GARA D’APPALTO, CON PROCEDURA APERTA, PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI VIGILANZA ATTIVA E PASSIVA NELLE SEDI DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO CIG: 672317290A
SERVIZIO TECNICO STRUMENTALE, SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO UFFICIO VIGILANZA, ACCESSO SEDE
Xxx xxxxx Xxxxxx, 0000 00000 Xxxx
GARA D’APPALTO, CON PROCEDURA APERTA, PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI VIGILANZA ATTIVA E PASSIVA NELLE SEDI DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
CIG: 672317290A
ALLEGATO 1
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
ART. 1 OGGETTO DELL'APPALTO
L’appalto ha per oggetto l’esecuzione del servizio di Vigilanza attiva armata fissa e di piantonamento, interno ed esterno, tramite Guardie Particolari Giurate (di seguito G.P.G.), ivi incluse le attività di ronda, di vigilanza mediante l’utilizzo di autopattuglia, di teleallarme, di televigilanza e di gestione delle emergenze. L’appalto ha altresì per oggetto l’esecuzione del servizio di Vigilanza passiva e, più in particolare, delle attività di portierato ed accoglienza.
I predetti servizi sono dettagliatamente descritti nel presente capitolato.
ART. 2
AMMONTARE E SEDI DELL’APPALTO
L’importo a base d’asta dell’appalto è stabilito in € 6.674.833 (euro seimilioniseicentosettantaquattromilaottocentotrentatre/00), al netto dell’IVA, riferito alla durata di trentasei mesi a decorrere dall’affidamento secondo le condizioni contrattuali o il relativo verbale.
L’appalto è costituito da un unico lotto in quanto, sotto il profilo territoriale, il servizio è svolto in via prevalente presso la sede principale di via della Pisana 1301 (presso gli uffici distaccati di via Xxxxxxxx Xxxx è prevista la presenza di una sola G.P.G.). Quanto alle attività da svolgere, il servizio di vigilanza attiva e passiva e i complementari servizi di telesorveglianza e televigilanza necessitano di essere gestiti in modo sinergico e in stretto coordinamento e, pertanto, l’Amministrazione ritiene preferibile l’affidamento degli stessi ad un unico Fornitore.
Per quanto attiene ai rischi derivanti da possibili interferenze (come previsto dalla determinazione della soppressa Autorità di Xxxxxxxxx sui contratti pubblici n. 3 del 5 marzo 2008 “Sicurezza nell’esecuzione degli appalti relativi a servizi e forniture” e dall’art. 26, comma 3, del d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (“Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”), l’Amministrazione ha valutato che per la tipologia del servizio non sono previsti oneri per la sicurezza connessi con i rischi da interferenze.
Resta comunque onere dell’aggiudicatario elaborare il documento di valutazione dei rischi, consegnandone copia all’Amministrazione, e provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici connessi all’attività svolta.
Il servizio di vigilanza ad uso strumentale è svolto presso gli immobili del Consiglio Regionale del Lazio ubicati a Roma, come riportato nella sottostante tabella integrata con le unità occorrenti (di G.P.G.), le frequenze e le ore necessarie richieste:
Postazione | n. G.P.G. | Armata | Orario | Ore |
Box ingresso | 1 | Si | H24X365 | 8.760 |
Box ingresso | 1 | Si | Lu-Ve, 07.00-19.00 | 3.132 |
Box Stallonara | 1 | Si | Lu-Ve, 07:00-21:00 | 3.654 |
Box Visitatori | 1 | Si | Lu-Ve, 07:00-21:00 | 3.654 |
Portineria Principale | 1 | Si | H24X365 | 8.760 |
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx | 0 | Xx | Xx-Xx, 07:00-21:00 | 3.654 |
Accesso Consiglieri | 1 | No | Lu-Ve, 07:00-21:00 | 3.654 |
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx | 0 | Si | H24X365 | 8.760 |
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx | 0 | No | Lu-Ve, 07:00-21:00 | 7.308 |
Ingresso ottagonale | 1 | No | Lu-Ve, 07:00-21:00 | 3.654 |
Posta | 1 | No | Lu-Ve, 06:00-20:00 | 3.654 |
Ronda | 2 | Si | Lu-Ve, 08:00-22:00 | 7.308 |
Garage | 2 | No | Lu-Ve, 07:00-22:00 | 7.830 |
Autopattuglia | 1 | Si | H24X365 | 8.760 |
Centrale operativa | 1 | No | H24X365 | 8.760 |
Centrale operativa | 1 | No | Lu-Ve, 08:00-22:00 | 3.654 |
Accesso Aula Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx | 0 | No | Lu-Ve, 08:00-22:00 | 3.654 |
Xxxxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxx | 0 | Si | Lu-Ve, 06:00-24.00 | 4.698 |
CORECOM xxx Xxxxxxxx Xxxx | 0 | Xx | Xx-Xx, 07:00-20.00 | 3.393 |
Totali | 22 | n. ore anno 106.701 |
Si precisa che la tabella di cui sopra è frutto di valutazione da parte dei competenti uffici in ordine al reale fabbisogno e alle esigenze dell’Amministrazione, tenuto conto dei principi di congruità e proporzionalità.
Il computo delle ore è stato effettuato escludendo dai 365 giorni annui tutti i sabati e le domeniche. Il numero di giorni feriali, pari a 261, potrebbe ulteriormente variare tenuto conto dei giorni festivi diversi dai sabati e dalle domeniche. Annualmente si effettuerà la verifica delle ore svolte e si procederà al relativo conguaglio.
ART. 3
DURATA DELL’APPALTO E CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
Il servizio di vigilanza avrà durata pari a trentasei mesi a decorrere dalla data della stipula del relativo contratto o dalla data del verbale di consegna del servizio.
La gara è esperita con procedura aperta, ai sensi dell’art. 60, del d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 comma 6, del medesimo decreto, nei termini di prezzo e qualità di seguito indicati:
Criterio | Punteggio massimo |
Offerta economica | 70 |
Offerta tecnica | 30 |
Totale | 100 |
L’appalto è aggiudicato all’impresa che ottiene il punteggio complessivo più elevato attribuito dalla Commissione a seguito della valutazione:
- dell’offerta economica contenente il maggior ribasso rispetto all’importo a base d’asta al netto dell’I.V.A.; sono esclusi gli oneri di sicurezza in quanto non soggetti a ribasso, che devono essere comunque congrui rispetto all’offerta tecnica;
- degli elementi risultanti dall’offerta tecnica. Con riferimento al criterio del punteggio tecnico, le offerte saranno valutate sulla base del punteggio attribuito alle caratteristiche di seguito indicate: struttura organizzativa, operativa e territoriale (fino ad un massimo di 10 punti); proposte e modifica della collocazione delle telecamere interne ed esterne al fine di aumentare il livello di sicurezza delle sedi del Consiglio (fino ad un massimo di 8 punti); eventuali migliorie tecnologiche del sistema di gestione della vigilanza (come indicate all’art. 6, lett. L del presente capitolato) (fino ad un massimo di 12 punti). Ulteriori dettagli circa le modalità di attribuzione del punteggio tecnico sono contenuti nel disciplinare di gara.
Si precisa che è facoltà di questa Amministrazione a suo insindacabile giudizio:
a) non dar luogo ad alcuna aggiudicazione, ove intervengano ragioni di convenienza e di opportunità nel proprio interesse;
b) procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida o laddove una sola offerta, tra quelle pervenute, sia ritenuta valida.
Il concorrente si impegna a mantenere valida l’offerta per 180 gg. dalla data di scadenza prevista nel bando e si impegna a confermarla per ulteriori 90 giorni, nel solo caso in cui non sia nel frattempo intervenuta l’aggiudicazione. Trascorso detto termine potrà ritenersi svincolato dall’offerta presentata.
Resta fermo quanto previsto dall’art. 1, comma 3, del d.l. 6 luglio 2012, n. 95, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 7 agosto 2012, n. 135.
ART. 4
OBIETTIVI DELL’APPALTO
Il servizio di vigilanza dovrà essere predisposto ed erogato al fine della custodia e conservazione delle strutture, infrastrutture e dei beni materiali delle sedi del Consiglio Regionale, come elencate all’art. 2 del presente Capitolato Tecnico, nonché alla prevenzione e riduzione del rischio di danni materiali, derivanti da qualsiasi evento, all’incolumità fisica dei dipendenti, Amministratori del Consiglio, tutti i soggetti non appartenenti direttamente all’Amministrazione ed alle strutture.
