PATTO CITTADINO DI CONVIVENZA ALLA BOLOGNINA
PATTO CITTADINO DI CONVIVENZA ALLA BOLOGNINA
Percorso finanziato dalla Legge Regionale 3/2010 art. 6, che prevede l'erogazione di contributi a sostegno dei processi partecipativi (bando 2013)
1. IL CONTESTO TERRITORIALE: UN’AREA IN TRASFORMAZIONE 3
3. PER UNA NUOVA CONVIVENZA IN BOLOGNINA: VISIONI E AZIONI 5
3.1 Coesione sociale, vicinato e politiche sociali per caseggiati popolari 6
3.2 Sicurezza, cultura della legalità, educazione civica, qualità degli spazi 8
3.3 Valorizzazione commerciale 10
3.4 Valorizzazione Culturale 12
4. STRUMENTI DI GESTIONE DEL PATTO 14
4.1 Il Tavolo di negoziazione: definizione e natura 14
4.2 Composizione del Tavolo 14
4.4 Convocazione e Coordinamento del Tavolo 15
4.5 Coordinamento attività della “Rete ConVivere” 15
5. ATTIVITÀ DI SOSTEGNO ALLA RETE 15
5.1 Mappatura degli spazi e luoghi della Bolognina 15
5.2 Collaborazione tra attori nella cura del territorio e nella realizzazione di iniziative 16
5.3 Attività di marketing urbano 16
Premessa
Il presente Patto costituisce l’esito del Percorso Partecipativo ConVivere finanziato attraverso il bando della LG Regionale sulla partecipazione 3/2010 per l’anno 2013. Il percorso ha previsto, relativamente alla zona della Bolognina del Quartiere Navile (area delimitata dalle vie Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Ferrarese, Matteotti), il coinvolgimento delle organizzazioni e dei cittadini del territorio per la definizione di azioni mirate al superamento delle problematiche rilevate e al miglioramento della qualità di vita.
A tal fine l'Amministrazione ha predisposto la costituzione di un Tavolo di negoziazione, in coerenza con quanto definito dalla Legge Regionale sulla partecipazione n. 3/2010 che prevede, tra gli strumenti per la risoluzione - in forma partecipata - dei conflitti urbani, la costituzione del tavolo di negoziazione, a cui accedono i portatori di interessi diversi per:
- discutere e raggiungere un accordo su obiettivi comuni
- facilitare la definizione condivisa delle problematiche che generano conflitti
- elaborare opzioni di soluzione ritenute reciprocamente soddisfacenti
- promuovere la definizione condivisa di obiettivi, tempi e modalità di intervento.
Attraverso varie fasi di ascolto e confronto, si è giunti alla presente elaborazione di orientamenti progettuali e metodologici e definizioni di impegni da parte dei diversi soggetti che hanno partecipato e aderito al percorso e al presente Patto.
1. Il contesto territoriale: un’area in trasformazione
La Bolognina è un'area in grande trasformazione urbana e sociale.
Dal punto di vista urbanistico sono in corso interventi importanti che stanno modificando l'assetto di questa storica area bolognese: l’area dell'ex Mercato, con l’insediamento della nuova sede del Comune e il nuovo insediamento residenziale in via di realizzazione; la nuova stazione con la recente riapertura dell’ingresso di via Xxxxxxx che consente l’accesso diretto all’alta velocità; la ristrutturazione di diversi insediamenti di edilizia residenziale popolare (le corti di via Xxxxxxxxxx/Bolognesi e via Albani); le aree industriali e militari dismesse in zona Casaralta.
Si tratta di elementi che, se da un lato fanno prospettare importanti sviluppi per questa zona, facendo immaginare, addirittura, una nuova centralità per Bologna, dall’altro negli ultimi anni hanno creato molti disagi agli abitanti, a causa dell’apertura di numerosi cantieri.
