BURC n° 01 del 07 gennaio 2002
BURC n° 01 del 07 gennaio 2002
COMUNE DI CAPACCIO - (Provincia di Salerno) - Accordo di programma per l’adozione del piano territoriale di intervento per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza ex L. 28/8/1997 n. 285.
Il Sindaco del Comune capofila di CAPACCIO I Dirigenti degli Istituti Scolastici
I Sindaci dei Comuni di ALBANELLA- GIUNGANO- XXXXXXXXXX CILENTO - TRENTINARA
Il Direttore del Distretto Sanitario n. 106 dell’A.S.L. Sa/3 Vallo della Lucania
Il Direttore del Centro per la Giustizia Minorile Tribunale per i Minori di Salerno Premesso
- che la legge 28.8.1997 n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza “ all’art. 2 demanda alle Regioni la definizione degli ambiti territoriali di intervento all’interno dei quali gli Enti Locali e gli altri soggetti pubblici assumono competenza nelle materie relative ai servizi ed alle azioni indicate dalla legge;
- che la Regione Campania con proprio atto deliberativo n. 1220 del 23.3.2001 ha approvato le linee di indirizzo per il 2° triennio di attuazione della legge surrichiamata, e ha individuato nelle Province gli ambiti territoriali di riferimento, provvedendo altresì a definire il riparto economico delle risorse, alcuni criteri e linee di indirizzo cui attenersi nell’elaborazione progettuale;
- che la Provincia di Salerno, con delibera di Giunta n. 475 del 2.8.01, ha definito, all’interno dei suddetti ambiti, i sub-ambiti territoriali nei quali si svilupperà l’azione progettuale prevista dalla legge 285/97, precisando che tutti i progetti presentati, di ogni ambito o sub - ambito, faranno parte dell’area infanzia e adolescenza del Piano di zona di competenza da approvare ai sensi della legge n. 328100 e delle conseguenti linee regionali di indirizzo;
- che la medesima Provincia di Salerno ha dato inizio già da tempo, effettuando alcuni incontri istruttori, a consultazioni e confronti con le istituzioni, gli Enti Locali e con le organizzazioni non lucrative di utilità sociali ricomprese nel territorio della Provincia;
- che il Piano di intervento predisposto è conforme e coerente con le linee guida regionali nonché con quelle attuative della legge 328/00;
- che, conseguentemente, è stato istituito un gruppo di lavoro interistituzionale che ha provveduto ad effettuare la valutazione della prima triennalità e una rilevazione dei servizi e degli interventi presenti sul territorio, ad attivare momenti di confronto sulle priorità e di concertazione progettuale nell’ambito dei distretti e a predisporre una prima ipotesi di intervento;
- rilevato che è stato elaborato, sulla base delle indicazioni emerse in sede di incontri, l’unito Piano d’intervento territoriale, trasmesso per parere alle Amministrazioni interessate con esito positivo;
- dato atto che per quanto riguarda le spese per ciascun progetto, sono state rispettate le indicazioni contenute nelle linee guida regionali, relativamente alle tipologie ammesse ;
- Tutto ciò premesso e considerato, tra le parti si conviene e si stipula il presente Accordo di programma, ai sensi dell’art. 34 del Dlgs. N. 267/00, per la adozione del Piano di intervento relativo al territorio ricompreso nel sub - ambito 106 facente parte dell’ambito S 6;
Art. 1
La premessa è parte integrante dell’Accordo. Art. 2
Finalità dell’accordo
Le Amministrazioni con il presente accordo approvano il Piano di intervento allegato, elaborato nel rispetto dei criteri contenuti nella L. 28.8.1997, n. 285, delle indicazioni contenute nelle linee guida della Regione.
Finalità dell’intervento è quella di condividere, attivare e sostenere una progettazione complessiva che metta i bambini e gli adolescenti, come soggetti di diritti, al centro della attenzione comune. Offrire a tutti i ragazzi percorsi di crescita, opportunità di confronto e socializzazione che siano occasione di prevenzione dal disagio e dall’emarginazione, sostegno alla formazione della identità e al benessere psico- fisico.
Art. 3
Campo di applicazione dell’accordo.
Il presente accordo è finalizzato alla realizzazione dei servizi, delle strutture e delle attività a carattere socio-assistenziale ed educativo previsti nell’allegato progetto esecutivo che costituisce, anch’esso parte integrante del presente accordo, in uno con le modalità e i termini di realizzazione di ogni sua parte;
Le parti concordano sin d’ora sulla possibilità che all’accordo possano aderire, nel rispetto dei suoi principi informatori e previa integrazione dello stesso, altri soggetti interessati e coinvolti nelle attività oggetto di esso.
Alla realizzazione dell’accordo concorrono altre organizzazioni attive nell’ambito dei servizi per l’infanzia e adolescenza, e precisamente // .
Art. 4
Piano economico e modatità di erogazione del Fondo
Il piano finanziario è contenuto nell’allegato progetto. Le parti convengono che la Regione destini al Comune Capofila il finanziamento previsto per la realizzazione del progetto, che lo gestirà secondo le modalità concordate tra le parti;
I Comuni, conformemente a quanto disposto dalla Legge, si impegnano a finanziare i progetti per la quota loro spettante, in caso di approvazione dei progetto stesso.
Art. 5
Impegni dei singoli Enti.
