DARIO BUZZELLI
XXXXX XXXXXXXX
LA FAMIGLIA “COMPOSITA”
JOVENE EDITORE NAPOLI 2012
BIBL IOT ECA DI DIRIT TO PRIVATO ORDINAT A DA PIETR O R E XXXXXX
1. XXXXXX XXXXX XXXXXXX – CONTRATTI DI MASSA E CONTROLLI NEL DIRITTO PRIVATO.
2. XXXXX XXXX DE XXXXXX – I PATTI SULLE SUCCESSIONI FUTURE.
3. C. XXXXXXX XXXXXX – LE AUTORITÀ PRIVATE.
4. XXXXXXXX XXXXXXX – L’ACQUISTO COATTIVO DEI DIRITTI REALI.
5. XXXXXXXXX XXXXXXXXX – L’ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI FARE.
6. XXXXXXXXX XXXXX – PROFILI DELLA TOLLERANZA NEL DIRITTO PRIVATO.
7. XXXXXXX XXXXXXXX – CASSA INTEGRAZIONE E TUTELA DELLA DISOCCUPAZIONE.
8. XXXXX XXXX – IL PROBLEMA DELLA ATIPICITÀ DELL’ILLECITO.
9. XXXXX XXXXXXXX – AUTONOMIA PRIVATA E CONTROLLO PUBBLICO NEL RAP- PORTO DI LOCAZIONE. LINEE DI UNA VICENDA.
10. XXXXXXXX XXXXXXXXX – LA RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE.
11. XXXXXXXXX XXXXX – ENTI PUBBLICI ASSOCIATIVI. ASPETTI DEL RAPPORTO FRA GRUPPI SOCIALI E PUBBLICO POTERE.
12. XXXXXX XX XXXXXXX XXXXXXXXXXX – L’IDEOLOGIA NEI RAPPORTI PRIVATI.
13. XXXXX XXXXXXXX – RILEVANZA E TIPICITÀ DEL CONTRATTO DI ARRUOLAMENTO.
14. XXXXX XXXXXXXXXXX – ADEMPIMENTO PARZIALE E LIBERAZIONE DEL DEBI- TORE.
15. XXXXXX XXXXXXXXX – IMPRESA COOPERATIVA E FINANZIAMENTO.
16. XXXXX X’XXXXXXX – LE CONCESSIONI AMMINISTRATIVE. ASPETTI DELLA CON- TRATTUALITÀ DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.
17. XXXXXXX XXXXX – XXXXX XXXXXX E DIRITTO DEL LAVORO.
18. XXXX XXXXX – IL RECUPERO DELL’ATTO NULLO MEDIANTE ESECUZIONE. IL
SISTEMA FRANCESE E IL SISTEMA ITALIANO.
19. XXXXXXX XXXXXXX – IL CONTRATTO SIMULATO. TEORIE DELLA SIMULAZIONE E ANALISI DEL LINGUAGGIO.
20. XXXXXXX XXXXXX – AUTONOMIA PRIVATA E RAPPORTI AGRARI.
21. XXXXXX XXXXXXXXXXX – IL RISARCIMENTO DEL DANNO ALLA SALUTE.
22. XXXXXXXX XXXXXXX – IL CONTROLLO DELLA CASSAZIONE CIVILE SULL’USO DELLE CLAUSOLE GENERALI.
23. XXXXXXX XXXXXXX – AUTONOMIA CONTRATTUALE E SUCCESSIONI ANOMALE.
24. XXXXXXXXX XXXXXXXXX – MULTIPROPRIETÀ IMMOBILIARE E FUNZIONE DEL CONTRATTO.
25. XXXXXXXX XXXXXX – SITUAZIONI DI FATTO E TUTELA DELLA DETENZIONE.
26. XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXXXXX – GLI INTERESSI MONETARI.
27. XXXXXXXX XXXXXX – LA CLAUSOLA PENALE.
28. XXXXXXX XXXXXXX – CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E SISTEMA GIURIDICO.
29. XXXXXXXXX XXXXXXXX – LA CONDIZIONE GIURIDICA DEL MINORE.
30. XXXXX XXXXXXXX XXXXX – ASSOCIAZIONI E TUTELA DEI SINGOLI. UNA
RICERCA COMPARATA.
