dovrà necessariamente prendere in considerazione il percorso di trasformazione delle attuali comunità montane del Lazio verso unioni di comuni montani in base alla recente normativa regionale. Le recenti novità legislative regionali tendono a mettere ordine su criteri e obbligatorietà dei servizi su associazionismo, spesso sovrapposti tra comunità montane e associazione di comuni. Si tratta in particolare dell’abolizione delle comunità montane, trasformate in Unioni di comuni. Le Unioni di Comuni montani continuano a svolgere i servizi ed esercitare le funzioni delle cessate comunità montane. La riorganizzazione dei servizi potrebbe quindi trovare ulteriore slancio e concreta occasione di messa a fattor comune delle esperienze già fatte, come tra tutte, il caso della centrale unica di committenza
Contemporaneamente, si procederà ad elaborare un Piano di Azione mirato a disciplinare in maniera coordinata ulteriori funzioni secondo una tempistica certa e condivisa, quale segnale di una scelta permanente per lo sviluppo dell’AI.
Il Piano di Azione sarà articolato in tre fasi, mirate a:
- approfondire gli elementi di conoscenza dei servizi da associare attualmente operativi presso i singoli Comuni e/o associazioni intercomunali; Convenzioni in atto; personale addetto; strumentazione disponibile; hardware e software; procedure operative in vigore;
- progettare la nuova struttura associata: le performances ed il livello qualitativo che si intende raggiungere; flussi informativi a sostegno dei servizi in forma associata; localizzazione e logistica;
- avviare l’organizzazione: piano di formazione e costituzione dei team di lavoro.
Come già accennato, sarà data priorità ai seguenti servizi:
- Ufficio Statistica;
- Centrale Unica di Committenza (CUC);
- Sportello Unico Attività Produttive (SUAP);
- DPO (Data ProtectionOfficer).
Ultima, come trattazione ma non per importanza, è l’istituzione formale ed operativa della Conferenza
Permanente dell’Area Interna 3, che verrà istituita formalmente entro il mese di settembre p.v.
L’istituzione della Conferenza Permanente costituisce un ulteriore e fondamentale segnale di scelta nel passaggio dalla logica dei singoli Comuni alla Comunità dell’Area Interna, nella sua visione unitaria.
La Conferenza, quale organo di governance sovraordinato, concentra funzioni di regia ed attuative e si articola nella:
- Conferenza Politica, con funzioni di indirizzo strategico, coordinamento e facilitazione dei processi di trasformazione dell’Area Interna Valle, composta da tutti i Sindaci e dai Presidenti della CM e dei Parchi Regionali interessati;
- Coordinamento tecnico, con funzioni direttive, compostodal Comune Capofila e dagli Enti sovra comunali di maggior rilevanza sul territorio, destinato all’attuazione edalmonitoraggio delle Azioni e alla relationship operativa con le istituzioni regionali e locali;
- Struttura di Assistenza tecnica con funzioni attuative ed amministrative, composta da tecnici interni e/o esterni alle Amministrazioni.
Il funzionamento operativo della Conferenza Permanente (meccanismi decisionali; flussi informativi da e per i singoli comuni; criteri elettivi delle figure apicali; modalità e tempistiche degli incontri; sede e logistica ...) è disciplinato da un Regolamento in corso di definizione che verrà approvato dalla Conferenza all’atto della sua formale istituzione entro il mese di settembre p.v.
4. LA STRATEGIA D’AREA E GLI ATTORI COINVOLTI
La costruzione della strategia d’area ha seguito un percorso articolato nei seguenti step:
a- l’identificazione dei bisogni della popolazione;
b- la ricognizione delle risorse disponibili e delle esperienze in corso;
c- la costruzione della filiera cognitiva del territorio;
d- il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, di cittadinanza, imprenditoriali interessati al cambiamento;
e- l’individuazione di interventi di sviluppo connessi ad interventi su servizi primari e la loro
concatenazione logica e temporale;
I punti a) identificazione dei bisogni della popolazione e b) la ricognizione delle risorse disponibili e delle esperienze, sono stati oggetto di approfondimento nel Documento Preliminare e richiamati nel Capitolo 1 del presente documento.
Nel Capitolo 2 è stato delineato lo scenario desiderato ed i risultati attesi, tracciando le principali inversioni di tendenza che si vogliono provocare attuando gli elementi cardine della Strategia, dei quali si riportano i principi chiave per meglio interpretare le Azioni previste:
- la Salute, con al centro dell’attenzione le esigenze ed i fabbisogni della fascia di popolazione più debole, sia dal punto di vista sanitario che sociale;
- la Scuola, per la quale l’ambizione arriva verso il raggiungimento di performances e standard qualitativi
non inferiori a quelli delle città;
- lo Sviluppo, che provoca la creazione di posti di lavoro e che valorizza, in modo inclusivo e sostenibile,
l’enorme patrimonio della Valle;
- le Infrastrutture materiali ed immateriali, appropriate e in grado di accompagnare l’adeguamento dei servizi essenziali di Salute, Mobilità ed Istruzione, nonché di supportare la crescita e lo sviluppo economico dell’area;
- la Governance della Pubblica Amministrazione locale, attraverso il suo potenziamento interno e verso la cittadinanza, capace di affrontare le nuove sfide anche grazie ad una gestione delle questioni e delle problematiche di interesse generale contraddistinta da un forte coordinamento e sinergia fra i vari attori istituzionali.
La filiera cognitiva intesa nel senso SNAI rappresenta l’insieme dei fattori costitutivi, delle esperienze consolidate e degli attori che portano alla integrazione ed allo sviluppo delle diverse componenti di conoscenza dell’Area, caratterizzate da una nuova combinazione e finalizzazione per la realizzazione della Strategia.
Rimandando a quanto già ampiamente illustrato nel Preliminare di strategia, l’Area Interna dei Monti Simbruini rappresenta un unicum per la sua ineguagliata ricchezza di risorse ambientali, paesaggistiche, religiose, storico-archeologiche,tradizione e prodotti tipici, con una rete di Musei di assoluto valore, il tutto alle porte di Roma.
La ricostruzione della filiera è funzione della caratterizzazione dell’area, con un ripensamento complessivo del territorio, in relazione alla sua collocazione nelle immediate vicinanze di Roma e alla possibilità di attrarre un turismo “di qualità” italiano e straniero.
L’Area Interna 3 è dotata di un sistema relazionale ricco ed articolato.
Nella tabella sono riportati gli attori più rilevanti intervenuti nel processo, che hanno prestato il loro contributo al percorso di co-progettazione della Strategia.
ENTE | FUNZIONE | ||||
Regione Lazio | Soggetto gestore di interventi fondamentali per la SNAI Monti Simbruini e Terre d’Aniene | ||||
Comunità Montana dell’Xxxxxx | Xxxxxxxxx 22 dei 24 Comuni che compongono l’AI, assicura il supporto per alcuni servizi associati e gestisce programmi partecipati sul territorio dell’intera area della valle dell’Aniene e per 31 Comuni, dove spesso sono interessati anche i Comuni di Trevi nel Lazio e Filettino | ||||
Comunità Montana dei Monti Ernici | Interessa 2 Comuni dell’AI (Filettino e Trevi nel Lazio) e per questi rappresenta un interlocutore importante | ||||
Parco Regionale dei Monti Simbruini | Opera sul territorio di 7 Comuni intervenendo nella tutela dell’ambiente promozione dello sviluppo sostenibile | dell’AI e nella | |||
Parco Regionale dei Monti Lucretili | Interessa il Comune di Percile e sul suo territorio svolge una funzione analoga a quella del Parco dei Monti Simbruini | ||||
Gruppo Azione Locale Futur@niene | Interessa 18 Comuni dell’AI ed interviene principalmente a favore delle imprese del settore agricolo secondo i dettami del PSR Lazio | ||||
Gruppo Azione Locale Terre di PreGio | Interessa i due Comuni di Sambuci e Saracinesco ed interviene principalmente a favore delle imprese del settore agricolo secondo i dettami del PSR Lazio | ||||
Gruppo Azione Locale Monti Simbruini e Terre d’Xxxxxx | Xxxxxx | e | Monti | Interessa i due Comuni di Filettino e Xxxxx nel Lazio ed interviene principalmente a favore delle imprese del settore agricolo secondo i dettami del PSR Lazio | |
Università Agraria di Vivaro Romano | Ente pubblico non economico, che gestisce circa 1.000 ettari nel Comune di Vivaro Romano |
Università Agraria di Civitella di Licenza | Ente pubblico non economico, che cura gli interessi agricoli, zootecnici e di conservazione dei valori ambientali e naturalistici dell’intera popolazione di Civitella di Licenza |
ASL Roma 5, Distretto G3 di Tivoli, Distretto G4 di Subiaco e Ospedale di Subiaco | Soggetti gestori dei presidi sociosanitari e dell’assistenza primaria erogata dai servizi territoriali dell'area |
Istituto Comprensivo Subiaco e Istituto Istruzione Superiore"Braschi-Quarenghi", Rappresentanti Docenti e Studenti | Principali Istituti scolastici del territorio |
Coop. Sociale Nuova SAIR | Servizi assistenza sociale e sanitaria |
Associazione Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx | Associazione di Tutela dei Diritti del Malato |
ANFFAS Subiaco | Associazione Nazionale di Disabili Intellettivi e Relazionali di Subiaco |
Country House Casone Valle dell’Aniene | Centro di Educazione Ambientale e Innovazione Sociale |
Cooperativa Sociale Omnia | Servizi Sociali e Formazione |
Terrenove | Associazione Produttori Agricoli locali |
COTRAL Area Est | Consorzio Trasporti Pubblici del Lazio |
CNA Tivoli | Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, sede di Tivoli |
CGIL Subiaco | Confederazione Generale Italiana del Lavoro, sede di Subiaco |
Sistema Museale MedAniene | Sistema museale dei territori di Anticoli Corrado, Arcinazzo, Arsoli, Riofreddo e Roviano |
Associazione Vivere l’Aniene | Centro rafting ed attività outdoor |
V.A.R.A (Valle Aniene Rete Associazioni) Il Percorso dell’Aniene | Rete di associazioni naturalistiche, escursionistiche, artistico-artigianali e di produttori locali, intente alla valorizzazione e alla promozione delle risorse naturalistiche, ambientali, storico-architettoniche, artigianali, enogastronomiche, folkloristiche della |
Valle dell’Aniene | |
Casa Editrice Iter Edizioni | Editore specializzato in escursionismo |
Il Borgo dei Cartai | Produzione artigianale carta, formazione, educazione ambientale |
Via Nicolaiana® | Il Cammino che promuove il Patrimonio Materiale e Immateriale del Xxxxxxx Xxxxxx di Xxxx, in leggenda Xxxxx Xxxxx, traslato nella celebre spedizione dei 62 marinai baresi nel 1087 d.C |
Associazione Amici del Cammino di San Benedetto | Itinerario di 16 tappe sulle tracce di San Benedetto da Norcia, che unisce i tre più importanti luoghi benedettini: Norcia, suo luogo natale; Subiaco, dov’egli visse più di trent’anni e fondò numerosi monasteri; Montecassino, dove trascorse l’ultima parte della vita e scrisse la Regola |
Consorzio Turistico Altipiani di Arcinazzo | Raccoglie gli operatori turistici e le attività commerciali dell’area |
Consorzio Promozione Simbruini | Rete di imprese che raccoglie 30 imprese del territorio del Parco dei Monti Simbruini |
Operatori privati |
La scelta di fondo sula quale è stata costruita la strategia di sviluppo si fonda su due idee trainanti: il rafforzamento dell’identità collettiva unitaria dell’area, e l’acquisizione di consapevolezza del valore del territorio e della sua cultura. Idee che si contrappongono quindi ad un pregresso fatto di frammentazione e progetti localistici, ed alla mancanza di coscienza del proprio territorio, troppo spesso in passato considerato anche dai suoi abitanti solo un’area marginale e priva di reale significatività e prospettive. Tutto questo processo può essere riassunto in tre parole, “Cultura del territorio”, ovvero l’affermazione e la convinzione che l’area possiede nei suoi caratteri primari, nella sua natura, nel paesaggio, nella sua storia e nella sua cultura il patrimonio di risorse a attrattività necessario e sufficiente per programmare su di esso uno sviluppo compatibile e xxxxxxxx.Xx questa ottica, pur in presenza di un complesso di risorse e attrattive notevolissimi sulle quali saranno basati progetti puntuali ma interconnessi in una ottica di settore, appare anche utile sottolineare due fra le principali peculiarità del territorio, alle quali sarà affidato in compito di rappresentare l’area nella sua interezza, identificandola e legandola ad un messaggio e ad una immagine forte ed evocativa: i due filoni sui quali la strategia intende affidare questo compito sono la natura e la religiosità, così da identificare l’area come un territorio “di cammini, di natura e di fede”, un serbatoio di naturalità, il più vasto dell’Appennino centrale, ed una terra di Santi, eremi e Santuari, ricca di luoghi di fede importanti ed oggi percorsa da una fitta rete di cammini di fede e di natura.
La visione di sviluppo complessiva dell’Area è dunque incentrata su:
- una fortecaratterizzazione dell’area, basata sulle sue caratteristiche primarie, ovvero le grandi risorse naturali e la presenza di luoghi di fede famosi e frequentati, ed una parallela crescita attorno a questa immagine della coesione sociale e del senso di appartenenza ed identità collettiva delle popolazioni locali.
- un potenziamento della rete dei collegamenti capace di superare o quantomeno attenuare l’isolamento di cui soffre l’area e di sostenere l’auspicato sviluppo locale. L’azione dovrà essere rivolta a tutti i settori della connessione, ovvero non solo le infrastrutture viarie, ma anche i trasporti e le reti informatiche, che potranno in alcuni casi supplire alla difficoltà di accesso.
- la valorizzazione dell’offerta turistica e di prodotti tipici locali, puntando in particolare l’attenzione sui temi del turismo naturalistico-ambientale, religioso-spirituale, storico-archeologico, culturale-museale, sportivo-escursionistico, per i quali si è prevista una migliore organizzazione e collaborazione tra i diversi Soggetti interessati.
- la creazione di una fitta rete di attrattori socio culturali, costituiti da luoghi di associazione, di cultura, di incontro, di formazione, legati anche al mondo della scuola, e strutturati in modo da poter divenire un punto di contatto fra le diverse generazioni, e fra la popolazione locale ed i turisti.
- lo sviluppo di nuovi modelli economici, basati su criteri di reti e filiere verticali ed orizzontali di
imprese e l’ingresso nel mondo economico delle forze giovani del territorio.
E dunque indispensabile che una visione di sviluppo locale finalizzata a migliorare le condizioni economiche della popolazione e ad offrire nuove opportunità ai giovani sia anche sorretta da un adeguato livello di infrastrutture e servizi essenziali alla popolazione, che consenta ai residenti di migliorare gli standard di vita ed ai giovani che intraprendono nuove attività legate al proprio territorio, di scegliere di continuare a vivere nell’area.
Gran parte delle richieste di integrazione e miglioramento dei servizi dipendono infatti anche dalla difficile accessibilità delle diverse zone di cui si compone l’Area Interna. Come più volte rilevato, infatti, si tratta di un territorio vasto e morfologicamente difficile, che a causa di queste limitazioni soffre di un certo isolamento. La xxx xxxxxxxxxx xxx xx xxxxxx x penetrazione, la Via Tiburtina, appare infatti ormai assolutamente inadeguata a svolgere il ruolo di distribuzione primaria che le è assegnato. Parimenti, molte parti del territorio interno all’area appaiono isolate, a causa di una viabilità di collegamento insufficiente. Non potendo quindi in alcuni casi affrontare il problema in maniera radicale e risolutiva, a causa dei costi e delle competenze, la strategia cerca di supplire a queste carenze con una più efficace e capillare distribuzione dei servizi sul territorio, e con l’incremento dei servizi di rete telematici.
La strategia sarà avviata con due azioni chiave ai fini del perseguimento del disegno strategico unitario in atto:
a- l’istituzione della Conferenza Permanente dell’Area Interna 3, quale organo di governance sovraordinato;
i- l’avvio delle funzioni in gestione associata del Catasto e della Protezione Civile. Entrambe le azioni sono state descritte nel precedente Cap. 3.
