Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DI RILEVANZA REGIONALE PROMOSSI DA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E FONDAZIONI DEL TERZO SETTORE IN ATTUAZIONE ACCORDO STATO-REGIONE FVG (AdP 2021 – D.M. 9/2021) – ARTT. 72
e 73 d.lgs. n. 117/2017 – Codice del Terzo Settore. Approvato con DGR n. …/2022. Euro 350.000,00.
1. - PREMESSA
In coerenza con la programmazione triennale 2019 – 2021, contenuta nel D.M. n. 166/2019, definita d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ed in attuazione:
▪ dell’art. 72, rubricato “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore” e dell’art. 73, rubricato “Altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore” del d.lgs. 117/2017 e ss.mm.ii. (Codice del Terzo settore, di seguito CTS) che hanno introdotto lo strumento di finanziamento del Fondo per sostenere, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del Codice, lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice stesso, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo settore;
▪ dell’Atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali emanato con D.M. n. 9 del 29 gennaio 2021 (registrato dalla Corte dei Conti in data 2 marzo 2021, al n. 391) con cui sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili delle risorse destinate al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale, per un importo complessivo di Euro 20.000.000,00, ripartiti tra le Regioni e le Province autonome sulla base dei criteri ivi individuati, entro la cornice di accordi di programma, da sottoscriversi ai sensi dell’articolo 15 della L. 241/90, con le regioni e province autonome, soggetti coinvolti nel nuovo modello di governance del Terzo settore configurato dal Codice, nell’ambito della propria autonomia legislativa e programmatoria, di cui Euro 671.722,00 in favore della Regione Friuli Venezia Giulia;
▪ dell’Accordo di Programma, approvato con D.G.R. n. 897 del 10 giugno 2021, sottoscritto in data 11 giugno 2021 e approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con decreto direttoriale n. 458 del 10 settembre 2021 (registrato dalla Corte dei Conti in data 14 ottobre 2021, al n. 2651) che promuove e sostiene iniziative e progetti a rilevanza locale, assicurando, in un contesto di prossimità, un soddisfacimento mirato dei bisogni emergenti locali;
▪ delle Linee Guida predisposte dalla Direzione Generale del Terzo Settore, emanate il 4 novembre 2021 (registro ufficiale 16538. 04-11-2021), di attuazione degli Accordi di Programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale finalizzate ad assicurare un puntuale adempimento degli obblighi amministrativo-contabile nell’individuazione degli interventi finanziabili attraverso le risorse in argomento, in ossequio ai principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento;
▪ delle note ministeriali Nota MLPS n. 2088 dd. 27.2.2020, Nota MLPS n. 6214 dd. 9.7.2020 e Nota MLPS 18244 dd. 30.11.2021;
viene emanato il presente Avviso, che costituisce disposizione speciale, lex specialis, e disciplina criteri e modalità per l’individuazione dei soggetti del Terzo Settore a cui concedere i contributi di cui all’artt. 72 e 73 del CTS a valere sulle risorse ministeriali specificatamente destinate alla Regione a tal fine.
2. - FINALITÀ
Il presente Xxxxxx è finalizzato al sostegno degli enti del Terzo settore, che rappresentano un presidio fondamentale per la tenuta sociale, consolidandone lo sviluppo e la qualificazione, affinché essi possano autonomamente crescere nella direzione di una maggiore auto –organizzazione e di una più elevata capacità di implementazione delle attività di interesse generale, attraverso, da un lato, l’integrazione con i servizi presenti nei territori e, dall’altro, mediante l’interazione con gli altri interlocutori operanti sui territori medesimi, al fine di offrire un significativo contributo alla crescita delle comunità di riferimento.
In armonia con le norme istitutive del finanziamento (artt. 72 e 73 del D.lgs. n.117/2017), nonché delle indicazioni contenute nel D.M. n. 9/2021, le attività di interesse generale da sostenere costituiranno oggetto di progetti, funzionali al perseguimento degli obiettivi generali indicati nel medesimo D.M., come specificato nel presente Avviso, tenendo presenti due condizioni: da un lato è esclusa qualsiasi forma di finanziamento “statico” agli enti, che si traduca in un mero trasferimento di risorse a sostegno dell’organizzazione in quanto tale che prescinda, cioè, dall’effettivo svolgimento di una o più attività di interesse generale, dall’altro, resta ferma la necessità che l’individuazione dei soggetti beneficiari delle provvidenze economiche avvenga nel rispetto dei principi di pubblicità, par condicio e predeterminazione dei criteri di concessione.
L’emergenza epidemiologica ha trovato una risposta impressionante per lo sforzo profuso da tutte le componenti della Repubblica: tra i principali attori di questo sforzo vi sono i tantissimi enti del Terzo settore e una moltitudine di volontari, particolarmente impegnati sia nelle attività sanitarie che in quelle sociali, dirette ad alleviare le difficoltà delle persone più fragili. Il ruolo degli enti del Terzo settore è altrettanto importante nella fase post- emergenziale: esse rappresentano un enorme patrimonio di persone, impegno civico, senso di responsabilità, pronti a collaborare con le istituzioni pubbliche, a partire dal livello locale, nella fase di ripartenza nella quale è impegnato tutto il Paese.
3. – RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie, quantificate in euro 350.000,00:
▪ sono specificamente destinate a sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore (queste ultime per un importo massimo di euro 100.000,00);
▪ sono volte a sostenerne l’implementazione delle attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice - svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti - finalizzate a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate direttamente o indirettamente dall’epidemia di COVID-19, e fornire risposte ai bisogni sociali ed assistenziali, tenuto conto, in particolare, dei bisogni delle persone fragili;
▪ dovranno essere impiegate in maniera razionale, coerente e sinergica con riguardo agli obiettivi generali
riconducibili all’Agenda 20301.
In coerenza con la classificazione economica dei capitoli di spesa del bilancio dello Stato sui quali sono imputate le risorse finanziarie destinate all’attuazione degli accordi di programma, il finanziamento ministeriale non potrà riguardare spese in conto capitale.
Eventuali economie potranno essere utilizzate per lo scorrimento dell’elenco beneficiari di cui all’Avviso per il finanziamento di attività statutariamente previste e d’interesse generale approvato con DGR n. 287/2022.
4. - SOGGETTI BENEFICIARI
I soggetti beneficiari delle risorse di cui al presente Avviso - alla data di pubblicazione dell’avviso stesso sul sito istituzionale della Regione – sono:
▪ le organizzazioni di volontariato (ODV) e le associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nei preesistenti registri normati dalle leggi n. 266/1991 e n. 383/2000;
▪ le ODV e le APS iscritte ex novo al RUNTS;
▪ le fondazioni iscritte all’anagrafe delle Onlus, di cui all’articolo 11 del d.lgs. n. 460/1997;
▪ le fondazioni iscritte ex novo al RUNTS.
