D.U.V.R.I.)
Comune di JESI Servizio Polo Culturale
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI
(D.U.V.R.I.)
Collaborazione con le Organizzazioni di Volontariato per la realizzazione del progetto
“Nuova Linfa ai Musei Jesini”
1° LOTTO:
CASA MUSEO COLOCCI VESPUCCI
COMMITTENTE | DIRIGENTE DEL SERVIZIO | REVISIONE N. | DATA |
Comune di Jesi Servizio Polo Culturale | Dr. Xxxxx Xxxxxxx | 01 | Gennaio 2015 |
SOMMARIO
1. SEZIONE DESCRITTIVA 3
1.1. Ente committente 4
1.1.1. Organigramma della sicurezza 4
1.2. Convenzione 5
1.3. Impresa appaltatrice 5
1.4. Organigramma della sicurezza 5
1.4.1. Idoneità tecnico professionale 6
1.4.2. Personale impiegato nell’esecuzione della convenzione 6
1.4.3. Diritto di controllo 6
1.4.4. Eventuali imprese subappaltatrici 6
1.4.5. Informativa ai sensi dell’art. 26 comma 1 lettera b del D.lgs. 81/2008 7
1.4.6. Informazioni ai sensi dell’art. 26 comma 2 lettera b del D.lgs. 81/2008 7
1.4.7. Sopralluogo congiunto – Verbale di sopralluogo 7
1.5. Descrizione del servizio oggetto della convenzione 7
1.6. Locali dove debbono essere svolti i servizi 9
1.7. Attività svolte dal committente o da altro personale nell’area oggetto dell’intervento 10
1.8. Rischi presenti nelle aree oggetto dell’intervento 10
1.9. D.p.i. necessari agli addetti delle ditte esterne che intervengono nell’area durante le operazioni 12
1.10. Disponibilità servizi 12
2. SEZIONE VALUTAZIONE ED ELIMINAZIONE DELLE INTERFERENZE 12
2.1. Costi relativi alla sicurezza 15
3. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 16
3.1. Misure di sicurezza di carattere generale 16
3.2. PREVENZIONE INCENDI ED EVACUAZIONE 16
3.3. PRIMO SOCCORSO 17
4. FIRME 18
5. ALLEGATI 19
1. SEZIONE DESCRITTIVA
Documento redatto ai sensi dell’articolo 26 del D. lgs. 81 del 9 aprile 2008.
Di seguito si forniscono alcune definizioni riconducibili ai soggetti e alle tipologie contrattuali che possono intercorrere in caso di affidamento a terzi di lavori, servizi e/o forniture.
Definizioni generali
• Appaltante o committente: colui che richiede un lavoro o una prestazione.
• Impresa appaltatrice: è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un’opera e/o una prestazione con mezzi propri.
• Subappaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti dell’impresa appaltatrice a fornire un’opera e/o una prestazione con mezzi propri.
• Interferenze: circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale del committente e quello dell’impresa appaltatrice o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti.
• DUVRI: Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze
• Costi per la sicurezza: costi necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, distinti dall’importo a base d’asta e non soggetti a ribasso.
• Supervisore dell’appalto committente: è la persona fisicamente designata dal Datore di lavoro/dirigente del committente della gestione operativa dell’appalto.
• Referente dell’impresa appaltatrice: Responsabile dell’impresa appaltatrice per la conduzione dei lavori con lo specifico incarico di collaborare con il Supervisore dell’appalto committente per promuovere e coordinare la sicurezza e l'igiene del lavoro.
• Contratto d’appalto: l’appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 c.c.).
• Convenzione: la convenzione è un accordo tra due o più soggetti (persone fisiche, enti, stati ecc.) con cui si disciplinano i reciproci rapporti
Definizioni specifiche relative al progetto
Relativamente al rapporto di collaborazione con le Organizzazioni di Volontariato per la realizzazione del progetto “Nuova Linfa ai Musei Jesini”, per “contratto di appalto” deve intendersi “rapporto convenzionale” e per “Appaltante” e “Impresa appaltatrice” deve intendersi rispettivamente “Ente committente” e “Organizzazione di Volontariato”
1.1. Ente committente
COMUNE DI JESI
Servizio Polo Culturale
P.zza Indipendenza, 1 – 00000 Xxxx (XX) Tel. 0000.000000 - Fax. 0731/538328
E-mail: xxxxxxxxxx.xxxxxx.xxxx@xxxxxxxxx.xx
1.1.1. Organigramma della sicurezza
Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx (Dirigente Area Servizi Tecnici)
Datore di lavoro
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx
(Incaricata esterna Ditta CREA s.r.l.)