Più in generale, saranno avviati prioritariamente quegli interventi che la popolazione locale sente maggiormente necessari, perché mirati a garantire i servizi essenziali alla persona e che determinano la scelta di un luogo piuttosto che di un altro per vivere o solo per trascorrere momenti di svago. Tali interventi, inoltre, dovranno essere cantierabili con una certa rapidità e terminati in tempi relativamente brevi, in modo che il loro compimento possa incoraggiare la cittadinanza e funzionare da volano per il proseguo della Strategia.
Vengono di seguito elencati gli interventi afferenti alla strategia dell’Area Interna 3:
Obiettivo | Miglioramento della mobilità e del trasporto pubblico |
Risultati attesi | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali Miglioramento dei livelli di sicurezza nelle strade delle aree interne |
Indicatori | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile Dinamica degli incidenti stradali |
Tempistica | Breve periodo |
La connessione, intesa sia come mobilità e trasporti, che come connessione dati è uno degli elementi vincolanti di maggior impatto sulle popolazioni e sulle attività dell’area. Un programma di recupero economico e sociale del territorio non può derogare da interventi in favore del miglioramento dei servizi di connessione, sia verso la città che tra i vari Comuni.
Inoltre, in sede di incontri è emersa la necessità, da parte dei giovani residenti, in particolare, di disporre di servizi pubblici che consentano loro di poter seguire attività scolastiche e non pomeridiane e di poter raggiungere i luoghi di svago adatti alla loro età, com’è il cinema del centro commerciale di Roma Est.
Le linee di azione individuate sono le seguenti.
Stesura Piano di Mobilità d'Area e creazione tavolo di lavoro permanente di cogestione con COTRAL, Regione ed Area Interna, la stesura di un Piano di Mobilità a scenario d'area allargato coinvolgerà le Amministrazioni dei Comuni dell’area, la Regione Lazio, il COTRAL. L'offerta di mobilità verrà riorganizzata secondo una nuova rete integrata di servizi che risponderà ad esigenze di mobilità sia ordinarie che straordinarie, integrando i trasporti ferroviari, con quelli COTRAL e con i TPL definiti, ed in corso di definizione, ed i trasporti a chiamata. Collateralmente, verrà attivato un tavolo permanente con il COTRAL, per esaminare periodicamente le problematiche insorte.
Trasporti a chiamata, su questo servizio è fondata per gran parte la strategia di miglioramento e adeguamento del servizio. La difficile morfologia dell’area, le distanze, la scarsa accessibilità, e soprattutto la ridotta popolazione e la sua distribuzione sul territorio in centri molto piccoli, fanno sì infatti che il servizio ordinario di trasporto pubblico non possa rispondere a tutte le esigenze locali. Pertanto si proponel’ideazione e realizzazione di un sistema gestionale di mobilità innovativo, fondato sul servizio a chiamata, che verrà in una prima fase finanziato con i fondi della SNAI per un periodo di sperimentazione a cura del COTRAL, e a seguito degli esiti della sperimentazione e delle necessità prorogato o affidato a servizi locali privati.
Taxi Sociale, Come per il Trasporto a chiamata questa azione mira a riempire le falle del trasporto pubblico normale, offrendo un servizio di taxi singolo o collettivo, finalizzato a migliorare e garantire la mobilità “non sistematica” di residenti, non residenti e turisti, e ad agevolare la mobilità degli utenti deboli (anziani e minorenni) e a capacità motoria ridotta, attivo anche in assenza di linee di servizio del TPL o in altri orari.
Viabilità locale e comunale, ampia parte della viabilità interna dell’area necessità di interventi, ma le risorse e le finalità della strategia SNAI non sono idonee in tal senso. Due casi particolari, però, rappresentati dalla sistemazione della Strada comunale Località La Selva, ad Arcinazzo Romano e la riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile, per le loro particolari condizioni, la prima vicina alla Villa di Traiano e la seconda di accesso ad una delle località di maggior impatto turistico del territorio, hanno richiesto un intervento specifico.
Azioni collaterali
Vengono si seguito elencate alcune azioni di cui si sente la necessità e che appaiono collaterali alla strategia, e necessarie in un quadro di completo e definitivo sviluppo dell’area, ma che esulano dalla facoltà e ambito della stessa.
Miglioramento dei collegamenti ferroviari, a latere delle iniziative proposte all’interno dell’AI, è necessario potenziare ed ammodernare il collegamento ferroviario Valle dell’Aniene - Roma Termini, prevedendo almeno 4 corse veloci al giorno di su ferro, che permettano di raggiungere la stazione ferroviaria di Termini in 30 minuti, al fine di far riacquisire competitività velocemente.
Miglioramento dell’asse viario, che dal casello autostradale di Mandela conduce a Subiaco e prosegue, poi, per giungere fino all’autostrada A 1. Le difficoltà di guida su queste arterie di collegamento all’area, sono infatti un forte deterrente per molti turisti, specie meno giovani, a visitare i Monti Simbruini e Terre d’Aniene. È questo un tema che andrà affrontato con il coinvolgimento delle Amministrazioni Responsabili, nazionali e regionali.
Digital divide, il superamento del digital divide è un altro fattore abilitante per la strategia sia in funzione dei Servizi essenziali sia per lo Sviluppo Locale, oltre che per la stessa mobilità. In tale ambito, prioritaria è l'attivazione di interventi presso gli edifici pubblici dei Comuni per rispondere alle esigenze dei cittadini, ma anche quelli per rispondere ai bisogni più specifici provenienti dal campo della sanità. L’imminente attuazione del Piano Tecnico BUL (Banda Ultra Larga) Lazio, sostenuto dalle risorse del POR FESR 2014- 2020 (Asse II, Azione 2.1.1 “Contributo all’attuazione del Grande Progetto “GP Progetto Strategico Agenda Digitale per la BUL” [...] e dal PSR FEASR 2014-2020 (Sottomisura 7.3 “Sostegno per l’installazione, il miglioramento di infrastrutture da Banda Larga [...]), è perfettamente in linea con fabbisogni dell’Area, garantendo servizi di connettività stabili e continuativi con velocità di connessione analoghi a quella delle aree metropolitane. La disponibilità della BUL faciliterà, inoltre, tutte quelle azioni previste in sede di governance dell’area (accessibilità di dati, informazioni, servizi condivisi).
Razionalizzazione delle reti di distribuzione elettrica in ambiente montano, accanto alla mobilità uno dei problemi che frequentemente affliggono le popolazioni locali che vivono nelle parti montane dell’area, e che si riverberano anche sul digital divide, sono i guasti alle reti elettriche, che comportano perdita delle connessioni e problemi di varia natura. Spesso i disagi si protraggono per un giorno e più, perché molte reti di distribuzione dell’energia elettrica sono di tipo radiale e, pertanto, quando insorgono guasti, la distribuzione si interrompe. L’utilizzo di reti ad anello, consente, al contrario, di garantire una maggior costanza di fornitura, anche a fronte di guasti.
Pertanto, si prevede di aprire un tavolo con i gestori delle reti elettriche del territorio, per pianificare le modalità di soluzione del problema.
Completamento della rete di metanizzazione, ci sono ancora realtà dell’Area Interna che non sono interessate dalla distribuzione del metano. Un’area con servizi moderni, non può essere ancora legata all’uso del GPL in bombole, con i problemi ed i pericoli che ciò comporta. Pertanto, è necessario attivare le opportune sinergie per colmare anche questo gap.
BPL: Benessere della Popolazione Locale
Obiettivo | Garantire il diritto alla salute ed all'integrazione sociale |
Risultati attesi | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali |
Indicatori | Primo soccorso: durata (in minuti) dell'Intervallo Allarme – Target Disponibilità dei presidi sanitari salvavita Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata |
Tempistica | Breve periodo |
Questo settore di intervento appare essere quello che più di tutti può incidere sull’inversione di tendenza dello spopolamento e dell’abbandono delle aree interne. La scarsa qualità e inadeguatezza dei servizi socio assistenziali, educativi, culturali, assieme alle carenze del sistema infrastrutturale ed ai trasporti è infatti quasi sempre alla base dell’allontanamento delle giovani famiglie dal loro territorio di origine.
Appare dunque indispensabile l’elaborazione di nuovi modelli, più adatti ai territori montani, fondati non solo sul dato numerico minimo necessario per garantire il servizio, ma su forme di offerta flessibili modulate sulla base della richiesta.
Le linee di azione individuate sono le seguenti.
Potenziamento delle capacità del soccorso sanitario in Emergenza-Urgenza. Potenziamento della capacità di soccorso sanitario in Emergenza-Urgenza: Elisoccorso, potenziamento defibrillatori e corsi di formazione alle tecniche di Rianimazione Cardiopolmonare di base adulto e pediatrico BLSD/PBLD (corsi di formazione primo soccorso) per la popolazione. L’intervento prevede di attuare una serie d’interventi per garantire in situazioni di emergenza urgenza un primo soccorso in loco da parte di quanti ivi residenti ed un tempestivo intervento del Servizio Regionale di Elisoccorso per la stabilizzazione dei pazienti ed il trasporto in tempi rapidi in una struttura sanitaria adeguata.
Potenziamento assistenza domiciliare integrata. L’intervento prevede l’acquisto di strumentazioni
elettromedicaliel’incremento dei servizi di specialistica ambulatoriale a domicilio. Si rende infatti necessario
potenziare l’assistenza domiciliare integrata (ADI) nei Comuni coinvolti, promuovendo, particolarmente fra il personale medico, un modello assistenziale, domiciliare, che preveda l'effettiva collaborazione fra le diverse specialità al fine di conseguire l'erogazione di un'offerta sanitaria appropriata e completa adeguata alle esigenze dei pazienti anziani, fragili e cronici, inoltre è necessario predisporre interventi in materia di assistenza e cura delle persone non autosufficienti, in particolare anziani e disabili, che preveda un rafforzamento delle attività di prevenzione, una rimodulazione dell'offerta assistenziale a favore del mantenimento della persona malata, anziana o disabile presso il proprio domicilio.
Teleassistenza e telemedicina. Attivazione di servizio di collegamento, mediante appositi accessori, con i pazienti affetti da pluripatologie adeguatamente selezionati residenti nei comuniinteressati,ed i centri di assistenza nei servizi territoriali. L’ASL Roma 5 ha già avviato nel novembre 2012 un progetto di sperimentazione volto ad implementare soluzioni per il miglioramento della continuità di cura territoriale dei pazienti cronici tramite soluzioni di monitoraggio remoto domiciliare.
OSF: Offerta Scolastica Formativa
Obiettivo | Offerta scolastica, formativa e culturale |
Risultati attesi | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta |
Indicatori | Indice di attrattività delle scuole Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici Tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori Sicurezza degli edifici scolastici |
Tempistica | Breve periodo |
Al pari del precedente, questo settore di intervento appare ugualmente importante ai fini di ottenere un livello di presenza di strutture formative e culturali legate al mondo della scuola, capaci di invertire la tendenza allo spopolamento, che in molti casi dipende proprio dalla volontà di educare i figli in aree più dotate di scuole e servizi adeguati. L’intervento inoltre offre grandi opportunità di collegare in mondo della scuola a quello culturale in genere ed all’offerta di servizi e luoghi di incontro per tutta la popolazione, alla luce della capillare diffusione sul territorio delle strutture scolastiche, spesso inutilizzate e quindi disponibili per l’introduzione di nuove attività di supporto o pratiche innovative.
A quanto illustrato si aggiunge, poi, l’opportunità di mettere a disposizione delle strutture scolastiche dell’area ulteriori spazi di didattica attrezzati, rispondendo appieno alle linee della scuola post Covid_19, di ridurre gli affollamenti degli studenti, consentendo loro di usufruire delle offerte formative in maggior sicurezza.
Le linee di azione individuate sono le seguenti.
Laboratori Teatrali. L’azione prevede l’attivazione di laboratori teatrali.L’organizzazione del servizio scolastico nelle aree interne si contraddistingue per numeri esigui di studenti e personale. Ne consegue una ridotta opportunità di socializzazione rispetto ai più grandi numeri delle aree metropolitane. In questo contesto, alla scuola viene riconosciuto un ruolo centrale. La riqualificazione degli edifici e degli spazi scolastici, o di parte di essi, oltre ad incentivare una progettualità mirata sull’architettura scolastica, permette di ripensare i metodi di apprendimento ed apre l’opportunità a didattiche innovative.
Realizzazione di Aule Multimediali. L’intervento prevede la realizzazione di laboratori mobili digitali.Gli ambienti digitali sono spazi multimediali flessibili che attraverso la didattica laboratoriale permettono di avvicinare il mondo della formazione scolastica alle esigenze del mondo del lavoro e dei territori.
Promozione del benessere psicologico, L’intervento prevede la promozione del benessere tramite interventi di supporto psicologico a favore di studenti, famiglie e insegnanti. Inoltre, si prevede una formazione specifica per gli insegnanti per l’individuazione di eventuali situazioni di disagio.
Realizzazione e completamento di aree e strutture sportive polivalenti.L’intervento appare coerente con la necessità di garantire un adeguato livello scolastico anche per quanto attiene alle strutture sportive. Su questo lastrategia d’area ha deciso di intervenire, potenziando i poli esistenti perché possano svolgere la funzione di poli sportivi comprensoriali a servizio delle popolazioni locali, che oltre alle funzioni scolastiche utilizzano le strutture per finalità formative, sociali, associative e culturali.
Recupero e valorizzazione ex plessi scolastici come centri polifunzionali e formativi. L’intervento è coerente con la necessità di garantire la massima distribuzione sul territorio dei servizi destinati ad aumentare la qualità della vita. Le scuole dell’area, visto anche il calo demografico in atto, dovranno integrarsi sempre più nel territorio, fungendo da strutture polifunzionali a servizio delle popolazioni locali che, oltre alle funzioni scolastiche, utilizzano le strutture per finalità formative, sociali, associative e culturali. Come già detto, questa linea di intervento appare poi, utile anche per l’opportunità di mettere a disposizione delle strutture scolastiche dell’area ulteriori spazi di didattica attrezzati, rispondendo appieno alle linee della scuola post Covid_19, di ridurre gli affollamenti degli studenti, consentendo loro di usufruire delle offerte formative in maggior sicurezza.
TCA: Promozione e rafforzamento dell’offerta Turistica, della Cultura locale e Ambientale
Obiettivo | Rafforzamento dell’identità storica e ambientale dell’area |
Risultati attesi | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione |
Indicatori | Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale |
Tempistica | Breve periodo |
Questo settore di intervento appare essere invece quello che più di tutti può incidere sulla creazione di nuove attività soprattutto per i giovani, in un settore in grande e continua crescita, quale quello dei servizi al turismo.
Le linee di azione individuate sono le seguenti.
Recupero potenziamento e valorizzazione delle realtà archeologiche, storiche ed ambientali dell’area. I numerosi e significativi siti che caratterizzano l’Area Interna, versano spesso in condizioni non ottimali per la loro valorizzazione, pertanto è stato dato ampio spazio al loro recupero, come punto di forza per il rilancio turistico dell’area.
Recupero e potenziamento degli attrattori culturali. Nell’area sono già presenti una serie di attrattori culturali, quali Musei, palazzi storici, luoghi notevoli legati alla storia antica, il cui potenziamento, messa in rete e completamento con nuovi poli può contribuire a configurare un circuito ricco e capace di integrarsi con le attrattive naturali e archeologiche.
ROT: Riposizionamento dell’Offerta Turistica
Obiettivo | Rafforzamento e diversificazione delle strutture di accoglienza e di quelle accessorie al richiamo turistico |
Risultati attesi | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche. |
Indicatori | Tasso di turisticità |
Tempistica | Breve periodo |
La diversificazione dell’offerta turistica, la sua qualificazione e specializzazione in rapporto alle attrattive del territorio e alla loro distribuzione sul territorio appare fondamentale e strettamente legata atutte le altre azioni. Le azioni previste sono le seguenti:
Valorizzazione dei Cammini e sviluppo di una rete per la mobilità lenta. Il grande sviluppo che sta interessando il settore dei lunghi cammini e del turismo ad essi connesso, fa sì che questa particolare area del
comparto turistico debba essere trattata in modo specifico. Infatti, il territorio dell’area interna è attraversato dai grandi cammini di San Benedetto, dell’Aniene, di San Xxxxxxx, del Volto Santo, del Cammino Naturale dei Parchi, della Via dei Lupi, del Sentiero Xxxxxxx, del Pellegrinaggio della SS Trinità, la Via della Fede, le Vie di Imperatori e Principi ed il Percorso del Fiume Aniene, e quindi appare come uno dei più vocati in assoluto per questo tipo di turismo.
