ALLEGATO TECNICO
ALLEGATO TECNICO
ALL’ACCORDO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA PER LA REVISIONE DEGLI AREALI A PERICOLOSITA’ DA FRANA ELEVATA (P3) E MOLTO ELEVATA (P4) DELLE AREE PAI INTERFERENTI CON LE PREVISIONI DI RICOSTRUZIONE NEI COMUNI INTERESSATI DAGLI EVENTI SISMICI VERIFICATISI A FAR DATA DAL 24 AGOSTO 2016
PREMESSA
L’Area interessata dagli eventi sismici 2016/2017 comprende i territori di 138 comuni dell’Italia
centrale appartenenti alle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
La franosità è una delle criticità più rilevanti del territorio oggetto di ricostruzione in quanto i fenomeni spesso interessano interi centri abitati, porzioni di essi o nuclei di edifici.
Per effetto delle Norme Tecniche di Attuazione dei Piani per l’Assetto Idrogeologico vigenti, la ricostruzione, così come qualunque intervento di edilizia diretta, è vietata all’interno dei perimetri classificati a pericolosità molto elevata (P4) e sconsigliata (oppure fortemente condizionata) in quelli classificati a pericolosità elevata (P3).
Tale quadro vincolistico impone, in molti casi, il ricorso alla delocalizzazione di aggregati di edifici, di interi centri abitati e/o di porzioni di essi, con conseguenze dirette sull’entità delle risorse necessarie per la ricostruzione ed indirette per lo stravolgimento dell’assetto sociale ed economico, soprattutto dei piccoli centri.
Il mutato quadro morfoevolutivo di molti fenomeni gravitativi, dopo gli eventi sismici del 2016- 2017, impone una particolare attenzione al tema dei vincoli derivanti dai PAI in quanto gli scenari che ne sono conseguiti possono determinare situazioni di reale criticità e/o prestarsi ad azioni di mitigazione e riduzione del rischio connesso (attraverso interventi strutturali) che fanno parte del programma strategico del Commissario Straordinario (in parte già avviato).
Sulla base di tali presupposti il tema della franosità non può essere sottovalutato in quanto condiziona direttamente le scelte politiche e strategiche dei Comuni e determina un significativo elemento di attenzione, soprattutto per una ricostruzione (come quella in corso) che vuole porre la sicurezza e la resilienza delle popolazioni al primo posto nella scala delle priorità.
Con l’Ordinanza n° 79/2019 sono state studiate le condizioni di stabilità di trentaquattro fenomeni franosi (distribuiti in venticinque comuni) che impedivano l’uso di quelle aree per fini insediativi. L’approfondimento completava gli studi di Microzonazione Sismica di livello 3 per le aree instabili per la presenza di fenomenologie gravitative.
Con lo studio di approfondimento delle frane che determinano livelli di pericolosità elevata o molto elevata presenti nei PAI si vuole completare la revisione critica delle pericolosità geologiche presenti sul territorio (dopo le frane sismoindotte dell’Ordinanza n° 79 e le Faglie Attive e Capaci dell’Ordinanza n° 83), che possono determinare un sensibile rallentamento delle attività di ricostruzione.
IL CONTESTO TERRITORIALE
L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale è competente per territorio sull’area oggetto di ricostruzione post-sisma (138 comuni). L’omogeneizzazione dei PAI vigenti e la redazione del PAI distrettuale (Piano per l’Assetto Idrogeologico) è affidata all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale che, per effetto del D.Lgs 152/2006, è stata individuata quale soggetto competente ai sensi dell'articolo 3 della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e dell'articolo 3 del D.Lgs. 23 febbraio 2010, n. 49.
Alla data di redazione del presente allegato tecnico sono in corso le procedure di redazione del PAI distrettuale che dovrebbero completarsi entro un termine ritenuto non compatibile con l’esigenza di assicurare l’avvio urgente delle attività di ricostruzione per le aree interessate da fenomenologie gravitative che determinano, attualmente, vincoli derivanti dalla presenza di perimetri a pericolosità elevata e molto elevata.
Il processo di omogeneizzazione è affiancato dalle attività previste dal Progetto “ReSTART-Non rischiamo più”, in cui l’Autorità di Distretto dell’Appennino Centrale ha la funzione di capofila. Il progetto RESTART è finanziato dall’Agenzia per la coesione territoriale attraverso i fondi del Programma Operativo Nazionale “Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020” con fondi dell’Unione Europea.
Il territorio delle quattro regioni interessate dal sisma (Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria) è caratterizzato da migliaia di fenomeni gravitativi (frane) in quanto il contesto geologico e
geomorfologico di questa porzione dell’Appennino favorisce l’evoluzione di fenomeni franosi sui versanti.
Tra i fenomeni che determinano livelli di pericolosità elevata (P3) e molto elevata (P4) nell’area
interessata dal sisma quelli che interessano (direttamente o indirettamente) centri e nuclei abitati
– o porzioni di essi – e/o aggregati di almeno tre edifici, determinano livelli vincolistici tali da non consentire la demolizione e la successiva ricostruzione dei fabbricati. Ciò determina uno stallo procedurale e il conseguente ricorso alla delocalizzazione dell’intervento di ricostruzione, non sempre semplice per effetto del particolare contesto geomorfologico che caratterizza i territori delle aree interne dell’Italia centrale.
I fenomeni che saranno oggetto degli studi di approfondimento sono stati individuati utilizzando gli strati informativi (in ambiente GIS) forniti dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale con nota ufficiale.
Gli areali definiti a pericolosità elevata e molto elevata (nel PAI Tevere rischio elevato R3 e molto elevato R4) sono stati incrociati con lo strato informativo dei nuclei abitati ISTAT e con l’ortoimmagine Google per l’individuazione dei poligoni oggetto di studi.
In totale sono stati rilevati 295 poligoni, alcuni dei quali contengono al loro interno altri poligoni, in parte riconducibili a fenomeni gravitativi sovraimposti, in parte a porzioni ad attività differente rispetto al poligono principale. La sommatoria di tutti i poligoni (quelli singoli e quelli clusterizzati – poligoni principali con, al loro interno, altri poligoni) definisce 434 oggetti.
L’elenco che segue è stato condiviso con la STO dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale. In fase di avvio delle attività il CTS definirà l’elenco completo dei poligoni (ciascuno individuato con un codice univoco) oggetto di studio.
Gli studi di verifica/approfondimento consentiranno l’aggiornamento della “Carta di pericolosità da frana” per i territori dei 138 comuni dell’aera interessata dalla sequenza sismica 2016/2017 e limitatamente ai fenomeni interferenti con le previsioni di ricostruzione.
L’Aggiornamento dei PAI (Decreto Legislativo 16 luglio 2000, n. 76, art. 54 – Misure di semplificazione in materia di interventi contro il dissesto idrogeologico) che ne scaturirà sarà approvato dalle quattro Regioni e, di fatto, rappresenterà l’aggiornamento degli scenari di pericolosità e rischio dei PAI vigenti dopo gli eventi sismici del 2016-2017.
La fase finale dell’iter amministrativo prevede l’approvazione dell’Aggiornamento del PAI e dalle norme attuative, nelle more del completamento delle attività di stesura del PAI distrettuale e delle attività previste dal progetto RESTART.
