COMUNE DI IGLESIAS
Azienda Committente |
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE - DSS COORDINATO INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI LUOGO DI LAVORO (art. 26, comma 1 lett. b, D.Lgs 81/08-art.9 D.Lgs 624/96) MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE O RIDURRE AL MINIMO I RISCHI DA INTERFERENZE (art. 26, comma 3, D.Lgs 81/08) |
DATORE DI LAVORO : Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxx RSPP : Xxxxxxxx Xxxxxxx
Data: 24 Ottobre 2017
Lavori
Affidamento per la messa in opera di 4 piezometri, presso la Miniera di “Santu Miali” nel comune di Furtei nell’ambito del progetto di messa in sicurezza e bonifica della miniera di Santu Miali, sita nei comuni di Furtei, Segariu, Serrenti e Guasila
COMUNE DI IGLESIAS
Provincia CI
D.U.V.R.I./DSS COORDINATO
ANAGRAFICA AZIENDA COMMITENTE
DATI GENERALI DELL’AZIENDA
Anagrafica Azienda | |
Ragione Sociale | Igea S.p.A. |
Natura Giuridica | |
Attività | Interventi geoambientali |
Codice ISTAT | 74878 |
Data Inizio Attività | 1998 |
Partita IVA | 01660730928 |
Codice Fiscale | 01087220289 |
Sede Legale | |
Comune | Iglesias |
Provincia | Carbonia-Iglesias |
Indirizzo | Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx |
Tel e fax | 0000000000 - 0000000000 |
Sede Operativa | |
Comune | Iglesias |
Provincia | Carbonia-Iglesias |
Indirizzo | Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx |
Rappresentante Legale | |
Rappresentante Legale | Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxx |
Data di Nomina | 10.12.2014 |
Indirizzo | Xxx X. Xxxx, 00 |
Xxxxx | Xxxxxxxxx |
XXX | 00000 |
Xxxxxxxxx | XX |
Figure e Responsabili | |
Amministratore Unico - Datore di Xxxxxx | Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxx |
Direttore dei lavori | |
Responsabile Area tecnica Operativa | Dott.ssa Xxxxx Xxxxx (Tel. 0000000000) |
Responsabile Servizio Ingegneria | Xxxx.xx Xxxxxx Xxxxxxxx (Tel. 0000000000) |
Responsabile Servizio Area Operazioni | P. Min. Xxxxxx Xxxxxxxx (Tel. 0000000000) |
RSPP | P. Ind. Xxxxxxxx Xxxxxxx (Tel. 0000000000) |
RLS | P. Min. Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Tempi e modalità di attuazione | |
Data presunta di inizio lavori | Da definire |
Durata presunta dei lavori (gg) | |
Costi e Contratto | |
Estremi del Contratto d’Appalto | |
Data | |
Importo complessivo dei lavori ( € ) | € |
Di cui oneri per la Sicurezza ( € ) | € 769,06 |
PREMESSA
Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all’art. 26 comma 1 lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Secondo tale articolo al comma 3: “Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi”.
I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:
cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
Prima dell’affidamento dei lavori si provvederà:
a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale
fornire in allegato al contratto il documento unico di valutazione dei rischi che sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara.
La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo.
Sospensione dei Lavori
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.
Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'Appaltatore.
Stima dei costi della sicurezza
Secondo l’art. 26 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81: “Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto”. Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell’appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per:
garantire la sicurezza del personale dell’appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati
garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori potrebbero originarsi all’interno dei locali
delle procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza.
Nella maggior parte dei casi è difficile prevedere l’organizzazione e lo svolgimento delle singole
AZIENDE APPALTATRICI ED OGGETTO DELL’APPALTO
AZIENDE APPALTATRICI ESTERNE INTERESSATE DALLE INTERFERENZE | |||
Ragione sociale | Oggetto contratto appalto | Datore di Lavoro | RSPP |
Affidamento per la messa in opera di 4 piezometri, presso la Miniera di “Santu Miali” nel comune di Furtei nell’ambito del progetto di messa in sicurezza e bonifica della miniera di Santu Miali, sita nei comuni di Furtei, Segariu, Serrenti e Guasila |
OGGETTO DELL’APPALTO
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO
L’attività si inserisce nell’ambito del progetto di messa in sicurezza e bonifica della miniera di Santu Miali, sita nei comuni di Furtei, Segariu, Serrenti e Guasila.
L’oggetto dell’affidamento si riferisce all’esecuzione di tutte le attività finalizzate all’esecuzione della messa in opera di 4 piezometri, per mezzo di sonda, nelle quantità specifiche e nelle modalità di seguito enunciate.
Tutte le fasi di perforazione, allestimento a piezometro dovranno essere eseguite da personale specializzato dotato di strumentazione adeguata.
Ogni punto di perforazione dovrà comunque essere georeferenziato da parte dell’Affidatario, nel sistema UTM (ellissoide di riferimento WGS84) e quotato, con la precisione di un metro per le coordinate x e y, di un centimetro per la quota.
La quota di ciascun piezometro dovrà essere misurata a bocca-pozzo e il punto di misura dovrà essere marcato con un segno indelebile. Si dovrà prestare cura che la verticale di indagine sia collimata con l’asta del carotiere.
Andranno verificate funzionalità e pulizia di tutta l’apparecchiatura utilizzata. Gli strumenti e le attrezzature impiegati nelle diverse operazioni dovranno essere costruiti con materiali e modalità tali che il loro impiego non modifichi le caratteristiche delle matrici ambientali e la concentrazione delle sostanze contaminanti. Si dovrà evitare la diffusione della contaminazione nell’ambiente circostante e nella matrice ambientale durante le operazioni di perforazione e allestimento dei piezometri.
COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE
Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all’interno dei reparti di produzione, da parte dell’impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte delle parti, del presente documento di cooperazione e coordinamento.
Si stabilisce inoltre che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente i lavori.
Si stabilisce inoltre che il responsabile di sede e l’incaricato della ditta appaltatrice per il coordinamento dei lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure.
La ditta appaltatrice è tenuta a segnalare alla stazione appaltante e per essa al responsabile del contratto ed al referente di sede, l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove imprese o lavoratori autonomi.
Le lavorazioni di queste ultime potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico amministrativa, da eseguirsi da parte del responsabile del contratto e la firma del presente documento da parte del datore di lavoro.
Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione
del datore di lavoro (art. 26, comma 8, D. Lgs. 9 aprile 2008, n.81). I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.
I lavori affidati in appalto/contratto d’opera, consistono nelle seguenti attività:
RISCHI SPECIFICI DELL’AMBIENTE DI LAVORO
Di seguito sono riportate le fasi lavorative e i relativi rischi presenti nell’ambiente di lavoro dell’azienda committente: Non sono presenti rischi particolari o specifici se non quelli strettamente connessi all’attività che si svolge nell’ambito della perforazione con sonda.
RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL’APPALTATORE
Le imprese che intervengono negli ambienti industriali della Miniera di Furtei devono preventivamente prendere visione della planimetria dell’area ed individuare le vie di fuga, la localizzazione dei presidi di emergenza e la posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche, comunicando al Datore di Lavoro interessato ed al servizio di prevenzione e protezione eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento degli interventi.
L’impresa che attua i lavori o fornisce il servizio dovrà, inoltre, essere informata sui responsabili per la gestione delle emergenze, nell’ambito delle sedi aziendali dove si interviene.
I responsabili delle sedi, nell’ambito delle quali si svolgono lavorazioni continuative con presenza di cantieri temporanei, devono essere informati circa il recapito dei responsabili dell’impresa appaltatrice per il verificarsi di problematiche o situazioni di emergenza connesse con la presenza del cantiere stesso.
Ogni lavorazione o svolgimento di servizio deve prevedere:
lo smaltimento pianificato presso discariche autorizzate le procedure corrette per la rimozione di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari
la delimitazione e segnalazione delle aree per il deposito temporaneo il contenimento degli impatti visivi e della produzione di cattivi odori.
Occorre siano definite le procedure di allarme ed informazione dei responsabili in caso di emissioni accidentali in atmosfera, nelle acque, nel terreno.
Individuazione dei rischi Specifici e di Interferenza
Descrizione | Misure di Prevenzione | Provvedimento Adottato |
I lavori sono eseguiti all’interno/esterno del luogo di lavoro | Ogni attività dovrà svolgersi a seguito di coordinamento tra il Responsabile del procedimento ed il Responsabile della sicurezza e datore di lavoro dell’azienda committente | Fissare il coordinamento tra il Referente di procedimento e i responsabili della sicurezza e datore di lavoro dell’azienda committente |
Nel caso di attività che prevedano | Il Datore di Lavoro, preventivamente informato dell’intervento, dovrà avvertire il proprio personale ed attenersi alle indicazioni specifiche che saranno fornite. | |
interferenze con le | ||
attività lavorative, in particolare se | ||
comportino limitazioni alla accessibilità dei | ||
luoghi di lavoro, in periodi o orari non di | ||
chiusura, dovrà essere informato il | ||
competente servizio di prevenzione e | ||
Esecuzione dei | protezione aziendale e dovranno essere | |
lavori durante | fornite informazioni ai dipendenti (anche | |
l’orario di lavoro | per accertare l’eventuale presenza di | |
dell’azienda | lavoratori con problemi asmatici, di mobilità | |
committente | o altro) circa le modalità di svolgimento | |
delle lavorazioni e le sostanze utilizzate. | ||
Qualora dipendenti avvertissero segni di | ||
fastidio o problematiche legate allo | ||
svolgimento dei lavori, il Datore di Xxxxxx | ||
dovrà immediatamente attivarsi | ||
convocando i responsabili dei lavori, | ||
allertando il RSPP (ed eventualmente il |
medico competente) al fine di fermare le lavorazioni o di valutare al più resto la sospensione delle attività lavorative | ||
Esistono percorsi | Il deposito non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; se ne deve, inoltre, disporre l’immediata raccolta ed allontanamento al termine delle lavorazioni | |
dedicati per il | ||
trasporto di materiali atti allo svolgimento dell’appalto e | Attrezzature e materiali di cantiere dovranno essere collocate in modo tale da non poter costituire inciampo. | |
spazi dedicati al | ||
carico/scarico dei | ||
materiali |
INTERVENTI PREVISTI
Gli interventi previsti, secondo gli elaborati progettuali del Servizio Ingegneria IGEA, possono essere così riassunti secondo la seguente sequenza:
1. Allestimento del cantiere
2. esecuzione dei sondaggi
3. rimozione cantiere
LUOGHI OGGETTO DELLE ATTIVITA’
Le attività si svolgono principalmente nei seguenti ambienti della Sede Aziendale:
Le attività si svolgono principalmente nei seguenti ambienti della Sede Aziendale:
1) Miniera di Santu Miali, si trova a 5 km. dal comune di Furtei;
Relativamente alla miniera di Santu Miali - Furtei le aree di lavoro si trovano, come indicato in planimetria 1 e 2, a ridosso del bacino sterili. Le aree sono raggiungibili su pista sterrata di facile percorrenza con vetture normali.