Si richiede, inoltre, che l’attività di vigilanza sia in grado di garantire interventi rapidi e dinamici in occasione di eventi pericolosi.
ART. 5
PERSONALE ADDETTO AL SERVIZIO
Il servizio dovrà essere espletato con personale abilitato all’esercizio dell’attività di vigilanza armata (guardie Particolari giurate) ai sensi della normativa vigente (art. 134, X.X. 000/0000 xx.xx.xx.) nonché della circolare del Ministero dell’Interno n. 557 del 29 febbraio 2008, ritenuto idoneo a svolgere le relative funzioni. Il personale dovrà godere della fiducia dell’Amministrazione.
Il personale, dipendente dall’Istituto appaltatore, dovrà essere adeguatamente formato, addestrato e aggiornato professionalmente. In particolare, le G.P.G. impiegate dovranno aver frequentato corsi tecnici e pratici finalizzati all’apprendimento e all’aggiornamento delle norme che disciplinano l’attività di vigilanza privata, le mansioni di G.P.G., nonché corsi di addestramento finalizzati all’acquisizione della capacità tecnica all’uso delle armi e già formate a rischio di incendio medio secondo quanto previsto dall’allegato IX del D.M. 10 marzo 1998. Tutto il personale addetto alla vigilanza dovrà avere conoscenza completa del piano di sicurezza del Consiglio regionale per ogni possibile evenienza ed essere informato sui rischi specifici dell’ambiente di lavoro in cui è chiamato ad operare. Durante l’orario di lavoro ogni G.P.G. dovrà sempre indossare l’uniforme in dotazione, mantenuta in condizioni decorose, essere munita di pistola (tranne che nello svolgimento di quelle tipologie di servizi in cui la stessa non sia richiesta), portare ben visibile il tesserino di riconoscimento, riportante la denominazione dell’Istituto, la matricola o il nominativo, corredato da fotografia. L’Istituto aggiudicatario del presente appalto dovrà, obbligatoriamente, equipaggiare il personale in servizio con adeguate ed efficienti strumentazioni di comunicazione, in grado di fornire tempestive segnalazioni alla Centrale Operativa dell’Istituto.
Le apparecchiature e/o i dispositivi devono intendersi in dotazione personale a tutti gli agenti addetti al servizio in questione.
Le G.P.G. in servizio dovranno permanere nel sito di effettuazione del servizio loro assegnato.
Qualora nel corso dell’attività di vigilanza la G.P.G. incaricata dovesse riscontare anomalie, situazioni di pericolo o di emergenza, dovrà tempestivamente segnalarle alla Centrale Operativa e richiedere, ove necessario o utile, l’intervento della competente autorità (Pubblica Sicurezza, Carabinieri, Vigili del Fuoco, ecc.). Di tale segnalazione di emergenza dovrà essere inoltrato rapporto scritto all’Amministrazione del Consiglio regionale Ufficio Vigilanza, Accesso sede.
Giornalmente, le guardie incaricate dovranno registrare l’inizio e la fine del servizio, attraverso apposito rilevatore elettronico di presenze o strumento equipollente; alla fine di ogni turno di servizio dovranno, inoltre, apporre la propria firma su un apposito Registro di Servizio, predisposto dall’appaltatore, in cui viene contestualmente annotato:
a. Il nome della G.P.G. subentrante;
b. Eventuali anomalie o inconvenienti rilevati durante il periodo di sorveglianza stessa;
c. Il nome della G.P.G. alla quale vengono, eventualmente, consegnate le chiavi di ingresso o di singoli locali della sede presidiata.
A tal riguardo l’Amministrazione fornirà ad ogni G.P.G. in servizio un proprio badge personale atto a censire la presenza della stessa nonché l’entrata e l’uscita dalle sedi del Consiglio regionale al fine di quantificare le prestazioni effettivamente rese.
Durante la permanenza nel locali delle Sedi regionali il personale addetto alla Vigilanza dovrà mantenere un contegno irreprensibile, sia nei confronti del personale del Consiglio regionale e degli Amministratori, sia nei confronti del pubblico che accede agli uffici; dovrà attenersi scrupolosamente alle disposizioni che verranno impartite dalla stessa Amministrazione ed agire, in ogni occasione, con la diligenza professionale del caso, nonché porre in atto le disposizioni contenute nel Regolamento di accesso alle sedi del Consiglio regionale e nel Regolamento per l’accesso all’Aula consiliare e sue pertinenze.
ART. 6
SERVIZI DI VIGILANZA DELL’APPALTO E MODALITA’ DI ESECUZIONE
A) ADEMPIMENTI DELLA VIGILANZA FISSA (sedi di xxx xxxxx Xxxxxx x xxx Xxxxxxxx Xxxx)
L’affidamento del presente servizio dovrà essere eseguito secondo le modalità di seguito riportate a titolo indicativo e non esaustivo, oltre alle ulteriori che siano formalmente richieste dall’Amministrazione. Gli addetti al servizio dovranno:
a) Controllare, identificare e registrare i soggetti, diversi dal personale dell’Amministrazione, che intendono accedere agli uffici e alle aree di pertinenza esterna, anche veicolari. Nei giorni festivi ed in quelli feriali oltre l’orario di chiusura delle sedi, il medesimo controllo dovrà essere svolto anche nei confronti del personale dell’amministrazione. In particolare, in sede di controllo degli accessi, l’addetto dovrà richiedere il documento di identificazione e rilasciare il
“pass” ad uso interno. Gli ospiti in ingresso dovranno essere annotati in apposito registro;
b) Fornire informazioni e indirizzare gli utenti nei vari uffici, interdicendo al contempo l’accesso ai luoghi non autorizzati;
c) Controllare l’eventuale introduzione di materiali, oggetti o altro che possa apparire sospetto. In generale, per tutte le merci e i beni introdotti nelle sedi del Consiglio, deve essere accertato e annotato il soggetto destinatario degli stessi;
d) Verificare l’uscita di merci, apparecchiature, oggetti e, in generale, di tutto quanto possa essere riconducibile ad una eventuale sottrazione di beni all’Amministrazione. In questi casi, dovranno essere effettuati i relativi riscontri e dovranno essere annotati, su apposito registro, i nominativi dei soggetti coinvolti, le motivazioni sottese all’uscita dei beni, l’orario di uscita degli stessi. Dell’uscita di beni dalle sedi del Consiglio dovrà essere tempestivamente informato il competente Servizio dell’Amministrazione (Ufficio Vigilanza, Accesso sede);
e) Svolgere le attività proprie del centralino telefonico, provvedendo alla ricezione e al successivo smistamento di eventuali telefonate in assenza degli operatori. Tale attività è richiesta, di norma, solo per i giorni festivi e in orario notturno, quando il servizio non è coperto dal personale addetto. Durante i giorni feriali, in caso di temporanea assenza del personale specificamente addetto al servizio di centralino, le G.P.G. devono rendersi disponibili a svolgere tale attività;
f) Intervenire con rapidità per far cessare eventuali turbative da parte di estranei legate all'attività istituzionale;
g) Segnalare immediatamente alle autorità competenti (Carabinieri, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Polizia) e al competente Servizio dell’Amministrazione del Consiglio regionale (Ufficio Vigilanza, Accesso sede) le situazioni di anormalità o anche di semplice sospetto che dovessero essere accertate durante l’esecuzione del servizio e per le quali non vi sia possibilità di provvedere personalmente. Al competente Servizio dell’Amministrazione del Consiglio regionale (Ufficio Vigilanza, Accesso sede) devono essere segnalati, più in generale, tutti i problemi riscontrati durante il servizio, con la necessaria tempestività del caso;
h) Custodire le chiavi metalliche ed elettroniche di tutti i singoli uffici, delle uscite di sicurezza e dei locali tecnici. Deve quindi essere annotata sull’apposito registro qualsiasi richiesta di chiavi, specificando il nominativo del soggetto richiedente, la chiave richiesta e gli orari di consegna e restituzione;