31. XXXXXX XXXXX – IL DANNO EXTRACONTRATTUALE. MODELLI E FUNZIONI.
BIBL IOT ECA DI DIRIT TO PRIVATO ORDINAT A DA PIETR O R E XXXXXX
32. XXXXXXXX XXXX-XXXXXXXXX – ONORE E REPUTAZIONE NEL SISTEMA DEL DIRITTO CIVILE.
33. XXXXXXXX XXXXXXX – PROFILI CIVILISTICI DEL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE.
34. XXXXX XXXXXXXXX – LE DESTINAZIONI DELLA PROPRIETÀ A TUTELA DEL PAESAGGIO.
35. XXXXXX XXXXXXXXX – LA CONSEGNA DI COSA DIVERSA.
36. XXXXXXX XXXXX – COMUNIONE DI DIRITTI. SCIOGLIMENTO. LESIONE.
37. XXXXXX XXXXXXXX – I REGOLAMENTI PATRIMONIALI TRA CONIUGI.
38. XXXXXXX XXXXXXX – LA RISOLUZIONE PARZIALE.
39. XXXXXXXX XXXXX – L’AUTONOMIA NEGOZIALE NEL SISTEMA DELLE GARANZIE PERSONALI.
40. XXXXXXX XXXXXXX – IL «MODUS» TESTAMENTARIO.
41. XXXXXX XXXXXX – IL LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PARZIALE.
42. XXXXXXXX XXXXXX – L’ARBITRAGGIO.
43. XXXXX XXXXXXXX – EGUAGLIANZA DI OPPORTUNITÀ E LAVORO FEMMINILE.
44. XXXXXX XXXXXXX – LE FONDAZIONI. DALLA TIPICITÀ ALLE TIPOLOGIE.
45. XXXXXX XXXXXX – CONTRATTO ILLECITO E SOLUTI RETENTIO.
46. XXXXXX XXXXX – ASSOCIAZIONE FONDAZIONE E TITOLARITÀ DI IMPRESA.
47. XXXXXXXXX XXXXXXX – ADEGUAMENTO E RINEGOZIAZIONE NEI CONTRATTI A LUNGO TERMINE.
48. XXXXX XXXXXXXXX – IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEL LAVORATORE.
49. XXXXXXX XXXXXXXXXXX – CAUSA E MOTIVI DEL REGOLAMENTO TESTAMENTARIO.
50. XXXXX XXXX’UTRI – POTERE E DEMOCRAZIA NEI GRUPPI PRIVATI.
51. XXXXX XXXXXXX – IL CONTRATTO DI COSA DA PRODURRE.
52. XXXX XXXXXXXXX – IL DANNO AMBIENTALE.
53. XXXXX XXXXXXXX – INTERPRETAZIONE FUNZIONALE E RISCHIO CONTRAT- TUALE.
54. XXXXXXX XXXXX – AUTONOMIA PRIVATA E DIRITTI DELLA PERSONALITÀ.
55. XXXXXX XXXXXXXX – DETERMINABILITÀ E DETERMINAZIONE UNILATERALE NEL CONTRATTO.
56. XXXXXXXXX XXXXXX – VENIRE CONTRA FACTUM PROPRIUM.
57. XXXXX XXXX – I FENOMENI A RILEVANZA SUCCESSORIA.
58. XXXXXX XXXXXXX – LA PROMESSA CON FUNZIONE DI GARANZIA.
59. XXXXXXX XXXX – AFFIDAMENTO CONDIVISO E CASA FAMILIARE.
60. XXXXXX XXXXXXX – ANIMUS. ELEMENTO SOGGETTIVO E IMPUTAZIONE LEGALE DEGLI EFFETTI.
61. XXXXXX XX XXXXXXX XXXXXXXXXXX – L’AUTOTUTELA CIVILE.
62. XXXXXXXX XX XXXXXX – CONTRATTO ILLECITO E DISCIPLINA DEL MERCATO.
63. XXXXXXXXXX XXXXX – IL CONTRATTO DIVISIBILE.
INDICE SOMMARIO
Presentazione ......................................................................................... p. XIX CAPITOLO PRIMO
LA FAMIGLIA COMPOSITA
TRA REALTÀ SOCIALE E DIMENSIONE GIURIDICA
1. La rimozione del principio di indissolubilità del matrimonio e la nuova famiglia del divorziato. Realtà sociale e prospettive giu-
ridiche ............................................................................................. p. 1
2. Il problema della denominazione della famiglia che si forma
dopo la separazione e il divorzio ................................................... » 16
3. Le problematiche giuridiche poste dalle nuove famiglie dei di-
vorziati. Rilievi introduttivi ............................................................ » 22
4. Impostazione e piano dell’indagine ............................................... » 27
CAPITOLO SECONDO
I RAPPORTI TRA I NEO CONIUGI O CONVIVENTI MORE UXORIO
1. I diritti e i doveri dei neo coniugi o conviventi nella famiglia composita e le interrelazioni con i diritti e gli obblighi derivanti dallo scioglimento del primo matrimonio e da un precedente | ||
rapporto di filiazione. Rilievi introduttivi...................................... | » | 32 |
2. Il nuovo matrimonio dell’ex coniuge beneficiario dell’assegno di | ||
divorzio e l’estinzione del relativo diritto. L’art. 5, comma 10, l. | ||
div. e la ratio della disposizione: la costituzione di una nuova co- | ||
munità familiare quale situazione che, indipendentemente dalle | ||
