SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
I FINANZIAMENTI PER LA RICERCA
NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
I FINANZIAMENTI PER LA RICERCA
NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA
Relatore
Pres. Sez. Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
Hanno collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: Xxxxx Xxxxxxxxxx, dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxx, dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx
per l’editing: Xxxx Xxxxxxxxxx
SOMMARIO
Pag.
Deliberazione 7
* * *
Relazione 13
Sintesi 15
CAPITOLO I – Quadro normativo di riferimento 17
1. La legislazione europea 17
2. La legislazione nazionale 19
CAPITOLO II – Il piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico 21
1. Cenni generali 21
2. Gli obiettivi del Piano 22
3. Le azioni del Piano e il loro stato di realizzazione 26
4. Lo sviluppo del comparto alimentare biologico 36
CAPITOLO III – Il quadro finanziario 37
1. Il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità 37
2. La gestione del capitolo 7742 39
CAPITOLO IV – I progetti di ricerca per l’agricoltura biologica 45
1. Premessa 45
2. I progetti di ricerca 45
CAPITOLO V - Considerazioni conclusive, esiti del contraddittorio e raccomandazioni proposte 61
1. Considerazioni conclusive 61
2. Esiti del contradditorio 63
3. Raccomandazioni proposte 63
***
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Obiettivi e azioni del Piano 22
Tabella 2 - Indicatori di risultato 23
Tabella 3 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020 23
Tabella 4 – Dimensioni e andamento del fatturato, anni 2008-2020 25
Tabella 5 - Cronoprogramma del Piano strategico nazionale 25
Tabella 6 – Cap. 7742 – esercizi 2016-2021 40
Tabella 7 - Rapporto tra pagato sul p.g. 02 e massa spendibile, anni 2016-2021 41
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Tabella 8 - Rapporto tra somma del pagato sui xx.xx. 02 e 083 e massa spendibile,
anni 2016-2021 44
Tabella 9 - Progetti iniziati nell’anno 2016 46
Tabella 10 - Progetti iniziati nell’anno 2017 47
Tabella 11 - Progetti iniziati nell’anno 2018 48
Tabella 12 - Progetti iniziati nell’anno 2020 51
Tabella 13 - Progetti iniziati nell’anno 2021 59
Tabella 14 - Progetti iniziati nell’anno 2022 59
***
INDICE DEI GRAFICI
Grafico 1 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020 24
Grafico 2 - Incidenza della spesa biologica sull’agroalimentare totale – anno 2020 36
Grafico 3 - Distribuzione della spesa biologica per comparto – anno 2020 36
Grafico 4 - Rapporto tra pagato sul p.g. 02 e massa spendibile, anni 2016-2021 41
Grafico 5 - Rapporto tra somma del pagato sui xx.xx. 02 e 083 e massa spendibile,
anni 2016-2021 44
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DELIBERAZIONE
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Deliberazione n.
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
II Collegio Adunanza del 31 marzo 2022 e
Camera di consiglio del 31 marzo 2022 Presieduta dal Presidente aggiunto Xxxxx Xxxxx XXXXXXXX
Composta dai magistrati:
Presidente aggiunto della Sezione: Xxxxx Xxxxx XXXXXXXX
Consiglieri: Xxxxx XXXX, Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx X’XXXXX, Xxxxxxx XXXXXX, Xxxxx
XXXXXXX, Xxxxxxxxx XXXXXXXXX, Xxxxxxx XXXXXXXXXX
Referendari: Xxxxxxx XXXXXXXXXX
* * *
Visto l’art. 100, comma 2, Cost.;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche verificando la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge e valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa;
vista la deliberazione della Sezione in data 24 gennaio 2018, n. 1/2018/G, con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’anno 2018 e nel contesto triennale;
vista la relazione, presentata dal Presidente Xxxxx Xxxxx XXXXXXXX, che illustra gli esiti
dell’indagine avente a oggetto “I finanziamenti per la ricerca nell’agricoltura biologica”;
visto l’art. 85 d.l. 17 marzo 2020 n. 18/2020 e, in particolare, il comma 8-bis (convertito dalla l. n. 27/2020), così come modificato dall’art. 26-ter d.l. n. 104/2020 (convertito dalla l. n. 126/2020) recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”;
visto il decreto presidenziale 18 maggio 2020, n. 153, recante “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento delle camere di consiglio e delle adunanze in videoconferenza e firma digitale dei provvedimenti dei magistrati nelle funzioni di controllo della Corte dei conti”;
viste le “Indicazioni operative per lo svolgimento di adunanze, camere di consiglio e riunioni – ottobre 2020” adottate, in data 1° ottobre 2020 con prot. 2597/2020, dal Presidente della Sezione;
visto il decreto presidenziale 27 ottobre 2020, n. 287 “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento in videoconferenza delle udienze del giudice nei giudizi innanzi alla
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Corte dei conti, delle Camere di consiglio e delle adunanze, nonché delle audizioni mediante collegamento da remoto del pubblico ministero;
visti i decreti n. 2/2020 e n. 3/2020 e successive integrazioni e modificazioni del Presidente della Sezione con cui i Magistrati assegnati alla Sezione medesima sono stati ripartiti tra i diversi collegi;
vista l’ordinanza n. 6/2022, prot. n. 670 del 10 marzo 2022, con la quale il Presidente della Sezione ha convocato il II Collegio per l’adunanza del 31 marzo 2022, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento;
vista la nota di convocazione n. 676 del 10 marzo 2022, in attuazione della succitata ordinanza presidenziale n. 6/2022, con la quale il Servizio di segreteria per le adunanze ha dato avviso che la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato è stata convocata in adunanza per il giorno 31 marzo 2022, trasmettendo la suddetta nota ai seguenti uffici:
- Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Organismo indipendente di valutazione della performance;
Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e
dell’ippica;
Direzione generale agricoltura biologica e sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali;
- Ministero dell’economia e delle finanze:
Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; udito il relatore, Presidente Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx;
uditi, in rappresentanza delle Amministrazioni:
- per il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali:
Ufficio PQAI 1, Cons. Xxxxxx Xxxxxxxx, dirigente, e dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx;
- per il Ministero dell’economia e delle finanze:
Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Ufficio II, dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx;
vista la memoria n. 1 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica, prot. n. 141759 del 28 marzo 2022, acquisita al prot. n. 819 del 28 marzo 2022,
DELIBERA
di approvare, con le indicazioni formulate in sede di Camera di consiglio, la relazione
avente a oggetto “I finanziamenti per la ricerca nell’agricoltura biologica”.
La presente deliberazione e l’unita relazione saranno inviate, a cura della Segreteria della Sezione, alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Presidenza della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Commissione Bilancio della Camera dei deputati nonché alle seguenti amministrazioni:
- Presidenza del Consiglio dei ministri: Ufficio del Segretario generale,
- Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Organismo indipendente di valutazione della performance;
Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e
dell’ippica;
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Direzione generale agricoltura biologica e sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali;
- Ministero dell’economia e delle finanze:
Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Le amministrazioni interessate comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre
2005, n. 266 (legge finanziaria 2006).
Le medesime, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati, adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244.
La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”).
La relativa relazione è inviata, altresì, alle Sezioni Riunite in sede di controllo.
Il Presidente aggiunto e relatore Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
x.xx digitalmente
Depositata in segreteria il
Il dirigente Xxxxxxx Xxxxx Xxxxx
x.xx digitalmente
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RELAZIONE
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Sintesi
La relazione esamina la gestione del “Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica”, istituito al fine di finanziare programmi di ricerca nell’ambito del biologico ed in tema di sicurezza e salubrità degli alimenti, nel contesto del “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico” - Psn, elaborato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali - Mipaaf in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti nel settore.
Sono state analizzate le prescrizioni contenute nel Piano al fine di verificare i risultati conseguiti, il rispetto dei tempi programmati e le modalità utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Dal punto di vista finanziario, è stata oggetto di analisi la gestione del capitolo 7742 dello stato di previsione del Mipaaf negli esercizi 2016–2020, periodo di riferimento della presente relazione; al fine di attualizzare l’analisi svolta sono stati inseriti i dati finanziari relativi anche all’esercizio 2021 ed i progetti in corso nel 2022.
La gestione ha evidenziato profili di criticità, con particolare riferimento alla rilevante formazione di residui, da attribuirsi peraltro, per buona parte, alle caratteristiche specifiche della procedura di assegnazione delle risorse.
Sono state, altresì, individuate problematiche, sotto il profilo organizzativo, condivise dall’amministrazione, che suggeriscono la necessità di interventi diretti a velocizzare i procedimenti, a partire dalla fase di valutazione delle proposte progettuali fino all’accertamento della congruità degli oneri sostenuti e, infine, alla liquidazione dei contributi concessi, anche per limitare la formazione di residui e realizzare un più efficace smaltimento degli stessi.
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CAPITOLO I
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Sommario: - 1. La legislazione europea - 2. La legislazione nazionale
1. La legislazione europea
L’agricoltura biologica è stata disciplinata in ambito europeo con il regolamento n. 2092 del 19911 che prevedeva il metodo di produzione biologico per i soli prodotti agricoli, escludendo il settore zootecnico e la produzione del vino e dell'olio, poi inseriti nelle normative successive. Venivano, invece, già indicate la procedura e le regole per l'etichettatura e il controllo dei prodotti biologici; in Italia il regolamento è stato recepito con il d.lgs. 17 marzo 1995, n. 220 2.
Nel 1992 un nuovo regolamento, il n. 2078/19923, ha previsto la possibilità di ottenere contributi per chi avesse intrapreso coltivazioni con metodologie compatibili con la protezione dell’ambiente.
Per disciplinare le produzioni animali da agricoltura biologica è invece intervenuto il reg. (Ce) n. 1804/994. In tale sede è stata regolamentata, in particolare, la tracciabilità dell’intera filiera produttiva, fino alla commercializzazione dei prodotti.
Successivamente, è stato emanato il reg. (Ce) n. 834/20075 che, nell’abrogare i
precedenti, ha definito, all’art. 3, gli obiettivi perseguiti dalla produzione biologica6.
1 Regolamento (Cee) n. 2092/91 del Consiglio, del 24 giugno 1991, relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari.
2 D.lgs. n. 220/1995 “Attuazione degli artt. 8 e 9 del regolamento Cee n. 2092/91 in materia di produzione agricola ed agro-alimentare con metodo biologico”.
3 Regolamento (Cee) n. 2078/1992 del Consiglio, del 30 giugno 1992, relativo a “metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell'ambiente e con la cura dello spazio naturale”.
4 Regolamento (Ce) n. 1804/1999 del Consiglio, del 19 luglio 1999 “che completa, per le produzioni animali, il regolamento (Cee) n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari”.
5 Regolamento (Ce) n. 834/2007 del Consiglio, del 28 giugno 2007 relativo alla “produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (Cee) n. 2092/91”.
6 Individuati nella realizzazione di un sistema di gestione sostenibile per l’agricoltura, ottenendo prodotti di alta qualità, producendo un’ampia varietà di alimenti ed altri prodotti agricoli ottenuti con procedimenti che “non danneggino l’ambiente, la salute umana, la salute dei vegetali o la salute e il benessere degli animali”.
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È poi intervenuto il reg. (Ue) n. 848/20187 sulla produzione biologica, che ha abrogato e sostituito il precedente del 2007.
Le principali novità introdotte sono state, in sintesi, le seguenti:
- l’ambito di applicazione è stato esteso ai prodotti elencati nell’allegato I del
trattato sul funzionamento dell’Ue8;
- sono state inserite, tra le altre, le definizioni di “misure preventive” e “misure precauzionali”, con riferimento specifico ai requisiti della produzione bio, nonché la definizione di “nanomateriali”, espressamente proibiti;
- è stato consentito agli Stati membri di avere regole che proibiscano l’etichettatura di prodotti contenenti sostanze non ammesse sopra una determinata soglia, ma tali regole non impediscono la commercializzazione di prodotti biologici ottenuti in altri Stati membri9;
- sono stati individuati criteri per esonerare gli operatori dall’obbligo di
certificazione;
- è stata introdotta, anche in ambito Ue, la certificazione per “gruppi di operatori”, individuando i requisiti10 per accedere a tale agevolazione;
- è stato regolato l’import, consentito solo tramite due procedure, una che prevede accordi commerciali bilaterali tra l’Ue e i singoli paesi richiedenti; l’altra, che prevede il riconoscimento di autorità od organismi privati, unicamente ai fini della certificazione.
