REPORT UNTA’ FORMATIVA 1 PARTE PRIMA
ACCORDO DI RETE WE, CHANGEM@KER Schools
(Noi Scuole , COSTRUTTRICI del Xxxxx@xxnto!)
REPORT UNTA’ FORMATIVA 1 PARTE PRIMA
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
NOTE AL MARGINE DELLE LEZIONI
della D. S. Prof.ssa XXXX XXXXXXX
PRINCIPI DELLA VALUTAZIONE:
1. EQUITA’
2. TRASPARENZA
3. OMOGENEITA’
nel rispetto della libertà di insegnamento NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1. Decreto Legislativo 62/2017
2. D. M. 742 del 03/10/2017;
3. DPR 22 GIUGNO 2009
4. le Indicazioni Nazionali
5. Competenze chiave per l’apprendimento permanente alla luce della RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO DELL’ UNIONE EUROPEA del 22 maggio 2018, con particolare riferimento all’ accento che esse pongono sulle competenze linguistiche, multilinguistiche, digitali e di cittadinanza.
DAL Decreto Legislativo 62/2017
Art. 1
Principi. Oggetto e finalità della valutazione e della certificazione
COMMA 1. La valutazione ha per oggetto il PROCESSO FORMATIVO e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.
INTERPRETAZIONE:
Il riferimento al processo formativo sottintende il
Oggetto: PROCESSO FORMATIVO.
riferimento ad un percorso volto all’acquisizione delle COMPETENZE e non agli ESITI.
Il processo formativo è un percorso (strutturato e verificato) il più possibile favorevole all’apprendimento, alla ritenzione e al trasferimento delle conoscenze, abilità e competenze. DEVE ESSERE VALUTATO.
Nello stabilire il PROCESSO FORMATIVO, A LIVELLO DI COLLEGIO DOCENTI,
si definiscono:
⮚ i contenuti formativi, cioè L’OGGETTO DEFINITO - COSA STO VALUTANDO – (es. competenze linguistiche, di cittadinanza… IL COSA deve riferirsi ad una assimilazione significativa e non scolastica della conoscenza.)
⮚ le modalità di valutazione, CON QUALI CRITERI STO VALUTANDO (rubrica di valutazione)
⮚ gli strumenti, CON QUALE STRUMENTO STO VALUTANDO (prove)
N.B. IL PROCESSO SI OSSERVA, SI RILEVANO I DATI, SI REGISTRANO I DATI, MA
L’OSSERVAZIONE DEL PROCESSO NON DEVE DARE ORIGINE AI VOTI.
IL PROCESSO POTRÀ ESSERE DESCRITTO IN TERMINI DI AUTONOMIA RAGGIUNTA DALL’ALUNNO E GRADO DI RESPONSABILITÀ NELLE SCELTE
L’OSSERVAZIONE DEL PROCESSO SERVE A CONFERMARE O RETTIFICARE L’AZIONE
(valutazione formativa)
Dai processi di apprendimento scaturiscono degli ESITI DELL’APPRENDIMENTO. L’ACCERTAMENTO DEGLI ESITI AVVIENE ATTRAVERSO LA VERIFICA
FUNZIONE DELLA VALUTAZIONE
1. DIAGNOSTICA (programmazione didattica collettiva e individuale), nella fase iniziale dell’apprendimento, per verificare prerequisiti cognitivi e affettivo – motivazionali degli alunni nel momento di impostazione del percorso formativo e per individuare la presenza di diversi livelli nella classe; [n.b. le prove d’ingresso potrebbero non essere sufficienti]
2. FORMATIVA (individuale) PER l’apprendimento, che prevede l’intervento del docente che osserva e corregge l’errore, senza giudicare. Prevede l’osservazione del PROCESSO, non la valutazione delle conoscenze. PUNTO DEBOLE DELLA SCUOLA SUPERIORE. Si
fa durante il percorso per conoscere sistematicamente i graduali progressi o il presentarsi di situazioni di difficoltà e per controllare l’efficacia e la validità di procedure, strumenti e metodi adottati; ha lo scopo di tutorare l’alunno nel suo percorso di apprendimento, attraverso un lavoro di chiarimento e di riflessione su quelli che sono i suoi punti forti (azione di gratificazione) e i suoi punti di debolezza (azione di rinforzo); sviluppa un atteggiamento meta - riflessivo sia del docente che dello studente
3. SOMMATIVA (individuale e collettiva) DELL’apprendimento. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. Si fa nella fase finale dell’apprendimento, per accertare il livello delle prestazioni fornite da ogni alunno rispetto ai traguardi formativi definiti dai docenti. La valutazione dell’apprendimento deve contenere elementi di predittività: ciò che lo studente sa fare qualora si trovasse nel mondo reale con le conoscenze apprese.
