PROSPETTO INFORMATIVO
PROSPETTO INFORMATIVO
relativo all’Offerta Pubblica di Sottoscrizione di
azioni ordinarie
Denominazione: CREDITO TREVIGIANO – Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
Sede legale in Fanzolo di Vedelago (Cap 31050), xxx Xxxxxxxx 0/0 iscritta all’Albo delle Aziende di Credito al n. 941,
all’Albo delle Società Cooperative al n. A160193 e al Registro delle Imprese di Treviso 00274980267 , Codice Fiscale e Partita IVA 00274980267
Capitale Sociale al 31/12/2010 : € 1.396.939,46 Riserve al 31/12/2010: € 138.299.082,00
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data 4 ottobre 2011 a seguito di approvazione comunicata con nota del 07/09/2011, protocollo n. 11076504.
L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativo.
Il presente Prospetto Informativo è disponibile gratuitamente presso le Filiali e la Sede Legale del Credito Trevigiano.
AVVERTENZA
Le Azioni oggetto dell’Offerta presentano gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato, per i quali potrebbero insorgere difficoltà di disinvestimento.
Per difficoltà di disinvestimento si intende che i sottoscrittori potrebbero avere difficoltà nel negoziare gli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta, in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite.
INDICE
I N D I C E 3
Definizioni 8
Glossario 11
NOTA DI SINTESI 13
AVVERTENZE 13
1. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE 13
1.1. Statuto e atto costitutivo 13
1.2. Storia e sviluppo dell'Emittente 13
1.3.Panoramica dell'attività 13
1.4.Struttura del Gruppo 14
1.5.Capitale Sociale 14
1.6.Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direzione e Società di Revisione 14
2. PRINCIPALI INFORMAZIONI RELATIVE ALL'OFFERTA 16
2.1.Ragioni dell'Offerta 16
2.2.Oggetto dell'Offerta 16
2.3. Prezzo unitario di emissione 16
2.4.Durata dell'Offerta 17
2.5.Richieste di sottoscrizione 17
2.6.Emissione delle Azioni 18
2.7.Periodi di Offerta Mensili e Calendario 18
2.8.Destinatari e mercati 19
2.9.Pagamento e consegna delle azioni 19
2.10.Quotazione e negoziazione 19
2.11.Impegni di sottoscrizione e garanzia sul buon esito dell'Offerta 19
3. PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI REDDITUALI RELATIVI ALL'ATTIVITÀ DELL'EMITTENTE 20
3.1.Esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010 20
4. FATTORI DI RISCHIO 23
5. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO 23
S E Z I O N E P R I M A – D O C U M E N T O D I R E G I S T R A Z I O N E 24
C API T OL O I 25
1. DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ 25
1.1.Indicazione delle Persone responsabili 25
1.2.Dichiarazione di responsabilità 25
C API T OL O I I 26
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 26
2.1.Revisori legali dell'Emittente 26
2.2.Informazioni sui rapporti con i revisori 26
C API T OL O I I I 27
3. INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE 27
3.1.Informazioni finanziarie selezionate relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010 27
C API T OL O I V 31
4. RISCHI RELATIVI ALL'EMITTENTE, AI SETTORI DI ATTIVITA' ED AI MERCATI IN CUI LO STESSO OPERA E ALLE AZIONI OGGETTO DELL'OFFERTA 31
4.1.Rischi propri dell'Emittente e dell'attività bancaria 31
4.1.1 Rischi connessi al deterioramento dei risultati economici dell’Emittente nel triennio 2008-2010 31
4.1.2.Rischio di credito 31
4.1.3.Rischio di liquidità 32
4.1.4.Xxxxxxx derivante dal disallineamento nell'adeguamento dei tassi d'interesse applicati alla raccolta e agli impieghi dell'Emittente 33
4.1.5.Rischio di concentrazione degli impieghi 34
4.1.6.Rischio finanziario 34
4.1.7.Rischio operativo 35
4.1.8.Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione 35
4.1.9.Rischio reputazionale 35
4.1.10.Presidio dei Rischi 35
4.1.11.Xxxxxxx connesso alla previsione statutaria in materia di recesso 35
4.2 Fattori di rischio relativi ai settori di attività ed ai mercati in cui opera l'Emittente 36
4.2.1.Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario 36
4.2.2.Rischi connessi all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario 36
4.3 Fattori di rischio relativi alle azioni oggetto dell’Offerta 36
4.3.1.Xxxxxxx relativo al procedimento di ammissione a socio 36
4.3.2. Xxxxxx connessi a conflitti d'interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta 36
4.3.3.Xxxxxx relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni 36
4.3.4.Rischi connessi all'esistenza di limiti alla trasferibilità delle azioni 37
4.3.5. Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell'Offerta riservate ad investitori Istituzionali 37
4.3.6. Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni 37
4.3.7. Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo e rischio relativo alla non appropriatezza del confronto in termini di multiplo Price/Earnings 38
4.3.8.Xxxxxxx relativo alla possibilità di sospendere e chiudere anticipatamente l'Offerta di Sottoscrizione 38
4.3.9.Xxxxxxx connesso alla variazione del regime fiscale 39
C API T OL O V 40
5. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE 40
5.1.STORIA ED EVOLUZIONE DELL'EMITTENTE 40
5.1.1.Denominazione sociale 40
5.1.2.Estremi d'iscrizione nel Registro delle imprese 40
0.0.0.Xxxx di costituzione e durata dell'Emittente 40
5.1.4.Xxxxxxxxx e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l'Emittente, Paese di costituzione e sede sociale 40
5.1.5.Fatti rilevanti nell'evoluzione dell'attività dell'Emittente 40
5.2. Principali investimenti 42
5.2.1.Investimenti effettuati da Credito Trevigiano nel xxxxx xxxx'xxxxxxxxx xxxxxxxx x xxxxx xxxxxxxx xxxxxx al 31 dicembre 2008, 31 dicembre 2009 e 31 dicembre 2010 42
5.2.2.Investimenti in corso di realizzazione 43
5.2.3.Investimenti futuri 43
C API T OL O VI 44
6. ATTIVITÀ DELL'EMITTENTE 44
6.1. Principali attività 44
6.1.1. Descrizione della natura delle attività dell'Emittente e delle sue principali attività 44
6.1.1.1.Introduzione 44
6.1.1.2.Descrizione dei prodotti e dei servizi dell'Emittente 44
Attività di Raccolta Diretta 44
Attività di Raccolta Indiretta 45
Servizi 45
Attività di Impiego 45
6.1.1.3.Indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati 46
6.1.1.4.Modello Organizzativo 48
6.1.1.5. Normativa di Riferimento 50
6.1.2.Indicazione di nuovi prodotti e nuove attività 54
6.1.3.Gestione dei Rischi 54
6.1.3.1. Rischio di credito 55
6.1.3.2. Xxxxxxx xx xxxxxxx 00
6.1.3.3. Rischio di cambio 56
6.1.3.4. Rischio di liquidità 57
6.1.3.5.Rischio di Tasso 57
6.1.3.6.Rischi operativi 58
6.2. Principali mercati 59
6.2.1.Clientela di riferimento 59
6.2.2.Distribuzione geografica delle attività 59
6.2.3.Posizionamento Competitivo dell'Emittente 59
6.3.Eventi eccezionali 61
6.4.Dipendenza da brevetti o licenze, da contratti industriali, commerciali o finanziari 61
6.5.Fonte dei dati sulla posizione concorrenziale dell'Emittente 61
6.6.Scenari di sviluppo dell'Emittente 61
6.7.Modello organizzativo ai sensi del D-Lgs. 231/2001 62
C API T OL O VI I 63
7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 63
7.1. Descrizione del gruppo cui appartiene l'Emittente 63
7.2.1. Società controllate in via esclusiva 63
7.2.2. Società sulla quale l'Emittente esercita il controllo congiunto unitamente ad altri soci 63
7.2.3. Società Collegate 63
7.2.4.Organigramma del Credito Trevigiano 64
C API T OL O VI I I 65
8. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 65
8.1.Immobilizzazioni materiali 65
8.2. Problematiche ambientali 66
C API T OL O I X 67
9.RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA 67
9.1. Situazione finanziaria 67
a. Analisi dell'andamento gestionale dell'Emittente 67
a1. Analisi dell'andamento patrimoniale e finanziario degli esercizi 2010, 2009 e 2008 67
Attività di Impiego 68
Attività di Raccolta Diretta 70
Altre voci del passivo e del patrimonio netto 70
Attività di Raccolta Indiretta 71
a2. Informazioni sul patrimonio e sull'adeguatezza patrimoniale 71
9.2. Gestione operativa 73
b1. Informazioni sul conto economico degli esercizi 2008, 2009 e 2010 73
Il Margine d'Interesse 73
Margine d'intermediazione 74
Risultato netto della gestione finanziaria 75
Rettifiche di valore su crediti 75
Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 75
L'utile d'esercizio 76
9.2.1.Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall'attività dell'emittente, indicando in che misura il reddito ne ha risentito 77
9.2.2. Variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette 77
C API T OL O X 78
10. RISORSE FINANZIARIE 78
10.1. Risorse finanziarie dell'Emittente 78
10.2.Descrizione dei flussi di cassa per gli esercizi 2010, 2009 e 2008 78
10.3.Fabbisogno e struttura di finanziamento dell'emittente 78
10.3.1. Prestiti Obbligazionari di propria emissione 79
10.3.2. Passività Subordinate 79
10.3.3. Posizione interbancaria netta 80
10.3.4. Operazioni di Cartolarizzazione 80
10.4. Informazioni riguardanti eventuali limitazioni all'uso delle risorse finanziarie che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull' attività dell' Emittente 87
10.5. Informazioni riguardanti le fonti previste dei finanziamenti necessari per adempiere agli impegni relativi ai principali investimenti futuri ed alle immobilizzazioni materiali esistenti o previste 87
C API T OL O X I 88
11. RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE 88
11.1. Ricerca e sviluppo 88
C API T OL O X I I 89
12. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 89
12.1.Tendenze recenti sull'andamento delle attività dell'Emittente 89
12.2.Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'emittente almeno per l'esercizio in corso 89
C API T OL O X I I I 90
13. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 90
13.1. Dati previsionali 90
C API T OL O X I V 91
14.ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI 91
14.1.Organi sociali e alti dirigenti 91
14.1.1.Consiglio di Amministrazione 91
14.1.2.Organo di Direzione 93
14.1.3.Collegio Sindacale 93
14.2.Rapporti di parentela 95
14.3.Conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione, di Direzione o di Vigilanza e degli Alti Dirigenti 95
14.3.1.Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 95
14.3.2. Partecipazioni di controllo 95
C API T OL O X V 96
15. REMUNERAZIONI E BENEFICI 96
15.1.Remunerazioni e benefici a favore dei componenti del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale, degli Alti Dirigenti 96
15.2.Ammontare degli importi accantonati o accumulati dall'Emittente o dalle sue controllate per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi 97
C API T OL O X VI 98
16. PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 98
16.1.Durata della carica dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dei membri del Collegio Sindacale 98
16.2.Contratti di lavoro stipulati dai componenti del Consiglio di Amministrazione, di Direzione e dai componenti del Collegio Sindacale con l'Emittente o con le altre società del gruppo che prevedono una indennità di fine rapporto 99
16.3.Comitato per il controllo interno e comitato per la remunerazione 99
16.4.Recepimento delle norme in materia di governo societario 99
C API T OL O X VI I 101
17. DIPENDENTI 101
17.1. Dipendenti 101
17.2. Partecipazioni azionarie e stock option 101
17.3. Accordi di partecipazione di dipendenti al capitale sociale 102
C API T OL O X VI I I 103
18. PRINCIPALI AZIONISTI 103
18.1.Principali azionisti 103
18.2.Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti 103
18.3.Indicazione dell'eventuale soggetto controllante ai sensi dell'articolo 93 TUF 103
18.4.Xxxxx parasociali 103
C API T OL O X I X 104
19. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 104
C API T OL O X X 105
20. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE 105
20.1. Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati 105
20.1.1. Informazioni finanziarie relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010 105
20.2. Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati 127
20.2.1.Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione 127
00.0.Xxxx delle informazioni finanziarie più recenti sottoposte a revisione contabile 127
20.4.Politica dei dividendi 127
20.5. Procedimenti giudiziari e arbitrali 128
20.6.Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente 128
C API T OL O X X I 129
21. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 129
21.1. Capitale sociale 129
21.1.1.Capitale sociale sottoscritto e versato 129
21.1.2.Esistenza di azioni non rappresentative del capitale 129
21.1.3.Azioni proprie 129
21.1.4.Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant 129
21.1.5.Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale deliberato, ma non emesso, o di un impegno all'aumento del capitale 129
21.1.6.Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di eventuali membri del Gruppo 129
21.1.7.Evoluzione del capitale sociale 129
21.2. Atto costitutivo e statuto sociale 129
21.2.1.Xxxxxxx sociale e scopi dell'Emittente 129
21.2.2. Sintesi delle disposizioni dello Statuto dell'Emittente riguardanti i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale 130
21.2.3.Descrizione dei diritti, dei privilegi e restrizioni connessi a ciascuna classe di azioni esistenti 132
21.2.4.Modifica dei diritti dei possessori delle azioni 133
21.2.5.Convocazione delle assemblee degli azionisti 133
21.2.6.Disposizioni statutarie relative alla variazione dell'assetto di controllo 134
21.2.7.Obbligo di comunicazione al pubblico 134
21.2.8.Modifica del capitale 134
21.2.9. Ammissione a socio 134
21.2.10.Recesso del Socio 135
21.2.11.Esclusione del Socio 135
21.2.12.Xxxxxxx e doveri dei soci 135
C API T OL O X X I I 137
22. CONTRATTI IMPORTANTI 137
22.1. Sintesi di contratti importanti 137
22.2.Contratti di outsourcing 137
22.2.1.Contratto di gestione del Sistema informativo 137
22.2.2. Contratto di Servizi di disaster Recovery 137
C API T OL O X X I I I 138
23.INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 138
23.1.Informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi 138
23.2.Attestazione in merito alle informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi 138
C API T OL O X X I V 139
24.DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO 139
C API T OL O X X V 140
25. INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI 140
S E Z I O N E S E C O N D A N O T A I N F O R M A T I V A 141
C API T OL O I 142
1. PERSONE RESPONSABILI 142
1.1.Responsabili del prospetto informativo 142
1.2.Dichiarazione di responsabilità 142
C API T OL O I I 143
2. FATTORI DI RISCHIO 143
C API T OL O I I I 144
3. INFORMAZIONI FONDAMENTALI 144
3.1.Dichiarazione relativa al capitale circolante 144
3.2.Fondi propri e indebitamento 144
3.3.Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Offerta di sottoscrizione 145
3.4.Motivazioni dell'Offerta e impiego dei proventi 145
C API T OL O I V 146
4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE 146
4.1.Descrizione delle azioni 146
4.2.Legislazione in base alla quale le azioni sono state emesse 146
4.3.Regime di circolazione e forma delle azioni 146
4.4.Valuta di emissione delle azioni 147
4.5.Descrizione dei diritti connessi alle azioni 147
4.6.Indicazione della delibera e della autorizzazione in virtù della quale le azioni saranno emesse 147
0.0.Xxxx prevista per l'emissione delle azioni 147
4.8.Limitazioni alla libera trasferibilità delle azioni 148
4.9.Indicazione dell'esistenza di eventuali norme in materia di obbligo di Offerta al pubblico di acquisto e/o di Offerta di acquisto e di vendita residuali in relazione alle azioni 148
4.10.Precedenti Offerte pubbliche di acquisto sulle azioni 148
4.11.Regime fiscale 148
4.11.1.Regime fiscale dei dividendi 149
4.11.2. Regime fiscale delle plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni 152
4.11.3. Imposta sulle successioni e donazioni 154
C API T OL O V 156
5. CONDIZIONI DELL'OFFERTA 156
5.1.Condizioni, statistiche relative all'Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell'Offerta 156
5.1.1.Condizioni alle quali l'Offerta è subordinata 156
5.1.2.Ammontare totale dell'Offerta 156
5.1.3.Periodo di validità dell'Offerta e modalità di sottoscrizione 156
5.1.4.Informazioni circa la revoca, sospensione e chiusura anticipata dell'Offerta 158
5.1.5.Riduzione, ritiro o revoca della Richiesta di Sottoscrizione e modalità di rimborso 158
5.1.6.Ammontare minimo e/o massimo della sottoscrizione 158
5.1.7.Possibilità e termini per ritirare la Richiesta di Sottoscrizione 159
5.1.8.Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni 159
5.1.9.Pubblicazione dei risultati dell'Offerta 159
5.2. Piano di ripartizione e di assegnazione 159
5.2.1.Destinatari e mercati dell'Offerta 159
5.2.2.Impegni a sottoscrivere gli strumenti finanziari dell'Emittente 160
5.2.3.Informazioni da comunicare prima della assegnazione 160
5.2.4.Procedura per la comunicazione ai sottoscrittori delle assegnazioni 160
5.2.5.Sovrallocazione e Greenshoe 160
5.3.Fissazione del prezzo e della durata dell’Offerta 160
5.3.1.Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore 160
5.3.2.Procedura per la comunicazione del prezzo dell'Offerta 162
5.3.3.Differenza tra il Prezzo di Offerta e il prezzo delle azioni pagato nel corso dell'anno precedente o da pagare da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale e degli Alti Dirigenti 162
5.4. Collocamento e sottoscrizione 162
5.4.1.Indicazione dei responsabili del collocamento dell'Offerta e dei collocatori 162
5.4.2.Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario e degli agenti depositari in ogni paese 162
5.4.3.Impegni di sottoscrizione e garanzia 163
0.0.0.Xxxx di stipula degli accordi di sottoscrizione e garanzia 163
C API T OL O VI 164
6.AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE 164
C API T OL O VI I 165
7.POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA 165
C API T OL O VI I I 166
8.SPESE LEGATE ALL'OFFERTA 166
8.1.Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all'Offerta 166
C API T OL O I X 167
9. DILUIZIONE 000
X XXX X XX X X 000
10. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 168
10.1.Consulenti menzionati nella sezione seconda 168
10.2.Indicazione di informazioni contenute nel Prospetto Informativo sottoposte a revisione o a revisione limitata da parte della società di revisione 168
10.3.Pareri o relazioni redatte da esperti 168
10.4.Informazioni provenienti da terzi e indicazione delle fonti 168
A P P E N D I C I 169
a) Relazioni della Deloitte & Touche Spa - società di Revisione -relativa al bilancio chiuso da Credito Trevigiano – Banca di Credito Cooperativo al 31 dicembre 2008, 2009, 2010 170
b) Domanda di ammissione a Socio per le Persone fisiche 176
c) Domanda di ammissione a Socio per le Persone giuridiche 178
d) Modulo di adesione all’Offerta Pubblica di Sottoscrizione 180
Definizioni
ALM | Asset Liability Management (tecnica di Gestione integrata dell'attivo e del passivo finalizzata ad allocare le risorse in un'ottica di ottimizzazione del rapporto rischio- rendimento ricercato). |
Assemblea o Assemblea Ordinaria | Assemblea Ordinaria dei soci di Credito Trevigiano . |
Assemblea Straordinaria | Assemblea Straordinaria dei soci di Credito Trevigiano . |
Azioni | Le azioni ordinarie di Credito Trevigiano il cui valore nominale è pari ad € 25,82. All'atto della predisposizione del presente documento il valore nominale di ogni azione corrisponde ad € 25,82. |
Banca d'Italia | La Banca d'Italia, con sede legale in Xxxx, Xxx Xxxxxxxxx x. 00. |
Borsa Italiana | Borsa Italiana S.p.A., con sede in Xxxxxx, Xxxxxx xxxxx Xxxxxx x. 0. |
CICR | Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio. |
Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 | Indica la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia, come successivamente modificata ed integrata, concernente gli schemi e regole di compilazione del bilancio bancario. |
CONSOB | Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con sede in Xxxx, Xxx X.X. Xxxxxxx x. 0. |
Data del Prospetto Informativo | La data di deposito del presente Prospetto Informativo. |
Disposizioni di Xxxxxxxxx | Le "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" contenute nella Circolare numero 263 del 27 dicembre 2006 di Banca d'Italia, come successivamente modificata ed integrata. |
Durata dell'Offerta/ Periodo dell'Offerta | Il periodo di 12 mesi decorrenti dalla data del Prospetto Informativo durante il quale ha luogo l'Offerta, che si divide in 12 Periodi di Offerta Mensile. |
Periodo di Offerta Mensile | Sezione del Periodo di Offerta della durata di un mese ovvero, con riferimento al primo e al dodicesimo Periodo di Offerta Mensile, di una frazione di mese. |
Emittente | Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa, con sede in Fanzolo di Vedelago, Xxx Xxxxxxxx 0-0, 00000 Xxxxxxx xx Xxxxxxxx (XX). Telefono 0000/00.00 - Xxx 0423/701.650 - Sito: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx |
FAIR VALUE | La definizione del concetto di "fair value" trova una delle sue fonti più autorevoli nei principi contabili internazionali IAS/IFRS, che lo qualificano come «il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti». |
Filiale | Succursale della Banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana. |
G.U. | Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. |
IACP | Indice Armonizzato per i prezzi al Consumo. |
IAS | International Accounting Standards. |
IASB | International Accounting Standards Board. |
ICAAP | Internal Capital Adequacy Assessment Process. |
IFRS | Tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). |
Intermediari autorizzati | Ai sensi dell'articolo 26 del Regolamento Intermediari, sono intermediari autorizzati: le SIM, ivi comprese le società di cui all'articolo 60, comma 4, del decreto legislativo n. 415 del 1996, le banche italiane autorizzate alla prestazione di servizi e di attività d'investimento, gli agenti di cambio, gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 107 del decreto legislativo n. 385 del 1993 autorizzati alla prestazione di servizi di investimento, le società di gestione del risparmio e le società di gestione armonizzate nella prestazione del servizio di gestione di portafogli e del servizio di consulenza in materia di investimenti, la |
società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta autorizzata ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001, le imprese di investimento e le banche comunitarie con succursale in Italia, nonché le imprese di investimento e le banche extracomunitarie comunque abilitate alla prestazione di servizi e di attività di investimento in Italia. | |
INTEREST RATE SWAP (IRS) | L'Interest Rate Swap è il contratto di swap (scambio) più diffuso, con il quale due parti si accordano per scambiarsi reciprocamente, per un periodo di tempo predefinito al momento della stipula del contratto, pagamenti calcolati sulla base di tassi di interesse differenti e predefiniti, applicati ad un capitale nozionale. Non c'è scambio di capitali, ma solo di flussi corrispondenti al differenziale fra i due interessi (di solito uno fisso ed uno variabile). Tra le caratteristiche principali si evidenzia che il contratto "IRS" ha scadenze che superano l'anno, è scambiato su mercati Over-the-counter (c.d. "OTC" - mercati la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali), ha le scadenze dei pagamenti (flussi) determinate a 3,6,9,12 mesi, ma le parti si possono accordare anche diversamente e può essere ceduto ad un'altra controparte. |
IRES | Imposta sul Reddito delle Società di cui X.Xxx. 12 dicembre 2003, n. 344. |
IRAP | Imposta Regionale sulle Attività Produttive di cui al D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446. |
ISIN | International Security Identification Number, consistente nel codice internazionale per identificare univocamente gli strumenti finanziari. |
Istruzioni di Vigilanza | La circolare di Banca d'Italia n. 229 del 21 aprile 1999 (Istruzioni di vigilanza per le banche) e successive modificazioni ed integrazioni. |
Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza | Le "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali" contenute nella Circolare numero 155 del 18 dicembre 1991 di Banca d'Italia come successivamente modificata e integrata. |
MIFID | Markets In Financial Instruments Directive. La Direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva 2000/12/CE del parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, come successivamente integrata e modificata. |
Monte Titoli | Monte Titoli S.p.A. sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx, x. 0. |
Offerta di Sottoscrizione o Offerta | L'offerta di sottoscrizione di Azioni ordinarie di Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa, rivolta ai soci della Banca ed ai soggetti interessati che facciano richiesta di ammissione a socio. |
Principi contabili italiani | Le norme di legge vigenti alla data di riferimento di ciascun bilancio dell'Emittente che disciplinano i criteri di redazione dei bilanci come interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e dal documento interpretativo "I principali effetti della riforma del diritto societario sulla redazione del Bilancio di Esercizio" predisposto dall'OIC - Organismo Italiano di Contabilità. |
Prospetto/Prospetto Informativo | Il presente Prospetto Informativo relativo all'Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie di Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa. |
Regolamento Emittenti | Il regolamento adottato dalla CONSOB con deliberazione n. 11971 in data 14 maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni. |
Regolamento Intermediari | Il regolamento adottato dalla CONSOB con deliberazione n. 16190 in data 29 ottobre 2007 e successive modificazioni ed integrazioni. |
Richiesta di Sottoscrizione | La richiesta contenuta nella Scheda di Adesione di sottoscrivere un numero determinato di Azioni di Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa nell'ambito dell' Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo. |
Scheda di Adesione | Modulo di adesione alla Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo, contenente, secondo quanto previsto dall'articolo 13 del Regolamento Emittenti, l'avvertenza che il richiedente può ottenere gratuitamente copia del Prospetto Informativo ed il richiamo al Capitolo "Fattori di Rischio" in esso contenuto. La Scheda di Adesione è disponibile presso le Filiali e deve essere consegnata, debitamente sottoscritta e corredata della necessaria documentazione, presso le Filiali stesse. |
Società di Revisione | Deloitte & Touche S.p.A. con sede legale in xxx Xxxxxxx, xx 00 – 00000 Xxxxxx. |
Sportello | Succursale della banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana. |
Stakeholders | Portatori di interessi. È utilizzato per indicare chiunque per qualsiasi ragione è interessato a un'organizzazione e alle conseguenze del suo comportamento: azionisti, dipendenti, fornitori, clienti, concorrenti, banche e finanziatori, consumatori, ecc. |
TUB | Testo Unico Bancario - D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 e successive modifiche ed integrazioni. |
TUF | Testo Unico sulla Finanza - D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche ed integrazioni. |
TUIR | Testo Unico Imposte sui Redditi di cui al Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 dicembre 1986, n. 917 e successive modifiche ed integrazioni. |
Glossario
Attività di rischio ponderate o RWA | Valore di rischio delle attività e delle esposizioni a rischi fuori bilancio. A seconda della tipologia di attività, le stesse sono ponderate allo 0%, al 20%, al 50%, al 100% o al 200%. Le attività incluse tra le attività di rischio ponderate e i relativi criteri di ponderazione sono dettagliati nelle Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti patrimoniali emanate dalla Banca d'Italia. |
Basilea 2 | Accordo internazionale, del gennaio 2001, sui requisiti patrimoniali delle banche redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche Centrali dei dieci paesi più industrializzati (G10) alla fine del 1974. Tale accordo prevede, tra l'altro, che le banche dei paesi aderenti accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari assunti. |
Cartolarizzazione | Operazione di cessione di crediti in blocco ex Legge n. 130 del 1999 a favore di un soggetto terzo che emette strumenti finanziari rimborsabili mediante l'incasso dei crediti ceduti. |
Codice di Autodisciplina | Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la corporate governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. |
Coefficiente di solvibilità | Indica il rapporto tra il patrimonio di vigilanza e l’attivo ponderato per il rischio. |
Collocamento | Servizio di investimento di cui all'articolo 1 del TUF. |
Xxxxxxx | Xxxxx di interesse rilevato giornalmente come media semplice delle quotazioni calcolate a mezzogiorno su un campione di banche con merito creditizio selezionato periodicamente dalla European Banking Federation. |
Libera Prestazione di Servizi | Attività svolta in uno o più Paesi dell'Unione Europea diversi da quello in cui ha sede l'intermediario secondo quanto previsto dall'articolo 16 del TUB. |
Mutui Subprime | Mutui erogati a clienti ad "alto rischio". Il termine "subprime" indica la caratteristica "non primaria" del finanziamento a causa del maggiore rischio cui è sottoposto il creditore, in contrapposizione alla qualità "primaria" (Prime) relativa a finanziamenti erogati a clienti con una storia creditizia e delle garanzie affidabili. |
Outsourcing | Affidamento a terzi di attività precedentemente svolte internamente all'azienda. |
Patrimonio di Vigilanza o Total Capital | Patrimonio delle banche valido ai fini della normativa di vigilanza, costituito dall'ammontare complessivo del Patrimonio di Base e del Patrimonio Supplementare, dedotte, con specifiche e dettagliate modalità, le partecipazioni e le altre interessenze possedute in enti creditizi e/o finanziari. |
Price/Book Value (P/BV) | Rapporto tra il prezzo di mercato (quotazione) dell'azione di una società e il valore del capitale proprio della società risultante dal bilancio (valore di libro) per azione. |
Price/ Earnings (P/E) | Rapporto tra il prezzo di mercato (quotazione) dell'azione di una società e gli utili per azione. Si esprime anche come rapporto tra la capitalizzazione di borsa dell'emittente e gli utili conseguiti. |
Profit | Qualifica propria di organizzazioni/enti/imprese che impiegano capitale e svolgono attività tipiche al fine di ottenere profitti e/o utili da destinare a chi ha la proprietà societaria, sotto forma di dividendi. |
Ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza | Servizi di investimento di cui all'articolo 1 del TUF. |
Stock option | Forma di incentivo e di remunerazione per il personale di un'azienda in forma societaria consistente nella assegnazione di opzioni a sottoscrivere o ad acquistare in futuro azioni delle società ad un prezzo predeterminato. |
Tier 1 Capital Ratio | Rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di Rischio Ponderate. |
Tier 1 o Patrimonio di Base | Il capitale versato, le riserve, gli strumenti innovativi di capitale e l'utile non distribuito dell’esercizio costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità primaria. A questi si aggiungono i "filtri prudenziali" positivi del patrimonio di base. Il totale dei suddetti elementi, al netto delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali, della perdita del periodo e di quelle registrate negli esercizi precedenti nonché dei "filtri prudenziali" negativi del patrimonio di base, costituisce il "Patrimonio di Base". La Banca d'Italia può richiedere che vengano portati in deduzione ulteriori elementi che, per le loro caratteristiche, possano determinare un "annacquamento" del Patrimonio di Base. Si vedano le Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza. |
Tier 2 o Patrimonio Supplementare | Le riserve da valutazione, gli strumenti innovativi di capitale non computati nel patrimonio di base, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione, le passività subordinate, le plusvalenze nette implicite su partecipazioni, gli altri elementi positivi costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità secondaria. A questi si aggiungono i "filtri prudenziali'' positivi del patrimonio supplementare. Il totale dei suddetti elementi, diminuito delle minusvalenze nette implicite su partecipazioni, degli altri elementi negativi, dei "filtri prudenziali'' negativi del patrimonio supplementare costituisce il Patrimonio Supplementare. Si vedano le Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza. |
VAR | Value At Risk. Modello diffuso tra le istituzioni finanziarie per quantificare la massima perdita possibile per una data posizione o un dato portafoglio in uno specifico orizzonte temporale e con un determinato livello di probabilità. |
N O T A D I S I N T E S I
AVVERTENZE
Il presente Prospetto Informativo, oltre che della Nota di Sintesi, si compone del Documento di Registrazione e della Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari.
La Nota di Sintesi riporta brevemente le principali informazioni necessarie, affinché gli investitori possano valutare la situazione patrimoniale e finanziaria, i risultati economici e le prospettive dell'Emittente, come pure i diritti connessi agli strumenti finanziari offerti.
Tuttavia si segnala che:
• la Nota di Sintesi va letta esclusivamente come introduzione al Prospetto Informativo;
• qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari offerti dovrebbe basarsi sull'esame, da parte dell'investitore, del Prospetto Informativo nel suo complesso.
I termini riportati con le lettere maiuscole hanno il significato loro attribuito nel paragrafo Definizioni o nel Glossario, ove non diversamente specificato.
1. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE
Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa (di seguito, per brevità: Credito Trevigiano), è iscritta nel Registro delle Imprese della CCIAA di Treviso al n. 00274980267, REA 11265, Codice Fiscale e Partita IVA 00274980267.
È inoltre iscritta all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 491.50 e all'Albo delle Società Cooperative al n. A160193.
1.1. Statuto e atto costitutivo
Lo Statuto Sociale vigente è quello deliberato dall'Assemblea Straordinaria dell'Emittente in data 26 aprile 2009, su repertorio n. 12408 – raccolta n. 4569 del Notaio xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx.
Il testo integrale dello Statuto è disponibile presso la sede sociale dell'Emittente e sul sito web
xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx nell’area “spazio soci” .
1.2. Storia e sviluppo dell'Emittente
Credito Trevigiano nasce nel 1995 dalla fusione di due banche di credito cooperativo dell’area trevigiana, dell’allora B.C.C. di Vedelago (fondata il 17 gennaio 1901, ex Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago) e B.C.C. di Caerano di San Marco (fondata l’8 maggio 1896, ex Cassa Rurale ed Artigiana di Caerano).
La storia di queste due cooperative di credito affonda le radici a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, quando il territorio dell’area castellana e pedemontana era caratterizzato dalla povertà e dalla miseria, soprattutto delle famiglie contadine. Ma il vissuto cristianesimo sociale, permeato di solidarietà, la voglia di riscatto fondata sul lavoro, la lungimiranza di alcuni notabili locali ed il ruolo guida dei parroci, diedero vita a quella particolare forma di mutua assistenza conosciuta col nome di Casse Rurali ed Artigiane.
Tanti i personaggi che contribuirono fattivamente alla crescita e allo sviluppo delle Casse Rurali. A Caerano la Cassa Rurale venne fondata da xxx Xxxxxxxxxx Xx Xx, ma lo sviluppo arrivò solo nel secondo dopoguerra grazie all’opera dell’imprenditore Xxxxx Xxxx. A Vedelago furono i parroci xxx Xxxxx Xxxxxxxx prima e mons. Mattara poi, senza però dimenticare il direttore "Bepi Russia", a far nascere e sviluppare la Cooperativa di Credito, consegnando, ai tempi più vicini a noi, una banca cooperativa profondamente radicata, solida ed efficiente.
Ma quando il radicale cambiamento economico e produttivo del Nord-Est esigeva di mettere insieme patrimonio, esperienze, professionalità e strutture per dar vita ad un’istituzione creditizia forte e rispondente alle mutate esigenze di Soci e Clienti, gli Amministratori pensarono nel 1995 al "Credito Trevigiano", impresa bancaria cooperativa, "banca di famiglia" e "banca per le piccole e medie imprese", strumento idoneo allo sviluppo delle oltre 100 comunità nelle quali opera.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.STORIA ED EVOLUZIONE DELL'EMITTENTE.
1.3.Panoramica dell'attività
La BCC ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e avvalersi di tutti i servizi bancari e
finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza.
Le principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati sono:
RACCOLTA DEL RISPARMIO: - conti correnti | SERVIZI DI INVESTIMENTO: | ALTRI SERVIZI: - distribuzione di prodotti assicurativi - distribuzione carte di credito - rilascio carte di debito - servizi di incasso e pagamenti domestici e transfrontalieri per privati ed imprese - servizi di internet banking per privati ed imprese - ATM (Automatic Teller Machine) per operazioni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 (prelievo di contante, informazioni sul conto, ricariche telefoniche) - POS (Point Of Sale) per effettuare pagamenti di beni o servizi presso il fornitore utilizzando carte di pagamento |
- depositi a risparmio | - negoziazione in conto proprio | |
- obbligazioni di propria emissione | - collocamento di strumenti finanziari | |
ESERCIZIO DEL CREDITO: - crediti alle imprese a breve, medio e lungo termine | - ricezione e trasmissione degli ordini - consulenza su alcuni servizi di investimento | |
- crediti ipotecari a lungo termine ai privati | SERVIZI ACCESSORI: | |
- crediti personali | - custodia e amministrazione degli strumenti finanziari |
1.4.Struttura del Gruppo
Credito Trevigiano non appartiene ad un gruppo ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs.385/93.
1.5.Capitale Sociale
Il capitale sociale del Credito Trevigiano, in quanto società cooperativa, è variabile ed è costituito da azioni, che possono essere emesse, in linea di principio, illimitatamente, ed il cui valore nominale è pari a € 25,82. Alla data del 31 dicembre 2010, durante la predisposizione del presente Prospetto Informativo, il capitale sociale, sottoscritto ed interamente versato, era pari ad € 1.396.939,46 ed era costituito da n. 54.103 azioni ordinarie del valore nominale di € 25,82 ciascuna.
Per maggiori informazioni sul capitale sociale dell'Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.1. Capitale sociale.
1.6.Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direzione e Società di Revisione
Di seguito sono riportati i dati identificativi dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, degli Alti Dirigenti e l'indicazione della Società di Revisione alla data del Prospetto Informativo.