Anche dal punto di vista sociale e demografico la Bolognina sta vivendo cambiamenti significativi. Storicamente la Bolognina era articolata in un zona (Casaralta) a forte presenza operaia, legata ai vecchi insediamenti industriali (Sasib, Officine Casaralta, Minganti, Ex Manifattura, ecc.) in cui la popolazione tendeva a vivere e a lavorare, con forte vocazione politica, e in una (piazza dell’Unità/Matteotti) a forte vocazione commerciale, con grande presenza della classe media, che tendeva a configurarsi come la “naturale” continuazione di via indipendenza. La chiusura delle grandi fabbriche, negli anni '90, che ha progressivamente determinato un cambio di popolazione e l’arrivo di nuovi abitanti, ha probabilmente inciso in modo negativo sulla forte identificazione al territorio e sul senso di appartenenza che caratterizzava i vecchi abitanti e ha lasciato in taluni casi aree dismesse in stato di semi abbandono, spazi di degrado e microcriminalità.
La situazione demografica della Bolognina, con i suoi quasi 35.000 abitanti (al dicembre 2013), testimonia questi cambiamenti ed evidenzia elementi distintivi rispetto alle altre zone della città. Ne evidenziamo tre particolarmente significativi:
• l’elevata densità abitativa, superiore a qualsiasi altra zona del Quartiere e della città (escluso il centro storico) con 7.102,6 abitanti per Kmq rispetto ai 1.826,2 abitanti del Navile e i 2.705,3 di Bologna
• la forte presenza di cittadini stranieri, che dà alla Bolognina il primato cittadino di area con la più alta percentuale di residenti non nati in Italia (24,5 % alla Bolognina rispetto al 20% del Navile e al 14,7 % di Bologna)
• l’area con la popolazione complessivamente più giovane di tutta la città, con un’età media di 45,1 anni rispetto al Navile 46 e Bologna 47,1 e una popolazione sotto i 18 anni in continua crescita.
2. Le Motivazioni del Patto
Il lavoro d’indagine, svolto sul territorio nel periodo compreso tra dicembre 2013 e febbraio 20141, ha evidenziato problemi e criticità ma ha anche rivelato importanti potenzialità che connotano quest’area come estremamente vitale e potenzialmente molto “fertile”. Da questi elementi generano le motivazioni per la costruzione di un Patto che coinvolga le Istituzioni e i diversi “abitanti” nell’impegno e nella responsabilità comune di contrastare, degrado e insicurezza, desertificazione commerciale e frammentazione sociale.
Il degrado e la microcriminalità sono i problemi più sentiti dagli abitanti della zona.
Riguardo al degrado in particolare alcune zone appaiono sporche e non sufficientemente curate a causa delle cattive abitudini di alcuni cittadini e commercianti, persone che bivaccano e fanno i loro bisogni per strada, la scarsa illuminazione di alcuni punti. Le aree dismesse e i numerosi cantieri contribuiscono a generare un senso di abbandono dell’area. In Particolare sono state segnalate: le area adiacenti al Mercato di via Albani; via Matteotti; aree dismesse a Casaralta.
Lo spaccio, piccoli furti e vandalismo sono invece i comportamenti di criminalità che vengono segnalati. In particolare la zona di piazza dell’Unità e di via Nicolò dell’Arca soprattutto nelle ore serali sono luoghi interessati dallo spaccio.
Questi aspetti generano un diffuso senso di insicurezza, sebbene non sempre giustificato dai fatti accaduti.
Tra gli elementi che generano disagio negli abitanti della Bolognina vi è anche la mancanza di conoscenza e di integrazione tra la grande varietà di nuovi cittadini della zona. Ad esso si accompagna la sensazione di perdita di “identità” e del senso di appartenenza, un tempo molto forte tra gli abitanti di queste vie.
I problemi che affliggono quest’area, unitamente alla crisi economica che coinvolge molti settori, stanno minacciando seriamente la sua centralità commerciale e gli storici commercianti, che non sembrano riuscire a trovare un modo efficace per contrastarli, tendono a chiudere per lasciare spesso il posto ad attività di qualità diversificazione minore, spesso gestite da cittadini di origine non italiana (Ortofrutta, parrucchieri, bar, ecc.).
Se è vero che alla Bolognina i problemi sono presenti e ben focalizzati, troviamo anche potenzialità e risorse importanti sulle quali potrà essere utile porre l’attenzione anche in ottica progettuale.
1 Per un quadro descrittivo dettagliato si rimanda al Rapporto d’indagine “ConVivere Bolognina” .
In primo luogo si può richiamare la posizione strategica della Bolognina, poco distante dal centro, vicina alla stazione, comoda per l’aeroporto, ma anche piacevolmente sviluppata attorno a piazza dell’Unità.