i) Provvedere all’apertura e alla chiusura delle sedi. In particolare, in fase di apertura devono essere disinseriti gli impianti di allarme, ove presenti, e devono essere attivate le alimentazioni elettriche. Al momento della chiusura devono essere controllati tutti i locali, verificando che non restino persone all’interno, devono essere disattivati i quadri elettrici e inseriti gli allarmi, ove presenti; devono inoltre essere verificati lo spegnimento di luci e impianti di riscaldamento/condizionamento, la chiusura di porte, finestre e attrezzature, la chiusura dei rubinetti dei servizi igienici. Al momento della chiusura la medesima verifica deve essere condotta nei locali garage e negli spazi adibiti a parcheggio al fine di accertare che non permangano nelle strutture del Consiglio automezzi estranei privi della necessaria autorizzazione;
j) Provvedere alla sorveglianza sugli apparati di controllo degli impianti esistenti nello stabile ed attivare, in caso di allarme, specifiche procedure definite in funzione delle condizioni locali;
k) Eseguire secondo le istruzioni impartite localmente, manovre di accensione e spegnimento sui quadri elettrici di piano o di zona, in funzione sussidiaria alla attività svolta dagli addetti a tale servizio;
l) Accertare e verbalizzare al competente Servizio dell’Amministrazione del Consiglio regionale (Ufficio Vigilanza, Accesso sede) la utilizzazione impropria di uscite di sicurezza da parte del personale del Consiglio regionale o comunque da altro soggetto, esterno o interno,
m) Accertare quotidianamente la effettiva efficacia dei dispositivi di apertura e chiusura delle uscite di sicurezza;
n) Accertare il possesso di specifiche autorizzazioni e permessi rilasciati dall'Amministrazione per l'accesso di mezzi negli stabili;
o) Vigilare sull'accesso di autoveicoli e motoveicoli ai garage e alle aree riservate vietando l’ingresso dei mezzi non autorizzati. Su apposito registro devono essere annotati i dati identificativi di automezzi e di guidatori non muniti di autorizzazione permanente, l'orario di entrata ed uscita ed il nominativo del dipendente dell'Amministrazione che ne ha autorizzato l'ingresso;
p) Interdire per motivi di sicurezza l'accesso di autoveicoli e motoveicoli ai garage e alle aree riservate quando sia raggiunto il limite di capienza autorizzato; Per tutte le sedi del Consiglio regionale dovrà essere redatto a cura della Società appaltatrice e custodito sul posto, un apposito registro recante tutte le informazioni e le istruzioni tecniche necessarie per assicurare le prestazioni sopra indicate. Tale documento dovrà essere sottoscritto per presa visione da ogni agente, prima di assumere servizio per la prima volta presso lo stabile.
B) ADEMPIMENTI DELLA VIGILANZA SALTUARIA (RONDA) (sede di xxx xxxxx Xxxxxx)
Xx elencano di seguito, a titolo indicativo e non esaustivo, alcune attività richieste nell’esercizio della vigilanza c.d. saltuaria (ronda):
a) Effettuare la perlustrazione di tutti gli immobili verificando gli accessi esterni;
b) Segnalare immediatamente alle autorità competenti (Carabinieri, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani e Polizia) e al competente Servizio dell’Amministrazione del Consiglio regionale (Ufficio Vigilanza, Accesso sede) quelle situazioni di anormalità o anche di semplice sospetto che dovessero essere accertate nell’esecuzione del servizio e alle quali non vi sia possibilità di provvedere personalmente;
c) Segnalare eventuali gravi anomalie o rilevanti problemi che si riscontrino durante il servizio, con la necessaria tempestività del caso, al competente Servizio dell’Amministrazione del Consiglio regionale (Ufficio Vigilanza, Accesso sede).
C) AUTO PATTUGLIA (sede di via della Pisana)
Tale servizio, finalizzato a prevenire eventi di natura criminale e/o accidentale, deve essere espletato mediante l’utilizzo di autopattuglia chiaramente identificabile con il logotipo aziendale del Fornitore e dotata di radio veicolare in costante collegamento con la propria Centrale Operativa.
Tale servizio, finalizzato a prevenire eventi di natura criminale e/o accidentale, deve essere svolto mediante guardie particolari giurate e/o autopattuglie presso le sede del Consiglio regionale del Lazio. Qualora nel xxxxx xxx xxxxxxxx, xxxxx xxxxxxxxxxx situazioni anomale circa la sicurezza della struttura di cui trattasi, il personale di vigilanza è tenuto a redigere uno specifico rapporto di servizio che evidenzi quanto riscontrato. Il rapporto deve elencare nomi, fatti e circostanze che possano avere avuto rilievo sia per la sicurezza della struttura sia per la regolarità del servizio. In caso di eventi particolari il rapporto di servizio dovrà pervenire all’Amministrazione entro le ore 9,00 del giorno successivo; ogni mese, dovrà, invece, essere inviato all’Amministrazione il riepilogo dei fatti accaduti nel mese di riferimento e l’indicazione dei giorni in cui non si sono verificati fatti rilevanti.
Nel corso delle ispezioni si dovrà:
• controllare lo stato di apertura e chiusura degli accessi, uffici e magazzini, locali tecnici ecc.;
• rilevare eventuali fatti e/o situazioni che rappresentino indizi di furti, danni ed effrazioni;
• accertare situazioni anomale o di pericolo quali, ad esempio, focolai di incendi, fuoriuscite di gas ed acqua ed eventuali altri liquidi ritenuti pericolosi, ascensori fuori uso, apparecchiature elettroniche in funzione in assenza di personale, con l'immediato coinvolgimento dei servizi di emergenza competenti;
• segnalare alle ronde interne eventuali porte e/o finestre aperte;
• rilevare e, se necessario, intervenire in caso di situazioni o attività pericolose, irregolari o illecite;
• annotare nel Registro di servizio qualunque anomalia o fatto inerente situazioni non rispondenti alle disposizioni ricevute.
Il Fornitore si obbliga a certificare distintamente al Consiglio regionale l’avvenuto servizio (orario di inizio e termine dell’ispezione, percorso seguito, chilometraggio di ogni percorso e nominativo della G.P.G. su apposito registro messo a disposizione del competente Servizio dell’Amministrazione del Consiglio regionale (Ufficio Vigilanza, Accesso sede)).
D) ADEMPIMENTI DELLA VIGILANZA NOTTURNA ARMATA FISSA (sede di via della Pisana)
Il servizio di vigilanza notturna armata fissa dovrà essere svolto nei locali della sede del Consiglio regionale del Lazio – Xxx xxxxx Xxxxxx 0000.
L'offerta dovrà essere redatta tenendo conto che la G.P.G. dovrà eseguire, a titolo indicativo e non esaustivo, almeno i seguenti compiti:
a) Comunicare alla Centrale Operativa l’avvenuta presa di servizio e dopo aver ricevuto eventuali consegne dal suo collega, effettuare una prima ispezione interna per accertare che sia tutto in perfetta regola. Ulteriori controlli interni verranno effettuati in concomitanza con il servizio di ronda al fine di non lasciare incustodito il posto fisso;
b) Provvedere a chiudere tutte le porte interne ed il cancello di accesso; quindi eseguire un primo giro di controllo interno, effettuando le timbrature negli orologi marcatempo ubicati negli uffici, ovvero altri sistemi di rilevazione orari, installati a cura dell’Impresa aggiudicataria senza oneri per il Consiglio regionale;
c) per nessun motivo potrà allontanarsi - ad esclusione di quanto previsto nei precedenti punti a) e b) - dal posto di servizio, se non per comprovate esigenze che vanno adeguatamente relazionate;
d) Compilare, in duplice copia, un rapporto informativo dell’intero arco del servizio, copia del rapporto sarà trasmessa ogni mattina al competente Servizio del Consiglio regionale, mentre l'altra dovrà essere custodita presso il posto di guardia a disposizione del Comando ovvero presentata ad ogni richiesta fatta dal personale incaricato dell'Amministrazione.