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Credito Trevigiano si compone, come da Statuto in vigore, di 11 Consiglieri; esso è stato interamente rinnovato, per il triennio 2010-2012, durante l’Assemblea del 1° maggio 2010, resterà in carica fino all’assemblea ordinaria che delibererà in merito all’esercizio 2012, ed è così composto:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA | Luogo e data di nascita |
XXXXXX XX XXXXX | Presidente | VEDELAGO, 24.12.1953 |
XXXXXXX XXXXXX | Vice Presidente | CASTELLO DI GODEGO, 14.02.1961 |
XXXX XXXXXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 03.07.1958 |
XXXXX XXXXXX | Amministratore | ARGENTINA, 07.10.1951 |
XXXXXXXXXX XXXXXX | Amministratore | CAERANO DI SAN MARCO, 15.11.1958 |
XXXXX XXXXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 14.03.1964 |
FRANCO DA MAREN | Amministratore | VEDELAGO, 03.07.1953 |
XXXXXXX XXXXXXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 30.03.1973 |
XXXXXX XXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 30.12.1965 |
XXXXX XXXXXXXXXX | Amministratore | MONTEBELLUNA, 13.08.1963 |
XXXXX XXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 22.04.1958 |
Per maggiori informazioni sugli Organi di Amministrazione e Controllo e sugli Alti Dirigenti dell'Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XIV.
Comitato Esecutivo
Il Comitato Esecutivo di Credito Trevigiano è disciplinato dall'art. 41 dello Statuto Sociale (a titolo "Composizione e funzionamento del Comitato Esecutivo"), dal regolamento del Comitato esecutivo deliberato in data 03.09.2009 e dalla delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione il 9 maggio 2011 (a titolo "nomina componenti Comitato Esecutivo – art. 41 Statuto Sociale" ).
E' composto da 5 (cinque) Componenti del Consiglio di Amministrazione, tra i quali il Presidente ed il Vice Presidente.
Per assicurare funzionalità, trasparenza e partecipazione di tutti i Componenti il Consiglio di Amministrazione al Comitato, i Membri dello stesso, restano in carica per un anno e comunque fino all’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio di esercizio del 2010.
Dal 9 maggio 2011 compongono il Comitato i Consiglieri: Xxxxxx Xx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxx.
Le deliberazioni del Comitato Esecutivo risultano da apposito libro verbali, sottoscritto dal Presidente del Comitato, o da chi lo sostituisce nella funzione, nonché dal Segretario e le decisioni assunte dal Comitato Esecutivo vengono portate a conoscenza del Consiglio alla prima seduta utile.
Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale di Credito Trevigiano si compone del Presidente, di due sindaci effettivi e due sindaci supplenti come da Statuto.
Durante l’Assemblea del 1° maggio 2010 è stato rinnovato l’intero Collegio sindacale, che rimarrà in vigore per il triennio 2010/2012.
Nella tabella sottostante si riporta la composizione del Collegio Sindacale in carica:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC | Luogo e data di nascita |
XXXXXXX XXXXXXXX | PRESIDENTE | ALTIVOLE, 12.12.1952 |
XXXXXXX XXXXX | SINDACO EFFETTIVO | PADERNO DEL GRAPPA, 29.08.1950 |
XXXX XXXXXXXXXX | SINDACO EFFETTIVO | CASTELFRANCO VENETO, 10.09.1971 |
XXXXXXX XXXXXX | SINDACO SUPPLENTE | VALDOBBIADENE, 22.12.1954 |
XXXXXXXX XXXXXX | SINDACO SUPPLENTE | MONFUMO, 18.11.1952 |
Alti Dirigenti
La Direzione Generale è così composta:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC | CARICA RICOPERTA PRESSO ALTRE SOCIETÀ |
XXXXX XXXXXXX | DIRETTORE GENERALE | - - |
XXXXX XXXXXXXXX | VICE DIRETTORE VICARIO | - - |
XXXXXXXXXX XXXXX | VICE DIRETTORE | - - |
Società di Revisione
Credito Trevigiano ha conferito incarico per la revisione dei Bilanci alla società Deloitte & Touche Spa, con sede legale in Xxx Xxxxxxx xx00 – 00000 Xxxxxx, iscritta al n. 46 dell'Albo speciale Consob con delibera n° 14182 del 29/07/2003 e al n° 132587 del Registro dei Revisori Contabili come da Gazzetta Ufficiale n° 47 del 15/06/2004.
La società DELOITTE & TOUCHE Spa ha revisionato con esito positivo i bilanci d’esercizio chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010.
Per maggiori informazioni sulla Società di revisione si veda la Sezione I, Capitolo II.
2. PRINCIPALI INFORMAZIONI RELATIVE ALL'OFFERTA
2.1.Ragioni dell'Offerta
L'Offerta oggetto del Prospetto mira al rafforzamento patrimoniale dell'Emittente.
Quest'ultimo è finalizzato anche a sostenerne lo sviluppo in termini di impieghi economici verso la clientela tipica della zona di operatività della Banca la cui qualità, in termini di capacità di rimborso, anche per effetto della cattiva congiuntura, è peggiorata, assicurando equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza coerentemente con quanto previsto dai piani aziendali.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6.Scenari di sviluppo dell'Emittente.
Per quanto attiene all'espansione territoriale, l'Emittente non ha in programma di espandere la propria zona di operatività, quanto piuttosto rafforzare la propria presenza ed il presidio nei territori storici di appartenenza.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.2.3.Investimenti futuri.
2.2.Oggetto dell'Offerta
L'Offerta ha ad oggetto Azioni ordinarie del Credito Trevigiano, che hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie del Credito Trevigiano già in circolazione alla data d'inizio dell'Offerta.
Sulla base del regime del capitale variabile applicabile all'Emittente, in quanto società cooperativa e in conformità alle proprie previsioni statutarie, Credito Trevigiano emetterà le Azioni oggetto dell'Offerta in virtù di delibere del Consiglio di Amministrazione chiamato, di volta in volta, a decidere sull'ammissione di nuovi soci e a fissare il quantitativo di nuove azioni secondo le richieste pervenute dai soggetti richiedenti l'ammissione a socio, ovvero dai soci esistenti che richiederanno l'aumento della propria partecipazione.
Non è previsto un ammontare complessivo massimo delle Azioni di nuova emissione.
Le richieste di sottoscrizione, da parte di ciascun soggetto durante il periodo di Offerta, non dovranno eccedere il numero di 774 azioni, per un controvalore massimo di 20.000 euro, inferiore al limite massimo di
50.000 euro, come previsto dall’art. 34, comma 4, del TUB.
Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli.
Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto Sociale, la Società non emette titoli azionari e la qualità di socio risulta unicamente dall'iscrizione nel libro dei soci.
2.3. Prezzo unitario di emissione
Il prezzo di emissione dei titoli oggetto della presente Offerta varia in funzione dello status del sottoscrittore all’atto della richiesta, a seconda che lo stesso sia o non sia già socio del Credito Trevigiano.
La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo previsto dallo Statuto Sociale che, per effetto di quanto approvato nel corso dell’Assemblea Ordinaria del 1° maggio 2011, è stabilito in euro 100,00 da versare in aggiunta al valore nominale di euro 25,82 di ogni azione sottoscritta dai nuovi soci.
Al fine, comunque, di evitare disparità di trattamento nello svolgimento dell’Offerta, le sottoscrizioni saranno effettuate nel rispetto di quanto segue.
Modalità di sottoscrizione da parte di richiedenti non soci
Con riferimento ai richiedenti non soci, la richiesta iniziale di sottoscrizione potrà avere ad oggetto una sola azione per i richiedenti di età inferiore o uguale a 30 anni, n°15 azioni per i richiedenti di età superiore a 30 anni.
Non appena il Consiglio di Amministrazione avrà espresso parere favorevole all’ammissione a socio, il richiedente di età inferiore o uguale a 30 anni, dovrà pagare il corrispettivo di 125,82 euro, così composto:
- per euro 25,82 di valore nominale dell’Azione;
- per euro 100,00 di sovrapprezzo sul titolo.
Il richiedente di età superiore ai 30 anni, dovrà pagare il corrispettivo di euro 1.887,30, così composto:
- per euro 387,30 pari a 25,82 di valore nominale per ogni azione;
- per euro 1.500,00 pari a euro 100,00 di sovrapprezzo per ogni azione.
Dopo la trascrizione nel libro soci dell’Emittente, il neo azionista potrà, sempre nell’ambito della presente offerta, richiedere un quantitativo ulteriore di azioni rispettando, in ogni caso, il limite massimo di 774 azioni, pari ad un controvalore nominale inferiore a 20.000 euro.
Le sottoscrizioni ulteriori, effettuate una volta ottenuta l’ammissione a socio, saranno regolate al valore nominale di euro 25,82 senza l’applicazione di sovrapprezzo.
Modalità di sottoscrizione da parte di richiedenti già soci
Con riferimento a chi è già socio all’atto della richiesta di sottoscrizione durante il periodo di Offerta di Azioni Ordinarie emesse dalla Banca, il prezzo unitario d’emissione delle Azioni è pari al valore nominale di Euro 25,82 per ciascuna Azione acquistata, senza l’applicazione di sovrapprezzo.
Le tabelle riportate nel seguito esemplificano l’importo massimo sottoscrivibile da chi aderisce all’Offerta essendo già socio e da chi non lo è ancora.
Esempio 1: esborso massimo per l'adesione all'offerta da parte di un non socio di età inferiore o uguale a 30 anni
n. azioni | Val. nominale unitario | Sovrapprezzo | Totale | |
1°richiesta di sottoscriz. | 1 | 25,82 | 100,00 | 125,82 |
richieste successive | 773 | 25,82 | - | 19.958,86 |
Totale | 774 | / | / | 20.084,68 |
Esempio 2: esborso massimo per l'adesione all'offerta da parte di un non socio di età superiore a 30 anni
n. azioni | Val. nominale unitario | Sovrapprezzo | Totale | |
1°richiesta di sottoscriz. | 15 | 25,82 | 100,00 | 1.887,30 |
richieste successive | 759 | 25,82 | - | 19.597,38 |
Totale | 774 | / | / | 21.484,68 |
Esempio 3: limite massimo delle azioni detenibili da un socio
n. azioni | Val. nominale unitario | Sovrapprezzo | Totale | |
richieste di sottoscriz. | 774 | 25,82 | - | 19.984,68 |
Totale | 774 | / | / | 19.984,68 |
Il prezzo delle azioni, di cui all'Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o attraverso un internalizzatore sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all'articolo 2528 Codice Civile. In occasione dell'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2010, l'Assemblea dei Soci ha confermato di non richiedere il pagamento di alcun sovrapprezzo di emissione ai già soci.
2.4.Durata dell'Offerta
L'Offerta di Sottoscrizione ha la durata complessiva di 12 mesi e si svolge in altrettanti Periodi di Offerta Mensili.
Per ulteriori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.3.Periodo di validità dell'Offerta e modalità di sottoscrizione.
2.5.Richieste di sottoscrizione
Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda sottoscrivere le Azioni dovrà compilare il modulo contenente le dichiarazioni e le informazioni dovute ai sensi dello Statuto Sociale e riportato in appendice, nonché l'apposita Scheda di Adesione, disponibile presso tutte le Filiali dell'Emittente.
La Scheda di Adesione, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere trasmessa alle Filiali di Credito Trevigiano. L'addetto alla Filiale rilascia ricevuta della ricezione della documentazione di cui sopra, la cui data fa fede ai fini della Richiesta di Sottoscrizione in essa contenuta.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.3.Periodo di validità dell'Offerta e modalità di sottoscrizione.
Gli aderenti all'Offerta non hanno la possibilità di ridurre, ritirare o revocare la propria Richiesta di Sottoscrizione, salvo i casi di legge.
In particolare, conformemente a quanto previsto dall'art. 95-bis comma 2 del TUF, in caso di pubblicazione di un supplemento al presente Prospetto Informativo, coloro i quali hanno formulato la Richiesta di Sottoscrizione, nell'ambito di questa Offerta prima della pubblicazione del predetto supplemento, hanno il diritto, esercitabile entro il termine indicato nel supplemento stesso e che, comunque, non potrà essere inferiore a due giorni lavorativi a partire dalla pubblicazione del supplemento, di revocare la loro Richiesta di Sottoscrizione.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.Riduzione, ritiro o revoca della Richiesta di Sottoscrizione e modalità di rimborso.
2.6.Emissione delle Azioni
Le Azioni oggetto dell'Offerta di cui al presente Prospetto Informativo saranno emesse con delibere del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, ciascuna relativa a un singolo Periodo di Offerta Mensile, sulla base delle Richieste di Sottoscrizione pervenute durante il Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda implementare la partecipazione, fermi restando i limiti previsti dalla legge, ovvero dal soggetto che abbia fatto richiesta di ammissione a socio, a seguito del positivo esito della procedura di ammissione secondo quanto previsto nello Statuto dell'Emittente e descritto nel paragrafo 21.2.9. Ammissione a socio.
In particolare, le Azioni di cui al presente Prospetto Informativo saranno emesse con delibere del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sulla base delle Richieste di Sottoscrizione pervenute durante il Periodo di offerta Mensile con il limite di 774 azioni in capo a ciascun socio e comunque nel rispetto del valore massimo sottoscrivibile di € 50.000 come previsto dall'art. 34 del TUB.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione delibererà le emissioni delle Azioni oggetto dell'Offerta alla prima adunanza utile che si terrà nel mese successivo a ciascun Periodo di Offerta Mensile e ne fisserà il numero sulla base delle Richieste di Sottoscrizione pervenute nel singolo Periodo di Offerta Mensile.
In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione il richiedente l'ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la sede legale della Banca, a pena di decadenza, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto.
Per maggiori informazioni sui requisiti di ammissione a socio si veda la Sezione I, Capitolo XXI, paragrafo 21.2.9. Ammissione a socio.
2.7.Periodi di Offerta Mensili e Calendario
La durata prevista per l'Offerta è di dodici mesi e si svolge in altrettanti Periodi di Offerta Mensili come indicato nel seguente Calendario:
- Primo Periodo di Offerta Mensile:
dal 05 ottobre 2011 al 31 ottobre 2011, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 ottobre 2011 e comunque entro il mese di novembre 2011;
- Secondo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 novembre 2011 al 30 novembre 2011, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 novembre 2011 e comunque entro il mese di dicembre 2011;
- Terzo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 dicembre 2011 al 31 dicembre 2011, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 dicembre 2011 e comunque entro il mese di gennaio 2012;
- Quarto Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 gennaio 2012 al 31 gennaio 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 gennaio 2012 e comunque entro il mese di febbraio 2012;
- Quinto Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 febbraio 2012 al 29 febbraio 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 29 febbraio 2012 e comunque entro il mese di marzo 2012;
- Sesto Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 marzo 2012 al 31 marzo 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 marzo 2012 e comunque entro il mese di aprile 2012;
- Settimo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 aprile 2012 al 30 aprile 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 aprile 2012 e comunque entro il mese di maggio 2012;
- Ottavo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 maggio 2012 al 31 maggio gennaio 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 maggio 2012 e comunque entro il mese di giugno 2012;
- Nono Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 giugno 2012 al 30 giugno 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 giugno 2012 e comunque entro il mese di luglio 2012;
- Decimo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 luglio 2012 al 31 luglio 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 luglio 2012 e comunque entro il mese di agosto 2012;
- Undicesimo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 agosto 2012 al 31 agosto 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 agosto 2012 e comunque entro il mese di settembre 2012;
- Dodicesimo Periodo di Offerta Mensile:
dal 01 settembre 2012 al 30 settembre 2012, l'emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 settembre 2012 e comunque entro il mese di ottobre 2012.
L'Emittente ha la facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l'Offerta.
Per ulteriori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4.Informazioni circa la revoca, sospensione e chiusura anticipata dell'Offerta.
2.8.Destinatari e mercati
L'Offerta è indirizzata al pubblico indistinto fatte salve le limitazioni previste dall'art. 7 dello Statuto Sociale, ai sensi del quale non possono far parte della Società i soggetti che:
a. siano interdetti, inabilitati, falliti;
b. non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi del D. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385;
x. xxxxxxxx, a giudizio del Consiglio di Amministrazione, attività in concorrenza con la Società;
x. xxxxx, a giudizio del Consiglio di Amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto quest'ultima ad atti giudiziari per l'adempimento di obbligazioni da loro assunte nei suoi confronti.
Inoltre, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto Sociale dell'Emittente, possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche, le società di ogni tipo regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono la loro attività in via continuativa nella zona di competenza territoriale della Società.
Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto dell'ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative.
Il mercato dell'Offerta è quello dove ha competenza territoriale l'Emittente.
Condizione necessaria per poter aderire all'Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso l'Emittente.
2.9.Pagamento e consegna delle azioni
Il pagamento delle azioni sarà effettuato contestualmente alla trascrizione nel libro soci dell'Emittente, mediante addebito nel conto corrente indicato dal sottoscrittore; ciò dovrà avvenire nel termine massimo di dieci giorni lavorativi. La valuta di addebito sarà la medesima della data di trascrizione nel Libro dei Soci.
2.10.Quotazione e negoziazione
Le Azioni non sono quotate in un mercato regolamentato né sono negoziate in sistemi multilaterali di negoziazione o attraverso internalizzatori sistematici.
2.11.Impegni di sottoscrizione e garanzia sul buon esito dell'Offerta
Nessun soggetto terzo ha assunto “a fermo” l'emissione, in tutto o in parte, né garantisce il buon esito dell'operazione, né interviene nel collocamento delle Azioni. L'operazione è curata dal solo Credito Trevigiano, in qualità di Emittente e collocatore.
Per ulteriori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.2.2.Impegni a sottoscrivere gli strumenti finanziari dell'Emittente.
3. PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI REDDITUALI RELATIVI ALL'ATTIVITÀ DELL'EMITTENTE
3.1.Esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010
Nella tabella sottostante vengono riportati i principali dati patrimoniali relativi al triennio 2008-2010:
Principali dati patrimoniali (dati in migliaia di euro) | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Raccolta da banche | 45.013 | 18.306 | 9.648 |
Raccolta diretta clientela | 1.099.842 | 1.188.868 | 1.076.485 |
Raccolta indiretta | 289.988 | 254.821 | 281.161 |
Mezzi di terzi amministrati | 1.434.843 | 1.461.995 | 1.367.294 |
Crediti verso clientela | 1.176.818 | 1.145.972 | 1.097.127 |
Crediti verso banche | 37.138 | 86.769 | 64.910 |
Attività finanziarie | 75.814 | 121.577 | 81.218 |
Totale dell'attivo | 1.348.139 | 1.413.147 | 1.300.468 |
Patrimonio netto (compreso utile di periodo) | 143.549 | 142.150 | 137.739 |
Patrimonio netto per azione (dati in euro) | 2.653 | 2.687 | 2.682 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro salvo alla riga “Patrimonio netto per azione” ove sono espressi in euro.
Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi 2008, 2009 e 2010:
Conto Economico | 2010 | 2009 | 2008 |
Interessi attivi e proventi assimilati | 43.941.903 | 54.260.655 | 75.486.180 |
Interessi passivi e oneri assimilati | -16.209.744 | -22.533.807 | -36.884.981 |
Margine di interesse | 27.732.159 | 31.726.848 | 38.601.199 |
Commissioni attive | 13.287.878 | 10.739.373 | 10.591.078 |
Commissioni passive | -1.059.077 | -930.323 | -1.265.872 |
Commissioni nette | 12.228.801 | 9.809.050 | 9.325.206 |
Dividendi e proventi simili | 55.608 | 54.738 | 79.950 |
Risultato netto dell’attività di negoziazione | 98.079 | 1.381.357 | 281.272 |
Risultato netto dell’attività di copertura | -176.295 | 88.220 | 48.152 |
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 178.474 | 427.293 | 439.985 |
b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 147.570 | 441.859 | 326.062 |
d) passività finanziarie | 30.904 | -14.566 | 113.923 |
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value | -18.476 | -650.356 | -682.700 |
Margine di intermediazione | 40.098.350 | 42.837.150 | 48.093.064 |
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: | -6.109.572 | -6.948.854 | -2.040.754 |
a) crediti | -5.979.405 | -6.877.730 | -2.040.754 |
b) attività finanziarie disponibili per la vendita | -130.167 | -71.124 | |
Risultato netto della gestione finanziaria | 33.988.778 | 35.888.296 | 46.052.310 |
Spese amministrative: | -29.640.559 | -30.956.678 | -30.775.200 |
a) spese per il personale | -18.104.413 | -18.571.544 | -17.195.542 |
b) altre spese amministrative | -11.536.146 | -12.385.134 | -13.579.658 |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -439.000 | 1.065.858 | -1.665.858 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | -1.674.871 | -1.652.971 | -1.454.818 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | -162.268 | -110.234 | -56.305 |
Altri oneri/proventi di gestione | 2.843.748 | 2.231.173 | 2.012.571 |
Costi operativi | -29.072.950 | -29.422.852 | -31.939.610 |
Utili (Perdite) da cessione di investimenti | -169 | -440 | 324 |
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte | 4.915.659 | 6.465.004 | 14.113.024 |
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente | -2.183.464 | -2.646.655 | -1.933.023 |
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte | 2.732.195 | 3.818.349 | 12.180.001 |
Utile (Perdita) d’esercizio | 2.732.195 | 3.818.349 | 12.180.001 |
nb: dati espressi in Euro.
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010.
Stato Patrimoniale ATTIVO | 2010 | 2009 | 2008 |
Attività finanziarie | 75.814 | 121.577 | 81.218 |
Crediti verso banche | 37.138 | 86.769 | 64.910 |
Crediti verso clientela | 1.176.818 | 1.145.972 | 1.097.127 |
Altre tipologie di attività | 57.734 | 57.402 | 56.016 |
Totale** | 1.347.504 | 1.411.720 | 1.299.271 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
** I totali in questa riclassificazione differiscono dagli schemi di bilancio per l’importo dei derivati attivi che sono portati a riduzione del valore delle obbligazioni cui si riferiscono (per euro 635 mila nel 2010, 1.426 mila nel 2009, e 1.197 mila nel 2008).
Stato Patrimoniale PASSIVO | 2010 | 2009 | 2008 |
Debiti verso banche | 45.013 | 18.306 | 9.648 |
Debiti verso clientela | 595.041 | 584.009 | 482.153 |
Debiti verso soc. veicolo per mutui cartolarizzati | 32.147 | 38.810 | 48.799 |
Obbligazioni* e C.D. | 479.863 | 509.862 | 499.172 |
Obbligazioni C.B.O. | 24.938 | 94.997 | 95.160 |
Fondi e passiv. diverse | 26.952 | 23.586 | 26.600 |
Patrimonio e utile | 143.550 | 142.150 | 137.739 |
Totale** | 1.347.504 | 1.411.720 | 1.299.271 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
* Obbligazioni (escluso C.B.O.) al costo ammortizzato, al fair value, e relativi derivati attivi e passivi.
** I totali in questa riclassificazione differiscono dagli schemi di bilancio per l’importo dei derivati attivi che sono portati a riduzione del valore delle obbligazioni cui si riferiscono (per euro 635 mila nel 2010, 1.426 mila nel 2009, e 1.197 mila nel 2008).
Patrimonio | 2010 | 2009 | 2008 |
Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali | 143.880 | 141.074 | 137.591 |
Filtri prudenziali del patrimonio di base: | -41 | -227 | -906 |
Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) | |||
Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (–) | -41 | -227 | -906 |
Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) | 143.839 | 140.847 | 136.685 |
Elementi da dedurre dal patrimonio di base | |||
Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) | 143.839 | 140.847 | 136.685 |
Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali | 6.313 | 8.732 | 10.313 |
Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: | -209 | ||
Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) | |||
Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (–) | -209 | ||
Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) | 6.313 | 8.523 | 10.313 |
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare | |||
Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) | 6.313 | 8.523 | 10.313 |
Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare | 10 | ||
Patrimonio di vigilanza (E+L-M) | 150.142 | 149.370 | 146.998 |
Patrimonio di terzo livello (TIER 3) | |||
Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) | 150.142 | 149.370 | 146.998 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Requisiti prudenziali di Vigilanza | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Totale attività di rischio ( attività rischio di cassa + titoli non imm.+ att.rischio fuori bilancio) | 1.708.226.466 | 1.829.019.278 | 1.663.904.011 |
Attività di rischio ponderate | 1.063.359.725 | 1.098.268.263 | 1.111.877.075 |
Attività di rischio per cassa | 1.340.422.982 | 1.402.737.595 | 1.253.571.961 |
Requisito del 8% | 78.516.785 | 81.045.339 | 82.177.037 |
Xxxxxx xx xxxxxxx xxxxx | 000 | 1.552 | 112.226 |
Altri requisiti | 0 | 0 | 0 |
Rischio operativo (dal 31/03/2008) calcolato sulla media del triennio precedente * il 15% | 6.551.428 | 6.814.570 | 6.660.903 |
Requisiti patrimoniali totali | 85.068.778 | 87.861.461 | 88.950.166 |
Eccedenza/deficienza | 65.073.618 | 61.508.202 | 58.047.688 |
nb: dati espressi in Euro.
Coefficienti di Vigilanza | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Patrimonio di base/attività di rischio ponderate (Tier one capital ratio) | 13,53% | 12,82% | 12,29% |
Patrimonio supplementare/attività di rischio ponderate | 0,59% | 0,78% | 0,93% |
Patrimonio di vigilanza/Requisito patrimoniale rischio di credito/controparte | 191,22% | 184,30% | 178,88% |
Patrimonio di vigilanza/Requisiti patrimoniali totali | 176,50% | 170,01% | 165,26% |
Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 14,12% | 13,60% | 13,22% |
Eccedenza/attività di rischio ponderate | 6,12% | 5,60% | 5,22% |
Eccedenza/requisiti patrimoniali totali | 76,50% | 70,01% | 65,26% |
Coefficiente operatività fuori zona (massimo 5%) | 3,77% | 3,64% | 3,43% |
Coefficiente operatività con socio verso attività a ponderazione nulla (minimo 50%) | 51,22% | 52,37% | 51,46% |
4. FATTORI DI RISCHIO
In relazione all'investimento oggetto dell'Offerta, si sintetizzano di seguito i fattori di rischio che devono essere considerati.
Per ulteriori informazioni si veda la Sezione 1, Capitolo IV.
▪ RISCHI RELATIVI ALL'EMITTENTE, AI SETTORI DI ATTIVITÀ ED AI MERCATI IN CUI LO STESSO OPERA E ALLE AZIONI OGGETTO DELL'OFFERTA:
I.1 Rischi propri dell'Emittente e dell'attività bancaria.
I.1.1 Rischi connessi al deterioramento dei risultati economici dell’Emittente nel triennio 2008-2010.
I.1.2 Rischio di credito.
I.1.3 Rischio di liquidità.
I.1.4 Rischio derivante dal disallineamento nell'adeguamento dei tassi d'interesse applicati alla raccolta e agli impieghi dell'Emittente.
I.1.5 Rischio di concentrazione degli impieghi.
I.1.6 Rischio finanziario.
I.1.7 Rischio operativo.
I.1.8 Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione.
I.1.9 Rischio reputazionale.
I.1.10 Presidio rischi.
I.1.11 Rischio connesso alla previsione statutaria in materia di recesso.
▪ FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L'EMITTENTE:
II.1 Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario.
II.2 Rischi connessi all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario.
▪ FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA:
III.1 Rischio relativo al procedimento di ammissione a socio.
III.2 Rischi connessi a conflitti d'interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta.
III.3 Rischi relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni.
III.4 Rischi connessi all'esistenza di limiti alla trasferibilità delle azioni.
III.5 Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell'Offerta riservate ad 1nvestitori 1stituzionali.
III.6 Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni.
III.7 Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo e rischio relativo alla non appropriatezza del confronto in termini di multiplo Price/Earnings.
III.8 Rischio relativo alla possibilità di sospendere e chiudere anticipatamente l'Offerta di Sottoscrizione
III.9 Rischio connesso alla variazione del regime fiscale
5. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
S E Z I O N E P R I M A – D O C U M E N T O D I R E G I S T R A Z I O N E
CAPITOLO I
1. DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
1.1.Indicazione delle Persone responsabili
Credito Trevigiano, con sede legale in Xxx Xxxxxxxx xx0/0, 00000 Xxxxxxx xx Xxxxxxxx - Xxxxxxx, rappresentata legalmente ai sensi dell'art. 40 dello Statuto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Dr. Xxxxxx Xx Xxxxx, si assume la responsabilità dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto Informativo.
1.2.Dichiarazione di responsabilità
Credito Xxxxxxxxxx attesta che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
CAPITOLO II
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1.Revisori legali dell'Emittente
Credito Trevigiano ha conferito incarico per la Revisione alla Deloitte & Touche Spa, con sede legale in Xxx Xxxxxxx xx00 – 00000 Xxxxxx, iscritta al n. 46 dell'Albo speciale Consob con delibera n° 14182 del 29/07/2003 e al n° 132587 del Registro dei Revisori Contabili come da Gazzetta Ufficiale n° 47 del 15/06/2004 (nel seguito la "Società di Revisione").
La Società di Revisione ha revisionato con esito positivo i bilanci d'esercizio chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010.
2.2.Informazioni sui rapporti con i revisori
Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010, e fino alla data del Prospetto Informativo, la Società di Revisione ha svolto il proprio incarico senza interruzioni per revoca o mancata conferma dello stesso o per dimissione.
CAPITOLO III
3. INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE.
Di seguito sono riportate le principali informazioni finanziarie selezionate dell'Emittente relative agli esercizi annuali chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010. Il Bilancio dell'Emittente è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS fin dal 2006.
Le informazioni finanziarie relative all'Emittente contenute nel Prospetto Informativo sono state estratte dai bilanci contabili al 31/12/2008, 2009 e 2010.
3.1.Informazioni finanziarie selezionate relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010
Nella tabella sottostante vengono riportati i principali dati patrimoniali relativi al triennio 2008-2010:
Principali dati patrimoniali (dati in migliaia di euro) | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Raccolta da banche | 45.013 | 18.306 | 9.648 |
Raccolta diretta clientela | 1.099.842 | 1.188.868 | 1.076.485 |
Raccolta indiretta | 289.988 | 254.821 | 281.161 |
Mezzi di terzi amministrati | 1.434.843 | 1.461.995 | 1.367.294 |
Crediti verso clientela | 1.176.818 | 1.145.972 | 1.097.127 |
Crediti verso banche | 37.138 | 86.769 | 64.910 |
Attività finanziarie | 75.814 | 121.577 | 81.218 |
Totale dell'attivo | 1.348.139 | 1.413.147 | 1.300.468 |
Patrimonio netto (compreso utile di periodo) | 143.549 | 142.150 | 137.739 |
Patrimonio netto per azione (dati in euro) | 2.653 | 2.687 | 2.682 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro salvo alla riga “Patrimonio netto per azione” ove sono espressi in euro.
La tabella che segue illustra il Conto Economico dell'Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010.
Conto Economico | 2010 | 2009 | 2008 |
Interessi attivi e proventi assimilati | 43.941.903 | 54.260.655 | 75.486.180 |
Interessi passivi e oneri assimilati | -16.209.744 | -22.533.807 | -36.884.981 |
Margine di interesse | 27.732.159 | 31.726.848 | 38.601.199 |
Commissioni attive | 13.287.878 | 10.739.373 | 10.591.078 |
Commissioni passive | -1.059.077 | -930.323 | -1.265.872 |
Commissioni nette | 12.228.801 | 9.809.050 | 9.325.206 |
Dividendi e proventi simili | 55.608 | 54.738 | 79.950 |
Risultato netto dell’attività di negoziazione | 98.079 | 1.381.357 | 281.272 |
Risultato netto dell’attività di copertura | -176.295 | 88.220 | 48.152 |
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 178.474 | 427.293 | 439.985 |
b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 147.570 | 441.859 | 326.062 |
d) passività finanziarie | 30.904 | -14.566 | 113.923 |
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value | -18.476 | -650.356 | -682.700 |
Margine di intermediazione | 40.098.350 | 42.837.150 | 48.093.064 |
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: | -6.109.572 | -6.948.854 | -2.040.754 |
a) crediti | -5.979.405 | -6.877.730 | -2.040.754 |
b) attività finanziarie disponibili per la vendita | -130.167 | -71.124 | |
Risultato netto della gestione finanziaria | 33.988.778 | 35.888.296 | 46.052.310 |
Spese amministrative: | -29.640.559 | -30.956.678 | -30.775.200 |
a) spese per il personale | -18.104.413 | -18.571.544 | -17.195.542 |
b) altre spese amministrative | -11.536.146 | -12.385.134 | -13.579.658 |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -439.000 | 1.065.858 | -1.665.858 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | -1.674.871 | -1.652.971 | -1.454.818 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | -162.268 | -110.234 | -56.305 |
Altri oneri/proventi di gestione | 2.843.748 | 2.231.173 | 2.012.571 |
Costi operativi | -29.072.950 | -29.422.852 | -31.939.610 |
Utili (Perdite) da cessione di investimenti | -169 | -440 | 324 |
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte | 4.915.659 | 6.465.004 | 14.113.024 |
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente | -2.183.464 | -2.646.655 | -1.933.023 |
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte | 2.732.195 | 3.818.349 | 12.180.001 |
Utile (Perdita) d’esercizio | 2.732.195 | 3.818.349 | 12.180.001 |
nb: dati espressi in Euro.
La tabella che segue mostra il rendiconto finanziario dell'Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010.
Rendiconto Finanziario (metodo indiretto) | 2010 | 2009 | 2008 | |
A. | Attività operativa | |||
1. | Gestione | 12.269.321 | 13.140.833 | 19.241.310 |
- risultato d’esercizio (+/-) | 2.732.195 | 3.818.349 | 12.180.001 | |
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (- /+) | -19.726 | 116.698 | 3.836.691 | |
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 176.295 | -88.220 | -48.152 | |
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) | 6.036.381 | 6.950.102 | 2.057.396 | |
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 1.837.138 | 1.755.749 | 1.511.123 | |
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) | 758.039 | 195.479 | 2.058.791 | |
- imposte e tasse non liquidate (+) | 58.575 | 25.130 | ||
- altri aggiustamenti (+/-) | 690.424 | 392.676 | -2.379.670 | |
2. | Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 60.085.922 | -115.751.715 | -31.326.135 |
- attività finanziarie detenute per la negoziazione | 29.323 | 16.096.372 | -11.012.394 | |
- attività finanziarie valutate al fair value | 5.164.560 | |||
- attività finanziarie disponibili per la vendita | 45.454.815 | -55.377.252 | -21.770.802 | |
- crediti verso banche: a vista | 14.260.244 | 18.729.979 | -30.904.273 | |
- crediti verso banche: altri crediti | 35.370.472 | -40.588.832 | 25.608.548 | |
- crediti verso clientela | -35.013.531 | -54.271.999 | 2.361.150 | |
- altre attività | -15.401 | -339.983 | -772.924 | |
3. | Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | -71.615.703 | 104.824.641 | 17.226.531 |
- debiti verso banche: a vista | 26.706.483 | 8.658.133 | -21.156.153 | |
- debiti verso clientela | 4.368.572 | 91.867.182 | -30.085.646 | |
- titoli in circolazione | -90.114.877 | 94.161.273 | 74.221.584 | |
- passività finanziarie valutate al fair value | -14.984.887 | -86.797.392 | -5.137.432 | |
- altre passività | 2.409.006 | -3.064.555 | -615.822 | |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa | 739.540 | 2.213.758 | 5.141.706 | |
B. | Attività di investimento | |||
1. | Liquidità generata da | 7.456 | ||
- vendite di attività materiali | 7.456 | |||
2. | Liquidità assorbita da | -795.052 | -2.476.634 | -4.521.198 |
- acquisti di attività materiali | -668.186 | -2.215.409 | -4.417.875 | |
- acquisti di attività immateriali | -126.866 | -261.225 | -103.323 | |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di investimento | -795.052 | -2.469.178 | -4.521.198 | |
C. | Attività di provvista | |||
- emissioni/acquisti di azioni proprie | 195.391 | 236.522 | 296.635 |
- distribuzione dividendi e altre finalità | -114.550 | -365.400 | -420.790 | |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista | 80.841 | -128.878 | -124.155 | |
Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio | 25.329 | -384.297 | 496.353 |
nb: dati espressi in Euro.
Riconciliazione | 2010 | 2009 | 2008 |
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio | 6.296.939 | 6.681.236 | 6.184.883 |
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio | 25.329 | -384.297 | 496.353 |
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio | 6.322.268 | 6.296.939 | 6.681.236 |
nb: dati espressi in Euro.
Patrimonio | 2010 | 2009 | 2008 |
Patrimonio di base (TIER 1) | 143.839 | 140.847 | 136.685 |
Patrimonio supplementare (TIER 2) | 6.313 | 8.523 | 10.313 |
Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 | 150.142 | 149.370 | 146.998 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Requisiti prudenziali di Vigilanza | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Totale attività di rischio ( attività rischio di cassa + titoli non imm.+ att.rischio fuori bilancio) | 1.708.226 | 1.829.019 | 1.663.904 |
Attività di rischio ponderate | 1.063.360 | 1.098.268 | 1.111.877 |
Attività di rischio per cassa | 1.340.423 | 1.402.738 | 1.253.572 |
Requisito del 8% | 78.517 | 81.045 | 82.177 |
Rischi di mercato netti | 1 | 2 | 112 |
Altri requisiti | 0 | 0 | 0 |
Rischio operativo (dal 31/03/2008) calcolato sulla media del triennio precedente * il 15% | 6.551 | 6.815 | 6.661 |
Requisiti patrimoniali totali | 85.069 | 87.861 | 88.950 |
Eccedenza/deficienza | 65.074 | 61.508 | 58.048 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Coefficienti di Vigilanza | 31/12/10 | 31/12/09 | 31/12/08 |
Patrimonio di base/attività di rischio ponderate (Tier one capital ratio) | 13,53% | 12,82% | 12,29% |
Patrimonio supplementare/attività di rischio ponderate | 0,59% | 0,78% | 0,93% |
Patrimonio di vigilanza/Requisito patrimoniale rischio di credito/controparte | 191,22% | 184,30% | 178,88% |
Patrimonio di vigilanza/Requisiti patrimoniali totali | 176,50% | 170,01% | 165,26% |
Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 14,12% | 13,60% | 13,22% |
Eccedenza/attività di rischio ponderate | 6,12% | 5,60% | 5,22% |
Eccedenza/requisiti patrimoniali totali | 76,50% | 70,01% | 65,26% |
Coefficiente operatività fuori zona (massimo 5%) | 3,77% | 3,64% | 3,43% |
Coefficiente operatività con socio verso attività a ponderazione nulla (minimo 50%) | 51,22% | 52,37% | 51,46% |
Il rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le attività di rischio ponderate, rappresentate nella quasi totalità da rischi di credito, si è attestato sia negli esercizi chiusi al 2008, 2009 e 2010, ben al di sopra della soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza pari all'otto per cento.