La vecchia “anima” commerciale della Bolognina, per quanto “minacciata” dalle fatiche del territorio, rimane una ricchezza che, unita alla posizione strategica, offre un’importante potenzialità di sviluppo.
Gli stranieri, i giovani, una popolazione in movimento che rende questa zona attraente ed interessante per molti. Giovani generazioni di nuovi cittadini sulle quali investire potrebbero essere una carta vincente per lo sviluppo del territorio.
Tra le risorse di fondamentale importanza sono certamente le realtà associative e i centri sociali che svolgono importanti funzioni rispetto al territorio sia nel senso di un naturale presidio positivo sia attraverso l’offerta di attività di grande utilità per le comunità.
Uno sguardo a facebook rivela alcuni importanti risorse che si stanno concretizzando anche oltre la realtà virtuale: la social street di via Matteotti e il gruppo “sei della Bolognina se…” sono esempi di gruppi di cittadini che potranno certamente rivelarsi leve importanti per ricostruire un senso di appartenenza e di solidarietà negli abitanti della Bolognina.
3. Per una nuova convivenza in Bolognina: visioni e azioni
Con il presente Patto, esito del Percorso Partecipativo ConVivere Bolognina, i soggetti aderenti si impegnano (le Istituzioni, le associazioni, i commercianti e i cittadini) ad intervenire nella zona del Quartiere Navile delimitata dalle vie Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Ferrarese, Xxxxxxxxx nella realizzazione di azioni per il miglioramento delle condizioni di convivenza nell’area, coerentemente con quanto esposto nei paragrafi successivi.
In generale quindi il Patto si configura come strumento utile alla creazione di un contesto in cui si condividono idee e in cui si programma e si realizza assieme.
Il Patto definisce e articola i 4 orientamenti progettuali rispetto ai quali i soggetti aderenti s’impegnano con la finalità generale di promuovere lo sviluppo del territorio.
Il Patto quindi definisce:
• la visione a cui l'agire dei soggetti aderenti e il presente Patto si ispirano
• gli obiettivi di intervento nell'area oggetto del Patto
• le modalità e gli strumenti di confronto e di presa delle decisioni
• le modalità organizzative e gestionali.
La Bolognina immaginata per i prossimi anni dai partecipanti al percorso è un’area che trasforma le attuali criticità in opportunità, per presentarsi come area di innovazione sociale e commerciale, come laboratorio e riferimento per il domani della città; la multietnicità è un dato acquisito e si assume come elemento differenziante, distintivo, valorizzante; le espressioni creative dei suoi abitanti (e non solo) divengono driver di cambiamento e di arricchimento.
Sulla base degli elementi emersi in fase d’indagine e nella successiva elaborazione, sono stati definiti 4 ambiti tematici d’intervento:
- Coesione sociale, vicinato e politiche sociali per caseggiati popolari
- Sicurezza, cultura della legalità, educazione civica, qualità degli spazi
- Valorizzazione commerciale
- Valorizzazione culturale.
3.1 Coesione sociale, vicinato e politiche sociali per caseggiati popolari
Visione
La Bolognina auspicata è dei cittadini che sono coinvolti nella riqualificazione partecipata delle aree degradate o dismesse. Gli spazi pubblici, i servizi e le infrastrutture sono curati e ben mantenuti grazie anche all’assunzione di consapevolezza e responsabilità da parte delle aziende di servizio pubblico, e diventano così luoghi condivisi e di socializzazione, dove è diffusa un'economia di scambio non solo monetario ma anche di natura immateriale (scambio competenze, mutuo soccorso, ecc.).
Si è creata integrazione tra i cittadini con particolare riferimento ai quelli stranieri e delle seconde generazioni che diventano importanti leve di cambiamento.
I cittadini delle case Acer, grazie a nuovi criteri di assegnazione, sono mescolati e tra loro integrati allo scopo di evitare ghettizzazioni.
Le associazioni collaborano nello scambio di idee e nell’organizzazione di feste comuni, che trovano nell’alleggerimento della burocrazia un importante supporto.