I fenomeni oggetto di verifica/approfondimento, con le precisazioni di cui sopra, sono quelli contenuti nella tabella che segue:
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | XXXXXX | XXXX |
X00 | Amatrice | quiescente | R4 | P3 | 143054,0000 |
1583 | Amatrice | attivo | P3 | 71840,0000 | |
1603 | Amatrice | attivo | P3 | 46347,0000 | |
1604 | Amatrice | attivo | P3 | 46027,0000 | |
1593 | Amatrice | attivo | P3 | 50871,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | XXXXXX | XXXX |
X00 | Amatrice | quiescente | P3 | 27212,0000 | |
S42 | Amatrice | quiescente | P3 | 91403,0000 | |
1571 | Xxxxxxxx | quiescente | P3 | 58655,0000 | |
1582 | Amatrice | attivo | P3 | 118892,0000 | |
1739 | Amatrice | attivo | P3 | 8463,0000 | |
1763 | Amatrice | attivo | P4 | 36084,0000 | |
1575 | Xxxxxxxx | quiescente | P3 | 155187,0000 | |
1591 | Xxxxxxxx | quiescente | P3 | 31348,0000 | |
1592 | Amatrice | attivo | P3 | 36933,0000 | |
AS11 | Antrodoco | N.D. | R4 | P4 | 10258,0000 |
PG5 | Antrodoco | N.D. | R4 | P4 | 18390,0000 |
AG561 | Antrodoco | attivo | R3 | P3 | 90537,0000 |
XX7372 | Antrodoco | N.D. | R4 | P4 | 90152,0000 |
XX000X | Xxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 00000,0000 |
U775 | Antrodoco | quiescente | P3 | 68129,0000 | |
AG538 | Antrodoco | quiescente | P3 | 47275,0000 | |
AG561 | Antrodoco | attivo | P3 | 94361,0000 | |
AG562 | Antrodoco | attivo | P4 | 4138,0000 | |
F-12-0734 | Apiro | attivo | P3 | 393610,0000 | |
F-12-0800 | Apiro | attivo | P3 | 45968,0000 | |
F-14-1140 | Apiro | attivo | P3 | 50236,0000 | |
1750 | Appignano del Tronto | attivo | P3 | 3442,0000 | |
UM122 | Arrone | N.D. | R4 | P4 | 44294,0000 |
UM123 | Arrone | N.D. | R4 | P4 | 13248,0000 |
UM253 | Arrone | N.D. | R3 | P4 | 54411,0000 |
UM252 | Arrone | N.D. | R4 | P4 | 24909,0000 |
4410012 | Arrone | quiescente | P3 | 10154,0000 | |
4410016 | Arrone | quiescente | P3 | 3071,0000 | |
4410011 | Arrone | quiescente | P3 | 6681,0000 | |
14410014 | Arrone | quiescente | P3 | 867,0000 | |
14410015 | Arrone | quiescente | P3 | 678,0000 | |
4410010 | Arrone | quiescente | P3 | 668,0000 | |
3470451 | Arrone | quiescente | P3 | 1616,0000 | |
3470472 | Arrone | quiescente | P3 | 18629,0000 | |
3470520 | Arrone | quiescente | P3 | 7964,0000 | |
1048 | Ascoli Xxxxxx | quiescente | P3 | 107003,0000 | |
0-25716 | Barete | quiescente | P2 | 7445,0000 | |
0-25719 | Barete | attivo | P3 | 29429,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
F-19-1327 | Belforte del | quiescente | P3 | 18656,0000 | |
Chienti | |||||
F-19-1322 | Belforte del Chienti | attivo | P4 | 12807,0000 | |
F-19-1858 | Belforte del Chienti | attivo | P3 | 47994,0000 | |
F-21-0208 | Belmonte Xxxxxx | attivo | P3 | 82757,0000 | |
6CDD | Borbona | attivo | P3 | 1442,0000 | |
6CC9 | Borbona | attivo | P3 | 3127,0000 | |
AK1006 | Borbona | attivo | P3 | 19549,0000 | |
F-19-1496 | Camerino | attivo | P3 | 67396,0000 | |
F-19-1682 | Camerino | attivo | P3 | 98071,0000 | |
F-19-1695 | Camerino | attivo | P3 | 159478,0000 | |
F-16-0851 | Camerino | attivo | P3 | 87325,0000 | |
10794 | Campli | quiescente | P2 | 11383,0000 | |
10793 | Campli | quiescente | P2 | 46193,0000 | |
13363 | Campli | attivo | P3 | 34004,0000 | |
F-19-1256 | Camporotondo di Fiastrone | attivo | P3 | 120654,0000 | |
F-19-1267 | Camporotondo di Fiastrone | attivo | P3 | 20935,0000 | |
AC506 | Cantalice | attivo | R4 | P4 | 3810,0000 |
AC506 | Cantalice | attivo | R4 | P4 | 3810,0000 |
CH463 | Cantalice | quiescente | R4 | P3 | 50340,0000 |
CH459 | Cantalice | N.D. | R4 | P4 | 30970,0000 |
AC514 | Cantalice | attivo | P3 | 41891,0000 | |
CH463 | Cantalice | quiescente | P3 | 39877,0000 | |
AC505 | Cantalice | attivo | P4 | 1530,0000 | |
AC506 | Cantalice | attivo | P4 | 2992,0000 | |
11731 | Capitignano | attivo | P3 | 155629,0000 | |
14789 | Capitignano | attivo | P3 | 571425,0000 | |
UM258 | Cascia | N.D. | R4 | P4 | 84332,0000 |
3370602 | Cascia | quiescente | P3 | 5614,0000 | |
3361441 | Cascia | quiescente | P3 | 36276,0000 | |
3361462 | Cascia | quiescente | P3 | 14085,0000 | |
3361494 | Cascia | quiescente | P3 | 3430,0000 | |
3361518 | Cascia | quiescente | P3 | 4213,0000 | |
3361544 | Cascia | quiescente | P3 | 9020,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
UM257 | Cascia | N.D. | R4 | P4 | 94949,0000 |
7976 | Castel Castagna | quiescente | P2 | 51312,0000 | |
446 | Castel di Lama | attivo | P3 | 206667,0000 | |
1807 | Castel di Lama | attivo | P3 | 82116,0000 | |
467 | Castel di Lama | attivo | P4 | 34074,0000 | |
PR001 | Castel Sant'Angelo | N.D. | R3 | P4 | 163165,0000 |
AO59 | Castel Sant'Angelo | attivo | P3 | 431283,0000 | |
00000 | Xxxxxxxx | attivo | P3 | 111917,0000 | |
00000 | Xxxxxxxx | quiescente | P2 | 90591,0000 | |
13427 | Xxxxxxxx | quiescente | P2 | 248362,0000 | |
00000 | Xxxxxxxx | quiescente | P2 | 31593,0000 | |
15180 | Castelli | quiescente | P2 | 47288,0000 | |
00000 | Xxxxxxxx | quiescente | P2 | 85922,0000 | |
743 | Castignano | attivo | P4 | 38427,0000 | |
X-00-0000 | Xxxxxxxxxx | attivo | P3 | 194098,0000 | |
F-12-1440 | Cerreto d'Esi | attivo | P3 | 28997,0000 | |
UM008 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R4 | P4 | 67489,0000 |
UM138 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R4 | P4 | 46125,0000 |
UM007 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 51446,0000 |
UM140 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 11848,0000 |
UM137 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R4 | P4 | 71107,0000 |
UM139 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R4 | P4 | 42470,0000 |
UM132 | Cerreto di Spoleto | N.D. | R4 | P4 | 35674,0000 |
4770036 | Cerreto di Spoleto | attivo | P4 | 769,0000 | |
4770034 | Cerreto di Spoleto | quiescente | P3 | 14669,0000 | |
4003951 | Cerreto di | quiescente | P3 | 39176,0000 | |
Spoleto |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
4760016 | Cerreto di Spoleto | quiescente | P3 | 913,0000 | |
4760018 | Cerreto di Spoleto | quiescente | P3 | 7634,0000 | |
4004020 | Cerreto di Spoleto | quiescente | P3 | 13127,0000 | |
4004121 | Cerreto di Spoleto | quiescente | P3 | 7896,0000 | |
F-14-0892 | Cingoli | attivo | P3 | 366672,0000 | |
F-14-0960 | Cingoli | attivo | P3 | 587814,0000 | |
F-14-0834 | Cingoli | attivo | P3 | 422511,0000 | |
F-14-0875 | Cingoli | attivo | P3 | 57238,0000 | |
F-14-0883 | Cingoli | attivo | P3 | 57129,0000 | |
XX000x | Xxxxxxxxxxx | X.X. | X0 | 00000,0000 | |
XX000 | Xxxxxxxxxxx | attivo | R3 | P4 | 231274,0000 |
CH434 | Cittaducale | Attivo | P4 | 22123,0000 | |