E) SERVIZIO DI TELEALLARME CON PRONTO INTERVENTO (sede di via della Pisana)
Il servizio di teleallarme con pronto intervento, ove previsto, dovrà consentire la gestione, presso la Centrale Operativa dell’appaltatore, presidiata e attiva 24 ore su 24, degli allarmi pervenuti dagli impianti installati presso gli immobili del Consiglio Regionale del Lazio, quali ad esempio, accessi, spazi esterni, aree adibite a parcheggio, magazzini e locali garage.
I vettori di comunicazioni utilizzati, ove già non presenti, dovranno essere messi a disposizione dell’Appaltatore, a cui carico saranno gli oneri di manutenzione e/o modificazione, integrazione degli stessi.
In particolare, il collegamento dovrà consentire di trasmettere differenti variazioni di stato del sistema di allarme, quale intrusione, inserimento/disinserimento impianto, livello della batteria, mancanza di rete, manomissione dell’impianto ecc. garantendo l’immediatezza delle comunicazioni trasmesse.
In caso di allarme, la Centrale operativa dovrà attivare immediatamente il servizio di pronto intervento, inviando una pattuglia sul posto, nonché allertare le Autorità preposte.
G) TELESORVEGLIANZA (sede via della Pisana)
Il servizio, ai sensi di quanto disposto dall’art 3, comma 2, lett. e), del D.M. n. 269/2010, consiste nella gestione a distanza di segnali, informazioni o allarmi provenienti ovvero diretti da o verso un obiettivo fermo o in movimento, finalizzato all’intervento diretto della guardia giurata.
Il servizio deve consentire la gestione, presso la Centrale Operativa situata nella sede della stazione appaltante, degli allarmi pervenuti dagli impianti installati
presso i locali dell’Amministrazione. Le comunicazioni tra l’impianto d’allarme e la Centrale Operativa, la cui gestione è demandata al Fornitore e che necessita di presidio fisso 24 ore su 24, potranno avvenire attraverso uno dei seguenti vettori di comunicazione, che dovranno essere messi a disposizione dal Fornitore:
1. combinatore telefonico automatico;
2. tipo radio;
3. GPRS bidirezionali.
In particolare, il collegamento deve consentire di trasmettere differenti variazioni di stato del sistema di allarme, quali intrusione, inserimento/disinserimento dell’impianto, livello della batteria, mancanza di rete, manomissione dell’impianto, garantendo l’immediatezza delle comunicazioni trasmesse. In caso di allarme, deve essere possibile:
• allertare immediatamente la G.P.G. presente sul posto ed indirizzarla nell’area da cui è partito il segnale di allarme;
• attivare immediatamente l’autopattuglia di zona dando le coordinate dell’evento di allarme (es. sede interessata dall’evento, tipo di segnalazione ricevuta - intrusione, disattivazione dell’impianto non autorizzata, manomissione, locale dell’edificio interessato dall’evento di allarme, mancanza di rete, etc.);
• coordinare l’intervento dalla Centrale Operativa;
• rimanere in costante contatto radio con le autopattuglie di zona per verificare l’esito dell’intervento;
• allertare le Autorità preposte (Vigili del fuoco, Polizia, etc.) in caso di necessità. Le G.P.G. devono annotare su un apposito registro tutte le informazioni relative agli eventi che dovessero verificarsi quali, ad esempio: esito dell’intervento, orario di inizio e di fine intervento, nominativi del personale intervenuto, anomalie riscontrate, etc.
H) TELEVIGILANZA (sede via della Pisana)
Il servizio, ai sensi di quanto previsto dall’art. 3, comma 2, lett. f), del D.M. del Ministro dell’Interno n. 269/2010, consiste nel controllo a distanza di un bene mobile od immobile con l’ausilio di apparecchiature che trasferiscono le immagini, allo scopo di promuovere l’intervento della guardia giurata.
Il servizio deve consentire la gestione, presso la Centrale Operativa situata nella sede della Stazione Appaltante, presidiata e attiva 24 ore su 24, delle immagini a seguito di allarme, pervenute dagli impianti tv a circuito chiuso- TVCC installati presso i locali dell’Amministrazione.
I vettori di comunicazione utilizzati per la trasmissione delle immagini saranno messi a disposizione del Fornitore dall’Amministrazione. I vettori di comunicazione utilizzati per la trasmissione degli allarmi, che dovranno essere messi a disposizione dal Fornitore, potranno essere di tipo radio o GPRS bidirezionali.
In particolare, il collegamento deve consentire l’invio di immagini al Digital Video Recorder a seguito di allarme, nonchè trasmettere differenti variazioni di stato del sistema di allarme quali intrusione, inserimento/disinserimento dell’impianto,
livello della batteria, mancanza di rete, manomissione dell’impianto, garantendo l’immediatezza delle comunicazioni trasmesse.
In caso di allarme, questo tipo di configurazione del servizio deve permettere di:
• effettuare una video ispezione mediante il sistema di videosorveglianza in dotazione alla Centrale Operativa che deve essere in grado di ricevere i segnali video dell’area interessata visualizzando le immagini delle singole telecamere installate. L’attività di videoregistrazione digitale deve comunque avvenire nel rispetto della normativa sulla privacy;
• allertare immediatamente la G.P.G. presente sul posto ed indirizzarla nell’area da cui è partito il segnale di allarme;
• attivare immediatamente l’autopattuglia di zona, dando le coordinate dell’evento di allarme (es. sede interessata dall’evento, tipo di segnalazione ricevuta - intrusione, disattivazione dell’impianto non autorizzata, manomissione, locale dell’edificio interessato dall’evento di allarme, mancanza di rete, etc.);
• coordinare l’intervento in massima sicurezza attraverso la supervisione e il controllo dalla Centrale Operativa;
• rimanere in costante contatto radio con le autopattuglie di zona per verificare l’esito dell’intervento;
• allertare le Autorità preposte (Vigili del Fuoco, Polizia, etc.) in caso di necessità. Successivamente le G.P.G. devono annotare su un apposito registro tutte le informazioni relative all’evento, quali l’esito dell’intervento, l’orario di inizio e di fine intervento, i nominativi del personale intervenuto, le anomalie riscontrate, etc. Il Fornitore, avvalendosi di personale qualificato nel rispetto della normativa vigente, deve rendere disponibili le riprese delle immagini realizzate dal sistema di videosorveglianza in tempo differito rispetto alla visione sincrona, nei casi in cui venga effettuata una specifica richiesta da parte dell'autorità giudiziaria, della polizia giudiziaria o delle forze dell’ordine, sempre nel limite del rispetto del periodo di conservazione delle immagini stesse, come previsto dal Provvedimento in materia di videosorveglianza adottato dal Garante per la protezione dei dati personali in data 8 aprile 2010.
I) GESTIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI (sede di via della Pisana)
Gli impianti oggetto del contratto, indicati di seguito in apposita tabella, verranno consegnati dall’Amministrazione all’impresa appaltatrice nello stato di conservazione in cui si trovano; le imprese concorrenti potranno verificare lo stato degli impianti con appositi sopralluoghi da eseguire ai sensi dell’art. 7 del presente capitolato. Sarà cura dell’impresa appaltatrice rimettere in uso, ove necessario, e mantenere efficienti, per tutta la durata dell’appalto e fino ad aggiudicazione di nuova gara, le apparecchiature installate (impianti antintrusione presenti, relativi trasmettitori, impianti TVCC, impianti di trasmissione allarmi e assimilati, altri impianti di sicurezza), provvedendo alle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e al controllo periodico, nel rispetto delle norme di buona tecnica.
La manutenzione dovrà essere di tipo integrale, e dovrà prevedere almeno:
1. n. 4 manutenzioni ordinarie annuali programmate, da concordare con il competente Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Accesso sede;
2. l’aggiornamento delle licenze software dei videoregistratori (DVR) e delle telecamere;
3. l’intervento, entro 3 ore, compresi i giorni festivi, di personale tecnico in grado di ripristinare l’efficienza dell’impianto qualora si riscontrino problemi di visualizzazione, registrazione, archiviazione o estrapolazione delle immagini, nonché in ogni altro caso si ravvisi la totale o parziale inefficienza dell’impianto;
4. l’installazione di unità di registrazione sostitutive in caso di avaria di quelle in esercizio, al fine di garantire la continuità funzionale dell’impianto;
5. la fornitura di tutti i pezzi che si renda necessario sostituire per malfunzionamento dovuto ad usura, anomalie, guasti o uso non conforme;
6. la mano d’opera per tutto il tempo necessario al corretto ripristino della funzionalità dell’impianto;
7. la compilazione e la tenuta di un apposito registro di manutenzione in doppia copia di cui una depositata presso l’Ufficio Vigilanza, Accesso sede.