Finalità
Aumentare il senso di comunità e promuovere la riappropriazione degli spazi pubblici da parte dei cittadini
Obiettivo 1: Coinvolgere i cittadini
Aumentare il senso di comunità, il rispetto per l’ambiente urbano e per gli spazi pubblici Attività
• Iniziative nelle scuole con i genitori attraverso modalità che stimolino la conoscenza reciproca, basandosi su forme di partecipazione emotiva
• Presenza di punti informativi del Comune e del Quartiere sulle tematiche riguardanti la cittadinanza attiva e il senso civico
• Creazione di spazi poco strutturati in cui le persone possono incontrarsi senza fare attività predefinite (hub ConVivere: 3-4 spazi con marchio ConVivere messi a disposizione dei cittadini)
• Coinvolgimento dei cittadini stranieri, attivando mediatori culturali, coinvolgendo loro associazioni, Ascom, ecc.
Possibili attori
CoBo e Qre Navile, Acer, Cittadinanza attiva, Educatori, Operatori Sociali, Associazioni, Cittadini, Scuole, Genitori
Obiettivo 2: Animare il territorio
Promuovere la riappropriazione degli spazi pubblici, da parte dei cittadini che a diverso titolo “abitano” la Bolognina
Attività
• Feste di vicinato (di strada e di condominio)
• Iniziative per costruire relazioni positive tra i residenti nei caseggiati Acer
• Scelte urbanistiche che favoriscano la mescolanza sociale (come ex mercato)
• Individuazione di criteri che favoriscano la maggiore integrazione e mescolamento dei cittadini nelle assegnazioni di alloggi Acer (per evitare ghettizzazioni)
• Realizzazione Iniziative rivolte agli adolescenti (rete tra associazioni, scuola e servizi Quartiere)
Possibili Attori
Istituzioni, Associazioni, Imprese, Cittadini, Associazioni e Cittadini stranieri, Scuole
Priorità generali
Progetti in essere da coordinare e rafforzare
• Gruppo “benessere di comunità" del Quartiere
• Feste di Quartiere (Notte Bianca, Casaralta Che Si Muove, Winenight…)
• Festival In & Out
• Progetti di Cittadinanza Attiva
Progetti nuovi
• Progetto speciale di mediazione culturale e sociale
3.2 Sicurezza, cultura della legalità, educazione civica, qualità degli spazi
Visione
I progetti proposti dall’Amministrazione e dai cittadini sono tradotti in azioni concrete ed efficaci che incidono positivamente sul territorio; esiste un rapporto di fiducia reciproca tra le istituzioni e i cittadini, i quali collaborano per migliorare la vivibilità nella Bolognina; aumenta il senso di comunità nei cittadini e si accrescono la consapevolezza e la responsabilità sociale; scompaiono gli spacciatori e la criminalità è solo quella “fisiologica”, presente cioè in misura molto esigua, legata ad occasionali comportamenti.
La Bolognina è ricca di spazi aperti pubblici verdi, attraenti e condivisi. I contesti dismessi vengono qualificati e diventano punti di aggregazione.
Finalità
Migliorare il territorio con riferimento all’arredo urbano e alle aree di pertinenza degli esercizi commerciali, riducendo il degrado ed aumentando la responsabilità sociale ed il senso civico di cittadini e commercianti
Obiettivo1: informazione e sensibilizzazione
Aumentare il senso civico e la responsabilità sociale dei cittadini, ridurre i comportamenti “incivili”, coinvolgere maggiormente le aziende di servizio pubblico (Acer, Hera, Avola) nella cura del territorio
Attività
• Campagna di sensibilizzazione e di educazione al rispetto delle regole rivolta ai giovani (scuole, centri di aggregazione), ai cittadini e ai commercianti (con particolare riferimento alle zone più sensibili)
• Attività comunicative mirate a contrastare sporcizia, scarso decoro, deiezioni cani,… (ad esempio con utilizzo di cartelli “creativi” che richiamano ConVivere)
• Attività educativa al rispetto della normativa in materia di commercio e di arredo urbano
• Azione più incisiva degli organi di vigilanza per un maggiore rispetto della normativa in materia di commercio
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Scuola, Corte 3, Cittadini, Hera, Avola, Acer, Associazioni di categoria (commercianti/artigiani), Polizia Municipale
Obiettivo 2: interventi di (micro) riqualificazione
Qualificare gli spazi aperti (piazza dell’Unità e giardini pubblici) e contrastare il degrado con interventi di riqualificazione del pubblico decoro urbano e delle aree commerciali
Attività
• Dialogo con Hera, Avola, Acer per la migliore collaborazione nella gestione e cura degli spazi pubblici verdi e aree Acer
• Implementazione della nuova illuminazione nei punti d’emergenza
• Attività educativa e informativa per sviluppare un maggior senso di responsabilità dei condomini nella pulizia e nel decoro del proprio stabile e delle aree adiacenti
• Sostegno alle iniziative di gruppi di commercianti volte a rendere più piacevole la zona (addobbi natalizi, feste a tema, premi e concorsi: vetrina più simpatica, cortesia, decorazione serrande, ecc.)