Tutti questi cammini debbono essere opportunamente valorizzati per divenire parte integrante della rete per la mobilità lenta e della rete escursionistica e connettersi con flussi turistici di largo raggio ed integrarsi con le altre attrazioni turistiche presenti sul territorio.
Oltre ad un’opera di promozione integrata e coordinamento dei vari tracciati, e quindi alla creazione di una vera e propria rete che aumenti a dismisura le possibilità offerte al camminatore, occorre attuare specifici interventi di recupero e valorizzazione che comprenderanno anche tratti dei percorsi storici dismessi per completare e ampliare l’offerta e identificare l’area Simbruini Aniene come la miglior meta possibile per gli amanti dei cammini.
La carta seguente, redatta dal Parco dei Monti Simbruini, rappresenta in modo efficace anche se ancora
incompleto, l’intreccio e la grande importanza del sistema dei cammini in quest’area.
La capillare diffusione della rete sentieristica sul territorio, offre poi l’occasione di farne una vera e propria
rete di connessione di tutte le altre strutture turistiche, ricettive, culturali e ricreative.
Realizzazione e attivazione di centri informazioni e polifunzionali e strutture a finalità turistica. L’intervento si propone di implementare l’attività turistica attraverso la realizzazione di punti di informazione turistica da collocarsi in posizione strategica nel territorio e l’attivazione di centri polifunzionali connessi con elementi di richiamo dell’area, che accrescano le attrattive locali. Altro strumento che si intende mettere in campo è quello della creazione di nuovi elementi attrattivi dell’area che vadano ad ampliare l’offerta locale, com’è il caso del Parco delle acque minerali in Comune di Marano.
Ospitalità diffusa, uno dei problemi cronici del territorio, come è risultato anche dall’analisi, è la scarsa presenza di posti letto, numerosi Comuni vivono annualmente il problema di una ricettività inferiore alle esigenze, frutto di eventi e manifestazioni culturali che non riescono a crescere proprio per la mancanza di una ricettività adeguata. In parte le Amministrazioni Locali stanno cercando di dare una risposta al problema con la nascita di una serie di ostelli che, pur alleviandolo, da soli non possono risolvere il problema.
È necessario, infatti, da un lato, integrare le strutture ricettive esistenti con altre, opportunamente collocate e realizzate, e, dall’altro, metterle tutte in rete per garantire una risposta adeguata ai differenti tipi di domanda. Con la presente azione si prevede di ristrutturare, completare e realizzare strutture ricettive, collocate strategicamente nell’area, che vadano a rafforzare l’offerta di posti letto del territorio, pur mantenendo inalterate le sue specificità.
Spazi culturali, una delle richieste più spesso emersa negli incontri con i giovani è stata l’esigenza di spazi culturali sul territorio e l’assenza di Cinema. Per ovviare a questa carenza, si è individuata una struttura nel Comune di Subiaco, lo storico Teatro Narzio, che il Comune di Subiaco sta già strutturando a proprie spese, ma che necessita di un intervento integrativo per assolvere appieno alla funzione che gli viene richiesta.
Riqualificazione centri storici, accanto ad iniziative facilmente individuabili con finalità turistica, si è reso necessario prevedere anche interventi di recupero e decoro urbano, che eliminassero quelle situazioni di degrado dei centri storici, che avrebbero danneggiato l’immagine dell’intera area. A tal fine è stato previsto un intervento di rifacimento della pavimentazione di un centro storico, particolarmente danneggiata.
Potenziamento attrattive ludico sportive. L’Area dei Simbruini è attraversata dal Fiume Aniene che, in particolare, all’altezza di Subiaco, è utilizzato per gli sport acquatici. Attualmente è già presente un campo gara ma di caratteristiche inadeguate alle potenzialità del luogo. Il potenziamento di queste strutture, rendendole di livello superiore, aprirebbe le porte ad una presenza sempre maggiore di specialisti e cultori degli sports acquatici, contribuendo anche con la propria risonanza alla promozione dell’intera Area Interna.
PFA: Promozione delle Filiere Agroalimentari locali
Obiettivo | Valorizzazione del Comparto Agro –Zootecnico, dei Prodotti Tipici e del settore Forestale |
Risultati attesi | Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali |
Indicatori | Indice di specializzazione nelle filiere agroalimentari |
Tempistica | Breve - medio periodo |
Anche questo settore svolge un ruolo strategico di primaria importanza nella strategia di rilancio e caratterizzazione dell’area, Oltre a contribuire al consolidamento e allargamento del sistema economico locale, si collega infatti anche al settore turistico, nel quale può rappresentare uno dei grandi attrattori.
Le linee di azione individuate sono le seguenti.
Promozione delle filiere agroalimentari locali, il territorio dei Monti Simbruini e delle Terre d’Aniene è ricco di produzioni locali di pregio, riconosciute ed apprezzate. Il Vino Cesanese di Olevano Romano e di Affile, la Fagiolina Arsolana, il Fagiolone di Vallepietra, assieme al Fagiolo Cioncone di Vallinfreda, all’Olio Extra Vergine di Oliva, alle Castagne, alla Carne, ai Formaggi, il tartufo, ecc., senza dimenticare la filiera del legno e delle foreste, rappresentano un patrimonio da salvaguardare e valorizzare. È necessario che queste e le altre produzioni del territorio si strutturino in filiere produttive, che integrino i vari attori del processo produttivo e commerciale, per concentrare l’offerta e razionalizzare i processi produttivi. È questo un fenomeno che già spontaneamente sta prendendo piede sul territorio e che deve essere accompagnato ed incentivato. Si prevede, pertanto, di intervenire sulle varie filiere andando a rafforzare gli “anelli deboli delle catene”, siano essi il settore della trasformazione e/o quello della commercializzazione, con interventi mirati e coerenti con la strategia SNAI.
Nello specifico, le filiere sulle quali verrà incentrata l’attenzione sono quelle: dei tartufi, che stanno conoscendo un’importanza sempre maggiore nell’area, dell’allevamento zootecnico bovino, che rappresenta una delle principali attività storiche del territorio, dei legumi tipici, che come già indicato rappresentano una delle peculiarità produttive di maggior pregio del territorio, delle acque minerali che, da sempre conosciute ed apprezzate, ora sono pronte per essere valorizzate.
ATP: Assistenza Tecnica di Programma e governance della strategia
Obiettivo | Garantire la completa attuazione della strategia |
Risultati attesi | Snellimento e facilitazione delle procedure Rispetto delle direttive e delle tempistiche |
Indicatori | Numero di interventi attuati secondo le previsioni |
L'istituzione di un servizio di assistenza tecnica appare necessario e funzionale alla realizzazione dell’intera
strategia ed alla sua completa attuazione.
La strategia infatti prevede, per gran parte, interventi di sistema che interessano il territorio nella sua completezza e vengono pertanto definiti e gestiti a livello d’area, così come peraltro anche gli interventi puntuali che fanno comunque parte del sistema generale e spesso sono collegati fra loro, è utile che vengano comunque coordinati da una Cabina di Regia che si occuperà di assistere i diversi soggetti attuatori e gli eventuali attori interessati (es: istituzioni scolastiche, asl e consorzi socio-sanitari, società di tpl, riserve naturali, associazioni di produttori etc.).
La Cabina di regia d’Area sarà ospitata nella sede della Comunità Montana dell’Aniene e fornirà alle istituzioni locali competenze integrative e apporti di esperti, per assicurare il pieno e coerente sviluppo del piano di interventi, monitorarne dall’esterno lo stato di attuazione ed il rispetto delle tempistiche, verificarne le modalità di attuazione, le corrette procedure amministrative, e le rendicontazioni.
L’azione di coordinamento delle politiche attuative del Programma SNAI dell’Area Interna dei Monti
Simbruini si estrinsecherà attraverso tre strumenti:
- Conferenza Permanente d’Area, composta ai Rappresentanti degli Enti Locali interessati, con funzione politica di indirizzo strategico, coordinamento e facilitazione dei processi di trasformazione dell’Area Interna;
- Coordinamento Tecnico, con funzioni direttive, composto dai Rappresentanti del Comune Capofila e degli Enti sovra comunali operanti nell’area, destinato al controllo dell’attuazione ed al monitoraggio delle Azioni, oltre alla funzione di raccordo con le istituzioni regionali e locali;
- Struttura di Assistenza tecnica con funzioni di supporto tecnico amministrativo alla Conferenza Permanente
d’Area, al Coordinamento Tecnico, agli Enti attuatori.
5. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA
Il piano finanziario della Strategia d’Area riepiloga tutte le fonti di finanziamento che contribuiscono alla realizzazione degli interventi previsti nell’Area Interna 3 dei Monti Simbruini.
Le diverse attività previste nella Strategia quali la progettazione, l’attuazione e la gestione dei progetti possono essere finanziati con risorse provenienti da fonti differenti in funzione del servizio a cui fanno riferimento.
Gli interventi previsti nell’ambito dei tre servizi essenziali definiti dalla SNAI (sanità, trasporti e salute) e degli altri attivati, troveranno copertura finanziaria per complessivi 3,76 M € ** nell’ambito dei fondi ministeriali per le politiche ordinarie, stanziati dall’art. 1, comma 895 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) .
La Regione Lazio, con DGR n. 807del 05/11/2019, avente ad oggetto “Strategia Nazionale Aree Interne - Modifica della DGR n.519 del 9 agosto 2017 recante "Intesa Istituzionale di Programma tra lo Stato e la Regione Lazio del 22 marzo 2000. Ricognizione delle risorse disponibili del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2000-2006 ai fini della relativa riprogrammazione e finalizzazione agli Accordi di Programma Quadro per le Aree Interne"”, ha destinato complessivamente € 18.738.589,00 alla Strategia Aree Interne, individuate con la DGR n. 477/2014, come di seguito riportato:
• Area Interna Valle di Comino: €. 4.324.200,00;
• Area Interna Monti Reatini: €. 4.990.277,25;
• Area Interna Alta Tuscia Antica Città di Xxxxxx: €. 4.712.055,87;
• Area Interna Monti Simbruini: €. 4.712.055,88.
Tali importi saranno utilizzati per il finanziamento degli interventi previsti per lo sviluppo locale e per la copertura di quanto non risulti finanziabile con i fondi ministeriali, nel rispetto delle regole di utilizzo del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2000-2006.
I programmi operativi regionali della programmazione dei Fondi SIE 2014-2020 (POR FESR e FSE, PSR FEASR) contengono delle previsioni finanziarie indicative relative alla Aree Interne regionali.
In particolare, il POR FESR prevede di destinare alle Aree Interne selezionate risorse da un minimo dell’1% fino ad un massimo del 5% della sua dotazione, ma rimanda la declinazione dell’apporto dei singoli Assi ed azioni alla definizione della strategia di intervento.
Anche il POR FSE rimanda ad una fase successiva la definizione della dotazione finanziaria, da stabilirsi in funzione delle azioni che complessivamente e puntualmente agiranno sulle aree identificate, stimando indicativamente di sostenere il 15% del costo dei progetti.
Infine il PSR FEASR prevede di contribuire allo sviluppo delle “Aree Interne” con una partecipazione
finanziaria pari a circa il 1-1,5% del montante complessivo del programma.
Nel caso dei Monti Simbruini, così come per le altre aree interne selezionate dalla Regione Lazio, si è scelto di non vincolare la strategia ai fondi strutturali per le diverse tempistiche di attuazione.
Ciò nonostante, alle risorse in disponibilità sopra elencate, si potranno aggiungere quelle a valere sui programmi operativi regionali della programmazione dei Fondi SIE 2014-2020 (POR FESR e FSE, PSR FEASR) che si renderanno disponibili durante il periodo di attuazione della Strategia. Tale copertura potrà essere assicurata solo e se gli interventi, che saranno selezionati nell’ambito dei progetti di sviluppo, abbiano tutti i requisiti richiesti per essere ammessi ad uno dei tre programmi operativi citati.
Di seguito il dettaglio del Piano Finanziario per interventi, assi di intervento e fonti di finanziamento, relativo ai primi tre anni di intervento
Allegato 2 - Programma degli interventi - Quadro interventi | |||||
COD INT. | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | Ex FSC 2000-2006 |
MTP | Mobilità e Trasporto Pubblico | ||||
MTP1 | CHIAMABUS nei Monti Simbruini | Regione Lazio | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | |
MTP2 | Manutenzione straordinaria xxxxxx xxxxxxxx Xxxxxxxx Xx Xxxxx | Xxxxxxxx Xxxxxxx dell'Aniene | € 80.835,04 | € 80.835,04 | |
MTP3 | Riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile | Comunità Montana dell'Aniene | € 100.000,00 | € 100.000,00 | |
MTP4 | Taxi sociale dei Monti Simbruini | Comunità Montana dell'Aniene | € 189.536,00 | € 189.536,00 | |
BPL | Benessere della Popolazione Locale | ||||
BPL1 | Potenziamento delle capacità del soccorso sanitario in Emergenza- Urgenza | ARES 118 | € 300.000,00 | € 300.000,00 | |
BPL2 | Potenziamento assistenza domiciliare integrata bassa, media, alta intensità | ASL RM 5 | € 830.000,00 | € 830.000,00 | |
BPL3 | Teleassistenza e telemedicina | ASL RM 5 | € 91.380,00 | € 91.380,00 | |
OSF | Offerta Scolastica Formativa | ||||
OSF1 | Laboratorio teatrale ("IC Xxxxxxxxx Xxxxxxx" Piglio - Sedi di Trevi e di Filettino) | Comune di Trevi nel Lazio | € 38.000,00 | € 38.000,00 | |
OSF2 | Laboratori espressivi di arte e di musicarteterapia (Subiaco, Agosta e Affile) | IC Subiaco | € 181.500,00 | € 181.500,00 | |
OSF3 | Laboratorio espressivo di arte e di musica (Arcinazzo Romano) | IC Subiaco | € 24.420,00 | € 24.420,00 | |
OSF4 | Laboratorio espressivo di arte e di musica ( Camerata Nuova) | Comune di Camerata Nuova | € 37.000,00 | € 37.000,00 | |
OSF5 | Realizzazione Aula Multimediale ("IC Pisoniano"- sede Sambuci- Saracinesco) | IC Pisoniano | € 51.460,00 | € 51.460,00 | |
OSF6 | Realizzazione Aula Multimediale Rosatelli (Arsoli) | IC Arsoli | € 48.760,00 | € 48.760,00 | |
OSF7 | Realizzazione Aula Multimediale (Riofreddo) | IC Arsoli | € 44.090,00 | € 44.090,00 | |
OSF8 | Promozione benessere psicologico | IC Subiaco | € 76.654,00 | € 76.654,00 | |
OSF9 | Realizzazione Area sportiva polivalente a Subiaco | Comune di Subiaco | € 110.200,00 | € 110.200,00 | |
OSF10 | Completamento strutture scolastiche polifunzionali Arsoli | Comune di Arsoli | € 200.000,00 | € 200.000,00 | |
OSF11 | Completamento Strutture sportive a servizio poli scolastici ad Agosta | Comune di Agosta | € 350.000,00 | € 350.000,00 | |
OSF12 | Valorizzazione ex scuola materna in Centro Polifunzionale nel comune di Vivaro | Comunità Montana dell'Aniene | € 120.000,00 | € 120.000,00 | |
OSF13 | Realizzazione Centro Formazione Polifunzionale nel Comune di Vallinfreda | Comunità Montana dell'Aniene | € 120.000,00 | € 120.000,00 |
TCA | Turismo Culturale e Ambientale | ||||
TCA1 | Scavi e accesso a Camerata Vecchia | Comunità Montana dell'Aniene | € 50.000,00 | € 50.000,00 | |
TCA2 | Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado | Comunità Montana dell'Aniene | € 200.000,00 | € 200.000,00 | |
TCA3 | Museo della civiltà contadina Castello Brancaccio | Comunità Montana dell'Aniene | € 140.000,00 | € 140.000,00 | |
TCA4 | Allestimento museo Villa di Traiano Arcinazzo Romano | Comunità Montana dell'Aniene | € 95.017,04 | € 95.017,04 | |
TCA5 | Acquisto Villa Xxxxxxxxx a Saracinesco | Comunità Montana dell'Aniene | € 180.000,00 | € 180.000,00 | |
ROT | Riposizionamento Offerta Turistica | ||||
ROT1 | Attivazione Centro polifunzionale Castello Theodoli Sambuci | Comunità Montana dell'Aniene | € 190.000,00 | € 190.000,00 | |
ROT2 | Centro accoglienza turisti a Camerata Nuova | Comunità Montana dell'Aniene | € 74.000,00 | € 74.000,00 | |
ROT3 | Allestimento campo gara sport fluviali Subiaco | Comune Subiaco | € 200.000,00 | € 200.000,00 | |
ROT4 | Parco delle acque minerali in Comune di Marano | Comunità Montana dell'Aniene | € 170.000,00 | € 170.000,00 | |
ROT5 | Interventi riqualificazione centro storico Cineto romano | Comunità Montana dell'Aniene | € 120.000,00 | € 120.000,00 | |
ROT6 | Cinema Teatro Narzio di Subiaco | Comune Subiaco | € 110.000,00 | € 110.000,00 | |
ROT7 | Realizzazione Parco pubblico con Centro Polifunzionale ad Affile | Comunità Montana dell'Aniene | € 166.608,55 | € 166.608,55 | |
ROT8 | Attivazione di un Albergo Diffuso a Cervara | Comunità Montana dell'Aniene | € 195.000,00 | € 195.000,00 | |
ROT9 | Attivazione di una Struttura ricettiva extralberghiera a Rocca S Stefano | Comunità Montana dell'Aniene | € 190.000,00 | € 190.000,00 | |
ROT10 | Strutture ricettive extralberghiere a Filettino | Comunità Montana dell'Aniene | € 140.000,00 | € 140.000,00 | |
ROT11 | Recupero area a ridosso Ponte San Xxxxxxx | Comunità Montana dell'Aniene | € 150.000,00 | € 150.000,00 | |
ROT12 | Anello sentieristico in Comune di Riofreddo | Comunità Montana dell'Aniene | € 120.000,00 | € 120.000,00 | |
ROT13 | Sentieristica della Foresta Lago nel Parco dei Lucretili | Comunità Montana dell'Aniene | € 82.000,00 | € 82.000,00 | |
ROT14 | Potenziamento Anello dei Xxxxx Xxxxx Rocca Canterano | Comunità Montana dell'Aniene | € 152.340,21 | € 152.340,21 | |
ROT15 | Un Parco per tutti. Percorsi facilitati nel Parco dei Simbruini | Parco Monti Simbruini | € 123.500,00 | € 123.500,00 | |
ROT16 | Rete dei Cammini dei Simbruini | Comunità Montana dell'Aniene | € 828.043,91 | € 828.043,91 | |
ROT17 | Realizzazione della Fattoria didattica del Parco dei Simbruini | Parco Monti Simbruini | € 100.000,00 | € 100.000,00 | |
PAF | Promozione delle Filiere Agroalimentari locali | ||||
PFA1 | Completamento Stalla Sociale di Jenne | Comunità Montana dell'Aniene | € 169.711,13 | € 169.711,13 | |
PFA2 | Centro produzione e commercializzazione prodotti locali a Vallepietra | Comunità Montana dell'Aniene | € 165.000,00 | € 165.000,00 | |
PFA3 | Laboratorio lavorazione tartufi a Canterano | Comunità Montana dell'Aniene | € 180.000,00 | € 180.000,00 | |
ATP | Assistanza Tecnica del Programma | ||||
ATP1 | Assistenza Tecnica Governance | Comunità Montana dell'Aniene | € 187.000,00 | € 187.000,00 |
€ 8.472.055,88 | € 3.760.000,00 | € 4.712.055,88 |
COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | Ex FSC 2000-2006 |
€ 8.472.055,88 | € 3.760.000,00 | € 4.712.055,88 |
Come già accennato, una delle principali ricchezze dell'area è senz'altro rappresentata dal patrimonio culturale, museale, storico-archeologico, artistico ed enogastronomico, dove l’aspetto culturale, assume un significato completo.
