PROCEDURA NEGOZIATA INERENTE IL SERVIZIO DI
PROCEDURA NEGOZIATA INERENTE IL SERVIZIO DI
ATTIVITA’ MOTORIA E SOCIALIZZANTE A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA’ PRESSO PALESTRA IN ZONA SUD - RE
Servizio a valenza distrettuale.
Distretto di Riferimento: REGGIO XXXXXX
La procedura negoziata ha per oggetto la realizzazione e organizzazione di un servizio di attività motoria e socializzante a favore di persone disabili, presso una xxxxxxxx xxxxx xxxxx xx xxxx xxx xx Xxxxxx Xxxxxx.
Il Servizio che si intende realizzare è rivolto a persone in condizione di fragilità motoria permanente o temporanea (disabili psico-fisici, adolescenti e maggiorenni residenti nel Distretto di Reggio Xxxxxx, persone anziane, persone di varia età che necessitano di Attività Fisica Adattata e/o attività motoria dedicata) e ad altri cittadini che non sono in condizione di fragilità.
Orientamenti
Il Servizio si colloca nel contesto della rete dei Servizi dell’Area Disabili del Distretto di Reggio Xxxxxx, ricompresa nell’integrazione all’Accordo di Programma di adozione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009- 2011 e relativi Piani attuativi, di cui l’ultimo con annualità 2013-2014, e sposa il paradigma dell’azione sociale così come oggi assunto e interpretato dal sistema locale dei servizi sociosanitari integrati. Tale paradigma si fonda, tra gli altri, su alcuni presupposti culturali e metodologici che trovano adeguata attuazione già in fase progettuale tramite la procedura negoziata, ovvero:
▪ il paradigma di lavoro socio-educativo che intende la co-progettazione come un processo dialogico in cui ci si accompagna reciprocamente (privato sociale, istituzioni, utenti, famiglie, contesti comunitari), ricalibrando attese, risorse e aspettative in un’ottica progettuale che scaturisce già in fase di lettura e analisi del bisogno, per realizzarsi in fase ideativa e di costruzione progettuale, proseguendo poi nel monitoraggio del servizio;
▪ la natura pubblica del welfare di comunità, che individua nel sistema dell’offerta pubblico-privato l’asse di alleanze, cooperazione, partnership (ma anche di competizione sulla qualità), tra attori diversi, in un processo generativo di risorse. Tutto ciò si traduce in un lavorare insieme pubblico, privato, famiglie per un bene comune attraverso pratiche fondate sulla condivisione delle responsabilità, per una comunità che diventa legittimamente componente della sfera pubblica laddove sa assumere iniziative che corrispondano ad esigenze e valori universalmente sentiti;
▪ la contestualizzazione delle azioni progettuali, affinché i servizi siano sviluppati in sinergia e forte integrazione con i territori in cui si collocano e con i luoghi di vita delle persone, fragili e non, per poter rappresentare un sostegno a una facilitazione allo sviluppo di relazioni di prossimità che possano avere vita anche fuori dallo spazio-tempo del servizio medesimo;
▪ la focalizzazione sui bisogni, ma anche e sempre più sulle risorse dei singoli, dei nuclei famigliari e dei territori, per rendere ogni azione progettuale stimolo ed esito di un empowerment dei singoli e delle comunità, oltre che vettore di pratiche innovative di integrazione e inclusione sociale.
