VERBALE DI ACCORDO SUL BILANCIO 2011 DEL COMUNE DI CASTEL MAGGIORE
XXXXXXX XX XXXXXXX XXX XXXXXXXX 0000 XXX XXXXXX XX XXXXXX XXXXXXXX
tra l’Amministrazione Comunale di Castel Maggiore
e le XX.XX. CGIL-CISL-UIL confederali, di categoria e pensionati
In data odierna l'Amministrazione Comunale e le XX.XX. CGIL-CISL-UIL condividono di addivenire ad un accordo sul Bilancio di previsione 2011 del Comune di Castel Maggiore. Le parti, facendo seguito ai contenuti dell’accordo di mandato 2009-2014 sottoscritto in data 11 gennaio 2010, convengono di aggiornare alcuni punti del suddetto inserendo nuovi orientamenti, tenuto conto delle novità introdotte dalla Legge 30 luglio 2010 n. 122 e dalla Legge di Stabilità 2011.
Rispetto alla manovra del Governo che ha imposto forti tagli ai trasferimenti di risorse agli Enti Locali, le parti esprimono preoccupazione per la tenuta del sistema di welfare del nostro territorio e si impegnano ad individuare linee di indirizzo che vadano prioritariamente nella direzione di tutelare l’assetto dei servizi erogati dal Comune. La manovra straordinaria, che pesa per il 65% sulle spalle degli Enti Locali, prevede che i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti subiscano una riduzione netta dei trasferimenti dallo Stato di 1.5 miliardi di Euro nel 2011 e 2.5 miliardi di Euro nel 2012. Il taglio lineare ai bilanci 2011 sul territorio metropolitano sarà di circa 40 milioni di Euro, cui vanno aggiunti gli effetti delle nuove regole del Patto di Stabilità. Al taglio sui trasferimenti agli EE.LL. sopra indicato va aggiunto quello per la Regione Xxxxxx- Romagna, pari a 341 milioni di Euro nel 2011 (390 milioni di Euro nel 2012), oltre ai tagli che graveranno sui singoli Ministeri, che a loro volta nel 2011 riceveranno circa un 10% in meno rispetto al 2010.
In questo quadro, assolutamente insostenibile, si evidenziano i tagli di risorse umane ed economiche alla scuola pubblica che stanno scaricando nuovamente sugli Enti locali un peso già eccessivo e rendono necessario un forte impegno politico della Regione Xxxxxx- Romagna.
Le parti esprimono un giudizio negativo e condiviso sul peggioramento del quadro di riferimento normativo nazionale che, a fronte di un ulteriore e consistente taglio dei trasferimenti agli Enti locali, di una sostanziale conferma dei meccanismi del Patto di stabilità, di un blocco del turn-over e di un taglio del 50% del personale con contratti precari, non consente agli Enti Locali di compensare gli effetti della manovra con interventi di carattere strutturale che siano effettivamente in grado di recuperare tutte le risorse necessarie per garantire lo stesso livello quali-quantitativo di erogazione dei servizi. Per gli Enti Locali del nostro territorio e per il Comune di Castel Maggiore gli effetti rischiano di essere devastanti.
Le parti ritengono fondamentale, insieme alla lotta all’evasione fiscale, riaffermare il principio dell’autonomia fiscale degli EE.LL. poiché, dopo la scelta di abolire l’ICI prima casa e la contestuale e successiva politica di decretazione, non è stato più consentito ai Comuni di esercitare un motivato ed equo incremento delle entrate.
Per questo le parti si sono già mobilitate in modo condiviso, attraverso iniziative specifiche e mirate, finalizzate anche a rivendicare norme legislative che consentano ai Comuni di:
- ottenere la compensazione dei maggiori oneri sostenuti per garantire il funzionamento dei servizi educativi e scolastici di competenza dello Stato (es. scuole dell’infanzia);
- poter decidere, all’interno di una determinata percentuale, la rivalutazione degli estimi catastali per le proprietà immobiliari diverse dalla prima casa.
Le parti ribadiscono la necessità di continuare a chiedere al Governo, facendo fronte comune in tutte le sedi proprie, una revisione del meccanismo di applicazione del Patto di Stabilità che sia conseguente all'andamento del ciclo economico e soprattutto più allineato rispetto alle reali dinamiche finanziarie degli EE.LL.