Nella tabella seguente sono altresì riportate informazioni relative all'utile per azione, come richiesto dallo IAS
33.
Dati per azione | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Numero azioni ordinarie | 54.103 | 52.895 | 51.365 |
Utile d'esercizio per azione | 50,50 | 72,19 | 237,13 |
Nelle successive tabelle si espone l'articolazione dei crediti a clientela con profili di rischio al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010. In dette tabelle sono riportate le consistenze lorde, le rettifiche di valore e le consistenze nette.
Crediti netti a clienti | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
a) Sofferenze | 22.318 | 16.457 | 5.978 |
b) Incagli | 41.444 | 38.036 | 31.248 |
c) Esposizioni ristrutturate | 8.566 | 0 | 0 |
d) Esposizioni scadute | 3.612 | 7.855 | 2.113 |
Totale crediti deteriorati | 75.940 | 62.348 | 39.339 |
Totale crediti in bonis | 1.100.878 | 1.083.624 | 1.057.788 |
Totale GENERALE CREDITI NETTI | 1.176.818 | 1.145.972 | 1.097.127 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Rettifiche di valore complessive | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
a) Sofferenze | 12.423 | 9.481 | 4.464 |
b) Incagli | 3.890 | 1.892 | 1.609 |
c) Esposizioni ristrutturate | 12 | 0 | 0 |
d) Esposizioni scadute | 5 | 12 | 9 |
Totale rettifiche di valore su crediti deteriorati | 16.331 | 11.385 | 6.082 |
Totale rettifiche su crediti in bonis | 2.278 | 1.624 | 986 |
Totale GENERALE RETTIFICHE | 18.609 | 13.009 | 7.068 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Crediti LORDI a clienti | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
a) Sofferenze | 34.741 | 25.938 | 10.442 |
b) Incagli | 45.334 | 39.928 | 32.857 |
c) Esposizioni ristrutturate | 8.578 | 0 | 0 |
d) Esposizioni scadute | 3.617 | 7.867 | 2.122 |
Totale crediti deteriorati | 92.271 | 73.733 | 45.421 |
Totale crediti in bonis | 1.103.156 | 1.085.248 | 1.058.774 |
Totale GENERALE CREDITI LORDI | 1.195.427 | 1.158.981 | 1.104.195 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Si riporta di seguito il rapporto "sofferenze lorde/totale impieghi" del Credito Trevigiano a confronto con le BCC Venete (Fonte: Federazione Veneta delle BCC).
Rapporto Sofferenze Lorde / Totale impieghi | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Media BCC Regione Veneto | 4,17% | 3,08% | 2,03% |
Credito Trevigiano | 3,26% | 2,48% | 1,08% |
FATTORI DI RISCHIO
CAPITOLO IV
L'operazione descritta nel presente Prospetto Informativo presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in azioni.
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell'investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all'Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché lo strumento finanziario oggetto dell'Offerta.
I fattori di rischio descritti nel presente Capitolo IV devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Prospetto Informativo.
4. RISCHI RELATIVI ALL'EMITTENTE, AI SETTORI DI ATTIVITA' ED AI MERCATI IN CUI LO STESSO OPERA E ALLE AZIONI OGGETTO DELL'OFFERTA
Nelle pagine seguenti vengono descritti i rischi a cui è esposta l’Emittente.
4.1.Rischi propri dell'Emittente e dell'attività bancaria
L'Emittente è soggetto ai rischi propri della attività bancaria, che vengono sinteticamente riepilogati nel seguito.
4.1.1 Rischi connessi al deterioramento dei risultati economici dell’Emittente nel triennio 2008-2010.
A partire dalla fine del 2007, il progressivo deteriorarsi delle attività legate al settore dei mutui sub-prime delle istituzioni bancarie statunitensi ha portato, all’inizio del 2008, a una crisi che si è estesa a tutto il settore del credito. Tale situazione, nel settembre 2008, si è ulteriormente aggravata, diventando sistemica, con il default di Xxxxxx Brothers. Anche l’attività dell’Emittente ha risentito di tale crisi, che ha determinato, da un lato un deterioramento della qualità complessiva del portafoglio crediti e, dall’altro, una significativa contrazione della cosiddetta “forbice dei tassi” corrispondente al differenziale tra tasso sugli impieghi fruttiferi e tasso sul passivo oneroso. Tali circostanze si sono tradotte, in un peggioramento significativo dei risultati economici d’esercizio, che sono passati dall’utile netto pari ad Euro 12.180 migliaia fatto registrare nell’esercizio 2008 ad un utile netto di 2.732 migliaia di euro nel 2010.
4.1.2.Rischio di credito
Sebbene l'Emittente preliminarmente all'erogazione di credito svolga verifiche dettagliate che comprendono controlli sul merito di credito dei clienti oltre che indagini socio-ambientali, lo stesso è soggetto ai rischi derivanti dall'erogazione di finanziamenti alla propria clientela e, di conseguenza, è possibile che, per ragioni al di fuori del proprio controllo (come a titolo esemplificativo, comportamenti morosi da parte dei clienti o evoluzioni sfavorevoli nel mercato in cui gli stessi operano), il verificarsi di insolvenze a carico dei soggetti finanziati possa avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Si evidenzia nella tabella successiva il peggioramento della qualità degli impieghi: in particolare è rappresentata l'evoluzione dell'incidenza delle posizioni deteriorate lorde sul totale dei crediti verso la clientela e del relativo rapporto di copertura nel triennio 2008/2010 a confronto con i corrispondenti indicatori di settore. In aggiunta sono riportati il dato relativo all'indicatore sofferenze nette/patrimonio di vigilanza.
Aggregati e indicatori (valori in migliaia di €) | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Totale crediti deteriorati LORDI (A) | 92.271 | 73.733 | 45.421 |
Totale crediti verso la clientela LORDI (B) | 1.195.427 | 1.158.981 | 1.104.195 |
Incidenza crediti deteriorati su totale crediti verso la clientela: (A)/(B) | 7,72% | 6,36% | 4,11% |
Incidenza crediti deteriorati su totale crediti verso la clientela a livello sistema bancario | 9,10% (**) | 7,83% (*) | 5,14% (*) |
FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO
Rettifiche di valore su crediti deteriorati (C) | 16.331 | 11.385 | 6.082 |
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati: (C)/(A) | 17,70% | 15,44% | 13,39% |
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati a livello di sistema bancario | 35,40 (**) | 40,10% (*) | 46,10% (*) |
Sofferenze nette dell'Emittente | 22.318 | 16.457 | 5.978 |
Patrimonio di Vigilanza dell'Emittente | 150.142 | 149.370 | 146.998 |
Rapporto tra sofferenze nette e patrimonio di Vigilanza dell'Emittente | 14,86% | 11,02% | 4,07% |
Rapporto tra sofferenze nette e patrimonio di Vigilanza a livello di sistema bancario | (***) | 12,25% (*) | 7,84% (*) |
(*) Fonte: Bollettino Vigilanza B.I.; (**) Fonte: flusso di ritorno Bastra 1; (***) informazioni non disponibili alla data di redazione del Prospetto
La crescita delle sofferenze nel triennio oggetto di esame, è dovuta alla ben nota criticità del comparto crediti delle banche riveniente dalla crisi economica in atto, ma si situa comunque al di sotto della media nazionale come da tabella riportata in precedenza. L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti, si mantiene comunque al di sotto della media nazionale. Il tasso di copertura (inteso come rapporto tra l’ammontare delle rettifiche e l’esposizione lorda delle posizioni in sofferenza) risulta decisamente inferiore alla media nazionale. Il motivo è da ricondurre alla presenza di garanzie reali, per la maggior parte ipoteche su beni immobili, che garantiscono alla Banca il recupero della posizione per la parte non svalutata.
Il rapporto tra sofferenze nette e patrimonio di vigilanza registra una considerevole crescita nell’arco dell’ultimo biennio. Il motivo è da ricondurre ai minori utili conseguiti nel biennio che vanno a confluire a riserva, non proporzionali alla veloce crescita dei crediti in sofferenza. Non si dispone del dato di sistema per il 31/12/2010, comunque il rapporto nei due anni precedenti risultava inferiore alla media nazionale.
4.1.3.Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità consiste nella possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi, di vendere attività sul mercato per far fronte allo sbilancio da finanziare ovvero di essere costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni. L'Emittente effettua permanentemente un controllo del rischio di liquidità conformandosi alle previsioni dell'Autorità di vigilanza.
Dal mese di giugno 2011 l’Emittente provvede al monitoraggio degli indicatori LCR – Liquidity Coverage Ratio – e NSFR – Net Stable Funding Ratio.
L’indicatore LCR mira ad assicurare che una banca mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell’arco di 30 giorni di calendario, in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. Il requisito previsto è il seguente:
Stock di attività liquide di elevata qualità
-
totale dei deflussi di cassa netti nel 30 giorni di calendario successivi
->=1
Tale indicatore, monitorato mensilmente, entrerà in vigore da gennaio 2015. Il valore assunto per l’Emittente, al 31/07/2011, è pari a 0,67. La Banca monitora costantemente tale indicatore e, per poter ottemperare al rispetto del limite previsto a partire dal 2015, sta provvedendo a sostituire investimenti effettuati in passato in attività non rientranti nella definizione di “attività liquide di elevata qualità” in altri investimenti che invece presentano questa caratteristica. Nella fattispecie trattasi di investimenti in polizze assicurative finanziarie di ramo V° stipulate con primarie compagnie assicurative.
L’indicatore NSFR stabilisce un ammontare minimo accettabile di raccolta stabile basato sulle caratteristiche di liquidità delle attività e delle operazioni dell’ Emittente su un orizzonte di un anno. Tale indicatore è inteso come meccanismo minimo di attuazione volto a integrare l’LCR e a rafforzare altre iniziative prudenziali, promuovendo una modifica strutturale dei profili di rischio di liquidità dell’Emittente per evitare disallineamenti nella raccolta a breve termine e favorire un finanziamento più stabile e a più lungo termine delle attività e delle operazioni.
In particolare, il requisito NSFR è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L’NSFR è volto a limitare l’eccessivo ricorso alla raccolta all’ingrosso a breve termine in periodi di abbondante
FATTORI DI RISCHIO
liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. Inoltre, l’NSFR permette di controbilanciare gli incentivi che le istituzioni avrebbero a finanziare il rispettivo stock di attività liquide con fondi a breve termine che giungono a scadenza immediatamente dopo l’orizzonte di 30 giorni previsto dall’LCR.
Il requisito previsto è il seguente:
ammontare disponibile di provvista stabile
- >1
ammontare obbligatorio di provvista stabile
Tale indicatore, monitorato mensilmente, entrerà in vigore da gennaio 2018. Il dato calcolato al 31/7/2011 esprime un valore di 0,97, e si attesta leggermente al di sotto del valore di riferimento; in attesa dell’entrata in vigore definitiva della stessa, si evidenzia l’ampio margine temporale di cui si dispone per porre in essere gli adeguati correttivi.
Non è possibile escludere che un incremento della percentuale dei volumi impiegati rispetto ai volumi della raccolta, cui eventualmente si aggiunga un incremento dei costi gestionali dell'Emittente, possano rendere più significativo il rischio di liquidità.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.4.
4.1.4.Xxxxxxx derivante dal disallineamento nell'adeguamento dei tassi d'interesse applicati alla raccolta e agli impieghi dell'Emittente
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di peggioramento del saldo dei flussi finanziari attesi sia in termini di valore di mercato di strumenti finanziari detenuti e/o contratti in essere.
L’Emittente, incentrando la propria politica operativa nell’attività tipica bancaria di raccolta e di impiego, è particolarmente esposta all’andamento dei tassi di mercato che incidono in misura rilevante sulla dinamica del margine di interesse ed in ultima analisi sui risultati di periodo.
Si evidenzia che sia l’attivo che il passivo della Banca “a tasso variabile” a medio e lungo termine si servono degli stessi parametri di indicizzazione per addivenire al “tasso finale” applicato nei contratti / passività obbligazionarie. Tali parametri sono principalmente il tasso Euribor a 3 ed a 6 mesi per i mutui, il tasso Euribor a 3 mesi e a 6 mesi per le obbligazioni, nonché il tasso rinveniente dalle aste BOT (anche se questo parametro non viene più utilizzato ed impatta solamente per le emissioni collocate negli scorsi esercizi che verranno rimborsate nei prossimi esercizi).
In particolare, nel corso del biennio 2009-2010, la forte discesa dei tassi di interesse applicati alle diverse forme di impiego ha determinato una contrazione della forbice creditizia della Banca (calcolata come differenza tra l’attivo fruttifero a clientela e la raccolta onerosa a clientela) che ha impattato direttamente sul margine di interesse e che ha avuto effetti negativi sui risultati di bilancio dell’Emittente, come riassunto nella tabella seguente:
31/12/2008 | 31/12/2009 | 31/12/2010 | |
Forbice creditizia a clientela | 3,70% | 2,50% | 2,39% |
Margine di interesse (in migliaia di €) | 38.601 | 31.727 | 27.732 |
Utile di esercizio (in migliaia di €) | 12.180 | 3.818 | 2.732 |
A fronte delle variazioni degli stessi parametri di indicizzazioni sia dell’attivo che del passivo - tuttavia - potrebbe verificarsi un disallineamento temporale dei flussi in entrata o uscita. Sussiste, poi, un ulteriore elemento di sbilanciamento derivante dal fatto che le masse attive e passive, a cui vengono applicati tendenzialmente gli stessi parametri di indicizzazione, in realtà hanno pesi diversi.
Tali fenomeni vengono tuttavia monitorati, interpretati e gestiti attraverso la periodica reportistica Alm (Asset Liabilities Management) predisposta da Cassa Centrale Banca — Credito Cooperativo del Nord Est S.p.a. In particolare, con periodicità mensile, viene elaborato un report di “Trasformazione delle scadenze” nel quale viene misurato il grado di equilibrio finanziario a medio lungo termine della Banca. Ciò avviene attraverso
a) il confronto delle durate medie di impieghi e raccolta (misurando l’intensità del mismatch strutturale della Banca); b) il confronto delle masse di impieghi con la raccolta a tempo ed i mezzi patrimoniali della Banca (evidenziando il grado di sostenibilità del processo di trasformazione delle scadenze).
Relativamente al rischio connesso al riprezzamento delle poste attive e passive di bilancio ed al rischio di mismatching si fa rinvio alla Sezione I, capitolo IX, paragrafo 9.2.
FATTORI DI RISCHIO
4.1.5.Rischio di concentrazione degli impieghi
Il rischio di concentrazione consiste in una sottocategoria del rischio di credito. Più specificamente, con riferimento al contesto in cui l'Emittente opera, il rischio di concentrazione si manifesta in termini di:
a) concentrazione delle attività di impiego della Banca in favore di un numero limitato di beneficiari. La clientela di riferimento dell'Emittente rispetto all'attività d'impiego si caratterizza per essere eterogenea poiché include aziende e associazioni anche di notevoli dimensioni e/o organizzate sotto forma di gruppo economico, da un lato, e famiglie e risparmiatori dall'altro. Tale circostanza determina la naturale conseguenza che gli impieghi nei confronti delle aziende ed associazioni di notevoli dimensioni, generalmente di ammontare rilevante e più contenuti numericamente rispetto agli impieghi nei confronti delle famiglie e della restante clientela corporate, risultano essere una percentuale significativa degli impieghi totali dell'Emittente;
b) concentrazione delle attività di impiego della Banca in favore dei soci. Le Banche di Credito Cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci in ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti Istruzioni di Vigilanza di Banca d'Italia e così come declinato nello Statuto Sociale dell'Emittente, in cui all'art. 17 sono indicate le modalità di attuazione del principio della "prevalenza dell'operatività nei confronti dei soci". Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività c.d. a ponderazione zero. La Banca d'Italia può autorizzare, per periodi determinati, le singole Banche di Credito Cooperativo a un'operatività prevalente a favore di soggetti diversi dai soci, unicamente qualora sussistano ragioni di stabilità. Si evidenzia quindi che tale vincolo normativo può avere impatti economico-finanziario anche rilevanti rispetto a altri concorrenti dell'Emittente non appartenenti al movimento del credito cooperativo;
c) concentrazione delle attività di impiego della Banca in ambiti territoriali circoscritti. Come prescritto dalla normativa applicabile, l'Emittente, può operare in un contesto geografico limitato alla zona territoriale di competenza. Più precisamente, le vigenti Istruzioni di Vigilanza per le banche, disposte da Banca d'Italia, definiscono l'operatività fuori della zona di competenza territoriale per le banche di credito cooperativo. Conformemente a tali disposizioni, lo Statuto Sociale dell'Emittente, all'art. 18, dispone che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio potrà essere assunta al di fuori della zona di competenza territoriale. Non rientrano nel limite della competenza territoriale le attività di rischio nei confronti di altre banche e le attività prive di rischio, secondo i criteri stabiliti dall'Autorità di Xxxxxxxxx. Si evidenzia quindi che tale vincolo normativo può avere impatti economico-finanziario anche rilevanti rispetto ad altri concorrenti dell'Emittente non appartenenti al movimento del credito cooperativo.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.1.
4.1.6.Rischio finanziario
L'Emittente è esposto ai rischi tipicamente connessi con l'operatività nei mercati finanziari. Questi includono, tra gli altri, i rischi connessi alla variazione dei tassi di interesse, al fluttuare dei tassi di cambio e, più in generale, all'andamento dei mercati finanziari. Nonostante la Banca abbia adottato le misure necessarie al fine di contenere l'esposizione a tali rischi e nonostante la Banca compia, per conto proprio, prevalentemente investimenti in strumenti finanziari che presentano in generale un basso profilo di rischio (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Società appartenenti al "Movimento di Credito Cooperativo", organismi centrali del credito cooperativo, primarie corporate bancarie sul mercato nazionale) e, coerentemente ai principi cui l'attività s'ispira, non faccia ricorso a strumenti derivati se non per copertura e prevalentemente di prestiti obbligazionari di propria emissione, l'attività d'investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comunque comporta, di per sé, un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
In particolare, si evidenzia che, alla data del 31 dicembre 2010, il valore della riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita presentava un saldo negativo di € 1.041.895 al netto della fiscalità rispetto al saldo positivo di € 191.523 del 31/12/2009, sempre al netto della fiscalità.
Al 31/12/2010 non sono presenti in portafoglio titoli di emittenti esteri particolarmente esposti al rischio default. Per completezza informativa si segnala che l’emittente ha nel proprio portafoglio titoli emessi dallo Stato Italiano per un controvalore di circa 57 milioni di euro.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3. e Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.1.4
FATTORI DI RISCHIO
4.1.7.Rischio operativo
L'Emittente è esposto ai rischi tipicamente connessi con l'operatività bancaria. Questi includono, tra l'altro, i rischi connessi all'interruzione dei servizi, ad errori, omissioni e ritardi nell'esecuzione dei servizi offerti, così come al mancato rispetto delle norme di sicurezza previste. In particolare, con riferimento all'eventualità di indisponibilità dei sistemi informativi, coerentemente con quanto richiesto dalla normativa in materia, l'Emittente ha redatto uno specifico Piano di Continuità Operativa il cui aggiornamento è stato sottoposto all’attenzione del Consiglio di Amministrazione in data 23/12/2010.
Nonostante l'Emittente abbia adottato misure al fine di evitare le problematiche connesse a tali rischi, non vi può essere alcuna certezza circa il fatto che gli stessi potranno in futuro essere sempre e totalmente evitati e che, nel caso in cui dovessero concretizzarsi, non possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.6.
4.1.8.Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione
I risultati della Banca sono condizionati dalla capacità di continuare a finanziare i propri impieghi attraverso la raccolta diretta dalla clientela. Se in futuro il ricorso a tale forma di finanziamento dovesse ridursi, anche a causa di un'eccessiva concentrazione della raccolta in capo ad un numero limitato di soggetti, l'Emittente dovrebbe ricorrere a un incremento della raccolta attraverso fonti più onerose, quali, ad esempio, il mercato interbancario o private placement con altri corporate bancari, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
4.1.9.Rischio reputazionale
L'Emittente svolge l'attività d'intermediazione creditizia in conformità ai principi ispiratori del "Movimento di Credito Cooperativo" e in coerenza con i valori dell'economia sociale e civile, volti al perseguimento di uno sviluppo economico e sociale e rispettoso dei valori morali. La reputazione dell'Emittente come soggetto operante nel rispetto dei suddetti principi è un fattore chiave con riferimento ai rapporti con i soci, i clienti, i partner commerciali. Pertanto, qualsiasi atto o evento attuato o relativo all'Emittente e/o al "Movimento di Credito Cooperativo" che ne leda la reputazione, giacché non coerente con i suesposti principi, potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
4.1.10.Presidio dei Rischi
L'Emittente ha al suo interno le funzioni Compliance e Risk Management e di Controllo Andamentale del Credito, alle quali sono attribuiti il monitoraggio dei livelli di rischio assunti, al fine di presidiare più efficacemente i suddetti rischi, stabilendo specifiche procedure per il loro controllo, nonché il monitoraggio sull’andamento degli impieghi che presentano elementi di anomalia. L’Emittente si avvale inoltre del sevizio di Internal Auditing in outsourcing presso la Federazione Regionale delle BCC Veneto. Tuttavia, qualora le politiche e le procedure delle funzioni Compliance e Risk Management, Controllo Andamentale del Credito, nonché dell’Internal Auditing in outsourcing volte a identificare, monitorare e gestire tali rischi non si dovessero rivelare sempre adeguate, l'Emittente potrebbe essere soggetto a possibili effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
4.1.11.Xxxxxxx connesso alla previsione statutaria in materia di recesso
L'articolo 13 dello Statuto dell'Emittente prevede in capo al socio il diritto di recesso. Tale previsione, ove riguardi un numero significativo di soci, potrebbe avere effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.10.
FATTORI DI RISCHIO
4.2 Fattori di rischio relativi ai settori di attività ed ai mercati in cui opera l'Emittente
4.2.1.Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
L'Emittente è soggetto ai rischi derivanti dalla concorrenza propria dei rispettivi settori di attività. I mercati nei quali opera l’Emittente sono da tempo caratterizzati da una elevata competitività e pertanto l'Emittente potrebbe non riuscire a mantenere o aumentare i volumi di attività e i livelli di redditività conseguiti in passato, con conseguenti effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società stessa.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo 6, Paragrafo 6.2 del Prospetto di Offerta in Opzione.
4.2.2.Rischi connessi all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario
Il Credito Trevigiano è soggetto a un’articolata regolamentazione e alla vigilanza da parte della Banca d’Italia, della Consob e dell’Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni private e d’interesse collettivo (ISVAP), per quanto attiene all’attività di banca-assicurazione.
La normativa applicabile alle banche disciplina i settori in cui gli istituti di credito possono operare con lo scopo di preservare la stabilità e la solidità degli stessi, limitandone l’esposizione al rischio. L’Emittente è altresì soggetto alla normativa applicabile ai servizi di investimento che disciplina, tra l’altro, l’attività di vendita e collocamento degli strumenti finanziari. Il rischio attinente alla mancata conformità delle attività alle norme applicabili è gestito dall’Emittente mediante l’attività di controllo espletata dal proprio sistema dei controlli interni ai sensi delle istruzioni di Vigilanza. Non è possibile escludere che in futuro vengano adottate nuove leggi e regolamenti che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive dell’Emittente.
4.3 Fattori di rischio relativi alle azioni oggetto dell’Offerta
4.3.1.Xxxxxxx relativo al procedimento di ammissione a socio
Ai sensi dell'articolo 8 dello Statuto dell'Emittente, chi intenda diventare socio deve farne richiesta al Consiglio di Amministrazione. Il medesimo organo decide sulla richiesta di ammissione entro il termine di novanta giorni dal suo ricevimento e, in caso di accoglimento, verificato il versamento integrale dell’importo delle azioni sottoscritte e dell’eventuale sovrapprezzo, provvede immediatamente alla comunicazione all’interessato della delibera di ammissione e all’annotazione di quest’ultima nel libro dei soci.
In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione il richiedente l'ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri entro trenta giorni dalla comunicazione dell'atto che determina il diniego; il Collegio si pronuncia entro trenta giorni dalla presentazione del ricorso.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9. Ammissione a socio.
4.3.2. Xxxxxx connessi a conflitti d'interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta
Le Azioni oggetto dell'Offerta saranno collocate da Credito Trevigiano, che nello svolgimento di questa attività, si troverà in situazione di conflitto d'interesse, essendo al contempo l'emittente e il collocatore delle Azioni.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.4.
4.3.3.Xxxxxx relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni
Le Azioni di nuova emissione oggetto dell'Offerta di cui al presente Prospetto Informativo non sono quotate in un mercato regolamentato italiano o in altri mercati internazionali e, pertanto, salve le disposizioni statutarie in materia di recesso del socio, i sottoscrittori delle stesse sono esposti ai rischi connessi alla difficoltà di liquidare le Azioni sottoscritte. Non sussistendo per tali strumenti un mercato regolamentato, il disinvestimento sarà possibile a condizione che il titolare delle azioni riesca a trovare, per suo conto, un soggetto interessato all'acquisto. Inoltre, nel caso in cui il soggetto interessato all'acquisto non sia già socio dell'Emittente, ai fini della cessione è
FATTORI DI RISCHIO
necessario il preventivo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione che, rilevati le condizioni di ammissibilità, provvederà all’iscrizione nel Libro dei Soci.
Le azioni, infine, possono essere acquistate dall'Emittente facendo ricorso al fondo Acquisto Azioni Proprie nei limiti di disponibilità dello stesso. Si evidenzia che l'Emittente non ha nessun obbligo di riacquistare le proprie azioni, essendo ciò una mera facoltà che la Banca di volta in volta si riserva di valutare.
Le azioni oggetto della presente offerta non sono quotate su alcun mercato regolamentato, non sono negoziate in un sistema multilaterale di negoziazione (MTF) né l'Emittente agisce in qualità di internalizzatore sistematico.
L'Emittente precisa altresì che, per dette azioni, non presenterà domanda per l'ammissione a quotazione su alcun mercato regolamentato e che non è prevista la richiesta di ammissione a negoziazione in un sistema multilaterale di negoziazione (MTF), né l'Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico per le azioni di propria emissione.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo VI.
4.3.4.Rischi connessi all'esistenza di limiti alla trasferibilità delle azioni
Ai sensi dell'art. 2530, comma 1, del Codice Civile e dell'articolo 21 dello Statuto Sociale, le azioni dei Soci non possono essere cedute con effetto verso la società, se la cessione non è autorizzata dal Consiglio di Amministrazione.
In caso di cessione di azioni fra soci, le parti contraenti, entro trenta giorni dalla cessione, debbono darne comunicazione al Consiglio di Amministrazione con lettera raccomandata e chiedere le relative variazioni del Libro dei Soci (art. 21 Statuto Sociale). Le azioni non possono essere sottoposte a pegno o vincoli di qualsiasi natura senza la preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione; è inoltre vietato fare anticipazioni sulle stesse.
4.3.5. Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell'Offerta riservate ad investitori Istituzionali
L'Offerta di cui al presente Prospetto Informativo non prevede una quota riservata ad Investitori Istituzionali, con la conseguenza che viene a mancare l'effetto segnaletico sulla qualità dell'investimento che normalmente può scaturire dalla posizione assunta dagli Investitori Istituzionali in ordine alla quota loro riservata di strumenti finanziari oggetto di un'offerta.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.2.2.Impegni a sottoscrivere gli strumenti finanziari dell'Emittente.
4.3.6. Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni
Il prezzo delle azioni di cui all'Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o attraverso un internalizzatore sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all'articolo 2528 Codice Civile.
Tale articolo prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall'assemblea dei Soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del Consiglio di Amministrazione. Il valore del soprapprezzo dell’azione dell’Emittente è stato deliberato in Euro 100,00 nella seduta assembleare del 1° maggio 2011.
FATTORI DI RISCHIO
4.3.7. Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo e rischio relativo alla non appropriatezza del confronto in termini di multiplo Price/Earnings
Le azioni emesse da Banche di Credito Cooperativo e oggetto della presente Offerta sono caratterizzate da peculiarità meglio descritte al paragrafo 4 della sezione seconda del presente documento tali per cui non risulta possibile un confronto in termini di multiplo Price/Earnings con i propri competitors, banche costituite in forma di società per azioni e banche popolari.
Più precisamente, con riferimento a detto multiplo - Price/Earnings - si osserva quanto segue:
• il Price, così come definito dalla dottrina finanziaria e dalla prassi degli analisti non risulta applicabile alla fattispecie in parola in quanto nella presente Offerta, ma anche nell'ordinaria attività di ammissione alla qualifica di socio, le azioni sono sottoscrivibili al valore nominale. Per ulteriori dettagli in merito si rinvia alla Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1.Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore.
• con riferimento agli Earnings si evidenziano le limitazioni previste dalla normativa vigente che rendono poco significativa la valenza monetaria degli utili distribuibili da una Banca di Credito Cooperativo e, conseguentemente, la constatazione che l'interesse primario del Socio si sostanzierà nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei servizi e dei prodotti della Banca.
Con riferimento al multiplo Price/Book Value si evidenzia che, a fronte di un corrispettivo di € 25,82 (corrispondente al valore nominale) pagato da un azionista per acquistare una azione, il valore del patrimonio netto per azione al 31 dicembre 2010 era pari ad € 2.653,25. Conseguentemente, il multiplo Price/Book Value può essere espresso come rapporto tra:
25,82 / 2.653,25 = 0,0097
Nel caso in cui il nuovo socio debba anche riconoscere il sovrapprezzo di € 100,00 per azione sottoscritta, il nuovo rapporto Price/Book Value sarà pari a:
(25,82 + 100,00) / 2.653,25 = 0,0474
Per maggiori informazioni sul recesso si vedano i Paragrafi 6.1.1.5. Normativa di Riferimento., Capitolo VI, Sezione I e 4.3.Regime di circolazione e forma delle azioni, Capitolo IV, Sezione II.
Per maggiori informazioni sul prezzo di offerta si rinvia a quanto riportato in Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1.Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore.
4.3.8.Xxxxxxx relativo alla possibilità di sospendere e chiudere anticipatamente l'Offerta di Sottoscrizione
L'Emittente si riserva il diritto di sospendere ovvero chiudere anticipatamente l'Offerta di Sottoscrizione, qualora, durante uno dei Periodi di Offerta Mensile dovessero verificarsi circostanze quali gravi mutamenti negativi nella situazione politica, finanziaria, economica, normativa, valutaria o di mercato, ovvero eventi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell'Emittente, che siano tali da rendere necessaria la modifica di uno o più degli elementi essenziali dell'Offerta, ovvero in ogni caso tali da rendere sconsigliabile la prosecuzione od opportuna la sospensione dell'Offerta.
Nel caso di sospensione o chiusura anticipata dell'Offerta di Sottoscrizione, tutte le Richieste di Sottoscrizione pervenute entro la data prevista per la sospensione o la chiusura definitiva dell'Offerta, e non ancora valutate dal Consiglio di Amministrazione, saranno valutate alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione.
Della sospensione e/o della chiusura anticipata dell'Offerta di Sottoscrizione sarà data comunicazione al pubblico mediante apposito avviso che sarà pubblicato su almeno un giornale a larga diffusione nella zona di operatività dell'Emittente, sul sito internet dello stesso xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx e contestualmente trasmesso a CONSOB, almeno 5 giorni prima della data prevista per la sospensione o perla chiusura anticipata.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4.Informazioni circa la revoca, sospensione e chiusura anticipata dell'Offerta.
FATTORI DI RISCHIO
4.3.9.Rischio connesso alla variazione del regime fiscale
I dividendi eventualmente distribuiti e le plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni potranno essere gravati da oneri fiscali diversi da quelli in vigore al momento della pubblicazione del presente prospetto informativo. A tal proposito si evidenzia che in data 13/08/2011 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.188 il D.legge n.138 che apporta, con decorrenza immediata, profonde modifiche nel trattamento fiscale in generale dei proventi di natura finanziaria.
Detto decreto dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua approvazione a pena di decadenza.
Il D.L. in questione, ai commi da 6 a 35 dell’art.2, uniforma al 20% la misura della ritenuta e dell’imposta sostitutiva sulle c.d. “rendite finanziarie”, di cui all’art.44 del D.P.R. n.917/86 (redditi di capitale) e all’art.67, comma 1 lett. da c-bis a c-quinques del medesimo decreto (redditi diversi).
La nuova aliquota del 20% sulle rendite finanziarie sostituisce, dal primo gennaio 2012, quella attualmente prevista in due aliquote:
- 27% per gli interessi dei depositi e conti correnti bancari;
- 12,50% per tutte le altre rendite finanziarie.
In ordine alla decorrenza della nuova ritenuta del 20%, il comma 9 dell’art.2 del Decreto in oggetto stabilisce che essa si applichi agli interessi, di cui all’art.44 del D.P.R. n.917/86, divenuti esigibili e ai redditi diversi realizzati a decorrere dal primo gennaio 2012.
Per quanto riguarda i dividendi sulle partecipazioni non qualificate, la ritenuta del 20% si applica a quelli percepiti dal primo gennaio 2012.
Per le obbligazioni e i titoli similari, di cui all’art.2 del D.Lgs.1° aprile 1996, n.239, la maggiore aliquota del 20% si applica agli interessi, premi ed altri frutti maturati a partire dal primo gennaio 2012.
Non è possibile prevedere se il regime fiscale vigente alla data di pubblicazione del prospetto informativo potrà subire modifiche né può essere escluso che, nel caso in cui ciò avvenga, il trattamento possa essere peggiorativo rispetto a quello ora vigente.
Sono a carico dell’azionista le imposte e le tasse, presenti e future, che per legge colpiscano le azioni, i relativi dividendi, premi ed altri frutti. Di conseguenza, qualora trattenute si rendano necessarie in seguito a modifiche del regime fiscale applicabile, gli investitori riceveranno importi inferiori a quelli a cui avrebbero avuto diritto in base alla normativa vigente. L’emittente non è in grado di prevedere se modifiche normative si verificheranno, durante il periodo di detenzione da parte dei sottoscrittori, delle azioni oggetto della presente offerta, e qualora ciò accadesse, quali saranno gli importi che dovrà trattenere.
In nessun caso potrà essere decisa alcuna trattenuta a discrezione dell’emittente.
CAPITOLO V
5. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE
5.1.STORIA ED EVOLUZIONE DELL'EMITTENTE
5.1.1.Denominazione sociale
La denominazione legale e commerciale dell'Emittente è: Credito Trevigiano - Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
La Banca emittente è una società cooperativa a mutualità prevalente.
5.1.2.Estremi d'iscrizione nel Registro delle imprese
Credito Trevigiano è iscritta al Registro delle Imprese di Treviso REA 11265 ed è iscritta all’albo delle banche con codice Abi 08917-7.
L’Emittente è altresì iscritto all’Albo delle Società Cooperative ex. art. 2512 cod. civ. e D.M. 23 giugno 2004 al n. A160193.
0.0.0.Xxxx di costituzione e durata dell'Emittente
Credito Trevigiano è una Società Cooperativa costituita per atto del Notaio Xxxxxxxx Xxxxxxxx del 17 gennaio 1901, Repertorio numero 6052, registrato a Treviso il 21 gennaio 1901, al numero 553 del Foglio 195
- Volume 52 degli Atti Pubblici.
Lo Statuto all'art. 5 fissa la durata della società al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con delibera dell’assemblea straordinaria.
Per ulteriori informazioni vedasi Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.Fatti rilevanti nell'evoluzione dell'attività dell'Emittente.
5.1.4.Xxxxxxxxx e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l'Emittente, Paese di costituzione e sede sociale
Credito Trevigiano è una Società Cooperativa costituita in Italia e regolata ed operante in base al diritto italiano.
L’emittente ha sede legale in Xxx Xxxxxxxx x. 0/0 x Xxxxxxxx xxxx. Xxxxxxx (Xx) telefono 0000.0000 ed opera e svolge la sua attività nel territorio di competenza secondo quanto espressamente previsto nello Statuto all’art. 3. (sito internet: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx - indirizzo di posta: xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx)
5.1.5.Fatti rilevanti nell'evoluzione dell'attività dell'Emittente
Nell'esercizio della sua attività la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettive forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci.
Credito Trevigiano ha alle spalle l’esperienza più che secolare delle 2 Casse Rurali da cui ha avuto origine attraverso operazioni di fusione.