Inoltre, il servizio oggetto della procedura si colloca nel contesto degli interventi a favore del tempo libero, che si qualificano per alcuni tratti costitutivi, rilevanti per il Servizio stesso:
▪ la finalizzazione dell’azione, che mira all’attività fisica, al mantenimento e potenziamento funzionale, ma anche ad obiettivi di ben-essere più complessivo, che riguardano la relazione con il proprio corpo, così
come l’interazione con l’ambiente circostante, con lo spazio e le sue barriere, ma anche la possibilità di muoversi e vivere il territorio, mediante pratiche sportive all’aria aperta. Allo scopo l’AUSL e l’ASMN garantiscono con proprio personale medico specialista (fisiatra e neurofisiatra) la valutazione clinica individuale preliminare con relative indicazioni all’attività motoria idonea;
▪ la declinazione dell’attività fisica anche come vettore socializzante, di stimolo alle relazioni e all’integrazione, veicolo per poter condividere tempo, interessi, azioni, eventi sia tra gli iscritti, che coi territori;
▪ l’attenzione costante al potenziamento delle abilità residue e delle autonomie, mantenendo un’ottica progettuale aperta e in itinere per ciascuna situazione, tentando di finalizzare anche l’azione sportiva e ludico-ricreativa in modo innovativo e specifico per ciascun utente e/o tipologia di utente;
▪ la gradualità dell’offerta, definita da una filiera di opzioni possibili, differenziate in corsi, attività individuali e azioni di gruppo nel territorio circostante, opportunità diverse che assumono grande rilevanza rispetto alle possibilità, ai desideri, potenzialità e bisogni dei singoli;
▪ la flessibilità dell’organizzazione del Servizio, ovvero la capacità di gestire gli obiettivi di lavoro e gli iscritti stessi con attenzione alle specifiche esigenze di ciascun individuo, del gruppo, dell’attività in sé, della socialità nel/col territorio (cercare e creare connessioni con cittadini, volontariato, parrocchie, centri sociali e altri luoghi di aggregazione del territorio, …), al fine di rendere il clima sereno, ma anche stimolante ed emancipativo per i singoli;
▪ l’azione nel contesto, da assumere non quale elemento accessorio, ma fondante il progetto, obiettivo e parte integrante del lavoro degli operatori istruttori, degli utenti stessi e dei loro famigliari, così come dei volontari e degli altri eventuali frequentatori della palestra, per agevolare l’integrazione.
Destinatari
L’attività è rivolta ad un “sistema cliente” di cui possono far parte più soggetti: persone disabili adolescenti e adulte, loro famigliari, altri potenziali fruitori che possano trovare agio nella frequenza di percorsi e nell’utilizzo di attrezzature dedicate a persone con compromissione fisica o con ridotta mobilità, persone e associazioni del quartiere che compongono, in senso lato, il contesto della comunità locale, singoli cittadini, il sistema dei servizi sociosanitari, altri servizi, volontari intercettati da ciascuno di questi attori, ...
Ognuno di questi soggetti deve essere considerato un interlocutore per la sostenibilità e lo sviluppo della progettualità complessiva, oltre che per l’evoluzione dei singoli iscritti, che devono poter trovare nel progetto un contesto fertile per costruire relazioni di tempo libero, spazio in cui sperimentarsi, esprimere abilità, risorse e competenze relazionali, affinché il progetto possa essere una palestra per il corpo, ma anche per lo spirito, per la socializzazione e l’integrazione. Uno spazio per il tempo libero, oltre che uno spazio per l’attività motoria.
Per quanto concerne i destinatari diretti, possono essere individuati in due macro-gruppi, come di seguito.
GRUPPO 1 – persone in condizione di fragilità (temporanea o permanente):
1. persone disabili adolescenti e adulte inviate dai servizi sociali, socio-sanitari e/o sanitari del Distretto di Reggio Xxxxxx, tramite invio documentato (richiesta dell’assistente sociale di riferimento, dell’UVH, ovvero con invio certificato da parte delle strutture sanitarie e riabilitative dell’AUSL e dell’AOSMN che, con protocollo specifico, forniscono una consulenza specialistica, presso la sede dell’attività oppure in ambulatorio, per la formulazione e valutazione preliminare del programma motorio più adeguato per l’utente). Queste persone necessitano o desiderano svolgere attività motoria per il mantenimento di autonomie fisiche e desiderio di socializzare. Si tratta di persone con disabilità motoria sia congenite, sia come esito stabilizzato di evento acuto, sia in
quanto patologie cronico-progressive che possono trarre un significativo giovamento da adeguati programmi di attività motoria non riabilitativa;
2. persone di varia età che, per traumi, impedimenti fisici momentanei, condizioni contingenti e temporanee o specifici quadri neurologici (ad esempio: M. di Parkinson, emiplegici, …), necessitano di AFA e/o attività motoria dedicata su indicazione dei Servizi sanitari di Riabilitazione dell’AUSL e dell’AOSMN, che, con protocollo specifico, forniscono una consulenza specialistica, presso la sede dell’attività oppure in ambulatorio, per la formulazione e valutazione preliminare del programma motorio più adeguato per l’utente;
3. persone disabili con certificato d’invalidità, adolescenti e adulte, residenti nel Distretto di Reggio Xxxxxx;
4. persone anziane residenti nel Distretto di Reggio Xxxxxx.