AD697 | Cittareale | Attivo | P3 | 11927,0000 | |
6D2A | Cittareale | Attivo | P3 | 12739,0000 | |
F-19-0958 | Colmurano | Attivo | P3 | 128631,0000 | |
F-25-0650 | Comunanza | Attivo | P4 | 8560,0000 | |
F-19-0385 | Corridonia | Attivo | P3 | 21510,0000 | |
26039 | Cortino | N.D. | P3 | 16572,0000 | |
26042 | Cortino | N.D. | P3 | 4973,0000 | |
26043 | Cortino | N.D. | P3 | 7158,0000 | |
26040 | Cortino | N.D. | P2 | 10603,0000 | |
26044 | Cortino | N.D. | P2 | 7870,0000 | |
26046 | Cortino | N.D. | P2 | 10946,0000 | |
26034 | Cortino | N.D. | P2 | 3018,0000 | |
26038 | Cortino | N.D. | P2 | 7230,0000 | |
1019 | Cortino | N.D. | P3 | 1775,0000 | |
999 | Cortino | N.D. | P2 | 1399,0000 | |
989 | Cortino | N.D. | P2 | 2292,0000 | |
15300 | Cortino | quiescente | P2 | 40036,0000 | |
15300 | Cortino | quiescente | P2 | 69698,0000 | |
15300 | Cortino | quiescente | P2 | 104053,0000 | |
998 | Cortino | N.D. | P2 | 8582,0000 | |
997 | Cortino | N.D. | P2 | 13775,0000 | |
993 | Cortino | N.D. | P2 | 9103,0000 | |
11872 | Cortino | attivo | P3 | 229849,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
F-29-0152 | Cossignano | attivo | P4 | 8421,0000 | |
F-27-5001 | Cossignano | attivo | P4 | 12656,0000 | |
F-29-0169 | Cossignano | attivo | P3 | 23522,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 74858,0000 | |
9352 | Crognaleto | attivo | P3 | 91820,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | attivo | P3 | 85502,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 298039,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 59988,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 157460,0000 | |
9235 | Crognaleto | attivo | P3 | 65349,0000 | |
F-12-2056 | Esanatoglia | attivo | P4 | 12365,0000 | |
F-12-1580 | Esanatoglia | attivo | P4 | 25625,0000 | |
F-12-1497 | Esanatoglia | attivo | P3 | 49318,0000 | |
F-12-1505 | Esanatoglia | attivo | P3 | 48347,0000 | |
F-12-1510 | Fabriano | attivo | P3 | 25930,0000 | |
F-12-1527 | Fabriano | attivo | P3 | 55966,0000 | |
F-12-2043 | Fabriano | attivo | P3 | 7139,0000 | |
F-12-1570 | Fabriano | attivo | P3 | 18891,0000 | |
F-12-1695 | Fabriano | attivo | P3 | 7747,0000 | |
F-12-1797 | Fabriano | attivo | P3 | 172172,0000 | |
F-12-1802 | Fabriano | attivo | P3 | 275909,0000 | |
F-12-1841 | Fabriano | attivo | P3 | 24206,0000 | |
F-12-2037 | Fabriano | attivo | P3 | 59839,0000 | |
F-12-1976 | Fabriano | attivo | P3 | 5638,0000 | |
F-19-6718 | Falerone | attivo | P3 | 7201,0000 | |
F-21-5087 | Falerone | attivo | P3 | 236244,0000 | |
F-21-1381 | Falerone | attivo | P3 | 8563,0000 | |
F-21-0346 | Falerone | attivo | P3 | 27660,0000 | |
15423 | Fano Adriano | attivo | P3 | 188268,0000 | |
6658 | Farindola | quiescente | P2 | 21296,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxx | quiescente | P2 | 89853,0000 | |
12943 | Farindola | quiescente | P2 | 302022,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxx | quiescente | P2 | 907494,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxx | quiescente | P2 | 69654,0000 | |
UM011 | Ferentillo | N.D. | R3 | P4 | 83760,0000 |
XX000 | Xxxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 000000,0000 |
UM151 | Xxxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 00000,0000 |
XX000 | Xxxxxxxxxx | N.D. | R3 | P4 | 31318,0000 |
UM150 | Ferentillo | N.D. | R4 | P4 | 234741,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
UM157 | Ferentillo | N.D. | R3 | P4 | 232926,0000 |
UM152 | Ferentillo | N.D. | R4 | P4 | 10225,0000 |
XX000 | Xxxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 000000,0000 |
XX000 | Xxxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 000000,0000 |
4560003 | Ferentillo | quiescente | P3 | 44731,0000 | |
4660013 | Ferentillo | quiescente | P3 | 17582,0000 | |
3363482 | Ferentillo | quiescente | P3 | 30191,0000 | |
3363534 | Ferentillo | quiescente | P3 | 26415,0000 | |
4560002 | Ferentillo | quiescente | P3 | 65105,0000 | |
4560005 | Ferentillo | quiescente | P3 | 1303,0000 | |
4560008 | Ferentillo | quiescente | P3 | 3668,0000 | |
4620003 | Ferentillo | quiescente | P3 | 18773,0000 | |
4660017 | Ferentillo | quiescente | P3 | 1406,0000 | |
4660019 | Ferentillo | quiescente | P3 | 2832,0000 | |
4620004 | Ferentillo | attivo | P3 | 712,0000 | |
UM003a | Xxxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 00000,0000 |
X-00-0000 | Force | attivo | P4 | 17296,0000 | |
F-25-0301 | Force | attivo | P4 | 7952,0000 | |
F-25-0507 | Force | attivo | P4 | 18508,0000 | |
F-16-0641 | Gagliole | attivo | P3 | 32143,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P2 | 107825,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P2 | 6696,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | quiescente | P2 | 98318,0000 | |
7824 | Isola del Gran Sasso d'Italia | quiescente | P2 | 108212,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P3 | 28677,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P3 | 31096,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P3 | 145612,0000 | |
0-25729 | Isola del Gran Sasso d'Italia | attivo | P3 | 91327,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | quiescente | P2 | 240379,0000 | |
15320 | Isola del Gran | quiescente | P2 | 859535,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
Sasso d'Italia | |||||
7823 | Isola del Gran Sasso d'Italia | quiescente | P2 | 76418,0000 | |
7837 | Isola del Gran Sasso d'Italia | quiescente | P2 | 397821,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P3 | 75471,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P3 | 76907,0000 | |
00000 | Xxxxx xxx Xxxx Xxxxx x'Xxxxxx | attivo | P3 | 526741,0000 | |
0-25857 | L'Aquila | attivo | P3 | 13365,0000 | |
XX7631 | Leonessa | N.D. | R3 | P4 | 7077,0000 |
7E7C | Leonessa | attivo | R4 | P3 | 26708,0000 |
7EE9 | Leonessa | attivo | R3 | P3 | 2274,0000 |
7EE9 | Leonessa | attivo | P3 | 1366,0000 | |
7E7C | Leonessa | attivo | P3 | 21038,0000 | |
F-19-0806 | Loro Xxxxxx | attivo | P3 | 690298,0000 | |
F-19-0789 | Loro Xxxxxx | attivo | P3 | 904677,0000 | |
F-19-0777 | Loro Xxxxxx | attivo | P3 | 323785,0000 | |
F-16-0130 | Macerata | attivo | P3 | 78791,0000 | |
F-16-0123 | Macerata | attivo | P3 | 548161,0000 | |
F-19-0736 | Macerata | attivo | P3 | 120376,0000 | |
687 | Maltignano | attivo | P3 | 150015,0000 | |
684 | Maltignano | attivo | P4 | 451936,0000 | |
682 | Maltignano | attivo | P4 | 65062,0000 | |
683 | Maltignano | attivo | P4 | 459845,0000 | |
F-19-1843 | Massa Fermana | attivo | P3 | 100228,0000 | |
X-00-0000 | Xxxxx Xxxxxxx | attivo | P3 | 72855,0000 | |
U674 | Micigliano | attivo | R3 | P3 | 112738,0000 |