Responsabile R.S.P.P.
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx
(Capoufficio “Musei, cultura e turismo”)
Preposto
Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx
(Dirigente “Servizio Polo Culturale”)
Dirigente
Sig.Xxxxxx Xxxxxxxx Xxx. Doriano Squadroni
Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS)
Dott. ssa Xxxxxx Xxxx (Medica Sud S.r.l.)
Medico Competente
In caso di emergenza informare il personale del Comune e chiamare i mezzi di soccorso esterni (Vigili del Fuoco al numero 115 o Pronto Soccorso 118) e informare il Committente al seguente n. 0731-5381 (centralino Comune di Jesi).
1.2. Convenzione
- Riferimenti della Convenzione
Deliberazione della Giunta comunale n. 71 del 05/03/2014 ad Oggetto: “Atto di indirizzo per l’incremento dell’offerta culturale e turistica del Comune di Jesi”
- Validità della Convenzione
Un anno dalla data di sottoscrizione. La convenzione potrà essere rinnovata per un ulteriore anno
- Tipologia di Convenzione
🞐 Lavori 🗷 Servizi 🞏 Forniture
- Referente della Convenzione
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx (Dirigente Servizio Polo Culturale)
- Edifici o aree in cui verranno svolti i servizi:
CASA MUSEO COLOCCI VESPUCCI, Piazza Xxxxxx Xxxxxxx – JESI (An)
1.3. Impresa appaltatrice
Impresa appaltatrice: Organizzazione di Volontariato
Sede legale: Sede legale dell’Organizzazione di Volontariato
Legale Rappresentante: Legale rappresentante dell’Organizzazione di Volontariato
1.4. Organigramma della sicurezza
Prima dell’inizio delle attività previste in Convenzione, il Presidente dell’Organizzazione di Volontariato dovrà comunicare i seguenti nominativi:
Datore di Lavoro: RSPP:
Preposto:
RLS:
Medico Competente:
1.4.1. Idoneità tecnico professionale
L’idoneità tecnico professionale dell’Organizzazione di Volontariato è attestata mediante iscrizione nel registro regionale delle Organizzazioni di Volontariato o nell’Albo comunale delle Associazioni.
Nello statuto dell’Organizzazione di Volontariato convenzionata deve essere prevista una o più delle seguenti finalità:
- tutela e valorizzazione della cultura;
- tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico;
- promozione e sviluppo delle attività connesse.
1.4.2. Personale impiegato nell’esecuzione della convenzione
Il Presidente dell’Organizzazione di Volontariato, di seguito denominata Organizzazione, prima dell’inizio del servizio deve comunicare (Allegato 1), i nominativi e la residenza del personale che verrà impiegato per il compimento delle attività oggetto della convenzione.
L’elenco dei nominativi del personale dovrà essere allegato al presente documento all’atto della sottoscrizione della convenzione.
L’ingresso ai locali della committenza nelle sede in questione verrà consentito solo al personale il cui nominativo sia stato formalmente comunicato come sopra indicato e che sia munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del Volontario ed indicante il Datore di Lavoro secondo quanto riportato nell’art.26, comma 8 del D.Lgs. 81/2008.
1.4.3. Diritto di controllo
Il Comune potrà procedere in qualsiasi momento al controllo dei documenti dell’impresa appaltatrice, da cui possa evincersi l’ottemperanza da parte di quest’ultima alle obbligazioni dei punti precedenti.
1.4.4. Eventuali imprese subappaltatrici
Non previsto.