GRUPPO 2 – persone non in condizione di fragilità:
5. altri cittadini di ogni età e stato di salute, che desiderano frequentare le attività e i corsi offerti dal gestore nel programma di attività del servizio.
La palestra individuata può accogliere circa 180 frequentanti con cadenza bisettimanale.
Come esplicitato per ciascuna tipologia di utenti, l’accesso alle attività potrà avvenire sia tramite invio da parte dell’Unità Valutazione Handicap, per gli utenti in carico al sistema Integrato Socio-Sanitario Disabili, che previa visita fisiatrica, finalizzata a stabilire l’idoneità dell’utente ai programmi motori proposti, ovvero tramite richiesta spontanea da parte dei diretti interessati.
Destinatari indiretti sono invece, in primis, le famiglie delle persone che frequentano le attività motorie. Queste famiglie, riferendosi in particolare ai destinatari diretti individuati in gruppo 1, possono essere:
▪ partner xxxxxx e collaboranti rispetto a iniziative, progettazioni, predisposizione e mantenimento delle attività;
▪ partecipi, ma in termini di fruizione, di occasioni socializzanti in veste di accompagnatori dei propri congiunti – ad esempio, durante i tempi di attesa dei corsi, oppure in occasione di iniziative particolari che il gestore vorrà promuovere e realizzare presso la palestra o con gli iscritti. Si tratta di famiglie che possono essere esse stesse in difficoltà o sfuggenti sul piano relazionale, poco proattive, ma che, se stimolate e coinvolte, partecipano alla fruizione dell’evento o dell’occasione di incontro e scambio e magari nel tempo si rendono risorsa per il progetto;
▪ famiglie poco presenti o deleganti, stanche e poco motivate alla socializzazione, oppure famiglie che desiderano utilizzare questa opportunità per lasciare che i propri congiunti possano crearsi uno spazio autonomo di relazione.
Destinatario indiretto è anche il contesto sociale in cui si inserisce la palestra: singoli cittadini, servizi limitrofi, parrocchia/e di zona, esercizi commerciali presenti nel territorio circostante, volontariato, associazioni, agenzie culturali e ricreative, ... che in zona svolgono attività di ogni genere e tipologia, … tutti questi soggetti possono rappresentare una risorsa, in termini di socializzazione, per organizzare attività e iniziative in modo congiunto. Sono da intendersi perciò come interlocutori con cui aprire/proseguire dialoghi e collaborazioni, affinché gli iscritti alla palestra possano trovare agio e ricchezza nel frequentare quel contesto e perché quel contesto possa rappresentare un luogo in cui sviluppare la propria socialità nel tempo libero, costruire relazioni amicali, testare e mettere in pratica le proprie autonomie relazionali, nella logica di essere/fare/vivere comunità.
Progetto sul Servizio
Al Gestore è richiesta la conduzione e organizzazione di iniziative, corsi e attività motorie e socializzanti presso una palestra sita in zona sud della città, individuata dal Sistema pubblico.
Tale gestione si deve caratterizzare per:
▪ interventi diretti sul singolo utente, mediante accompagnamenti individuali e/o azioni progettuali gruppali appositamente allestiti con la finalità di sviluppare e favorire la mobilità fisica e funzionale, oltre che favorire la socializzazione ;
▪ una progettualità sul Servizio complessivamente inteso, per qualificare l’offerta di attività motoria e ludico-ricreativa in capo al Sistema territoriale dei servizi, così come nel territorio medesimo, mediante la creazione di uno “spazio d’incontro” in cui poter condividere passioni, interessi e bisogni legati all’attività fisica e allo sport, luogo in grado di valorizzare risorse e autonomie in chiave evolutiva, favorendo e promuovendo una prospettiva di inclusione sociale mediata dai contesti di aggregazione che pur non la esauriscono.