Tra i soggetti potenziali beneficiari sono incluse:
▪ le APS iscritte nel registro nazionale, che hanno sede e svolgono la loro attività sul territorio regionale, in conformità alla previsione dell’articolo 7, comma 3 della legge n.383/2000, ai sensi del quale “l’iscrizione nel registro nazionale delle associazioni a carattere nazionale comporta il diritto di automatica iscrizione nel registro medesimo dei relativi livelli di organizzazione territoriale e dei circoli affiliati, mantenendo a tali soggetti i benefici connessi alla iscrizione nei registri di cui al comma 4”, cioè nei registri regionali;
▪ le reti associative aventi la tipologia di associazione di promozione sociale, di organizzazione di volontariato o di fondazione del Terzo settore, che soddisfano il requisito dell’iscrizione ai relativi precedenti registri di cui alle leggi
n. 266/1991 e n. 383/2000, nonché le reti associative rientranti in una delle tipologie sopra citate iscritte al
1 adottata dall’Assemblea generale dell’ONU a New York il 25 settembre 2015 con la risoluzione 70/1 intitolata “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
RUNTS, fermo restando che tali risorse non potranno essere destinate a soggetti associati alla rete diversi dalle tipologie soggettive sopra richiamate.
Il possesso del requisito dell’iscrizione ai registri deve essere mantenuto da parte di tutti i soggetti beneficiari (compresi i partners) per l’intero periodo di durata dell’Accordo di Programma 2021 (4 novembre 2023), unitamente al rispetto della vigente normativa applicabile, pena la revoca del contributo.
4.1 - PARTENARIATO
I progetti devono essere obbligatoriamente realizzati in forma di partenariato costituito – oltre che dal capofila - da almeno DUE partners che soddisfino anch’essi i requisiti indicati al precedente paragrafo 4.
Con l’adesione al partenariato ciascuno dei partners si obbliga a concorrere alla realizzazione del progetto con apporti finanziari, materiali e operativi. Ai fini del presente Avviso, è ammessa la partecipazione a un unico partenariato: qualora venga riscontrata la partecipazione a più di un partenariato da parte del medesimo soggetto, le domande di contributo pervenute successivamente alla prima, come documentato dal sistema Istanze OnLine-IOL, non saranno considerate ammissibili.
Il soggetto capofila, cui compete la presentazione della domanda di contributo e la verifica della sussistenza dei requisiti di cui al presente Avviso in capo ai partner, è tenuto ad accertarsi del rispetto del vincolo all’adesione formale ad un unico partenariato. Il soggetto capofila è pertanto il soggetto responsabile di ogni aspetto amministrativo, organizzativo e finanziario nella realizzazione dell’intero progetto e della sua rendicontazione nei confronti dell’Amministrazione regionale. Possono assumere il ruolo di capofila di progetto solo i soggetti che, alla data di pubblicazione del presente Avviso, siano costituiti da almeno due anni: le domande di contributo presentate da soggetti privi di tale requisito non saranno considerate ammissibili.
Quale ulteriore requisito di partecipazione, il capofila ed i partners devono sottoscrivere ed allegare alla domanda di contributo un accordo temporaneo di scopo (ATS), in forma di scrittura privata non autenticata che, in caso di ammissione a finanziamento, dovrà essere formalizzato in forma di scrittura privata autenticata entro tre mesi dalla data di approvazione delle graduatorie ai fini della liquidazione dell’anticipo, in cui deve essere indicata l’assunzione di tutti i reciproci obblighi e che deve obbligatoriamente presentare i seguenti contenuti minimi:
a) individuazione del capofila con impegno formale in qualità di unico soggetto responsabile di ogni aspetto amministrativo, organizzativo e finanziario nella realizzazione dell’intero progetto e della sua rendicontazione nei confronti dell’Amministrazione regionale;
b) individuazione dell’obiettivo e dell’area prioritaria di intervento in cui realizzare il progetto;
c) titolo e descrizione del progetto;
d) individuazione dettagliata degli apporti soggettivi, in termini finanziari, materiali e operativi, di ciascuno dei partners nella realizzazione delle singole fasi progettuali di pertinenza;
e) impegno del capofila a liquidare le quote di contributo di competenza dei partners, con puntuale individuazione delle stesse nell’ATS ed in coerenza con il piano finanziario presentato ed il cronoprogramma previsto per la realizzazione del progetto;
f) vincolo del capofila e dei partners a non presentare domanda o aderire ad altri progetti di cui al presente Avviso;
g) impegno del capofila e dei partners a non accettare contributi finanziari di alcun tipo, neanche su base spontanea o volontaria, a carico dell'utenza destinataria delle iniziative o dei progetti;
h) impegno del capofila e di tutti i partners a rispettare le previsioni del CTS, e indicazione del numero dei volontari di ogni ODV e APS, rispetto a quanto indicato agli articoli 32-33 e 35-36 del d.lgs. 117/2017 e delle fondazioni, ove presenti.
4.2 - COLLABORAZIONI
I PROGETTI possono prevedere collaborazioni a titolo gratuito con altri soggetti giuridici, pubblici o privati. I collaboratori possono essere enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore o non iscritti in registri), e devono presentare una dichiarazione, da allegare alla domanda di contributo, attestante l’impegno assunto riferito specificamente al progetto al quale intendono collaborare. Dalla dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante o delegato con potere di firma, deve emergere il concreto impegno a svolgere e realizzare precise attività individuate tra quelle previste dal progetto stesso. Tali collaborazioni potranno avvenire solo a titolo gratuito e non potranno essere beneficiarie né direttamente, né indirettamente di quote del contributo di cui al presente Avviso. I soggetti collaboratori possono cofinanziare il progetto, attraverso un apporto monetario e tale importo dovrà essere indicato sia nella dichiarazione di collaborazione che nella successiva rendicontazione, in cui dovrà essere data puntuale evidenza dell’apporto monetario ricevuto.