La manutenzione integrale comprende la riparazione o la sostituzione di materiali, di tutti i componenti degli impianti sia nel caso in cui il malfunzionamento derivi da usura o da anomalie e guasti sia nel caso in cui dipenda da un uso non conforme degli stessi (c.d. “cattivo uso”). Nel caso in cui risulti necessaria o venga richiesta all’impresa aggiudicataria la riparazione o la sostituzione di uno o più apparati che in qualsiasi modo siano risultati difettosi o inaffidabili rispetto al corretto funzionamento, la stessa vi dovrà ottemperare e non potrà richiedere alcun onere aggiuntivo. Altresì in caso di sostituzione di componenti, l’impresa aggiudicataria dovrà garantire che quanto sostituito sia di valore superiore o almeno pari ai componenti in uso. La sostituzione dovrà in ogni caso essere approvata dal competente Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Accesso sede.
Gli incaricati della manutenzione dovranno presentarsi sui luoghi degli impianti dotati di cartellino di riconoscimento fornito dall’impresa aggiudicataria e concordare con il competente Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Accesso sede i tempi di intervento. Nessun tipo di mano d’opera e di attrezzatura sarà prestata dal personale dipendente dell’Amministrazione.
L’offerta presentata dall’impresa aggiudicataria si intende comprensiva di tutte le prestazioni elencate, della mano d’opera qualificata, del noleggio dei mezzi operativi speciali e/o apparecchiature di diagnostica, delle spese di trasporto e trasferta, della reperibilità del personale tecnico, dei materiali di ricambio di uso e consumo in caso di guasto o danneggiamento, degli indennizzi chilometrici, delle spese di imballaggio, degli oneri di smaltimento, dei rifiuti elettronici ed elettrici, dei materiali di ricambio soggetti ad usura. Nessun altro onere graverà sull’Amministrazione per la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria
degli impianti affidati secondo quanto riportato nel presente articolo e nel rispetto di quanto previsto dai manuali di installazione e manutenzione dei dispositivi. Rimane esclusa dal prezzo proposto la realizzazione di nuovi impianti che l’Amministrazione potrà eventualmente richiedere in caso di sopravvenute esigenze.
Al termine dell’appalto, e comunque fino ad aggiudicazione di nuova gara, gli impianti dovranno essere riconsegnati in perfetto stato d’uso, che l’Amministrazione provvederà a verificare attraverso appositi sopralluoghi da effettuarsi congiuntamente all’impresa aggiudicataria. Qualora dai sopralluoghi emergano malfunzionamenti degli impianti l’impresa aggiudicataria è tenuta a rispristinarli a sue spese.
Manutenzione ordinaria degli impianti tecnologici esistenti | |
Descrizione | Quantità |
Monitor | 8 |
Digital Video Recorder e Network Video Recorder | 11 |
Telecamere di videosorveglianza | 140 |
Centrali di allarme antintrusione (centraline) | 52 |
Centrali di allarme antintrusione (sensori) | 208 |
Centrali di allarme antintrusione (dispositivi di lancio allarme o sirene) | 52 |
L) Implementazione dell’impianto esistente
Nella tabella sottostante si riportano gli interventi minimi necessari per l’adeguamento del sistema di videosorveglianza ed antintrusione attualmente in esercizio, ritenuti indispensabili per l’ottimizzazione di quanto già installato, al fine di garantire una maggiore copertura in termini di sicurezza:
Implementazione degli impianti tecnologici | |
Descrizione | Quantità |
Monitor | 2 |
Digital Video Recorder e switch | 1 |
Telecamere di videosorveglianza | 15 |
Centrali di allarme antintrusione (centraline) | 18 |
Centrali di allarme antintrusione (sensori) | 72 |
Centrali di allarme antintrusione (dispositivi di lancio allarme o sirene) | 18 |
L’implementazione dei suddetti impianti si considera comprensiva di manutenzione per tutta la durata dell’appalto.
Tra gli interventi minimi necessari per l’adeguamento del sistema di videosorveglianza ed antintrusione è inoltre da includere il trasferimento di tutti gli apparati dell’impianto della Centrale Operativa (server, NVR, DVR, Ups e relative tecnologie (switch, convertitori, alimentatori etc.)), ad eccezione dei monitor già installati al suo interno, dall’attuale sede in altra sala situata al piano inferiore.
Oltre agli interventi minimi necessari, come sopra illustrati, ciascuna impresa concorrente può, nella propria offerta, proporre servizi aggiuntivi atti a potenziare la funzionalità del servizio di televigilanza e telesorveglianza. Le proposte migliorative concorreranno all’assegnazione del punteggio attribuito alle caratteristiche tecniche, come specificato all’art. 3 del presente capitolato.
Si precisa che gli eventuali elementi innovativi e/o servizi aggiuntivi proposti saranno contrattualmente ritenuti del tutto gratuiti e nessun compenso aggiuntivo potrà essere riconosciuto all’impresa aggiudicataria.
M) GESTIONE DELLE EMERGENZE E PRONTO INTERVENTO
Le G.P.G. addette al servizio dovranno assicurare la gestione di eventi particolari che determinano situazioni di emergenza, richiedendo, ove necessario, l’intervento di una pattuglia su autovettura collegata alla centrale Operativa, nonché se del caso, l’intervento della competente autorità (Pubblica Sicurezza, Vigili del Fuoco, ecc.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, si riportano alcuni casi che potrebbero determinare tali situazioni:
- Richiesta di intervento per allontanamento di persone indesiderate;
- Richiesta di intervento in caso di situazioni anomale o di pericolo, segnalate da parte del personale regionale in servizio, ovvero utenti, fornitori, etc..
ART. 7 CONOSCENZA DEGLI IMMOBILI
Come impegnativamente dichiarato in sede di gara, l'impresa dà atto di essere a perfetta conoscenza della ubicazione, della estensione e della natura dei locali ove il servizio dovrà essere effettuato e di essere stata resa edotta di ogni altra circostanza di luogo e di fatto inerente ai locali stessi e della possibilità dell’ampliamento dei predetti locali unitamente al miglioramento dei sistemi di allarme e sorveglianza già esistenti e della trasmissione in rete.
Al fine di acquisire tutti gli elementi necessari alla predisposizione dell’offerta, le imprese concorrenti possono effettuare un sopralluogo, nelle modalità di seguito indicate, presso le strutture oggetto del servizio. L’impresa concorrente deve inviare richiesta all’indirizzo di posta elettronica certificata xxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxxxx.xx, indicando il nominativo ed i dati anagrafici delle persone incaricate di effettuare il sopralluogo, nonché un recapito di posta
elettronica presso cui ricevere ogni comunicazione inerente il sopralluogo stesso. Questo può essere effettuato esclusivamente dal legale rappresentante o dal direttore tecnico, muniti di copia di un documento di riconoscimento in corso di validità. L’Amministrazione provvederà a redigere un calendario per l’effettuazione dei sopralluoghi e l’impresa dovrà attenersi obbligatoriamente alle istruzioni che saranno impartite con riferimento al giorno, all’orario e alle modalità di svolgimento del sopralluogo stesso.
Conseguentemente, in sede di esecuzione del servizio, l’impresa aggiudicataria non potrà sollevare alcuna obiezione per eventuali difficoltà che dovessero insorgere nel corso dell'espletamento del servizio.
ART. 8 ACCESSI
Gli accessi, sia pedonali sia carrabili sono ubicati in xxx xxxxx Xxxxxx 0000, in via Monti di Stallonara s.n.c.
La scrivente Amministrazione si riserva di modificare anche in corso di appalto modalità e tempistica di apertura degli indicati ingressi.
L’accesso per gli uffici dello stabile sito in Via Lucrezio Caro è solo pedonale.