condizioni economiche dell’ex coniuge beneficiario, è incompa- | ||
tibile con la tutela assicurata dall’assegno di divorzio. La situa- | ||
xxxxx che giustifica l’insorgenza del diritto a ricevere l’assegno | ||
di divorzio. La solidarietà coniugale e quella tra gli ex coniugi. | ||
Differenze. Tutela dell’ex coniuge debole e funzione assisten- | ||
ziale dell’assegno............................................................................. | » | 34 |
XII INDICE SOMMARIO
3. La convivenza more uxorio dell’ex coniuge beneficiario dell’as- | ||
segno di divorzio e il problema dell’applicabilità della causa | ||
estintiva prevista dall’art. 5, comma 10, l. div. L’orientamento | ||
negativo della dottrina e della giurisprudenza. Critica. La di- | ||
versa soluzione proposta: anche la convivenza more uxorio, com- | ||
portando al pari del nuovo matrimonio, la creazione di una | ||
nuova comunità familiare incompatibile con la tutela assicurata | ||
dall’assegno di divorzio, è idonea a giustificare la cessazione del | ||
diritto. La rilevanza dell’instaurazione di una convivenza diversa | ||
da quella more uxorio ..................................................................... | p. | 48 |
4. (Segue) Il problema della convivenza more uxorio con persone | ||
dello stesso sesso. Prospettive di disamina. L’equiparazione tra | ||
convivenza more uxorio eterosessuale ed omosessuale nel giudi- | ||
zio delle Corti. Conclusione: anche la convivenza more uxorio | ||
con persona dello stesso sesso è idonea a determinare la cessa- | ||
zione del diritto all’assegno di divorzio ......................................... | » | 69 |
5. Il nuovo matrimonio o la convivenza more uxorio dell’assegnata- | ||
rio quali cause di estinzione del diritto al godimento della casa | ||
familiare. Gli orientamenti della dottrina e della giurisprudenza | ||
e l’interpretazione adeguatrice della Corte Costituzionale. Valu- | ||
tazioni critiche. Il carattere strumentale del diritto al godimento | ||
della casa familiare. La costituzione di una nuova comunità fa- | ||
miliare quale situazione che determina il venir meno dell’habitat | ||
domestico alla cui conservazione è finalizzata l’assegnazione | ||
della casa familiare.......................................................................... | » | 75 |
6. Famiglia ricomposta e obbligo di corrispondere l’assegno di di- | ||
vorzio all’ex coniuge debole. Concorso con i doveri patrimoniali | ||
derivanti dalla nuova unione fondata sul matrimonio e insuffi- | ||
cienza delle condizioni economiche dell’obbligato a far fronte a | ||
tutti gli oneri. La possibile richiesta di revisione dell’assegno in | ||
base all’art. 9 l. div. Il sistema tedesco dell’ordine di grado tra gli | ||
aventi diritto. Il contemperamento dei diversi obblighi gravanti | ||
sull’ex coniuge. Inidoneità di un criterio di contemperamento | ||
“puro”. Necessità di adottare un criterio di coerenza del risul- | ||
tato del giudizio con la ratio dei concorrenti obblighi patrimo- | ||
xxxxx e interessi coinvolti ................................................................. | » | 89 |
7. (Segue) L’obbligo di corrispondere l’assegno all’ex coniuge de- | ||
bole e il concorso con i doveri derivanti dalla nuova unione fon- | ||
data sulla convivenza more uxorio. La natura delle elargizioni | ||
patrimoniali tra conviventi more uxorio e il favor matrimonii | ||
quali argomenti a favore della prevalenza dell’obbligo di corri- | ||
spondere l’assegno di divorzio. Critica. Si prospetta l’analoga so- | ||
xxxxxxx indicata per la famiglia ricomposta fondata sul matrimo- |
INDICE SOMMARIO
XIII
nio. Ininfluenza sulla soluzione proposta della natura omoses- | ||