5. - OBIETTIVI GENERALI e AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO (BUDGET € 150.000,00)
Coerentemente con quanto previsto nell’Atto di indirizzo, nell’Accordo di Programma 2021, nelle Linee guida predisposte dalla Direzione Generale del Terzo Settore, in linea con gli obiettivi individuati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i progetti da finanziare dovranno concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali e collocarsi all’interno delle aree prioritarie d’intervento:
OBIETTIVI | AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO |
PORRE FINE AD OGNI FORMA DI POVERTÀ | a) sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani; b) rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità; c) promuovere attività di recupero delle eccedenze alimentari; d) anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.); e) realizzare azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari finali (welfare generativo), al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità; f) rafforzare i legami di vicinanza e di supporto anche attraverso processi di mutuo-aiuto; g) contrastare condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale; h) contrastare le solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato; |
i) sviluppare e rafforzare legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extra-urbane disgregate o disagiate; j) prevenzione e contrasto delle dipendenze, ivi inclusa la ludopatia; k) prevenzione e contrasto delle forme di violenza, discriminazione e intolleranza, con particolare riferimento al fenomeno di bullismo e cyberbullismo; l) risposte a bisogni di prima necessità e di pronto intervento anche finalizzate alla costruzione di un progetto personalizzato; m) sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore; n) promozione del sostegno a distanza. | |
SALUTE E BENESSERE: ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE PER TUTTI E PER TUTTE LE ETÀ | a) sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani; b) sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti; c) prevenzione e contrasto delle dipendenze, ivi inclusa la ludopatia; d) contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale; e) contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato; f) sviluppo e promozione di programmi e/o attività di educazione alimentare; g) promozione e sviluppo della cultura della salute e della prevenzione, anche con riferimento al tema degli incidenti stradali; h) sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate; i) promozione dell’attività sportiva; j) rafforzamento della prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e del consumo nocivo di alcol, in particolare tra i giovani; k) accrescimento della consapevolezza per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale; l) sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore. |
RIDURRE LE INEGUAGLIANZE | a) sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani; b) promozione della legalità e della sicurezza sociale nei rapporti di lavoro; c) sviluppo di azioni che facilitino l’accesso alle misure di sostegno e ai servizi già disponibili nel sistema pubblico e privato cittadino; d) affiancamento leggero, consulenza e accompagnamento su temi specifici (educazione al consumo, apprendimento della lingua, gestione budget famigliare, ecc..), gruppi auto aiuto e confronto; e) sostegno scolastico al di fuori dell’orario scolastico ed extra-scolastico (attività sportive, musicali, studio, ecc.); f) contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale; g) contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato; h) sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate, con particolare riferimento allo sviluppo di azioni comunitarie, di coesione, che abbiano l’obiettivo di creare legami e relazioni significative e che favoriscano la partecipazione delle famiglie alla vita di quartieri; i) sviluppo di forme di welfare generativo di comunità anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di utilità sociale dei soggetti che beneficiano di prestazioni di integrazione e sostegno al reddito; j) accrescimento della consapevolezza per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale; |
k) sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore. |
Le progettualità di cui al presente paragrafo dovranno essere preventivamente definite e concordate con le Direzioni sociosanitarie delle Aziende sanitarie e con le Direzioni sanitarie dell’IRCCS, o con gli Enti gestori dei servizi sociali dei Comuni (SSC) competenti per territorio, ovvero dalle altre Pubbliche Amministrazioni competenti per materia, prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Avviso.
Le stesse rilasceranno un attestato di coerenza, secondo quanto previsto dal presente Avviso, in cui risultino gli elementi della valutazione e i motivi di coerenza dell’attività progettuale rispetto alla programmazione.
5.1 - OBIETTIVI SPECIFICI DI LIVELLO LOCALE (BUDGET € 200.000,00)
Come previsto dalle Linee guida, le attività finanziabili potranno riguardare eventuali ulteriori priorità emergenti a livello locale individuate dall’Amministrazione regionale, pertanto, a valere sulle risorse di cui al presente avviso sono finanziabili i progetti sviluppati nell’ambito territoriale regionale volti a:
1. Potenziare gli interventi previsti nella co-progettazione “SI FA RETE” Supportiamo insieme la fragilità dell’anziano presso i territori delle aziende sanitarie nell’ambito di progettualità sviluppate con le stesse in relazione al fabbisogno locale.
2. Sviluppare interventi a supporto della popolazione adolescente e giovani adulti per favorire il benessere mentale e supportare percorsi di assunzione in cura e presa in carico da parte dei servizi di salute mentale e dipendenze adulti (DDSM) e dell’età evolutiva (NPIA e Distretti), anche in co-progettazione.
3. Realizzare progettualità integrative all’attività di counseling prevista dall’iniziativa del Centro di riferimento regionale (CRR) per la terapia antalgica e le cure palliative in ambito neonatale/pediatrico/adolescenziale con sede all’IRCCS Burlo Xxxxxxxx di Trieste e nello specifico per la sensibilizzazione delle comunità scolastiche sul tema delle diversità e della malattia inguaribile, attraverso un percorso educativo di informazione e sensibilizzazione presso le scuole superiori regionali. (La progettualità richiede il rilascio dell’attestato di coerenza da parte dell’IRCCS Burlo Xxxxxxxx di Trieste).
4. Realizzare interventi di supporto alla famiglia con persone con disabilità del neurosviluppo per affrontare le complessità emotive, relazionali ed educative in momenti fondamentali della storia e del ciclo di vita famigliare e in particolare ad esempio: a) comunicazione della diagnosi e gestione dei primi due anni di vita; b) accesso alla scuola dell’infanzia; c) preadolescenza e adolescenza; d) transizione alla vita adulta.
5. Realizzare interventi di empowerment a favore della popolazione carceraria e in esecuzione penale, in particolare supportare le attività socio-pedagogiche, rieducative e di risocializzazione negli istituti penitenziari regionali. La progettualità, che dovrà essere sviluppata a seguito di confronto sui bisogni con le Direzioni degli istituti penitenziari, richiede il rilascio dell’attestato di coerenza da parte del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria.
Il coinvolgimento degli ETS sopra indicati all’interno del Servizio sanitario regionale e del Servizio Sociale regionale assume primaria rilevanza pubblicistica di perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale di cui
all’articolo 4 del Codice del Terzo Settore, in coerenza con gli indirizzi di programmazione strategica regionale sanitaria e sociosanitaria. La progettualità è volta a dare risposte efficaci anche ai nuovi bisogni e alle nuove categorie di soggetti vulnerabili che la pandemia ha generato. I progetti sono altresì volti allo sviluppo di reti di collaborazione tra le diverse realtà associative regionali al fine di fornire una risposta integrata ai bisogni dell’utenza o a fornire soluzioni e modalità di risposta innovative e maggiormente efficaci.
Le progettualità di cui al presente paragrafo, a eccezione di quelle di cui ai punti 3 e 5, dovranno essere preventivamente definite e concordate con le Direzioni sociosanitarie delle Aziende sanitarie e con le Direzioni sanitarie dell’IRCCS prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Avviso.
Le stesse rilasceranno un attestato di coerenza, secondo quanto previsto dal presente Avviso, in cui risultino gli elementi della valutazione e i motivi di coerenza dell’attività progettuale rispetto alla programmazione.
6. - ATTIVITÀ FINANZIABILI
I PROGETTI dovranno, a pena di inammissibilità, essere realizzati nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia, in coerenza con la programmazione territoriale dei Servizi sociali dei Comuni o delle Aziende sanitarie / IRCCS o con le iniziative previste dai Comuni, o di altre pubbliche amministrazioni. Il possesso di tale requisito dovrà essere desunto sulla base di specifica attestazione di coerenza rilasciata secondo quanto previsto dai paragrafi 5 e 5.1, da allegare alla domanda di contributo.