L’area è interessate da attività di messa insicurezza, indagini e bonifica delle aree minerarie di pertinenza della Società, effettuate anche da terzi, in quanto comprese nel sito di interesse nazionale nelle bonifiche delle aree minerarie del Sulcis Iglesiente Guspinese.
In relazione a ciò l’Impresa appaltatrice dovrà seguire scrupolosamente i percorsi indicati dalla Direzione dei lavori IGEA in merito alle vie di transito per il raggiungimento delle zone di lavoro e non transitare per nessuno motivo al di fuori dei percorsi indicati salvo diversa indicazione della direzione lavori.
Spostamenti o ulteriori punti di sondaggio, da aree diverse da quelle indicate in planimetria, devono essere autorizzati dalla direzione lavori attraverso procedura scritta e revisione del presente documento.
PLANIMETRIA AREE DI INTERVENTO
Planimetria 1 - Miniera di Santu Miali - Furtei
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Planimetria 2 Furtei “Santu Miali” - punti di sondaggio presso il Bacino sterili oggetto dell’affidamento
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VERIFICA DELL’IDONEITA’ DELL’AZIENDA APPALTATRICE
Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui all’art. 6, comma 8, lett. g) del D. Lgs. 81/08, la Azienda, Committente, verificherà con Contratto d’Appalto l’idoneità tecnico professionale della Impresa Appaltatrice o dei lavoratori autonomi mediante:
▪ acquisizione del certificato di iscrizione alla CCIAA;
▪ acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa Appaltatrice o dei lavoratori autonomi, del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000.
▪ Inoltre in base all’art. 9 comma 2 lettera del D.Lgs. 624/96 ciascun appaltatore trasmette al titolare committente il proprio documento di valutazione dei rischi di cui all’art.29, comma 5 del D.Lgs.81/08; gli appaltatori, previa consultazione dei propri rappresentanti per la sicurezza, sottoscrivono il DSS coordinato di cui alla lettera b), divenendone responsabili per l’attuazione della parte di specifica competenza.
VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Preliminarmente alla stipula del contratto ed in ogni caso prima del concreto inizio delle attività oggetto dell’appalto, il Datore di Lavoro dell’Azienda Committente (o un suo delegato) promuoverà la cooperazione ed il coordinamento di cui all’art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/2008, mediante la redazione, in contraddittorio con le Aziende Appaltatrici partecipanti alla gara d’appalto, del “Verbale di sopralluogo preliminare congiunto e di coordinamento” presso la sede oggetto dell’appalto stesso.
Il verbale, che verrà redatto a cura della Direzione lavori dell’appalto dovrà essere sottoscritto, dal Responsabile della sede in cui si svolgono i lavori, dal Servizio di Prevenzione e Protezione dell’azienda committente e dal Datore di Lavoro della Azienda Appaltatrice o suo delegato.
I contenuti del suddetto verbale potranno, in qualsiasi momento, essere integrati con le eventuali ulteriori prescrizioni o procedure di sicurezza (individuate per eliminare o ridurre i rischi da interferenza determinati dalla presenza di altre ditte presso le medesime aree dell’edificio oggetto del presente appalto), contenute in uno o più “Verbali di Coordinamento in corso d’opera”, predisposti a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Azienda Committente e sottoscritti da tutte le Aziende Appaltatrici di volta in volta interessate.
Il “Verbale di sopralluogo preliminare congiunto e di coordinamento” e gli eventuali successivi “Verbali di Coordinamento in corso d’opera” costituiscono parte integrante del presente DUVRI, che verrà custodito, in copia originale, agli atti del Servizio di Prevenzione e Protezione.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
CONSIDERAZIONI GENERALI
L’art. 26, comma 1 lettera b, del D.Lgs. 81/08 impone al Datore di Lavoro di fornire alle Aziende Appaltatrici o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Il comma 3 dello stesso X.Xxx., inoltre, impone al datore di lavoro committente di promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi da interferenze (nel seguito denominato DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.
L’art. 9, comma 2 lettera b, del D.Lgs. 624/96 impone al titolare committente di Xxxxxxxx il Documento di valutazione dei rischi trasmesso dall’appaltatore, i rischi derivanti dal complesso delle attività e le relative misure di prevenzione e di protezione, e predispone un DSS coordinato, contenente le indicazioni previste dall’articolo 10, nel quale sono specificati l’obiettivo, le misure e le modalità di attuazione del coordinamento.
Successivamente gli appaltatori, previa consultazione dei propri rappresentanti per la sicurezza, sottoscrivono il DSS coordinato, divenendone responsabili per l’attuazione della parte di specifica competenza.
Il presente documento ha lo scopo di indicare i rischi, le prevenzioni ed eventuali DPI inerenti le interferenze con le attività svolte in azienda da parte di aziende esterne alle quali sia stato appaltato uno o più servizi mediante regolare contratto, al quale verrà allegato il presente DUVRI.
La Valutazione dei Rischi cui sono esposti i lavoratori delle aziende esterne ha richiesto l’ analisi dei luoghi di lavoro e delle situazioni in cui i lavoratori delle aziende esterne vengono a trovarsi nello svolgimento delle attività appaltate, ed è finalizzata all’individuazione e all’attuazione di misure di prevenzione e di provvedimenti da attuare.
Pertanto essa è legata sia al tipo di attività lavorativa svolta nell’unità produttiva sia a situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei processi.
L’ obbligo di cooperazione imposto al committente, e di conseguenza il contenuto del presente DUVRI, è limitato all'attuazione di quelle misure rivolte ad eliminare i pericoli che, per effetto dell'esecuzione delle opere o dei servizi appaltati, vanno ad incidere sia sui dipendenti dell'appaltante sia su quelli dell'appaltatore, mentre per il resto ciascun datore di lavoro deve provvedere autonomamente alla tutela dei propri prestatori d'opera subordinati, assumendone la relativa responsabilità.
La Valutazione dei Rischi cui sono esposti i lavoratori richiede come ultima analisi quella della situazione in cui gli addetti alle varie posizioni di lavoro vengono a trovarsi. La Valutazione dei Rischi è stata:
correlata con le scelte fatte per le attrezzature, per le sostanze, per la sistemazione dei luoghi di lavoro;
finalizzata all’individuazione e all’attuazione di misure e provvedimenti da attuare.
Pertanto la Valutazione dei Rischi è legata sia al tipo di fase lavorativa in cantiere, sia a situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei processi.
METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI
L’analisi valutativa effettuata può essere, nel complesso, suddivisa nelle seguenti due fasi principali:
A) Individuazione di tutti i possibili PERICOLI esistenti negli ambienti e nei luoghi in cui operano gli addetti al Cantiere ed in particolare:
Studio del Cantiere di lavoro (requisiti degli ambienti di lavoro, vie di accesso, sicurezza delle attrezzature, microclima, illuminazione, rumore, agenti fisici e nocivi)
Identificazione delle attività eseguite in Cantiere (per valutare i rischi derivanti dalle singole fasi)
Conoscenza delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e se queste comportano altri rischi, ivi compresi i rischi determinati da interferenze tra due o più lavorazioni singole)
B) Valutazione dei RISCHI relativi ad ogni pericolo individuato nella fase precedente
Nella fase A il lavoro svolto è stato suddiviso, ove possibile, in singole fasi e sono stati individuati i possibili pericoli osservando il lavoratore nello svolgimento delle proprie mansioni.
Nella fase B, per ogni pericolo accertato, si è proceduto a:
1) individuazione delle possibili conseguenze, considerando ciò che potrebbe ragionevolmente accadere, e scelta di quella più appropriata tra le quattro seguenti possibili MAGNITUDO del danno e precisamente
MAGNITUDO (M) | VALORE | DEFINIZIONE |
LIEVE | 1 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica rapidamente reversibile che non richiede alcun trattamento |
MODESTA | 2 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità reversibile e che può richiedere un trattamento di primo soccorso |
GRAVE | 3 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti irreversibili o di invalidità parziale e che richiede trattamenti medici |
GRAVISSIMA | 4 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti letali o di invalidità totale |
2) valutazione della PROBABILITA’ della conseguenza individuata nella precedente fase A, scegliendo quella più attinente tra le seguenti quattro possibili:
PROBABILITA’ (P) | VALORE | DEFINIZIONE |
IMPROBABILE | 1 | L’evento potrebbe in teoria accadere, ma probabilmente non accadrà mai. Non si ha notizia di infortuni in circostanze simili. |
POSSIBILE | 2 | L’evento potrebbe accadere, ma solo in rare circostanze ed in concomitanza con altre condizioni sfavorevoli |
PROBABILE | 3 | L’evento potrebbe effettivamente accadere, anche se non automaticamente. Statisticamente si sono verificati infortuni in analoghe circostanze di lavoro. |
M.PROBABILE | 4 | L’evento si verifica nella maggior parte dei casi, e si sono verificati infortuni in azienda o in aziende similari per analoghe condizioni di lavoro. |
3) valutazione finale dell’ entità del RISCHIO in base alla combinazione dei due precedenti fattori e mediante l’utilizzo della seguente MATRICE di valutazione, ottenuta a partire dalle curve Iso-Rischio.
