DELIBERAZIONE N. 10/17 DEL 17.3.2015
DELIBERAZIONE N. 10/17 DEL 17.3.2015
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Oggetto: Accordo transattivo per comporre i contenziosi giurisdizionali in essere tra la Regione Autonoma della Sardegna ed Enel S.p.a. in ordine alla proprietà e alla gestione delle centrali idroelettriche dell’Enel in Sardegna. Procedura per l’individuazione del valore economico delle centrali e della produzione idroelettrica.
L’Assessore dei Lavori Pubblici riferisce che tra la Regione Autonoma della Sardegna e l’Enel Produzione S.p.a. sono pendenti i seguenti contenziosi: uno dinanzi al Tribunale Regionale delle acque pubbliche (R.G. n. 546/2011) e tre dinanzi al Tribunale Superiore delle acque pubbliche (R.G. n. 172/2014, n. 173/2014 e n. 174/2014), nei quali le parti rivendicano reciprocamente il possesso e il diritto allo sfruttamento per uso idroelettrico delle centrali idroelettriche attualmente gestite dall’Enel in Sardegna.
Nel contenzioso pendente dinanzi al Tribunale Regionale delle acque pubbliche la Regione rivendica la proprietà delle centrali idroelettriche denominate “Tirso primo Salto” e “Tirso secondo Salto” realizzate in Comune di Busachi (OR). Si tratta di centrali che l’Enel aveva realizzato, e tuttora esercisce, sulla base della sottoscrizione di un accordo con il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, che all’epoca era il titolare dell’apposita concessione di derivazione ad uso idroelettrico, concessione in cui è poi subentrata la Regione in forza della L.R. n. 19/2006.
Il contenzioso tra la Regione e l’Enel, che in un primo tempo ha riguardato le centrali “Tirso primo Salto” e “Tirso secondo Salto”, si è poi esteso, con l’instaurazione di separati giudizi, alle dighe e relative centrali idroelettriche gestite dall’ Enel in Sardegna, di seguito elencate:
1. Dighe Casteldoria e Muzzone sul rio Coghinas e relative centrali idroelettriche “Casteldoria” (5 MW) e “Coghinas”(22,7 MW);
2. Dighe di Bau Mela, Bau Mandara e Bau Muggeris sul Flumendosa e relative centrali idroelettriche “Flumendosa I salto ” (7,8 MW) e “Flumendosa II salto” (28,2 MW);
3. Diga di Sa Teula sul Rio Sa Teula (alimentato dal Flumendosa) e relativa centrale “Flumendosa III Salto” (9,6 MW);
4. Diga di Gusana sul Taloro e relative centrali idroelettriche “Taloro” (240 MW) e “Cucchinadorza” (41,6 MW);
5. Diga di Cucchinadorza sul Taloro e relativa centrale idroelettrica di Badu Ozzana (27,2 MW);
6. Diga di Benzone sul Taloro e relative centrale idroelettrica (6,4 MW) e stazione di sollevamento;
7. centrale idroelettrica “Tirso I Salto” (20 MW);
8. centrale idroelettrica “Tirso II Salto” (4 MW);
9. centrale idroelettrica di “Posada” (0,8MW);
10. centrale idroelettrica di “Ozieri” (9,9 MW);
11. centrale idroelettrica di “Pedra Othoni” (3,8MW).
L’Enel per poter realizzare ed esercire tali centrali, a differenza di quanto accaduto per le centrali “Tirso primo Salto” e “Tirso secondo Salto”, si era munita di regolari titoli concessori a suo tempo rilasciati. La Regione tuttavia, con tre deliberazioni della Giunta (n. 19/19, n. 19/20 e n. 19/21 del 27.5.2014) e con i conseguenti decreti presidenziali (n. 96, n. 97, n. 98 del 2014) ha inserito, ai sensi degli artt. 11 e 30 della L.R. n. 19/2006, le citate dighe che alimentano le centrali dell’Enel nel sistema idrico multisettoriale della Regione Sardegna rivendicando il possesso delle stesse dighe da parte della Regione. L’Enel con tre distinti ricorsi ha impugnato le citate deliberazioni e i decreti attuativi dinanzi al Tribunale Superiore delle acque Pubbliche censurando la legittimità costituzionale della L.R. n. 19/2006, artt. 11 e 30, e sostenendo la naturale scadenza dei titoli concessori che deve invece intendersi prorogata al 2029 ai sensi dell’art. 12, comma, 6 del D.Lgs.