7. - DURATA DEI PROGETTI
La durata dell’Accordo di programma stipulato con il Ministero è pari a 24 mesi a decorrere dal 04.11.2021, (data di emanazione delle Linee Guida ministeriali). Posto, pertanto, che la scadenza di validità dell’Accordo per la Regione è fissata al 04.11.2023 e tenuto conto della tempistica di rendicontazione regionale al Ministero, i progetti dovranno avere una durata non inferiore a nove mesi ed essere realizzati nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda e il 30.09.2023.
La rendicontazione delle spese sostenute dovrà inderogabilmente essere presentata alla Regione esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo xxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx entro e non oltre la data del 31.10.2023.
8. - MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda e i relativi allegati devono essere presentati, a pena di esclusione, unicamente per via telematica e attraverso l’uso esclusivo del sistema Istanze On Line - IOL, tramite le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), ovvero “LoginFVG” esclusivamente in modalità “Avanzato”, da parte del legale rappresentante dell’Ente o da persona munita di delega nella forma del mandato con rappresentanza generale o speciale secondo la disciplina civilistica, con le modalità previste dalle Linee Guida per la presentazione della domanda, che saranno rese disponibili sul sito regionale nella sezione dedicata, a partire dalle ore 08:00 del giorno 01/06/2022 ed entro il termine perentorio delle ore 16:00 del 31/08/2022, a pena di inammissibilità.
Alla domanda vanno obbligatoriamente allegati:
1. Scheda progetto, redatta in conformità allo schema approvato dalla Regione;
2. Piano finanziario, redatto in conformità allo schema approvato dalla Regione;
3. Accordo temporaneo di scopo (ATS);
4. Attestazione di coerenza;
5. Versione sintetica progetto.
A seconda dei casi, potrà essere allegata ulteriore documentazione necessaria o funzionale all’istanza (adesione collaboratori, statuto, bilancio etc).
Con la sottoscrizione delle domande i legali rappresentanti delle associazioni richiedenti, in qualità di capofila, attestano di avere preso atto delle sanzioni previste dall'art. 76 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 per il caso di dichiarazione mendace.
La domanda conterrà la dichiarazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 ss.mm.ii., attestante:
• il possesso dei requisiti soggettivi di legittimazione a presentare il progetto;
• l’idoneità dei poteri del rappresentante legale alla sottoscrizione degli atti di cui al presente Avviso;
• l'ammontare e la composizione della quota di cofinanziamento, distinguendone le fonti, sulla base degli impegni già formalmente assunti dai competenti organi deliberanti;
• che il progetto presentato non forma oggetto di altri finanziamenti pubblici regionali, nazionali e/o comunitari;
• che l’ente è in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori;
• che l’ente è in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte, dirette ed indirette, e delle tasse;
• l’impegno a non acquisire contributi finanziari di alcun tipo, neanche su base spontanea o volontaria, a carico dell’utenza destinataria dei progetti.
I soggetti proponenti dovranno altresì dichiarare l’ammontare complessivo delle entrate (proprie e dei partner) rilevate dall’ultimo bilancio consuntivo approvato. Possono assumere il ruolo di capofila di progetto solo i soggetti che, alla data di pubblicazione del presente Xxxxxx, risultino costituiti da più di due anni.
9. - FINANZIAMENTO
Il CONTRIBUTO, di importo non inferiore a euro 10.000,00 e non superiore a euro 20.000,00, potrà essere richiesto entro i seguenti limiti:
• fino a un massimo del 90% delle spese ritenute ammissibili nel caso il partenariato ricomprenda solo ODV e/o APS;
• fino a un massimo del 50% qualora il partenariato ricomprenda, in qualunque ruolo, una o più fondazioni del Terzo settore, di cui al paragrafo 4.
Il progetto deve obbligatoriamente essere cofinanziato per la parte non coperta dal contributo regionale fino alla concorrenza del valore progettuale determinato sulla base della spesa ammissibile. Ai fini della verifica della capacità di sostenere finanziariamente il progetto, le risorse finanziarie che costituiscono la quota di cofinanziamento devono essere specificate in sede di presentazione della domanda, distinguendone le fonti, sulla base degli impegni già formalmente assunti dai competenti organi deliberanti di ciascuna delle fonti medesime. A garanzia della sostenibilità
del progetto, non potranno essere presentati a finanziamento progetti il cui valore complessivo ammissibile risulti superiore al totale delle entrate risultanti dal conto economico dell’ultimo bilancio consuntivo approvato del soggetto proponente. A tal fine sarà preso in considerazione il totale complessivo delle entrate dei conti economici degli enti partecipanti.
Il co-finanziamento (almeno il 10% del valore progettuale ammissibile o il 50% per i partenariati che coinvolgono fondazioni di cui al paragrafo 4.) deve necessariamente consistere in un apporto monetario: non è considerata valida ai fini della valutazione della quota di cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari o di altro tipo di risorse a carattere figurativo o non finanziario. Il cofinanziamento in misura superiore alle suindicate percentuali minime, sia con risorse proprie che da parte di altri soggetti pubblici o privati, costituirà elemento premiante ai fini della valutazione.
Non sono ammessi contributi finanziari di alcun tipo, neanche su base spontanea o volontaria, a carico dell’utenza destinataria delle iniziative o dei progetti.
Non sono ammesse a finanziamento azioni progettuali che risultino già destinatarie di altri contributi pubblici europei, nazionali o regionali.
9.1 - LIMITI DI ELEGGIBILITÀ DELLE SPESE
Ai fini dell’individuazione della disciplina regolativa dei principi generali di riferimento di gestione contabile, della congruità dei costi, ivi inclusi quelli relativi alle risorse umane, e dell’ammissibilità delle spese, nonché dei massimali di costo, trova attuazione - per quanto non esplicitato nel presente Avviso - la LR n. 7/2000 e la normativa di riferimento regionale.