suale della convivenza more uxorio ................................................ | p. | 101 |
8. La reciproca interferenza tra l’obbligo di mantenimento dei figli | ||
nati da una prima o precedente unione e gli obblighi patrimo- | ||
niali che derivano dalla famiglia ricomposta. La nuova famiglia | ||
quale fatto sopravvenuto idoneo a giustificare la revisione del | ||
contributo al mantenimento dei figli nati in precedenza: condi- | ||
zioni e limiti. L’indirizzo volto a ritenere l’irrilevanza della costi- | ||
tuzione di un nuovo nucleo familiare da parte del genitore | ||
obbligato, in quanto «espressione di una scelta e non di una ne- | ||
cessità». Critica. Contemperamento dei diversi obblighi con- | ||
correnti e rilevanza delle diverse tipologie di obblighi ................ | » | 107 |
9. Famiglia ricomposta e concorso tra coniuge divorziato e coniuge | ||
superstite nella ripartizione della pensione di reversibilità. Il cri- | ||
terio di determinazione della quota spettante al coniuge di- | ||
vorziato: il ruolo del parametro della «durata del rapporto» e il | ||
possibile ricorso ad altri e differenti criteri correttivi. Sua giusti- | ||
ficazione e condizioni di applicazione. L’identificazione del | ||
«rapporto» e la rilevanza della convivenza more uxorio .............. | » | 115 |
CAPITOLO TERZO
I RAPPORTI CON I FIGLI
SEZIONE PRIMA
LE PROBLEMATICHE RELATIVE AI FIGLI NELLA FAMIGLIA COMPOSITA
E LA RELAZIONE GENITORI-FIGLI NELLA CRISI DEI RAPPORTI FAMILIARI
1. I rapporti tra i figli nati nella prima unione e quelli della nuova | ||
famiglia. Il profilo personale e quello patrimoniale ..................... | » | 127 |
2. Il problema dei rapporti tra i figli nati dalla prima unione e il | ||
nuovo coniuge o convivente del genitore. Il vincolo di affinità e | ||
l’inadeguatezza della relativa disciplina normativa. Necessità di | ||
uno studio preliminare sulla relazione genitori-figli nella crisi dei | ||
rapporti familiari ............................................................................ | » | 130 |
3. La disciplina introdotta dalla legge 8 febbraio 2006 n. 54 in | ||
tema di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei fi- | ||
gli. La bigenitorialità come strumento per l’attuazione del nuovo | ||
modello di relazione genitori-figli nella crisi dei rapporti fami- | ||
liari. La sostituzione del sistema dell’affidamento con la bige- | ||
nitorialità ........................................................................................ | » | 135 |
XIV INDICE SOMMARIO
4. Bigenitorialità ed esercizio della potestà. La questione dell’ap- plicabilità della regola dell’esercizio comune della potestà anche nell’ipotesi di affidamento ad un solo genitore. Soluzione po-
sitiva ............................................................................................... p. 149
5. L’art. 155, 1 co., c.c., e il diritto del minore di conservare rap- porti significativi con gli ascendenti e i parenti di ciascun ramo genitoriale. La portata innovativa del principio della rilevanza delle relazioni affettive che il minore intrattiene con soggetti di- versi dai genitori. I suoi riflessi sulla problematica oggetto di
studio. Rinvio ................................................................................. » 158
SEZIONE SECONDA
LA COSTITUZIONE DI UN LEGAME GIURIDICO DI “FILIAZIONE”
TRA IL FIGLIO E IL NUOVO CONIUGE O CONVIVENTE DEL GENITORE
1. L’adozione del figlio minore del coniuge in base all’art. 44, lett. | ||
b), l. ad. La sovrapposizione del rapporto adottivo a quello di af- | ||
finità. Finalità e presupposti di applicazione dell’istituto. La tu- | ||
tela del principio dell’unità familiare sancito dall’art. 30, commi | ||