“Quando il cuoco assaggia la minestra, questa è valutazione formativa; quando il cliente assaggia la minestra, questa è valutazione sommativa”.
(Xxxxxx Xxxxx, citato in Xxxxx Xxxx (2003). Assessment as learning. Thousand Oaks, CA: Xxxxxx Press, p. 24)
Si indicano quali prove (STRUMENTI) per la valutazione diagnostica:
1. valutazione diagnostica informale: colloquio, discussione guidata,
2. valutazione diagnostica formale: prove di ingresso strutturate, questionari. Si indicano quali prove per la valutazione formativa:
1. valutazione formativa informale: osservare la classe al lavoro e vedere dove sono i problemi
2. valutazione formativa formale: esaminare e fornire un feedback a compiti
Si indicano quali prove per la valutazione sommativa formale: Saggio breve, analisi del testo, trattazione sintetica di argomenti, risoluzione di problemi, argomentazione orale e scritta, compiti di realtà, prodotti video.
Gli esiti di ogni tipologia di prova vengono misurati e valutati sulla base di una scheda o griglia di valutazione che permette di esplicitare il voto della prova stessa. La griglia di valutazione è articolata in indicatori (criteri della valutazione), ognuno dei quali è declinato in descrittori (i livelli). All’interno della griglia di valutazione è specificato il valore di ogni indicatore, perché sia evidente l’ordine di importanza conferito ad ogni criterio di valutazione. La griglia di valutazione è chiara nella sua articolazione, di immediata comprensione, sia per lo studente sia per la famiglia dello studente, allo scopo di rendere l’atto valutativo chiaro e trasparente.
Quando si VERIFICANO GLI ESITI di APPRENDIMENTO si sta ACCERTANDO UN
RISULTATO: si sta constatando, controllando che una ipotesi seguita, un apprendimento progettato sia stato realizzato. Si tratta di una operazione OGGETTIVA
COME ACCERTARE UN APPRENDIMENTO?
Accertare non solo la correttezza delle risposte, ma se lo studente può spiegare, applicare, autoadattarsi o giustificare le risposte utilizzando fatti e algoritmi. Richiedere l’utilizzo della conoscenza nel mondo reale: lo studente deve “fare” storia, scienze, ecc. in simulazioni realistiche o di uso reale
N. B.
ALLA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO BISOGNA AGGIUNGERE LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELL’ISTRUZIONE (ES: PERCHÉ L’ALUNNO CON ME È IN UN MODO E CON TE È IN UN ALTRO?)
IL PROCESSO FORMATIVO E’ IL SEGUENTE:
VALUTAZ. DIAGNOSTICA
INTERVENTO FORMAT.
PROGRAMM. VALUTAZ.
FORMATIVA / SOMMATIV
PTOF
VALUTAZ. FORMATIVA
Il collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento. I criteri saranno resi pubblici e inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa.
DALLA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ SCATURISCONO LE CERTIFICAZIONI
COMMA 2. La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa.
COMMA 3. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.
D.M. 742 del 3-10-2017
Articolo l
(Finalità della certificazione delle competenze)
2. La certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l'intero processo di insegnamento-apprendimento
è xxxxxx, anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione.
3. La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.
Articolo 2
(Tempi e modalità di compilazione della certificazione)
0.Xx documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell'alunna e dell'alunno e, in copia, all'istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.
Articolo 3
2. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certiticata ai sensi della legge n.104/l992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.
Articolo 4
2. Il modello è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall'alunna e dall'alunno nelle prove nazionali di italiano, matematica e inglese.