Inoltre, si applicano i seguenti limiti di spesa:
• le spese di segreteria, monitoraggio e rendicontazione non potranno superare globalmente il 10% del valore complessivo del progetto;
• le spese di affidamento a enti terzi di specifici servizi o attività, a cui si potrà far ricorso unicamente in caso di mancanza di professionalità e competenze interne ed entro i limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti, non potranno superare complessivamente il 30% del valore del progetto. L’affidamento richiede apposito contratto o lettera commerciale o lettera d’incarico che ne evidenzi la necessità, la capacità tecnica, l’attività affidata, la modalità di esecuzione e il dettaglio della spesa e non deve riguardare le funzioni di direzione, coordinamento, organizzazione, gestione o monitoraggio;
• le spese relative ad incarichi professionali a persone fisiche con rapporto di lavoro autonomo (nel limite del 20% del valore complessivo del progetto), a cui si potrà far ricorso unicamente in caso di mancanza di professionalità e competenze interne ed entro i limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti, dovranno prevedere compensi in linea con i valori di mercato rilevati dagli enti competenti quali, ad esempio, Camere di Commercio e Ordini professionali, e rientrare nei limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti: euro 80,00 lordo orari ovvero euro 400,00 lordi per l’intera giornata. Corrispettivi ritenuti anomali o incongruenti saranno segnalati agli enti competenti per le dovute valutazioni di competenza. L’affidamento richiede apposito contratto o lettera commerciale o lettera d’incarico che ne evidenzi la necessità, la capacità tecnica, l’attività affidata, la modalità di
esecuzione e il dettaglio della spesa e non deve riguardare le funzioni di direzione, coordinamento, organizzazione, gestione o monitoraggio;
• le spese per acquisto di beni, materiali, arredi e attrezzature di valore unitario massimo di euro 516,46 (IVA inclusa), a condizione che risultino indispensabili per la realizzazione delle attività del progetto dovranno essere contenute entro il limite del 20% del valore complessivo del progetto;
• le spese per l’acquisto di derrate alimentari non destinate alla distribuzione a persone svantaggiate, ovvero all’utilizzo nell’ambito di attività assistenziali, didattiche o formative a carattere continuativo o ricorrente e funzionalmente indispensabili alla realizzazione del progetto devono essere contenute entro il limite del 5% del valore progettuale.
I suddetti limiti percentuali di spesa, rispetto al valore complessivo del progetto, non possono essere superati né in fase di presentazione della domanda di contributo (il mancato rispetto di tali limiti è causa di inammissibilità del progetto) né successivamente al momento della presentazione della relazione e del rendiconto finale (il superamento delle percentuali rispetto al costo totale a consuntivo delle attività comporta il mancato riconoscimento delle eventuali quote eccedenti).
Per quanto riguarda la rendicontazione delle spese di personale, il rimborso spese dei volontari, l’affidamento degli incarichi retribuiti a titolari di cariche sociali, la compatibilità fra le qualifiche di associato, lavoratore e volontario, nonché la diversa qualifica di ODV e APS con le conseguenti ricadute, si rinvia alle Note del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 2088 dd. 27 febbraio 2020, n. 6214 dd. 9 luglio 2020 (cfr. pag. 2), n. 18244 dd. 30 novembre
2021.
Tali note e, in ogni caso tutti gli orientamenti ministeriali, costituendo interpretazione autentica delle disposizioni del Codice del Terzo settore, saranno rigorosamente applicate dallo scrivente Servizio.
Resta inteso che dovrà essere rispettato, sempre e comunque, il rapporto fra volontari e lavoratori, rispettivamente previsto per le ODV e le APS dagli articoli 33 e 36 del d.lgs. 117/2017.
9.2 - SPESE AMMISSIBILI
In sede di verifica amministrativo-contabile, per essere ammissibile, una spesa deve essere:
- pertinente e imputabile direttamente ed esclusivamente alle attività oggetto del contributo;
- effettivamente sostenuta e contabilizzata, ossia deve essere stata effettivamente pagata e aver dato luogo a registrazioni contabili in conformità alle disposizioni normative, ai principi contabili nonché alle specifiche prescrizioni in materia;
- giustificata con documenti fiscalmente validi (fattura quietanzata o documento equivalente intestato al soggetto capofila o ai partner). Gli scontrini fiscali sono ammessi quale documento giustificativo della spesa solo se provano che i costi sostenuti sono riferibili al soggetto beneficiario del contributo (cd. scontrino parlante) e permettono di conoscere la natura del bene o servizio acquistato. La quietanza può essere dimostrata anche da documenti contabili di valore probatorio equivalente;
- riferibile temporalmente al periodo di realizzazione del progetto: le spese devono quindi essere sostenute non prima della data di avvio dell’attività – comunque dopo la data di presentazione della domanda - e non dopo la data di
conclusione, ad eccezione delle spese per attività di rendicontazione che possono essere sostenute e pagate anche dopo la conclusione delle attività progettuali, ma comunque entro il termine di rendicontazione alla Regione.
Ogni titolo di spesa originale (fatture, cedolini paga, ecc.) dovrà riportare apposita dicitura (eventualmente anche tramite timbro) con l’indicazione del progetto di riferimento e dell’imputazione dell’importo al progetto.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’autenticazione e la registrazione degli Accordi Temporanei di Scopo di cui al paragrafo 4.1.
Sono ammissibili le spese per affitto di locali o noleggio di beni o attrezzature destinati esclusivamente alla realizzazione delle attività progettuali; le spese per affitti o noleggi collegate alla prestazione di servizi (es. noleggio veicoli con conducente, affitto sala con servizio pulizia o catering, etc.) sono da ricondursi interamente alla categoria dell’affidamento a terzi anche ai fini della verifica dei relativi limiti percentuali.
Analogamente, le spese per l’acquisto di spazi, fisici o digitali, per finalità promozionali o pubblicitarie (annunci su stampa, domini o profili web, spazi per affissioni), sono da riferirsi alla categoria dell’affidamento di servizi a terzi.
Le spese assicurative specifiche per la realizzazione delle attività dei progetti, non già coperta da altre linee contributive, sono ammesse limitatamente al periodo di realizzazione e sono soggette ai limiti percentuali previsti per le spese per l’affidamento di servizi a enti terzi.
Le spese per prestazioni di lavoro rese a favore di ODV-APS-Fondazioni di cui al paragrafo 4. nelle diverse forme previste dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 (Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183) sono imputabili anche pro quota: tali spese sono considerate al lordo, con esclusione dell’imposta regionale attività produttive, a condizione che risultino da formale nota di incarico di svolgimento di attività in relazione al progetto, con indicazione delle ore di attività destinate esclusivamente all’attività del progetto, e la relativa prestazione sia attestata da specifica nota di rilevazione (foglio presenze o simile) e sia direttamente ed esclusivamente riferibile all’attività per la quale viene richiesto il contributo. In tal caso, ai fini dei controlli sulla rendicontazione dovranno essere conservati la dichiarazione, certificata dalla struttura competente e sottoscritta dal legale rappresentante del datore di lavoro, attestante la retribuzione oraria lorda spettante al dipendente, maggiorata della quota dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro, la nota di conferimento di incarico (con l’indicazione delle ore dedicate al progetto) controfirmata dal dipendente, il foglio presenze dal quale risultino, giorno per giorno, le ore lavorate e le specifiche prestazioni rese, ogni cedolino/busta paga con timbro di imputazione al progetto e relativa quietanza e, per le ritenute, copia del modello F24 quietanzato.