MATRICE DI VALUTAZIONE | |||||||
GRAVISSIMA | 4 | 4 | 8 | 12 | 16 | ||
GRAVE | 3 | 3 | 6 | 9 | 12 | ||
MODESTA | 2 | 2 | 4 | 6 | 8 | ||
LIEVE | 1 | 1 | 2 | 3 | 4 | ||
1 | 2 | 3 | 4 | ||||
4 | |||||||
PROBABILITA’ | |||||||
IMPROBABILE | POSSIBILE | PROBABILE | M.PROBABILE | ||||
3 | |||||||
2 | |||||||
1 | |||||||
0 | |||||||
0 | 2 | 3 | 4 |
Dalla combinazione dei due fattori precedenti (PROBABILITA’ e MAGNITUDO) viene ricavata, come indicato nella Matrice di valutazione sopra riportata, l’Entità del RISCHIO (nel seguito denominato semplicemente RISCHIO), con la seguente gradualità:
1 | 2 | 3 | 4 | |||
M.BASSO | BASSO | MEDIO | ALTO |
AZIONI DA INTRAPRENDERE IN FUNZIONE DEL RISCHIO
In funzione dell’ entità del RISCHIO, valutato mediante l’utilizzo della matrice già illustrata, e dei singoli valori della Probabilità e della Magnitudo (necessari per la corretta individuazione delle misure di prevenzione e protezione, come indicato nella figura seguente), sono state previste le azioni necessarie.
Curve Iso-Rischio ed azioni di prevenzione e protezione
Per ogni pericolo individuato sono stati sempre riportati, oltre alla Entità del Rischio i valori della Probabilità e della Magnitudo, in modo da poter individuare le azioni più idonee da intraprendere. Le osservazioni compiute vengono confrontate con criteri stabiliti al fine di garantire la sicurezza e la Salute in base a:
norme legali Nazionali ed Internazionali; norme di buona tecnica;
norme ed orientamenti pubblicati.
Principi gerarchici della prevenzione dei rischi:
1. eliminazione dei rischi;
2. sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno;
3. combattere i rischi alla fonte;
4. applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali;
5. adeguarsi al progresso tecnico ed ai cambiamenti nel campo dell’informazione;
6. cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione.
ATTIVITA’ LAVORATIVE E FASI DI LAVORO
Nella seguente tabella sono riportate le lavorazioni oggetto dell’appalto, che sono state suddivise e raggruppate in ATTIVITA’ LAVORATIVE in riferimento alla individuazione degli ambienti di lavoro.
DESCRIZIONE
1 - ALLESTIMENTO CANTIERE
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Prima di approntare un cantiere, occorre analizzare attentamente l’organizzazione generale. Ciò significa, in relazione al tipo ed all’entità, considerare il periodo in cui si svolgeranno i lavori, la durata prevista, il numero massimo ipotizzabile di addetti, la necessità di predisporre logisticamente il sito in modo da garantire un ambiente di lavoro non solo tecnicamente sicuro e igienico, ma anche il più possibile confortevole.
Montaggio della recinzione, degli accessi e della cartellonistica Predisposizione viabilità interna
Allestimento di depositi Predisposizione piazzole impianti
Realizzazione impianto elettrico ed alimentazione, impianto di terra, eventuali dispositivi contro le scariche atmosferiche
Allacciamento prefabbricati alle reti principali
Installazione servizi sanitari, spogliatoi, uffici, ecc. mediante box prefabbricati
Dovranno essere osservate le prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di Cantiere, così come indicate nell’Allegato XIII del D.Lgs. 81/08.
MISURE GENERALI DI PREVENZIONE E DI IGIENE
Caratteristiche dei lavori e localizzazione degli impianti
E’ sempre necessaria una disamina tecnica preventiva sulla situazione dell'area rispetto a: attraversamenti di linee elettriche aeree o di cavi sotterranei, fognature, acquedotti (prendendo immediati accordi con le società ed aziende esercenti le reti al fine di mettere in atto le misure di sicurezza necessarie prima di dare inizio ai lavori), aspetti idrologici (sorgenti, acque superficiali), gallerie, presenza di eventuali servitù a favore di altri fondi confinanti, notizie sulla climatologia, vale a dire pericolo di frane, smottamenti, comportamento dei venti dominanti.
Delimitazione dell’area
Al fine di identificare nel modo più chiaro l'area dei lavori è necessario recintare il cantiere lungo tutto il suo perimetro. La recinzione impedisce l'accesso agli estranei e segnala in modo inequivocabile la zona dei lavori. Deve essere costituita con delimitazioni robuste e durature corredate da richiami di divieto e pericolo.
Quando sia previsto il passaggio o lo stazionamento di terzi in prossimità di zone di lavoro elevate di pertinenza al cantiere, si devono adottare misure per impedire che la caduta accidentale di oggetti e materiali costituisca pericolo. Recinzioni, sbarramenti, protezioni, segnalazioni e avvisi devono essere mantenuti in buone condizioni e resi ben visibili.
Emissioni inquinanti
Qualunque emissione provenga dal cantiere nei confronti dell'ambiente esterno dovrà essere valutata al fine di limitarne gli effetti negativi. Si dovrà evitare la diffusione della contaminazione nell’ambiente circostante e nella matrice ambientale campionata durante le operazioni di perforazione, allestimento e prelievo dei campioni. A tal fine verranno inoltre controllati l’assenza di perdite di oli, lubrificanti e altre sostanze dai macchinari, dagli impianti e da tutte le attrezzature utilizzate durante il campionamento; nel caso di perdite si verificherà che queste non producano contaminazione del terreno prelevato o quello circostante.
Accessi al cantiere
Le vie di accesso al cantiere richiedono un’indagine preliminare che permetta la giusta scelta dei mezzi da usare per il trasporto dei materiali necessari alla costruzione o di quelli di risulta. Quando sono previsti notevoli movimenti di terra diviene importante anche la scelta delle zone di scarico. Non da trascurare, quando è il caso, il problema delle modalità di trasporto delle maestranze locali dai centri abitati e il trasferimento degli operai all’interno dei grandi ed estesi cantieri.
La dislocazione degli accessi al cantiere è per forza di cose vincolata alla viabilità esterna ed alla percorribilità interna. Sovente comporta esigenze, oltre che di recinzione, di personale addetto al controllo ed alla vigilanza. Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
Percorsi interni, rampe e viottoli
Le varie zone in cui si articola un cantiere e in modo particolare le zone di lavoro, impianti, depositi, uffici non devono interferire fra loro ed essere collegate mediante itinerari il più possibile lineari. Se nei cantieri piccoli subentra il problema, sempre nemico della sicurezza, degli spazi ristretti, in quelli più grandi, specie per quelli che si sviluppano in estensione, i percorsi lunghi richiedono uno studio apposito in cui sono implicati fattori di economicità, praticità e, per l’appunto, sicurezza.
Le vie di transito vanno mantenute curate e non devono essere ingombrate da materiali che ostacolano la normale circolazione. Il traffico pesante va incanalato lontano dai margini di scavo, dagli elementi di base di ponteggi e impalcature e, in linea di principio, da tutti i punti pericolosi. Quando necessario bisogna imporre limiti di velocità e creare passaggi separati per i soli pedoni. In questi casi si può ricorrere a sbarramenti, convogliamenti, cartellonistica ben visibile, segnalazioni luminose e acustiche, semafori, indicatori di pericolo. La segnaletica adottata deve essere conforme a quella prevista dalla circolazione stradale.
Le rampe di accesso al fondo degli scavi devono avere una carreggiata solida atta a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l’impiego ed una pendenza adeguata alla possibilità dei mezzi stessi.
La larghezza delle rampe deve consentire un franco di almeno cm. 70 oltre la sagoma di ingombro dei veicoli; qualora nei tratti lunghi il franco venga limitato su di un solo lato, lungo l'altro lato devono essere realizzate nicchie o piazzole di rifugio ad intervalli non superiori a 20 m.
I viottoli e le scale con gradini ricavati nel terreno devono essere muniti di parapetto sui lati verso il vuoto; le alzate dei gradini, ove occorra, devono essere trattenute con tavole e paletti robusti.
Accessi e percorsi assumono particolare riguardo nelle demolizioni nel corso delle quali sbarramenti, deviazioni e segnalazioni devono sempre mantenersi efficienti e visibili e, quando il caso, sotto la costante sorveglianza di un addetto.
Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e simili deve essere impedito con barriere o protetto con l'adozione di misure o cautele adeguate.
Parcheggi
Un’attenta organizzazione prevede, ove tecnicamente possibile, anche la soluzione del problema dei parcheggi degli automezzi e dei mezzi di trasporto personali quali biciclette, motociclette, automobili di addetti o visitatori autorizzati.
Uffici
Vanno ubicati in modo opportuno, con una sistemazione razionale per il normale accesso del personale e del pubblico. E' buona norma, per questo motivo, tenerli lontani dalle zone operative più intense.