U674 | Micigliano | attivo | P3 | 112738,0000 | |
F-19-5494 | Mogliano | attivo | P3 | 2601,0000 | |
F-19-0555 | Mogliano | attivo | P3 | 89495,0000 | |
F-19-1866 | Mogliano | attivo | P3 | 230558,0000 | |
F-19-0569 | Mogliano | attivo | P3 | 88190,0000 | |
F-19-0566 | Mogliano | attivo | P3 | 61412,0000 | |
F-19-5497 | Mogliano | attivo | P3 | 3129,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
F-23-0681 | Monsampietro | attivo | P3 | 3516,0000 | |
Morico | |||||
F-27-0156 | Montalto delle Marche | attivo | P3 | 58261,0000 | |
F-29-0230 | Montalto delle Marche | attivo | P4 | 29322,0000 | |
F-19-1864 | Montappone | attivo | P3 | 374049,0000 | |
F-25-0201 | Monte Rinaldo | attivo | P3 | 44416,0000 | |
F-21-0525 | Monte San Xxxxxxx | attivo | P4 | 34207,0000 | |
F-19-1838 | Monte Vidon Corrado | attivo | P3 | 25456,0000 | |
F-21-0258 | Monte Vidon Corrado | attivo | P3 | 211739,0000 | |
F-25-0322 | Montefalcone Appennino | attivo | P4 | 111053,0000 | |
UM265 | Montefranco | N.D. | R4 | P4 | 1413,0000 |
F-21-1393 | Montegiorgio | attivo | P3 | 106796,0000 | |
F-23-0576 | Xxxxxxxxxx di Fermo | attivo | P4 | 13527,0000 | |
3362856 | Xxxxxxxxxx di Spoleto | quiescente | P3 | 5719,0000 | |
1584 | Montereale | attivo | P3 | 51846,0000 | |
1585 | Montereale | attivo | P3 | 48435,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 32661,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | attivo | P3 | 6587,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | attivo | P3 | 8885,0000 | |
00000 | Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 48811,0000 | |
712 | Montorio al Vomano | N.D. | P3 | 45125,0000 | |
11981 | Montorio al Vomano | attivo | P3 | 16443,0000 | |
13639 | Montorio al Vomano | attivo | P3 | 29989,0000 | |
0-25952 | Montorio al Vomano | N.D. | P3 | 10509,0000 | |
XX000 | Xxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 00000,0000 |
XX000 | Xxxxxx | N.D. | R4 | P4 | 180106,0000 |
XX000 | Xxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 000000,0000 |
XX_XXXXX | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
XX000 | Xxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 00000,0000 |
XX000 | Xxxxxx | N.D. | R4 | P4 | 18489,0000 |
3370498 | Norcia | quiescente | P3 | 35960,0000 | |
3371025 | Norcia | quiescente | P3 | 30944,0000 | |
4710015 | Norcia | quiescente | P3 | 4747,0000 | |
4710014 | Norcia | quiescente | P3 | 3889,0000 | |
3371039 | Norcia | quiescente | P3 | 9088,0000 | |
296 | Offida | attivo | P3 | 19032,0000 | |
291 | Offida | attivo | P3 | 450153,0000 | |
295 | Offida | attivo | P3 | 42016,0000 | |
294 | Offida | attivo | P3 | 50224,0000 | |
294 | Offida | N.D. | P2 | 114416,0000 | |
1802 | Palmiano | attivo | P3 | 50787,0000 | |
F-21-0409 | Penna San Xxxxxxxx | attivo | P3 | 286629,0000 | |
F-21-1385 | Penna San Xxxxxxxx | attivo | P4 | 42298,0000 | |
F-19-0619 | Petriolo | attivo | P3 | 51674,0000 | |
0-26079 | Xxxxxxxxxxxx | X.X. | X0 | 000000,0000 | |
666 | Pietracamela | N.D. | P2 | 405251,0000 | |
F-19-1562 | Pievebovigliana | attivo | P3 | 461925,0000 | |
F-16-0794 | Pioraco | attivo | P4 | 533811,0000 | |
F-16-5375 | Pioraco | attivo | P4 | 127525,0000 | |
F-16-5068 | Pioraco | attivo | P3 | 377426,0000 | |
F-16-5072 | Pioraco | attivo | P3 | 25921,0000 | |
0-25842 | Pizzoli | quiescente | P2 | 3702,0000 | |
0-25846 | Pizzoli | quiescente | P2 | 1735,0000 | |
0-25717 | Pizzoli | quiescente | P2 | 56384,0000 | |
0-25862 | Pizzoli | attivo | P3 | 2150,0000 | |
0-25863 | Pizzoli | attivo | P3 | 8427,0000 | |
XX6966 | Poggio Bustone | N.D. | R4 | P4 | 827452,0000 |
F-12-1001 | Poggio San Vicino | attivo | P3 | 178342,0000 | |
F-12-1002 | Poggio San Vicino | attivo | P3 | 30314,0000 | |
3361933 | Poggiodomo | quiescente | P3 | 26766,0000 | |
UM271 | Polino | N.D. | R4 | P4 | 129011,0000 |
3470300 | Polino | attivo | P4 | 10725,0000 | |
F-16-0198 | Pollenza | attivo | P3 | 507502,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
MC62 | Posta | attivo | R3 | P3 | 8568,0000 |
7F5D | Posta | attivo | R4 | P4 | 17011,0000 |
7F69 | Posta | attivo | R4 | P4 | 2100,0000 |
MC65 | Posta | attivo | R4 | P4 | 23054,0000 |
MC64 | Posta | attivo | R4 | P4 | 7697,0000 |
MC62 | Posta | attivo | P3 | 8568,0000 | |
7F5D | Posta | attivo | P4 | 15296,0000 | |
7F69 | Posta | attivo | P4 | 1343,0000 | |
MC65 | Posta | attivo | P4 | 20224,0000 | |
MC64 | Posta | attivo | P4 | 4889,0000 | |
UM012 | Preci | N.D. | R4 | P4 | 7543,0000 |
3250127 | Preci | quiescente | P3 | 6551,0000 | |
80A6 | Rieti | attivo | R4 | P3 | 4166,0000 |
TA4 | Rieti | attivo | R3 | P3 | 327546,0000 |
AK532 | Rieti | attivo | P3 | 9525,0000 | |
AK500k | Rieti | attivo | P3 | 19014,0000 | |
AK516 | Xxxxx | xxxxxxxxxx | X0 | 000000,0000 | |
XX000 | Xxxxx | quiescente | P3 | 298443,0000 | |
AK517 | Xxxxx | xxxxxxxxxx | X0 | 00000,0000 | |
00X0 | Xxxxx | attivo | P3 | 406,0000 | |
TA4 | Rieti | attivo | P3 | 327549,0000 | |
F-19-0945 | Ripe San Ginesio | attivo | P3 | 129593,0000 | |
BC253 | Rivodutri | N.D. | R4 | P4 | 2026,0000 |
MT53 | Rivodutri | N.D. | R4 | P4 | 4172,0000 |
XX5352 | Rivodutri | attivo | P4 | 3302,0000 | |
9264 | Rocca Santa Xxxxx | quiescente | P2 | 103319,0000 | |
10677 | Rocca Santa Xxxxx | attivo | P3 | 33685,0000 | |
10709 | Xxxxx Xxxxx Xxxxx | xxxxxxxxxx | X0 | 00000,0000 | |
X-00-0000 | Xxx Xxxxxxx | attivo | P3 | 201923,0000 | |
F-19-1118 | San Ginesio | attivo | P3 | 158724,0000 | |
F-19-1856 | San Ginesio | attivo | P3 | 18461,0000 | |
X-00-0000 | Xxx Xxxxxxxx Xxxxxx | attivo | P3 | 339159,0000 | |
F-25-0292 | Santa Vittoria in Matenano | attivo | P4 | 34581,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
F-21-1386 | Santa Vittoria | attivo | P3 | 17897,0000 | |
in Matenano | |||||
UM206 | Sant'Anatolia di Narco | N.D. | R4 | P4 | 124527,0000 |
UM207 | Sant'Anatolia di Narco | N.D. | R4 | P4 | 24029,0000 |
UM306 | Sant'Anatolia di Narco | N.D. | R3 | P4 | 31275,0000 |
UM280 | Sant'Anatolia di Narco | N.D. | R4 | P4 | 16670,0000 |
UM281 | Sant'Anatolia di Narco | N.D. | R3 | P4 | 17169,0000 |
4590008 | Sant'Anatolia di Narco | quiescente | P3 | 1893,0000 | |
4590014 | Sant'Anatolia di Narco | quiescente | P3 | 8343,0000 | |
4590016 | Sant'Anatolia di Narco | quiescente | P3 | 1086,0000 | |
4590017 | Sant'Anatolia di Narco | quiescente | P3 | 737,0000 | |
4590018 | Sant'Anatolia di Narco | attivo | P3 | 1656,0000 | |
4590021 | Sant'Anatolia di Narco | attivo | P3 | 2193,0000 | |
4590011 | Sant'Anatolia di Narco | quiescente | P3 | 50259,0000 | |
4590019 | Sant'Anatolia di Narco | quiescente | P3 | 630,0000 | |