Ci troviamo, difatti, di fronte ad un ricco patrimonio in grado di contribuire in modo rilevante allo sviluppo dell’Area Interna Monti Simbruini, che propone anche ampi margini per la sua piena valorizzazione. Su questi temi si è quindi, incentrata la strategia, che ha anche individuato nel turismo “lento” una chiave di sviluppo del sistema.
Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, la Strategia prevede la realizzazione di una serie di percorsi turistico – culturali- religiosi che trovano possibile attuazione nella già citata Legge Regionale dell’8 febbraio 2017 “Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione promozione e valorizzazione della Rete dei Cammini della Regione Lazio. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13, concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale e successive modifiche”, che ha disciplinato la promozione e la valorizzazione della Rete dei Cammini della regione Lazio (RCL), al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, con particolare attenzione alle zone di maggior criticità economica e sociale e ai luoghi minori, del patrimonio naturale e storico-paesaggistico e delle tradizioni locali nonché la conoscenza, il recupero, la salvaguardia, del patrimonio escursionistico regionale, anche al fine di sviluppare il turismo eco sostenibile, sostenere il pellegrinaggio, diffondere la pratica per tutti dell'escursionismo e delle attività sportive e ricreative all'aria aperta ad esso correlate, assicurare la continuità, previa intesa, e la connessione con le reti dei percorsi delle Regioni limitrofe.
Fanno parte della rete dei cammini regionali l’insieme dei percorsi escursionistici della Regione comprendenti l’insieme delle strade carrarecce, mulattiere, tratturi, piste ciclabili e sentieri riportati sulle carte dell’Istituto geografico militare e sulla cartografia regionale o comunale e comunque esistenti, piste, strade vicinali, interpoderali e comunali che, inserite nel Catasto di cui all’articolo 10, consentono l’attività di escursionismo.
La legge inoltre riconosce tra le strutture ricettive extralberghiere individuate dai regolamenti regionali le case del camminatore, ubicate sui tracciati della RCL o in un raggio non superiore a 500 metri, che forniscono alloggi e servizi, compreso l’eventuale servizio di somministrazione di alimenti e bevande ai camminatori.
Presso l’Agenzia regionale del turismo, il Coordinamento della RCL: attiva forme di collaborazione e convenzioni tra soggetti pubblici e privati per incrementare lo sviluppo delle aree territoriali interessate anche mediante investimenti privati; promuove interventi di recupero e ricostruzione degli antichi tracciati dell’intera RCL, dei percorsi storici, religiosi, culturali e paesaggistici; interventi di manutenzione e perfezionamento della viabilità e della sicurezza sull’intera RCL; di installazione e manutenzione di idonea ed adeguata cartellonistica e segnaletica, anche per non vedenti, e realizzazione di punti informativi e aree attrezzate di sosta ove possa essere garantita la disponibilità di defibrillatori nel rispetto della normativa statale vigente e di localizzatori satellitari utili ad accelerare gli interventi di soccorso ove fosse necessario; favorisce inoltre la formazione dei narratori di comunità per il carattere significativo della tradizione orale nella valorizzazione culturale e storica dei siti che sono a ridosso dei percorsi indicati nella presente legge.
Per inserire nuovi percorsi/cammini nella RCL è necessaria l’iscrizione al Forum, istituito presso l’Agenzia del turismo, a cui è assegnato il compito di verificare lo stato della RCL e il successivo inserimento nel Catasto delle RCL. I beneficiari dei finanziamenti previsti dalla legge possono essere gli enti locali, preferibilmente in forma associata, gli enti gestori delle aree naturali protette, le università, e gli enti pubblici di ricerca nonché gli altri enti pubblici; le associazioni e le fondazioni e le altre istituzioni private che
perseguono, senza scopo di lucro, finalità connesse alla valorizzazione e alla promozione dei beni, e i soggetti privati.
La Legge Regionale n.3 dell’11 aprile 2017 “Riconoscimento e valorizzazione degli ecomusei regionali” promuove, riconosce e disciplina gli ecomusei regionali, allo scopo di favorire la cultura della conservazione del paesaggio, testimoniare e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale, promuovere la conservazione e la trasmissione della memoria storica, accompagnare le trasformazioni operate dalle generazioni presenti e future. La norma, che si ispira alla Convenzione europea del paesaggio adottata dal Consiglio d’Europa nel luglio 2000, guarda agli ecomusei come “luoghi fisici” e “spazi mentali di una comunità”, spazi aperti e di condivisione che riuniscono paesaggio e storia, “musei dell’identità culturale” per la promozione sul territorio di iniziative che possano sostenere anche l’economia locale, l’enogastronomia tipica, il turismo, l’artigianato, i mercati locali. Sulla base dei criteri e dei requisiti necessari per il riconoscimento degli ecomusei, che saranno definiti da un regolamento di Giunta (proposto da un Comitato tecnico-scientifico) potranno ottenere il riconoscimento gli ecomusei gestiti da enti locali, anche in forma associata, associazioni e fondazioni culturali e ambientaliste, dalle associazioni, dalle fondazioni culturali e ambientaliste, dagli altri organismi senza scopo di lucro appositamente costituiti, dagli enti di gestione delle aree naturali protette regionali nel cui territorio ricade l'ecomuseo, attraverso un progetto integrato di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, paesistiche ed ambientali.
Tra le finalità prioritarie: orientare lo sviluppo del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti, pubblici e privati, e dell'intera comunità locale; valorizzare la diversità e la complessità dei patrimoni culturali locali che si esprimono nelle memorie e nei segni storici, nei saperi e nel saper fare locali, nella specificità del paesaggio anche di interesse ambientale e archeologico a vocazione agricola, faunistica e floristica, favorendo l'integrazione tra habitat naturale ed economia sostenibile e promuovendo il patrimonio storico ed archeologico regionale; contribuire a rafforzare il senso di integrazione e di appartenenza delle identità locali, in chiave dinamico- evolutiva, attraverso il recupero delle radici storiche e culturali delle comunità;favorire l'incremento delle ricadute economiche provenienti dall'utilizzo sostenibile delle risorse locali quali il turismo, l'artigianato ed i prodotti tipici locali; salvaguardare, ripristinare, restaurare e valorizzare ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili a tramandare le testimonianze della cultura e a ricostruire le abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali; promuovere la partecipazione diretta delle comunità, delle istituzioni culturali e scolastiche nonché delle associazioni locali affinché realizzino processi di valorizzazione, ricerca e fruizione attiva del patrimonio culturale, sociale e ambientale, compresi i saperi tramandati, anche oralmente, e le tradizioni locali; promuovere l'utilizzo dellenuove tecnologie, dei nuovi media, in particolar modo di quelli interattivi e collaborativi, e delle fonti energetiche rinnovabili; promuovere la valorizzazione dei beni quali l'acqua, l'aria, l'energia, la biodiversità, il territorio ed il paesaggio, le risorse agro-alimentari nonché i beni artistici e culturali
Un apporto significativo all’individuazione degli ambiti territoriali relativi agli ecomusei potrà essere fornito anche dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) di prossima approvazione (DGR DEC 6 n.2918 del 8 marzo 2016). Il PTPR ha infatti posto grande attenzione al tema della valorizzazione del paesaggio non solo come presupposto fondamentale per la tutela e la conservazione dei valori del territorio, ma anche come elemento cardine per la crescita economica. Il PTPR offre un visione “strutturale e olistica” di lettura del Territorio e partendo dal riferimento normativo costituito dalla L.R. 24/98 artt. 31.1.-31 quinques “strumenti di attuazione del Piano e misure incentivanti” ovvero dalle NTA del PTPR artt. 55-60, individua una serie di strumenti volti alla gestione e valorizzazione dei paesaggi attraverso progetti mirati e azioni di recupero, nonché l’individuazione di forme di collaborazione e concertazione tra la stessa Regione, gli enti pubblici statali e locali, e i soggetti privati interessati, prevedendo la possibilità di utilizzare finanziamenti pubblici e privati. In particolare potranno fornire un utile riferimento i “Programmi di interventi per gli ambiti rurali di rilevante interesse paesaggistico”; i Programmi d’intervento per gli ambiti Rurali di continuità e i Parchi culturali e Archeologici. La legge è finanziata da uno stanziamento complessivo di 550 mila euro per il triennio 2017-2019, dei quali 250 mila per la parte corrente e 300 mila in conto capitale.
Coerentemente a quanto previsto nella Strategia, la Regione con L.R. 07 Novembre 2016, n. 14
“Disposizioni per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti
da filiera corta” promuove e sostiene la produzione, la valorizzazione qualitativa, il consumo e la commercializzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari, alimentari, della silvicoltura, dell’acquacoltura e della pesca, provenienti da filiera corta4.
Tra gli interventi previsti si annoverano: attività di informazione dei consumatori sull’origine e le specificità dei prodotti provenienti da filiera corta; iniziative volte ad incentivare l’impiego da parte dei gestori dei servizi di ristorazione collettiva pubblica e privata, ristorazione e o ospitalità, di prodotti provenienti da filiera; azioni volte a sostenere la realizzazione di reti di aziende biologiche territorialmente contigue al fine di costituire aree omogenee a coltivazione biologica e favorire l’adozione di metodi di coltivazione sostenibile, alimentari; e interventi per sostenere la costituzione di gruppi di offerta ovvero di gruppi di produttori agricoli che si organizzano per la vendita collettiva di beni provenienti da filiera corta prodotti interamente dalle proprie aziende
Per la valorizzazione delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario ogni anno verrà pubblicato un bando, rivolto agli imprenditori agricoli, insieme alle amministrazioni comunali, associazioni, fondazioni, comitati istituzioni scolastiche e universitarie, per la promozione degli interventi nel territorio regionale.
Sono inoltre previsti contributi ai comuni nonché agli enti pubblici e alle università agrarie che, in collaborazione con aziende agricole, intendono promuovere la loro attività nelle scuole tramite campagne informative e di sensibilizzazione, in feste, sagre locali o in fiere; infine attraverso l’iniziativa “Contadino per un giorno” le aziende agricole possono organizzare specifiche giornate di raccolta, divulgate sui siti istituzionali della Regione e dell’ARSIAL, a cui possono partecipare i cittadini.
Tra le proposte innovative suggerite dalla Strategia, uno degli interventi cardine è relativo all’ampliamento dell'offerta di servizi per l'integrazione socio-sanitaria in relazione ai fabbisogni della popolazione dell'area, coerentemente con L.R. 10 Agosto 2016, n. 11 “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio” che ha promosso il sistema integrato di interventi e servizi sociali, in favore della persona, che si basasui principi di cooperazione e promozione della cittadinanza sociale ed è volto a garantire il pieno rispetto dei diritti nonché il sostegno delle persone, delle famiglie, delle formazioni sociali e delle responsabilità dei soggetti istituzionali e sociali per la costruzione di una comunità solidale.
Perfettamente in linea con la Strategia è anche il progetto regionale di armonizzazione dei sistemi informativi Telemed e Teleadvice(DD n. G08483/2018 di attuazione della DGR n. 891/2017): si tratta di un’unica piattaforma di telemedicina che permette di supportare il trattamento di pazienti ad elevata criticità, come ad esempio l’emergenza cardiologica, gestendo la trasmissione dei tracciati ECG (elettrocardiogramma) direttamente dall’ambulanza agli ospedali permettendo di intervenire sul paziente nel modo più veloce possibile indirizzandolo alla struttura di riferimento. Nel 2019 è prevista un’ulteriore implementazione della piattaforma che supporterà anche le reti territoriali relativamente alla Tele-assistenza/Televigilanza domiciliare.
Il contributo dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE)
Il raggiungimento dei risultati della Strategia dell’area trova anche sostegno nell’ambito dei Fondi SIE della
programmazione 2014 – 2020 della Regione Lazio.
Nello specifico, un pilastro dello sviluppo locale riguarda la valorizzazione delle produzioni agricole come legame tra tradizione e territorio, capaci di contribuire al rilancio e alla conservazione dell’identità valliva. La realtà agricola dell’area conta numerose produzioni tipiche e di qualità, certificate anche dalla presenza di un presidio Slow Food e di vari prodotti tipici tradizionali. Gli interventi proposti trovano riscontro in diverse Misure previste dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 cofinanziato dal FEASR.