In sostanza, l’intervento del legislatore europeo del 2018 è stato articolato su tre direttrici.
La prima è rappresentata dallo sviluppo economico, infatti il biologico è uno dei
settori che maggiormente si è espanso nell’ultimo decennio.
7 Regolamento (Ue) n. 848/2018 del 30 maggio 2018 relativo alla “produzione biologica ed alla etichettatura dei
prodotti biologici e che abroga il regolamento (Ce) n. 834/2007”.
8 Il settore della ristorazione restava escluso, ma era prevista la facoltà degli Stati membri di riconoscere standard
nazionali, fermo restando, in questi casi, il divieto dell’utilizzo del logo europeo.
9 In altri termini, è rimasta in vigore la prescrizione per cui un prodotto biologico realizzato in Italia che abbia un residuo superiore a 0,01 ppm non può essere etichettato e venduto come “bio”, ma lo stesso prodotto, con lo stesso livello di residui realizzato in altro Stato membro, può essere etichettato e venduto liberamente in Italia.
10 I requisiti sono: costo di certificazione superiore al 2 per cento del fatturato bio, fatturato inferiore a 25.000 euro l’anno, superfici massime diverse per tipologie produttive; il gruppo deve avere personalità giuridica, prevedere un sistema di controllo interno nonché avere un sistema di commercializzazione comune tra i membri, che devono trovarsi in prossimità geografica.
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Vi è stata poi la necessità di adeguarsi alla strategia “Europa 2020”11 che ha dato priorità alla crescita sostenibile ed alla promozione di un’economia più efficiente, verde e competitiva.
Si è, infine, ravvisata l’esigenza sia di realizzare forme di controllo più efficienti, tramite la semplificazione del sistema normativo ed una più snella organizzazione amministrativa, sia di agevolare le piccole imprese, penalizzate nell’ingresso nel settore dalla necessità di avere una struttura articolata ed un capitale significativo per gestire le incombenze burocratiche e sostenere i costi connessi.
Tale regolamento sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2021 ma, a causa delle difficoltà derivanti dalla pandemia, la data è stata posposta al 1° gennaio 2022, per effetto del reg. Ue n. 1963/ 202012.
2. La legislazione nazionale
La l. 7 marzo 2003, n. 38, recante “Disposizioni in materia di agricoltura biologica”, disciplina il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità13, finalizzato al finanziamento di programmi annuali, nazionali e regionali, di ricerca in materia di agricoltura biologica, nonché in materia di sicurezza e salubrità degli alimenti, in coerenza con la comunicazione 2000/C-28/02 della Commissione europea14.
Le modalità di funzionamento del Fondo, i soggetti coinvolti e le spese ammissibili sono state successivamente regolamentate con il d.m. n. 5424 del 17 maggio 2013.
A tali disposizioni si è aggiunta la disciplina in materia di concessione di contributi per il finanziamento di programmi di ricerca e sperimentazione in agricoltura biologica definita nel d.m. n. 84318 del 14 novembre 2014.
Si rileva, inoltre, che nel 2016 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, su
11 Strategia decennale proposta dalla Commissione europea il 3 marzo 2010 per promuovere una “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” con un maggiore coordinamento della politica economica e sociale tra Unione europea e Stati membri.
12 Regolamento (Ue) n. 2020/1693 dell’11 novembre 2020 che “Modifica il regolamento (Ue) n. 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici per quanto riguarda la sua data di applicazione e alcune altre date in esso previste”.
13 Istituito dall’art. 59, c. 2, l. n. 488 del 23 dicembre del 1999. Per la trattazione completa del punto si veda il cap. III, par. 1.
14 Comunicazione 200/C28/02 “Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo”.
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proposta del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), il “Piano strategico nazionale del biologico”15, nel quale erano previste dieci “azioni” finalizzate alla crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata alle produzioni biologiche; tali obiettivi avrebbero dovuto essere raggiunti entro il 2020.
Infine, merita di essere sottolineato che, nel mese di marzo 2022, è stata promulgata la l. 9 marzo 2022, n. 23, recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”.
In particolare, la stessa disciplina:
- il sistema delle autorità nazionali e locali e degli organismi competenti;
- i distretti biologici e l’organizzazione della produzione e del mercato, compresa l’aggregazione tra i produttori e gli altri soggetti della filiera;
- le azioni per la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, compresa la semplificazione amministrativa, e i mezzi finanziari per il sostegno alla ricerca e alle iniziative per lo sviluppo della produzione biologica, la realizzazione di campagne di informazione e di comunicazione istituzionale, nonché la promozione dell’utilizzo di prodotti ottenuti con il metodo biologico da parte degli enti pubblici e delle istituzioni;
- l’uso di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.
Di particolare rilievo è l’art. 9, c. 1, che prevede l’istituzione del “Fondo per lo sviluppo della produzione biologica” alimentato da una quota parte delle entrate derivanti dal contributo di cui all’art. 59, c. 1, l. 23 dicembre 1999, n. 488, nella misura del 2 per cento, derivanti dalla vendita di fertilizzanti, prodotti fitosanitari, compresi relativi coadiuvanti, di sintesi chimica e la contestuale soppressione del “Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità”. È previsto, pertanto, che le disponibilità finanziarie presenti nel Fondo preesistente siano trasferite al nuovo Fondo.
15 Si veda il successivo cap. 2.
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CAPITOLO II
IL PIANO STRATEGICO NAZIONALE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA BIOLOGICO
Sommario: 1. Cenni generali. – 2. Gli obiettivi del Piano. – 3. Le azioni del Piano e il loro stato di realizzazione. - 4. Lo sviluppo del comparto alimentare biologico.
1. Cenni generali
Il “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico”, la cui durata è stata individuata nel quinquennio 2016-2020, facendola coincidere con la Politica di sviluppo rurale16 finanziata dalle risorse europee, è stato approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti Stato–Regioni17.
Nell’elaborazione sono stati coinvolti tutti i soggetti portatori di interesse nel settore al fine di individuare obiettivi condivisi da tutta la filiera produttiva.
Il Piano era strutturato in tre parti:
- l’analisi di contesto, che consentiva la definizione dei punti di forza, di debolezza e le opportunità da cui far discendere gli obiettivi e le azioni del Piano;
- la definizione della strategia di sviluppo del sistema biologico, con
l’individuazione degli obiettivi;
- le azioni18.
Il Piano strategico nazionale non dispone di una dotazione finanziaria dedicata, ma alcune azioni sono supportate da specifiche linee di finanziamento.
Sul punto l’amministrazione ha comunicato quanto segue:
- l’azione 1 e l’azione 3 sono finanziate con le risorse disponibili nell’ambito della
Rete rurale nazionale;
- le azioni 2, 6 e 10 sono finanziate con le risorse del Fondo per la ricerca nel settore
dell’agricoltura biologica e di qualità citato;
- l’azione 4 è finanziata dal Fondo per le mense scolastiche biologiche; in questo
16 La politica di sviluppo rurale prevede che gli Stati membri o le regioni predispongano programmi pluriennali (Psr) secondo le esigenze delle proprie zone rurali.
17 Accordo sancito ai sensi dell’art. 4 d.lgs. n. 281/1997 – repertorio atti n. 51/Csr del 24 marzo 2016.
18 Le azioni sono analiticamente descritte dal successivo par. 3.
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caso, le risorse sono ripartite tra le regioni;
- le azioni 5 e 8 non necessitano di risorse per la loro realizzazione, in quanto
riguardano attività di regolazione di competenza dell’amministrazione;
- le azioni 7 e 9 sono realizzate con risorse stanziate nell’ambito della convenzione sottoscritta dalla Direzione generale degli affari generali, delle risorse umane e per i rapporti con le regioni e gli enti territoriali con la società Sin s.r.l19.
Tabella 1 - Obiettivi e azioni del Piano
Obiettivo generale | Obiettivi specifici | Azioni di riferimento |
Sviluppo complessivo del sistema biologico nazionale | Rafforzamento della fase produttiva | Azione 1 |
Azione 2 | ||
Azione 5 | ||
Azione 7 | ||
Rafforzamento delle relazioni di filiera | Azione 2 | |
Azione 8 | ||
Azione 9 | ||
Rafforzamento del sistema biologico | Azione 3 | |
Azione 4 | ||
Azione 6 | ||
Azione 10 |
Fonte: Psn.
2. Gli obiettivi del Piano
Tramite il Piano ci si è posti l’obiettivo di sviluppare complessivamente il sistema biologico nazionale, promuovendo un elevato livello di coordinamento tra i soggetti interessati.
L’amministrazione ha individuato due indicatori di risultato: il primo prevedeva il
19 La Sin s.r.l., a partecipazione pubblica maggioritaria per il 51 per cento, è stata costituita dall’Agea, ente pubblico non economico, il 29 novembre 2005, ai sensi dell’art. 4 d.l. 9 settembre 2005, n. 182, convertito dalla l. 11 novembre 2005, n. 231, con il compito di gestire e sviluppare il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).
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raggiungimento di un obiettivo fisico, vale a dire l’incremento della superficie interessata da produzioni biologiche, il secondo di tipo economico, essendo riferito all’aumento del valore del fatturato del settore.
I due indicatori sono stati scelti in quanto, oltre a dare una reale, e concretamente apprezzabile, misura dei progressi compiuti tramite l’azione di sostegno, sono facilmente misurabili nella loro evoluzione.
Tabella 2 - Indicatori di risultato
Indicatore | Unità di misura | Valore al 2014 | Valore al 2020 | Variazione |
Superficie a biologico | Ettari | 1.387.913 | 2.100.000 | 50 per cento |
Valore mercato bio | Mld. euro | 3,88 | 5 | 30 per cento |
Fonte: Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico (Psn).
Come sintetizzato nella tabella, il Piano si proponeva di aumentare la superficie interessata da produzioni biologiche del 50 per cento nel periodo, ossia di passare da 1.387.913 ettari, valore al 2014, a 2.100.000, valore al 2020; nonché di incrementare il fatturato del settore del 30 per cento: da 3,88 miliardi di euro nel 2014, a 5 miliardi di euro nel 2020.
Al riguardo, per quanto concerne, innanzitutto, lo sviluppo della superficie interessata dalle produzioni biologiche, come riportato nel report pubblicato sul sito Sinab20 “Rivoluzione Bio 2021 - I numeri chiave della filiera”, alla data del 31 dicembre 2020, essa risulta essere pari a 2.095.380 ettari, dimostrando un’evoluzione coerente con gli obiettivi individuati dal Piano.
Tabella 3 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020
2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 |
1.387.913 | 1.492.579 | 1.796.363 | 1.908.653 | 1.958.045 | 1.993.236 | 2.095.380 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Sinab.
20 Strumento informativo istituzionale, il Sinab è il sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica.
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Grafico 1 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Sinab.
In risposta ad una specifica nota istruttoria finalizzata a chiarire le modalità di accertamento delle superfici, l’individuazione del soggetto che effettua le relative misurazioni e l’esistenza di procedure di validazione e controllo, l’amministrazione ha comunicato che i dati vengono trasmessi al Mipaaf dagli organismi di controllo, enti autorizzati dallo stesso Ministero alla verifica, le cui rilevazioni sono trasmesse tramite apposite tabelle predisposte da Eurostat21.
Per quanto concerne, invece, i dati relativi al fatturato di settore, come riportato nel report “Rivoluzione Bio 2021 - Verso il piano di azione italiano per lo sviluppo del biologico”, anche esso pubblicato sul sito Sinab, nel 2020 i consumi interni di prodotti agroalimentari biologici sono stati pari a 4,358 miliardi di euro, mentre le esportazioni sono state pari a 2,619 miliardi al 2020.
Di seguito la rappresentazione grafica dell’andamento del fatturato, sia interno che
estero, dal 2008 al 2020.
21 La base dei dati utilizzata dagli organismi di controllo è rappresentata dalle notifiche di inizio attività con il metodo biologico, le quali vengono effettuate mediante il Sistema informativo biologico-Sib, istituito con d.m. n. 2049 del 2012. Tale sistema utilizza l’infrastruttura del Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica- Sinab, che garantisce la disponibilità di servizi di certificazione delle informazioni, attraverso procedure di controllo supportate da banche dati delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del d.m. suddetto. Le validazioni ed i controlli sono a cura degli organismi di controllo che rilasciano un documento giustificativo ogniqualvolta sia necessario. I dati delle aziende agricole, ivi incluse le aziende biologiche, sono rilevati dall’Istat, con cadenza decennale. L’ultima rilevazione è avvenuta nel 2010 con il VI Censimento generale dell’agricoltura. In data 1° gennaio 2021 è stato dato avvio al VII Censimento generale dell’agricoltura la cui raccolta dati è terminata il 30 giugno 2021.