▪ azioni sul contesto per la realizzazione di iniziative sportive con finalità non agonistica, ma socializzante e ludico-ricreativa per un ben-essere complessivo della persona e della comunità, da effettuare in collaborazione con i Poli territoriali e con il sistema dei servizi sociosanitari del Distretto di Reggio Xxxxxx, con l’ASP Reggio Xxxxxx Città delle Persone, con associazioni e realtà del volontariato, con le realtà del privato sociale e del privato del territorio, con i singoli cittadini del quartiere
o sviluppando, laddove possibile, interazioni progettuali volte ad arricchire le opportunità di socializzazione degli iscritti, così come della comunità locale;
o connettendosi a progettualità e percorsi in essere attuati da altri soggetti del territorio in continuità con gli obiettivi del presente servizio e adeguati al singolo frequentante o a gruppi;
o proponendo attività accattivanti per liberi cittadini e/o target di popolazione (es: per giovani, per donne, ecc …) del quartiere e della città che possano rappresentare possibilità relazionali e socializzanti per i destinatari in condizione di fragilità (gruppo 1), affinché questi siano sempre più coinvolti in contesti normalizzanti, in cui possano essere e sperimentarsi parte della comunità locale e non solo viversi come fruitori di servizi.
Nello specifico, il Gestore dovrà dimostrare di avere la capacità di articolare i corsi e le attività della palestra nell’arco della giornata dal mattino alla sera, dal lunedì al sabato e con orari differenziati per poter consentire le maggiori possibilità di frequenza agli iscritti. L’attività dovrà essere fruibile per almeno 38 settimane all’anno, oltre a corsi estivi, nell’ottica di ottimizzazione dell’uso delle risorse e per una migliore qualità del Servizio offerto. Tale organizzazione deve essere flessibile per poter consentire sia attività individuali, che di gruppo.
I corsi e le azioni progettuali dovranno avere finalità motoria e socializzante, pertanto la palestra che sarà individuata sarà composta, oltre agli spazi destinati alle attività fisiche (spazio palestra per attrezzi e corsi, spazio spogliatoio, …), anche da uno spazio dedicato all’accesso/accoglienza degli iscritti, tipo segreteria/saletta di attesa da intendere anche come club house, ovvero come spazio comune per la socializzazione degli iscritti, luogo in cui potersi fermare e stare, perciò non solo luogo di ingresso/uscita dalle attività.
Funzioni e personale
Al Gestore è innanzitutto richiesto di realizzare il Servizio in sinergia e armonia con gli orientamenti del Sistema Pubblico descritti sopra, partecipando in modo continuativo e attivo a luoghi di concertazione e co- costruzione col Sistema medesimo.
Al Gestore, pertanto, è richiesto il presidio delle funzioni
▪ progettuali, per l’ideazione e la promozione del Servizio, anche attraverso specifiche azioni e iniziative,
▪ di direzione, coordinamento e supervisione al Servizio,
▪ corsuali, per la realizzazione delle attività motorie,
▪ gestionali, per la tenuta contabile, l’accoglienza degli iscritti e la segreteria, oltre al presidio necessario per garantire la sicurezza, in conformità con la normativa vigente.
Ciascuna funzione deve essere realizzata da personale qualificato. Nello specifico,
▪ per quanto concerne la funzione di direzione e coordinamento del Servizio, deve essere attuata da personale qualificato e/o esperto nella realizzazione/coordinamento/sviluppo dei contenuti del presente Servizio, con tenuta rispetto agli obiettivi, dotato di adeguate competenze con riferimento sia al versante tecnico-sportivo, che rispetto ai contenuti e alle modalità di gestione di Servizi a favore di utenza fragile;
▪ per quanto concerne le attività motorie, gli istruttori dovranno essere in possesso di idoneo patentino, titolo di laurea specifica e assicurazione, oltre ad aver maturato, con riferimento specifico all’utenza individuata in gruppo 1, un’esperienza di almeno 24 mesi e una formazione dedicata, entrambe da documentare.