• Riqualificazione di aree e strade anche attraverso la Legge Regionale 41/97 (Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva)
• Definizione di un programma di abbellimento urbano condiviso con commercianti, associazioni, artisti e architetti
• Incentivi ed esenzioni tributarie (ad esempio per occupazione suolo pubblico) per i commercianti per interventi di abbellimento pubblico (fioriere, porta biciclette, panchine, ecc.)
• Book crossing e ticket crossing in piazza dell’Unità
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Hera, Avola, Acer, Educatori - Operatori sociali - Corte 3, Associazioni, Associazioni di categoria (commercianti/artigiani), Polizia Municipale, Tper
Priorità generali
Progetti in essere da coordinare e rafforzare
• Casaralta Che Si Muove - Io ci tengo
• Progetto Scuole del Consiglio di Quartiere
• Commercianti della Bolognina per la scuola
• Raccolta porta a porta di alcune tipologie di rifiuto per commercianti
• Riqualificazione marciapiedi
Progetti nuovi
• Riqualificazione piazza dell' Unità
• Progetto pulizia muri
• Filoviarizzazione linee trasporto pubblico
• Progetti su Banda Larga
3.3 Valorizzazione commerciale
Visione
Decolla la riqualificazione partecipata delle aree degradate o dismesse.
Diminuisce la pressione fiscale per le imprese e le attività commerciali; l’area commerciale Minganti è rivitalizzata; tessuto economico diversificato e vario; sviluppo dell'associazionismo tra i commercianti.
Il panorama commerciale ispira maggiormente nuove realtà imprenditoriali ad inserirsi in Bolognina; le iniziative dei giovani sono stimolate, incoraggiate e incentivate economicamente.
I rapporti tra i clienti/cittadini e i commercianti sono improntati alla cordialità e disponibilità (più umani). Sono incentivate le iniziative “nuove”, “giovani” e “alternative”.
Finalità
Valorizzare il commercio, promuovendo e incrementando l’associazionismo commerciale e rilanciando la diversificazione commerciale
Obiettivo 1: Coinvolgimento dei commercianti stranieri
Obiettivi
Aumentare il coinvolgimento dei commercianti stranieri nella realizzazione delle iniziative di valorizzazione del territorio
Attività
• Mappatura delle associazioni degli stranieri
• Attivazione di mediatori culturali per il contatto diretto con i commercianti stranieri
• Attività di outreach2: Associazioni e cittadini stranieri, opinion leader stranieri
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Mediatori culturali, Associazioni cittadini stranieri, Consulta degli stranieri
Obiettivo 2: promozione nuove attività commerciali
Promuovere apertura di nuove attività artigianali e di commercio specializzato favorire l’apertura di nuove attività in un’ottica di differenziazione, qualificazione e specializzazione delle offerte
Attività
• Incentivazione, in modo mirato, di nuove attività commerciali e artigianali che vadano ad occupare spazi vuoti
• Incentivi economici, da gestire attraverso bandi, destinati ai giovani (under 30)
• Coinvolgimento di comunità straniere, in particolare quella cinese, che possono offrire stimoli per la differenziazione dell’offerta commerciale la quale, se ben realizzata, può positivamente caratterizzare l’area
• Incentivazione all’apertura di locali di tradizioni diverse, ben caratterizzati, incuriosenti
2 Termine di origine anglosassone che indica, nei processi di partecipazione, una metodologia che consiste “nell’andare a consultare le persone piuttosto che aspettare che esse vengano da noi”. Si tratta di una forma di consultazione informale, diretta, che si svolge nell’ambiente di vita delle persone che vengono incontrate per discutere ma anche per ascoltare i loro suggerimenti. Tale metodo è talvolta in grado di entrare in rapporto con soggetti altrimenti difficilmente coinvolgibili. (fonte: xxxx://xxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/)
• Incentivazione all’apertura di negozi di piccolo, originale artigianato e formazione di un circuito che li valorizzi, al fine di catturare clienti da altre zone della città e possibilmente anche turisti
• realizzazione, con il contributo delle associazioni di categoria, di corsi di formazione per operatori che vogliono qualificarsi, migliorare le loro capacità gestionali: vetrine, luci e suoni, arredi fantasiosi e di gusto, ecc. e divenire veri specialisti del loro settore
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Enti Formazione Professionale, Regione, Associazioni di categoria (commercianti/artigiani), Associazioni cittadini stranieri