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5000
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Domanda interna
Export Bio
1370
377
1550
1000
1800
1050
2000
1135
2175
1200
2320
1260
2613
1420
2660
1650
3094
1915
3466
2006
4089
2266
4291
2425
4358
2619
Tabella 4 - Dimensioni e andamento del fatturato, anni 2008-2020
Fonte: Report “Rivoluzione Bio 2021 - Verso il Piano di azione italiano per lo sviluppo del biologico”, valori in milioni di euro.
Di seguito, la tabella che descrive il cronoprogramma:
Tabella 5 – Cronoprogramma del Piano strategico nazionale
2016 | 0000 | 0000 | 0000 | 0000 | ||||||
I | II | I | II | I | II | I | II | I | II | |
Approvazione Piano | ||||||||||
Azione 1: Biologico nei piani di sviluppo rurale | ||||||||||
Azione 2: Politiche di filiera | ||||||||||
Azione 3: Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale | ||||||||||
Azione 4: Biologico e Green public procurement | ||||||||||
Azione 5: Semplificazione della normativa sul biologico | ||||||||||
Azione 6: Formazione, informazione e trasparenza | ||||||||||
Azione 7: Biologico Paper less | ||||||||||
Azione 8 Revisione normativa sui controlli | ||||||||||
Azione 9: Controllo alle importazioni | ||||||||||
Azione 10: Piano per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica |
Fonte: Psn.
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3. Le azioni del Piano ed il loro stato di realizzazione
Nel dettaglio, le dieci azioni previste nel Piano strategico nazionale erano le seguenti:
Azione 1 - Biologico nei Piani di sviluppo rurale-Psr: l’intervento si proponeva di uniformare le modalità di applicazione delle misure di sostegno all’agricoltura “bio” previste dai Psr regionali e di indirizzare a favore del settore anche altre azioni previste dagli stessi.
Operazione 1.1 - Verifica dell’applicazione della Misura “agricoltura biologica” all'interno dei Psr 2014-2020.
Sono stati attivati, a partire dal 2016, all'interno della Rete rurale nazionale-Rrn22 due progetti, affidati a Crea e Ismea23 che hanno portato alla realizzazione di tre pubblicazioni; due da parte del Crea24 e una da parte dell’Ismea25.
Operazione 1.2 - Verifica e proposte di miglioramento del sistema dei controlli e delle sanzioni sulle aziende che aderiscono alla già menzionata misura.
L’attività svolta è stata tesa ad armonizzare gli interventi delle regioni in materia di controlli e sanzioni, in relazione al rispetto delle prescrizioni contenute nei diversi piani di sviluppo rurale. Su tale argomento Ismea ha pubblicato uno studio “Analisi dei pagamenti e dei sistemi sanzionatori nella misura 1126 nei Psr 2014-2020”. Non si ha notizia di iniziative regolamentari o normative da parte dell’amministrazione sul punto.
22 La Rete rurale nazionale è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete rurale europea - Rre) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014- 2020. Il programma della Rete rurale nazionale, approvato con decisione comunitaria C (2015) 3487 del 26 maggio 2015, è gestito dal Mipaaf tramite i propri enti vigilati, il Crea e l’Ismea. Tali enti hanno stretto accordi di cooperazione con il Ministero e realizzano attività indicate in piani biennali; gli stessi sono articolati in schede progetto che trattano temi afferenti alle politiche di sviluppo rurale, tra cui l’agricoltura biologica, alla quale sono dedicate due schede progettuali.
23 Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) è un ente pubblico di ricerca agroalimentare, Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) è un ente pubblico economico che realizza servizi informativi, assicurativi e finanziari per le imprese agricole; entrambi sono vigilati dal Mipaaf.
24 “L’agricoltura biologica nei Psr 2014-2020” e “L’agricoltura biologica nella programmazione 2014-2020”.
25 “Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari: il ruolo del biologico e delle Ig”.
26 La misura 11 sostiene l'adozione del metodo di produzione biologico, caratterizzato da un'elevata sostenibilità ambientale in quanto migliora lo stato della biodiversità e la naturalità dell’ambiente, tramite il divieto all'impiego di prodotti fitosanitari e fertilizzanti di sintesi e mediante l’avvicendamento e la diversificazione colturale.
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Operazione 1.3 - Elaborazione, anche attraverso un progetto specifico della Rete rurale nazionale, di una linea d'azione orientata alla verifica e diffusione delle “azioni di sistema” nel campo dell’agricoltura biologica.
È stata realizzata una pubblicazione da parte di Crea27 e due da parte di Ismea28.
Azione 2 - Politiche di filiera: la misura si proponeva di favorire l’aggregazione dei soggetti operanti nei settori della trasformazione, della distribuzione e del commercio, attraverso la realizzazione di specifiche forme associative.
Operazione 2.1 - Verifica della fattibilità tecnica e delle modalità attuative per la costituzione di organizzazioni di produttori.
L’amministrazione si è attivata per verificare con la Commissione Ue la possibilità di costituire organizzazioni di produttori nel settore; tuttavia, quest’ultima ha comunicato che le stesse non potrebbero accedere ai benefici previsti e dovrebbero essere quindi sostenute attraverso iniziative specifiche nell'ambito della politica di sviluppo rurale.
Sul punto, Ismea ha realizzato uno studio29.
Operazione 2.2 - Verifica delle piattaforme logistiche, valutazione delle carenze infrastrutturali, analisi dei fabbisogni e presentazione di proposta operativa.
Il 21 dicembre 2018 è stata firmata una convenzione tra l’Ismea e il Mipaaf al fine di realizzare tale operazione e presentare una proposta operativa.
In particolare, rientra nella convenzione sopracitata il progetto di ricerca “FiBio”, volto a supportare le politiche di filiera del settore biologico, l’attuazione della certificazione di gruppo, la diffusione del biologico nelle università e la tracciabilità delle transazioni commerciali.
Azione 3 - Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale: l’azione si proponeva di valutare l’opportunità dell'introduzione di un segno distintivo, promuovere il biologico made in Italy attraverso un piano di internazionalizzazione
27 “Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione”.
28 “Come diventare agricoltore biologico. Le fasi della conversione aziendale” e un quaderno “La formazione dei
formatori in agricoltura biologica e biodinamica”.
29 “Analisi e possibili sviluppi delle organizzazioni di produttori che commercializzano prodotti biologici”.
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dell’agro-alimentare e di sviluppare campagne di informazione specifiche per
l’agricoltura biologica, utilizzando anche il web.
Operazione 3.1 - Valutazione dell'opportunità commerciale dell'introduzione di un segno distintivo per la riconoscibilità della produzione biologica italiana.
In data 29 luglio 2021 è terminato l’esame da parte della competente commissione della Camera dei deputati del disegno di legge recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. In tale contesto, è stata prevista l'introduzione di un marchio per il bio italiano così da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese.
Operazione 3.2 - Promozione del biologico made in Italy da realizzarsi con il piano di
internazionalizzazione dell’agro-alimentare.
L’amministrazione ha rappresentato l’esigenza di poter avere uno specifico finanziamento per poter realizzare questo punto del programma; peraltro, tale misura è finanziata con le risorse disponibili nell’ambito della Rete rurale nazionale.
Operazione 3.3 - Strumenti e campagne di comunicazione sull’agricoltura biologica.
Nell’ambito della comunicazione, un ruolo rilevante è svolto dal Sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica - Sinab, strumento informativo istituzionale i cui contenuti sono costantemente alimentati ed aggiornati30.
Gli stessi sono stati implementati tramite un progetto triennale, coordinato da Ismea, denominato “Dimecobio III” (2018-2020), che ha promosso iniziative, anche con il coinvolgimento dell’Istituto agronomico del Mediterraneo di Bari (Ciheam-Bari), del quale l'amministrazione ha dichiarato il possesso di “comprovata e pluriennale competenza ed esperienza nel comparto del biologico”.
Tramite il progetto, si è effettuata una ricognizione delle fonti ed analizzati i dati relativi ad operatori, superfici ed importazioni del settore biologico nonché il monitoraggio delle irregolarità riscontrate sulle importazioni di prodotti biologici da
30 Ciò avviene tramite l’analisi e l’aggiornamento delle norme nazionali ed europee; la raccolta e l’elaborazione dei dati strutturali del biologico italiano; l’indicazione degli eventi, degli appuntamenti e delle novità; la rassegna stampa; la gestione del centro documentale; l’aggiornamento costante del data base su ricerca e sperimentazione; la redazione dei contenuti della pubblicazione “Bio in cifre”, contenente i dati principali annuali del biologico italiano; la pubblicazione annuale di quaderni tematici su filiere biologiche specifiche; il funzionamento dello “Sportello informativo Sinab”, rivolto ad ogni tipo di utenza.
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paesi terzi.
In tale contesto, Ismea si è occupato della raccolta dei dati relativi a prezzi, rese e costi, nonché della realizzazione di stime del valore alla produzione e al consumo per il settore; l’ente ha inoltre contribuito alla redazione di quaderni tematici, che, con cadenza annuale, approfondiscono le tematiche di settore. Sono stati pubblicati, rispettivamente nel febbraio 2019 e 2020, un quaderno sulla filiera del comparto cerealicolo ed un altro sul settore olivicolo biologico italiano.
Azione 4 - Biologico e green public procurement: l’azione si proponeva di stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche. Operazione 4.1 - Verifica delle condizioni normative e ricognizione di esperienze sull’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione pubblica e costituzione di gruppo di lavoro
che fornisca soluzioni operative.
Le mense scolastiche biologiche31 sono state previste dall’art. 64, c. 5 bis,32 d.l. 24 aprile 2017, n. 50, convertito dalla l. 21 giugno 2017, n. 9633, che ha istituito un fondo ad hoc per le stesse, stanziando 4 milioni di euro per l'anno 2017, 10 milioni per l'anno 2018, 8 milioni per l'anno 2019 e 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020.
Tale fondo è finalizzato a consentire alle regioni ed alle province autonome di ridurre i costi a carico delle famiglie beneficiarie del servizio di mensa scolastica biologica e di realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole.
L’amministrazione ha attivato una apposita piattaforma online per l’adesione alle
mense scolastiche biologiche da parte delle stazioni appaltanti pubbliche e delle scuole
31 Sul punto è in corso l’indagine IV.5/2020 di questa Sezione avente ad oggetto: “Il sostegno ai beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica”.
32 D.l. 24 aprile 2017, n. 50 - Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
Art. 65, c. 5 bis – Servizi nelle scuole:
Al fine di promuovere, a decorrere dall'anno scolastico 2017/2018, il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l'ambiente nell'ambito dei servizi di refezione scolastica negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, è istituito nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il Fondo per le mense scolastiche biologiche, con una dotazione pari a 4 milioni di euro per l'anno 2017 e a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2018. […] Il Fondo è destinato a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione ed è assegnato annualmente alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'art. 8 d.lgs. 28 agosto 1997, n. 281, sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa biologica presenti in ciascuna regione e provincia autonoma.
33 L. 21 giugno 2017, n. 96, Conversione in legge, con modificazioni, del d.l. 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
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parificate e private; alla data del 30 giugno 2020, risultavano aver aderito 1.515 istituti scolastici per un totale di 23.276.461 pasti biologici annui dichiarati, con un notevole incremento rispetto al dato rilevato al 30 giugno 2018, che vedeva coinvolti 685 istituti scolastici, per un totale di 11.198.836 pasti biologici dichiarati.
In concreto, sono stati liquidati34 gli importi di 9.966.513,49 euro per l’anno 2018, di 10.000.000,00 euro per il 2019 e di 5.000.000,00 euro per il 2020.
Operazione 4.2 – Avvio di raccordi con altri dicasteri al fine di definire linee di intervento condivise sulle specifiche tematiche.
Il decreto del Ministero dell’ambiente (ora Ministero della transizione ecologica) del 10 marzo 2020 ha approvato i criteri ambientali minimi per la ristorazione pubblica e, in relazione alla fornitura di prodotti biologici, ha recepito le osservazioni proposte, in sede di consultazione, dal Mipaaf.
Azione 5 - Semplificazione della normativa sul biologico: l’azione si proponeva di favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni regionali.
Operazione 5.1 - Rivisitazione dell’intero corpus normativo con la partecipazione delle amministrazioni regionali, con l’obiettivo di realizzare un testo unico contenente la normativa nazionale di settore.