Rimangono fermi i vincoli previsti dalla vigente normativa nazionale e regionale applicabile, quale a mero titolo di esempio, oltre a quella giuslavoristica e fiscale:
- D.Lgs. n. 117/2017 “Codice del Terzo settore”, Titolo III, Titolo IV, articoli 32, commi 1 e 33, articoli 35, commi 1 e 36 con il rinvio a “(…) fatto comunque salvo quanto disposto dall'articolo 17, comma 5 (…)”;
- Legge regionale 7/2000, articolo 31.
Dovranno essere regolarmente versati i relativi oneri (previdenziali, assistenziali e fiscali) nonché gli emolumenti che dovranno essere corrisposti nel rispetto della normativa sul pagamento con modalità tracciabili e antiriciclaggio su conto corrente bancario/postale intestato al soggetto beneficiario.
Se l’IVA costituisce un costo, realmente sostenuto e non recuperabile dal soggetto proponente, questa voce rientra tra le spese ammissibili.
L’attività dei volontari per la realizzazione del progetto non potrà essere retribuita in alcun modo, e ai singoli volontari potranno essere rimborsate, a piè di lista, soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate (come vitto, viaggio e alloggio) per l’attività prestata, entro i limiti massimi indicati dall’articolo 17 del CTS e dai D.P.Reg. 141/2014 e 265/2014.
Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfettario (art. 17, comma 3, del CTS).
Ferma la responsabilità dell’ente richiedente in caso di omesse o mendaci dichiarazioni, ove si rilevino anomalie, irregolarità, inadempienze, fattispecie elusive ovvero violazioni delle disposizioni del Codice del Xxxxx Xxxxxxx, si provvederà alle dovute segnalazioni alle autorità competenti.
Il partner di progetto è tenuto a rendicontare al Capofila con le stesse modalità di rendicontazione del Capofila alla Regione siccome previste dal presente Avviso e dalla vigente normativa.
9.3 - SPESE NON AMMISSIBILI
Non sono ammessi a rimborso le seguenti spese:
- spese che non siano direttamente ed esclusivamente imputabili all’iniziativa o al progetto: non sono quindi finanziabili le spese di funzionamento neanche nel caso dell’utilizzo delle strutture e delle attrezzature del capofila o dei partners, in quanto carenti del requisito dell’esclusività;
- spese di progettazione;
- spese per l’acquisto di beni usati;
- spese per l’acquisto di telefonia mobile, macchine fotografiche analogiche o digitali, lenti e obiettivi fotografici, monopattini e biciclette elettrici, droni, dispositivi indossabili (smartwatches, earphones etc);
- microcredito;
- spese di ristrutturazione o manutenzione ordinaria o straordinaria di beni immobili;
- spese in conto capitale (che comportino aumento di patrimonio) e per acquisto di beni di valore unitario superiore a euro 516,46 IVA compresa o non indispensabili per la realizzazione delle attività del progetto;
- spese derivanti dal calcolo di valorizzazione monetaria di servizi o dell’attività di volontariato;
- compensi per prestazioni svolte dagli amministratori e dai soci, nonché da loro coniugi, parenti o affini, del proponente, dei partners e dei collaboratori;
- spese per l’acquisto di schede SIM, abbonamenti e ricariche telefoniche;
- spese per imposte e tasse, compresa l’imposta sugli intrattenimenti (SIAE), ove dovuta;
- spese di rappresentanza (spese per beni o servizi erogati o distribuiti gratuitamente con finalità promozionali o di pubbliche relazioni, somministrazione di alimenti o bevande destinati alla collettività);
- spese per iscrizione a corsi, attribuzione di premi in denaro e assegnazione di borse di studio;
- ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata ed esclusivamente riconducibile alla realizzazione del progetto, o priva di una specifica destinazione.
10 - VERIFICA DI AMMISSIBILITÀ E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
Il Servizio politiche per il Terzo settore esegue l’attività istruttoria formale sulla base della documentazione presentata e delle informazioni dalla stessa desumibili secondo le disposizioni di cui all’articolo 36, comma 6, della L.R. 7/2000 e, ai sensi di quanto previsto dall’art. 71, comma 1, del D.P.R. 445/2000, dispone controlli a campione sulla veridicità delle autocertificazioni in numero non inferiore al 5% delle domande ritenute ammissibili.
Il mancato riscontro alle richieste di integrazione documentale avanzate in sede istruttoria entro il termine stabilito costituisce causa di inammissibilità o di esclusione, restando esclusa qualsivoglia responsabilità dell’Amministrazione regionale per il caso di errata comunicazione dei recapiti dei richiedenti oppure malfunzionamento o disattivazione della casella PEC dagli stessi indicata ovvero qualora, per disguidi tecnici o di altra natura ovvero per qualsiasi altro motivo, tale documentazione non pervenga all’indirizzo di destinazione entro il termine previsto.
Le domande risultate ammissibili a seguito dell’attività istruttoria sono valutate da apposita Commissione nominata con decreto del Direttore centrale successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo e composta da esperti del settore. In capo ai commissari non deve sussistere causa ostativa alla nomina ai sensi dell’art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e dell’art. 7 del D.P.R. n. 62/2013. La partecipazione ai lavori della Commissione avviene a titolo gratuito. La Commissione procederà alla valutazione dei progetti utilizzando la griglia di valutazione di seguito indicata:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROGETTI | |||
CRITERI | INDICATORI | PUNTEGGI | |
A. REQUISITI OGGETTIVI | MASSIMO 5 PUNTI | ||
A1. Collaborazioni con enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore). | Coinvolgimento enti pubblici e privati | 0 -5 fino a 5 punti a seconda del numero delle collaborazioni documentate | |
B. CARATTERISTICHE PROGETTO | MASSIMO 55 PUNTI | ||
B1. Congruità, coerenza, completezza e rispondenza del progetto presentato rispetto agli obiettivi, alle aree prioritarie di intervento e alle attività di interesse generale. | - Analisi del contesto - Rilevazione dei bisogni - Coerenza dei bisogni con obiettivi, aree di intervento e azioni - Individuazione risultati attesi - Individuazione numero e tipologia dei destinatari dell’intervento | 0-25 | |
B2. Efficacia e completezza progettuale | - Efficacia delle azioni previste rispetto ai risultati attesi - Completezza progettuale in termini di definizione delle singole azioni e dei ruoli dei partners | 0-25 |
B3. Dimensione di realizzazione del progetto e impatto sul territorio. | Ricaduta delle azioni sul territorio con particolare attenzione all’estensione territoriale e alla valorizzazione delle realtà che vi operano | 0-5 |
C. ELEMENTI FINANZIARI | MASSIMO 40 PUNTI | |
C1. Ammontare del cofinanziamento | 1 punto per ogni punto percentuale di cofinanziamento aggiuntivo rispetto al minimo previsto fino a un massimo di 10 punti | 0-10 |
C2. Capacità realizzativa del progetto | Rapporto tra valore del progetto ed entrate totali del soggetto proponente quale somma delle entrate totali risultanti dall’ultimo bilancio consuntivo/rendiconto approvato da ciascun componente del partenariato | 0-10 Fino al 50%: 10 punti Oltre il 50% fino al 55%: 8 punti Oltre il 55% fino al 60%: 6 punti Oltre il 60% fino9 al 65%: 4 punti Oltre il 65% fino al 70%: 2 punti Oltre il 70% 0 punti |
C3. Qualità della spesa | Coerenza del piano finanziario con le attività previste in funzione dei risultati attesi | 0-10 |
C4. Capacità operativa diretta | Minore incidenza delle spese di affidamento a terzi sul totale del valore del progetto. | 0-10 1 punto per ogni punto percentuale inferiore al 30% |
TOTALE GENERALE (A+B+C) | 100 |
Ai fini dell’idoneità al finanziamento, ciascun PROGETTO dovrà conseguire un punteggio complessivo non inferiore a 60.