1896 Sorge la Cassa Rurale di Prestiti di S.Marco di Caerano, società cooperativa in nome collettivo con sede in Caerano di S. Marco (Tv).
1901 Viene fondata la Cassa Rurale di prestiti di San Xxxxxxx - Società cooperativa in nome collettivo con sede in Vedelago (Tv).
1938 Entrambe le casse si ridenominano rispettivamente Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago e Cassa Rurale ed Artigiana di Caerano di X. Xxxxx.
1976 La Cassa Rurale ed Artigiana di Vedelago incorpora l’unico sportello dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di
X. Xxxxxx Oltre il Muson di Castelfranco Veneto, istituto cooperativo messo in liquidazione dalla Banca d’Italia. 1993 Per normativa, le Casse assumono la nuova denominazione in B.C.C. di Vedelago e B.C.C. di Caerano di X. Xxxxx.
Prospetto Informativo relativo all’offerta Pubblica di Sottoscrizione di Azioni Ordinarie Credito Trevigiano 40
1995 Dalla fusione della BCC di Vedelago e BCC di Caerano di X. Xxxxx nasce la Banca di Credito Cooperativo Trevigiano s.c. .
2005 Per volontà dei soci, nell’assemblea del 29/05/2005 viene deliberata la ridenominazione dell’istituto in Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
Lo sviluppo della dimensione commerciale del Credito Trevigiano
L'attività è rivolta prevalentemente ai soci e/o ai residenti nella zona di competenza territoriale in ragione di quanto previsto nelle disposizioni di Vigilanza e nello Statuto Sociale. La competenza territoriale, ai sensi delle disposizioni di vigilanza, comprende il territorio dei Comuni ove la Società ha proprie succursali, nonché dei Comuni limitrofi.
Nella tabella sottostante si riporta l’elenco dei 22 comuni di “insediamento” della BCC, ovvero dove la Banca dispone di almeno uno o più sportelli:
Comune | Provincia |
ALTIVOLE | Treviso |
ASOLO | Treviso |
BASSANO | Vicenza |
CAERANO DI SAN XXXXX | Xxxxxxx |
CASSOLA | Vicenza |
CASTELFRANCO VENETO | Treviso |
CASTELLO DI GODEGO | Treviso |
CAVASO DEL TOMBA | Treviso |
CORNUDA | Treviso |
GALLIERA VENETA | Padova |
LORIA | Treviso |
MASER | Treviso |
MONFUMO | Treviso |
MONTEBELLUNA | Treviso |
MUSSOLENTE | Vicenza |
PAESE | Treviso |
PIOMBINO DESE | Padova |
RESANA | Treviso |
RIESE PIO X | Treviso |
TREVIGNANO | Treviso |
TREVISO | Treviso |
VEDELAGO | Treviso |
Nella tabella sottostante si riporta invece l’elenco dei 37 comuni di “competenza” della BCC, ovvero che confinano con comuni dove la Banca dispone di almeno uno o più sportelli:
Comune | Provincia |
ALANO DI PIAVE | Belluno |
BORSO DEL GRAPPA | Treviso |
CAMPOLONGO SUL BRENTA | Vicenza |
CAMPOSAMPIERO | Padova |
CARBONERA | Treviso |
CARTIGLIANO | Vicenza |
CASIER | Treviso |
CASTELCUCCO | Treviso |
CITTADELLA | Padova |
CONCO | Vicenza |
CROCETTA DEL MONTELLO | Treviso |
FONTE | Treviso |
ISTRANA | Treviso |
XXXXXXXX | Xxxxxx |
MAROSTICA | Vicenza |
MORGANO | Treviso |
NOVE | Vicenza |
PADERNO DEL GRAPPA | Treviso |
PEDEROBBA | Treviso |
PONZANO VENETO | Treviso |
POSSAGNO | Treviso |
POVE DEL GRAPPA | Vicenza |
PREGANZIOL | Treviso |
QUINTO DI TREVISO | Treviso |
ROMANO D'EZZELINO | Vicenza |
ROSA' | Vicenza |
ROSSANO VENETO | Vicenza |
SAN XXXXXXX DI LUPARI | Padova |
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI | Treviso |
SANTA GIUSTINA IN COLLE | Padova |
SILEA | Treviso |
SOLAGNA | Vicenza |
TOMBOLO | Padova |
TREBASELEGHE | Padova |
VILLORBA | Treviso |
VOLPAGO DEL MONTELLO | Treviso |
ZERO BRANCO | Treviso |
In totale la BCC opera su 59 comuni situati in 4 province (Treviso, Padova, Vicenza, Belluno).
Progetti per lo sviluppo del territorio
Con l’apertura del nuovo sportello di Bassano del Grappa, avvenuta il 25 luglio 2011, la BCC conferma le direttive di sviluppo lungo l’asse nord-ovest, in coerenza con quanto determinato nel Piano Strategico.
5.2. Principali investimenti
5.2.1.Investimenti effettuati da Credito Trevigiano nel xxxxx xxxx'xxxxxxxxx xxxxxxxx x xxxxx xxxxxxxx xxxxxx al 31 dicembre 2008, 31 dicembre 2009 e 31
dicembre 2010
Le seguenti tabelle forniscono i dati relativi ai principali investimenti effettuati dal Credito Trevigiano nel corso degli esercizi 2008, 2009 e 2010.
Investimenti in immobilizzazioni materiali (valori in migliaia di euro) | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Attività ad uso funzionale
a) terreni | 4.619 | 4.562 | 4.377 |
b) fabbricati | 31.996 | 32.526 | 32.262 |
c) mobili | 1.463 | 1.863 | 2.024 |
d) impianti elettronici | 538 | 544 | 411 |
e) altre | 1.310 | 1.460 | 1.317 |
Attività detenute a scopo di investimento
Fabbricati | 275 | 283 | 319 |
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (valori in migliaia di euro) | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Software applicativo | 241 | 276 | 125 |
Nel xxxxx xxxxx xxxxxxxx xxxxxx al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010, Credito Trevigiano ha effettuato investimenti in immobilizzazioni materiali principalmente volti all'acquisto ed alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare le Filiali della banca.
5.2.2.Investimenti in corso di realizzazione
Alla data di predisposizione del presente Prospetto Informativo non ci sono investimenti significativi in corso di realizzazione.
5.2.3.Investimenti futuri
Attualmente non sono pianificati investimenti significativi se non quelli riferibili all’ordinario l’aggiornamento delle attrezzature tecnologiche ed alla manutenzione e la riqualificazione dei locali destinati alla rete geografica delle filiali ivi compreso l’eventuale trasferimento di una di queste.
L’importo assorbito non determinerà impatti tali da richiedere fonti specifiche.
CAPITOLO VI
6. ATTIVITÀ DELL'EMITTENTE
6.1. Principali attività
6.1.1. Descrizione della natura delle attività dell'Emittente e delle sue principali attività
6.1.1.1.Introduzione
L'Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e avvalersi di tutti i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Xxxxxxxxx. La Società svolge le proprie attività anche nei confronti dei terzi non soci.
È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, sottoscrizione e/o collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente, ricezione e trasmissione ordini, consulenza in materia di investimenti.
Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi, di previdenza complementare e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali.
Negli ultimi anni il Credito Xxxxxxxxxx ha incrementato la propria attività di servizi alla clientela, ampliando la gamma dei prodotti ed abbinando sempre più la funzione creditizia a quella parabancaria. In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo che con altre società allo scopo di fornire prestazioni per creare effettivo valore aggiunto al cliente ed alla Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti del movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori alle possibilità di collaborare con società esterne.
In tale contesto l'attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla soddisfazione del cliente nei vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di risparmio e servizi.
6.1.1.2.Descrizione dei prodotti e dei servizi dell'Emittente
I prodotti e servizi offerti includono:
• per quanto attiene all'attività di Raccolta Diretta: depositi a risparmio, conti correnti, conti deposito, certificati di deposito, pronti contro termine passivi e obbligazioni;
• per quanto attiene all'attività di Raccolta Indiretta: quote di fondi di investimento, SICAV, titoli obbligazionari di emittenti statali, sovranazionali e di società corporate, polizze vita finanziarie e piani individuali pensionistici;
• per quanto riguarda l'Attività di Impiego: prestiti a breve, medio e lungo termine, anche assistiti da garanzia Consortile.
• Inoltre, l'Emittente offre: servizi di incasso e pagamento, emissione di carte di debito e di credito (a saldo e prepagate) e servizi di internet-banking.
Attività di Raccolta Diretta
Depositi a risparmio
L'offerta comprende libretti di risparmio nominativi ed al portatore. In taluni casi l'offerta è dedicata a specifici target di riferimento.
Conti correnti
L'offerta comprende una gamma di prodotti che coprono le diverse esigenze del target famiglia, giovani (siano essi studenti o lavoratori), pensionati, oltre ad alcuni prodotti che si rivolgono in particolare alle esigenze di professionisti ed esercenti, anche con prodotti in convenzione con le relative Associazioni di Categoria (tra le quali Ascom, CNA, Confartigianato) , riservati agli associati delle medesime e degli enti che svolgono la propria attività senza finalità di lucro nel territorio di competenza della Banca.
Certificati di deposito
L'offerta comprende l'emissione di certificati di deposito ordinari a tasso fisso ed a tasso variabile nominativi con durata fino a 60 mesi ed al portatore con durata inferiore a 12 mesi.
Prospetto Informativo relativo all’offerta Pubblica di Sottoscrizione di Azioni Ordinarie Credito Trevigiano 44
Obbligazioni proprie
L'Emittente offre in sottoscrizione obbligazioni di propria emissione che prevedono il pagamento di cedole a tasso fisso, a tasso variabile, tasso misto, zero coupon e step up.
Per maggiori informazioni si veda il Sezione I, Capitolo X, Paragrafo 10.3.1. Prestiti Obbligazionari di propria emissione.
Attività di Raccolta Indiretta
Attraverso l'esercizio dei servizi d'investimento, che è autorizzata a prestare, l'Emittente svolge attività di Raccolta Indiretta.
Sulla base delle specifiche convenzioni l'Emittente colloca i fondi di Aureo Gestioni SGR, Anima SGR S.p.A., Azimut SGR S.p.A.. Per quanto attiene i prodotti assicurativi ha mandato per collocare prodotti di Skandia S.p.A., BCC Vita S.p.A., Augusta Vita S.p.A., e Assimoco Vita S.p.A., Cattolica Previdenza S.p.A., Clerical Medical Investments Group Limited, ALICO Life International Limited, Itas Vita S.p.A., Cardiff Assicurazioni S.p.A., Arag S.p.A., Assimoco S.p.A., Augusta Assicurazioni S.p.A., Cardiff Assurance Risques Diverse S.A., BCC Assicurazioni S.p.A..
Servizi
Credito Trevigiano offre un'ampia gamma di servizi bancari, parabancari e finanziari:
- sistemi di pagamento: bonifici e ordini permanenti, incassi e pagamenti diversi (fascicolazione utenze, pagamento tributi, incasso stipendi e rendite varie, incasso pensioni, incasso rimborsi vari), gestione portafoglio commerciale (incassi riba, rid, mav ed emissione effetti), moneta elettronica (carte bancomat, carte di credito tradizionali e prepagate), viacard e Telepass;
- servizi di virtual banking: Pos, home-banking, trading on line.
- servizi con l'estero: conti correnti e conti valutari, negoziazioni valuta, assegni e traveller's cheques, anticipi e/o finanziamenti, rimesse documentate, apertura e utilizzo di crediti documentari, emissioni garanzie internazionali, pagamenti e introiti, operazioni a termine;
- servizi assicurativi: polizze vita, previdenza complementare, ramo danni quali infortuni, malattia, responsabilità civile su fabbricati, rischio frode su carte di pagamento; l’Emittente ha un’offerta strutturata anche sul prodotto CPI Credit Protection Insurance per il tramite di BCC Assicurazioni S.p.A.
- servizi leasing: leasing strumentale, immobiliare, energetico, targato leggero, pesante e nautico rivolti a imprese o privati consumatori; 8il servizio viene offerto per il tramite di Banca Agrileasing S.p.A., Fraer Leasing S.p.A. e Centrale Leasing Nord Est.
- servizio factoring: castelletti pro-solvendo e pro-soluto anche senza anticipazione (assicurazione crediti), factoring con dilazione fornitore; il servizio viene offerto per il tramite della BCC Factoring S.p.A. e Banca I.F.I.S.
- servizi informativi: visure camerali, protesti, bilanci, ecc (tramite Cerved)
- altri servizi: cassette di sicurezza, cassa continua, abbonamenti a riviste.
Attività di Impiego
Le attività di impiego sono essenzialmente quelle normalmente praticate dal sistema bancario. Consistono
in:
• operazioni ipotecarie (mutui e aperture di credito);
• mutui chirografari (ordinari e credito al consumo);
• crediti agevolati per particolari categorie di imprese operanti in Regione (imprenditori agricoli, giovani imprenditori, imprenditoria femminile);
• operazioni convenzionate con i Confidi;
• apertura di credito in conto corrente, con castelletto effetti salvo buon fine, anticipo su fatture, finanziamenti all’importazione ed anticipi export;
• rilascio di crediti di firma, anche internazionali tra cui performance bond e down payment bond, a scadenza fissa o a revoca.
Le operazioni di mutuo ipotecario, chirografario e di apertura di credito in conto corrente ipotecaria vengono offerte anche in pool. Vengono strutturate anche operazioni di credito speciale con il contributo di Fondosviluppo (riservato alle cooperative) e di credito agrario.
Per quanto concerne il processo di erogazione del credito, lo stesso, in Credito Xxxxxxxxxx è coerente con le deleghe di poteri in materia creditizia deliberate dal Consiglio di Amministrazione.
Nello specifico, esistono 7 livelli di deleghe in materia creditizia, disciplinate con apposita delibera del C.d.A. sui Poteri di Delega.
Il primo livello compete alle filiali in modo uniforme.
Il secondo livello è attribuito al Responsabile di Xxxx e al suo Vicario. Il terzo livello è attribuito al Capo Area Affari.
Il quarto livello è attribuito al Direttore Generale e/o al suo Vicario
Il quinto livello è attribuito al Presidente del Consiglio di Amministrazione
Il sesto livello compete al Comitato Esecutivo, organismo collegiale che rappresenta per delega il Consiglio di Amministrazione.
Il settimo livello è di competenza del Consiglio di Amministrazione, nell’ambito dei poteri attribuiti dallo Statuto e dall’Assemblea dei Soci, nonché regolati dall’organo di Vigilanza.
La fase istruttoria viene avviata in filiale, riguarda il corredo informativo della pratica e si conclude con il parere motivato della filiale. Il corredo informativo dovrà contenere la documentazione anagrafica, gli elementi essenziali per la valutazione (bilanci, dichiarazione redditi, contratti, preliminari di acquisto ecc.); le informazioni di carattere generale, ma anche elementi oggettivi quali, le verifiche camerali, ipo-catastali, le analisi di bilancio, eventuali formalità pregiudizievoli, protesti ecc. a carico dei richiedenti e degli eventuali garanti della posizione. Le pratiche di competenza della filiale sono gestite e deliberate in autonomia ma perfezionate dalla Segreteria Crediti. Viceversa, quelle che competono ad organi superiori vengono sottoposte all’analisi tecnica dell’Ufficio Istruttoria Crediti, salvo per le pratiche con tipologia denominata “semplificata” le quali vengono istruite in base a parametri di qualità interna.
L’attività si conclude con un parere tecnico sulla fattibilità dell’operazione e sul merito di credito con particolare attenzione alla capacità di rimborso del richiedente. Una volta completato l’iter deliberativo l’esito viene comunicato alla filiale di competenza che provvede, in caso positivo, alla raccolta della documentazione necessaria al perfezionamento dei fidi con il contributo delle strutture centrali della Banca.
Una fase di fondamentale importanza e alla quale Credito Trevigiano dedica attenzione e risorse è la fase di revisione e monitoraggio andamentale del credito precedentemente accordato.
6.1.1.3.Indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Nelle tabelle di seguito sono rappresentati i dati puntuali di fine periodo relativamente alla raccolta diretta alla raccolta indiretta e agli impieghi.
Raccolta DIRETTA con CLIENTELA | 2010 | 2009 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | 2008 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Conti correnti passivi | 541.958 | 530.807 | 11.151 | 2,10% | 422.624 | 108.183 | 25,60% |
Depositi a risparmio | 48.473 | 45.937 | 2.536 | 5,52% | 38.858 | 7.079 | 18,22% |
Operazioni pronti contro termine | 1.822 | 4.217 | -2.395 | -56,79% | 17.475 | -13.258 | -75,87% |
F.di di terzi in xxx.xx | 2.788 | 2.858 | -70 | -2,45% | 3.125 | -267 | -8,54% |
Altri | 191 | -191 | -100,00% | 71 | 120 | 169,01% | |
TOTALE RACCOLTA escl. debiti vs. soc. “veicolo” per mutui cartolarizzati | 595.041 | 584.010 | 11.031 | 1,89% | 482.153 | 101.857 | 21,13% |
Debiti vs. soc. “veicolo” per mutui cartolarizzati | 32.147 | 38.810 | -6.663 | -17,17% | 48.799 | -9.989 | -20,47% |
TOTALE RACCOLTA a BREVE TERMINE | 627.188 | 622.820 | 4.368 | 0,70% | 530.952 | 91.868 | 17,30% |
Obbligazioni clienti | 452.600 | 476.005 | -23.405 | -4,92% | 459.897 | 16.108 | 3,50% |
Obbligazioni CBO | 24.938 | 94.997 | -70.059 | -73,75% | 95.160 | -163 | -0,17% |
Certificati di deposito | 27.263 | 33.856 | -6.593 | -19,47% | 39.275 | -5.419 | -13,80% |
TOTALE RACCOLTA a MEDIO- LUNGO TERMINE | 504.801 | 604.858 | -100.057 | -16,54% | 594.332 | 10.526 | 1,77% |
TOTALE GENERALE RACCOLTA | 1.131.989 | 1.227.678 | -95.689 | -7,79% | 1.125.284 | 102.394 | 9,10% |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Raccolta INDIRETTA | 2010 | 2009 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | 2008 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Fondi comuni | 50.868 | 52.034 | -1.166 | -2,24% | 42.796 | 9.238 | 21,59% |
Assicurazioni | 90.184 | 85.829 | 4.355 | 5,07% | 79.320 | 6.509 | 8,21% |
Azioni-borsa di terzi | 20.897 | 19.997 | 900 | 4,50% | 16.289 | 3.708 | 22,76% |
Titoli di terzi | 128.039 | 96.961 | 31.078 | 32,05% | 142.756 | -45.795 | -32,08% |
TOT. RACC. INDIRETTA | 289.988 | 254.821 | 35.167 | 13,80% | 281.161 | -26.340 | -9,37% |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
IMPIEGHI a CLIENTELA | 2010 | 2009 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | 2008 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Conti correnti | 261.086 | 255.117 | 5.969 | 2,34% | 280.883 | -25.766 | -9,17% |
Mutui e altre sovvenzioni | 770.038 | 746.852 | 23.186 | 3,10% | 696.185 | 50.667 | 7,28% |
Finanziamenti per anticipi | 73.881 | 73.144 | 737 | 1,01% | 77.861 | -4.717 | -6,06% |
Portafoglio finanziario/agrario | 9.442 | 6.713 | 2.729 | 40,65% | 6.392 | 321 | 5,02% |
Crediti in sofferenza | 22.318 | 16.457 | 5.861 | 35,61% | 5.978 | 10.479 | 175,29% |
Altre voci | 2.954 | 2.657 | 297 | 11,18% | 3.186 | -529 | -16,60% |
TOTALE IMPIEGHI a CLIENTELA | 1.139.719 | 1.100.940 | 38.779 | 3,52% | 1.070.485 | 30.455 | 2,84% |
Contratti di capitalizzazione e altri titoli | 37.099 | 45.032 | -7.933 | -17,62% | 26.642 | 18.390 | 69,03% |
TOTALE GENERALE IMPIEGHI | 1.176.818 | 1.145.972 | 30.846 | 2,69% | 1.097.127 | 48.845 | 4,45% |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
6.1.1.4.Modello Organizzativo
Organizzazione Interna dell'Emittente
La struttura organizzativa della Banca è articolata su due Vice Direzioni, a supporto della Direzione Generale, e su tre Aree di governo e gestione dell’operatività complessiva. In particolare la Vice Direzione Soci e Mutualità governa lo sviluppo e la gestione delle attività di natura mutualistica e sociale, attività caratterizzanti e qualificanti il Credito Trevigiano, e la Vice Direzione Pianificazione è responsabile della gestione delle attività strategiche ed ha la responsabilità del governo degli aspetti amministrativi e contabili oltre alla gestione della Finanza aziendale.
Riportano direttamente al Direttore: l’Area Crediti che si occupa del credito nelle sue diverse forme, l’Area Affari con la funzione di coordinamento delle Filiali e delle strutture di supporto allo sviluppo commerciale delle stesse, l’Area Risorse con la responsabilità dello sviluppo e della gestione dell’organizzazione e dei sistemi informativi, della gestione tecnico immobiliare e del supporto alla Direzione nella gestione del personale.
Inoltre, in staff alla Direzione operano la funzione Legale e Contenzioso e l’Area Controlli che ha la responsabilità di assicurare la gestione oculata della Banca sotto l’aspetto rischio nelle sue diverse forme.
Le Vice Direzioni e le Aree si articolano in servizi e/o uffici.
La rappresentazione grafica dell’organigramma del Credito Trevigiano è la seguente:
Filiali
A rea Crediti
A rea Affari
A rea Riso rse
A m m inistrazio ne
Vice D irezio ne Pianificazio ne
Vice D irezione S oci e Mutualità
Area Co ntro lli
Legale e Co ntenzio so
D irezio ne Generale
La competenza territoriale di Credito Trevigiano, ai sensi delle disposizioni di vigilanza comprende il territorio dei Comuni ove la Società ha proprie succursali, nonché dei Comuni ad essi limitrofi.
Di seguito si evidenzia con il colore blu il territorio d'insediamento, in azzurro le zone di competenza.
Rete distributiva
Le 31 filiali sono distribuite nelle province di Treviso, Vicenza e Padova come nella tabella di seguito riportata (è compresa la filiale di Bassano del Grappa, la cui apertura è avvenuta il 26 luglio 2011):
Prov | Comune | Numero Filiali | Denominazione Filiali |
TV | Altivole | 2 | Caselle di Altivole San Xxxx di Altivole |
TV | Asolo | 1 | Casella di Asolo |
TV | Caerano di San Marco | 1 | Caerano di San Marco |
TV | Castelfranco Veneto | 5 | Castelfranco Centro Castelfranco Mistral Salvarosa Salvatronda Sant’Xxxxxx O/M |
TV | Castello di Godego | 1 | Castello di Godego |
TV | Cavaso del Tomba | 1 | Cavaso del Tomba |
TV | Cornuda | 1 | Cornuda |
TV | Loria | 1 | Loria |
TV | Maser | 1 | Coste di Maser |
TV | Monfumo | 1 | Monfumo |
TV | Montebelluna | 2 | Montebelluna Centro Montebelluna Pilastroni |
TV | Paese | 1 | Paese |
TV | Resana | 1 | Castelminio di Resana |
TV | Riese Pio X | 1 | Vallà di Riese Pio X |
TV | Trevignano | 1 | Musano di Trevignano |
TV | Treviso | 1 | Treviso |
TV | Vedelago | 4 | Cavasagra Fanzolo Fossalunga Vedelago |
VI | Bassano del Grappa | 1 | Bassano del Grappa |
VI | Cassola | 1 | Cassola |
VI | Mussolente | 1 | Mussolente |
PD | Galliera Veneta | 1 | Galliera Veneta |
PD | Piombino Dese | 1 | Piombino Dese |
6.1.1.5. Normativa di Riferimento.
I paragrafi che seguono riportano una breve descrizione delle principali normative che disciplinano l'attività del Credito Trevigiano.
Normativa relativa all'attività bancaria
I principi fondamentali che disciplinano lo svolgimento dell'attività bancaria sono contenuti nel Testo Unico Bancario (di seguito TUB) e nelle Istruzioni di vigilanza per le banche emanate dalla Banca d'Italia.
Il TUB contiene, fra l'altro, disposizioni riguardanti:
(i) l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività bancaria;
(ii) l'acquisizione di partecipazioni azionarie in banche;
(iii) la vigilanza bancaria e i requisiti di adeguatezza patrimoniale;
(iv) gli investimenti azionari da parte delle banche.
Le Istruzioni di Vigilanza per le banche contengono la disciplina di dettaglio dei principi generali di cui al TUB.
(i) Autorizzazione allo svolgimento dell'attività bancaria:
L'articolo 10 del TUB stabilisce che la raccolta del risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito costituiscono l'attività bancaria. Ai sensi dell'articolo 14 del TUB, la Banca d'Italia autorizza l'attività bancaria quando ricorrano tutte le condizioni indicate nel citato articolo ed iscrive, ex art. 13 del TUB, le banche autorizzate in Italia allo svolgimento dell'attività bancaria in un apposito albo gestito dalla Banca d'Italia.
(ii) Acquisizione di partecipazioni azionarie in banche di credito cooperativo:
Ai sensi dell'articolo 34 del TUB, nessuno può possedere azioni il cui valore nominale complessivo superi € cinquantamila. Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute.
(iii) Vigilanza bancaria e requisiti di adeguatezza patrimoniale:
Ai sensi degli articoli 51 e seguenti del TUB, ogni banca è soggetta alla vigilanza della Banca d'Italia. Nei confronti di ciascun soggetto bancario, Banca d'Italia svolge un'attività di vigilanza informativa, regolamentare ed ispettiva; in particolare, con riguardo all'esercizio della vigilanza informativa, l'articolo 56 del TUB dispone che le modifiche degli statuti delle banche non possono essere iscritte nel registro delle imprese se non consti un provvedimento della Banca d'Italia che accerti che tali modifiche non contrastino con una sana e prudente gestione della banca.
Nei confronti di tutti gli enti creditizi, inoltre, la Banca d'Italia svolge, ai sensi dell'articolo 53 del TUB, un'attività di vigilanza regolamentare, emanando, in conformità alle deliberazioni del CICR, disposizioni di carattere generale aventi a oggetto: l'adeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni, le partecipazioni detenibili, l'organizzazione amministrativa e contabile ed i controlli interni, e l’informativa da rendere al pubblico.
L'adeguatezza patrimoniale delle banche è oggetto di una specifica disciplina da parte della Banca d'Italia che recepisce, in particolare, le determinazioni assunte dal Comitato di Basilea nel Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale.
In particolare, nel gennaio 2001, il Comitato di Basilea ha pubblicato le proposte per la revisione degli standard internazionali esistenti di adeguatezza patrimoniale delle banche (c.d. "Basilea 2"). Esse sono state definitivamente approvate ed adottate dalle Direttive CE 2006/48 e 2006/49 e sono entrate in vigore il 1° gennaio 2007.
Lo Stato Italiano ha recepito le suddette direttive con Decreto Legge 27 dicembre 2006, n. 297, successivamente convertito nella Legge 23 febbraio 2007 n. 15.
Ai sensi di tale legge, le disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca d'Italia aventi ad oggetto l'adeguatezza patrimoniale devono prevedere che le banche possano utilizzare: le valutazioni del rischio di credito rilasciate da società o enti esterni (a tal proposito le disposizioni disciplinano i requisiti, anche di competenza tecnica e di indipendenza, che tali soggetti devono possedere e le relative modalità di accertamento); sistemi interni di misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali, previa autorizzazione della Banca d'Italia.
In attuazione di tale legge, la Banca d'Italia ha emanato la Circolare 263/2006, e successivi aggiornamenti.
(iv) Investimenti azionari da parte delle banche:
Alle banche è consentito effettuare investimenti sia in società finanziarie che industriali, nel rispetto delle norme e dei limiti previsti nelle Istruzioni dalla Banca d'Italia nell'esercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare.
In linea generale, le partecipazioni assunte da una banca non possono superare, nel loro insieme, il margine disponibile per investimenti in partecipazioni e in immobili (il margine disponibile è dato dalla differenza tra il patrimonio di vigilanza e la somma delle partecipazioni e degli immobili, comunque detenuti). Inoltre, le partecipazioni in società diverse da banche o società finanziarie o assicurative (cd. "industriali") non possono eccedere complessivamente il 15% del patrimonio di vigilanza della banca e, in relazione agli investimenti in una singola impresa o gruppo di imprese non finanziarie, il 3% del patrimonio di vigilanza della banca e il 15% del capitale sociale della società target. Tale ultima percentuale non si applica qualora il valore della partecipazione sia contenuto entro l'ammontare dell'1% del patrimonio di vigilanza della banca partecipante, ovvero qualora la somma degli investimenti superiori al 15% in possesso della banca sia
contenuta entro l'1% del patrimonio di vigilanza della banca.
Vigilanza bancaria, normativa applicabile alle Banche di Credito Cooperativo:
L'ordinamento riserva alle banche di credito cooperativo alcune specificità normative rispetto alla disciplina generale. Tali specificità si ricollegano alla "mutualità" e al "localismo" che caratterizzano la natura di queste imprese e che si riflettono nei rapporti intercorrenti tra la banca da un lato ed i soci, la clientela ed il territorio dall'altro.
In particolare, il T.U.B. prevede soglie massime per la quota di partecipazione di ciascun socio e limita la distribuzione tra i soci degli utili realizzati. L'interesse primario del socio si sostanzia, quindi, nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei servizi e dei prodotti della banca.
Tale vantaggio è tutelato dalla previsione in base alla quale l'attività delle banche di credito cooperativo deve essere indirizzata prevalentemente a favore dei soci e rispondere nel complesso all'interesse collettivo della base sociale.
Il T.U.B., in attuazione del principio del localismo, circoscrive la possibilità di ingresso nella compagine sociale della banca ai soggetti residenti o operanti nel territorio di competenza della banca stessa. La zona di competenza territoriale individua, inoltre, l'area entro la quale la banca svolge la propria attività.
La concentrazione dell'attività bancaria all'interno dell'area territoriale di riferimento e, quindi, lo stretto collegamento con i soci e l'altra clientela, se da un lato costituisce il punto di forza delle banche di credito cooperativo, dall'altro non fa venir meno l'esigenza che, sul piano delle strutture organizzative e della professionalità degli esponenti aziendali, vi siano risorse idonee a valutare con attenzione il merito creditizio dei soggetti affidati e a seguire la corretta evoluzione dei rapporti di finanziamento.
Il T.U.B. assegna allo statuto il compito di disciplinare, coerentemente con i criteri prudenziali fissati dalla Banca d'Italia, le attività, le operazioni di impiego e di raccolta, nonché la zona di competenza territoriale della banca.
Lo statuto delle singole banche di credito cooperativo assume un ruolo centrale: esso costituisce non soltanto lo strumento che regola i rapporti tra i soci, ma rappresenta, diversamente dalle altre banche, il canale attraverso il quale le banche di credito cooperativo recepiscono i criteri prudenziali emanati dalla Banca d'Italia.
Denominazione
La denominazione sociale delle banche di credito cooperativo deve contenere l'espressione "credito cooperativo".
In relazione al carattere "locale" di tali banche, esse devono adottare nella propria denominazione riferimenti utili a identificare la banca nelle specifiche aree di mercato in cui la stessa opera.
Forma giuridica e azioni
Le banche di credito cooperativo devono adottare la forma giuridica di società cooperativa per azioni a responsabilità limitata. La partecipazione al capitale è rappresentata unicamente da azioni.
Il capitale sociale è formato da un numero variabile di azioni nominative; nello statuto deve essere indicato il valore nominale di ciascuna azione che non può essere inferiore a € 25 né superiore a € 500.
Acquisto di azioni proprie
Le banche di credito cooperativo, a seguito della modifica dell'art. 34 del TUB, ad opera del d.lgs.
342/1999, possono acquistare proprie azioni a condizione che tale possibilità sia contemplata dallo statuto.
Soci
Possono diventare soci e clienti di banche di credito cooperativo i soggetti residenti, aventi sede o operanti con carattere di continuità nella zona di competenza territoriale delle banche medesime. Per le personegiuridiche si tiene conto dell'ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unitàoperative.
Le banche possono prevedere nel proprio statuto limitazioni o riserve a favore di particolari categorie di soggetti tra i quali esse intendono acquisire i propri soci. In ogni caso le banche adottano politiche aziendalitali da favorire l'ampliamento della compagine sociale; di ciò tengono conto nella determinazione della somma che il socio deve versare oltre all'importo dell'azione, secondo quanto previsto dall'art. 2525, comma 3, del codice civile (c.d. sovrapprezzo azione).
Il numero dei soci non può essere inferiore a 200 e ogni socio non può possedere azioni per un valore nominale complessivo superiore a € 50.000.
L'ammissione e il recesso dei soci sono regolati dalla disciplina civilistica e dalla normativa generale riguardante le società cooperative.
Lo statuto stabilisce il termine entro il quale il Consiglio di Amministrazione delibera sulle domande di ammissione a socio.
Se risulta che la banca rigetta ripetutamente e senza giustificato motivo le domande di ammissione a socio, la Banca d'Italia può obbligare la banca stessa a motivare e comunicare agli interessati le delibere di rigetto.
Xxxxx restando i casi previsti dall'ordinamento, lo statuto indica le altre ipotesi in cui il socio può esercitarela facoltà di recesso. In queste ultime ipotesi, lo statuto prevede che il recesso è subordinato a unadeliberazione
del Consiglio di Amministrazione, che viene adottata tenendo conto della situazione economico-patrimoniale della banca.
Sempre al fine di garantire certezza nei rapporti sociali, lo Statuto indica i casi di esclusione dei soci in modo tassativo, evitando scelte che portino a decisioni generiche e indeterminate.
In tale ambito, lo statuto prevede tra le cause di esclusione l'ipotesi in cui il socio sia gravemente inadempiente alle obbligazioni derivanti dal contratto sociale e a quelle assunte quale cliente della banca.
Competenza territoriale
Le banche di credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale.
La zona di competenza territoriale ricomprende i comuni ove la banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi limitrofi. Fra tutti i comuni deve esistere contiguità territoriale. Possono essere previste sedi distaccate caratterizzate dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta. Tali comuni devono essere nominativamente indicati nello statuto. In talcaso la competenza territoriale della banca si estende al comune in cui è insediata la sede distaccata e aicomuni ad esso limitrofi.
Per l'apertura di sedi distaccate è necessario che la banca:
a) abbia posto in essere nel nuovo comune e nei comuni a questo limitrofi una rete di rapporti con clientela ivi residente o operante e abbia raccolto almeno 200 adesioni da parte di nuovi soci;
b) sia in linea con la disciplina in materia di coefficienti patrimoniali obbligatori;
c) abbia una situazione organizzativa ed un sistema dei controlli interni adeguati, in relazione ai rischi connessi alle differenti caratteristiche delle nuove piazze di insediamento.
Operatività prevalente a favore dei soci
Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci.
Lo statuto indica le modalità con cui la banca intende dare attuazione al principio della "prevalenza".
Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione zero.
Le attività di rischio assistite da garanzia rilasciata dal socio della banca sono considerate attività di rischio verso soci, a condizione che la garanzia prestata sia personale, esplicita e incondizionata.
La Banca d'Italia può autorizzare, per periodi determinati, le singole banche di credito cooperativo a una operatività prevalente a favore di soggetti diversi dai soci, unicamente qualora sussistano ragioni di stabilità.
Operatività con non soci e fuori della zona di competenza territoriale
Lo statuto delle banche di credito cooperativo prevede che le attività di rischio non destinate ai soci sono assunte nei confronti di soggetti che siano comunque residenti o operanti nella zona di competenzaterritoriale.
Lo statuto può prevedere che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia xxxxxxx xxxx fuori della zona di competenza territoriale.
Non rientrano nel limite della competenza territoriale:
— le attività di rischio nei confronti di altre banche e di società finanziarie capogruppo di gruppi bancari;
— le "attività di rischio a ponderazione zero".
Attività esercitabili
Le banche di credito cooperativo indicano nei propri statuti le attività che esercitano.
Esse possono svolgere, oltre all'attività bancaria, ogni altra attività finanziaria nonché attività connesse e strumentali nel rispetto della disciplina di vigilanza.
Lo statuto delle banche di credito cooperativo prevede che:
— l'attività di negoziazione di valori mobiliari per conto terzi, se autorizzata, può essere svolta solo a condizione che il committente anticipi il prezzo in caso di acquisto o consegni preventivamente i titoli in caso di vendita;
— nell'esercizio dell'attività in cambi e nell'utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati le banche di credito cooperativo non assumono posizioni speculative;
— le banche contengono la propria "posizione netta aperta in cambi" entro il 2% del patrimonio di vigilanza;
— esse possono offrire contratti a termine (su titoli e valute) e altri prodotti derivati purché tali operazioni realizzino una copertura di rischi connessi ad altre attività.
Partecipazioni
Le banche di credito cooperativo possono assumere:
a) partecipazioni in banche, società finanziarie e imprese che svolgono attività assicurativa in misura non superiore al 20% del capitale della società partecipata. Resta comunque preclusa la detenzione, anche indiretta, di partecipazioni di controllo;
b) partecipazioni in società strumentali;
c) partecipazioni in società non finanziarie purché il valore dell'interessenza sia contenuto entro l'1% del patrimonio di vigilanza del partecipante. Tale limite è elevato al 3% nel caso di partecipazioni in organismi di categoria.