È stato emanato il d.m. n. 6793 del 18 luglio 201835 che raccoglie le disposizioni nazionali relative all’attuazione della normativa comunitaria emanate nel corso dell'ultimo decennio.
Operazione 5.2 - Studio di impatto ed analisi di scenario dell'introduzione della nuova normativa sulla certificazione di gruppo.
La certificazione di gruppo è finalizzata a favorire i piccoli imprenditori tramite il risparmio di spesa sui costi della stessa.
È stata affidata ad Ismea, tramite un accordo stipulato con il Mipaaf ai sensi dell’art. 15 l. 7 agosto 1990, n. 241, in data 21 dicembre 2018, la realizzazione dello studio “Le filiere biologiche: progetto per l’analisi della distribuzione del valore, lo studio della
34 Rispettivamente con il d.m. n. 8443 del 06 febbraio 2019, il d.m. n. 83182 del 27 novembre 2019 ed il d.m. n. 9343114 del 27 novembre 2020.
35 “Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (Ce) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Abrogazione e sostituzione del decreto n. 18354 del 27 novembre 2009”.
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certificazione di gruppo, la formazione e la tracciabilità” nell’ambito del progetto Fibio.
Il progetto, che si concluderà nel 2023, finanziato dal Mipaaf e coordinato da Ismea in partnership con il Ciheam Bari, prevede una serie di attività, tra cui alcune dedicate alla nuova forma di certificazione; quest’ultimo, assieme ad Ifoam Organics Europe36 ed all’Università politecnica delle Marche, ha redatto tre documenti37.
Azione 6 - Formazione, informazione e trasparenza: l’azione si proponeva di realizzare percorsi formativi sull’agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori e di rafforzare i servizi del Sinab per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore.
Operazione 6.1 - Tavolo di confronto con il Miur (Ministero dell’istruzione , università e ricerca-ora Mur-Ministero dell’università e della ricerca) per definizione di programmi di approfondimento professionale su agricoltura biologica e biodinamica e sperimentazione in due atenei.
L’amministrazione ha rappresentato che, nell’ambito del programma “Rete rurale 2014-2020”, è proseguito il progetto “Rural4Università”, che ha previsto una fase di formazione online rivolta a studenti universitari sulla piattaforma dedicata in materia di “Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione”; in tale contesto sono stati pubblicati degli studi38.
Il Mipaaf ha poi proposto al Miur l’istituzione di un tavolo di confronto per le attività di informazione e formazione in materia di agricoltura biologica.
È stato poi affidato ad Ismea, mediante il progetto Fibio, uno studio volto a definire, partendo dall’analisi dei percorsi formativi in materia di agricoltura biologica già attivi oggi in ambito universitario, programmi di approfondimento professionale sull’agricoltura biologica e biodinamica e sperimentazione, che terminino con il rilascio di appositi diplomi di specializzazione post-laurea.
36 Federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica.
37 “Criticità e opportunità della nuova normativa nei paesi membri ed esperienze pilota significative in vista della sua applicazione”; “La certificazione di gruppo in agricoltura biologica: le nuove regole europee a confronto- Criticità e opportunità della nuova normativa nei paesi membri e esperienze pilota significative in vista della sua applicazione”; “La certificazione di gruppo in agricoltura biologica: le norme europee a confronto-Analisi comparata delle regole europee con le normative di alcuni Paesi equivalenti (India, Stati Uniti, Tunisia)”.
38 “Sviluppo rurale 2020 - Cambiamenti per il futuro dei giovani e il rilancio del settore agricolo nel prossimo
decennio”; “Ruralearn - Formazione online”; “Ruralcamp - Esperienza sul campo”.
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31
L’Università Alma Mater di Bologna è stata individuata per lo svolgimento di un progetto pilota denominato “Corso di alta formazione in agricoltura biologica e biodinamica”; l’amministrazione ha riferito che sarebbe in corso la stipula della convenzione tra l’Ismea e la suddetta università per disciplinare l’avvio dell’iniziativa39.
Operazione 6.2 - Rafforzamento del Sinab come strumento web per l’informazione.
Come già visto a proposito dell’operazione 3.3, il progetto Dimecobio III prevede azioni per il rafforzamento del Sinab, anche in relazione al miglioramento dell’informazione rivolta agli operatori mediante l’uso di strumenti come le banche dati, in particolare per quanto concerne i dati di settore e i risultati della ricerca.
Operazione 6.3 - Costituzione di un gruppo di lavoro specifico sul biologico in grado di fornire indicazioni al Comitato tecnico scientifico del Pan-Piano azione nazionale.
L’amministrazione ha comunicato di essersi attivata per realizzare la revisione del Piano d’azione nazionale sui fitofarmaci-Pan; a tal fine la stessa è rappresentata nell’ambito del Comitato tecnico scientifico del Pan, di cui all’art. 5 d.lgs. n. 150 del 14 agosto 201240.
Inoltre, nell’ambito della Rete rurale nazionale, sono stati realizzati un workshop e focus group relativi al ruolo svolto dall'agricoltura biologica per l'uso sostenibile dei fitofarmaci.
Azione 7 - Biologico paper less – informatizzazione: L’azione si proponeva di sviluppare il Sistema informativo biologico- Sib per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori.
Operazione: 7.1 - Verifica dello stato di fatto e delle criticità dei sistemi informativi in uso per il biologico (Sib e Sistemi regionali) e completamento delle procedure di cooperazione applicative dei sistemi stessi.
L’amministrazione ha dichiarato di aver operato al fine di favorire la cooperazione applicativa con i sistemi regionali, l’integrazione tra banche dati e l’eliminazione della documentazione cartacea, in tal senso il Sib fornisce informazioni aggiornate sugli
39 Peraltro, sul sito del Sinab, è riportato che un corso di analogo oggetto è stato attivato dall’Università di Urbino
dal 2016.
40 D.lgs. 14 agosto 2012, n. 150, “Attuazione della direttiva 2009/128/Ce che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
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operatori del settore. La stessa ha poi riferito di aver compiuto numerosi interventi migliorativi sul sistema, “pur tenendo conto della limitata disponibilità di risorse”.
Con il d.m. n. 15130 del 24 febbraio 2017, è stata istituita la banca dati delle sementi biologiche e per il rilascio delle deroghe per l’uso di sementi convenzionali; tale misura, ancora in corso, mira a rilanciare il settore sementiero “bio” e a semplificare le procedure amministrative per gli agricoltori.
Operazione 7.2 - Proposta di revisione normativa.
Non risultano presentate proposte di revisione normativa; tale circostanza appare meritevole di attenzione da parte dell’amministrazione, in relazione alle esigenze ordinarie di adeguamento della strumentazione legislativa e regolamentare.
Operazione 7.3 - Sviluppo di un’interfaccia informatica, sulla base del Sib, per il coordinamento e la condivisione delle informazioni presenti nelle diverse banche dati esistenti per la gestione delle attività svolte dai diversi soggetti istituzionali (sulla base di quanto definito per l'operazione 1.2), anche attraverso la definizione di specifiche attività nell’ambito della Rete rurale nazionale.
L’amministrazione ha riferito che esistono ancora margini di miglioramento relativamente allo scambio di informazioni tra le banche dati esistenti e alla riduzione delle sovrapposizioni tra adempimenti collegati a normative di diversa fonte.
È stato affidato ad Ismea, mediante il progetto Fibio, uno studio sulle modalità di funzionamento delle banche dati, sulla tracciabilità delle transazioni e sull’impatto che esse hanno nella realtà economica, al fine di definire una proposta per la creazione di una banca dati pubblica gestita dal Mipaaf, da realizzarsi sull’infrastruttura Sian41.
L’esito di tale studio è stato presentato al tavolo tecnico compartecipato sull’agricoltura biologica nel febbraio 2021, al fine di recepire le proposte dei portatori di interesse e realizzare, in tal modo, un prototipo di banca dati transazioni da trasferire sulla piattaforma Sian.
Azione 8 - Revisione normativa sui controlli: l’azione si proponeva di migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori.
41Il Sian è un sistema istituito con l. 4 giugno 1984, n. 194, la quale ha attribuito al ministero l’esercizio delle competenze statali in materia di indirizzo e coordinamento delle attività agricole, costituisce lo strumento di acquisizione e verifica di tutti i dati relativi al settore agricolo ed è gestito dalla Sin s.r.l. (si veda oltre).
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Operazione 8.1 – Proposta di revisione normativa.
Al fine di aumentare l’efficienza e l’efficacia dell’attività di verifica degli organismi di controllo e dell’attività di vigilanza sugli stessi da parte del Mipaaf, è stato adottato il d.lgs. 23 febbraio 2018, n. 20, che xxxxxx e sostituisce il d.lgs. 17 marzo 1995, n. 220. Tale provvedimento ha, tra l’altro, promosso un maggior coordinamento tra l’autorità statale e le autorità regionali competenti, indicando i rispettivi ambiti di competenza.
Operazione 8.2 - Definizione di linee guide generali condivise dagli organismi di controllo e le autorità competenti.
L’amministrazione ha dichiarato di aver emanato diverse circolari per garantire un'applicazione armonizzata del nuovo decreto legislativo sui controlli.
Azione 9 - Controllo alle importazioni: L’azione si proponeva di intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle dogane e con l’utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni.
Operazione 9.1 - Valorizzazione delle iniziative già messe in atto relative a: cabina di regia con le dogane, certificazione elettronica, integrazione Sib. Sviluppo integrazione di sistemi informatici specifici.
Con decreto n. 8283 del 6 febbraio 2018, è stato previsto un sistema informatico sulle importazioni, nell’ambito della piattaforma Sian-Sib. Tale sistema favorisce un controllo più efficace, mediante appositi “alert” diretti agli organismi di certificazione ed all'Ispettorato repressione frodi.
È in vigore presso l’Agenzia delle dogane l’obbligo di utilizzo del sistema Traces42, per la vidimazione dei certificati di importazione elettronici; è stato altresì introdotto il certificato di ispezione elettronico per i prodotti biologici importati, garantendo, ad avviso dell’amministrazione, un’efficace gestione della tracciabilità da parte delle autorità di controllo ed una diminuzione del rischio di potenziali frodi legate alla falsa origine del prodotto.
42 Trade control and export system. Si tratta di uno strumento di gestione dei movimenti di animali e di prodotti di origine animale sia provenienti dall’esterno dell’Unione europea che dal suo territorio. Questo sistema permette di migliorare la gestione delle epizoozie e di semplificare le formalità amministrative che gravano sugli operatori economici e sulle autorità competenti.
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In relazione al controllo delle importazioni, è stato adottato il d.m. 24 febbraio 2021,
n. 91718, al fine di individuare le modalità di analisi del rischio sia con riferimento agli importatori sia con riferimento alle partite di prodotto biologico importate.
Nel mese di aprile 2021, è stato adottato il d.m. n. 91718 del 24 febbraio 2021, al fine di individuare le modalità di analisi del rischio, sia con riferimento agli importatori sia con riferimento alle partite di prodotto biologico importate.
Azione 10 - Piano per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica
L’azione si proponeva la predisposizione di un Piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica, nonché la costituzione di un Comitato permanente di coordinamento per la ricerca con il coinvolgimento degli enti vigilati dal Mipaaf, delle regioni e delle rappresentanze del settore.
Operazione 10.1 - Predisposizione di un Piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica, secondo l’articolazione del documento sviluppato nell’ambito dello specifico tavolo tematico.
L’amministrazione ha comunicato di aver stipulato con il Crea, in data 20 dicembre 2018, un accordo con il quale è stato affidato all’ente il compito di elaborare il Piano per la ricerca e la innovazione in agricoltura biologica.
Le relative attività, inserite nell’ambito del progetto “Perilbio”43, hanno avuto inizio nel marzo 2019, con una durata prevista di 36 mesi.
L’attività svolta non risulta aver rispettato il cronoprogramma a causa delle difficoltà causate dalla pandemia, che ha impedito in parte la prosecuzione negli incontri e dei confronti.
Operazione 10.2 - Costituzione di un Comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, con gli enti vigilati dal Mipaaf, ed il coinvolgimento delle regioni e delle rappresentanze del settore.
Con il d.m. n. 73215 del 4 ottobre 2016, è stato istituito il Comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica44, che include gli enti vigilati dal Mipaaf e le rappresentanze di settore.
43 Cfr. tabella n. 11.
44 Il Comitato esprime gli indirizzi strategici ai fini della predisposizione dei bandi per la concessione dei contributi per lo sviluppo del settore biologico, cfr. d.m. 8 ottobre 2020, n. 9220340.