4Per filiere corta si intendono i prodotti agricoli e agroalimentari per il cui trasporto dal luogo di produzione al luogo previsto per il consumo si producono meno di 25 chilogrammi di anidride carbonica equivalente per tonnellata e che rientrano in una o più delle seguenti categorie: a) i prodotti tradizionali di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, b) i prodotti stagionali, come definiti dal calendario individuato con deliberazione della Giunta regionale, in relazione alla immissione in commercio allo stato fresco per il consumo o per la preparazione dei pasti nelle attività di ristorazione, c) i prodotti di comprovata sostenibilità ambientale calcolata e certificata da parte terza, d) i prodotti di qualità, intesi come i prodotti che beneficiano di una denominazione o di una indicazione di origine; e) i prodotti che beneficiano dell’uso del nome e dell’emblema di un’area naturale protetta; f) i prodotti ottenuti attraverso l’uso delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario di cui alla legge 6 aprile 2004, n
Sostenibilità, valorizzazione e patrimonio: Misura 7. Tale misura risponde alla necessità di preservare, ripristinare gli ecosistemi, incentivando l’uso efficiente delle risorse e l’inclusione nelle zone rurali. Si tratta, in particolare, di favorire gli obiettivi specifici legati alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale, di favorire sistemi innovativi nell’erogazione dei servizi essenziali, di incentivare la filiera bosco-legno-energia e le relative infrastrutture. E’ in questo ambito che trova spazio il miglioramento e la realizzazione delle infrastrutture su piccola scala, l’investimento per l’utilizzo di energie rinnovabili, il sostegno all’espansione di servizi di base, comprese le attività culturali e ricreative. Trovano inoltre sostegno gli investimenti pubblici per infrastrutture turistiche su piccola scala e di riconversione di edifici.
Per quanto riguarda la competitività, l’innovazione e la tutela ambientale è possibile fare riferimento alla Misura 4. Potenziare la redditività delle aziende agricole e l’organizzazione della filiera alimentare sono tasselli fondamentali per competere. Si ricordano, in particolare, le sottomisure 4.1 e 4.2 e le operazioni legate ai progetti di filiera integrata. Per quanto riguarda invece il miglioramento della viabilità rurale, compreso il ripristino di punti di abbeveraggio, il sostegno agli enti pubblici e ai privati associati, è previsto nella sottomisura 4.3.
Per quanto concerne il sostegno ai regimi di qualità dei prodotti, il riferimento è la Misura 3 che ha come obiettivi specifici la promozione e l’innalzamento delle produzioni agricole, la promozione del marchio di qualità, la divulgazione sulle produzioni di qualità. Fanno parte della misura il sostegno all’adesione ai regimi di qualità di prodotti agricoli ed alimentari di interesse anche per il territorio dei Monti Simbruini.
Infine, va ricordata la Misura 16 che nasce con l’obiettivo di coinvolgere più soggetti in progetti comuni. In altre parole mettere al centro la cooperazione. L’approccio cooperativo come approccio vantaggioso. Questa misura ha quindi carattere di trasversalità ai vari interventi del PSR. Per sottolineare alcune delle priorità che caratterizzano la misura vanno ricordate la sottomisura 16.3, che promuove la cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro, nonché per lo sviluppo di servizi turistici; la sottomisura 16.4 per quanto riguarda progetti di cooperazione che promuovano la filiera corta; la sottomisura 16.10 che punta a valorizzare le diverse filiera produttive presenti, sviluppando la progettazione centrata sulle capacità di aggregare idee e soggetti.
Il Programma Operativo Regionale 2014 – 2020 cofinanziato dal FESR concorre allo sviluppo della
Strategia attraverso alcune Azioni dell’Asse 2 - Lazio Digitale e dell’Asse 3 - Competitività.
All’interno dell’Asse 2, le tematiche progettuali della strategia inerenti all’Agenda Digitale presentano particolare carattere di coerenza in relazione alle seguenti priorità di investimento e relative azioni del Programma Operativo (PO):
- Priorità a): estendere la diffusione della banda larga e il lancio delle reti ad alta velocità e sostenere l'adozione di reti e tecnologie emergenti in materia di economia digitale:
- Azione 2.1.1: Contributo all’attuazione del “Progetto Strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga” e di altri interventi programmati per assicurare nei territori una capacità di connessione almeno 30 Mbps, accelerandone l’attuazione nelle aree produttive, nelle aree rurali e interne, rispettando il principio di neutralità tecnologica nelle aree consentite dalla normativa comunitaria. Ai fini dell’abbattimento del digital divide le azioni proposte rientrano nella strategia ’Agenda Digitale della Regione Lazio” per la crescita digitale del territorio che prevede tra i diversi interventi proposti il “Piano Banda Ultra Larga della Regione Lazio”, regolamentato dall’Accordo Quadro tra la Regione Lazio e il Ministero dello Sviluppo Economico, che si propone di portare, entro il 2020, la connettività a 30Mbps (Megabit per secondo) a tutto il territorio del Lazio e a 100Mbps per il 50% della popolazione e per tutte le sedi delle Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale, compresi i plessi scolastici e le strutture sanitarie pubbliche.
- Priorità c): rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, l'e-inclusion, l'e-culture e l'e-health;
- Azioni 2.2.1: Soluzioni tecnologiche per l’innovazione dei processi interni dei vari ambiti della Pubblica Amministrazione nel quadro del Sistema pubblico di connettività, quali ad esempio la giustizia (informatizzazione del processo civile), la sanità, il turismo, le attività e i beni culturali, i servizi alle imprese
Gli investimenti finalizzati alla digitalizzazione dei SUAP e dei rapporti fra PA e imprese, concorrono a realizzare una standardizzazione necessaria nell'ottica della semplificazione amministrativa e della riduzione degli oneri a carico delle imprese. L’innalzamento della qualità dell’infrastruttura IT regionale, essenziale per assicurare maggiori garanzie funzionali verso cittadini/imprese e migliorare la qualità dei servizi erogati dall'Amministrazione, risponde all’esigenza di assicurare la continuità operativa ai sensi delle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale.
All’interno dell’Asse 3, le sinergie tematiche con la strategia trova riscontro nella priorità di investimento b). sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione e nella connessa Azione 3.3.1 - Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente.
In termini più generali, l’Asse 3 del POR FESR potrà costituire inoltre una opportuna sponda per i progetti della Strategia legati allo sviluppo imprenditoriale, con le Azioni relative alla nascita e consolidamento delle micro, piccole e medie imprese (Azioni 3.5.1 e 3.5.2) e ai progetti di promozione dell’export (Azione 3.4.1).
Il sistema di azioni formative che la Strategia propone di attuare si muove in coerenza con le azioni programmate in tale ambito dal Programma Operativo Regionale 2014-2020 cofinanziato dal FSE, soprattutto in riferimento alle priorità di investimento (e relative azioni da obiettivo specifico) che di seguito si elencano:
- Asse Prioritario I Occupazione, Priorità d’investimento 8.ii): Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l'attuazione della Garanzia per i Giovani:
Azioni:
- Misure di politica attiva, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita (ad esempio nell’ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT)
- Percorsi di sostegno (servizi di accompagnamento e/o incentivi) alla creazione d'impresa e al lavoro autonomo, ivi compreso il trasferimento d'azienda (ricambio generazionale)
- Campagne di informazione e animazione territoriale finalizzate alla conoscenza e diffusione dei principali dispositivi disponibili
- Asse prioritario 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità d’investimento 9.iv: Miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale
Azioni:
- Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia, tra i quali nidi familiari, spazi gioco, centri per bambini e genitori, micronidi estivi, anche in riferimento ad orari e periodi di apertura (nel rispetto degli standard fissati per tali servizi);
- Implementazione di buoni servizio per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo diurno, e per favorire l’incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera], promozione dell’occupazione regolare;
- Formazione degli assistenti familiari e creazione di registri di accreditamento e di albi di fornitori di servizi di cura rivolti alle persone anziane e/o non autosufficienti.
- Asse Prioritario 3 – Istruzione e formazione - Priorità d’investimento 10.iv): Miglioramento dell’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dalla istruzione al mondo del lavoro, e rafforzando i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l'adeguamento dei curriculum e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di sistemi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato
Azioni:
- Interventi formativi (anche a domanda individuale) strettamente collegati alle esigenze di inserimento e reinserimento lavorativo, prioritariamente indirizzati ai target maggiormente sensibili (over 55, disoccupati di lunga durata, cittadini con bassa scolarità) e alle iniziative di formazione
specialistica (in particolare, rivolte alla green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi sociosanitari, valorizzazione del patrimonio e delle attività culturali) e per l'imprenditorialità. Percorsi formativi connessi al rilascio di qualificazioni inserite nei repertori nazionali o regionali (anche a domanda individuale) corredati, ove appropriato, da azioni di orientamento
- Aggiornamento delle competenze rivolte a tutta la forza lavoro (incluse le competenze digitali), compresi i lavoratori dipendenti a termine, i lavoratori autonomi, i titolari di microimprese, i soci di cooperativa, anche attraverso metodologie innovative e in coerenza con le direttrici di sviluppo economico dei territori.
Il processo di costruzione e definizione della strategia inizia da molto lontano, grazie ai rapporti intrapresi tra le varie Amministrazioni locali nell’ambito delle iniziative della CM dell’Aniene e del Parco dei Monti Simbruini che hanno portato ad una gestione dei temi comuni sempre più partecipata.
Il grande merito della SNAI è stato quello di ampliare i margini ed il consesso della concertazione, ponendo i
presupposti per un’azione sempre più coordinata.
Il processo partecipativo ha potuto contare sulla presenza convinta ed attiva dei Rappresentanti delle Amministrazioni interessate, degli Organismi operanti sul territorio e della popolazione residente, che hanno portato il loro bagaglio di esigenze, vissuto e prospettive.
Operativamente, il processo partecipativo ha visto i seguenti momenti collegiali.
Tipologia | Luogo | Argomento |
Tavolo Tematico Generale | Subiaco | Salute |
Tavolo Tematico Generale | Subiaco | Istruzione |
Tavolo Tematico Generale | Subiaco | Sviluppo Locale - Agricoltura |
Tavolo Tematico Generale | Subiaco | Sviluppo Locale - Agricoltura |
Tavolo Tematico Generale | Subiaco | Servizi Comunali Associati |
Tavolo Tematico Generale | Subiaco | Trasporti |
Tavolo Tematico Specifico | Subiaco | Istruzione |
Tavolo Tematico Specifico | Subiaco | Turismo e Agricoltura |
Tavolo d’ascolto | Rocca S Stefano | Servizi e Sviluppo Locale |
Tavolo d’ascolto | Trevi nel Lazio | Servizi e Sviluppo Locale |
Tavolo d’ascolto | Sambuci | Servizi e Sviluppo Locale |
Tavolo d’ascolto | Anticoli Corrado | Servizi e Sviluppo Locale |
N 5 Conferenze dei Sindaci | Agosta | Servizi e Sviluppo Locale |
Incontri vari |
8. LA STRATEGIA IN UN MOTTO E SUA BREVE DESCRIZIONE: SINTESI FINALE
"Ora et labora".È la frase chiave della "regola benedettina", il principio ispiratore di San Benedetto, uno dei cardini storici della nostra cultura, di una identità radicata e diffusa.
È una frase di partenza di stimolanti meditazioni. La preghiera e il lavoro. La contemplazione e l'impegno fisico, materiale.
Senza voler essere irriguardosi, è questo anche un po’ lo spirito di questi luoghi, dove aspetti terreni e spirituali si incontrano in ogni angolo, dando origine a combinazioni irripetibili e ad un territorio che non ha eguali e …forse …… chissà ….. non sarà proprio un caso che è qui che San Benedetto ha coniato la regola.
Ta
Tavola della distribuzione sul territorio degli interventi
Accordo di Programma Quadro Regione Lazio
“Area Interna - Monti Simbruini”
Allegato 2 Programma d’interventi
Roma, giugno 2021
Allegato 2 - Programma degli interventi - Quadro interventi MONTI SIMBRUINI
COD INTERVENT | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | Ex FSC 2000-2006 | Fondi Comunali |
MTP | Mobilità e Trasporto Pubblico | |||||||||
MTP1 | CHIAMABUS nei Xxxxx Xxxxxxxx | Regione Lazio | Mobilità | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2022 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | ||
MTP2 | Manutenzione straordinaria xxxxxx xxxxxxxx Xxxxxxxx Xx Xxxx | Xxxxxxxx Xxxxxxx dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 80.835,04 | € 80.835,04 | ||||
MTP3 | Riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2022 | € 100.000,00 | € 100.000,00 | ||||
MTP4 | Taxi Sociale dei Monti Simbruini | Comunità Montana dell'Aniene | Mobilità | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/03/2024 | € 189.536,00 | € 189.536,00 | ||
BPL | Benessere della Popolazione Locale | |||||||||
BPL1 | Potenziamento delle capacità del soccorso sanitario in Emergenza- Urgenza | ARES 118 | Salute | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2022 | € 300.000,00 | € 300.000,00 | ||
BPL2 | Potenziamento assistenza domiciliare integrata bassa, media, alta intensità | ASL RM 5 | Salute | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2024 | € 830.000,00 | € 830.000,00 | ||
BPL3 | Teleassistenza e telemedicina | ASL RM 5 | Salute | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2024 | € 91.380,00 | € 91.380,00 | ||
OSF | Offerta Scolastica Formativa | |||||||||
OSF1 | Laboratorio teatrale ("IC Xxxxxxxxx Xxxxxxx" Piglio - Sedi di Trevi e di Filettino) | Comune di Trevi nel Lazio | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 38.000,00 | € 38.000,00 | ||
OSF2 | Laboratori espressivi di arte e di musicarteterapia (Subiaco, Agosta e Affile) | IC Subiaco | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/05/2024 | € 181.500,00 | € 181.500,00 | ||
OSF3 | Laboratorio espressivo di arte e di musica (Arcinazzo Romano) | IC Subiaco | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/05/2024 | € 24.420,00 | € 24.420,00 | ||
OSF4 | Laboratorio espressivo di arte e di musica ( Camerata Nuova) | Comune di Camerata Nuova | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 37.000,00 | € 37.000,00 | ||
OSF5 | Realizzazione Aula Multimediale ("IC Pisoniano"- sede Sambuci- Saracinesco) | IC Pisoniano | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/03/2022 | € 51.460,00 | € 51.460,00 | ||
OSF6 | Realizzazione Aula Multimediale Rosatelli (Arsoli) | IC Arsoli | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/03/2022 | € 48.760,00 | € 48.760,00 | ||
OSF7 | Realizzazione Aula Multimediale (Riofreddo | IC Arsoli | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/03/2022 | € 44.090,00 | € 44.090,00 | ||
OSF8 | Promozione benessere psicologico | IC Subiaco | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/05/2024 | € 76.654,00 | € 76.654,00 | ||
OSF9 | Realizzazione Area sportiva polivalente a Subiaco | Comune di Subiaco | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/03/2022 | € 110.200,00 | € 110.200,00 | ||
OSF10 | Completamento strutture scolastiche polifunzionali Arsol | Comune di Arsoli | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 200.000,00 | € 200.000,00 | ||
OSF11 | Completamento Strutture sportive a servizio poli scolastici ad Agosta | Comune di Agosta | Istruzione | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/10/2022 | € 350.000,00 | € 350.000,00 | ||
OSF12 | Valorizzazione ex scuola materna in Centro Polifunzionale nel Comune di Vivaro | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 120.000,00 | € 120.000,00 | ||||
OSF13 | Realizzazione Centro Formazione Polifunzionale nel Comune di Vallinfreda | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 120.000,00 | € 120.000,00 | ||||
TCA | Turismo Culturale e Ambientale | |||||||||
TCA1 | Scavi e accesso a Camerata Vecchia | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 50.000,00 | € 50.000,00 | ||||
TCA2 | Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 200.000,00 | € 200.000,00 | ||||
TCA3 | Museo della civiltà contadina Castello Brancaccio | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/08/2022 | € 140.000,00 | € 140.000,00 | ||||
TCA4 | Allestimento museo Villa di Traiano Arcinazzo Roman | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/03/2022 | € 95.017,04 | € 95.017,04 | ||||
TCA5 | Acquisto Villa Xxxxxxxxx a Saracinesco | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/10/2021 | € 241.000,00 | € 180.000,00 | € 61.000,00 | |||
ROT | Riposizionamento Offerta Turistica | |||||||||
ROT1 | Attivazione Centro polifunzionale Castello Theodoli Sambuc | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 30/04/2023 | € 190.000,00 | € 190.000,00 | ||||
ROT2 | Centro accoglienza turisti a Camerata Nuova | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/10/2022 | € 74.000,00 | € 74.000,00 | ||||
ROT3 | Allestimento campo gara sport fluviali Subiaco | Comune Subiaco | 01/07/2021 | 31/10/2023 | € 200.000,00 | € 200.000,00 | ||||
ROT4 | Parco delle acque minerali in Comune di Marano | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/10/2023 | € 170.000,00 | € 170.000,00 | ||||
ROT5 | Interventi riqualificazione centro storico Cineto Roman | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 30/06/2022 | € 120.000,00 | € 120.000,00 | ||||
ROT6 | Cinema Teatro Narzio di Subiaco | Comune Subiaco | 01/07/2021 | 31/10/2021 | € 110.000,00 | € 110.000,00 | ||||
ROT7 | Realizzazione Parco pubblico con Centro Polifunzionale ad Affil | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 30/06/2022 | € 166.608,55 | € 166.608,55 | ||||