ART. 9
OBBLIGHI DELLA SICUREZZA
La Stazione appaltante non ha provveduto alla redazione del D.U.V.R.I., ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 81/2008, in quanto non sono stati ravvisati rischi aggiuntivi da interferenze lavorative, tali da imporre misure preventive di prevenzione e protezione particolari per il controllo di tali rischi. L’importo degli oneri di sicurezza è pari a zero per la stazione appaltante, restando intestata all’offerente la scelta sulle misure ed i conseguenti costi per la sicurezza.
ART. 10
CONDIZIONI GENERALI DI SERVIZIO ED OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE
Il servizio di vigilanza armata dovrà essere eseguito, nel rispetto delle norme vigenti e secondo le condizioni, le modalità, i termini e le prescrizioni contenute negli atti della presente procedura di gara. In ogni caso, l’impresa dovrà osservare, nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali, tutte le norme e tutte le prescrizioni tecniche e di sicurezza in vigore, nonché quelle che dovessero essere emanate.
Gli eventuali maggiori oneri derivanti dalla necessità di osservare le norme e prescrizioni di cui sopra, anche se entrate in vigore successivamente alla stipula
del contratto, resteranno ad esclusivo carico dell’impresa, intendendosi in ogni caso regolarmente remunerati con il corrispettivo offerto e l’impresa stessa non potrà, pertanto, avanzare alcuna pretesa di ulteriori compensi, a tal titolo, nei confronti dell’Amministrazione, assumendosi ogni relativa alea.
L’Impresa dovrà tenere indenne l’Amministrazione da tutte le conseguenze derivanti dalla eventuale inosservanza delle norme e delle prescrizioni tecniche e di sicurezza vigenti.
L’appaltatore si impegna ad effettuare il servizio di vigilanza con perfetta regolarità ed efficienza e sotto la personale sorveglianza del titolare o di un suo legale rappresentante, ovvero di persona responsabile a ciò espressamente delegata. A tal fine, l’appaltatore dovrà essere in possesso delle autorizzazioni e delle risorse, in persone e mezzi, idonee all’adempimento degli obblighi contrattuali e sarà direttamente responsabile, nei confronti del Consiglio regionale del Lazio, dell’espletamento del servizio finalizzato al raggiungimento degli obiettivi indicati.
L’appaltatore dovrà, in particolare, entro trenta giorni dalla comunicazione di aggiudicazione:
- Comunicare al Consiglio Regionale del Lazio, all’inizio del rapporto contrattuale, le generalità ed il domicilio del personale che verrà occupato nel servizio di vigilanza e nel servizio di gestione e supervisione della Centrale Operativa, nonché segnalare le eventuali successive variazioni;
- Rispettare le previsioni economiche del vigente CCNL per dipendenti da Istituti e Imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari;
- Nominare un proprio responsabile, da individuare quale referente e coordinatore del servizio, cui affidare il coordinamento delle attività, il ricevimento di segnalazioni e chiamate da parte dell’Amministrazione ed il controllo delle attività effettivamente svolte (corretta fatturazione, fornitura di informazioni, ecc). Il rappresentante dovrà essere munito di ampia delega a trattare in merito a qualsiasi controversia che possa insorgere in tema di esecuzione degli adempimenti previsti dal contratto di appalto;
- Indicare il nominativo di un proprio addetto presente sul posto di lavoro, al quale il Consiglio regionale potrà rivolgere qualsiasi richiesta inerente all’esecuzione del contratto;
- Impegnarsi nei confronti del Consiglio regionale, in casi specifici che saranno di volta in volta indicati, a ridefinire l’assegnazione nelle diverse postazioni di lavoro delle singole G.P.G. in servizio in base alle necessità ed alle istruzioni impartite dall’Amministrazione (Ufficio Vigilanza, Accesso sede);
- Istituire un Registro di Servizio, che dovrà essere presente all’interno di ciascuna sede dell’Amministrazione, su cui riportare tutte le anomalie o comunque i fatti rilevanti riscontrati durante il piantonamento o in fase di apertura e chiusura delle sedi. In caso di annotazioni, sul Registro dovranno essere riportati la data, l’ora, il nome del personale di vigilanza intervenuto ed il nome dell’eventuale responsabile dell’Amministrazione contattato. Le circostanze annotate nel Registro dovranno essere comunicate al responsabile dell’Ufficio Vigilanza Accesso Sede del Consiglio Regionale.
- Provvedere alla raccolta delle presenze del personale in servizio, attraverso l’installazione di appositi strumenti di rilevazione elettronica delle presenze stesse o equipollenti;
- Sostituire, a seguito di formale contestazione scritta dell’Amministrazione, il personale che non dovesse risultare idoneo o comunque non gradito allo svolgimento del servizio;
- Provvedere all’immediata sostituzione del personale assente per qualsiasi motivo;
- Accertare con immediatezza richieste di temporanei cambiamenti di postazione, in presenza di sopraggiunte necessità;
- Far pervenire, tempestivamente, al Consiglio Regionale del Lazio comunicazione scritta di ogni fatto di rilievo riscontrato durante l’effettuazione del servizio di vigilanza e l’espletamento del servizio di gestione e supervisione della Centrale Operativa;
- Comunicare, con 10 giorni di anticipo, l’astensione dall’attività lavorativa del personale per adesione a manifestazioni o scioperi;
- Osservare tutte le disposizioni legislative concernenti i contributi previdenziali, assicurativi ed i contratti collettivi di categoria del proprio personale in servizio.
L’impiego e la fornitura di strumentazioni necessarie alla corretta esecuzione dei servizi prestati sarà a totale carico dell’appaltatore, compresi gli oneri per la manutenzione.
Tutte le apparecchiature e gli apparati forniti ed utilizzati a carico dell’appaltatore resteranno a carico del Consiglio Regionale del Lazio senza alcuna rivalsa della ditta aggiudicataria.
Il Consiglio Regionale del Lazio si riserva la facoltà di controllare l’espletamento del servizio, con le modalità che riterrà più opportune, anche senza preavviso.
ART. 11
RAPPORTI CON IL PERSONALE DI VIGILANZA
L’Appaltatore dovrà richiamare l’attenzione del personale da esso dipendente circa l’obbligo di segreto su tutto quanto dovesse venire a conoscenza in occasione dell’attività operativa, pena l’applicazione delle sanzioni penali previste in caso di violazione. Inoltre, l’Istituto aggiudicatario dovrà richiedere al proprio personale di attenersi alle seguenti disposizioni:
- Provvedere alla riconsegna delle cose rinvenute nel corso dell’espletamento del servizio, indipendentemente dal loro valore o stato;
- Rispettare tassativamente le disposizioni impartite dal referente dell’Amministrazione;
- Comunicare, tempestivamente, al rappresentante dell’Amministrazione qualunque evento accidentale (es. danni non intenzionali, ecc.) che dovesse accadere nell’espletamento del servizio.
Sono a carico dell’appaltatore tutte le spese per le dotazioni al personale, comunque necessarie, per il perfetto espletamento delle prestazioni richieste e la relativa manutenzione, nonché gli strumenti idonei a rilevare le presenze degli addetti giornalieri alla vigilanza.
L’appaltatore attesta di essere a conoscenza delle disposizioni contenute nel Codice di comportamento del personale del Consiglio regionale del Lazio, adottato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza 12 marzo 2015, n. 18, ad integrazione e specificazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato con D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62. Il Codice di comportamento del personale del Consiglio regionale del Lazio è pubblicato sul BURL n. 23/2015, supplemento 1, e sul sito istituzionale dell’Amministrazione e l’appaltatore si obbliga, nell’esecuzione dell’appalto, al rispetto delle disposizioni in esso contenute. La violazione delle predette disposizioni comporterà per l’Amministrazione la facoltà di risolvere il contratto, qualora in ragione della rilevanza o della reiterazione, la stessa sia ritenuta grave.
ART.12
EVENTUALI VARIAZIONI DELLE PRESTAZIONI
Nel corso dell’esecuzione del contratto, il Consiglio Regionale del Lazio si riserva la facoltà, in relazione alle proprie esigenze organizzative, di sospendere, ridurre, sopprimere o aumentare taluni servizi di vigilanza, dandone comunicazione scritta, con congruo preavviso all’appaltatore, il quale non potrà sollevare eccezioni.