Le parti danno un giudizio positivo sulla proposta di Xxxxx Regionale, già approvata dalla Giunta, che istituisce la “regionalizzazione” del Patto di Stabilità e fornirà quindi una “leva” sulla quale poter fare affidamento, attraverso un metodo concertato anche con le forze sociali, per ottenere una “compensazione degli obiettivi di competenza” di area vasta in ottica federalista in modo da liberare risorse necessarie a favorire la ripresa economica, lo sviluppo e l’occupazione.
Sempre in quest’ottica le parti sottolineano l'importanza del “Patto regionale per attraversare la crisi, salvaguardando capacità produttive e professionali, occupazione competitività e sicurezza sociale” sottoscritto a maggio 2009, che va rivisto e riproposto sul piano dello sviluppo alla luce della manovra del Governo.
Le parti ritengono che la crisi economica, sociale e occupazionale che investe fortemente i settori pubblici e privati del nostro territorio sia tutt'altro che superata e che rappresenti una priorità da affrontare sia sul versante dell’iniziativa a livello nazionale, sia sul versante locale del sostegno alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie e per incentivare le politiche attive del lavoro attraverso l'utilizzo della formazione e della riqualificazione professionale.
Le parti ritengono di definire le seguenti priorità di intervento:
1. Lotta all’evasione fiscale e tariffaria.
Il Comune di Castel Maggiore è già impegnato, con i limiti delle risorse di cui dispone, nella verifica costante dell’evasione/elusione tributaria di competenza e, per incrementare ulteriormente la lotta all’evasione fiscale e alle false dichiarazioni ISEE sulle tariffe, ha in essere uno specifico protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza. L'impegno è quello di proseguire nella stessa direzione e implementare, anche attraverso la destinazione di risorse dedicate e personale, il contrasto a questi fenomeni anche con l'impiego di risorse sempre più idonee, che consentano di raggiungere quei 200.000,00€ di recupero complessivo da evasione tributaria previsti dal bilancio 2011 (con un incremento stimato in 40000 euro rispetto all'anno 2010).
2. Misure di sostegno alle famiglie colpite dalla crisi.
E’ necessario confermare, rilanciare, integrare e diffondere i fondi a sostegno delle lavoratrici, dei lavoratori e delle famiglie colpite dalla crisi. Il Comune di Castel Maggiore a questo proposito ha istituito nel 2010 un contributo straordinario per lavoratrici e lavoratori in difficoltà mirato al sostegno al canone di locazione e alla prevenzione degli sfratti per morosità. Questo Fondo, che si inserisce a pieno titolo nel più complessivo impegno del Comune e del Distretto Pianura Est per contrastare la crisi, potrà avvalersi per il 2011 anche del contributo di Fondazioni bancarie e altri soggetti privati. A tale proposito si potranno anche utilizzare gli strumenti previsti dalla legislazione vigente.
3. Misure per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Il Comune di Castel Maggiore ha costituito nei mesi scorsi un Tavolo sulla crisi, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzione sui temi dell'occupazione e della formazione;
è ora possibile pensare ad un ampliamento di questa esperienza per promuovere un confronto tra gli stessi interlocutori e definire un piano strategico di sviluppo economico in grado di puntare sull’innovazione dei prodotti, sulla riorganizzazione delle imprese e sulla ricerca tecnico-scientifica. Con riferimento alle situazioni di crisi aziendali presenti sul territorio, l'Amministrazione si impegna a continuare ad intervenire sui tavoli insieme alle XX.XX. territoriali e provinciali con l'intento di evitare chiusure e delocalizzazioni, per salvaguardare i posti di lavoro e per mantenere la vocazione industriale del territorio. Le XX.XX. dal canto loro si impegnano a garantire il coinvolgimento dell'Ente comunicando in modo tempestivo e diretto al Comune l'eventuale apertura di vertenze territoriali e il loro andamento nel corso del tempo.
4. Infrastrutture del territorio.
Realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano, vera priorità per la mobilità sia urbana che metropolitana, e realizzazione definitiva del servizio di trasporto metropolitano integrato. Vanno individuate, progettate e rapidamente e realizzate quelle infrastrutture, materiali ed immateriali, che possono decongestionare il traffico sulla città di Bologna e i centri limitrofi, come per esempio la Nuova Galliera.