A discrezione del Gestore, il personale qualificato potrà comunque e auspicabilmente essere affiancato in ogni funzione da personale aggiuntivo volontario, reperito e selezionato dal Gestore medesimo, che possa costituire un valore ulteriore per il progetto sia in termini di attività concreta prestata, ma anche rispetto alla socializzazione, mediante la condivisione di proprie conoscenze e reti relazionali e/o il coinvolgimento degli iscritti in proprie occasioni di socializzazione.
Al Gestore è richiesto di individuare già in fase progettuale una persona quale referente del progetto, che funga anche da interfaccia per gli attori del Sistema Pubblico.
Sede
Per la realizzazione del Progetto sarà messa a disposizione dell’Aggiudicatario, senza alcun onere d’affitto, una palestra sita in zona sud della città individuata dal Sistema Pubblico, resa idonea e accogliente per l’attività oggetto del presente bando, completa dei macchinari necessari all’attività ginnica, a norma rispetto alla normativa inerente la sicurezza. Tale struttura sarà concessa in comodato d’uso gratuito all’Aggiudicatario, con apposito atto, da stipularsi a seguito dell’aggiudicazione definitiva del servizio.
Saranno invece a carico dell’ente gestore, le utenze e le spese di gestione dell’immobile, tutte le manutenzioni ordinarie, l’aggiornamento e la manutenzione dei presidi per la sicurezza e le pulizie.
Parte dell’attività potrà avere come sede il quartiere in cui è sita la palestra, oltre a spazi verdi urbani adatti all’attività motoria, ovvero lo spazio della città, in quanto funzionale ai fini della socializzazione e costruzione di comunità.
Partnership e Composizione dei costi
Il progetto prevede sui diversi fronti l’apporto e la collaborazione di un partenariato, così articolato:
▪ il Comune di Reggio Xxxxxx, che provvederà, con dotazioni assegnate al progetto Reggio Xxxxxx Città Senza Barriere, all’adeguamento della struttura individuata, all’arredo degli spazi e all’acquisto delle attrezzature;
▪ i Servizi di Riabilitazione dell’AUSL e del SMN, che, come da protocollo definito, forniranno una consulenza specialistica, presso la sede dell’attività oppure in ambulatorio, per la formulazione e valutazione preliminare del programma motorio più adeguato per l’utente;
▪ il Sistema Integrato dei Servizi Socio-Sanitari, che contribuirà alle spese di gestione del progetto, con una cifra annua non superiore a € 50.000,00 (iva inclusa), così composta: Spesa sociale coperta con fondi dell’Azienda FCR per l’Ambito Disabili, pari a € 25.000,00/annui (iva inclusa) e Spesa sanitaria coperta con fondi in capo all’Azienda USL, pari a € 25.000,00/annui (iva inclusa);
▪ gli iscritti alle attività, o le loro famiglie, che vi contribuiranno mediante il pagamento al gestore di una quota quadrimestrale o annuale, calcolata in base alla durata e alla frequenza ai corsi che decideranno di scegliere. Tale quota sarà definita:
o per i destinatari del gruppo 1, con formule di abbonamento bimestrale a canone calmierato, quantificato in:
€ 55,00 per 1 frequenza a settimana,
€ 110,00 per 2 frequenze a settimana,
€ 170,00 per 3 frequenze a settimana,
o per i destinatari del gruppo 2, con formule di abbonamento a costi di mercato, a discrezione dell’Aggiudicatario;
▪ il gestore, che dovrà contribuire con una quota a proprio carico, da calcolarsi in base alla progettualità definita congiuntamente e in percentuale comunque non superiore al 20% dei costi annuali. Tale quota di compartecipazione potrà essere erogata in cash (in denaro) o in kind (in natura), a seconda del progetto esito della procedura negoziata. Al gestore sarà inoltre richiesto di incassare le rette di abbonamento pagate dagli iscritti.
Tempi
Il contratto avrà durata di 365 gg. naturali e consecutivi dalla consegna dei servizi, con diritto per la Stazione appaltante di rinnovo sino ad identico periodo, senza possibilità di diniego da parte dell'Esecutore, agli stessi patti e condizioni economici, a fronte di comunicazione formale ed a seguito delle verifiche di legge.
Il servizio, comunque, dovrà essere avviato e pienamente in esercizio a far data dal 09/01/2017.