In caso di diminuzione dei servizi richiesti, in termini quantitativi e/o qualitativi, l’Istituto non avrà diritto a compensi, danni e/o indennizzi di sorta. Il corrispettivo verrà, conseguentemente, ridotto, in misura corrispondente alla riduzione delle prestazioni, sulla base del costo orario e dei canoni indicati dall’aggiudicatario in sede di offerta economica.
L’Amministrazione si riserva, inoltre, di richiedere all’aggiudicatario prestazioni di carattere straordinario o eccezionale, eccedenti i servizi previsti dall’art. 5 del presente Capitolato, oppure di incrementare i servizi richiesti in maniera continuativa, a seconda delle proprie specifiche esigenze.
Qualsiasi servizio aggiuntivo dovrà essere eseguito solo in seguito ad autorizzazione da parte dell’Amministrazione appaltante, che indicherà i tempi e le modalità di intervento, provvedendo ai necessari controlli sulla prestazione richiesta. Nessun servizio aggiuntivo, se non previamente autorizzato, potrà essere addebitato all’Amministrazione in sede di fatturazione.
ART.13
EVENTUALE SOSTITUZIONE DELLE CLAUSOLE CONTRATTUALI
Nel caso in cui, nel corso dell’esecuzione del contratto, intervengano norme di finanza pubblica che dispongano in senso difforme dal presente capitolato, le relative clausole contrattuali si intendono sostituite ai sensi dell’art. 1339 c.c.
ART. 14
RESPONSABILITA' CIVILI E PENALI – GARANZIE
L’Impresa dovrà provvedere alla costituzione di una cauzione definitiva, come stabilito nel disciplinare di gara.
L’Impresa, inoltre, è tenuta ad osservare tutte le disposizioni provenienti dall'Amministrazione del Consiglio regionale, assumendo a suo carico tutte le responsabilità civili e penali relative allo svolgimento del servizio in oggetto, nonché ogni responsabilità per danni alle persone, alle cose ed a terzi che comunque possano derivare in conseguenza del servizio affidato. Nel caso si verificassero sottrazioni di materiale e si accertasse la responsabilità diretta o indiretta del personale alle dipendenze dell'appaltatore, quest'ultimo risponderà direttamente nella misura che verrà accertata dall'Amministrazione del Consiglio regionale.
A copertura dei rischi di cui sopra, l’impresa aggiudicataria è tenuta alla stipulazione di apposita polizza assicurativa R.C., comprensiva della responsabilità civile verso terzi, con i seguenti massimali:
• per catastrofe €. 5.000.000,00
• per danni a persone €. 3.000.000,00
• per danni a cose o animali €. 2.000.000,00
• per furti di arredi negli Uffici e per furti di apparecchiature informatiche € 1.000.000,00
• polizza RCO per un massimale di €. 1.000.000,00.
La polizza, da stipulare con una primaria compagnia di assicurazioni, deve essere sottoposta, prima della stipula del contratto, all’Amministrazione del Consiglio regionale. La ditta aggiudicataria deve accettare senza riserva alcuna, le prescrizioni e richieste di modifica che l’Amministrazione riterrà opportune.
La polizza, che deve comunque essere stipulata entro un mese dalla data di comunicazione di aggiudicazione della gara, deve essere consegnata all’Amministrazione in copia conforme all'originale ai sensi di legge. L’impresa aggiudicataria deve avere cura di presentare all’Amministrazione la quietanza di intervenuto pagamento del premio con la periodicità prevista dalla polizza stessa, onde consentirle di verificare il permanere della validità della polizza per l’intera durata del contratto.
ART.15 FATTURAZIONE E PAGAMENTO
Il pagamento sarà effettuato in favore dell’appaltatore, in canoni o quote mensili, posticipatamente al mese di riferimento, nei termini previsti all’art. 4 del d.lgs. 9 ottobre 2002, n. 231, e ss.mm.ii.. Farà fede, al riguardo, la data di protocollo in ricezione da parte dell’Amministrazione.
Le fatture elettroniche dovranno essere intestate a:
Consiglio Regionale del Lazio – Segreteria Generale- Xxx xxxxx Xxxxxx, 0000 00000 Xxxx, c.f.: 80143490581, complete dei dati della banca ove effettuare il pagamento (codice IBAN).
Il prezzo da corrispondere per le prestazioni dei servizi di vigilanza, al netto dell’I.V.A., è quello offerto dall’impresa aggiudicataria, in base a calcoli di sua convenienza, a tutto suo rischio ed è invariabile ed indipendente da qualsiasi eventualità.
L’impresa aggiudicataria non avrà, quindi, alcun diritto di pretendere sovraprezzi o indennità speciali di alcun genere, per aumento di costo di materiali, dazi, listini e per qualsiasi altra sfavorevole circostanza che possa verificarsi dopo l’aggiudicazione.
A ciascuna fattura verrà allegato, in dettaglio riepilogativo mensile, un resoconto di tutti i servizi prestati ed, in particolare, i seguenti elementi:
- numero delle ore effettuate nel mese di competenza, presso la Sede regionale di riferimento, con allegazione del tabulato riepilogativo delle marcature registrate;
- verbale di prova mensile di verifica collegamento allarmi, ove installati;
- eventuale esplicitazione di esenzione I.V.A. ai sensi di legge;
- ogni altra indicazione utile.
In sede di liquidazione dal fatturato saranno detratte, previa comunicazione, le eventuali penali applicate.
In caso di fatture irregolari, il pagamento sarà sospeso dalla data di contestazione dell’Amministrazione.
Qualora l’appalto venisse aggiudicato ad un raggruppamento temporaneo di concorrenti, la fatturazione deve essere interamente effettuata dalla capogruppo, qualunque sia l'impresa componente il raggruppamento che provvederà in concreto all’esecuzione del servizio.
Ogni ripartizione economico/contabile tra le imprese che hanno costituito il raggruppamento sarà effettuata a cura delle stesse, che non avranno quindi nulla a pretendere, singolarmente, dal Consiglio Regionale del Lazio.
ART.16
INADEMPIENZE CONTRATTUALI: PENALI, RISOLUZIONE, RECESSO
Le inadempienze derivanti da obblighi contrattuali, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
• Carenze in ordine allo svolgimento del servizio,
• Ritardo nella sostituzione del personale,
• Mancata predisposizione delle apparecchiature elettroniche di rilevazione delle presenze,
• Mancata istituzione del Registro di Servizio,
• Ritardo nella trasmissione delle comunicazioni periodiche,
• Mancata nomina dei soggetti,
• Mancata allegazione alle fatture dei tabulati riepilogativi delle presenze del personale,
comporteranno l’applicazione di una penalità di €. 1.000,00 (mille euro) per singola contestazione e per ogni giorno naturale di permanenza della stessa, oltre le spese che il Consiglio Regionale del Lazio dovesse eventualmente sostenere per il mancato corretto adempimento dell’impresa aggiudicataria.
In caso di recidiva delle inadempienze, l’importo della penale, calcolato per ogni giorno naturale di inadempienza, sarà raddoppiato. Alla terza contestazione scritta nell’anno solare, l’Amministrazione del Consiglio regionale si riserva la facoltà di risolvere il contratto, ai sensi dell’art. 1456 c.c..
Il Consiglio regionale si riserva la medesima facoltà, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 c.c., a tutto rischio e danno dell’Impresa appaltatrice, nei seguenti casi:
• Negligente esecuzione del servizio o inadempienze contrattuali che compromettano gravemente la corretta e regolare esecuzione del contratto di appalto e mancata ottemperanza, entro 10 giorni, all’ingiunzione di porvi rimedio;
• Arbitraria sospensione/interruzione del servizio;
• Mancato rispetto delle norme di sicurezza;
• Mancato rispetto degli obblighi inerenti al rapporto con il personale di vigilanza (CCNL, oneri previdenziali, assistenziali e retributivi);
- Mancata costituzione, validità e efficacia della polizza R.C., negli esatti termini di cui sopra;
• Cessione di contratto;
• Mancata ricostituzione della garanzia, qualora la cauzione prestata sia stata esclusa in tutto o in parte a causa delle inadempienze di cui al presente articolo;
• Mancata concessione di nuova garanzia, qualora il soggetto garante non sia in grado di far fronte agli impegni assunti;
• Perdita o sospensione delle abilitazioni di legge;
• Frode del fornitore.