F-19-0857 | Sant'Angelo in Pontano | attivo | P3 | 50445,0000 | |
UM287 | Scheggino | N.D. | R4 | P4 | 18310,0000 |
XX000 | Xxxxxxxxx | X.X. | X0 | X0 | 000000,0000 |
3362007 | Scheggino | quiescente | P3 | 66307,0000 | |
3361960 | Scheggino | quiescente | P3 | 3204,0000 | |
3361976 | Scheggino | quiescente | P3 | 3024,0000 | |
3361992 | Scheggino | quiescente | P3 | 4096,0000 | |
3362004 | Scheggino | quiescente | P3 | 2889,0000 | |
3361968 | Scheggino | quiescente | P3 | 19212,0000 | |
F-16-0805 | Sefro | quiescente | P3 | 115312,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
F-16-0806 | Sefro | attivo | P4 | 34224,0000 | |
F-16-0844 | Sefro | attivo | P3 | 60400,0000 | |
UM210 | Sellano | N.D. | R3 | P4 | 106314,0000 |
UM208 | Sellano | N.D. | R4 | P4 | 68606,0000 |
UM209 | Sellano | N.D. | R3 | P4 | 58806,0000 |
F-19-1407 | Serrapetrona | attivo | P3 | 1018326,0000 | |
F-19-1411 | Serrapetrona | attivo | P3 | 10957,0000 | |
F-21-0489 | Smerillo | attivo | P4 | 20675,0000 | |
UM285 | Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 51448,0000 |
UM217 | Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 227134,0000 |
UM315 | Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 36547,0000 |
UM316 | Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 63741,0000 |
UM219 | Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 126349,0000 |
UM215 | Spoleto | N.D. | R3 | P4 | 88168,0000 |
4610046 | Spoleto | attivo | P3 | 920,0000 | |
3360352 | Spoleto | quiescente | P3 | 1961,0000 | |
3361035 | Spoleto | quiescente | P3 | 8841,0000 | |
3361039 | Spoleto | quiescente | P3 | 6276,0000 | |
3361140 | Spoleto | quiescente | P3 | 7715,0000 | |
4430010 | Spoleto | quiescente | P3 | 2321,0000 | |
4430012 | Spoleto | quiescente | P3 | 32361,0000 | |
4430018 | Spoleto | quiescente | P3 | 1927,0000 | |
4610020 | Spoleto | quiescente | P3 | 3470,0000 | |
3360334 | Spoleto | quiescente | P3 | 14983,0000 | |
3361045 | Spoleto | quiescente | P3 | 29663,0000 | |
4610019 | Spoleto | quiescente | P3 | 18764,0000 | |
4610025 | Spoleto | quiescente | P3 | 53809,0000 | |
4610030 | Spoleto | quiescente | P3 | 5368,0000 | |
4610036 | Spoleto | quiescente | P3 | 16660,0000 | |
3360927 | Spoleto | quiescente | P3 | 2234,0000 | |
3361989 | Spoleto | quiescente | P3 | 8448,0000 | |
3360931 | Spoleto | quiescente | P3 | 10981,0000 | |
4430019 | Spoleto | attivo | P3 | 2069,0000 | |
4430022 | Spoleto | quiescente | P3 | 624,0000 | |
4430023 | Spoleto | quiescente | P3 | 1402,0000 | |
4430025 | Spoleto | quiescente | P3 | 1755,0000 | |
4430027 | Spoleto | quiescente | P3 | 1471,0000 | |
4430021 | Spoleto | quiescente | P3 | 13161,0000 | |
4430026 | Spoleto | quiescente | P3 | 8679,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
645 | Teramo | N.D. | P2 | 87071,0000 | |
630 | Teramo | N.D. | P3 | 27757,0000 | |
00000 | Xxxxxx | quiescente | P2 | 373094,0000 | |
00000 | Xxxxxx | quiescente | P2 | 25908,0000 | |
00000 | Xxxxxx | quiescente | P2 | 83100,0000 | |
638 | Teramo | N.D. | P2 | 225866,0000 | |
00000 | Xxxxxx | quiescente | P3 | 281389,0000 | |
UM275 | Terni | N.D. | R4 | P4 | 16725,0000 |
F-19-1254 | Xxxxxxxxx | attivo | P3 | 246357,0000 | |
F-19-1860 | Xxxxxxxxx | attivo | P3 | 11020,0000 | |
F-19-1199 | Xxxxxxxxx | attivo | P3 | 249634,0000 | |
9401 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 764520,0000 | |
9402 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 209502,0000 | |
9410 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 130851,0000 | |
9426 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 875628,0000 | |
10818 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 48190,0000 | |
9399 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 71678,0000 | |
10819 | Xxxxxxxxxx Xxxxxx | quiescente | P2 | 174330,0000 | |
13773 | Torricella Sicura | quiescente | P2 | 45393,0000 | |
7757 | Tossicia | attivo | P3 | 35751,0000 | |
11863 | Tossicia | attivo | P3 | 49048,0000 | |
F-16-0967 | Treia | attivo | P3 | 85595,0000 | |
F-19-0898 | Urbisaglia | attivo | P3 | 174426,0000 | |
F-19-6737 | Urbisaglia | attivo | P3 | 59189,0000 | |
F-19-0890 | Urbisaglia | attivo | P3 | 83187,0000 | |
F-19-0926 | Urbisaglia | attivo | P3 | 176476,0000 | |
DA26 | Ussita | quiescente | P3 | 2627548,0000 | |
DA17 | Ussita | quiescente | P3 | 206326,0000 | |
DA23 | Ussita | quiescente | P3 | 74224,0000 | |
DA21 | Ussita | quiescente | P3 | 32543,0000 | |
14785 | Valle | quiescente | P2 | 13140,0000 |
ID_FRANA | COMUNE | STATO | RISK | HAZARD | AREA |
Castellana | |||||
1108 | Valle Castellana | attivo | P3 | 15870,0000 | |
00000 | Xxxxx Xxxxxxxxxx | quiescente | P2 | 204013,0000 | |
14787 | Valle Castellana | attivo | P3 | 134843,0000 | |
UM232 | Vallo di Nera | N.D. | R4 | P4 | 47218,0000 |
UM233 | Vallo di Nera | N.D. | R4 | P4 | 133615,0000 |
4700050 | Vallo di Nera | quiescente | P3 | 2281,0000 | |
4700050 | Vallo di Nera | quiescente | P3 | 29164,0000 | |
4700029 | Vallo di Nera | quiescente | P3 | 3920,0000 | |
4700033 | Vallo di Nera | quiescente | P3 | 44771,0000 |
A tali fenomeni se ne potranno aggiungere altri (con livelli di pericolosità P2), particolarmente interessanti nell’ottica della ricostruzione perché interessanti, ad esempio, i capoluoghi o intere frazioni. Il numero di eventuali ulteriori fenomeni da studiare in fase 1 non è determinabile analiticamente, ma può essere stimato entro un limite del 10% rispetto alle frane oggetto di attenzione 8295), con i limiti geometrici sopra descritti (poligoni sovraimposti a poligoni principali).
Attenzione prioritaria sarà dedicata ai fenomeni franosi che interessano (direttamente o sono prossimi) i centri abitati oggetto di ricostruzione oppure che interferiscono direttamente con le ipotesi di perimetrazione (Piani Attuativi e PSR) già predisposte dai Comuni. Particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni ad evoluzione rapida quali crolli e debris flow, questi ultimi da tenere in debito conto se sovraincombenti ad elementi a rischio di particolare valore (edifici strategici, centri abitati, infrastrutture lineari, etc.).
Le strutture tecniche del Commissario Straordinario e dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale hanno già individuato e condiviso un percorso metodologico di studio, che sarà la base di partenza per un confronto tecnico scientifico che costituirà la prima fase dello studio, contemporanea a quella del reperimento di tutti i dati disponibili; al termine di questa fase si addiverrà alla definizione di una metodologia unica di analisi che sarà adottata dai soggetti che saranno incaricati dall’ABDAC.