Depositi di materiali
La individuazione dei depositi è subordinata ai percorsi, alla eventuale pericolosità dei materiali (combustibili, gas compressi, vernici...), ai problemi di stabilità (non predisporre, ad esempio, depositi di materiali sul ciglio degli scavi ed accatastamenti eccessivi in altezza).
Il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli o cedimenti pericolosi.
E’ opportuno allestire i depositi di materiali - così come le eventuali lavorazioni - che possono costituire pericolo in zone appartate del cantiere e delimitate in modo conveniente.
Servizi igienico assistenziali
L'entità dei servizi varia a seconda dei casi (dimensioni del cantiere, numero degli addetti contemporaneamente impiegati). Inoltre, è in diretta dipendenza al soddisfacimento delle esigenze igieniche ed alla necessità di realizzare quelle condizioni di benessere e dignità personale indispensabili per ogni lavoratore.
Poiché l'attività edile rientra pienamente fra quelle che il legislatore considera esposte a materie insudicianti o in ambienti polverosi, qualunque sia il numero degli addetti, i servizi igienico-assistenziali (docce, lavabi, gabinetti, spogliatoi, refettorio, locale di riposo, eventuali dormitori) sono indispensabili. Essi debbono essere ricavati in baracche opportunamente coibentate, illuminate, aerate, riscaldate durante la stagione fredda e comunque previste e costruite per questo uso.
Acqua
Deve essere messa a disposizione dei lavoratori in quantità sufficiente, tanto per uso potabile che per lavarsi. Per la provvista, la conservazione, la distribuzione ed il consumo devono osservarsi le norme igieniche atte ad evitarne l'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie. L’acqua da bere, quindi, deve essere distribuita in recipienti chiusi o bicchieri di carta onde evitare che qualcuno accosti la bocca se la distribuzione dovesse avvenire tramite tubazioni o rubinetti.
Docce e lavabi
Docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei lavoratori per potersi lavare appena terminato l'orario di lavoro. Docce, lavabi e spogliatoi devono comunque comunicare facilmente fra loro. I locali devono avere dimensioni sufficienti per permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci e in condizioni appropriate di igiene.
Docce e lavabi vanno dotati di acqua corrente calda e fredda, di mezzi detergenti e per asciugarsi. Le prime devono essere individuali e riscaldate nella stagione fredda. Per quanto riguarda il numero dei lavabi, un criterio orientativo è di 1 ogni 5 dipendenti occupati per turno.
Gabinetti
I lavoratori devono disporre in prossimità dei posti di lavoro, dei locali di riposo, di locali speciali dotati di un numero sufficiente di gabinetti e di lavabi, con acqua corrente, calda se necessario, dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi.
Almeno una latrina è sempre d'obbligo. In linea di massima, attenendosi alle indicazioni della ingegneria sanitaria, ne va predisposta una ogni 30 persone occupate per turno.
Spogliatoio
Locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori. Devono essere convenientemente arredati, avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicini al luogo di lavoro, aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.
Xxxxxx, inoltre, essere attrezzati con armadietti a due settori interni chiudibili a chiave: una parte destinata agli indumenti da lavoro, l’altra per quelli privati.
Refettorio e locale ricovero
Deve essere predisposto un refettorio, composto da uno o più ambienti a seconda delle necessità, arredato con sedili e tavoli. Andrà illuminato, aerato e riscaldato nella stagione fredda. Il pavimento non deve essere polveroso e le pareti imbiancate.
Deve essere previsto il mezzo per conservare in adatti posti fissi le vivande dei lavoratori, per riscaldarle e per lavare recipienti e stoviglie.
E’ vietato l’uso di vino, birra ed altre bevande alcoliche salvo l’assunzione di modiche quantità di vino e birra in refettorio durante l’orario dei pasti.
Il locale refettorio può anche svolgere la funzione di luogo di ricovero e riposo, dove gli addetti possono trovare rifugio durante le intemperie o nei momenti di riposo. Se il locale ricovero è distinto dal refettorio deve essere illuminato, aerato, ammobiliato con tavolo e sedili con schienale e riscaldato nella stagione fredda. Nei locali di riposo si devono adottare misure adeguate per la protezione dei non fumatori contro gli inconvenienti del fumo.
Impianto elettrico
Il progetto degli impianti elettrici di cantiere non è obbligatorio; tuttavia è consigliabile far eseguire la progettazione dell'impianto per definire la sezione dei cavi, il posizionamento delle attrezzature, l'installazione dei quadri.
L'installatore a completamento dell'impianto elettrico, deve rilasciare la "Dichiarazione di conformità" ai sensi della vigente normativa in materia.
Gli impianti elettrici, in tutte le loro parti costitutive, devono essere costruiti, installati e mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anormalità che si verifichino nel loro esercizio.
Un impianto elettrico è ritenuto a bassa tensione quando la tensione del sistema è uguale o minore a 400 Volt efficaci per corrente alternata e a 600 volt per corrente continua.
Quando tali limiti sono superati, l'impianto elettrico è ritenuto ad alta tensione.
Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso.
In ogni impianto elettrico i conduttori devono presentare, tanto fra di loro quanto verso terra, un isolamento adeguato alla tensione dell'impianto.
Presidi sanitari
Se il cantiere è lontano dai posti pubblici permanenti di pronto soccorso va prevista una camera di medicazione. Essa risulta obbligatoria qualora le attività presentino rischi di scoppio, asfissia, infezione o avvelenamento e quando l'impresa occupi più di 50 addetti soggetti all'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche.
Negli altri casi è sufficiente tenere la cassetta del pronto soccorso se nel cantiere sono occupati più di 50 addetti; in quelli di modesta entità basta il pacchetto di meditazione. Cassetta e pacchetto di medicazione devono contenere quanto indicato e previsto dalla norma.
Pulizia
Le installazioni e gli arredi destinati ai refettori, agli spogliatoi, ai bagni, alle latrine, ai dormitori ed in genere ai servizi di igiene e di benessere per i lavoratori devono essere mantenuti in stato di scrupolosa manutenzione e pulizia a cura del datore di lavoro. A loro volta, i lavoratori devono usare con cura e proprietà i locali, le installazioni, gli impianti e gli arredi destinati ai servizi.
ATTIVITA’ LAVORATIVA
MONTAGGIO RECINZIONE, ACCESSI E CARTELLONISTICA
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Si prevede la realizzazione della recinzione di cantiere con paletti di ferro o di legno e rete di plastica colorata o nastro bicolore. I paletti saranno infissi nel terreno per mezzo d’idonea mazza di ferro. Si prevede la installazione di idoneo cancello realizzato fuori opera, in legno o in ferro, idoneo a garantire la chiusura (mediante lucchetto) durante le ore di inattività ed il facile accesso ai non addetti.
Si prevede, infine, la collocazione dei cartelli di segnalazione, avvertimento, ecc., in tutti i punti necessari.
Fasi previste
Infissione paletti nel terreno e sistemazione rete di plastica o nastro bicolore
Collocazione su appositi supporti dei cartelli segnalatori con l’uso di chiodi, filo di ferro, ecc.
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature: Utensili manuali di uso comune
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione
“Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Lesioni e contusioni | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Investimento (in caso di circolazione di automezzi) | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Punture e lacerazioni alle mani | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Cadute accidentali | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Inalazione di polveri | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Istruzioni generali
Verificare l’efficienza degli utensili utilizzati
Predisporre piani mobili di lavoro robusti e di idonee dimensioni
Utilizzare i DPI previsti e verificare il costante utilizzo da parte degli addetti
Accertarsi che l’area di lavoro e di infissione dei paletti sia sgombra da sottoservizi di qualunque genere
In presenza di automezzi in circolazione nell’area di cantiere o nelle immediate vicinanze, occorrerà provvedere alla installazione di idonea cartellonistica di sicurezza, indossare indumenti ad alta visibilità e, se del caso, predisporre una persona per la regolazione del traffico e le segnalazioni necessarie
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
Elmetto | Guanti | Calzature |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio |
In caso di presenza di traffico o circolazione di automezzi, occorrerà indossare indumenti ad Alta Visibilità.
ATTIVITA’ LAVORATIVA
PREDISPOSIZIONE DELLA VIABILITA’ INTERNA
I lavori consistono nella realizzazione e sistemazione delle strade interne, di piazzole di sosta, di aree fisse per le lavorazioni e delle area per i parcheggi. Considerando che il lavoro si esegue in campagna e che la consistenza del terreno può essere ritenuta sufficiente per i fini degli usi e delle lavorazioni, si procederà alla sola costipazione con i mezzi meccanici di cantiere. Le piazzole di sosta delle autogrù e degli altri mezzi d’opera non dovranno in alcun caso raggiungere la prossimità del ciglio dello scavo e dovranno essere opportunamente segnalate. In caso di pioggia battente i lavori dovranno essere interrotti.
Fasi previste: L’operatore specializzato della macchina movimento terra provvederà al tracciamento ed alla costipazione delle superfici da destinare a strade, piazzole di lavoro e stoccaggio e di sosta. L’addetto avrà l’assistenza di un suo collega a terra il quale provvederà alla sistemazione delle zolle uscite dalle sagome e a dare le indicazioni per le manovre del mezzo. Il terreno, se asportato, sarà collocato nell’area del cantiere indicata, in modo che lo stesso possa essere poi riutilizzato per le sistemazioni finali, oppure trasportato a rifiuto se ritenuto ingombrante. L’operatore a terra sarà vigile ed attento alle operazioni che saranno eseguite.