ROT8 | Attivazione di un Albergo Diffuso a Cervara | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 30/06/2023 | € 195.000,00 | € 195.000,00 | ||||
ROT9 | Attivazione di una Struttura ricettiva extralberghiera a Rocca S Stefano | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 206.000,00 | € 190.000,00 | € 16.000,00 | |||
ROT10 | Strutture ricettive extralberghiere a Filettino | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 140.000,00 | € 140.000,00 | ||||
ROT11 | Recupero area a ridosso Ponte San Xxxxxxx | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 150.000,00 | € 150.000,00 | ||||
ROT12 | Anello sentieristico in Comune di Riofreddo | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 120.000,00 | € 120.000,00 | ||||
ROT13 | Sentieristica della Foresta Lago nel Parco dei Lucretili | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 82.000,00 | € 82.000,00 | ||||
ROT14 | Potenziamento Anello dei Xxxxx Xxxxx Rocca Canteran | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 152.340,21 | € 152.340,21 | ||||
ROT15 | Un Parco per tutti. Percorsi facilitati nel Parco dei Simbruini | Parco Xxxxx Xxxxxxxx | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 123.500,00 | € 123.500,00 | ||||
ROT16 | Rete dei Cammini dei Simbruin | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/10/2022 | € 828.043,91 | € 828.043,91 | ||||
ROT17 | Realizzazione della Fattoria didattica del Parco dei Simbruini | Parco Xxxxx Xxxxxxxx | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 100.000,00 | € 100.000,00 | ||||
PFA | Promozione delle Filiere Agroalimentari local | |||||||||
PFA1 | Completamento Stalla Sociale di Jenne | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2021 | € 169.711,13 | € 169.711,13 | ||||
PFA2 | Centro produzione e commercializzazione prodotti locali a Vallepietr | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2022 | € 165.000,00 | € 165.000,00 | ||||
PFA3 | Laboratorio lavorazione tartufi a Canterano | Comunità Montana dell'Aniene | 01/07/2021 | 31/12/2022 | € 180.000,00 | € 180.000,00 | ||||
ATP | Assistanza Tecnica del Programma | |||||||||
ATP1 | Assistenza Tecnica Governance | Comunità Montana dell'Aniene | Sviluppo Locale | Regione Lazio | 01/07/2021 | 31/12/2024 | € 187.000,00 | € 187.000,00 |
€ 8.549.055,88 | € 3.760.000,00 | € 4.712.055,88 | € 77.000,00 |
COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | Ex FSC 2000-2006 | Fondi Comunali |
Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2023 | Cod Intervento | Titolo dell'operazione | Codice indicatore realizzazione | Indicatore di Realizzazione | Baseline | Obiettivo al 2023 |
7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 6005 | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilit sostenibile | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) | Dati ufficiali dell’Osservatorio Lazio | 0% | 1,30% | MTP_1 | CHIAMABUS nei Monti Simbruini | 794 | Unità beni acquistati | 0 | 3 |
6.6 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | MTP_2 | Manutenzione straordinaria xxxxxx xxxxxxxx Xxxxxxxx Xx Xxxxx | 000 | Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate | 0 | 1 |
6.6 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | MTP_3 | Riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile | 114 | Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate | 0 | 6 |
7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 6005 | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilit sostenibile | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) | Dati ufficiali dell’Osservatorio Lazio | 0% | 1,30% | MTP_4 | Taxi Sociale dei Monti Simbruini | 794 | Unità beni acquistati | 0 | 2 |
9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali | 6018 | Primo soccorso: durata (in minuti) dell'Intervallo Allarme – Target | Tempo (in minuti) che intercorre tra l'inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto | Ministero Salute | 32 | 17 | BPL_1 | Potenziamento delle capacità del soccorso sanitario in Emergenza- Urgenza | 791 | Superficie oggetto d'intervento (Numero di aree di atterraggio 10) (mq) | 0 | 4.000 |
6008 | Disponibilità dei presidi sanitari salvavita | Numero di presidi sanitari salvavita sulla popolazione residente (26.712 residenti 2017) | Ministero Salute | 0,015 | 0,112 | 794 | Unità beni acquistati | 4 | 30 | ||||
6006 | Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata | Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata in percentuale sul totale della popolazione anziana (65 anni ed oltre) | Ministero Salute | 7,9 | 11,2 | BPL_2 | Potenziamento assistenza domiciliare integrata bassa, media, alta intensità | 794 | Unità beni acquistati (Numero di strumenti/apparecchi sanitari acquistati) | 0 | 14 | ||
794 | Unità beni acquistati (Numero di autovetture acquistate) | 0 | 4 | ||||||||||
6007 | Cittadini che usufruiscono di servizi di telemedicina | Cittadini che usufruiscono di servizi di telemedicina in percentuale sulla popolazione residente | ASL RM5 | 2,66% | 3,14% | BPL_3 | Teleassistenza e telemedicina | 794 | Unità beni acquistati (Numero di dispositivi acquistati per attivazione teleassistenza) | 0 | 13 | ||
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 6040 | Indice di attrattività delle scuole | Numero di alunni iscritti nelle scuole dell'area sul totale dei residenti iscritti alle scuole | Rilevamento diretto | 90,30% | 92,83% | OSF_1 | Laboratorio teatrale ("IC Xxxxxxxxx Xxxxxxx" Piglio - Sedi di Trevi e di Filettino) | 791 | Superficie oggetto di intervento (numero 2 laboratori attrezzati) (mq) | 0 | 231 |
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 6040 | Indice di attrattività delle scuole | Numero di alunni iscritti nelle scuole dell'area sul totale dei residenti iscritti alle scuole | Rilevamento diretto | 90,30% | 92,83% | OSF_2 | Laboratori espressivi di arte e di musicarteterapia (Subiaco, Agosta e Affile) | 797 | Durata in ore ( numero di ore di laboratorio complessive) | 0 | 280 |
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 6040 | Indice di attrattività delle scuole | Numero di alunni iscritti nelle scuole dell'area sul totale dei residenti iscritti alle scuole | Rilevamento diretto | 90,30% | 92,83% | OSF_3 | Laboratorio espressivo di arte e di musica (Arcinazzo Romano) | 797 | Durata in ore ( numero di ore di laboratorio complessive) | 0 | 80 |
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 6040 | Indice di attrattività delle scuole | Numero di alunni iscritti nelle scuole dell'area sul totale dei residenti iscritti alle scuole | Rilevamento diretto | 90,30% | 92,83% | OSF_4 | Laboratorio espressivo di arte e di musica ( Camerata Nuova) | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 56 |
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 411 | Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici | Numero di alunni su numero di dotazioni tecnologiche (pc e tablet in uso agli studenti) | MIUR | 8,8 | 0,98 | OSF_5 | Realizzazione Aula Multimediale (Sambuci) | 794 | Unità beni acquistati | 0 | 219 |
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 411 | Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici | Numero di alunni su numero di dotazioni tecnologiche (pc e tablet in uso agli studenti) | MIUR | 8,8 | 0,98 | OSF_6 | Realizzazione Aula Multimediale Rosatelli (Arsoli) | 794 | Unità beni acquistati | 0 | 219 |
10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 411 | Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici | Numero di alunni su numero di dotazioni tecnologiche (pc e tablet in uso agli studenti) | MIUR | 8,8 | 0,98 | OSF_7 | Realizzazione Aula Multimediale (Riofreddo) | 794 | Unità beni acquistati | 0 | 194 |
10.1 | Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa | 464 | Quota di insegnanti che hanno partecipato ad attività di formazione e aggiornamento | Numero di insegnanti che hanno partecipato ad attività di formazione e aggiornamento in percentuale sul totale degli insegnanti | MIUR | 0% | 40% | OSF_8 | Promozione benessere psicologico | 313 | Numero di partecipanti alla formazione | 0 | 36 |
10.7 | Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 6047 | Sicurezza degli edifici scolastici | (Numero edifici scolastici in cui viene incrementata la sicurezza e la fruibilità degli ambienti per attività didattiche, culturali, innovative e di socializzazione sul totale degli edifici scolastici dell'area) | Fonte dati Istituti dell'AREA | 0 | 45% | OSF_9 | Realizzazione Area sportiva polivalente a Subiaco | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 1.500 |
10.7 | Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 6047 | Sicurezza degli edifici scolastici | (Numero edifici scolastici in cui viene incrementata la sicurezza e la fruibilità degli ambienti per attività didattiche, culturali, innovative e di socializzazione sul totale degli edifici scolastici dell'area) | Fonte dati Istituti dell'AREA | 0 | 45% | OSF_10 | Completamento strutture scolastiche polifunzionali Arsoli | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 330 |
10.7 | Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 6047 | Sicurezza degli edifici scolastici | (Numero edifici scolastici in cui viene incrementata la sicurezza e la fruibilità degli ambienti per attività didattiche, culturali, innovative e di socializzazione sul totale degli edifici scolastici dell'area) | Fonte dati Istituti dell'AREA | 0 | 45% | OSF_11 | Completamento Strutture sportive a servizio poli scolastici ad Agosta | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 1500 |
10.1 | Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica formativa | 6045 | Partecipazione degli studenti ad attività di valorizzazione del territorio | Partecipazione degli studenti ad attività di valorizzazione del territorio | Rilevamento diretto | 0,00% | 10,00% | OSF_12 | Attivazione Centro polifunzionale nei locali dell'ex Scuola materna nel Comune di Vivaro Romano | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 40 |
10.1 | Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica formativa | 6045 | Partecipazione degli studenti ad attività di valorizzazione del territorio | Partecipazione degli studenti ad attività di valorizzazione del territorio | Rilevamento diretto | 0,00% | 10,00% | OSF_13 | Attivazione Centro formazione polifunzionale nei locali dell'Edificio A Meloni nel Comune di Vallinfreda | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 210 |
6.7 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | 372 | Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | Numero di visitatori negli istituti statali e non statali per istituto (in migliaia) | Fonte: Istat, Mibact e Dipartimento dei beni Culturali (triennale) | 118.462 | 148.077 | TCA_1 | Scavi e accesso a Camerata Vecchia | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 1800 |
6.7 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | 372 | Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | Numero di visitatori negli istituti statali e non statali per istituto (in migliaia) | Fonte: Istat, Mibact e Dipartimento dei beni Culturali (triennale) | 118.462 | 148.077 | TCA_2 | Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 200 |
6.7 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | 372 | Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | Numero di visitatori negli istituti statali e non statali per istituto (in migliaia) | Fonte: Istat, Mibact e Dipartimento dei beni Culturali (triennale) | 118.462 | 148.077 | TCA_3 | Museo della civiltà contadina Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx | 000 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 1400 |
6.7 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | 372 | Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | Numero di visitatori negli istituti statali e non statali per istituto (in migliaia) | Fonte: Istat, Mibact e Dipartimento dei beni Culturali (triennale) | 118.462 | 148.077 | TCA_4 | Xxxxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xx Xxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxx | 000 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 148 |
6.7 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | 372 | Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | Numero di visitatori negli istituti statali e non statali per istituto (in migliaia) | Fonte: Istat, Mibact e Dipartimento dei beni Culturali (triennale) | 118.462 | 148.077 | TCA_5 | Acquisto di Villa Xxxxxxxxx nel Comune di Saracinesco | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati. | 0 | 1 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_1 | Attivazione Centro polifunzionale Castello Theodoli a Sambuci | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 140 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_2 | Realizzazione di un Centro Informazioni ed accoglienza turisti in Comune di Camerata Nuova | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 28 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_3 | Allestimento campo gara sport fluviali Subiaco | 109 | Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | 15000 | 30000 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_4 | Parco delle acque minerali in Comune di Marano | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 5000 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_5 | Interventi riqualificazione centro storico Cineto romano | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 600 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_6 | Cinema Xxxxxx Xxxxxx xx Xxxxxxx | 000 | Beneficiari | 0 | 6250 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_7 | Realizzazione Parco pubblico con Centro Polifunzionale ad Affile | 779 | Estensione dell'intervento in lunghezza (m) | 0 | 500 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 201 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT 8 | Attivazione di un Albergo Diffuso a Cervara | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 196 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_9 | Attivazione di una Struttura ricettiva extralberghiera a Xxxxx X Xxxxxxx | 000 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 162 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_10 | Strutture ricettive extralberghiere a Filettino | 794 | Beni acquistati | 0 | 2 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_11 | Recupero area a ridosso Xxxxx Xxx Xxxxxxx | 000 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 1080 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_12 | Anello sentieristico in Comune di Riofreddo | 778 | Estensione in lunghezza (Km) | 0 | 2,38 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_13 | Sentieristica della Foresta Lago nel Parco dei Lucretili | 778 | Estensione in lunghezza (Km) | 0 | 2 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_14 | Potenziamento Anello dei Xxxxx Xxxxx Rocca Canterano | 778 | Estensione in lunghezza (Km) | 0 | 4,9 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_15 | Un Parco per tutti. Percorsi facilitati nel Parco dei Simbruini | 778 | Estensione in lunghezza (Km) | 0 | 6 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_16 | Rete dei Cammini dei Simbruini | 778 | Estensione in lunghezza (Km) | 0 | 414 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016 | Istat, Mibact-ONT (annuale) | 275,4 | 344,3 | ROT_17 | Realizzazione della Fattoria didattica del Parco dei Simbruini | 800 | Beneficiari | 0 | 1000 |
3.3 | Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 6063 | Indice di specializzazione nelle filiere agroalimentari | Numero di addetti dell'area nelle filiere agroalimentari sul totale degli addetti dell'area | ISTAT, Censimento Industria e Servizi 2011 | 2,48% | 3,60% | PFA1 | Completamento Stalla sociale di Jenne | 304 | Numero azioni/progetti finanziati | 0 | 1 |
3.3 | Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 6063 | Indice di specializzazione nelle filiere agroalimentari | Numero di addetti dell'area nelle filiere agroalimentari sul totale degli addetti dell'area | ISTAT, Censimento Industria e Servizi 2011 | 2,48% | 3,60% | PFA2 | Centro produzione e commercializzazione prodotti locali a Vallepietra | 791 | Superficie oggetto di intervento (mq) | 0 | 156 |
3.3 | Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 6063 | Indice di specializzazione nelle filiere agroalimentari | Numero di addetti dell'area nelle filiere agroalimentari sul totale degli addetti dell'area | ISTAT, Censimento Industria e Servizi 2011 | 2,48% | 3,60% | PFA3 | Laboratorio lavorazione tartufi a Canterano | 304 | Numero azioni/progetti finanziati | 0 | 1 |
11.6 | Miglioramento della governance multilivello e della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico | 405 | Progetti ed interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i crono- programmi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | Rilevazione diretta | 0% | 90% | ATP1 | Assistenza Tecnica Governance | 798 | Giornate uomo prestate | 0 | 270 |
Accordo di Programma Quadro Regione Lazio
“Area Interna - Monti Simbruini”
Allegato 2a Relazioni tecniche
Roma, giugno 2021
ALLEGATO 2A - SCHEDE INTERVENTI
AREA INTERNA LAZIO 3
SIMBRUINI TERRE D’ANIENE
Comuni di Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo, Arsoli, Camerata Nuova, Canterano, Cervara di Roma, Cineto Romano, Filettino, Jenne, Marano, Percile, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Roviano, Sambuci, Saracinesco, Subiaco,
Trevi nel Lazio, Vallepietra, Vallinfreda, Vivaro Romano,
STRATEGIA D’AREA
UNA TERRA DI NATURA, DI FEDE E DI CAMMINI
Ente Capofila: Comune di Subiaco Gennaio 2021
MTP: Mobilità Trasporti Pubblici, e servizi di connessione e distribuzione
Obiettivo | Miglioramento della mobilità e del trasporto pubblico |
Risultati attesi | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali Miglioramento dei livelli di sicurezza nelle strade delle aree interne |
Indicatori | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile Dinamica degli incidenti stradali |
Tempistica | Breve periodo |
La connessione, intesa sia come mobilità e trasporti, che come connessione dati è uno degli elementi vincolanti di maggior impatto sulle popolazioni e sulle attività dell’area. Un programma di recupero economico e sociale del territorio non può derogare da interventi in favore del miglioramento dei servizi di connessione, sia verso la città che tra i vari Comuni.