1.4.5. Informativa ai sensi dell’art. 26 comma 1 lettera b del D.lgs. 81/2008
Il Comune di JESI fornisce all’Organizzazione di Volontariato informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Il personale Volontario opera sempre a supporto del personale comunale. Il personale Volontario viene formato prima dell’avvio della convenzione sui percorsi di esodo, il punto di raccolta e l’ubicazione delle dotazioni antincendio. Tale formazione deve essere preventivamente ripetuta in caso di modifica del personale Volontario.
1.4.6. Informazioni ai sensi dell’art. 26 comma 2 lettera b del D.lgs. 81/2008
L’impresa appaltatrice è obbligata ad osservare e far osservare a tutto il personale alle dipendenze proprie o di imprese subappaltarici, tutte le vigenti norme di carattere generale e le prescrizioni relative alla tutela della salute e prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro.
L’impresa appaltatrice è tenuta a redigere la Valutazione dei rischi relativa ai rischi della propria attività, così come previsto dal D.Lgs 81/08.
1.4.7. Sopralluogo congiunto – Verbale di sopralluogo
L’Organizzazione di Volontariato convenzionata provvederà contestualmente all’inizio del servizio, ad eseguire congiuntamente al Preposto, al Dirigente del Servizio e al RSPP del Comune un attento ed approfondito sopralluogo nei luoghi di lavoro (specificati al paragrafo 1.6). Il Verbale congiunto, sottoscritto dai partecipanti, unitamente al presente documento (sez. 4 Firme), evidenzia i rischi connessi nelle aree interessate dal servizio al fine di adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie. Il verbale sottoscritto dovrà essere allegato al presente documento (Allegato 2).
1.5. Descrizione del servizio oggetto della convenzione
Il Comune di Jesi nell’ottica di valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale con interventi finalizzati all’incremento dell’offerta culturale e turistica, ha inteso intraprendere un progetto di collaborazione con le Organizzazioni di Volontariato locali. Tale progetto consentirà alla struttura
organizzativa dell’Ente di espandere la propria capacità di attenzione alle istanze dei cittadini, attraverso:
- l’ampliamento degli orari di apertura al pubblico dei musei e delle biblioteche cittadini;
- l’incremento della fruizione di ambienti e/o collezioni oggi poco accessibili;
- la diversificazione delle proposte culturali per la conquista di “nuovo” pubblico.
In particolare l’attività del Personale volontario nell’ambito del presente lotto, “Casa Museo Colocci Vespucci”, si svolgerà a supporto del dipendente comunale, con compiti di accompagnamento di gruppi di visitatori (max 15 persone a gruppo) nella visita guidata all’interno dei locali della casa museo. L’impegno orario massimo annuale previsto per l’Organizzazione di Volontariato è di 120 ore articolate indicativamente in un pomeriggio e in un week end (Sabato e Domenica) al mese. Oltre alle attività di accompagnamento sopra descritte il Personale volontario sarà, nello specifico, impiegato per:
- attività di sorveglianza delle sale e degli spazi espositivi della casa museo, anche in occasione di mostre ed esposizioni straordinarie organizzate e/o promosse dal Servizio Polo Culturale;
- attività di accoglienza e primo orientamento del pubblico;
- effettuazione di rilevazioni ed indagini statistiche;
- attività accessorie che si rendessero necessarie nel periodo di validità della convenzione.
All’attivazione della convenzione i responsabili della gestione del progetto, nominati rispettivamente dal Comune di Jesi – Servizio Polo Culturale e dall’Organizzazione di Volontariato coinvolta, predisporranno la programmazione operativa di dettaglio del servizio con l’indicazione dei nominativi del personale interessato, dei giorni e degli orari di servizio, elaborati in funzione dell’orario di apertura al pubblico e delle iniziative previste per il presente lotto.
SEZIONE IDENTIFICATIVA DEI RISCHI PER AREA
1.6. Locali dove debbono essere svolti i servizi
L’Organizzazione di Volontariato usufruisce dei locali considerati idonei allo svolgimento del servizio oggetto della convenzione. L’eventuale difformità degli stessi rispetto alle vigenti disposizioni di Igiene e Sicurezza, viene ristabilita dal Comune di Jesi.