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature:
Dumper (se necessario) autocarro (se necessario) utensili manuali di uso comune
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione “Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Investimento di persone | Possibile | Grave | ALTO | 6 |
Schiacciamento degli arti | Possibile | Grave | ALTO | 6 |
Cadute in piano | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Urti, colpi, impatti, compressioni | Probabile | Lieve | MEDIO | 3 |
Rumore | Probabile | Lieve | MEDIO | 3 |
Vibrazioni | Probabile | Lieve | MEDIO | 3 |
Inalazione di polveri e fibre | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Istruzioni generali
Verifica dei dispositivi di segnalazione in retromarcia del mezzo
Adottare provvedimenti idonei a diminuire l’intensità di rumori e vibrazioni Mantenere sgombri i percorsi da materiali ed attrezzature
In presenza di automezzi in circolazione nell’area di cantiere o nelle immediate vicinanze, occorrerà provvedere alla installazione di idonea cartellonistica di sicurezza, indossare indumenti ad alta visibilità e, se del caso, predisporre una persona per la regolazione del traffico e le segnalazioni necessarie
Utilizzare i DPI previsti e verificarne l’uso costante da parte dei lavoratori
Per i lavori mediante escavatore o altro mezzo, attenersi alle specifiche procedure di sicurezza
Tutti gli automezzi utilizzati in cantiere vanno ispezionati prima dell’inizio di ogni turno lavorativo, in modo da assicurare condizioni adeguate di sicurezza e scongiurare danni al veicolo con conseguente possibile incidente. Tutti i difetti devono essere eliminati prima della messa in servizio.
I lavoratori devono essere perfettamente visibili in ogni condizione di illuminamento.
Utilizzare indumenti ad alta visibilità
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
Elmetto | Guanti | Calzature | Inserti auricolari |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 | Modellabili |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 | Tipo: UNI EN 352-2 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Xxxxxxxx, sfilamento rapido e puntale in acciaio | In materiale comprimibile Modellabili, autoespandenti |
ATTIVITA’ LAVORATIVA
ALLESTIMENTO DI DEPOSITI
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Il lavoro consiste nel delimitare le aree per: stoccaggi dei materiali da montare, stoccaggio dei materiali di risulta delle lavorazioni da portare in discarica, eventuali lavorazioni prefabbricate fuori opera.
Fasi previste : Gli operatori provvederanno a pulire dalla vegetazione l’area dello stoccaggio e dello assemblaggio. Le aree saranno segnalate e delimitate opportunamente.
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature: utensili manuali di uso comune
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione “Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Investimento | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Lesioni e contusioni | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Punture e lacerazioni alle mani | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Cadute accidentali | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Inalazione di polveri | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Utilizzare i DPI previsti e verificarne l’uso costante da parte degli addetti
Ogni volta che si maneggia materiale pesante scabroso in superficie (legname, laterizi, sacchi di cemento, ecc.) e quando si utilizzano attrezzi (martello, cutter, cazzuola, ecc.), dovrà essere evitato il contatto del corpo dell’operatore con gli stessi
In presenza di automezzi in circolazione nell’area di cantiere o nelle immediate vicinanze, occorrerà provvedere alla installazione di idonea cartellonistica di sicurezza, indossare indumenti ad alta visibilità e, se del caso, predisporre una persona per la regolazione del traffico e le segnalazioni necessarie
Evitare il deposito di materiali nelle vicinanze dei cigli o in zone a rischio
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
Elmetto | Guanti | Calzature |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio |
In presenza di polveri, utilizzare idonea mascherina antipolvere
ATTIVITA’ LAVORATIVA
PREDISPOSIZIONE PIAZZOLE IMPIANTI DI CANTIERE
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Il lavoro consiste nel preparare le piazzola per la collocazione della sonda oltre che la sede per il compressore e gruppo elettrogeno, se necessari. L’operatore provvederà a pulire dalla vegetazione le aree. Provvederà alla sistemazione, mediante attrezzi manuali di uso comune, delle tavole di delimitazione dell’area in cui sarà contenuto il compressore ed il gruppo elettrogeno. Le zone saranno segnalate con cartelli indicanti l’obbligo dell’uso dei D.P.I. e messaggi relativi ad altri obblighi.
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature: utensili manuali di uso comune
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione
“Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Investimento | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Lesioni e contusioni | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Punture e lacerazioni alle mani | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Cadute accidentali | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Inalazione di polveri | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Utilizzare i DPI previsti e verificarne l’uso costante da parte degli addetti
Ogni volta che si maneggia materiale pesante scabroso in superficie (legname, laterizi, ecc.) e quando si utilizzano attrezzi (martello, cutter, pala, ecc.), dovrà essere evitato il contatto del corpo dell’operatore con gli stessi
In presenza di automezzi in circolazione nell’area di cantiere o nelle immediate vicinanze, occorrerà provvedere alla installazione di idonea cartellonistica di sicurezza, indossare indumenti ad alta visibilità e, se del caso, predisporre una persona per la regolazione del traffico e le segnalazioni necessarie
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
Elmetto | Guanti | Calzature |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio |
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
In presenza di polveri, utilizzare
idonea mascherina
antipolvere
ATTIVITA’ LAVORATIVA
REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Il lavoro consiste nella realizzazione dell’impianto elettrico di cantiere e dell’impianto di terra (quest’ultimo qualora necessario). L’impianto sarà funzionante con l’eventuale ausilio di idoneo gruppo elettrogeno.
Fasi previste : L’esecuzione dell’impianto elettrico e di terra (quest’ultimo qualora necessario) dovrà essere affidata a personale qualificato che seguirà il progetto firmato da tecnico iscritto all’albo professionale. L’installatore dovrà rilasciare dichiarazioni scritte che l’impianto elettrico e di terra sono stati realizzati conformemente alle norme UNI, alle norme CEI 186/68 e nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia. Prima della messa in esercizio dell’impianto accertarsi dell’osservanza di tutte le prescrizioni e del grado d’isolamento. Dopo la messa in esercizio controllare le correnti assorbite, le cadute di tensione e la taratura dei dispositivi di protezione. Predisporre periodicamente controlli sul buon funzionamento dell’impianto.
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature:
Utensili elettrici portatili
utensili manuali di uso comune
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione
“Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Elettrocuzione | Possibile | Grave | ALTO | 6 |
Lesioni e contusioni | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Caduta accidentale | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Rumore (gruppo elettrogeno) | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Punture e lacerazioni alle mani | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Istruzioni generali
Vietare l’avvicinamento, la sosta ed il transito delle persone mediante avvisi e sbarramenti o transenne
Installare l’interruttore generale e le necessarie protezioni (interruttori valvolati, magnetotermici, differenziali ad alta sensibilità)
Identificare i circuiti protetti dai singoli interruttori mediante cartellini Utilizzare trasformatori di sicurezza a doppio isolamento
Schermare le parti in tensione con interruttori onnipolari di sicurezza
Lavorare sempre su elementi non in tensione e fare comunque uso di mezzi personali di protezione isolanti
Sorreggere i dispersori con pinza a manico lungo
Verificare il livello di rumore del gruppo elettrogeno, la sua collocazione e la sua stabilità
Usare i DPI previsti, verificarne l’efficienza e l’efficacia e verificarne il costante utilizzo da parte dei lavoratori addetti
Quadri elettrici
Il quadro elettrico generale potrà essere scelto tra i due tipi indicati nella figura, con portello chiudibile o non chiudibile a chiave
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
Elmetto | Guanti | Calzature |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio |
ATTIVITA’ LAVORATIVA
INSTALLAZIONE BOX PREFABBRICATI
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Il lavoro consiste nella collocazione dei prefabbricati per la sistemazione dei servizi di cantiere.
Fasi previste : Gli operatori provvederanno a pulire le zone dove andranno sistemate le costruzioni. Provvederanno alla sistemazione dei piani di appoggio delle strutture prefabbricate e costruiranno le pedane di legno da porre davanti alle porte d’ingresso. L’operatore autista, che trasporterà i prefabbricati, si avvicinerà alla zona in base alle indicazioni che verranno date da uno dei due operatori, all’uopo istruito. L’automezzo, dotato di gru a bordo, prima di scaricare i prefabbricati, verrà bloccato e sistemato in modo da non creare rischi riguardo al ribaltamento. Il carico in discesa sarà guidato dai due operatori per mezzo di cime e attraverso comandi verbali. Solo quando i prefabbricati saranno definitivamente sganciati dall’organo di sollevamento, l’operatore a terra darà il via libera al guidatore il quale sarà autorizzato a rimuovere i mezzi di stabilizzazione del camion e quindi muoversi. Gli operatori provvederanno, infine, ad eseguire gli ancoraggi del prefabbricato al suolo, se previsto dai grafici e dalle istruzioni per il montaggio.
Come indicato al punto 0.0.xxxx’Allegato XIII del D.Lgs. 81/08, l'uso di caravan o roulottes quali servizi igienico-assistenziali, è consentito esclusivamente ad inizio cantiere per un periodo massimo di 5 giorni, prima dell'installazione dei servizi di cantiere veri e propri.
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature: Autocarro con gru
Utensili manuali di uso comune Utensili elettrici portatili
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione “Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Schiacciamento di piedi e mani per caduta componenti | Probabile | Grave | ALTO | 9 |
Elettrocuzione | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Investimento | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Lesioni e contusioni | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Caduta accidentale dell’operatore dal piano di lavoro | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Strappi muscolari | Possibile | Modesta | MEDIO | 4 |
Punture e lacerazioni alle mani | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Istruzioni generali
Installare le baracche di cantiere su terreno pianeggiante e stabile, lontano da avallamenti
Le baracche di cantiere devono presentare una struttura ed una stabilità adeguate al tipo di impiego (dir. 92/57 cee, all. Iv)
In caso di installazione delle baracche su terreno in pendio occorrerà avvalersi della sorveglianza di un tecnico competente
Nel montaggio delle baracche di cantiere attenersi scrupolosamente alle schede tecniche fornite dal costruttore del prefabbricato
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti e verificarne l’uso costante da parte di tutti i lavoratori addetti
Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
Attenersi scrupolosamente alle istruzioni relative all'utilizzo dell'autogru o dell'autocarro con gru durante la movimentazione e la posa delle baracche.