5. Salvaguardia del sistema di welfare.
Le parti convengono che la programmazione e gli investimenti dei prossimi anni siano rivolte maggiormente e prioritariamente a:
- l'offerta di servizi per la fascia 0-3 anni;
- il diritto alla scuola per l'infanzia, la sua qualificazione ai diversi livelli;
- la qualificazione della rete dei servizi per l'infanzia e a sostegno della famiglia e della genitorialità. In tale area si collocano gli interventi a favore delle famiglie colpite dalla crisi oltre alle misure rivolte direttamente ai minori in condizioni di disagio e di abbandono, su cui la stessa RER ha recentemente impegnato nuove risorse per la programmazione locale;
- il potenziamento delle politiche rivolte ai giovani, nello specifico per il contrasto alla dispersione scolastica e la promozione del benessere, della formazione mirata, per la promozione del tempo libero;
- la piena attuazione degli accordi provinciali e territoriali per l’integrazione scolastica degli alunni disabili (L.104/1992) e la definizione di politiche mirate alla massima autonomia possibile dei disabili, nei diversi momenti di vita;
- il consolidamento delle politiche per la non autosufficienza. Il triennio 2011/2013 si presenta molto complesso per quanto riguarda le politiche per la non autosufficienza. Anche alla luce del taglio del Fondo Nazionale per la non Autosufficienza, le parti concordano sull’individuazione delle priorità all’interno della concertazione con le XX.XX. nell’ambito della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria;
- la promozione di forme di partecipazione alla vita pubblica degli anziani e l'invecchiamento attivo.
6. Politiche della casa.
Va riconfermata la volontà di dare massima diffusione allo strumento del canone concordato incentivando la prosecuzione e l'implementazione delle attività e dei servizi dell'Agenzia Metropolitana per l'Affitto, da rivolgere anche al patrimonio immobiliare delle ASP e ricercando il coinvolgimento delle Fondazioni bancarie. Per quanto riguarda il Fondo sociale per l'affitto, l'Amministrazione si impegna a mantenere la quota percentuale rispetto allo stanziamento regionale destinata nel 2010, già superiore all'obbligo di legge. Xxxxx inoltre riconfermate tutte le iniziative già in campo volte a: a) assegnare in tempi rapidi le case popolari, anche sperimentando forme innovative di ripristino che consentano all'Ente di superare il blocco delle spese di investimento imposto dal Patto di Stabilità; b) prevenire le situazioni di sfratto per morosità, confermando tra le altre cose la possibilità
di immediato ricalcolo dei canoni per gli assegnatari di alloggi popolari colpiti da riduzioni di reddito in conseguenza della crisi economica; c) controllare la veridicità delle dichiarazioni dei redditi e degli adempimenti previsti dalla legge per ottenere esenzioni ICI e agevolazioni fiscali.
7. Sistema tariffario.
A livello generale, e in conseguenza della sempre minore disponibilità di risorse, è sempre più necessario improntare l'intero sistema tariffario ed eventuali variazioni dello stesso a principi di equità, progressività e salvaguardia dei redditi più bassi. Per fare questo il Comune confermerà per i servizi che già lo prevedono la richiesta di presentazione della dichiarazione ISEE, applicando le rette/tariffe massime in assenza di questo requisito, e si rende disponibile a studiare nuove ipotesi e modelli di tariffazione che garantiscano i redditi da lavoro dipendente e da pensione.
8. Politiche per gli appalti.
In caso di problematiche sopraggiunte tra l'impresa e i lavoratori in occasioni di cambio di appalto, per questioni legate alla salute e alla sicurezza, per problemi connessi alla errata/mancata applicazione del contratto di riferimento, per mancata/non regolare corresponsione della retribuzione e in caso di nuove procedure di appalto, l'Amministrazione comunale conferma la propria disponibilità ad incontri e confronti specifici con le XX.XX.