n. 79/1999 (cd. decreto Bersani). Ricorsi contro i quali si è costituita l’Amministrazione regionale rivendicando il possesso delle suddette centrali anche in forza della prevalenza della normativa regionale (art. 16 della L.R. n. 17/2000) sulla normativa statale (il citato decreto Bersani).
L’Enel Produzione S.p.a. in data 10 dicembre 2014 ha quindi fatto pervenire alla Regione una proposta transattiva di tutte le cause in corso mediante la costituzione di una società mista Enel- Regione per la gestione delle dighe in argomento e dei relativi impianti, con scadenza al 2029, con partecipazione regionale al 49% e conseguente ripartizione dei costi e dei ricavi, per la cui valutazione è necessario, come anche suggerito dall’Area Legale della Regione, quantificare il valore economico delle dighe, delle centrali e della relativa produzione idroelettrica.
Circa la convenienza della proposta transattiva avanzata dall’Enel, o di altro diverso accordo transattivo, l'Assessorato dei Lavori Pubblici ha interloquito con gli uffici legali di supporto (Avvocatura dello Stato relativamente al contenzioso “Tirso primo Salto” e “Tirso secondo Salto” e Area Legale della Regione per i restanti contenziosi) acquisendo una preliminare valutazione circa la opportunità di effettuare tutte le necessarie verifiche in ordine alla quantificazione dei valori economici del ramo d’azienda eventualmente da conferire nella società mista e delle relative produzioni idroelettriche nei periodi temporali assunti a riferimento.
L’Assessore riferisce al riguardo che l’Ente Acque della Sardegna, ente strumentale della Regione, interpellato in merito, ha dichiarato di non essere nelle condizioni di poter accertare i suddetti valori
relativi agli impianti e alla produzione idroelettrica e, pertanto, risulta necessario, per poter proseguire nell’iter transattivo, fare ricorso ad operatori specializzati in materia.
A tal fine l’Assessore informa che per far fronte alle esigenze finanziarie necessarie per poter contrattualizzare tale operatore specializzato si farà ricorso alle risorse presenti nell’UPB S01.04.001 per un importo complessivo massimo stimato in € 100.000.
La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall’Assessore dei Lavori Pubblici, di concerto, per quanto di competenza, con l’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito ed Assetto del Territorio, e visto il parere favorevole di legittimità espresso dal Direttore generale dei Lavori Pubblici
DELIBERA
− di autorizzare le Direzioni generali dei Lavori Pubblici e dell’Area Legale e, per la causa pendente dinanzi al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche relativa alle centrali idroelettriche denominate “Tirso primo Salto” e “Tirso secondo Salto”, l’Avvocatura dello Stato, ad esaminare la proposta transattiva, acquisendo le informazioni tecniche necessarie e formulando le connesse valutazioni tecniche e giuridiche volte a verificare l’eventuale composizione delle controversie sulla base della proposta formulata dall’Enel ovvero di altre diverse soluzioni;
− di dare mandato alla Direzione generale dei Lavori Pubblici per curare tutti gli adempimenti volti all'individuazione dell’operatore specializzato in materia con provata esperienza che dovrà procedere alla determinazione del valore economico delle dighe, delle centrali e della relativa produzione idroelettrica e di acquisire ogni utile collaborazione da parte di Enas per le conseguenti valutazioni di convenienza;
− di far fronte agli oneri conseguenti al ricorso all’operatore specializzato di cui al punto che precede con lo stanziamento disponibile nell’UPB S01.04.001, capitolo SC 01.0708 (C.d.R. 00.08.01.03).
Il Direttore Generale Il Vicepresidente
Xxxxxxxxxx De Xxxxxxx Xxxxxxxx Paci