LUOGO DI LAVORO | DESTINAZIONE D’USO | NOTE |
Locali CASA MUSEO COLOCCI VESPUCCI Piazza Xxxxxx Xxxxxxx JESI (An) | MUSEO | - |
Il Comune inoltre provvede all’espletamento delle pratiche presso gli Enti preposti (AUSL, ISPESL ed eventualmente VV.F. per richiesta nulla – osta preventivo) nel rispetto della normativa vigente.
1.7. Attività svolte dal committente o da altro personale nell’area oggetto dell’intervento
Le attività previste dal progetto “Nuova Linfa ai Musei Jesini” all’interno della CASA MUSEO COLOCCI VESPUCCI, sono relative all’effettuazione di visite guidate al pubblico all’interno della struttura.
L’attività viene svolta come segue:
• Il Volontario accoglie il gruppo di visitatori al piano terra del palazzo (ingresso del palazzo) e lo accompagna lungo le scale fino al piano secondo, sede del museo, dove ad attenderlo c’è il dipendente comunale che provvede all’emissione dei biglietti di ingresso e all’effettuazione della visita guidata.
• Il dipendente comunale, che ha funzioni di “capofila” mentre il Volontario di “chiudi – fila”, accompagna i visitatori, disposti in fila indiana, attraverso un percorso nelle diverse sale del museo.
• Al termine della visita, il Volontario riaccompagna il gruppo di visitatori al piano terra del palazzo e da qui, fino all’uscita.
É possibile occasionalmente prevedere la presenza di altre ditte operanti nell’area per attività di manutenzione.
1.8. Rischi presenti nelle aree oggetto dell’intervento
In tabella seguente è riportata una mappatura del rischio per sede in relazione alle specificità dei luoghi e attività ivi svolte.
AREA OMOGENEA | SCALINATA E CORRIDOIO D’INGRESSO | SALE MUSEO |
Fattori di Rischio per la sicurezza | ||
Aree di transito/pavimenti | X | |
Spazi di lavoro | ||
Superfici vetrate | X | |
Porte, vie e uscite di emergenza | ||
Scale | X | |
Solai, soppalchi | ||
Macchine | ||
Rischio investimento | ||
Immagazzinamento | ||
Rischio elettrico | X | |
Apparecchi a pressione | ||
Impianti termici | ||
App. di sollevam. e mezzi di trasporto | ||
Rischi di incendio ed esplosione | ||
Rischi chimici | ||
Rischi per la salute | ||
Esposizione ad agenti chimici | ||
Esposizione ad agenti cancerogeni | ||
Esposizione ad agenti biologici | ||
Ventilazione e climatizzazione | ||
Esposizione a rumore e vibrazioni | ||
Microclima termico | ||
Esposizione a radiazioni ionizzanti |
1.9. D.p.i. necessari agli addetti delle ditte esterne che intervengono nell’area durante le operazioni
Allo stato attuale e da un’analisi delle attività dei Volontari non risulta necessaria l’adozione di DPI .
1.10. Disponibilità servizi
I servizi igienici dell’ente committente sono a disposizione anche del personale dell’Organizzazione di Volontariato.
2. SEZIONE VALUTAZIONE ED ELIMINAZIONE DELLE INTERFERENZE
Si riportano di seguito le interferenze individuate e le misure tecnico organizzative volte alla eliminazione delle stesse.
Tali interferenze sono state individuate dall’incaricato del R.S.P.P. e sottoscritte dal Datore di Lavoro dell’ente committente (Comune di Jesi). In occasione della prima riunione di coordinamento il Datore di Lavoro, il R.S.P.P. e il Preposto dell’Organizzazione di Volontariato, potranno integrare l’analisi delle interferenze all’interno del verbale di riunione.
Si precisa che tale valutazione e le relative misure di prevenzione e protezione riguardano unicamente i rischi legati alle interferenze, mentre ogni impresa appaltatrice resta responsabile dell’applicazione delle misure di prevenzione e protezione da parte dei propri dipendenti in relazione alla propria specifica attività.