Obiettivo 3: Rilancio Officine Minganti
Attività
• Costituzione di un tavolo di confronto per Officine Minganti con la società di gestione (CBRE Italia), proponendo l’apertura di esercizi più veri, più accoglienti con un’offerta “semplice”, di buona specializzazione, vicina alle esigenze del quotidiano, con canoni accessibili
• In particolare piccoli bar e punti di ristoro tematici, gastronomia, alimentare etnico evoluto, centri medici,
… che riescano a scaldare maggiormente l’ambiente e fare di Officine Minganti un punto di aggregazione e di relazioni
Possibili Attori
Qre Navile, CBRE, Associazioni territoriali - culturali, Cittadini
Priorità generali
Progetti in essere da coordinare e rafforzare
• Attività commissione Commercio di Quartiere
• Supporto giovani imprenditori nella ricerca di locali
• Albo Botteghe Storiche
• Mercato contadino del martedi in piazza Xxx Xxxxxxxxx
Progetti nuovi
• Progetto valorizzazione commerciale
• Progetto Minganti
3.4 Valorizzazione Culturale
La multiculturalità è riconosciuta come valore e la presenza di cittadini stranieri è un punto di forza del Quartiere.
Le persone “capiscono” e conoscono le altre culture (educazione multiculturale – educazione civica).
Aumentano le imprese nuove e creative.
La Bolognina è valorizzata ed inserita nei percorsi turistici, culturali e gastronomici, assumendo la diversità come punto di forza.
Si snellisce la burocrazia per facilitare la creatività in tutti gli ambiti.
Obiettivo 1: Multicultura
Valorizzare la multiculturalità e la presenza cittadini stranieri di nazionalità e culture differenti
Attività
• Promozione del dialogo tra culture e generazioni
• Creazione di eventi e sostegno alle celebrazioni delle varie nazionalità ed etnie, mettendo a disposizione spazi e supporti progettuali, organizzativi e logistici
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Mediatori culturali, Associazioni cittadini stranieri, Acer
Obiettivo 2: Sostegno allo sviluppo nuove imprese
Aumentare il numero delle imprese creative e tendere ad inserire la Bolognina nei percorsi turistici e gastronomici, assumendo la diversità come punto di forza
Attività
• Sviluppo di una visione programmatica nella riqualificazione delle aree dismesse che preveda: utilizzo delle aree come contenitori d'arte e di start up di artisti, creazione di un ostello della gioventù per attirare turismo giovanile e culturale, messa a disposizione di spazi per attività sportive libere, Capitale circolante (working capital)
• Utilizzo più frequente di piazza dell’Unità per occasioni d'incontro, feste e eventi pubblici
• Realizzazione di feste ed eventi anche inusuali, invitando in modo continuativo performer con proposte curiose e sempre più aperte alla collaborazione con gli operatori commerciali
• Agevolazioni per chi vuole proporre sculture e opere d’arte in giardini e spazi pubblici, affinché inizino a popolarsi di oggetti piacevoli e valorizzanti
• Allargamento delle aree con wi-fi libero
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Regione, Associazioni di categoria (commercianti/artigiani), Associazioni cittadini stranieri
Obiettivo 3: Rendere le “aree dismesse” (anche se non ancora ristrutturate) luoghi vivi e vivibili, riducendo degrado e microcriminalità ad esse connessi
Formalizzare il dialogo e il confronto tra istituzioni e associazioni, aumentare il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini ed animare l’area ex caserma Sani
Attività
• Istituzione di un tavolo permanente di confronto, progettazione, gestione
• Realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione per i cittadini
• Realizzazione iniziative di animazione
• Attivazione di un laboratorio “writers” per la formazione dei giovani, dando la disponibilità di “muri” delle aree dismesse
Possibili Attori
Qre Navile, Associazioni del territorio (tutte), Urban Center Bologna, Associazioni culturali, Hera, Proprietà private adiacenti, Cittadini, Forze dell’Ordine
Priorità generali
Progetti in essere da coordinare e rafforzare
• Riqualificazione caseggiati Acer
• Riqualificazione via Carracci
• Piano Città: mercato Navile (Pensilina e nuovo centro civico)
Progetti nuovi
• Uso temporaneo ex Casema Sani
• Piani Operativi Comunali di Riqualificazione Diffusa (esempio asta via Creti e via Liberazione)
4. Strumenti di gestione del Patto
Per supportare e sostenere l’attuazione del Patto sono previste le seguenti modalità di gestione e collaborazione e le attività di supporto allo sviluppo delle azioni progettuali.