L’avvio dell’attività è subordinato alla stipula di un accordo tra il Commissario Straordinario, il Segretario Generale dell’ABDAC e i soggetti da quest’ultimo individuati per l’esecuzione degli studi (ISPRA, Università con interessi di ricerca nell’Appennino centrale e nelle zone interessate dagli eventi sismici del 2016 e del 2017).
METODOLOGIA OPERATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
La metodologia operativa è stata condivisa, nella sua filosofia generale, dalle strutture del Commissario Straordinario alla Ricostruzione e del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale, al fine di stabilire una forte sinergia operativa a supporto di una concreta collaborazione interistituzionale.
Su tale presupposto le Segreterie tecniche hanno avviato una serie di collaborazioni al fine di giungere ad una procedura operativa condivisa che tenga conto della rivisitazione in chiave attuale delle aree in dissesto a pericolosità elevata P3 e molto elevata P4 e all’aggiornamento della cartografia dei nuovi scenari conseguenti alla crisi sismica 2016/2017 nell’ambito del progetto RESTART posto in capo all’Autorità Distrettuale.
Le attività in campo per l’aggiornamento del PAI saranno condotte dai soggetti individuati dall’ABDAC, che avranno specifiche competenze in tema di pericolosità da frana e che avranno sviluppato esperienze istituzionali o scientifiche sul territorio oggetto di attenzione.
Tali soggetti, nel pieno rispetto delle Norme Tecniche di Attuazione dei diversi PAI, effettueranno gli studi di approfondimento in conformità con il programma di lavoro strutturato dalle Segreterie tecniche del Commissario Straordinario e dell’ABDAC. L’accordo definirà termini e modalità di esecuzione degli studi.
Lo studio si compone di due fasi:
• la prima fase è orientata alla verifica geometrica dei perimetri dei poligoni, all’analisi geomorfologica di campo e all’analisi dei dati multitemporali finalizzata alla stima dell’attuale livello di pericolosità posseduto da ciascun fenomeno. Completano la fase 1 il monitoraggio InSAR, condotto su tutti i perimetri oggetto di studio su immagini ad alta risoluzione della costellazione COSMO Sky Med (Sub-Progetto 1 – S.P. 1 dello schema), nonché la riorganizzazione sistematica dei dati acquisiti durante le prime fasi dell’emergenza post-sisma e l’elaborazione di specifica cartografia in ambiente GIS degli scenari evolutivi dei versanti per effetto degli eventi 2016 e 2017.
• la seconda fase, che parte dai risultati della prima ed è in parte sovrapposta ad essa, è orientata all’approfondimento degli aspetti tecnici connessi con l’evoluzione morfologica dei versanti mediante l’esecuzione di specifiche campagne di indagini geognostiche/geotecniche/geofisiche e successiva modellazione numerica (agli elementi finiti o agli elementi distinti) per la definizione del reale livello di stabilità e la predisposizione di un piano degli interventi di mitigazione della pericolosità da frana. Le attività della fase 2, inoltre, prevedono anche l’eventuale riclassificazione di alcuni areali per i quali gli esiti delle analisi interferometriche e le verifiche di stabilità denotano elevati livelli di attenzione. Per tali fenomeni, in funzione delle specifiche caratteristiche di ciascun fenomeno potranno essere previsti, se ritenuto necessario, idonei sistemi di allerta/allarme.
SEQUENZA DELLE ATTIVITA’
Le attività saranno realizzate secondo i criteri contenuti nelle NN.TT.A. dei diversi PAI vigenti (regionali, interregionali e nazionale) sulla base di una metodologia condivisa con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (ABDAC) che consentirà di mediare le diverse proposizioni e di addivenire ad un modello di stima della pericolosità robusto e scientificamente sostenibile.
Fase 1
Le attività da svolgere, secondo lo schema logico pensato per la fase 1, hanno l’obiettivo di aggiornare i diversi PAI (limitatamente ai fenomeni oggetto di approfondimenti) sulla base di un giudizio esperto recepito a livello di Autorità di Bacino Distrettuale, sentite le Regioni (in sede di Conferenze Permanenti).
L’iter successivo prevede l’approvazione delle modifiche da parte dell’ABDAC e l’adozione di eventuali nuove norme connesse con le modifiche introdotte. Le deperimetrazioni, in alcuni casi, così come la riclassificazione di areali a pericolosità elevata e molto elevata verso stati meno critici, consentiranno in molti casi la ricostruzione diretta, seppur con il rispetto di inevitabili prescrizioni tecniche.
Il progetto proposto, come ampiamente descritto nelle pagine precedenti, è suddiviso in 2 fasi, temporalmente distinte tra di loro, ma strettamente connesse e consequenziali tra di loro.
La prima fase mira, nell’arco di sei mesi, a concludere gli studi (condotti su base geomorfologica e fotointerpretativa/satellitare) e a definire eventuali variazioni dei perimetri e dei livelli di pericolosità attualmente attribuiti ai fenomeni. La seconda fase mira ad approfondire gli aspetti connessi con la stabilità dei versanti quando questi sono caratterizzati dalla presenza di elementi a rischio di elevato valore e/o di interesse strategico e le sole indagini geomorfologiche e fotointerpretative/interferometriche non sono state sufficienti a dirimere eventuali dubbi per mancanza di dati o per oggettiva difficoltà di interpretazione di quelli esistenti. Per tale ragione la fase 2 riguarderà un numero di poligoni sicuramente minore di quelli oggetto della prima fase, ma attualmente non stimabili. Xxxx demandata al Commissario la decisione se e quando attivare la fase 2.
Afferiscono alla fase 1 due sotto-progetti speciali: l’analisi storica ed il monitoraggio interferometrico satellitare di tutti i poligoni oggetto di studio (esteso anche ai tre anni successivi al termine delle altre attività della fase 1, con sessioni di analisi a base semestrale) e l’elaborazione della “Cartografia degli scenari di dissesto post-sisma 2016-2017”.
Il primo Sub-Progetto (S.P. 1) prevede l’analisi storica delle frane oggetto di approfondimenti partendo dalle immagini disponibili per l’area in studio dei 138 Comuni acquisite dalla costellazione COSMO SkyMed dell’ASI. L’attività prevede anche il monitoraggio dei fenomeni dopo la conclusione degli studi di cui alla fase 1, proprio per evidenziare eventuali deformazioni del terreno (per effetto della gravità) nelle aree prescelte per la realizzazione degli interventi di
ricostruzione o quelle per le quali sono da prevedere interventi strutturali di mitigazione della pericolosità attuale.
Il secondo Sub-Progetto (S.P. 2) riguarda l’analisi InSAR (InSAR Mapping) che l’Autorità Distrettuale sta portando avanti da circa un anno su immagini Sentinel; i circa 300 punti (PS) individuati saranno oggetto di verifica in campo durante le fasi di riperimetrazione dei dissesti.
Nell’ambito dello stesso Sub-Progetto si effettuerà lo studio dei dissesti potenziali e dei dissesti che interessano interi versanti (DGPV), spesso in roccia. Tali dati, unitamente a quelli derivanti dalla sistematica raccolta di tutti i dati inerenti alla presenza di fenomenologie gravitative sismoindotte sul territorio in esame, molti dei quali acquisiti nelle fasi immediatamente successive agli eventi sismici del 2016-2017, andranno a costituire la mappa di riferimento post-sisma da realizzare in ambiente GIS, utile anche per le attività di pianificazione e richiesta direttamente dall’Autorità di Distretto. L’enorme patrimonio di dati e conoscenza è attualmente disperso e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale ha la necessità di acquisire tale materiale proprio per porlo a sistema ed affrontare la tematica delle frane sismo-indotte, solo parzialmente presente all’interno dei PAI vigenti. In tale ottica il Sub-Progetto è finalizzato all’elaborazione di una specifica cartografia che descriva, alla scala di dettaglio, le fenomenologie sismoindotte non già presenti negli strumenti pianificatori a scala bacinale. I fenomeni della Valnerina, di Passo Cattivo, di Sasso Spaccato Monte Vettore, di Pescara del Tronto, Montelparo, di Rigopiano, di Ponzano di Civitella del Tronto, Rotella e del torrente Torbidone a Norcia sono solo alcuni dei fenomeni per i quali è necessario un focus specifico che sarà svolto dai tecnici della Segreteria Tecnica di Autorità di Distretto e dai Tecnici della Struttura Commissariale.