Il Comune capofila assume l’impegno di seguire la esecuzione dei progetti, curandone gli aspetti operativi di realizzazione, provvedendo, altresì, alla stipula di apposite convenzioni con gli eventuali soggetti privati coinvolti nell’attuazione di progetti. Lo stesso provvede, altresì, ad assicurare l’attività amministrativacontabile di gestione del progetto, provvedendo anche all’attività di rendicontazione della spesa sostenuta nei termini che verranno concordati e definiti dalla Regione.
Le Amministrazioni sottoscrittrici si impegnano, inoltre, ad attivare i progetti entro due mesi dal ricevimento della prima quota di finanziamento di cui alla legge 285/97, e convengono infine di comunicare alla Provincia, con cadenza semestrale lo stato di avanzamento dei lavori.
L’Azienda A.S.L. si impegna sin d’ora a garantire la gestione dei progetti programmati, secondo le modalità concordate coi Comuni, e a partecipare, per quanto di sua competenza, alla realizzazione degli stessi.
I Dirigenti degli Istituti Scolastici presenti e il Centro di Giustizia Minorile assicurano la propria disponibilità ed ogni opportuna collaborazione alla realizzazione dei progetti previsti dal Piano e la partecipazione ai percorsi proposti.
Le Amministrazioni aderenti al presente accordo, infine, si impegnano a partecipare al Gruppo tecnico di coordinamento di cui al successivo art. 7 e ad attivare e/o mantenere forme di coordinamento a livello di territorio, assicurando la partecipazione delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Art. 6
Funzioni di vigilanza
Le Amministrazioni convengono di istituire un collegio di vigilanza, di cui faranno parte: 1 - Il Sindaco del Comune capofila
2 - Un Responsabile dell’A.S.L.
3 - Un Responsabile di un Comune aderente 4 - Un Responsabile del Terzo Settore
Il Collegio di vigilanza, una volta appurato ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare , ivi inclusa la possibilità di proporre alla Regione la modifica anche sostanziale di progetti.
Art. 7
Comitato tecnico di coordinamento
Le Amministrazioni concordano di istituire un Comitato Tecnico, coordinato dal Comune capofila, con il compito di seguire tecnicamente i progetti e di verificare e monitorare l’attuazione della opere e degli interventi previsti dal Progetto, segnalando eventuali problemi al Collegio di vigilanza di cui al precedente art. 6.
Tale Comitato, che è coordinato dal Comune Capofila, sarà composto, dai seguenti membri: 3 rappresentanti dei Comuni aderenti al progetto,
1 Coordinatore Sociale dell’Azienda X.X.X. XX 0 xx Xxxxx xxxxx Xxxxxxx 1 Responsabile del Terzo settore
1 Responsabile de Centro per la Giustizia Minorile
Art. 8
Verifica d’impatto
Al termine della prima annualità d’intervento oltre alla verifica ex post che normalmente viene fatta, si chiarisce che bisogna fare un ulteriore verifica rispetto all’impatto che le diverse azioni hanno prodotto sul territorio.
Tale verifica dovrà essere stilata da un Ente super parte che non è soggetto gestionale degli interventi promossi e che sarà definito dal Comune Capofila previa intesa con gli altri soggetti aderenti al progetto.
Art. 9
Eventuale procedimento di arbitrato
Le vertenze che dovessero sorgere fra gli Enti aderenti all’ Accordo di Programma, e che non si possono definire in via amministrativa, saranno definite da un Collegio di tre arbitri, di cui uno nominato dal Tribunale di Salerno, con funzione di Presidente ed uno ciascuno in rappresentanza delle Parti; il Collegio in questione deciderà secondo legge.
Art. 10
Eventuali modifiche future
Eventuali modifiche sono possibili, purché concordate dai soggetti pubblici in essi coinvolti e non comportanti aumenti della spesa prevista.
Art. 11
Durata dell’Accordo e sua conclusione
Il presente Accordo ha durata massima triennale; esso si concluderà comunque ad avvenuta ultimazione dei programmi e degli interventi previsti nel progetto esecutivo allegato al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale.
Art. 12
Pubblicazione dell’Accordo
L’Amministrazione Comunale di Capaccio trasmetterà alla Regione Campania il presente Accordo di programma, per la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania
In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le Parti si sottoscrivono come segue: COMUNE DI CAPACCIO Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxx
ASL SA/3 DISTRETTO n. 106 DR. Vittorio Veneto COMUNE DI ALBANELLA SINDACO Dr. Xxxxxx xxxxx
COMUNE DI GIUNGANO SINDACO Rag. Xxxxxxx Xxxxxxx
COMUNE DI XXXXXXXXXX CILENTO SINDACO Rag. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx COMUNE DI TRENTINARA SINDACO Sig. Xxxxxxx Xxxxxxx
DIRIGENTI SCOLASTICI:
1° CIRCOLO CAPACCIO - D.ssa Celeste Saponara 2° CIRCOLO CAPACCIO- D.ssa Xxxxxx Xxxxxxx
SCUOLA MEDIA “X. XXXXXXXX” CAPACCIO Dr. Xxxxxxx Xxxxxx
SCUOLA MEDIA “X. XXXXXXX BIANCO” CAPACCIO SCALO D.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx La Gorga 2° CIRCOLO AGROPOLI D.SSA Xxxxxx X’Xxxxxxxx
ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANELLA Dr. Xxxxxx Xxxxxxxx
ISTITUTO COMPRENSIVO STIO D.ssa Xxxxx Xxxxxxx
DIRETTORE CENTRO PER LA GIUSTIZIA MINORILE SALERNO DR. Xxxxxxx Xxxxxx
Il Sindaco Xxxxxx Xxxxxxxx