Inoltre, in sede di incontri è emersa la necessità, da parte dei giovani residenti, in particolare, di disporre di servizi pubblici che consentano loro di poter seguire attività scolastiche e non pomeridiane e di poter raggiungere i luoghi di svago adatti alla loro età, com’è il cinema del centro commerciale di Roma Est.
Le linee di azione individuate sono le seguenti.
Stesura Piano di Mobilità d'Area e creazione tavolo di lavoro permanente di cogestione con COTRAL, Regione ed Area Interna, la stesura di un Piano di Mobilità a scenario d'area allargato coinvolgerà le Amministrazioni dei Comuni dell’area, la Regione Lazio, il COTRAL. L'offerta di mobilità verrà riorganizzata secondo una nuova rete integrata di servizi che risponderà ad esigenze di mobilità sia ordinarie che straordinarie, integrando i trasporti ferroviari, con quelli COTRAL e con i TPL definiti, ed in corso di definizione, ed i trasporti a chiamata. Collateralmente, verrà attivato un tavolo permanente con il COTRAL, per esaminare periodicamente le problematiche insorte.
Trasporti a chiamata, su questo servizio è fondata per gran parte la strategia di miglioramento e adeguamento del servizio. La difficile morfologia dell’area, le distanze, la scarsa accessibilità, e soprattutto la ridotta popolazione e la sua distribuzione sul territorio in centri moto piccoli, fanno sì infatti che il servizio ordinario di trasporto pubblico non possa rispondere a tutte le esigenze locali. Pertanto si propone l’ideazione e realizzazione di un sistema gestionale di mobilità innovativo, fondato sul servizio a chiamata, che verrà in una prima fase finanziato con i fondi della SNAI per un periodo di sperimentazione a cura del COTRAL, e a seguito degli esiti della sperimentazione e delle necessità prorogato o affidato a servizi locali privati.
Viabilità locale e comunale, ampia parte della viabilità interna dell’area necessità di interventi, ma le risorse e le finalità della strategia SNAI non sono idonee in tal senso. Due casi particolari, però, rappresentati dalla sistemazione della Strada comunale Località La Selva, ad Arcinazzo Romano e la riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile, per le loro particolari condizioni, la prima vicina alla Villa di Traiano e la seconda di accesso ad una delle località di maggior impatto turistico del territorio, hanno richiesto un intervento specifico.
Azioni collaterali alla Strategia d’area
Miglioramento dei collegamenti ferroviari, a latere delle iniziative proposte all’interno dell’AI, è necessario potenziare ed ammodernare il collegamento ferroviario Valle dell’Aniene - Roma Termini, prevedendo almeno 4 corse veloci al giorno di su ferro, che permettano di raggiungere la stazione ferroviaria di Termini in 30 minuti, al fine di far riacquisire competitività velocemente.
Miglioramento dell’asse viario, che dal casello autostradale di Mandela conduce a Subiaco e prosegue, poi, per giungere fino all’autostrada A 1. Le difficoltà di guida su queste arterie di collegamento all’area, sono infatti un forte deterrente per molti turisti, specie meno giovani, a visitare i Monti Simbruini e Terre d’Aniene. È questo un tema che andrà affrontato con il coinvolgimento delle Amministrazioni Responsabili, nazionali e regionali.
Digital divide, il superamento del digital divide è un altro fattore abilitante per la strategia sia in funzione dei Servizi essenziali sia per lo Sviluppo Locale, oltre che per la stessa mobilità. In tale ambito, prioritaria è l'attivazione di interventi presso gli edifici pubblici dei Comuni per rispondere alle esigenze dei cittadini, ma anche quelli per rispondere ai bisogni più specifici provenienti dal campo della sanità. L’imminente attuazione del Piano Tecnico BUL (Banda Ultra Larga) Lazio, sostenuto dalle risorse del POR FESR 2014-2020 (Asse II, Azione 2.1.1 “Contributo all’attuazione del Grande Progetto “GP Progetto Strategico Agenda Digitale per la BUL” [...] e dal PSR FEASR 2014- 2020 (Sottomisura 7.3 “Sostegno per l’installazione, il miglioramento di infrastrutture da Banda Larga [...]), è perfettamente in linea con fabbisogni dell’Area, garantendo servizi di connettività stabili e continuativi con velocità di connessione analoghi a quella delle aree metropolitane. La disponibilità della BUL faciliterà, inoltre, tutte quelle azioni previste in sede di governance dell’area (accessibilità di dati, informazioni, servizi condivisi).
Razionalizzazione delle reti di distribuzione elettrica in ambiente montano, accanto alla mobilità uno dei problemi che
frequentemente affliggono le popolazioni locali che vivono nelle parti montane dell’area, e che si riverberano anche sul
digital divide, sono i guasti alle reti elettriche, che comportano perdita delle connessioni e problemi di varia natura. Spesso i disagi si protraggono per un giorno e più, perché molte reti di distribuzione dell’energia elettrica sono di tipo radiale e, pertanto, quando insorgono guasti, la distribuzione si interrompe. L’utilizzo di reti ad anello, consente, al contrario, di garantire una maggior costanza di fornitura, anche a fronte di guasti.
Pertanto, si prevede di aprire un tavolo con i gestori delle reti elettriche del territorio, per pianificare le modalità di soluzione del problema.
Completamento della rete di metanizzazione, ci sono ancora realtà dell’Area Interna che non sono interessate dalla distribuzione del metano. Un’area con servizi moderni, non può essere ancora legata all’uso del GPL in bombole, con i problemi ed i pericoli che ciò comporta. Pertanto, è necessario attivare le opportune sinergie per colmare anche questo gap.
MTP1ChiamaBUS nei Monti Simbruini
1 | Codice intervento e Titolo | MTP1 - CHIAMABUS nei Monti Simbruini |
2 | Costo e copertura finanziaria | € 1.000.000,00 Legge di Stabilità SNAI |
3 | Oggetto dell'intervento | 1. Redazione del progetto esecutivo del servizio. Il progetto dovrà contenere: • strutturazione del servizio in termini operativi (rete servita, periodi di esercizio, numero e tipologia dei mezzi), • definizione dei parametri tecnici (vetture*km/giorno, vetture*km/anno, ore di servizio/anno, personale, etc.); • caratteristiche del software, hardware ed attrezzaggio dei bus; • costi operativi, costi di investimento e ricavi. 2. Implementazione centrale operativa(canone aggiuntivo per adeguamento SW esistente altre aree (Valle di Comino e Reatini) 3. Acquisto 3 bus da ca. 9 posti dotati di AVM o AVL, periferica di collegamento SBE, videosorveglianza e collegati alla Centrale Operativa in real-time 4. Campagna pubblicitaria di informazione verso la popolazione per la diffusione della nuova tipologia di TPL 5. Esercizio del servizio di trasporto pubblico a chiamata mediante affidamento diretto a società in house della Regione Lazio, per fase sperimentale della durata di 1,5 anni. 6. Monitoraggio del servizio reso attraverso la Centrale Operativa Regionale sita in ASTRAL (o altra in-house regionale) già attivata per analogo servizio per altre aree interne (Valle di Comino e Monti Reatini). 7. Progetto di Rete del TPL COTRAL e servizi urbani quale attività preliminare e propedeutica ad una prossima riqualificazione della rete TPL di linea |
4 | CUP | F50E16000000001 |
5 | Localizzazione intervento | Comuni aderenti del progetto Area Interna Monti Simbruini: Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Arsoli, Camerata Nuova, Canterano Cervara di Roma, Cineto Romano, Jenne, Marano, Percile, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Roviano, Sambuci, Saracinesco, Subiaco, Vallepietra, Vallinfreda, Vivaro, Trevi nel Lazio, Filettino |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | L’intervento proposto trova piena coerenza programmatica, nell’ambito della politica del Trasporto Pubblico Locale posta in essere dalla Regione Lazio per promuovere l’accessibilità dei luoghi, garantendo il diritto di mobilità delle persone e delle opportunità di scambio dei beni sul territorio, attraverso una visione integrata del sistema trasporto- territorio mediante l’adozione di strumenti di pianificazione e programmazione dei trasporti di tipo “strategico” come il Piano Regionale della Mobilità, del Trasporto e della Logistica (PRMTL) che è in fase di redazione e nel quale gli interventi previsti per le Aree Interne occupano un capitolo importante, per lanciare dei progetti pilota che completino l’offerta di TPL proprio nelle aree con vocazione di “Domanda debole”. La Direzione Infrastrutture e Mobilità della Regione Lazio, attraverso uno studio in collaborazione con l’università di Roma “la Sapienza”, sta mettendo a punto la nuova rete dei Servizi Minimi, così come previsto dalla Legge Regionale n. 30/98, attenzionando in particolare le Aree a Domanda Debole (in cui rientrano le Aree interne) per le quali l’efficienza e l’efficacia del Sistema di TPL spesso risultano problematiche (gli indicatori di LoadFactor e Costi/Ricavi sono troppo bassi rispetto al livello richiesto al TPL da parte del MIT nella ripartizioni del Fondo Nazionale dei Trasporti). Per questo si sta lavorando su una nuova definizione dei Servizi Minimi, sull’aggregazione dei Comuni in Unità di Rete (per poter servire più Comuni con un servizio più efficiente ed efficace), e la revisione della Rete di TPL rivedendo sia il servizio extraurbano di COTRAL che quello urbano di breve percorrenza. La Domanda Debole può essere servita attraverso un servizio a chiamata che rende l’esercizio del TPL: 1. Più appetibile all’utente un servizio che permette di raggiungere sia l’origine che la destinazione con un solo mezzo di trasporto e che viene utilizzato nell’ora richiesta dall’utente; 2. Più efficace in quanto gli spostamenti vengono effettuati solo quando si produce la domanda e utilizzando mezzi di dimensioni più piccole (9-19 posti in totale) che rendono più economici i costi del servizio (previsione di costi inferiori del 15-25% rispetto ad un servizio di linea). In tale contesto la Regione Lazio sta promuovendo diversi interventi sia infrastrutturali che in termini di miglioramento dei servizi, per migliorare i collegamenti tra entroterra e le principali direttrici sia viarie che ferroviarie. In tale contesto si collocano gli investimenti programmati per l’ammodernamento del parco rotabile sia su “gomma” (con il rinnovo della flotta di COTRAL per il servizio extraurbano) che su “ferro” (con il rinnovo dell’intera flotta di TRENITALIA, grazie al rinnovo del Contratto di Servizio) finanziati dal bilancio regionale dal FSC 2014/2020 |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | CHIAMABUS Realizzazione e gestione di un servizio di trasporto pubblico a chiamata finalizzato a facilitare l’accessibilità ai principali poli funzionali (sanitari, turistici ecc.) della mobilità “non sistematica” di residenti e non residenti e agevolare la mobilità degli utenti deboli (anziani e minorenni) e a capacità motoria ridotta. La dispersione della popolazione sul territorio (10% della popolazione vive in frazioni), unita alle condizioni orografiche del territorio, rende difficile offrire servizi TPL adeguati ai bisogni della popolazione. Risulta evidente la necessità di istituire un servizio di trasporto flessibile che consenta ai cosiddetti utenti deboli (chi non possiede mezzi privati di trasporto in particolare agli anziani e agli studenti) e ai residenti di scegliere un modo alternativo all’auto privata per spostarsi (solo il 3% degli spostamenti casa-lavoro in origine avviene su trasporto pubblico, ISTAT 2011). |
Il servizio di trasporto “a chiamata” previsto è ad integrazione degli attuali limitati Servizi Minimi regionali (TPL urbano ed extraurbano), che non riescono ad assicurare le esigenze di “mobilità sistematica” dell’area (pendolarismo di lavoratori e studenti) e la fase sperimentale di avvio è della durata di 1,5 anni.A regime (a valle della di un progetto di fattibilità tecnico- economico) sarà strutturato con tipologia many-to-many (spostamento porta-a-porta), una flotta composta da 3 veicoli allestiti con: - AVM o AVL per monitoraggio real-time dei bus - Periferica di collegamento col Sistema di Bigliettazione Elettronica regionale per aderire al sistema di Tariffazione integrato Metrebus) - Sistema di videosorveglianza - allestimenti per il trasporto dei disabili. L’orario di funzionamento sarà (in un periodo sperimentale) inizialmente dalle 08:30-19:00 nei giorni feriali con eccezioni per eventi particolari, per poi adeguarsi alla domanda di trasporto manifestata. In una prima fase sarà strutturato in modalità off-line con prenotazione precedente e a regime il servizio potrà essere gestito in real-time. L’attuazione di un servizio così ipotizzato richiede: • l’allestimento di una Centrale Operativa o Infopoint; • realizzazione del sistema informativo di acquisizione ed elaborazione dati, chepermetta: a) di acquisire le richieste del servizio, b) formare l’itinerario ottimale dei 3 bus, c) registrare il biglietto integrato; d) monitorare la posizione del bus in real-time; e) videosorveglianza del bus. • adozione di tecnologie innovative (Web, SMS, ecc.); Il servizio garantito dalla Centrale Operativa, una volta incluso nella rete regionale del TPL, sarà finanziato con risorse regionali stanziate annualmente e sarà pianificato e monitorato da Astral S.p.A. società in-house della Regione Lazio. Alla fine della sperimentazione e sulla base dei volumi di domanda complessiva generata, il nuovo sistema a chiamata passerà alla fase a regime a seguito dell'espletamento di gara per l'affidamento dello stesso, che decreterà il soggetto atto a garantire il servizio PIANO DI RETE Attraverso l’ Elaborazione Piano di Rete, della quale si occuperà la Direzione regionale Infrastrutture e Mobilità, si studierà la razionalizzazione e il potenziamento dell’attuale sistema TPL dell’Area, proponendo un nuovo TPL d’Area che sarà adeguato all’analisi OD per le varie tipologie di spostamento ed organizzato sulla base di una rimodulazione programmata delle corse di lunga percorrenza ed dell’eliminazione delle corse superflue Il Piano includerà, in funzione di quanto sopra, anche l’individuazione nodi di interscambio gomma-gomma e gomma-ferro e l’introduzione della bigliettazione elettronica integrata al sistema regionale Metrebus Lazio. Tale studio sarà propedeutico e preliminare alla riqualificazione della rete TPL di linea, da realizzare quando si renderanno disponibili ulteriori risorse di cui alla Legge Regionale n.30/98 in esito alla nuova definizione dei Servizi Minimi con l’aggregazione dei comuni in Unità di rete, sarà possibile revisionare la Rete del TPL rivedendo sia il servizio extraurbano di COTRAL che quello urbano di breve percorrenza | ||
8 | Risultati attesi | RA 7.3 Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali |
9 | Indicatori di realizzazione e di risultato | Indicatori realizzazione Cod 794 Unità beni acquistati Baseline 0 target 3 Indicatori risultato Cod. 6005 Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile (Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) (Fonte. dati ufficiali dell’Osservatorio Lazio) Baseline 0% Target 1,3% |
10 | Modalità previste per l'attivazione del servizio | Procedura ad evidenza pubblica ai sensi del vigente Codice dei Contratti Livello unico di progettazioneper l’acquisto di beni e servizi Utilizzo di COTRAL per il servizio di TPL a chiamata. La gestione della Centrale di Controllo per le chiamate dell’utenza e la formazione del percorso del servizio di trasporto sarà affidata ad ASTRAL (e/o altra in-house della Regione Lazio). L’intervento di progettazione della rete di TPL è in capo alla Direzione Regionale che potrà avvalersi del supporto delle società in house con la Regione, per tutto quanto concerne Piani e progetti sul TPL. |