Il progetto, di fatto, è stato avviato per le preliminari fasi ricognitive, già nei primi mesi del 2020:
1. La Struttura Commissariale, nel corso della specifica videoconferenza tenutasi in data 3 giugno 2020, ha avviato la fase di interlocuzione con gli UU.SS.R. per la validazione dei perimetri delle aree in frana individuati negli stessi PAI ed oggetto degli studi di approfondimento. I tecnici degli UU.SS.R. hanno, successivamente, condiviso i contenuti dello strato informativo per un successivo confronto/riscontro con la STO dell’ABDAC.
2. Contestualmente è stata stabilita, con la Segreteria Tecnica dell’Autorità di Distretto, una condivisione dei dati elaborati con i predetti UU.SS.R.; le due strutture tecniche hanno condiviso dati ed informazioni, già presenti nei rispettivi Sistemi Informativi, analizzando congiuntamente i fenomeni franosi oggetto di approfondimenti.
Sono state già condivise tra la Struttura Commissariale e la STO dell’ABDAC, altresì, le basi tematiche da utilizzare in fase di sviluppo del progetto e quelle cartografiche. Gli standard cartografici sono quelli definiti dall’ABDAC e la piattaforma di riferimento è il WebGIS realizzato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale nell’ambito del progetto RESTART, recentemente presentato nel corso di uno specifico evento convegnistico. Gli strati informativi utilizzati saranno nella forma dello shapefile, secondo i data record definiti dal gestore della piattaforma. Le schede di censimento dei singoli fenomeni e quelle descrittive del versante
oggetto di studi sono tratte dal Progetto IFFI (e successivamente modificate) e indicate dalla STO dell’ABDAC. Esse saranno accuratamente analizzate e condivise (operando eventuali modifiche/integrazioni a quelle base) prima dell’inizio delle attività ricognitive di campo.
Le attività di campagna saranno finalizzate all’acquisizione di tutti gli elementi morfologici e degli elementi distintivi del dissesto, con inquadramento dello stesso alla scala del versante. Completerà l’analisi la perimetrazione del fenomeno e della relativa, prevedibile, area di interessamento futuro (in funzione dello stile, dello stadio e della distribuzione delle masse rimaneggiate) ed una relazione di sintesi in cui saranno descritti i diversi agenti morfoevolutivi presenti nell’area del dissesto.
I dati di input saranno rappresentati dall’analisi multitemporale condotta su immagini aeree (a partire dal volo RAF o dal Volo Italia - a seconda delle disponibilità), integrata con i dati ottenuti dalle analisi interferometriche elaborate su immagini satellitari (a partire dai primi anni 2000).
Le coperture aeree sono disponibili presso l’I.G.M.I. (a pagamento o previa convenzione da stipulare ad hoc) o presso i servizi cartografici delle quattro regioni interessate dal progetto. Sarà cura del Commissario concordare con i Presidenti delle Regioni le modalità di cessione temporanea delle immagini aeree che saranno oggetto di analisi fotointerpretativa da parte dei soggetti coinvolti nel progetto.
L’analisi multitemporale di area vasta su immagini satellitari acquisite con sensore radar (che ha come finalità il monitoraggio dei fenomeni anche dopo la conclusione della fase 1) sarà svolta in continuità con quella in corso di realizzazione da parte dell’Autorità di Distretto nell’ambito del Progetto RESTART (è possibile prevedere nella fase 1 un’estensione di analisi al periodo 2011-2020 mediante l’utilizzo delle immagini Sentinel1). Le immagini, in questo caso, sono quelle ad alta risoluzione acquisite dalla costellazione COSMO SkyMed di ASI.
Sempre nella fase 1 sarà svolta un’attività orientata alla elaborazione della “Carta degli scenari post sisma 2016-2017”, ovvero di quei fenomeni, molti dei quali non presenti negli inventari PAI, che hanno avuto una loro recente attivazione in concomitanza con la crisi sismica del 2016-2017 (frane sismoindotte).
Un Comitato Tecnico Scientifico funzionale all’intero progetto definirà le metodologie di studio per le diverse tipologie di fenomeni e per la stima della pericolosità di ciascun fenomeno secondo un modello nel quale confluiscano dati oggettivi (pendenze, esposizioni, litologie, etc.) e dati frutto di giudizio esperto (stato di attività, stile, stadio, distribuzione e altri elementi che possono concorrere alla definizione della probabilità di accadimento).
Il tempo stimato per lo svolgimento delle attività di cui alla fase 1 è pari a sei mesi, considerando anche i possibili condizionamenti delle attività di campo per effetto delle condizioni meteo tipiche del periodo invernale-primaverile (si ipotizza l’avvio delle attività all’inizio di gennaio 2020 e il completamento entro il 30 giugno 2020). Per le sole attività di InSAR Mapping e Monitoring è previsto un prosieguo per i successivi tre anni (la parte di inSAR Mapping dovrebbe concludersi entro la fine del 2021 mentre la parte inSAR Monitoring dovrebbe concludersi alla fine del mese di giugno del 2023).
I prodotti realizzati (per quanto riguarda l’aggiornamento delle aree PAI a pericolosità elevata P3 e molto elevata P4) saranno oggetto di consegna secondo un cronoprogramma che sarà definito dal Comitato Tecnico Scientifico prima dell’avvio delle attività. Ciò consentirà alla STO dell’ABDAC e alle Conferenze Permanenti di approvare gli esiti degli studi di approfondimento man mano che essi vengono completati e di adottare le conseguenti norme attuative. Ciascun fenomeno sarà descritto attraverso una relazione di sintesi contenente i contenuti sopra citati.
Fase 2
Al termine delle attività la Struttura Commissariale, di concerto con l’Autorità di Distretto, definirà le aree meritevoli di ulteriori approfondimenti attraverso l’esecuzione di indagini (geognostiche, geotecniche, geofisiche) che dovranno tenere conto anche delle risultanze dei dati interferometrici e che consentiranno di giungere all’elaborazione di modelli numerici di stabilità del versante (o della fascia di versante in esame). Per compiere tali attività sarà predisposto un ulteriore e specifico disciplinare tecnico redatto dalla Struttura Commissariale, dall’Autorità Distrettuale e dai consulenti scientifici, da porre a base dei successivi affidamenti ipotizzando l’utilizzo di un adeguato strumento normativo per l’affidamento delle prestazioni puntuali.
Il prodotto finale della fase 2 sarà una relazione specialistica per ciascun fenomeno analizzato i cui esiti saranno rappresentati nel fascicolo identificativo di ciascun fenomeno. I tempi stimati per le attività indicate per la fase 2 sono stimate in 8-12 mesi, comprensivi anche della procedura di affidamento delle singole prestazioni.
Gli esiti dello studio complessivo di verifica/aggiornamento/approfondimento di ogni area in dissesto indagata e descritta con ogni singola scheda tramite GIS saranno consegnati all’ABDAC che li utilizzerà nell’ambito della redazione del Piano Distrettuale per l’Assetto Idrogeologico.
La Struttura Commissariale, oltre ad esercitare il ruolo di alta sorveglianza sul progetto, effettuerà attività di coordinamento e monitoraggio negli organi che saranno definiti in fase di accordo tra la Struttura e l’ABDAC.
DETERMINAZIONE DELL’ENTITA’ DEL RIMBORSO
L’accordo ex art.15 della L. n.241 del 1990 prevede un rimborso da parte del Commissario Straordinario nel limite massimo stabilito dall’art. 2 dell’ordinanza n.113 del 2020. Tali rimborsi riguardano le spese e i costi sostenuti dalle parti dell’Accordo, anche per rimborsi per attività svolte da terzi.