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4. Lo sviluppo del comparto alimentare biologico
L’incidenza complessiva delle vendite di biologico sulla spesa per l’agroalimentare
italiano nel 2020 è stata pari al 4 per cento, come evidenziato nel seguente grafico.
Grafico 2: Incidenza della spesa biologica sull’agroalimentare totale –
16,00
14,00
12,00
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
-
14,7
14,5
12,1
4,3
- 0,1 0,3
5,8
7,6
3,5
3,5
2,5 4,0
0,3
0,2
1,4
PRODOTTI
VALORI DI INCIDENZA IN
PERCENTUALE
anno 2020
Fonte: Bio in cifre 2020.
Sempre nell’anno 2020, inoltre, la spesa alimentare biologica risulta distribuita nei seguenti comparti:
Grafico 3: distribuzione della spesa biologica per comparto – anno 2020
frutta
derivati dai cereali bevane analcoliche
latte e derivati ortaggi
altri prodotti alimentari uova fresche oli e grassi vegetali altri comparti
4%
3% 2%
9%
27%
12%
21%
19%
Fonte: Bio in cifre 2020.
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CAPITOLO III
IL QUADRO FINANZIARIO
Sommario: 1. Il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità. –2. La gestione del capitolo 7742.
1. Il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità
Il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità, istituito
dall’art. 59, c. 2, l. n. 488 del 23 dicembre del 1999, è disciplinato dalla l. 7 marzo 2003,
n. 38, “Disposizioni in materia di agricoltura biologica”.
Il successivo d.m. n. 5424 del 17 maggio 2013 ha individuato le modalità di funzionamento del suddetto Fondo, i soggetti che possono accedere ai contributi per l’effettuazione di progetti di ricerca e le spese ammissibili ai fini della rendicontazione. Possono presentare progetti enti pubblici di ricerca, anche vigilati dal ministero, regioni, dipartimenti, istituti e consorzi universitari ed enti che abbiano tra gli scopi
istituzionali e statutari la ricerca, svolta non a fini di lucro.
L’erogazione dei contributi può essere concessa tramite procedure ad evidenza pubblica o, nel caso di enti strumentali del ministero, tramite affidamento diretto.
I progetti possono riguardare ricerca e sperimentazione, validazione e valorizzazione di nuove tecniche e modelli di produzione innovativi ed ecosostenibili, volti a garantire il consolidamento e lo sviluppo del settore.
La gestione finanziaria del Fondo, allocato sul cap. 7742, p.g. 2, è di competenza del Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca e dell'ippica.
I criteri e le modalità per la concessione di contributi per il finanziamento di programmi di ricerca e sperimentazione in agricoltura biologica sono stati individuati nel d.m. n. 84318 del 14 novembre 201445.
45 D.m. n. 84318/2014 “Criteri e modalità per la concessione di contributi per il finanziamento di programmi di ricerca e sperimentazione in agricoltura biologica.” Art. 3, c. 2 “Istruttoria e valutazione dei progetti”.
Le proposte progettuali sono esaminate e valutate sulla base dei criteri generali di seguito riportati:
- qualità scientifica del progetto e grado di innovazione;
- competenza scientifica, tecnica, gestionale e amministrativa del proponente e dei partecipanti, anche in relazione alle modalità di monitoraggio interno al progetto e alla verificabilità dei risultati;
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Tale disciplina sulle modalità di concessione dei contributi si integra con quella dettata dal d.m. n. 79691 del 24 novembre 2015, recante “Concessione degli aiuti pubblici per la realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo di specifici settori o dei comparti agricolo o forestale, conformemente a tutte le disposizioni dell’art. 31 reg. n. 702/2014”46.
Sebbene, difatti, l’art. 107, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TfUe) stabilisca che “Sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza” sono previste, dal medesimo Trattato, deroghe finalizzate a garantire il conseguimento di specifici obiettivi politici. Fra tali eccezioni rientra proprio il settore agricolo forestale, ove l’art. 107 par. 2, lettera b), TfUe prevede non solo che siano compatibili con il mercato interno gli aiuti destinati ad ovviare ai danni arrecati da calamità naturali o da altri eventi eccezionali, ma anche (art. 107, par. 3, lettera c) che la Commissione possa considerare la compatibilità degli aiuti di Stato destinati ad agevolare lo sviluppo economico dei settori agricolo e forestale e quello delle zone rurali, sempreché non alterino le
condizioni degli scambi47.
Sotto il profilo procedurale, il dipartimento competente provvede all’approvazione dei progetti ed all’erogazione dei contributi nelle misure e con le modalità concretamente stabilite da ciascun bando.
- coerenza con quanto richiesto dall’amministrazione;
- rilevanza ai fini del supporto normativo e gestionale di competenza del settore specifico;
- valutazione di impatto tecnico-scientifico ed economico con particolare riferimento all’attenzione rivolta agli
utenti/fruitori/beneficiari e alla trasferibilità dei risultati.
46 Regolamento (Ue) n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (Ce) n. 1857/2006. 1. Gli aiuti alla ricerca e allo sviluppo nei settori agricolo e forestale sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'art. 107, par. 3, del Trattato e sono esenti dall'obbligo di notifica di cui all'art. 108, par. 3, dello stesso se soddisfano le condizioni di cui ai paragrafi da 2 a 7 del presente articolo e al capo I.
47 Si veda sul punto l’informazione della Commissione europea n. 2014/C 204/01 “Orientamenti dell’Unione
europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020”.
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2. La gestione del capitolo 7742
L’analisi svolta ha consentito di rilevare che, per ciascuno degli esercizi oggetto della presente indagine, per il citato capitolo è presente, altresì, il p.g. 83 concernente la “Reiscrizione dei residui passivi perenti relativi ad enti di ricerca”.
L’andamento del capitolo 7742 per gli esercizi 2016-2020, è rappresentato nella seguente tabella:
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Tabella 000 - Xxx. 0000 49 – esercizi 2016-2021
Anno | Art./P.g. | Res.def.iniz. | Stanz.def.comp. | Imp.c/c | Imp.c/r | Imp.Tot. | Pag. c/c. | Pag. c/res. | Pag.Tot. | Econ/magg. spese.c/c | Econ/magg. spes.c/r | Res.fin. |
2016 | 02 | 4.959.544 | 2.948.565 | 0 | 3.073.843 | 3.073.843 | 0 | 395.002 | 395.002 | 0 | 32.000 | 7.481.107 |
83 | 4 | 2.002.450 | 2.002.448 | 0 | 2.002.448 | 2.002.434 | 0 | 2.002.434 | 16 | 0 | 4 | |
2017 | 02 | 7.481.107 | 3.345.432 | 0 | 2.913.805 | 2.913.805 | 0 | 1.550.272 | 1.550.272 | 0 | 1.446.679 | 7.829.589 |
83 | 4 | 1.832.438 | 1.832.436 | 0 | 1.832.436 | 1.832.436 | 4 | 1.832.440 | 2 | 0 | 0 | |
2018 | 02 | 7.829.589 | 4.955.855 | 0 | 3.345.000 | 3.345.000 | 0 | 622.620 | 622.620 | 0 | 1.570.784 | 10.592.040 |
83 | 0 | 466.052 | 466.050 | 0 | 466.050 | 466.040 | 0 | 466.040 | 2 | 0 | 10 | |
2019 | 02 | 10.592.040 | 4.957.727 | 743.026 | 0 | 743.026 | 458.912 | 1.035.576 | 1.494.488 | 0 | 4.955.855 | 9.099.424 |
83 | 10 | 872.089 | 872.086 | 0 | 872.086 | 872.086 | 0 | 872.086 | 3 | 0 | 10 | |
2020 | 02 | 9.099.424 | 4.957.727 | 127.048 | 386.759 | 513.807 | 127.048 | 670.873 | 797.921 | 4.830.679 | 3.827.942 | 4.600.609 |
83 | 10 | 307.122 | 307.120 | 0 | 307.120 | 307.120 | 0 | 307.120 | 2 | 0 | 10 | |
2021 | 02 | 4.600.609 | 9.913.582 | 942.757 | 0 | 942.757 | 45.698 | 0 | 45.698 | 8.970.825 | 6.059 | 5.491.609 |
83 | 10 | 469.694 | 469.692 | 0 | 469.692 | 469.692 | 0 | 469.692 | 2 | 0 | 10 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati del sistema “Conosco”, aggiornati al 20 gennaio 2022.
48 Legenda:
Art./p.g.: articolo/piano gestionale Res. def. in.: residui definitivi iniziali
Stanz. def. comp.: stanziamenti definitivi di competenza Imp. c/c: impegni in conto competenza
Imp. c/r: impegni in conto residui Imp.Tot.: impegni totali
Pag. c/c.: pagato in conto competenza Pag. c/res.: pagato in conto residui Pag. Tot.: pagato totale
Econ./magg. spese.c/c: economie/ maggiori spese in conto competenza Econ/magg. spes.c/r: economie/ maggiori spese in conto residui Res.fin.: residui finali.
49 Cap. 7742 “Contributi ad enti ed istituzioni di ricerca nonché assegnazioni al Fondo per la ricerca nel settore dell'agricoltura biologica e di qualità già incluse nel fondo di cui all'art. 2 l. 24 dicembre 2007, n. 244, comma 616”
- p.g. 02 somme destinate al Fondo per la ricerca nel settore dell'agricoltura biologica e di qualità già incluse nel fondo di cui all'art. 2 l. 24 dicembre 2007, n. 244, comma 616
- p.g. 83 reiscrizione residui passivi perenti relativi ad enti di ricerca.
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Come evidenziato nella tabella, l’amministrazione, nel triennio 2016-2018, pur potendo contare su stanziamenti iniziali, non li ha mai impegnati nell’esercizio di competenza; ciò ha comportato la necessità di una riassegnazione dello stanziamento definitivo nell’anno successivo, in conto residui.
Peraltro, si segnala una rilevante presenza di economie, date sia dal mancato impegno di somme stanziate in conto competenza per un importo di 13.801.531 euro, sia anche dalla perenzione di residui, per 11.839.319 euro, per un totale di 25.640.850 euro nel periodo in esame.
In particolare, si evidenzia che la massa spendibile a disposizione dell’amministrazione, data dalla somma degli stanziamenti definitivi di competenza più i residui definitivi iniziali, è aumentata nel corso degli anni, mentre i relativi pagamenti sono risultati nettamente inferiori rispetto alla stessa, nei termini, decisamente modesti, rappresentati dalla tabella che segue.
Tabella 7 – Rapporto tra pagato sul p.g. 02 e massa spendibile, anni 2016-2021
Esercizio | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 |
Massa spendibile | 7.908.109 | 10.826.539 | 12.785.444 | 15.549.767 | 14.057.151 | 14.514.191 |
Pagato totale | 395.002 | 1.550.271 | 622.620 | 1.494.487 | 797.921 | 45.398 |
Percentuale pagato/ massa spendibile | 4,99 | 14,32 | 4,87 | 9,61 | 5,67 | 0,003 |
Fonte: Sicoge.
Grafico 4 – Rapporto tra pagato sul p.g. 02 e massa spendibile, anni 2016-2021
16%
14%
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0%
2016 2017 2018 2019 2020 2021
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Sicoge.
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L’amministrazione, in risposta ad uno specifico quesito in merito alle citate criticità, ha dichiarato, con nota in data 12 febbraio 2019, di impegnare, per prassi, gli importi destinati alla ricerca in agricoltura biologica nel corso dell’anno successivo a quello nel quale sono stati stanziati, ricorrendo alla procedura di riassegnazione dei residui; ciò a causa della complessità dell’istruttoria da svolgere prima dell’effettiva erogazione degli stessi.
Peraltro, i progetti di ricerca hanno una durata di 24 o 36 mesi ed il pagamento del saldo avviene previa verifica della rendicontazione, da presentarsi entro sei mesi dalla conclusione delle attività come espressamente previsto dal comma 3, art. 8, d.m. n. 84318 del 14 novembre 2014.
Tutto ciò, quindi, comporta la perenzione degli importi impegnati, con la conseguente necessità di procedere alla reiscrizione dei fondi per poter liquidare il saldo.
In esito ad un’ulteriore nota istruttoria di questa Sezione, l’amministrazione ha fornito aggiornamenti relativi alla gestione del capitolo alla data del 31 dicembre 2020 e, nel ribadire quanto già precedentemente espresso, ha rappresentato più analiticamente i fattori di criticità.