Per gli aspetti procedurali e autorizzativi si applicano le disposizioni generali contenute nel Titolo IV, Cap. 9, delle Istruzioni di Vigilanza di Banca d'Italia. Sono ammesse le partecipazioni per recupero crediti, le partecipazioni in imprese in temporanea difficoltà finanziaria e le partecipazioni a consorzi di garanzia e collocamento di titoli di imprese non finanziarie.
Normativa antiriciclaggio
L'Emittente è soggetta alle disposizioni della normativa "antiriciclaggio", come da ultimo modificata dal d.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007 e successivi aggiornamenti recante "Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione".
In particolare, le banche sono tenute a:
(i) identificare e verificare adeguatamente la clientela (in alcune situazioni considerate più esposte al rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con procedure d'identificazione e verifica particolarmente rigorose);
(ii) istituire l'Archivio Unico Informatico;
(iii) registrare e conservare nell'Archivio Unico Informatico i dati identificativi e le altre informazioni relative ai rapporti ed alle operazioni;
(iv) inviare i dati aggregati all'Unità di Informazione Finanziaria;
(v) segnalare le operazioni sospette;
(vi) istituire misure di controllo interno e assicurare un'adeguata formazione dei dipendenti e dei collaboratori, anche per approfondire la conoscenza dei propri clienti, al fine di prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio.
Normativa sui Servizi d'investimento.
Ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del Testo Unico della Finanza (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, di seguito TUF), per servizi di investimento si intendono le seguenti attività, quando hanno ad oggetto strumenti finanziari:
(i) negoziazione per conto proprio;
(ii) esecuzione di ordiniper conto dei clienti;
(iii) sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente;
(iv) collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzianei confronti dell'emittente;
(v) gestione di portafogli;
(vi) ricezione e trasmissione di ordini;
(vii) consulenza in materia di investimenti;
(viii) gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.
Ai sensi dell'articolo 18 del TUF, l'esercizio professionale dei servizi e delle attività di investimento nei confronti del pubblico è riservato alle banche ed alle imprese di investimento.
L'articolo 21 del TUF definisce i criteri generali da osservare nello svolgimento dei servizi e delle attività di investimento, mentre l'art. 22 del TUF disciplina il regime di separatezza patrimoniale e, quindi, l'obbligo di tenere separati gli strumenti finanziari e le somme di denaro dei singoli clienti, a qualunque titolo detenuti dal soggetto abilitato, rispetto al patrimonio di quest'ultimo e a quello degli altri clienti. L'art. 23 stabilisce l'obbligo di redigere per iscritto i contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento e di consegnarneun esemplare ai clienti.
Le regole di comportamento dei soggetti abilitati nei confronti della clientela trovano poi specifica disciplina nel Regolamento Consob adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007 (Regolamento Intermediari).
L'Emittente ha istituito la funzione Compliance deputata, secondo le previsioni delle Istruzioni di Vigilanza Banca d'Italia, al monitoraggio costante dell'evoluzione normativa e ai conseguenti adeguamenti.
6.1.2.Indicazione di nuovi prodotti e nuove attività
Credito Trevigiano negli ultimi esercizi negli ultimi esercizi sta procedendo con una razionalizzazione del catalogo prodotti, con particolare riguardo a quelli dedicati ai soci.
6.1.3.Gestione dei Rischi
Conformemente alle disposizioni di vigilanza in materia, il sistema dei controlli interni dell'Emittente è basato su tre livelli di controllo: i controlli di linea (controlli diprimo livello, diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni sono eseguiti dalla stessa struttura operativa), i controlli sulla gestione dei rischi di competenza del Risk
Management (controlli di secondo livello, riguardanti la definizione delle metodologie di misurazione del rischio, la verifica del rispetto dei limiti assegnati e della coerenza dell'operatività delle singole aree della Banca rispetto agli obiettivi di rischio- rendimento assegnati) ed i controlli di terzo livello sulla funzionalità dei processi e sulla complessiva adeguatezza del sistema dei controlli interni; questi ultimi sono affidati in outsourcing alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Veneto).
Nel quadro richiamato, l'Emittente ha adottato regolamenti e procedure interne volti a garantire la separazione organizzativa delle funzioni deputate alla gestione da quelle addette al controllo.
Con riferimento agli Internal Capital Adequacy Assessment Process (c.d. ICAAP) il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 18 settembre 2010, ha regolamentato tale processo individuando e dettagliando le attività che la Banca deve porre in essere al fine di determinare il capitale complessivo adeguato in termini attuali e prospettici a fronteggiare tutti i rischi rilevanti, nonché precisando le unità organizzative coinvolte, le responsabilità ed i compiti. Principale riferimento normativo resta la circolare di Banca d'Italia numero 263 del 27 dicembre 2006, in particolare il titolo III, capitolo 1, sezione II, con i relativi rinvii interni, e successive modificazioni.
La responsabilità dell'ICAAP è rimessa agli organi aziendali di governo e controllo, i quali ne hanno definito il disegno e l'organizzazione. Essi ne curano l'attuazione e ne promuovono l'aggiornamento al fine di assicurarne la continua rispondenza alle caratteristiche operative e al contesto strategico in cui la Bancaopera.
L'ICAAP è un processo organizzativo complesso, che richiede il coinvolgimento di una pluralità di strutture e professionalità. Tale processo è imperniato su idonei sistemi aziendali di gestione dei rischi e su adeguati meccanismi di governo societario, su una struttura organizzativa con linee di responsabilità definite e sistemi di controllo interno.
L'ICAAP è parte integrante della gestione aziendale e contribuisce a determinare le strategie e l'operatività corrente della Banca. In particolare, l'ICAAP integra efficacemente la gestione dei rischi e rileva ai fini della valutazione della sostenibilità delle scelte strategiche: le risultanze dell'ICAAP possono portare ad una modifica degli obiettivi di pianificazione. Contestualmente, le scelte strategiche e quelle operative costituiscono un elemento in ingresso dell'ICAAP.
La Banca, in coerenza con il principio di proporzionalità, fa riferimento ad approcci semplificati per quanto riguarda le metodologie utilizzate per la misurazione / valutazione dei rischi e la determinazione del relativocapitale interno, la tipologia e le caratteristiche degli stress test, il trattamento della correlazione tra i rischi e la determinazione del capitale interno complessivo, l'articolazione organizzativa dei sistemi di controllo dei rischi, il livello di approfondimento ed estensione della rendicontazione ICAAP alla Banca d'Italia. La Banca, infatti, rientra fra i soggetti di "Classe 3", avendo un attivo inferiore a € 3,5 miliardi e adottando metodologie standardizzate relativamente alla determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di Primo Pilastro.
La Banca in piena autonomia ha definito le fasi del processo e il dettaglio delle attività, le strutture aziendali cui competono tali attività, i modelli di misurazione e valutazione dei rischi, gli strumenti di supporto, anche adattando alla propria situazione aziendale le soluzioni proposte nell'ambito del progetto nazionale e regionale di categoria del Credito Cooperativo.
6.1.3.1. Rischio di credito
Alla luce delle disposizioni previste dalle Istruzioni di Vigilanza di Banca d'Italia in materia di controlli internie del rilievo attribuito all'obiettivo di attuare processi di gestione dei crediti e dei correlati sistemi di controllo secondo canoni di efficienza ed efficacia, la Banca si è dotata di una struttura organizzativa funzionale al perseguimento del suddetto obiettivo.
In particolare, il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di prudenza e di separazione fra le attività proprie della fase di sviluppo, istruttoria e gestione rispetto a quelle di monitoraggio del credito.
La Banca ha adottato la metodologia standardizzata prevista dalla Circolare 263/06 della Banca d'Italia perla misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte.
In via generale, l'applicazione della citata metodologia comporta la suddivisione delle esposizioni in "portafogli" e l'applicazione a ciascuno di essi di trattamenti prudenziali differenziati, eventualmente anche in funzione di valutazioni del merito creditizio (rating esterni) rilasciate da agenzie esterne di valutazione del merito di credito ovvero da agenzie di credito alle esportazioni riconosciute dalla Banca d'Italia (rispettivamente ECAI e ECA).
Ai fini della sua corretta determinazione assumono importanza le attività necessarie a consentire:
1. la portafogliazione delle esposizioni, ossia la suddivisione delle stesse nelle diverse classi previstedalla disciplina prudenziale;
2. il riconoscimento a fini prudenziali:
— delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (Credit risk mitigation - CRM);
— delle operazioni di cartolarizzazione.
Per quanto riguarda la misurazione del capitale interno in ottica attuale, quest'ultimo è calcolato dalla stessa procedura che origina trimestralmente il flusso PUMA2, base informativa Y, inviato a Banca d'Italia. Il calcolo del capitale interno in ottica prospettica avviene invece annualmente, in occasione della pianificazione budgettaria e della produzione dell'informativa ICAAP a Banca d'Italia.
Per quanto riguarda la stima del requisito patrimoniale per il rischio di controparte, questa avviene in base alla tipologia e all'entità delle esposizioni stimate a fine periodo ed al trattamento prudenziale selezionato. Con riferimento allo stress test, questo è effettuato determinando la variazione del capitale interno necessario a fronte di un nuovo e maggiore livello di rischiosità del portafoglio creditizio (impieghi a clientela ordinaria) calcolato utilizzando il maggiore dei seguenti indicatori:
1. rapporto tra l’ammontare delle esposizioni deteriorate e gli impieghi aziendali verificatosi nella peggiore congiuntura creditizia sperimentata dalla Banca nel corso degli ultimi 7 anni;
2. somma della peggiore variazione annua dell’indicatore esposizione deteriorate su impieghi nel corso degli ultimi 7 anni e l’indicatore esposizione deteriorata / impieghi attuale.
In base a tale livello di rischiosità viene calcolato un nuovo e maggiore valore del portafoglio “esposizioni scadute” e correlativamente diminuite, in proporzione alla loro incidenza sul totale, le esposizioni sugli altri portafogli creditizi verso clientela ordinaria. Tutti i portafogli vengono ponderati per il rischio alla media registrata precedentemente.
Il Collegio Sindacale, nell'ambito delle proprie funzioni istituzionali di sorveglianza, vigila sul grado di adeguatezza del sistema di gestione e controllo del rischio di credito adottato, sul suo concreto funzionamento e sulla rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa.
6.1.3.2. Rischio di mercato
I requisiti patrimoniali a fronte dei rischi generati dall'operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci, sono determinati secondo il metodo standard. Tale metodo prevede il calcolo del requisito sulla base del c.d. "approccio a blocchi" (building-block approach), secondo il quale il requisito complessivo è dato dalla somma dei requisiti di capitale determinati a fronte dei singoli rischi di mercato.
La Banca ha effettuato scelte di dettaglio per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei singoli rischi di mercato, come descritte nelle delibere di attuazione del primo pilastro di Basilea2.
Sulla base di tali metodi, la Banca calcola trimestralmente il capitale interno per il rischio di mercato in ottica attuale anche ai fini della produzione del flusso PUMA2, base informativa Y, a Banca d'Italia.
Il calcolo del capitale interno in ottica prospettica viene stimato annualmente in occasione della produzione dell'informativa a Banca d'Italia.
La Banca, inoltre, essendo sottoposta al rispetto del vincolo del contenimento della posizione netta aperta in cambi entro il 2 per cento del patrimonio di vigilanza è esclusa dalla disciplina segnaletica inerente. Tuttavia, poiché i requisiti patrimoniali costituiscono una prescrizione prudenziale avente carattere minimale, data l'impossibilità di prevedere appieno le variazioni dei corsi dei titoli e delle valute e, in generale, l'evoluzione dei mercati, la Banca ha definito procedure e sistemi di controllo dedicati che assicurano una gestione sana e prudente dei rischi di mercato.
Per la misurazione e la gestione dei rischi connessi al portafoglio di investimento, l'Emittente si avvale di reportistiche che evidenziano il valore a rischio (VaR), attraverso cui viene evidenziata la perdita massima potenziale sull'orizzonte temporale definito, tenendo conto del rischio di tasso, del rischio di mercato ed eventualmente, del rischio di cambio.
Sono previsti dal Consiglio di Amministrazione specifici limiti individuali di operatività e poteri di firma formalizzati.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha definito un limite di Perdita Massima Accettabile a delimitare la composizione del portafoglio di investimento.
L’Ufficio Compliance e Risk Management è tenuto a verificare il rispetto dei suddetti limiti e le modalità di utilizzo dei poteri e delle deleghe, relazionando periodicamente al Consiglio di Amministrazione.
La delega non riguarda la gestione del patrimonio immobilizzato e delle partecipazioni la cui competenza ad operare spetta allo stesso Consiglio di Amministrazione.
6.1.3.3. Rischio di cambio.
Il rischio di cambio deriva dalle attività d'impiego e/o di raccolta svolte in valute diverse dall'euro. La Banca è esposta al rischio di cambio in misura limitata ed entro il vincolo del contenimento della posizione netta aperta in cambi entro il 2 per cento del patrimonio di vigilanza.
6.1.3.4. Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità può essere definito come il rischio che la banca non sia in grado di adempiere i propri impegni di pagamento, anche parzialmente, o debba farvi fronte incorrendo in perdite economiche.
Tale rischio è scomposto in due categorie principali:
— funding liquidity risk: dato dall'incapacità di reperire fondi sul mercato o di reperirli senza sostenere un costo elevato;
— market liquidity risk: dato dall'esistenza di limiti allo smobilizzo di attività detenute in portafoglio. Gli strumenti attualmente a disposizione per la gestione del Rischio di Liquidità sono i seguenti;
— Report ALM e liquidità di Cassa Centrale Banca e Iccrea Banca Spa;
— Reportistica Icaap (Maturity Ladder e Trasformazione delle Scadenze) fornita dalla Cassa Centrale Banca e rielaborata trimestralmente dalla banca.
E' in programmazione la definizione di adeguate politiche di gestione del Rischio di Liquidità nell'ambito del progetto nazionale e regionale di categoria del Credito Cooperativo.
Il contesto normativo su cui si basa la gestione del rischio di liquidità non prevede metodologie standardizzate per la misurazione di tale rischio, né predispone una modellizzazione semplificata per le banche che non adottano metodologie di misurazione dei rischi evolute (Cfr. Istruzioni di Vigilanza per le banche circolare
n. 229 del 21 aprile 1999: " Nell’esercizio dell’attività in cambi e nell’utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati le banche di credito cooperativo non assumono posizioni speculative. Le banche detengono la propria posizione netta aperta in cambi entro il 2% del patrimonio di vigilanza. Esse possono offrire contratti a termine (su titoli e valute) e altri prodotti derivati purché tali operazioni realizzino una copertura di rischi connessi ad altre attività”). In base alle novità sul tema introdotte dalla nuova normativa“ IV Aggiornamento del 13 dicembre 2010: Modifiche alla disciplina sull'ambito di applicazione delle disposizioni di vigilanza (Tit. I – Cap. 1 e nuovo capitolo in materia di governo e gestione del rischio di liquidità (Tit. V – Cap. 2)”, la Banca predisporrà nel corso del 2011 la rilevazione ed il monitoraggio di quanto previsto.
La Banca, alla data di redazione del presente Prospetto informativo, ha effettuato la migrazione ad un nuovo sistema informativo, di conseguenza con le nuove procedure sarà consentito di mantenere un controllo del “Rischio di liquidità” così come previsto dagli ultimi aggiornamenti normativi, sia in termini di operatività ordinaria che di crisi di liquidità (Contingency Funding Plan).
Nell'ambito di detta Policy il compito di provvedere al coordinamento dei flussi di liquidità, finalizzato a rendere efficiente la gestione di cassa e ad evitare squilibri imprevisti è affidato al servizio Finanza di Proprietà & Tesoreria Aziendale .
In particolare a tale Servizio , che fa capo alla Vice Direzione Generale Pianificazione, compete la gestione dei rischi di:
• inadempimento ai propri impegni di pagamento (a causa della incapacità di reperire fondi o della presenza di limiti allo smobilizzo dell'attività);
• costi elevati della provvista o perdite in conto capitale per l'affrettato smobilizzo di attività, al fine difar fronte ai propri impegni.
Inoltre, il Servizio monitora giornalmente degli indicatori di mercato definiti nella policy di liquidità per un costante controllo degli indicatori di preallarme ai fini della gestione del rischio di liquidità strutturale e del relativo contingency funding plan; Infine, per la valutazione del rischio di liquidità e a supporto di scelte operative di medio periodo vengono utilizzati i report di maturity ladder con ipotesi di scenario di stress, trasformazione delle scadenze, sintesi di attività e passività finanziarie per fasce di vita residua), nonché dal servizio di ALM.
A presidio del rischio di liquidità inoltre:
1. Il Consiglio di Amministrazione analizza mensilmente le risultanze che emergono dai report prodotti dagli uffici coinvolti nella gestione e nel monitoraggio della liquidità a breve e medio termine (Servizio Finanza di Proprietà e Tesoreria Aziendale,Area Controlli) e delibera gli eventuali interventi correttivi proposti dalla Direzione Generale per mantenere il profilo di liquidità della banca sui livelli desiderati;
2. Il Servizio Finanza di Proprietà e Tesoreria Aziendale nell'ambito delle proprie attività di verifica monitora periodicamente il rispetto del limite stabilito dalla normativa in vigore con riferimento alla riserva obbligatoria nonché, in collaborazione con il Servizio Back Office, ciascuno nell'ambito delle proprie attività, verifica che la posizione netta in cambi non superi il limite stabilito dalla normativa in vigore.
6.1.3.5.Rischio di Tasso
Ai fini della determinazione del capitale interno, con riferimento al rischio di tasso d'interesse sul portafoglio bancario, la Banca ha deciso di utilizzare, per la determinazione della variazione del valore economico del
portafoglio a fronte di uno shock di xxxxx pari a 200 punti base, in analogia allo scenario contemplato dall’Organo di Vigilanza per la conduzione del c.d. supervisory test.
La fonte informativa per la misurazione della esposizione al rischio di tasso è costituita dalle voci delle segnalazioni di vigilanza per vita residua (base informativa A2) con riferimento al solo portafoglio bancario.
La metodologia prevede che tutte le attività e le passività siano classificate in fasce temporali in base alla loro vita residua. All'interno di ciascuna fascia è calcolata l'esposizione netta, ottenuta dalla compensazione tra posizioni attive e posizioni passive, secondo l'analisi dei relativi cash flow. Le esposizioni nette di ogni fascia sono poi moltiplicate per i fattori di ponderazione ottenuti dal prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi di
200 punti base e un'approssimazione della duration modificata relativa a ciascuna fascia definita dalla Banca d'Italia.
Più precisamente, l'applicazione della citata metodologia semplificata si basa sui seguenti passaggi logici:
• determinazione delle "valute rilevanti": le valute cioè il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario risulta superiore al 5%. Ciascuna valuta rilevante definisce un aggregato di posizioni. Le valute, il cui peso è inferiore al 5%, sono aggregate fra loro;
• classificazione delle attività e passività in fasce temporali: Sono definite 14 fasce temporali. Le attività e passività a tasso fisso sono classificate in base alla loro vita residua, quelle a tasso variabile sulla base della data di rinegoziazione del tasso di interesse. Salvo specifiche regole di classificazione, le attività e passività vanno inserite nello scadenziario secondo i criteri previsti nella Circolare 272/08 Manuale per la compilazione della matrice dei conti e nella Circolare 115/90 Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni di vigilanza su base consolidata degli enti creditizi.
• ponderazione delle esposizioni nette di ciascuna fascia: in ciascuna fascia le posizioni attive e passive sono compensate, ottenendo una posizione netta. La posizione netta per fascia è moltiplicata per il corrispondente fattore di ponderazione. I fattori di ponderazione per fascia sono calcolati come prodotto tra un'approssimazione della duration modificata relativa alla fascia e una variazione ipotetica dei tassi (pari a 200 punti base per tutte le fasce);
• somma delle esposizioni nette ponderate delle diverse fasce: l'esposizione ponderata netta dei singoli aggregati approssima la variazione di valore attuale delle poste denominate nella valuta dell'aggregato nell'eventualità dello shock di tasso ipotizzato;
• aggregazione nelle diverse valute attraverso la somma dei valori assoluti delle esposizioni ponderate nette per aggregato: il valore ottenuto rappresenta la variazione di valore economico aziendale a fronte dello scenario ipotizzato;
• determinazione dell'indicatore di rischiosità rappresentato dal rapporto tra il valore somma ottenuto e il valore del patrimonio ai fini di Vigilanza.
La Banca d'Italia pone come soglia di attenzione un valore dell'indicatore di rischiosità pari al 20%.
La Banca calcola trimestralmente il capitale interno in ottica attuale per il rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario utilizzando il modello precedentemente descritto e sulla base delle informazioni di matrice dei conti.
È eseguito trimestralmente il test di stress attraverso un incremento di ulteriori +100 b.p. dello shock di tasso ipotizzato nella tabella di ponderazione.
Sulla base della proiezione dei dati alla fine dell'anno, la Banca quantifica il capitale interno in ottica prospettica a fronte del rischio di tasso e il relativo indicatore di rischiosità.
Per l'elaborazione delle prove di stress, la quantificazione del capitale interno in ottica prospettica e la simulazione dei relativi effetti sul capitale interno complessivo la Banca utilizza un apposito foglio di lavoro in Excel.
6.1.3.6.Rischi operativi
Il rischio operativo consiste nel rischio di subire perdite derivanti da inadeguatezze o disfunzioni imputabili a risorse umane ovvero a procedure e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte dei rischi operativi, la Banca, in piena conformità alle indicazioni normative, ha deliberato l'applicazione del metodo base (Basic Indicator Approach — BIA).
In conformità a tale metodologia, il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi è misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale di un indicatore del volume di operatività aziendale, individuato nel margine d'intermediazione.
Il requisito è calcolato utilizzando i valori dell'indicatore rilevante determinato in base ai principi contabili IAS e si basa sulle osservazioni disponibili aventi valore positivo.
Sulla base di tale metodo, la Banca calcola trimestralmente il capitale interno per il rischio operativo in ottica attuale anche ai fini della produzione del flusso PUMA2, base informativa Y, a Banca d'Italia.
Il calcolo del capitale interno in ottica prospettica avviene annualmente stimando (al 31 dicembre) il margine di intermediazione dell'anno.
L'Emittente ha inoltre definito il Piano di Continuità Operativa il cui aggiornamento è stato sottoposto all’attenzione del Consiglio di Amministrazione in data 23/12/2010, volto a cautelare l'Emittente stesso a fronte di eventi di crisi che ne possano inficiare la piena operatività, esplicitando ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti e formalizzando le procedure operative da adottare negli scenari di crisi legati principalmentea:
(i) indisponibilità dei locali ove si svolgono i processi;
(ii) indisponibilità di personale;
(iii) indisponibilità dei servizi erogati dai fornitori e dagli outsourcer;
(iv) indisponibilità delle procedure informatiche;
(v) indisponibilità di documentazione fondamentale;
(vi) interruzione dell’energia elettrica;
(vii) interruzione del funzionamento delle reti di telecomunicazione.
Cfr. Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.2.
6.2. Principali mercati
6.2.1.Clientela di riferimento
I principali mercati a cui il Credito Trevigiano si rivolge sono:
• il mercato Retail, che si identifica con le famiglie consumatrici, i professionisti, i lavoratori autonomi,ecc;
• il mercato Corporate, che s'identifica prevalentemente con le piccole e medie imprese, che caratterizzano in prevalenza il tessuto economico del territorio in cui la Banca opera;
• gli Enti Pubblici e le Scuole, per la gestione delle tesorerie.
6.2.2.Distribuzione geografica delle attività
Le filiali del Credito Trevigiano sono attualmente collocate principalmente nella provincia di Treviso, (prevalentemente nella zona castellana e montebellunese), con presenza di alcuni sportelli anche nelle province di Vicenza e Padova.
Nella tabella sottostante viene fornito il dettaglio del numero delle filiali e della loro collocazione, nel triennio 2008, 2009 e 2010.
NUMERO FILIALI | |||
Provincia | 2010 | 2009 | 2008 |
TREVISO | 26 | 26 | 26 |
VICENZA | 2 | 2 | 1 |
PADOVA | 2 | 2 | 2 |
TOT.FILIALI | 30 | 30 | 29 |
Il 26 luglio 2011 è stata aperta la nuova filiale di Bassano del Grappa (VI); in tal modo il numero delle filiali attive in provincia di Vicenza è salito a 3, mentre il totale delle filiali della BCC raggiunge le 31 unità.
6.2.3.Posizionamento Competitivo dell'Emittente
Le Tabelle che seguono illustrano le quote di mercato dell'Emittente al 31/12/2008, 2009 e 2010, con riferimento ai Comuni in cui è ubicata almeno una Filiale. Si segnala peraltro che, dal 30/06/2010, per effetto del Regolamento BCE/2008/32 e di alcune modifiche apportate alle Segnalazioni di vigilanza, le serie storiche dei depositi e degli impieghi registrano una discontinuità statistica.
In particolare, la serie storica degli impieghi include tutti gli impieghi cartolarizzati, o altrimenti ceduti, che non soddisfano i criteri di cancellazione previsti dai principi contabili internazionali (IAS), in analogia alla redazione dei bilanci. L’applicazione di tali criteri ha comportato la re-iscrizione in bilancio di attività precedentemente cancellate e passività ad esse associate. In conseguenza di ciò, si è rilevato un incremento delle serie storiche degli impieghi e dei depositi, pertanto i dati riferiti a Dicembre 2010 differiscono da quelli riferiti al 2009 e al 2008.
2008 | SPORTELLI | DEPOSITI | IMPIEGHI | ||||||||
Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Penetrazi one | Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Penetrazi one | |
ALTIVOLE ( TV) | 3 | 2 | 66,70% | 0 | 30.389 | n.d. | n.d. | 0 | 39.973 | n.d. | n.d. |
A S O L O ( T V ) | 8 | 1 | 12,50% | 89.987 | 11.692 | 13,00% | 1,04 | 158.441 | 22.730 | 14,30% | 1,15 |
CAERANO S.MARCO (TV) | 5 | 1 | 20,00% | 80.141 | 39.870 | 49,80% | 2,49 | 164.669 | 81.010 | 49,20% | 2,46 |
CA S S O LA ( VI ) | 11 | 0 | 0,00% | 159.196 | - | 0,00% | - | 297.088 | - | 0,00% | - |
XXXXXXXXXXXX X.XX (TV) | 37 | 5 | 13,50% | 482.718 | 93.145 | 19,30% | 1,43 | 1.307.398 | 153.422 | 11,70% | 0,87 |
CASTELLO DI GODEGO (TV) | 5 | 1 | 20,00% | 70.980 | 28.517 | 40,20% | 2,01 | 111.250 | 61.353 | 55,10% | 2,76 |
CAVASO DEL TOMBA (TV) | 3 | 1 | 33,30% | 20.452 | 3.610 | 17,70% | 0,53 | 67.357 | 21.437 | 31,80% | 0,95 |
CORNUDA (TV) | 5 | 1 | 20,00% | 73.758 | 8.420 | 11,40% | 0,57 | 112.416 | 25.930 | 23,10% | 1,15 |
GALLIERA VENETA (PD) | 6 | 1 | 16,70% | 90.718 | 4.504 | 5,00% | 0,3 | 155.281 | 9.758 | 6,30% | 0,38 |
L O R I A ( T V ) | 6 | 1 | 16,70% | 54.294 | 7.483 | 13,80% | 0,83 | 94.701 | 22.899 | 24,20% | 1,45 |
M A S E R ( T V ) | 3 | 1 | 33,30% | 30.418 | 11.227 | 36,90% | 1,11 | 59.921 | 23.764 | 39,70% | 1,19 |
MONFUMO (TV) | 1 | 1 | 100,00% | 0 | 4.775 | x.x. | x.x. | 0 | 0.000 | x.x. | x.x. |
XXXXXXXXXXXX (XX) | 35 | 2 | 5,70% | 883.705 | 36.151 | 4,10% | 0,72 | 2.975.016 | 90.642 | 3,00% | 0,53 |
MUSSOLENTE (VI) | 5 | 1 | 20,00% | 45.071 | 5.049 | 11,20% | 0,56 | 119.138 | 32.888 | 27,60% | 1,38 |
P A E S E ( T V ) | 12 | 1 | 8,30% | 143.005 | 7.833 | 5,50% | 0,66 | 347.181 | 15.925 | 4,60% | 0,55 |
PIOMBINO DESE (PD) | 6 | 1 | 16,70% | 100.062 | 6.376 | 6,40% | 0,38 | 215.131 | 17.022 | 7,90% | 0,47 |
R E S A N A ( T V) | 6 | 1 | 16,70% | 82.612 | 44.484 | 53,80% | 3,23 | 150.618 | 86.427 | 57,40% | 3,44 |
RIESE PIO X (TV) | 8 | 1 | 12,50% | 86.154 | 21.930 | 25,50% | 2,04 | 198.413 | 32.630 | 16,40% | 1,32 |
TREVIGNANO (TV) | 6 | 1 | 16,70% | 59.604 | 8.602 | 14,40% | 0,87 | 109.955 | 24.300 | 22,10% | 1,33 |
T R E VI S O ( T V) | 112 | 1 | 0,90% | 2.285.409 | 4.688 | 0,20% | 0,23 | 7.337.844 | 17.186 | 0,20% | 0,26 |
VEDELAGO (TV) | 9 | 4 | 44,40% | 156.876 | 123.023 | 78,40% | 1,76 | 315.892 | 258.882 | 82,00% | 1,84 |
2009 | SPORTELLI | DEPOSITI | IMPIEGHI | ||||||||
Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Penetrazi one | Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Penetrazi one | |
ALTIVOLE ( TV) | 3 | 2 | 66,67% | 0 | 32.333 | n.d. | n.d. | 0 | 43.959 | n.d. | n.d. |
A S O L O ( T V ) | 8 | 1 | 12,50% | 97.140 | 13.917 | 14,33% | 1,14616 | 153.063 | 27.274 | 17,82% | 1,42552 |
CAERANO S.MARCO (TV) | 5 | 1 | 20,00% | 107.580 | 50.429 | 46,88% | 2,34375 | 155.326 | 79.340 | 51,08% | 2,554 |
CA S S O LA ( VI ) | 12 | 1 | 8,33% | 165.913 | 293 | 0,18% | 0,02112 | 312.187 | 511 | 0,16% | 0,01968 |
XXXXXXXXXXXX X.XX (TV) | 36 | 5 | 13,89% | 555.353 | 113.126 | 20,37% | 1,46664 | 1.314.635 | 162.139 | 12,33% | 0,88798 |
CASTELLO DI GODEGO (TV) | 4 | 1 | 25,00% | 91.430 | 36.210 | 39,60% | 1,58416 | 122.951 | 66.421 | 54,02% | 2,16092 |
CAVASO DEL TOMBA (TV) | 3 | 1 | 33,33% | 24.719 | 4.120 | 16,67% | 0,50007 | 77.907 | 21.862 | 28,06% | 0,84186 |
CORNUDA (TV) | 5 | 1 | 20,00% | 86.267 | 12.106 | 14,03% | 0,70165 | 97.826 | 24.567 | 25,11% | 1,25565 |
GALLIERA VENETA (PD) | 6 | 1 | 16,67% | 92.518 | 6.364 | 6,88% | 0,41274 | 146.793 | 14.232 | 9,70% | 0,5817 |
L O R I A ( T V ) | 6 | 1 | 16,67% | 56.599 | 10.226 | 18,07% | 1,08408 | 103.023 | 26.862 | 26,07% | 1,56444 |
M A S E R ( T V ) | 3 | 1 | 33,33% | 36.721 | 13.424 | 36,56% | 1,09668 | 52.073 | 22.810 | 43,80% | 1,31412 |
MONFUMO (TV) | 1 | 1 | 100,00% | 0 | 5.352 | x.x. | x.x. | 0 | 0.000 | x.x. | x.x. |
XXXXXXXXXXXX (XX) | 34 | 2 | 5,88% | 1.223.156 | 45.895 | 3,75% | 0,63784 | 2.672.036 | 97.901 | 3,66% | 0,62288 |
MUSSOLENTE (VI) | 5 | 1 | 20,00% | 47.617 | 11.651 | 24,47% | 1,22345 | 118.828 | 37.995 | 31,97% | 1,5987 |
P A E S E ( T V ) | 13 | 1 | 7,69% | 153.425 | 8.469 | 5,52% | 0,7176 | 347.257 | 20.018 | 5,77% | 0,74945 |
PIOMBINO DESE (PD) | 6 | 1 | 16,67% | 105.633 | 5.616 | 5,32% | 0,31896 | 214.212 | 18.853 | 8,80% | 0,52806 |
R E S A N A ( T V) | 6 | 1 | 16,67% | 95.256 | 49.038 | 51,48% | 3,08886 | 164.433 | 85.648 | 52,09% | 3,12522 |
RIESE PIO X (TV) | 7 | 1 | 14,29% | 106.032 | 26.476 | 24,97% | 1,7479 | 194.957 | 33.744 | 17,31% | 1,21156 |
TREVIGNANO (TV) | 6 | 1 | 16,67% | 64.821 | 10.560 | 16,29% | 0,97752 | 116.826 | 26.101 | 22,34% | 1,34046 |
T R E VI S O ( T V) | 108 | 1 | 0,93% | 2.779.013 | 13.497 | 0,49% | 0,52488 | 7.092.057 | 25.995 | 0,37% | 0,39636 |
VEDELAGO (TV) | 10 | 4 | 40,00% | 183.033 | 142.970 | 78,11% | 1,9528 | 334.894 | 269.302 | 80,41% | 2,01035 |
2010 | SPORTELLI | DEPOSITI | IMPIEGHI | ||||||||
Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Penetrazi one | Sistema Bancario | BCC Trevigiano | Quota | Penetrazi one | |
ALTIVOLE ( TV) | 3 | 2 | 66,67% | 0 | 36.489 | n.d. | n.d. | 0 | 50.953 | n.d. | n.d. |
A S O L O ( T V ) | 8 | 1 | 12,50% | 114.949 | 14.951 | 13,01% | 1,04056 | 193.228 | 28.799 | 14,90% | 1,19232 |
CAERANO S.MARCO (TV) | 5 | 1 | 20,00% | 108.379 | 50.701 | 46,78% | 2,33905 | 224.058 | 81.966 | 36,58% | 1,82915 |
CA S S O LA ( VI ) | 12 | 1 | 8,33% | 174.008 | 784 | 0,45% | 0,054 | 366.880 | 1734 | 0,47% | 0,05676 |
XXXXXXXXXXXX X.XX (TV) | 34 | 5 | 14,71% | 586.548 | 129.181 | 22,02% | 1,497632 | 1.271.415 | 177.525 | 13,96% | 0,949484 |
CASTELLO DI GODEGO (TV) | 4 | 1 | 25,00% | 97.157 | 41.787 | 43,01% | 1,72036 | 136.937 | 71.717 | 52,37% | 2,09492 |
CAVASO DEL TOMBA (TV) | 3 | 1 | 33,33% | 26.998 | 4.241 | 15,71% | 0,47121 | 77.617 | 21.963 | 28,30% | 0,84891 |
CORNUDA (TV) | 6 | 1 | 16,67% | 83.556 | 13.210 | 15,81% | 0,9486 | 115.676 | 25.813 | 22,32% | 1,3389 |
GALLIERA VENETA (PD) | 6 | 1 | 16,67% | 100.789 | 9.858 | 9,78% | 0,5868 | 175.728 | 18.654 | 10,62% | 0,6369 |
L O R I A ( T V ) | 6 | 1 | 16,67% | 59.764 | 9.680 | 16,20% | 0,97182 | 135.252 | 30.554 | 22,59% | 1,35546 |
M A S E R ( T V ) | 3 | 1 | 33,33% | 39.750 | 14.693 | 36,96% | 1,10892 | 62.497 | 25.196 | 40,32% | 1,20945 |
MONFUMO (TV) | 1 | 1 | 100,00% | 0 | 5.702 | x.x. | x.x. | 0 | 0.000 | x.x. | x.x. |
XXXXXXXXXXXX (XX) | 27 | 2 | 7,41% | 1.535.179 | 49.064 | 3,20% | 0,43146 | 2.908.599 | 108.535 | 3,73% | 0,50382 |
MUSSOLENTE (VI) | 5 | 1 | 20,00% | 45.790 | 9.182 | 20,05% | 1,00265 | 124.113 | 38.426 | 30,96% | 1,548 |
P A E S E ( T V ) | 14 | 1 | 7,14% | 162.014 | 6.857 | 4,23% | 0,59262 | 463.348 | 25.251 | 5,45% | 0,763 |
PIOMBINO DESE (PD) | 6 | 1 | 16,67% | 107.186 | 6.768 | 6,31% | 0,37884 | 222.785 | 21.047 | 9,45% | 0,56682 |
R E S A N A ( T V) | 6 | 1 | 16,67% | 97.155 | 50.062 | 51,53% | 3,09168 | 172.873 | 92.296 | 53,39% | 3,20334 |
RIESE PIO X (TV) | 7 | 1 | 14,29% | 120.456 | 29.413 | 24,42% | 1,70926 | 190.296 | 37.826 | 19,88% | 1,39146 |
TREVIGNANO (TV) | 6 | 1 | 16,67% | 69.061 | 12.254 | 17,74% | 1,06458 | 143.564 | 28.295 | 19,71% | 1,18254 |
T R E VI S O ( T V) | 105 | 1 | 0,95% | 3.186.472 | 9.292 | 0,29% | 0,3066 | 9.665.409 | 26.491 | 0,27% | 0,2877 |
VEDELAGO (TV) | 10 | 4 | 40,00% | 188.231 | 147.699 | 78,47% | 1,961675 | 360.470 | 275.488 | 76,43% | 1,910625 |
6.3.Eventi eccezionali
Non si sono verificati fatti rilevanti o eventi eccezionali tali da influire sulle informazioni di cui ai precedenti paragrafi relativi alle attività dell'Emittente.