L’Amministrazione appaltante potrà, comunque, chiedere la risoluzione del contratto al ricorrere delle condizioni previste dall’art. 1453 c.c.
In tutti i casi di risoluzione, l’aggiudicatario incorrerà nella perdita della cauzione definitiva prevista, che resterà incamerata dal Consiglio Regionale del Lazio, fatto salvo il risarcimento di ulteriori danni per tutte le circostanze che possano verificarsi di conseguenza. L’Amministrazione committente è liberata da ogni obbligo sulla fornitura già erogata.
L’Amministrazione si riserva il diritto di recedere unilateralmente dal contratto in qualsiasi momento, con preavviso scritto di almeno 60 giorni, da comunicarsi mediante raccomandata A/R nei seguenti casi:
- allorché il fornitore fallisca o divenga insolvente; ovverosia sottoposto ad un provvedimento cautelare di sequestro; sia in fase di stipulazione di un concordato con i creditori o prosegua la propria attività sotto la direzione di un curatore, un fiduciario o di un commissario che agisca per conto dei suoi creditori;
- entri in liquidazione;
- allorché si manifesti qualunque altra forma di incapacità giuridica che ostacoli l’esecuzione del contratto di appalto;
- allorché taluno dei componenti l’organo amministrativo o l’amministratore delegato o il direttore generale o il responsabile tecnico dell’appaltatore siano condannati, con sentenza passata in giudicato, per delitto contro la pubblica amministrazione, l’ordine pubblico, la fede pubblica o il patrimoni, ovvero siano assoggettati alle misure previste dalla normativa antimafia;
- ogni altra fattispecie che faccia venir meno il rapporto di fiducia sottostante il contratto;
- reiterati inadempimenti dell’appaltatore, anche se non gravi, ma ritualmente contestati dall’Amministrazione.
L’Amministrazione si avvarrà della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456
c.c. ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o dei componenti della compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento, alla stipula e all’esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio di giudizio per taluno dei delitti di cui agli artt. 317, 318, 319, 319-bis, 319-ter, 319-quater, 320, 322, 322-bis, 346-bis, 353, 353-bis c.p.
ART. 17 INTERRUZIONE DI SERVIZIO
Nel caso in cui il servizio dovesse subire interruzioni, anche temporanee, per cause di forza maggiore, l’Impresa aggiudicataria si impegna a segnalare tale situazione al Consiglio regionale del Lazio entro le ore 24,00 dello stesso giorno in cui si sono manifestati tali eventi.
Ove la prestazione del servizio fosse impedita da eventi diversi dalla forza maggiore (quali, a titolo esemplificativo, manutenzioni delle strumentazioni) la medesima comunicazione dovrà essere effettuata con almeno 48 ore di anticipo, unitamente all’indicazione delle misure o risorse sostitutive.
In caso di sciopero del personale addetto ai servizi di vigilanza, proclamato dalle organizzazioni sindacali, l’appaltatore dovrà comunicare, ai sensi del precedente art. 10, i tempi e le modalità di effettuazione dello stesso all’Amministrazione del Consiglio regionale, la quale opererà, sul canone dovuto, le trattenute per l’importo corrispondente alle ore, o frazione di ore, del servizio non prestato.
ART. 18
PATTO DI INTEGRITA’
Ciascuna impresa concorrente sottoscrive con l’Amministrazione specifico patto di integrità (allegato 3), che deve essere presentato insieme all’offerta, debitamente firmato dal titolare o dal rappresentante legale della ditta. L’omessa preventiva presentazione comporterà l’esclusione dalla gara. In seguito all’aggiudicazione il patto di integrità formerà parte integrante del contratto che sarà stipulato tra le parti e il mancato rispetto delle clausole ivi contenute costituirà causa di risoluzione del medesimo contratto.
ART. 19 CONTROVERSIE E FORO COMPETENTE
Per qualsiasi controversia sarà esclusivamente competente il Foro di Roma.
ART. 20
CESSIONE DI CREDITO – CESSIONE DEL CONTRATTO
E’ ammessa la cessione del credito, previa autorizzazione del Consiglio Regionale del Lazio.
E’ fatto divieto di cedere, a qualsiasi titolo ed anche parzialmente, il contratto d’appalto. E’ altresì vietato il subappalto di singole prestazioni.
Il contratto di appalto può essere modificato nel caso di cessione, trasferimento, fusione e scissione dell’impresa, nei limiti indicati all’art. 106 del d.lgs. 50/2016.
ART. 21
STIPULAZIONE DEL CONTRATTO CON RELATIVE SPESE
Ai sensi dell’art. 32 del d.lgs. 50/2016, divenuta efficace l’aggiudicazione, che avverrà con determinazione dirigenziale, il Consiglio regionale del Lazio inviterà
l’impresa aggiudicataria a sottoscrivere il contratto in forma pubblica e saranno a carico della ditta aggiudicataria tutte le eventuali spese derivanti dal contratto.
ART. 22 TRATTAMENTO DATI – CONSENSO
Ai sensi di quanto previsto dal D.lgs. 196/2003 e s.m.i., in tema di trattamento di dati personali, i dati forniti verranno trattati per le finalità connesse alla presente procedura di affidamento e potranno essere esibiti, all’occorrenza, innanzi all’Autorità giudiziaria o ad altre Autorità ove siano ritenuti pertinenti per la definizione di un eventuale contenzioso.
Il Consiglio Regionale del Lazio eseguirà i trattamenti necessari all’esecuzione della presente procedura di gara e tutti gli atti conseguenti ispirandosi ai principi di correttezza, liceità, trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti di chi conferisce le informazioni, in ottemperanza agli obblighi di legge.
I dati potranno essere comunicati ad altri soggetti esclusivamente per le finalità innanzi indicate.
Il trattamento sarà effettuato sia manualmente che mediante sistemi informatizzati.
Il mancato conferimento dei dati in esame pregiudicherà la partecipazione alla procedura di affidamento.
ART. 23
NORME DI RIFERIMENTO
L’esecuzione del contratto sarà regolata dalle clausole in esso contenute, nonché da quanto stabilito nel capitolato, nel disciplinare di gara, nell’offerta economica dell’impresa, che costituiscono parte integrante e sostanziale del contratto. Si applicano inoltre, per quanto non espressamente previsto, le leggi in materia di servizi e forniture e le norme del Codice Civile. Per quanto non previsto dal presente disciplinare ed a completamento delle disposizioni in esso contenute, si osservano, in quanto applicabili:
- X.X. 00 novembre 1923, n. 2440, “Nuove disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato”;
- X.X. 00 maggio 1924, n. 827, “Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato”;
- L. 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, e ss.mm.ii.;
- D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, e ss.mm.ii.;
- D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”, e ss.mm.ii.;
- D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, e ss.mm.ii.;
- Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE Testo rilevante ai fini del SEE;
- D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;
- X.X. 00 giugno 1931, n. 773, “Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”, e ss.mm.ii.;
- R.D.L. 26 settembre 1935, n. 1952, “Disciplina del servizio delle guardie particolari giurate”;
- R.D.L. 12 novembre 1936, n. 2144, “Xxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxxx xx xxxxxxxxx xxxxxxx”;
- X.X. 0 maggio 1940, n. 635, “Approvazione del regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza”, e ss.mm.ii.;
- D.M. del Ministro del Tesoro 28 ottobre 1985, “Approvazione del nuovo capitolato d'oneri generali per le forniture ed i servizi eseguiti a cura del Provveditorato generale dello Stato”, e ss.mm.ii.;
- D.M. del Ministro dell’Interno 1 dicembre 2010, n. 269, “Regolamento recante disciplina delle caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi di cui agli articoli 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, nonché dei requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione dei medesimi istituti e per lo svolgimento di incarichi organizzativi nell'ambito degli stessi istituti” e ss.mm.ii.;
- Circolare del Ministro dell’Interno 1 dicembre 2010, “Attività di telesorveglianza e portierato”;
- Circolare del Ministro dell’Interno 24 marzo 2011, “Vademecum operativo – Disposizioni operative per l’attuazione del Decreto Ministeriale 1 dicembre 2010, n. 269, in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza e investigazione privata”;
- CCNL e relativi accordi locali integrativi dello stesso.