Castel Maggiore (Bo), ../02/2011
Servizi a domanda individuale anno 2011
Servizio | Costi € | Entrate € | Copertura |
Xxxxx Xxxx | 1.212.199 | 488.609 | 40,3% |
Pre-post Scuola | 150.373 | 120.000 | 79,8% |
Trasporto scolastico | 121.750 | 37.000 | 30,3% |
Centro estivo | 156.608 | 131.400 | 83,9% |
Refezione scolastica | 28.640 | 25.000 | 87,2% |
Trasporto anziani/handicap | 81.040 | 12.100 | 14,9% |
Podologia | 32.072 | 20.000 | 62,3% |
Telesoccorso | 3.893 | 2.000 | 51,3% |
Totale | 1.786.581 | 836.109 | 46,8% |
ASILO NIDO
numero utenti: 140 retta massima € 500,00 retta minima € 40,00
APPLICABILITA' DELLE RETTE:
All’interno dei valori sopra riportati (retta minima e retta massima), la retta, è pari al 2% ( aliquota invariata rispetto al 2010) del valore ISEE del nucleo così come individuato dal Regolamento per l’applicazione delle rette e delle tariffe dei Servizi Educativi. Per coloro che non presentano l’ISEE è applicata la retta massima. (La manovra sulle rette prevede che sostanzialmente non vi saranno aumenti tariffari per i redditi sopra i 17.000 euro Isee)
Sono previste agevolazioni o integrazioni nei seguenti casi:
• segnalazione dei Servizi Sociali, esaminata dalla competente commissione comunale, con una possibile riduzione della retta altrimenti attribuita. Su valutazione della stessa commissione sarà possibile anche procedere all’esenzione del pagamento della retta per un periodo limitato o per l’intero anno educativo;
• sconto del 15% sulla quota del secondo figlio per le famiglie che hanno contemporaneamente iscritti due bambini al nido comunale o ad altro servizio nido privato, conosciuto dall’Amministrazione, con frequenza di entrambi a tempo pieno;
• riduzione del 10% sulla retta personalizzata individuata per assenze prolungate per malattia, debitamente certificate, pari o superiori a 20 giorni di calendario successivi e continuativi. Nel caso in cui l’assenza sia a cavallo di due mensilità la decurtazione avverrà a consuntivo. Non rientreranno pertanto in tale ambito le assenze non giustificate o quelle dovute a motivi personali o familiari che peraltro, come esplicitato nel regolamento del nido, possono anche, oltre un certo limite, determinare la decadenza dall’iscrizione al servizio;
• integrazione della retta con quota annuale forfettaria per coloro che fruiscono del servizio di tempo prolungato nell’orario dalle 17.30 alle 18.00. L’entità economica di tale integrazione viene definita di anno in anno dalla Giunta contestualmente all’approvazione delle tariffe e delle rette;
• qualora inseriti, i non residenti pagheranno il 20% in più della retta massima annualmente stabilita a decorrere dal mutamento della residenza o, se non residenti, dalla data di inserimento, fatta salva la disponibilità del Comune di residenza di farsi carico di tale integrazione che in tal caso non verrà a ricadere sull’utente.
REFEZIONE SCOLASTICA
numero utenti: 1298 Tariffa giornaliera € 5,25
Soglia di riduzione calcolata utilizzando l’ISEE con conseguenti abbattimenti per i nuclei con ISEE uguale o inferiore a € 4.366,70 e € 6.658,30.
TRASPORTO SCOLASTICO
numero utenti A/R: 68 numero utenti non A/R: 100
retta per il servizio: € 400,00 per gli iscritti al servizio per l'intero anno di frequenza (andata e ritorno); € 200,00 per gli iscritti al servizio, per l'intero anno di frequenza, per il percorso di sola andata o solo ritorno; € 65,00 per uscite didattiche a pagamento (quota forfettaria ad uscita).
APPLICABILITA' DELLE RETTE
Di norma a tali rette non sono applicate riduzioni o agevolazioni tranne che su segnalazione del Servizio Sociale comunale e previa valutazione della Commissione competente per materia. Qualora l’iscrizione venga effettuata e accolta in corso d’anno, accoglimento subordinato ovviamente ai limiti di capienza che annualmente il servizio ha individuato, la retta verrà corrisposta in proporzione a decorrere dalla data di formalizzazione dell’istanza. L’unità minima di riferimento rimane comunque la mensilità. Agli utenti non residenti verrà applicata una maggiorazione del 20% sulla retta stabilita annualmente, fatta salva la disponibilità del Comune di residenza di farsi carico di tale integrazione che in tal caso non verrà a ricadere sull’utente.
PRE-POST SCUOLA
numero utenti pre scuola: 271 numero utenti post scuola: 374
retta per il servizio: € 165,00 per gli iscritti al servizio pre scuola della scuola dell’infanzia, delle scuole primarie a tempo pieno per l'intero anno di frequenza; € 165,00 per gli iscritti
al servizio post scuola della scuola dell’infanzia, delle scuole primarie a tempo pieno per l'intero anno di frequenza.