Nel calcolo del valore di ciascuna attività, utile per la determinazione dell’entità del rimborso, sono state assunte le seguenti variabili come determinate in via numerica:
• Scenari di frana oggetto di approfondimento 295
• Numero di poligoni oggetto di approfondimento 434
• Numero di comuni interessati dagli studi 103
• Superficie totale delle frane (poligoni) oggetto di approfondimento (km2) 44,49
• Possibile numero massimo di fenomeni aggiuntivi oggetto di approfondimento (stima) 301
• Numero di sessioni di analisi interferometrica successive alla data di fine attività 6
• Numero di scenari di xxxxx xxxxxxxxxxxx (stima) 200
Nel calcolo del valore di ciascuna attività, utile per la determinazione dell’entità del rimborso, vanno incluse le attività di analisi, studi e ricerche, anche relativi alle migliori metodologie, necessari e utili per il perseguimento degli obiettivi di seguito meglio dettagliati.
Studi di approfondimento sugli areali a pericolosità elevata e molto elevata (S.A.)
La stima delle attività necessarie per l’esecuzione degli studi di approfondimento sui 295 scenari di
frana (434 poligoni) è basata sui seguenti elementi:
SA-1. Analisi di ciascun fenomeno (comprende la pre-schedatura del fenomeno, l’analisi scientifica e della letteratura specialistica, l’acquisizione degli studi specifici realizzati dalle Università e di tutti gli elementi presenti presso i Comuni ed altri Enti territoriali, etc.). Questa fase dovrà essere realizzata in stretta collaborazione con le Università del territorio che hanno elaborato negli anni analisi e studi sugli eventi franosi del territorio interessato dal sisma del 2016.
SA-2. Analisi multitemporale (comprende la selezione dei fotogrammi delle immagini aeree storiche, l’estrazione dei fotogrammi, l’analisi fotointerpretativa delle stereocoppie, l’analisi degli esiti dell’interferometria su immagini satellitari disponibili per il periodo di osservazione, etc.). Al fine di utilizzare tutte le conoscenze disponibili e le migliori metodologie esistenti, è prevista la stretta collaborazione con le Università.
SA-3. Rilievi di campagna (comprende l’esecuzione materiale del rilevamento geomorfologico di campo, la ricognizione diretta del perimetro del poligono, la rilevazione di indizi utili per la caratterizzazione del fenomeno, la schedatura completa del fenomeno, etc.). Per il rimborso delle spese effettivamente sostenute è definito un importo (funzione del range di
1 10% degli scenari oggetto di approfondimenti.
estensione di ciascun fenomeno) da moltiplicare per l’estensione di ciascun fenomeno e per tre fattori di criticità (tipologico - dipendente dal cinematismo associato a ciascun fenomeno, di stato – associato allo stato di attività di ciascun fenomeno, di pericolosità – associato al livello di pericolosità attualmente attribuito a ciascun fenomeno). Allo svolgimento di queste attività le parti cooperano con le proprie strutture e risorse, con il supporto delle Università coinvolte.
SA-4. Organizzazione dei dati in ambiente GIS (predisposizione delle carte di campagna, verifica di congruenza dei poligoni, analisi topologica, digitalizzazione). Al fine di evitare la duplicazione di attività finalizzate a documenti o risultati già disponibili, è previsto il coinvolgimento delle Università anche in questa fase.
SA-5. Relazione di sintesi (descrive l’esito dello studio di approfondimento, inquadrando il fenomeno nel suo contesto geomorfologico – con evidenza degli agenti presenti, e commenta le conclusioni in termini di pericolosità attribuita e di eventuale variazione del perimetro, fornendo indicazioni generali circa le ipotesi di intervento ai fini della messa insicurezza).
La relazione di sintesi è redatta, sulla base dei dati oggettivi acquisiti, dalla Autorità di Bacino Distrettuale, in collaborazione con la Struttura commissariale e le Università coinvolte.
Il totale dei rimborsi, stimati per le attività S.A., sopra descritte, non può superare l’importo massimo di € 1.600.000,00. Gli studi di approfondimento comprendono ulteriori 30 fenomeni (al massimo).
La misura del rimborso per attività eseguite da terzi deve essere calcolata in modo equo e proporzionato alle attività effettivamente svolte, sulla base di indici, parametri o listini previsti dalla legislazione vigente.
Sub-Progetto 1 – Analisi interferometrica InSAR da immagini satellitari e monitoraggio
Le attività necessarie per la realizzazione del sotto progetto intitolato “Sub-Progetto 1” sono basate su un criterio di estensione territoriale (per ogni km2 indagato) ed è utilizzato un criterio legato alla superficie di ciascun fenomeno (per scaglioni e considerando un fattore di incremento legato all’ordine di grandezza della superficie), eliminando gli scenari (e i poligoni) relativi a fenomenologie di frana per crollo e ribaltamento. Il calcolo del monitoraggio, invece, è effettuato considerando 6 sessioni di monitoraggio (con cadenza semestrale) su un arco temporale di 3 anni (anche in questo caso non sono stati considerati gli scenari (e i poligoni) relativi a fenomenologie di frana per crollo e ribaltamento). I rimborsi devono tenere conto dei costi relativi all’acquisizione delle immagini satellitari, ove queste non siano cedute a titolo gratuito dall’Agenzia Spaziale Italiana a soggetti pubblici convenzionati.
Il totale del rimborso massimo stimato per il X.X. 0, xxxxx determinato, non può superare il limite massimo di € 650.000,00. La misura del rimborso per attività eseguite da terzi deve essere
calcolata in modo equo e proporzionato alle attività effettivamente svolte, sulla base di indici, parametri o listini previsti dalla legislazione vigente.
Sub-Progetto 2 – InSAR Mapping e cartografia degli scenari di dissesto post-sisma 2016-2017
Le analisi InSAR Mapping sono state già avviate da parte dell’ABDAC nell’ambito del Progetto RESTART. Il cronoprogramma del Progetto prevede tempi di conclusione di alcune attività (tra cui quella relativa al InSAR Mapping) non compatibili con i tempi previsti per la fase 1. Per questa ragione le attività necessarie per il completamento dell’analisi InSAR vengono anticipate nell’ambito del Sub-Progetto 2 che riguarda la redazione di una cartografia degli scenari di dissesto post-sisma 2016-2017. L’attività in questione ha contenuti prettamente intellettuali per cui nell’analisi economica sono stati considerati i parametri indicati nelle premesse sia per il numero di scenari stimati sia per i corrispettivi per le prestazioni intellettuali. Completa il computo l’implementazione del SIT e il popolamento della banca dati. Queste attività saranno svolte in via prevalente con la collaborazione delle Università del territorio già in possesso di banche dati e studi consolidati in materia.
Il totale del rimborso stimato per il X.X. 0, xxxxx determinato, è stabilito nella misura massima
€500.000,00. La misura del rimborso per attività eseguite da terzi deve essere calcolata in modo equo e proporzionato alle attività effettivamente svolte, sulla base di indici, parametri o listini previsti dalla legislazione vigente.
Nella stima dei costi rimborsabili, a valere sull’importo determinato dall’articolo 2 dell’ordinanza
n.113 del 2020, sono compresi i costi aggiuntivi per le missioni, le trasferte, e ogni altro costo ammissibile sopportati dalle parti in misura eccedente le ordinarie attività istituzionali svolte con risorse proprie.
IMPORTO MASSIMO PER RIMBORSI A CARICO DEL COMMISSARIO
Personale, collaborazioni scientifiche, consulenze, risorse hardware e software. (come da stima analitica) SPESE PER ATTREZZATURE E PERSONALE DELLA STRUTTURA | € 2.750.000,00 |
Acquisto attrezzature tecnico scientifiche, noleggio automezzi, hardware, software e materiali di consumo, nonché sopralluoghi, trasferte, ecc. Varie per imprevisti | € 250.000 €200.000 |
TOTALE | € 3.200.000,00 |
Resta inteso che sono a carico dell’Autorità di Bacino i costi derivanti dal coordinamento delle attività finalizzato ad orientare ed assicurare approcci metodologici coerenti a livello di distretto e pertinenti agli strumenti di pianificazione nazionale e europea, dalla messa a disposizione di risorse umane, dati, strutture e strumentazione necessaria alla realizzazione di tutte le attività
previste nel presente Accordo nonché ogni costo conseguente al recepimento dei risultati ottenuti e successivo aggiornamento dei Piani stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI).
I Geologi della Struttura Commissariale2
Dott. Geol. Xxxxxx Xxxxxxxxxx Dott. Geol. Pierfederico De Pari Dott. Geol. Xxxxxx Xxxxxxxx
2 Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 s.m.i. e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.