Le modalità di lavoro saranno quelle proprie della progettazione partecipata e della gestione costruttiva dei conflitti, atte a ricreare un contesto e un clima di ascolto e di fiducia reciproci, di rispetto e di assunzione di reciproche responsabilità.
Lo strumento principale di gestione e collaborazione previsto è quello del Tavolo di negoziazione.
4.1 Il Tavolo di negoziazione: definizione e natura
Il Tavolo di negoziazione è da intendersi come luogo di confronto, di elaborazione di proposte e di
governance dell'area oggetto del Patto.
Il Tavolo è composto dai soggetti che hanno aderito al percorso partecipativo ed è integrabile nel tempo da tutti i soggetti che ne faranno richiesta e saranno disponibili a sottoscrivere il Patto e le regole da esso previste. L’adesione è limitata a soggetti organizzati in rappresentanza di un gruppo/associazione/istituzione/ente o di una proposta e secondo altresì un criterio di rappresentanza formale di soggetti che operano o risiedono nell'area.
In generale possono aderire soggetti afferenti al privato sociale, soggetti privati e soggetti pubblici.
La sottoscrizione del Patto non è da intendersi come mera adesione a dei principi ma come fattivo impegno, nel rispetto delle disponibilità e delle specificità delle parti, alla realizzazione di quanto previsto nel Patto stesso.
L’adesione al Patto e la partecipazione al Tavolo di negoziazione è a titolo gratuito.
Co-progettazione ed elaborazione di proposte
Il Tavolo svolge una funzione propositiva, contribuendo ad elaborare proposte progettuali per l'utilizzo degli spazi pubblici dell'area coerenti con quanto indicato nel Patto e nel rispetto della normativa vigente.
Partecipa altresì all'esame di proposte dell'Amministrazione Comunale e del Quartiere che hanno impatto sull'area esprimendo parere consultivo e non vincolante.
Coordinamento operativo
Il Tavolo ha il compito di coordinare le iniziative che verranno ideate contribuendo ad una messa in rete di azioni, risorse e soggetti e raccordandosi con le istituzioni che hanno sottoscritto il Patto.
Il Tavolo sarà quindi anche il luogo in cui poter raccogliere stimoli e proposte provenienti dal territorio per fungere da interfaccia con le istituzioni.
Verifica e monitoraggio
Il Tavolo svolgerà valutazioni in itinere e a chiusura degli interventi, al fine di verificare l'andamento delle azioni e dei progetti, l'efficacia o meno delle attività realizzate e degli atti amministrativi inerenti l'area.
4.4 Convocazione e Coordinamento del Tavolo
Convocazione del Tavolo
Le riunioni del Tavolo sono convocate almeno due volte all’anno dal Presidente del Quartiere Navile che le presiede con la funzione di confronto sugli indirizzi e le priorità progettuali annuali (tra le azioni già previste nel Patto) e per una lettura condivisa dell’esito e dell’impatto dei progetti attuati.
Coordinamento del Tavolo
Il tavolo ConVivere si riunisce altresì per attività di coordinamento operativo sulla base delle necessità di realizzazione delle attività stesse.