6.4.Dipendenza da brevetti o licenze, da contratti industriali, commerciali o finanziari
In considerazione dell'attività svolta dall'Emittente non si rileva alcun fenomeno di dipendenza da marchi, brevetti e licenze o altri diritti similari, da contratti commerciali o finanziari.
6.5.Fonte dei dati sulla posizione concorrenziale dell'Emittente
La fonte dei dati sulla posizione concorrenziale dell'Emittente è costituita da report e tabelle fornite dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo - Via Longhin, 1 35129 Padova.
6.6.Scenari di sviluppo dell'Emittente
Gli scenari di sviluppo del nostro Istituto sono in sintonia con gli obiettivi che caratterizzano la nostra BCC, che esercita la tipica attività bancaria operando nel rispetto delle regole di mercato, con criteri di assoluta trasparenza e di prudente gestione, che ha a cuore il benessere e la soddisfazione dei Soci, strettamente legata al territorio in cui vive ed opera e del cui sviluppo si sente parte attiva e responsabile. Una azienda che deve produrre utili, considerati però non un fine ma un mezzo con il quale promuovere il benessere e lo sviluppo.
Nello svolgere la propria attività, la BCC opera nell’ambito dei Principi ispiratori contenuti nell’articolo “2” dello Statuto Sociale, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche di Soci e Clienti, e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e del territorio in cui opera.
La BCC intende quindi indirizzare le proprie attività, nel prossimo futuro, lungo direttive di sviluppo finalizzate a rafforzare il legame con il territorio e con la compagine sociale, nell’ambito di quella “sana e prudente gestione” che deve connotare tutto il proprio modo di porsi come Banca e Azienda . In particolare il Credito Trevigiano si impegna a:
• garantire la solidità e l'efficienza dell'impresa
• controllare, gestire e limitare i rischi
• realizzare un'organizzazione efficiente ed adeguata
• assicurare un'offerta competitiva e vantaggiosa rispetto alla concorrenza
• sostenere la partecipazione dei soci
• creare relazioni positive con i propri “stakeholder”
• sostenere lo sviluppare del territorio in cui è presente
Ulteriori interventi saranno funzionali al miglioramento d'efficienza delle procedure e dei processi organizzativi, nonché al rafforzamento e alla qualificazione delle professionalità.
In merito agli obiettivi quantitativi e finanziari, essi sono congruenti con quanto esplicitato nel Piano Strategico, e coerenti con le azioni previste e con i relativi effetti patrimoniali ed economici, che tendono al miglioramento dei diversi indici gestionali, all'efficienza ed all’efficacia nella gestione, ed alla creazione di valore per gli stakeholders nonché allo sviluppo territoriale.
Il mantenimento di un'ampia e adeguata disponibilità di capitale continuerà a rappresentare una componente essenziale della strategia aziendale, essendo condizione prioritaria per la solidità dell'Istituto.
6.7.Modello organizzativo ai sensi del D-Lgs. 231/2001
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2006 la Banca si è dotata, per gli effetti previsti e disciplinati dal d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231, di un apposito modello organizzativo inteso come insieme di regole operative e norme deontologiche adottate internamente in funzione delle specifiche attività svolte e dei relativi rischi.
I capisaldi del modello sono rappresentati dal Sistema Organizzativo, inteso come insieme di responsabilità e processi che disciplinano lo svolgimento delle attività operative, di controllo e di governo dell'azienda, e dall'Organismo di Vigilanza, inteso come organo al quale è affidato il compito di vigilare su funzionamento, osservanza e aggiornamento del modello. L'Organismo è composto da un Consigliere avente idonei requisiti di indipendenza, dal Presidente del Collegio Sindacale e da un consulente esterno con esperienza in materia di Audit, Risk Management e Compliance.
CAPITOLO VII
7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
7.1. Descrizione del gruppo cui appartiene l'Emittente
L'Emittente non appartiene ad alcun gruppo bancario.
7.2.1. Società controllate in via esclusiva
Non vi sono società controllate dall'Emittente.
7.2.2. Società sulla quale l'Emittente esercita il controllo congiunto unitamente ad altri soci
Non vi sono società sulle quali l’Emittente esercita controlli congiunti unitamente ad altri soci.
7.2.3. Società Collegate
Non vi sono società collegate all'Emittente.
7.2.4.Organigramma del Credito Trevigiano
Si riporta di seguito l'organigramma del Credito Trevigiano, aggiornato alla data del presente Prospetto Informativo.
ORGANIGRAMMA CREDITO TREVIGIANO
CAPITOLO VIII
8. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI.
8.1.Immobilizzazioni materiali.
Si illustra di seguito la situazione delle immobilizzazioni materiali dell'Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009 e 2010.
Beni immobili dell'Emittente
Al 31 dicembre 2010, l'Emittente aveva in proprietà beni immobili per un valore di bilancio di 36,9 milioni di euro, come riportato nella tabella sottostante:
Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | 0000 | 0000 | 0000 |
Xxxxxxxx (XX) | Xxx Xxxx, 00 | € 2.120.221 | € 2.208.182 | € 2.308.652 |
X.Xxxxxx X/X (XX) | Xxx Xxxxxx, 0 | € 394.880 | € 337.738 | € 176.190 |
Xxxxx xx Xxxxx (XX) | Xxx Xxxx, 00/x | € 380.284 | € 396.577 | € 404.466 |
Xxxxxxxx xx Xxxxxx (XX) | X.xxx XX Xxxxxxxx, 00/00 | € 307.806 | € 317.998 | € 328.190 |
X.Xxxx di Altivole (TV) | Via dei Caduti, 2h | € 414.319 | € 429.759 | € 445.199 |
Xxxxxxx xx X.Xxxxx (XX) | Xxxxxx X. Xxxxxxx, 0 | € 1.539.389 | € 1.616.845 | € 1.685.269 |
Monfumo (TV) | Xxx Xxxxxx, 00 | € 109.486 | € 113.996 | € 000.000 |
Xxxxx (XX) | Xxx Xxxx, 00 | € 295.066 | € 307.437 | € 319.808 |
Altri immobili acquisiti da attività di recupero crediti | / | € 274.961 | € 283.745 | € 000.000 |
Xxxxxxx xx Xxxxxxxx (XX) – (*) | Xxx Xxxxxxxx xx0/0 | € 26.434.123 | € 26.797.717 | € 26.488.083 |
TERRENI (compreso il valore dei terreni oggetto di separazione rispetto al valore degli edifici) | / | € 4.618.736 | € 4.531.074 | € 4.531.074 |
Totale IMMOBILI e TERRENI | € 36.889.270 | € 37.341.066 | € 37.112.326 |
(*) Si tratta del compendio immobiliare di Villa Emo acquisito dalla BCC nel 2004, nei cui annessi sono stati collocati gli uffici ed i servizi di Direzione Generale della Banca.
Alla data di redazione del presente Xxxxxxxxx, non risultano in essere gravami o ipoteche sugli immobili di proprietà dell’Emittente.
Beni immobili in locazione
Per lo svolgimento della propria attività, l'Emittente utilizza anche immobili in locazione, come esposto nella tabella seguente, per i quali complessivamente è stato corrisposto nel 2010 un canone di 747mila euro:
Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Xxx - Xxxxxxxx - Xxxxxxxxx |
XXXXXXXXXXX | Xxx xxxxx Xxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxxxxxx XX |
CASTELFRANCO “MISTRAL” | Xxx Xxxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxxxxxxx X.xx XX |
FANZOLO | Xxx Xxxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxx xx Xxxxxxxx (XX) |
MONTEBELLUNA “PILASTRONI” | Xxx Xxxxx, 00 | 00000 Xxxxxxxxxxxx XX |
SALVATRONDA | Xxx Xxxxxx, 0x | 00000 Xxxxxxxxxxx XX |
FOSSALUNGA | Xxx Xxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxxxxx XX |
CAVASAGRA | Xxxxxx X. Xxxxxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxxxx XX |
SALVAROSA | Xxx Xxxxxxxxxxxx, 00 | 00000 Xxxxxxxxx XX |
CASELLE di ALTIVOLE | Xxx X. Xxxxxxxxx, 00/0 | 00000 Xxxxxxx xx Xxxxxxxx XX |
COSTE di MASER | Xxx Xxxxxxxxx, 000 | 00000 Xxxxx xx Xxxxx XX |
ASOLO | Strada Muson, 2/b | 31011 Asolo TV |
CASTELFRANCO “CENTRO” | Xxxxx XXXX Xxxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxxxxxxx X.xx XX |
MUSANO | Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx, 0 | 00000 Xxxxxx xx Xxxxxxxxxx XX |
CORNUDA | Xxxxxx Xxxxxxxx XXXXX, 0 | 00000 Xxxxxxx XX |
MONTEBELLUNA “CENTRO” | Xxxxxx Xxxxxxx, 0 | 00000 Xxxxxxxxxxxx XX |
MUSSOLENTE | Xxx Xxxxxxxx, 00 | 00000 Xxxxxxxxxx XX |
PIOMBINO DESE | Xxx X. Xxxxx 00 | 00000 Xxxxxxxx Xxxx XX |
PAESE | Xxx Xxxxxxxx, 000 | 00000 Xxxxx XX |
CAVASO | Xxxxxx 00 Xxxxxxx | 00000 Xxxxxx xxx Xxxxx XX |
GALLIERA | Xxx Xxxx, 000 | 00000 Xxxxxxxx Xxxxxx XX |
TREVISO | Xxx X.Xxxxxx, 00 | 00000 Xxxxxxx XX |
CASSOLA | Xxx X.Xxxxxxxx, 00 | 00000 Xxxxxxx XX |
8.2. Problematiche ambientali.
Alla data del Prospetto Informativo non sussistono problematiche ambientali tali da influire in maniera significativa sull'utilizzo delle immobilizzazioni materiali.
CAPITOLO IX
9.RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA
Nel presente capitolo sono fornite le informazioni finanziarie ed i commenti dei risultati economici e patrimoniali relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2009, 2010. I commenti devono essere letti unitamente ai bilanci ed alle note integrative degli esercizi presentati. Tali bilanci, revisionati dalla Società di Revisione, sono disponibili presso la sede sociale del Credito Trevigiano e nel sito internet dell'Emittente xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx
Si precisa che i bilanci sono stati predisposti adottando i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Le informazioni finanziarie relative all'Emittente e contenute nel Prospetto Informativo sono state estrattedai bilanci d’esercizio per gli anni 2008, 2009 e 2010.
9.1. Situazione finanziaria
a. Analisi dell'andamento gestionale dell'Emittente
Analisi dell’andamento gestionale dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2010, 2009 e 2008.
a1. Analisi dell'andamento patrimoniale e finanziario degli esercizi 2010, 2009 e 2008
Voci dell'attivo | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Cassa e disponibilità liquide | 6.322.268 | 6.296.939 | 6.681.236 |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 51.818 | 471.782 | 16.785.829 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita | 75.813.939 | 121.577.374 | 65.075.092 |
Crediti verso banche | 37.138.413 | 86.769.129 | 64.910.276 |
Crediti verso clientela | 1.176.818.169 | 1.145.972.390 | 1.097.127.014 |
Derivati di copertura | 582.895 | 953.788 | 554.859 |
Partecipazioni | 4.000 | 4.000 | 4.000 |
Attività materiali | 40.201.072 | 41.238.495 | 40.709.930 |
Attività immateriali | 241.004 | 276.405 | 125.413 |
Attività fiscali | 3.680.891 | 2.788.915 | 3.046.852 |
a) correnti | 1.023.431 | 844.630 | 477.694 |
b) anticipate | 2.657.460 | 1.944.285 | 2.569.158 |
Altre Attività | 7.284.698 | 6.797.701 | 5.447.972 |
Totale dell'attivo | 1.348.139.167 | 1.413.146.918 | 1.300.468.473 |
nb: dati espressi in Euro.
Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Debiti verso banche | 45.012.515 | 18.306.032 | 9.647.899 |
Debiti verso clientela | 627.187.951 | 622.819.379 | 530.952.197 |
Titoli in circolazione | 502.379.812 | 587.824.277 | 488.272.104 |
Passività finanziarie di negoziazione | 1.744.481 | ||
Passività finanziarie valutate al fair value | 3.056.181 | 18.460.731 | 105.513.687 |
Passività fiscali | 55.725 | 641.692 | 2.473.883 |
a) correnti | 362.993 | 1.009.539 | |
b) differite | 55.725 | 278.699 | 1.464.344 |
Altre passività | 22.257.427 | 16.944.095 | 17.696.647 |
Trattamento di fine rapporto del personale | 3.158.812 | 3.431.972 | 3.679.401 |
Fondi per rischi e oneri | 1.481.088 | 2.568.702 | 2.749.506 |
Riserve da valutazione | -728.713 | 504.705 | -467.195 |
Riserve | 138.299.082 | 134.775.283 | 123.210.683 |
Sovrapprezzi di emissione | 1.850.153 | 1.685.952 | 1.488.935 |
Capitale | 1.396.939 | 1.365.749 | 1.326.244 |
Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) | 2.732.195 | 3.818.349 | 12.180.001 |
Totale del passivo e del patrimonio netto | 1.348.139.167 | 1.413.146.918 | 1.300.468.473 |
nb: dati espressi in Euro.
Attività di Impiego
Crediti verso la clientela
Gli impieghi verso la clientela sono esposti al netto dei fondi rettificativi (per perdite analitiche, collettive, e da attualizzazione) i quali ammontano, al 31.12.2010, a € 18,6 milioni.
I crediti evidenziano un aumento rispetto al 2008 di circa € 79,7 milioni (in termini percentuali la crescita è del + 7,26%).
Nella tabella che segue è riportato il dettaglio dei crediti verso la clientela, al netto delle svalutazioni, per forma tecnica.
IMPIEGHI a CLIENTELA | 2010 | 2009 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | 2008 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Conti correnti | 261.086 | 255.117 | 5.969 | 2,34% | 280.883 | -25.766 | -9,17% |
Mutui e altre sovvenzioni | 770.038 | 746.852 | 23.186 | 3,10% | 696.185 | 50.667 | 7,28% |
Finanziamenti per anticipi | 73.881 | 73.144 | 737 | 1,01% | 77.861 | -4.717 | -6,06% |
Portafoglio finanziario/agrario | 9.442 | 6.713 | 2.729 | 40,65% | 6.392 | 321 | 5,02% |
Crediti in sofferenza | 22.318 | 16.457 | 5.861 | 35,61% | 5.978 | 10.479 | 175,29% |
Altre voci | 2.954 | 2.657 | 297 | 11,18% | 3.186 | -529 | -16,60% |
TOT. IMPIEGHI a CLIENTELA | 1.139.719 | 1.100.940 | 38.779 | 3,52% | 1.070.485 | 30.455 | 2,84% |
Contratti di capitalizzazione e altri titoli | 37.099 | 45.032 | -7.933 | -17,62% | 26.642 | 18.390 | 69,03% |
TOT. GENERALE IMPIEGHI | 1.176.818 | 1.145.972 | 30.846 | 2,69% | 1.097.127 | 48.845 | 4,45% |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Come si evince dalla precedente tabella, con riferimento alle specifiche forme tecniche, la crescita più significativa si e’ registrata nei mutui.
L'importo evidenziato in bilancio comprende anche i mutui ceduti e non cancellati per € 32,15 milioni, a seguito di operazioni di cartolarizzazione effettuate successivamente al primo gennaio 2004, che ai fini I.A.S., sono ricondotte a Stato Patrimoniale.
La crescita degli impieghi caratterizza da tempo l'attività della banca, logica conseguenza dello sviluppo territoriale legato all'apertura di nuove filiali e allo sviluppo consistente della compagine sociale. A tale riguardo si fa presente che i soci dell'Emittente sono passati dai 6.170 del 31.12.2008 ai 6.297 del 31.12.2009 ai 6.369 del 31.12.2010.
Andamento dei crediti deteriorati durante il triennio 2008-2010
Si riportano di seguito alcune tabelle inerenti gli impieghi e la qualità dei medesimi riferite agli anni 2010, 2009, 2008:
Crediti LORDI a clienti | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
a) Sofferenze | 34.741 | 25.938 | 10.442 |
b) Incagli | 45.334 | 39.928 | 32.857 |
c) Esposizioni ristrutturate | 8.578 | 0 | 0 |
d) Esposizioni scadute | 3.617 | 7.867 | 2.122 |
Totale crediti deteriorati | 92.271 | 73.733 | 45.421 |
Totale crediti in bonis | 1.103.156 | 1.085.248 | 1.058.774 |
Totale GENERALE CREDITI LORDI | 1.195.427 | 1.158.981 | 1.104.195 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Rettifiche di valore complessive | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
a) Sofferenze | 12.423 | 9.481 | 4.464 |
b) Incagli | 3.890 | 1.892 | 1.609 |
c) Esposizioni ristrutturate | 12 | 0 | 0 |
d) Esposizioni scadute | 5 | 12 | 9 |
Totale rettifiche di valore su crediti deteriorati | 16.331 | 11.385 | 6.082 |
Totale rettifiche su crediti in bonis | 2.278 | 1.624 | 986 |
Totale GENERALE RETTIFICHE | 18.609 | 13.009 | 7.068 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Crediti netti a clienti | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
a) Sofferenze | 22.318 | 16.457 | 5.978 |
b) Incagli | 41.444 | 38.036 | 31.248 |
c) Esposizioni ristrutturate | 8.566 | 0 | 0 |
d) Esposizioni scadute | 3.612 | 7.855 | 2.113 |
Totale crediti deteriorati | 75.940 | 62.348 | 39.339 |
Totale crediti in bonis | 1.100.878 | 1.083.624 | 1.057.788 |
Totale GENERALE CREDITI NETTI | 1.176.818 | 1.145.972 | 1.097.127 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Infine si riporta di seguito il rapporto "sofferenze lorde/totale impieghi" del Credito Trevigiano a confronto con le BCC Venete (Fonte: Federazione Veneta delle BCC).
Rapporto Sofferenze Lorde / Totale impieghi | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Media BCC Regione Veneto | 4,17% | 3,08% | 2,03% |
Credito Trevigiano | 3,26% | 2,48% | 1,08% |
Le sofferenze al 31.12.2010 ammontavano a € 34.741 milioni, al lordo dei relativi fondi rettificativi e rappresentavano il 2,91 dei crediti verso la clientela.
Si evidenzia che l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale crediti, al netto delle svalutazioni, passa dal 3,59% del 31 dicembre 2008, al 5,44% del 31 dicembre 2009, al 6,45% nel dicembre 2010.
L’incremento della percentuale dei crediti deteriorati sul totale dei crediti è in relazione alla situazione economica generale che si e’ venuta a creare negli ultimi anni.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Tali attività sono costituite prevalentemente da titoli di Stato (BOT, BTP e CCT) che, in quanto prontamente liquidabili,rappresentano, per l'Emittente, un presidio alle esigenze di liquidità.
Attività fiscali
Si evidenzia che, la componente prevalente delle attività fiscali per imposte anticipate è dovuta essenzialmente alla differenza, deducibile nei 18 esercizi successivi, delle perdite su crediti eccedente lo 0,30% dei crediti ai sensi dell'art. 106 c. 3 T.U.I.R. (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Derivati di copertura
I derivati di copertura, per i quali sono esposti i valori positivi nell'Attivo dello Stato Patrimoniale, si riferiscono a Interest Rate Swap (IRS) finalizzati a neutralizzare le variazioni del fair value di emissioni obbligazionarie, a tasso fisso, dell'Emittente.
Attività di Raccolta Diretta
Di seguito si riporta una tabella che evidenzia l'andamento della raccolta diretta nel triennio 2008/2010.
Raccolta DIRETTA con CLIENTELA | 2010 | 2009 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | 2008 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Conti correnti passivi | 541.958 | 530.807 | 11.151 | 2,10% | 422.624 | 108.183 | 25,60% |
Depositi a risparmio | 48.473 | 45.937 | 2.536 | 5,52% | 38.858 | 7.079 | 18,22% |
Operazioni pronti contro termine | 1.822 | 4.217 | -2.395 | -56,79% | 17.475 | -13.258 | -75,87% |
F.di di terzi in xxx.xx | 2.788 | 2.858 | -70 | -2,45% | 3.125 | -267 | -8,54% |
Altri | 191 | -191 | -100,00% | 71 | 120 | 169,01% | |
TOT. RACC. escl. CARTOLARIZZ. | 595.041 | 584.010 | 11.031 | 1,89% | 482.153 | 101.857 | 21,13% |
Debiti vs. soc. “veicolo” per mutui cartolarizzati | 32.147 | 38.810 | -6.663 | -17,17% | 48.799 | -9.989 | -20,47% |
TOT.RACC. a BREVE TERMINE | 627.188 | 622.820 | 4.368 | 0,70% | 530.952 | 91.868 | 17,30% |
Obbligazioni clienti | 452.600 | 476.005 | -23.405 | -4,92% | 459.897 | 16.108 | 3,50% |
Obbligazioni CBO | 24.938 | 94.997 | -70.059 | -73,75% | 95.160 | -163 | -0,17% |
Certificati di deposito | 27.263 | 33.856 | -6.593 | -19,47% | 39.275 | -5.419 | -13,80% |
TOT.RACC. a MEDIO-LUNGO TERM. | 504.801 | 604.858 | -100.057 | -16,54% | 594.332 | 10.526 | 1,77% |
TOTALE GENERALE RACCOLTA | 1.131.989 | 1.227.678 | -95.689 | -7,79% | 1.125.284 | 102.394 | 9,10% |
TOT. GEN. RACCOLTA AL NETTO CBO | 1.107.051 | 1.132.681 | -25.630 | -2,26% | 1.030.124 | 102.557 | 9,96% |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
La raccolta diretta al 31/12/2010 ammontava a € 1.131,989 milioni con un calo complessivo, rispetto al 2009, di circa € 95,7 milioni, pari a un decremento percentuale del 7,79 per cento.
Peraltro tale calo è da ascrivere per la gran parte alla scadenza ed al successivo rimborso delle obbligazioni CBO sottoscritte da Iccrea, per un importo di 70 milioni di euro.
Al netto delle CBO, la raccolta nel triennio passa da un valore di 1.030 milioni di fine 2008 ad un valore di
1.107 milioni a fine 2010, con un aumento di quasi 77 milioni di euro, pari ad un incremento percentuale prossimo al 7,5%.
Altre voci del passivo e del patrimonio netto
Passività finanziarie valutate al fair value
Le passività finanziarie valutate al fair value accolgono il valore dei prestiti obbligazionari emessi dall'Emittente e connessi con l'utilizzo della "fair value option" ai fini di copertura naturale.
Fondi per rischi ed oneri
Con riferimento alla voce fondi per rischi ed oneri che passa da € 2,6 milioni al 31 dicembre 2009 a € 1.5 milioni al 31 dicembre 2010 si evidenzia la seguente composizione:
- controversie legali euro 609 mila
- oneri del personale 562 mila
- altri oneri 310 mila.
Riserve da valutazione
La variazione negativa rilevata dalla riserva da valutazione (che accoglie le variazioni di fair value dei titoli classificati nella categoria contabile AFS), che passa da € +192 mila a € -1.142 mila è dovuta alla riduzione dei corsi dei titoli obbligazionari, che hanno coinvolto in maniera generalizzata i mercati finanziari nel corso del 2010.
Attività di Raccolta Indiretta
Con riferimento alla Raccolta Indiretta da clientela (ovvero agli strumenti finanziari depositati presso la Banca) si evidenzia il seguente dettaglio:
Raccolta INDIRETTA | 2010 | 2009 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | 2008 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Fondi comuni | 50.868 | 52.034 | -1.166 | -2,24% | 42.796 | 9.238 | 21,59% |
Assicurazioni | 90.184 | 85.829 | 4.355 | 5,07% | 79.320 | 6.509 | 8,21% |
Azioni-borsa di terzi | 20.897 | 19.997 | 900 | 4,50% | 16.289 | 3.708 | 22,76% |
Titoli di terzi | 128.039 | 96.961 | 31.078 | 32,05% | 142.756 | -45.795 | -32,08% |
TOT. RACC. INDIRETTA | 289.988 | 254.821 | 35.167 | 13,80% | 281.161 | -26.340 | -9,37% |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Alla data del 31/12/2010, la raccolta indiretta totale ammontava a quasi 290 milioni, in aumento di oltre 35 milioni rispetto a fine anno 2009, con un incremento percentuale del 13,80%.
Tale aumento è in parte connesso ad un travaso di forma tecnica dalla raccolta diretta, e più specificatamente da obbligazioni banca e CD.
Si evidenzia anche una sostanziale tenuta del comparto “fondi” (con un calo limitato al -2,24%), ed un avanzamento del comparto dell’azionario e delle assicurazioni finanziarie (con incrementi rispettivamente del 4,50% e 5,07%).
a2. Informazioni sul patrimonio e sull'adeguatezza patrimoniale
Nelle tabelle sottostanti sono riportate le informazioni sul patrimonio e sull'adeguatezza patrimoniale negli esercizi 2008, 2009 e 2010.
Patrimonio | 2010 | 2009 | 2008 |
Patrimonio di base (TIER 1) | 143.839 | 140.847 | 136.685 |
Patrimonio supplementare (TIER 2) | 6.313 | 8.523 | 10.313 |
Patrimonio di vigilanza | 150.142 | 149.370 | 146.998 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Requisiti prudenziali di Vigilanza | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Totale attività di rischio ( attività rischio di cassa + titoli non imm.+ att.rischio fuori bilancio) | 1.708.226.466 | 1.829.019.278 | 1.663.904.011 |
Attività di rischio ponderate | 1.063.359.725 | 1.098.268.263 | 1.111.877.075 |
Attività di rischio per cassa | 1.340.422.982 | 1.402.737.595 | 1.253.571.961 |
Requisito del 8% | 78.516.785 | 81.045.339 | 82.177.037 |
Xxxxxx xx xxxxxxx xxxxx | 000 | 1.552 | 112.226 |
Altri requisiti | 0 | 0 | |
Rischio operativo (dal 31/03/2008) calcolato sulla media del triennio precedente * il 15% | 6.551.428 | 6.814.570 | 6.660.903 |
Requisiti patrimoniali totali | 85.068.778 | 87.861.461 | 88.950.166 |
Eccedenza/deficienza | 65.073.618 | 61.508.202 | 58.047.688 |
nb: dati espressi in Euro.
Coefficienti di Vigilanza | 31/12/2010 | 31/12/2009 | 31/12/2008 |
Patrimonio di base/attività di rischio ponderate (Tier one capital ratio) | 13,53% | 12,82% | 12,29% |
Patrimonio supplementare/attività di rischio ponderate | 0,59% | 0,78% | 0,93% |
Patrimonio di vigilanza/Requisito patrimoniale rischio di credito/controparte | 191,22% | 184,30% | 178,88% |
Patrimonio di vigilanza/Requisiti patrimoniali totali | 176,50% | 170,01% | 165,26% |
Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 14,12% | 13,60% | 13,22% |
Eccedenza/attività di rischio ponderate | 6,12% | 5,60% | 5,22% |
Eccedenza/requisiti patrimoniali totali | 76,50% | 70,01% | 65,26% |
Coefficiente operatività fuori zona (massimo 5%) | 3,77% | 3,64% | 3,43% |
Coefficiente operatività con socio verso attività a ponderazione nulla (minimo 50%) | 51,22% | 52,37% | 51,46% |
La consistenza patrimoniale dell'Emittente copre adeguatamente l'esposizione complessiva ai rischi, composta principalmente dai rischi di credito, assicurando nello stesso tempo adeguati margini di crescita. Il rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le attività di rischio ponderate, rappresentata nella quasi totalità da rischi di credito, si è attestato nel periodo 2008-2010, sopra la soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza pari all'otto per cento.
L’aumento degli indicatori Tier one capital ratio - che passa dal 12,29% al 31 dicembre 2008 al 13,53% al 31 dicembre 2010 - e Total capital ratio - che passa dal 13,22% al 31 dicembre 2008 a 14,12% al 31 dicembre 2010
— è imputabile ad una crescita delle attività di rischio ponderate inferiore rispetto alla corrispondente crescita del patrimonio di base e del patrimonio di vigilanza.
9.2. Gestione operativa
b1. Informazioni sul conto economico degli esercizi 2008, 2009 e 2010
Di seguito sono riportati i prospetti di conto economico con riferimento agli esercizi 2008, 2009 e 2010 con riflessioni sui vari aggregati ed i margini relativi.
Conto Economico | 2010 | Var. % 2010/2009 | 2009 | Var. % 2009/2008 | 2008 |
Interessi attivi e proventi assimilati | 43.941.903 | -19,02% | 54.260.655 | -28,12% | 75.486.180 |
Interessi passivi e oneri assimilati | -16.209.744 | -28,06% | -22.533.807 | -38,91% | -36.884.981 |
Margine di interesse | 27.732.159 | -12,59% | 31.726.848 | -17,81% | 38.601.199 |
Commissioni attive | 13.287.878 | 23,73% | 10.739.373 | 1,40% | 10.591.078 |
Commissioni passive | -1.059.077 | 13,84% | -930.323 | -26,51% | -1.265.872 |
Commissioni nette | 12.228.801 | 24,67% | 9.809.050 | 5,19% | 9.325.206 |
Dividendi e proventi simili | 55.608 | 1,59% | 54.738 | -31,53% | 79.950 |
Risultato netto dell’attività di negoziazione | 98.079 | -92,90% | 1.381.357 | 391,11% | 281.272 |
Risultato netto dell’attività di copertura | -176.295 | -299,84% | 88.220 | 83,21% | 48.152 |
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 178.474 | -58,23% | 427.293 | -2,88% | 439.985 |
b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 147.570 | -66,60% | 441.859 | 35,51% | 326.062 |
d) passività finanziarie | 30.904 | -312,17% | -14.566 | -112,79% | 113.923 |
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value | -18.476 | -97,16% | -650.356 | -4,74% | -682.700 |
Margine di intermediazione | 40.098.350 | -6,39% | 42.837.150 | -10,93% | 48.093.064 |
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: | -6.109.572 | -12,08% | -6.948.854 | 240,50% | -2.040.754 |
a) crediti | -5.979.405 | -13,06% | -6.877.730 | 237,02% | -2.040.754 |
b) attività finanziarie disponibili per la vendita | -130.167 | 83,01% | -71.124 | ||
Risultato netto della gestione finanziaria | 33.988.778 | -5,29% | 35.888.296 | -22,07% | 46.052.310 |
Spese amministrative: | -29.640.559 | -4,25% | -30.956.678 | 0,59% | -30.775.200 |
a) spese per il personale | -18.104.413 | -2,52% | -18.571.544 | 8,00% | -17.195.542 |
b) altre spese amministrative | -11.536.146 | -6,85% | -12.385.134 | -8,80% | -13.579.658 |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -439.000 | -141,19% | 1.065.858 | -163,98% | -1.665.858 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | -1.674.871 | 1,32% | -1.652.971 | 13,62% | -1.454.818 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | -162.268 | 47,20% | -110.234 | 95,78% | -56.305 |
Altri oneri/proventi di gestione | 2.843.748 | 27,46% | 2.231.173 | 10,86% | 2.012.571 |
Costi operativi | -29.072.950 | -1,19% | -29.422.852 | -7,88% | -31.939.610 |
Utili (Perdite) da cessione di investimenti | -169 | -61,59% | -440 | -235,80% | 324 |
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte | 4.915.659 | -23,97% | 6.465.004 | -54,19% | 14.113.024 |
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente | -2.183.464 | -17,50% | -2.646.655 | 36,92% | -1.933.023 |
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte | 2.732.195 | -28,45% | 3.818.349 | -68,65% | 12.180.001 |
Utile (Perdita) d’esercizio | 2.732.195 | -28,45% | 3.818.349 | -68,65% | 12.180.001 |
nb: dati espressi in Euro.
Si illustra di seguito l'andamento dei margini.
Il Margine d'Interesse
Il margine d'interesse al 31/12/2010 ammontava ad € 27,7 milioni, in diminuzione di circa 4 milioni di € rispetto al 2009 con un decremento percentuale del 16,6%. Tale diminuzione e’ stata causata dalla crisi macroeconomica a livello mondiale innescatasi a fine 2008 che ha causato una repentina diminuzione dei tassi di interesse. Si evidenzia uno sfasamento temporale fra l’adeguamento dei tassi attivi (in gran parte riprezzati con cadenza trimestrale) e quello dei tassi passivi riprezzati con cadenza semestrale sui prestiti obbligazionari. In particolare, per quanto riguarda i parametri di riferimento utilizzati ai fini dell’indicizzazione, si evidenzia che sia l’attivo che il passivo della Banca “a tasso variabile” a medio e lungo termine si servono degli stessi parametri di indicizzazione per addivenire al “tasso finale” applicato nei contratti / passività obbligazionarie. Tali parametri sono principalmente il tasso Euribor a 3 ed a 6 mesi per i mutui, il tasso Euribor a 3 mesi e a 6 mesi per le
obbligazioni, nonché il tasso rinveniente dalle aste BOT (anche se questo parametro non viene più utilizzato ed impatta solamente per le emissioni collocate in passato e che verranno rimborsate nei prossimi esercizi).
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione del margine di interesse al 31/12/2008, 2009 e 2010.
Composizione del Margine d'Interesse | 2010 | Var. % 2010/2009 | 2009 | Var. % 2009/2008 | 2008 |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 428 | 157,83% | 166 | 24,81% | 133 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita | 996 | -46,05% | 1.846 | -18,35% | 2.261 |
Crediti verso banche | 442 | -60,88% | 1.130 | -46,11% | 2.097 |
Crediti verso clientela | 41.579 | -17,48% | 50.384 | -28,99% | 70.950 |
Attività finanziarie valutate al fair value | 0 | / | 0 | -100,00% | 44 |
Derivati di copertura | 497 | -32,38% | 735 | / | 0 |
Altre attività | 0 | / | 0 | -100,00% | 1 |
Totale interessi ATTIVI e proventi assimilati | 43.942 | -19,02% | 54.261 | -28,12% | 75.486 |
Debiti verso banche | 80 | 263,64% | 22 | -91,44% | 257 |
Debiti verso clientela | 3.294 | -21,42% | 4.192 | -55,44% | 9.407 |
Titoli in circolazione | 11.635 | -23,54% | 15.217 | -20,77% | 19.205 |
Passività finanziarie valutate al fair value | 551 | -74,26% | 2.141 | -36,88% | 3.392 |
Altre passività e fondi | 650 | -32,43% | 962 | -68,59% | 3.063 |
Derivati di copertura | 0 | / | 0 | -100,00% | 1.561 |
Totale interessi ATTIVI e proventi assimilati | 16.210 | -28,06% | 22.534 | -38,91% | 36.885 |
Margine d'Interesse | 27.732 | -12,59% | 31.727 | -17,81% | 38.601 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
L'esercizio 2010 ha segnato una diminuzione sia degli interessi attivi (-10,3 milioni pari al -19,02%) che degli interessi passivi (-6,3 milioni pari al -12,6%) rispetto all'esercizio precedente.
Questa forte contrazione del margine di interesse è dovuta essenzialmente alla rapida discesa dei tassi di mercato, che hanno sensibilmente ridotto il differenziale tra tassi attivi e passivi.
Margine d'intermediazione
Il margine d'intermediazione al 31/12/2010 si attestava a €40,098 milioni con un decremento rispetto al 2009 di € 2,7 milioni, pari ad una variazione percentuale del -6,39 per cento.
La variazione in oggetto è imputabile, oltre a quanto riportato nei paragrafi precedenti con riferimento al margine di interesse, a un miglioramento nelle commissioni nette, come meglio illustrato nel seguito.