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Per l’acquisto di beni e servizi è previsto il livello unico di progettazione Strutturazione della Centrale Operativa e acquisto dei bus attrezzati con le tecnologie necessarie al servizio. Le progettazioni saranno in capo alla Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità provvederà a progettare il nuovo Piano di Rete del TPL, e collaborerà con COTRAL |
12 | Progettazione attualmente disponibile | Unico livello di progettazione per le forniture. Relazione tecnico illustrativo per i servizi. |
13 | Soggetto attuatore | Regione Lazio Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità |
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Dirigente Area Pianificazione del Trasporto Pubblico Regionale e Programmazione e Gestione delle ferrovie, Xxx. XXXXX XXXXXXX |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | Personale di guida per i bus a chiamata (6 unità + 1 riserva) per 1,5 anni | € 516.600,00 |
Spese notarili Spese tecniche | Elaborazione del Nuovo Piano di Rete comprensivo analisi propedeutiche | € 40.000,00 |
Opere civili | ||
Opere di riqualificazione ambientale Imprevisti Oneri per la sicurezza | ||
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | Acquisto di 3 bus per il servizio (comprensivi di dispositivi di bordo CO etc.) | € 140.250,00 |
Allestimento per trasporto disabili | € 77.550,00 | |
Costi chilometrici (Tassa Automobilistica, Premio Ass.RCA, Quota Capitale, Carburante, Pneumatici, | € 79.991,41 | |
Manut.Riparazione, ecc.) per 1,5 anni | ||
Canoni aggiuntivi SW centrale operativa (adeguamento | ||
software) | € 48.800,00 | |
€ 346.591,41 | ||
Acquisizione servizi | ||
spese generali ed utile d'impresa | Spese generali gestione (quota parte gg lavorativo Coordinatore di Esercizio e Addetto all'Esercizio per gestione del servizio e assistenza sul territorio) (15% solo su costo servizi - personale) | € 76.808,59 |
Spese pubblicità | Campagna pubblicitaria per la diffusione del servizio | € 20.000,00 |
TOTALE | € 1.000.000,00 |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Elaborazione del piano di rete, comprensiva analisi | 1/7/2021 | 30/8/2021 |
Propedeutiche Livello unico di progettazione | 15/7/2021 | 30/8/2021 |
Pubblicazione del bando di gara (per acquisto bus) | 1/09/2021 | 30/11/2021 |
Esecuzione | ||
Implementazione Centrale Operativa | 1/12/2021 | 31/12/2021 |
Inizio Progetto pilota off-line (6 mesi) e proseguimento on line (12 mesi) | 1/01/2022 | 31/12/2022 |
Monitoraggio diretto alla rilevazione dell’indicatore di risultato, al fine di valutare gli impatti prodotti dal primo periodo di esercizio del servizio. | 1/4/2022 | 30/6/2022 |
Aggiornamento del servizio sulla base dei risultati del monitoraggio e upgrade al servizio real-time | 1/7/2022 | 31/12/2022 |
Collaudo/funzionalità |
Cronoprogramma finanziario
Trimestre | Anno | Costo |
I trimestre | 2021 | € 20.000,00 |
II trimestre | 2021 | € 120.000,00 |
III trimestre | 2021 | € 360.000,00 |
IV trimestre | 2021 | € 100.000,00 |
I trimestre | 2022 | € 100.000,00 |
II trimestre | 2022 | € 100.000,00 |
III trimestre | 2022 | € 100.000,00 |
IV trimestre | 2022 | € 100.000,00 |
Costo totale | € 1.000.000,00 |
Quadro economico di dettaglio
Voci di costo | Costo unitario e/o annuo | Durata progetto (anno) | Costo unitario su intero periodo progetto | Quantità | Totale | %IVA | IVA | Totale c/IVA | Totale Voce |
Costi del personale | € 516.600 | ||||||||
Personale di guida - Operatore di esercizio par. 140 n. 6 op.esercizio par. 140 + 1 op.esercizio riserva | € 49.200 | 1,5 | € 73.800 | 7 | €516.600,00 | €516.600,00 | |||
Spese tecniche | - | € 40.000 | |||||||
Piano rete Area | € 32.786,89 | € 32.786,89 | 1 | € 32.786,89 | 22% | €7.213,11 | € 40.000,00 | ||
Acquisto di beni e forniture | € 346.591 | ||||||||
Acquisto 3 bus 9 posti (compreso livree COTRAL e dispositivi di bordo CO etc.) | € 42.500,00 | 3 | €127.500,00 | 10% | €12.750,00 | €140.250,00 | |||
Allestimento per trasporto disabili | € 23.500,00 | 3 | € 70.500,00 | 10% | € 7.050,00 | €77.550,00 | |||
Costi chilometrici (tassa automobilistica, Assicurazione bus, carburante, quota capitale, manutenzioni e riparazione etc) | € 0,38 | 1,5 | 191.367 | €72.719,46 | 10% | € 7.271,95 | €79.991,41 | ||
Canoni aggiuntivi SW centrale operativa (adeguamento software) | € 40.000 | € 40.000 | 1 | €40.000,00 | 22% | € 8.800,00 | €48.800,00 | ||
Acquisizione servizi | - | - | € - | ||||||
Spese generali e utile Impresa | - | - | - | € 76.808,59 | |||||
Spese generali gestione (quota parte gg lavorativo Coordinatore di Esercizio e Addetto all'Esercizio per gestione del servizio e assistenza sul territorio) | €516.600,00 | 15% | € 76.808,59 | € 76.808,59 | |||||
Spese pubblicità (Campagna pubblicitaria per la diffusione del servizio 3^ area) | € 16.393,44 | 1 | € 16.393,44 | 22% | €3.606,56 | €20.000,00 | € 20.000 |
€ 953.990 € 1.000.000
MTP2 Manutenzione straordinaria xxxxxx xxxxxxxx Xxxxxxxx Xx Xxxxx
0 | Codice intervento e Titolo | MTP2 - Manutenzione straordinaria xxxxxx xxxxxxxx Xxxxxxxx Xx Xxxxx |
0 | Costo e copertura finanziaria | 80.835,04 € Fondi ex FSC 2000-2006 |
3 | Oggetto dell'intervento | Manutenzione straordinaria xxxxxx xxxxxxxx Xxxxxxxx – Xx Xxxxx |
0 | CUP | F67H20000010001 |
5 | Localizzazione intervento | Xxxxxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxxx Xx Xxxxx |
0 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | L’intervento appare coerente con i criteri di intervento della SNAI e con la programmazione d’area che prevede la valorizzazione dell’offerta turistica e di prodotti tipici locali. A tal fine è però anche necessario realizzare interventi mirati di potenziamento della viabilità di accesso e locale per favorire la vivibilità e la fruibilità delle aree interessate |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Arcinazzo Romano ha una grande ricchezza: il Marrone. Il Marrone di Arcinazzo Romano è un prodotto unico, definito ed accettato da tanti, per le peculiarità che mostra il prodotto. E’ in corso la procedura di riconoscimento quale prodotto DOP presso il Ministero. L’area dove vengono prodotti i marroni è un’area posta ai piedi del Monte Scalambra, versante Nord. L’area è accessibile attraverso una strada vicinale ed altre strade minori che portano ai vari terreni ove si coltiva il marrone. Il tratto di strada complessivo risulta avere una lunghezza pari a 3 Km ma l’intervento riguarda un tratto di circa un 1 chilometro che oggi è percorribile con difficoltà. Si tratta di un antico percorso che porta verso la cima dello Scalambrae la Villa Imperiale di Traiano. L’intervento in oggetto prevede infatti lo spianamento del fondo stradale, la realizzazione di un nuovo sottofondo in misto stabilizzato di idonea granulometria adeguatamente costipato per raggiungere la densità necessaria e la realizzazione della pavimentazione in calcestruzzo previa posa in opera di rete elettrosaldata a maglia quadrata con tondino di diametro pari a 6 mm. Viene previsto anche il decespugliamento della vegetazione arbustivo-erbacea eseguita con mezzi meccanici evitando l’asportazione dell’apparato radicale. Le lavorazioni prevedono altresì la realizzazione delle cunette laterali e di attraversamento, la posa in opera di pozzetti di ispezione per la raccolta delle acque provenienti dalle cunette, di tubazioni in PEAd per attaversamenti ed infine l’istallazione di barriere metalliche guard-rail. |
8 | Risultati attesi | RA 6.6 - Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale |
9 | Indicatori di realizzazione e di risultato | Indicatori realizzazione Cod 114 Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate (Km) Baseline 0 target 1 Indicatore di risultato Cod. 105 Tasso di turisticità (Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016) Baseline 275,4 Target 344,3 Fonte Istat, Mibact-ONT (annuale) |
10 | Modalità previste per l'attivazione del Servizio | Gara d’appalto – procedura di evidenza pubblica ai sensi del vigente Codice dei Contratti |
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Progetto esecutivo |
12 | Progettazione attualmente disponibile | Studio di fattibilità tecnico economica |
13 | Soggetto attuatore | Comunità Montana dell’Aniene |
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Geom Elvio de Santis – Comune di Arcinazzo Romano |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | RUP | 1.160,00 |
Spese notarili | ||
Spese tecniche | Progettazione, DL; coordinamento sicurezza | 7.359,00 |
Opere civili | 67.760,00 | |
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | Stimati nella misura del 4,6% | 2.491,04 |
Oneri per la sicurezza | 2.065,00 | |
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | ||
Acquisizione servizi | ||
Spese pubblicità | ||
IMPORTO TOTALE | 80.835,04 |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnica ed economica/Livello unico di progettazione | ||
Progettazione definitiva | 01 Luglio 2021 | 31 Agosto 2021 |
Progettazione esecutiva | 1 Settembre 2021 | 30 Settembre 2021 |
Pubblicazione bando / Affidamento lavori/ Servizi | 1 Ottobre 2021 | 15 Novembre 2021 |
Esecuzione | 16 Novembre 2021 | 15 Dicembre 2021 |
Collaudo/funzionalità | 16 Dicembre 2021 | 31 Dicembre 2021 |
Cronoprogramma finanziario
Trimestre | Anno | Costo |
IV trimestre | 2020 | |
III trimestre 2021 | 2021 | 40.000,00 |
IV trimestre | 2021 | 40.835,04 |
Costo Totale | 80.835,04 |
MTP3 Riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile
1 | Codice intervento e Titolo | MTP3-Riqualificazione della viabilità di accesso alla Foresta Lago nel Comune di Percile |
2 | Costo e copertura finanziaria | 100.000,00 € Fondi ex FSC 2000-2006 |
3 | Oggetto dell'intervento | L’intervento prevede la sistemazione della viabilità di accesso alla Tenuta Regionale Foresta Lago, nel Parco Regionale dei Monti Lucretili. SI tratta di una grande tenuta regionale, affidata in gestione al Parco, e caratterizzata da pregevoli valori naturalistici, fra i quali i Laghetti di Percile. L’accesso alla tenuta, meta di un consistente flusso di escursionisti, avviene solo attraverso la strada Percile-Foresta Lago, di circa 6 km di lunghezza. |
4 | CUP | I23B19000300005 |
5 | Localizzazione intervento | Comune di Percile |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | L’intervento appare coerente con i criteri di intervento della SNAI e con la programmazione d’area che prevede la valorizzazione dell’offerta turistica, puntando in particolare l’attenzione sui temi del turismo naturalistico-ambientale, religioso-spirituale, storico archeologico, culturale- museale, sportivo-escursionistico, per i quali si è prevista una migliore organizzazione e collaborazione tra i diversi Soggetti interessati. Una migliore accessibilità alle aree più belle e frequentate sarà molto apprezzata dai gruppi e dalle associazioni che operano all’interno dell’area protetta, in particolare le associazioni escursionistiche (CAI, FIE, AIGAE, FEDERTREK……) , dagli studenti e dagli sportivi. In particolare, si potranno potenziare le visite in collaborazione con le scuole ricadenti nell’area protetta e nei comuni limitrofi: attraverso la partecipazione attiva dei ragazzi allo sviluppo locale, si potenzierà la loro coscienza ambientale e la loro responsabilità sociale. Beneficiari indiretti del progetto saranno tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nel mercato turistico: tour operator, strutture ricettive, associazioni di categoria, istituzioni comunali, istituzioni provinciali e istituzione regionale. Il progetto pertanto, oltre all’aumento dei flussi dei visitatori (che porteranno un beneficio economico e possibilità di nuova occupazione), apporterà anche benefici intangibili (l’aumento delle occasioni di socializzazione e del senso di appartenenza della comunità al proprio territorio, il valore della tutela e della sostenibilità ambientale). |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Attualmente la strada, di cui solo il primo tratto asfaltato ed il resto con fondo in misto di cava, si presenta in cattive condizioni, e necessita di risistemazione del fondo, creazione di scoli acqua manutenzione delle cunette e tombini, pulizia delle scarpate, sistemazione delle aree di scambio e di sosta, messa in opera di brevi tratti di protezioni in xxxxx. Xx prevedono i seguenti lavori • Xxxxxxxx con tout venant di cava • Livellamento fondo • Pulizia tombini e cunette esistenti • Creazione scoli acqua con terreno naturale stabilizzato • Taglio vegetazione e pulizia scarpate • Messa a dimora guardrail legno • Chiusura buche tratto in asfalto • Rinzaffo muri in pietra esistenti • Panchine aree di sosta • Staccionata legno delimitazione aree di sosta e parcheggi |
8 | Risultati attesi | RA 6.6 - Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale |
9 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore realizzazione Cod 114 Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate (Km) Baseline 0 target 6 Indicatore di risultato Cod 105 Tasso di turisticità (Numero di presenze per 1000 abitanti al 2016) Baseline 275,4 Target 344,3 Fonte Istat, Mibact-ONT (annuale) |
10 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Gara d’appalto – procedura di evidenza pubblica ai sensi del vigente Codice dei Contratti |
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Progetto esecutivo /Livello unico progettazione |
12 | Progettazione attualmente disponibile | Progetto di fattibilità tecnico economica |
13 | Soggetto attuatore | Comunità Montana dell’Aniene |
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Geom Xxxx Xxxxxxx – Comune di Percile |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | RUP | 1.251,00 |
Spese notarili | 0 | |
Spese tecniche | 6.756,66 | |
Opere civili | (Lavori 80.076,60 + IVA 10% 8.007,66) | 88.084,26 |
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | Stimati nella misura del 4% | 3.308,08 |
Oneri per la sicurezza | 4.080,00 COMPRESI NEI LAVORI | |
Acquisto terreni | 0 | |
Acquisto beni/forniture | 0 | |
Acquisizione servizi | 0 | |
Spese pubblicità | 600,00 | |
IMPORTO TOTALE | 100.000,00 |
VOCI DI SPESA
VOCE DI LAVORAZIONE | UM | QUANT. | PREZZO | IMPORTO |
Pavimentazione terra stabilizzata per cunette | mq | 140,00 | 13,88 | 1.943,20 |
Fondazione stradale ricarico tout venant | mc | 1.700,00 | 29,96 | 50.932,00 |
Idrosemina scarpate | mq | 720,00 | 4,65 | 3.348,00 |
Guard rail legno | ml | 22,00 | 364,00 | 8.008,00 |
Panchine | n | 8,00 | 144,00 | 1.152,00 |
Staccionata castagno | ml | 220,00 | 12,00 | 2.640,00 |
Ripresa muri pietrame | mq | 40,00 | 128,00 | 5.120,00 |
Pulizia cunette tombini | h | 220,00 | 24,97 | 5.493,40 |
Chiusura buche asfalto | mq | 80,00 | 18,00 | 1.440,00 |
IMPORTO TOTALE LAVORI compresi 4080,00 oneri sic. | 80.076,60 |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnica ed economica/Livello unico di progettazione | 1 Luglio 2021 | 30 Agosto 2021 |
Progettazione definitiva | 1 Luglio 2021 | 30 Agosto 2021 |
Progettazione esecutiva | 1 Settembre 2021 | 30 Settembre 2021 |
Pubblicazione bando / Affidamento lavori/ servizi | 1 Ottobre 2021 | 30 Novembre 2021 |
Esecuzione | 1 Dicembre 2021 | 30 Novembre 2022 |
Collaudo/funzionalità | 1 Dicembre 2022 | 31 Dicembre 2022 |
Cronoprogramma finanziario
Trimestre | Anno | Costo |
IV trimestre | 2020 | |
III trimestre 2021 | 2021 | 10.000,00 |
IV trimestre | 2021 | 10.000,00 |
I trimestre 2022 | 2022 | 20.000,00 |
II trimestre 2022 | 2022 | 20.000,00 |
III trimestre 2022 | 2022 | 20.000,00 |
IV trimestre 2022 | 2022 | 20.000,00 |
Costo Totale | 100.000,00 |