1 e 3, Cost. Il requisito dell’affidamento del minore al coniuge | ||
dell’adottante e le implicazioni derivanti dalla nuova disciplina | ||
dell’affidamento condiviso ............................................................ | » | 166 |
2. (Segue) La disciplina degli assensi necessari per procedere all’a- | ||
dozione. L’assenso dei genitori dell’adottando: la posizione del | ||
genitore-coniuge dell’adottando e i problemi posti dall’insor- | ||
genza di una crisi coniugale e della premorienza del predetto ge- | ||
nitore; il necessario ed insuperabile assenso dell’altro genitore | ||
che, benché non affidatario del minore, non sia decaduto dalla | ||
potestà ............................................................................................ | » | 172 |
3. La potestà del genitore adottivo sul minore. Ratio dell’attribu- | ||
xxxxx e sua compatibilità con il principio della bigenitorialità. Il | ||
concorso dell’adottante e dei genitori biologici nell’esercizio | ||
delle funzioni genitoriali ................................................................ | » | 181 |
4. Gli effetti patrimoniali dell’adozione. L’obbligo di manteni- | ||
mento del minore. Configurazione di un obbligo di manteni- | ||
mento del genitore adottivo e del coniuge come principale o pri- | ||
xxxxx. Critica. Ripartizione dell’obbligo di mantenimento tra | ||
tutti i soggetti obbligati: genitore adottivo e genitori biologici. | ||
Condizioni economiche e reddituali degli obbligati e misura del | ||
contributo ...................................................................................... | » | 186 |
INDICE SOMMARIO XV
5. Il problema della sorte del rapporto adottivo nel caso di rottura | ||
del nucleo familiare ricomposto. L’incompatibilità della perma- | ||
nenza della potestà del genitore adottivo con il sistema della bi- | ||
genitorialità. L’interesse del minore alla conservazione della rela- | ||
xxxxx con il genitore adottivo e il diritto di visita di quest’ultimo. | ||
Il ruolo di possibile «affidatario del minore» del genitore adot- | ||
tivo. Rinvio ..................................................................................... | p. | 189 |
6. L’adozione di maggiorenne. Originaria finalità dell’istituto. Il | ||
percorso evolutivo compiuto dalla giurisprudenza: il supera- | ||
mento del limite della necessaria assenza dei figli da parte dell’a- | ||
dottante e del divario diciottennale tra adottante e adottando. | ||
L’adozione in funzione di consolidamento dell’unità familiare e | ||
di formalizzazione dei rapporti tra i componenti del nucleo fa- | ||
miliare ricostituito. Effetti patrimoniali dell’adozione (cenni) .... | » | 190 |
7. L’attribuzione al figlio del cognome del coniuge o convivente | ||
del genitore .................................................................................... | » | 201 |
8. Il riconoscimento «di compiacenza» del figlio minore del convi- | ||
vente. Si esclude che esso rappresenti un valido mezzo per costi- | ||
tuire un legame giuridico tra il figlio minore e il partner o con- | ||
vivente del genitore ....................................................................... | » | 204 |
SEZIONE TERZA
IL PROBLEMA DEI RAPPORTI
TRA I FIGLI NATI DALLA PRECEDENTE UNIONE E IL NUOVO CONIUGE O PARTNER DEL GENITORE
1. Posizione del problema e programma dell’indagine. Rilevanza | ||
della convivenza e delimitazione dell’ambito di configurazione | ||
del rapporto. L’art. 252 c.c. e la disciplina dell’inserimento del | ||
figlio naturale nella famiglia legittima del genitore. La posizione | ||
dei componenti del nucleo familiare ricomposto e quella dell’al- | ||
tro genitore biologico .................................................................... | » | 210 |