Commissioni nette
Si evidenzia che la variazione significativa tra le commissioni nette al 31 dicembre 2010 rispetto al 31 dicembre 2009 è distribuita in maniera sostanzialmente uniforme su tutti i comparti, con una prevalenza delle commissioni su tenuta e gestione dei conti correnti, come meglio evidenziato nella tabella sottostante:
Commissioni NETTE | 2010 | Var. % 2010/2009 | 2009 | Var. % 2009/2008 | 2008 |
Garanzie rilasciate | 302 | 92,36% | 157 | -51,09% | 321 |
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza | 2.279 | 12,43% | 2.027 | -17,13% | 2.446 |
Servizi di incasso e pagamento | 3.196 | 11,75% | 2.860 | -2,85% | 2.944 |
Servizi di servicing per cartolarizzazione | 196 | -25,48% | 263 | -23,99% | 346 |
Tenuta e gestione dei conti correnti | 3.501 | 24,77% | 2.806 | -1,65% | 2.853 |
Altri servizi | 3.814 | 45,24% | 2.626 | 56,22% | 1.681 |
Totale commissioni ATTIVE | 13.288 | 23,74% | 10.739 | 1,40% | 10.591 |
servizi di gestione e intermediazione | 106 | 2,91% | 103 | -64,11% | 287 |
servizi di incasso e pagamento | 913 | 13,56% | 804 | -16,60% | 964 |
altri servizi | 40 | 73,91% | 23 | 53,33% | 15 |
Totale commissioni PASSIVE | 1.059 | 13,87% | 930 | -26,54% | 1.266 |
Totale COMMISSIONI NETTE | 12.229 | 24,67% | 9.809 | 5,19% | 9.325 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Risultato netto della gestione finanziaria
Il risultato netto della gestione finanziaria al 31/12/2010 evidenzia una diminuzione rispetto al dato riferito all'anno precedente di 1,9 milioni di euro. Tale flessione è dovuta ad una significativa riduzione del margine di interesse, bilanciata parzialmente da maggiori commissioni nette. Il perdurare di rettifiche su crediti è conseguente all'incremento dei crediti con sintomi di deterioramento e criticità (sofferenze, incagli, scaduti e sconfinanti), fenomeno aggravato dalla crisi economica in essere
Rettifiche di valore su crediti
La composizione delle rettifiche di valore sui crediti è esposta nella tabelle di seguito riportate. La voce "rettifiche di valore su crediti" accoglie pertanto sia svalutazioni riferite a crediti relativi a posizioni deteriorate, sia a crediti c.d. in bonis. Tale comparto ha risentito in maniera rilevante della crisi economica in atto.
Rettifiche di valore NETTE | 2010 | Var. % 2010/2009 | 2009 | Var. % 2009/2008 | 2008 |
Per deterioramento di crediti verso clientela | 5.979 | -13,07% | 6.878 | 236,99% | 2.041 |
Per deterioramento di attività finanz. disp. per la vendita | 130 | 83,10% | 71 | / | 0 |
Totale rettifiche di valore NETTE | 6.109 | -12,09% | 6.949 | 240,47% | 2.041 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Rispetto all’anno precedente si registra una diminuzione delle rettifiche complessive ancorché si mantengano ancora su livelli ben superiori rispetto al biennio precedente.
La valutazione dei crediti ha seguito un criterio di assoluta prudenza. Le rettifiche sono comprensive del costo per attualizzazione dei flussi di cassa ritenuti recuperabili.
Con riferimento alle rettifiche di valore su crediti si rinvia, inoltre, alle precedenti tabelle del presente Capitolo, Paragrafo 9.1.1.1. ed ai relativi commenti.
Utile della operatività corrente al lordo delle imposte
L'utile d'esercizio ante-imposte, al 31/12/2010, ammontava a € 4.915.659 con una diminuzione rispetto all'esercizio precedente di € -1.549.345 pari al –23,96 per cento.
Le imposte dirette ammontavano a € 2.183.464 con un conseguente utile netto di € 2.732.195, indiminuzione del 28,44% rispetto allo scorso esercizio.
Si commentano nel seguito le poste principali che concorrono alla determinazione delle voce in oggetto.
I costi operativi
Il 2010 ha registrato una sensibile risparmio delle spese amministrative che registrano una diminuzione del 4,25% per complessivi 1,3 milioni di euro.
Il costo del personale, che comprende anche i costi del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, diminuisce di 466 mila euro (-2,51%).
Le altre spese amministrative si riducono complessivamente di 849 mila euro grazie soprattutto alla diminuzione delle voci riguardanti i costi per prestazioni professionali di consulenti esterni e delle spese per elaborazione dei dati.
La tabella che segue riporta il dettaglio della voce “Altri proventi/oneri di gestione” con riferimento al triennio oggetto di analisi.
Altri oneri di gestione | 2010 | Var. % 2010/2009 | 2009 | Var. % 2009/2008 | 2008 |
Insussistenze e sopravv. non riconducibili a voce propria | 226 | 7,11% | 211 | 40,67% | 150 |
Oneri per malversazioni e rapine | 10 | 42,86% | 7 | / | 0 |
Xxxxxx.xx spese per migliorie su beni di terzi non separabili | 245 | -2,39% | 251 | -27,67% | 347 |
Perd. per interventi del X.xx di Gar. dei Dep.ti del Xxxx.Xxxx. | 155 | 453,57% | 28 | / | 0 |
Totale altri oneri di gestione | 636 | 27,97% | 497 | 0,00% | 497 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
Altri proventi di gestione | 2010 | Var. % 2010/2009 | 2009 | Var. % 2009/2008 | 2008 |
Recupero di imposte d’atto, bollo e affini | 2.037 | -3,18% | 2.104 | 2,19% | 2.059 |
Rimborso spese legali per recupero crediti | 95 | -23,39% | 124 | -3,88% | 129 |
Recupero premi di assicurazione | 6 | -33,33% | 9 | -60,87% | 23 |
Risarcimenti assicurativi | 0 | / | 0 | -100,00% | 1 |
Altri affitti attivi | 79 | 2,60% | 77 | 1825,00% | 4 |
Insussistenze e sopravv. non riconducibili a voce propria | 112 | -44,00% | 200 | 900,00% | 20 |
Altri proventi di gestione | 1.151 | 437,85% | 214 | -21,61% | 273 |
Totale altri proventi di gestione | 3.480 | 27,57% | 2.728 | 8,73% | 2.509 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
La voce "altri proventi di gestione", registra un incremento rispetto agli anni precedenti per effetto del recupero di spese amministrative collegate all'operatività della banca.
L'utile d'esercizio
Sulla base delle considerazioni sopra riportate, l’utile netto d’esercizio risulta pari a € 2.732.195.
Dopo l'approvazione del Bilancio 2010 e della proposta di riparto dell'utile, avvenute durante l'Assemblea Ordinaria dei Soci del 1° maggio 2011, il patrimonio e le riserve ammontano a € 143,55 milioni di euro.
9.2.1.Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall'attività dell'emittente, indicando in che misura il reddito ne ha risentito
Fatta salva la crescita significativa delle sofferenze e degli incagli, commentata al precedente paragrafo 9.1, dovuta all'acuirsi della crisi economica finanziaria internazionale, non si registrano ulteriori informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall'attività dell'Emittente.
9.2.2. Variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette.
Non risultano variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette.
9.2.3.Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull'attività dell'emittente
Oltre a quanto esplicitato in merito ai fattori di rischio, per i quali è fornita evidenza nell'apposito Paragrafo 4 della presente Sezione, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni, l'Emittente non è a conoscenza di informazioni relative a fattori esterni tali che abbiano avuto o possano avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sulla sua attività.
CAPITOLO X
10. RISORSE FINANZIARIE
10.1. Risorse finanziarie dell'Emittente
La Banca ottiene le risorse necessarie al finanziamento delle proprie attività mediante i depositi della clientela, l'emissione di prestiti obbligazionari, la raccolta sul mercato interbancario oltre che dal patrimonio proprio. L'Emittente, negli ultimi anni, ha posto in essere anche operazioni di cartolarizzazione per attingere risorse finanziarie nell'Euromercato.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo X, Paragrafo 10.3. e 10.2.
10.2.Descrizione dei flussi di cassa per gli esercizi 2010, 2009 e 2008
La tabella che segue descrive i flussi di cassa dell'Emittente nel triennio 2008-2010.
Flussi di cassa | 2010 | 2009 | 2008 |
Liquidità netta generata/assorbita dalla gestione | 12.269.321 | 13.140.833 | 19.241.310 |
Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 60.085.922 | -115.751.715 | -31.326.135 |
Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | -71.615.703 | 104.824.641 | 17.226.531 |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di investimento | -795.052 | -2.469.178 | -4.521.198 |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista | 80.841 | -128.878 | -124.155 |
Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio | 25.329 | -384.297 | 496.353 |
nb: dati espressi in Euro.
10.3.Fabbisogno e struttura di finanziamento dell'emittente
Le fonti finanziarie, diverse dai mezzi propri, utilizzate dalla Banca al fine di sviluppare la propria attività risultano così articolate per scadenze temporali:
31/12/2008 voci / scadenze temporali | a vista | fino a 3 mesi | tra 3 e 6 mesi | tra 6 mesi e 1 anno | tra 1 e 5 anni | tra 5 e 10 anni | oltre 10 anni | Totale |
Debiti verso banche | 7.554 | 2.094 | 9.648 | |||||
Debiti verso clientela | 462.771 | 18.153 | 323 | 647 | 4.891 | 263 | 43.903 | 530.951 |
Xxxxxx di debito | 661 | 281.222 | 106.511 | 79.161 | 123.837 | 2.393 | 593.785 | |
Totali | 470.986 | 301.469 | 106.834 | 79.808 | 128.728 | 2.656 | 43.903 | 1.134.384 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
31/12/2009 voci / scadenze temporali | a vista | fino a 3 mesi | tra 3 e 6 mesi | tra 6 mesi e 1 anno | tra 1 e 5 anni | tra 5 e 10 anni | oltre 10 anni | Totale |
Debiti verso banche | 16.128 | 2.332 | 18.460 | |||||
Debiti verso clientela | 622.819 | 622.819 | ||||||
Xxxxxx di debito | 1.410 | 257.500 | 89.079 | 43.129 | 208.272 | 6.895 | 606.285 | |
Totali | 640.357 | 259.832 | 89.079 | 43.129 | 208.272 | 6.895 | 0 | 1.247.564 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
31/12/2010 voci / scadenze temporali | a vista | fino a 3 mesi | tra 3 e 6 mesi | tra 6 mesi e 1 anno | tra 1 e 5 anni | tra 5 e 10 anni | oltre 10 anni | Totale |
Debiti verso banche | 24.373 | 2.640 | 18.000 | 45.013 | ||||
Debiti verso clientela | 625.366 | 1.822 | 627.188 | |||||
Titoli di debito | 9.804 | 160.846 | 110.096 | 7.150 | 205.931 | 11.610 | 505.437 | |
Totali | 659.543 | 165.307 | 128.096 | 7.150 | 205.931 | 11.610 | 0 | 1.177.637 |
nb: dati espressi in migliaia di Euro.
10.3.1. Prestiti Obbligazionari di propria emissione
La seguente Xxxxxxx illustra i prestiti obbligazionari emessi dall’Emittente, in essere al 31 maggio 2011:
CODICE ISIN | DESCRIZIONE | IMPORTO EMESSO | DATA EMISSIONE | DATA SCADENZA |
IT0004283302 | 16/02/2007-2011 Tv -3° SERIE Tv 2007 CEDOLA SEMESTRALE BOT 6 MESI | 13.575.000 | 16/10/2007 | 16/10/2011 |
IT0004138308 | 10/11/2006-2011 Tv -2° SERIE Tv 2006 CEDOLA SEMESTRALE | 35.000.000 | 10/11/2006 | 10/11/2011 |
IT0003860084 | 2005/2011 TF 3,05% -V SERIE TF 2005 CEDOLA SEMESTRALE | 3.000.000 | 08/06/2005 | 08/12/2011 |
IT0004446198 | 20/01/2009-20/01/2012 STEP UP 2,00% - 2,75% - 3,50% | 20.000.000 | 20/01/2009 | 20/01/2012 |
IT0004310501 | 24/01/2008-2012 Tv -1^ SERIE Tv 2008 CEDOLA SEMESTRALE BOT 6 MESI | 37.630.000 | 24/01/2008 | 24/01/2012 |
IT0004370299 | 22/05/2008-22/05/2012 STEP UP 3,80% - 4,20% - 4,60% - 5,00% | 14.460.000 | 22/05/2008 | 22/05/2012 |
IT0004529811 | 22/09/2009-2012 Tv -2^ SERIE Tv 2009 CEDOLA SEMESTRALE BOT 6 MESI | 3.709.000 | 22/09/2009 | 22/09/2012 |
IT0004530314 | 22/09/2009 - 22/09/2012 STEP UP 2,05% - 2,55% - 3,05% | 20.000.000 | 22/09/2009 | 22/09/2012 |
IT0004465206 | 26/02/2009-2013 Tv -1^ SERIE Tv 2009 CEDOLA SEMESTRALE EURIBOR 6 MESI | 10.095.000 | 26/02/2009 | 26/02/2013 |
IT0004226897 | CBO TRE 04/05/2007-10/03/2013 TV ced. Trim. | 25.000.000 | 04/05/2007 | 10/03/2013 |
IT0004589948 | 25/03/2010 - 25/03/2013 STEP UP 1,20% - 1,80% - 2,40% | 15.368.000 | 25/03/2010 | 25/03/2013 |
IT0004387558 | 11/07/2008-2013 Tv -2^ SERIE Tv 2008 CEDOLA SEMESTRALE BOT 6 MESI | 4.468.000 | 11/07/2008 | 11/07/2013 |
IT0004413818 | 29/09/2008-2013 Tv -3^ SERIE Tv 2008 CEDOLA SEMESTRALE BOT 6 MESI | 7.165.000 | 29/09/2008 | 29/09/2013 |
IT0004416365 | 16/10/2008-2013 TF 5,00% -3^ SERIE XX 0000 XXXXXX ANNUALE | 15.000.000 | 16/10/2008 | 16/10/2013 |
IT0004552482 | 07/12/2009 - 07/12/2013 T.F. 2,85 3^ serie 2009 t.f. ced. Semestrale | 15.000.000 | 07/12/2009 | 07/12/2013 |
IT0004446206 | 14/01/2009-2014 TF 3,75% -1^ SERIE XX 0000 XXXXXX ANNUALE | 20.000.000 | 14/01/2009 | 14/01/2014 |
IT0004487275 | 23/04/2009-23/04/2014 STEP UP 2,00% - 2,50% - 3,00% - 3,50% - 4,00% | 21.655.000 | 23/04/2009 | 23/04/2014 |
IT0004612294 | 10/06/2010 - 10/06/2014 T.V. 1^ serie 2010 Euribor Semestrale | 4.625.000 | 10/06/2010 | 10/06/2014 |
IT0004447410 | 21/01/2009-21/06/2014 Z.C. RISERVATO AD ASSIMOCO 9,25% | 11.500.000 | 21/01/2009 | 21/06/2014 |
IT0004447428 | 21/01/2009-21/06/2014 Z.C. RISERVATO AD ASSIMOCO 6,00% | 11.000.000 | 21/01/2009 | 21/06/2014 |
IT0004433683 | 10/12/2008-2014 TF 6,00% -RIS.SOCI '6 SOCIO 6%' 2008 CEDOLA ANNUALE | 8.843.000 | 10/12/2008 | 10/12/2014 |
IT0004574361 | 10/02/2010 - 10/02/2015 T.F. 2,70 1^ serie 2010 t.f. ced. Annuale | 15.000.000 | 10/02/2010 | 10/02/2015 |
IT0004542632 | 21/10/2009 - 21/10/2016 STEP UP 2,0%-2,5%-3,0%-3,5%-4,0%-4,5%-5,0% | 10.000.000 | 21/10/2009 | 21/10/2016 |
IT0004552466 | 07/12/2009 - 07/12/2019 Z.C. 3,63% P.EM. 70/100 TAGLI 50.000 € | 2.300.000 | 07/12/2009 | 07/12/2019 |
IT0004635097 | 20/09/2010 - 20/09/2014 Tasso Misto 1^ serie 2010 | 4.013.000 | 20/09/2010 | 20/09/2014 |
IT0004635105 | 15/09/2010 - 15/09/2015 Step Up 2,10% - 2,40% - 2,70% - 3,00% - 3,30% | 9.650.000 | 15/09/2010 | 15/09/2015 |
IT0004653470 | 2/11/2010-2/5/2014 2^ Serie 2010 Tasso Fisso 3% | 9.901.000 | 02/11/2010 | 02/05/2014 |
IT0004670326 | 23/12/2010 - 23/12/2016 - 2^ Serie 2010 - Tasso Misto | 25.000.000 | 23/12/2010 | 23/12/2016 |
IT0004670268 | 23/12/2010 - 23/12/2013 - 2^ Serie 2010 - Tasso Variabile | 45.000.000 | 23/12/2010 | 23/12/2013 |
IT0004676166 | 21/01/2011 - 21/01/2016 - 1^ Serie 2011 - Step Up (da 2,00% a 3,50%) | 10.000.000 | 21/01/2011 | 21/01/2016 |
IT0004676059 | 24/01/2011 - 24/01/2015 - 1^ Serie 2011 - Tasso Variabile | 10.000.000 | 24/01/2011 | 24/01/2015 |
IT0004711104 | 13/04/2011 - 13/04/2015 - 2^ Serie 2011 - Step Up (da 3,00% a 4,25%) | 15.000.000 | 13/04/2011 | 13/04/2015 |
IT0004711096 | 13/04/2011 - 13/04/2018 - 1^ Serie 2011 - Tasso Fisso 4,25% | 15.000.000 | 13/04/2011 | 13/04/2018 |
IT0004721749 | 13/05/2011 - 13/05/2016 - 3^ Serie 2011 - Step Up (da 3,00 a 4,10%) | 10.000.000 | 13/05/2011 | 13/05/2016 |
IT0004721699 | 13/05/2011 - 13/11/2014 - 2^ Serie 2011 - Tasso Variabile | 10.000.000 | 13/05/2011 | 13/11/2014 |
10.3.2. Passività Subordinate
Alla data del 31 maggio 2011 le passività subordinate sono così costituite:
Codice ISIN | Descrizione | Nominale | Data inizio | Data fine |
IT0003691331 | 2004/2013 TF 4,15% - I^ SERIE TF 2004 - PRESTITO SUBORDINATO CEDOLA ANNUALE | 10.000.000 | 15/07/2004 | 15/03/2013 |
Il Credito Trevigiano, ad oggi, ha emesso solamente un prestito subordinato nel luglio del 2004, con cedola 4,15%. Tale obbligazione – emesse per un controvalore nominale di 10 milioni di euro - scade a luglio del 2013. Il prestito èregolato dalla clausola di subordinazione, secondo la quale, in caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti gli altri creditori non ugualmente subordinati. Il prestito possiede i requisiti previsti dalla Banca d'Italia per essere incluso nel patrimonio supplementare.
10.3.3. Posizione interbancaria netta
Credito Trevigiano è stato prevalentemente creditore nei confronti degli istituti corrispondenti per gli esercizi 2008 e 2009; le eccedenze di liquidità sono state collocate principalmente presso Iccrea Banca S.p.a..
A fine anno 2010, a fronte di una sostanziale invarianza delle disponibilità liquide e di cassa, la posizione netta è risultata a debito per circa 1,5 mln di euro.
Posizione sull'interbancario | 2010 | 2009 | 2008 | Var. assoluta 2010/2009 | Var. % 2010/2009 | Var. assoluta 2009/2008 | Var. % 2009/2008 |
Cassa e disponibilità liquide | 6.322.268 | 6.296.939 | 6.681.236 | 25.329 | 0,40% | -384.297 | -5,75% |
Crediti verso Banche | 37.138.413 | 86.769.129 | 64.910.276 | -49.630.716 | -57,20% | 21.858.853 | 33,68% |
Debiti verso Banche | 45.012.515 | 18.306.032 | 9.647.899 | 26.706.483 | 145,89% | 8.658.133 | 89,74% |
Posizione netta | -1.551.834 | 74.760.036 | 61.943.613 | -76.311.870 | -102,08% | 12.816.423 | 20,69% |
nb: dati espressi in Euro.
10.3.4. Operazioni di Cartolarizzazione
Nella presente Sezione è riportata l’informativa riguardante le caratteristiche delle operazioni di cartolarizzazione poste in essere dalla Banca ai sensi della L. 130/1999. La normativa richiamata regola la cessione “in blocco” di crediti da parte di una società (originator) ad un’altra società appositamente costituita (Special Purpose Vehicle – SPV), la quale a sua volta emette titoli collocabili sul mercato (Asset Backed Securities
- ABS) al fine di finanziare l’acquisto dei crediti stessi.
La cartolarizzazione dei crediti permette l’approvvigionamento di rilevanti masse finanziarie in alternativa all’indebitamento diretto, con possibilità di riduzione delle attività di rischio ai fini dei coefficienti di solvibilità, senza estromettere l’originator (nella fattispecie Credito Trevigiano) dalla gestione del rapporto con il cliente.
L’operazione, pertanto, si connota come il ricorso ad uno strumento innovativo di raccolta sui mercati internazionali per finanziare gli impieghi della Banca e si inquadra nell’ambito delle aspettative di una ulteriore espansione dei volumi degli stessi coerentemente con le linee strategiche aziendali.
Di seguito sono specificate le caratteristiche delle operazioni ancora in essere effettuate negli esercizi precedenti.
Credico Finance 2
• Arranger : Société Générale ed Iccrea Holding
• Agente collocatore : Société Générale
• Società Veicolo: Credico Finance 2 S.r.l., società costituita ai sensi della Legge sulla Cartolarizzazione, con sede legale in xxx Xxxxxxx X’Xxxxxxx, 00 - Xxxx, iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n. 07517391004 e nell’elenco generale tenuto presso l’Ufficio Italiano Cambi, ai sensi dell’articolo 106 del Testo Unico Bancario, al n. 34883.
• Originators’ Advisor : ICCREA Holding S.p.a.
• Account Bank : ICCREA Banca S.p.a.
• Agenzie di rating : Moody’s Investors Service e Standard and Poor’s
• Società di revisione : Reconta Xxxxx & Xxxxx S.p.A.
• Consulenza ed assistenza legale: lo Studio Legale Erede, Xxxxxxx e Xxxxxxxxxx e lo Studio Legale D’Ercole.
• Data cessione dei crediti: 01/07/2003
• Ammontare crediti ceduti : euro 49.957.865
• Titoli “junior” detenuti nel portafoglio di proprietà: IT0003539753 per euro 1.025.328
Credico Finance 4
• Arranger : Société Générale Corporate & Investment Banking e Iccrea Banca spa
• Agente collocatore : Société Générale Corporate & Investment Banking
• Società Veicolo: Credico Finance 4 S.r.l., società costituita ai sensi della Legge sulla Cartolarizzazione, con sede legale in xxx Xxx Xxxxxxxxx 0 - Xxxx, iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n. 08234761008 e nell’elenco generale tenuto presso l’Ufficio Italiano Cambi, ai sensi dell’articolo 106 del Testo Unico Bancario, al n. 36239.
• Originators’ Advisor : ICCREA Holding S.p.a
• Account Bank : ICCREA Banca S.p.a.
• Agenzie di rating : Moody’s Investors Service e Standard and Poor’s
• Società di revisione : Reconta Xxxxx & Xxxxx S.p.A.
• Consulenza ed assistenza legale: Studio legale Orrick e Studio legale D’Ercole.
• Data cessione dei crediti: 27/04/2005
• Ammontare crediti ceduti : euro 40.218.268
• Titoli “junior” detenuti nel portafoglio di proprietà: IT0003845846 per euro 759.365
• Titoli “senior” detenuti nel portafoglio di proprietà: IT0003845689 per euro 7.359.453,07
Credico Finance 6
• Arrangers: Société Générale Corporate & Investment Banking – ICCREA BANCA S.p.a.
• Agente collocatore: Socièté Générale Corporate & Investment Banking
• Società Veicolo: Credico Finance 6 S.r.l., Società costituita ai sensi della Legge sulla Cartolarizzazione, con sede legale in Roma, iscritta al Registro delle Imprese di Roma, con codice fiscale e partita Iva n. 08855791003 e nell’elenco generale tenuto presso l’Ufficio Italiano Cambi ai sensi dell’articolo 000 x xxxxxxxx xxx X. Xxx. x. 000/00 - xx x. 00000;
• Originators’ Advisor : ICCREA BANCA S.p.a.
• Operating Bank : ICCREA BANCA S.p.a.
• Rappresentante dei Portatori dei Titoli: Deutschee Trustee Company Limited
• Agenzie di rating : Moody’s Investors Service e Standard and Poor’s
• Società di revisione : Reconta Xxxxx & Xxxxx S.p.A.
• Consulenza ed assistenza legale: Studio Legale Orrick e Studio Legale D’Ercole
• Data cessione dei crediti: 02/05/2006
• Ammontare crediti ceduti : euro 46.941.150
• Titoli “junior” detenuti nel portafoglio di proprietà: IT0004073851 per euro 938.150
• Titoli “mezzanine” detenuti nel portafoglio di proprietà: XS0256815688 per euro 1.000.000
Garanzie
Sono state concesse alle SPV, a copertura di eventuali sfasature tra i piani di ammortamento dei mutui e dei Titoli, dei finanziamenti della liquidità e una garanzia in titoli di Stato ( mutuo a ricorso limitato) come segue:
Linea di liquidità
La linea di liquidità (servicer’s advance facility) fornita da ciascuna BCC cedente al Veicolo ha lo scopo di coprire sfasamenti temporali dei flussi finanziari, cioè tra incasso dei mutui ceduti e rimborso dei titoli emessi; gli importi che il Credito Trevigiano ha messo a disposizione delle tre società veicolo sono i seguenti:
• Credico Finance 2: euro 1.548.694
• Credico Finance 4: euro 1.556.447
• Credico Finance 6: euro 1.860.000
Mutuo a ricorso limitato.
Come da accordi con le Agenzie di rating, ciascuna BCC partecipante all’operazione ha fornito alla Società Veicolo, un ulteriore supporto finanziario, sostitutivo al supporto già fornito dalla linea di liquidità (quindi escutibile solo nell’impossibilità di poter utilizzare la linea di liquidità medesima e attivabile solo fino al completo utilizzo della linea stessa).
La costituzione dell’ulteriore supporto finanziario è stato perfezionato con la concessione, da parte della BCC al Veicolo, di un “mutuo a ricorso limitato”, con trasferimento di titoli di Stato su un conto di deposito titoli intestato alle società stesse. I titoli di stato erogati continuano ad essere iscritti nel bilancio della Banca tra le attività impegnate per conto terzi connesse con operazioni di natura finanziaria ed ammontano ad un totale di euro 5.460.000 nominali cosi suddivisi:
• Credico Finance 2: euro 1.702.000
• Credico Finance 4: euro 1.712.000
• Credico Finance 6: euro 2.046.000
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi connessi con l’operatività in cartolarizzazioni.
Il processo di gestione delle cartolarizzazioni è assistito da una specifica procedura interna che assegna compiti e responsabilità alle strutture organizzative coinvolte nelle diverse fasi del processo stesso. La banca esercita l’attività di servicing in relazione allo specifico portafoglio dalla stessa ceduto, curando la gestione,
l'amministrazione e l'incasso dei crediti nonché la gestione dei procedimenti, in conformità ai criteri individuati nel contratto di servicing. In adempimento a quanto disposto dalle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia in materia, la Banca verifica inoltre che l’operazione nel suo complesso sia gestita in conformità alla legge e al prospetto informativo (Offering Circular). Il portafoglio di ciascuna cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo sulla base del quale sono predisposti report mensili e trimestrali verso la società veicolo e le controparti dell’operazione, così come previsti dalla documentazione contrattuale, con evidenze dello status dei crediti e dell’andamento degli incassi.
Per quanto concerne le procedure per il monitoraggio dei relativi rischi la Banca continua ad utilizzare gli strumenti già esistenti per i crediti in portafoglio con controllo mensile nelle filiali e presso i servizi centrali e rendicontazione trimestrale al Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale.
L’attività del servicer, è soggetta a certificazione semestrale da parte della società Xxxxx e Young S.p.A.
Politiche di copertura adottate per mitigare i rischi connessi
Per ovviare ai movimenti della curva dei tassi a breve, che potrebbero creare scompensi finanziari tra il momento in cui il veicolo incassa le rate dei mutui e il momento in cui provvede al pagamento delle cedole delle obbligazioni internazionali, la società veicolo ha provveduto, tramite i Servizi Finanziari di ICCREA Banca, a mitigare tali rischi attuando operazioni di swap, che tengono conto della curva di ammortamento dei mutui ceduti.
Come già indicato nella parte relativa alle garanzie, ciascun cedente ha fornito al Veicolo una linea di liquidità proporzionale all’ammontare ceduto, da attivarsi nel caso in cui ad una data di pagamento i fondi disponibili rivenienti dagli incassi non siano sufficienti per remunerare i portafogli dei titoli secondo l’ordine di priorità della cascata dei pagamenti.
I Cedenti inoltre hanno assunto il ruolo di Limited Recourse Loan providers: ciascun Cedente ha messo a disposizione del Veicolo titoli di stato con la funzione di fornire una forma di supporto di liquidità, sostitutiva al supporto già fornito con la linea di liquidità, per consentire alla Società Veicolo di far fronte tempestivamente al pagamento delle somme dovute ai Portatori dei Titoli Senior a titolo di interessi e capitale ai sensi del Regolamento delle Notes, nonché di far fronte ai costi dell’Operazione di Cartolarizzazione.
Stante la struttura finanziaria dell’operazione, il rischio che rimane in capo alla Banca è determinato dalla somma tra l’ammontare dei titoli C sottoscritti ed il valore della linea di credito concessa alla società veicolo.
Risultati economici connessi con le posizioni in bilancio e fuori bilancio
L’economicità complessiva dell’operazione dipende sia dai differenziali economici strettamente connessi alle operazioni medesime (costo della provvista, rendimento della nuova liquidità ottenuta, costi operativi) sia dai mutamenti indotti nel profilo tecnico della Banca ( riequilibrio del portafoglio impieghi, allineamento delle scadenze delle poste dello stato patrimoniale, ecc.) che incidono sul suo standing.
Per l’attività di servicing svolta la banca incassa una commissione pari allo 0.4% annuo sull’outstanding e sugli incassi di eventuali posizioni in default, corrispondente per l’anno 2010 a 196 mila euro.
Il rendimento sotto forma di excess spread dei titoli junior sottoscritti (in funzione della performance dei crediti ceduti) ammonta a 555 mila euro.
Di seguito viene evidenziata la composizione del debito residuo al 31/12/10 ripartito per vita residua (dati in migliaia di euro):
Vita residua | Numero mutui | Importo | Distribuzione |
Fino a 3 mesi | 7 | 11 | 0,03% |
Da 3 mesi a 1 anno | 47 | 243 | 0,57% |
Da 1 anno a 5 anni | 335 | 9.024 | 21,08% |
Oltre 5 anni | 509 | 33.477 | 78,19% |
Default | 1 | 57 | 0,13% |
Totale | 899 | 42.812 | 100,00% |
Di seguito si elencano gli eventi che implicherebbero l'attivazione della c . d . gestione solidale:
EVENT OF DEFAULT
Gli event of default riguardano gli eventi classici di default della cartolarizzazioni, ovvero il mancato pagamento degli interessi e/o capitale delle obbligazioni dotate di rating.
Gli eventi straordinari che implicano la gestione solidale del portafoglio sono denominati cross collateral event; in applicazione delle condizioni contrattuali dell'operazione, essi intervengono qualora si verifichi:
- un disequilibrium event, scostamento rilevante nel rimborso congiunto, in termini di capitale, della classe senior e della classe mezzanine relativa a ciascuna BCC cedente;
- un default ratio, qualora il portafoglio complessivamente raggiunga un livello di perdita superiore a 4,75 per cento.
Descrizione dettagliata dei trigger contenuti in tutte le operazioni di cartolarizzazione crediti del tipo "Credico Finance"
1. Eventi di Cross Collateral
In linea generale, qualora si verifichi una qualsiasi delle ipotesi che vanno sotto la definizione di "cross collateral event", si applicherà l'Ordine di Priorità di Cross Collateral e si ricorrerà non ai Single Portfolio Available Funds (Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio pertinente ad ogni singola Banca di Credito Cooperativo cedente), ma agli Issuer Available Funds (Fondi Disponibili).
I seguenti eventi sono detti Eventi di Cross Collateral:
a) Evento di Disequilibrio:
▪ per quattro Date di Pagamento consecutive, si verifica un Evento di Disequilibrio di Classe A. Si ha un Evento di Disequilibrio di Classe A quando, in relazione ad un Portafoglio, ad una qualsiasi Data di Pagamento, i Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio relativi a tale Portafoglio non sono sufficienti per ripagare interamente l'ammontare dovuto alla voce undici dell'Ordine di Priorità Pre-Accelerazione, (Rimborso Capitale della Classe Senior) mentre i Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio relativi a tutti gli altri o ad alcuni altri Portafogli sono sufficienti per ripagare interamente gli ammontari dovuti ai sensi della suddetta voce; oppure
▪ per otto Date di Pagamento consecutive, si verifica un Evento di Disequilibrio di Classe B. Si ha un Evento di Disequilibrio di Classe B quando, in relazione ad un Portafoglio, ad una qualsiasi Data di Pagamento, i Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio relativi a tale Portafoglio non sono sufficienti per ripagare interamente l'ammontare dovuto ai sensi della voce tredici dell'Ordine di Priorità Pre-Accelerazione (Rimborso Capitale della Classe Mezzanine), mentre i Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio relativi a tutti gli altri o ad alcuni altri Portafogli sono sufficienti per ripagare interamente gli ammontari dovuti ai sensi della suddetta voce;
b) Proporzione di Inadempimento:
la Proporzione di Inadempimento, ad ogni Data di Riferimento (data precedente alla data di pagamento utilizzata dal calculation agent per la valutazione dei flussi contabili generati dai mutui cartolarizzati), è più alta di 4.75%. Si intende con "Proporzione di Inadempimento' (Default Ratio), in riferimento ad ogni Data di Pagamento, la proporzione calcolata alla Data di Riferimento (Collection Date) immediatamente precedente tra (i) l'ammontare totale dei Crediti che sono diventati Crediti in Sofferenza dalla Data di V a l u t a z i o n e ( termine indicato nel Contratto di Cessione riferibile alla data di selezione dei mutui ceduti dalle BCC originators alla Società veicolo) e ( i i ) l 'ammontare in linea capitale ancora non pagato dei Crediti alla Data di Valutazione;oppure
c) Contratto di Finanziamento della Liquidità (finanziamento concesso alla società veicolo dalla BCC cedente):
si verifica quando, a ciascuna Data di Pagamento (i) il totale del Saldo Negativo del Singolo Portafoglio o (ii) il Saldo Negativo (a seconda dei casi) a tale Data di Pagamento è pari o più alto dell'Importo Disponibile
Individuale (incluso ogni ammontare che sarà rimborsato alla Banca Finanziatrice a tale Data di Pagamento) concesso all'Emittente in base al Contratto di Finanziamento della Liquidità.
Ordine di Priorità Accelerato
A seguito di una comunicazione di evento di inadempimento troverà applicazione l'Ordine di Priorità Accelerato e:
(i) l'Emittente (la società veicolo) non potrà in alcun modo trasferire, cedere o disporre dei Portafogli di Crediti (salvo alcune eccezioni previste nell'Intercreditor Agreement e nell'Offering Circular), e (ii) il XxX potrà esercitare come mandatario dell'Emittente, tutti i diritti dell'Emittente sui Portafogli di Crediti, nessuno escluso (fermi restando i poteri del Security Trustee ai sensi del Deed of Charge).
Nell'esercitare tali poteri il XxX ( Rappresentante degli obbligazionisti/noteholders) agirà nell'interesse dei Portatori dei Titoli (noteholders) e degli Altri Creditori dell'Emittente. Nell'ipotesi nella quale gli interessi dei vari Portatori dei Titoli e/o quelli degli Altri Creditori dell'Emittente siano in contrasto tra loro, il XxX agirà nell'interesse di quelli tra loro che si trovano in una posizione più alta nell'Ordine di Priorità dei Pagamenti applicabile.
2. Eventi di inadempimento (Trigger Event)
In linea generale, qualora si verifichi una qualsiasi delle ipotesi che vanno sotto la definizione di "trigger event” (eventi di inadempimento dell'Emittente), il XxX potrà richiedere, mediante comunicazione scritta all'Emittente, il rimborso anticipato dei Titoli. A seguito di tale comunicazione, i Fondi Disponibili dell'Emittente saranno utilizzati, alla successiva Data di Pagamento, secondo l'Ordine di Priorità Accelerato. Di seguito, è stata effettuata una traduzione letterale della parte relativa agli eventi di inadempimento inserita nel prospetto informativo dell'Operazione.