In merito alla scarsa incidenza del pagato in conto residui sulla massa spendibile, la stessa ha ribadito che l’iter amministrativo di pagamento ha fisiologicamente dei tempi lunghi, poiché per la liquidazione del saldo e la verifica delle spese sostenute si rende necessario a) attendere la conclusione del progetto (durata 24-36 mesi); b) nominare mediante decreto direttoriale una commissione incaricata di verificare dal punto di vista tecnico i risultati del progetto e dal punto di vista amministrativo e contabile la regolarità delle spese sostenute; c) la citata commissione deve riunirsi in una o più sedute per verificare i risultati del progetto e proporre, di conseguenza, la liquidazione o la decurtazione delle spese; d) redigere una relazione volta a richiedere la reiscrizione degli importi dovuti o la cancellazione di quota parte degli stessi; e) infine, liquidare il saldo.
Peraltro, l’iter sopra descritto subisce sovente dei rallentamenti dovuti a richieste di proroga da parte degli enti attuatori che, per svariati motivi, non riescono a concludere il progetto nei tempi inizialmente stabiliti e ciò causa il differimento del termine di
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pagamento per il saldo.
La Commissione di valutazione, nel verificare i risultati del progetto, spesso richiede chiarimenti agli enti attuatori, instaurando in tal modo una corrispondenza formale con gli stessi, volta a verificare il raggiungimento dei risultati e la regolarità delle spese.
L’amministrazione ha sottolineato come l’accuratezza dell’iter istruttorio sia volta ad evitare contestazioni o controversie legali con gli enti di ricerca e che le decurtazioni effettuate ai rimborsi per le spese sostenute sono sempre state adeguatamente motivate e comunicate all’interessato per garantire un adeguato contraddittorio.
Sotto questo profilo, la Sezione prende atto di quanto esposto per quanto concerne i profili procedurali, oggettivamente complessi ed inevitabilmente condizionati dalla durata di medio periodo dei progetti e che determinano, in buona parte, il fenomeno dell’accumularsi di residui.
Tuttavia, si ritiene che l’amministrazione avrebbe già potuto adottare misure di snellimento del procedimento, quali, ad esempio, l’insediamento di una commissione di valutazione permanente, oppure valutare la possibilità di introdurre, in via regolamentare, modalità più snelle di interlocuzione con i soggetti proponenti.
Il punto di maggiore perplessità è tuttavia dato dai valori, minimali, del pagato rispetto alla massa spendibile.
Dato atto delle difficoltà legate alla procedura, infatti, il dato è stabilmente basso nel corso degli esercizi, ed anche tenendo conto della durata di medio periodo dei progetti, si deve rilevare che, a tutto il 2021, la media dello stesso è pari al 6,57 per cento negli ultimi sei anni.
La modestia della percentuale, inoltre, non sembra giustificabile anche alla luce della facoltà per l’amministrazione, prevista in alcuni bandi, di concedere ai proponenti anticipi fino al 60 per cento dell’importo totale del progetto, e acconti fino al 90 per cento a seconda dello stato di avanzamento.
Tale considerazione rimane valida anche tenendo conto dei pagamenti effettuati tramite la reiscrizione dei residui perenti.
Di seguito la tabella ed il grafico che mostrano il rapporto tra la massa spendibile ed il pagato sui due piani gestionali, comprendente, quindi, anche quanto erogato su
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residui perenti e reiscritti.
Tabella 8 – Rapporto tra somma del pagato sui xx.xx. 02 e 083 e massa spendibile, anni 2016- 2021
Anno | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 |
Massa spendibile | 7.908.109 | 10.826.539 | 12.785.444 | 15.549.767 | 14.057.151 | 14.514.191 |
Somma del pagato sui p.g. 2 e p.g. 83 | 2.397.436 | 3.382.711 | 1.088.660 | 2.366.573 | 1.105.041 | 515.390 |
Rapporto fra pagato e massa spendibile | 30% | 31% | 9% | 15% | 8% | 4% |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Conosco.
Grafico 5 – Rapporto tra somma del pagato sui xx.xx. 02 e 083 e massa spendibile, anni 2016-2021
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
2016 2017 2018 2019 2020 2021
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Conosco.
Come mostrato con chiarezza dalle elaborazioni grafiche, le considerazioni sin qui svolte trovano sostanziale conferma.
Difatti, anche i progetti più risalenti nel periodo oggetto di indagine, riferibili al 2016 e al 2017, mostrano un rapporto tra massa spendibile e pagato totale, comprendente quindi anche i pagamenti su residui perenti e reiscritti, non superiore alla misura, modesta, del 31 per cento.
Si ribadisce, pertanto, l’esigenza per l’amministrazione di adottare misure
regolamentari tese a snellire l’iter dei progetti.
Risulta, altresì, necessario intraprendere iniziative tese a limitare l’immobilizzo delle risorse che, in particolare per gli esercizi più recenti, ha assunto dimensioni particolarmente significative; basti considerare che gli esercizi 2020 e 2021 registrano un valore di pagato pari, rispettivamente, al solo 8 e 4 per cento.
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CAPITOLO IV
I PROGETTI DI RICERCA PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA
Sommario: 1. Premessa. – 2. I progetti di ricerca
1. Premessa
Alla luce degli obiettivi individuati dal Piano, il Mipaaf ha avviato progetti di ricerca, sperimentazione ed innovazione al fine di diffondere presso le realtà produttive il bagaglio conoscitivo derivante dall’attività di ricerca in agricoltura biologica.
L’amministrazione ha attuato le attività sia tramite affidamento diretto ai due enti vigilati, Ismea e Crea, ai quali ha chiesto di presentare specifiche proposte progettuali, sia tramite la pubblicazione di bandi di ricerca.
Su richiesta di questa Sezione, il Mipaaf ha specificato che la collaborazione con gli enti vigilati è disciplinata da apposita convenzione, ai sensi dell’art. 15 l. n. 241/1990, in materia di accordi pubblici.
2. I progetti di ricerca
Come visto nei precedenti capitoli del presente rapporto, il Piano si articola in azioni, da realizzarsi tramite progetti.
Le tabelle che seguono rappresentano lo stato di avanzamento dei progetti relativi agli esercizi 2016-2022, aggiornato ad aprile 2022.
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Tabella 9 - Progetti iniziati nell’anno 2016
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | acconto | saldo | |||||
RISOBIO SYSTEMS | Valutazione aggregata e condivisa degli elementi di maggiore criticità dell’attuale modello produttivo dominante dei sistemi colturali sostenibili per la risicoltura biologica, elaborazione di strumenti ed indicazioni utili allo sviluppo di sistemi agricoli resilienti e garantiti per produzioni risicole sostenibili e certificate. | 19 dicembre 2016 10 agosto 2020 | 560.000 | SI | 336.000 | 60% | - | - | Da liquidare - in corso di verifica delle spese | ||
RETIBIO | Realizzazione di attività di ricerca e supporto tecnico-scientifico nel settore dell’agricoltura biologica finalizzate all’esecuzione di quanto previsto dal “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico”. La realizzazione di tali azioni è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi principali: rafforzamento delle filiere delle produzioni del grano duro, delle produzioni avicole, delle produzioni frutticole con particolare riferimento alle drupacee. Inoltre, assicurare attività di supporto nel settore dell’agricoltura biologica per l’attuazione del Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico, attraverso personale specializzato con riconosciuta esperienza di natura tecnica e legislativa nel settore delle produzioni biologiche. | 20 dicembre 2016 25 gennaio 2020 | 1.945.821 € | SI | 1.167.493 | 60% | Convenzione Mipaaf Crea termine 31.12.2021 | ||||
BIODU RUM | 20 dicembre 2016 31 dicembre 2020 | ||||||||||
Rendicontazi one entro il 30 giugno 2022 | |||||||||||
TIPIBIO | 20 dicembre 2016 31 dicembre 2020 | ||||||||||
BIOPAC | 20 dicembre 2016 31 dicembre 2020 |
Fonte: Mipaaf.
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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Tabella 10 - Progetti iniziati nell’anno 2017
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | acconto | saldo | |||||
ELABORABIO III | Identificazione e valorizzazione degli indirizzi tecnici ed operativi al fine della gestione della nuova banca-dati sulla disponibilità di sementi biologiche sul territorio nazionale | 30 gennaio 2017 28 febbraio 2018 | 68.000 | SI | - | - | - | Da liquidare - in corso di verifica delle spese | |||
TIBIO-MED | Realizzazione di politiche sulla sicurezza e salubrità degli alimenti nel bacino del Mediterraneo inerenti il settore dell’agricoltura biologica, ed in particolare sul ruolo che dovrebbe avere l’Italia in tale ambito. | 30 gennaio 2017 30 giugno 2018 | 500.021 | SI | - | - | - | Predisposta la liquidazione finale | |||
BIOFOSF- WINE | Valutazione dei processi di bioaccumulo di residuali di fosfito/fosfonato e ftalimmide nell'agroecosistema vigneto e nella filiera vino. | 28 dicembre 2017 21 giugno 2021 | 146.802 | SI | 88.081 | 60% | - | - | Rendicontaz ione ancora non pervenuta | ||
INNOVABIO | Realizzazione di specifiche attività sperimentali e indagini analitiche allo scopo di mettere a punto un metodo per la determinazione dell’eventuale impiego di concimi azotati di sintesi in colture orticole biologiche sia estive che invernali. | 28 dicembre 2017 12 gennaio 2022 | 330.000 € | SI | 198.000 | 60% | - | - |
Fonte: Mipaaf.
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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Tabella 11 - Progetti iniziati nell’anno 2018
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
FREEBIRDS | Informazioni sulla relazione tra l'analisi dei parchetti esterni (free range) da parte delle galline e dei polli da carne, la salute, le performance e il benessere, nonché sulle conseguenze per il carico di nutrienti del suolo. Strategie di gestione per il miglioramento del sistema di allevamento free range nella produzione di avicoli con metodo biologico. | 1° aprile 2018 31 marzo 2021 | 83.383,30 | SI | - | - | - | Liquidato con d.m. 21.1.2022 n. 27092 | |||
POWER | Fornisce nuove conoscenze scientifiche e pratiche in 3 aree di interesse: 1) Progettazione e gestione di sistemi di stabulazione che offrono ai suini in fase di crescita un ambiente ricco di stimoli (naturali), riducendo il rischio di emissioni da aree esterne, 2) Progettazione di nidi parto e genetica adeguata per migliorare la sopravvivenza dei suinetti e 3) Strategie di gestione per migliorare la salute dell'intestino e le prestazioni dei suinetti dopo lo svezzamento. | 1° maggio 2018 1° novembre 2021 | 89.100,00 | SI | - | - | - | Rendicontazio ne entro il 31.5.2022 | |||
PROORG (ASSOBIO) | Sviluppo di un codice di condotta diretto ai trasformatori di prodotti alimentari biologici e agli organismi di certificazione con lo scopo di fornire ai primi una serie di strategie e strumenti finalizzati a scelte migliori di metodi di trasformazione, garantendo qualità a basso impatto ambientale e alto grado di accettabilità da parte dei consumatori | 2 maggio 2018 1° novembre 2021 | 21.758 | SI | - | - | - | Rendicontazio ne entro il 31.5.2022 | |||
PROORG (CREA-AN) | 89.100 | SI | 57.915 | 65% | - | - | Predisposta la liquidazione finale | ||||
PROORG (Università delle Marche) | 49.005 | SI | 31.853 | 65% | - | - | Rendicontazio ne entro il 31.5.2022 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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segue Tabella 11
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
PROREFINE | Miglioramento della produzione locale di alimenti proteici in agricoltura biologica, in particolare per i monogastrici, in diverse regioni in Europa e in Turchia, attraverso una migliore gestione trattamento del foraggio. | 1° maggio 2018 31 ottobre 2021 | 106.920 | SI | 32.076 | 65% | - | - | Rendicontazio ne entro il 30.4.2022 | ||
SUSORGPLUS (Università di Teramo) | L’attività progettuale volge a mettere a disposizione processi innovativi smart per la disidratazione dei prodotti biologici; nuovi formulati per alimenti biologici dall’elevato valore aggiunto; nuove modalità di impiego di estratti di origine naturale; processi di disidratazione smart più efficienti; processi di disidratazione a ridotto impatto ambientale. | 1° maggio 2018 30 aprile 2021 | 77.917 | SI | 50.646 | 65% | - | - | Liquidato con d.m. 11.2.2022 n. 66373 | ||
SUSORGPLUS (Università della Tuscia) | 80.190 | SI | 52.123 | 65% | - | - | Predisposta la liquidazione finale | ||||
DIMECOBIO III | Raccolta ed elaborazione dati strutturali del settore biologico, dei dati sulle importazioni da paesi terzi, elaborazione statistiche sulle irregolarità delle import (Ofis), sito web, dati di mercato, monitoraggio casi di contaminazioni di prodotti non ammessi su prodotti biologici italiani. | 27 febbraio 2018 26 febbraio 2021 | 1.599.627 | SI | - | - | - | Rendicontazio ne ancora non pervenuta | |||
BIOSEMESIB | Attività di supporto tecnico-scientifico per garantire la funzionalità operativa della nuova Banca Dati Sementi e favorire la disponibilità di sementi idonee all’impiego in agricoltura biologica, al fine di poter garantire la piena funzionalità e la massima efficacia delle disposizioni contenute nel Decreto Ministeriale n1513 del 24 febbraio 2017 | 12 gennaio 2018 11 gennaio 2020 | 240.000 | SI | 144.000 | 60% | - | - | Predisposta liquidazione |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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segue Tabella 11
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
FIBIO | Politiche di filiera del settore biologico, attuazione della certificazione di gruppo, diffusione del biologico nelle Università, tracciabilità delle transizioni commerciali. | 21 dicembre 2018 28 febbraio 2023 | 1.638.941 | SI | 493.500 | 30% | Rendicontazio ne entro 8 agosto 2023 | ||||
PERILBIO | Predisposizione condivisa di un piano per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica e sviluppo e valorizzazione della rete di dispositivi sperimentali di lungo periodo. | 20 dicembre 2018 31 dicembre 2023 | 1.700.000 | SI | 510.000 € | 30% | Rendicontazio ne entro 30 giugno 2024 | ||||
METINBIO | Indirizzo e supporto tecnico per la gestione dei “registri/banche dati” dei mezzi tecnici del Mipaaf, upgrade del settore dei mezzi tecnici utilizzabili in biologico, strategie per l’implementazione delle modalità di registrazione dei fertilizzanti e la prevenzione delle frodi. | Rendicontazio ne entro 30 giugno 2024 | |||||||||
DIBIO (Bioprime, Ceres Bio, Conciabio, Cuprosup, INSOBTEC) | Sviluppo di strategie di difesa di fitopatologia in Agricoltura biologica alla luce della riduzione delle possibilità di impiego di rame; definizione di mezzi e protocolli afferenti l'utilizzo delle sostanze naturali biocide, induttori di resistenza, agenti di biocontrollo annessi in Agricoltura Biologica per la concia delle sementi; selezione di varietà resistenti alle principali malattie trasmesse da seme sulla scorta delle competenze e del germoplasma conservato e sviluppato nell'ambito di programmi di breeding. | Rendicontazio ne entro 30 giugno 2024 |
Fonte: Mipaaf.