Elettrocuzione
In caso di presenza di linee elettriche aeree, occorrerà osservare la specifica procedura “Lavori in presenza di linee elettriche aeree”
Eventuali allacciamenti alla rete elettrica dovranno essere effettuati da personale competente ed abilitato a ciò. Dovrà, altresì, essere verificato l’isolamento dei box prefabbricati e l’eventuale collegamento equipotenziale (vedi scheda “Allacciamento alle reti principali”)
Scivolamenti, cadute a livello
In caso di realizzazione di gradini di accesso alle baracche di cantiere,è necessario realizzare un parapetto di idonea resistenza,h= 1.00 m,corrente intermedio e tavola fermapiede da 20 cm
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
Elmetto | Guanti | Calzature |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio |
Igea SpA –doc SPP
ATTIVITA’ LAVORATIVA
ALLACCIAMENTO PREFABBRICATI ALLE RETI PRINCIPALI
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Il lavoro consiste nell’allacciamento dei prefabbricati alle reti infrastrutturali essenziali.
Fasi previste : L’esecuzione degli impianti dovrà essere affidata a personale qualificato. Gli installatori dovranno rilasciare dichiarazioni scritte che gli impianti sono stati realizzati nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia
ATTREZZATURA UTILIZZATA
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti attrezzature: Utensili manuali di uso comune
Utensili elettrici portatili
Per le attrezzature di lavoro occorrerà attenersi alle istruzioni riportate nei relativi libretti d’uso ed attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede specifiche (vedi sezione
“Attrezzature”)
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Elettrocuzione | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Punture, tagli ed abrasioni | Possibile | Lieve | BASSO | 2 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione:
Istruzioni generali
Accertarsi che il personale addetto agli allacciamenti sia qualificato ed autorizzato alle operazioni da eseguire
Per gli allacciamenti elettrici, deve essere vietato lavorare su elementi in tensione ed occorrerà fare comunque uso di mezzi personali di protezione isolanti
Usare i DPI previsti e verificarne l’uso costante
Verificare l’isolamento elettrico dei prefabbricati mediante misura della resistenza verso terra e predisporre l’eventuale collegamento equipotenziale (vedi Figure 1 e 2)
Figura 1 – Baracca metallica isolata
Figura 2 – Baracca metallica non isolata – prevedere il collegamento equipotenziale
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” :
Elmetto | Guanti | Calzature |
In polietilene o ABS | Edilizia Antitaglio | Livello di Protezione S3 |
UNI EN 397 | UNI EN 388,420 | UNI EN 345,344 |
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V | Guanti di protezione contro i rischi meccanici | Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio |
Igea SpA –doc SPP
2 - SONDAGGIO
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
UTILIZZO MACCHINA PERFORATRICE PER SONDAGGI
DESCRIZIONE
L’attrezzatura utilizzata in cantiere è una perforatrice idraulica cingolata di dimensioni medio piccole. E’ idonea per ricerche idriche, sondaggi geognostici, carotaggi, ancoraggi e consolidamenti in genere. La macchina utilizza i sistemi di perforazione a rotazione, martelli a fondo foro, attrezzature per carotaggio e retro percussione. La perforatrice presenta caratteristiche che consentono alla macchina di eseguire perforazioni di diametri e profondità diverse in funzione del metodo di perforazione utilizzato, del tipo di terreno in cui si opera e del tipo di attrezzatura impiegata.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Xxxxxx (Effettuare valutazione specifica) | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
Caduta aste (L'operazione di montaggio delle aste può presentare il rischio residuo di caduta delle stesse) | Probabile | Modesta | MEDIO | 3 |
Rottura catena (I calcoli della catena sono fatti tenendo conto di coefficienti di sicurezza particolarmente prudenziali pur tuttavia potrebbe presentarsi il rischio residuo di caduta della testa per rottura della catena) | Improbabile | Grave | BASSO | 3 |
Impigliamento (Durante la perforazione la batteria di aste è in rotazione, occorre prestare attenzione in quanto sussiste il rischio di impigliamento) | Improbabile | Grave | BASSO | 3 |
Lancio di materiale dovuto alla perforazione | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
(durante la perforazione, l'asta e l'utensile perforano la terra e quindi il materiale di perforazione viene portato in superficie. Occorre prestare attenzione in quanto sussiste il rischio di espulsione e lancio di materiale di estrazione(fanghi, terra, p) | ||||
Schiacciamento (durante le fasi di posizionamento della macchina perforatrice sussiste il rischio di schiacciamento) | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Condizioni atmosferiche avverse (Temporali: in caso di temporali in corso è sconsigliato utilizzare la macchina in quanto il mast in posizione "alto" e la grossa quantità di materiale ferroso costituente la macchina potrebbe attirare fulmini. Forte Vento In caso di forte vento NON utilizzare l’attrezzatura | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
Folgorazione (Il pericolo di folgorazione può essere dovuto a scariche elettriche che potrebbero verificarsi tra linee elettriche aeree ed il mast) | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Pulizia macchina (Il depositarsi di incrostazioni dovute a polveri e fanghi della perforazione può causare sulla macchina il rischio di impedire o danneggiare i movimenti della stessa. | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
Disordine in cantiere (Durante la perforazione, e durante l'espurgo del foro si possono formare dei cumuli di terra o chiazze di fanghi che potrebbero rendere insicuri gli spostamenti delle persone, della macchina e dei mezzi ausiliari) | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
Ribaltamento della macchina perforatrice (Lo spostamento della perforatrice su terreni particolarmente scoscesi o frananti è pericoloso per l'operatore che dovrà prestare particolare attenzione) | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Esplosione (Il pericolo di esplosione può esistere in fase di perforazione del suolo, nel caso l'utensile vada ad urtare o perforare tubazioni o gasdotti interrati) | Improbabile | Grave | BASSO | 3 |
Rottura tubazioni olio sotto pressione (Le tubazioni e le raccorderie dell'olio idraulico impiegate nella costruzione della macchina devono rientrare tutte nei requisiti di sicurezza imposti dalla legge. Il montaggio dell'impianto idraulico deve essere eseguito a regola d'arte, tuttavia potrebbe presentarsi il rischio residuo di rottura delle tubazioni idrauliche in pressione. | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
NORME GENERALI DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE INFORTUNI
NORME ESSENZIALI PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
È opportuno ricordare che in un campo come quello della prevenzione degli infortuni, ove il fattore umano ha un'influenza determinante, né le leggi né gli accorgimenti tecnici, pur indispensabili, possono avere efficacia se viene a mancare l'attiva collaborazione del lavoratore.
È di primaria importanza, prima di iniziare ad operare su una macchina o su una attrezzatura semplice o complessa, essere perfettamente a conoscenza della funzione e posizione di tutti i comandi macchina, delle caratteristiche tecnico-funzionali della stessa, e dell'uso specifico per cui è stata costruita e progettata.
Per il corretto impiego di questa macchina, ed al fine di salvaguardare l'incolumità del personale addetto attenersi scrupolosamente alle seguenti norme.
Mantenere in ordine e pulito il posto di lavoro
Il disordine sul posto di lavoro comporta pericolo. L'area su cui si deve eseguire la perforazione o la movimentazione della macchina deve essere sgombro da oggetti o cose che possano impedire un agevole svolgimento delle operazioni.
Non lasciare utensili o chiavi sopra la macchina, o in prossimità di essa.
Dopo ogni intervento di manutenzione, o di sostituzione di accessori, controllare accuratamente, prima di accendere la macchina, di non lasciare chiavi o attrezzature sopra la macchina o in prossimità di essa.
Vestire in modo adeguato.
L'abbigliamento dell'operatore deve essere il più idoneo possibile, vale a dire non troppo ampio e privo di parti svolazzanti ed appigli. Le maniche devono avere l'elastico. Non bisogna portare cinture, anelli e catene. Usare scarpe antinfortunistiche ed indossare guanti protettivi per le mani. I capelli lunghi devono essere legati da un elastico od opportunamente contenuti.
Evitare posizioni instabili
Assicurarsi costantemente di essere in posizione sicura rispetto alla macchina in lavoro ed in giusto equilibrio.
Chiavi di accesso al quadro di comando.
Consegnare la chiave di accensione del motore diesel della perforatrice, alle persone autorizzate a custodire le chiavi delle macchine presenti nel cantiere (addetto alla sicurezza del cantiere).Non lasciare MAI la macchina incustodita, con la chiave di accensione del motore inserita sul quadro di avvio.
Far eseguire le riparazioni da personale qualificato.
La macchina e la sua apparecchiatura elettrica e idraulica sono realizzare secondo le vigenti norme antinfortunistiche. Le riparazioni devono essere eseguite esclusivamente da personale qualificato con l'utilizzo di parti di ricambio originali, altrimenti ne potrebbero derivare danni per l'utilizzatore.
Arrestare il motore .
Qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria deve avvenire a macchina ferma e con motore fermo. Prima di procedere estrarre la chiave dal pannello di avvio motore e conservarla personalmente fino alla fine delle operazioni di manutenzione.
Scaricare la pressione.
Qualsiasi intervento di manutenzione all'impianto idraulico , deve essere eseguito solo ad impianto scarico di pressione. Vedi schema idraulico allegato.
Vietato scavalcare la macchina.
È vietato in alcun modo eseguire passerelle o strutture precarie atte a scavalcare la macchina. È inoltre vietato salire sopra il telaio della macchina durante le operazioni di trasporto, movimentazione e perforazione.
Corretta illuminazione.