Al termine della valutazione, da completare entro 90 giorni dalla scadenza della presentazione delle domande, la Commissione formerà due graduatorie distinte, rispettivamente, per i progetti definiti al paragrafo 5 e al paragrafo 5.1. I progetti utilmente collocati in graduatoria saranno ammessi a finanziamento fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili, con le modalità indicate al paragrafo 11. Ciascuno dei budget indicati al paragrafo 5 e al paragrafo 5.1 non interamente utilizzato per il finanziamento dei progetti utilmente collocati nella graduatoria di pertinenza potrà finanziare, anche parzialmente, eventuali maggiori fabbisogni riscontrati ai fini del finanziamento della graduatoria parallela.
A parità di punteggio, risulterà prevalente il progetto che alla lettera B1 ha conseguito il maggior punteggio; in caso di ulteriore parità, sarà data priorità al progetto che ha conseguito il maggior punteggio alla lettera C3 della griglia di valutazione.
I progetti utilmente collocati in ciascuna graduatoria presentati da partenariati composti – tra gli altri – da una o più fondazioni del Terzo settore potranno essere finanziati fino alla concorrenza massima di euro 100.000,00.
Le graduatorie definitive, approvate dal Direttore centrale competente in materia, verranno pubblicate sulla pagina web xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata.
Eventuali sopravvenienze finanziarie che dovessero intervenire successivamente alla pubblicazione del presente avviso, saranno utilizzate per il finanziamento dei progetti utilmente collocati in graduatoria fino ad esaurimento delle risorse medesime.
11. - MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
Ai fini dell’adozione del provvedimento di concessione e liquidazione del contributo i soggetti ammessi a finanziamento dovranno trasmettere tramite PEC, entro 3 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria sul sito regionale a pena di decadenza, la seguente documentazione:
a) richiesta formale di anticipo;
b) comunicazione di avvio delle attività;
c) ATS redatto in forma di scrittura privata autenticata;
d) comunicazione degli estremi identificativi del conto corrente bancario/postale intestato al soggetto beneficiario, nel quale transiteranno tutti i movimenti finanziari relativi alle attività previste dal progetto;
e) comunicazione relativa agli adempimenti di cui alla L. 124/2017, art. 1, commi 125-129.
La Regione si riserva di richiedere ai soggetti ammessi al finanziamento documentazione diversa o integrativa, qualora necessario nell’ambito del procedimento.
Il finanziamento sarà erogato in due distinte quote:
a) una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura dell’80 per cento del finanziamento concesso, una volta ricevuti i documenti richiesti;
b) una seconda quota, a titolo di saldo, ad avvenuta presentazione ed approvazione della rendicontazione finale ed in seguito all’effettivo trasferimento delle risorse da parte del Ministero.
12. - VARIANTI PROGETTUALI
Su richiesta motivata del soggetto attuatore, durante l’attuazione del progetto potranno essere autorizzate eventuali modifiche delle attività come descritte nella proposta progettuale approvata, a condizione che le stesse non alterino significativamente l’impianto e le finalità del progetto approvato. Non sono ammesse per l’intero periodo di durata dell’Accordo di Programma 2021 (4 novembre 2023) modifiche di qualunque genere della composizione dei partenariati costituiti come previsto dal paragrafo 4.1.
Le eventuali variazioni compensative al piano finanziario dell’importo relativo alle macrovoci (in aumento o diminuzione), entro i limiti fissati al punto 9.1, dovranno essere preventivamente comunicate ed autorizzate.
Non possono essere autorizzate variazioni compensative che comportino modifica di elementi costitutivi del punteggio assegnato in sede di valutazione.
Eventuali variazioni compensative all’interno di ogni macrovoce non saranno soggette ad autorizzazione ma dovranno essere comunicate e motivate all’atto della presentazione della rendicontazione e della relazione finale.
13. - TRASPARENZA, PUBBLICITÀ E PRIVACY
Il presente Avviso pubblico è pubblicato sul sito web istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx. Dall’assegnazione del finanziamento regionale discende l’obbligo per i soggetti attuatori e partners del finanziamento di evidenziare, in ogni atto, documento ed iniziativa realizzate in attuazione del progetto, con dicitura che lo stesso “è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali”. L’utilizzo del/dei loghi ufficiali del Ministero e della Regione Friuli Venezia Giulia è soggetto a previa autorizzazione rilasciata a seguito di richiesta da parte del beneficiario.
I dati personali raccolti dalla Regione nello svolgimento del procedimento amministrativo vengono utilizzati esclusivamente per le operazioni relative al procedimento attivato con il presente Avviso ed in conformità alla normativa vigente in materia di privacy (protezione dei dati personali). I dati a disposizione possono essere comunicati a soggetti pubblici e privati ove previsto da norme di legge o di regolamento, quando la comunicazione risulti necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali nell’ambito del presente procedimento. All’interessato spettano i diritti previsti dal Capo III “Diritti dell'interessato” del Regolamento (UE) n. 679/2016, tra cui il diritto di reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Il Titolare del trattamento dei dati personali è la Regione Friuli Venezia Giulia, rappresentata dal Presidente. Il Responsabile della protezione dei dati (RPD) ai sensi degli articoli 37- 39 del Regolamento (UE) è il Direttore centrale per particolari funzioni, ai sensi della D.G.R. n. 423/2020. Insiel S.p.A. è stata nominata il Responsabile del trattamento dei Dati Personali (DPO), ai sensi dell’articolo 4, punto 8) e 28 del Regolamento (UE), connesso all’erogazione dei servizi oggetto del “Disciplinare per l’affidamento in house delle attività relative allo sviluppo e gestione del Sistema Informativo Integrato Regionale e delle infrastrutture di telecomunicazione da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alla Società Insiel S.p.A.”.
La partecipazione all’Avviso costituisce liberatoria ai fini della pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni di cui al D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33, fatti salvi i dati sensibili.