APPLICABILITA' DELLE RETTE
Di norma a tali rette non sono applicate riduzioni o agevolazioni tranne che su segnalazione del Servizio Sociale comunale e previa valutazione della Commissione competente per materia. Qualora l’iscrizione venga effettuata e accolta in corso d’anno, accoglimento subordinato ovviamente ai limiti di capienza che annualmente il servizio ha individuato, la retta verrà corrisposta in proporzione a decorrere dalla data di formalizzazione dell’istanza. L’unità minima di riferimento rimane comunque la mensilità. Agli utenti non residenti verrà applicata una maggiorazione del 20% sulla retta stabilita annualmente, fatta salva la disponibilità del Comune di residenza di farsi carico di tale integrazione che in tal caso non verrà a ricadere sull’utente.
CENTRO ESTIVO
numero utenti: 345
Retta fissa settimanale comprensiva del pasto € 95,00 APPLICABILITA' DELLE RETTE
Sono previste agevolazioni o integrazioni nei seguenti casi:
-su segnalazione dei Servizi Sociali, esaminate dalla competente commissione comunale sarà possibile procedere a riduzioni sull’attribuzione della retta per un periodo limitato o per la fruizione dell’intero servizio. In alcuni casi fortemente motivati potrà essere anche avvallata dalla stessa Commissione l’esenzione dal pagamento della retta settimanale;
-sconto del 20% sulla quota applicata a partire dalla quinta settimana frequentata da ciascun utente, anche se non fruite continuativamente, tra giugno e settembre di ciascun anno;
-agli utenti non residenti, non frequentanti le scuole del territorio in corso d’anno scolastico, verrà imputato il costo effettivo del servizio così come calcolato annualmente dal servizio comunale competente, fatta salva la disponibilità del Comune di residenza di farsi carico di tale integrazione che in tal caso non verrà a ricadere sull’utente.
SERVIZIO PODOLOGIA
numero utenti servizio ambulatoriale: 235 numero utenti servizio domiciliare: 45 Tariffa servizio ambulatoriale € 17,50 Tariffa servizio domiciliare € 30,60 APPLICABILITA' DELLE TARIFFE
Le tariffe ridotte del 50% in presenza di un solo arto.
PASTI A DOMICILIO
numero utenti: 20 Tariffa giornaliera € 6,20
APPLICABILITA' DELLE TARIFFE
La soglia di riduzione viene calcolata utilizzando l’ISEE. È previsto l'abbattimento per i nuclei con ISEE uguale o inferiore a € 6.658,30, mentre scatta l'esenzione con ISEE fino a 1.110,56 €. sono inoltre previste riduzioni del 70% per ISEE fino a 4.366,70 € e del 50% per ISEE fino a 6.658,30 €.
TRASPORTI SOCIALI
numero utenti trasporto centro diurno: 24 tariffa A/R centro diurno € 37,00 (mensile)
numero utenti trasporto CAP e scuole: 11
tariffa A/R CAP e scuole € 28,10 (mensile)
numero utenti per visite nel territorio comunale e fuori territorio: 32 tariffa singolo € 7,20
tariffa continuativa – mensile € 37,00
TELESOCCORSO
numero utenti: 12 Tariffa mensile € 16,00
APPLICABILITA' DELLE TARIFFE
Soglia di riduzione calcolata utilizzando l’ISEE. Abbattimenti previsti per i nuclei con ISEE uguale o inferiore € 6.658,30.
ORTI COMUNALI
numero utenti orti comunali: 111 Quota forfettaria annuale € 27,75
ASSISTENZA DOMICILIARE
numero utenti: n. 28 APPLICABILITA' DELLE TARIFFE
Tariffe suddivise per tipologia di intervento e soglie di ISEE condivise a livello di Distretto Socio-Sanitario.
CENTRO DIURNO
numero utenti: 25
retta massima € 440,00 retta minima € 1,00
APPLICABILITA' DELLE RETTE
La retta è personalizzata e calcolata sulla base dell'ISEE. Il servizio svolto nella giornata del sabato denominato “servizio integrativo” è calcolato ponendo come base imponibile la retta personalizzata dell’utente ripartita per il numero di giornate “base” pari a 20 e moltiplicata forfettariamente per 4 sabati. La retta risponde al criterio della quota personalizzata in relazione alla situazione economica del nucleo, estraendo l’utente anziano e il suo coniuge, ed è pari al 3,50% dell'ISEE.