Per facilitare le operazioni di controllo e di conduzione, l'area di lavoro della macchina deve essere adeguatamente illuminata. Utilizzare dei fari elettrici supplementari se la luce diurna o i fari in dotazione della macchina non sono sufficienti a garantire una illuminazione corretta.
Prima di ogni inizio turno assicurarsi del funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
Eseguire delle prove a vuoto di simulazione del ciclo di lavoro, verificando il corretto funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza presenti sulla macchina. Pulsanti di Emergenza dei quadri di comando e cavo di Emergenza a bordo macchina.
Corpi estranei.
Non introdurre corpi estranei nei punti di snodo e movimento della macchina, nei cingoli di movimento, nelle ralle di rotazione e nelle slitte di traslazione.
È vietato rimuovere o aprire i dispositivi di protezione e sicurezza durante il moto.
Carter di protezione, coperchi o porte di accesso possono essere aperti esclusivamente a macchina ferma e con motore spento.
È vietato oliare, pulire o registrare i meccanismi durante il moto.
Ogni intervento di lubrificazione o manutenzione deve essere eseguito a macchina ferma, con motore spento e chiave di accensione estratta.
È obbligatorio l'uso dei guanti e delle scarpe protettive.
Non avviare la macchina manomettendo l'interruttore a chiave di accensione e i dispositivi di sicurezza.
Proteggere eventuali cavi o condutture idrauliche / idriche che possono trovarsi appoggiate al suolo in prossimità della macchina.
Conservare con cura il manuale di istruzioni e uso in dotazione alla macchina.
ISTRUZIONI SPECIFICHE D’USO
L’operatore deve:
Attenersi scrupolosamente alle disposizioni o istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti, dai preposti, dal responsabile della sicurezza al fine di assicurare la propria ed altrui sicurezza.
Non disattivare i dispositivi di sicurezza.
Utilizzare i mezzi individuali o collettivi di protezione di volta in volta prescritti. Segnalare immediatamente al datore di lavoro, ai preposti, al responsabile della sicurezza, deficienze nel funzionamento di detti dispositivi, o altre eventuali condizioni di pericolo cui venga a conoscenza adoperandosi direttamente per eliminare o ridurre dette deficienze e pericoli.
L’operatore NON deve
Rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza e di segnalazione.
Non utilizzare i DPI
Compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che possano compromettere la propria o altrui sicurezza.
USO ANOMALO E NON PREVISTO
Essendo la macchina progettata e costruita unicamente per l’uso descritto dal fabbricante, è vietato l’uso dell’attrezzatura nei casi di:
Perforazioni che richiedano capacità superiori a quelle della macchina. Perforazioni con batterie di aste del peso superiore a 6500 daN.
Perforazioni con sistemi ed utensili diversi da quelli indicati nel manuale d’uso. Perforazioni senza aver effettuato le richieste operazioni di stabilizzazione della perforatrice.
Perforazioni di materiali diversi dai terreni, quali materiali legnosi, plastici, ferrosi, sintetici, laterizi ecc.
L’utilizzo dell’argano di sollevamento per scopi diversi da quelli previsti
L’utilizzo della macchina con persone presenti nel raggio di azione della perforatrice Utilizzo della macchina come mezzo di traino stradale
Utilizzo della macchina su terreni o banchine cedevoli
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure preventive:
GENERALE
Non esitare ad arrestare la perforazione per permettere l'evacuazione dei detriti o dei fanghi, in modo da rendere il cantiere di lavoro sgombro da impedimenti
L'operatore addetto al montaggio delle aste deve attenersi alle istruzioni d'uso delle stesse
Eseguire una costante vigilanza sulle condizioni del cantiere
NON avvicinarsi mai alla batteria di aste quando è in rotazione. Una inosservanza di questa disposizione può causare lesioni gravissime per l'operatore
Eseguire una costante vigilanza sulle condizioni della macchina prima di iniziare il turno di lavoro. Pulire la macchina se necessario.
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
Indossare i dispositivi di protezione individuali (tuta da lavoro, guanti, occhiali, elmetto, ecc) ed in ogni caso tenersi ad una distanza minima di sicurezza dalle tubazioni in pressione.
ELETTROCUZIONE
Fare attenzione alle manovre da eseguire se il tipo di perforazione necessità di elevare il mast in prossimità di linee elettriche aeree, in questo caso si deve fare attenzione alle distanze minime da rispettare indicate nella tabella 1 dell'allegato IX del D.Lgs. 81/08.
Se non si conosce la tensione nominale della linea elettrica, mantenere sempre una distanza minima di 5 mt.
Il pericolo di folgorazione può anche essere dovuto a scariche elettriche che potrebbero verificarsi tra linee elettriche sotterranee e l'utensile di perforazione.
Acquisire dall'Igea (Responsabile servizio Manutenzioni Xxxxx Xxxxxxxx) o dagli enti preposti dei tracciati delle linee elettriche pubbliche le carte topografiche del terreno delle aree di lavoro in modo da assicurarsi che nel punto di perforazione non passino linee elettriche.
RUMORE
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
Per i lavoratori esposti a rumore deve essere prevista la sorveglianza sanitaria e si deve disporre l'uso dei dispositivi di protezione individuale (cuffie, tappi auricolari)
Tutto il personale interessato deve essere fornito di idonei dispositivi di protezione individuale contro il rumore (otoprotettori)
INVESTIMENTO
Prestare la massima attenzione durante tutte le fasi di posizionamento della macchina perforatrice , l'inosservanza di questa disposizione può causare lesioni gravissime per l'operatore
GETTI E SCHIZZI
Indossare i dispositivi di protezione individuali (tuta da lavoro,guanti, occhiali, elmetto, ecc) ed in ogni caso tenersi ad una distanza minima dal punto di perforazione
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
Eseguire una dettagliata analisi delle carte topografiche del terreno in modo da assicurarsi che nel punto di perforazione non passino condotte dell'acqua, condotte di scarichi e in special modo tubazioni del gas. Consultare i Servizi Preposti Igea
(Aree/concessioni Minerarie, Servizi generali, Manutenzioni) o gli Enti preposti alla conservazione delle mappe e tracciati delle condutture sotterranee.
RIBALTAMENTO
L'operatore addetto allo spostamento della macchina perforatrice per sondaggi dovrà verificare con cura la pendenza e la consistenza dei terreni su cui intende procedere
MICROCLIMA
TEMPERATURE TROPPO BASSE:
NON utilizzare la macchina, in caso di temperature troppo basse (inferiori a -20°) che potrebbero compromettere il funzionamento del motore diesel ed il congelamento dei liquidi di raffreddamento e quindi le prestazioni della macchina.
TEMPERATURE ELEVATE:
NON utilizzare la macchina perforatrice in caso di temperature troppo elevate (superiori a 50 °) che potrebbero compromettere il funzionamento del motore diesel, delle pompe idrauliche e dell'intero impianto idraulico
fare attenzione al vento che non deve superare la velocità di 80 Km/h nel caso si stia utilizzando la macchina perforatrice con il mast nella posizione verticale
Non utilizzare la macchina perforatrice quando in prossimità del cantiere di lavoro si stia sviluppando un temporale con la presenza di fulmini
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420) Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione) Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido (Conformi UNI EN 345-344)
Igea SpA –doc SPP
3 - RIMOZIONE CANTIERE
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Smontaggio recinzione, attrezzature diverse, ecc.
Si prevede lo smontaggio della recinzione di cantiere con recupero dei paletti di ferro o di legno e della rete. I paletti saranno rimossi manualmente con l'ausilio di attrezzature di uso comune. Si prevede, inoltre, la rimozione dei cartelli di segnalazione, avvertimento, ecc.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE :
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
Nota: Per le attrezzature di lavoro sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche, riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Scivolamenti, cadute a livello | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
Punture, tagli e abrasioni | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
Urti, colpi, impatti e compressioni | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:
GENERALE
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante
Se necessario, predisporre piano mobile di lavoro robusto e di idonee dimensioni
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
Verificare l'efficienza degli utensili utilizzati
Non lasciare chiodi nell'area, ma provvedere a racchiuderli mano a mano in un apposito contenitore
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
Accatastare i materiali smontati in modo ordinato e facilmente visibile
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE”: Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa presenti nel suo complesso un RISCHIO BASSO. Ciò nonostante, pur essendo attualmente il rischio accettabile, al fine del miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza possibili, dovranno essere comunque seguite le Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati.
FASE LAVORATIVA
SMONTAGGIO IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
Trattasi dello smontaggio completo dell'impianto elettrico di cantiere, compreso l'accatastamento del materiale riutilizzabile e di quello da portare a discarica.
Nello svolgimento dell’ attività lavorativa vengono utilizzate le seguenti ATTREZZATURE : ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
Nota: Per le attrezzature di lavoro sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche, riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo | Probabilità | Magnitudo | Rischio | |
Elettrocuzione | Possibile | Grave | MEDIO | 6 |
Movimentazione manuale dei carichi (Per movimentazione non sporadica effettuare valutazione specifica) | Probabile | Lieve | BASSO | 3 |
Punture, tagli e abrasioni | Possibile | Modesta | BASSO | 4 |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure preventive:
GENERALE
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.)
I lavoratori addetti alla lavorazione devono utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” : Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO accettabile.
INTERFERENZE
INDIVIDUAZIONE DELLE FASI INTERFERENTI
Nella tabella sottostante vengono evidenziate le fasce orarie ove risultano presenti dipendenti nell’area industriale di Furtei oggetto dell’appalto ed i dipendenti dell’Impresa appaltatrice. La presenza di personale IGEA negli stessi orari non sta a significare che gli stessi operino nell’area di interessate all’affidamento ma che possono comunque essere presenti in caso di necessità. In tal caso si deve coordinare la presenza di tutti i lavoratori sospendendo, se necessario le attività della ditta appaltatrice.