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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Tabella 12 - Progetti iniziati nell’anno 2020
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
WASHandEAT | Sviluppo ed applicazione d’innovazioni edibili per il processo e la conservazione di prodotti alimentari biologici di rilevanza nazionale. Supporto delle filiere biologiche del pomodoro, clementine, arance, cavolfiore, patata, zucche, kiwi, mediante l’impiego di sostanze di origine naturale con proprietà antiossidanti ed antimicrobiche, già autorizzate ma per altre applicazioni (es.: sostane di base, corroboranti, altro) nelle filiere agroalimentari biologiche, in grado di limitare i danni e le perdite economiche determinate da alterazioni di natura biotica, durante le fasi di conservazione e commercializzazione di questi prodotti alimentari biologici. | 4 agosto 2020 3 agosto 2022 | 171.369 | SI | 51.410 | 30% | Richiesta di restituzione dell’anticipo | ||||
MODELLI CIRCOLARI | Analisi Agro-Ecologica ed economica dei sistemi e individuazione degli indicatori aziendali - Valutazione della sostenibilità ambientale aziendale tramite calcolo di indici di biodiversità (Ante e Post).- Realizzazione dei compost, tea di compost, preparati e loro caratterizzazione molecolare e microbiologica.- Caratterizzazione molecolare di alcuni preparati biodinamici. - Valutazione azione sulla pianta arborea del preparato 500 e del tea di compost- Definizione dei campi/piani sperimentali - Studio sotto-sistemi zootecnici - Studio sotto-sistemi integrati arborei/zootecnia Piccoli volatili/(vigneto e corileto) - Studio sotto-sistemi erbacei e orticoli. | 14 gennaio 2020 13 gennaio 2023 | 299.720 | SI | 89.916 | 30% | - | - | Rendicontazione entro il 13.7.2024 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
ECOINPASCOLI | Validare nuovi sistemi di produzione agro-ecologici capaci di valorizzare l’integrazione tra colture erbacee- arboree, caratteristiche di sistemi agricoli del Centro Italia, con l’allevamento di avicoli. Individuare i principali driver che allo stato attuale renderebbero percorribile l’organizzazione di produzioni agricole e forestali secondo i principi della diversificazione colturale e a servizio di un’attività di produzione zootecnica. Saranno definiti e testati sistemi di allevamento integrati e sostenibili mirati alla massimizzazione dell’efficienza d’impiego di risorse alimentari aziendali tramite modelli alimentari e di gestione del bestiame adatti alle condizioni tipiche del centro Italia. | 4 agosto 2020 3 agosto 2023 | 252.125 | SI | 75.637 | 30% | Rendicontazione entro il 24.2.2024 | ||||
XXXXXX | Xxxxxxxxxxxx l’impiego di medica, pisello e favino nelle razioni di vacche da latte. Produrre curve di taratura per strumenti NIR da utilizzare in azienda. Affinare le capacità predittive dei modelli dinamici di razionamento per migliorare le capacità di utilizzazione dei foraggi aziendali nelle razioni. Valutare gli effetti della sostituzione di soia panello con medica di alta qualità. Produrre linee guida per la produzione, conservazione e utilizzo di alimenti di elevata qualità utilizzabili dagli operatori della filiera del biologico. Irrobustire la valutazione delle singole fasi e consentire di supportare le scelte di dettaglio nell’attuazione del progetto attraverso l’analisi Costi-Benefici. | 29 gennaio 2020 proroga al 28 gennaio 2025 in registrazione presso Ucb | 260.560 | 78.168 | 30% | Rendicontazione entro il 20.6.2025 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
52
segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
4 APIFRUT | Applicazione sinergica, in aziende agro-zootecniche della Sardegna (come caso di studio per tutti gli ambienti mediterranei asciutti), di sistemi innovativi a leguminose foraggere (sulla lupinella, specie autoctone) e da granella (lupino bianco) e di sistemi frutticoli estensivi (con varietà tradizionali di pere, mele e susine innestate sulle formazioni arboree delle infrastrutture ecologiche aziendali), entrambi potenziati da una mirata attività apistica volta sia alla produzione di miele di alta qualità che al mantenimento di un elevato livello di impollinazione delle colture da granella e frutticole. | 29 gennaio 2020 29 febbraio 2024 | 212.748 | SI | 63.824 | 30% | Rendicontazione entro il 24.8.2025 | ||||
MEORBICO | Realizzazione di una ricerca finalizzata a sfruttare l’effetto sinergico di agricoltura biologica (AB) e conservativa (AC) nell’ambito di sistemi orticoli, mediante l’impiego di cover crop in grado di contrastare lo sviluppo della flora infestante e di migliorare la disponibilità di nutrienti. Verificare la possibilità di applicare on-farm tali strategie su pomodoro da industria, evidenziando i punti di forza e di debolezza del sistema proposto dal punto di vista meccanico, agronomico e agro-ecologico. Le macchine innovative (i.e. rulli a lame, operatrici per il pirodiserbo, trapiantatrici da sodo) saranno ottimizzate e utilizzate nel biennio per verificarne le performance complessive. Quantificare le ricadute agronomiche delle strategie innovative, i servizi agro-eco- sistemici chiave e l’effetto sulla flora infestante, valorizzando anche prove on-station di lunga durata. | 14 gennaio 2020 14 luglio 2022 | 199.748 | SI | 59.924 | 30% | Rendicontazione entro il 31.1.2023 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
53
segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
DEMETRA | Il progetto si caratterizza per un approccio multidisciplinare e partecipativo, secondo un modello multiattoriale “joint production of knowledge” e integra competenze agronomiche, biologiche, della difesa fitosanitaria, ecologiche, zootecniche ed economico-estimative. Le ricerche poste in atto in aziende pilota favoriranno lo sviluppo e l'implementazione di sistemi produttivi integrati, multifunzionali ad elevato grado di diversificazione, capaci di sostenere la qualità delle produzioni e di fornire servizi ecosistemici. | 14 gennaio 2020 13 gennaio 2023 | 210.000 | SI | 63.000 | 30% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 | ||||
PROFILA | Formulare razioni innovative per avicoli con leguminose da granella e canapa per aumentare la resilienza delle aziende agricole, migliorare le performance degli allevamenti e produrre uova a maggiore valore aggiunto riconoscibili dai consumatori in filiere sostenibili sia corte che lunghe. | 29 gennaio 2020 29 luglio 2023 | 296.600 | SI | 88.980 | 30% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 | ||||
PROTAGONISTI | Studio, attraverso tecniche di miglioramento genetico partecipativo, della varietà multilinea in un sistema policolturale avvicendato. Nuove tecniche agronomiche e valutate diverse tipologie di mangimi che verranno somministrati ai bovini e caprini presenti in azienda. Realizzazione del disciplinare per la coltivazione di favino/favetta o pisello proteico in regime biologico in ambienti del Sud e del Nord Italia”, del manuale tecnico operativo di supporto ai gruppi di coltivatori coinvolti in attività di selezione partecipata, del disciplinare per l’utilizzo di favino/favetta e pisello proteico in alternativa a fonti proteiche extracomunitarie in razioni alimentari di bovini da latte e caprini”. | 14 gennaio 2020 13 gennaio 2023 | 257.802 | SI | 77.340 | 30% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
54
segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
DIFFER | Il focus del progetto è quello di definire pratiche agro-ecologiche per l’implementazione della sostenibilità in sistemi agro-zoo-forestali biologici e biodinamici basati sulla coltivazione di vite ed olivo. | 14 gennaio 2020 20 dicembre 2023 | 277.534 | SI | 83.260 | 30% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 | ||||
MICRO4LEGUMES | Il progetto mira a fornire una prova di principio per il trasferimento delle elevate conoscenze microbiologiche, genetiche e fisiologiche sui batteri azotofissatori simbionti delle leguminose foraggere per il miglioramento, in regime di agricoltura biologica, della produzione di foraggio ad alto contenuto proteico. | 14 gennaio 2020 13 luglio 2023 | 284.900 | SI | 85.470 | 30% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 | ||||
BIODEGRAPACK | Design, ottimizzato per il settore biologico, di sistemi di pellicole EMAP per offrire migliori proprietà di barriera volte alla produzione di packaging EMAP. Valutazione della disponibilità ad accettare tale innovazione da parte dei consumatori. Sviluppo di materiali per il packaging attivi ed intelligenti in grado di regolare l’atmosfera modificata e interagire attivamente per prevenire la marcescenza (ie azione antimicrobica) tramite nano- fillers modificati contro l’azione microbica. Sviluppo di sistemi di packaging compostabile, basati su materie prime rinnovabili, con certificazione CEN 13432. Ottimizzazione dei sistemi EMAP in termini di design ed economicità, con migliori prestazioni meccaniche e fisiche tramite l’ottimizzazione dei parametri di lavorazione delle pellicole di piccolo spessore e additivi compatibili con la certificazione biologica. Validazione tecnica ed economica (multi-attore) dell’adozione. | 8 agosto 2020 7 ottobre 2022 | 177.139 | SI | 53.141 | 30% | Rendicontazione entro il 30.4.2023 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
55
segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
312BIO4FOOD | Valorizzare residui colturali (colture orticole e aromatiche) e sottoprodotti agro-industriali da agricoltura biologica per la produzione di nuovi prodotti biostimolanti, biopesticidi e biofertilizzanti. | 1° novembre 2020 31 ottobre 2023 | 117.836 | SI | 58.918 | 50% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 | ||||
FOOdIVERSE | Conoscenze orientate alla pratica su come la diversità nelle diete, nelle nuove catene di approvvigionamento alimentare e nella governance alimentare contribuisce a sistemi alimentari più biologici e sostenibili. Il progetto fornisce prospettive a più livelli sulla trasformazione dei sistemi alimentari locali in Europa promuovendo la diversità dei consumatori, dei produttori e delle principali parti interessate. | 1° gennaio 2021 31 dicembre 2023 | 117.810 | SI | 58.905 | 50% | Rendicontazione entro il 30.6.2024 | ||||
FOOdIVERSE (CNR) | Rafforzare il collegamento tra le persone e la natura per incoraggiare l’adozione di comportamenti virtuosi e migliorare il benessere delle comunità. Riorganizzare le istituzioni per far sì che siano efficienti nel promuovere la sostenibilità. Considerare come le conoscenze sono create, utilizzate e condivise tra i diversi attori (stakeholders). Identificare i punti chiave per ampliare l’utilizzazione delle esistenti innovazioni (riferite a prodotti, tecnologie e pratiche di marketing) di sistemi agricoli sostenibili. | 1° dicembre 2020 30 novembre 2023 | 107.841 | SI | 53.920 | 50% | Rendicontazione entro il 31.5.2024 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
POULTRYNSECT (CNR) | Valutare l’effetto di ingredienti mangimistici innovativi (larve d’insetto vive) per polli biologici a lento accrescimento al fine di consentire una produzione di carne sostenibile, migliorare il benessere animale ed incontrare la potenziale richiesta dei consumatori di prodotti carnei più salutari e naturali con una incrementata palatabilità | 1° dicembre 2020 30 novembre 2023 | 117.018 | SI | 58.509 | 50% | Rendicontazione entro il 31.5.2024 | ||||
POULTRYNSECT (UNIVERSITÀ DI TORINO) | 79.200 | SI | 39.600 | 50% | Rendicontazione entro il 31.5.2024 | ||||||
PROVIDE | Valorizzazione dei sottoprodotti dell'industria alimentare, da utilizzare nello sviluppo di nuovi prodotti da forno ad alto valore aggiunto. Nell’ottica di promuovere la sostenibilità e la circolarità delle produzioni agroalimentari garantendone la qualità e la sicurezza, in termini sia di safety che di security, sono stati individuati quattro obiettivi specifici: identificare sottoprodotti ricchi di nutrienti e bioattivi, valorizzare scarti e sottoprodotti, promuovere sistemi alimentari circolari, definire strategie per immettere i nuovi prodotti nel mercato. | 1° dicembre 2020 30 novembre 2023 | 117.354 | SI | 58.677 | 50% | Rendicontazione entro il 31.5.2024 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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segue Tabella 12
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | Acconto | Saldo | |||||
SPIWI | Indagare e ottimizzare le strategie per una produzione orientata al futuro di spumanti biologici in 2 classiche Regioni vitivinicole europee (Nord Italia e Germania meridionale) e una regione più settentrionale (Belgio). La sostenibilità è affrontata da più angolazioni: (i) nella fase di campo l'accento è posto sulla selezione di cultivar resistenti idonee e sullo sviluppo di linee guida per la difesa nella coltivazione biologica, (ii) processo di vinificazione senza sostanze chimiche (iii) indagine sui consumatori per l'accettabilità di questi nuovi tipi di vini. Inoltre, i flussi di rifiuti dei processi di vinificazione vengono qualificati e quantificati e (iv) viene descritta la presenza di composti bioattivi. Valutazione del potenziale per la creazione di prodotti a valore aggiunto basati su questi composti bioattivi nell'industria farmaceutica, cosmetica e alimentare. | 1° settembre 2020 31 agosto 2023 | 116.456 | SI | 58.228 | 50% | Rendicontazione entro il 31.5.2024 |
Fonte: Mipaaf.