2. (Segue) Il problema della ricostruzione della disciplina giuridica | ||
del rapporto del minore con il coniuge o convivente del geni- | ||
tore. Il richiamo alla teoria dei rapporti di fatto. Critica. La ne- | ||
cessità di distinguere gli aspetti legati alla cura del minore (edu- | ||
cazione, crescita e mantenimento) da quelli relativi alla relazione | ||
affettiva con l’adulto non genitore ................................................ | » | 224 |
3. La funzione educativa dei genitori. Il problema della derogabi- | ||
lità e delegabilità di tale funzione. L’ammissibilità di una delega | ||
parziale delle funzioni genitoriali al coniuge o convivente di uno |
XVI INDICE SOMMARIO
di essi. La delega all’esercizio dell’autorità parentale nel codice | ||
civile francese. Il problema della rilevanza giuridica e della disci- | ||
plina degli atti di cura o di educazione posti in essere dall’adulto | ||
non genitore in mancanza di accordo di entrambi i genitori. Il | ||
modello previsto dall’art. 229 del codice civile svizzero. Inido- | ||
neità della convivenza a giustificare il compimento degli atti di | ||
cura e di educazione dell’adulto non genitore. La necessità a tal | ||
fine di un accordo che prevede la sua collaborazione nella cura e | ||
nell’educazione del minore e che comporta nella sostanza una | ||
delega anche solo tacita del genitore. Profili di disciplina .......... | p. | 227 |
4. Il problema del mantenimento del figlio da parte del coniuge o | ||
convivente del genitore. L’accordo tra i componenti del nucleo | ||
familiare ricomposto: condizioni e limiti di ammissibilità. La | ||
possibilità di ipotizzare, a prescindere dall’esistenza di un ac- | ||
cordo, un obbligo di mantenimento in capo all’adulto non geni- | ||
tore. Valutazioni critiche delle soluzioni proposte in dottrina. | ||
L’obbligo del coniuge o convivente del genitore di provvedere al | ||
mantenimento del minore è configurabile soltanto quando, que- | ||
st’ultimo, nonostante l’obbligo primario e inderogabile dei geni- | ||
xxxx, risulti privo del necessario sostentamento. Funzione sussi- | ||
diaria dell’obbligo .......................................................................... | » | 247 |
5. Il problema della rilevanza della relazione affettiva del minore | ||
con l’adulto non genitore. La ricostruzione del significato e della | ||
portata della disposizione contenuta nell’art. 155, 1° co., ult. | ||
parte, c.c.; il diritto alla conservazione dei rapporti che il minore | ||
intrattiene con persone diverse dai genitori, finalizzato alla tu- | ||
tela dell’interesse morale e materiale dello stesso minore, non si | ||
fonda tanto sul vincolo di parentela, quanto, soprattutto, sull’e- | ||
sistenza e sull’intensità del rapporto che lega il minore a ciascun | ||
parente. La relazione affettiva significativa tra il minore e il co- | ||
niuge o convivente del genitore è rilevante sul piano giuridico e | ||
rientra tra quei rapporti significativi che, secondo l’art. 155, 1° | ||
co., c.c., il minore ha il diritto di conservare anche in caso di | ||
crisi della famiglia ricomposta ...................................................... | » | 253 |
6. Il dovere di contribuzione del figlio di uno dei due coniugi o | ||
conviventi al mantenimento della famiglia ricomposta. Il pro- | ||
blema dell’applicabilità dell’art. 315 c.c. La tesi secondo cui l’e- | ||
sistenza del vincolo di parentela non costituisce elemento indi- | ||
spensabile per l’integrazione del fatto costitutivo del dovere di | ||
contribuzione di cui all’art. 315 c.c., essendo rilevante unica- | ||
mente il fatto che il figlio partecipi alla comunione di vita della |
INDICE SOMMARIO
XVII