Si precisa, inoltre, che al Datore di Lavoro dell’impresa appaltatrice spetta anche l’obbligo della vigilanza sull’adozione delle misure individuate per l’eliminazione delle interferenze da parte dei suoi dipendenti e delle eventuali ditte in subappalto.
Si intendono per interferenti le seguenti tipologie di rischi:
• Tipo A: esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’impresa appaltatrice, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’impresa appaltatrice;
• Tipo B: derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di imprese appaltatrici diversi;
• Tipo C: immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’impresa appaltatrice;
• Tipo D: derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI Art.26 comma 3 D.Lgs 9 Aprile 2008 n.81 | |
GESTIONE DEI CONTRATTI D’APPALTO E D’OPERA ALL’INTERNO DEI LUOGHI DI LAVORO |
ATTIVITÀ ESEGUITA | SOGGETTI INTERESSATI | AREA | RISCHI INTERFERENTI | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE | COSTO DELLA MISURA (€) |
Il volontario accoglie il gruppo di visitatori al piano terra del palazzo (ingresso del palazzo) e lo accompagnano lungo le scale fino al piano secondo, sede del Museo; al termine della visita il gruppo di visitatori viene accompagnato verso l’uscita sempre attraverso la stessa scalinata | -Dipendente comunale -Volontario -Visitatori | SCALINATA D’INGRESSO | La scalinata di ingresso che porta al secondo piano si presenta erosa in diverse parti; l’erosione dei gradini determina un pericolo d’inciampo (altezza irregolare delle pedate dei gradini) | Affiggere su ogni rampa di scale la segnalazione del pericolo di inciampo per la presenza di “scale erose” | 50 |
La balaustra della scalinata di ingresso non risulta normalizzata ad 1 metro e comunque non garantisce dal pericolo di cadute accidentali | Installare lungo la scalinata di ingresso un sistema di transenne (ad es. paletti e catene bianco/rosse) in grado di impedire al transito la parte di scalinata prospiciente la balaustra | 250 | |||
Il dipendente comunale insieme al Volontario si posizionano come apri - fila e chiudi - fila e accompagnano i visitatori, disposti in fila indiana, lungo le diverse sale del museo. | SALE MUSEO COLOCCI VESPUCCI | All’interno del Museo non sono presenti le planimetrie di esodo i percorsi di emergenza e il punto di raccolta | Affiggere le planimetrie di esodo, i cartelli indicanti i percorsi di esodo e il punto di raccolta | 500 | |
All’interno del Museo non sono presenti le luci di emergenza | Installare le luci di emergenza (*) o in alternativa un sistema di torce portatili la cui gestione (in particolare il prelievo e la ricarica) deve essere regolata da apposita procedura (**) | 1000 (*) 200 (**) |
Le misure di prevenzione e protezione sopra riportate dovranno essere adottate prima dell’inizio del servizio oggetto di convenzione.
Il presente documento è di proprietà del Comune di Jesi. Il diritto di riproduzione e di divulgazione del contenuto strettamente confidenziale del presente documento è riservato. Ogni violazione verrà 14
perseguita a termini di legge.
Qualora l’Organizzazione di Volontariato rilevi ulteriori rischi interferenziali, oltre a quelli già citati nella quarta colonna della tabella sopra riportata, dovrà tempestivamente comunicarlo al Committente per consentire la revisione del presente documento.
Il presente documento costituisce parte integrante della convenzione e va aggiornato in funzione dell’evoluzione del servizio.
2.1. Costi relativi alla sicurezza
In riferimento ai rischi sopra individuati, sono di competenza comunale i costi relativi alla sicurezza, riferibili all’attuazione delle misure di prevenzione degli infortuni, compresi gli eventuali indumenti di protezione e le eventuali attrezzature che saranno poste in essere per l’esecuzione del servizio.
Il valore dei costi della sicurezza relativi al presente documento è stato quantificato in relazione ad una riunione iniziale di coordinamento e sopralluogo della durata presunta di 2h (rimborso delle spese documentate fino ad un massimo di 100 euro se presente un professionista esterno all’Organizzazione di Volontariato).
All’interno di tali costi non sono compresi i costi per la sicurezza specifici dell’attività propria dell’impresa appaltatrice.
3. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
3.1. Misure di sicurezza di carattere generale:
Il personale dell’Ente committente e dell’impresa appaltatrice in ogni caso dovrà:
- tenere i corridoi e le vie di fuga in generale costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza, sgombri da materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere, anche se temporanei;
- garantire che i mezzi di estinzione siano sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi;
- prendere visione della posizione dei presidi di emergenza e degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e del gas;
- non creare barriere architettoniche o ostacoli alla percorrenza dei luoghi;
- collocare attrezzature e materiali, necessari allo svolgimento dell’attività, in modo tale da non poter costituire inciampo: il deposito di materiali non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga.
Inoltre viene prescritto, per tutti i luoghi di lavoro, quanto segue:
- e’ vietato fumare;
- e’ vietato portare sul luogo di lavoro e utilizzare attrezzature e sostanze non espressamente autorizzate dal Dirigente del Servizio;
- le attrezzature devono, in ogni caso, essere conformi alle norme in vigore mentre le sostanze chimiche pericolose devono essere accompagnate dalle relative schede di sicurezza aggiornate.
3.2. PREVENZIONE INCENDI ED EVACUAZIONE
Il personale volontario deve coordinare la propria attività con il dipendente comunale in merito al comportamento da tenere in caso di emergenza ed evacuazione.
In caso di percezione di un potenziale pericolo il personale volontario deve avvertire immediatamente il dipendente comunale.
Nell’ambiente di lavoro sono inoltre adottate le seguenti misure di prevenzione e protezione e di emergenza:
- sono stati individuati i percorsi di esodo come da planimetrie e da segnaletica di sicurezza esposte nei luoghi di lavoro (ove previsto);
- gli estintori sono segnalati da idonea segnaletica e installati in numero e posizione adeguati;
- I dipendenti comunali che di volta in volta saranno impiegati in questo servizio, sono stati regolarmente formati nell’ambito della gestione dell’emergenza e lotta all’incendio. Il personale dell’Organizzazione di Volontariato dovrà conformarsi alle indicazioni del dipendente comunale, integrando le proprie procedure con quelle specifiche del luogo di lavoro;
- partecipare in modo coordinato all’annuale prova di evacuazione.
Non sarà consentito al personale appartenente all’Associazione di Volontariato di prendere decisioni in merito alla disattivazione/attivazione di impianti, apportare modifiche al layout dei locali, interferire con gli impianti o manomettere gli stessi, ecc…
Il personale appartenente all’Organizzazione di Volontariato sarà reso edotto sulle procedure di evacuazione, contenute nei relativi Piani di Intervento, che dovrà rendere applicative sia in caso di esercitazioni sia durante i casi di reale emergenza. Le istruzioni saranno impartite dal Coordinatore dell’emergenza individuato presso ciascun edificio sede del servizio.
3.3. PRIMO SOCCORSO
Il personale volontario deve coordinare la propria attività con il dipendente comunale in merito al comportamento in caso di emergenza legata al primo soccorso.
Nel caso che l'incidente/infortunio avvenga nella sede del servizio, dopo aver dato l'allarme, deve interrompere la propria attività e attendere l'arrivo dei soccorsi esterni.
4. FIRME
PRESA VISIONE DEL DOCUMENTO
DATORE DI LAVORO Ente Committente Comune di Jesi (AN) | |
DIRIGENTE del servizio Polo Culturale Comune di Jesi (AN) | |
PREPOSTO dell’Ufficio Musei, Cultura e Turismo Comune di Jesi (AN) | |
R.S.P.P. Ente Committente Comune di Jesi (AN) | |
DATORE DI LAVORO dell’Organizzazione di Volontariato | |
PREPOSTO dell’Organizzazione di Volontariato | |
R.S.P.P. dell’Organizzazione di Volontariato | |
DATA / / |
5. ALLEGATI
ALLEGATO 1 - Nominativi e residenza del personale che verrà impiegato per il compimento delle attività oggetto della Convenzione (rif. Paragrafo 1.4.2.)
ALLEGATO 2 - Verbale congiunto, sottoscritto dai partecipanti (rif. Paragrafo 1.4.7.)