14. – MONITORAGGIO FINALE E RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI FINANZIATI
I progetti ammessi a finanziamento saranno oggetto di monitoraggio finale e di verifica delle rendicontazioni delle spese sostenute. Al fine di consentire al Ministero di disporre di dati statistici utili a verificare l’efficacia ed efficienza degli interventi posti in essere, i beneficiari dovranno trasmettere, contestualmente alla relazione e alla rendicontazione finale, una scheda di monitoraggio finale degli interventi redatta in conformità allo schema predisposto dalla Regione. Tale scheda dovrà contenere indicatori di risultato coerenti con i contenuti delle azioni finanziate.
Entro il termine del 31.10.2023 i beneficiari dovranno trasmettere esclusivamente via PEC all’indirizzo xxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx, e utilizzando la specifica modulistica che sarà resa disponibile dalla Regione, la relazione finale sulla realizzazione complessiva delle attività previste nel progetto e sui risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmati, nonché il rendiconto finale redatto secondo l’impostazione del piano finanziario, comprensivo della certificazione finale circa l’ammontare dei contributi pubblici o privati ricevuti per la medesima attività, accompagnato da un elenco analitico dei giustificativi delle spese sostenute ai sensi dell’articolo 43 della LR n. 7/2000 e dell’articolo 41 della LR 23/2012, distinto per macro voci di spesa. Le fatture o i giustificativi di spesa, regolarmente quietanzati,
dovranno essere conservati in originale e messi a disposizione degli uffici competenti per esercitare l’eventuale attività di controllo.
Dovranno essere conservati, altresì, i contratti e le lettere commerciali o di incarico relative all’affidamento di attività a enti terzi, professionisti o altri lavoratori autonomi.
Con particolare riferimento ai costi di “personale con contratto di lavoro dipendente o assimilato”, sempreché utilizzato in specifiche mansioni (anche amministrative) direttamente ed esclusivamente connesse al progetto, ai fini dei controlli dovranno essere conservati:
- una dichiarazione, certificata dalla struttura competente e sottoscritta dal legale rappresentante del datore di lavoro, attestante la retribuzione oraria lorda spettante a ciascun dipendente, maggiorata della quota dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro;
- la nota di conferimento di incarico (con l’indicazione delle ore dedicate al progetto) controfirmata da ciascun dipendente;
- il foglio presenze redatto da ciascun dipendente e sottoscritto dal legale rappresentante del datore di lavoro dal quale xxxxxxxxx, giorno per giorno e mese per mese. le ore lavorate e le specifiche prestazioni rese esclusivamente per la realizzazione del progetto;
- Copia dei cedolini stipendio con dicitura (timbro) di imputazione al progetto;
- F24 a dimostrazione del versamento delle ritenute.
Qualora alcune spese relative al personale con contratto di lavoro dipendente o assimilato siano riferite in quota parte al progetto, sulla documentazione dovrà essere indicato l’importo effettivamente imputato.
Il soggetto capofila sarà responsabile verso la Regione della rendicontazione complessiva del progetto finanziato e dovrà conservare i propri documenti in originale e in copia quelli dei partners i quali, a richiesta, dovranno rendere disponibili gli originali per eventuali controlli.
Dovrà essere conservata anche l’eventuale documentazione informativa relativa al progetto (manifesti, brochure, informative su siti internet e altri media, ecc.), nonché tutto il materiale prodotto in relazione alle attività e iniziative connesse al progetto stesso.
15. - REVOCA E RIDETERMINAZIONE DEL FINANZIAMENTO
La Regione potrà disporre l’interruzione del progetto e la revoca del finanziamento qualora:
a) uno o più componenti del partenariato perdano i requisiti soggettivi di legittimazione previsti per la partecipazione al presente Avviso e per l’esecuzione delle attività di progetto;
b) uno o più componenti del partenariato cessino dallo svolgimento dell’attività di pertinenza o si sciolgano dal vincolo assunto con l’ATS;
c) uno o più componenti del partenariato non siano in regola con gli obblighi assicurativi dei volontari, come disposto all’articolo 18 del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo settore);
d) uno o più componenti del partenariato, compiano gravi inadempienze nell’attività di reporting e/o nella comunicazione dei dati inerenti al monitoraggio;
e) uno o più componenti del partenariato compiano gravi irregolarità contabili, rilevate in sede di controllo della rendicontazione o emerse in sede di eventuali controlli in itinere;
f) uno o più componenti del partenariato eroghino le risorse per attività a favore di destinatari diversi da quelli previsti dal progetto senza la previa autorizzazione della Regione;
g) siano apportate, rispetto al progetto approvato, variazioni sostanziali senza autorizzazione;
h) in via generale, vengano accertate gravi irregolarità e/o situazioni dalle quali risulti un uso delle risorse pubbliche non conforme alle finalità del presente Avviso o il mancato rispetto delle condizioni dallo stesso stabilite.
Il contributo concesso sarà in ogni caso oggetto di revoca, con obbligo di restituzione delle somme percepite secondo quanto previsto dall’articolo 49 della LR n. 7/2000, qualora:
a) il rendiconto non venga presentato nei termini indicati;
b) la spesa rendicontata risulti inferiore al 50% del contributo concesso.
Il contributo concesso sarà oggetto di rideterminazione, con riduzione proporzionale per il ripristino della quota percentuale originariamente concessa qualora:
a) la spesa ammissibile rendicontata, nei limiti del paragrafo 9.1 e del piano finanziario autorizzato, risulti inferiore a quanto assunto in sede di concessione del contributo;
b) le quote di cofinanziamento realizzate, anche con ricorso ad altri contributi pubblici o privati, risultino superiori a quanto originariamente dichiarato in sede di concessione del contributo.
Eventuali importi erogati e non spettanti vanno restituiti alla Regione secondo le modalità di cui all’articolo 49 della LR
n. 7/2000 a seguito dell’approvazione della rendicontazione finale.
La Regione si riserva in ogni caso di effettuare controlli e disporre eventuali atti di autotutela amministrativa anche nel corso della realizzazione dei progetti.
16. - CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
La Regione si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di revocare, modificare o annullare il presente Avviso pubblico, qualora ne ravvedesse l’opportunità per ragioni di pubblico interesse, senza che per questo i soggetti proponenti possano vantare diritti nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia. Con provvedimento del Direttore di Servizio competente potranno essere apportate modifiche di natura non sostanziale al testo del presente Avviso. La presentazione della domanda comporta l’accettazione di tutte le prescrizioni del presente Avviso.
17. - INFORMAZIONI
Per informazioni relative al presente Xxxxxx è necessario riferirsi alla Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, Servizio politiche per il Terzo settore (xxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxx.xx).
Il testo dell’Avviso, la modulistica e successivamente ogni altro atto relativo al procedimento saranno disponibili nel sito internet regionale xxx.xxxxxxx.xxx.xx – nella sezione dedicata.
18. FORO COMPETENTE
Per eventuali controversie derivanti o connesse al presente Avviso sarà competente in via esclusiva il Foro di Trieste.