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Tabella 13 – Progetti iniziati nell’anno 2021
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | acconto | saldo | |||||
BIOSEME- SIB2 | Supporto tecnico scientifico per il funzionamento della Banca Dati Sementi di cui al D.M. 15130 del 24 febbraio 2017 e per l’evoluzione della regolamentazione europea e nazionale cui al Regolamento (UE) 2018/848 | 20 ottobre 2021 20 ottobre 2024 | 534.567 | SI | - | - | - | Rendicontazione entro 20 aprile 2025 |
Fonte:Mipaaf.
Tabella 14 – Progetti iniziati nell’anno 2022
Nome del progetto | Descrizione del progetto | Data programmata di inizio e fine | Costo totale del progetto | Stato di avanzamento | Stato di avanzamento finanziario | Chiarimenti forniti dall’amm. | |||||
da avviare | in corso | concluso | anticipo | % | acconto | saldo | |||||
DIMECOBIO IV 2021-2024 | Progetto per lo sviluppo e la prosecuzione delle attività volte alla definizione delle dimensioni economiche del settore dell’agricoltura biologica ai diversi livelli della filiera | 5 gennaio 2022 4 gennaio 2025 | 2.607.314 | SI | - | - | - | Rendicontazione entro 20 aprile 2025 |
Fonte:Mipaaf.
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G
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Si deve riscontrare che le procedure di liquidazione di alcuni progetti, riferiti al 2016 e al 2017, terminati nel 2018, non sono state ancora ultimate a causa, tra l’altro, sia della mancata presentazione del rendiconto, sia anche della concessione di proroghe a favore dei soggetti proponenti.
L’amministrazione ha pertanto assunto l’impegno di assumere adeguate iniziative tese a velocizzare l’intero procedimento, ciò anche al fine di evitare ulteriori rallentamenti nella procedura di liquidazione, come visto già gravata da criticità.
In particolare, in sede di redazione del bando, potrebbero essere introdotti meccanismi sanzionatori che prevedano anche la revoca del finanziamento stesso, in caso di non ottemperanza alle disposizioni in materia di rendicontazione, che dovrebbe essere presentata entro sei mesi dalla conclusione delle attività, come stabilito dal comma 3, art. 8, d.m. n. 84318 del 14 novembre 2014 cit.
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CAPITOLO V CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE, ESITI DEL
CONTRADDITTORIO E RACCOMANDAZIONI PROPOSTE
Sommario: 1. Considerazioni conclusive. - 2. Esiti del contraddittorio. - 3. Raccomandazioni proposte.
1. Considerazioni conclusive
L’indagine ha preso in esame la gestione del Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico, analizzandone gli obiettivi e le azioni e verificandone lo stato di realizzazione.
Per quanto concerne tale profilo, si è riscontrata per l’azione 7 “Biologico paper less- informatizzazione” la mancata proposta di innovazioni legislative, il che richiede una specifica attenzione da parte dell’amministrazione.
Inoltre, per l’operazione 10.1, che prevedeva l’elaborazione del Piano per la ricerca e la innovazione in agricoltura biologica, è emerso un ritardo nella conclusione del progetto rispetto ai tempi previsti dalla convenzione con il Crea.
La verifica della gestione dei finanziamenti, svolta attraverso l’analisi del capitolo 7742 del bilancio del Mipaaf, ha consentito di riscontrare un consistente accumulo di residui ed una limitata capacità di smaltimento degli stessi, oltre ad un rilevante ammontare di economie, pari a 25.640.850 euro, negli esercizi oggetto di indagine.
In merito al primo punto, questa Sezione ritiene di prendere atto delle spiegazioni fornite dal ministero circa le specificità e la intrinseca lentezza della procedura, che porta alla liquidazione dei progetti in tempi estremamente lunghi.
Tuttavia, si ritiene che su questo profilo l’amministrazione sia chiamata a porre in essere modifiche regolamentari al procedimento che, pur garantendo il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, consentano una più celere procedura di liquidazione. Si cita, a titolo di esempio, la riferita necessità di nominare volta per volta una commissione che esamini i progetti dal punto di vista tecnico-amministrativo, problematica che potrebbe essere verosimilmente affrontata con l’insediamento di una commissione permanente, prevedendosi idonei meccanismi di rotazione dei componenti, così da garantire una sicura accelerazione delle procedure istruttorie e di
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liquidazione.
Più in generale, l’intera fase di interlocuzione con i soggetti proponenti potrebbe essere velocizzata valutando la possibilità di introdurre modalità procedimentali più snelle e tempistiche più ristrette.
Il profilo, tuttavia, che presenta maggiore criticità, riguarda la limitata capacità di smaltimento dei residui e dai valori, minimali, di pagato sia in conto residui che in conto competenza, rispetto alla massa spendibile.
Tale dato risulta stabilmente basso nel corso degli esercizi in esame e, a tutto il 2020, la media dello stesso sulla massa spendibile risulta inferiore all’8 per cento nell’ultimo quinquennio; tale situazione risulta maggiormente evidente se collegata con la facoltà per l’amministrazione di concedere ai proponenti anticipi fino al 60 per cento dell’importo totale del progetto e acconti fino al 90 per cento a seconda dello stato di avanzamento degli stessi.
Tale valutazione rimane valida anche prendendo in esame i pagamenti effettuati sul
p.g. 83 del cap. 7742, relativi a residui perenti e reiscritti; difatti, anche i progetti più risalenti nel periodo oggetto di indagine, riferibili al 2016 e al 2017, mostrano un rapporto tra massa spendibile e pagato totale non superiore alla misura, piuttosto limitata, del 31 per cento.
Risulta, pertanto, confermata l’esigenza, per l’amministrazione, di adottare misure regolamentari tese a snellire l’iter dei progetti.
Ugualmente necessaria si configura l’esigenza di intraprendere iniziative tese a limitare l’immobilizzo delle risorse che, in particolare per gli esercizi più recenti, ha assunto dimensioni particolarmente significative: si consideri che gli anni 2020 e 2021 registrano un pagato pari, rispettivamente, al solo 8 e 4 per cento.
Si riscontra, inoltre, come evidenziato nelle tabelle relative allo stato di avanzamento dei progetti, che le procedure di liquidazione di alcuni, riferiti al 2016 e al 2017, terminati nel 2018, non sono state ancora ultimate a causa, tra l’altro, della mancata presentazione del rendiconto da parte dei soggetti proponenti.
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2. Esiti del contraddittorio
L’amministrazione ha inviato, in data 28 marzo 2022, una memoria contenente
osservazioni e chiarimenti.
Per quanto concerne la mancata predisposizione del Piano per la ricerca e la innovazione in agricoltura biologica, la scadenza per la presentazione è stata prorogata al 31 dicembre 2023, a causa dei disagi derivati dall’emergenza pandemica.
Le criticità rilevate nella gestione dei capitoli di competenza sono state motivate con l’esigenza di perseguire un programma di azione pluriennale volto a supportare le azioni previste dalla l. 9 marzo 2022, n. 23, di recente emanazione.
In merito alla raccomandazione di procedere, per quanto possibile, ad una semplificazione delle procedure di approvazione e di liquidazione dei progetti di ricerca finanziati, l’amministrazione ha comunicato il suo impegno a nominare una Commissione permanente di valutazione dei progetti, individuando altresì idonei meccanismi di rotazione dei componenti.
Peraltro, sotto questo profilo, la stessa ha riferito di aver adottato, con il d.m. n. 253667 del 23 luglio 2021, nuovi criteri volti a disciplinare la concessione dei contributi per la ricerca, nelle more dell’emanazione della citata l. n. 23/2022.
Da ultimo, l’amministrazione ha comunicato che è attualmente in corso la predisposizione di apposite “Linee guida per la rendicontazione” per i progetti, al fine di fornire un ulteriore strumento di semplificazione a supporto degli enti di ricerca beneficiari del contributo.
3. Raccomandazioni proposte
Si conferma la necessità di un’accelerazione nell’attuazione dei progetti e la realizzazione, da parte dell’amministrazione, di un efficace sistema di monitoraggio degli stessi, al fine di potersi tempestivamente attivare, tramite la revoca del finanziamento ed il recupero di quanto anticipato, in caso di inerzia non giustificata da parte dei soggetti proponenti.
Analogamente, a fronte di ritardi non autorizzati nella presentazione della rendicontazione, l’amministrazione potrebbe assumere adeguate iniziative tese a sollecitare tale adempimento; ciò anche al fine di evitare ulteriori rallentamenti nella
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procedura di liquidazione, come visto già gravata da criticità.
Risulta pertanto molto importante il segnalato procedimento in corso volto
all’emanazione delle citate “Linee guida per la rendicontazione” dei progetti.
Da ultimo, si sottolinea la necessità dell’adozione di misure tese a limitare l’accumulo di residui e la giacenza di rilevanti risorse, destinate alla perenzione, sul capitolo 7742. Ciò alla luce dell’esigenza di garantire un’ordinata transizione, anche sotto il profilo finanziario, al nuovo regime dettato dalla citata l. n. 23/2022 e di assicurare la tempestiva ed efficace gestione dei progetti tuttora in corso.
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