I seguenti eventi costituiscono un evento di inadempimento:
a) Mancato pagamento:
(i) nonostante vi siano Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio o Fondi Disponibili sufficienti adeffettuare i pagamenti secondo quanto stabilito dall'Ordine di Priorità Pre-Accelerazione, dall'Ordine di Priorità di Cross Collateral o dall'Ordine di Priorità Accelerato, l'Emittente è inadempiente nel pagamento dell'importo del capitale dovuto sui Titoli per un periodo di cinqueGiorni Lavorativi dalla Data di Pagamento;
(ii) nonostante vi siano Fondi Disponibili del Singolo Portafoglio o Fondi Disponibili sufficienti adeffettuare i pagamenti secondo quanto stabilito dall'Ordine di Priorità Pre-Accelerazione, dall'Ordine di Priorità di Cross Collateral o dall'Ordine di Priorità Accelerato, l'Emittente è inadempiente nel pagamento dell'importo degli interessi dovuti sui Titoli per un periodo di tre Giorni Lavorativi dalla Data di Pagamento; oppure
b) Inadempimento di altri obblighi:
mancato adempimento od inosservanza da parte dell'Emittente di uno qualsiasi degli impegni e degli obblighi assunti in forza dei Titoli o di uno qualsiasi dei Documenti dell'Operazione di cui è parte (che non sia un'obbligazione per il pagamento del capitale o degli interessi sui Titoli) che si protragga per 30 giorni successivi alla comunicazione scritta che il XxX invierà all'Emittente, dichiarando che tale inadempimento è, a suo giudizio, pregiudizievole in maniera rilevante per gli interessi dei Portatori dei Titoli e che richiede comunque di essere risolto; oppure
c) Insolvenza, etc.:
(i) quando è nominato un amministratore, un curatore od un liquidatore dell'Emittente o di tutte le imprese o di una parte sostanziale di esse, dei beni e/o dei mezzi dell'Emittente o l'Emittente diventa soggetto di qualsiasi procedura di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, insolvenza, concordato, riorganizzazione o simili od è fatta domanda per instaurare qualunque procedura di questo tipo o un debito/garanzia grava su tutte o su una parte sostanziale delleimprese e dei beni dell'Emittente;
(ii) all'avvio di procedure contro l'Emittente secondo qualsiasi disciplina applicabile al fallimento, allaliquidazione, all'amministrazione controllata, all'insolvenza, al concordato preventivo, alla riorganizzazione o simili ed i procedimenti non sono effettuati in buona fede, secondo il XxX;
(iii) inizio da parte dell'Emittente di azioni volte a ristrutturare le proprie obbligazioni od a differirne l'adempimento, o l'Emittente effettua una cessione generale, la conclusione di accordi stragiudiziali con i propri creditori, presentazione di istanze per la sospensione dei pagamenti, ovvero per la concessione da parte
di un tribunale competente di una moratoria riguardo al suo indebitamento o qualunque altro tipo di garanzia per il suo indebitamento o richiede la bancarotta; oppure
d) Liquidazione, etc.:
emissione di un provvedimento giurisdizionale od adozione di una deliberazione avente ad oggetto lo scioglimento o la messa in liquidazione dell'Emittente, salvo il caso in cui il provvedimento o la deliberazione siano relativi ad una fusione o ad una ristrutturazione i cui termini e modalità siano stati precedentemente approvati per iscritto dal XxX in rispetto delle Regole dell'Organizzazione dei Portatori dei Titoli (Rules of the Organisation of the Noteholders); oppure
e) Illiceità:
illiceità attuale o futura (a giudizio del XxX), relativamente all'adempimento delle obbligazioni assunte dall'Emittente con la sottoscrizione dei Titoli o di uno qualunque dei Documenti dell'Operazione di cui è parte.
Il XxX potrà o dovrà, a seconda dei casi, dare comunicazione scritta (la cosiddetta "Comunicazione di un Evento di Inadempimento dell'Emittente") all'Emittente (in copia a ciascun Servicer), dichiarando che i Xxxxxx scadono immediatamente e sono pagabili al loro Principal Amount Outstanding, insieme agli interessi accumulati e secondo l'Ordine di Priorità Accelerato.
Dopo la consegna di tale comunicazione, senza nessun'altra formalità, alla successiva Data di Pagamento, verranno effettuati tutti i pagamenti del capitale, degli interessi e degli altri importi riguardanti i Titoli secondo l'Ordine di Priorità Accelerato.
Ulteriori Eventi che non comportano il passaggio ad un ordine di priorità dei pagamenti differente, ma che vanno ad intrappolare sui conti del Veicolo o ad utilizzare nella cascata dei pagamenti il rendimento (l' excess spread) di tutti i titoli Junior.
Class A Disequilibrium Event
Un class A Disequilibrium Event, si verifica ad una data di pagamento qualora i fondi disponibili relativi ad un portafoglio non siano sufficienti a pagare integralmente gli importi dovuti ai sensi dell'undicesimo punto dell' Ordine di priorità dei pagamenti in pre-Acceleration (Rimborso Capitale della Classe Senior), mentre tutti o alcuni degli altri Portafogli producano fondi sufficienti a soddisfare tale pagamento. Al verificarsi di un class A Disequilibrium Event rispetto ad uno o più portafogli, (a meno che non si sia verificato un cross collateral event), l'emittente è tenuto a versare i relativi Principal Amortisation Reserve Amount nei rispettivi Principal Amortisation Reserve Account al fine di continuare a pagare i detentori dei titoli di classe A (caso di utilizzo fondi).
Detrimental Event
Un Detrimental Event si verifica nei confronti di una data di pagamento qualora il veicolo sia costretto ad utilizzare almeno il 20% dell'importo complessivo messo a disposizione dalle banche partecipanti come linea di liquidità. Al verificarsi di un Detrimental Event, l'emittente è tenuto ad accumulare i fondi disponibili nel Reserve Account in conformità alla priorità dei pagamenti (caso di intrappolamento fondi).
3. Single Portfolio Detrimental Event
Un Single Portfolio Detrimental Event si verifica nei confronti di una data di pagamento qualora il veicolo sia costretto ad utilizzare almeno il 50% dell'intero importo messo a disposizione come linea di liquidità da unabanca partecipante. Al verificarsi di un Single Portfolio Detrimental Event, l' emittente è tenuto ad accumulare i fondi disponibili nei Single Portafoglio Reserve Account in conformità alla priorità dei pagamenti (caso di intrappolamento fondi).
Linee di liquidità
Nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione tradizionale, la struttura delle stesse prevede l'introduzionedi una forma di supporto finanziario a momentanee esigenze di liquidità. Tale supporto si sostanzia inun'apertura di credito (cosiddetta "linea di liquidità") in base alla quale la BCC cedente (in qualità di banca finanziatrice) si impegna, qualora i flussi di cassa rivenienti dal portafoglio crediti cartolarizzati non raggiungano minimi contrattualmente predefiniti, ad anticipare gli incassi entro un ammontare massimoprestabilito.
Mutuo a ricorso limitato e rapporto con il Contratto di Finanziamento della Liquidità
Nelle Operazioni, con un contratto denominato "Contratto di Mutuo a Ricorso Limitato" (Mutuo), le BCC, quali banche mutuanti, concedono un mutuo a ricorso limitato alla SPV mediante il trasferimento di Titoli di Stato aventi valore nominale corrispondente all'importo mutuato. Per effetto dell'erogazione, l'emittente acquisisce la proprietà dei Titoli di Stato.
Sulla base del Mutuo, si precisa che:
• la SPV ha facoltà di disporre dei Titoli di Stato nei termini ed alle condizioni di cui al Mutuo, esclusivamente al fine di sopperire alla mancata erogazione da parte della relativa BCC delle anticipazioni ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità (articolo 2.5 del contratto di Mutuo);
• la vendita dei Titoli di Stato da parte della SPV potrà avvenire, esclusivamente, per un importo pari alle anticipazioni che sarebbero state dovute — ma non sono state erogate — dalla BCC ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità;
• la vendita dei Titoli di Stato da parte della SPV estinguerà, per il corrispondente importo, l'obbligo della BCC, ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità, di erogare le anticipazioni; dunque, qualora i Titoli di Stato mutuati alla SPV siano venduti ai termini ed alle condizioni previsti dal Mutuo, l'obbligazione di erogare le anticipazioni della BCC ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità sarà definitivamente estinta e la SPV non potrà più chiedere il medesimo ammontare alla relativa BCC ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità(articolo 4 - Mutuo);
• sull'importo mutuato da ciascuna BCC finanziatrice matureranno, a partire dalla data di erogazione e fino alla data dell'integrale rimborso dell'importo mutuato, interessi pari al rendimento annuo dei Titoli di Stato, che saranno corrisposti alle suddette BCC finanziatrici a ciascuna data di pagamento (articolo 3 -l Mutuo).
Alla luce di quanto sopra esposto, si può affermare che, contrattualmente, il mutuo di cui al suddetto contratto di Mutuo a Ricorso Limitato è alternativo alla linea di liquidità di cui al Contratto di Finanziamento della Liquidità, in quanto, come detto:
a) I Titoli di Stato potranno essere venduti (e, pertanto, il ricavato della vendita potrà essere utilizzato dalla SPV) soltanto nel caso in cui la BCC non proceda all'erogazione dell'anticipazione ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità; e
b) una volta venduti i Titoli di Stato, l'obbligo della BCC di erogare le anticipazioni ai sensi del Contratto di Finanziamento della Liquidità si estingue definitivamente per un importo corrispondente al ricavato della vendita.
Ad oggi nella storia delle cartolarizzazioni strutturate da Iccrea Banca, tale evento non si è mai verificato.
In ultima analisi, l'ammontare complessivo pari alla linea di liquidità (in caso di tiraggio) oltre al titolo junior (capitale sottoscritto dalla BCC e non rimborsato alla scadenza) rappresentano - nel caso di "trigger event" e relativa comunicazione al veicolo da parte del R O N. - il rischio" massimo a cui và incontro la Banca di Credito Cooperativo.
Nella tabella sottostante si rappresenta l'esposizione massima alla quale l'Emittente potrebbe essere esposto nel caso del verificarsi di eventi straordinari (sopra descritti) che implicherebbero l'attivazione della c.d. gestione solidale:
Società veicolo | Linea liquidità | Titoli Junior | Massima Esposizione Linea liquidità + Titoli Junior |
Credico Finance 2 | 1.548.694 | 1.025.328 | 2.574.022 |
Credico Finance 4 | 1.556.447 | 759.365 | 2.315.812 |
Credico Finance 6 | 1.860.000 | 938.150 | 2.798.150 |
Totale | 4.965.141 | 2.722.843 | 7.687.984 |
Operazioni di cartolarizzazione di terzi.
A fine esercizio 2010, la Banca non detiene in portafoglio titoli rivenienti da operazioni di cartolarizzazione di terzi.
10.4. Informazioni riguardanti eventuali limitazioni all'uso delle risorse finanziarie che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull' attività dell' Emittente
Alla data del Prospetto Informativo non risultano presenti limitazioni all'uso delle risorse finanziarie da parte dell'Emittente che abbiano avuto o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, significative ripercussioni sulla sua attività.
10.5. Informazioni riguardanti le fonti previste dei finanziamenti necessari per adempiere agli impegni relativi ai principali investimenti futuri ed alle immobilizzazioni materiali esistenti o previste
Gli investimenti futuri di cui alla Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.2.3 e le attività di sviluppo di cui alla Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6 saranno finanziati con le risorse finanziarie proprie dell'Emittente anche rivenienti dall'Offerta di Sottoscrizione di cui alla Sezione II del presente Prospetto Informativo.
CAPITOLO XI
11. RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE
11.1. Ricerca e sviluppo
Credito Xxxxxxxxxx promuove la ricerca e lo sviluppo nell’ambito cooperativo, partecipando con propri collaboratori ai tavoli di lavoro interbancari che incentivano il confronto sulle migliori prassi riscontrate tra le BCC e lo studio per la realizzazione di nuove iniziative rivolte in particolare verso il sociale. Al “laboratorio per l’innovazione cooperativa” partecipano: Credito Trevigiano, EmilBanca, Cassa Padana, Banca d’Alba, BCC di Filottrano, Banca della Maremma, BCC Valdostana.
La Banca inoltre ha avviato da alcuni anni un progetto sistematico e strutturato di finanza etica per il territorio denominato “DARE – Diamo una mano a chi dà una mano”.
Il Credito Trevigiano, infatti, si è caratterizzato da sempre come banca cooperativa a responsabilità mutualistica e sociale. Infatti:
I) come banca, si comporta da impresa finanziaria, un’impresa però che non cerca il “profitto” per il profitto;
II) come cooperativa, favorisce i Soci (mutualismo) con gli interventi tradizionali (agevolazioni bancarie, borse di studio, viaggi scontati, ecc.);
III) come cooperativa a responsabilità sociale favorisce i gruppi, le associazioni e le comunità locali (socialità) con la beneficenza tradizionale e soprattutto con un programma di interventi di finanza etico-solidale, che mirano a:
• co-responsabilizzare le comunità ed i singoli nelle varie iniziative (cultura della solidarietà e dell’auto-aiuto);
• orientare responsabilmente ed eticamente i risparmi e gli investimenti, in collaborazione con quanti operano alle stesse finalità (cultura della finanza etica);
• selezionare e qualificare i tradizionali interventi di beneficenza, premiando le azioni a tutela del patrimonio ambientale e favorendo il risparmio energetico (certificazione Emas).
Il progetto di finanza etico-solidale del Credito Trevigiano prende il nome di DARE - dare una mano a chi dà una mano. DARE è articolato in diversi strumenti destinati a parrocchie, organizzazioni no-profit, associazioni varie legalmente riconosciute.
Tale finanziamento potrà essere concesso alle parrocchie, organizzazioni no-profit, associazioni legalmente riconosciute per interventi di carattere generale quali emergenze e bisogni locali, opere nelle missioni, acquisti vari per servizi ed attività di interesse socio-sanitario, ambientale, culturale, sportivo, ricreativo ecc.
Il mutuo etico prevede un importo massimo per intervento di 100.000 euro, viene erogato ad un tasso pari all’Euribor 3 mesi/360 senza maggiorazioni, con “zero” spese, una durata minima di 1 anno e massima di 5 anni.
Alla fine di ogni anno, per tutta la durata del mutuo e su richiesta dell’interessato, la banca valuterà l’erogazione di un contributo fino alla concorrenza dell’importo massimo degli interessi pagati per il finanziamento erogato.
Il plafond previsto per tali iniziative è pari a 5.000.000 di euro.
CAPITOLO XII
12. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
12.1.Tendenze recenti sull'andamento delle attività dell'Emittente
La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito in modo significativo anche il Nord Est del nostro paese con riflessi sulle esportazioni e sulla produzione e con impatti significativi sul reddito dellefamiglie. In tale contesto, la Banca ha svolto e svolge un'opera di sostegno all'economia locale anche attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare la crisi. I riflessi sul conto economico dell'Emittente si sono manifestati in termini di: riduzione del margine d'interesse, del margine d'intermediazione e del risultato netto della gestione finanziaria. Quest'ultimo, in maniera particolare, ha risentito pesantemente del deterioramento del credito con consistenti rettifiche di valore sui crediti, che hanno influenzato il risultato netto finale al 31/12/2009 e 2010. Non si percepisce un sostanziale cambio di rotta nemmeno nel corso del 1° semestre 2011.
Anche alla luce di quanto sopra riportato si evidenzia l'adozione di una politica ancor più attenta all'erogazione del credito, prestando particolare attenzione al rapporto tra i tassi di interessi applicati ed il rischio sotteso. In questo contesto la Banca sta affinando, a seguito della migrazione al nuovo sistema informativo Phoenix, la conoscenza dei nuovi strumenti di monitoraggio/analisi.
12.2.Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'emittente almeno per l'esercizio in corso
Oltre a quanto indicato nella Sezione Prima Capitolo IV sui "Fattori di Rischio", la Banca non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente.
CAPITOLO XIII
13. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
13.1. Dati previsionali
Il presente Prospetto Informativo non include alcuna previsione o stima degli utili.
CAPITOLO XIV
14.ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI
14.1.Organi sociali e alti dirigenti
I membri del Consiglio di Amministrazione, dell’Organo di Direzione e dell’Organo di Controllo sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale del Credito Trevigiano in Vedelago (Tv), Xxx Xxxxxxxx x. 0-0 xxxx. Xxxxxxx.
14.1.1.Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione in carica dal 1 maggio 2010 fino al 31 dicembre 2012, automaticamente prorogato fino all’assemblea di approvazione del bilancio 2012, è così composto:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC | Luogo e data di nascita |
XXXXXX XX XXXXX | Presidente | VEDELAGO, 24.12.1953 |
XXXXXXX XXXXXX | Vice Presidente | CASTELLO DI GODEGO, 14.02.1961 |
XXXX XXXXXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 03.07.1958 |
XXXXX XXXXXX | Amministratore | ARGENTINA, 07.10.1951 |
XXXXXXXXXX XXXXXX | Amministratore | CAERANO DI SAN MARCO, 15.11.1958 |
XXXXX XXXXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 14.03.1964 |
FRANCO DA MAREN | Amministratore | VEDELAGO, 03.07.1953 |
XXXXXXX XXXXXXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 30.03.1973 |
XXXXXX XXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 30.12.1965 |
XXXXX XXXXXXXXXX | Amministratore | MONTEBELLUNA, 13.08.1963 |
XXXXX XXXXX | Amministratore | CASTELFRANCO VENETO, 22.04.1958 |
Le cariche ricoperte dal Presidente e dai Consiglieri in altre Società o Enti sono le seguenti:
Nominativo | Carica ricoperta in Credito Trevigiano | Altra Società esterna alla BCC in cui intrattiene cariche | Località Sede Legale | Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società |
DI SANTO XXXXXX | PRESIDENTE C.D.A. | FEDERAZIONE VENETA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO | PADOVA | CONSIGLIERE |
ICCREA HOLDING SPA | ROMA | CONSIGLIERE E MEMBRO COMITATO ESECUTIVO | ||
COSTRUZIONI GENERALI POSTUMIA S.R.L. | CASTELFRANCO VENETO- TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
SERVIZI IDRICI DELLA CASTELLANA AZIENDA SPECIALE CONSORZIALE-SIC ASC | RIESE XXX X - TV | PRESIDENTE DEI REVISORI DEI CONTI | ||
GRAFICART ARTI GRAFICHE SRL | RESANA - TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
PLURIDATA VEDELAGO SRL | VEDELAGO - TV | CONSIGLIERE | ||
FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | PRESIDENTE CDA | ||
XXXXXXX’ SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO | VEDELAGO - TV | VICE PRESIDENTE CDA | ||
CONSORZIO SINERGIE VENETE XXXXXXX' CONSORTILE A RESPONSABILITA' LIMITATA | MONTAGNANA - PD | CONSIGLIERE |
CIACC CENTRO INTERNAZIONALE DI ASSISTENZA AL CREDITO COOPERATIVO | ROMA | PRESIDENTE | |
ASSOCIAZIONE PROGETTO VENETO | MONTAGNANA - PD | VICE PRESIDENTE | |
DI SANTO ELABORAZIONE DATI SNC | VEDELAGO - TV | AMMINISTRATORE | |
FORNACI BAGHIN S.P.A. | CASTELFRANCO VENETO - TV | SINDACO SUPPLENTE | |
DI SANTO FAVARO DI XXXXXX XX XXXXX & C. S.N.C. | VEDELAGO - TV | SOCIO / AMMINISTRATORE |
XXXXXX XXXXXXX | VICEPRESIDENTE C.D.A. | ANTICO BROLO SRL | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | PRESIDENTE CDA |
FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | VICE PRESIDENTE CDA | ||
XXXXXXX' SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO | VEDELAGO - TV | CONSIGLIERE |
XXXXXXXX XXXX | XXXXXXXXXXXXXX | FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | AMMINISTRATORE |
COOPERATIVA EDILIZIA AURORA S.C.A.R.L. | CASTELFRANCO VENETO - TV | AMMINISTRATORE |
XXXXXX XXXXX | XXXXXXXXXXXXXX | VITAPIU' SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO | VEDELAGO - TV | CONSIGLIERE |
XXXXXX XXXXXXXXXX | XXXXXXXXXXXXXX | FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | AMMINISTRATORE |
XXXXXXX XXXXX | AMMINISTRATORE | LATTERIE TREVIGIANE SCPA | VEDELAGO - TV | DIRIGENTE |
VERDE SRL | VEDELAGO – TV | AMMINISTRATORE |
DA XXXXX XXXXXX | AMMINISTRATORE | ANTICO BROLO SRL | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | AMMINISTRATORE |
XXXXXXXXX XXXXXXX | XXXXXXXXXXXXXX | GITAB SRL | RESANA - TV | SOCIO E LEGALE RAPPRESENTANTE |
CONFARTIGIANATO CASTELFRANCO VENETO | CASTELFRANCO VENETO - TV | AMMINISTRATORE |
XXXXX XXXXXX | XXXXXXXXXXXXXX | XXXXXXX' SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO | VEDELAGO - TV | CONSIGLIERE |
XXXXXXXXXX XXXXX | XXXXXXXXXXXXXX | DAKOTA SRL | MONTEBELLUNA | AMMINISTRATORE UNICO |
ASCOM SERVIZI SPA | TREVISO | CONSIGLIERE |
XXXXX XXXXX | AMMINISTRATORE | CTM SPA | CASTELFRANCO VENETO – TV | PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE |
CANTINA DEL TERRAGLIO S.C.A. | ZERMAN DI XXXXXXXX X.XX – TV | SINDACO EFFETTIVO |
EL.C.A. SOCIETA’ COOPERATIVA | ONE’ DI FONTE – TV | SINDACO EFFETTIVO | |
F.LLI XXXXXX S.R.L. | RESANA - TV | SINDACO EFFETTIVO | |
COOP. SERV. AGR. E DI CONS. X. XXXXXXXX-SOCIETA’ COOPERATIVA | CASTELFRANCO VENETO – TV | REVISORE DEI CONTI | |
CENTRO CARNI COMPANY SPA | TOMBOLO – PD | SINDACO SUPPLENTE | |
EOS COOPERATIVA SOCIALE | CASTELFRANCO VENETO (TV) | SINDACO SUPPLENTE | |
DE XXXXX S.R.L. | CASTELFRANCO VENETO – TV | SINDACO SUPPLENTE | |
COOPERATIVA SOCIALE L’INCONTRO INDUSTRIA | CASTELFRANCO VENETO – TV | SINDACO SUPPLENTE | |
COOPERATIVA SOCIALE EUREKA | CASTELFRANCO VENETO – TV | SINDACO SUPPLENTE | |
I CERCHI – COOPERATIVA SOCIALE | CASTELFRANCO VENETO – TV | SINDACO SUPPLENTE | |
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SOCIETA’ DEI TRASPORTI INTEGRATI NEL VENETO SCRL - STIV | VENEZIA | SINDACO SUPPLENTE |
Assenza di condanne e insolvenze
Negli ultimi cinque anni, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione ha riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi, a eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell'Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
14.1.2.Organo di Direzione
L’Organo di Direzione in carica da aprile 2010 è così composto:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC | Luogo e data di nascita |
XXXXXXX XXXXX | DIRETTORE GENERALE | ENNA, 25.06.1968 |
XXXXXXXXX XXXXX | VICE DIRETTORE VICARIO | CASTELFRANCO VENETO, 06.03.1953 |
XXXXX XXXXXXXXXX | VICE DIRETTORE | VEDELAGO, 01.04.1953 |
Assenza di condanne e insolvenze
Negli ultimi cinque anni, nessuno degli Alti Dirigenti ha riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi, a eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell'Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
14.1.3.Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale in carica dal 1 maggio 2010 fino al 31 dicembre 2012, automaticamente prorogato fino all’assemblea di approvazione del bilancio 2012, è così composto:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC | Luogo e data di nascita |
XXXXXXX XXXXXXXX | PRESIDENTE | ALTIVOLE, 12.12.1952 |
XXXXXXX XXXXX | SINDACO EFFETTIVO | PADERNO DEL GRAPPA, 29.08.1950 |
XXXX XXXXXXXXXX | SINDACO EFFETTIVO | CASTELFRANCO VENETO, 10.09.1971 |
XXXXXXX XXXXXX | SINDACO SUPPLENTE | VALDOBBIADENE, 22.12.1954 |
XXXXXXXX XXXXXX | SINDACO SUPPLENTE | MONFUMO, 18.11.1952 |
Le cariche ricoperte dai componenti il Collegio Sindacale in altre Società o Enti sono le seguenti:
Nominativo | Carica ricoperta in Credito Trevigiano | Altra Società esterna alla BCC in cui intrattiene cariche | Località Sede Legale | Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società |
XXXXXXXX XXXXXXX | PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE | VELO SPA | ALTIVOLE - TV | PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE |
T.E.S. SPA | VEDELAGO - TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
MAGLIFICIO MONTEGRAPPA SRL | CAERANO DI S.MARCO - TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
MONDEOX SPA | ASOLO - TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
PRIULA SRL -IN LIQUIDAZIONE | CASTELFRANCO VENETO - TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI | ||
XXXX XXXXXX XXX | ALTIVOLE - TV | AMMINISTRATORE | ||
STUDIO VISENTIN SAS | CAERANO DI S. MARCO - TV | AMMINISTRATORE |
XXXXX XXXXXXX | XXXXXXX XXXXXXXXX | XXXXXX SPA | CASTELFRANCO VENETO - TV | SINDACO EFFETTIVO |
COMACCHIO SRL | RIESE XXX X - TV | SINDACO EFFETTIVO | ||
FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | REVISORE DEI CONTI | ||
BASSO SAS | CASTELFRANCO VENETO - TV | AMMINISTRATORE |
XXXXXXXXXX XXXX | SINDACO EFFETTIVO | COMUNE DI TOMBOLO | TOMBOLO - PD | REVISORE DEI CONTI |
FONDAZIONE VILLA EMO | FANZOLO DI VEDELAGO - TV | REVISORE DEI CONTI | ||
COMUNE DI VEDELAGO | VEDELAGO - TV | REVISORE DEI CONTI |
XXXXXX XXXXXXXX | SINDACO SUPPLENTE | CONFINDUSTRIA CECED ITALIA | MILANO | REVISORE DEI CONTI |
IMET ONLUS | CRESPANO DEL GRAPPA | REVISORE DEI CONTI | ||
PEDEMONTANA EMERGENZA | CRESPANO DEL GRAPPA | REVISORE DEI CONTI |
GRUPPO PIAZZETTA
ASOLO
AMMINISTRATORE
7GHEGIN XXXXXXX | SINDACO SUPPLENTE | CENTRO CARNI COMPANY SPA | TOMBOLO - PD | SINDACO EFFETTIVO |
IMMOBILIARE EUROPEA SRL | TREVISO | SINDACO EFFETTIVO | ||
CO.SV.E.M. CONSORZIO SVILUPPO EDILIZIA MODERNA | CASTELFRANCO VENETO - TV | REVISORE UNICO | ||
INDUSTRIA DOLCIARIA FRACCARO-SPUMADORO SPA | CASTELFRANCO VENETO - TV | SINDACO SUPPLENTE | ||
EL.C.A. SOCIETA’ COOPERATIVA | ONE’ DI FONTE -TV | SINDACO SUPPLENTE | ||
XXXXXX COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA MARCA TREVIGIANA-SCRL | TREVISO | SINDACO SUPPLENTE |
Assenza di condanne e insolvenze
Negli ultimi cinque anni, nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi, a eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla carica di membro degli organi di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
14.2.Rapporti di parentela
Alla data del Prospetto Informativo non esistono rapporti di parentela tra i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e gli Alti Dirigenti.
14.3.Conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione, di Direzione o di Vigilanza e degli Alti Dirigenti
14.3.1.Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1
Si evidenzia che l'Emittente non è a conoscenza di eventuali accordi o intese con azionisti, clienti, fornitori o altri, a seguito dei quali, i membri degli organi di amministrazione o di vigilanza della Banca o i membri dell'Alta Direzione siano stati scelti quali membri degli organi di amministrazione, di direzione, di vigilanza o quali alti dirigenti.
Non risultano altresì restrizioni concordate da membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale o dai componenti l'Alta Direzione, per quanto riguarda l'eventuale cessione entro periodi di tempo determinati dei titoli dell'Emittente detenuti da tali membri.
14.3.2. Partecipazioni di controllo
L’Emittente detiene il 20% del capitale sociale di Antico Brolo Srl, società costituita essenzialmente al fine di gestire le attività inerenti il complesso storico/monumentale della Villa Emo, in supporto all’omonima Fondazione (Fondazione Villa Emo), che detiene il rimanente 80% del capitale.
La partecipazione posseduta ammonta a 4 mila euro.
CAPITOLO XV
15. REMUNERAZIONI E BENEFICI
15.1.Remunerazioni e benefici a favore dei componenti del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale, degli Alti Dirigenti
Di seguito sono riportati i compensi lordi destinati a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma, per l'esercizio 2011, dall'Emittente agli attuali componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
Si precisa che le politiche di remunerazione a favore dei consiglieri di amministrazione e dei sindaci di seguito delineate e dei dirigenti con responsabilità strategica, sono state approvate dall'Assemblea Ordinaria di Credito Trevigiano del 01 maggio 2011, in conformità alle Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario emanate da Banca d'Italia il 04.03.2008, in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche ai sensi del provvedimento della Banca d’Italia del 30 marzo 2011 e a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 26 aprile 2011 e successivamente proposto alla stessa Assemblea.
Membri del Consiglio di Amministrazione
I membri del Consiglio di Amministrazione sono destinatari di un compenso determinato attraverso un gettone di presenza per ciascuna adunanza di Consiglio e di un gettone di presenza per la partecipazione ad ognuna delle adunanze di Comitato Esecutivo e dei Comitati Tecnici, il cui ammontare è stato stabilito dall'Assemblea sociale del 01 maggio 2011, pari a euro 250,00. Ad essi spetta il rimborso delle spese effettivamente sostenute per l'espletamento delle loro funzioni, e per i rimborsi chilometrici vengono applicate le tariffe ACI.
I membri del Consiglio di Amministrazione non sono destinatari di remunerazione a fronte del raggiungimento di indici di redditività o di utili. Essi dispongono di polizze assicurative per infortuni e responsabilità civile, così come deliberate dall'Assemblea sociale.
La remunerazione del Presidente, del Vice Presidenti e dei coordinatori dei comitati tecnici, essendo correlata all'impegno richiesto dal ruolo e alle responsabilità assunte, si compone oltre che della quota determinata sulla base del gettone di presenza anche di una quota fissa, determinata dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio sindacale, avvalendosi anche delle informazioni fornite sul tema dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Veneto.
Per l’anno 2010 tale somma ammonta complessivamente a euro 208.000,00 al lordo dei degli oneri fiscali ed al netto delle maggiorazioni dovute per i contributi previdenziali obbligatori a carico dei professionisti.
Membri del Collegio Sindacale
I membri del Collegio Sindacale (membri effettivi e Presidente) sono destinatari di un compenso fisso stabilito dall’Assemblea dei soci determinato sulla base delle relative tariffe minime professionali calcolate solamente sul patrimonio e di gettone di presenza per ciascuna adunanza di Consiglio di Amministrazione e di Comitato Esecutivo, il cui ammontare è stato stabilito dall'Assemblea sociale del 01 maggio 2010 (euro 250,00).
Nell’anno 2010 il compenso fisso ammonta complessivamente a euro 111.168,00 al lordo degli oneri fiscali ed al netto delle maggiorazioni dovute per i contributi previdenziali obbligatori a carico dei professionisti.
Ad essi spetta il rimborso delle spese effettivamente sostenute per l'espletamento delle loro funzioni, oltre al rimborso chilometrico liquidato in base alle tabelle ACI.
I membri del Collegio Sindacale non sono destinatari di alcuna componente variabile o collegata ai risultati aziendali. Essi dispongono di polizze assicurative per infortuni, e responsabilità civile così come deliberate dall'Assemblea sociale.
Dirigenti con responsabilità strategica
I compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche, intendendosi tali coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e controllo, ammontano complessivamente per l’anno 2010 a 755 mila euro.
Le informazioni sui compensi riconosciuto agli amministratori e sindaci della banca e la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategica sono riportate nella parte H della Nota Integrativa al Bilancio di Esercizio e per il 2010 ammontano complessivamente a 1.740 mila euro.
15.2.Ammontare degli importi accantonati o accumulati dall'Emittente o dalle sue controllate per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi
Alla data del 31 dicembre 2010 il Fondo Trattamento di Fine Rapporto accantonato a favore dei dipendenti dell'Emittente ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile ammontava ad € 3.767.297.
Nessuna corresponsione per pensioni, indennità di fine rapporto o altri benefici simili è prevista a favore degli amministratori e dei sindaci.
CAPITOLO XVI
16. PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Ai sensi dell'articolo 40 dello Statuto dell'Emittente, spettano al Presidente del Consiglio di Amministrazione la rappresentanza di Credito Trevigiano nei confronti dei terzi e in giudizio nonché la firma sociale.
Il Presidente presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione. Nei casi di assoluta ed improrogabile urgenza, il Presidente può assumere, su proposta del Direttore Generale, le opportune determinazioni, portandole poi a conoscenza del Consiglio di Amministrazione o del Comitato Esecutivo, secondo le rispettive competenze, alla loro prima adunanza.
Ai sensi dell'articolo 35 dello Statuto, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di Xxxxx, sono riservate alla esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione le decisioni concernenti:
• l'ammissione, l'esclusione e il recesso dei soci;
• le decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci;
• la determinazione degli indirizzi generali di gestione e dell'assetto generale dell'organizzazione della Società;
• l'approvazione degli orientamenti strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di gestione del rischio;
• la nomina e le attribuzioni del direttore e dei componenti la direzione;
• l'approvazione e le modifiche di regolamenti interni;
• l'istituzione, il trasferimento e la soppressione di succursali e la proposta all'assemblea della istituzione o soppressione di sedi distaccate;
• la costituzione di speciali comitati con funzioni consultive, istruttorie e propositive, composti di propri membri;
• l'assunzione e la cessione di partecipazioni;
• l'acquisto, la costruzione e l'alienazione di immobili;
• la promozione di azioni giudiziarie ed amministrative di ogni ordine e grado di giurisdizione, fatta eccezione per quelle relative al recupero dei crediti;
• le iniziative per lo sviluppo delle condizioni morali e culturali dei soci nonché per la promozione della cooperazione e per l'educazione al risparmio e alla previdenza;
• la nomina, sentito il collegio sindacale, dei responsabili delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi, di revisione interna e di conformità.
Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di Statuto, può delegare proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo, determinando in modo chiaro e analitico i limiti quantitativi e di valore della delega.
In materia di erogazione del credito, poteri deliberativi possono essere delegati al comitato esecutivo nonché, per importi limitati, al Direttore, al Vice Direttore Vicario, ai responsabili di area e/o settori, se nominati, e ai preposti alle succursali, entro limiti di importo graduati.
In caso di impossibilità di funzionamento del comitato o di impedimento dei predetti soggetti delegati e di particolare urgenza, il Presidente può rivestire compiti di supplenza, fermo restando il potere di proposta del Direttore.
Il Consiglio di Amministrazione può conferire a singoli amministratori o a dipendenti della Società poteri per il compimento di determinati atti o categorie di atti.
Delle decisioni assunte dai titolari di deleghe dovrà essere data notizia al Consiglio di Amministrazione nella prima riunione utile successiva all’esercizio della delega.
16.1.Durata della carica dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dei membri del Collegio Sindacale
Gli attuali Consiglieri di Amministrazione e membri del Collegio Sindacale del Credito Trevigiano sono stati nominati dall’assemblea dei soci del 1° maggio 2010 per il triennio 2010/2012.
Gli amministratori ed i sindaci restano in carica per un periodo di tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. Pertanto il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale attualmente insediati resteranno in carica fino al 31.12.2012, automaticamente prorogati fino all’assemblea di approvazione del bilancio 2012.
Nella prima riunione, il Consiglio provvede alla nomina del Presidente e di uno o più Vice Presidenti designando, in quest'ultimo caso, anche il Vicario.
Composizione del Consiglio di Amministrazione:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC |
XXXXXX XX XXXXX | Presidente |
XXXXXXX XXXXXX | Vice Presidente |
XXXX XXXXXXXX | Amministratore |
XXXXX XXXXXX | Amministratore |
XXXXXXXXXX XXXXXX | Amministratore |
XXXXX XXXXXXX | Amministratore |
FRANCO DA MAREN | Amministratore |
XXXXXXX XXXXXXXXX | Amministratore |
XXXXXX XXXXX | Amministratore |
XXXXX XXXXXXXXXX | Amministratore |
XXXXX XXXXX | Amministratore |
Composizione del Collegio Sindacale:
NOME COGNOME | CARICA RICOPERTA IN BCC |
XXXXXXX XXXXXXXX | PRESIDENTE |
XXXXXXX XXXXX | SINDACO XXXXXXXXX |
XXXX XXXXXXXXXX | SINDACO EFFETTIVO |
XXXXXXX XXXXXX | SINDACO SUPPLENTE |
XXXXXXXX XXXXXX | SINDACO SUPPLENTE |
16.2.Contratti di lavoro stipulati dai componenti del Consiglio di Amministrazione, di Direzione e dai componenti del Collegio Sindacale con l'Emittente o con le altre società del gruppo che prevedono una indennità di fine rapporto
Non risultano altri contratti di lavoro stipulati dai componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo con l'Emittente che prevedano indennità di fine rapporto.
16.3.Comitato per il controllo interno e comitato per la remunerazione
Presso l'Emittente non è stato istituito il comitato per il controllo interno né il comitato per la remunerazione.
16.4.Recepimento delle norme in materia di governo societario
L'Emittente opera in conformità alle vigenti disposizioni ad essa applicabili (tra le quali quelle emanate dalla Banca d'Italia). In particolare:
• il Regolamento Assembleare è stato approvato dall'Assemblea dei soci del 4 maggio 2008 e integrato dall’assemblea dei soci del 26 aprile 2009.
• alla data di predisposizione del presente Prospetto Informativo, l'Emittente effettua l'individuazione delle Parti Correlate ed espone in bilancio le voci pertinenti in conformità a quanto previsto dallo IAS 24;
• l'Emittente ha concentrato in un'unica funzione sia le attività di controllo di conformità previste dalla Direttiva MIFID, sia le attività di conformità alle norme vigenti per gli intermediari bancari.
• l'Emittente, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione revisionata da ultimo il 21 febbraio 2011 ha approvato la "Politica di gestione dei conflitti di interesse" in ottemperanza alle previsioni di cui agli articoli 23- 26 del Regolamento congiunto Banca d'Italia - Consob emanato in attuazione dell'articolo 6, comma 2bis, del TUF.