Nella prima riunione, il Tavolo si doterà di un Coordinamento Operativo, costituito da un membro di una associazione, un commerciante e un consigliere di Quartiere. Il coordinamento operativo avrà le seguenti funzioni:
• convocare (avvalendosi della collaborazione degli uffici del Quartiere) le riunioni operative del tavolo ConVivere;
• preparare e presiedere le riunioni del Tavolo ConVivere
• curare le comunicazioni con il presidente
• rappresentare il Tavolo ConVivere su mandato dei soggetti aderenti al Patto
• supportare i referenti operativi nel coordinamento delle iniziative
Il membri incaricati del coordinamento operativo rimarranno in carica per 6 mesi rinnovabili.
Nel primo incontro il Tavolo si doterà di un Regolamento di funzionamento a cui si rimanda per gli aspetti non specificati nel Patto.
Il Quartiere Navile mette a disposizione le proprie sedi in Bolognina per le riunioni del Tavolo.
4.5 Coordinamento attività della “Rete ConVivere”
Per le attività che verranno attivate il Tavolo individua un Referente operativo il quale ha la funzione di coordinatore operativo ed in particolare:
coordina le azioni e i soggetti coinvolti nella realizzazione delle attività
si raccorda con le Istituzioni e con il gruppo di Coordinamento Operativo.
5. Attività di sostegno alla rete
Le seguenti attività riguardano azioni importanti per rendere più efficace il lavoro di attuazione del Patto e fanno pertanto direttamente capo al gruppo di coordinamento del Tavolo che si avvarrà delle risorse necessarie e disponibili per la loro attuazione.
5.1 Mappatura degli spazi e luoghi della Bolognina
Obiettivi
Individuare gli spazi (sale) e luoghi funzionali alla realizzazione delle proposte di miglioramento e raccogliere informazioni descrittive dei luoghi
Attività
• Definizione di criteri e caratteristiche rilevanti (da definirsi con i partner) per la realizzazione delle proposte
• Attività di indagine mirata a costruire una mappa “dettagliata” delle risorse, intese principalmente come luoghi (chiusi o aperti) per la realizzazione di iniziative, per il contatto con i cittadini (in particolare sale per realizzare iniziative, disponibilità di spazi da parte dei partner, giardini, piazze, ecc.)
• Costruzione di un database delle risorse del territorio in cui sia anche possibile aggiornare i dati da parte degli utenti registrati
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Associazioni, Cittadinanza attiva, Acer
5.2 Collaborazione tra attori nella cura del territorio e nella realizzazione di iniziative
Obiettivi
Migliorare comunicazione tra i partner e l’informazione ai cittadini relativa alle attività della rete, snellire la burocrazia per facilitare la creatività in tutti gli ambiti
Attività
• Raccordo e gestione delle informazioni nella rete e comunicazione (database delle iniziative, costruzione del “palinsesto Bolognina”)
• Tavolo di lavoro con Cittadinanza attiva e soggetti del territorio per individuare e mettere in atto modalità di semplificazione dei rapporti tra PA e associazioni (deroghe temporanee per le attività, riduzione oneri per la realizzazione di feste ed eventi: SIAE, bolli, modulistica, ecc.)
• Sperimentazione dell’applicazione del Regolamento Beni Comuni
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Cittadinanza attiva, Associazioni categoria
5.3 Attività di marketing urbano
Obiettivi
Promuovere un’immagine positiva della Bolognina, attirare nuove attività economiche e favorire lo sviluppo di imprese locali
Attività
• Realizzazione di attività di marketing urbano (rilancio immagine della Bolognina, uso logo ConVivere, ecc.)
• Esplicitazione dei valori latenti della Bolognina, creando una nuova immagine e cercando di incidere sul vissuto negativo che va deradicato. Attraverso un’operazione di marketing urbano si cambia la percezione storicizzata, evidenziando i valori presenti e futuri dell’area
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Associazioni di categoria (commercianti/artigiani), Commercianti ed imprese, Associazioni “esperti”
5.4 Ricerca Fondi
• Costituzione tavolo di “fund raising” con portatori d’interesse e aziende che hanno importanti sedi nell’area (Unipol, Coop Adriatica, ecc.)
• Individuazione bandi e presentazione richieste
Possibili Attori
CoBo e Qre Navile, Stakeholders
Priorità generali
• Definizione Tavolo di negoziazione permanente
• Realizzazione Portale web e definizione redazione
• Manuale d’uso logo ConVivere
• Mappatura e primo contatto dei possibili stakholders per raccolta fondi