Sovrapposizioni temporali MINIERA DI “SANTU MIALI”
presenti | ORARI DI LAVORO | ||||||||||||||||||||
7,00/8.00 | 8,00/9,00 | 9.00/10.00 | 10.00/11.00 | 11.00/12.00 | 12.00/13.00 | 13.00/14.00 | 14.00/15.00 | 15.00/16.00 | 16.00/17.00 | 17.00/18.00 | 18.00 - 7.00 | ||||||||||
committente | |||||||||||||||||||||
Appaltatore | |||||||||||||||||||||
interferenze |
Orari committente dal lunedì al venerdì (7,00 - 16,00) Orari appaltatore da lunedì a Venerdì (08.00 - 10.00) Interferenze da lunedì a Venerdì (08.00 - 16.00)
Le variazioni di orari dell’Appaltatore saranno da concordare, e comunque non dovranno interferire con le attività dell’Igea
È facoltà dell’IGEA variare l’orario del servizio dei singoli siti, dandone comunicazione scritta alla ditta aggiudicataria che dovrà accettare senza presentare eccezioni o richieste di ulteriori corrispettivi
Le variazioni di orari dell’Appaltatore non dovranno interferire con le attività dell’Igea o, in caso contrario sarà compito del direttore dei lavori coordinare i servizi per ridurre le interferenze.
Igea SpA –doc SPP
VALIDITA’ E REVISIONI
Il presente XXXXX costituisce parte integrante del contratto di appalto ed ha validità immediata a partire dalla data di sottoscrizione del contratto stesso.
In caso di modifica significativa delle condizioni dell’ appalto il DUVRI dovrà essere soggetto a revisione ed aggiornamento in corso d’opera.
Le misure indicate per la gestione dei rischi interferenziali, potranno essere integrate e/o aggiornate immediatamente prima dell’esecuzione dei lavori oggetto del Contratto d’Appalto, o durante il corso delle opere a seguito di eventuali mutamenti delle condizioni generali e particolari delle attività oggetto dell’Appalto.
DICHIARAZIONI
L’Azienda Appaltatrice dichiara completa ed esauriente l’informativa ricevuta, sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e di emergenza agli stessi inerenti, e di aver assunto, con piena cognizione delle conseguenti responsabilità, tutti gli impegni contenuti nel presente documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) , di cui conferma espressamente, con la sottoscrizione, la completa osservanza.
COSTI DELLA SICUREZZA RELATIVI AI RISCHI DA INTERFERENZE
In fase di valutazione preventiva dei rischi relativi all’appalto oggetto del presente DUVRI, sono stati individuati gli oneri per la sicurezza e per apprestamenti di sicurezza relativi alla gestione dei rischi da interferenze, come riportato nella seguente tabella riepilogativa.
Il costo della sicurezza così individuati, sono compresi nell’importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle Imprese esecutrici.
Codice | Elemento di costo | UM | Q.tà | Prezzo Unit.(€) | Importo (€) |
A | APPRESTAMENTI | ||||
1 | Fornitura in cantiere di box prefabbricato di dimensioni cm 240x450x240, adibito a spogliatoio, avente struttura portante in profilati metallici, tamponamento e copertura in pannelli sandwich autoportanti in lamiera zincata con interposto isolante, pavimentazione in PVC su supporto in legno idrofugo, infissi in alluminio anodizzato, impianto elettrico, impianto termico, impianto idrico (acqua calda e fredda) e fognario. Sono esclusi gli allacciamenti e la realizzazione del basamento; per ogni mese o parte di mese successivo. *1 | N. | 1 | 166,71 | 166,71 |
1 | Costo di utilizzo, per la salute e l’igiene dei lavoratori, di bagno chimico portatile costruito in polietilene ad alta densità, privo di parti significative metalliche. Da utilizzare in luoghi dove non e' presente la rete pubblica fognaria. Illuminazione interna del vano naturale tramite tetto traslucido. Le superfici interne ed esterne del servizio igienico devono permettere una veloce e pratica pulizia. Deve essere garantita una efficace ventilazione naturale e un sistema semplice di pompaggio dei liquami. Il bagno deve essere dotato di 2 serbatoi separati, uno per la raccolta liquami e l'altro per il contenimento dell'acqua pulita necessaria per il risciacquo del wc, azionabile tramite pedale a pressione posto sulla pedana del box. Sono compresi: l’uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire l’igiene dei lavoratori; il montaggio e lo smontaggio anche | N. | 1 | 283,52 | 283,52 |
quando, per motivi legati alla sicurezza e l’igiene dei lavoratori, queste azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori a seguito della evoluzione dei medesimi; il documento che indica le istruzioni per l’uso e la manutenzione; il trasporto presso il cantiere; la preparazione della base di appoggio; l’uso dell’autogru' per la movimentazione e la collocazione nell’area predefinita e per l’allontanamento a fine opera. Dimensioni esterne massime m 1,10 x 1,10 x 2,30 circa. Il bagno chimico ed i relativi accessori sono e restano di proprietà dell’impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l’utilizzo del box chimico portatile. Misurato al mese o frazione di mese per assicurare la corretta organizzazione del cantiere anche al fine di garantire la salute e l’igiene dei lavoratori. Bagno chimico portatile, per il primo mese o frazione. | |||||
2 | Delimitazione di zone di lavoro (percorsi, aree interessate da vincoli di accesso) realizzata con la stesura di un doppio ordine di nastro in polietilene stampato bicolore (bianco e rosso), sostenuto da appositi paletti di sostegno in ferro, altezza 1,2 m, fissati nel terreno a distanza di m. 2, compresa fornitura del materiale, da considerarsi valutata per tutta la durata dei lavori, montaggio e smontaggio della struttura | m | 100 | 0,96 | 96,00 |
B | MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DPI EVENTUALMENTE PREVISTI PER LAVORAZIONI INTERFERENTI | ||||
3 | Presenza di un preposto individuato dall’impresa con compiti di supervisione durante l’esecuzione di operazioni interferenti | h | 2 | 21,56 | 43,12 |
C | IMPIANTO DI MESSA A TERRA, DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E ANTINCENDIO | ||||
D | MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA | ||||
4 | Fornitura di estintore portatile a | cad | 1 | 50,35 | 50,35 |
polvere per fuochi di tipo A,B,C del peso di 6 Kg, comprese le verifiche periodiche semestrali | |||||
E | PROCEDURE PREVISTE PER SPECIFICI MOTIVI DI SICUREZZA | ||||
5 | Presenza di un addetto per far manovrare i mezzi in retromarcia e in condizioni di scarsa visibilità | h | 2 | 21,56 | 43,12 |
6 | Controllo periodico delle attrezzature di lavoro con cadenza sufficiente a garantire la sicurezza degli utilizzatori | h | 2 | 21,56 | 43,12 |
G | MISURE PER L’USO COMUNE DEGLI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVE | ||||
7 | Partecipazione responsabile Impresa a riunioni di coordinamento, specifiche procedure, gestione interferenze, etc. | h | 2 | 21,56 | 43,12 |
TOTALE € | 769,06 |
Igea SpA –doc SPP
CONCLUSIONI
Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (D.U.V.R.I.) : È stato redatto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08;
È soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti che potrebbero averlo reso superato.
La valutazione dei rischi di cui al presente documento è stata effettuata dal Datore di Lavoro committente, come previsto dall’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 81/08.
AZIENDA APPALTANTE (Committente)
AZIENDE APPALTATRICI
Con l’apposizione della firma nello spazio di pagina sottostante ciascuna azienda appaltatrice dichiara di essere a conoscenza del contenuto del presente D.U.V.R.I. e di accettarlo integralmente, divenendone responsabile per l’attuazione della parte di competenza.
Azienda | Datore di lavoro | Xxxxx |
Xxxxxxxx, 00 Xxxxxxx 0000
Xxxx XxX –doc SPP
SOMMARIO DEGLI ARGOMENTI DEL DUVRI –DSS COORDINATO
ANAGRAFICA AZIENDA COMMITENTE 2
AZIENDE APPALTATRICI ED OGGETTO DELL’APPALTO 4
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO 4
LUOGHI OGGETTO DELLE ATTIVITA’ 6
PLANIMETRIA AREE DI INTERVENTO 7
VERIFICA DELL’IDONEITA’ DELL’AZIENDA APPALTATRICE 9
VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO 9
METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI 11
AZIONI DA INTRAPRENDERE IN FUNZIONE DEL RISCHIO 12
ATTIVITA’ LAVORATIVE E FASI DI LAVORO 13
MISURE GENERALI DI PREVENZIONE E DI IGIENE 13
MONTAGGIO RECINZIONE, ACCESSI E CARTELLONISTICA 17
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 17
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 17
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 18
PREDISPOSIZIONE DELLA VIABILITA’ INTERNA 18
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 18
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 19
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 19
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 20
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 20
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 20
PREDISPOSIZIONE PIAZZOLE IMPIANTI DI CANTIERE 21
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 21
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 21
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 21
REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE 22
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 22
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 22
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 23
INSTALLAZIONE BOX PREFABBRICATI 24
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 24
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 24
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 25
ALLACCIAMENTO PREFABBRICATI ALLE RETI PRINCIPALI 26
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 26
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 26
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 27
UTILIZZO MACCHINA PERFORATRICE PER SONDAGGI 28
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 28
NORME GENERALI DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE INFORTUNI 29
NORME ESSENZIALI PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI 29
ISTRUZIONI SPECIFICHE D’USO 31
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 32
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 33
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 34
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 34
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 34
SMONTAGGIO IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE 35
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI 35
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI 35
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) 35
INDIVIDUAZIONE DELLE FASI INTERFERENTI 36