famiglia. Confutazione. Impossibilità di fondare sull’art. 315 c.c. | ||
il dovere di contribuzione del figlio unilaterale ai bisogni della | ||
nuova famiglia del genitore. Obbligo di contribuzione filiale e | ||
usufrutto legale dei genitori che esercitano la potestà sui figli mi- | ||
nori (art. 324 c.c.). Ratio e finalità dell’istituto. Usufrutto legale | ||
e famiglia ricomposta. L’art. 328 c.c. e la tutela dell’interesse del | ||
xxxxxx a non essere pregiudicato dalla scelta del genitore di dar | ||
vita ad una nuova unione. Il dovere di contribuzione del figlio | ||
unilaterale ai bisogni della famiglia ricomposta quale esito del | ||
contemperamento della predetta esigenza di tutela del minore | ||
con quella dell’unità della famiglia ricomposta e dei connessi | ||
principi di comunione e solidarietà. Conclusioni e solu- | ||
zioni applicative ............................................................................. | p. | 261 |
7. La convivenza nella famiglia ricomposta del figlio maggiorenne | ||
economicamente autosufficiente di uno dei coniugi o partner. | ||
Scarsa rilevanza degli aspetti relativi alla relazione affettiva con | ||
l’adulto non genitore. Le questioni legate alla convivenza e la re- | ||
gola dell’accordo. Il dovere di contribuzione ai bisogni della | ||
famiglia ricomposta ....................................................................... | » | 273 |
8. I problemi posti dalla crisi della famiglia ricomposta. La sussi- | ||
stenza di un significativo rapporto tra il minore e il coniuge o | ||
convivente del genitore ed il conseguente diritto dello stesso mi- | ||
nore a conservare tale rapporto. Il problema della ricostruzione | ||
della posizione giuridica dell’adulto non genitore e della conse- | ||
guente configurabilità in capo allo stesso di un diritto di visita | ||
del minore. Gli strumenti giuridici cui affidare la tutela di tale | ||
diritto. Il ruolo primario dei genitori e la posizione dell’adulto | ||
non genitore. La legittimazione di quest’ultimo ad intervenire | ||
nei giudizi della crisi matrimoniale tra i genitori. La possibilità | ||
dell’adulto non genitore di sollecitare, a tutela dell’interesse del | ||
minore che risulti pregiudicato dal comportamento ostativo o | ||
impeditivo dei genitori, l’adozione di provvedimento atipico | ||
sull’esercizio della potestà ex art. 333 c.c. .................................... | » | 275 |
9. (Segue) Il problema della lesione, e delle relative conseguenze, | ||
del diritto alla conservazione del rapporto significativo con l’a- | ||
dulto non genitore. La lesione del rapporto di stabile convivenza | ||
e comunanza di vita e di affetto tra il minore e l’adulto non ge- | ||
nitore ad opera di terzi. Il caso della morte del minore a seguito | ||
di sinistro stradale. L’evoluzione della giurisprudenza sulla tu- | ||
tela aquiliana dei rapporti di fatto e il riconoscimento del diritto | ||
al risarcimento del danno subito dall’adulto non genitore .......... | » | 287 |
XVIII INDICE SOMMARIO
10. Il ruolo di possibile «affidatario del minore» dell’adulto non ge- | ||
nitore. Anche quest’ultimo rientra, al pari degli ascendenti e de- | ||
gli altri parenti, tra i soggetti terzi da prendere in considerazione | ||
ai fini dell’affidamento, nei limitati casi di impossibilità o inido- | ||
neità dei genitori e sempre che tra il predetto adulto non geni- | ||
tore e il minore sussista un rapporto significativo ....................... | p. | 296 |
11. La crisi della famiglia ricomposta e l’obbligo di mantenimento | ||
del figlio del coniuge o del convivente dell’adulto non genitore . | » | 299 |
12. Famiglia ricomposta e diritto successorio (cenni) ........................ | » | 300 |